Rapporto ambientale della Valutazione ambientale...

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Gruppo di lavoro: prof. Pier Luigi Paolillo (coordinamento e metodi) dott. pt. Massimo Rossati (coordinamento operativo) dott. pt Roberto Raimondi, dott. pt. Umberto Baresi (concorso al coordinamento operativo) dott. pt. Andrea Nardin, dott. pt. Massimo Spinelli, dott. Francesca Affolti, dott. iunior Alison Bruno, dott. iunior Luca Festa, dott. iunior Massimo Cassani, dott. iunior Francesco Rossi, dott. iunior Elisabeth Rota (attività di ricerca) Staff del Comune di Martinengo Dott. avv. Paolo Nozza (sindaco) Enzo Bendoricchio (assessore ai Lavori pubblici, patrimonio, manutenzioni, edilizia privata) Fabiano Fratus (assessore all'Ecologia, ambiente, agricoltura e sport) Dott. avv. Annalisa di Piazza (direttore generale e segretario generale) Dott. arch. Mauro De Simone (responsabile del procedimento per la formazione del Pgt) Dott. iunior Cristian Bono (Area 3a – Servizi Tecnici) Rapporto ambientale della Valutazione ambientale strategica del Documento di Piano del Pgt ex art. 4 della Lr. 12/2005 e s.m.i.

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Gruppo di lavoro:prof. Pier Luigi Paolillo (coordinamento e metodi)

dott. pt. Massimo Rossati (coordinamento operativo)dott. pt Roberto Raimondi, dott. pt. Umberto Baresi (concorso al coordinamento operativo)

dott. pt. Andrea Nardin, dott. pt. Massimo Spinelli, dott. Francesca Affolti, dott. iunior Alison Bruno,dott. iunior Luca Festa, dott. iunior Massimo Cassani,

dott. iunior Francesco Rossi, dott. iunior Elisabeth Rota (attività di ricerca)

Staff del Comune di MartinengoDott. avv. Paolo Nozza (sindaco)

Enzo Bendoricchio (assessore ai Lavori pubblici, patrimonio, manutenzioni, edilizia privata)Fabiano Fratus (assessore all'Ecologia, ambiente, agricoltura e sport)Dott. avv. Annalisa di Piazza (direttore generale e segretario generale)

Dott. arch. Mauro De Simone (responsabile del procedimento per la formazione del Pgt)Dott. iunior Cristian Bono (Area 3a – Servizi Tecnici)

Rapporto ambientaledella Valutazione ambientale strategica

del Documento di Piano del Pgtex art. 4 della Lr. 12/2005 e s.m.i.

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Analisi di coerenza interna(modi di ricezione e adeguamento alle

peculiarità del territorio comunale)

Analisi di coerenza esterna(obiettivi di rilevanza ambientale definiti

dalla programmazione non locale)

Raffronto con gli Ambiti di trasformazione del Documento di Piano e GIUDIZIO DI SOSTENIBILITA’

Trattamento geostatistico dei dati per la traduzionedegli orientamenti e delle prescrizioni sovralocaliin bacini territoriali di idoneità al potenziamento,alla valorizzazione e alla connettività ambientale

AI SENSI DELLA DGR N. 9/761 DEL 30 NOVEMBRE 2010

Trattamento geostatistico per la traduzione deglielementi di valore-disvalore-rischio ambientale inclassi di caratterizzazione paesistico ambientale,nonché per il riconoscimento e la classificazionedegli ambiti di pressione insediativa.Dall’intersezione dei due emergono i profili dioperatività auspicabili.

