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  • Per Tullio De MauroISBN 978-88-xxx-xxxx-xDOI 10.4399/97888xxxxxxxx3pag. 3557 (febbraio 2012)

    Parlo spagnolo a Dio,italiano alle donne,

    francese agli uominie tedesco al mio cavallo

    Stereotipi sulle lingue nel tempo

    I C

    : . Lorecchio percosso dalle lingue, . Stereotipilinguistici e opinioni comuni, . Lindole delle lingue, . Le lingue dellamore, . Parlo... a..., . Riferimentibibliografici, .

    . Lorecchio percosso dalle lingue

    NellEnciclopedia italiana e dizionario della conversazione cossono presentati litaliano e le sue indegne lingue confinanti:

    [...] non minore limprovvisa differenza che colpisce lorecchiotra le lingue che parlansi sui due opposti pendii di quelle gigante-sche montagne. A nord vien esso percosso da duri suoni, rauchi egutturali, e da ammassamenti di consonanti perfettamente analo-ghi ad una selvaggia ed alpestre natura. Al sud invece il passeggero[...] tutto detto, mormorato o cantato in un idioma, in cui le pichiare e sonore vocali par che si cerchino reciprocamente, e maisempre si incontrino ondeliminare o ingoiare, quasi pel dirittodel pi forte, ogni consonante un po ritrosa, che minacciasse diturbare con una dissonanza alquanto spiacevole il loro armoniosoconcerto. Quella che egli ode la lingua dellamore, la lingua deivezzeggiatori o scherzevoli diminutivi, la lingua della significanteironia, la lingua sul cui conto domandar puossi se sia stata fatta per

  • Isabella Chiari

    la musica, ovvero se la musica sia stata inventata per essa. Tale lalingua italiana [...].(Aa.Vv. : ).

    Lo sanno tutti che litaliano la lingua dellamore e dellamusica, il francese elegante e raffinato, larabo incompren-sibile, il cinese non ha grammatica e il tedesco una linguadura. Nel modo in cui si costruiscono immagini sedimentatesui popoli, sulle etnie, sui generi, sulle religioni, cos nel tempoe nello spazio si sono di volta in volta formate, trasmesse e spes-so interrotte rappresentazioni condivise sul carattere, lindole,lsprit, il genio delle lingue. Gli stereotipi sulle lingue si eser-citano con semplificata spietatezza sulla propria lingua e sullelingue straniere e possono avere diverse fonti e origini, pi omeno fondate su un intreccio di risposte emotive, osservazionipseudoscientifiche e pregiudizi legati al loro portatore. Come vero che ogni parola ci lega alla storia e alle persone che primadi noi hanno parlato (De Mauro ), dalla stessa storia e dallestesse persone noi assumiamo idee ed espressioni sulla linguastessa che usiamo e da queste spesso ci facciamo guidare neicontatti con un oggetto cos disponibile e cos complesso comela lingua.

    Il concetto di genio della lingua pi di quelli di carattere, in-dole, atteggiamento o disposizione e pi di quello di stereotipo,ha conferito dignit al tentativo di individuare il carattere pe-culiare di una lingua nella storia della linguistica ed lunicoad avere una sua storiografia radicata soprattutto a partire dalSeicento.

    . Lespressione pare sia stata coniata da Amable de Bourzeys nel suo Discourssur le dessein de lAcadmie et sur le diffrent gnie des langues (), ma presenteanche nella Grammaire di Port Royal (Dryhurst , Schlaps , Simone ).Da Rousseau, Voltaire, Condillac, Cesarotti fino a Sapir la nozione di genio dellalingua non abbandona una certa considerazione del linguaggio che mette in luceaspetti non esclusivamente grammaticali (Cesarotti parla di genio grammaticale egenio rettorico) di ciascuna lingua e non passibili di semplice descrizione comparativa,aspetti che coinvolgono il parlante e la sua cultura. Il genio va a cogliere, per certiversi, qualcosa di estetico delle lingue e ben si associa a una indistinta, globale,considerazione sugli effetti di una lingua alle orecchie straniere e sullintreccio

  • Stereotipi sulle lingue nel tempo

    Di natura simile alla nozione di genio quella di stereotipoche invece si applica come meccanismo di alleggerimento delcarico cognitivo e relazionale di fronte a oggetti complessi ed associata quasi sempre a una mancata o superficiale conoscenzadiretta di questo oggetto e a una sorta di mediazione culturaletramite immagini di tali oggetti (Lippmann ). Spesso lo ste-reotipo contiene un elemento relazionale e/o di identificazionedel proprio gruppo in contrapposizione agli altri e dunque ingenere estremizza le differenze. Tutte le caratteristiche deigruppi altri, inclusa la lingua, sono oggetto di semplificazione,generalizzazione e spesso ironia, parodia e presa in giro. Letipologie pi studiate di stereotipo sono quelle legate alletnicite a questioni sociali (il genere, letnia, la nazionalit, i caratterifisici), vi tuttavia un tipo di stereotipo, legato ai precedenti,che riguarda la considerazione delle lingue.

