Premio Giuseppe Nardini 2014

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Numero Unico - Pubblicazione in distribuzione gratuita in occasione del 3° PREMIO GIUSEPPE NARDINI - Forte dei Marmi | Estate 2014 | • Dal mare alla montagna • Il Parco delle Alpi Apuane • Cerimonia Bandiera Blu 2014 • Cento Volte Forte 3° PREMIO GIUSEPPE NARDINI a Licia Colò

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Numero Unico - Pubblicazione in distribuzione gratuita in occasione del 3° PREMIO GIUSEPPE NARDINI - Forte dei Marmi | Estate 2014 |

• Dal mare alla montagna• Il Parco delle Alpi Apuane• Cerimonia Bandiera Blu 2014• Cento Volte Forte

3° Premio GiusePPe NardiNia Licia Colò

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Page 3: Premio Giuseppe Nardini 2014

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MCMXIV

Comune di Forte dei Marmi

Comune di PietrasantaCittà d’Arte - Città Nobile dal 1841

Comune di SeravezzaTerra Medicea - Città del Marmo

Con il Patrocinio di

In collaborazione con

Sommario

Numero Unico 3° Premio GiusePPe NardiNi 2014direttore responsabire: Dino VenèHanno collaborato a questo numero: Riccardo Trabella - Francesca Bonin Fotografie di: Maurizio Stella e per gentile concessione degli inserzinistiProgetto grafico e impaginazione: Gabriele Moriconi, Editografica, Pietrasanta

La presente pubblicazione, in distribuzione gratuita è stata stampata in 3000 copie con il patrocinio del Comune di Forte dei Marmi in occasione del 3° Premio Giuseppe Nardini, 20 Luglio 2014

Foto di copertina: Roberto Merlo, da "Viaggio in Versilia" Edizioni Monte Altissimo, Pietrasanta

Comune di Careggine

Il Tuo "fratellino" ................................ 4

Il Sindaco di Forte dei Marmi"Umberto Buratti ................................. 6

I'Assessore all’attuazione del programma di governo del comune di Forte dei Marmi, Alessio Felici ............ 8

Yachting Club Versilia ......................... 9

Il Presidente del Parco Regionale delle Alpi Apuane ............................. 10

Il Sindaco di Careggine"Mario Puppa..................................... 12

il Premio GiusePPe NardiNi ..... 14Michil Costa ................................ 18 Mauro Rosi .................................. 20Licia Colò ..................................... 22

dal mare alla moNtaGNa ........ 24

Parco delle alPi aPuaNe ......... 28

Nonsoloserchio ................................. 33

Bandiera Blu .................................... 34

Fiori di “Maggi”................................. 36

Avgvstvs Hotel & Resort ................... 39

Cento Volte Forte .............................. 41

Contrada il Ponte .............................. 42

Bike Club U.O.E.I. .............................. 44

14 24 28

Campagna di Informazionea cura dell’O.D.T. del Comune

di Forte dei Marmi

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Ho trovato indovinato e accattivante questo motto a favore dell'uso della bicicletta riflettendo quanto la stessa, durante l'uso, ti permetta di non pensare ad altro, concedendoti sol-lievo dai pressanti pensieri di tutti i giorni.E' così ! Anzi dirò di più: se pensi, se riesci a pensare, se riesci a staccarti per un attimo dal d'intorno, dalla strada, dai campi, dalle vedute, dalle persone, ti accorgi che il pensiero che stai elaborando è positivo.Pedali e sorridi, come un ebete disincantato dal resto del mondo e immagini di volare, di volteggiare, curva dopo curva, pedalata dopo pedalata, come un Icaro moderniz-zato, insensibile alle torture che l'uso del mezzo produce, il manubrio, il sellino, i sobbalzi della strada, ma vigile, attento ad ogni particolare, al sasso, alla crepa, al dosso, al pedone, ai mezzi che ti sfiorano. Inguaribilmente protagonista: tu e la tua amata bicicletta.Andar per bicicletta, significa tutto ciò, andare con gli altri signifi-ca ancor di più, perchè significa condividere ed essere in comunione, significa credere in positivo con gli altri che come te, non hanno altro cui pensare, devono solo pedalare !Come diventa importante tutto questo, quando vai per biclicletta, con gli amici per un no-bile scopo, per un ricordo di un amico scomparso, che magari non andava nemmeno in bicicletta, ma che amava come te, gli altri, l'ambiente e la montagna; che pensava positivo perchè il suo orizzonte era fatto di persone e perchè le sue speranze e le sue prospettive erano legate al lavoro e all'affetto che gli uni devono nutrire per gli altri.Comunità significa tutto questo e se si possono ottenere dei risultati anche con l'uso e l'amore per la bici-cletta, ben vengano le opportunità di confronto sul cosa fare, come fare per essere migliori e per ricordare soprattutto i migliori che non ci sono più, ma che hanno insegnato la via.“Questa cara domenica di luglio”, dedicata al compianto amico Giuseppe Nardini, nasce come tributo alla persona e nasce come desiderio di tante Associazioni del territorio di dare valore alle attività che esse stesse svolgono direttamente o anche indirettamente a favore delle persone, come sapeva fare Giuseppe.La nostra Associazione Ciclistica Forte dei Marmi nasce per ampliare e diffondere l'uso della bicicletta e per consolidare anche in chi non ha mai avuto confidenza con questo splendido mezzo, la convinzione dell'importanza sociale, di legame e di valori umani di chi la usa, come elemento di comunione. Sviluppia-molo questo sentimento che c'è ma che deve crescere. A Forte dei Marmi, si spinge molto meno che in Alta Versilia o in Garfagnana, perchè il nostro è un territorio piano e gradevole, ma il giro dei pedali, la spinta al mezzo, la forza del proprio “io” deve essere espressa ugualmente e in quel momento .............. ti accorgi veramente di essere vivo, vigile e presente. Non sei un numero nel traffico della città caotica e prepotente, sei un dolce e tenero numero in una città, in un paese, in un territorio accogliente che fa della bicicletta, la propria paladina dispensatrice di emozioni.

IL MOTTOIl ciclista non ha altro cui pensare, deve solo pedalare !

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In questo lasso di tempo abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscere un Figlio,un Fratello,un Marito,un Babbo eccezionale pronto a difenderci in ogni occasione e in qualsiasi campo.Giuseppe era quella persona presente,ma mai invadente,con il suo modo di fare gentile,la battuta sempre pronta e la risati-na accennata sulla bocca in ogni occasione per tranquillizzarci e farci sentire al sicuro.Chi ha avuto il piacere di conoscere Giu-

seppe ha conosciuto una persona non solo amico,ma un confidente altruista e disponibile verso tutti. Tutta la sua vita da bimbo ad adolescente poi ragazzo infine uomo è stata caratteriz-zata da un unico fattore comune,il crede-re fermamente nei propri ideali e portarli fino al compimento di essi.Il bimbo Giuseppe continuando a fare il baby sitter e il barista,in più doveva lottare contro papà Osvaldo e nonna Elsa per un

vestito del carnevale al suo fratellino.Da ragazzo la sua attenzione si è spostata dal fratellino alle ragazze,con sommo pia-cere do papà Pretino,pur rimanendo un punto sicuro per me.Da uomo,bè non importa spiegarlo lo sa-pete quanto e meglio di me.Ora vorrei dire da pensionati,ma è giunto quel 22 marzo 2012...Ciao omo ti ho voluto bene e rimarrai sem-pre nel mio cuore.

Il tuo” fratellino “

13/12/1954:

22/03/2012:Giorno più bello per noi, la nascita di Giuseppe.

Giorno più triste per noi, la morte di Giuseppe.

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3° PreMIO GIusePPe NardINIIL SALUTO DEL SINDACODI FORTE DEI MARMIUmberto Buratti

MCMXIV

Comune di Forte dei Marmi

Il Premio intitolato a Giuseppe Nardini è l’occasione per rendere omaggio a un citta-dino speciale e a un caro amico. Il suo ricordo è sempre vivo e presente in tutta la co-munità di Forte dei Marmi, dove è stato una figura di riferimento per l’impegno verso le tematiche ambientali, portate avanti con tenacia e determinazione. Anche questa terza edizione si svolgerà su un doppio binario: lo sport e la salvaguardia ambientale, essendo legata a doppio nodo alla cerimonia della Bandiera Blu. La ciclo pedalata e la passeggiata di trekking in programma sui sentieri e nel Parco delle Alpi Apuane, a cui Giuseppe ha dedicato impegno e professionalità, rinnovano gli intenti da lui perse-guiti di un felice connubio fra la montagna e il mare. Un sogno, a cui ha dedicato gran parte della sua vita. L’amministrazione comunale, unitamente all’associazione ciclistica Forte dei Marmi, promotrice dell’iniziativa, partecipa con gioia a questo evento, dove la natura e lo sport si incontrano e offrono l’opportunità di una giornata unica, all’inse-gna della passione sportiva e dell’amore per il territorio. Rivolgo il mio ringraziamento agli organizzatori della manifestazione e invito tutti a parteciparvi per rinnovare ideal-mente a Giuseppe l’affettuoso saluto della sua città.

Il Sindaco di Forte dei MarmiUmberto Buratti

Page 9: Premio Giuseppe Nardini 2014

Per ricordare un amato uomo, semplice ma protagonista,

cultore del rispetto e paladino dell’ambiente, è nato il «Premio Giuseppe Nardini».

A Lui, al suo ruolo, alla sua capacità di farsi amare e rispettare,

alle sue qualità di ascolto e comprensione —e all’incolmabile vuoto

lasciato dalla sua scomparsa —diamo testimonianza portando

la sua gente e gli appassionati dello sport, e del vivere con la natura, nel Parco delle Apuane,

per una festa da condividere tutti insieme,come una volta,

in «questa cara domenica di luglio».

A Mauro Rosi, fortemarmino apprezzato e riconosciutoin ogni luogo del mondo

dove si ascolta e si cattura il cuore pulsante di un vulcano,per tutto quello che Lui rappresenta

nella difesa dei valori della sicurezza ambientale e di diffusione della conoscenza sulla prevenzione

dai rischi di pericolosità sismica;inoltre, per rafforzare la possibilità

che di questi uomini e dei loro progettisi si continui a parlare,

va la Seconda Edizione del Premio.