1. CARATTERIZZAZIONE PAESISTICO AMBIENTALE

2. PRESSIONI INSEDIATIVE

3. TERMINI DIOPERATIVITA’

IDONEITA’ AL POTENZIAMENTO ALLA VALORIZZAZIONE E ALLA CONNETTIVITA’

AMBIENTALE

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IL SUPPORTO DELL’ANALISI MULTIDIMENSIONALEGli elementi descrittivi che verranno descritti, sono statisuccessivamente tradotti in indicatori sintetici a maggiorgrado di analiticità e complessità, quindi, medianteanalisi multidimensionale (MDA), utilizzati perdescrivere il comportamento delle unità di indagine (celledi passo variabile a seconda dell’analisi condotta: 50m x50m nel caso dell’Analisi di coerenza esterna, 25m x 25mnel caso della coerenza interna).

Le celle con comportamento analogo rispetto agliindicatori sintetici utilizzati sono state aggregate inbacini territoriali omogenei, a loro volta interpretati informa di classi di caratterizzazione dei sistemi/fenomeniindagati:

COERENZA ESTERNAIdoneità al potenziamento alla valorizzazione

e alla connettività ambientale

COERENZA INTERNACaratterizzazione paesistico ambientale

(raffrontata con le pressioni insediative da luogo alleclassi di operatività auspicabile)

L’ANALISI MULTIDIMENSIONALE HA CONSENTITO QUINDI DI OGGETTIVAREMASSIMAMENTE GLI SCENARI PREFIGURATI DAL RAPPORTO AMBIENTALE, SENZAASSUNZIONE ALCUNA DI CRITERI ARBITRARI.

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L’ANALISI DI COERENZA ESTERNA

Per garantire coerenza tra le ipotesi di trasformazione del territorio comunale e il quadro programmaticoderivante dalla vigente pianificazione provinciale.

Al proposito la valutazione di congruenza tra i differenti livelli di pianificazione s’è mossa con l’esamedegli obiettivi identificati dal Piano provinciale, volti a:

I. promuovere e diffondere qualità, nelle sue diverse componenti, considerata come fattorecondizionante delle performances d’un sistema economico locale: la domanda di qualità ambientale,[…] riguarda direttamente la capacità d’un territorio di mantenere un buon profilo e di continuare adattrarre come luogo di vita e di lavoro;

II. garantire la sostenibilità preoccupandosi, nello sviluppo d’un territorio, anche dellaconservazione e riproduzione delle risorse che hanno costituito e continueranno a costituire infuturo le condizioni della sua crescita: perseguire la sostenibilità comporta percorrere traiettorie disviluppo congruenti con i caratteri d’uno spazio dato e non dissipative delle sue dotazioni;

III. valorizzare il ruolo di cerniera del territorio bergamasco la relativa chiusura e autoreferenzialitàd’un tempo s’è tradotta nella difficoltà di costruire relazioni positive coi principali poli esterni, e laqualità territoriale deve ora puntare a rompere la chiusura e costruire una strategia che valorizziappieno il ruolo di cerniera – e non di territorio da attraversare – della provincia di Bergamo; ciòimplica in primo luogo la soluzione dei gravi problemi infrastrutturali ma anche il bisogno di passaredall’immagine dell’enclave a quella del nodo di una rete di complementarietà.

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L’ANALISI DI COERENZA ESTERNA

L’indice di rilevanza naturalistico – ambientale

L’indice di qualità dello spazio percettivo

L’indice di continuità ecologico – naturale

L’indice di valore del paesaggio locale

L’indice di intensità fisico strutturale degli assetti agronomici

L’indice di intensità dellaalterazione sul paesaggio locale

Sono stati considerati i seguenti indicatori di sintesi…

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L’ANALISI DI COERENZA ESTERNA…trattati nell’analisi multidimensionale, ottenendo come esito…

La carta del grado di idoneità al potenziamento, alla valorizzazione e alla connettività ambientale(Ptr e Ptcp in chiave di piani paesistici)

Gli Ambiti di trasformazione definiti dal DdP si confrontano con tale carta in funzione della verifica di coerenza esterna.

