Servizi pubblici locali_DEFINITIVA 12mar2014

Una proposta per iservizi pubblici localinell’area urbana genovese

marzo 2014

a cura diFORUM BENI COMUNI

GENOVA

2 GENOVA PER NOI

Forum Beni Comuni - Genova, marzo 2014

3 GENOVA PER TUTTI


4DALLE GESTIONI PUBBLICHE ALLE SOCIETA’ DI CAPITALE

EFFICACIA

EFFICIENZA


5 ACQUA


6 L’AZIENDA MUNICIPALIZZATA GAS E ACQUA (1922)

40%

60%

1995 200

0

2010

1996

2006


7MEDITERRANEA DELLE ACQUE: ASSETTO PROPRIETARIO

INVESTITORI FINANZIARI

100%

60%

40%

40

%

60%

3,0%

2,5%

34,5%


MEDITERRANEA DELLE ACQUE E’ STRUTTURALMENTE IN ATTIVO TRA IL 2010 E IL 2012 HA REALIZZATO € 47,8 MLN DI UTILI

E HA DISTRIBUITO € 65 MLN DI DIVIDENDI AI SOCI

8 ACQUA PRIVATA


9 PROFITTI PRIVATI

L’aumento di profitti che si registra nelle società privatizzate che gestiscono servizi pubblici non è dovuto ad un aumento di efficienza, ma all’aumento delle tariffe.

Corte dei Conti, Roma 10 febbraio 2010“Obiettivi e risultati delle operazioni di privatizzazione di partecipazioni pubbliche” – pag. 8


10 TRASPORTO PUBBLICO LOCALE


11 L’AZIENDA MUNICIPALIZZATA TRASPORTI (1965)

41%

41%

2005

1999

2011

AMI S

pA

2004


12 TRASPORTO PRIVATO


13 INTERESSI PRIVATI

“Qualunque investimento di capitale privato in un’impresa obbedisce a considerazioni proprie degli interessi privati e persegue obiettivi di natura differente” da quelli di interesse pubblico.

Corte di Giustizia Europea, Sez.I, 11 gennaio 2005 Causa C-26/03, Stadt Halle, punto 50


14 SOCIETA’ DI CAPITALI E FUNZIONI PUBBLICHE


15 LE AZIENDE DEL COMUNE DI GENOVA


16 LA DELIBERA COMUNALE (19 novembre 2013)

AMT

FSUSPIM

AMIU

ASTER

FIERA GE

FILSE

SVILUPPO GE

PORTO ANTICO

JOB CENTER

GE PARCHEGGI

FARMACIE

BAGNI MARINA

POSSIBILE ACQUISIZIONE DI UN PARTNER NON MAGGIORITARIO AL CAPITALE SOCIALE PER SUPERARE LE CONDIZIONI DI ATTIVITA’ ESCLUSIVA (IN HOUSE)

REDAZIONE DI PIANO INDUSTRIALE ENTRO DIC 2013

REDAZIONE DI PIANO FINANZIARIO E STRATEGICO IN FUNZIONE DELLA LEGGE SU TPL E DELLA CITTÀ METROPOLITANA

POSSIBILI CESSIONI IN ASSENZA DI EQUILIBRIO ECONOMICO-PATRIMONIALE NEL MEDIO PERIODO

TUTTE DEVONO DEFINIRE PROTOCOLLO DI MOBILITÀ DEL PERSONALE TRA SOCIETÀ

IDENTIFICARE I PORTATORI DI INTERESSE ED ELABORARE MODALITÀ DEL LORO COINVOLGIMENTO NEI PROCESSI DI DETERMINAZIONE QUALITÀ, VERIFICA E MONITORAGGIO SERVIZI


17 LA TENDENZA NON E’ CAMBIATA

GESTIONE PUBBLICA

GESTIONE PRIVATA


18 EFFETTI DEL “MODELLO ACQUA”

IN 3 ESERCIZI MEDITERRANEA DELLE ACQUE HA DISTRIBUITO AI SOCI DIVIDENDI DI OLTRE € 17 MLN

SUPERIORI ALL’UTILE NETTO CONSEGUITO

GLI INVESTIMENTI NEL SERVIZIO IDRICO SI MANTENGONO AL DI SOTTO DEL NECESSARIO

LE PERDITE IDRICHE NELL’A.T.O. GENOVESE SONO PASSATE DAL 26% DEL 2007 AL 27% DEL 2011

IL VALORE (DENARO) VA DAL TERRITORIO ALLA FINANZA E LI’ RIMANE DIVENTANDO UNO STRUMENTO PER ESTRARRE DAL TERRITORIO ALTRO VALORE (LEVA FINANZIARIA)

DA VENT’ANNI SI CONSOLIDA UN MODELLO A SENSO UNICO IN CUI

NON C’E’ ALCUN INTERESSE A RIDURRE IL CONSUMO DI ACQUA


19 ALCUNE RAGIONI PER CAMBIARE ROTTA

L’IMPOVERIMENTO DELLA POPOLAZIONE HA ACCRESCIUTO IL DEBITO PRIVATO CHE VA AD AGGIUNGERSI A QUELLO

PUBBLICO, NE’ L’UNO NE’ L’ALTRO SARANNO MAI RIPAGATI

L’ITALIA CONSUMA OGNI ANNO RISORSE NATURALI DI GRAN LUNGA SUPERIORI ALLA SUA CAPACITA’ DI RICOSTITUIRLE

LE DIFFERENZE SOCIALI CONTINUANO A CRESCERE 0GGI: IL 10% DELLE FAMIGLIE POSSIEDE IL 46,6% DEL PATRIMONIO

QUESTO MODELLO DI SVILUPPO NON E’ SOSTENIBILE

INSOSTENIBILITA’ SOCIALE

INSOSTENIBILITA’ AMBIENTALE

LA CAPACITA’ DI RESISTENZA DELLE COMUNITA’ LOCALI E DEI LAVORATORI RISULTA FORTEMENTE COMPROMESSA

LA FINANZA GLOBALIZZATA E LA LIBERA CIRCOLAZIONE DEI CAPITALI HANNO ARRICCHITO UNA RISTRETTA ELITE A DANNO DELLA MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE


20 LA NOSTRA PROPOSTA

LE SOCIETA’ DI CAPITALE VENGONO TRASFORMATE IN

ENTI DI DIRITTO PUBBLICO (AZIENDE SPECIALI 0 AZIENDE

SPECIALI CONSORTILI)

E INDIRIZZATE A UNA GESTIONE

DEI SERVIZI PUBBLICI

→ INTEGRATA→ TRASPARENTE → PARTECIPATIVASOTTO LA REGIA DEL COMUNE E DI ORGANISMI

DI PARTECIPAZIONE FORMATI DA CITTADINI E

LAVORATORI DELLE AZIENDE STESSEForum Beni Comuni - Genova, marzo 2014

21 CARATTERISTICHE DELL’AZIENDA SPECIALE

3 AUTONOMIA IMPRENDITORIALE

EFFICIENZA-EFFICACIA-ECONOMICITA’ OBBLIGO DEL PAREGGIO DI BILANCIO

NON E’ LA SOLUZIONE MA UN PRESUPPOSTO DELLA SOLUZIONE

1 STRUMENTALITA’

L’AZIENDA OPERA ESCLUSIVAMENTE A FAVORE DELL’ENTE TERRITORIALE CHE L’HA ISTITUITA E IN BASE AGLI INDIRIZZI STRATEGICI FORNITI PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO PUBBLICO

2 PERSONALITA’ GIURIDICA

ENTE PUBBLICO ECONOMICO DOTATO DI CAPITALE PROPRIO E INDIVISIBILE


22 MODELLO CIRCOLARE DELLA GESTIONE PUBBLICA

BENI COMUNI

territorio

aziende pubbliche

comune

aziende pubbliche

SERVIZI TARIF

FE

“UTILI”

INVES

TIM

ENT

I

part

ecip

az

indi

rizz

o

controllo

controllo

LE VARIE AZIENDE OPERANO COME ATTIVITÀ INTEGRATE E COMPLEMENTARI PER MASSIMIZZAREL’UTILITÀ SOCIALE A LUNGO TERMINE

PER “PUBBLICO” SI INTENDE UN SISTEMA A LEGITTIMAZIONE CONGIUNTA VOTO-PARTECIPAZIONE

TRASFERIMENTI DA

STATO E REGIONE


23 TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE

→ TOGLIERE AI PARTITI LA NOMINA DEGLI

AMMINISTRATORI COMMISSIONE INDIPENDENTE DI CITTADINI-ESPERTI INDICA ROSE DI IDONEI ALLE NOMINE

→ CONDIVIDERE LE SCELTE STRATEGICHE

ORGANISMI PARTECIPATIVI COSTITUITI DA CITTADINI E LAVORATORI DELLE AZIENDE

→ INFORMARE SEMPRE INFORMAZIONE CONTINUA DA PARTE DELLE AZIENDE SULLA GESTIONE ORDINARIA


24 QUINDI…

METTIAMOCI AL LAVOROPERCHÉ TUTTO QUESTO È

ANCORA DA FARE !


A I CARATTERI DISTINTIVI DELL’AZIENDA SPECIALE /1

ARTICOLO 114, DLGS. 267/00TESTO UNICO PER L’ORDINAMENTO DEGLI EE.LL

LE AZIENDE SPECIALI SONO ENTI STRUMENTALI DELL’ENTE LOCALE DOTATI DI PERSONALITA’ GIURIDICA DI AUTONOMIA IMPRENDITORIALE E DI PROPRIO STATUTO

.


B I CARATTERI DISTINTIVI DELL’AZIENDA SPECIALE /2

• PERSEGUE I FINI DELL’ENTE/DEGLI ENTI COSTITUENTI

• E’ ELEMENTO SISTEMA AMMINISTRATIVO DEGLI ENTI STESSI

• OPERA SOLTANTO PER ESSI (IN HOUSE)

ENTE STRUMENTALE

• PATRIMONIO PROPRIO E INDIVISIBILE

• ISCRITTA C/O CCIA• REGIME FISCALE E

CONTRATTO DI LAVORO PRIVATISTICO

• CODICE CONTRATTI PER ACQUISTO BENI-SERVIZI

PERSONALITA’ GIURIDICA


C I CARATTERI DISTINTIVI DELL’AZIENDA SPECIALE /3

• NON INGERENZA ENTE/I COSTITUENTI IN GESTIONE AZIENDA

• CAPACITA’ INIZIATIVA D’IMPRESA

• OBBLIGO PAREGGIO DI BILANCIO

AUTONOMIA IMPRENDITORIALE

• STATUTO DEFINISCE ASPETTI NON NORMATI PER LEGGE

• CONSIGLIO ENTE/I COMPETENTI PER L’APPROVAZIONE

• REGOLAMENTO PER ASPETTI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE

DOCUMENTISOCIALI


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