Malattie ematologiche maligne · leucemia linfoma hd linfoma non hd linfoide cronica. altre...
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Malattie ematologiche maligneSono tutte condizioni di crescita cellulare incontrollata di cellule emopoietiche. Malattie quindi di notevole gravità.
Malattie mieloproliferative
Malattie linfoproliferativeCELLULALINFOIDE
CELLULAMIELOIDE
ACUTE SUBACUTE CRONICHE
MALATTIE MIELOPROLIFERATIVE
1. LEUCEMIE ACUTE MIELOIDI
1. DISORDINI MIELOPROLIFERATIVI CRONICILeucemia mieloide cronicaPolicitemiaTrombocitemiaMielofibrosi Idiopatica
Leucemia acuta mieloide(leucemia acuta non linfoide)
• La cellula staminale emopoietica subisce una trasformazione neoplastica per cui si riproduce indefinitamente ed è insensibile ai fattori inibitori della proliferazione.
• Le cellule sono presenti in circolo, nel midollo e infiltrano altri organi e tessuti.
• Sono classificate con M (o LAM: leucemia acuta mieloide) e un numeroda 0 a 7 in base al grado di differenziazione e alla tipologia della cellula che prolifera
• Colpisce l’adulto o l’anziano
Leucemia acuta mieloide(leucemia acuta non linfoide)
Invasione midollare di cellule neoplastiche
Anemia Granulocitopenia Piastrinopenia
PALLORE FEBBRE EMORRAGIEASTENIA INFEZIONI PORPORA
EPATOMEGALIA SPLENOMEGALIA DOLORI OSSEI
Leucemia acuta mieloide(leucemia acuta non linfoide)
Esami di laboratorio:AnemiaPiastrinopeniaLeucocitosi o leucopenia con presenza di blasti nel sangue perifericoLDH Uricemia Alterata funzione epatica e renale se gli organi sonoinfiltrati
Agoaspirato midollare evidenzia le cellule leucemiche che devono essere tipizzate per stabilire la terapia
Leucemia acuta mieloide(leucemia acuta non linfoide)
Prognosi grave con esito infausto per gravi infezioni oEmorragie
Il trattamento prevede farmaci chemioterapici che possono indurre una remissione completa nel 60-80%Dei casi. Tuttavia per la elevata frequenza di recidivaNei pazienti < 50 anni viene indicata terapia antiblasticaad alte dosi seguita da trapianto di midollo.
Essenziale la terapia di supporto che nei pazienti moltoanziani o debilitati può essere l’unica opzione.
SINDROMI MIELOPROLIFERATIVE CRONICHE
ASSENTEASSENTEASSENTEPRESENTECROMOSOMA PHILADELPHIA
---+++BLASTI IN CIRCOLO
RIDOTTA>600.000+/N+/NPIASTRINE
RIDOTTAN> 18 g/dl+/-EMOGLOBINA
RIDOTTA12-15.00012-15.00050- 500.000LEUCOCITI
MIELOFIBROSI
Età media 60 anni
TROMBOCITEMIA ESSENZIALE
Età media 60 anni
POLICITEMIA VERA
Età media 60 anni
LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA
Età media 52 anni
Il cromosoma Philadelphia è una anomalia cromosomica presente nel 90% dei casi di leucemia cronica mieloide. E’ la causa genica della malattia.
CROMOSOMA 9
CROMOSOMA 22
STIMOLA LA PROLIFERAZIONECELLULARE E BLOCCA L’APOPTOSI
SINDROMI MIELOPROLIFERATIVE CRONICHE
LENTO
NO
LENTO
RARA (PIU’SPESSO IN MIELOFIBROSI)
LENTO
RARA (PIU’ SPESSO IN MIELOFIBROSI)
LENTO
FREQUENTE
DECORSO
EVOLUZIONE IN LAM
+++--EMORRAGIE
++++Trombosi arteriose e venose
+-TROMBOSI
-+++Ictus infarto
+++Ictus infarto
-ISCHEMIE
++++++++++SPLENOMEGALIA
MIELOFIBROSI
TROMBOCITEMIA ESSENZIALE
POLICITEMIA VERA
LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA
Malattie ematologiche maligneSono tutte condizioni di crescita cellulare incontrollata di cellule emopoietiche. Malattie quindi di notevole gravità.
Malattie mieloproliferative
Malattie linfoproliferativeCELLULALINFOIDE
CELLULAMIELOIDE
ACUTE SUBACUTE CRONICHE
MALATTIE LINFOPROLIFERATIVE
1. LEUCEMIE ACUTE LINFOIDI2. LINFOMA NON HODGKIN3. LINFOMA DI HODGKIN4. LEUCEMIA LINFATICA CRONICA
Leucemia acuta linfoide
• La cellula staminale emopoietica orientata per la linfopoiesi si riproduce indefinitamente ed è insensibile ai fattori inibitori della proliferazione.
• Le cellule sono presenti in circolo, nel midollo e infiltrano altri organi e tessuti (fegato, milza, s nervoso).
