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La riforma Madia e i servizi pubblici locali

ANM, una società unica con obiettivi importanti per il futuro di Napoli e della sua mobilità

TPL, servizi pubblici locali e riforma Madia: un po' di chiarezza

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Il disegno di legge delega al Governo in materia di riorga-nizzazione delle amministrazioni pubbliche, meglio noto come “riforma Madia”, è approdato alla Camera dopo essere stato approvato il 30 aprile dal Senato e sarà proba-bilmente il nuovo “cavallo di battaglia” del governo dopo l’approvazione della riforma della scuola. La discussione al Senato ha occupato quasi otto mesi e il testo ora all’esame della Camera non appare ancora definitivo, perché in real-tà si lavora anche sulle norme che appaiono più contestate come quelle sulla dirigenza, la riorganizzazione degli uffici territoriali dello Stato e via dicendo.Il ddl Madia contiene però anche norme sul “riordino della disciplina delle partecipazioni azionarie delle amministra-zioni pubbliche” (art. 14) e sul “riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di interesse economico generale” (art. 15) che spesso vengono sottovalutate quando si fa riferimento al provvedimento, ma che rischiano di ripro-porre situazioni purtroppo già viste in passato.La domanda, posta in termini brutali, è: la nuova disciplina riguarderà anche il trasporto pubblico locale? Il pensiero corre subito all’ingorgo normativo e agli autentici “pastic-ci” di disposizioni di legge che si determinò col famoso ar-ticolo 4 del D.L. 138, su cui è intervenuta poi la mannaia della Corte costituzionale dopo l’altrettanto famoso “re-ferendum sull’acqua”: un gran bailamme determinato in gran parte dal voler comprendere a forza il TPL dentro il calderone dei servizi pubblici locali.Per la verità, nel ddl Madia, si sottolinea che il governo – nell’esercizio del potere di delega attribuito dalla leg-ge in questione – si atterrà “ai seguenti principi e criteri direttivi generali” e al primo punto viene indicata la “ela-borazione di un testo unico delle disposizioni in ciascuna materia, con le modifiche strettamente necessarie per il coordinamento delle disposizioni stesse”: il che fa sperare che venga comunque salvaguardata la specificità del TPL, e che – soprattutto – qualsiasi norma venga adottata sia armonizzata con la legislazione di riforma del settore che, contemporaneamente, è in via di definizione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché con le norme dettate dall’Autorità di Regolazione dei Traspor-ti, che - dopo aver avviato la consultazione - si appresta ora ad emanare l’atto di regolazione in materia di gare per l’assegnazione dei servizi di trasporto pubblico locale di passeggeri.L’ansia riformatrice del governo è apprezzabile, ma va ri-

cordato che il settore del TPL è già “scampato” ad un inter-vento legislativo nel cosiddetto disegno di legge “Concor-renza” ad opera del Ministero dello Sviluppo Economico: in quella occasione, l’allora ministro Lupi si battè perché restasse al suo dicastero la competenza di intervento e uno dei motivi principali della richiesta era proprio l’esi-genza di dare “organicità” al complessivo disegno di leg-ge di riforma del settore. Poi la guida del MIT ha vissuto l’avvicendamento con Graziano Delrio e la riforma del TPL (più volte annunciata e più volte data per “pronta”) sem-bra che debba essere presentata al massimo entro la metà del mese di giugno. Perlomeno nell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, la riforma TPL dovrebbe - quindi -battere sul tempo la “riforma Madia”, ma si dovrà vedere quale sarà il successivo percorso in Parlamento: l’ultimo provvedimento organico in materia di trasporto pubblico locale risale al decreto legislativo n. 422 del 19 novembre 1997, una legislazione risalente cioè al secolo scorso (det-to senza alcuna ironia, perché così è: comunque si tratta di 18 anni fa). In seguito, sono intervenute tutta una con-gerie di norme di cui si trova in parte traccia nelle “Schede di lettura” elaborate dagli Uffici studi di Camera e Sena-to che accompagnano il percorso dell’attuale disegno di legge Madia, ma in cui è evidente che molti interventi sul TPL hanno fatto parte di provvedimenti che riguardavano “l’insieme” dei servizi pubblici locali, dando indubbiamen-te lavoro a frotte di giuristi, ma alimentando anche una notevole dote di confusione come dimostra – appunto – la vicenda del ricordato D.L. 138. Insomma, sarebbe bene prendere lezione dal passato e mettere mano finalmente a una legislazione coerente e organica per il trasporto pubblico locale, come merita la specificità del settore e come richiedono praticamente da sempre associazioni come ASSTRA e ANAV. Anche i proverbi insegnano che “troppi medici finiscono per am-mazzare il malato”: e il trasporto pubblico locale ha invece bisogno di vivere, perché ogni giorno le società moderne sempre più complesse ne reclamano l’esigenza e perché sempre più decisivo è il ruolo che questo settore è chia-mato a giocare per lo sviluppo economico e sociale e per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

