Metodo Per Contrabbasso a 4 Corde (Parte I)
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Transcript of Metodo Per Contrabbasso a 4 Corde (Parte I)
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16î/-?-AP'TE 7^ zalti-fu{ú, A 1602-PÀI.TE T! ruttiÍr.6,/60î-/tr lilrît7 lLI?IEf7 nettufr-l4,
Tnnn Jo/l'F'J:t--- -,J -tr uLrrut,a 7aV tntlt'l'FAE,SI /1-f fr1' ' I
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ffizaro R .Fnnr uLZ.Il -ilatroa.oVt'a Fanlana.?É
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oIITDICE'n?,
Cenni Storici qPrefazioneAvvertenze """" """""'i".""":r 'lO.:La misurit del Coutrirltitsso dl orchestr'a "'""""" """"""""' ' "
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Ífifil *r, ;*:;:,:Jll 1::'""'"Í"'""n " n"'::::: :::i: : ::l: ::::l:::::l ;; i",
Della m:rno sinistr^ e dell'A l'co """"" """'l ''"' """"""""""" "" """"" Ax
Esercizio delltal.co e colot'iti ntusicrti...........'.. ...r..'..i...!ì.. ',.'.1.i.' tà 42tj
,Regole genel'ali .... .."" 'r"" " ''r
;;1,,, ,,rr",no.*inì.tr,a -Ese^rpi ilella 4'le 21 posizione sulle 4 cot'de -Esercizi relttivi .':.'.....-,,' 41
prospetto delle ? prinre posizioni per scalir CÍomirticil u 49
E.",.àirin di digittzione per cagrbiare posizione .llit ntirno sinislt'. - S"crrla ùi Do nl^ggior;'e'?o
e Lrrz rtrinore con spiegaziont
Esempio e moilo di eseguire l.: Scale,'t'linori "'|i""""!"'!"'', ivì
Scale diatoniche llllggior.i e llinori e relttivi arpeggi itd nnrt soll Ottrrvil'.,.'.."...,.'.'...'..t, 24
lntervalli semplici ai-31 'l': 51 61 ?l e 8'l """""''i""""""' ,' 26.'- 26Gli stessi ir pot'trrrttenti....'... .'""" ti +'
Scir|e.rIl..4à1ediid[rre8t.,nn400Studi.'..,,..'..'[1s;1l. ed Eserr,izi Cronrrrtici ...'.. ', 90
FART E II.CONT RAI}ASS{} SOLISTA
Pr.irrrri posi zione del Clpot:rsto eon quattro E serr,izi t'el*tivi .-'..." Pt'!.Sclle a drte 8l .d ulla '12Î della ?'l ottava
Intet'r'rrlli a due 8Î eil a portamentiArpeggi in tntti i toni....:............ ..".;.'.'... """'.."r'Scale Cr;omatiche :'-......'.'..'.'?tj\:' ,16 Studi .........'.'.. i'Soli di varie opere, per Contrabasso al Cembalo ...."..""'..'.......'e
Altra accordatura rlel Contrabasso .. ".'.. ,,liulrer.ica della digitazione per sr:ul,r iliatonica e crornaticir della nuova accottitttrt'".'...."..r,
Soli per Contrlbasso accot'il',io Do Sol Re Sot ""'.':""'r)Dei d-itersi portumenti del (ìlpotasto - Esempi sulla 4u- Corda per scala cromatica'.,.'.\,.,.. r,Bsercizi.per apprendere di seguito le tliverse posizioni ilel Capotrtsto..'.'...,.....','.'..'...'...- rt
Estensione eompleta delle 4 corile...:...........
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Arpeggi in tutti i tonì """'))Scu|.,Cromatiche..,.'.l.,.',....':..''......'....Scrrle in terza {bicordi) ..,... -'....)tN'l 6 Sttrdi di bravura ............ ....")'
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CENNI STORICI
È certo che I'origine del Contrabasso è collegata a quella
cioè alla famigLia delle Viole
In origine, dunque, iI Contrabasso attuale non era che una grossa Viola,
doppio Basso, la di cui parte si scriveva in chiave dí .DO, terza riga, e si
degllistrwnenti gravi ad atco,
chiamata Violone o
esegulrÉ un' ottaYa
più bassa forse per comodità di lettura; come ancora oggi si usa
Quest'istrurnento aveva la cassa A'monica molto alta, il manico cortissirno e largo, portava
sette corde e si suonala stando in piedi.
NeI 4676 si pubblieò a Roma, da un distinto musicista di nome Tadini, un breve scrif,úo nelquale egli si diceva autore clel Contrabasso a quattro corde. Documenti che prodno la verità di
quanto egli affennò io non ne ho visto, si sa però che nell'epoca da lui indicata, nel finire del
diciasettesimo secolo, veniva usato questo strumento ridotto a quattro corde nelle Orchestre ita-
liane, sempre sotto il nome di Violone, norne che in Lombardia si usa ancora eomunemente.
In seguito tale strurnento subì vari cambiamenti tanto nella forma (r) quanto nel numero delle
corde, come pure nel modo di accordarlo, ed in fine oggi è difiniúivamente adottato nelle orche-
stre italiane iI Contrabasso a quattro corde aecordato per quarta -Mi Zca Be Sol r'iconosciuto daipiù noti confrahassisti,e dai maestri compositori e Direftori fforchestra cluale il più atló a faci-litare e rendere perfetta l'esecuzione della musica in genere.