• Sono classificate con L (o LAL) e un numeroda 1 a 3 in base al grado di differenziazione e alla tipologia della cellula che prolifera
• Comune nel bambino può colpire anche l’adulto
Leucemia acuta linfoide
Invasione midollare di cellule neoplastiche
Anemia Granulocitopenia Piastrinopenia
PALLORE FEBBRE EMORRAGIEASTENIA INFEZIONI PORPORA
EPATOMEGALIA SPLENOMEGALIA LINFOADENOPA-TIA, CEFALEE, SINTOMI NEUROLOGICI, ARTROMIALGIE
Leucemia acuta mieloide(leucemia acuta non linfoide)
Esami di laboratorio:AnemiaPiastrinopeniaLeucocitosi o leucopenia con presenza di blasti nel sangue perifericoLDH Uricemia Alterata funzione epatica e renale se gli organi sonoinfiltrati
Agoaspirato midollare evidenzia le cellule leucemiche che devono essere tipizzate (linfociti B o T) per stabilirela terapia
Leucemia acuta linfoide
Prognosi grave ma è potenzialmente curabile nelbambino (60-70%) meno nell’adulto (20%). Si consideraGuarita se non ha ricadute per 10 anni dopo la sospen-Sione della terapia.
Il trattamento prevede farmaci chemioterapici. TerapiaAnche al SNC. In caso di forme ad alto rischio o recidiveviene indicata una terapia antiblastica ad alte dosiseguita da trapianto di midollo.
ALTRE SINDROMI MIELOPROLIFERATIVE
VARIABILEFORME MOLTO AGGRESSIVE E FORME PIU’ LENTE E INDOLENTI
GUARIGIONE CON TERAPIA NEL 60-70%
VARIABILE DIPENDE DALLO STADIO E ATTIVITA’ DI MALATTIA
DECORSO
+/-+/-EPATOMEGALIA
+++SPLENOMEGALIA
++++(PALPABILI oVISIBILI IN RADIOLOGIA)
++++(PALPABILI oVISIBILI IN RADIOLOGIA)
++++(PALPABILI oVISIBILI IN RADIOLOGIA)
LINFOADENOMEGALIA(SUPERFICIALE O PROFONDA) +FEBBRE ,SUDORAZIO-NE, CALO PONDERALE
Età media > 50 anniCause: infezione EBVimmunodeficienze, AIDS, trapianti,
Tutte le età ma picco tra 15-30 anni
Età media 60-65 anni
ETA’ E EZIOLOGIA
LINFOMA NON HDLINFOMA HDLEUCEMIA LINFOIDE CRONICA
ALTRE SINDROMI LINFOPROLIFERATIVE
POSSIBILE PRESENZA DI LINFOCITI MONOMORFI
INTERESSAMENTO < 10%
LINFOCITI > 30%
MIDOLLO
B (80%) o T (20%)B (98%)BIMMUNOFENOTIPO DEI LINFOCITI
NN+/-PIASTRINE
N/-+/-+/-EMOGLOBINA
NLINFOPENIALEUCOCITOSI NEUTROFILA E EOSINOFILIA
>5000LINFOCITI
LINFOMA NON HDLINFOMA HDLEUCEMIA LINFOIDE CRONICA
DIAGNOSI CON BIOPSIA MIDOLLARE E STADIAZIONE
ALCUNE PROBLEMATICHE FREQUENTI NELLAASSISTENZA AL PAZIENTE EMATOLOGICO
FREQUENTE SUSCETTIBILITA’ ALLE INFEZIONISTERILITA’ O IGIENE, ATTENZIONE AI CONTATTI CON VISITATORI O ALTRI PAZIENTISORVEGLIANZA DELLA FEBBRESORVEGLIANZA DELLA CUTE, CAVO ORALE, GENITALI (MICOSI)EVENTUALI PRELIEVI COLTURALI DI SORVEGLIANZA
PIASTRINOPENIA E EMORRAGIESORVEGLIANZA DI ECCHIMOSI, EMATOMI O ALTRE PERDITE EMATICHEATTENZIONE A TUTTE LE MANOVRE INVASIVE ( SOMMINISTRAZIONIINTRAMUSCOLARI, POSIZIONAMENTO DI CATETERE, CLISTERE )
1. Quale è la malattia ematologica comune nel bambino? 2. Quali sono le malattie ematologiche che si manifestano
con linfonodi ingrossati?3. Quali sono le manifestazioni di una leucemia acuta?4. Quale malattia è caratterizzata da un aumento dei globuli
rossi e come si manifesta5. Quale malattia è caratterizzata da un aumento
dellePiastrine e come si manifesta? 6. Dove si trovano le principali stazioni
linfonodalipalpabili? 7. Quali cautele sono necessarie nel paziente con
piastrinopenia?8. Quali cautele sono necessarie nel paziente con
leucopenia?
DIFETTI DI COAGULAZIONE
Congeniti: EMOFILIA (deficit genetico del fattore VIII, cromosoma X, maschi malati, donne portatrici)
Acquisiti: MALATTIA CRONICA EPATICA AVANZATA( fibrinogeno, trombina e fattori V, VI, IX, X, XIII
sono di sintesi epatica)
DEFICIT VIT K(VII, IX e X sono vitamina K dipendenti)
COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA
COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA
E’ una condizione trombotico emorragica acuta o sub acuta.
Si verifica in corso di sepsi batteriche (gram -) , shock, ustioni, morte intrauterina del feto, neoplasie.
DANNO TISSUTALE > LIBERAZIONE DI TROMBOPLASTINA > AGGREGAZIONE PIASTRINICA
ATTIVAZIONE DELLA COAGULAZIONE
CONSUMO DI FIBRINOGENO E PIASTRINE
EMORRAGIE MULTIPLEIRREFRENABILI
MULTIPLI MICROTROMBINEI RENI, POLMONI, CUORE