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNA

Valutata la coerenza tra le strategie di Piano e gli orientamenti dettati dallapianificazione sovralocale, gli obiettivi di sostenibilità ambientale assumibili dalla Vasalla scala locale vengono ora declinati rispetto alle specifiche problematiche/opportunitàrilevate per il territorio di Martinengo, avviando, da parte del Rapporto ambientale,un’analisi più dettagliata dello stato delle componenti ambientali.

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNALa componente socio - economica

L’indice di dinamicità demograficaI valori indicano la situazione problematica del nucleo antico in termini di spostamenti di popolazione verso l’esterno e di presenza di condizioni potenzialmente problematiche nel medio periodo. Livelli intermedi sono negli isolati urbani a prevalenza residenziale, mentre nel territorio extraurbano la limitata incidenza del fenomeno residenziale rende trascurabile l’andamento dell’indice, comunque lontano dai valori registrati nel centro storico.

L’indice di dinamicità occupazionaleLa dinamicità indica dove si presentano i migliori valori d’occupazione e di ricambio della popolazione lavorativa: le aree di maggiore concentrazione per popolazione ed attività presentano indici positivi, al contrario delle aree extraurbane agricole dove limitata è la presenza di residenti.

L’indice dinamicità imprenditorialeIl tessuto imprenditoriale presenta andamento negativo in termini di ricambio e di distribuzione nel territorio martinenghese, con limitati isolati ad elevata dinamicità cui si contrappone la maggior parte del tessuto a stabile o decrescente competitività.

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNALa componente atmosfera e fattori climatici

Le emissioni di SO2 presentano un trend decrescente nel periodo1997-2003. Le emissioni di composti organici volatili presentanopicchi di massima nel 1997 con una successiva riduzione nel periodo1997 – 2001 e una successiva fase di stasi nel periodo 2001 – 2003.Le emissioni di CH4 presentano un trend complessivamente increscita nel periodo 1997 – 2003.

Le emissioni di monossido di carbonio presentano un trendcomplessivamente in calo, composto di una prima riduzione delleemissioni nel periodo 1997 – 2001 ed un successivo incremento nelperiodo 2001 – 2003.

Le emissioni di N2O presentano una brusca crescita nel periodo 1997– 2001, periodo in cui i valori di emissioni vengono almeno triplicati.Nel periodo successivo invece si assiste a una fase di stasi per tutti icomuni.

Anche le emissioni di NH3 presentano un andamento costante nelperiodo 2001 – 2003. Appare però utile evidenziare i valori diMartinengo che si presentano nettamente sopra la media dei comunicontermini.

Le emissioni di PM10 presentano un andamento crescente per tutti icomuni e Cortenuova che solo nel periodo 2001 – 2003 registrano unleggero decremento.

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNALa componente atmosfera e fattori climatici

Clima - La temperatura media annua è di 12,7 °C, con un minimo invernale (media di 2,6 °C) e un massimo estivo (media di 23,0 °C). L’escursione termica media annua è pari a 20,4 °C ed è compresa fra un massimo di 26,3 °C del 1985 e un minimo di 18,4 °C del 1996; il massimo assoluto, sia per ciò che concerne le temperature medie che quelle massime, si è registrato nel luglio 1983 (media di 25,8 °C; media delle massime di 31,5); il minimo assoluto, sia per ciò che concerne le temperature medie che quelle minime, si è registrato nel gennaio 1985 (media di – 1,9 °C; media delle minime di – 5,4 °C); il regime termico della stazione meteorologica considerata è di tipo 2 – 3, ossia con febbraio più caldo di dicembre e marzo più caldo di novembre ed è tipico di zone a clima mesotermico umido.

