Taranto 16

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  • 7/30/2019 Taranto 16

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    In localit Masseria Nisi, nel corso dei lavori per la integrazione e normalizzazione dellalimentazione idrica degli

    abitati di Leporano, Pulsano e delle rispettive marine per conto dellAcquedotto Pugliese, al limite del territorio co-

    munale di Taranto, in uno dei saggi stratigrafici stata messa in luce ed indagata, per unestensione di 130 mq ca.,

    una struttura, interpretabile come fattoria. Ledificio definito da almeno quattro setti murari a secco tra loro orto-

    gonali, che delineano un ambiente interno, uno spazio esterno e un probabile secondo ambiente interno ( 1). I muri,

    di cui si conserva solo la fondazione, sono poggiati su uno strato limo-sabbioso corrispondente al piano di calpestio

    originario. Tale strato appare parzialmente rimaneggiato e regolarizzato artificialmente al fine di creare un piano

    orizzontale che colma le naturali irregolarit del substrato calcarenitico sottos tante, per limposta della struttura (2).

    Allinterno dellambiente I (3), si rinviene un potente strato di preparazione, costituito da grossi frammenti di tegole,

    coppi, pietre, frammenti di intonaco ed elementi architettonici; in quantit inferiore rispetto al materiale laterizio,

    sono i frammenti di ceramica acroma e a vernice nera.

    La stessa tipologia di materiale presente nello spazio, interpretato come esterno: anche in questo caso sembra

    esserci stata una sistemazione antropica al fine di regolarizzare una superficie naturalmente irregolare e creare un

    piano di calpestio.

    I lavori agricoli moderni hanno intaccato fortemente la struttura, per cui non possibile escludere che tali sistema-

    zioni fossero coperte da pavimentazioni.

    Il materiale ceramico, proveniente prevalentemente dalla preparazione della pavimentazione, attribuibile ad una

    fase compresa tra IV e III secolo a.C., sembra essere ascrivibile ad un contesto di tipo funerario/cultuale e provenien-

    te dallo smantellamento e riutilizzo di edifici funerari e/o di culto presenti nelle vicinanze della struttura ( 5). Sulla

    base di questi elementi si ipotizza che la struttura sia stata edificata tra la fine del III e linizio del II secolo a.C.

    I rapporti stratigrafici tra la fattoria e il sistema di canalizzazioni agricole, permettono di individuare almeno due fasi

    duso delle strutture agricole. Ledificio infatti copre ed oblitera alcune canalette della fase precedente ( 4). In base

    alla tipologia dei riempimenti e dei tagli delle canalizzazioni che si sviluppano immediatamente a sud della struttu-

    ra, possibile ipotizzare che il sistema agricolo, pertinente almeno in parte ad una fase pi antica sia stato riutilizza-

    to nella fase di vita della struttura.

    Progettazione ed esecuzione delle attivit archeologiche: Associazione Ark di Sandra Sivilli e Maria Lucrezia RinaldiArcheologi: Giuliana Carluccio, Daniela Citro, Giacomo DElia, Patrizia Guastella, Daria Ruggeri, Sandra Sivilli, Francesco Sol inasRilievi e documentazione grafica:Daniela CitroAnalisi archeobotaniche:Francesco Solinas (Laboratorio di Archeobotanica e Paleoecologia Universit dellUniversit del Salento)Committente:Acquedotto Pugliese S.p.A.Direzione Lavori AQP: Emilio Tarquinio, Gaetano Barbone, Rosario EspositoImpresa esecutrice: ATI Simeone Salvatore & figlio s.r.l. (capogruppo)Impresa scavi archeologici: Geo.GA s.r.l.

    Soprintendenza per i Beni Archeologici della PugliaDirezione scientifica: Antonietta DellAglio; Assistenza tecnica: Piero Angotti

    Saggio 2. Fotopiano delle strutture murarie. Fase di imposta della

    struttura su un livello limo-sabbioso corrispondente al piano di

    calpestio originario.

    Strato di sistemazione antropica allinterno dellambiente I, con lo

    scopo di innalzare e regolarizzare la superficie, probabilmente in

    funzione della realizzazione della pavimentazione vera e propria.

    Strato di sistemazione antropica dello spazio esterno al fine di

    regolarizzare il piano di calpestio.

    Particolari del muro di delimitazione dellambiente I (verso est).

    Struttura realizzata a secco con pietre irregolari

    di piccole e medie dimensioni.

    Grosso blocco in pietra calcarea, sullestremit N del muro, proba-

    bilmente allangolo dellambiente.

    La fattoria oblitera un precedente impianto agricolo.

    Particolare della sovrapposizione tra muro e fossa agricola di fase

    precedente. In base alla tipologia dei riempimenti e dei tagli

    delle strutture agricole che si sviluppano immediatamente

    a sud della struttura, possibile inoltre i potizzare che

    in parte il sistema agricolo pertinente ad una fase pi antica sia

    stato riutilizzato nella fase di vita della struttura.

    Materiale dalla preparazione della pavimentazione dellambiente I.

    Frammento di metopa di probabile naiskos (III secolo a.C.)

    in calcare.

    Statuetta votiva in argilla.

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    LeporanoPulsano

    Faggiano

    RoccaforzataMonteparano

    Lizzano

    Fragagnano

    CarosinoSan GiorgioJonico

    Monteiasi

    San Marzano di San Giuseppe

    Oria

    Sava Manduria

    Torricella

    Maruggio

    Avetrana

    Taranto

    Montemesola

    Grottaglie

    Villa Castelli

    FrancavillaFontana

    Latiano

    Ceglie Messapica San MicheleSalentino

    Statte

    Crispiano

    Massafra

    Palagiano

    Mottola

    Palagianello

    Castellaneta

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    Faggiano

    PulsanoLeporano

    Masseria Nisi

    Masseria Fica PIccola

    Masseria Nisi

    Masseria Fica Piccola

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