Non tutti gli uomini conoscono la via da percorrere e pochi la sanno indicare:

Mauro e Giuseppe, identici e autentici,vi sono riusciti.

Il ComitatoForte dei Marmi - 21 Luglio 2013

Per ricordare un amato uomo, semplice ma protagonista,

cultore del rispetto e paladino dell’ambiente, è nato il «Premio Giuseppe Nardini».

A Lui, al suo ruolo, alla sua capacità di farsi amare e rispettare,

alle sue qualità di ascolto e comprensione —e all’incolmabile vuoto

lasciato dalla sua scomparsa —diamo testimonianza portando

la sua gente e gli appassionati dello sport, e del vivere con la natura, nel Parco delle Apuane,

per una festa da condividere tutti insieme,come una volta,

in «questa cara domenica di luglio».

A Michil Costa – in un percorrere immaginario,

fra le sue Dolomiti e le nostre Alpi Apuane – per tutto quello che egli sta rappresentando

in difesa dei valori dell’ambienteper rafforzare la possibilità

che di questi uomini e dei loro progettisi si continui a parlare,

va la Prima Edizione del Premio.

Non tutti gli uomini conoscono la via da percorrere e pochi la sanno indicare:

Mauro e Giuseppe, identici e autentici,vi sono riusciti.

Il ComitatoForte dei Marmi - 22 Luglio 2012

"questa cara domenica di luglio"

Michil Costa e Mario Rosi i premiati delle edizioni precedenti

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Con il Premio Giuseppe Nardini,giunto quest’anno alla sua terza edizione, la bandiera blu sventola anche sulle Alpi Apuane. Il simbolo del nostro mare pulito esce dai propri confini per issarsi sui pennoni dei Comuni montani della Lucchesia, nello Stazzemese e in Garfagnana, a testimonianza del fruttuoso connubio mare-monti. Il Premio, oltre a rendere omaggio ad un uomo che ha vissuto la sua vita impegnandosi nella sen-sibilizzazione delle tematiche ambientali, diventandone un vero e proprio paladino, è anche l’occasione per promuovere l’associazionismo. Dobbiamo ricordare, infatti, quanto sia grande il contributo portato al territorio da questi organismi, che vi ope-rano instancabilmente. L’ambiente appartiene a tutti e ognuno di noi deve farsene carico, dall’amministrazione comunale all’ultimo cittadino. La Bandiera Blu e il Premio Nardini sono diventati un modello della fattiva cooperazione tra l’amministrazione co-munale e le associazioni, che favoriscono la divulgazione dei buoni comportamenti, ai quali tutti dovrebbero fare riferimento. Grazie quindi a chi si batte per la natura, per il rispetto dei luoghi, per l’uso civile dell’ambiente e a chi promuove lo sport e l’amicizia. Grazie alle persone che si impegnano per questi insostituibili valori.

Assessore all’Attuazione del programma di Governo

Alessio Felici

L’aMbIeNTe aPParTIeNe a TuTTI e OGNuNO dI NOI deve farseNe carIcOIL SALUTO DELL’ASSESSORE ALL’ATTUAzIONE DEL PROGRAMMA DI GOVERNODEL COMUNE DI FORTE DEI MARMIAlessio Felici

MCMXIV

Comune di Forte dei Marmi

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Anche quest’anno il comune di Forte dei Marmi è stato insignito della Bandiera Blu istituita dal FEE (Foundation for Environ-mental Education). Un evento importan-te e senza dubbio meritorio per il quale l’amministrazione comunale ha deciso di organizzare una serie di eventi che coin-volgeranno l’intero comprensorio versi-liese. L’intento è quello infatti di celebrare al meglio il connubio naturalistico mare e monti, patrimonio caratteristico di tut-ta la Versilia. La celebrazione sarà, infatti l’occasione per rinnovare la già avviata promozione del turismo mare-monti, con una serie di eventi  che coinvolgeranno, non solo Forte dei Marmi e il suo mare, ma anche le nostre Apuane, dove si svol-gerà parte del programma organizzato.

Ed è proprio per ricordare la figura del compianto Giuseppe Nardini che si terrà anche, presso lo Yachting Club Versilia e nell’ambito delle varie manifestazioni sportive, una regata velica in suo onore il 3 agosto p.v. La regata del 3 agosto sarà appunto l’en-nesima occasione per ribadire con forza che nessuno può dirsi insensibile alla vista della libertà insita nel mare; che la vela rappresenta al meglio l’idea di uno sport sano e pulito che consente agli adulti la possibilità di misurarsi unica-mente con le proprie forze; e che la vela rappresenta per i bambini, uno sport uni-co nel suo genere per insegnare loro a co-noscere sé stessi, così come i propri limiti e le proprie potenzialità.

Graziano Vezzoni

YachTING cLub versILIa

Info:Yachting Club VersiliaLungomare di Levante - 55042 Forte dei Marmi (Lu)[email protected] - Tel: 0584-881115www.ycvfdm.it

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Ho avuto il piacere in qualità di vice-presidente, di condividere con Giuseppe, quattro anni del suo mandato alla guida del Parco delle Apuane e il suo sorriso scanzonato e la battuta sempre pronta che lo contraddistinguevano, ancora mi accompagnano.Versiliese DOC, amava il mare ma era legato in modo speciale alle belle montagne che in questa terra gli fanno da sfondo naturale: le Alpi Apuane.Tante le questioni, spesso difficili, da lui affrontate quotidianamente perché questo scrigno di tesori naturali che sono “le Apuane” non fosse oggetto di scempio e barbarie e il loro nome potesse risuonare alto, anche al di là dei confini nazionali per la bellezza incantevole dei luoghi e dei paesaggi, per la flora e fauna che lo compongono, per le tradizioni che ancora vi sopravvivono. Nel settembre 2011, sotto la sua presidenza, il Parco Regionale delle Alpi Apuane coglie un grande obiettivo: fa il suo ingresso nella rete Rete dei Geoparchi europei e mondiali, sotto gli auspici dell’Unesco. Nello stesso anno si avvia anche il procedimento per la Carta Europea del Turismo sostenibile.Grande anche il suo impegno per creare legami con le associazioni presenti sul territo-rio che, attraverso le loro attività, promuovono valori di fruizione sostenibile e buone pratiche. Continuo il suo rapporto con gli alunni degli Istituti scolastici e immancabile la sua presenza ai soggiorni per i ragazzi, organizzati nel corso dell’anno, nelle diverse località dell’area protetta.Il suo grande amore per gli animali lo portava poi a partecipare di persona alle attività faunistiche; era sempre a fianco dei guardiaparco in diversi censimenti dei mufloni o nei campi di osservazione della migrazione dei rapaci e si “litigava con loro le postazio-ni migliori di osservazione. Per Giuseppe, però, gli animali dovevano essere non solo oggetto di studio, ma anche strumento da valorizzare quale attrattiva per lo sviluppo del turismo naturalistico e sostenibile e quale mezzo di didattica ambientale. Spesso diceva: ”La gente che va a visitare i parchi vuol vedere gli animali: noi li abbiamo e bisogna farglieli vedere”. Da qui l’idea, fortemente sua, di allestire una collezione mu-seale della fauna selvatica locale facendo tassidermizzare i cadaveri di animali investiti lungo strada o gli esemplari soccorsi nel Parco, ma poi purtroppo deceduti nei centri di recupero. A partire dalla prima poiana, negli anni la collezione ha preso forma e sostanza ed ora conta ben 25 esemplari, lupo compreso, esposti al pubblico in uno spazio allestito all’interno della azienda agricolo-naturalistica del Parco in località Bòsa a Careggine (LU), che nel prossimo mese di ottobre sarà a lui intitolata.Beppe, come lo chiamavano tutti, ha lasciato in tutti noi il ricordo di una persona gen-tile e attenta, disponibile e con la grande dote di far convivere anche quegli ossimori più impensabili, che rappresentano e identificano la realtà apuana.Profondamente convinto che i cambiamenti si ottengono solamente attraverso la coo-perazione e la sinergia con i territori, era sempre in tutte le aree del Parco, senza rispar-miare il suo tempo e le sue energie.

A lui un grazie per il lavoro svolto

Alberto PutamorsiPresidente del Parco Regionale delle Alpi Apuane

“La GeNTe che va a vIsITare I ParchI vuOL vedere GLI aNIMaLI”IL SALUTO DEL PRESIDENTE DELPARCO REGIONALEDELLE ALPI APUANEAlberto Putamorsi

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POI MeTTO LO sPOrT. La bIcIcLeTTa, La cOrsa, IL TrekkING...IL SALUTO DEL SINDACO DI CAREGGINEMario Puppa

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Per primo metto Giuseppe. il Presidente. Metto la gioia di poterlo nuovamente ricorda-re e l’opportunità di farlo attraverso una manifestazione prestigiosa e ricca di richiami alle terre amate, alle sue passioni e alle sua attività.Sono felice di aprire le porte del mio territorio, mettere a disposizione l’entusiasmo e la vitalità della mia gente, per accogliere i familiari e gli amici di Giuseppe, gli sportivi, gli amanti della natura e tutti coloro che vorranno partecipare a questa grande kermesse ricca di spunti e di suggestioni.Giuseppe, meglio di chiunque altro, esprime l’indissolubile legame tra lo splendido litorale versiliese e il magnifico territorio del Parco delle Alpi Apuane. Il suo ricordo anima l’impegno di tutti coloro che lavorano quotidianamente per valorizzare questo patrimonio, renderlo veicolo di sviluppo, viverlo e salvaguardalo.Poi metto lo Sport. La bicicletta, la corsa, il trekking. Quelle attività che si sposano per-fettamente con questi ambienti e possono diventare, più che mai, veicoli di promozio-ne di un turismo consapevole: assetato di bellezza e verità.Una scelta azzeccata quella della “Ciclistica di Forte dei Marmi” che ha voluto legare la consegna del “Premio Giuseppe Nardini”, il suo ricordo, alla vita che avanza nei luoghi amati, che passa oltre, ma senza dimenticare. Infine metto l’onore di accogliere a Careggine, per ritirare il “Premio Giuseppe Nardini”, Licia Colò, testimonial prestigioso di un sincero rispetto per la natura e ricevere, nel contempo, dal Sindaco di Forte dei Marmi la bandiera blu: simbolo di qualità e soste-nibilità del territorio.Una bandiera che, innalzata nel nostro Comune, ci spronerà a fare bene, a fare meglio, seguendo l’esempio di Giuseppe, usando in modo corretto le nostre bellezze ambien-tali, fieri della nostra identità, sempre al servizio del prossimo.

