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© Hospice du Grand-St-Bernard Camos fece costruire una ruota da posizionare nella grande cucina dell’Ospizio, all’interno della quale veniva inserito un San Bernardo che con i suoi passi faceva girare gli spiedi. Questi cani divennero famosi anche al di là dei confini elvetici, grazie al contributo di Napoleone Bonaparte e del naturalista Friedrich Meiser. Nel maggio del 1800, Napoleone e il suo esercito ebbero modo di conoscerli durante la traversata dei passi alpini. Friedrich Meiser si assicurò che Barry I, famoso per aver salvato 40 persone, venisse imbalsamato dopo la morte e fosse conservato presso il Museo di storia naturale di Berna, dove si trova ancora oggi. Circa dalla metà del 17° secolo fino al termine della Seconda guerra mondiale, i San Bernardo hanno aiutato i canonici nell’apertura delle strade in inverno e nel soccorso ai viaggiatori stremati o feriti. Ma vale la pena di guardare ancora una volta al passato per scoprire quali altri preziosi servizi ha prestato questa razza canina. La sua storia è documentata per iscritto fin dal 1700, quando il canonico Vincent La storia dei cani San Bernardo NEWS La tradizione continua N. 4 / settembre 2017

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Camos fece costruire una ruota da posizionare nella grande cucina dell’Ospizio, all’interno della quale veniva inserito un San Bernardo che con i suoi passi faceva girare gli spiedi.

Questi cani divennero famosi anche al di là dei confini elvetici, grazie al contributo di Napoleone Bonaparte e del naturalista Friedrich Meiser. Nel maggio del 1800, Napoleone e il suo esercito ebbero modo di conoscerli durante la traversata dei passi alpini. Friedrich Meiser si assicurò che Barry I, famoso per aver salvato 40 persone, venisse imbalsamato dopo la morte e fosse conservato presso il Museo di storia naturale di Berna, dove si trova ancora oggi.

Circa dalla metà del 17° secolo fino al termine della Seconda guerra mondiale, i San Bernardo hanno aiutato i canonici nell’apertura delle strade in inverno e nel soccorso ai viaggiatori stremati o feriti. Ma vale la pena di guardare ancora una volta al passato per scoprire quali altri preziosi servizi ha prestato questa razza canina.

La sua storia è documentata per iscritto fin dal 1700, quando il canonico Vincent

La storia dei cani San Bernardo

NEWS

La tradizione continua

N. 4 / settembre 2017

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Nel primo dopoguerra, nei paesi a noi limitrofi la miseria era grande, con un conseguente aumento delle attività di contrabbando ai confini elvetici. Durante gli anni ’20, le pattuglie di guardia al confine con l’Italia sul colle del Gran San Bernardo erano accompagnate da cani San Bernardo.

Nell’agricoltura, fino agli anni ’50 i San Bernardo venivano utilizzati per il trasporto del latte nei caseifici e anche nel piccolo commercio, come ad esempio nella vendita porta a porta, i cani avevano il compito di trainare dei carretti.

La crescita della motorizzazione e l’arrivo del primo elicottero sul Gran San Bernardo a febbraio 1955 hanno cambiato i campi di attività dei cani. Nel 1964, con l’apertura del traforo, in inverno i viaggiatori smisero di transitare per il passo e i cani persero la loro utilità per funzioni importanti come le attività di soccorso.

I nostri cani hanno l’onore di portare il nome del fondatore dell’Ospizio, San Bernardo di Montjoux. Per molti secoli hanno aiutato nelle operazioni di soccorso e oggi portano ancora il suo nome, che tengono alto esercitando funzioni di utilità sociale o come cani da accompagnamento, delle funzioni che continueranno a svolgere anche in futuro.

Fino all’inizio del 19° secolo, i cani venivano allevati principalmente per eseguire compiti per i loro padroni, ad esempio per fare la guardia, aiutare nella caccia o per il trasporto e il traino. Ma ben presto i San Bernardo vennero introdotti nelle corti reali come cani da compagnia o come segno di prestigio.

