Piazza_Cavour_5
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Pensare se nel 2010 sono state raggiunte le aspettative del 2009 significa
raccogliere informazioni per vivere il presente consapevoli dei punti di
debolezza e di negatività per i quali ci dobbiamo impegnare nel futuro . E
quel dobbiamo sta proprio ad indicare l’impegno che sentiamo a difesa
delle istituzioni democratiche ereditate perché ne possano godere e gioire
anche i nostri discendenti .”L’atteggiamento di non considerazione
dell’opposizione“ di cui tanto si era desiderato vedere una fine per il
rispetto di tutti i cittadini rappresentati , proprio a fine anno, ha raggiunto il
massimo della sua manifestazione negativa. Il Sindaco ha infatti dichiarato
sulla stampa locale (e non in un contesto istituzionale e alla presenza dei
diretti interessati) che i soli costi sostenuti per i Consigli Comunali,
massimo organo istituzionale nell’organizzazione di un Comune.,
sono inutili Ebbene non consideriamo queste parole un’offesa
personale ma certamente le mettiamo tra quelle manifestazioni che
offendono le Istituzioni che il Sindaco dovrebbe ben conoscere e per
primo rispettare.
Speriamo dunque che per il 2011 il Sindaco e i partiti della maggioranza
trovino il tempo per informarsi sugli ordinamenti dello Stato Italiano e sui
suoi principi informatori perché così potranno scoprire che la democrazia
dell’Italia si fonda anche e soprattutto sulla partecipazione delle diverse
componenti partitiche riconosciute e votate dai cittadini .Pertanto ci
auguriamo che L’Amministrazione si renda conto di entrare nel 2011 con
uno spergiuro di quella Costituzione su cui ha giurato e su quella Fascia
Tricolore che non è un accessorio dell’abbigliamento o un segno di
distinzione dai normali cittadini ma il simbolo della rappresentanza di tutta
la comunità , di destra e di sinistra , di sopra e di sotto , antipatica o
simpatica, bisognosa o opulenta . Speriamo che il 2011 sia l’anno in cui il
sindaco Gibillini ponga almeno fine alla voluta diceria sull’incisività sul
bilancio dei costi delle sedute dei Consigli Comunali in quanto un
consigliere comunale percepisce un gettone di 10 euro a seduta a fronte
di una Giunta stipendiata mensilmente che si va vantando di essersi
ridotta il compenso del 30%. Sarebbe opportuno che nel 2011 il
sindaco Gibillini continuasse questa informazione precisando che
non “è stata un’azione voluta fortemente dagli Amministratori”, ma
la conseguenza obbligata da una precisa norma (diciamo pure una
punizione !)per non aver rispettato il patto di stabilità per il quale
siamo stati i” puniti” tutti .Ma tutto questo non ci fa desistere dall’essere
presenti nei momenti istituzionali legittimati dalla Costituzione Italiana e la
nostra voce sarà ancora più forte a loro difesa .
Entriamo nel 2011 consapevoli che i bareggesi saranno ancora
penalizzati dalla Giunta Gibillini per l’uscita dal patto di stabilità con
il Bilancio del 2009. E questo che in se stesso non è buona cosa
perché rende impossibile interventi consistenti e significativi per il futuro,
è ancora più denigrabile se si pensa che i cittadini in questo 2010 sono
stati gravati dall’aumento del costo dei servizi di primaria importanza quali
quelli legati all’assolvimento del diritto allo studio o alla raccolta rifiuti
piuttosto che i servizi cimiteriali…Certamente non è facile far quadrare un
bilancio sostenendo i costi della macchina comunale e restituendo in
servizi e investimenti l’impegno economico che i cittadini sopportano, ma
non è impossibile se si mettono al centro della propria politica i reali
bisogni della comunità piuttosto che belletti ed imbellettamenti che non
portano da nessuna parte. Oculatezza e pragmatismo avrebbero
prodotto un bilancio positivo, come del resto lo è sempre stato a
Bareggio, perché i tempi di crisi non giustificano né i rincari dei
servizi né un simile bilancio che non è normale e tanto meno
obbligatorio stendere senza un minimo di programmazione
finanziaria a medio e lungo termine. . Speriamo dunque che per il
2011 il Sindaco e la sua Giunta mettano al centro della loro
amministrazione interventi a favore della nostra comunità,
Entriamo nel 2011 con una situazione politica non chiara o comunque
non rispondente al voto dei cittadini. Una crisi che ha visto l’uscita della
Lega dalla giunta ma non dal blocco dei partiti di maggioranza e il vuoto
lasciato dagli ultimi assessori dimissionari colmato in modo del tutto
unico, definibile “prodotto tipicamente bareggese” (altrove davvero
non succede ), con incarichi ad alcuni consiglieri per tematiche di
interesse rilevante. E così da questo nuovo modo di delegare è venuto
fuori un “consigliere tuttofare” (ma allora è un Assessore? o tanti
Assessori in una volta sola ?) che si interessa di cartiera, di questioni
sindacali e gestionali e via di seguito : è una figura un po’ strana che
richiama un po’ il tempo in cui il paese non aveva 18 mila abitanti e la
macchina amministrativa e sociale era semplice e con poche specificità .