Il Sindaco di CareggineMario Puppa

Comune di Careggine

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Come ogni fortemarmino, anche Giuseppe guardandosi alle spalle ammirava la bellezza delle nostre alpi apuane, che come una cornice racchiudono e completano il nostro paesaggio come un unico insieme.Forse più di noi Lui era riuscito a carpine la intrisa bellezza, non solo un magnifico profilo che si gode dalla nostra spiaggia, ma un mondo che vive all’interno di un area a molti sconosciuta.

Diversa, meno abituata a quel turismo che frequenta e stravol-ge l’aspetto del nostro paese, chiusa nei propri usi e costumi, ricca di storia e di fascino.Lui questo non solo lo aveva capito, ma a questo ha dedicato la sua vita professionale e non.IL Parco delle Apuane deve il suo sviluppo al suo impegno, alla tenacia e alla volontà che Giuseppe ha espresso nel voler far

IL PreMIO GIusePPe NardINIMichil Costa e Mauro Rosi, i premiati delle edizioni 2012 e 2013

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conoscere la cultura del parco, dove per cultura si intenda la vita quotidiana del parco, dei tanti paesi e borghi che lo com-pongono, dei suoi abitanti e delle loro tradizioni."Umanamente il Parco" questo era il suo slogan, questo sarà per sempre il nostro.Giuseppe ci ha insegnato a voltarci, a guardare quello che for-tunatamente abbiamo alle spalle, lui ci ha invitato a non limi-tarci a guardarne il profilo, ma a visitarne il suo interno, il suo cuore, come nel caso dell'Antro del Corchia.Lui si è altresì impegnato a stimolare, negli abitanti del parco, la consapevolezza che la loro stessa sopravvivenza era legata ad una apertura al turismo, un turismo educato ed ecosostenibile.Quello che ha fatto Giuseppe è creare la cultura del Parco delle Apuane.Il suo impegno a far conoscere ed incontrare questi due mondi, a lui così noti, si è purtroppo interrotto quel 22 marzo.La nostra volontà e il nostro impegno è quello, per quanto umilmente capaci, di portarlo avanti.

Idealmente, partendo dalla sua Vaiana, percorreremo con le nostre bici le strade che giornalmente Giuseppe faceva per raggiungere il suo impegno quotidiano.Li vi aspetteremo assieme agli abitanti del luogo per mostrarvi quei luoghi che per la loro bellezza lo avevano colpito al punto da condizionarne il proprio futuro.Quest’anno siamo giunti al 3° anniversario della sua prematura

[1] Destinazione Roggio, 2012 - [2] Il Sindaco Buratti consegna la medaglia ricordo a Michil Costa - [3] Leonardo Nardini e Michil Costa - [4] Cerimonia Bandiera Blu 2012 a Campocatino - [5] Un momento della cerimonia - [6] Gruppo alle Scuderie Granducali del Palazzo Mediceo a Seravezza, 2013 - [7] Premiazione a Mauro Rosi nella sala intitolata a "G. Nardini", 2013 - [8] Cerimonia Bandiera Blu 2013 a Fornovolasco - [9] Il Presidente della Ciclistica Forte dei Marmi Dino Venè insieme a Mauro Rosi - [10] Gruppo C.A.I. - [11] Pranzo a Fornovolasco

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GraN GaLà deLL'aMbIeNTe 2012La Ciclistica Forte dei Marmi consegna un defibrillatore al presidente della Croce Verde di Forte dei Marmi

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[9] [10]

[11]

scomparsa e così alla terza edizione del premio a lui dedicato.Ai suoi amici, i suoi conoscenti o semplicemente quelle perso-ne che spinte dalla curiosità desidereranno conoscere meglio il Parco delle Apuane inviamo il nostro invito.Insieme isseremo la bandiera blu, attestato riconosciuto al no-stro Forte dei Marmi per il suo impegno ecologico e ricettivo, e la isseremo a Careggine, paese del Parco prescelto come sede della manifestazione per il 2014, a simboleggiare la volontà di unire la realtà marina a quella alpina.Assieme consegneremo a Licia Colò il Premio Nardini 2014 a riconoscimento del suo impegno per l'ambiente e nel sociale, prima di Lei Michil Costa e Mauro Rosi hanno ricevuto questo premio come attuatori e portavoce di quel pensiero che li ac-comuna a Giuseppe.In quanto a noi, sarà sempre forte il nostro impegno a perse-guire il desiderio di un caro amico, in questa cara domenica di luglio, cosi come in tutte le nostre manifestazioni.

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Domenica 22 luglio 2012. Assieme al fedele amico Gino lascio i miei bei monti per raggiungerne altri, a me sconosciuti. Mi han-no invitato a ritirare un premio, il 1° Premio Giuseppe Nardini. È un bel viaggio, lungo, siamo partiti presto, in testa ho mille pensieri: “Cosa ci aspetterà? Dove stiamo andando? Ma con tut-ti gli albergatori che ci sono, proprio me dovevano premiare?”. Gli ultimi chilometri sono tortuosi, ci arrampichiamo sulle Alpi Apuane. E rimaniamo incantati dagli scorci che si aprono da-vanti ai nostri occhi: il mare e i monti, in perfetta armonia. Ma tutte quelle curve ci fanno sentire un po’ a casa. Sorrisi e strette di mano ci accolgono appena arrivati a Roggio, in Garfagnana. Siamo entusiasti: l’agriturismo di Andrea, con le stanze vista mondo, il loro formaggio, il loro calore. Chiedo un caffè e mi viene servito un buon bianco lucchese: alle 10 del mattino era proprio quello che serviva! E ancora abbracci, dolcezze, poche parole ma pensieri sinceri, quelli che si fanno spazio nel cuore. Quanta bellezza, qui, amici miei.Le Alpi Apuane, un tempo ritenute montagne aspre e inaccessi-bili, oggi sono l’avamposto di un’imprenditoria turistica attenta alle esigenze di chi si avvicina a questi luoghi e alle prerogative del territorio. Non certo agli interessi economici dell’industria marmifera, anzi. Gli amici della Garfagnana mi hanno fatto un quadro completo di quell’annosa questione: la montagna mar-toriata, l’impatto brutale che l’attività di quegli sfruttatori ha su luoghi che offrono numerosissime opportunità dal punto di vista naturalistico e costituiscono un paradiso per speleologi e escursionisti. Ho appena conosciuto questi luoghi e li amo già: come capisco le parole di Andrea.I nostri amici ci conducono a Campocatino: un luogo magico, denso di energia, un paesaggio dell’anima. Inizia la cerimonia e le parole di Leonardo, fratello di Giuseppe Nardini, mi com-muovono profondamente. “Beppe, oggi sei qui con noi”. Un modo semplice ma significativo per ricordare la sua presenza costante, quella di un uomo che sapeva farsi amare e rispetta-re, che ha lasciato un vuoto incolmabile. Un uomo che viveva nella natura. La festa alla quale ho avuto l’onore di partecipare

Nel 2012 Michil Costa

2012MIchIL cOsTaNel 2012 Michil Costa è stato insignito del premio Giuseppe Nardini, come “miglior albergatore attento all’ambiente, difensore del territorio e delle sue specificità come le Dolomiti dove vive”

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Michil Costa, albergatore ed ambientalista ladino, a Corvara in Alta Badia gestisce l’hotel La Perla assieme alla Sua famiglia.Dal 1997 è presidente della “Maratona dles Dolomites”, la gran-fondo ciclistica che ogni anno supera le aspettative. Nel 2013: oltre 30.000 domande di iscrizione, 9.339 iscritti, la chiusura al traffico di tutti i sei passi dolomitici, 6 ore di diretta sui canali RAI, tre i percorsi possibili: il percorso Maratona con 138km, il percorso Medio con 106km e la Sellaronda con 55km.Ma la storia di Michil Costa inizia qualche anno prima, a 17 anni scappa di casa, vuole girare il mondo ed arriva a Londra dove fa il dj di musica rock. Poi arriva la conversione e Michil torna a casa. Apre la Stüa de Michil, il primo ristorante gourmet nelle Dolomiti. Da un primo disastro, la svolta: la Süddeutsche Zei-tung gli dedica un servizio, e la Stüa de Michil sfonda. Nel 2006 arriva la stella Michelin.Oggi il suo impegno va ben oltre la gastronomia gourmet. “Una volta le montagne per me erano un ostacolo, credevo bi-sognasse riempire la vita di cose, ma non è così.” In casa La Perla assieme ai suoi collaboratori sta stilando il bilancio del Bene Co-mune, non più il profitto quale unico parametro di valutazione per il successo dell’azienda, bensì valori quali la dignità dell’es-sere umano, la solidarietà, l’eco-sostenibilità. Niente più strudel di mele in estate, o frutti di bosco in inverno, niente più fois gras in Stüa de Michil, perché anche gli animali devono poter vivere e morire degnamente. Le decisioni si prendono insieme, tutti e tredici i capi responsabili, secondo una democrazia interna.Michil si batte per la salvaguardia dell’ambiente, delle Sue Do-lomiti, per più coscienza e meno scempi. Nel 2008 e nel 2013 si candida nella lista VerdiGrüneVërc. Sogna un turismo più soste-nibile, la chiusura dei passi dolomitici un paio di ore al giorno, più bici e meno moto, più dolcezza e meno prezzi dumping. Con la Costa Family Foundation, la fondazione di famiglia nata nel 2007, assieme ai suoi collaboratori sostiene progetti umani-tari per la difesa dei diritti dei minori, in Tibet ed in Africa, per-ché “l’illusione più grande che abbiamo, è quella di pensare che tu sei lì ed io sono qui. Ogni nostra azione ha un impatto sul pianeta, su di noi, sull’altro. Nessun uomo è un’isola.”