Perfino la regina Vittoria della Gran Bretagna acquistò due San Bernardo nel 1840.

Anche Carlotta di Schaumburg-Lippe, regina del Würtemberg, si lasciò fotografare con un San Bernardo attorno al 1900.

In seguito furono i cittadini benestanti a scoprire questi cani, perché finalmente ci si poteva permettere di avere un cane a scopi non puramente economici. A giudicare dalle vecchie fotografie, ci si mostrava volentieri in compagnia dei cani.

Anche in periodi di guerra i San Bernardo prestarono grande aiuto all’uomo. Durante la Prima guerra mondiale il livello di motorizzazione delle truppe era estremamente limitato e per i trasporti venivano utilizzati cavalli, muli e addirittura cani. Le truppe francesi ad esempio ricorrevano ai San Bernardo per trasportare la loro cucina da campo.

Pattuglia delle guardie di confine negli anni ’20

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San Bernardo per il trasporto del latte

San Bernardo che traina una cucina da

campo durante la Prima guerra mondiale

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La tradizione continua

INTERVISTA RITRATTO

Hesta du Grand-Saint-Bernard

Nata il 08.01.2013 Taglia e peso: 71 cm, 55 kg

La femmina a pelo lungo Hesta è la figlia di Wenda du Grand-Saint-Bernard e di Ermes du Chateau Robert. Mostra attaccamento, però è anche molto sensibile e reagisce subito. Come la maggior parte dei cani San Bernardo, Hesta è piuttosto ingorda, e può anche essere davvero testarda. Le piace fare gli esercizi e dimostra di essere molto motivata. Con grande gioia e abilità Hesta riesce a mettere una palla nel canestro o a dipingere una colorata "opera d’arte" sul piccolo cavalletto. Però si lascia distrarre facilmente da ciò che la circonda.

Nell’agosto 2016 Hesta ha dato alla luce 9 cuccioli per i quali si è rivelata un’ottima madre. Sua figlia Rangoon vive alla Fondation Barry. Come la mamma, Rangoon è una cagnolona vivace, socievole e desiderosa di apprendere. I fratelli e le sorelle di Rangoon hanno trovato una nuova casa presso famiglie diverse.

Hesta ha già fatto anche un lungo viaggio. Nel maggio 2014, insieme ad altri cani San Bernardo della Fondation Barry, si è recata in Finlandia all’esposizione dell’Unione Mondiale dei Club del San Bernardo (WUSB). Nella categoria dei cani giovani, ha ottenuto un ottimo 2° posto.

La guardiana, Karen Roduit, si è presa cura di Hesta fin da quando era cucciola, e ha raccontato un esempio della sua capacità di apprendere: pur essendo un cane giovane, Hesta ha eseguito molto bene un difficile esercizio. Karen non voleva premiarla solamente con il solito biscottino, ma con qualcosa di speciale da rosicchiare, che ha tirato fuori da un armadio. Hesta aveva notato questa cosa. Così nei giorni successivi, anche dopo aver eseguito solo un piccolo esercizio, correva immediatamente davanti all’armadio aspettando la sua ricompensa.

Quest’anno la Confederazione Svizzera emette una moneta commemorativa dedicata ai cani San Bernardo. Marius Haldimann, direttore di Swissmint, ci racconta qualcosa in più.

Cos’è esattamente una moneta commemorativa? Dal 1936, la Confederazione Svizzera conia delle monete commemorative su tematiche di importanza nazionale.

Come è nata l’idea di creare delle monete dedicate a Barry? Il San Bernardo è motivo di orgoglio per la Svizzera ed è il nostro cane nazionale, noto a grandi e piccoli ben oltre i confini nazionali. Per questo dedicare la moneta d’oro di quest’anno a questo cane che ha salvato numerose vite umane è stata una scelta facile.

