PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA 2016/2017 - icvenosa.gov.it · traguardi per lo sviluppo delle competenze,...
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PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA 2016/2017
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1. Premessa
La Scuola dell’Infanzia, oggigiorno, ha acquisito sempre più il ruolo di ambiente educativo attento ai bisogni della crescita dei bambini e
si impegna a garantire la formazione della loro personalità. Questo grado scolastico è di fondamentale importanza per tutto il percorso
formativo e il valore educativo della scuola dell’infanzia è ampiamente riconosciuto e apprezzato sia a livello istituzionale che pedagogico.
L’autonomia, ormai diffusa in tutti i gradi scolastici, mira a sollecitare la scuola nel confrontarsi con sfide culturali, organizzative ed
educative. In quest’ordine di idee, un ruolo decisivo spetta ai docenti, chiamati alla realizzazione ed elaborazione di percorsi educativo-
didattici che siano capaci di promuovere e sostenere i differenti modi di sviluppo dei bambini.
Gli strumenti di lavoro che permettono al docente di realizzare interventi formativi adeguati e di venire a conoscenza dei fondamentali
meccanismi di insegnamento-apprendimento sono proprio gli itinerari educativi e didattici costruiti rispecchiando la realtà in cui si opera e
la realtà dei bambini stessi.
Noi insegnanti della Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo “Carlo Gesualdo da Venosa” nello stilare la nostra programmazione
educativo-didattica, terremo conto delle indicazioni per il curricolo che, non suggeriscono modelli, ma richiamano la responsabilità dei
docenti ad individuare le modalità più adatte al contesto, ai bisogni reali degli alunni, alle proprie storie professionali.
I contenuti essenziali, gli aspetti organizzativi, la predisposizione delle risorse umane e materiali, saranno scelti nel rispetto, da un lato delle
finalità dei traguardi di sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni Nazionali, dall’altro della
necessaria mediazione con le esigenze e le caratteristiche del contesto di riferimento.
Ciò che si vuole garantire è il diritto alla diversità di ogni bambino partendo dalla ricognizione dei suoi bisogni e delle sue risorse.
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Il tutto terrà conto dei cinque campi di esperienza:
Il sé e l’altro.
Il corpo e il movimento.
Immagini, suoni, colori.
I discorsi e le parole.
La conoscenza del mondo.
Dopo una prima fase di attività riguardante l’accoglienza (intesa come metodo di lavoro e parte centrale del processo educativo) il lavoro
sarà programmato bimestralmente per Unità di Apprendimento. In esso saranno evidenziati gli argomenti, i tempi di attuazione, i
traguardi per lo sviluppo delle competenze, gli obiettivi specifici di apprendimento, gli obiettivi formativi rapportati alle tre fasce di età, i
contenuti e le verifiche.
2. Analisi del territorio
Venosa è una città di circa 12.000 abitanti situata su una collina all’estremo nord della Basilicata, ai confini della fertile e pianeggiante
Puglia.
La popolazione del luogo, che un tempo aveva le fonti principali del proprio reddito nell’agricoltura e nel settore terziario, già da alcuni
anni si è inserita nel processo di industrializzazione che nella piana di San Nicola di Melfi si è esteso anche alla nostra cittadina.
La città, inoltre, è punto di riferimento per la quasi totalità dei paesi dell’Alto Bradano in quanto è sede di un ospedale distrettuale
dell’A.S.P., nonché di numerose scuole secondarie superiori che accolgono gli studenti pendolari dei suddetti paesi.
Le sedi delle organizzazioni territoriali e dei principali uffici pubblici, presenti fino ad alcuni anni addietro, sono state trasferite quasi
tutte a Melfi, città che tende sempre più ad assumere le funzioni di vero baricentro dell’intero comprensorio territoriale.
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Il paese vive il grande problema dell’isolamento viario: questo comporta una disincentivazione dei turisti a visitare la città che pure offre
una notevole ricchezza monumentale. Venosa è quasi irraggiungibile rispetto alle esigenze moderne dei trasporti viari e ferroviari: non ci
sono strade di qualità che la collegano con le regioni limitrofe e mancano collegamenti adeguati anche all’interno dello stesso territorio; la
ferrovia da qualche anno ha chiuso il suo punto di servizio.
Chiusure ferroviarie, spostamenti di uffici pubblici, scarsa e disastrosa viabilità comportano sicuramente un impoverimento economico e,
nel tempo, anche culturale con conseguenti disagi per la popolazione. Unico elemento positivo è che ( al contrario di quanto è avvenuto
negli anni ’80 ) oggi si sta rivalutando il centro storico non solo come abitazioni ristrutturate, ma soprattutto con attività commerciali ed
artigianali, agenzie turistiche e culturali.
Queste realtà vanno rilevate e considerate per ipotizzare interventi educativi finalizzati a sensibilizzare alunni, famiglie e società.
3. Definizione dell’utenza e individuazione della richiesta formativa
Come già detto nella premessa, la scuola è l’istituzione formativa più importante della nostra società, per cui le è naturale chiedersi quali
sono i bisogni formativi dei bambini e le aspettative dei genitori per darne risposte adeguate.
Ne consegue che la Scuola dell’Infanzia deve sempre qualificarsi come “ambiente educativo” nel quale i docenti devono essere dotati,
tra l’altro, di grande inventiva e dove il bambino fin dai primi giorni deve sentirsi “ accolto ” per vivere nuove esperienze, maturare
gradualmente la propria identità, conquistare l’autonomia e sviluppare le proprie competenze.
In questa prospettiva è chiaro che l’educatrice deve essere particolarmente consapevole della responsabilità connessa al proprio ruolo,
ruolo che, pertanto, non può prescindere dalla consapevolezza della propria personalità e quindi, dalla necessità di una “aperta sensibilità e
disponibilità alla relazione educativa”.
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Pertanto la domanda di educazione può essere soddisfatta quando la famiglia, la scuola e le altre realtà formative cooperano
costruttivamente fra loro in un rapporto di integrazione e di continuità, individuando strategie particolari per consentire una più rapida
acquisizione e una migliore conoscenza e valutazione dei livelli di partenza dei bambini, per cui si potrà giungere ad una più oculata scelta
degli obiettivi specifici di apprendimento con i relativi obiettivi formativi e piani personalizzati delle attività educative.
4. Scuola - Famiglia - Partecipazione
Il P.O.F. (Piano Offerta Formativa) non può ignorare che il bambino al suo ingresso nell’istituzione scolastica possiede già capacità ed
esperienze maturate in famiglia, agenzia educativa per eccellenza. La scuola, quindi, ne accoglie e interpreta tali esperienze arricchendole e
valorizzandole allo scopo di sostenere lo sviluppo delle capacità di critica, di autonomia del comportamento e di difesa dai
condizionamenti.
A tale scopo si riporta qui di seguito l’elenco dettagliato del profilo educativo, culturale e professionale (PECUP).
5. Progetto formativo:
FINALITÀ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Concorrere all’educazione e allo sviluppo armonico di ciascun bambino.
Promuovere le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento di tutte le bambine e di tutti i bambini.
Assicurare a ogni bambino e a ciascuna bambina un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative.
Contribuire alla formazione integrale delle bambine e dei bambini, nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori.
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Integrare in un processo di sviluppo unitario le differenti forme del fare, del pensare, del sentire, dell’agire relazionale,
dell’esprimere, del comunicare, del gustare il bello e del conferire senso da parte dei bambini.
Maturazione dell’identità personale
La scuola dell’Infanzia rafforza l’identità personale, l’autonomia e le competenze dei bambini.
Essa raggiunge questi obiettivi generali nel processo formativo collocandoli all’interno di un progetto di scuola articolato e unitario,
che riconosce, sul piano educativo, la priorità della famiglia e l’importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali,
istituzionali e culturali.
Il rafforzamento dell’identità avverrà sotto il profilo biologico, psichico, motorio, intellettuale, sociale, morale e religioso.
Ciò comporta sia la promozione di una vita relazionale sempre più aperta sia il progressivo affinamento delle potenzialità cognitive.
Una tale prospettiva richiede e sollecita il radicamento nel bambino di necessari atteggiamenti di sicurezza, stima di sé, fiducia nelle
proprie capacità e motivazione alla curiosità; richiede inoltre l’apprendimento a vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati
affettivi, ad esprimere i propri sentimenti e le proprie emozioni, nonché a rendersi sensibile a quelli degli altri. Analogamente la
scuola dell’infanzia rappresenta di per sé un luogo particolarmente adatto a orientare il bambino e la bambina a riconoscere e
apprezzare l’identità personale e altrui in quanto connessa alla differenza tra sessi e insieme accogliere la propria identità culturale e
familiare e i valori specifici della comunità di appartenenza.
Conquista dell’autonomia
La Scuola dell’Infanzia, pur riconoscendo le dipendenze esistenti e operanti nella concretezza di vita naturale e sociale dei bambini,
contribuisce, in modo consapevole ed efficace, alla progressiva conquista della loro autonomia.
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Tale conquista richiede che venga sviluppata nel bambino la capacità di orientarsi autonomamente e in maniera personale, di
compiere scelte, anche innovative, in contesti relazionali e normativi diversi. Inoltre il bambino si rende disponibile all’interazione
con il diverso da sé e con il nuovo, aprendosi alla scoperta, all’interiorizzazione e al rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente.
Sviluppo delle competenze
La Scuola dell’Infanzia consolida nel bambino le abilità sensoriali, sociali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive,
impegnandole nelle prime forme di riorganizzazione dell’esperienza e di esplorazioni e di ricostruzione della realtà. Inoltre essa
stimola il bambino alla produzione e interpretazione di messaggi, testi e situazioni mediante l’utilizzo di una molteplicità ordinata di
sistemi linguistici e capacità rappresentative.
Nel frattempo rivolge particolare attenzione allo sviluppo delle capacità culturali e cognitive tali da consentire la comprensione, la
rielaborazione e la comunicazione di conoscenze relative a specifici campi di esperienza.
La scuola dell’infanzia valorizza anche l’intuizione, l’immaginazione e l’intelligenza creativa per lo sviluppo del senso estetico e del
pensiero scientifico.
La Scuola dell’Infanzia, inoltre, educa alla cittadinanza che significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i
contrasti attraverso regole condivise che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero,
l’attenzione al punto di vista dell’altro.
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Obiettivi Specifici dell’Apprendimento (E.S.A.) e Campi di esperienza
Il sé e l’altro
E’ il campo di esperienza che vuole promuovere l’autonomia e la capacità di riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti, di
canalizzare l’aggressività verso obiettivi costruttivi, di rafforzare la fiducia, la simpatia, la disponibilità alla collaborazione, lo spirito di
amicizia e il sostegno nella conquista di un’equilibrata e corretta identità.
1. Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità.
2. Rispettare e aiutare gli altri cercando di capire i loro pensieri, azioni e sentimenti: rispettare e valorizzare il mondo animato e
inanimato che ci circonda.
3. Accorgersi se, e in che senso, pensieri, azioni e sentimenti dei maschi e delle femmine mostrano differenze, e perché.
4. Lavorare in gruppo, discutendo per darsi regole di azione, progettando insieme e imparando sia a valorizzare le collaborazioni, sia
ad affrontare eventuali defezioni.
5. Conoscere la propria realtà territoriale (luoghi, storie, tradizioni) e quella di altri bambini (vicini e lontani) per confrontare le diverse
situazioni anche sul piano del loro “ dover essere ”.
6. Registrare i momenti e le situazioni che suscitano paura, stupore, sgomento, diffidenza, ammirazione, disapprovazione,
compiacimento estetico, gratitudine, generosità, simpatia, amore, interrogarsi e discutere insieme sul senso che hanno per ciascuno
questi sentimenti e come di solito manifestati.
7. Soffermarsi sul senso della nascita e della morte, delle origini della vita e del cosmo, della malattia e del dolore, del ruolo dell’uomo
nell’universo, dell’esistenza di Dio, a partire dalle diverse risposte elaborate e testimoniate in famiglia e nelle comunità di
appartenenza.
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Il corpo e il movimento
È il campo di esperienza della corporeità e della motricità che promuove la presa di coscienza del corpo inteso come modo di essere della
personalità; condizione per lo sviluppo integrale della persona, componente importante dell’educazione alla salute.
1. Rappresentare in modo completo e strutturato la figura umana; interiorizzare e rappresentare il proprio corpo fermo e in movimento;
maturare competenze di motricità fine e globale.
2. Muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco, prendendo coscienza della propria dominanza corporea e della
lateralità, coordinando i movimenti degli arti.
3. Muoversi spontaneamente e in modo guidato da soli e in gruppo, esprimendosi in base a suoni, rumori, musica, indicazioni, ecc.
4. Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti personali, l’ambiente e i materiali comuni nella prospettiva della salute e
dell’ordine.
5. Controllare l’affettività e le emozioni in maniera adeguata all’età, rielaborandola attraverso il corpo e il movimento.