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Editoriale

TPL, servizi pubblici locali e riforma Madia: un po' di chiarezza

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TPL, servizi pubblici locali e riforma Madia: un po' di chiarezza La riforma Madia e i servizi pubblici locali

Il disegno di legge per le deleghe al governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, meglio noto come “riforma Madia”, è in discussione in Parlamento: dopo l’approvazione da parte del Senato lo scorso 30 aprile, è ora all’esame delle commissioni della Camera, ma ancora non si conoscono i tempi di un’approvazione definitiva. Il ddl è stato fermo otto mesi prima del voto del Sena-to, e le voci già indicano che il passaggio alla Camera sarà decisivo perché si punta a “migliorare” il testo sui punti più significativi: che riguardano – quasi sempre – questioni del personale, della dirigenza in

particolare, della struttura e poteri degli uffici e via dicendo. La riforma Madia contiene, però, anche alcuni arti-coli che riguardano il riordino delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche e il rior-dino della disciplina dei servizi pubblici di interesse economico generale. Si tratta degli articoli 14 e 15 del primitivo testo del disegno di legge e degli arti-coli 13 e 14 del nuovo testo emendato. E’ utile un confronto tra i due testi per valutare anche il lavoro effettuato in sede parlamentare:

Art. 14. Art. 13.(Riordino della disciplina

delle partecipazioni azionarie delle amministrazioni pubbliche)

(Riordino della disciplina delle partecipazioni societarie

delle amministrazioni pubbliche)1. Il decreto legislativo per il riordino della disci-plina in materia di partecipazioni azionarie delle amministrazioni pubbliche è adottato al fine pri-oritario di assicurare la chiarezza della disciplina e la semplificazione normativa, con particolare riferimento al superamento dei regimi transitori, sulla base dei seguenti princìpi e criteri direttivi, che si aggiungono a quelli di cui all’articolo 12:

1. Il decreto legislativo per il riordino della disci-plina in materia di partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche è adottato al fine prio-ritario di assicurare la chiarezza della disciplina, la semplificazione normativa e la tutela e promo-zione della concorrenza, con particolare riferi-mento al superamento dei regimi transitori, sulla base dei seguenti princìpi e criteri direttivi, che si aggiungono a quelli di cui all’articolo 11:

a) distinzione tra tipi di società in relazione alle attività svolte e agli interessi pubblici di rife-rimento, e individuazione della relativa discipli-na, anche in base al principio di proporzionalità delle deroghe rispetto alla disciplina privatistica;

a) distinzione tra tipi di società in relazione alle attività svolte e agli interessi pubblici di rife-rimento, nonché alla quotazione in borsa, e individuazione della relativa disciplina, anche in base al principio di proporzionalità delle deroghe rispetto alla disciplina privatistica, ivi compresa quella in materia di organizzazione e crisi d’impresa;

b) per le società che gestiscono servizi stru-mentali e funzioni amministrative, definizione di criteri di scelta tra modello societario e modello dell’amministrazione autonoma o criteri per l’in-ternalizzazione;

c) per le società che gestiscono servizi pubblici di interesse economico generale, defini-zione, in conformità con la disciplina dell’Unione europea, di criteri e strumenti di gestione volti ad assicurare il perseguimento dell’interesse pubblico ed evitare effetti distorsivi sulla concor-renza, anche attraverso la disciplina dei contratti di servizio e delle carte dei diritti degli utenti e attraverso forme di controllo sulla gestione e sul-la qualità dei servizi;

b) ai fini della razionalizzazione del sistema delle partecipazioni pubbliche se-condo criteri di efficienza, efficacia ed eco-nomicità, ridefinizione della disciplina, delle condizioni e dei limiti per la costituzione di società, l’assunzione e il mantenimento di partecipazioni societarie da parte di ammi-nistrazioni pubbliche entro il perimetro dei compiti istituzionali o di ambiti strategici per la tutela di interessi pubblici rilevanti;

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d) introduzione di ulteriori misure volte a garantire il raggiungimento di obiettivi di effi-cienza, efficacia ed economicità, intervenendo sulla disciplina dei rapporti finanziari tra ente locale e organismi da esso partecipati al fine del raggiungimento degli obiettivi di finanza pubbli-ca, di una maggior trasparenza e della precisa definizione delle responsabilità delle amministra-zioni locali partecipanti e degli amministratori degli organismi partecipati;

c) precisa definizione del regime delle responsabilità degli amministratori delle am-ministrazioni partecipanti nonché dei dipen-denti e degli organi di gestione e di controllo delle società partecipate;

e) razionalizzazione e rafforzamento dei cri-teri pubblicistici per gli acquisti e il reclutamento del personale, per i vincoli alle assunzioni e le politiche retributive, finalizzati al contenimento dei costi;

d) razionalizzazione e rafforzamento dei cri-teri pubblicistici per gli acquisti e il reclutamento del personale, per i vincoli alle assunzioni e le po-litiche retributive, finalizzati al contenimento dei costi, introducendo criteri di valutazione og-gettivi, rapportati al valore anche economico dei risultati;

e) promozione della trasparenza e dell’efficienza attraverso l’unificazione, la completezza e la massima intelligibilità dei dati economico-patrimoniali e dei principali indicatori di efficienza;

f) attuazione dell’articolo 151, comma 8, del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di consolida-mento delle partecipazioni nei bilanci degli enti proprietari;

f) eliminazione di sovrapposizioni tra rego-le e istituti pubblicistici e privatistici ispirati alle medesime esigenze di disciplina e controllo.