Chi acquista le monete commemorative? Swissmint vende le sue monete commemorative a collezionisti e commercianti di tutto il mondo, oltre a persone interessate a tematiche particolari.

Come nasce la moneta? Come viene prodotta? In base allo schizzo dell’artista, l’incisore di Swissmint crea un modello virtuale tridimensionale. In questo modo, la ricchezza di dettagli del disegno originale viene valorizzata pienamente. Quando il modello corrisponde al risultato auspicato, il motivo, partendo dai dati disponibili, viene ridotto alla dimensione della moneta e fresato su un cilin-dro d’acciaio. Ripetendo più volte l’operazione di contro si ricava lo stampo di conio negativo, che rappresenta l’immagine con maggiore precisione e alla rovescia.

Per creare la moneta d’oro dedicata a Barry in qualità fondo specchio, lo stampo di conio e i tondelli sono sottoposti a una lavorazione speciale. Ogni moneta viene realizzata individualmente, analizzata sotto una lente d’ingrandimento e infine inserita manualmente in un con-tenitore apposito e in un astuccio ad apertura scorrevole, corredato con un certificato di autenticità numerato.

Quali sono le caratteristiche della moneta dedicata a Barry? È stata disegnata dall’artista Maya Delaquis e realizzata in oro. Il suo valore nominale legale è di 50 franchi svizzeri. La tiratura è di 4’500 esemplari, ogni moneta con certificato di autenticità numerato. Il prezzo d’acquisto è di CHF 580.-.

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La tradizione continua

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B Nicht frankierenNe pas affranchirNon affrancare

Fondation Barry du Grand-St-BernardRue du Levant 341920 Martigny

AGENDA

Edizione e redazione: Fondation Barry du Grand-Saint-Bernard, CH-1920 Martigny

Stampa: Baumer AG, Islikon

Tiratura: 85’000 esemplari

Appare da quattro a sette volte l’anno

Edizione: settembre 2017

Abbonamento annuale: CHF 5.-

IMPRESSUM

Domenica 1° ottobre 2017, la Famiglia Barry accompa- gnerà i suoi cani nella loro discesa autunnale dal passo del Gran San Bernardo verso Super-Saint-Bernard.

Gli appassionati di cani e tutti gli interessati sono invitati ad accompagnare i collaboratori della Fondation Barry in questo trasferimento. Già oltre 250 anni fa, i San Bernardo compivano questo percorso, accompagnati dai marronnier (inservienti dell’Ospizio) in cerca di persone smarrite tra le nevi. Un’occasione unica, quindi, per riscoprire un pezzo di storia e tenere al guinzaglio i cani per un tratto del percorso.

Maggiori informazioni su www.fondation-barry.ch

Gli interessati alla discesa dal passo possono iscriversi rivolgendosi al seguente indirizzo e-mail: [email protected] o telefonando al numero: 027 722 65 42.

Fino al 30 settembre Esposizione BernARTiner a Berna

18 ottobre Vendita all’asta BernARTiner all’Hotel Schweizerhof, Berna, alle ore 17.15 (fino alle ore 19.00 circa). Partecipazione senza prenotazione.

Per ulteriori informazioni dettagliate, visitare www.fondation-barry.ch.

Discesa dal passo con i Barry

Panoramica dei prossimi eventi

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Fascia «Barry» Questa fascia rossa con un motivo dedicato ai San Bernardo è sia bella che utile, perché protegge il capo dai raggi del sole. 100% poliestere, lavaggio a mano.

Prezzo CHF 11.50*) Prezzo donatori (-10%) CHF 10.35*)

Astuccio «Barry» in peluche Per i giovani amanti dei San Bernardo, questo splendido astuccio in peluche con penna e matita è il compagno ideale per la scuola. Lavabile a 30 °C.

