Magazine_Farmapiù_10_2008
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F A R M A C I E A S S O C I A T E
Pagina 6Ticket:c’è tempo finoal 1 novembre
Periodico di informazione a cura dei Farmacisti Associati - Anno 1 - N. 3 - Ottobre 2008 - Distribuzione gratuita
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini
Pagina 5Emicraniae cefaleatensiva
Pagina 2Arrivanoraffreddoree influenza
Prevenzione
Col primo freddo tornano i mali distagione, ma la natura ci può aiutarea combattere raffreddore e influenza
La stangatad’autunno
I prodotti in promozione solopresso le farmacie FARMAPIÚ
DisturbiI consigli
Pagina 4Menopausa:non bisognadrammatizzare
Sanit�
I rimedi perle malattiestagionali
affreddore, tosse,mal di gola e in-fluenza sono i disturbi più
comuni che ogni autunno e invernoaffliggono milioni di persone di tutte leetà, in particolar modo bambini e anziani.L’anticipo dei primi freddi di quest’annoha scatenato batteri e virus tipici dellastagione fredda. Il nostro or-ganismo è alle corde. Nonda ultimo per altri con-comitanti attacchi: smog,stress e sbalzi di tem-peratura.In questo qua-dro s’indeboliscono imeccanismi di adatta-mento e di difesadell'organismo. Senzaconsiderare l’aumentodelle possibilità diammalarsi legati alsoggiorno in luoghi chiusied affollati come centri commerciali,mezzi pubblici, asili e scuole. La piùclassica conseguenza del raffreddore
consiste inuna infiam-
mazione conedema della mu-cosa nasale. E’ lacosiddetta riniteprovocata da fat-tori allergeni e vi-
rus. L’ alterazioneprovoca congestione e
gocciolamento.Il raffreddore è una forma
particolare di rinite di origine virale.Esistono anche riniti croniche (vasomo-toria e atrofica) e altre passeggere(allergica). Al raffreddore spesso siaccompagnano mal di gola, tosse efebbre. Ma la presenza di questi sintominon indica con certezza la comparsadell’influenza. A volte è solo l’azionedel virus che agisce sull’epitelio dellagola o su altre zone dell’apparato re-spiratorio.
Luigi Fantozzi
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Cause e differenze tra i varisintomi provocati da virus e batteri
R
ono due rimedi na-turali spesso decisivi per evitare
gli antibiotici nella cura dei malidi stagione, soprattutto nei più piccoli.L�Echinacea è uno stimolantedelle difese naturali dell'organismo.Impiegata prima dell'inverno può fun-zionare da efficace deterrente. È indi-cata soprattutto in quei bambini chetendono ad ammalarsi spesso in quantoriduce gli episodi infettivi. È opportunogià durante l’autunno effettuare unaterapia preventiva assumendo un inte-gratore
che rafforzi le difese immunitarie.Analogamente alla Echi-nacea l�Uncaria è un altrocoadiuvante delle naturali difesedell'organismo. In commercio esistonoprodotti di alta qualità certificati per icomponenti naturali, efficaci per bambinio adulti nelle dosi e nelle indicazioniconsigliate.Basta rivolgersi dal farmacistaFarmapiù della tua zona per riceverepreziosi consigli sul tipo di integratoreda utilizzare e sulla sua corretta som-ministrazione.
Incidono anche smoge luoghi chiusi
RAFFREDDORE. Il freddo può determi-nare una riduzione delle difese immunitarie efacilitare l’aggressione da parte di rinovirus.I rinovirus conosciuti sono più di 100 ed agisconosoprattutto nella stagione fredda.RINITE. Infiammazione della mucosa delnaso che porta a vasodilatazione a livello dellearteriole terminali e alla contrazione delle vene.I capillari della mucosa nasale divengonopertanto permeabili e congestionati.RINORREA : ovvero naso che cola. All’inizioil muco è fluido e trasparente, per poi divenirepiù consistente ed ostruire maggiormente lecondotte nasali. Non è detto,specie negli adulti,che quando il muco sia di colore più intensovi sia una infezione batterica in atto.CONGESTIONE: ovvero naso chiuso. Ciòavviene non solo per la presenza del mucoma soprattutto per la dilatazione dei vasi san-guigni conseguente all’infiammazione.STARNUTI. Avvengono perché la mucosanasale è irritata a seguito dell’infezione virale.Rappresentano, al pari della tosse, l’arma didifesa con cui vengono eliminate verso l’esternole particelle indesiderate.
Arrivanoraffreddoree influenza
Il vademecum dei sintomi
Dillo a Farmapi�: la rubrica dei lettori e-mail: [email protected] da questo mese la rubrica dei lettori Farmapiù. Pubblicheremo le vostre lettere rispondendo a domande, suggerimenti e osservazioni.
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Ma la natura ci aiuta con l�Echinacea e l�Uncaria
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadiniinformaAnno 1 - N. 3Ottobre 2008
FARMAPIU’ INFORMA - Periodico a distribuzione gratuita - Editore: FARMAURORA Società Consortile a r.l. - Via Speziale 30, TARANTO - P. IVA 02633890732 - Direttore responsabile: Francesco IatoComitato di Redazione: Vito Novielli, Gianfranco Galbiati, Rosa Martina Giorgio, Giuseppe Pitrelli, Raffaello Recchia, Cosimo Sammaruga - Sede: Via delle Violette n.c. Z.I. ASI - 70026 Modugno (Ba)
Tiratura: 300.000 copie - Progetto grafico e impaginazione: Studio Marangio Bari - Foto: Archivio Imagic, Flickr, Istockphoto, Microsoft clip art - Gli articoli sono a cura della RedazioneStampa: Editrice Martano srl - Via Belgio, 7 - Z. I. Lecce - Stab. Bari: Via delle Magnolie, 21 - Z.I. ASI - Modugno (Ba) 70026 - Ottobre 2008 - N. 3 - N. Reg. Generale 1740/2008 - N. Reg. Stampa 16/2008 Tribunale di Bari
sistema della distri-buzione del farmacoin Italia è considerato un modellodi eccellenza in tutta Europa.
Basti pensare che nelle oltre 17milafarmacie del nostro Paese entrano,ogni giorno, con fiducia tre milioni dipersone e un milione di essi, ne escesenza pagare nulla tra farmaci e serviziottenuti.La rete delle 17mila farmacie dislocatecapillarmente su tutto il territorio na-zionale, con una grande ampiezza eflessibilità di orari, permette ai cittadinidi trovare sempre un servizio che ladistribuzione commerciale non potreb-be offrire anche perché non è presentené capillarmente, né tanto meno omo-geneamente sul territorio nazionale.� un vero primato quellodelle farmacie che attraverso il proprioradicamento territoriale riescono aservire anche l’inera popolazione delPaese, compreso il 75% dei cittadiniche vivono in centri al di sotto dei
10mila abitanti. Un ruolo fondamentalee strategico che riescono a svolgeregrazie all’apporto insostituibile e com-plementare delle 32 cooperative didistribuzione del farmaco - aderentinella quasi totalità a Federconsumo-Confcooperative - che offrono i propriservizi a oltre 7.500 farmacie, garanten-do rifornimento in ogni angolo delPaese, anche di domenica o di notte(complessivamente le imprese che alivello nazionale si occupano di distri-buzione dei farmaci sono 42, per untotale di 5mila occupati, ndr.).Un radicamento territo-riale ampio e di grande flessibilitàdi orari, quello delle farmacie, chepermette ai cittadini di trovare sempreun servizio fruibile. Queste caratteristi-che rendono la farmacia un insostituibilepresidio socio-sanitario del territorio.
Un polo di servizi offerti ad alta profes-sionalità che non può essere assog-gettato a una deregulation selvaggia.Quello dei farmaci è unodei settori in cui la terapia della libe-ralizzazione e della deregolamentazionea ogni costo può produrre gravi con-troindicazioni danneggiando i cittadinianziché avvantaggiarli. Bisogna discer-nere tra i molti casi nei quali liberalizzaree allargare le maglie del mercato puòridurre i prezzi a beneficio dei consu-matori, migliorare i servizi e spronarela competitività delle imprese e, invece,i casi nei quali bisogna utilizzare solu-zioni che rispondono meglio alle esi-genze dei cittadini. Le farmacie vannoviste nel loro potenziale evolutivo come
snodi di una medicina del territorio,presidio della salute, leve per estenderela prevenzione in una logica di sussi-diarietà orizzontale in un modello allar-gato e integrato di Welfare di comunità.É in questo ruolo multifunzionale chegià svolgono che le farmacie possonoallargare e rendere sempre più inno-vativo e all’avanguardia il proprio ruolofungendo da posto di primo soccorso;da centro di sensibilizzazione per lacultura della prevenzione; inventandosie offrendo anche dei servizi a domicilio.Insomma, la parola d’ordine è, quindi,innovare i servizi ed elevarne la qualitàper rispondere a una domanda cre-scente e sempre più complessa. Do-manda alla quale il Welfare stataleriuscirà sempre meno a dare dellerisposte, mentre la rete del welfare dicomunità vede in prima fila farmaciee cooperative.