g) identica;

h) possibilità di piani di rientro per le società con bilanci in disavanzo con eventua-le commissariamento;

i) regolazione dei flussi finanziari, sotto qualsiasi forma, tra ente pubblico e società partecipate secondo i criteri di parità di trat-tamento tra imprese pubbliche e private e operatore di mercato;

l) con riferimento alle società partecipa-te dagli enti locali:

1) per le società che gestiscono ser-vizi strumentali e funzioni amministrative, definizione di criteri e procedure per la scel-ta del modello societario e per l’internalizza-zione nonché di procedure, limiti e condizioni per l’assunzione, la conservazione e la razio-nalizzazione di partecipazioni, anche in rela-zione al numero dei dipendenti, al fatturato e ai risultati di gestione;

2) per le società che gestiscono servi-zi pubblici di interesse economico generale, definizione, in conformità con la disciplina dell’Unione europea, di criteri e strumenti di gestione volti ad assicurare il perseguimento dell’interesse pubblico e ad evitare effetti di-storsivi sulla concorrenza, anche attraverso la disciplina dei contratti di servizio e delle carte dei diritti degli utenti e attraverso for-me di controllo sulla gestione e sulla qualità dei servizi;

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3) rafforzamento delle misure volte a garantire il raggiungimento di obiettivi di qualità, efficienza, efficacia ed economicità, anche attraverso la riduzione dell’entità e del numero delle partecipazioni e l’incentiva-zione dei processi di aggregazione, interve-nendo sulla disciplina dei rapporti finanziari tra ente locale e società partecipate nel ri-spetto degli equilibri di finanza pubblica e al fine di una maggior trasparenza;

4) promozione della trasparenza me-diante pubblicazione dei dati economico-pa-trimoniali e di indicatori di efficienza, sulla base di modelli generali che consentano il confronto, anche ai fini del rafforzamento e della semplificazione dei processi di armo-nizzazione dei sistemi contabili e degli sche-mi di bilancio delle amministrazioni pubbli-che partecipanti e delle società partecipate;

5) introduzione di strumenti, anche contrattuali, volti a favorire la tutela dei li-velli occupazionali nei processi di ristruttu-razione e privatizzazione relativi alle società partecipate.

Art. 15. Art. 14.(Riordino della disciplina dei servizi pubblici locali)

(Riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di interesse economico

generale)1. Il decreto legislativo per il riordino della di-sciplina in materia di servizi pubblici locali è adottato sulla base dei seguenti princìpi e criteri direttivi, che si aggiungono a quelli di cui all’arti-colo 12:

1. Il decreto legislativo per il riordino della di-sciplina in materia di servizi pubblici locali di in-teresse economico generale è adottato, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubbli-ca, sulla base dei seguenti princìpi e criteri diretti-vi, che si aggiungono a quelli di cui all’articolo 11:

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a) definizione dei poteri di regolazione e controllo delle autorità indipendenti;

b) definizione dei criteri per l’individuazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica;

c) individuazione delle modalità di organiz-zazione e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica in coerenza con la disciplina dell’Unione europea in materia di concorrenza;

d) definizione dei criteri per la definizione degli ambiti territoriali ottimali e per l’individua-zione degli enti di governo responsabili dell’orga-nizzazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica;

e) definizione dei criteri per l’esercizio delle funzioni dei comuni in forma associata;

f) individuazione delle modalità di gestione del servizio pubblico e tipologie di affidamenti;

g) individuazione delle modalità e degli strumenti per assicurare la trasparenza delle procedure di affidamento;

h) individuazione dei termini e delle moda-lità adeguati ad assicurare la corretta e tempe-stiva attuazione delle norme in coerenza con la disciplina dell’unione europea anche con riferi-mento alla scadenza degli affidamenti;

i) coordinamento con la normativa dell’U-nione europea e nazionale in materia di appalti e concessioni e di regolazione dei servizi pubblici;

l) individuazione dei meccanismi di premia-lità per gli enti locali che ricorrono alle procedure ad evidenza pubblica e favoriscono l’aggregazio-ne degli ambiti gestionali secondo criteri di eco-nomicità ed efficienza;

m) disciplina dei regimi di proprietà e di gestione delle reti nel settore dei servizi pubblici locali di rilevanza economica;

n) individuazione degli indirizzi per la defi-nizione dei regimi tariffari;

o) individuazione delle funzioni di governo, organizzazione, regolazione e controllo dei ser-vizi pubblici locali a rilevanza economica, delle amministrazioni pubbliche e delle autorità di regolazione che ai diversi livelli di governo pre-siedono alle diverse funzioni e delle regole della loro interazione.