Immagini, suoni, colori
I discorsi e le parole
Sono campi di esperienza che offrono la possibilità di consolidare, potenziare e ampliare le conoscenze e le abilità linguistiche già
acquisite, per giungere a una più sicura padronanza della lingua e degli altri mezzi di espressione e comunicazione.
1. Parlare, descrivere, raccontare, dialogare con i grandi e con i coetanei, lasciando trasparire fiducia nelle proprie capacità di
espressione e comunicazione e scambiandosi domande, informazioni, impressioni, giudizi e sentimenti.
2. Ascoltare, comprendere e ri-esprimere narrazioni lette o improvvisate di fiabe, favole, storie, racconti e resoconti.
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3. Riconoscere testi della letteratura per l’infanzia letti da adulti o visti attraverso mass-media (dal computer alla tv), e motivare gusti e
preferenze.
4. Individuare su di sé e per gli altri, le caratteristiche che differenziano gli atti dell’ascoltare e del parlare, del leggere e dello scrivere,
distinguendo tra segno della parola, dell’immagine, del disegno e della scrittura, tra significante e significato.
5. Elaborare congetture e codici personali in ordine alla lingua scritta.
6. Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’esperienza, individualmente e in gruppo, con una varietà creativa di
strumenti e materiali, “ lasciando traccia ” di sé.
7. Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni, rumori, melodie, anche col canto, da soli e in gruppo; utilizzare
e fabbricare strumenti per produrre suoni e rumori, anche in modo coordinato col gruppo.
8. Incontrare diverse espressioni di arte visiva e plastica presenti nel territorio per scoprire quali corrispondono ai propri gusti e
consentono una più creativa e soddisfacente espressione del proprio mondo.
9. Sperimentare diverse forme di espressione artistica del mondo interno ed esterno attraverso l’uso di un’ampia varietà di strumenti e
materiali, anche multimediali (audiovisivi, tv, cd-rom, computer), per produzioni singole e collettive.
La conoscenza del mondo
È il campo di esperienza che fornisce le conoscenze ed esercita abilità in ordine all’interpretazione matematica dei fenomeni
dell’esperienza, facendone emergere gli aspetti razionali e operando consapevolmente su di essi sia da un punto di vista concreto che
rappresentativo.
1. Coltivare con continuità e concretezza propri interessi e proprie inclinazioni.
2. Osservare chi fa qualcosa con perizia per imparare; aiutare a fare e realizzare lavori e compiti a più mani e con competenze diverse.
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3. Toccare, guardare, ascoltare, fiutare, assaggiare qualcosa e dire che cosa si è toccato, visto, udito, odorato, gustato, ricercando la
proprietà dei termini.
4. Contare oggetti, immagini, persone; aggiungere, togliere e valutare la quantità; ordinare e raggruppare per colore, forma, grandezza,
ecc.
5. Localizzare e collocare se stesso, oggetti e persone in situazioni spaziali, eseguire percorsi o organizzare spazi sulla base di
indicazioni verbali e non verbali, guidare in maniera verbale e non verbale il percorso di altri, oppure la loro azione organizzativa
riguardante la distribuzione di oggetti e persone in uno spazio noto.
6. Manipolare, smontare, montare, piantare, legare, ecc., seguendo un progetto proprio o di gruppo, oppure istruzioni d’uso ricevute.
7. Elaborare progetti propri o in collaborazione, da realizzare con continuità e concretezza.
8. Adoperare lo schema investigativo del “ chi, che cosa, quando, come perché? ” per raccontare fatti, spiegare processi, chiarire
situazioni, risolvere problemi.
9. Commentare, individuare collegamenti, operare semplici ingerenze, proporre ipotesi esplicative di problemi.
10. Ricordare e ricostruire attraverso diverse forme di documentazione quello che si è visto, fatto, sentito.
La programmazione si svilupperà in itinere, tenendo conto dei bisogni, degli interessi, degli stili cognitivi e di apprendimento, dei
ritmi e dei tempi dei bambini di ogni sezione, rilevati attraverso l’osservazione.
Nelle varie sezioni saranno utilizzate modalità simili di approccio alle attività, alla scoperta, all’esplorazione, alla ricerca dei materiali
e delle situazioni, a volte anche ai contenuti, che si differenziano poi nello sviluppo del percorso in base a quanto emergerà dai
bambini.
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Gli itinerari seguiti all’interno delle sezioni sono quelli individuati nei Progetti Educativi e Didattici per l’anno scolastico 2016-2017:
Accoglienza.
Ambiente.
Salute.
Educazione stradale.
Continuità.
Altri potranno emergere nel corso dell’anno scolastico, in base ai processi di sviluppo dei bambini e in relazione ad eventuali
richieste o esigenze del contesto.
Progetto Accoglienza
Quando inizia un nuovo anno scolastico è scontato parlare di accoglienza. Ci sono nuovi bambini da accogliere nella scuola, c’è da
riallacciare il filo con chi ha già frequentato in modo che si sentano ancora una volta accolti.
“Accoglienza” è una parola piena di significati e apre riflessioni che possono essere paradigmatiche di un modo di intendere la
relazione educativa.
L’accoglienza non inizia e non finisce in una fase dell’anno, né si può limitare ad alcuni momenti della giornata: è piuttosto un modo
di essere dell’adulto in relazione con il bambino, è un metodo di lavoro che può improntare tutta l’organizzazione della scuola. Essa
è il risultato di un progetto educativo che richiede intenzionalità, condivisione, collegialità.
In questo contesto l’insegnante deve mettersi in un atteggiamento di ascolto, essere capace di osservare e valorizzare, accompagnare
e sostenere il bambino in tutte le delicate fasi della sua crescita. Alla fine di questo progetto il bambino deve:
sentirsi accolto, quindi trovare nell’adulto e nell’ambiente una fonte di sicurezza;
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saper comunicare e relazionare, cioè accorgersi dell’altro, riconoscerlo e incontrarlo;
sentirsi parte del gruppo, riconoscendo e accettando le diversità;
imparare ad assumere le responsabilità del proprio comportamento;
contribuire alla realizzazione di progetti comuni;
auto realizzarsi, rafforzando la fiducia nelle proprie capacità e accrescendo la stima di sé.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
- Prendere coscienza di sé.
- Conoscere l’ambiente scolastico.
- Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità.
- Potenziare la fiducia nelle proprie capacità per mettersi in relazione con gli altri.
ATTIVITÀ, METODOLOGIE E CONTENUTI
Conversazioni in piccolo gruppo, canti, movimenti coordinati alla musica, racconti, girotondi, trenini, ascolto di filastrocche e
racconti, giochi per rafforzare l’identità e la conoscenza di sé, giochi cooperativi, visione e produzione di immagini, gioco libero e
guidato, scoperta delle nostre emozioni, tracce e messaggi, eventuali uscite ed esplorazioni.
Progetto Ambiente
PREMESSA
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L’osservazione dell’ambiente naturale è fondamentale nello sviluppo del bambino perché lo aiuta ad avere un comportamento di rispetto
nei confronti della natura. Una visita guidata nell’ambiente circostante ( giardino, bosco, stagno, ecc. ) lo abitua ad interrogarsi sulla realtà
che lo circonda e a riflettere sull’importanza delle cure di cui hanno bisogno tutti gli esseri viventi, comprese le piante, le quali svolgono
una funzione determinante per la vita non solo degli animali ma di tutti gli uomini.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
IL SÉ E L’ALTRO
- Rispettare e valorizzare il mondo animato e inanimato che lo circonda.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
- Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti, l’ambiente e i materiali comuni, nella prospettiva della salute e dell’ordine.
- Muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco, prendendo coscienza della propria dominanza corporea e della lateralità,
coordinando i movimenti degli arti.
- Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli e in gruppo esprimendosi in base a suoni, rumori, musica, indicazioni, ecc.
IMMAGINI, SUONI, COLORI
I DISCORSI E LE PAROLE
- Parlare, descrivere, raccontare, dialogare con i grandi e con i coetanei, lasciando trasparire fiducia nelle proprie capacità di espressione
e comunicazione e scambiandosi domande, informazioni, impressioni, giudizi e sentimenti.
- Ascoltare, comprendere e ri-esprimere narrazioni lette o improvvisate di fiabe, favole, storie, racconti e resoconti.
- Elaborare congetture e codici personali in ordine alla lingua scritta.
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- Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’esperienza individualmente e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti
e materiali.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
- Toccare, guardare, ascoltare, fiutare, assaggiare qualcosa e dire che cosa si è toccato, visto, udito, odorato, gustato, ricercando la
proprietà dei termini.
- Contare oggetti, immagini, persone; aggiungere, togliere e valutare la quantità; ordinare e raggruppare per colore, forma, grandezza,
ecc.
- Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo; ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità; registrare cicli temporali.
- Localizzare e collocare se stesso, oggetti e persone in situazioni spaziali, eseguire percorsi o organizzare spazi sulla base di indicazioni
verbali e non verbali, guidare in maniera verbale e non verbale il percorso di altri, oppure la loro azione organizzativa riguardante la
distribuzione di oggetti e persone in uno spazio noto.
- Manipolare, smontare, montare, piantare, legare, ecc., seguendo un progetto proprio o di gruppo, oppure istruzioni d’uso ricevute.
- Elaborare progetti propri o in collaborazione, da realizzare con continuità e concretezza.
- Adoperare lo schema investigativo del “ chi, che cosa, quando, come perché? ” per raccontare fatti, spiegare processi, chiarire
situazioni, risolvere problemi.
- Commentare, individuare collegamenti, operare semplici ingerenze, proporre ipotesi esplicative di problemi.
- Ricordare e ricostruire attraverso diverse forme di documentazione quello che si è visto, fatto, sentito.
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PERCORSO ORGANIZZATIVO
Incontri con i genitori.
Costruzione di contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti.
Uscite nei dintorni della scuola per osservare e conservare.
PERCORSO METODOLOGICO
Ricerca, scoperta e analisi dei rifiuti conosciuti ( carta, vetro, plastica, pile, ecc. )
Uscite esplorative nei dintorni della scuola per individuare gli appositi contenitori.
Conversazioni guidate sui rifiuti.
Elaborazioni grafico-pittoriche.
MEDIAZIONE DIDATTICA
Raccolta differenziata dei materiali ( carta, plastica, alluminio, vetro ) da riporre negli appositi contenitori.
Macchina fotografica, registratore.
Progetto Salute
PREMESSA
L’educazione alimentare, nel più ampio concetto di “ Educazione alla Salute ”, si realizza nella scuola dell’infanzia attraverso specifici
interventi che riguardano essenzialmente la prevenzione primaria. In questo periodo il bambino acquisisce e struttura atteggiamenti e
modelli comportamentali che caratterizzano il suo futuro stile di vita con riflessi positivi e negativi sulla salute.
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L’azione educativa portata avanti dalla scuola, pertanto, assume una particolare importanza al fine di favorire l’acquisizione di basilari
norme igieniche e comportamentali che caratterizzano una corretta alimentazione.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
IL SÈ E L’ALTRO
- Rafforzare l’autonomia, la stima di sé e l’identità.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
- Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti, l’ambiente e i materiali comuni, nella prospettiva della salute e dell’ordine.
IMMAGINI, SUONI, COLORI
I DISCORSI E LE PAROLE
- Parlare, descrivere, raccontare, dialogare con i grandi e con i coetanei, lasciando trasparire fiducia nelle proprie capacità di espressione
e comunicazione e scambiandosi domande, informazioni, impressioni, giudizi e sentimenti.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
- Toccare, guardare, ascoltare, fiutare, assaggiare qualcosa e dire che cosa si è toccato, visto, udito, odorato, gustato, ricercando la
proprietà dei termini.
METODI E MODALITÀ ORGANIZZATIVE
Valorizzazione del gioco.
Esperienze e ricerca.
Vita di relazione.
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Mediazione didattica.
Osservazione e progettazione.
Documentazione.
MODALITÀ DI VERIFICA
Materiali prodotti dal bambino individualmente o in gruppo.
Prove scolastiche significative nelle varie aree.
Griglie di valutazione per ambiti di competenze e per livelli di età.
Indicazioni che emergono dall’osservazione sistematica.
Progetto Educazione Stradale
PREMESSA
L’Educazione Stradale nella scuola fa parte dell’insegnamento obbligatorio prescritto dall’art. 230 del nuovo codice della strada e
dall’O.M. 292 del 17/10/1994 del Ministero della Pubblica Istruzione ed è uno dei temi di maggiore attualità del nostro tempo. Tutti, infatti,
hanno bisogno di utilizzare la strada e, nello stesso tempo, di difendersi dai suoi pericoli. Va ricordato che la causa principale degli
incidenti è la non osservanza delle norme di sicurezza, il mancato rispetto della segnaletica e l’imprudenza dell’uomo.
Il progetto mira a un intervento educativo precoce e profondo, che faccia apprendere agli alunni come muoversi in maniera disciplinata e
responsabile sulla strada. Nello stesso tempo si propone anche di dare degli stimoli per un ampliamento del linguaggio, delle conoscenze e
della comprensione di tutto ciò che ruota attorno a questa tematica.