ENTRIAMO NEL 2011………… Noi saremo sempre lì a difendere gli
interessi profondi dei cittadini .
AUGURI per un FELICE ANNO NUOVO P D BAREGGIO
III CCCOOONNNSSSIIIGGGLLL IIIEEERRRIII SSSIII RRRIIIUUUNNNIIISSSCCCOOONNNOOO III LLL LLLUUUNNNEEE DDDIII AAALLLLLLEEE HHH 222111...000000 IIINNN SSSEEEDDDEEE LLLAAA RRRIIIUUUNNNIIIOOONNNEEE EEE ’’’ AAAPPPEEERRRTTTAAA AAA TTT UUUTTTTTTIII ::: IIISSSCCCRRRIIITTTTTTIII EEE SSSIIIMMMPPPAAATTTIIIZZZZZZAAANNNTTTIII
Piazza Cavour
PIAZZA CAVOUR
QUALE SICUREZZA PER I BAREGGESI ?
Il non rispetto del patto di stabilità rende impossibile la sostituzione dei vigili trasferiti
Lo stupore nel vedere tutti i vigili di Bareggio volantinare alla seduta del consiglio comunale del 25 novembre ,è
poca cosa rispetto quello avuto in seguito quando si è venuti a conoscenza delle vicissitudini che dal mese di
maggio travagliavano i loro incontri col Sindaco imperniati sia sul riconoscimento concreto del fondo di
previdenza speciale previsto dall’art 208 del codice della strada sia sulle difficoltà di raggiungere i nuovi ed
esagerati badget da introitare con le multe .L’informazione di tali ‚difficoltà ‚inoltrate ai capi gruppo di tutti i
partiti scomparsa o ancora in viaggio nei corridoi del palazzi comunale , ha aggiunto ancora più stupore e
sconcerto all’effetto sorpresa che i vigili avevano voluto procurare con la loro protesta .L a ‚vecchiaia ‚che ci
viene spesso erroneamente attribuita dalla maggioranza ma di cui andiamo comunque fieri , in questo caso ci è
stata utile nell’essere testimoni che mai a memoria d’uomo e mai dagli atti , si sia verificata una simile presa di
posizione dei dipendenti pubblici nei confronti di un sindaco di Bareggio , loro datore di lavoro, e che mai il servizio di vigilanza , pur nell’endemica carenza , si sia trovato in un così grave stato
di mancanza di personale . Una prima considerazione va alla figura del sindaco che se da un lato deve fare i conti col bilanc io dall’altra in qualità di datore di lavoro dei vigili dovrebbe riconoscere
prima di altri i diritti dei suoi dipendenti per quel tanto di dignità che viene riconosciuto al lavoro di tutti i cittadini : così tanto per dare un buon esempio sul trattamento dei dipendenti ! Una seconda
considerazione va all’ormai nota situazione di carenza del personale che attanaglia l’attuale amministrazione . Già al primo bilancio forgiato dalla giunta Gibillini, quando i tempi non erano sospetti
ma anzi si diffondeva la gloria di essere un ‘ amministrazione virtuosa per il bilancio del 2008 cioè dell’amministrazione Restelli , il ‚vecchio ‚ PD aveva sottolineato le conseguenze sui bareggesi
del non rispetto del patto di stabilità: impossibilità di accedere a prestiti per investimenti duraturi , impossibilità di assumere personale . …..e tutto quello che non si può fare quanto si è
un’amministrazione indebitata , non virtuosa . Ora al PD non resta che ricordare che ‚L’avevamo detto ‚E così la vicenda sindacale dei vigili si intreccia con quella ben più grande dell’ insufficienza
di personale a cui l’amministrazione non può porre rimedio proprio per quella chiusura non in pareggio del bilancio 2009 la cui negatività avrà effetto per ben tre anni. L’amministrazione sta
tentando di sopperire alla mancanza di personale spostando personale da altri uffici ma …la coperta è troppo corta e la colpa non è della coperta ma di chi l’ha tagliata di misura sbagliata :
‚L’avevamo detto ‚Causa richieste di trasferimento, l’organico dei vigili è passato da 14 a 9 unità e tale rimarrà fino al 2014 ma il budget da introitare con le multe non è stato diminuito , anzi è
passato da 190 a 210 .000 euro .Viene quindi da chiedersi quale reale valore abbia per la giunta Gibillini la sicurezza del cittadino e come e con quali mezzi la intenda perseguire visto che anziché
dare vigore al corpo di pulizia municipale ,viene diminuito di numero , viene sminuito e fiaccato nel suo operato che non è solo quello di dare multe. E se vogliamo alzare gli occhi e aguzzare le
orecchie al di là di Bareggio ,notizie non sono solo di questi giorni riportano l’eco di difficoltà simili in altre polizie locali , in certe stazioni di la polizia , di guarda di finanza e di carabinieri. E
allora viene il dubbio che oltre il pressapochismo e la non lungimiranza di certe amministrazioni ci possa essere anche la creazione di condizioni di bisogno tali per cui sarà giustificato
l’esternalizzazione del servizio di sicurezza pubblica a gruppi di volontari o di professionisti privati ? Anche in questo caso non vorremmo dire domani che‚L’avevamo detto ‚
EPPUR SEMBRAVA SALVA ! PDL e LEGA votano da soli una legge sull’acqua che sradica un sistema virtuoso basato sui Comuni
Nel Consiglio Regionale della Lombardia del 30 novembre i rappresentanti del P D e di tutti i partiti dell’opposizione , dopo due votazioni contrarie , erano