Vito NovielliVICEPRESIDENTE FEDERCONSUMO-
CONFCOOPERATIVE
propoli � unamiscela di so-stanze naturali, distraordinaria e poco co-
nosciuta efficacia terapeutica, che leapi raccolgono dalle gemme di piantericche di balsami e resine.É anche detta “l’antibiotico naturale”ed è una delle droghe naturali piùutilizzate nella stagione fredda graziealle sue note capacità antibattericheed antivirali.La propoli è composta dal 50-55% dibalsami e resine, 30-40% di cere, 5%dioli essenziali e 10% di composti tra cuiflavonoidi e derivati fenolici diversi checontengono le preziose virtù terapeu-tiche. La parola propoli deriva dal greco“pro” a favore e “polis” città: a difesadella città e queste sono le sue principaliattività:1. Azione antibattericaLa sua attività è sia di tipo batteriostatico
(impedisce la moltiplicazione dei germi),che battericida, cioè in grado di ucciderli.La massima efficacia si ottiene sommi-nistrando la propoli il più precocementepossibile e continuando la cura peralmeno 15 giorni.2. Azione antiviraleHa una valida azione sui virus dellainfluenza e su quelli erpetici, sembrache impedisca la penetrazione del virusnella cellula e che abbia un’attivitàtossica anche contro l’adenovirus re-sponsabile del raffreddore.3. Azione antimicoticaÉ particolarmente attiva nelle micosicutanee superficiali da Candida conattività di tipo micostatico, cioè bloc-cante la crescita dei funghi.La cura va fatta per un periodo non
inferiore a 30 giorni.4. Azione antinfettiva eimmunostimolantePreviene le malattie da raffreddamentodelle prime vie aeree seguendo tre ciclidi cura di 30 giorni intervallati da 15 disospensione.5. Azioneantinfiammatoria
6. Azioneprotettiva suivasi sanguigni7. Azioneprotettiva delfegato8. Azioneantiossidante
Le preparazioni farma-ceutiche più usate sonogocce e sciroppo,l’estratto secco utilizzatoper la preparazione di
compresse, compresse effervescentio bustine solubili la soluzione idrogli-cerica, priva di alcool, usata per lapreparazione di gocce per i più piccinie gli spray orali con e senza alcoolper adulti e bambini.
Teresa Balenzano
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Dalla naturaun segretobenefico
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EDITORIALE
Diventerannocentri di
prevenzione emedicina territoriale
Così cambierà il ruolodelle farmacie
Propoli: l’antibioticonaturale
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini informaAnno 1 - N. 3Ottobre 2008
menopausa �l’evento fisiologicoche corrisponde al terminedel ciclo mestruale e dell'età
fertile. Una transizione travagliata cheper molte donne è costellata da notevolidisagi. Per capire meglio come affron-tarla e quali sono i riflessi di questoirreversibile stadio vitale femminileabbiamo incontrato la dottoressa RosaGuagliardo, dirigente medico del con-sultorio familiare di Cassano delle Mur-ge, nel barese. Uno dei centri all’avan-guardia della Asl Bari con circa 5000prestazioni all’anno su una bacino di20 mila abitanti.�La menopausa non �una malattia, ma un pas-saggio della vita�, chiariscesubito la dottoressa Guagliardo.“Il periodo s’è notevolmente allungatoa seguito dell’innalzamento dell’aspet-tativa di vita media. In passato le donneerano costrette a vivere in menopausadieci, al massimo venti anni.Oggi tocca la vita della donna per 30
o anche 40 anni”. E dov’è il problema?“Che questa trasformazione giungeattorno ai 50 anni, quando la donna èall’apice della sua vita professionale enel bel mezzo dell’esple-tamento delsuo ruolo di madre e di moglie. L’assettosociale, il mito dell’immagine cozzanotremendamente con le difficoltà dell’as-senza di fertilità. C’è una maggioreresistenza ad accettarla e a gestirla.Anche perché s’affronta con granderitardo l’esperienza del primo figlio, unaltro fattore che certamente nonagevola”.Quando una donna � inmenopausa?
“Vi sono diversi sintomi, quasi tutticodificati: l’insorgenza di ventate dicalore, vertigini, sudorazione, osteopo-rosi avanzata, disturbi alla sfera genitaleche sovente appaiono nei rapportisessuali”.Quali sono gli effetti nellungo periodo?“L’invecchiamento, la secchezza vagi-nale e l’osteoporosi, la conseguenzapiù grave. Le ossa, cioè, s’indebolisconoper l’assenza dell’azione trofica degliormoni”.Quante donne vi chiedo-no aiuto e come rispon-dete alle loro richieste?
“Sono tante, anche perché il nostro èun servizio gratuito. L’intervento vienepersonalizzato caso per caso. Cerchia-mo di capire il tipo di vita e di famigliadell’assistita, soprattutto verifichiamoil suo stato di salute generale. In pre-senza di una buona calcificazione osseae senza complicanze cardiovascolariil decorso può all’occorrenza solo esseresostenuto a livello psicologico. Quandoil quadro è meno roseo s’intervienecon una terapia ormonale sostitutiva.Somministriamo artificialmente gli or-moni che l’ovaia non produce più al-lungando così il ciclo. Queste scelte,tuttavia, vengono fatte nell’ambito diuno stretto legame del rapporto medicopaziente”.A parte la terapia ormo-nale esistono altri tipi dirimedi? “Vi sono prodotti di originenaturale come la soia, o gli isoflavoni,che possono aiutare. Hanno un’azionesimile a quella ormonale, ma agisconosolo sui sintomi”.
Francesco Iato
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LaMenopausa,non bisogna drammatizzareDa un consultoriopugliese il pareredell�esperta:la dottoressa RosaGuagliardo
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FARMAPIÚ
magnesio pu� esseredecisivo nella praticaginecologica. E’ un mineraleprezioso in ogni fase della vita di
una donna. La sua efficacia è notanella dismenorrea, nella sindrome pre-mestruale, in gravidanza e durantel’allattamento. Ma recentemente è statostudiato in relazione a disturbi del com-portamento alimentare, sempre piùdiffusi tra le giovani donne oltre cheper prevenire alcuni effettidell’invecchiamento.Una dieta sbilanciata, so-prattutto un consumo eccessivo di fibree l’apporto insufficiente di proteinefavoriscono stati deficitari di vari nutrientitra cui il magnesio. E’ il caso delle diete“pret a porter” ispirate al mito dellabellezza e della magrezza a tutti i costi.Molte ragazze vittime di disturbi alimen-tari abusano anche di lassativi e diuretici,ricorrendo spesso al vomito autoindotto.L’ipomagnesia che ne deriva può con-
correre am a n i f e -stazioni neu-ropsichiche co-me ansia, angoscia, in-sonnia, emotività; so-matizzazioni neurovege-tative come tachicardia, nodo allagola, difficoltà respiratorie, vampate epallori, sintomi gastrointestinali; mani-festazioni neuromuscolari come crampi,astenia muscolare, mialgie.Anche molte donne anzianesperimentano stati di deficit di magnesioper difficoltà nella masticazione, perditadei denti, ridotta salivazione, alterazionidel gusto. Incidono, inoltre, la scarsadisponibilità economica e la solitudine,soprattutto nelle grandi città.Una supplementazione di magnesio inquesti casi si è dimostrata utile nelcontrastare gli effetti dell’invecchia-mento, in particolare l’insorgenzadell’osteoporosi.
La dismenorrea primitiva pri-maria, invece, è una patologia checolpisce circa il 50-60% delle donnedall’adolescenza alla menopausa ed ècaratterizzata dall’insorgenza di doloricrampiformi in concomitanza al periodomestruale. Gli antinfiammatori non ste-roidei, efficaci sui sintomi ma spessogravati da effetti collaterali, possonoessere sostituiti con successo dallasomministrazione di pidolato di magne-sio (il principio attivo di Donnamag) persei giorni, a partire da 3 giorni primadel ciclo. Il magnesio infatti agisce sullacontrattilità uterina e contrasta effica-cemente il dolore.La carenza di magnesiosembra responsabile anche della sin-
drome pre-mestruale, associato all’ovu-lazione o alla fase successiva del ciclo.La donna lamenta stanchezza, irritabilità,gonfiore addominale e del seno, riten-zione idrica, fame nervosa, umore al-talenante.Il magnesio nella sindromepremestruale è di estrema importanzaperché modula l’attività della serotoninae di altri neurotrasmettitori, condizio-nando il cervello e l’intestino. Nel primocaso livelli alterati di serotonina spie-gano stati depressivi, aggressività, di-sturbi dell’umore, nel secondo il gonfioreaddominale. Il trattamento preventivocon pidolato di magnesio riduce note-volmente il grado di eccitabilità dellecellule nervose attenuando i sintomi.