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OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
IL SÉ E L’ALTRO
- Rafforzare l’autonomia.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
- Muoversi spontaneamente e in modo guidato da soli e in gruppo, esprimendosi in base a suoni, rumori, indicazioni, ecc.
IMMAGINI, SUONI, COLORI
I DISCORSI E LE PAROLE
- Parlare, descrivere, raccontare, dialogare con i grandi e con i
coetanei, lasciando trasparire fiducia nelle proprie capacità di
espressione e comunicazione e scambiandosi domande,
informazioni, impressioni, giudizi e sentimenti.
- Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’esperienza, individualmente e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti
e materiali.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
- Localizzare e collocare se stesso, oggetti e persone in situazioni spaziali, eseguire percorsi o organizzare spazi sulla base di indicazioni
verbali e/o non verbali, guidare in maniera verbale e non verbale il percorso di altri oppure la loro azione organizzativa riguardante la
distribuzione di oggetti e persone in uno spazio noto.
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METODI E MODALITÀ ORGANIZZATIVE
Valorizzazione del gioco.
Esperienze e ricerca.
Uscite organizzate.
Vita di relazione.
Mediazione didattica.
Documentazione.
Attività manipolativa.
Attività grafico-pittoriche.
MODALITÀ DI VERIFICA
Osservazione sistematica e periodica.
Raccolta dei materiali prodotti dal bambino individualmente o in gruppo.
Realizzazione di schede di valutazione delle competenze acquisite.
Griglie di valutazione per ambiti di competenze e per livelli di età.
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Progetto Continuità
PREMESSA
“ Il Progetto Continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che
mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto, il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse
istituzioni scolastiche, costituisce così la sua particolare identità ”.
Il percorso di continuità formativa si sviluppa in senso orizzontale in rapporto alle famiglie ed ai servizi sul territorio, ed in senso
verticale in rapporto alla scuola primaria, nell’intento di ridurre l’ansia dovuta al passaggio dei gradi scolastici.
Fin dall’inizio dell’anno scolastico cercheremo, con le insegnanti della scuola primaria un raccordo didattico che permetta ai bambini
della scuola dell’infanzia ed a quelli del 1° ciclo di compiere un percorso significativo che li veda coinvolti in una comune attività.
Pertanto, sarà opportuno individuare i bisogni, o più semplicemente, far leva sugli interessi comuni che possano, in quanto tali, portare alla
realizzazione di un progetto.
I bambini si troveranno insieme per il piacere di collaborare e ottenere un risultato quanto più rispondente agli obiettivi prefissati.
FINALITÀ
- Essere consapevoli della particolare fase evolutiva dei bambini.
- Prevenire le difficoltà e il disagio nel passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria.
ATTIVITÀ
Incontri tra insegnanti della scuola dell’infanzia e scuola primaria.
Tracciare a grandi linee alcune possibili attività da svolgere.
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Visite nel corso dell’anno dei bambini di cinque anni alla scuola primaria.
Incontro nella scuola primaria con i compagni dell’anno precedente.
Incontri con gli insegnanti della scuola primaria.
Conoscenza del nuovo sistema scolastico.
Attività comuni ( giochi psicomotori, giochi di gruppo, canti ).
Preparazione di cartelloni, bandierine e addobbi per allestire l’ambiente.
Incontri finalizzati alla conoscenza dei piccoli nella particolare fase evolutiva con esperti del campo ( psicologo della scuola ).
Programmazione educativa di sostegno- integrazione
La scuola ritiene che l’integrazione del bambino con problemi sia uno degli obiettivi prioritari da raggiungere e si impegna nella reale
applicazione della legge 104/92.
Il problema handicap pur riguardando solo alcune sezioni e insegnanti coinvolge tutta la scuola, per questo si individuano le seguenti
finalità:
- SOCIALIZZARE che si realizza come coscienza di sé;
- APPRENDERE che si realizza attraverso vari linguaggi: corporeo, mimico, simbolico, verbale e grafico;
- ESPRIMERSI ed INTEGRARSI che si realizza attraverso la motivazione a vivere serenamente e operare secondo regole e valori della
società.
Si eseguiranno le seguenti strategie didattiche:
promozione dello sviluppo individuale;
promozione e sviluppo delle finzioni deficitarie;
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azioni di mantenimento sugli apprendimenti già ottenuti;
raggiungimento dell’equilibrio emotivo del diversamente abile.
Progetto per il recupero dello svantaggio
Le Indicazioni Nazionali fanno correttamente una distinzione fra i bambini con handicap e i bambini “ le cui difficoltà e i cui svantaggi
possono risalire a condizionamenti di natura socio-culturali ”.
Il progetto educativo e didattico in presenza di bambini con difficoltà si baserà sui seguenti punti essenziali:
a) analisi delle carenze e delle potenzialità del bambino;
b) definizione degli obiettivi a breve termine semplicemente formulati, raggiungibili e verificabili ricavati dalla programmazione;
c) scelta delle attività attraverso le quali tali obiettivi possono essere raggiunti;
d) ricerca e realizzazione di esperienze che favoriscano il potenziamento della socializzazione;
e) estensione delle opportunità relazionali.
Progetto educativo ed interventi specifici per l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili.
FINALITÀ
La scuola dell’infanzia concorre nell’ambito del sistema scolastico a promuovere la formazione della personalità dei bambini dai due
anni e mezzo fino all’ingresso nella scuola
primaria. La stessa accoglie tutti i bambini, anche quelli che presentano difficoltà di adattamento e di apprendimento per i quali costituisce
una opportunità educativa rilevante.
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Essa deve consentire ai bambini diversamente abili che la frequentano di raggiungere programmi di sviluppo in ordine all’autonomia,
all’identità e alla competenza.
Il suo inserimento nell’ambito del gruppo sezione può avvenire in modo valido se si creano possibilità di scambio sociale nell’attività di
gruppo con i suoi coetanei, se la scuola e la famiglia non si presentano come due mondi chiusi uno all’altro ma in perfetta sintonia e
collaborazione. A tutto ciò si aggiunge l’intervento dell’equipe medico-psicopedagogico la quale fornisce le procedure più corrette da
seguire.
La gestione preliminare di un progetto di integrazione si concentra didatticamente nel piano educativo individualizzato che va
strutturato mantenendo fisse alcune considerazioni fra le quali quella che il bambino è il protagonista del proprio personale processo di
crescita sul piano relazionale, sociale e cognitivo. Si spiega, di conseguenza, che “ l’individuazione ” del progetto educativo, mira a dare
al bambino la possibilità di crescere, maturare ed apprendere attraverso un proprio stile cognitivo.
Il nostro Istituto Comprensivo è formato da tre plessi di scuola dell’Infanzia che accolgono circa 245 bambini, ma vi sono solo due
casi di alunni diversamente abili: uno nel plesso “Madonna della Scala” e uno nel plesso di via dei Normanni, affiancati da un’insegnante
di sostegno. Con gli alunni che presentano delle difficoltà, si lavorerà per garantire la piena integrazione al fine di armonizzare gli
interventi dei docenti curriculari per adeguati interventi volti alla piena integrazione sociale, affettiva, operativa, che avranno come punti
di riferimento i seguenti obiettivi generali.
BISOGNI FORMATIVI E OBIETTIVI
SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
- Integrazione del bambino nel gruppo-sezione e socializzazione.
- Integrazione del bambino nella comunità scolastica.
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- Acquisizione della fiducia delle proprie capacità di comunicazione.
- Potenziamento delle attività motorie, linguistiche, logico-matematiche e scientifiche, manipolative ed espressive, relazionali con il
superamento delle difficoltà comportamentali e socio-affettive, cognitive, attentive, espressive, logiche e spazio-temporali.
ATTIVITÀ
Esperienza in prima persona.
Partecipazione alla vita scolastica.
Giochi organizzati e giochi collettivi.
Contatti con gli altri.
Attività di laboratorio espressive e musicali.
Attività manipolative.
Lavori di gruppo ed intersezione.
L’organizzazione delle attività a misura ed in funzione degli alunni diversamente abili, verrà correlata con il lavoro dei compagni di
sezione o per sezioni aperte, con attività individuali e di gruppo, per rendere significativa la permanenza dell’alunno tra i compagni.
ORGANIZZAZIONE
Sezioni aperte e intersezione.
Verranno costituiti gruppi mobili e flessibili per consentire il soddisfacimento di ogni particolare bisogno. In questo modo ciascuno ha
la possibilità di svolgere un ruolo ed una funzione all’interno del gruppo, garantendo a tutti pari dignità e collaborazione.
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METODOLOGIA
Si darà ampio spazio a:
giochi psicomotori;
attività di gruppo;
drammatizzazione;
giochi liberi e guidati;
esercitazioni grafico-pittoriche libere e guidate.
MEZZI E STRUMENTI
Registratore, pennarelli, carte, matite, fogli, colori, strumenti musicali, vestiti, materiale strutturato e non.
VERIFICA
La verifica sarà periodica, tempestiva e servirà per evidenziare il raggiungimento degli obiettivi e l’efficacia dei percorsi metodologici
mediante accertamenti in itinere che fungendo da feed-back permetteranno di riformulare, se necessario, obiettivi e strategie adattandoli
alle effettive capacità ed esigenze dei piccoli.
Verrà promossa la collaborazione con i servizi territoriali specifici, attraverso la programmazione di incontri periodici al fine di
perseguire finalità ed obiettivi comuni.
A sua volta la valutazione degli alunni diversamente abili si pone in relazione funzionale e dinamica con la programmazione didattica
ed educativa.
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Il progetto ha come scopo quello di garantire a tutti la possibilità di usufruire di tutte le opportunità educative. Ciascun bambino deve
essere considerato protagonista del proprio processo di crescita sia sul piano relazionale che cognitivo e sociale.
In sostanza, lo scopo principale che si vuole conseguire, è quello di garantire a tutti le stesse opportunità di partenza, principio basilare
di ogni democrazia, in modo che, nel rispetto delle diversità, si possano conseguire obiettivi di carattere didattico ed educativo in grado di
favorire la crescita umana e spirituale di ciascuno, garantendo, nel contempo, l’acquisizione di competenze in relazione alle possibilità di
ogni alunno, anche in presenza di handicap specifici.
Programmazione educativa per l’insegnamento della Religione Cattolica
PREMESSA
L’insegnamento della Religione Cattolica è disciplinato dal Documento d’Intesa fra il Ministero dell’Istruzione e la C.E.I.
L’ora di Religione Cattolica è un’ora curriculare, una materia scolastica vera e propria, fa parte quindi dell’orario scolastico e delle
materie scolastiche a tutti gli effetti.
L’IRC nella scuola italiana è una preziosa opportunità culturale ed educativa perché aiuta i bambini a scoprire le radici della nostra
storia e identità. Le attività in ordine all’IRC per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della
personalità dei bambini, valorizzano la dimensione religiosa, promuovono la riflessione sul loro patrimonio di esperienza e
contribuiscono a rispondere alle grandi domande di significato e di senso che portano nel cuore.
Il progetto annuale e le Unità di lavoro vengono sviluppate nella cornice culturale delle “Indicazioni didattiche per l’insegnamento
della Religione Cattolica nelle scuole dell’Infanzia e nel primo ciclo di istruzione” (DPR 11 FEBBRAIO 2010).
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L’IRC non intende “fare il credente”, ma mediante l’utilizzo di alcuni strumenti propone un percorso che affronta e approfondisce
una prima conoscenza dei temi fondamentali della Religione Cattolica, inoltre, volge l’attenzione alle differenze culturali e religiose,
favorendo il dialogo e il rispetto, premessa per una vera e propria convivenza tra i popoli.
L’ora di Religione Cattolica è un prezioso momento culturale nella scuola in cui tutto ciò che è multi-culturale è multi-religioso
dove diventare inter-culturale e inter-religioso.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
- Scoprire che per i cristiani gli elementi della natura sono dono di Dio, Creatore e Padre.
- Prendere coscienza della festa settimanale, la domenica, e coglierne il significato cristiano e sociale.
- Scoprire la presenza dei Santi nella vita della comunità cristiana.
- Partecipare con gioia alla preparazione della festa del Natale di Gesù.
- Scoprire le abitudini della vita di Gesù riconoscendo una somiglianza tra la sua crescita e la nostra.
- Ascoltare e comprendere brani evangelici che evidenziano come Gesù ci ha rivelato il volto di Dio, Padre buono e misericordioso ( i
miracoli e le parabole ).
- Scoprire che per i cristiani la Pasqua è la festa del perdono, dell’amore e della fratellanza.
- Riconoscere l’edificio “ chiesa ”, i principali segni e i simboli della vita cristiana.
Le attività che saranno proposte nel corso dell’anno scolastico avranno una matrice organizzativa costante.
METODOLOGIA E ATTIVITÀ
Al fine di favorire l’acquisizione dei valori religiosi, la scelta delle attività educative partirà dalle esigenze dagli interessi e dalle
esperienze che i bambini vivono in famiglia, nella scuola e nell’ambiente sociale.
