Lezione «Corri, lancia, misura»
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Transcript of Lezione «Corri, lancia, misura»
Nel primo ciclo l’educazione fisica promuove la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità
nella costante relazione con l’ambiente, gli altri, gli oggetti . (Indicazioni per il curricolo, 2012)
Il candidato progetti, per una classe in cui è presente un alunno autistico, un’attività didattica
reale volta a modulare e controllare l’impiego delle capacità condizionali adeguandole
all’intensità e alla durata del compito motorio
Lezione«Corri, lancia, misura»
- destinatari classe Quinta - durata 1 lezione (di 1 ora) - composizione classe 24 alunni di cui: 1 bambino autistico
Dati generali
Questa lezione viene progettata in accordo con l’insegnante di sostegno e realizzata in un tempo in cui lo stesso docente è presente.
La disciplina di Educazione Fisica è presente nel Piano Educativo Individualizzato
Coordinamento con insegnante di sostegno
ItalianoMatematicaCittadinanza e Costituzione GeografiaTecnologia
Collegamenti interdisciplinari
Schemi motori di base Lateralità Coordinazione Equilibrio statico e dinamico Motricità fine
Prerequisiti
Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.
Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.
Sperimenta il valore della coesione del gruppo, inteso come punto di forza per il conseguimento del risultato finale.
Traguardi di sviluppodelle Competenze
Comprensione di punti di vista diversi dal proprio attraverso la condivisione di esperienze vissute
Capacità di lavorare con gli altri per realizzare un progetto comune
Riconoscimento e rispetto dei ruoli Capacità di gestire situazioni conflittuali
Obiettivi formativi(sfera affettivo-relazionale e cognitiva)
Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico.
Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione.
Svolgere un ruolo attivo nelle attività di gioco-sport attraverso l’interazione con i compagni, il rispetto delle regole, il confronto leale nelle situazioni competitive
Sviluppa atteggiamenti inclusivi nei confronti della diversità
Obiettivi di Apprendimento
Corsa Eseguire percorsi semplici
Lancio Lanciare sviluppando coordinazione oculo-manuale
Gioco competitivo Partecipare ad attività ludico-competitive
Regole Rispettare regole elementari con fair play
Misure Effettuare misure in coppia
Conoscenze Abilità
Aula (per la fase preparatoria degli strumenti e per condivisione delle attività)
Palestra
Gli spazi
Gli strumenti Per gli alunni Per
l’insegnanteCarta di giornale e nastro adesivo (per testimone)
Cartellone
Tappeti (3) PennarelliFogli di carta (per aeroplanino) Telefonino
(come registratore di suoni)
Metro
Gesso (per segnare le misure)Palloncini
Forbici (per tagliare gli aeroplanini)
Metodo competitivo di squadra Metodo ludico-sportivo Cooperative learning Conversazione/riflessione
Metodologie
1) Costruzione dei 3 «testimoni» (fatto in precedenza in classe)
2) Riscaldamento 15 min3) Formazione delle squadre 5 min4) Prima staffetta 5 min5) Seconda staffetta 5 min6) Prima gara aeroplanini 5 min7) Seconda gara aeroplanini 5 min8) Punteggio 10 min9) Eventuale spareggio 5 min
Scansione delle attività
In classe, in una lezione precedente, i bambini costruiscono dei «testimoni» utilizzando dei fogli di giornale arrotolati e poi tenuti insieme dal nastro adesivo (se possibile di colori diversi). I «testimoni» sono 3: uno per ciascuna squadra
1: Preparazione dei «testimoni»
In questa prima utilizziamo la drammatizzazione per un maggior coinvolgimento emozionale dei bambini. Invitiamo i bambini di accingersi ad una missione «segreta» di cui nessuno, delle altre classi, deve sapere nulla.
Le attività in palestra diventano quindi: 1) camminare accovacciati (massima raccolta) 2) strisciare sulla pancia (aiutandosi con gli avambracci) 3) camminare con le braccia alzate (stazione eretta,
camminare sulle punte con braccia alzate) 4) seduti, camminare all’indietro deambulando sui glutei 5) corsa libera occupando tutto lo spazio della palestra
senza interferire o toccare i compagni
Riscaldamento - 1
6) In circolo, uno dietro l’altro, eseguono movimenti: a) pollice in alto – rullata con spinta delle
braccia in alto b) pollice in basso - rullata… braccia in fuori c) pollice in avanti - rullata… braccia in avanti d) mano aperta - rullata e circonduzione delle
braccia
I bambini sono invitati a guardare il bambino autistico per imitarne le consegne (ruolo leader del bambino autistico)
Riscaldamento - 2
I bambini si dividono in 6 squadre, ciascuna di 4 elementi.