Alessandra GraziottinDIRETTORE DEL CENTRO DI GINECOLOGIA
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Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadiniinformaAnno 1 - N. 3Ottobre 2008
Il crucciodi moltedonne
Un mineraleprezioso perle donne
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emicrania è un complessoproblema clinico che da studiepidemiologici del 2007 ri-guarda in media il 12% della
popolazione mondiale”. Lo dichiara alnostro magazine il professor PaoloLivrea, a capo del dipartimento dineuroscienze del Policlinico di Bari.Sollecitato su una patologia moltodiffusa anche in Puglia, l’autorevoledocente osserva che: “l’emicraniacolpisce il 6% degli uomini e il 17%delle donne.La distribuzione mondiale è abbastanzauniforme, ma in Asia c’è una minoreprevalenza, il 7%, mentre in Canada(14%) e nel nord Europa (fino al 20%)un’incidenza maggiore. Fattori ambien-tali e genetici sono probabilmente allabase di queste differenze”.Qual � la frequenza degliattacchi?“Si registra oltre un attacco al mesenella metà dei casi. Per il 20% circadi queste situazioni si associano segnineurologici acuti come la cosiddettaaura, che compare al momento o du-rante la crisi e, più raramente, dopo”.In cosa consiste l�auraemicranica?“La più comune è quella visiva chesi manifesta con oscuramenti dellavisione o apparizioni di figure conmargini a zig zag o alterazioni dellefigure viste, ingigantite, rimpicciolite,spezzate. Possono verificarsi anchedistorsioni della visione, presenza dipiccole aree luminescenti o colorate,fenomeni di depersonalizzazione. Que-sti sintomi rientrano in circa 30 minuti”. La crisi, invece, come simanifesta?“Inizia un dolore pulsante, prevalente-mente localizzato su un lato del cranio,ma anche in altre zone. L’entità deldolore può essere molto intensa. Ladurata è variabile, da poche ore omeno, ad alcuni giorni. In più si som-mano fenomeni vegetativi: nausea,vomito, fotofobia, malessere generale.Un altro fenomeno che segue alle crisiripetute è la “allodinia” che induceuna dolorabilità eccessiva nella parteinteressata, al semplice sfioramento”.Il mal di testa coincidesolo con l�emicrania? “No, esiste un secondo tipo di cefalea,diversa dall’emicrania, che è quellatensiva”.E� molto diffusa?“La prevalenza è superiore
all’emicrania. Raggiunge cifre del 30-35% di casi nella popolazione e inte-ressa bambini, adolescenti e adulti”.Che differenza c�� tracefalea tensiva ed emi-crania?“La cefalea tensiva ha caratteristichedi dolore diverse. Il dolore è trafittivo,non pulsante e non unilaterale.L’andamento può essere a crisi, mapiù comunemente con episodi di lungadurata, non di ore ma di giorni, osettimane o mesi. I meccanismi cheinducono le due forme sono profon-damente diversi e da ciò discende undiverso approccio terapeutico. Di certoambedue le forme producono invaliditàimportante poiché interferiscono conl’attività quotidiana. L’emicrania e lacefalea tensiva sono la prima causadi assenza dal lavoro ed hanno effettisfavorevoli nei legami di relazione, alivello familiare, sociale, addiritturanella vita affettiva”.In concreto che disagiincontrano i pazienti? “Le crisi producono ripercussionianche gravi sulla capacità di studio,nella pianificazione del futuro lavora-tivo, negli avanzamenti di carriera eaddirittura nell’organizzazione del tem-po libero e dello svago. Tutto questopuò generare quadri di depressionepiù o meno persistente. Ma la depres-sione associata all’emicrania può
emergere anche per meccanismi bio-logici e non solo per fattori psicologicisecondari”.La ricerca � riuscita aspiegare l �or iginedell�emicrania?“Da meno di un decennio s’è capitoche la genesi dell’emicrania risiedein un’anormale attività elettrica edun’alterazione del flusso ematico inspecifiche del cervello. Esse partonodal lobo occipitale, l’area deputataalla visione e questo spiega i sintomivisivi dell’aura. Un ruolo fondamentale,però, è assunto da stazioni neurologi-che più basse nel tronco dell’encefalodove risiedono i nuclei dei circuiti cheregolano la soglia al dolore, riducen-dola. Non conosciamo le cause diqueste alterazioni, ma sono visibili conspecifiche tecniche di risonanza ma-gnetica durante le crisi. In forme dilunga durata si hanno alterazioni me-taboliche permanenti in tali sedi, ancheesse visibili con risonanza magnetica.Il coinvolgimento di queste sedi neltronco dell’encefalo spiega probabil-mente la allodinia ma anche la con-comitante presenza di “doloreneuropatico”, cioè l’aumento dellapercezione degli stimoli dolorosi so-matici. Inoltre la disregolazione dellobo occipitale si diffonde ad altrearee celebrali (spreading depression)inducendo altri difetti visivi o disordini
cognitivi-affettivi regolati da tali aree”.Che tipo di rischi sonolegati all�emicrania?“Nei casi più gravi esiste un rischiodi malattia vascolare se contempora-neamente si associano altri fattori dirischio come il fumo o nelle donnel’uso di estroprogestinici, o ancora lapresenza di una malformazione cardi-aca comune nella popolazione norma-le, totalmente asintomatica, chiamataforame ovale pervio, e che è ricono-sciuta come fattore di rischio pervasculopatie cerebrali quando di grandidimensioni. In generale un soggettoaffetto da emicrania dovrebbe limitareal massimo tutte le condizioni ogginote come fattore di rischio cerebro-vascolare ed adottare stili di vita ogginoti come protettivi per tale condizione”.Come vanno affrontatediagnosi e terapia?“E’ fondamentale un corretto inqua-dramento clinico. Occorre differenziarele forme di emicrania e di cefaleatensiva da altre forme di cefalea sin-tomatica, sintomo cioè di lesioni cere-brali o di patologie di altra natura (daipertensione arteriosa; da difetti visivi;da sinusopatie; da patologie dentalio da molte altre cause). E’ auspicabileche l’intero territorio regionale si dotidi adeguati centri per le cefalee edil dolore neuropatico”. Perch� �necessaria una rete re-gionale?“Perché è necessario lavorare condiverse competenze in collegamentotra loro, affinché il soggetto affettoabbia chiari punti di riferimento. NellaMedicina di Famiglia, nella specialisticaneurologica e presso i reparti di Neu-rologia pugliesi già esistono tutte lecompetenze necessarie, ma occorreun’organizzazione in rete assistenzialeche cooperi costantemente. Parados-salmente, ad esempio, in Puglia esisteun’emigrazione di pazienti verso altreregioni pari allo 0,5% circa del totaledei ricoveri, così come emerge daun’indagine fatta sulle cartelle clinicheospedaliere (2000-2006). Lo studio haevidenziato la presenza di ben 35.000ricoveri extraregionali per vari tipi dicefalea sugli 8 milioni di ricoverieffettuati in totale in Puglia”.Ci sono farmaci efficaci?“Da oltre un decennio disponiamo difarmaci in grado di curare le crisi eprevenirle e spesso sono principi giàutilizzati per altre patologie”.
Francesco Iato
Intervista ad un luminare:Paolo Livrea docente all�Universit� di Bari
Emicrania ecefalea tensivaL�
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Riconoscerle, curarle, prevenirle
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini informaAnno 1 - N. 3Ottobre 2008
Un miliardodi casinel mondo
ltre 30 milioni di personeal mondo (il 40% ha più di 60anni) fanno uso di farmaci an-tiinfiammatori per la cura di
malattie reumatiche, per esempiol'artrosi, ma anche negli stati febbrilio per la terapia del dolore più comunecome un mal di testa, un torcicollo oi dolori mestruali. Benché efficaci nonbisogna mai sottovalutare il principaleeffetto collaterale di questi medicinali.Ovvero il rischio, per chi li usa abitual-mente, di ammalarsi di ulcera da 3 a6 volte maggiore o di essere colpiti daqualche sua complicazione, tra cui lafamigerata emorragia gastrointestinale.I rischi aumentano sensibilmente conl'età, se si consumano parallelamentealtri farmaci (per esempio i cortisonici)oppure se sono presenti altre gravimalattie.Molti pensano, sbagliando, chela causa del danno sia solo il contattodegli antinfiammatori con la mucosagastrica. In realtà essi provocanoun’irritazione diretta della parete gastricae locale sulla mucosa gastrica chedetermina la necessità di assumerli astomaco pieno. L’altro effetto èl’inibizione della sintesi di alcune so-stanze (le prostaglandine) direttamente
coinvolte nei meccanismi del dolore edell’infiammazione ma, nello stessotempo, le principali difese attive dellostomaco.Ci� spiega perch� anchel’assunzione per via parenterale o rettaleinvece che per os (bocca) può portarecomunque a gravi lesioni della paretegastrica. L’uso continuato degli antiin-fiammatori senza stretto controllo me-dico o l’abuso possono provocare anchealtri effetti collaterali che interessanofegato, reni, polmoni e l’apparato emo-poietico. Ma se adoperati in modocorretto questi sgraditi effetti si riduconoa meno dell’1% dei casi, mentre leulcere gastriche si manifestano nel 3- 4% dei soggetti.Per ridurre le complican-ze gastriche, soprattutto se laterapia è lunga, si raccomanda l’usocontemporaneo di un farmaco gastro-protettore. In genere si associano icosiddetti “inibitori della pompa
protonica” che riducono l’acidità nellostomaco e sono efficaci nel preveniree nel trattare le lesioni gastro-duodenali.Non mancano, però, ostacoli al lorocorretto utilizzo poiché la prescrizionea carico del sistema sanitario nazionaleè limitata a casi particolari ed il lorocosto è di fascia medio-alta.Occhio, ovviamente, ai farmaci antiin-fiammatori da banco, ultimamente di-sponibili in formulazioni per uso oraleche riducono la possibilità di dannogastrico.