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Nella scuola dell’infanzia si faranno scoprire i concetti attraverso attività educative che tengano conto dei tempi di apprendimento
del bambino e della bambina.
Adottando il criterio della gradualità pedagogica, nel rispetto dei ritmi di sviluppo e di apprendimento di ciascun bambino, saranno
favorite e promosse le seguenti esperienze:
ascolto e comunicazione verbale (racconto di episodi tratti dal Vangelo, lettura di brevi testi religiosi);
attività di osservazione (dal vivo, con uscite all’aperto o con immagini e poster);
utilizzo di schede da colorare
conversazioni e riflessioni guidate;
attività ludiche (giochi finalizzati a precise esperienze per far scoprire i concetti di fratellanza, pace, perdono…);
attività espressive (interiorizzare le esperienze fatte con dialoghi, canti, musiche, drammatizzazioni);
attività grafico – pittoriche – plastiche (acquisizione del concetto presentato attraverso disegni individuali con varie tecniche,
cartelloni eseguiti in gruppo, ecc…).
VERIFICA
Le verifiche saranno effettuate attraverso:
L’osservazione sistematica del materiale prodotto dal bambino;
L’attività grafico-pittorica/drammatica-espressiva;
L’attività manipolativa;
La comprensione dei contenuti proposti attraverso la pertinenza delle domande poste, delle risposte date e dei gesti utilizzati nei
giochi simbolici;
La conversazione e la rielaborazione a livello verbale dei contenuti proposti;
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Il comportamento e la capacità di relazionarsi ai compagni e alle figure adulte.
6. Risorse dei materiali
Gli Orientamenti suggeriscono di dare particolare importanza alla scelta dei materiali strutturati e non allo scopo di permettere ai bambini
di fare esperienze personali che li arricchiscano e li stimolino nell’operare.
La scuola dell’infanzia utilizzerà:
- materiale strutturato scientificamente: blocchi logici, cassette del tatto, dell’udito, domini, televisore;
- materiale e attrezzature per attività motorie;
- Materiale da manipolare ( plastilina, creta, pasta di sale );
- Materiale ed elementi naturali per l’esplorazione e la conoscenza dell’ambiente naturale e sociale.
Lo spazio, per divenire ambiente del bambino, deve essere ordinato, armonioso, funzionale, flessibile, interessante ed attraente.
7. Metodologia - Verifica e Valutazione
Per il raggiungimento delle finalità che la scuola dell’infanzia si pone, occorre operare in modo intenzionale e programmatico a livello
metodologico e organizzativo.
In particolare la metodologia riconosce come suoi connotati essenziali:
La valorizzazione del gioco;
la valorizzazione delle esperienze personali;
la vita di relazione;
l’esplorazione e la ricerca;
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la mediazione didattica;
l’osservazione, la progettazione e la verifica.
Inoltre si attuerà la metodologia differenziata per i bambini diversamente abili, finalizzata allo sviluppo e al recupero di abilità di base.
In sede di analisi della situazione si effettua una prima forma di valutazione circa le abilità già possedute dagli alunni, al fine di poter
definire adeguatamente gli obiettivi futuri ( valutazione diagnostica ).
Durante lo sviluppo del curricolo è poi necessario verificare sistematicamente il raggiungimento degli obiettivi specifici da parte dei
bambini, in modo da poter decidere se proseguire verso nuovi obiettivi o se invece procedere ad una correzione del curricolo e ad un suo
miglioramento
( valutazione formativa ).
A curricolo interamente svolto, la valutazione finale verrà effettuata per accertare in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi
programmati, per valutare l’efficacia del lavoro svolto.
8. Organizzazione della scuola: tempo scuola per docenti e alunni
La scuola dell’infanzia funziona con il seguente orario:
ore 8,30/ 16,30 - dal lunedì al venerdì.
I docenti svolgono 25 ore settimanali articolando l’insegnamento in 5 giorni lavorativi.
Le programmazioni didattiche sono bimestrali e sono elaborate in alternanza alle verifiche anch’esse bimestrali.
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La giornata scolastica
8.30-9.30 Accoglienza
9.30-11.30 Attività di sezione
Laboratori intersezione
12.00-12.15 Uscita prima del pranzo
12.00-12.30 Turnazione bagno
12.30-13.30 Pranzo
13.30-13.45 Uscita dopo pranzo
13.30-14.00 Gioco libero: salone- sezione
14.00-15.30 Attività di sezione o laboratori
15.30-15.45 Riordino e merenda facoltativa
16.00-16.30 Uscita
SPAZI
Lo spazio della sezione è un contenitore che organizza e stimola apprendimenti e relazioni. La suddivisione in angoli e luoghi dell’aula
segue il principio di funzionalità al progetto educativo. Lo spazio struttura le esperienze dei bambini, induce, introduce, sviluppa quella rete
di relazioni/comunicazioni e conoscenze necessarie a un completo sviluppo del curricolo scolastico. Lo spazio rassicurante dell’aula è
soprattutto spazio dell’apprendimento di competenze e traguardi che articola i momenti di attività strutturata e guidata dall’adulto, ma
anche la ricerca, l’esplorazione, i momenti individuali e liberamente gestiti dai bambini.
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9. Progetto 40 ore + 40 ore
Le 80 ore sono distribuite e consumate secondo le necessità tra:
Collegi unitari;
Collegi di settore;
Incontri di Programmazione annuale;
Incontri per Dipartimenti verticali;
Assemblee con i genitori;
Programmazioni mensili;
Incontro per Elezioni Rappresentanti;
Verifiche e Valutazioni;
Incontri di Intersezione;
Incontri scuola-famiglia;
Incontri per la continuità;
10. Analisi dei plessi
L’Istituto Comprensivo “Carlo Gesualdo da Venosa” comprende 12 sezioni di Scuola dell’Infanzia dislocate in tre plessi e così
composte:
“Madonna della Scala”
- 4 sezioni di cui 3 omogenee e 1 eterogenea;
- 1 bambino diversamente abile ;
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- 8 docenti di posto comune;
- 1 docente di religione;
- 1 docente di sostegno;
- 2 collaboratori scolastici.
SEZ. A Gaudiano Maria – Laurano Caterina
Ins. Religione: Savino Pompea
SEZ. B Larocca Emanuela – Pomidoro Giuseppina
Ins. Religione: Larocca Emanuela
SEZ. C Evangelista Vincenza – Mollica Antonella
Ins. Religione: Evangelista Vincenza
SEZ. D Digrisolo Maria Lucia – Sileno Carmela
Ins. Religione: Digrisolo Maria Lucia
Ins. sostegno: D’Amelio Annalisa
I collaboratori scolastici sono: Buldo Caterina e Pescuma Vincenza
“ Via dei Normanni ”
- 3 sezioni eterogenee (medi-grandi);
- 1 sezione omogenea (piccoli);
- 1 bambino diversamente abile;
- 8 docenti di posto comune;
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- 1 docente di religione;
- 1 docente di sostegno;
- 2 collaboratori scolastici.
SEZ. A Coviello Paola Lucia Biagia – Lucarelli Giovanna Maria
Ins. Religione: Savino Pompea
SEZ. B Monteverde Adele – Carlucci Angela
Ins. Religione: Savino Pompea
Sez.C Savino Anna Paola – Talucci Maria Teresa
Ins. Religione: Savino Pompea
SEZ. D Nappelli Angela – Moscariello Antonella
Ins. Religione: Savino Pompea
Ins. sostegno: Basta Annalisa
I collaboratori scolastici sono: Amoruso Savina e Laurano Antonietta
“Via Aberada”
- 4 sezioni eterogenee;
- 8 docenti di posto comune.
- 1 docente di religione;
- 2 collaboratori scolastici.
SEZ. A Caggiano Clara – Altieri Clelia
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Ins. Religione: Altieri Clelia
SEZ. B Briscese Rosina – Musto Anna Pasqualina
Ins. Religione: Savino Pompea
SEZ. C Lapolla Lina – Lombardi Maria Grazia
Ins. Religione: Savino Pompea
SEZ. D Ditommaso Anna – Pinto Maria
Ins. Religione: Savino Pompea
I collaboratori scolastici sono: Evangelista Antonella e Fattorini Maria
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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA 2016/2017
L’idea fondante della nostra Programmazione nasce dall’esigenza di sviluppare fin dalla prima infanzia processi sempre più ampi di
attenzione e responsabilizzazione nei confronti di se stessi, degli altri e dell’ambiente .
Nel Rapporto Unesco della Commissione internazionale sull’educazione per il XXI secolo (1996) si affermava infatti che “il fine
centrale dell’educazione è la realizzazione dell’individuo come essere sociale" e si proponevano quattro obiettivi prioritari:
1) imparare a conoscere;
2) imparare ad essere (capacità di pensiero critico, autonomia, responsabilità);
3) imparare a fare;
4) imparare a vivere con gli altri.
La Scuola, e nella fattispecie la Scuola dell’Infanzia, oltre ad essere luogo dell’apprendimento, è luogo di educazione, di vita, ovvero di
relazioni. La multidisciplinarità della didattica della Scuola dell’Infanzia, ci porta ad ipotizzare una trasposizione curriculare dove ogni
acquisizione fa da presupposto ad una successiva, includendola, come in una catena che connette anelli, o meglio come in una reticolo che
lega segmenti.
Il nostro” file rouge” sarà una storia che ha come protagonista un mediatore fantastico “Civilino”.
Civilino è un simpatico matitone, che arriva dal mondo della fantasia e accompagna gli alunni delle scuole dell’infanzia durante l’intero
percorso educativo-didattico
Il curioso personaggio, le cui avventure vengono narrate dalle docenti, conferisce continuità alle esperienze proposte e rappresenta “l’eroe
positivo” che permette il coinvolgimento affettivo del bambino e l’ eventuale attivazione di processi di identificazione in un modello
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comportamentale corretto. Se nell’immaginario infantile Civilino diventa l’amico con cui condividere divertenti esperienze di gioco-
apprendimento, nell’intenzionalità educativa dell’adulto, il personaggio diventa veicolo dei principi dell’educazione alla legalità ed alla
convivenza civile che costituiscono, appunto, le peculiari finalità della nostra Programmazione
Scegliere di perseguire tali finalità nella scuola dell’infanzia potrebbe, ad una prima riflessione, disorientare, apparire pretenzioso o
addirittura pedagogicamente scorretto, dato che il pensiero infantile non possiede quelle strutture atte a comprendere concetti astratti di tale
portata; tuttavia, il problema di prevenire ed eventualmente correggere comportamenti antisociali è un’esigenza profondamente sentita e
largamente diffusa non soltanto nei cosiddetti “ambienti a rischio”.
Considerando che la precocità degli interventi risulta una delle maggiori prerogative del successo di qualsiasi azione educativa; occorre fare
uno sforzo di rielaborazione dei contenuti in chiave accessibile anche ai giovanissimi utenti del primo gradino del sistema scolastico. Se,
come sostengono alcuni psicologi, non è possibile promuovere nel bambino una morale autonoma, “accontentarsi” che ne accetti una
eteronoma, diventa l’unico obiettivo perseguibile. La sfida diventa più difficile nella scuola di oggi, in cui è, giustamente, bandita ogni
forma di coercizione e di autoritarismo. Educare alla legalità richiede, dunque, nuove strategie, non più fondate sul timore della punizione,
ma sull’interesse per le attività proposte, sul piacere che può derivare da alcune esperienze e naturalmente non si può prescindere
dall’affettività, quale motore principale del comportamento infantile.
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FINALITÀ:
Le finalità educative sono proprie della scuola dell’infanzia:
⇒ Sviluppo dell’identità del bambino/a come “abitante di un territorio appartenente ad una comunità”;
⇒ Sviluppo dell’autonomia, come esplorazione della realtà, comprensione delle regole di vita quotidiana e assunzione di atteggiamenti
sempre più responsabili;
⇒ Sviluppo delle competenze per imparare a “riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto”;
⇒ Sviluppo del senso di cittadinanza, per diventare rispettosi del rapporto uomo – natura.
Le tematiche che si intendono affrontare sono:
♥ Educazione interculturale- interpersonale ( prog. Accoglienza):
♥ Educazione alla salute (ed. alimentare);
♥ Educazione stradale;
♥ Educazione alla sicurezza;
♥ Educazione ambientale.
A scandire il tempo ci sarà il nostro mediatore Civilino, sviluppando la capacità di orientamento e favorendo un attaccamento emotivo ed
affettivo all’esperienza, condizione necessaria per lo sviluppo dell’apprendimento e delle abilità.