riusciti a sospendere l’approvazione della legge regionale sul trasferimento delle competenze per la gestione dell’acqua prevista dal comma186
dell’articolo 2 della Finanziaria 2010 introdotto con l’intento di razionalizzare i consumi e dare la caccia agli sprechi nella pubblica amministrazione. Tale comma
, prevedendo la soppressione delle A. A.T.O. (Autorità Ambito Territoriale Ottimale) dall’aprile 2011 , di fatto sottrae ai Comuni le competenze in
materia di servizio idrico per consegnarle alle Regioni e da queste alle Province. La fretta o l’ostinazione dell’approvazione del pdl da parte della
maggioranza del Consiglio Regionale della Lombardia (PDL e LEGA ) aveva avuto la peggio davanti al buonsenso dai partiti di opposizione che suggerivano di
attendere sia la sentenza della Corte Costituzionale in merito alla richiesta della Regione Veneto sulle AATO e sia il “DecretoMilleproroghe “del Parlamento
che avrebbe potuto prorogare l’entrata in vigore della riforma della legge sull’acqua. Sembrava proprio che la sospensione avesse evitato al Consiglio
Regionale di legiferare inutilmente e , soprattutto , di “fare danni” in quando il pdl non solo avrebbe accelerato la creazione di un sistema che favorisce il
business dei privati ma anche non avrebbe lasciato il tempo necessario per rivedere il pdl e arrivare a un testo
condiviso. Sembrava!! Il Governo nazionale col “DecretoMilleproroghe proroga il termine di decadenza delle
AATO a tutto il 1.01.2012.per consentire a tutti i consigli regionali di adeguarsi alla decisione della Corte
costituzionale e alla comunicazione della data del referendum . Ma la Regione Lombardia nella seduta del 22
dicembre , con 39 consiglieri su 80, quindi una minoranza, approva la legge sull’acqua. Il PD e i partiti di
opposizione hanno fatto ostruzionismo e al momento del voto, hanno abbandonato l’aula. Nonostante la mancanza
del numero legale il Pdl e la Lega ha deciso di continuare e di votare il progetto di legge nonostante la legge
sull’acqua non avesse i termini dell’urgenza. Non c’era fretta di votare una norma che rende ininfluenti i Comuni sulla
gestione del servizio idrico,; che non permette più la gestione in house; che mette mano in un settore che,
attualmente, ha le tariffe più basse d’Europa e che inserisce elementi normativi forse in contrasto con sentenze
della Corte costituzionale”. Non c’era fretta per tutto ciò ma è stato fatto in fretta !La maggioranza del consiglio
della Regione ancora una volta non ha dato ascolto agli oltre 230 mila lombardi che ha firmato per il referendum e alle innumerevoli proposte emendative fatte
al testo e si è arroccata con una posizione difficilmente comprensibile.
PD – LOMBARDIA
Questi sono i fatti e lasciamo ai
cittadini valutare senza pregiudizi o
preconcetti l’operato
dell’amministrazione precedente che
riteniamo sia stato corretto e
rispettoso delle regole dettate dalla
legge e nello stesso tempo a difesa
degli interessi dei bareggesi.
IL METANO NON SEMPRE TI DA UNA MANO
Con una transizione approvata a maggioranza dal
consiglio comunale è stata definitivamente chiusa la
controversia tra il Comune di Bareggio e l’azienda
operante sul territorio di Bareggio E- On .Transazione che
si è trascinata nel tempo non per
volontà e incapacità
dell’amministrazione Restelli
(come affermato pubblicamente su
“Il fontanile “dell’assessore alla
partita e dal capogruppo di
maggioranza per i quali la chiusura
della controversia rimedia anche a
presunti errori fatti dalle
precedenti amministrazioni
comunali )ma per un percorso
tortuoso della legge su cui si sono
innestati anche cambiamenti di situazioni locali .
Poiché riteniamo che la cittadinanza debba essere messa
in grado di sapere per potersi fare un’opinione ,non ci
limitiamo ad affermare che quanto scritto
dall’amministrazione NON CORRISPONDE AL VERO ma
elenchiamo i fatti , almeno i passaggi più significativi ,in
modo tale che si possa anche comprendere la soluzione
del travagliata situazione . Dopo una serie di fermate per
mano delle istituzioni italiane a causa di interpretazioni
differenti, la legge che regola la materia gas ha trovato la
sua applicazione solo nel 2005 . In questa sua definitiva
stesura la legge prevede che il gestore della rete di
distribuzione deve essere diverso da quello della vendita
del servizio gas e che questo , a sua volta ,in conformità al
principio di concorrenza introdotto dalla legge può essere
liberamente scelto dal dai cittadini tra tutte le aziende che
si presentano sul mercato . Dall’altro lato la stessa legge
prevede però che l’ente pubblico scelga il gestore della
rete mediante gara pubblica e assegni al gestore
subentrante il costo della rete non ancora ammortizzata.