(t) f.e piu beU.e lp ne edi mìglioripervoce sono i Cou.tlabassi deicelebri liritai- Gaspare d:ì Salb,Gofi'ilei.-ì[ontagnana,Testore- e pirìtalrli i Casini S^'{agirùiana- i }iari-i Dulì'Aqlio ecc, F L6OL-O3 n q
nil')3ìF'r//
!ilIL)ÍO' Proprietà della Premíata Capisterìa e Stamperia illusícale di n.F,INTa,ZZI. întti i 'iiritti soao riserrati
PREFAZIOI{E
Sebbene l'insegnamento del Confrabasso a quattro..cgdS. abbia già.rnoltissimi cultori' inYarî rraestriinsegnan--
ti predominu *ro"Ill*i..r*p""siaairi" aìî"^iitpurtirlo.findarricipio- lasciando all'allie'o libera facoltà di
apprenderì-n terminJto"Ai'"gfi "[ti" 1o studio su quello a tre corde'
- Con lutto il rispetto .di questi signori non esito "i i't*'t" a combattere questo loro pregiudizjo ' (r)
. il insufficiente eslensione del cont"oúo,rro a tre corde ha contribuito in breve tenrpo a far si che anche in Italia
ne'c orchestre 6iuna,lualche importanzJ J obtilxorio I'uso del contrabasso a {uattro gslii6r' licosciuto dafuttico-
me ilpiùprtrtico ";I;;;;le aIà esigenze della musica noderna e della classiea antica'-
, t insufficienza Hi";;il;b*ro uL" eord.e oltre acl essere sentita da rnaestri cor1ry:*olì._c 1t*"_t]1"1,$t
ppido, '
: creava all,esecutor;airri"rit; alle .r-orte insormo'tabiii- e spessissirno si vedeta costretto a troncate i piùbei mo-
rirnrcnti ritrniei, àí "iri"iaL" iu difficoltà e rnenoi'andoie f effetto- non baétaqdo nepPwe abbassare la ter-
z:à eorda zo u soí,-iioni"niente anche questo che aumentava la difficohàgià grande prodotta dau'inrperfezio-
' ne del contrabasso I tre "orde,
spostando ,rào solo I'accordafura yera e naturale dell'istrunr'ento, (ehe è per quarta)
'tua spostandopure il m4neggio della mano sinistra'
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lvA6||lR. \l'lrKrRrE. rr;o t9
MOTLIVE-YTO -Eff;VfCO
BIETHoYÈN. srNFoì{-IA rvÍ'ADAGIO
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ecc,
E nrille altri esernpi potrei citare che tralascio per- brerità.È;i;;j;o a,ìt"quu che I'insegnamento del Conirabasso a quattro eorde yenga irnpartito fin da principio all'
arlicvo "0"
g";"a" ,ritu, pol"fta errendo dote necessaria indispensabile avqre in quest'istrumente un forte e ro-
busto attacco d.'arco (speeialmente sulla quarta corda per la glavità del suono) è bene che I'allievo incomirc'istr-
bito atl affrontare l" ;iifi;;l;trrr" ti.-"g"à ,op""ur" onie ottànerlo - difficoltà che non \'anno disg:iunte a quel-
le che presenta il maneggio della manò sinistra per Ia maggior gros_:9?29, del manico.-- In q'uesto rncde-.tissiii *io iu*'o"o fu mia.p".'iul" .*u"ài daie all'istrumento una digitazione facile e.ragio-
netole, modificandola nell.e scale mtinori e ie\Ie cromatiche, modilica-ndo pwe iI peso e lalunghezza delPar-
eo attenendomi sempre allebuone tradizioni di-quella scuola che mi diede I'iasegn_amento.(z)"Laprima parte di questo metodo tratta soltanto delL'estensione del Contrabasso d'orchestra- Ia secondaparte
inveee tratt.ià al tutt; I'estensione.Inquestaeinqueilacereaidicohuarequelle lacule trovate in altri lavori, colla speranza che altri più competenti di
.lÌe cot'r,trirro I rlpera coII'atlditanu.i quanto io abbia trascurato.
.fficheqiiestiSiqloriProfessorie.€Èì+èié{tl'o\2î3òî'-.33"*".Sol[ontaÎoaqua-ttlo(|0Ide']H|*{'\|(|]|.u|)|)i'ij(i
BEETHOlT|l. SINFONIA IX?
ITVVERTENZE
Per suonare il contrabasso sono iLrdispensabili le seguenti doti:- {? Statura non Ínferiore alia metlia. . ., :
23 Mano ben sriluPPata.39 0recchio Perfefto.4? Quarlraturà musicale.Senro di ciò resta inutile applicarsi a cluesto studio.Alprofe.sore-iasegnante inc-onbe lacura di scegliere f istrumento megÌio adaito all'allier-o poìchè-un Con-
trabasio troppo grande o troppo piccolo gl'impedirebbe di mantenersi composto e nellar-eraposizione insegna -tagli- cosa hà no" essere assolutamente trascurata, g:iacehè,Ia comp<Tstezza oltre aI rispondere alltestetica è divantaggio alla buona e l'era esecuzione.
. -it;niiltu"it
nto" non oltrepassi ,il {60 anno di età.)
II] CO1VTRABASSO D' ORCIIESTRALa nùsura del Confuabasso d'orchestra sebbene non sia precisata da nessulo autorersi può calcolare come segue:1o. .Luns,hezza dell"a cassa armonica cm. 116.
2? Lar/hezza delia parte inferiore d.i detta cassa armonica ern. 71.
3: Larghezza della parte superiore cn.52.4Î Lu:rghezza ùeI manico em. 47.
Tali sono Ie proporzioni del vero Contrabasso d'orchestra.