Precipitazioni - Il minimo assoluto in febbraio con 58,4 mm a cui segue un periodo di graduale crescita delle precipitazione che culmina in un massimo, relativo in giugno con 121,1 mm; calo delle precipitazioni in luglio (94,2 mm) e ad un successivo aumento in agosto (113,6 mm) e in settembre (113,8 mm) che culmina nel massimo assoluto di ottobre (124,4 mm); infine, si evince un calo graduale delle precipitazioni nei mesi di novembre (87,0 mm) e dicembre (68,0 mm), mese in cui si ha un minimo relativo cui segue un lieve incremento delle precipitazioni in gennaio (79,0 mm), per poi giungere al già citato minimo assoluto di febbraio (58,4 mm).

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNALa componente ambiente idrico

Lo stato del pozzo per uso idropotabile di cui si conoscono i dati è il seguente:buono stato quantitativo;caratteri idrochimici scadenti;stato ambientale scadente.

Per quanto attiene al funzionamento dell’impianto di depurazione, si evidenzia ilrispetto dei limiti di legge per le concentrazioni di BOD e COD, mentre sievidenzia un superamento dei limiti per le concentrazioni di azoto e fosforo. Nonè possibile, per assenza di dati, verificare le percentuali di riduzione degliinquinanti.

Sulla base delle informazioni pervenute non sono presenti terminali di fognaturache scaricano direttamente in acque superficiali.

La qualità delle acque del Fiume Serio tende ad essere piuttosto scarsa nell’area di Seriate, a nord di Martinengo, così pure più a sud, già in provincia di Cremona, presso la centralina di Casale C./Sergnano, lasciando intendere come anche presso Martinengo i valori di qualità siano piuttosto bassi.

Nelle acque derivanti dai processi di depurazione si evidenzia il rispetto dei limitidi legge per le concentrazioni di BOD e COD, mentre si evidenzia unsuperamento dei limiti per le concentrazioni di azoto e fosforo. Non sono presentii dati relativi ai solidi sospesi. Infine non è possibile, per assenza di dati, verificarele percentuali di riduzione degli inquinanti.

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNALa componente suolo e sottosuolo

Prevalgono le coltivazioni maidicole in termini di estensione superficiale (oltreché di conteggio dei mappali dedicati); seguono il frumento tenero e, a distanza, l’erba medica, il prato polifita da vicenda, quindi le piante orticole (in serra) e l’orto.

Riscontrata l’assenza della I classe di Lcc, si osservi la distribuzione dei suoli in seconda classe: essi occupano l’intera area est del territorio comunale e s’interrompono a meridione e a settentrione dell’urbanizzato principale, intervallati da suoli di III e IV classe oltreché dall’urbanizzato medesimo; riscontra la presenza di suoli di III classe in tutta l’asta interessata dalle aree d’esondazione del Serio.

Le limitazioni più consistenti sono dettate dalla classe “s”, legata ai caratteri negativi del suolo come la scarsa profondità, l’abbondante pietrosità, la sfavorevole tessitura e lavorabilità. Ciò è determinato dall’origine dei suoli, che, essendo principalmente fluviale, comporta la rilevante presenza di scheletro. Seguono, in termini di presenza, le limitazioni determinate dalla rilevante presenza di acqua (classe “w”), sempre abbinate alle limitazioni di cui alla classe “s”.

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNALa componente suolo e sottosuolo

Buona quota d’espansione del costruito nell’intervallo tra il 1954 e il 1970; notevoli addizioni anche nell’intervallo successivo ‘70 e ‘80, con il registrato incremento del consumo di prezioso suolo agricolo (frange urbane e prolungamenti lungo gli assi radiali principali); poi episodi dell’ultima fase espansiva, tra il 1994 e il 2010, a frastagliare e disperdere ulteriormente la trama insediativa, anche dei nuclei frazionali. Interessante è l’espansione delle attività agricole e zootecniche avvenuto a ridosso delle numerose cascine del tessuto agricolo comunale.