Prezzo CHF 21.90*) Prezzo donatori (-10%) CHF 19.70*)

Moneta commemorativa «Barry» Esclusiva moneta commemorativa in oro per gli amanti dei San Bernardo. Tiratura limitata a 4’500 esemplari, corredata di certificato di autenticità numerato.

Prezzo CHF 580.00

Set di magneti «Barry» Quattro magneti raffiguranti dei cagnolini per fissare ad esempio al frigorifero informazioni importanti o cartoline.

Prezzo CHF 15.60*) Prezzo donatori (-10 %) CHF 14.00*)

Ho ordinato:

.... Astuccio «Barry» CHF 19.70*)

.... Set di magneti CHF 14.00*)

.... Fascia «Barry» CHF 10.35*)

.... Moneta CHF 580.00*)

+ *) Porto e imballaggio CHF 8.50

.... Astuccio «Barry» CHF 19.70 set*)

.... Set di magneti «Barry» CHF 14.00 set*)

.... Fascia «Barry» CHF 10.35 pezzo*)

.... Moneta commemorativa CHF 580.00 pezzo*)

+ *) Porto e imballaggio CHF 8.50

Vi prego di inviarmi la documentazione per la carta di credito o prepagataCornèrcard Barry

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Carta di credito o prepagata Cornèrcard Barry

Quest’autunno verranno messe in commercio per la prima volta le prime, esclusive carte di credito e prepagate VISA e Mastercard dedicate ai Barry.

In questo modo i titolari potranno sostenere la Fondation Barry con i loro acquisti online e nei negozi. Per ogni nuova carta ordinata, Cornèr Bank verserà alla Fondation Barry un importo di CHF 100 (CHF 10 per le carte prepagate).

Inoltre, la banca donerà alla Fondation Barry anche 0,1% del fatturato dei titolari.

Carta di credito: per il primo anno CHF 40 invece di CHF 80

Carta prepagata: CHF 50 (CHF 25 fino ai 26 anni di età)

Chi è interessato può ottenere i documenti utilizzan-do la cartolina preaffrancata allegata, per telefono al numero 027 722 65 42 oppure via e-mail all’indirizzo [email protected].

Ho ordinato:

.... Astuccio «Barry» CHF 19.70*)

.... Set di magneti CHF 14.00*)

.... Fascia «Barry» CHF 10.35*)

.... Moneta CHF 580.00*)

+ *) Porto e imballaggio CHF 8.50

Il 2017 è un anno ricco di attività per gli amanti dei San Bernardo. Abbiamo iniziato a giugno, con una camminata a tappe insieme ai nostri Barry da Martigny a Berna. Ma non si è trattato solo di una semplice passeggiata, perché lungo il percorso abbiamo visitato anche delle istituzioni sociali, dove i nostri cani hanno mostrato ancora una volta le loro qualità davvero uniche.

Dopo la camminata, abbiamo partecipato all’inaugura-zione di BernARTiner sulla Piazza Federale, dimostrando a tutti chi sono le vere star nel nostro paese.

Anche la Confederazione punta sui San Bernardo: contemporaneamente a questa edizione saranno emesse 4’500 monete commemorative dedicate ai Barry, che non mancheranno di entusiasmare sia i collezionisti di simbologia elvetica che gli amanti di questa razza canina.

Il San Bernardo è l’animale nazionale svizzero? Il Museo

EDITORIALE

NOVITÀ

nazionale di Zurigo ha posto questa domanda nella sua attuale mostra «Bestialmente svizzeri», nella quale Barry se la vedrà con la mucca, la marmotta e lo stambecco per questo ambito riconoscimento. Secondo i sondaggi, il San Bernardo occupa la prima posizione nel cuore degli svizzeri, perché rappresenta per eccellenza un simbolo e una risorsa culturale per il nostro Paese. Per questo noi ci impegniamo ogni giorno a preservare per il futuro i San Bernardo e tutto ciò che rappresentano.

Il vostro Claudio Rossetti Direttore

Care lettrici, cari lettori,