Ebbene alla scadenza del contratto venticinquennale con ERIDANO GAS , il Comune aveva concordato e sottoscritto una nuova convenzione che prevedeva un congruo aumento del contributo da versare al comune da parte di Eridano gas e il diritto di prelazione per Eridano gas qualora la legge, ancora non definita in quell’anno , avesse previsto l’assegnazione della rete mediante gara pubblica . La CORECO, allora organo di controllo delle pubbliche amministrazioni .cancellava il comma della prelazione per effetto delle seguenti precisazioni della legge che a tal proposito ribadiva che l’assegnazione della rete doveva avvenire obbligatoriamente attraverso una gara pubblica anche nel caso in cui fosse in atto una gestione di fatto della rete non assegnata mediante gara. Di conseguenza Eridano gas non sottoscrive la nuova convenzione ma mette in atto comunque l’aumento del contributo assegnato al Comune di Bareggio .
Allora la rete del gas metano comprendeva il nostro comune e quello di Cornaredo e pertanto i due consigli comunali si convenzionarono per indire una unica gara pubblica . Fatta la delibera dei due consigli comunali, Eridano la impugna facendo ricorso al TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE che nel contempo aveva sostituito la Coreco.
Il TAR stabilisce che la rete del gas doveva essere considerata di totale proprietà pubblica per
quanto costruito sino al 31 dicembre 1994 ; che le parti
dovevano concordare il valore della rete ampliata dopo quella
data in quanto non ancora totalmente ammortizzata e che qualora non si fosse trovato un
accordo in merito al valore ,il tribunale avrebbe nominato un
perito giudiziario d’ufficio per redimere la controversia.
Venne allo scopo indetta una riunione allargata a tutti i
consiglieri comunali, compreso le allora minoranze, alla
quale era stato invitato un gruppo di esperti in materia al
fine di chiarire le prospettive favorevoli e le contrarie in
merito ad una gestione diretta della rete da parte
dell’Amministrazione Comunale.
La risposta “collaborativa “ dell’allora minoranza fu un
esposto alla Corte dei Conti da parte dell’allora (e di oggi
) capogruppo : ATTO CHE FECE PERDERE AI BAREGGESI
UN MILIARDO E OTTOCENTO MILIONI DI LIRE per la
mancata gestione diretta del metano.
Nel mentre il Comune di Cornaredo scioglie la convenzione con Bareggio ,indice una gara per la gestione della rete di competenza e concorda con Eridano gas la quota di ammortamento calcolata in € 910.000. L'Amministrazione di Bareggio incarica a uno studio la definizione del valore della rete non ancora ammortizzata che viene definito, secondo criteri oggettivi, in €. 400.000 circa :cifra però distante dalla richiesta di Eridano gas di € 1.100.000 Proseguirono gli incontri tra il Comune di Bareggio e Eridano gas per arrivare ad un accordo che rispecchiasse il criterio adottato nell’accordo con Cornaredo che aveva avanzato richieste simili alle nostre ma che aveva accettato di considerare come d’ ammortizzare ad es. la proprietà dei contatori,il pagamento degli impianti sulle lottizzazioni, ecc.) che i nostri tecnici contestavano Va per altro ribadito che nel lungo periodo in cui si tentava una transizione che non penalizzasse Bareggio , l’Amministrazione Comunale ha sempre ottenuto da ERIDANO GAS grandi benefici economici annui e di gran lunga superiori a quelli dei comuni limitrofi . La lunga vicenda con Eridano gas viene lasciata a questo punto all’amministrazione Gibillini La chiusura del contenzioso è sicuramente un fatto che andava perseguito ma il subdolo tentativo di accusare l’amministrazione precedente di inefficacia e di inefficienza non è da parte nostra accettabile. Si potrebbe
dire che l’amministrazione Gibillini ha solo chiuso una porta di una casa già esistente . E questo traspare anche dal fatto che i tecnici che hanno definito lo studio di fattibilità per la chiusura della vicenda sono gli stessi che effettuarono lo studio per conto della passata amministrazione e che la cifra con cui è stato chiuso il contenzioso si discosta da quella precedente perché sottraendo i due anni in cui di fatto la Società ha gestitola la rete ,è diminuito per il comune il costo dell’ammortamento del valore residuo. Due anni che , val la pena ricordare, hanno portato ancora corposi utili economici dal gestore delle rete perché , è forse il caso di ricordare all’assessore in carica , IL COMUNE DI BAREGGIO NON HA MAI GESTITO DIRETTAMENTE LA RETE DEL GAS METANO . Ma qualche precisazione a tutela degli interessi dei bareggesi sono d’obbligo .