a) riconoscimento, quale funzione fon-damentale dei comuni e delle città metropo-litane, da esercitare nel rispetto dei princìpi e dei criteri dettati dalla normativa europea e dalla legge statale, dell’individuazione del-le attività di interesse generale il cui svol-gimento è necessario al fine di assicurare la soddisfazione dei bisogni degli appartenenti alle comunità locali, in condizioni di accessi-bilità fisica ed economica, di continuità e non discriminazione, e ai migliori livelli di qualità e sicurezza, così da garantire l’omogeneità dello sviluppo e la coesione sociale;

b) soppressione, previa ricognizione, dei regimi di esclusiva, comunque denominati, non conformi ai princìpi generali in materia di concorrenza;

c) individuazione della disciplina gene-rale in materia di organizzazione e gestione dei servizi di interesse economico generale di ambito locale, compresa la definizione dei criteri per l’attribuzione di diritti speciali o esclusivi, in base ai princìpi di concorrenza, adeguatezza, sussidiarietà, anche orizzonta-le, e proporzionalità; con particolare riferi-mento alle società in partecipazione pubblica operanti nei servizi idrici, risoluzione delle antinomie normative in base ai princìpi del diritto dell’Unione europea, tenendo conto dell’esito del referendum abrogativo del 12 e 13 giugno 2011;

d) definizione dei criteri per l’organizza-zione territoriale ottimale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica;

e) individuazione, in tutti i casi in cui non sussistano i presupposti della concor-renza nel mercato, delle modalità di gestione o di conferimento della gestione dei servizi nel rispetto dei princìpi dell’ordinamento europeo, ivi compresi quelli in materia di auto-produzione, e dei princìpi generali rela-tivi ai contratti pubblici e, in particolare, dei princìpi di autonomia organizzativa, econo-micità, efficacia, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalità;

f) introduzione, nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, di incen-tivi e meccanismi di premialità o di riequili-brio economico-finanziario nei rapporti con i gestori per gli enti locali che favoriscono l’aggregazione delle attività e delle gestioni secondo criteri di economicità ed efficienza,

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I servizi di trasporto pubblico locale rientreranno nell’ambito di questa nuova normativa? La risposta non è così semplice: il setto-re del trasporto pubblico regionale e locale ha formato oggetto, specie negli ultimi anni, di continui interventi normativi tra loro disomogenei nei contenuti e negli scopi che hanno determina-to una forte incertezza del quadro regolamentare del settore, un’incertezza spesso aggravata proprio dai tentativi di attrarre il settore sotto l’alveo della disciplina dei servizi pubblici locali. Con esperienze non propriamente positive, come dimostrato da vicende di questi ultimi anni. L’esigenza sarebbe – al contra-rio – di tener conto delle specificità e peculiarità del settore, per dar vita ad un intervento organico e a una legislazione dedicata in materia, che tenga conto anche delle direttive regolamentari provenienti dal livello europeo. Un’ancora di “salvezza” – rimanendo sempre nell’ambito del ddl Madia – sembra offerto da quanto contenuto nell’articolo 11 del disegno di legge, là dove si afferma che, nell’attuazione della de-lega, il Governo si attiene al criterio e principio direttivo generale di “elaborazione di un testo unico per ciascuna materia” (lettera a). La dizione fa sperare che non vi siano, quindi, sovrapposizioni e che le norme tengano conto delle specificità dei diversi settori. Un discorso che diventa ancora più importante, ove si consideri che è in preparazione – da parte del Ministero dei Trasporti e

delle Infrastrutture – un disegno organico di riforma del trasporto pubblico locale che dovrebbe costituire un punto fermo nella legislazione in materia, intervenendo diciotto anni dopo l’ultimo provvedimento legislativo organico in materia di trasporto pubblico regionale e locale, il decreto legislati-vo 19 novembre 1997, n. 422. E senza dimenticare che l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, dopo aver avviato la consultazione tra i soggetti interessati su una bozza di provvedimento, si appresta ad emanare uno specifico atto di regolazione in materia di gare per l’assegnazione dei servizi di trasporto pubblico locale di passeggeri.Le finalità cui si ispirano i provvedimenti del Governo sono in gran parte condivisibili e la richiesta di salvaguar-dare le specificità del trasporto pubblico locale non ha – ovviamente – la volontà di porre il settore “al riparo” dagli intenti riformatori e riorganizzatori, ma solo l’in-tento di porre in rilievo che un’azienda TPL opera in un sistema complesso destinato ancor più ad assumere una valenza specifica nelle condizioni di apertura al mercato e di concorrenza da parte di una pluralità di operatori. Il Parlamento e il Governo hanno il tempo per definire una legislazione organica, propositiva e innovativa che regoli con norme certe e coerenti la vita e lo sviluppo di un settore sempre più centrale nella vita del Paese.