Possiamo far scegliere dei nomi di animali o colori
Ogni squadra dispone, all’inizio della attività, di 10 punti. Li conserva se sta in silenzio durante le attività delle altre. In caso contrario, un punto viene scalato.
2: Formazione delle squadre
Le prime 3 squadre si affrontano. I bambini sono disposti a 20 m l’uno dall’altro. Questa misurazione viene effettuata dall’insegnante. Nella squadra dove c’è il bambino autistico, questi è l’ultimo della serie. Questo perché probabilmente il più veloce.
Il percorso totale viene svolto sui 4 lati della palestra Il segnale di «start», se è un suono forte, può disturbare il
bambino autistico: usare un suono a lui gradevole (es. il suono della campanella, o l’abbaiare di un cane o il nitrire di un cavallo). Questi suoni possono essere pre-registrati sul telefonino dell’insegnante e fatti ascoltare al momento. Al termine, si assegnano 6, 4 o 2 punti a seconda della posizione.
3: Prima staffetta
Mentre le PRIME tre squadre fanno la staffetta, le altre tre squadre stanno costruendo degli aeroplanini di carta. Ruoli: un bambino lo costruisce, uno lo tirerà, gli altri due misureranno la gittata.
Nel frattempo…
Le seconde 3 squadre si affrontano. I bambini sono disposti a 20 m l’uno dall’altro. Questa misurazione viene effettuata dall’insegnante.
Il percorso totale viene svolto sui 4 lati della palestra
Il segnale di «start», se è un suono forte, può disturbare il bambino autistico: usare un suono a lui gradevole (es. il suono della campanella, o l’abbaiare di un cane). Questi suoni possono essere pre-registrati sul telefonino dell’insegnante e fatti ascoltare al momento. Al temine, si segnano i punti sul cartellone
4: Seconda staffetta
Mentre le SECONDE tre squadre fanno la staffetta, le altre tre squadre stanno costruendo degli aeroplanini di carta. Ruoli: un bambino lo costruisce, uno lo tirerà, gli altri due misureranno la gittata.
Nel frattempo…
Si affrontano le PRIME tre squadre. Per ogni squadra si sceglie un «lanciatore».
Questi si posiziona a 10 metri dal tappeto e quando ci arriva, tira. Gli altri due membri della squadra misureranno la gittata. L’insegnante scriverà i risultati alla lavagna.
Il bambino autistico è incaricato di ordinare le varie misurazioni dei lanci in ordine crescente.
5: Prima gara di aeroplanini
Si affrontano le SECONDE tre squadre. Per ogni squadra si sceglie un «lanciatore».
Questi si posiziona a 10 metri dal tappeto e quando ci arriva, tira. Gli altri due membri della squadra misureranno la gittata. L’insegnante scriverà i risultati alla lavagna.
Il bambino autistico è incaricato di ordinare le varie misurazioni dei lanci in ordine crescente.
6: Seconda gara degli aeroplanini
Il bambino autistico sarà il responsabile del conteggio, risultante dalla sommatoria delle varie fasi.
7: Punteggio
In caso di parità tra due squadre, si può fare una ulteriore fase: riempiti dei palloncini con della sabbia, vengono lanciati con la stessa modalità degli aeroplanini, impugnandoli a due mani.
8: Eventuale spareggio
Al termine delle attività, tutti i bambini sono in circolo. Al centro le mani dell’insegnante, sulle quali i bambini mettono le proprie. A questo punto, si esclama una frase «di gruppo» (Es. <Per la Quinta A, hip hip hurrà> o <Tutti per uno, uno per tutti>)
Prima di tornare in classe
La valutazione viene effettuata dal docente tramite una griglia che tiene conto dei seguenti indicatori:1) Abilità motorie sviluppate2) Rispetto delle regole e fair play3) Aspetto socio-relazionale4) Sviluppo degli apprendimenti cognitivi e meta-
cognitivi
Il bambino autistico viene valutato in base agli obiettivi previsti nel Piano Educativo Individualizzato e si terrà conto della quantità e della qualità del tempo di lavoro con gli altri
Valutazione