Tra gli eccipienti elencati nellaspecialità VOLTADVANCE, ad
esempio, ritroviamo il bicarbonato dipotassio che evidentemente riducel’acidità dello stomaco, oppure nelKETODOL la compressa di antinfiam-matorio (KETOPROFENE) è rivestita conil Sucralfato, un polimero di saccarosioe idrossido di alluminio che all’internodello stomaco forma un gel molto densoe appiccicoso che ha una spiccataazione protettiva nei confronti dellamucosa gastrica.L�uso degli antiinfiam-matori rappresenta un serio pro-blema per gli anziani che spesso ten-dono all’iperconsumo, quindi diventafondamentale la figura del farmacistache dovrebbe sempre valutare i fattoriper lo stomaco. A chi chiede un prodottoda banco è bene raccomandare farmacigastroprotettivi, soprattutto ai soggettiad alto rischio. Fondamentale anchel’informazione completa e a tutti i livelli:reazioni avverse, interazioni farmaco-logiche, l’indicazione del dosaggio mas-simo, la durata della terapia, i modi ei tempi di somministrazione di tali principiattivi.
Ernesto Straziota
ovente dopo l'applicazionedi una protesi non ci vienespiegata la necessità di tenerlameticolosamente pulita.
Piccoli accorgimentipossono invece essere utili perconservarla intatta nel tempo eprevenire l'insorgere di cariesui denti residui e infiammazionigengivali.Per evitare la cariesi deve rimuovere ogni residuodi cibo particolarmente inprossimità dei pilastri dentari.Perché non insorgano in-fiammazioni gengivali ogni de-trito alimentare va eliminato dallezone ricoperte dallo scheletroprotesico.La bocca e le protesi vanno lavatedopo ogni pasto e prima di coricarsi.
Essere scrupolosi in questa operazioneserve a ridurre carica batterica edacidità dovuta agli alimenti che assu-
miamo, e quindi a preservare dentie resina di cui le protesi sono
fatte. Una corretta e costanteigiene serve a scongiurarel'insorgere di micosi all'internodel cavo orale a volte resi-stentissime ad ogni tratta-mento farmacologico cheobbligano il paziente a lunghiperiodi di non utilizzo delladentiera.Per la pulizia della
protesi non vanno mai usatidetersivi domestici perché sono
troppo abrasivi per ogni tipo diresina. Si consiglia invece di im-
mergere la protesi almeno una voltaal giorno in acqua, per almeno 15
minuti, aggiungendo all'acqua com-presse effervescenti o soluzioni appo-sitamente studiate. Successivamentesi deve spazzolare con spazzolino consetole dure e dentifricio per rimuovereulteriori depositi di cibo e tartaro.In mancanza di dentifri-cio e spazzolino se per esempio cisi trova fuori casa, può essere suffi-ciente risciacquare bocca e protesianche con sola acqua, in attesa diuna pulizia più accurata.� opportuno, di norma, consen-tire al tessuto gengivale di riposarela notte togliendo la protesi che variposta in un contenitore colmo diacqua: questo per evitare disidrata-zione della resina, e conseguentemodifica strutturale della stessa.
Rosa Giorgio
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L’antinfiammatorio“intelligente” che protegge lo stomacoPer chi ne abusameglio sceglierefarmaci giusti
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Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadiniinformaAnno 1 - N. 3Ottobre 2008
Le pilloledi ultimagenerazione
SProtesi Cos� si evitano
usura einfiammazioni
al cavo orale
Consigli perl�igiene delladentiera
L’elisirdi lunga vita
riapertura dellescuole riporta allaattualità un problema nondiffuso, ma comunque
presente e fonte di disagi tra i nostrifigli come la pediculosi, la diffusionedei pidocchi. Il tema si presta spessoad equivoci, false credenze e cattivainformazione.Per questo abbiamo provato a mettereinsieme le domande e i dubbi più fre-quenti sull’argomento.Come avvieneil contagio?L'infestazione da pidocchi avviene percontagio da persona a persona. Il pi-docchio non è munito di ali e si trasfe-risce da una testa all'altra per contatto.Ci sono altri portatori che trasferisconoil parassita da una persona all'altra:pettini, spazzole, cappelli, asciugamani,cuscini. Ambienti quali scuole, piscineo palestre possono ovviamente favorirela diffusione del contagio.
Quali sono i segnalid�allarme?Se un bambino si gratta frequentemente
la testa è segno che qualcosa non va.Altro indizio è la presenza di crosticinesul cuoio capelluto. E' bene osservareattentamente i capelli: se si notano deipuntini allungati e biancastri, speciedietro le orecchie o nella zona dellanuca, vuol dire che ci sono delle uovadel parassita (lendini). In questo casol'infestazione è in atto.Come si diffondel’invasione?La pediculosi non va sottovalutata marapidamente trattata. Basta poco tempoper ritrovare la testa completamenteinfestata. La femmina del pidocchioriesce a deporre circa 300 uova in tresettimane di vita. Queste si attaccanosaldamente alla base del capello; l'uovosi schiude dopo circa 10 giorni.Il parassita si ciba del sangue aspirato
dal cuoio capelluto e diventa adultodopo circa due settimane. Così il cicloriproduttivo continua.Cosa fare in casodi contagio?Utilizzare prodotti specifici per il tratta-mento della pediculosi. Si tratta dishampoo, lozioni o creme da applicaresulle zone infestate.Sono prodotti in genere ben tolleratidalla cute e privi di effetti tossici edodori sgradevoli.Come si fa a capire chel�attacco � passato?E' necessario ripetere il trattamentodopo circa una settimana dalla primaapplicazione per uccidere le larve natedalle uova superstiti.Un metodo efficace per eliminare leuova è la rimoziopne manuale dellestesse utilizzando appositi pettini a dentistretti.
Marina Ressa Annalisa Di Noi
Occhio ai pidocchi
Il fenomeno riguardasoprattutto i bambinie va affrontato conprecisi accorgimenti
litta al primo novem-bre il termine per lapresentazione della do-cumentazione riguardante l’esen-
zione dal pagamento dei ticket suifarmaci e sulle visite specialistiche. Loha deciso con una circolare la giuntaregionale pugliese sul finire di settembreraccogliendo proteste e disagi dei cit-tadini. Il nuovo regime di esenzionenon prevede l’autocertificazione sinoraadottata. Un sistema che ha prodottonumerosi raggiri al sistema sanitarioe vantaggi a chi non ne aveva diritto.Ora l�allungamento deitempi (la scadenza precedente erail primo ottobre) consentirà ai beneficiaridi adeguarsi. Vediamo, dunque, qualisono gli obblighi a carico degli assistiti.
Questi ultimi potranno ricevere infor-mazioni e il fac simile dei modelli anchepresso la farmacia Farmapiù della zonadi residenza. Per usufruire delle esen-zioni non basterà più la semplice di-chiarazione alle Asl. Gli aventi dirittodovranno esibire il modello Cud o il“730” o “Unico” alle Aziende sanitarieche a loro volta dovranno verificare ilreddito del 2007. Alle Asl, poi, si ritireràil modello da compilare per beneficiarein regime transitorio delle nuove regoleche entreranno in vigore definitivamentedal primo gennaio 2009. Le Asl dovrannoconsegnare agli interessati, muniti di
dichiarazione dei redditi, l’appositomodello “A”, timbrato e vidimatodall’operatore.Questa copia avr� valoreprovvisorio sino alla consegnadel modello definitivo che avverrà entroil 31.12.2008 e senza il quale non saràpossibile non pagare i medicinali. Peri pazienti e i titolari di pensione socialel’esenzione totale scatta alla soglia di29 mila euro rispetto al tetto precedentedi 22 mila. Le nuove esenzioni si base-ranno sul reddito del nucleo familiareconsiderato ai fini Irpef e non più suquello risultante dallo stato di famigliae dovranno essere rinnovate obbliga-toriamente da tutti gli aventi diritto.
I nuovi limiti di reddito per aver dirittoall’esenzione del ticket sono i seguenti:• Il limite per l’esenzione totale è elevato
a euro 29.000,00 di imponibile IRPEFcon incremento di euro 1.000,00 perogni figlio a carico (TOT08).
• Il limite per l’esenzione parziale èelevato a euro 34.000,00 di imponibileIRPEF con incremento di euro 1.000,00per ciascun figlio a carico (PAR09).
• Il limite per l’esenzione parziale peri pazienti di età superiore a 65 anniè elevato a euro 39.000,00 di imponibileIRPEF incrementato di euro 1.000,00per ciascun figlio a carico (PAR09).