DE}{OMII{AZIOI{I DELLT DI],rERSE PARTI DEL COì{TRABASSO
Il Contrabasso si compone del riccio o voluta, ingranaggio, quattro chiar-i,capo tasto,manico,tastierarfascie,pia-no armonico, anima e catena (parte interne) fondo,pontieello, cordiera , attacca cordiera,botfone e di quatfuo corde armoniche.
ACCORDATURAJITT, COIITRABASSO A QUATttsO CORDE
Il Contrabasso è aecordato per quarta.:
5? coRD.A.. 23 coRDi.. l3 conle.Esempio:
queste note corrispoìtdono all'ottavabassa di quelle realnente scritte.Ber ottenere con facilitlila giusta accord.atura delliistrumento sarà bene comilciare coll'aecordarq prima Ia terza. -sF---l - TT-J| \ -.. TI-ì.r-[ -f[--l
eorùa ; =
poi la second" E poi la prirrru ( cùtiìro) *---n e ler ulturo la quarta 2--4 .-€>
lr[6n s'ias6mincia mail'accordatura dell'istru-rnento nè'dallapri-ma nè da1la quarta corda= eoÌue a taluni sem-bre.rebbepiùlogico= poichè siante il grande peso delle corde sui piano armori.d d"U'irtrunento prodotto dallalo-ró forte tensione, non solo I'equilibrio dclLa tavola Írmouica riesce difficiÌe acl ottelersi, ura i'aceordatura è nenoprecisa e di rnaggior perdiiempo.^ Trauroiltaturailelì'islrunrento?cioèlequatirocord"e)nondeve esscrelì1 llr,rppcgrossanètropposottiÌe-nragiustae ailatta, alf istrumento,diversamente awete un suono aspro se grossa, deioie se troppo sottile - plù I'inconveaien-te d-iurtare controlatastiera non resistendo a}la pressione dell'arco nei fof"i attacehi.
Le corde dt,lranno essere iLr gradazione di grosiezza anche fra di 1010.... =,-:rie a cire ia quarta più grcs':a e co-perta di filo metalic c,Taterzatieno della quaita,la seconth meno della terz-t, e la priÌia (rr esntino) nicnc cela se_
conda. Salvo quaiclrc eecezione per certi istrumenti difettosi.
MODO DI TE\T.RE IL CONTRABASSO
il ailievc Cei-e tenersi in piedi ben diritto, colla personu un pd di fianco a sinistra cclla gamba sinistraua pò
più avantr deila destra in màdo che iI peso {ei corpo graviti àaggiormente su questa,lasciando'intal modo li-bera pri cire s:a possibile ia sinistra.
Ii Contrabasro'birogou appoggiarlo contro lapersonadallato della fascia sinistra tendndolo-unpoco.incliniuleverso di se ein4oío che'ia'p"arte d.estra dei'ginocchio deúa gamba silistra,tocchi appenailfondo dell'i -stmmento
Lap;amba desira deve, ccrne già.dissi, tenersipiù indietro della sinisfra queì.-t-anto cheìastiperchè !, nul!aCeì piàie destro non cltrepassi ii fascia .ioist"u àeil'istrumenlo, in mod.o cle il_braccio destro nel condurrel'ar-co fco -venga distig'bato n'er suo morimento specialmente sulla 3? e a2 corda_. In qugs_tg. caso il ginocr',Ìrio dellalrrn-na, sìnis:ra ouò benissmo agevolare ii br'aqcio che conduce l'arco spilgendo un pò I'istrumento in fuoii dal-F
qrlrv s
- - .la narie deiie suddette cordeI0 F 6,el_05 h,
70
4t conle.
i' 1- .t- tt"t'
;.".r::ì._:-- -_
DELLA MAIiO SINISTRA
colre.{itaréí ailargate r?alriero porter,à in mano sinistra sulle corde, ary-ertend.o che ra distanza del capofasto
al diio indice 4 sia tare che premendo ,ru;'J;;dii;il;da, ne risu-lti una seconda maggio'e giusta'
Q;uesta si chiamerà Prima posizione'11 conleo O,--1.!
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5? CORDA
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z3 conb,t
.(aù ttsegno (o) ron"utu,noiultì11?; corcravuota.Ir pumero_{ sullanota indicailprirnoditotlellamattosinistra'
''- ^-r^
' DELLI ARco I dalcelebre Bottesiri pei'
Ll arco del Contrabasso a quattro cord,e, dovrà essere nella fonna uguale a queilo tt""|i1111t"..t**;tu
' contrabasso atre cord.e-sali-ole seqgnli p;"pr;;i""t:runghe"za deùabacchéttacm.67:peso'nonpirì di f'll0' -'t
Questopiccoto uu*"it oJprro "
í.uu r,ríghi ,)^-^ ttt"í"to sll'arco Bottesini-(luo ghezza cm' 60,peso g:{50) -e di
sÒmma utilità.Il peso serve per ottenere un attacco più vibrato specialmenle sulla quarta corda - la lunghezza porta il qltgsio
di abbracciare più facihnente eou,arco t"u"i" r*g.trezza ùervenúagrìo del poníicello, necessariam.ente più largo .