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Titoli delle unità:
“La gioia di incontrarsi”;
“Civilino arriva a scuola”;
“Star bene con Civilino”;
“Civilino scopre ed esplora il nuovo ambiente”;
“Impariamo la sicurezza con Civilino”;
“Conosco il mio “Paese”… e imparo a viverlo con Civilino”;
Ogni Unità di Apprendimento, come da consuetudine nelle attività di programmazione nella Scuola dell’Infanzia, sviluppa i contenuti,
ovvero la proposta valoriale espressa in termini di relazioni, esperienze, conoscenze, connettendo capacità e competenze evolutive e
progressività, concetto implicito alle ideazioni di processo. Ciò comporta in tutti i casi attenzioni applicative nella personalizzazione e
nell’adeguamento agli effettivi bisogni dei bambini, nonché agli eventi del gruppo: alcuni prevedibili, altri condizionati dalle vicende e
dalla contingenza.
Alle scelte metodologiche competono modificazioni, sviluppi, ritmi temporali, elaborazioni strategiche, nel ricorrere all’ampio repertorio
della mediazione didattica, che attinge alle opportunità offerte dall’applicazione dei linguaggi corporei, sonori, iconici, metaforici,
simbolici, verbali. Si sono privilegiate le dimensioni immaginative, così come espresse nelle fiabe, per i bambini di tre anni; quelle ludiche,
per la varietà e ricchezza di sollecitazioni sociali, per i bambini di quattro anni; e quelle narrative più complesse per quelli di cinque anni. Si
tratta di spunti, di aperture su tutta la gamma del possibile, non certo di vincoli limitativi degli apporti del repertorio professionale degli
insegnanti e delle opportunità offerte dagli stessi bambini.
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Insegnare le regole del vivere e del convivere civile, prevenire ed eventualmente correggere comportamenti sociali non adeguati è oggi, per
ogni scuola, un’esigenza profondamente sentita e un compito ancora più ineludibile rispetto al passato. I docenti devono non solo insegnare
ad apprendere ma anche insegnare ad essere, cioè devono educare i bambine e le bambine ad una cittadinanza responsabile, a
comportamenti sociali corretti, al rispetto di sé e degli altri, alla cura delle cose proprie e altrui… anche nel quadro delle raccomandazioni
dell’Unione europea. Per questi motivi la nostra scuola ha progettato un itinerario interdisciplinare che si colloca nel campo di esperienza il
sé e l’altro e prevede un percorso di educazione stradale, alimentare, alla sicurezza, alla costruzione di una positiva identità personale, alla
socialità.
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Le ”Educazioni”
con CIVILINO
Ed. Interpersonale
Accoglienza Pace
Amicizia Festività e ricorrenze
Ed. Ambientale
I 4 elementi
Ecologia
Stagionalità
Tempo
cronologico Tempo
metereologico
Conosco il mio “Paese”…
e imparo a viverlo con
Civilino
Ed. Stradale
Ed. alimentare
Igiene
Corpo e
psicomotricità
In caso di incendio In caso di terremoto
I Pericoli
A casa Per strada A scuola
Ed. alla Salute
Ed. alla Sicurezza
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ED. INTERPERSONALE
“La gioia di incontrarsi:
Civilino arriva a scuola”
Accoglienza
Amicizia
Pace
Festività e
ricorrenze
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ED. INTERPERSONALE
Accoglienza e amicizia
“La gioia di incontrarsi: Civilino arriva a scuola”
CAMPI DI
ESPERIENZA
OBIETTIVI ATTIVITÀ VERIFICA E
VALUTAZIONE
TRAGUARDI
PER LO
SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE
COMPETENZE CHIAVE
EUROPEE
IL SÉ E
L’ALTRO
Superare con
serenità il
momento del
distacco;
Sviluppare
l’autonomia e
l’autostima;
Sviluppare il
senso di
appartenenza alla
scuola e alla
famiglia;
Riconoscere gli
insegnanti della
sezione e gli
adulti presenti
nella scuola;
Conoscere i
compagni;
Accettare e
interiorizzare le
prime regole di
Giochi finalizzati
alla conoscenza
dei compagni e
dell’ambiente
scuola;
Utilizzo di un
canto per parlare
di amicizia e
giochi collettivi
per sperimentarli
insieme;
Giochi di
turnazione;
Gioco simbolico
Osservazione
sistematica e
periodica
Raccolta dei
materiali prodotti
dal bambino
individualmente
o in gruppo
Realizzazione di
schede di
valutazione delle
competenze
acquisite
Griglie di
valutazione per
ambiti di
competenze e per
livelli di età
Gioca in modo
costruttivo e
creativo con gli
altri.
Scopre
l’importanza delle
semplici regole del
vivere insieme.
Sa argomentare e
confrontarsi.
Pone domande sui
temi esistenziali e
religiosi, sulla
giustizia e
raggiunge una
prima
consapevolezza
dei propri diritti e
doveri.
Comunicazione
madrelingua
Comunicazione
nelle lingue
straniere
Competenza
matematica e
competenze di base
in scienza e
tecnologia
Competenza
digitale
Imparare ad
imparare
Competenze sociali
e civiche
Spirito di iniziativa
e imprenditorialità
Consapevolezza ed
espressione
culturale
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IL SÉ E
L’ALTRO
base;
Condividere le
regole con il
gruppo;
Rafforzare lo
spirito di
amicizia;
Giochi per
favorire positive
relazioni e per
applicare e
conoscere regole
comuni;
Riconosce i più
importanti segni
della sua cultura e
del territorio, le
istituzioni, i
servizi pubblici, il
funzionamento
delle piccole
comunità e della
città.
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CAMPI DI
ESPERIENZA OBIETTIVI ATTIVITÀ TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Riconoscere i segnali del
corpo, cosa fa bene e cosa
fa male;
Esplorare e conoscere
funzionalmente gli spazi
della scuola;
Consolidare la capacità di
orientarsi nello spazio;
Eseguire giochi liberi
Attività ludiche finalizzate alla
conoscenza dei compagni;
Attività manipolative;
Giochi motori;
Percorsi motori per conoscere
ed esplorare gli spazi della
scuola
Vive pienamente la propria corporeità, ne
percepisce il potenziale comunicativo ed
espressivo;
Matura condotte che gli consentono una
buona autonomia nella gestione della
giornata a scuola
IMMAGINI
SUONI E
COLORI
Realizzare il proprio
contrassegno;
Memorizzare e cantare
semplici canti;
Riconoscere suoni e rumori
dell’ambiente circostante;
Esprimersi con il disegno;
Avvicinarsi al mondo
dell’arte;
Manipolare vari materiali;
Sperimentare in modo
creativo e personale diverse
tecniche espressive.
Canti, filastrocche.
Attività grafico-pittoriche.
Drammatizzazioni
Utilizza materiali e strumenti, tecniche
espressive e creative.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di
vario tipo.
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I DISCORSI E LE
PAROLE
Esprimere sentimenti e
bisogni utilizzando il
linguaggio verbale;
Raccontare il proprio
vissuto;
Rispettare il proprio turno
per parlare;
Distinguere segni grafici,
lettere, parole;
Avvicinarsi alla lingua
scritta.
Conversazioni guidate;
Realizzazioni di cartelloni su
regole
Sa esprimere e comunicare agli altri
emozioni, sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio verbale;
Usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il
proprio lessico, comprende parole, discorsi,
fa ipotesi sui significati;
Si avvicina alla lingua scritta, incontrando
anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Percepire la successione
temporale dei vari momenti
della giornata scolastica;
Saper registrare dati su
grafici e tabelle;
Distinguere quantità e
associarle ai numeri;
Registrazioni in tabelle;
Rappresentazione grafica della
propria giornata scolastica e
degli ambienti della propria
scuola
Raggruppa e ordina oggetti e materiali
secondo sistemi diversi, ne identifica alcune
proprietà
Confronta e valuta quantità.
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Ed. INTERPERSONALE
Pace e Festività
CAMPI DI
ESPERIENZA
OBIETTIVI ATTIVITÀ VERIFICA E
VALUTAZIONE
TRAGUARDI PER
LO SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE
COMPETENZE
CHIAVE EUROPEE
IL SÉ E
L’ALTRO
Valorizzare il
concetto di pace;
Vivere esperienze
di condivisione, di
collaborazione e
di solidarietà;
Riconoscere nella
diversità una
ricchezza;
Conoscere ed
approfondire
alcuni diritti
fondamentali;
Cogliere gli
aspetti più
significativi della
cultura di
appartenenza;
Riconoscere
emozioni e
sentimenti, e
imparare ad
esprimerli con
Lavori di
gruppo;
Giochi di
turnazione
Osservazione
sistematica e
periodica
Raccolta dei
materiali prodotti
dal bambino
individualmente o
in gruppo
Realizzazione di
schede di
valutazione delle
competenze
acquisite
Griglie di
valutazione per
ambiti di
competenze e per
livelli di età
Sa di avere una
storia personale,
familiare sociale e
sviluppa il senso di
appartenenza ad
essa ;
Pone domande sui
temi esistenziali e
religiosi, sulla
giustizia e
raggiunge una
prima
consapevolezza dei
propri diritti e
doveri;
Riconosce
l’importanza di un
momento di festa
come ponte di
unione tra scuola e
famiglia;
Comunicazione
madrelingua
Comunicazione
nelle lingue
straniere
Competenza
matematica e
competenze di
base in scienza e
tecnologia
Competenza
digitale
Imparare ad
imparare
Competenze
sociali e civiche
Spirito di iniziativa
e imprenditorialità
Consapevolezza ed
espressione
culturale
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parole, azioni,
doni ;
Percepire il
“dono” come
segno di affetto e
di riconoscenza;
Fare esperienze di
solidarietà;
Riconoscere e
comprendere
“simbolismi”;
Cogliere il
significato di
alcuni eventi;
Accettare gli
scherzi;
Superare paure,
conflitti, stati di
ansia;
Sperimentare
iniziative di
fratellanza e di
amore;
Parlare in base a
ruoli assunti;
Cooperare per un
fine comune;
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CAMPI DI
ESPERIENZA
OBIETTIVI ATTIVITÀ TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Vivere un’esperienza
motoria in collaborazione
con i compagni;
Muoversi in sincronia con
i compagni;
Coordinare la motricità
globale;
Coordinare semplici
coreografie
Giochi di squadra Interagisce con gli altri nei giochi di
movimento, nella musica, nella danza, nella
comunicazione espressiva
IMMAGINI,
SUONI E COLORI
Leggere e comprendere
“simboli “;
Memorizzare canti di
pace;
Memorizzare poesie e
ripeterle con i compagni;
Sviluppare capacità
inventive e manipolative;
Esprimersi con la mimica
facciale ed il gesto;
Rielaborazioni grafiche;
Realizzazione di” simboli”
Realizzazione di cartelloni;
Attività grafico-pittoriche
creative;
Realizzazione di plastici;
Brevi drammatizzazioni;
Utilizza materiali e strumenti, tecniche
espressive e creative.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di
vario tipo.
I DISCORSI E LE
PAROLE
Conoscere le tradizioni
della famiglia, della
comunità e riconoscere le
varie festività mettendole
al confronto con le altre;
Interagire in modo
collaborativo in una
Conversazioni guidate;
Racconti;
Drammatizzazioni
Sa esprimere e comunicare agli altri
emozioni, sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio verbale;
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conversazione;
Memorizzare poesie e
ripeterle con i compagni;
Elaborare un punto di
vista comune;
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Riconoscere e
rappresentare gli opposti;
Cogliere relazioni logiche
di un” ambiente a festa”;
Fare sequenze ritmiche
con “simboli”;
Quantificare oggetti e
simboli;
cogliere il significato di
alcuni eventi;
Rappresentazioni in tabelle
Osservazione ed esplorazione;
Dettati grafici;
Raggruppa e ordina oggetti e materiali
secondo sistemi diversi, ne identifica alcune
proprietà
Pag. 52 / 88
ED. ALLA SALUTE
“Star bene con Civilino”
Ed . Alimentare
Igiene
Corpo e
Psicomotricità
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ED. ALIMENTARE
“Star bene con Civilino”
CAMPI
D’ESPRIENZA
OBIETTIVI ATTIVITÀ VERIFICA E
VALUTAZIONE
TRAGUARDI
PER LO
SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE
COMPETENZE
CHIAVE EUROPEE
IL SÉ E
L’ALTRO
Percepire il pasto
come un
momento di
convivialità e
provare piacere a
mangiare insieme
agli altri;
Sviluppare
sentimenti quali
l’altruismo e la
solidarietà,
imparando,
inoltre, a non
sprecare il cibo.
Attività di
routine
quotidiana;
Storie e racconti;
Schede
strutturate
Osservazione
sistematica e
periodica
Raccolta dei
materiali
prodotti dal
bambino
individualmente
o in gruppo
Realizzazione di
schede di
valutazione delle
competenze
acquisite
Griglie di
valutazione per
ambiti di
competenze e
per livelli di età
Ha raggiunto una
prima
consapevolezza
delle regole del
vivere insieme
Comunicazione
nella madrelingua
Comunicazione
nelle lingue
straniere
Competenza
matematica e
competenze di
base in scienza e
tecnologia
Competenza
digitale
Imparare ad
imparare
Competenze
sociali e civiche
Spirito di iniziativa
e imprenditorialità
Consapevolezza ed
espressione
culturale
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CAMPI DI
ESPERIENZA OBIETTIVI ATTIVITÀ TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Scoprire le proprietà senso
percettive di vari alimenti;
Distinguere i cibi per una
corretta alimentazione
Raggruppamenti e classificazioni
secondo criteri diversi (dolce-
salato; freddo-caldo ecc...)