Francesco Iato
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Foggia Centralino 0881 884111
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800 015552Numero Verde - FOGGIA
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Centralino 0881 200111
ASL SAN SEVERO
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Pediculosi,le domandepi� frequenti
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MACARIODOTT.SSA MARIA LUISAVia G. Petroni, 69/BTel. 080 542806170125 Bari
MANCINIDOTT.GIOVANNIC.So Ben.tto Croce, 85Tel. 080 557555770125 Bari
STANZIONEDOTT. LUCAVia G. Petroni, 85/ITel. 080 504101770124 Bari
BOCCUZZIDOTT.SSA GRAZIAC.so Vittorio Emanuele, 149Tel. 080 521210970100 Bari
SCIUGA DOTT. PIETROVia Crisanzio, 15Tel. 080 521115770122 Bari
Bari (Q.re Murat)
CAPEZZUTO S.N.CVia Re David, 184/ATel. 080 556476370126 Bari
CHIRIACÓDOTT.SSA MARISAVia dei Mille, 131Tel. 080 542621670124 Bari
DIVINCENZODOTT.SSA FILOMENAVia Lattanzio, 10Tel. 080 554194770126 Bari
Bari (Q.re San Pasquale)
FALAGARIODOTT. GIUSEPPEVia di Venere, 14Tel. 080 565002870010Bari - Ceglie Del Campo
FALAGARIO S. RITADOTT. GIUSEPPEQ.re S. Rita palazz. F/2Tel. 080 503883470010Bari - Ceglie Del Campo
Bari - Ceglie del Campo
BELLOCCHIDOTT. MARIOVia G. Valle, 21Tel. 080 530223270057 Bari - Palese
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Bari (Q.re Libertà)
BALENZANO S.N.C.Via Brigata Bari, 126Tel. 080 574097270124 Bari
LOZUPONEDOTT. VINCENZOVia Francesco Crispi, 99Tel. 080 574042170125 BARI
TATEO DOTT. PASQUALEVia Manzoni, 55Tel. 080 521310370122 Bari
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AVELLINODOTT.SSA MARIA CRISTINAVia Roma, 83/85ATel. 080 532523270026 Modugno (Ba)
CALIA DOTT.GIUSEPPEVia X Marzo, 84Tel. 080 532564370026 Modugno (Ba)
CURCI DOTT.SSA IRENEC.so Vitt. Emanuele, 26Tel. 080 532833370026 Modugno (Ba)
Bari - Carbonara
PESOLADOTT.SSA MARCELLAP.zza Umberto I, 22Tel. 080 565011270012 Bari - Carbonara
RUSCIGNODOTT. DOMENICOP.zza S. Maria del Fonte, 16Tel. 080 565008770012 Bari - Carbonara
SCAROLADOTT. EDMONDOViale Puglia, 6Tel. 080 537103770125 Bari
Bari (Q.re San Paolo)
DEL SOLEDOTT. GIACINTOVia Traetta, 158Tel. 080 375132170032 Bitonto (Ba)
MATTEOTTIDOTT. VACCA ORONZOVia Matteotti, 18Tel. 080 371700870032 Bitonto (Ba)
SARACINO DOTT.SSA ANNAVia G.A. De Ildaris, 55Tel. 080 374000070032 Bitonto (Ba)
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FIORE DOTT.SSA GIULIETTAVia Papa Giovanni XIII, 8Tel. 080 394268970054 Giovinazzo (Ba)
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SCAROLADOTT.SSA ADELE ERMINIAVia Don GiuseppeMinerva, 24/26Tel. 080 62665570027 Palo Del Colle (Ba)
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CONTEDOTT.SSA ANGELALBAC.so Garibaldi, 127Tel. 080 351627170038 Terlizzi (Ba)
GIANNELLIDOTT.SSA ANNA MARIAVia Duomo, 17Tel. 080 351642670038 Terlizzi (Ba)
Terlizzi
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Le Farmapi� vicine a casa tuaProvincia di Bari Sud
Adelfia
LOSURDODOTT.SSA FILOMENAC.So Umberto I, 39Tel. 080 459608770010 Adelfia (Ba)
Capurso
INDELLICATIDOTT. ENRICOVia Madonna del Pozzo, 178Tel. 080 455113770010 Capurso (Ba)
MAINARDI DOTT.SSAMARIA CLAUDIAVia Torricella, 101Tel. 080 455149370010 Capurso (Ba)
MASSAFRADOTT. GIANPIEROVia Casamassima 18Tel. 080 455921270010 Capurso (Ba)
Conversano
CARVUTTODOTT. CORAZZO ROSAVia Vavalle, 10Tel. 080 495133170014 Conversano (Ba)
VILELLADOTT.RI GIUSEPPEE SALVATORE SNCP.zza della Repubblica, 24Tel. 080 495116970014 Conversano (Ba)
Rutigliano
DALENADOTT.SSA ANNA MARIAVia Mazzini, 46Tel. 080 476118670018 Rutigliano (Ba)
DI DONNA DOTT. GIOVANNIVia Mola, 58Tel. 080 476118270018 Rutigliano (Ba)
TATEO DOTT. GIOVANNICorso Cairoli, 37Tel. 080 476121070018 Rutigliano (Ba)
DE LAURENTISDOTT.SSA BECCIA N. SASP.zza S. Antonio, 41/43Tel. 080 424022470044Polignano a Mare (Ba)
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Putignano
LOSACCODOTT. VINCENZOS.S. Km 19,229Tel. 080 405966570017 Putignano (Ba)
FORNARIDOTT. VINCENZOVia De Nicola, 104/108Tel. 080 474321370042 Mola di Bari (Ba)
SPIGA DOTT. VITTORIOPiazza degli Eroi, 9Tel. 080 474134270042 Mola di Bari (Ba)
Mola di Bari
Triggiano
CARETTODOTT. VINCENZOPiazza della Croce, 19TEL. 080 468847670019 Triggiano
Noci
MASI DOTT. EUSTACHIOVia Togliatti NcTel. 080 497209170017 Noci (Ba)
Noicattaro
DALESIODOTT. GIUSEPPEVia Principe Umberto, 63Tel. 080 478059870016 Noicattaro (Ba)
BRUNETTIDOTT.SSA ROSARIAVia A. Pesce, 9/ETel. 080 937119570043 Monopoli (Ba)
LICCIULLI DOTT. PAOLOVia Vittorio Veneto, 38/44Tel. 080 80244270043 Monopoli (Ba)
Monopoli
VALORIDOTT. VINCENZO EREDIP.zza Risorgimento, 58Tel. 080 465627670010 Cellamare (Ba)
Cellamare
Casamassima
MIGGIANODOTT. EUGENIOViale Libertà, 45Tel. 080 67338470010 Casamassima (Ba)
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MASTROLONARDODOTT. ANTONIOVia M. Orlandi, 7Tel. 080 891504070010 Turi (Ba)
Valenzano
SAN ROCCODI STRAZIOTADOTT. ERNESTO SNCVia S. Rocco, 25Tel. 080 467104770010 Valenzano (Ba)
FANELLIDOTT.SSA FONTEC.so Vittorio Emanuele, 4Tel. 080 408635570046 Triggianellofrazione di Conversano (Ba)
Triggianello
Una rete di 186 farmacie al servizio dei cittadini
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadiniinformaAnno 1 - N. 3Ottobre 2008
8
Le Farmapi� vicine a casa tuaProvincia di Bari Ovest
Altamura
CASIELLODOTT.RI A. & G. snc.Via O. Serena, 20Tel. 080 311197770022 Altamura (Ba)
D'ALESSANDRODOTT.SSA FLAVIAV.le Martiri, 119Tel. 080 311415270022 Altamura (Ba)
DAMBROSIODOTT.VINCENZOVia Parisi, 98Tel. 080 310301270022 Altamura (Ba)
GIORDANODOTT.SSA MARIAVia Selva, 73/ATel. 080 311216670022 Altamura (Ba)
MAGGI DOTT. NICOLAVico F.lli Serena, 1Tel. 080 311700070022 Altamura (Ba)
ORESTE DOTT.SSA ROSAVia Bari, 16Tel. 080 314141970022 Altamura (Ba)
PAPPALARDODOTT. FERDINANDOC.so Federico II, 52Tel. 080 314600570022 Altamura (Ba)
PIGNATELLIDOTT.GIAMMATTEOVia Gravina, 13Tel. 080 310299470022 Altamura (Ba)
VICENTI DOTT.SSAELISABETTAV.le Martiri, 71Tel. 080 311541970022 Altamura (Ba)
Gioia del Colle
JACOBELLISDOTT.SSA DE GENNAROPiazza Plebiscito, 1Tel. 080 343058870023 Gioia del Colle (Ba)
LABRIOLADOTT. R. & FIGLIO sncVia Vitt. Emanuele, 87Tel. 080 348121770023 Gioia del Colle (Ba)
DELL'ANNUNZIATADOTT. FEDELE NATUZZIVia Annunziata, 98/102Tel. 080 303790370029Santeramo in Colle (Ba)
STILO DOTT. COSTANTINOVia G. Donizetti, 125Tel. 080 303904570029Santeramo in Colle (Ba)
Santeramo in Colle
Tricarico
RECCHIA DOTT.SSA MARIAP.zza Garibaldi, 190Tel. 0835 72321675019 Tricarico (Mt)
Sannicandro di Bari
NOVIELLI DOTT. VITO M.D.C.so Vitt. Emanuele, 50Tel. 080 63209770028Sannicandro di Bari (Ba)
Cassano Murge
GIORGIODOTT.SSA ROSA MARTINAVia Vitt. Emanuele III, 60Tel. 080 76365170020 Cassano Murge (Ba)
Gravina in Puglia
PONZIO DOTT. SALVATOREVia Milano, 12Tel. 080 325149170024Gravina in Puglia (Ba)
SCALESEDOTT.SSA CATERINAVia S. Domenico, 52Tel. 080 325263370024Gravina in Puglia (Ba)
SELVAGGIUOLODOTT.SSA ELISABETTAC.so Aldo Moro, 72Tel. 080 326772070024Gravina in Puglia (Ba)
Irsina
FESTA DOTT. RAFFAELEC.So Musacchio, 16Tel. 0835 62904875022 Irsina (Mt)
TRICARICODOTT. FRANCESCOVia C. Musacchio, 132Tel. 0835 62825775022 Irsina (Mt)
Gravina in Puglia
ANCONA DOTT. ROCCOVia Silvio Pellico, 2/BTel. 080 326978870024 Gravina in Puglia (Ba)