    Gli stereotipi sulle lingue (sulla propria e sulle lingue stra-niere) riguardano non solo lelemento valutativo, ossia latteg-giamento positivo o negativo verso la lingua, ma anche lap-prezzamento delle caratteristiche linguistiche come i suoni, ilvocabolario, la grammatica. Vale la pena dare uno sguardo pida vicino a questi aspetti per osservare la fisionomia che neltempo assumono le lingue nella considerazione di chi non fadel loro studio una professione.

    Non si pu inoltre considerare la questione degli stereo-tipi sulle lingue senza inquadrarla nel problema generaledelle language attitudes e delle ideologie linguistiche (Lam-bert et al. ). Infatti il rapporto con le lingue (la propriae le altre) attiva disposizioni diverse nellapprendente chepercepisce alcuni caratteri in maniera mediata culturalmentee spesso indissolubilmente associata a qualit a loro voltastereotipiche attribuite alla cultura e ai parlanti di quellalingua. Gli stereotipi come gli atteggiamenti si acquisisconoinfatti durante la socializzazione e hanno una funzione di

    ancora difficilmente discernibile tra caratteristiche della lingua e caratteristiche(naturali e culturali) di chi la parla.

  • Isabella Chiari

    identificazione sociale anche e spesso per antitesi a gruppialtri (Schaff ).

    Gli stereotipi sulla lingua sono ben sedimentati in tutte leculture e hanno numerose attestazioni nella fraseologia, nellaparemiologia, e nella letteratura. Il tipo pi frequente di polire-matica per indicare una lingua, o una nozione, incomprensibileha la forma lingua x per me oppure parli lingua x? , ove ilnome della lingua non compresa, presa a paradigma dellincom-prensibilit, cambia come si pu vedere negli esempi seguenti,con una certa preferenza per il cinese:

    () ItalianoParlare arabo/cinese/turco

    () SpagnoloMe ests hablando en chinoMi stai parlando in cinese

    () IngleseIts Greek to me! greco per meIts Hebrew to me! ebraico per meThats Double Dutch! doppio olandese

    () Russoto kitaska gramota dl men scrittura cinese per me

    () PolaccoTo dla mnie chinszczyzna cinese per me

    () NorvegeseDet er helt gresk for meg greco per me

    () Greco cinese per me arabo per me

  • Stereotipi sulle lingue nel tempo

    () Arabo

    Parlo hindi?

    Parla in cinese

    () Ebraico

    cinese per me

    Esistono inoltre altri esempi di fraseologia similare la cuicostruzione e i cui riferimenti sono pi complessi in cui si fariferimento a luoghi, a lingue inesistenti, a espressioni bibliche,a situazioni improbabili:

    () FranceseParler en charabiaParlare confuso

    () SpagnoloHablar en lenguasParlare in lingue sconosciute

    () TedescoDas sind bhmische Drfer fr michSono villaggi boemi per me

    () PolaccoSiedziec, jak na tureckim kazaniuSeduti come a un sermone turco

    () Russorazgovarivat~ na tarabarskom zykeParlare in lingua tarabarsca

    () DaneseDet lyder som en by i Rusland for migMi sembra una citt della Russia

    () CroatoTo mi je pansko selo un villaggio spagnolo per me

  • Isabella Chiari

    La presenza di questo tipo di espressioni pressoch in tutte lelingue del mondo testimonianza innanzitutto di una esigenzadi identificazione linguistica del s e, solo in seconda battuta, dicontatti pi o meno prolungati e/o superficiali con lingue altre.

    Gli stereotipi sulle lingue esibiscono caratteri molto differen-ti quando siano applicati alla propria lingua o alla lingua altrui, oancora alla propria parlata da stranieri. Si pu generalmente os-servare che la maggioranza degli stereotipi relativi alla proprialingua materna sono di carattere normativo, ossia mostranouna rappresentazione regolativa su come la lingua debba essereparlata o scritta, sugli errori tipici da evitare, sullinadeguatezzadi alcuni parlanti alla gestione delle diverse componenti dellalingua (spesso focalizzate sullortografia e su aspetti di sintassi).Questo contributo fornir una panoramica di diverse tipolo-gie di osservazione stereotipica sulle lingue e si focalizzersulla percezione comune che una data comunit ha relativa-mente a specifiche lingue straniere, siano esse lingue con cuisi hanno contatti diretti e ripetuti, siano lingue lontane e pococonosciute.

    . Stereotipi linguistici e opinioni comuni

    Per osservare i fenomeni di stereotipizzazione necessarioindividuare luoghi di comunicazione collettiva che siano ca-ratterizzati da scambi occasionali di tipo non specialistico, poi-ch lo stereotipo tende a manifestarsi eminentemente nellaconversazione informale. Si quindi scelto di osservare gli ste-reotipi linguistici confrontando testimonianze della tradizioneletteraria e saggistica italiana e fonti contemporanee derivateda dichiarazioni spontanee presenti nei social network. Si dunque costruito un corpus ad hoc estraendo dati dal social net-work Twitter, spesso usato per ricerche di tipo opinion mining.

    . Twitter (www.twitter.com) uno strumento di condivisione esclusivamentetestuale che ha due caratteristiche rilevanti per lanalisi linguistica: dispone di un

    www.twitter.com

  • Stereotipi sulle lingue