Esperienza e ricerca
Il bambino vive pienamente la propria
corporeità e matura condotte che gli
consentono una buona autonomia nella
gestione della giornata a scuola;
Riconosce i segnali del proprio corpo e
adotta pratiche corrette di sana
alimentazione
IMMAGINI,
SUONI E
COLORI
Eseguire attività grafico-
pittoriche per approfondire
la conoscenza degli alimenti
Schede strutturate e disegni liberi
Utilizza materiali e strumenti, tecniche
espressive e creative
I DISCORSI E
LE PAROLE
Ascoltare e comprendere una
storia;
Comprendere l’importanza
del cibo come nutrimento
Storie e racconti
Esperienze dirette e racconti
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e
inventa storie, chiede e offre spiegazioni,
usa il linguaggio per progettare attività e
per definire regole
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Conoscere le trasformazioni
degli alimenti
Manipolazione e trasformazione
di materie prime in cibo
Osserva con attenzione il suo corpo, gli
organismi viventi e i loro ambienti,
accorgendosi dei loro cambiamenti
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IGIENE
“Star bene con Civilino”
CAMPI DI
ESPERIENZA
OBIETTIVI ATTIVITÀ VERIFICA E
VALUTAZIONE
TRAGUARDI
PER LO
SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE
COMPETENZE CHIAVE
EUROPEE
IL SÉ E
L’ALTRO
Prendere
consapevolezza
del proprio corpo
e delle giuste
pratiche per una
corretta igiene
Attività di routine Osservazione
sistematica e
periodica
Raccolta dei
materiali
prodotti dal
bambino
individualmente
o in gruppo
Realizzazione di
schede di
valutazione delle
competenze
acquisite
Griglie di
valutazione per
ambiti di
competenze e
per livelli di età
Sviluppa il
senso
dell’identità
personale,
percepisce le
proprie
esigenze.
Comunicazione
nella madrelingua
Comunicazione
nelle lingue
straniere
Competenza
matematica e
competenze di base
in scienza e
tecnologia
Competenza
digitale;
Imparare ad
imparare
Competenze sociali
e civiche
Spirito di iniziativa
e imprenditorialità
Consapevolezza ed
espressione
culturale
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CAMPI DI
ESPERIENZA OBIETTIVI ATTIVITÀ
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Rispettare le principali norme di
igiene personale;
Riconoscere i propri bisogni
corporali e saperli comunicare;
Utilizzare correttamente spazi ed
oggetti deputati all’igiene
personale;
Comprendere che una buona
igiene personale favorisce una
positiva crescita individuale
Giochi per acquisire regole
condivise di igiene
personale;
Giochi psicomotori per
l’ascolto dei propri bisogni
e di quelli degli altri;
Attività di routine
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio
corpo e adotta pratiche corrette di cura di sé
e di igiene
IMMAGINI,
SUONI E
COLORI
Combinare tecniche diverse Attività grafico-pittoriche Comunica, esprime emozioni, racconta
utilizzando le varie possibilità che il
linguaggio del corpo consente
I DISCORSI E
LE PAROLE
Ascoltare e rielaborare brevi
racconti relativi alla salute
Disegni liberi Usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il
proprio lessico, comprende parole e discorsi,
fa ipotesi sui significati.
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CORPO E PSICOMOTRICITÀ
“Star bene con Civilino”
CAMPI DI
ESPERIENZA
OBIETTIVI ATTIVITÀ VERIFICA E
VALUTAZIONE
TRAGUARDI
PER LO
SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE
COMPETENZE
CHIAVE EUROPEE
IL SÉ E
L’ALTRO
Raggiungere una
buona autonomia
personale;
Prendere
coscienza di sé
attraverso
l’analisi degli
organi di senso
Attività di
routine Osservazione
sistematica e
periodica
Raccolta dei
materiali
prodotti dal
bambino
individualmente
o in gruppo
Realizzazione di
schede di
valutazione delle
competenze
acquisite
Griglie di
valutazione per
ambiti di
competenze e
per livelli di età
Gioca in modo
creativo e
costruttivo con
gli altri
Comunicazione
nella madrelingua
Comunicazione
nelle lingue
straniere
Competenza
matematica e
competenze di
base in scienza e
tecnologia
Competenza
digitale
Imparare ad
imparare
Competenze
sociali e civiche
Spirito di iniziativa
e imprenditorialità.
Consapevolezza ed
espressione
culturale
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CAMPI DI
ESPERIENZA OBIETTIVI ATTIVITÀ
TRAGUARDI DELLE
COMPETENZE
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Conoscere le diverse parti
del corpo e sa
rappresentarlo in stasi e in
movimento;
Sviluppare un’adeguata
coordinazione oculo-
manuale, motricità globale
e fino-motoria;
Rafforzare la lateralità;
Sviluppare capacità senso
percettive e acquisire
consapevolezza
dell’importanza di ognuno
dei 5 sensi;
Distinguere sensazioni
tattili differenti;
Distinguere suoni e rumori;
Riconoscere sapori diversi;
Muoversi con destrezza
nell’ambiente e nel gioco;
Rispettare le regole nel
gioco motorio;
Padroneggiare il
comportamento motorio su
indicazione;
Schede strutturate; giochi motori per
interiorizzare gli schemi motori di
base
Attività propedeutiche quali:
impastare, infilare pasta e perline,
incastri, puzzle, tagliare, strappare,
lanciare, afferrare etc...
Giochi finalizzati alla scoperta della
destra e della sinistra
Giochi finalizzati per la scoperta dei 5
sensi; scoperta e ricerca di materiale;
Percorsi di esplorazione sensoriale;
Giochi motori per scoprire le proprie
potenzialità e i limiti negli spazi oltre
la sezione
Giochi di gruppo; giochi di ruolo
Raggiunge una buona autonomia
personale, conosce il proprio corpo, le
differenze sessuali e di sviluppo ed ha
cura di sé
Riconosce il proprio corpo, le sue
diverse parti e rappresenta il corpo
fermo e in movimento.
Vive pienamente la propria
corporeità, ne percepisce il potenziale
comunicativo ed espressivo, matura
condotte che gli consentono una
buona autonomia
Prova piacere nel movimento e
sperimenta schemi posturali e motori,
li applica nei giochi individuali e di
gruppo
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IMMAGINI,
SUONI E
COLORI
Comunicare utilizzando le
varie possibilità che il
linguaggio del corpo
consente;
Cogliere i ritmi del corpo e
muoversi esprimendosi in
base a suoni, indicazioni,
etc…
Giochi con la musica per sperimentare
il sé corporeo;
Giochi con il corpo finalizzati a “fare
musica”
Scopre il paesaggio sonoro attraverso
attività di percezione e produzione
musicale, utilizzando voce, corpo e
oggetti
I DISCORSI E LE
PAROLE
Ricavare dall’esperienza
significati e termini nuovi
Storie, racconti, drammatizzazioni. Usa la lingua italiana, arricchisce il
proprio lessico, comprende parole e
discorsi.
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Identificare e classificare
odori e sapori;
Sviluppare i concetti
topologici: dentro-fuori;
sopra-sotto; in alto-in
basso; vicino-lontano del
proprio corpo rispetto ad
un oggetto e poi tra oggetti
nello spazio
Giochi motori per definire i concetti
topologici
Individua le posizioni di oggetti e
persone nello spazio; segue
correttamente un percorso sulla base
di indicazioni verbali.
Pag. 60 / 88
ED. AMBIENTALE
“Civilino scopre ed esplora
il nuovo ambiente”
I 4 elementi
Ecologia
Stagionalità
Tempo Cronologico Tempo Metereologico
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I 4 ELEMENTI
“Civilino scopre ed esplora il nuovo ambiente”
CAMPI DI
ESPERIENZA
OBIETTIVI ATTIVITÀ VERIFICA E
VALUTAZIONE
TRAGUARDI PER
LO SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE
COMPETENZE
CHIAVE EUROPEE
IL SÉ E
L’ALTRO
Avvicinare fin da
piccoli alla
natura, i suoi
ritmi, ai suoi
tempi, alle sue
manifestazioni
Osservare
caratteristiche
della terra in
giardino;
Strappare l’erba,
osservare le
radici degli alberi
Osservazione
sistematica e
periodica
Raccolta dei
materiali
prodotti dal
bambino
individualment
e o in gruppo
Realizzazione
di schede di
valutazione
delle
competenze
acquisite
Griglie di
valutazione
per ambiti di
competenze e
per livelli di
età
Pone domande sui
temi esistenziali, su
ciò che è bene e ciò
che è male
Riconosce i più
importanti segni
della sua cultura e
del territorio
Comunicazione
nella
madrelingua
Comunicazione
nelle lingue
straniere
Competenza
matematica e
competenze di
base in scienza e
tecnologia
Competenza
digitale
Imparare ad
imparare
Competenze
sociali e civiche
Spirito di
iniziativa e
imprenditorialità
Consapevolezza
ed espressione
culturale
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CAMPI DI
ESPERIENZA OBIETTIVI ATTIVITÀ
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Passare dall’esperienza
senso percettiva alla
rappresentazione grafica
Gonfiare e sgonfiare palloncini.
Varie attività per produrre aria: battito
delle mani, uso di oggetti ecc ;
Annusare la terra dopo la pioggia.
Ascolto della pioggia
Schede strutturate
Prova piacere nel movimento e
sperimenta schemi posturali e motori,
li applica nei giochi individuali e di
gruppo, ed è in grado di adattarli alle
situazioni ambientali all’interno della
scuola e all’aperto.
IMMAGINI,
SUONI E
COLORI
Utilizzare diverse tecniche
espressive e comunicative
Attività grafico-pittoriche Comunica, esprime emozioni,
racconta, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo
consente
I DISCORSI E
LE PAROLE
Conoscere le caratteristiche
di aria, fuoco, terra e acqua
Racconti, canti, filastrocche sugli
elementi terra, fuoco, acqua e aria
Ascolta e comprende narrazioni,
racconta e inventa storie, chiede e
offre spiegazioni, usa il linguaggio
per progettare attività e per definirne
regole
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Conoscere i pericoli del
fuoco e l’importanza dei
vigili del fuoco;
Osservare l’acqua e le sue
trasformazioni
Uscita didattica;
Attività pratiche di trasformazioni
degli stati dell’acqua;
Percepire l’aria inquinata e aria
profumata
Osserva con attenzione i fenomeni
naturali, accorgendosi dei loro
cambiamenti
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ECOLOGIA
“Civilino scopre ed esplora il nuovo ambiente”
CAMPI DI
ESPERIENZA
OBIETTIVI ATTIVITÀ VERIFICA E
VALUTAZIONE
TRAGUARDI
PER LO
SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE
COMPETENZE
CHIAVE EUROPEE
IL SÉ E L’ALTRO
Individuare
comportamenti
rispettosi
dell’ambiente e
promuovere una
coscienza ecologica
per la tutela
dell’ambiente
Effettua
mescolanze di
colore
Osservazione
sistematica e
periodica
Raccolta dei
materiali
prodotti dal
bambino
individualment
e o in gruppo
Realizzazione
di schede di
valutazione
delle
competenze
acquisite
Griglie di
valutazione per
ambiti di
competenze e
per livelli di
età
Riflette, si
confronta,
discute con gli
adulti e con gli
altri bambini e
comincia a
riconoscere la
reciprocità di
attenzione tra
chi parla e chi
ascolta.