GALETTADOTT.SSA BERENICEC.so G. Di Vittorio, 102/104Tel. 080 326774570024Gravina in Puglia (Ba)
GRASSODOTT.SSA ADALGISAC.So G.Di Vittorio, 154Tel. 080 326781370024Gravina in Puglia (Ba)
MUMMOLO NARDULLIDOTT. GIUSEPPEP.zza Pelliciari, 29Tel. 080 325112870024Gravina in Puglia (Ba)
Toritto
CIRILLODOTT. GIACOMO F.P.zza A. Moro, 38Tel. 080 60158270020 Toritto (Ba)
RECCHIA & C. S.N.C.Via G.A. Pugliese, 206Tel. 080 60140370020 Toritto (Ba)
Una rete di 186 farmacie al servizio dei cittadini
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadiniinformaAnno 1 - N. 3Ottobre 2008
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Le Farmapi� vicine a casa tuaProvincia di Foggia e BAT
Foggia
SALVATOREDOTT. PASQUALEVia P. Nenni, 50Tel. 0881 71129871100 Foggia
SANTACROCEDOTT. NAPOLITANOVia Martiri di via Fani, 32/34Tel. 0881 74090671100 Foggia
Manfredonia
FARMACIA CENTRALE MURGODOTT. GIUSEPPEC.so Manfredi, 225Tel. 0884 58202971043 Manfredonia (Fg)
SILVESTRISDOTT. VITANTONIOVia Imbriani,145/147Tel. 080 396678670052 Bisceglie (Bt)
SIMONE DOTT. NATALEVia G. Di Vittorio, 2Tel. 080 395760270052 Bisceglie (Bt)
Bisceglie
Barletta
CANNONEDOTT. DOMENICO P.Via Alvisi, 40Tel. 0883 53132570051 Barletta (Bt)
CANNONEDOTT. GIOVANNIV.le Marconi, 2/DTel. 0883 51309070051 Barletta (Bt)
DEL LEONEDOTT. GIANNONE G.P.zza Principie Umberto, 24Tel. 0883 52030670051 Barletta (Bt)
Stornarella
SIMONE DOTT.SSA CHIARAC.so Vitt. Emanuele III, 39Tel. 0885 43295471048 Stornarella (Fg)
Ischitella
LUSTRIDOTT. GERMANOVia N. Sauro, 46Tel. 0884 99600571010 Ischitella (Fg)
Poggio Imperiale
GIULIANIDOTT. GIOVANNIVia Vittorio Veneto, 34Tel. 0882 99402571010 Poggio Imperiale (Fg)
Torremaggiore
DEL CORSO DOTT.RIANTONACCI E SALVATOREC.so G. Matteotti, 120Tel. 0882 38312971017 Torremaggiore (Fg)
Trani
PORTALURI G. & C. sncVia Giorgio Almirante, 17Tel. 0883 58955670059 Trani (Bt)
LONIGRO EREDIDOTT. GIUSEPPEC.so A. De Gasperi, 49Tel. 0883 48235870059 Trani (Bt)
Vico del Gargano
D'ORSIDOTT. CLAUDIO MICHELEC.So Umberto I, 45Tel. 0884 99103071018 Vico del Gargano (Fg)
Sannicandro Garganico
MARCHESANODOTT.SSA ANNA MARIAVia Risorgimento, 2/ATel. 0882 47427371015Sannicandro Garganico (Fg)
Una rete di 186 farmacie al servizio dei cittadini
Andria
BRUNFORTE DOTT.SSAGUGLIELMI COSTANZAVia Brunforte, 6Tel. 0883 54294270031 Andria (Bt)
DEL MONACODOTT. LORENZOPiazza La Corte, 12Tel. 0883 59715470031 Andria (Bt)
San Severo
FABRIZI DOTT. FABRIZIOVia Don F. Canelli,41Tel. 0882 37566771016 San Severo (Fg)
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadiniinformaAnno 1 - N. 3Ottobre 2008
I rimedi perle malattiestagionali
affreddore, tosse,mal di gola e in-fluenza sono i disturbi più
comuni che ogni autunno e invernoaffliggono milioni di persone di tutte leetà, in particolar modo bambini e anziani.L’anticipo dei primi freddi di quest’annoha scatenato batteri e virus tipici dellastagione fredda. Il nostro or-ganismo è alle corde. Nonda ultimo per altri conco-mitanti attacchi: smog,stress e sbalzi di tem-peratura.In questo qua-dro s’indeboliscono imeccanismi di adatta-mento e di difesadell'organismo. Senzaconsiderare l’aumentodelle possibilità diammalarsi legati alsoggiorno in luoghi chiusied affollati come centri commerciali,mezzi pubblici, asili e scuole. La piùclassica conseguenza del raffreddore
consiste inuna infiam-
mazione conedema della mu-cosa nasale. E’ lacosiddetta riniteprovocata da fat-tori allergeni e
virus. L’ alterazioneprovoca congestione e
gocciolamento.Il raffreddore è una forma
particolare di rinite di origine virale.Esistono anche riniti croniche (vasomo-toria e atrofica) e altre passeggere(allergica). Al raffreddore spesso siaccompagnano mal di gola, tosse efebbre. Ma la presenza di questi sintominon indica con certezza la comparsadell’influenza. A volte è solo l’azionedel virus che agisce sull’epitelio dellagola o su altre zone dell’apparato re-spiratorio.
Luigi Fantozzi
2
Cause e differenze tra i varisintomi provocati da virus e batteri
R
ono due rimedi na-turali spesso decisivi per evitaregli antibiotici nella cura dei mali
di stagione, soprattutto nei piùpiccoli.L�Echinacea è uno stimolantedelle difese naturali dell'organismo.Impiegata prima dell'inverno può fun-zionare da efficace deterrente. È indi-cata soprattutto in quei bambini chetendono ad ammalarsi spesso in quantoriduce gli episodi infettivi. È opportunogià durante l’autunno effettuare unaterapia preventiva assumendo un inte-gratore
che rafforzi le difese immunitarie.Analogamente alla Echi-nacea l�Uncaria è un altrocoadiuvante delle naturali difesedell'organismo. In commercio esistonoprodotti di alta qualità certificati per icomponenti naturali, efficaci per bambinio adulti nelle dosi e nelle indicazioniconsigliate.Basta rivolgersi dal farmacistaFarmapiù della tua zona per riceverepreziosi consigli sul tipo di integratoreda utilizzare e sulla sua corretta som-ministrazione.
Incidono anche smoge luoghi chiusi
RAFFREDDORE. Il freddo può determi-nare una riduzione delle difese immunitarie efacilitare l’aggressione da parte di rinovirus.I rinovirus conosciuti sono più di 100 ed agisconosoprattutto nella stagione fredda.RINITE. Infiammazione della mucosa delnaso che porta a vasodilatazione a livello dellearteriole terminali e alla contrazione delle vene.I capillari della mucosa nasale divengonopertanto permeabili e congestionati.RINORREA : ovvero naso che cola. All’inizioil muco è fluido e trasparente, per poi divenirepiù consistente ed ostruire maggiormente lecondotte nasali. Non è detto,specie negli adulti,che quando il muco sia di colore più intensovi sia una infezione batterica in atto.CONGESTIONE: ovvero naso chiuso. Ciòavviene non solo per la presenza del mucoma soprattutto per la dilatazione dei vasi san-guigni conseguente all’infiammazione.STARNUTI. Avvengono perché la mucosanasale è irritata a seguito dell’infezione virale.Rappresentano, al pari della tosse, l’arma didifesa con cui vengono eliminate verso l’esternole particelle indesiderate.
Arrivanoraffreddoree influenza
Il vademecum dei sintomi
Dillo a Farmapi�: la rubrica dei lettori e-mail: [email protected] da questo mese la rubrica dei lettori Farmapiù. Pubblicheremo le vostre lettere rispondendo a domande, suggerimenti e osservazioni.
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Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadiniinformaAnno 1 - N. 3Ottobre 2008
FARMAPIU’ INFORMA - Periodico a distribuzione gratuita - Editore: FARMAURORA Società Consortile a r.l. - Via Speziale 30, TARANTO - P. IVA 02633890732 - Direttore responsabile: Francesco IatoComitato di Redazione: Vito Novielli, Gianfranco Galbiati, Rosa Martina Giorgio, Giuseppe Pitrelli, Raffaello Recchia, Cosimo Sammaruga - Sede: Via delle Violette n.c. Z.I. ASI - 70026 Modugno (Ba)
Tiratura: 300.000 copie - Progetto grafico e impaginazione: Studio Marangio Bari - Foto: Archivio Imagic, Flickr, Istockphoto, Microsoft clip art - Gli articoli sono a cura della RedazioneStampa: Editrice Martano srl - Via Belgio, 7 - Z. I. Lecce - Stab. Bari: Via delle Magnolie, 21 - Z.I. ASI - Modugno (Ba) 70026 - Ottobre 2008 - N. 3 - N. Reg. Generale 1740/2008 - N. Reg. Stampa 16/2008 Tribunale di Bari
sistema della distri-buzione del farmacoin Italia è considerato un modellodi eccellenza in tutta Europa.
