Mondo Agricolo n.6
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be strong, be KUHNcoltivazioni l allevamento l paesaggio
0611-PROD-AXIS-210-297-IT
www.kuhn.it
“Oltre 7000 balle all’anno senza mai fermarsi”
“Il lavoro della big baler su paglia ed erba medica è
continuo per tutta la durata della stagione di raccolta.
Fermarsi anche un solo giorno sarebbe un grave danno. La
LSB 1290 non teme nessuna sollecitazione ed è
estremamente afi dabile in ogni condizione di lavoro.”
“Il prodotto raccolto è destinato prevalentemente alle stalle. La qualità è dunque fondamentale”“Per mantenere inalterate le caratteristiche nutritive, il
foraggio deve essere imballato a regola d’arte. Il rotore
integrale e l’infaldatore professionale della LSB 1290
assicurano un trattamento delicato del prodotto e la
produzione di balle omogenee. Indipendentemente dalle
dimensioni dell’andana il risultato è impeccabile.”
VERUCCHI ACHILLE & C. Snc, contoterzista, Anzola dell’Emilia BO
Massima resistenza negli impieghi più intensivi.LSB 1290, l’affi dabilità prima di tutto.
Schmack Biogas Srl
Via Galileo Galilei, 2/E
39100 Bolzano
Tel.: 0471 1955000
Fax: 0471 1955010
www.schmack-biogas.it
Con oltre 15 anni di esperienza, Schmack Biogas è azienda leader nella progettazione e rea-
lizzazione di impianti a biogas. Proponiamo impianti da 250 a 999 kW di potenza elettrica, per
garantire soluzioni su misura per ogni azienda agricola. Tecnologia ed innovazione sono le nos-
tre parole d’ordine: lo sviluppo continuo delle componenti e l’attenzione per la ricerca caratte-
rizzano la nostra azienda fin dalla fondazione, e fanno dei nostri impianti la soluzione ideale per
chi pretende il meglio.
Schmack. Professionisti del Biogas.
Impianti a Biogas - Tecnologia e innovazione Schmack
sionismo adottato nelle
demolizioni da Comuni
non privati dall’alto di re-
sponsabilità e poteri, ha
ben chiarito, ce ne fosse
stato bisogno, quale sa-
rebbe stato il giusto mo-
do di procedere) sono
venuti, oltre a refoli di vi-
ta, socialità e speranza
per il Centro semideser-
to, anche elementi di no-
tiziabilità per una situa-
zione altrimenti dimenti-
cata. Aggregate attorno a
“Percorsi di Gusto”, il lo-
cale della bravissima Mar-
zia Buzzanca, le “Cene a 4
Mani” (è il claim) con Ol-
dani, Tassa, Romito, Ulias-
si, Zonfa, Santin, e i mae-
stri del lievito Bonci, Sor-
billo, Pepe, Bosco, sono state il mezzo
per bucare il muro di carta mediatico
e riportare nei tg nazionali e sui gran-
di giornali il respiro della città ferita.
Dietro il proscenio intanto recupera il
mondo produttivo. Tornati in pista
con nuovi laboratori (finalmente!) ar-
tigiani come il bravo norcino Mauro
De Paulis, e con lui un team di ‘casari’
e coltivatori di vaglia, incoraggiati
dalle luci riaccese dalle iniziative
aquilane e dalla presenza di troupe e
inviati venuti a cercare anche loro.
Idem sul fronte vino, con le aziende
colpite dal sima (Valle Reale e Cataldi
Madonna per tutte) tornate brava-
mente in pista a meritarsi premi e ri-
conoscimenti.
Ciliegina sulla torta infine a Navelli,
piccolo storico (e piagato) borgo, “ca-
pitale” dell’area del rinomato zaffera-
no Dop dell’Aquila: in primavera vi ha
debuttato un Festi-
val dedicato ai Vini
Naturali. Il succes-
so fresco e imme-
diato promette re-
plica. Tra un anno.