Comunicazione
nella madrelingua
Comunicazione
nelle lingue
straniere
Competenza
matematica e
competenze di
base in scienza e
tecnologia
Competenza
digitale
Imparare ad
imparare
Competenze
sociali e civiche
Spirito di
iniziativa e
imprenditorialità
Consapevolezza
ed espressione
culturale
Pag. 64 / 88
CAMPI DI
ESPERIENZA OBIETTIVI ATTIVITÀ
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Utilizzare i vari canali
sensoriali
Attività grafo-motoria di
coordinazione oculo-manuale
Intuisce il potenziale comunicativo del
proprio corpo
IMMAGINI,
SUONI E
COLORI
Eseguire lavoretti con
materiali di riciclo;
Esprimersi con il disegno e
descrivere un’immagine in
modo personale e creativo
e migliorare le capacità
percettive
( perché sviluppa il senso del
bello di se stessi e della
realtà)
Attività di manipolazione con diversi
materiali anche di riciclo
Utilizza materiali e strumenti
I DISCORSI E
LE PAROLE
Memorizzare e ripetere
brevi poesie e filastrocche;
Pronunciare correttamente
alcune parole
Ascolto di narrazioni Sperimenta rime, filastrocche,
drammatizzazioni
Pag. 65 / 88
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Comprendere l’importanza
della raccolta differenziata
per riconoscere i vari
materiali;
Classificare i materiali in
base ai materiali principali;
Raggruppare e ordinare
secondo criteri diversi
Pratiche di raccolta differenziata
Classifiche in tabella
Raggruppa e ordina oggetti secondo
criteri diversi, ne identifica alcune
proprietà, confronta e valuta quantità
Pag. 66 / 88
LA STAGIONALITÀ
Tempo meteorologico
“Civilino scopre ed esplora il nuovo ambiente”
CAMPI DI
ESPERIENZA
OBIETTIVI ATTIVITÀ VERIFICA E
VALUTAZIONE
TRAGUARDI
PER LO
SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE
COMPETENZE
CHIAVE EUROPEE
IL SÉ E
L’ALTRO
Conoscere
l’ambiente
circostante e
individuare
criticità e
bellezza
Esperienze nel
giardino e uscite
didattiche nel
bosco
Osservazione
sistematica e
periodica
Raccolta dei
materiali
prodotti dal
bambino
individualmente
o in gruppo
Realizzazione di
schede di
valutazione delle
competenze
acquisite
Griglie di
valutazione per
ambiti di
competenze e
per livelli di età
Pone domande su
ciò che è bene e
ciò che è male
Comunicazione
nella madrelingua
Comunicazione
nelle lingue
straniere
Competenza
matematica e
competenze di
base in scienza e
tecnologia
Competenza
digitale
Imparare ad
imparare
Competenze
sociali e civiche
Spirito di iniziativa
e imprenditorialità
Consapevolezza ed
espressione
culturale
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CAMPI DI
ESPERIENZA OBIETTIVI ATTIVITÀ TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Sviluppare la capacità di
esplorazione, osservazione,
manipolazione con l’impiego dei
sensi;
Sapersi muovere su un semplice
percorso su imitazione di
fenomeni legati alla natura
Ascolto e scrittura di immagini;
Attività motorie
Intuisce il potenziale espressivo del
proprio corpo;
Scopre tecniche espressive e creative
IMMAGINI,
SUONI E
COLORI
Individuare i colori primari: rosso,
giallo, blu;
Riconoscere e usare i colori
derivati;
Riconoscere suoni e rumori
dell’ambiente circostante;
Riprodurre semplici ritmi con le
mani e con i piedi;
Verbalizzare i propri disegni;
Acquisire un atteggiamento critico
verso i prodotti artistici e tonalità
cromatiche della natura
Ricerca delle tonalità cromatiche
della natura e riproduzione con
materiale vario;
Ricerca delle tonalità cromatiche
della natura e riproduzione con
materiale vario;
Ascolto e riproduzione con
immagini grafiche;
Giochi e canti mimati con il
corpo;
Disegni liberi e verbalizzazione;
Osservazione e verbalizzazione
Inventa storie e sa esprimerle
attraverso il disegno, la pittura ed
altre attività manipolative
Pag. 68 / 88
I DISCORSI E
LE PAROLE
Inventare storie e descrivere
qualità riferite al mondo
circostante;
Distinguere segni grafici, lettere e
parole
Racconti, storie e filastrocche;
Schede strutturate e non
Ragiona sulla lingua, scopre la
presenza di lingue diverse, riconosce
e sperimenta la pluralità dei
linguaggi, si misura con la creatività
e la fantasia
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Conoscere la ciclicità delle
stagioni e saper individuare i tratti
caratteristici;
Intuire i concetti di quantità:
UNO-TANTI; POCHI-TANTI-
NIENTE;
Intuire il concetto di INSIEME;
Cogliere la quantità relativa
all’insieme;
Utilizzare simboli per registrare in
tabelle;
Eseguire misurazioni usando
strumenti alla portata dei bambini;
Cogliere relazioni di causalità;
Utilizzare con consapevolezza i
concetti tipici della probabilità:
CERTO-PROBABILE-
IMPOSSIBILE
Osservazione delle caratteristiche
e della struttura di un albero;
Realizzazione degli alberi di
stagione;
Giochi ed attività grafiche con
elementi di stagione;
Attività pratiche a livello corporeo
e manipolativo di quantificazione
con giochi, oggetti del quotidiano
per poi passare a schede
strutturate;
Giochi logici
Osserva con attenzione il suo corpo,
gli organismi viventi e i loro
ambienti, i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro cambiamenti;
Raggruppa e ordina oggetti e
materiali secondo criteri diversi, ne
identifica alcune proprietà, confronta
e valuta quantità; utilizza simboli per
registrarle; esegue misurazioni
usando strumenti alla sua portata;
Ha familiarità sia con le strategie del
contare e dell’operare con i numeri
sia con quelle necessarie per eseguire
le prime misurazioni di lunghezze,
pesi e altre quantità.
Pag. 69 / 88
LA STAGIONALITÀ
Tempo cronologico
“Civilino scopre ed esplora il nuovo ambiente”
CAMPI DI
ESPERIENZA
OBIETTIVI ATTIVITÀ VERIFICA E
VALUTAZIONE
TRAGUARDI
PER LO
SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE
COMPETENZE
CHIAVE EUROPEE
IL SÉ E
L’ALTRO
Sviluppare il
senso
dell’identità
personale;
Elaborare
attività di
routine
Drammatizzazioni Osservazione
sistematica e
periodica
Raccolta dei
materiali
prodotti dal
bambino
individualmente
o in gruppo
Realizzazione di
schede di
valutazione delle
competenze
acquisite
Griglie di
valutazione per
ambiti di
competenze e
per livelli di età
Si orienta nelle
prime
generalizzazioni
di presente –
passato - futuro e
si muove con
crescente
sicurezza negli
ambienti e negli
spazi che gli sono
familiari anche in
rapporto con gli
altri e con le
regole condivise.
Comunicazione
nella madrelingua.
Comunicazione
nelle lingue
straniere;
Competenza
matematica e
competenze di
base in scienza e
tecnologia;
Competenza
digitale;
Imparare ad
imparare.
Competenze
sociali e civiche.
Spirito di iniziativa
e imprenditorialità.
Consapevolezza ed
espressione
culturale
Pag. 70 / 88
CAMPI DI
ESPERIENZA OBIETTIVI ATTIVITÀ TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Sviluppare la motricità
globale;
Eseguire esercizi e percorsi
su comandi;
Riprodurre in maniera
analitica le parti del corpo
Percorsi motori
Giochi motori di posture
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio
corpo;
Matura condotte che gli consentono
una buona autonomia nella gestione
della giornata a scuola.
IMMAGINI, SUONI
E COLORI
Drammatizzare semplici
storie o azioni;
Rappresentare graficamente
con simboli il suono, il
silenzio e il rumore
Realizzazione di cartelloni Scopre il paesaggio sonoro attraverso
attività di percezione e produzione
musicale utilizzando voce, corpo e
oggetti
I DISCORSI E LE
PAROLE
Esprimere attraverso una
conversazione guidata vissuti
collettivi;
Comprendere semplici
consegne;
Articolare correttamente le
frasi;
Maturare un rapporto
positivo con il libro;
Confrontare lingue diverse.
Racconti di storie
Usa la lingua italiana, arricchisce e
precisa il proprio lessico, comprende
parole e discorsi.
Pag. 71 / 88
LA CONOSCENZA
DEL MONDO
Conoscere la propria storia
personale;
Riconoscere alcuni aspetti
legati alla stagionalità e al
cambiamento dalla sua
nascita ad oggi;
Cogliere la successione
temporale degli avvenimenti:
PRIMA-DOPO;
IERI-OGGI-DOMANI;
Cogliere la scansione del
tempo: settimana, mese,
anno;
Distinguere il giorno e la
notte
Registrazione quotidiana su
calendari e linee del tempo;
Giochi con il corpo e con
materiale strutturato;
Disegno libero;
Giochi logici
Riferisce correttamente eventi del
passato recente, sa dire cose potrà
succedere in un futuro immediato e
passato;
Osserva con attenzione il suo corpo, gli
organismi viventi e i loro ambienti, i
fenomeni naturali accorgendosi dei
loro cambiamenti;
Sa collocare le azioni quotidiane nel
tempo della giornata e della settimana
Pag. 72 / 88
ED. ALLA SICUREZZA
“Impariamo la sicurezza con Civilino”
In caso di incendio In caso di
terremoto
I Pericoli
A casa A scuola Per strada
Pag. 73 / 88
ED. ALLA SICUREZZA
“Impariamo la sicurezza con Civilino”
CAMPI DI
ESPERIENZA
OBIETTIVI ATTIVITÀ VERIFICA E
VALUTAZIONE
TRAGUARDI
PER LO
SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE
COMPETENZE CHIAVE
EUROPEE
IL SÉ E
L’ALTRO
Avvicinare i
bambini in età
scolare alle
tematiche della
protezione civile;
Saper riconoscere
che in situazioni
di pericolo per la
salute occorre
attivare il numero
della emergenza
sanitaria;
Conoscere la
figura del vigile
del fuoco;
Individuare e
comprendere
norme di
comportamento
da tenere a casa, a
scuola e in strada
Attività di role
playing
Conversare sui
rischi che si
possono
correre per sé e
per gli altri;
Osservazione
sistematica e
periodica
Raccolta dei
materiali prodotti
dal bambino
individualmente o
in gruppo
Realizzazione di
schede di
valutazione delle
competenze
acquisite
Griglie di
valutazione per
ambiti di
competenze e per
livelli di età
Riflette, si
confronta,
discute con gli
adulti e con gli
altri bambini e
comincia a
riconoscere la
reciprocità di
attenzione tra
chi parla e chi
ascolta.
Comunicazione nella
madrelingua
Comunicazione
nelle lingue straniere
Competenza
matematica e
competenze di base
in scienza e
tecnologia
Competenza digitale
Imparare ad
imparare
Competenze sociali e
civiche
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità
Consapevolezza ed
espressione culturale
Pag. 74 / 88
CAMPI DI
ESPERIENZA OBIETTIVI ATTIVITÀ TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Imitare modelli con il corpo
Giochi di ruolo
Uscire per strada, in giardino e
ragionare sui possibili pericoli;
Simulare una prova di
evacuazione;
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta
il rischio.
Sa rispettare le più elementari norme di
sicurezza;
IMMAGINI,
SUONI E
COLORI
Approfondire il linguaggio dei
segni sulla strada;
Conoscere e riprodurre opere
d’arte che raffigurano i mezzi di
trasporto, la strada ecc...;
Sviluppa la creatività e le tecniche
Attività pratiche;
Attività grafico-pittoriche.
Ritagliare immagini di
contenitori che riportano i
simboli di sostanze pericolose
ed incollarle su schede o
cartelloni ;
Fare costruire un memory, un
domino o un puzzle con i
simboli di sostanze pericolose
per poi giocarci;
Comunica, esprime emozioni, racconta
le varie possibilità che il linguaggio del
corpo consente
I DISCORSI E
LE PAROLE
Ascoltare e comprendere testi
narrativi assimilando le
caratteristiche dei personaggi
Filastrocche, canti e racconti
Commentare fatti accaduti a
casa, a scuola o a fatti di
cronaca;
Ripetere le filastrocche e
canzoncine sui numeri
dell’emergenza;
Usa la lingua italiana, arricchisce e
precisa il proprio lessico, comprende
parole e discorsi, fa ipotesi sui
significati.
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LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Saper seguire le istruzioni per il
piano di evacuazione in caso di
emergenza ambientale;
Esplorare e conoscere il territorio
e i suoi pericoli
Intuire e riflettere sui
comportamenti utili necessari per
la sicurezza;
Sviluppare la capacità di valutare
il grado di pericolosità di una
situazione;
Seguire autonomamente un
percorso in sicurezza;
Ipotizzare la relazione tra causa ed
effetto
Ricerca di immagini su riviste o
testi illustrati;
Esplorazione diretta;
Prove di evacuazione;
Attraverso il saltare, il correre e
l’arrampicarsi scoprire
l’efficacia dei rischi dei propri
gesti;
Giochi di simulazione per
educare i bambini al primo
soccorso;
Percorsi motori predefiniti
Sa riconoscere a quali persone fare
riferimento in caso di pericolo;
Utilizza codici di emergenza;
Controlla l’esecuzione del gesto e valuta
il rischio
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EDUCAZIONE STRADALE
Conosco “il mio Paese”…
e imparo a viverlo
con Civilino
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ED. STRADALE
“Conosco “il mio Paese” …e imparo a viverlo con Civilino”
CAMPI DI
ESPERIENZA
OBIETTIVI ATTIVITÀ VERIFICA E
VALUTAZIONE
TRAGUARDI
PER LO
SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE
COMPETENZE
CHIAVE EUROPEE
IL SÉ E
L’ALTRO
Educare alla
cittadinanza
attiva;
Rafforzare il
senso di
appartenenza ad
una comunità e
alla società;
Scoprire i
simboli
dell’Italia: l’inno
e la bandiera;
Conoscere la
figura e il ruolo
del sindaco;
Conoscere
l’ambiente
culturale
attraverso
l’esperienza di
alcune tradizioni
Giochi motori
per la scoperta di
regole comuni e
condivise;
Attività
manipolative;
Realizzazione di
simboli e
coccarde;
Giochi di role-
playing relative
alle figure
incontrate;
Uscite didattiche
Osservazione
sistematica e
periodica
Raccolta dei
materiali
prodotti dal
bambino
individualmente
o in gruppo
Realizzazione di
schede di
valutazione delle
competenze
acquisite
Griglie di
valutazione per
ambiti di
competenze e
per livelli di età
Sviluppa il senso
dell’identità
personale,
percepisce le
proprie esigenze e
i propri
sentimenti, sa
esprimerli in
modo sempre più
adeguato.