Basti pensare che nelle oltre 17milafarmacie del nostro Paese entrano,ogni giorno, con fiducia tre milioni dipersone e un milione di essi, ne escesenza pagare nulla tra farmaci e serviziottenuti.La rete delle 17mila farmacie dislocatecapillarmente su tutto il territorio na-zionale, con una grande ampiezza eflessibilità di orari, permette ai cittadinidi trovare sempre un servizio che ladistribuzione commerciale non potreb-be offrire anche perché non è presentené capillarmente, né tanto meno omo-geneamente sul territorio nazionale.� un vero primato quellodelle farmacie che attraverso il proprioradicamento territoriale riescono aservire anche l’inera popolazione delPaese, compreso il 75% dei cittadiniche vivono in centri al di sotto dei
10mila abitanti. Un ruolo fondamentalee strategico che riescono a svolgeregrazie all’apporto insostituibile e com-plementare delle 32 cooperative didistribuzione del farmaco - aderentinella quasi totalità a Federconsumo-Confcooperative - che offrono i propriservizi a oltre 7.500 farmacie, garanten-do rifornimento in ogni angolo delPaese, anche di domenica o di notte(complessivamente le imprese che alivello nazionale si occupano di distri-buzione dei farmaci sono 42, per untotale di 5mila occupati, ndr.).Un radicamento territo-riale ampio e di grande flessibilitàdi orari, quello delle farmacie, chepermette ai cittadini di trovare sempreun servizio fruibile. Queste caratteristi-che rendono la farmacia un insostituibilepresidio socio-sanitario del territorio.
Un polo di servizi offerti ad alta profes-sionalità che non può essere assog-gettato a una deregulation selvaggia.Quello dei farmaci è unodei settori in cui la terapia della libe-ralizzazione e della deregolamentazionea ogni costo può produrre gravi con-troindicazioni danneggiando i cittadinianziché avvantaggiarli. Bisogna discer-nere tra i molti casi nei quali liberalizzaree allargare le maglie del mercato puòridurre i prezzi a beneficio dei consu-matori, migliorare i servizi e spronarela competitività delle imprese e, invece,i casi nei quali bisogna utilizzare solu-zioni che rispondono meglio alle esi-genze dei cittadini. Le farmacie vannoviste nel loro potenziale evolutivo come
snodi di una medicina del territorio,presidio della salute, leve per estenderela prevenzione in una logica di sussi-diarietà orizzontale in un modello allar-gato e integrato di Welfare di comunità.É in questo ruolo multifunzionale chegià svolgono che le farmacie possonoallargare e rendere sempre più inno-vativo e all’avanguardia il proprio ruolofungendo da posto di primo soccorso;da centro di sensibilizzazione per lacultura della prevenzione; inventandosie offrendo anche dei servizi a domicilio.Insomma, la parola d’ordine è, quindi,innovare i servizi ed elevarne la qualitàper rispondere a una domanda cre-scente e sempre più complessa. Do-manda alla quale il Welfare stataleriuscirà sempre meno a dare dellerisposte, mentre la rete del welfare dicomunità vede in prima fila farmaciee cooperative.
Vito NovielliVICEPRESIDENTE FEDERCONSUMO-
CONFCOOPERATIVE
propoli � unamiscela di so-stanze naturali, distraordinaria e poco co-
nosciuta efficacia terapeutica, che leapi raccolgono dalle gemme di piantericche di balsami e resine.É anche detta “l’antibiotico naturale”ed è una delle droghe naturali piùutilizzate nella stagione fredda graziealle sue note capacità antibattericheed antivirali.La propoli è composta dal 50-55% dibalsami e resine, 30-40% di cere, 5%dioli essenziali e 10% di composti tra cuiflavonoidi e derivati fenolici diversi checontengono le preziose virtù terapeu-tiche. La parola propoli deriva dal greco“pro” a favore e “polis” città: a difesadella città e queste sono le sue principaliattività:1. Azione antibattericaLa sua attività è sia di tipo batteriostatico
(impedisce la moltiplicazione dei germi),che battericida, cioè in grado di ucciderli.La massima efficacia si ottiene sommi-nistrando la propoli il più precocementepossibile e continuando la cura peralmeno 15 giorni.2. Azione antiviraleHa una valida azione sui virus dellainfluenza e su quelli erpetici, sembrache impedisca la penetrazione del virusnella cellula e che abbia un’attivitàtossica anche contro l’adenovirus re-sponsabile del raffreddore.3. Azione antimicoticaÉ particolarmente attiva nelle micosicutanee superficiali da Candida conattività di tipo micostatico, cioè bloc-cante la crescita dei funghi.La cura va fatta per un periodo non
inferiore a 30 giorni.4. Azione antinfettiva eimmunostimolantePreviene le malattie da raffreddamentodelle prime vie aeree seguendo tre ciclidi cura di 30 giorni intervallati da 15 disospensione.5. Azioneantinfiammatoria
6. Azioneprotettiva suivasi sanguigni7. Azioneprotettiva delfegato8. Azioneantiossidante
Le preparazioni farma-ceutiche più usate sonogocce e sciroppo,l’estratto secco utilizzatoper la preparazione di
compresse, compresse effervescentio bustine solubili la soluzione idrogli-cerica, priva di alcool, usata per lapreparazione di gocce per i più piccinie gli spray orali con e senza alcoolper adulti e bambini.
Teresa Balenzano
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EDITORIALE
Diventerannocentri di
prevenzione emedicina territoriale
Così cambierà il ruolodelle farmacie
Propoli: l’antibioticonaturale
Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini informaAnno 1 - N. 3Ottobre 2008
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emicrania è un complessoproblema clinico che da studiepidemiologici del 2007 ri-guarda in media il 12% della
popolazione mondiale”. Lo dichiara alnostro magazine il professor PaoloLivrea, a capo del dipartimento dineuroscienze del Policlinico di Bari.Sollecitato su una patologia moltodiffusa anche in Puglia, l’autorevoledocente osserva che: “l’emicraniacolpisce il 6% degli uomini e il 17%delle donne.La distribuzione mondiale è abbastanzauniforme, ma in Asia c’è una minoreprevalenza, il 7%, mentre in Canada(14%) e nel nord Europa (fino al 20%)un’incidenza maggiore. Fattori ambien-tali e genetici sono probabilmente allabase di queste differenze”.Qual � la frequenza degliattacchi?“Si registra oltre un attacco al mesenella metà dei casi. Per il 20% circadi queste situazioni si associano segnineurologici acuti come la cosiddettaaura, che compare al momento o du-rante la crisi e, più raramente, dopo”.In cosa consiste l�auraemicranica?“La più comune è quella visiva chesi manifesta con oscuramenti dellavisione o apparizioni di figure conmargini a zig zag o alterazioni dellefigure viste, ingigantite, rimpicciolite,spezzate. Possono verificarsi anchedistorsioni della visione, presenza dipiccole aree luminescenti o colorate,fenomeni di depersonalizzazione. Que-sti sintomi rientrano in circa 30 minuti”. La crisi, invece, come simanifesta?“Inizia un dolore pulsante, prevalente-mente localizzato su un lato del cranio,ma anche in altre zone. L’entità deldolore può essere molto intensa. Ladurata è variabile, da poche ore omeno, ad alcuni giorni. In più si som-mano fenomeni vegetativi: nausea,vomito, fotofobia, malessere generale.Un altro fenomeno che segue alle crisiripetute è la “allodinia” che induceuna dolorabilità eccessiva nella parteinteressata, al semplice sfioramento”.Il mal di testa coincidesolo con l�emicrania? “No, esiste un secondo tipo di cefalea,diversa dall’emicrania, che è quellatensiva”.E� molto diffusa?“La prevalenza è superiore
all’emicrania. Raggiunge cifre del 30-35% di casi nella popolazione e inte-ressa bambini, adolescenti e adulti”.Che differenza c�� tracefalea tensiva ed emi-crania?“La cefalea tensiva ha caratteristichedi dolore diverse. Il dolore è trafittivo,non pulsante e non unilaterale.L’andamento può essere a crisi, mapiù comunemente con episodi di lungadurata, non di ore ma di giorni, osettimane o mesi. I meccanismi cheinducono le due forme sono profon-damente diversi e da ciò discende undiverso approccio terapeutico. Di certoambedue le forme producono invaliditàimportante poiché interferiscono conl’attività quotidiana. L’emicrania e lacefalea tensiva sono la prima causadi assenza dal lavoro ed hanno effettisfavorevoli nei legami di relazione, alivello familiare, sociale, addiritturanella vita affettiva”.In concreto che disagiincontrano i pazienti? “Le crisi producono ripercussionianche gravi sulla capacità di studio,nella pianificazione del futuro lavora-tivo, negli avanzamenti di carriera eaddirittura nell’organizzazione del tem-po libero e dello svago. Tutto questopuò generare quadri di depressionepiù o meno persistente. Ma la depres-sione associata all’emicrania può