i";;"f"t"i" di guetlo àel Contrabasso a tre cortle ^-^^ r- *..-+ó*
IJ^n"dorryà àssere ben contrappesatole non gravitare.tlgl'o verso la py"lo':
Il araosi compone delle seguenti pu"ti, -Èur7hefta,
bietta-9 nasello, ciioi,.plut"u (l ) , della piccola fascia del-
r" ù"i.ttr,iii;fi; b;r;;; ;-.tià .h; sen'e per portare i crini alla giusta tensione
MODO DI TE}IERE E CONDURRE TJ ANCO
N areosi deve prendere colla mano destra avendo la massima cura di appoggiar-e Ia punta del dito.poll'ie Ià do-
.r,e termina-lo ,"u"o aiir"u i*o" r*ut;;ih"gtr e ricurvo sulla baeehetta, il medio pure rieurvo sulla baechefta
;"iiiar-t"r" i"*.a" "n"
lapunta del dit-o t'occhi lapiccola.faseia ehe tieneuniti i,ffini, evitandq scrupolosa-
menfe di appoggiare le dita su questi. , ,r ,,_ --JQuantlo l,allievo saràben sicuro ditenerllarco nel modo suaccennata, allulgando ilbraeeio-nellasua lun-
ghezzanalurale,app oggíetài crini d.ell,arco sullaferza ,o"du, ffi a Sdusta urisura del ponticello alla tastiera.
Tutti i erini dell'areo devono appoggiare bene sulla corda, awertendo però che la bacchetta deve essere un
pò iaclinato dalla parte della tastiera. ___rNet eondurre in tutta Ia sua lungherza I'arco-sulle eorde tanto rel firare *anto3e-I]-apinqererbisoglaos-
seryare che I'arco descr11a una line-a orizzontale sulle corde.- A qre-sto ci si arrivarà faeilmente-piegaldo plùo
meno la giuntura della mano (o pugnetfo) infuorirnello spingere Llareo- insenso contrario, nel tuarlo. \
rl auí^b"u"rio deve sezuire il.lnovimento della'mano-irvàce h parte superiore del braecio deve muoversi
il meno possibile, evitando"eosì eÉe la siralla pre"da parte ad aleun movimento che impedirebbe di condur bene
l' arco, rìndenilelo pesante e meno el:rstieoLl arco non si ileve prancre nlla or{a sgarbaiirmenterJne neppure ternerlo troppo leggero. - Nel priuro c aso
se ne trarrebb" oo *uoìo sgrailerole - ne} secondo un suono troppo debole.
i ir"àaio ".tà la migiior guirla per equilibrare la p-ressionè dell'areo colla pressione delle dita sulle cor-
de - equilibrio che daù per risultato un suono robusto e.bello' -
l{ei pos.u"e da I'una'alltafra eorda non-bisog:na ehe I'arco-si stacchi dal}e corde.
Quando I,areo dowà suonare sullaprima elrd.a (8o/) ilbraecio destro dollà portarsi un pò più infuori -
ouanclo suonerì sulla,secondarterza e {uarta corda dovrà lgrtarsi piìr'r-erso Ia persona't"'d'-i";;;ì;;ì""à ; tirare I'areo suile ,*a1 n'ooiu io.t"ttu la sua iunghszza - àa principio molto adagio e leg'-
germente(osservando scrnpolosamentelutto quanto È,"!3lo detto) poi ?iÌ ptt:l?'. ,
sarà cura speciale del -maestro
di ossen-aré che I'allievo non p^renia la cattivissirna alitudine di muovere
ii corpo per secondare fandarnento dell'arco - cone pure -non
,arà'meno inportante il mostrargli coli' esempiq
ii modo di mettere in pratica tutto quarfo è stato dàtto intorno al motlo ditenere e conclurre I'arco'
(a)' Esempio:
.4? ccllDÀ
(t ) ({ ) servono ambedue per telere uriti i crini I L60l-o3 n 3."t
1t
tliì
frlr)l- ESERCIZIO DELil A_RCO
':Adoperate'lutta la lurghe zza dell'areo per og'ni nota di questo esereizio e su fuff e le quattro
31 conle
21 conLl
{1 conne
41 óoqn;.
Negf isfrumenti dlérco la condoffa dell'arco stesso è.guella che serve ad oftenere i diversi coloriti scritiie voluti d.ai maestri compositori.
Le abbre'dazioni adoperate per indieare i diversi coloriti sono le seguenti:Per il piano un semplice 1@) per il pianissimo due o tre (pp) (ppp) per ii forúe una semplice (;f) per lI,
fortissimodueopiùCtr)cffi)peri1crescendoilseguentesegno'<peri1dimirruendo]ostessoal rovescio --_-:--- per lo sforzato un esse ed un-effe Gf j i", il fortepiano un effe e ua piano ant,te (f? )perilpiano crescendo e dirninuendo ' --perilfortediminuendoer"e.ceodo=---l-.-ecc.ecc.. Questi segli l-engono posti sopra o sotto le note.
Si oltiene ripetendo succdssivarnenf e la stessa_ nota adoperando pochissimo arco coll'impugnatura ricino al-corda... llbraceio deveperò stare quasi immobile- e""endoquesto morrimento delltareo *pidi.=i-o,si avrìrcura di adropare moltissimo la giuntara della mano.
Per ottenere che la figura sia tenuúa scrupolosamente il proprio giustó'mlore si usa porre sopra la figura unalineetf a onizzontale.
lala
Esercizio
PgR OIrTENERE I COLORITIMEDIAIiTE I DIVEBSI MODI DI CO\TLTRRE X ARCO
-{9 Perottenere ilpiano (p)Uirognache l'arco seorra legg:ero sulle corde mentre le clita della mano sinistrale premeranno conforza..- Si adopererà pochissimo arco per ottenere il pianissimrt (-ppp)29 Per ottenere íl forte (f) nbisognoìi un attaeco vi$oroso manteneido Ia fnrza firo alla punta d,arcose la
nota è rappresentata tli, una figura di lungo valore... Lo stésso dicasi per il fortissilro. Se pci leìote segrrate tlllforte sono molte si dol'rìi adoperare pochissimo arco e l'igorosàmente.