è stata organizzata per condividere un percorso immaginario tra le “mie” Dolomiti e le Alpi Apuane di Giuseppe, per ricordare quello che abbiamo fatto e quello che ancora dobbiamo fare in difesa della Natura, perché di uomini di valore come Giuseppe - e dei loro progetti - si continui a parlare. Basta al traffico assur-do, tanto sui passi dolomitici quanto sulle strade apuane, ormai ridotte ad autodromi e motodromi. Dobbiamo incentivare il turismo della bicicletta, non l’horror-motor-show al quale assi-stiamo ormai da decenni! Diciamo basta alla distruzione delle Apuane con l’estrazione selvaggia del marmo, diciamo basta alla cementificazione delle valli ladine. Si levi alto il nostro grido di ribellione: basta speculazioni!Oggi, seduto nel mio ufficio, volgo lo sguardo alla pergamena che mi è stata donata. “In questa cara domenica di luglio - c’è scritto - per ricordare un amato uomo, semplice ma protagoni-sta, cultore del rispetto e paladino dell’ambiente”. E ancora un fremito mi percorre. “Non tutti gli uomini conoscono la via da percorrere e pochi la sanno indicare. Michil e Giuseppe, identici e autentici, vi sono riusciti”. Leggere il mio nome immortalato accanto a quello di Giuseppe è un onore forse troppo grande. Ma poi penso agli obiettivi che, assieme agli amici delle Alpi Apuane, mi riprometto di raggiungere. E allora penso che di-fendere questi luoghi è un dovere. Come amo spesso dire, po-che sono le cose facili, ma molte sono quelle possibili, in questo mondo. La tutela delle mie e delle vostre montagne, amici miei, è un dovere anche per chi verrà dopo di noi. Un obbligo morale in onore alla memoria di Giuseppe Nardini. Alzo lo sguardo alle Dolomiti: sì. Giuseppe è lì. Ci guarda dall’alto, sorride. E io mi sento di far parte del tutto, avverto Giuseppe dentro, capisco una volta in più che facciamo parte di un disegno più grande, nel quale abbiamo tutti una piccola grande responsabilità. Le-gati assieme, come in cordata, custodendo tutti un frammento dell’esempio civile di Giuseppe dentro di noi.

Michil Costa

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Versiliese , nato il 27 novembre 1949 a Forte dei Marmi (Lucca), laureato in Scienze Geologiche il 28 Marzo 1974. Geologo della divisione geotermica della Geotecneco S.p.A. (ENI) dal 28 aprile 1974 al 30 giugno 1975; Borsista presso l’Università di Pisa dal 1 luglio 1975 al 15 marzo 1977; Tecnico laureato presso l’Università di Pisa dal 16 marzo 1977 al 4 aprile 1983; Professore Associato di Petrografia presso l’Università di Pisa dal 5 maggio 1983; dal 1995 Professore Ordinario di Fisica del Vulcanismo presso l’Università di Pisa e dal 2007 Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra. Ha al su attivo una lunghissima attività di ricerca in Italia e all’estero che lo ha portato a visitare ogni regione del mondo caratterizzata dal vulcanismo. L’attività scientifica del Prof. M. Rosi è stata interamente focalizzata nello studio dei vulcani con particolare riferimento a quelli attivi. I campi di maggiore interesse hanno riguardato: la stratigrafia dei depositi piroclastici, la sedimentologia dei depositi piroclastici, la dinamica delle eruzioni esplosive, la ricostruzione quantitativa dell’?attività vulcanica, lo studio petrologico delle rocce al fine di ricavare informazioni sui sistemi superficiali di alimentazione dei vulcani e sul meccanismo di svuotamento delle camere magmatiche. Le 62 pubblicazioni scientifiche per più della metà su riviste internazionali; sei di esse sono individuali. Quattro pubblicazioni sono carte geologiche di importanti sistemi vulcanici (Stromboli, Campi Flegrei, Vesuvio e Guagua Pichincha). Negli ultimi due anni alle pubblicazioni scientifiche sottoforma di articoli si sono aggiunti due libri di vulcanologia, uno pubblicato dalla casa editrice Elsevier intitolato “From Magma to Tephra” edito in collaborazione con Armin Freundt, l’altro, a carattere divulgativo, pubblicato dalla casa editrice Arnoldo Mondadori all’interno della collana enciclopedica “Tutto” intitolato “Vulcani”. Il livello professionale raggiunto da Rosi ha portato al conferimento di numerosi incarichi internazionali tra cui la nomina nel 1993 ad editore associato del Bulletin of Volcanology, incarico che tuttora mantiene. Mauro Rosi fino ad oggi realizzato 102 pubblicazioni scientifiche. Dal 1987 ad oggi Prof. Rosi ha scritto due articoli

2013MaurO rOsINel 2013 Mario Rosi riceve il Premio come riconoscimento per l’impegno nelle tematiche ambientali

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scientifici di libri di vulcanologia ed è stato editore di due libri. Nel 1987, in collaborazione con A. Sbrana, è stato editor di un volume speciale sui Campi Flegrei pubblicato della collana Quaderni della Ricerca Scientifica del CNR nel 1987. Nel 1996 ha collaborato alla stesura di un libro della IAVCEI-UNESCO intitolato: “Monitoring and Mitigation of Volcano Hazard”, edito da R. Scarpa e R. Tilling scrivendo un articolo intitolato: “Quantitative reconstruction of recent volcanic activity: a contribution to future eruptive forecasting”. Nel 1998 è stato editore insieme a Armin Freundt del libro intitolato: “From Magma to Tephra” pubblicato nel 1998 dalla casa editice Elsevier dove ha anche contribuito scrivendo uno dei capitoli dal titolo “Plinian eruption columns: “Particle Transport and Fallout”. Nel 1999 è stato coautore di un libro dal titolo “Vulcani” pubblicato dalla casa editrice Arnoldo Mondadori. Il libro contiene una parte introduttiva alla vulcanologia a livello universitario e 100 schede sui più famosi vulcani attivi della terra. Nel 1988 il Prof. Rosi ha guidato una missione scientifica del Gruppo Nazionale per la Vulcanologia per la valutazione dello stato di attività del Vulcano Guagua Pichincha. Nel rapporto tecnico venivano messi in risalto come i dati di monitoraggio disponibili non escludevano la possibile riattivazione del vulcano, cosa che si è in effetti verificata circa un anno dopo. Dal 1993 ad oggi è membro del Comitato editoriale del “Bulletin of Volcanology”;

è stato segretario della “International Commission for Mitigation of Volcanic Disasters” e leader della “Commission on Explosive Volcanism” della Associazione Internazionale di Vulcanologia e Chimica dell’Interno della Terra (IAVCEI).Nel corso della propria carriera ha visitato e studiato vulcani italiani e numerosi vulcani attivi situati in numerosi paesi del mondo. Ha partecipato in qualità di esperto alla gestione di crisi vulcaniche operando come consigliere scientifico in materia di pericolosità vulcanica per organismi nazionali e internazionali (Nazioni Unite).Il professor Rosi è anche Presidente eletto della Federazione Italiana di Scienze della Terra per il biennio 2013-2014 e membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.la Presidenza del Consiglio dei Ministri a febbraio 2013 lo ha nominato Direttore generale, con la mansione di Direttore dell’Ufficio III – Rischio sismico e Vulcanico, del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. L’ufficio, composto da sessanta persone, ha il compito di valutare la pericolosità sismica e vulcanica, avvalendosi della collaborazione delle migliori competenze scientifiche nazionali e internazionali attive sia nel campo del monitoraggio, sia in quello degli studi orientati alla definizione della pericolosità e dei potenziali scenari di rischio.

Ricevere nel 2013 dal proprio territorio il premio, come ricon-oscimento per l’impegno nelle tematiche ambientali, mi ha dato un’intima soddisfazione. Nelle scelte professionali e di vita, la passione per lo studio dei fenomeni naturali, è da sem-pre stata per me intrecciata con l’amore per il territorio dove sono nato, un territorio che mi ha regalato fin dall’infanzia emozioni di straordinaria intensità. Con queste premesse si comprende come per il sottoscritto i temi ambientali non sono una scelta razionale, una posizione ideologica, una forma di impegno civile, ma sono una parte integrante di una scelta di vita e di un modo di essere. Vivere in armonia con l’ambiente naturale, salvaguardarlo e valorizzarlo, comprendendone i principi che da sempre lo governano, non solo è possibile ma è l’unico modo serio e responsabile che abbiamo di guardare al futuro. Mi auguro che l’impegno per l’ambiente di Giuseppe Nardini, possa per noi tutti essere di sprone a realizzare azioni concrete di permanente cura del nostro territorio che siano percepibili, non solo come espressione di una ritrovata unità, ma anche e soprattutto come prova di amore e di fiducia riv-olto verso le generazioni che seguiranno.

Mario Rosi

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Licia Colò è nata per caso a Verona, ma ama definirsi cittadina del mondo. Amante della natura, si è sempre impegnata nella difesa dei diritti degli animali e nella salvaguardia dell’ambiente attraverso le trasmissioni televisive che ha condotto, numerosi libri e rubriche a tema su giornali e riviste a tiratura nazionale.Conduttrice televisiva, dal 1982 ha ideato e condotto diverse trasmissioni e documentari sulle reti Fininvest (Mediaset) e RAI, per i quali, tra l’altro, le sono stati riconosciuti numerosi premi. Ha condotto Bim Bum Bam, Festivalbar, Buona Domenica, L’Arca di Noè e La compagnia dei viaggiatori. Dal 1996 è passata alla RAI conducendo Geo Geo, King Kong, Il pianeta delle meraviglie e Nati Liberi. Oggi Licia conduce Alle falde del Kilimangiaro, giunto ormai alla XVI edizione. Nel 2001, Licia ha dato vita a www.animalieanimali.it, di cui è Direttore Editoriale, un portale d’informazione dedicato alla difesa degli animali e della natura. Da questo portale sono poi nate le trasmissioni televi-sive in onda su Rai Tre Cominciamo Bene Animali e Animali e Condominio Terra e l’enciclopedia “Animalie e Animali”, scritta con il biologo Francesco Petretti a cura di Fabbri Editori.Con la Mondadori, dal 2007 al 2010, ha invece pubblicato i tre libri Cuore di Gatta, L’Ottava vita e C’era una volta una gatta, i cui pro-venti sono stati interamente devoluti ad animalieanimali - Onlus, creata apposta da Licia Colò per aiutare le persone biso-gnose di cure per i propri animali. Nel 2013, sempre con Mondadori, è uscito il suo ultimo libro: “Per te, io vorrei”, nato con l’idea di poter tra-smettere qualcosa alla figlia Liala.