Tra i fattori di pressione sul suolo vi è l’allevamento. i) quasi il 52% degli allevamenti è destinato ai bovini, distribuiti in 35

allevamenti localizzati sul territorio comunale; ii) più del 23% degli allevamenti detiene suini con ben 16 allevamenti; iii) quasi l’8% degli allevamenti è destinato agli equini, con 5 allevamenti; iv) solo il 7,35% degli allevamenti è formata da quelli avicoli con 5 allevamenti; v) ben il 10,29% degli allevamenti è rappresentata da altre tipologie, a cui

corrispondono allevamenti di conigli, lumache, ovini e caprini (in numero di 7).

Tali considerazioni fanno emergere l’opportunità/necessità di riorganizzare gliassetti esistenti.

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNALa componente ecosistemi e biodiversità

L’istituzione del Parco Regionale del Serio risale al 1973, quando le province interessate espressero l’intento di tutelare l’ambiente fluviale seriano, concretizzato nel 1985 con la costituzione dell’Ente. Martinengo ne è interessato per 385 ha, pari al 17% della superficie comunale. Esso conserva le residue testimonianze dell’antico paesaggio fluviale, oggi calato nel contesto fortemente antropizzato della pianura padana.

Il comune di Martinengo, è caratterizzato da un importante fattore di connotazionedella biodiversità comunale, vale a dire le presenze idriche. In particolare i fontanili, elementi d’origine antropica di attuale primario valore ambientale come habitat di flora e fauna terrestre e acquatica che trova, nel paesaggio ad agricoltura industrializzata, uno dei contesti in cui poter sopravvivere; essi sono, inoltre, strettamente intrecciati con la storia agricola ed economica dei luoghi, assumendo un ruolo esemplare della particolare connessione tra natura, cultura ed economia.

La Rete Ecologica Regionale trova qui elementi di primo (Parco del Serio e aree agricole adiacenti) e secondo livello (aree agricole ad est dell’abitato). Essa trova ulteriori specificazioni nella Rete Ecologica Provinciale.

RER REP

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNALa componente paesaggio e beni storico culturali

I luoghi dell’identità storica e paesaggistica (nuclei e trame viarie d’antica formazione, vie storiche, beni archeologici, beni storico – culturali e d’interesse artistico e architettonico, il complesso dei valori tradizionali e dei segni impressi dall’uomo che attestano il divenire dell’interazione tra le attività umane e il quadro paesaggistico – ambientale, in particolare i) luoghi religiosi, ii) luoghi della produzione agricola, iii) luoghi della produzione industriale, iv) luoghi della difesa, v) ville e residenze storiche; vi) luoghi della memoria collettiva.

Ciascuna delle categorie di elementi considerati è stata sottoposta ad analisi vedutistica sulla base di un modello digitale del terreno a cella ridotta (2 m), implementato con la restituzione planivolumetrica dell’abitato e delle presenze arboree al fine di verificare la qualità vedutistica degli elementi di riconosciuto valore paesaggistico. Quindi, attraverso l’aggregazione parziale degli indici di intensità di presenza di tali elementi con quelli del valore vedutistico, seguita dall’aggregazione di tutti gli indicatori calcolati è stato restituito il quadro del valore paesaggistico, come segue.

Rilevanti valori storico – paesaggistici nella parte occidentale del territorio di Martinengo, in corrispondenza del parco del Serio, evidenziando inoltre i tratti dei fontanili con le loro teste che assumono un alto valore storico – paesaggistico. Spiccano altresì le cascine all’interno delle aree agricole che acquisiscono un valore di medio e medio – alto valore storico – paesaggistico. All’interno del centro storico si registra la concentrazione maggiore di celle con alto valore storico –paesaggistico; bassi valori dal tessuto urbanizzato ai margini del centro storico sia di Martinengo sia, in parte, di Cortenuova Superiore.

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNALa componente popolazione e salute umana: il rischio antropico

In riferimento ai dati rilevati dai punti fonometrici sono stati individuati dei superamenti dei valori limite prescritti dal Piano di Zonizzazione Acustica, evidenziando che la fascia notturna presenta le maggiori criticità con 4 superamenti di classe media, di cui 3 in classe alta e 1 in classe elevata, contro i 4 superamenti di classe alta (con 2 centraline) ed elevata (anche’essa con 2 centraline) della fascia diurna. La variabile che più incide sull’inquinamento acustica è rappresentata dal traffico veicolare.