*1-ì-U.tcl.UttclrlclrIeóa[0-IuIcotro\:riÌeSs0rereg'oIùIooal0raccloLt]lìlL'-
{e .tt-" possa eseguire con facilità quel tale nunrero di note conrprese nella legatura- facendolo scorrere suila cor-
, da più o meno adagio a seconcla della quantità che si devono legare.Atqhu in codesto caso la mano sinistra dowà premere sempre conforza le corde.
4? Il legàto e puntato si ottiene tenendo semDre I'arco aderente Ia eorda e ditn-
- do alpolso dellamano che conduce I'arco unaleggera inflessione perciascula nota seglata dal punto.5l Ll effetto deLlo sforzato (f) si oútiene rnedi,rnte un,inflessioo" d.lÌ'arco sulla noà sforzatul P"tò bisogara
baclare dÍ non confonderB questo eolorito col forte e pianb (.f?) er"èodo palese la differenza che esiste ira.ùF .1601_03. fr
Iltremolo viene indicato dalla breviazione (trem).
. \uestoequeilo.Aquistoilpianosuccedeirnmantinenteal.forte:aquelloilp-ia1oèselrygprecedutodarmsensibilediminuendò'l
Esernpio Effetto
Esenrnio ffi ,orrcúú,--iPrP f,Pf? f?
. Ii seglo --.- sopra o sotto alla nota. s'ottiene lo stesso effetto dello sforzato. - .
' ,O: r.?r"r,a" il ."di."t" segno : s_opra o sotto la nota, comincierete coll'areo in giù o in su pianissimo e la rinfotzere-
t" ;i", "U" ".t'1"tiTl
del sui giusto valdre
z:qo.storoio"ito,., ---:- èseruadubnig.it4]ùrfirjcileadottenersinelContrabassostanteilpoc.on'iluppodell'arco.No4cósiglierò*uil'u6rtodiprenderelacattilaabiludíne,ineonlrandoun?notalungacolzuaccennatocolorito, '-o '- di
rimettere'l'arco dueofoe-v-olte coulè generalmente ,ahche da óraud ContraÒasnlslt,inuso nelle nostre orchestre .0lfre atradire
I'effettol'ero,l'arco deteriora così nella forza che inbreve tempol'alliel'o nonsqrà ljùlnqrado $tenereuna nota delralore di due
quafi.Conrióne dunque esercitarsi eon amore indefesso su-llo Étudio delle noteJungl.e,soltanto in questo modo si arriverà a.sor-rirontaret aifticoltà che presenta per il Contrabasso il colorito in quistione.
Lo stesso dieasi per il seguente cororito
G*oE GENERALI
Quando dovete eseguire ul braro di musiea or.eri-ut" s-elx-pre se questo comincia'sul morjmento forte o debole della bat-
tuti. Se eomincia siTorte èregola generale che l'arco debba attaccarsi in giù: Se comincia col debole in su.
-13
{9 Esempio:
23 Eseurpio:
È p*" regoia_generale cominciare. coll'arco u-r Birì, quando le note che.si devono eseguire inuna o più batfute sono -inmero pari e al eonhario coll'atco in sù qua-ndosono in numero dispari.numelro pari e al eolhario coll'arco in sù qua-ndo sono in numero dispari.
(Pqri) i (oispari)
Esempio:
Nonesistereg'ola senza avere la sua eecezione.Diffatti quando perunritmo speciale o per un dato colorito il movimento de-bole dellabattutariehieda maggior accento del monimento forúe,la regola suaceenaataliene distrutta"..distrutti.pure i col-pi d'arco scolastici.subentranào-quelli che servono rieppiù a faeilitare é a raffi,nare I'esecuzione.Eceo alcuni eserirpi :
-- -.---o-"- --^ -- .---;" -;--:J;- --opi d'arco scolastici,subenfuando quelli che servonolieppiù a faeilitare e a raffinare l'esecuzione.Ecco alcuni esempi:
v:v Frv'i\ '^
:'. 1
,y
lo.
Y-v:s:
' Con questi esempi e con questi colpi d'arcoselnatisiapprnnde chiaramerfe cheilmodmentodebcle clclla battuta de'i-e es-sere esqguito colì'' arco in giù.,. re nole Pqltgtg opPure squúe dall'abbreriazione sq'uente (slacc.)ehe sigdfica staecuto,si dorranrio ese;ruire con eolpid arco decisi-Piùiimorimento sarù celerepiùi eolpi d'areo dowaruo esierecorlienen-osi.
Esenpio1iì
4/d ' '-' Ll punto lungo sopra o sof,úo la nota ruba la metà del mlore della nota gtessa- Ne risulterà I'effefto e ome se
allÀ iota segiata-ti"grri.t" la pausa rispóndente a] suo valore'
Esempir
Effetto
Comeho già detto doyendo legare un numero di noúe, il braecio deve regolare I'arco a seconda dellaquantitàdelle note có*prese in ula sola legatura o.in uaa sola arcata. Gli esqmpi sono infiniti -eccone qualche saggio.
DEI,LA MAI..[O SINISTRA E PRIMA POSIZIO}IE
Quando I'allievo saprà condurre bene I'arco sulle corde vuote, I'insegnante potrà apprenderg{i la primap0srzr one .