3° PreMIO GIusePPe NardINI 2014 a LIcIa cOLò

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La Casa della SaluteQuesta struttura è un’importante indi-spensabile regalo che l’Amministrazione Buratti ha deciso di donare al paese per-ché la già ottima tutela che offriamo della nostra salute e quella dei nostri ospiti sia sempre di più un’eccellenza... anche per i prossimi cento anni!Non può infatti sfuggire ad un attento os-servatore dell’evolversi delle politiche del turismo, come sia strettamente legata alla qualità dell’offerta turisti ca, in un mercato sempre più esigente e concor renziale, la garanzia di avere a disposizione una o più strutture sanitarie che, in caso di bisogno, intervengono tempestivamente per evi-tare che la vacanza venga rovinata se non addirittura interrotta.È un valore aggiunto che non può manca-re nella nostra offerta turistica da sempre collocata nelle primissime posizioni delle

Foto [1] [2]: lo stato altuale della Casa della Salute - Foto [3] [4]: il progetto di ampliamento previsto dall’Amministrazione comunale

classifiche mondiali del settore.Con il 2015, a Dio piacendo, tutto questo sarà a disposizione nostra ma anche dei nostri ope ratori turistici che se ne dovran-no fare carico e presentano come “un fiore all’occhiello” del no stro paese.Un maggior numero di ambulatori; sale di attesa più comode e confortevoli; medici di medicina generale che, insieme a perso-nale infermieristico, garantiscono con un ambulatorio infermieristico (Primo Soccor-so) prestazioni sanitarie per i “co dici bian-chi”. Ci saranno ambulatori di medicina specialistica: Cardiologia, Dermatologia, Endo crinologia, Fisioterapia, Ginecologia, Medicina Nutrizionista, Oculistica, Orto-pedia, Otorinolarin goIatria, Pediatria con Pneumologia Pediatrica, Podologia, Postu-rologia, Psicologia, Urologia.Un Centro Prelievi, per esami ematici, più acco gliente e meglio funzionante, il Punto

crOce verde dI fOrTe deI MarMI La casa deLLa saLuTe

di Vasco Franceschi

Se Forte dei Marmi potesse cantare, festeggiando il compleanno per i suoi primi cento anni, sicuramente intonerebbe l’aria della canzone di Nicola di Bari ‘La prima cosa bella”.“...la più bella cosa che avrò nella mia vita è...”

Insieme per il progetto “Home Care’, uno sportello CUP per prenotazioni di esami clinici e strumentali presso l’Ospedale Ver-silia o centri convenzionati col SSN. Per ul-timo, non certo per importanza e qualità, la presenza del “codice rosa” per assistere le donne che hanno subito violenza.La presenza dei medici di famiglia, l’ambulato rio ecografico e il punto PET (118), chiudono il cerchio di una tutela sanitaria a 360 gradi. Se poi si tiene conto che il “Centro Dialisi Croce Verde - Forte dei Marmi” consente anche alle persone in trattamento dialitico di poter trascorrere le pro prie vacanze senza problemi e so-prattutto senza alcun pericolo per la loro salute, si può ben capire perché, da anni, la Croce Verde ha coniato e fatto circolare in Italia e all’Estero lo slogan:Forte dei Marmi - Vacanza Sicura!Segui gli aggiornamenti su: forte100.com

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daL Mare aLLa MONTaGNaDalla costa della Versilia agli affascinatnti paesaggi del Parco delle Alpi Apuane

Era il 2010 quando un gruppo di amici appassionati di ciclismo decisero di costituire un’ associazione ciclistica nel nostro paese.Fin da subito la scelta del nome trovò tutti d’accordo : sarebbe stata “Ciclistica Forte dei Marmi”, in ricordo e in omaggio a quel-la formazione ciclistica che negli anni 70,80 e 90 si era ricoperta di gloria vincendo tantissime corse sulle strade toscane.Ma oltre all’aspetto agonistico, quello che premeva era la pro-mozione dell’uso della bici come mezzo di trasporto urbano

sano, sicuro e rispettoso dell’ambiente. Lo slogan “Una spiaggia due ruote”, coniato anni prima dal no-stro concittadino Vasco Franceschi, rappresentava a pieno la vi-sione delle nostre idee e di come avremmo voluto il nostro ter-ritorio tanto da farlo divenire parte integrante del nostro nome.Naque dunque la “Ciclistica Forte dei Marmi, una spiaggia due ruote”, pronta a promuovere principi sani e amore per il nostro territorio, tant’è che il suo Statuto comincia proprio così......

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Punto 1. ”L’associazione ciclistica Forte dei Marmi una spiaggia due ruote, ha per finalità lo sviluppo e la diffusione del ciclismo attraverso la promozione e l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sano e sicuro,che assolve una funzione essenziale nelle politiche di mobilità sostenibile urbana ed extraurbana”.Fin da subito l’associazione si è impegnata nella diffusione e nello sviluppo di attivi-tà sportive, nella promozione del turismo in bicicletta, favorendo la pratica del cicli-smo individuale e collettivo mediante la fruizione di itinerari e circuiti di particolare interesse. La sua attività consiste nel l’orga-nizzazione di gite turistiche, di eventi spor-tivi, naturalistici e di aggregazione sociale, sostenendo e stimolando gli enti pubblici

preposti alla realizzazione di infrastrutture ciclabili protette e a manifestazioni che promuovano buone pratiche di sostenibili-tà e di di sviluppo del territorio. Ad oggi gli otre 100 tesserati che compongono la nostra com-pagine sportiva sono particolarmente attivi nell’organizzare

manifestazioni sportive e cicloturistiche destinate ad incrementare l’interesse dei cittadini alla pratica dell’attività sportiva e cicloturistica nella nostra zona.Attraverso un intenso lavoro di gruppo, è stato possibile realizzare un progetto di promozione e sviluppo di gemellaggi e scambi turistici tra gruppi di ciclisti locali e le società sportive del territorio italiano ed estero, con l’augurio che possa essere un punto di partenza per una crescita e per una collaborazione duratura negli anni. Dal 2012 la Ciclistica Forte dei Marmi è im-pegnata nell’organizzazione del “Premio Nardini “, un avento con cadenza annuale in

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ricordo di un amico coincittadino che si è da sempre impegna-to per la promozione del territorio Apuo - Versiliese in tutte le sue componenti. Sposando a pieno le sue idee , l’associazione , oltre a voler ri-cordare la persona di Giuseppe , ha promosso questa iniziativa perchè il maggior numero di persone possibile possa conosce-re e rispettare il nostro meraviglioso territorio.Sempre dal 2012 l’associazione collabora con la famiglia Torriani per la realizzazione del “Premio Torriani”, even-to che da tre anni nel mese di settembre a Forte dei Marmi, invita e premia famosi personaggi del cicli-smo passato e contemporaneo. Nel 2013, in collaborazione con la società Jolly club di Massa, è stata realizzata per la prima volta a Forte dei Marmi, una gara ciclistica a livello nazionale, una gran fondo deno-minata “Giro delle Alpi Apuane”, giunta alla 46° edizione e che ha visto ai na-stri di partenza oltre 500 ciclisti .Dalla sua costituzione la Ciclistica

Forte dei Marmi supporta i suoi atleti nella partecipazione di gare amatoriali e ciclopedalate e si è vista impegnata in altre importanti collaborazioni quali: la realizzazione della Crono-squadre della Versilia, la chiusura dei viali a mare in occasione della manifestazione “Liberiamo il viale”, l’ ideazione e realizza-zione della Prima Festa della Bicicletta.L’associazione Ciclistica Forte dei Marmi è sempre pronta a parte-cipare e a dare sostegno a manifestazioni benefiche, tant’è che il ricavato delle sue iniziative viene devoluto in beneficienza. La donazione alle associazioni di assistenza pubblica di attrezza-ture sanitarie, è parte integrante dell’impegno nel sociale della Ciclistica Forte dei Marmi .L’augurio più grande che la Ciclistica si possa fare, è quello di avere la possibilità di continuare a svolgere ed incrementare le sue inizia-tive e che tale attività riesca a coinvolgere sempre più persone !!!

Mario Alberti

Impresa EdileArtigiana

Via Menchini 87 Loc. Marzocchino - Querceta, Seravezza (Lu)[email protected]

[ cell. 335 5266049 ]

Ciclistica Forte dei MarmiUna spiaggia due ruoteVia Risorgimento, 1 - 55042 Forte dei Marmiinfo@ciclisticafortedeimarmi.orgwww.ciclisticafortedeimarmi.com

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ParcO reGIONaLe deLLe aLPI aPuaNeSopra il tetto del mondo sulle Alpi Apuane

Il Parco Regionale delle Alpi Apuane istituito nel 1985, a cavallo tra le province di Lucca e Massa-Carrara, dal 1997 è guidato da un apposito ente di gestione. Comprende l’intera catena montuo-sa che si estende in direzione nord-ovest/sud-est lungo la costa apuo-versiliese e che si innalza fino alla quota massima di 1947 metri con il Monte Pisanino.La tormentata storia geologica delle Alpi Apuane, iniziata circa 250 milioni di anni fa con il loro formarsi sul fondo del mare, si può leggere nella varietà delle rocce e nelle complesse strutture tettoniche. Queste montagne mostrano estesi fenomeni carsici sia di superficie che di profon-dità. Sono più di 1500 le grotte censite; tre quelle attrezzate per il pubblico: la Grotta del Vento