Le fonti radioemittenti non destano particolari preoccupazioni grazie all’adeguata localizzazione esterna alle aree residenziali o alle aree di particolare tutela (prossimità di asili, casi di riposo, scuole, ospedali e ambulatori, …).Si contano 415 edifici nelle immediate vicinanze della fasce di rispetto delle linee della media tensione. Di questi il 32% sono edifici residenziali, presso cui sono residenti 284 cittadini. Di questi 35 (12%) sono bambini da 0-9 anni e 52 (18%) anziani con più di 65 anni.

SRB

ELETTRODOTTI

Assumo elevati valori di consumo energetico espresso in KWH annuo (C) lestrade principali di collegamento nord/sud (le vie Trieste, Piave e Matteotti)presenti a ovest del centro storico di Martinengo e la via Marconi, a sud/est del centro; gli alti valori sono determinati dalla presenza di lampade ad elevata potenza (la più parte delle lampade presenti in queste vie sono di potenza superiore ai 100 Watt) e dalla fitta presenza di punti luce insistenti sulle strade.

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNALa componente popolazione e salute umana: il rischio naturale

Il territorio di Martinengo non è esposto a forme di rischio naturale quali frane o smottamenti per la natura morfologica del terreno. L’abbondanza d’acqua tuttavia, può rappresentare un forma di rischio per via di potenziali inondazioni o per la cedevolezza dei terreni su cui sono realizzati edifici o altri manufatti.

A conferma di quanto afferma le classi di fattibilità geologica (come definite dallo studio geologico previgente) trovano nell’area del Fiume Serio la massima pericolosità (classe IV), nella zona maggiormente interessata dal reticolo minore e da fontanili la media pericolosità (classe III) e la minore pericolosità nella parte est del territorio comunale, quella “più asciutta” (classe II).

La più parte del volume edificato esistente ricade in classe di fattibilità III (68%), seguita dalla II (31%) e dalla IV (1%).

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNALa componente struttura urbana e “il verde”

Sono le aree urbanizzate a subire i benefici effetti della presenza di alberi tanto nel nucleo principale come a Cortenuova; in particolare sono le zone immediatamente a sud del centro storico e l’intera asta d’espansione orientale (vie Gramsci, Vallere, etc.) a godere, in maniera significativa, di alti valori di densità, aggiungendo poi il nucleo di Cortenuova. S’osservi poi la presenza di valori di densità mediamente più elevati che nell’intorno in prossimità dei filari alberati, che connotano la campagna agricola e il paesaggio dei fontanili, dei canali e delle rogge, ben evidenziandonel’andamento lineare.

Il 60% dell’urbanizzato è residenziale, di cui l’88% è espressivo d’un basso indice d’utilizzo del suolo con bassi valori di compattezza e omogeneità delle forme; il 66% della superficie urbanizzata residenziale è costituita da un tessuto residenziale discontinuo, oltre al 14% classificato come “rado e nucleiforme” e all’8% “sparso”; solo il 6,70% dell’armatura urbana è formata da un tessuto continuo e denso, corrispondente all’impianto di formazione storica.

La più parte della popolazione si concentra in tre isolati alle porte del centro storico: il primo (IdIsolato 115) è situato tra via Trieste e via Matteotti a ovest del centro; il secondo (IdIsolato 150) è intercettato dalle vie Ballico, IV Novembre, della Casella ed è a sud/ovest rispetto al centro; il terzo isolato (IdIsolato 102), posizionato a nord/est rispetto al centro storico, è circondato dalle vie Moro, de Gasperi, Alighieri e Savoldini.