PRIMA . POSfZIOT{E
Colle dita bene allargate l'allier-o porterà la mano sulle corde, arverfenclo che la distanzs dal capoúa -
ecc "
sfo al dito ildice (a),sía tale, che premendo eollo stesso tlito la eorda ne risulti unaSi arrà cwa d'appoggiare il poiliee sul dorso del manico e precisarnente nel vano che si(indice) e il secondo (medio)
Arr-erto che il solo pollice deve appoggiarsi sul dorso del manieo, non il pahno della mano. affinchè Ie rii-ta possano alzarci ed abbassarsi eon tutta libertà (c).
llcssi nella suddetta posizione ilprimo ditoeilpoltieersi-a*rà cwa di appoggiare su-lla eorda il secondo edil ter-zo ditò unití, (medio
" àr,oullure) sénza però le'm-re dalla corda il primoi pe-ùl ultiuo si iùbasserà il quarto (mi.
55lolo ) bene allargato affinchè la dis-tanza che si frola da1 primo dito al secondo,tcrzo,la si riseorfri ùlterzo alquarto.Per ottenere - eome è necessarío-che le dita rimangano orizzontalmente sulla corda (uso elpofasto) ben alLirga-
tc,è nc'eessario osservare che ilgomito del braccio sinistro sia tenuto quasi all' altezztt della mano.
ESEMPIO DELLA PRIntrd POSIZIOI{E SIJT.,,LA 4:t CORDA
: Abbassando Ì'indics sulla corda alla suaccennata (*) distarnza dal clpotasto a\Tt'nìo il Zz tliesis: .{E:n,z-'4'-;r('-*
seconcla maggiore giusta (ó).
forma fra il prirno dito
Col dito medio e I'anilare uniti eùabbassafi
a\Temo iL Eol ry Abbassando il quarto
irsieme sulla stessa cortla senza muolere la tttano nè il primo ditoffi
dito ben allargato alTeÌuo lI 8ol diesis *;---ll .-#cl-:
vuota ESEMPIO DELLA PRIMA POSIZIOì{E SULLA 33 CORDA 2?n l? \iro-taT-T ^^t --:*-^ -tito EH corterzoditoHcolquartobendturgatom sulla 2?cordu €"ot;__il__-t co1 pIrnlo o
B .,4
I l', I i t, E col III'I,liro E col r!'.oben aJ largato f s, tt,r t9 corda
(.4) f, irai"u t*rir indicaìo-colmero f,il rcdio al 2rù'anJl@ €l3r'il eignolo al 4 ia segSilo cisewiremodi quesi nmeri perindicare le diverse digitaz.ioui.l/) t^ai"t*.delcqrorasoslprieodiropo*oblalruirioredm+seuglalestqtt€lecorde.(C) f-*I passare dalu mrda ali altla,midte rcil pellieaeala.e-laro, u solo f..r, un piccoJomor.irurr.lo-oriz'uîale 1,sp;,n14 .l- C:r da uaa corCa all'altra.-Anclepert'iltolalionenonsidaemll-uandalb-peizionegre?rmsollartoquelJirui,tetolorlP*=oilpurtogiulo;cosìr.pilgtlÌoalutiselaBota
è
, /.,,.alante'et.ilurluitrd-iÈìro sr'foese cescde.Lorcàiosila niglìor guida.r.Ér ) dellr Èrrno_sini=1n yug. 4: tq 16O1_ OB B
1
r,.ol I? erito =q
col IIIî
ti,Ij.officot Nl ben atiargatr# . : . is*-
Dagli esposti esèrnpi risutta che sulla quartaTordu datla nd+ltrtaatpirno ot
==F
arT emouna di'--F---ll - ..
stanza di tono (o seeontla maggiofe) dalla notanrota alterzo dito ÍtE=X la diúnia ditna terza 'ninore:' c=*a
*riFnotar,rrotaalquartou',o#a1Temoquindiunpdistan.zad.i'terzamag3iore.Cosìsu]]ealtretrecorde h) '+/r
ESERCIZIO SULI,.A I1 POSUIONE :
31 conlr"
21 cono,t
{1 conp,t{3 P.
4(-orscEvD-mrÙ)
{1 conoe
21 conoe
31 conoe
41 conle
ASERCIZIO PER MEGLIO ASSICTIRARE LA I. POSIZIONE
(a)Le segrentiabbretiazioni 1221 3:42postesottoìenote,inòieanoledilersecorde.Imureri f.i.{}osfisopraleta rhe devono e*grirle.
f nruueri t.2.3. u"". u""ompuguala daLla lenera (P t inriiclno le cljii.r'se posizioni.lf 160I-.03 B
P
.. .i
':i. -'
'.tr --
'-7-f_.,4tu, _ ..a
./lB. .Qaando_si-tror-a, per_speciali g9loqif.r,scritfi sopra g sotto le note il terminepízzt'calo,si deve lerzre ilsuono pizzieando le corde col dito medio della mano dèstra, appoggiando la punta -del policé di fianro alla ta-stiera e eon le altre dita f ener ben fermo l'are o i
({?P.)
({3e.;
ADAGTO
Sici
note,indicaro ledi-
ii)
76 DELI",A MEZZA POSIZIONI; INFERIORE A-LLA I? POSUIOIIE
a3 conne
53 coEDA 4:.coBDA
ESERCIZIO PER, APPRENDERE I,A MNZZA POSIZIONIE',INFERIOR,E
Pr.,rtando la mano sinisira verso if capotasto dilidendo in due partirguali la dii;tanza che passa da questoaìItiL" aito portoi" prlna poslzione,(l)*i ott"oà la mezza potr4one i-nleriore allaprima. - ... '-
Ecco qufnto risu-Itlerà allorchè la mano sinistra sifroverà nellamezzapcnizione inferiore allaprirua.-Fù
NNstc!\É
\NN
Fùs,Èl
st, N\
{3 coRD,\
MW'ZA
4? conle
POSIZIONE INFERIORE UI{ITA COTLA IA POSIZIONE
3
!'v.3? conle 34
{,23 conle
{3 corue
jY. ...-.