emergere anche per meccanismi bio-logici e non solo per fattori psicologicisecondari”.La ricerca � riuscita aspiegare l �or iginedell�emicrania?“Da meno di un decennio s’è capitoche la genesi dell’emicrania risiedein un’anormale attività elettrica edun’alterazione del flusso ematico inspecifiche del cervello. Esse partonodal lobo occipitale, l’area deputataalla visione e questo spiega i sintomivisivi dell’aura. Un ruolo fondamentale,però, è assunto da stazioni neurologi-che più basse nel tronco dell’encefalodove risiedono i nuclei dei circuiti cheregolano la soglia al dolore, riducen-dola. Non conosciamo le cause diqueste alterazioni, ma sono visibili conspecifiche tecniche di risonanza ma-gnetica durante le crisi. In forme dilunga durata si hanno alterazioni me-taboliche permanenti in tali sedi, ancheesse visibili con risonanza magnetica.Il coinvolgimento di queste sedi neltronco dell’encefalo spiega probabil-mente la allodinia ma anche la con-comitante presenza di “doloreneuropatico”, cioè l’aumento dellapercezione degli stimoli dolorosi so-matici. Inoltre la disregolazione dellobo occipitale si diffonde ad altrearee celebrali (spreading depression)inducendo altri difetti visivi o disordini
cognitivi-affettivi regolati da tali aree”.Che tipo di rischi sonolegati all�emicrania?“Nei casi più gravi esiste un rischiodi malattia vascolare se contempora-neamente si associano altri fattori dirischio come il fumo o nelle donnel’uso di estroprogestinici, o ancora lapresenza di una malformazione cardi-aca comune nella popolazione norma-le, totalmente asintomatica, chiamataforame ovale pervio, e che è ricono-sciuta come fattore di rischio pervasculopatie cerebrali quando di grandidimensioni. In generale un soggettoaffetto da emicrania dovrebbe limitareal massimo tutte le condizioni ogginote come fattore di rischio cerebro-vascolare ed adottare stili di vita ogginoti come protettivi per tale condizione”.Come vanno affrontatediagnosi e terapia?“E’ fondamentale un corretto inqua-dramento clinico. Occorre differenziarele forme di emicrania e di cefaleatensiva da altre forme di cefalea sin-tomatica, sintomo cioè di lesioni cere-brali o di patologie di altra natura (daipertensione arteriosa; da difetti visivi;da sinusopatie; da patologie dentalio da molte altre cause). E’ auspicabileche l’intero territorio regionale si dotidi adeguati centri per le cefalee edil dolore neuropatico”. Perch� �necessaria una rete re-gionale?“Perché è necessario lavorare condiverse competenze in collegamentotra loro, affinché il soggetto affettoabbia chiari punti di riferimento. NellaMedicina di Famiglia, nella specialisticaneurologica e presso i reparti di Neu-rologia pugliesi già esistono tutte lecompetenze necessarie, ma occorreun’organizzazione in rete assistenzialeche cooperi costantemente. Parados-salmente, ad esempio, in Puglia esisteun’emigrazione di pazienti verso altreregioni pari allo 0,5% circa del totaledei ricoveri, così come emerge daun’indagine fatta sulle cartelle clinicheospedaliere (2000-2006). Lo studio haevidenziato la presenza di ben 35.000ricoveri extraregionali per vari tipi dicefalea sugli 8 milioni di ricoverieffettuati in totale in Puglia”.Ci sono farmaci efficaci?“Da oltre un decennio disponiamo difarmaci in grado di curare le crisi eprevenirle e spesso sono principi giàutilizzati per altre patologie”.
Francesco Iato
Intervista ad un luminare:Paolo Livrea docente all�Universit� di Bari
Emicrania ecefalea tensivaL�
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Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini informaAnno 1 - N. 3Ottobre 2008
Un miliardodi casinel mondo
ovente dopo l'applicazionedi una protesi non ci vienespiegata la necessità di tenerlameticolosamente pulita.
Piccoli accorgimentipossono invece essere utili perconservarla intatta nel tempo eprevenire l'insorgere di cariesui denti residui e infiammazionigengivali.Per evitare la cariesi deve rimuovere ogni residuodi cibo particolarmente inprossimità dei pilastri dentari.Perché non insorgano in-fiammazioni gengivali ogni de-trito alimentare va eliminato dallezone ricoperte dallo scheletroprotesico.La bocca e le protesi vanno lavatedopo ogni pasto e prima di coricarsi.
Essere scrupolosi in questa operazioneserve a ridurre carica batterica edacidità dovuta agli alimenti che assu-
miamo, e quindi a preservare dentie resina di cui le protesi sono
fatte. Una corretta e costanteigiene serve a scongiurarel'insorgere di micosi all'internodel cavo orale a volte resi-stentissime ad ogni tratta-mento farmacologico cheobbligano il paziente a lunghiperiodi di non utilizzo delladentiera.Per la pulizia della
protesi non vanno mai usatidetersivi domestici perché sono
troppo abrasivi per ogni tipo diresina. Si consiglia invece di im-
mergere la protesi almeno una voltaal giorno in acqua, per almeno 15
minuti, aggiungendo all'acqua com-presse effervescenti o soluzioni appo-sitamente studiate. Successivamentesi deve spazzolare con spazzolino consetole dure e dentifricio per rimuovereulteriori depositi di cibo e tartaro.In mancanza di dentifri-cio e spazzolino se per esempio cisi trova fuori casa, può essere suffi-ciente risciacquare bocca e protesianche con sola acqua, in attesa diuna pulizia più accurata.� opportuno, di norma, consen-tire al tessuto gengivale di riposarela notte togliendo la protesi che variposta in un contenitore colmo diacqua: questo per evitare disidrata-zione della resina, e conseguentemodifica strutturale della stessa.
Rosa Giorgio
ltre 30 milioni di personeal mondo (il 40% ha più di 60anni) fanno uso di farmaci an-tiinfiammatori per la cura di
malattie reumatiche, per esempiol'artrosi, ma anche negli stati febbrilio per la terapia del dolore più comunecome un mal di testa, un torcicollo oi dolori mestruali. Benché efficaci nonbisogna mai sottovalutare il principaleeffetto collaterale di questi medicinali.Ovvero il rischio, per chi li usa abitual-mente, di ammalarsi di ulcera da 3 a6 volte maggiore o di essere colpiti daqualche sua complicazione, tra cui lafamigerata emorragia gastrointestinale.I rischi aumentano sensibilmente conl'età, se si consumano parallelamentealtri farmaci (per esempio i cortisonici)oppure se sono presenti altre gravimalattie.Molti pensano, sbagliando, chela causa del danno sia solo il contattodegli antinfiammatori con la mucosagastrica. In realtà essi provocanoun’irritazione diretta della parete gastricae locale sulla mucosa gastrica chedetermina la necessità di assumerli astomaco pieno. L’altro effetto èl’inibizione della sintesi di alcune so-stanze (le prostaglandine) direttamente
coinvolte nei meccanismi del dolore edell’infiammazione ma, nello stessotempo, le principali difese attive dellostomaco.Ci� spiega perch� anchel’assunzione per via parenterale o rettaleinvece che per os (bocca) può portarecomunque a gravi lesioni della paretegastrica. L’uso continuato degli antiin-fiammatori senza stretto controllo me-dico o l’abuso possono provocare anchealtri effetti collaterali che interessanofegato, reni, polmoni e l’apparato emo-poietico. Ma se adoperati in modocorretto questi sgraditi effetti si riduconoa meno dell’1% dei casi, mentre leulcere gastriche si manifestano nel 3- 4% dei soggetti.Per ridurre le complican-ze gastriche, soprattutto se laterapia è lunga, si raccomanda l’usocontemporaneo di un farmaco gastro-protettore. In genere si associano icosiddetti “inibitori della pompaprotonica” che riducono l’acidità nello
stomaco e sono efficaci nel preveniree nel trattare le lesioni gastro-duodenali.Non mancano, però, ostacoli al lorocorretto utilizzo poiché la prescrizionea carico del sistema sanitario nazionaleè limitata a casi particolari ed il lorocosto è di fascia medio-alta.Occhio, ovviamente, ai farmaci antiin-fiammatori da banco, ultimamente di-sponibili in formulazioni per uso oraleche riducono la possibilità di dannogastrico.Tra gli eccipienti elencati nella specialità
VOLTADVANCE, ad esempio, ritro-viamo il bicarbonato di potassio che
evidentemente riduce l’acidità dellostomaco, oppure nel KETODOL la com-pressa di antinfiammatorio (KETOPRO-FENE) è rivestita con il Sucralfato, unpolimero di saccarosio e idrossido dialluminio che all’interno dello stomacoforma un gel molto denso e appiccicosoche ha una spiccata azione protettivanei confronti della mucosa gastrica.L�uso degli antiinfiam-matori rappresenta un serio pro-blema per gli anziani che spesso ten-dono all’iperconsumo, quindi diventafondamentale la figura del farmacistache dovrebbe sempre valutare i fattoriper lo stomaco. A chi chiede un prodottoda banco è bene raccomandare farmacigastroprotettivi, soprattutto ai soggettiad alto rischio. Fondamentale anchel’informazione completa e a tutti i livelli:reazioni avverse, interazioni farmaco-logiche, l’indicazione del dosaggio mas-simo, la durata della terapia, i modi ei tempi di somministrazione di tali principiattivi.
Ernesto Straziota
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L’antinfiammatorio“intelligente” che protegge lo stomacoPer chi ne abusameglio sceglierefarmaci giusti
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Consigli perl�igiene delladentiera
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San VitoSavaStatte
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La tua Farmacia
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