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNALa componente rifiuti

Si può osservare come all’anno 2000 si siano registrati valori simili di rifiuti differenziati e indifferenziati, mentre negli anni successivi si constata come vi sia stato un aumento della raccolta differenziata e una diminuzione, principalmente dal 2007 in poi, di quella indifferenziata.

Dal grafico s’osserva che l’anno con più rifiuti giornalieri è stato il 2001 (1,21 kg pro/capite), ma al contempo il dato risulta discontinuo nel tempo con punti di flesso nel 2000 e 2007, e con picchi registrati nel 2002 e nell’arco dal 2004 al 2006; nelle ultime due soglie temporali s’assiste a una certa stabilità con 1,06 kg pro/capite nel 2007 e 2008 e 1,04 kg nel 2009.

Come già verificato per il dato pro capite annuo di produzione di rifiuti, anche per quanto riguarda la percentuale di RD, il dato comunale supera quello provinciale. Stimando la media dei dati degli ultimi dieci anni, la percentuale di rifiuti differenziati comunali s’attesta a circa il 60,75%, mentre quella provinciali raggiunge circa il 53,05%. Il comune di Martinengo staquindi dando il proprio contributo alla raccolta differenziata dei rifiuti.

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNALa componente mobilità e reti tecnologiche

Tranne le aree urbanizzate legate alle aziende agricole, che si distribuiscono nelle campagne di Martinengo, l’intero territorio edificato del comune gode di valori da medi ad alti del grado di dotazione complessiva dei sottoservizi.

L’andamento dei volumi di traffico è negativo, deponendo positivamente a favore della diminuzione del traffico che raggiunge il comune: dalle 21.032 unità giornaliere complessive medie dell’anno 2007 si è passati alle 19.950 totali giornaliere medie, rilevate nel 2008, sino alle 18.710 totali giornaliere medie rilevate nel 2009; molto positivo il calo dei mezzi pesanti che, nell’ultimo triennio, sono diminuiti di circa 145.000 unità complessive annuali; anche l’andamento dei volumi di traffico determinati dalle autovetture e dai veicoli commerciali leggeri ha dato positivi segnali di diminuzione, passando dalle 7.130.116 unità annue del 2007 alle 6.830.620 del 2008, sino alle 6.430.248 del 2009, con un calo netto che porta le medie giornaliere da 19.535 a 17.617, vale a dire circa 2.000 veicoli al giorno in meno. Un andamento differente è invece stato registrato per i motocicli, calati nettamente tra il 2007 e il 2008 per poi risalire, nel 2009, a valori analoghi a quelli del 2007.

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VALORE DISVALORE RISCHIO

Sulla base delle analisi sin qui effettuate i principali elementi descrittori sono classificati a seconda del

loro qualità di elementi di valore disvalore o rischio sotto al profilo paesistico ambientale

L’ANALISI DI COERENZA INTERNALa riconduzione degli elementi descrittori al rango di valori – disvalori – rischi

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNA

Indice d’intensità della rilevanza storica, paesaggistica e culturale

Gli elementi di valore sono tradotti e spazializzati in indicatori di sintesi dei valori dell’assetto paesistico ambientale

Indice d’intensità della rilevanza paesaggistico vegetale

Indice d’intensità della qualità estetica dello spazio percettivo

Indice d’intensità della qualità dell’assetto agronomico

Indice di prestazionalità dell’assetto agronomico

Indicatori di qualificazione dell’assetto paesistico ambientale

1. INDICE DIBIOPOTENZIALITÀ TERRITORIALE2. INDICE DI RILEVANZA NATURALISTICA

3. INDICE DEL GRADO DICAPACITA’ D’USO DEI SUOLI4. INDICE DI PRESENZA DEL PARCO DEL SERIO

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Gli elementi di disvalore sono tradotti e spazializzati in indicatori di sintesi dei disvalori dell’assetto paesistico ambientale