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ANM, una società unica con obiettivi importanti per il futuro di Napoli e della sua mobilità

Mobility Press ha intervistato l’Amministratore Unico di ANM S.p.A., Alberto Ramaglia, e il nuo-vo Direttore Generale, Carlo Pino

D: Dottor Ramaglia partiamo dalla recentissima apertura della Stazione Municipio : cosa rap-presenta questa nuova fermata, ma soprattutto questa linea metropolitana, nel contesto della mobilità napoletana ? R: Con l’apertura della fermata Municipio aggiun-giamo un nuovo tassello, fondamentale per il col-legamento tra i quartieri periferici e centrali della città. La stazione Municipio è infatti collocata nel cuore della city, snodo strategico di collegamento con il porto e a lavori ultimati (entro 2018) anche di interscambio con la Linea 6 (metrò leggero). Con il completamento della Linea 1 la metropolitana avanza confermando il suo ruolo di asse portan-te dei trasporti in ambito regionale e modifican-do totalmente le abitudini di spostamento dell’u-tenza destinata a crescere esponenzialmente. La realizzazione delle stazioni cambia anche il volto urbanistico della città grazie ai lavori di riqualifica-zione affidati a progettisti di calibro internazionale

come Alvaro Siza per Municipio, Oscar Tousquet Blanca per la stazione Toledo e Dominique Perrau-lt per P.za Garibaldi.

D: Passiamo al processo di fusione che ha portato alla costituzione di ANM tra Metronapoli, Napoli Park e e la vecchia ANM? Esso si può dire del tut-to completato? Pensa che questa riorganizzazio-ne stia apportando significativi miglioramenti al servizio ?R: Con la fusione delle società di gestione della gomma ferro e parcheggi in “Società Unica” del trasporto pubblico locale, siamo impegnati in un delicato processo ristrutturazione finalizzato a efficientare e ottimizzare i servizi. Siamo a buon punto, ma altra strada dobbiamo percorrere per il pieno raggiungimento dell’obbiettivo che ci siamo prefissi e cioè la piena integrazione tra mezzi di trasporto su gomma e ferro e parcheggi. La mobi-lità sostenibile a Napoli è già realtà grazie alle ZTL, al prolungamento dell’orario di apertura notturno sia del metrò che delle funicolari, all’introduzione di bus a basso impatto ambientale per il centro an-tico. Proseguiamo ancora e con la massima deter-minazione per rilanciare il trasporto pubblico lo-cale, priorità di questa amministrazione, e inserire Napoli nel circuito dei grandi operatori pubblici del settore TPL.

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D: Quali sono i vostri impegni in tema di rinnovo del parco rotabili? Sono previsti investimenti nel prossimo triennio? R: Il nuovo piano industriale prevede entro questa estate un bando pubblico internazionale per l’acqui-sto di nuovo materiale rotabile, 10 nuovi treni per un valore di 98 milioni di euro di Fondi Por regionali. I nuovi treni andranno ad arricchire l’attuale flotta e serviranno a ridurre i tempi di attesa in banchina e migliorare il comfort di viaggio per i passeggeri. Anche la flotta di superficie ANM fa parte del piano di rinnovamento aziendale. Entro il 2016/17 è pre-visto l’acquisto di 70 nuovi autobus di ultima gene-razione, anche questi dotati di moderni sistemi di sicurezza e comfort. Tutto questo si aggiungerà alle attuali linee bus, tram e filobus, alle due linee metropolitane (Linea 1 e Linea 6), ai quattro impianti funicolari (Chiaia, Centrale, Montesanto e Mergellina), al sistema dif-fuso di scale mobili intermodali, ai 5 ascensori cit-tadini e ai numerosi nodi di collegamento per l’ac-cesso ai parcheggi di interscambio che compongono la fitta rete di servizi di trasporto cittadini gestiti da ANM SpA.

D: Al neo Direttore Generale Carlo Pino chiediamo: state pensando ad una razionalizzazione della rete? Quale criterio state utilizzando per portarla avan-ti? In che modo pensate ad un’integrazione gom-ma-ferro, anche alla luce dell’ingresso in azienda, come direttore generale, del dottor Carlo Pino che ha gestito in passato Trenitalia-Campania e quindi conosce bene i punti di forza e di debolezza del ser-vizio ferroviario ?R: “L’obiettivo dell’Azienda Napoletana Mobilità,

spiega il neo Direttore Generale Carlo Pino - una car-riera costruita in Trenitalia, esperto di comunicazio-ne e fondatore delle storiche riviste Amico Treno e Amico Metrobus - è innalzare lo standard di servizio erogato attraverso una gestione integrata dei percor-si ferro-gomma, dei parcheggi di interscambio e dei numerosi nodi intermodali (scale mobili, ascensori, corridoi di collegamento) di cui la nostra rete è dota-ta. Con una società unica del trasporto oggi questo è possibile, perché la pianificazione viene realizzata in una sola stanza, da una sola “testa”. L’opportunità ci viene data anche dall’estensione della rete metropo-litana e l’apertura di nuove stazioni che impone un ri-pensamento complessivo dell’attuale rete su gomma.