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in Garfagnana ([email protected]), l’Antro del Corchia in Versilia ([email protected]) e la Buca di Equi in Lunigiana.Una delle caratteristiche più sorprendenti di queste monta-gne è la loro eccezionale varietà floristica. Le Alpi Apuane sono un’area di elevata biodiversità vegetale, poiché ospitano il 30% delle flora italiana. La condizione di isolamento geografico, che le contraddistingue, ha inoltre favorito fenomeni di speciazio-ne, endemismo, relittualità, ecc. Globularia incanescens, Carum apuanum, Santolina leucantha, Athamanta cortiana, Centaurea montis-borlae sono solo alcuni dei nomi di queste emergenze floristiche che il visitatore estivo delle Apuane potrà ammirare nella loro esplosione di colori. Grazie alla presenza di partico-lari microclimi, legati all’esposizione dei versanti e ai repentini cambiamenti di quota, si possono poi incontrare, nel giro di

un’ora e sullo stesso sentiero, numerosissime piante apparte-nenti ad habitat naturali molto diversi tra di loro: dagli arbusti della macchia mediterranea ai boschi di quercia e carpino nero, fino alle faggete e alle praterie d’alta quota.Grazie alla tutela dell’area protetta, nel corso degli ultimi anni la fauna selvatica delle Apuane è sensibilmente aumentata nel numero e nella quantità delle specie presenti. Un segno tan-gibile di questa nuova fase è dato dal ritorno dell’aquila reale che ora vi nidifica stabilmente. Tra i rapaci diurni sono inoltre presenti il falco pellegrino, il gheppio e la poiana, mentre tra i notturni il gufo il barbagianni, la civetta e l’allocco sono le specie più diffuse. Tra i predatori è presente il maestoso corvo imperiale e tra gli abitanti delle quote più elevate spiccano sia il gracchio alpino che il ben più raro gracchio corallino, dal

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caratteristico becco rosso, divenuto simbolo del Parco. I mam-miferi sono oggi rappresentati da alcune specie di pipistrelli, da roditori come il ghiro, lo scoiattolo e il moscardino, dalla lepre, dal capriolo e dal cinghiale, mentre tra i predatori, oltre alla volpe, si contano la faina, la donnola, la puzzola, la mar-tora. Il muflone è invece una specie introdotta che tuttavia si è adattata a meraviglia all’ambiente apuano, tanto da essere osservato piuttosto comunemente. Nei torrenti non manca-no le trote e tra gli anfibi oltre la salamandra pezzata sono particolarmente degni di nota sia il tritone alpestre apuano che la salamandrina dagli occhiali. Buona è la ricettività del territorio: rifugi, piccoli alberghi dalla gestione familiare ostel-li, aziende agrituristiche e B&B, campeggi e aree di sosta per camper, offrono diversificate possibilità di soggiorno. All’in-

terno dell’area protetta si possono effettuare escursioni lun-go i numerosi sentieri segnalati dal CAI, procurandosi l’appo-sita carta escursionistica, o contattando le guide autorizzate attraverso i centri vista o direttamente consultando l’elenco disponibile sul sito internet all’indirizzo www.apuaneturismo.it/itinerari.htlm.Il parco è storicamente ricco di produzioni agroalimentari di alta qualità, che hanno contribuito a diffondere una cultura enogastronomica di eccellenza, fortemente legata alla tradi-zione e all’utilizzo di ricette antiche, spesso rivisitate in chiave moderna. Con il progetto “Gustando le Apuane – Menu a Km Zero”.il Parco intende portare i visitatori , turisti, cittadini e ri-storatori alla scoperta di queste eccellenze , promuovendo un vero e proprio itinerario del gusto.

Info:sito internet: www.parcapuane.it

Centri accoglienza visitatori:Castelnuovo Garfagnana: [email protected]: [email protected]: 0585/799441Equi Terme: [email protected]

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MARCO MACCHIARINI & THE SUGAR NIGHT BAND SPECIAL GUEST

ANDREA BOCELLI

GIOVEDI’ 21 AGOSTO 2014 ORE 21,00 PIAZZA DEL PONTILE

NEL CORSO DELLA SERATA SARA’ PREMIATA LA SQUADRA DELL’HOCKEY FORTE DEI MARMI CAMPIONI D’ITALIA 2013 - 2014

The Sugar Night

Blues & Soul( FRONTE VIALE ITALICO )

FORTE DEI MARMI

1914 - 2014 CENTENARIO COMUNE DI FORTE DEI MARMI IN CONCERTO

In Blues we Trust ! - Ingresso libero - Il Blues non morirà mai !

The Sugar Night

Blues & Soul

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L’amore per la natura e l’entusiasmo per far conoscere le sue bellezze sono senz’altro il motore che aziona NONSO-LOSERCHIO nelle sue varie attività che vanno dal Nordic Walking all’escursioni-smo, ai soggiorni verdi…“Non è necessario raggiungere mete lon-tane per percepire la bellezza della natura.Basta solo aprire gli occhi ed il cuore e sa-remo in grado di distinguere la differenza tra guardare e vedere.Vivere l’ambiente in tutte le sue manife-stazioni, abbandonarsi alle sensazioni dello spettacolo della natura, percepire gli odori, i rumori, i suoni, i colori; gioire di un tramonto, del primo risveglio della natura al tepore primaverile, osservare il volo libero di una poiana….questi sono piccoli assaggi di un’avventura giorna-liera che possiamo vivere anche senza andare troppo lontano…. “Qualsiasi luogo, anche quello più vicino a casa nostra può risultare straordinario se

guardato con attenzione, aprendoci alle emozioni che esso può suscitare…col de-siderio di conoscere e trasmettere…Lo Sport come benessere fisico e psichico, attraverso escursioni dal mare alla collina, ai monti…il tutto con amici desiderosi di condividere emozioni a “tutta natura”…NONSOLOSERCHIO vi propone la co-noscenza di uno sport all’aria aperta, il Nordic Walking che negli ultimi anni, par-tendo dal nord Europa, è arrivato anche in Italia e sta avendo un successo straor-dinario perché si basa su principi molto semplici…Basandosi sulla naturalezza della corretta camminata, introducendo l’utilizzo di bastoncini specifici, è possibi-le in modo facile e naturale raggiungere o mantenere una buona condizione fisica, tonificando la propria muscolatura che viene stimolata fino al 90%. Nei tre livelli di Nordic Walking - benessere, fitness e sport - ognuno trova il livello di pratica e gli esercizi adatti alla propria condizione

NONsOLOserchIONordic Walking - benessere, fitness e sport

fisica. Dalla camminata tranquilla e tera-peutica a un buon allenamento aerobico, fino agli esercizi specifici per gli atleti.In occasione dell’evento turistico-sportivo Premio Nardini, anche NONSOLOSERCHIO sarà presente, promuovendo una cammi-nata nordica per vivere la natura con chi ama lo sport e la Versilia ed il Parco delle Apuane, con i loro molteplici paesaggi che propongono suggestivi momenti senza tempo…

Info e prenotazioni:[email protected] - Tel. 333-6745858Facebook: Nonsoloserchio Nordic Walkingwww.nonsoloserchio.net

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Come gli anni passati, anche il 2014 ve-drà il “Premio Nardini” legato ai festeg-giamenti della Bandiera Blu, il prestigioso vessillo che certifica la qualità ambienta-le delle località rivierasche attualmente riconosciuto in tutto il Mondo, sia dai tu-risti che dagli operatori turistici, come un valido eco-label relativamente al turismo sostenibile in località turistiche marine e lacustri. Da anni la Bandiera Blu sventola sul no-stro Pontile e associarla al Premio Nardini ha lo scopo di rafforzare una delle carat-teristiche principali del nostro territorio, il legame tra mare e monti. Si pensi solamente al nome del nostro pa-ese, Forte dei Marmi, che riporta la mente a tempi passati in cui i marmi provenienti dalle montagne, venivano trasportati dai buoi fino al mare per essere imbarcati. In “Questa cara domenica di luglio”, cosi è stata definita la giornata dedicata al Premio, un gruppo di ciclisti scortano il vessillo da Forte dei Marmi ad uno dei paesi del Parco delle Alpi Apuane, tanto caro a Giuseppe e per tutto l’anno le due bandiere gemelle sventoleranno “dal mare ai monti”. E’ un gesto simbolico in ricordo di un compianto concittadino, l’amico Giusep-pe Nardini, ma è anche un ritorno alle origini ed una celebrazione per il nostro splendido territorio.

Che cos’è la bandiera Blu?“Bandiera Blu” è un programma ope-rativo in Europa dal 1987 e condotto dall’organizzazione non-governativa e no-profit “Foundation for Environmental Education” (FEE). L’obiettivo principale è quello di promuo-vere nei Comuni rivieraschi una condu-zione sostenibile del territorio attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche, l’attenzione e la cura per l’ambiente. I criteri del Programma vengono aggior-nati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali par-tecipanti ad impegnarsi per risolvere, e

migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di un’ attenta salvaguardia dell’ambiente. La valutazione delle auto-candidature, inviate ogni anno compilando uno speci-fico questionario e allegando idonea do-cumentazione a supporto, avviene attra-verso i lavori di una Commissione di Giu-ria, all’interno della quale sono presenti rappresentanti di enti istituzionali quali Presidenza del Consiglio-Dipartimento del Turismo, Ministero delle Attività Agri-cole e Forestali, Comando Generale delle Capitanerie di Porto, ENEA, ISPRA, Coor-dinamento Assessorati al Turismo delle Regioni, DECOS -Università della Tuscia,

da aNNI La baNdIera bLusveNTOLasuL NOsTrOPONTILe

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nonché da organismi privati, quali la Federazione Nazionale Nuoto – Sezio-ne Salvamento, i Sindacati Balneari SIB-Confcommercio e FIBA-Confesercenti, che ne condividono il fine e l’approccio metodologico. Già da alcuni anni, per la valutazione delle candidature, è stato introdotto l’iter procedurale certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001-2000. Il Questionario Bandiera Blu si compone di 12 sezioni: Notizie di carattere gene-rale, Certificazione Ambientale, Qualità delle acque di balneazione, Depurazione delle acque reflue, Gestione dei rifiuti, Educazione Ambientale ed Informazione, Iniziative Ambientali, Turismo, La Spiag-