Comunicazione
nella madrelingua
Comunicazione
nelle lingue
straniere
Competenza
matematica e
competenze di
base in scienza e
tecnologia
Competenza
digitale
Imparare ad
imparare
Competenze
sociali e civiche
Spirito di iniziativa
e imprenditorialità
Consapevolezza ed
espressione
culturale
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IL SÉ E
L’ALTRO
Conoscere i
principali
comportamenti
corretti da tenere
in strada
Interiorizzare le
regole principali
per ottenere la
patente del bravo
pedone;
Distinguere i
comportamenti
corretti da quelli
inadeguati;
Conoscere il
ruolo del vigile
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CAMPI DI
ESPERIENZA OBIETTIVI ATTIVITÀ TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Seguire un percorso Percorsi motori;
Interagisce con gli altri nei giochi di
movimento, nella musica, nella danza,
nella comunicazione espressiva.
Sa descrivere situazioni di emergenza
ambientale;
Sa assumere comportamenti adeguati per
la protezione personale e collettiva Sa
effettuare una prova di evacuazione in
modo corretto;
IMMAGINI,
SUONI E
COLORI
Sperimentare il piacere di
costruire oggetti
Utilizzare materiali e strumenti, tecniche
espressive e creative
I DISCORSI E
LE PAROLE
Ascoltare e comprendere una
storia
Racconti, storie e
drammatizzazioni;
Ascolta e comprende narrazioni,
racconta e inventa storie, chiede e offre
spiegazioni, usa il linguaggio per
progettare attività e per definire regole
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Costruire gli elementi della
strada;
Riconoscere i segnali stradali;
Discriminare forme aperte e
forme chiuse;
Conoscere le forme
geometriche e riconoscerle
nell’ambiente ;
Riproduzione grafica di forme
geometriche;
Osservazione diretta;
Attività grafico-pittoriche-
plastiche;
Attività pratiche;
Esercizi psicomotori;
Rappresentazione grafica;
Attività di ricerca di figure
geometriche nell’ambiente e sui
giornali;
composizione di figure usando
Raggruppa e ordina oggetti e materiali
secondo criteri diversi, ne identifica
alcune proprietà;
Utilizza simboli per registrarle;
Ha familiarità sia con le strategie del
contare e dell’operare con i numeri sia
con quelle necessarie per eseguire le
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LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Sviluppare capacità di cogliere
differenze di dimensioni tra
oggetti: lungo/corto; alto/basso;
grande/piccolo; largo/stretto
ecc...
Stabilire classificazione di
oggetti secondo uno o più
criteri
creativamente le forme;
Attività grafiche di
riproduzione e libera
rappresentazione di forme.
Attività pratiche; schede
strutturate;
Attività di seriazione,
classificazione e confronto
dapprima con oggetti reali per
poi passare a schede strutturate
prime misurazioni di lunghezza, pesi e
altre quantità.
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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI RELIGIONE CATTOLICA
L’insegnamento della religione cattolica nella scuola dell’infanzia si prefigge di educare il bambino alla scoperta del valore della propria
persona, come figlio di Dio; si pone inoltre l’obiettivo di far capire ai bambini che la propria vita e tutto il creato sono doni meravigliosi di
Dio Padre.
Nella scuola dell’infanzia l’apprendimento avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini, con la natura, gli oggetti,
l’arte, il territorio e le sue tradizioni, attraverso la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze e attraverso attività ludiche. Con il
gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e armonizzano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali.
L’educazione religiosa si inserisce, così, nel processo evolutivo e naturale della crescita e le attività della religione cattolica pongono
particolare attenzione allo sviluppo globale della personalità dei bambini secondo le esigenze personali di ogni alunno. I traguardi relativi
all’IRC sono distribuiti nei vari campi di esperienza e ciascun campo d’esperienza viene così integrato:
IL SE’ E L’ALTRO - Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che
la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli
altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
IL CORPO E IL MOVIMENTO - Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche
in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
IMMAGINI, SUONI, COLORI - Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (
segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte ) per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
I DISCORSI E LE PAROLE - Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti
riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.
LA CONOSCENZA DEL MONDO - Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini
religiosi come dono di Dio Creatore per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
Il percorso educativo didattico rispetterà nel suo operare la capacità di comprensione, d’interesse e di coinvolgimento emotivo e religioso
dei bambini dai tre ai cinque anni e svilupperà sette unità di lavoro.
Ogni percorso presenterà suggerimenti educativi differenti: racconti tratti dalla Bibbia e non, giochi, attività manipolative, canti, disegni,
conversazioni guidate.
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1a Unità di lavoro: VADO A SCUOLA
O.F.
3 anni
Scoprire la scuola come spazio di nuovi incontri e amicizie.
Sperimentare relazioni serene con gli altri.
Saper compiere gesti di accoglienza e condivisione reciproca.
4 anni
Esplorare l’ambiente circostante per stare bene a scuola.
Prendere consapevolezza dell’importanza di vivere relazioni positive all’interno del gruppo sezione.
Saper stabilire forme di collaborazione per comprendere l’amore e la generosità verso gli altri.
5 anni
Sperimentare relazioni comunicative con i coetanei e con gli adulti.
Prendere consapevolezza dell’importanza di vivere relazioni positive all’interno del gruppo sezione.
Saper vivere esperienze collettive e rispetto delle regole.
Saper utilizzare vari libri per raccontare storie diverse.
ATTIVITÀ
- Giochi di presentazione.
- Musiche, canti e filastrocche animate.
- Racconti e storie sull’amicizia.
- Drammatizzazioni.
- Rappresentazione grafico - pittorica - manipolativa.
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2a Unità di lavoro: UN MONDO DA SCOPRIRE
O.F.
3 anni
Osservare il mondo circostante per scoprirne le bellezze.
Scoprire il mondo come dono di Dio e favorire sentimenti di amore e rispetto verso di esso.
4 anni
Saper osservare la natura e gustare le sue bellezze.
Scoprire l’amore di Dio Padre, creatore del mondo.
Scoprire la Bibbia: il libro che racconta tante storie.
5 anni
Saper esplorare l’ambiente circostante.
Intuire la presenza di Dio Creatore.
Saper riconoscere che il mondo è dono di Dio da amare, rispettare, gustare e custodire.
ATTIVITÀ
- Uscite in giardino.
- Conversazioni guidate.
- Racconti e drammatizzazioni.
- Rappresentazioni grafico-pittoriche.
- Attività manipolative e creazioni con materiale di recupero.
- Giochi liberi e guidati.
- Canti e filastrocche.
- Visione di filmini.
3a Unità di lavoro: UN LIBRO CHE ANNUNCIAVA . . .
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O.F.
3 anni
Conoscere la storia della nascita di Gesù.
Scoprire che il Natale è una festa piena di luci e colori.
Conoscere i simboli natalizi.
4 anni
Intuire il significato religioso del Natale: la festa della nascita di Gesù.
Conoscere avvenimenti che precedono la nascita di Gesù.
Conoscere i segni e i simboli della festa.
Conoscere le caratteristiche principali dell’ambiente in cui è vissuto Gesù, confrontando la propria vita con quella di Gesù bambino a
Nazaret.
5 anni
Intuire il significato religioso dell’evento natalizio: la festa della nascita di Gesù.
Saper riconoscere che il Natale è una grande festa per i cristiani.
Conoscere avvenimenti che precedono la nascita di Gesù.
Ascoltare e comprendere gli eventi natalizi narrati nei Vangeli.
Conoscere i segni della tradizione natalizia.
ATTIVITÀ
- Ascolto e comprensione di racconti.
- Conversazioni spontanee e guidate.
- Letture di immagini.
- Drammatizzazioni.
- Attività grafico- pittoriche.
- Canti.
- Poesie.
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- Realizzazione del biglietto augurale per le famiglie.
- Visione di un DVD sul Natale.
4a Unità di lavoro: … LA VITA E LA STORIA DI GESU’
O.F.
3 anni
Conoscere l’infanzia di Gesù.
Intuire che Gesù cresce come tutti i bambini.
Conoscere episodi della vita di Gesù.
4 anni
Conoscere l’infanzia e la crescita di Gesù.
Conoscere episodi della vita di Gesù.
Conoscere Gesù adulto che racconta.
Riconoscere nelle azioni e nelle parole di Gesù i messaggi di amore, bontà, fratellanza, solidarietà, generosità.
5 anni
Scoprire che Gesù cresce come tutti i bambini.
Scoprire che per crescere abbiamo bisogno degli altri: famiglia, amici, scuola.
Conoscere Gesù adulto che racconta.
Conoscere attraverso i racconti evangelici delle parabole e dei segni miracolosi che Dio è Padre buono.
Saper ordinare e rappresentare la vita di Gesù in successione temporale.
ATTIVITÀ
- Ascolto di racconti.
- Letture di immagini.
- Conversazioni libere e guidate.
Pag. 86 / 88
- Drammatizzazioni.
- Attività grafico-pittoriche.
- Visione DVD.
5a Unità di lavoro: LA PASQUA DI GESU’
O.F.
3 anni
Conoscere la figura di Gesù adulto.
Scoprire che Gesù parla ed insegna ad amare.
Condividere la gioia della festa pasquale.
Conoscerei simboli pasquali legati alla festa della vita.
4 anni
Conoscere la figura di Gesù adulto fra la gente.
Vedere in Gesù un esempio di amore e di amicizia.
Intuire attraverso i racconti evangelici il significato cristiano della Pasqua.
Conoscere gli eventi pasquali e condividerne la gioia della festa.
Riconoscere e raccontare i simboli della Pasqua.
5 anni
Conoscere la figura di Gesù adulto, che sta con la gente ( chiamata dei primi discepoli ).
Scoprire nei gesti e nelle parole di Gesù un invito alla bontà e all’ amore.
Scoprire il significato cristiano della Pasqua: tempo di gioia, fratellanza e pace.
Scoprire che la Pasqua rappresenta la rinascita e la salvezza di tutti gli uomini.
Conoscere gli eventi pasquali e condividerne la gioia della festa.
Scoprire e conoscere che i simboli religiosi della Pasqua hanno un significato religioso per tutti i credenti.
ATTIVITÀ
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- Ascolto di racconti.
- Conversazioni guidate.
- Letture di immagini.
- Drammatizzazioni.
- Attività grafico-pittoriche.
- Attività ludiche.
- Visione di filmini.
- Memorizzazione di canti e poesie.
- Realizzazione del biglietto augurale per le famiglie.
6a Unità di lavoro: IN CHIESA TUTTI INSIEME
O.F.
3 anni
Scoprire la Chiesa come luogo accogliente.
Scoprire che tutti hanno bisogno di una casa: luogo dove si vive, si parla.
Conoscere e recitare semplici preghiere.
Comprendere che la preghiera è dialogo con Gesù.
4 anni
Scoprire la Chiesa come luogo accogliente dove ci si incontra.
Scoprire che tutti hanno bisogno di una casa: luogo dove si vive, si parla, ci si vuole bene e ci si aiuta.
Conoscere alcuni oggetti che si trovano in Chiesa.
Scoprire la domenica come giorno speciale.
5 anni
Scoprire la Chiesa come luogo accogliente dove ci si incontra, si sta insieme e si fa festa.
Pag. 88 / 88
Scoprire che tutti hanno bisogno di una casa: luogo dove si vive, si parla, ci si vuole bene, ci si aiuta e si prega.
Scoprire che la Chiesa è una casa con le porte sempre aperte.
Scoprire e conoscere alcuni oggetti che si trovano in Chiesa.
Scoprire il significato della domenica come festa della comunità cristiana che si rafforza e si rinnova nei messaggi di Gesù.
Conoscere le chiese della propria città.
ATTIVITÀ
- Visita guidata ad una Chiesa.
- Osservazioni e verbalizzazioni.
- Raccolta e visioni di immagini.
- Memorizzazione di preghiere.
- Attività grafico-pittoriche.
- Ascolto e memorizzazione di canti.
- Realizzazione del biglietto augurale per le famiglie.
7a Unità di lavoro: IL GIUBILEO DEI CRISTIANI
O.F.
5 anni
Conoscere le origini del Giubileo.
Conoscere il significato del Giubileo oggi.
Saper utilizzare vari materiali per raccontare storie del Giubileo.
ATTIVITÀ
- Racconti di presentazione.
- Rappresentazioni grafico-pittoriche.
- Giochi liberi del Giubileo.
- Racconti e drammatizzazioni.