Rimangono del tutto disattese e non chiare le risposte ad alcune perplessità sollevate dal gruppo consigliare PD circa l’ estensione in futuro della rete in località Brughiera ( estensione già pagate dai cittadini proprietari degli alloggi realizzati ma riconteggiate nell’ammortamento generale della rete ).
.
Altre domande nascono anche in merito alla GESTIONE DEL SERVIZIO GAS. A questo proposito :Che fine ha
fatto l’offerta dell’E-On
commerciale di stabilire una
cifra fissa a metro cubo pari a €.
0,340688 per il gas consumato
negli edifici comunali anziché
gli abituali quattro scaglioni?
Ci permettiamo di far notare che tenendo fermi i
consumi del 2007 un accordo simile con E – ON
commerciale porterebbe un beneficio annuo per le
casse del Comune di € 15.450, più che mai utili in
questo momento di difficoltà di bilancio.
E ancora :Che cosa ha fatto l’amministrazione Gibillini
per invitare i cittadini a ricercare un unico o prevalente gestore della vendita del gas metano per spuntare un prezzo inferiore per la famiglia piuttosto che lasciare la gestione di un pacchetto di 10.000 utenze all’attuale gestore senza avere qualche convenienza neppure per i consumi comunali comunque pagati dai cittadini bareggesi ?
ANCHE BAREGGIO A ROMA
Anche il circolo del PD di Bareggio ha partecipato alla grande
manifestazione di Roma dell’11 dicembre 2010 per testimoniare il
bisogno di una democrazia costituzionale, solida, capace di dare
risposte ai problemi della gente.C’è una crisi generale seria, la cui
soluzione non è purtroppo dietro l’angolo . Anzi è evidente il rischio
che le condizioni già precarie di milioni di italiani possano peggiorare
se non vi sarà un grande sforzo collettivo nel mettere in gioco
capacità e energie di cui il Nostro Paese è sicuramente capace. Il
nostro non è “il partito del pensiero unico”ma è il partito dal pensiero
che scaturisce dalla discussione tra le diverse voci delle sue anime che
si pongono in modo critico di fronte alle diverse tematiche, è il partito
che non può essere ignorato o messo in un angolo se si vuole un vero
cambiamento della politica ,è il partito che ha tutte le capacità e tutti
i numeri per partecipare in modo diretto alla gestione della cosa
pubblica .
Nel futuro prossimo il PD sarà ancora più incalzante nei confronti del governo Berlusconi incapace di prospettare agli
Italiani nuovi traguardi ; soprattutto incapace di creare le condizioni che permetteranno ai giovani di uscire dal loro
attuale stato di precarietà per ritornare ad essere il motore del futuro economico , sociale e culturale . Il PD si farà
portatore di proposte su cui potranno convergere le idee e i programmi delle diverse componenti politiche in modo da
creare una grande forza che possa sconfiggere questa destra e aprire la strada per il governo dell’Italia . L’Italia deve
rinascere , deve ritornare ad essere un grande paese sempre più al passo con i tempi , sempre più degno della fiducia dei
Paesi europei e mondiali e non più un paese spettegolato,umiliato , dismesso e dimesso , capace solo di accordi con
paesi governati da autoritari della cui amicizia non si può sicuramente andar fieri. In Piazza San Giovanni echeggiava
“Vieni via con me “ : il titolo di una nota trasmissione televisiva e di una canzone che ben si addice all’invito del PD per
tutti coloro che credono nell’Italia democratica e negli Italiani . ,
GLI ATTUALI AMMINISTRATORI NON SANNO DIFENDERE IL NOSTRO TERRITORIO
La ex Strada Statale 11, arteria di grande traffico che taglia il nostro territorio, attraversa come una ferita inguaribile il
nostro comune in una zona da anni completamente urbanizzata, creando alla popolazione residente una serie di
problematiche di tipo viabilistico e di tipo sanitario.È così che iniziava un nostro articolo del novembre2009 che
intendeva sottolineare un grave problema che coinvolge i nostri cittadini residenti lungo l’asse della statale o che per
motivi di lavoro si vedono costretti a percorrere questa via per recarsi al lavoro.Ci auspicavamo che si potesse
finalmente aver imboccato la giusta via, considerando che per la prima volta consiglieri di Regione e Provincia di
maggioranza e opposizione caldeggiavano una risoluzione a questo annoso problema, forti di un accordo che investiva
anche le amministrazioni comunali di Sedriano, Bareggio e Cornaredo, che avevano trovato un accordo economico per
ripartire proporzionalmente i costi per la realizzazione di questa opera.Poi la doccia fredda, la Provincia di Milano
adducendo problematiche di bilancio, dovuti ad un presunto “buco” ereditato dalla precedente amministrazione
provinciale a nuovi tagli di trasferimento, annunciava di togliere il finanziamento alla variante per la SS11 nel bilancio
triennale per le opere pubbliche.Ora nessuno nega che stiamo vivendo un periodo di forte recessione, che obbliga tutte
le amministrazioni a rivedere e meglio considerare le varie postazioni di bilancio al fine di usare i proventi delle tasse dei
nostri cittadini in modo proficuo e non dispersivo.