Le linee bus dovranno svolgere sempre più un com-pito di adduzione/distribuzione dalle aree periferiche alle zone della città che non sono prossime alla rete metropolitana, e alle stazioni stesse, “accorciare” il percorso delle attuali linee su gomma, con benefici sulla regolarità e l’incremento della frequenza corse. A questo va aggiunta una più complessiva integrazio-ne tra i servizi di trasporto pubblico in ambito urba-no e quelli su ferro e gomma gestiti da vettori che operano su base regionale e interregionale, anche privati. Il tutto strategicamente interconnesso con il sistema dei trasporti nazionale dalla stazione FS di Piazza Garibaldi che da un anno e mezzo è raggiungi-bile facilmente da cittadini, turisti e pendolari grazie al collegamento diretto con la Linea 1 metropolitana, oltre che con le numerose linee di superficie che la raggiungono. Il precedente “cappello” di lavoratore di Trenitalia - spiega Pino - mi consente di affermare che non sarà

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difficile lavorare fianco a fianco con gli ex colleghi sul fronte dell’integrazione dei servizi a più largo rag-gio così come sul fronte dell’informazione, ambito quest’ultimo considerato ancora troppo spesso mar-ginale. Ai nostri interlocutori primari, i cittadini, vo-gliamo riuscire a parlare in modo unitario, fornendo informazioni di servizio sempre più integrate e tem-pestive, anche con nuovi investimenti in tecnologie. Da una “governance” unica sono convinto possano derivare indubbi vantaggi: l’ottimizzazione e la valo-rizzazione delle risorse umane ad esempio unitamen-te a strategie di razionalizzazione della spesa, stanno portando gradualmente al riequilibrio della gestione economico-finanziaria con l’abbattimento di alcune voci di costo e la creazione di economie di scala. Ma soprattutto ci permettono di aumentare il potere ne-goziale nei confronti dei fornitori esterni. Siamo solo all’inizio di questo complesso e delicato processo e la strada è tutta in salita, ma siamo forti dell’indirizzo e della visione vincenti che l’amministrazione ci ha in-dicato per la gestione del trasporto futuro della città.

D: Le aziende di trasporto pubblico in Italia stanno di fatto attuando una corsa ad accaparrarsi le mi-gliori tecnologie per offrire all’utenza servizi di bi-gliettazione elettronica all’avanguardia, semplici e soprattutto efficienti. Quali sono i progetti di ANM in questo senso? R: La nuova politica tariffaria regionale ci ha consen-tito di introdurre ticket di viaggio aziendali. Un’op-portunità che stiamo sfruttando anche con l’appor-to delle tecnologie. La gestione commerciale diretta di questa nuova e importante voce di bilancio è per l’azienda strategica perché aggiunge nuove risorse

economiche che possiamo reinvestire proprio per il miglioramento dei servizi di ticketing offerti sia in sta-zione che online ai nostri clienti/utenti.

D: Avete intenzione di introdurre un sistema di car sharing per la città di Napoli? Come sta andando in-vece la sperimentazione del bike sharing? Siete sod-disfatti della risposta dei cittadini e dei turisti? R: A Napoli il car sharing come il bike sharing sono frutto di progetti Ministeriali che promuovono una nuova mobilità sostenibile. Con il progetto Ci.ro stia-mo sperimentiamo il car e van sharing elettrico con ausili multimediali collocati in più aree della città. Il progetto bike-sharing vede la presenza di ciclo sta-zioni in prossimità delle principali fermate della me-tropolitana e funicolari per favorire intermodalità e integrazione con altri mezzi di trasporto pubblico. In questo modo riduciamo il numero di veicoli privati su strada a vantaggio della mobilità sostenibile e di una graduale riduzione del traffico cittadino. Stiamo studiando insieme al Comune di Napoli la possibilità, terminata la fase di sperimentazione, di gestire diret-tamente anche questi servizi.

D: Tornando al Dott. Ramaglia, come tutte le gran-di aziende, i problemi con i propri dipendenti sono sempre all’ordine del giorno a maggior ragione in un settore “caldo” come quello dei trasporti. Come sono i rapporti con le organizzazioni sindacali ? R: In questi anni abbiamo dato un’impronta e un ap-proccio più diretto e collaborativo nella gestione delle risorse umane. E questo ha inciso anche sul confron-to con le parti sociali. Costruiamo giorno dopo giorno un dialogo constante e continuo con gli attori che a vario titolo sono coinvolti nella vita aziendale, con i nostri dipendenti così come con le Associazioni dei consumatori e anche con i sindacati. Anche quando il confronto si fa duro quello che prevale è il rispetto delle reciproche posizioni e prerogative, alla ricerca di una soluzione condivisa finalizzata sempre all’inte-resse generale, dei lavoratori e soprattutto degli uti-lizzatori del servizio.