gia, Lo stabilimento balneare, Pesca pro-fessionale, Adempimenti.Di queste, la prima sezione riveste va-lenza meramente qualitativa, in quanto vengono richieste notizie di carattere generale, utili comunque per le successi-ve valutazioni quantitative delle altre se-zioni; viene anche richiesto un supporto cartografico del territorio comunale d’in-teresse, con evidenziata l’ubicazione di quelle infrastrutture necessarie per l’ido-neità complessiva del sito e che saranno oggetto di verifiche successive in loco da parte di soggetti istituzionali e della FEE stessa. La FEE ha potuto contare fino allo scorso anno per le verifiche sul ter-ritorio sulla collaborazione del Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente per quanto attiene la depurazione,da quest’anno per le visite di verifica sui lito-rali Ha il supporto del Corpo delle Capita-nerie di Porto. La qualità delle acque di balneazione è un criterio imperativo: solo le località, le cui acque sono risultate eccellenti nella stagione precedente, possono presenta-re la candidatura. Per quanto riguarda la

depurazione, solo località con impianto di depurazione almeno con trattamen-to secondario possono procedere nel percorso di valutazione. In particolare, inoltre, non vengono prese in conside-razione località che non abbiano alme-no l’80% dell’allaccio in fognatura delle acque reflue, dell’intero territorio della località candidata. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, recentemente è stato richiesto un incremento nella per-centuale di raccolta differenziata minima per l’accesso alle valutazioni. È evidente come al centro delle diverse problematiche diversificate, è posta, in maniera trasversale, la necessità di ga-rantire la massima vivibilità del territorio che si manifesta attraverso una serie di interventi (la depurazione delle acque re-flue; la gestione dei rifiuti con particolare attenzione alla raccolta differenziata e ai rifiuti pericolosi, quali batterie esauste ed oli usati; la regolamentazione del traffico veicolare, anche attraverso l’istituzione di aree pedonali, piste ciclabili, parcheggi decentrati e bus – navetta; la cura dell’ar-redo ed il decoro urbano; la sicurezza ed i servizi in spiaggia). Nel corso della stagione estiva, tutte le località insignite della Bandiera Blu, sono oggetto di visite di controllo, al fine di ve-rificare la conformità ai criteri stabiliti dal Programma.

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Cicli Maggi: Passione di famiglia dal 1906Tutto parte da una passione per il ci-clismo, quando il bisnonno Priamo “Bronzino” Maggi aprì una piccola bottega di riparazioni delle prime bi-ciclette a Camaiore.Verso la metà degli anni ’30, nonno Beppino, col fratello Ilio, trasferì l’atti-vità a Forte dei Marmi che a tutt’oggi continua , prima col figlio Claudio e poi col nipote Nicolò.Forse l’ unico negozio di bici ultra centenario d’ Italia che porta ancora

lo stesso cognome!E mentre l’Italia diventava una Re-pubblica, il 2 Giugno 1946, arrivava anche la nonna Beppina e diventa-rono subito un’ istituzione in Versilia per lo splendido rapporto che seppe-ro instaurare con quella clientela che rese celebre Forte dei Marmi in tutto il mondo.La continua ricerca di novità e lo spi-rito di intraprendenza con la felice in-tuizione di papà Claudio di importare per primo in Italia le mountain bike, furono alla base di un clamoroso suc-

fIOrI dI “MaGGI”Il mezzo più adatto per vivere la Versilia e i suoi paesaggi

cesso che portò a costituire la prima squadra fuori strada “OffRoad” della Cicli Maggi.Supportato e “sopportato” dalla pre-ziosa moglie Rossella , Claudio può dedicarsi sempre di più al reparto squadre , creando di li a poco anche il “ Team Maggi” di GranFondo su stra-da , mentre il negozio diventa sempre più raffinato e si arricchisce delle mi-gliori marche sul mercato sia per le famiglie che per gli sportivi.Lo sport a “tutto tondo” è parte inte-grante della famiglia Maggi. Triath-

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lon, podismo e calcio le altre grandi passioni tanto che già dalla fine degli anni 70’ esiste la squadra amatoriale di calcio più vittoriosa della Versilia.L’ intraprendenza della Cicli Maggi conquista il mondo globalizzato gra-zie all’altissima professionalità di Ni-colò che internazionalizza definitiva-mente il negozio . La commercializza-zione dei marchi esteri più prestigio-si, unita alla profonda competenza tecnica, lo hanno reso indispensabile punto di riferimento per una cliente-la sempre più attenta ed esigente, sia nazionale che internazionale.L’amore e la passione per le 2 ruote rendono Cicli Maggi sempre un luo-go piacevole dove andare ed un pun-to di incontro ed aggregazione unico nel suo genere.

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L’augustus Hotel & resort, con le sue vil-le, il suo parco e la sua storia è protagoni-sta indiscusso di Forte dei Marmi e della Versilia. Nel 1926 Edoardo Agnelli, figlio del Sena-tore Giovanni, fondatore della FIAT e padre di Gianni, acquistò la neo-rinascimentale Villa Costanza, fatta costruire dall’ammira-glio Morin all’inizio del Novecento. Nasce la conosciutissima Villa agnelli, dove la grande famiglia di Torino trascorse lunghe e letterarie villeggiature per più di trent’an-ni. La presenza della famiglia Agnelli, co-stante fino agli anni Sessanta, contribuì ad attrarre a Forte dei Marmi esponenti dell’alta borghesia e dell’aristocrazia di tut-ta Italia, inaugurando un modello di villeg-giatura dallo stile ricercato ed esclusivo del cosiddetto “vivere in villa”.Oggi la Villa Agnelli è l’Hotel Augustus Lido, una delle ville centrali dell’augustus Hotel & resort, nato agli inizi degli anni Cinquanta, dalla trasformazione di un’altra famosa villa, dallo stile caro all’élite artistica che frequentava la zona e che era molto at-tenta alle istanze del Movimento Moderno.

avGvsTvs hOTeL & resOrT e Le sue vILLe sTOrIcheLa Dolce Vita di Forte dei Marmi in dimore di charme a Cinque Stelle

Primo nucleo della nascita dell’augustus Hotel & resort è infatti Villa Pesenti, gio-iello del nuovo stile modernista. Successi-vamente Augusta Pesenti nel 1953 alzò di un piano la villa originale trasformandola nell’Augustus Hotel, per oltre venti anni l’unico hotel De Luxe dell’intera Versilia. Attorno a questa struttura principale, ca-ratterizzata da balconi utilizzati come veri e propri salotti all’aperto, furono costruite negli anni successivi nel grande parco set-te ville, realizzate da artisti e architetti di cui la signora Augusta fu mecenate. Una piscina gioiello inserita nell’angolo più lus-sureggiante del giardino e, dalla seconda metà degli anni Sessanta, la nave, moder-na struttura immersa nella pineta caratte-rizzata da lunghi camminamenti terrazzati che ricordano i ponti delle navi da crocie-ra, completano l’Augustus Hotel & Resort. Oggi la Nave ospita anche il Wellness cen-ter, con Day Spa e un’innovativa grande palestra realizzata in collaborazione con Technogym per rendere il soggiorno una vera occasione di benessere.Un soggiorno che ancora oggi mantiene

le caratteristiche di esclusività e riserva-tezza, grazie al sottopasso, tutt’oggi unico in tutta la Versilia, che solo gli Agnelli po-terono costruire per raggiungere la spiag-gia per evitare l’attraversamento del viale a mare. Lo stabilimento balneare, nato inizialmente come capanno sulla spiag-gia e hangar di ricovero dell’idrovolante di famiglia, è ora dotato di piscina di acqua salata riscaldata, idromassaggio, oltre 100 tende attrezzate, possibilità di praticare molti sport acquatici, due ristoranti e sala convegni. La sera il ristorante bambaissa, con veranda sul mare, è una delle cucine più raffinate della Versilia, particolarmente indicato per feste esclusive e cene in spiag-gia a lume di candela.La famiglia Maschietto, protagonista sin dagli anni ’50 della storia del resort, ge-stisce ancora oggi l’augustus Hotel & re-sort e l’altro hotel di famiglia, l’Hermitage, all’interno di un bellissimo parco a due passi dal centro di Forte dei Marmi.

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Il FortIno (Piazza Garibaldi,1)

Palazzo QuartIerI (Piazza Marconi,1)

FarmacIe comunalI (Vittoria Apuana, Vaiana e succursale estivo di Roma Imperiale)

PIneta “PIzzo del GIannIno” ( nelle serate in cui vengono fatti gli spettacoli)

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Cento anni e non li dimostra. Forte dei Marmi, la meta privilegiata del turismo d’elite made in Tuscany è in festa per un compleanno speciale: il centenario della sua autonomia. Il 26 aprile 1914, da pic-cola frazione del Comune di Pietrasanta, diventò comune indipendente, grazie ad una proposta di legge presentata dall’Onorevole Giovanni Montauti, che venne firmata dal Re Vittorio Emanuele III proprio in quella data. Ma una storia più antica, che risale al 1513, racconta del Lodo arbitrale di Papa Leone X figlio di Lo-renzo il Magnifico, che decretò il distacco della Versilia storica (composta oggi dai Comuni di Forte dei Marmi, Pietrasanta, Seravezza e Stazzema) da Lucca a favo-re di Firenze. Da allora fino al 1859 con il nome di Capitanato, poi di Vicariato di Pietrasanta, la Versilia storica rappresentò una specifica unità territoriale ed ammi-nistrativa nell’ambito della Repubblica di Firenze, del Ducato e infine del Grandu-cato di Toscana, retto prima dai Medici e quindi dagli Asburgo-Lorena.

ceNTO vOLTe fOrTe:fOrTe deI MarMI fesTeGGIa 100 aNNI

Per descrivere Forte dei Marmi occorre partire proprio dal suo nome, in grado di evocare i vecchi depositi di “oro bian-co” che, dalle Apuane veniva trasporta-to al mare con i carri trainati dai buoi e il pontile, dove un tempo, una “mancina” caricava quel marmo sui navicelli in par-tenza per mete lontane e che oggi offre il più bel passeggio del territorio, racchiuso fra il mare e le montagne. Il Fortino, che allora era denominato “fortezza grandu-cale”, perché fatto costruire dal Grandu-ca Pietro Leopoldo a difesa del territorio nel periodo che va dal 1782 al 1788, da cui il paese ha preso il nome, è diventa-to il cuore e il simbolo del paese, nonché spazio espositivo per l’arte. A Forte dei Marmi è nata la Regina Paola di Liegi e Gianni Agnelli da giovane vi ha trascorso le sue vacanze. Ed è sempre qui che i più grandi artisti del Novecento hanno trova-to l’ispirazione per le loro opere. Da Tho-mas Mann a Aldous Huxley, da Boecklin a Hildebrandt, da Montale a Ungaretti, da Carrà a Soffici.