Permetteteci però qualche riflessione, IL PRESUNTO “BUCO” DI BILANCIO LAMENTATO DALL’AMMINISTRAZIONE
PROVINCIALE NON ESISTE e non vorremmo più sentire lamentele strumentali di questo tipo, in quanto si creerebbe un
alibi per tutte le amministrazioni che si avvicenderanno in futuro, alla luce anche del fatto che il bilancio della Provincia
nell’anno in corso è stato del tutto analogo per importo e quindi impegnato, a quello dell’anno precedente, eccetto per
un ammontare di € 10 milioni dovuti al contributo che la Provincia riceve dall’immatricolazione di nuove auto, ad una
percentuale sulla RC auto ed a un contributo energia.
Questo ci fa dire che dovendo operare delle scelte di tipo
politico, la Provincia ha optato per premiare altre zone che
legittimamente attendevano come noi, contributi per
realizzare opere infrastrutturali, ad esempio e stata
finanziata la Segrate-Pioltello, oppure la Monza-Rho, segno
indiscutibile che i nostri politici locali di maggioranza
“pesano” molto meno dei politici di Segrate o Rho e che se
da una parte anche i cittadini di questi paesi meritano la
necessaria comprensione, NON SI CAPISCE PERCHÉ LA
PROVINCIA DI MILANO INVESTA MILIONI DI EURO
NELL’AUMENTO DI CAPITALE DI SOCIETÀ CHE SI
PREMURANO DI REALIZZARE STRADE AL DI FUORI DELLA
PROVINCIA E SEGNATAMENTE ALLA REALIZZAZIONE DELLA
BRONI –STADELLA.
E’ triste dover fare queste considerazioni, ma è evidente che i politici locali dell’attuale maggioranza non hanno
grande ascolto presso i loro colleghi della provincia e nemmeno la Lega che tanto sbandiera la difesa
dell’interesse locale, rivestendo anche importanti cariche politiche nel settore, è in grado di invertire questa linea
di tendenza, pertanto non ci rimane che sperare nella possibilità che qualche santo nelle pieghe del bilancio per
l’EXPO, consideri che la variante alla SS11, possa rappresentare non solo una soluzione per i cittadini di Sedriano,
Bareggio, e Cornaredo, ma che si prenda atto che questa variante rappresenti una valida soluzione viabilistica che
velocizza il trasporto di tutto il magentino e che può diventare una indispensabile strada di collegamento tra
l’Expo, la fiera e la nuova via di collegamento per l’aeroporto della Malpensa.-Vogliamo pertanto sperare che
l’amministrazione Gibillini possa e non solo a parole, farsi interprete di questa possibile soluzione al fine di
alleviare le evidenti difficoltà che vive una parte consistente dei nostri cittadini.
Trasporto quasi pubblico e quasi inesistente Il problema del trasporto pubblico locale in particolar modo quello della fascia oraria che interessa i lavoratori e gli studenti è esploso
in tutta la sua drammaticità : lo “avevamo detto “già da circa 2 mesi .
La Provincia di Milano titolata alla gestione del servizio,adduce il solito motivo di fare dei tagli significativi al bilancio per mascherare
la scelta di non impegnarsi più direttamente a programmare e sostenere il trasporto pubblico . Da qui la cancellazione di percorsi
considerati non redditizi o anche di corse considerate superflue in alcune fasce orarie e la privatizzazione di altre tratte con il risultato
per il cittadino utente di avere un numero di corse di gran lunga inferiori rispetto le attuali , una minore disponibilità di mezzi
anche nelle fasce orarie di punta tale da provocargli solo un viaggio in condizioni disagevoli e , per di più , dopo il danno la
beffa , con un prezzo del biglietto aumentato del 20-30%.