D: Le indagini di customer satisfaction che dovete effettuare per rispettare gli obblighi delle Carte dei Servizi vi soddisfano ? E che indicazioni vi danno per migliorare il servizio? R: L’annuale indagine di soddisfazione della clientela ci permette di rilevare le istanze e i bisogni della clien-tela traducendole in azioni concrete. Le indicazioni più frequenti riguardano principalmente l’offerta di

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un’informazione sempre più capillare e tempestiva. Il fruitore ha bisogno di sentirsi accompagnato nel suo viaggio e stiamo lavorando per migliorare la co-municazione interna proprio per rendere più efficace quella verso l’esterno. Così come stiamo migliorando e aggiornando le tecnologie a disposizione ma anche programmando nuove azioni e investimenti aggiun-tivi, in linea con gli standard più evoluti. Si tratta di un processo imprescindibile che abbiamo individua-to come prioritario ma che in un momento di scar-se risorse economiche potrebbe essere rallentato. Ragionare in modo complessivo dei servizi erogati e mettersi a confronto con il cliente rappresenta un’oc-casione di ripensamento organizzativo indispensabile per chi sta sviluppando un nuovo modello organizza-tivo. La percezione del cittadino-cliente sulla qualità dei nostri servizi ci consente di indirizzare l’organizza-zione verso una migliore pianificazione ed integrazio-ne tra i servizi offerti, leggere le esigenze del “territo-rio” in maniera diretta, confrontare qualità percepita e qualità progettata/realizzata, individuare priorità sulle quali focalizzare gli interventi di miglioramento

da attuare e misurare l’efficacia degli interventi già attuati.

D: Come ultima domande le chiediamo come giudi-ca la presenza di ANM, come molte altre aziende di trasporto pubblico in Italia, su Twitter. Che cosa vi ha spinto all’utilizzo di questo canale per l’informa-zione al cliente? Avete in progetto la creazione di un numero dedicato di Whatsapp?R: Sperimentiamo da tempo e con soddisfazione la validità dei social media e della rete, perché ci han-no consentito di costruire un dialogo immediato, trasparente e sempre più interattivo con il pubblico. Con Facebook siamo stati tra i primi a farlo. Stiamo pensando anche all’apertura di Whatsapp al mon-do Pc e intendiamo mettere a disposizione dei no-stri clienti anche questa applicazione che rispetto al servizio sms già utilizzato, aggiunge l’elemento non secondario della gratuità e della bidirezionalità del messaggio.

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TPL: risorse, norme e riassetto società al centro dell'incontro ANCI-ASSTRA sul futuro del settore

Raccontaci una storia, Autoguidovie cerca storie per raccontare quello che capita o si vive sui bus

Moovit sale a bordo di AMI Ferrara fornendo infor-mazioni sui mezzi della rete urbana ed extraurbana

Roma: Atac, pubblicato bando per acquisto di 700 nuovi bus. Procedura aperta fino al 15/07

Secondo l'ASTAT cresce l'uso del trasporto pubblico in Alto Adige. Migliora anche la ferrovia

Bergamo: wifi free, informazioni di viaggio e orari dei voli direttamente a bordo dell'Airport Bus

Bolzano: dalla Giunta più autobus a idrogeno, l'Alto Adige aderisce a progetto UE

Liguria: al via bando per partecipare a gara internazionale per gestione servizio TPL

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2012-2014: il bilancio di 3 anni di trasporto pubblico nel bacino di Piacenza

Entro luglio la Roma-Lido sarà potenziata. Lavori di climatizzazione e più treni

5 nuovi autobus Busitalia Sita Nord per la Val di Pesa. Entro il 2015 saranno 17

Roma: Colosseo una stazione da EXPO per cele-brare la manifestazione milanese

Start Romagna e Comune di Ravenna insieme nelle scuole per il rispetto delle regole

Bologna: il trasporto pubblico tra convivenza ur-bana e memoria. Proseguono gli incontri di Tper

Verona: da giugno ATV attiva il servizio sperimen-tale di vendita biglietti a bordo

Trento: nuove forme di trasporto sostenibile, via libera ai conducenti di risciò

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Nuovi orari Tiemme da Siena verso l'Aeroporto di Fiumicino. Biglietti acquistabili anche online

Bergamo: parte l'iniziativa "Tram Sicuro" con le guardie giurate a bordo dei mezzi

Roma: iniziato il pre-esercizio della tratta Cento-celle-Lodi della linea C, durerà 45 giorni

Bergamo: nominato il nuovo CdA di TEB. Filippo Simonetti nuovo presidente

A Milano primo sistema di car sharing elettrico personalizzato con 100 Equomobili ZD di Share 'Ngo

Trento: da e per l'aeroporto Caproni in bicicletta. A breve una postazione di bike sharing e.motion

Grazie Torino: grande successo per car2go, più di 10mila noleggi nel primo mese di servizio