( { ) Pur cauùiando posizione la mano sinistra del'e nantenere turte Ie regole già espc,ste per la prima posizione .
ilj I "Ui""o
*"goito al" abbia íl- -7u natrt::ale col lruuero 1., avauzerà la ruano suLLu .oidt dimezza posizione ptr eseguire íL -Ftt d'ie--
sis collo stesso uumeJo : iL BotIo eseg'ui-rà col B, il ,9ol diesis col 4,e uel discendere fatto cd egD abbia il l7-z die.is coL tnuttero l,port"-rir la nano nuovamente a, mezza,posizìone bferiore per eseguire tI ?a natwale collo stesso nulrero.l. Qttesto tìLo\-illlento della mano è trgua-
(2)
le su tutte Ie quattro corde.
i6 F 1607-03 I
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O ,1
NSERCIZIO
4?P.e4".c1
3
E,DUE.t
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t.p."
L
î.r."
l:P."
' -,---^-r^ r^ --s^ fi--Ì,; il nrimn ditonrcnda il nosto del:Lt mezzaposlzlone superiore alfa priÎa si ottiene avanzando la mano fincbè iI primo dito prenda il pos
rerzo quando q"".to ii*ii.;;;ùr;r; ;#;rir"u poririoo". càrfl p"il-Jaiió neiru quurta àorda si tioveù sul
Eut, nellut"r"u rl"li,"rii" r".""au "oi -,o,ìùla prima suI o'z bcmo,lle;
: 'os'Ù'trPro 51 conoe
{1P9, ,.:' i:
MBZLA'POSIZIONE SUPERIORE ADIIA I?
pei ta seconda posizione si farà lo stesso movinento. Soltanto che iI {9 dito nella 41 corda si portera snì
8ol dresis, neLla terza sul Do diesis, nella-second a s'il. -la diesis, nella prima sul Ez naturale '51 conoe
2: CORDA3
ESHMPIO DELITA MW'ZA POSIZIOM SUPERIOB,E UNITA ALIJA IIa POSIZIONE
11 coule
51 conne
2t coîaÀ
{? CoRDA
F L60r-o3 n
{. coRD,lLL 3'
23 conle
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z!c,!l v.. t?c? zlci tc^.ESERCIZIO SULLA NIEZZL POSIZIOIiE INTERIORE E SUÉUNTONT,
LI'ITE AILA PRI}IA E SECOì{DA POSIZIONE-
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F L60L-O3 n
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20
31 c*-vuota. {1 p.e
Al-verto ehe le scale di
ESEMPiO DI DIGITAZiONE ptR CAMBIARE poslzro.\:E AILA MANOì
1 P.'supgatta 41p."
b
P.einfgaua 53P:
fB.lf l::!11rye gcata o passaggio il primo di.f^o è sgmpre que[ó ehe se_gna te diverse posizioni.l.í esempio qui sopra esposúo.su-lla sola l?cordado'rilpure esegiriisi nelle altre tre.
SCALA DT .DO MAGGIORE AILA I? OTTAVA
Questa scala s'incomincia colla mano sulla úerza corda aprima posiaione: affeneudosi alle regole già esposteiLrtorno almodo di tenere Ia mano sinisfra.Il Do si oúúiene apPoggia:rdo
-sulla corda il 59 diúo unifamenf e aI z2 e al {9:- fatto il Do I, arcopasserà sùì.la21 cotda Be cord.a wbti cot t9 dite abbassaúo su-lla corda sf essa-a t1 posizione si awà il -Ma natwaje; òol zy e JgdiÚo uniti abbassafi suLla corda ( senza muovére la nrano).si otterrà iJ "" ";1*r"-p".*"A;l;;;;*r"x, ríàru"ri
.suonerà t7 Bo/,e eol r? dito a t*posizione iI Za: iI Bt: rd*;t; si ofterràpr;;í;i;9il;;X;ffirìri**,ro_sì senza mroyere la mano abbassìndo il 6g difo si a-ryà ir Do, ' " qruv quú a; PUTLZI,L
Nella scala discendente siripeterà il Do,poi.uoru -oou""ela nrano lelando il 33e 2î dito dalla corda col :lg(aila stessa posizione) si awà ii Bz'nafuralaporúando la ma.no a l'l.posizione: col-lo sfesso {9 difo si avrà il la,poiB.-o(9ordy ouita, passa:rdo Iarco eru,,*oiílÉ";i;;;;;:;;i"ríaito t senpre a {? posizione) si a''à it -Fa: oor t;iI Me',poipassando- di nuor-o I, arco e Ia mano sul_la Sl corda col 59dito u*.rio il .D;-"--'nrt33"
- SCAI,A DI ,-1 MIì{ORE AILA T? OTTAYAAnche inquesta scalal'irrrpianto della'rnano è a tSposizione sullir ó1 corda. Fatto il -f,a eord.avuoúa, iI Ea'col
1" 4f9 e il -Do col 39 sino al lttt naúurale serviranno ie regoJe_g'ià espcsie per la scala di Dc.uggioró .