L’ANALISI DI COERENZA INTERNA

Indice d’intensità del degrado e dell’alterazione paesaggistica

Indice degrado dei fattori pedologici e delle alterazioni ambientali

Indice di criticità delle prestazioni agronomiche

Indice d’intensità del rischio dell’assetto paesistico

ambientale

Gli elementi di rischio sono tradotti e spazializzati in indicatori di sintesi dei rischi dell’assetto paesistico ambientale

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNAMediante il trattamento geostatistico dei dati (ANALISI MULTIDIMENSIONALE) e l’interpretazione degli esiti di

ottiene la carta di caratterizzazione dell’assetto paesistico ambientale

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNA

Gli ambiti a maggior grado di caratterizzazione paesaggistico ambientale sono quelli interna al Parco Regionale del Serio, in special modo lungo l’asta fluviale. La campagna agricola è connotata da medi valori, mentre le aree di frangia, i nuclei frazionali e gli insediamenti dispersi appartengono alla classe madio-bassa, così come il centro storico. Le espansioni più moderne e recenti sono connotate da bassi valori di caratterizzazione paesistico ambientale.

La caratterizzazione dell’assetto paesistico ambientale

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L’ANALISI DI COERENZA INTERNADall’intersezione delle classi di caratterizzazione paesistico ambientale con le pressioni insediative si ottengono le

classi della carta dei termini di operatività auspicabili

CARATTERIZZAZIONE DELL’ASSETTO PAESISTICO

AMBIENTALE

PRESSIONI INSEDIATIVE

Carta dei termini di operatività auspicabili

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I. Ambito di potenziamento/mantenimento delle connessioni ambientali

limitando le pressioni antropiche;

II. Ambito di ricucitura/riammagliatura dei tessuti e di rivitalizzazione

funzionale;

III. Ambito di contenimento insediativo e di preservazione delle relazioni

morfologiche insediative;

IV. Ambito d’attenzione dettata dalla fragilità e dai valori ambientali dei luoghi,

da preservare e potenziare;

V. Ambito di mantenimento degli equilibri e di salvaguardia delle funzioni

agricole in essere;

VI. Ambito di consolidamento, riqualificazione e saturazione funzionale;

VII. Ambito di verifica e ridisegno insediativo potenziando i caratteri storici dei

luoghi;

VIII.Ambito di pregio da conservare, mantenere e potenziare

L’ANALISI DI COERENZA INTERNADall’intersezione delle classi di caratterizzazione paesistico ambientale con le pressioni insediative si ottengono le

classi della carta dei termini di operatività auspicabili

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LA VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITA’ DELLE AZIONI DI PIANO

Il Documento di piano tramite apposita cartografia identifica gli ambiti di trasformazione, secondo quanto illustrato nell’immagine seguente.

L’overlay delle carte di sintesi dell’analisi di coerenza interna e di analisi di coerenza esterna sono state utilizzate per verificare i caratteri delle aree su cui le aree di trasformazione identificate insistono allo stato attuale. Le seguenti slides sono significative di alcune AT (aree di trasformazione).

TUTTE LE AT SONO STATE GIUDICATE SOSTENIBILI

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LA VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITA’ DELLE AZIONI DI PIANO

AT 1

Giudizio di coerenza esterna, rispetto agli obiettivi individuati: COERENTE

SOSTENIBILE

Giudizio di coerenza interna, rispetto agli obiettivi individuati (di idoneità localizzativa della trasformazione, idoneità dei termini d’operatività, coerenza o conformità paesaggistica, gradi di prescrittività): COERENTE

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LA VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITA’ DELLE AZIONI DI PIANO

AT 2

SOSTENIBILE

Giudizio di coerenza esterna, rispetto agli obiettivi individuati: COERENTE

Giudizio di coerenza interna, rispetto agli obiettivi individuati (di idoneità localizzativa della trasformazione, idoneità dei termini d’operatività, coerenza o conformità paesaggistica, gradi di prescrittività): COERENTE