Una riflessione andrebbe fatta sulla tanto pubblicizzata forbice che deve tagliare per razionalizzare ed anche moralizzare il servizio
pubblico normalmente considerato “ sprecone “. Un conto è razionalizzare il servizio per evitare o eliminare sprechi di denaro
pubblico( particolarmente prezioso in questi tempi di crisi ) organizzando interconnessioni tra le linee di rilevanza e con un bilancio
attivo a cui gli utenti possono accedere utilizzando lo stesso biglietto, un altro conto è tagliare un servizio pubblico e ridurre quello
che sopravvive in condizioni tali da non poter garantire un servizio e anche dignitoso . Trasporto , ma anche scuola, acqua, energia
e sanità sono servizi utili all’intera collettività e come tali devono essere o, meglio , devono tornare ad essere gestiti dal pubblico se
non si vuole privare o ridurre il bene collettivo . Nello specifico dell’attuale disastrosa riduzione del trasporto pubblico viene proprio
da chiedersi se il consiglio della Provincia(Pd L e LEGA NORD ) abbia
preso in considerazione che ,potendo questa sua scelta indirettamente
causare l’aumento di vetture private , in futuro avremmo più intasamenti
del traffico sulle strade e un maggiore l’inquinamento di cui proprio non ne
abbiamo bisogno . Al presente nelle istituzioni pubbliche sembra del tutto
assente l’attenzione e l’impegno per fare del servizio pubblico in generale
un settore efficiente e sufficiente che restituisca ai contribuenti quanto
versato in tasse e quanto loro dovuto come persone civili . Che il
trasporto pubblico andasse migliorato vale dire minori costi e più utilità e
meno tempo di percorrenza non è cosa di oggi . Allora erano state
abbozzate politiche atte ad incentivare l’uso del mezzo pubblico per la
sua convenienza economica ,per il generale risparmio di petrolio e di
inquinamento , per il suo confort e per il suo più breve tempo di percorrenza su strade trafficate grazie a corsie preferenziali. Ma il
discorso è rimasto sospeso per l’avvicendamento di una nuova amministrazione provinciale (PDL e LEGA ) che a quanto pare
preferisce delegare al privato la soluzione di un servizio pubblico : è molto più semplice. Una strana interpretazione del principio di
sussidiarietà fa sì che sia passata la convinzione che là “ dove non arriva il pubblico subentra il privato”.Ma a quali costi per il
cittadino ? Passare ai privati la rete non fruttifera presente in ampie porzioni della provincia milanese comporterà un notevole
aumento del costo del biglietto per consentire al privato di rifarsi degli utili non avuti nonostante la diminuzione o anche soppressione
di corse e di linee. Per non parlare poi del doppio danno economico che avrebbe il cittadino qualora il denaro pubblico intervenisse
ancora una volta a garantire al privato la frizione di utili quale incentivo al mantenimento del servizio pubblico .
Perché allora , per la nostra zona ,non pensare a soluzioni anche ardite ma sicuramente più attinenti ai tempi, quali ri -fare forti
pressioni sulla Regione e sulla Provincia perché realizzino in tempi rapidi e certi la variante alla SS11 in modo tale da utilizzare il
tracciato ora esistente tra i paesi come corsia preferenziale del trasporto pubblico su gomma o su rotaia ? risolva definitivamente il
trasporto nella nostra zona,
Crediamo sia questa una proposta che chi ha responsabilità amministrative dovrebbe saper cogliere se gli sta a cuore l’efficienza del
trasporto pubblico e la soluzione definitiva della congestione del traffico e dell’inquinamento nella nostra zona .
20 NOVEMBRE 2010 :UNA DATA, UN IMPEGNO………..ANCORA DIMENTICATI DA MOLTI ADULTI !
Il 20 Novembre di ogni anno ricorre la GIORNATA MONDIALE DELL’INFANZIA, istituita per ricordarci la
Convenzione O.N.U. sui diritti dell'infanzia approvata il 20 novembre 1989 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e
ratificata da 193 Stati (tra cui l’ITALIA, con Legge n.
176 del 27 maggio 1991). La Convenzione
obbliga gli Stati che l'hanno ratificata ad attuare
tutti i provvedimenti necessari ad assistere i
genitori e le istituzioni nell'adempimento dei loro
obblighi nei confronti dei minori.E’ il più importante
strumento giuridico che afferma i diritti di tutti i bambini
ed è a disposizione di tutti coloro che s’impegnano
affinché ogni bambino e ogni bambina abbiano le
medesime opportunità di diventare protagonisti del
proprio futuro. Afferma e tutela il diritto alla vita,
nonché il diritto alla salute e alla possibilità di
beneficiare del servizio sanitario, il diritto di esprimere la propria opinione e ad essere informati.
I bambini hanno diritto al nome, hanno il diritto di avere un'istruzione, di giocare e di essere tutelati da tutte le forme di
sfruttamento e di abuso. Sono passati più di 20 anni e, sebbene enormi progressi sul fronte
dei diritti dell’infanzia sono stati fatti, molto resta ancora da fare. L'idea stessa che i bambini siano titolari di diritti, ancora
oggi, non è accettata ovunque. Pensiamo ai troppi bambini sottoposti a forme di abuso e di sfruttamento, considerati come
proprietà degli adulti. Non viviamo certo in un mondo in cui “l’interesse del bambino” è il principio ispiratore di ogni
decisione degli adulti (come prescritto dall'articolo 3 della Convenzione). Basti vedere come vengono stanziate le risorse
economiche, che testimoniano una scarsa attenzione a garantire il meglio ai bambini. Senza contare quanti bimbi vengono
coinvolti nelle guerre o muoiono di fame, non frequentano la scuola, sono abbandonati a se stessi quando i loro genitori
muoiono di AIDS. Fatti questi che dimostrano come tutt’oggi i diritti dei bambini e delle bambine vengano negati dal
mondo degli adulti.
Ecco allora l’importanza di una data, di una giornata dedicata all’infanzia, che ci faccia riflettere ed agire.hiesto e
richiederemo un impegno Istituzionale anche a Bareggio: il nostro Paese non può permettersi di dimenticare… Oggi più
che mai serve una forte presa di coscienza che ponga i bambini al centro dello sviluppo umano e che si concretizzi nel
nostro fare quotidiano non solo perché è un ottimo investimento sul futuro, non solo perché la fragilità dell’infanzia ci
chiede , ma soprattutto perché è un loro diritto!