Milano: disponibili le nuove bici elettriche di Bike-Mi. Boom di tessere annuali

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FS Italiane: firmato Facility Agreement per un ammontare complessivo di 1,5 miliardi di euro

Friuli Venezia Giulia: l'assessore Santoro assicu-ra, dal 15 giugno in funzione i nuovi treni CAF

EXPO: da Roma per Milano Trenitalia registra un flusso di viaggiatori in aumento del 15%

Nuovo Vivalto sui binari della Liguria. Dodici già in servizio, quindici entro fine anno

Mergellina Sprint, da Napoli a Roma senza fermate intermedie. Al via con 2 coppie di treni

Raddoppio Andora-San Lorenzo: abbattuto ultimo diaframma della galleria Poggi

Una Sala Blu a Rho Fiera EXPO. Dal primo maggio effettuati circa 50 interventi di assistenza

NTV lancia il progetto scuola. Partito il primo charter per studenti alla volta di EXPO

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Trenitalia-FIAB: riduzioni fino al 15% sul prezzo del biglietto dei treni regionali

Ispettori sui treni Firenze-Foligno: firmato accordo Toscana-Umbria, sarà recepito nell'contratto ponte

Medioetruria: Trenitalia e NTV manifestano interesse per il progetto della nuova stazione

Parte in Campania la campagna contro il vandali-smo sui treni regionali e metropolitani

Sicilia: riqualificate le stazioni di Termini Imerese, Bagheria e Altavilla Milicia

WiFi Station: oltre 3.500 utenti registrati al portale per essere informati in stazione

Stazione AV Mediopadana: migliora l'accessibilità. Due nuovi ascensori e due nuove scale mobili

Bari Centrale: in stazione apre la nuova biglietteria. Operativa tutti i giorni dalle 6.30 alle 21.30

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Friuli Venezia Giulia: ok da Giunta a Damiani presi-dente FVG Strade e Marano presidente Aeroporto FVG

Cristoforo Colombo di Genova, un aeropor-to sempre più accessibile e funzionale

Ad aprile ancora in crescita il traffico del Siste-ma Aeroportuale Toscano: +3,4%

Approvato il Resoconto Intermedio di Gestione di SAT S.p.A. Miglior primo trimestre di sempre

Stipulato l'atto di fusione per incorporazio-ne di AdF in SAT S.p.A.

Orio al Serio: nominato il nuovo Direttore Generale di SACBO, è Emilio Bellingardi

Positivo il bilancio di Aprile per l'Aeroporto di Alghero. Superati i 142 mila passeggeri

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Friuli Venezia Giulia: ok da Giunta regionale a piano triennale delle manutenzioni straordinarie e ordi-narie delle strade

Raggiunto l'accordo per il nuovo progetto della Tirrenica. Definiti costi e tempi di realizzazione

EXPO: ticket parcheggi acquistabili online sulla piattaforma ParkExpo2015

Bologna Centrale: iniziati i lavori propedeutici all'attivazione del nuovo asse viario Nord-Sud

Rapporto Riparazioni 2015: in Veneto l'officina più conveniente, maglia nera per la Lombardia

Secondo ANIASA il noleggio veicoli traina il mercato dell'auto e l'evoluzione della mobilità

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Secondo Confindustria ACMA la vendita di biciclette è cresciuta del +6,6% nel 2014

Roma: il piano della ciclabilità previsto dall'amministrazione comunale in occasione del Giubileo

Bologna: tutte le iniziative di Comune e Consulta della bici per promuovere l'uso delle due ruote

Emilia Romagna: Mobilità ciclopedonale, una legge regionale e oltre 8 mln dal Por Fesr 2014-2020

Mobility MagazinePeriodico informativo sulla mobilità nelle città e tra le città italiane a cura della redazione di www.ferpress.itDirettore Responsabile Gisella PandolfoFerPress e Mobility Press sono trasmesse da RomaFerPress è registrata presso il Tribunale di Roma(registrazione n. 453 del 06/12/2010)FerPress S.r.l. Piazza di Firenze 24 00186 RomaPartita IVA e Codice Fiscale 12510731008 Cap Soc € 10.327 I.v.

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Con il contributo di:

Regione Toscana e Comune di Grosseto insieme per il ponte ciclabile e pedonale sull'Ombrone

Treviglio (BG): completati i lavori della passe-rella ciclopedonale di via Baslini

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We like to make your life easierCTM is a joint-stock company, “UNI EN ISO 9001:2008” certi�ed, operating in the �eld of mobility and especially in the local public transport in the extended area of Cagliari. CTM is one of the main companies in Sardinia: it employs about 760 people. On the whole, CTM vehicles cover about 12.500.000 km per year, running through an area of 402 sqkm along a network of 432 km. This service is provided through buses and trolley-buses, operating through 29 routes. CTM mission is to promote public transport of passengers,projects for mobility and technological development,parking management, transport safety.

present in the future

Smartphone apps to provide real-time information and to calculate optimal public transport routes.

Smartphone apps to pay bus and parking tickets

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