- :
., fott-1nt9 per il sesf-o e seitimo gtado alterati della scàÌicioÚ' Jlt tiies:sZ sol diesis, si farà di1:ersa'rente-pertI -Fa dtesis inr.eee del 6g si adoprirà il ag difo (essendo Ìa dislar,za ia) ,.r,li a! -!h diesis ai ul iono) senza mroye_
1?1,"T*,! dalla lSpolizione ed-allargandobene ii 42ziI 8c/ diesi: séirin::g:rado si ctrerrà po"t*aoìimano.in-rstra (e I'arco) sal Bol lcanti-no) a lposiziotre inferiore co! 4i flìr, ii Lq"coi ó9 Cito .c,rrf,oruo.,"re la manoda.Lla t posizione.
NelÎa scala discendente siripeferà il Za come abbiamo fatto per iI Da nelTa scala rnaggiore: poi fafto il.Bol natwale (corda vuoúa) si riúorn-erà colla mano a 13 posizioaì sulla 2l corda per fare il -ftt natwale colSó.dito: poi col {9-dito.si farà il 'lú': fatioil Be eordavuo'ta siporferà lamano rutfu elr*au
"Jìotoì"r.,iI Do col 39 il Ee' col {ge finalrnente lI Io corda.vuota
ó: P."20
-La minore si può esegrrire in due sole corde (3i e 2".),4
t Plsupgaxa
P.einf."aUa 21Pi
Esempio:
f t60r-o3 a
.,i';l
.l.:1..
.
II. t"i
,i-l
t
t
l,
::è4
'our* i1t-Fodiesis col a; dito su11à z.corda si porteià i1-3oo t.lutt*. a f'3os.iz.ione per fale'1J r9al diesis col
6 . diro. e tt ,Lanafurate coL 4. . . Net aisceoili; fit1.i-1 \l-!3r*l 4' dito si farà il SoI nqtìírale-col 4' ' senza -
;"*;t; iu *uoo nè auuràu"e il dito come si usa-romunemenre' -':
Tare movimento del t. oittr non è spiegairià i*t" pr*iè i*u"" di faeiìiúare.r'csecùiore À r'.bttonazione' rer-
de l,una più tutricile r,àitra pù in_ce{?._ io-"-ri ""àtà in seguito in quesfo mio ravoro. per ra seftima arterata
ascendente adoprerò i"H,,; tr,i."rr;ii',1.'àit"
" r"r ai"ruoar-* uaopràrò prrfare.ra noti naturale il t' ditosen-
za muoyere ra mano. Quests piceorava'e,f'd'i;;;";;;fttt; d;ú; *ipoririooe naturare è per ortenerepiù
facihnente Ì' inionàzione .
B,E.IIINORE( come
'usasi )
(eome devesieseguire )
(a) I puntiilsegrano dove cade l'esempio' (
SCAIE DIATOMCIIE MAGGIOEI-CO],I.,E RETATTVE MII{ORI ED ARPEGGI
dt DO MAGGI0RE
Relaúivo arpeggio
ZI MII{ORE
Somigliante rninote,oppisuUì 2Î
33
': a:_ :
.*3ÎP."Ll
Somigliante min61s
Relaúivo arpeggio
a:.c:[.v:
Relafivo arpeggio
BE
{i p."._
,//,/ -7A MAGG:
!l os r
Belaúivo arpeggio
.c L6OI-O3 A 27
ó7 b MAGG.
' attta,alPg
,2
Reiafivo arpeggio
EOtr MIN.
Sorniglianúe minbre
Somiglianúe minore
a @4-
t:P.eallaP9P:I2
; Relatir-o arpeggio
Somiglianfe mingre
Relaf ivo-arpeggio-
TA b NTAG&.
Relafivo arpeggio
Relaiivo arpeggio
-PE b-MAGG.
P9
I
I
ó"p."
3
4B t
.OO MIN.
.7A MIN.
,)
Relativo arpeggio
L601 - 03 l7
,oP." 1oe2 ''
1-j{.'
Rela-iir-o arpeggio
'zP:
SOL b MAGG.
Somiglianf e minore
Semigliante minore
Relafivo arpeggio
Relativo arpeggio
DO h MA&G.
Relatir-o arpeggio
Zd b MIN.
Relafivo arpeggio
Relativo arpeggio
SomiElia,rfe minore
23
lPs r:P:
]IIT MAGG.
Do # tttx.
Relafir-o aryegg:io
F 1601-03 n -23,
24
Relafivo arpeggio
'Somigliaafe mirore
."o4414o,
Relativo arpeggio.
EEMAGG , r B 3 t
Relafivo arpe$gto
A1 MIN.
Somiglialúe rninore
Somislianfe rninore
DO MAGG.;,
colle relative minori.24
Plsupgalta 6?P9
Belal ívo arpeggio
BO.C MAG&.
.UT NIIN.
3lo99orBRelatiro arpeggio
3
pei- re
e 3 ' I I ri i r3 e'il.Reiarft-o arpegsio
F 76qL- 03 ,î
- INTEnrza.Lr-r=sEmPLIcI .
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a.:' hrtendi 6ia%. t(c.
3t)
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-Inter.di ?32(c. 1?c,
hrtendi 8i-
Lr{tos.
tr' allíeuo ,tztca,terà molto prgfilto-dedícaúosi con gratule assidua:là nello ttuddo dd questa Inlerualld fanto Benptíci chea ?or-
taÌnenlì. Coù prírní aòcturàIa mano a prendere a sóalst Ie posdztoní di/ferenfi; cocrsecortdí otterrà dd..manfenere Ia gtusfadi-
slanza rJelle ditq, e Ia, posdzíone Tteryfetfa, della mapo
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3?C. IlC.
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F 1601-03 nFII{E DELLA I.PARTE.