B U O N 2 0 1 1
QUANDO SI FARÀ LA PULIZIA DELLE STRADE
A BAREGGIO ? Da circa un anno la pulizia delle strade avviene solo in occasione di feste comandate o sagre:una sorta di pulizia di primavera utile soprattutto a fornire un’immagine positiva ai cittadini che vengono da fuori paese ma non certo soddisfacente la voglia di decoro dei bareggesi che hanno il sacrosanto diritto di veder le strade del paese sempre o spesso pulite , non fosse altro perché questo è un servizio che i cittadini pagano. Qualche mese addietro è stata indetta una gara per l’espletamento del servizio di pulizia strade, ma a tutt’oggi non si conosce il vincitore di questa gara e non si capisce quindi quando questo servizio sarà in grado di ripartire, riportando le strade ad un livello certamente più consono e decoroso. Qualche perplessità ad onor del vero ci nasce anche sulla tipologia del bando emesso per la gara, in quanto crediamo che chi è titolato a partecipare a questo tipo di gara, non può subordinare l’acquisto della macchina spazzatrice alla vincita della gara, ma ne deve essere già in possesso, in quanto questo si configurerebbe come una gara ad hoc, e ciò non metterebbe in regime di libera concorrenza aziende titolate per effettuare questo tipo di servizio, rinunciano a qualsivoglia beneficio per i cittadini . Perché i cittadini di Bareggio devono pagare un servizio che passa da circa €180.000 a € 345.000 che è la base d’asta del servizio stesso, senza benefici di sorta o incrementi di servizio o ancora servizi aggiuntivi, anzi, in questo nuovo appalto, non si trova traccia del servizio di raccolta sfalci d’erba e arbusti istituito per agevolare in particolare anziani che avevano difficoltà a recarsi presso il centro di raccolta comunale di via Montenero? Ci sorge il dubbio che questo serva ad ammortizzare nel triennio(che è il periodo in oggetto per il contratto)il bene strumentale che deve essere acquistato per il servizio stesso e questo ci pone una serie di ulteriori perplessità. Se l’ammortamento della spazzatrice è calcolato nel triennio e considerando che un bene di questo genere non può essere definito inutilizzabile dopo questo periodo, la spazzatrice alla scadenza del contratto diventerà di proprietà comunale? Oppure si pensa in realtà di estendere questo servizio senza nuova gara al medesimo vincitore per ulteriori tre anni? O stiamo considerando una sorta di “donazione” nei confronti di questa azienda vincitrice che potrà poi utilizzare a suo piacimento ed a scopi privati, un bene interamente pagato dalla comunità bareggese? Il Comune di Bareggio è già proprietario di un mezzo per la pulitura delle strade, che fine a fatto? Perché non viene riutilizzato?Non si venga a dire che non è più funzionante in quanto con una giusta manutenzione ordinaria e straordinaria il mezzo, che ha circa 9 anni, potrebbe essere ancora utile alle esigenze del paese così come lo è la macchina analoga alla nostra, ma molto più vecchia, per il Comune di Cornaredo e e per la sua municipalizzata . E quand’anche si optasse per la sostituzione, perché non considerare questo bene come possibile anticipo a scomputo del pagamento della nuova macchina da acquistare ? Alla luce di queste considerazioni, riteniamo che utilizzare questo tipo di capitolato, senza un minimo di discussione con chi ha approntato e gestito il contratto in corso, denoti una scarsa ragionevolezza : non si vogliono in alcun modo tenere in considerazione le esperienze positive realizzate in precedenza e il carattere di economicità che stava alla base del servizio stesso . Questo modo di approntare il servizio di pulizia non porta ad alcun miglioramento . DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE GIBILLINI SI DOVRÀ SPIEGARE AI CITTADINI PERCHÉ LE STRADE DA TEMPO NON VENGONO PULITE E , SOPRATTUTTO, PERCHÉ CON IL NUOVO CONTRATTO CHE NON AGGIUNGE SERVIZI UTILI, AUMENTA PERÒ IL COSTO A CARICO DEL CITTADINO. Crediamo sia giunto il momento che l’Amministrazione Comunale faccia quanto da tempo promesso: INDIRE UNA PUBBLICA ASSEMBLEA SULLE TEMATICHE RELATIVE ALL’IGIENE AMBIENTALE PER SPIEGARE PERCHÉ IN DUE ANNI I COSTI DEL SETTORE SONO INCREMENTATI DEL 40%, SENZA ALCUN BENEFICIO PER IL CITTADINO .
NON ABBIAMO
PARLATO DI UN
ARGOMENTO di
INTERESSE PUBBLICO
SU CUI VUOI SAPERNE
di PIU’ ?
SCRIVICI !
VUOI FAR CONOSCERE
LA TUA OPINIONE in
MERITO A UNA
TEMATICA di
INTERESSE PUBBLICO ?
SCRIVICI!
LA REDAZIONE
RISPONDERA’ ALLE
TUE ESIGENGE e
PUBBLICHERA’ la
POSTA PIU’
INTERESSANTE .
oppure
p.zza cavour , 6