Che L’Aquila &
dintorni si atten-
dono, è ovvio, dal
“sapore” ancora
migliore. ���
GIUGNO 2012| MONDO AGRICOLO | 21
C’è voglia di normalitàe di superare i problemidel sisma di tre anni faA L’ Aquila cucinanoi grandi chefA Navelli il festivaldei vini naturali
Il clou è stato quando il sindaco
(allora uscente) dell’Aquila Mas-
simo Cialente ha ringraziato
Heinz Beck, il tristellato chef
della Pergola di Roma, per esse-
re venuto (come altri colleghi
famosi) a cucinare nell’unico ristoran-
te di qualità rimasto aperto nel Centro
Storico aquilano, e gli ha dato un ap-
puntamento: «La inviteremo – ha det-
to – a cucinare e far festa con noi, se ci
sarò ancora, se la città vorrà (era im-
minente il voto per le Comunali ndR)
tra 5 anni: quando questo pezzo di
Centro sarà – è il mio impegno - ri-
scostruito». Cialente (poi largamente
rieletto) non scorderà di certo la ri-
sposta arguta di Beck: «Sindaco, io tor-
R E P O R TA G E T E R R E M O T O
no di sicuro prima. Ma se tra 5 anni lei
non fa davvero tutto, torno, ma con
Striscia la Notizia!!». Accordo fatto,
dunque. E forchetta - più che spada…
- di Damocle pendente sul capo di
un’amministrazione che tutti sperano
non inadempiente…
Potenza del cibo, della cucina e di
quel che c’è dietro: il mondo produtti-
vo primario, agricolo. Dna e motore
dell’alimentare e, di riflesso, delle sug-
gestioni affettive, di costume, di vita
(ed economiche) che sa innescare a
catena. Proprio da questa iniziativa dei
cuochi celebri venuti a giro a L’Aquila
a cucinare nei tre anni e rotti da cui
dura il limbo post sisma di questa città
pietrificata, fino a
ieri, tra edifici con-
dannati e mai ab-
battuti tenuti su
da ridde di puntel-
li (molti ancora
coi detriti dentro)
e di palleggi di re-
s p o n s a b i l i t à
(quanto accaduto
in Emilia e il deci-
di Antonio Paolini
Il sapore della speranza
L’ Aquila rinasce anche grazie a ristoranti come “Percorsi di gusto” della brava Marzia Buzzanca
BUONO A SAPERSI...
“Poesie con qualcuno dentro”(Nino Aragno Editore). Iltitolo del nuovo libro di
poesie di Ennio Cavalli (capo-redattore culturale del GiornaleRadio Rai) fa subito comprendere ilcampo d’azione. Nei suoi versi nonc’è qualcosa, ma “qualcuno” (ed èfacile immaginare chi) in carne edossa. I suoi pensieri, la sua ironia, lasua esistenza che è anche la nostra.C’è anche la morte, la perdita dellapersona cara, un dolore difficile dalenire. Versi che si portano dentropure molto habitat, natura,agricoltura (con poesie, ad esempio,che si intitolano “Storia delpomodoro”, “Storia della patata”,“Storia del tacchino”, ecc.).Le varie composizioni raccolte sonostate divise in varie sezioni: “Poesiecon qualcuno dentro” (che poi dà iltitolo all’opera), “Poesie con affaccio(ispirate da luoghi visitati edincontri), “Poesie incivili” (cheaffondano nella realtà, che sfocianonella denuncia), “Poesie con tutto iltempo” (che hanno una dimensione(a)temporale), “Poesie con gli occhi
verdi” (ma anche azzurri, neri). Inchiusura i “versi-manifesto” dellalirica “Questa poesia” ci indicanocosa è l’arte per Ennio Cavalli: lapoesia è lurida, ludica, logora, hal’asprezza della carta vetrata, o iricami tarlati… Si avverte il“bisogno” del poeta di parlare, didarsi in pasto agli altri. In quest’opera non aspettatevi versiastratti, vuoti, o aulici, spirituali. E’semplicemente arte vera, che haocchi per guardare (anche perpiangere), che ha carne che la riveste.E’ corporea ma sempre profonda,intensa, riflessiva. Il premio nobel per la letteraturaDerek Walcott ha dedicato a EnnioCavalli una sua lirica, ricordandocome la morte gli ha infuso saggezza(«un’autorità - scrive - che solo ildolore conferisce»).
Gaetano Menna
LA NUOVA RACCOLTA DI LIRICHE DI ENNIO CAVALLI
Poesie con l’agricoltura dentro
Il 9-10 giugno si è tenuta a New York(Governors Island) "Figment", il week-end dell'innovazione-intrattenimento.L’obiettivo è stato quello di celebrare la partecipazione nel processo artisticoe culturale, dove tutto è possibile.Governors Island è stata trasformatacosì in un grandissimo, unico,straordinario art-work su larga scala,un giardino in cui fruire di sculture e installazioni. Ogni anno vengonoselezionati progetti e opere d’arte,originali, che poi vanno a far partedell’evento vero e proprio.