Se questa è la storia, il presente offre una realtà fatta di eleganza e sobrietà, con servizi personalizzati e un territorio co-scientemente mantenuto a misura d’uo-mo. Non è un caso che la bicicletta sia il mezzo privilegiato per muoversi e non solo in estate. In bici si va al mare, negli oltre cento stabilimenti balneari dislocati sul litorale, al celebre “Mercato del Forte”, che ogni mercoledì mattina (in estate anche la domenica) attira migliaia di visi-tatori, oppure semplicemente in giro per il paese a curiosare fra le splendide ville dell’elegante quartiere di Roma Imperiale, dove una mondanità d’eccellenza, ancora oggi, vi coltiva le sue relazioni. Ma il cuo-re pulsante di Forte dei Marmi è il centro, dove le più grandi griffe della moda ita-liana e internazionale hanno aperto i loro showroom. Da Prada a Gucci, da Trussardi a Louis Vuitton, da Cavalli a Moncler, i più famosi stilisti hanno voluto una vetrina al Forte. Ma anche i gourmet trovano qui il loro paradiso. Ristoranti stellati o squisi-tamente autoctoni propongono menu ricercati e piatti tipici della tradizione lo-cale, come l’aragosta rosa in guazzetto di champagne e gli spaghetti con le arselle, le acciughe fritte e le seppie. Quest’anno, per festeggiare degnamente i cento anni di autonomia, l’amministra-zione comunale ha preparato un pro-gramma ricco di eventi, che si è inaugu-rato il 21 marzo con il conferimento della cittadinanza onoraria al Granduca Sigi-smondo D’Asburgo Lorena, discendente di quel Leopoldo I, a cui Forte dei Marmi deve la sua storia. Il 26 aprile è stata la data ufficiale delle celebrazioni istituzionali.

VOLTE FORTE1 9 1 4 - 2 0 1 4

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La Contrada Il Ponte nasce a Forte dei Marmi (LU) nel 1956 per prendere par-te a quella che è oggi la più importante manifestazione storico-folkloristica della Provincia di Lucca: il “Palio dei Micci” di Querceta, manifestazione di rievocazione storica della Versilia che si svolge la prima domenica di maggio di ogni anno.Fin dalla sua nascita la Contrada è diven-tato il Gruppo Storico simbolo della cit-tà di Forte dei Marmi (LU), infatti porta iscritto nel proprio stemma il nome della città ed i colori sono il Rosso ed il Blu or-nati di giallo-oro.La Contrada prende il nome dal “Ponte di Tavole”, citato nei manoscritti databili in-torno al 1550, epoca del Rinascimento. Il “Ponte” permetteva il passaggio sulla “via dè marmi” dovuta a Michelangelo Buonar-rotti, ai carri trainati da buoi che trasporta-

vano i blocchi di marmo al vicino “ponte caricatore” di Forte dei Marmi (LU).Tra le leggende tramandate nel tempo, la più popolare è quella di Khayr-Al-Din, corsaro saraceno, che dopo aver rapito e poi sposato “Marina”, la più bella fanciulla del Ponte, tornò per far pace e stabilire rapporti di amicizia con gli abitanti della Contrada.Con la partecipazione al “Palio dei Micci”, in un corteo storico di oltre 300 figuranti in pregevoli abiti rinascimentali europei ed arabi, la Contrada rievoca questo ritor-no e legame di amicizia tra i due popoli.Fin dalla nascita della Contrada, il pro-prio Corteo Storico è arricchito da un nutrito gruppo di sbandieratori e musici (tamburi e chiarine), circa 50 elementi, che si esibisce nelle piazze di tutta Ita-lia, indossando pregiati abiti dell’epoca

cONTrada IL PONTe“RAGAzzI, BRAVI! UN Sò Se SI VINCeRà, MA SIAMo PRoPRIo BeLLI!”,

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rinascimentale.Dal 1989 la Contrada è iscritta alla F.I.SB. (Federazione Italiana Sbandieratori), ed ha partecipato a varie edizioni dei Cam-pionati Italiani e a Trofei Federali riscuo-tendo da sempre ottimi risultati.Lo spettacolo che normalmente viene eseguito è suddiviso in rappresentazioni individuali e di squadra degli sbandiera-tori, accompagnati dalla musica storica di tamburini e chiarine che con le loro mu-siche d’epoca e coreografie ne esaltano la spettacolarità degli esercizi.Questa è la nostra Contrada e di questa il Nostro Amico Beppe né faceva parte, è stato un ex Presidente, consigliere, si oc-cupava del festival, torneo di calcio, staf-fetta, del Palio in particolare del miccio, e in quel giorno per noi era la “voce del Pa-lio”, colui che narra la storia del soggetto

che si svolge all’interno del campo. Una persona a tutto tondo come diceva lui, una persona sempre pronta e disponibi-le per tutto e in tutto, con lui non vi era mai un problema… poi quelle sue paro-le prima di ogni competizione… “ragazzi, bravi! Un sò se si vincerà, ma siamo pro-prio belli!”, una colonna portante che non c’è fisicamente ma che ci accompagna in ogni nostra emozione, una figura che ri-marrà aleggiante in Contrada, ci ha dato

molto e adesso abbiamo i risultati, molte volte pensiamo a come avrebbe fatto fat-to lui e così andiamo avanti. Adesso ti immaginiamo a sventolare le tue bandiere rosso blu, a ridere e com-mentare quello che combiniamo noi quaggiù… Beppe eri la Contrada e lo sei ancora, un pilastro insostituibile in que-sta storia, che è stata scritta ma in cui sei stato troppo poco. Saluti, la tua Contrada

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Era il giugno del 1991 quando, a Pie-trasanta, alcune persone appassionate di escursioni in mountain bike (mtb) decise di fondare il gruppo BIKE CLUB U.O.E.I. L’intento era di aggre-gare perso-ne che condividevano la stessa passione per la bicicletta. Sono passati 23 anni e del gruppo di allora rimangono alcune persone ma tante altre si sono aggiunte. Tutt’oggi il grup-po persegue la stessa mission: mettere insieme persone che amano pedalare senza compe-tizione. Nel tempo si è affievo-lita la passione per la mtb a favore della bici da corsa (bdc) anche se, in questi ultimi tempi, l’arrivo di un nuovo socio ha riacceso la voglia negli storici del gruppo e coinvol-to anche qualcuno dei nuovi, così che ci sono state alcune uscite in mtb insieme al VERSILIA MTB e al CAI MTB LUCCA, ri-

mane comunque preponderante l’uso della bdc. Il BIKE è stato promotore della manifestazione “UN FIORE A SANT’ANNA” sia con le bdc che con le mtb, aggregan-dosi alla corsa podistica che già esisteva. Negli ultimi anni, una parte dei soci a preso a partecipare a gran fondo del cir-cuito UISP, come la GF DEI DUE BACINI, la GF DELL’ALTO APPENNINO, la GF DEL MUGELLO, la GF GIRO DELLA TOSCANA, GF DELLA MAREMMA e GF DEI FISCHI E

bIke cLub u.O.e.I.“IL PIACeRe DI PeDALARe INSIeMe”

CAMPANELLI ed altre ancora, ottenendo, nel 2013, un buon piazzamento a livello regionale. Nel gruppo hanno parte attiva le donne, sempre le benvenute, le quali partecipano agli allenamenti alla pari e solo per pura cavalleria vengono attese qualora si dovessero attardare. Il sabato e la domenica il BIKE è solito ritrovarsi al pontile di FORTE DEI MARMI per effettua-re le sedute di allenamento, pedalando per 80/100 km visitando posti ameni dei nostri territori, mentre negli altri giorni ognuno pratica l’attività liberamente. Nel periodo estivo si organizzano uscite importanti di 130/150 km con sosta per il pranzo (nel 2013 Parco dell’Orecchiella, Grotta del Vento arrivando da Pescaglia) e per quest’anno sono previste escursioni nella zona dei Cento Laghi (Lagastrello), il giro dell’Abetone ed altre da definire, sempre con sosta pranzo e all’insegna dell’amicizia e dell’ilarità. Da cir-ca un anno alcuni soci, i più liberi da im-pegni di lavoro, hanno preso ad uscire il mer-coledì ampliando il raggio d’azione, con percorrenze intorno a 200 km e arrivan-do ai 3000 mt di dislivello, nell’intento di scoprire e proporre al resto del gruppo nuovi itinerari. Il Bike è come una grande famiglia dove c’è posto per tutti perchè, detto in poche parole, il...................BIKE CLUB U.O.E.I. è “IL PIACERE DI PEDALA-RE INSIEME”.

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EFFICIENZA E QUALITÀ NELLACONTINUITÀ DELLA GESTIONE FAMILIARE

La Società BICICCHI FELICE s.r.l. ha sede in Camaiore (Lu), via San Francesco n. 63. La Società si caratterizza per l’alta redditività della propria struttura operativa, sia a livello di maestranze altamente specializzate sia per l’impiego di macchine e di tecnologie costantemente all’avanguardia: elementi che permettono di programmare e gestire i flussi di lavoro nel minor tempo possibile. Altra particolarità della Società è l’aver saputo conciliare efficienza e qualità amministrativa ad una conduzione che vede impegnati, nei settori strategici dell’impresa, gli stessi componenti dell’originario nucleo familiare.L’impresa nasce nel 1933 come ditta individuale per volontà di Giuseppe Bicicchi per svolgere l’attività di trasporti con “barroccio e cavallo”. Nel 1948 Felice Bicicchi, subentrato al padre, modernizza l’attività con l’acquisto del primo automezzo realizzando il sogno tanto atteso.

Bicicchi Felice s.r.l. - Via San Francesco, 63, Camaiore Lucca - Tel. 0584 983642

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