A New York spunta il giardino dell’ arte “naturale”
Si avverte il “bisogno”
del poeta di parlare,
di darsi in pasto agli altri
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GLI ANNI 60, DALLA SPENSIERATEZZA ALLA FEROCIA
A T T U A L I T À D A L L E I M P R E S E
Specializzazione e volontàdi continua innovazione,
coniugate con una politicacommerciale improntata algrande feeling con la clientelae alla soddisfazione delle suenecessità. Sono le carte vin-centi della Tecnoagri di Con-selice (Ravenna). Molto vivacee dinamica, la ditta vanta oggiun vasto assortimento di macchineall’avanguardia, personalizzabili se-condo le esigenze specifiche, in cuispiccano quelle per il movimentoterra, con una linea completa di re-troescavatori e relativi accessori,escavatori portati, bracci retroesca-vatori, benne per miniescavatori, tri-velle idrauliche. Il bollino “Only FirstQuality” certifica che i prodotti Tec-noagri vengono fabbricati con ma-teriali di prima qualità e da mae-
stranze altamente professionali. In li-nea con queste prerogative, la seriedi trivelle idrauliche, pensate e pro-dotte da Tecnoagri, recepisce ap-pieno la richiesta del mercato chesiano applicabili con il minimo di-spendio di tempo ed energie. Costi-tuite da una testata idraulica fornitadelle più svariate tipologie di attac-co a misura per il montaggio suqualsiasi braccio o piastra, questetrivelle possono essere abbinate
con ogni tipo di escavatore,retroescavatore e skid loadersper applicazioni standard orealizzate su specifica delcliente in qualunque sfera diutilizzo agricolo ed edilizio. Laloro testata è infatti dotata diun motore orbitale accoppia-to ad un riduttore epicicloida-le con albero esagonale per
l’applicazione di punte elicoidali eprolunghe di varie lunghezze e disvariati diametri, con differenti tipo-logie di utensili terminali per poterperforare sia i terreni agricoli siaquelli sassosi e rocciosi, fino al cal-cestruzzo. Per di più, ciò che rendeparticolarmente versatili le trivellefirmate Tecnoagri è la possibilità diapplicare, al posto della punta elicoi-dale, una vite a cuneo spaccalegnacaratterizzata da grande efficacia.
� C O N T E S T A T A ID R A U L IC A P E R Q U A L S IA S I T IP O D I U T E N S IL E Le trivelle Tecnoagri versatili e di facile applicazione
Au r elio Picca, con il romanzo“Addio”(Bompiani) ci riportanei feroci e straordinari anni
Sessanta, a bordo di una moto in cuiscorazzare in lungo e in largo per ilPaese. Il protagonista è un ragazzo distrada con la maschera di AlainDelon, in viaggio sulla rottaMarsiglia-Milano. Il romanzoaffronta il tema della perditadell’innocenza dell’Italia in quell’ultima stagione mitica della nostrastoria collettiva. Siamo nell’epoca delboom economico, che si lasciadefinitivamente alle spalle la guerra ela ricostruzione e, apparentemente, sisente spensierata e innocente, liberasull’onda delle mille canzonette. Fa
tenerezza questo Paese che vuolesprovincializzarsi alla guida diCinquecento Fiat, Fulviette e GiulieSuper Alfa Romeo. Gli anni ‘60furono un canto popolare dove levoci dei giovani in motocicletta, siunivano ai talenti di Sanremo e dei45 giri: Celentano, l’Equipe 84, LucioBattisti, Fabrizio De André, CaterinaCaselli, Luigi Tenco. C’è ingenuità, cisono i concerti di Gianni Morandi,ma intanto la mala si organizza ediventa sempre più spietata. I sognisono infranti il 17 febbraio 1967,quando una rapina scuote lecoscienze degli italiani: sull’asfaltocaddero, sotto i colpi dei rapinatori, ifratelli Silvano e Gabriele
Menegazzo. È l’omi-cidio di via Gatteschia Roma. PoiCharles Manson, a Los Angeles, fecemassacrare Sharon Tate. Nella pineta diVecchiano, a Viareggio, ritrovarono ilcorpo di un dodicenne. Picca ci facomprendere come dal profondo dellerealtà metropolitane agli anni dipiombo il passo è stato nulla più di ungrande salto. Questo romanzo è caricodi rombo di motori, di arte pop e dichitarre. Aurelio Picca ci fa viaggiare, atrecento chilometri all’ora, sull’ultimagiovinezza possibile prima che ilpiombo ricopra i sogni intatti. (G. M.)
L’Italia senza innocenza