L'ETR. IMP. 22/2006Ben. E uro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 -...

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 - Ben. Euro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 2,6. Redazione, Amministrazione: Giornale L’Etruria Società Cooperativa - Via Nazionale, 51 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 PAGINA 1 di Enzo Lucente PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXV - N° 01 - Lunedì 15 gennaio 2007 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected] SEGUE A PAGINA 2 Improvvisamente il direttore dell’Asl dell’epoca riuscì a convincere il prof. Consiglio a trasferirsi nell’o- spedale di Sansepolcro, promettendo- gli mari e monti tanto che lui accettò la proposta e successivamente, quando si rese conto che alle promes- se non seguirono i fatti, abbandonò per protesta la Sanità pubblica conti- nuando poi l’attività privata. In quell’occasione, con quel trasferimento traumatico per l’ospeda- le di Cortona fu realizzata nel teatro Signorelli un’assemblea pubblica che ebbe all’epoca un’adesione numero- sissima di cittadini. Fu invitato e venne l’allora diret- tore generale dell’Usl che alle istanze della popolazione si assunse l’impe- gno politico ed umano di organizzare nell’ospedale di Cortona un servizio importante tale da non depauperare la struttura di questa capacità operativa dimostrata con il prof. Consiglio. La gente accolse le sue garanzie con un certo scetticismo, per l’inca- pacità di determinare una inversione di tendenza. I cortonesi si sa non sono costanti nella battaglia! La storia ci racconta che con la partenza del prof. Consiglio l’ospedale di Cortona nel breve volgere di qualche mese ha iniziato una sua lunga e costante agonia, tanto da benedire l’arrivo del nuovo ospedale della Fratta che noi in epoche non sospette abbiamo sempre definito un ospedale proposto soprat- tutto in occasione delle campagne elettorali. Dobbiamo dare atto al ministro Bindi se dalla proposta politi- ca si è giunti alla conclusione pratica e alla sua inaugurazione. Oggi però, secondo la teoria di Gian Battista Vico, la storia si ripete. Questo ospedale, nato tra tante diffidenze, è partito; la buona sorte o S.Margherita che ci protegge ha fatto si che i reparti di chirurgia e di ortopedia fossero diretti da due professori che nel breve volgere di qualche mese hanno dimostrato tutta la loro capacità professionale di operare. Q uando al Liceo nell’ora di filosofia si studiava questa materia per molti ostica e per altri utile perché fa- voriva la dialettica, ci si imbat- teva in un filosofo che è rimasto nella memoria di noi studenti liceali. Gian Battista Vico è un filosofo dei così detti corsi e ricorsi storici, ovvero secondo la sua teoria determinate situazioni periodicamente si ripetono e si ripre- sentano nella loro crudezza alla realtà del quotidiano. Questo discorso pseudo filosofi- co ci serve per introdurre un argomento che oggi sta diventando purtroppo di particolare interesse per la negatività del suo risvolto operativo. Dopo i fasti e le celebrazioni dell’inaugurazione del nuovo ospeda- le della Fratta dedicato a S.Margherita avvenuto lo scorso anno nel mese di luglio, dobbiamo registrare una pericolosa inversione di tendenza del- la direzione Asl che vorrebbe ridurlo in condizioni operative sicuramente non adeguate alle esigenze dei nostri malati. E’ di questi giorni la decisione di poter via il Laboratorio di Analisi e di Microbiologia. Come si legge in un manifesto murale della CGIL in questa situazione si trovano 4 ospedali nella nostra nuova area vasta che vengono classifi- cati di serie C. Ma nelle altre tre realtà ospeda- liere restano per il momento integri i servizi, nel nostro invece vengono tolti. Torniamo con la memoria indie- tro di almeno una decina di anni fa. In quegli anni l’ospedale di Cortona viveva un momento di particolare floridità per la presenza nel nosoco- mio cortonese di un grande chirurgo, il prof. Lucio Consiglio. La sua attività lungimirante, la sua professionalità, la sua capacità operativa portavano in quella struttura, tanto vituperata dai politici perché scomoda e non più funzionale, tanta gente che, per la capacità del chirurgo, veniva ad operarsi a Cortona. Così si è realizzato un ritorno in positivo verso questa struttura. Il voler diminuire i servizi, invece che aumen- tarli e migliorarli determinerà ovvia- mente uno scoramento negli operato- ri sanitari e dovremo verificare, nostra previsione, una loro dimissione dall’ospedale della Fratta per altre destinazioni appena possibile. Che significato ha per un opera- tore efficiente e capace sacrificare la propria professionale ed il proprio buon nome dovendo operare in una struttura carente per le necessità più elementari? Tanto vale ringraziare e salutare. Così si otterrebbe quello che presumibilmente attuale direzione generale Asl di Arezzo vuole per il nostro ospedale, un declassamento di questa struttura per la quale lo Stato ha speso varie migliaia di miliardi di vecchie lire. Chiediamo al ministro Bindi un suo intervento presso l’Asl, ma soprat- tutto, se lo crederà opportuno, di dedicare al nostro giornale qualche minuto per spiegare quello che sta succedendo. In modo provocatorio e forse cattivo pensiamo che questo ospedale sia servito per qualche scalata politica e, perché no, per qualche possibile tangente, visto quello che succede nella sanità italia- na come testimoniato in questi giorni da tante trasmissioni televisive. Non si può spendere soldi pubblici senza avere chiara una programmazione politica di ciò che si va a realizzare. Questo mal costume che tanto ha fatto sprecare ai bilanci statali non può continuare a determi- nare la vita e la morte di un’opera pubblica per l’altalenanza delle opinioni dei direttori protempore nella nostra Asl aretina. Mentre scriviamo questo articolo di fondo riceviamo anche l’opinione di una mamma profondamente delusa per il disservizio che incomincia a realizzarsi. La sua bambina I l professor Ivo Camerini, nel- l’ultimo numero dell’Etruria del duemilasei, si è lamentato della vita del pendolare nella tratta Terontola-Roma e delle man- cate promesse dei politici regionali per non aver saputo questi influire minimamente nella modifica degli orari messi in discussione dagli stessi pendolari che quotidiana- mente utilizzano il treno come mezzo di trasporto per raggiunge- re il luogo di lavoro. Se Camerini si scaglia contro l’assessore regionale ai trasporti della Toscana, si da chiedere la chiusura dell’assessorato e conse- guente invito al presidente Martini per il licenziamento dell’assessore per incapacità, che dire della vita dei pendolari che anziché andare verso Roma vanno verso Firenze? Nel Parco Giuseppe Favilli Ristorante del Tennis Club Aperto tutto l’anno Orario invernale: lunedì chiuso per turno di riposo PRANZO su prenotazione CENA dalle ore 19,30 E’ gradita la prenotazione Tel. 0575 60.37.10 - 334 72.75.539 L ETRURIA Cene a tema: martedì. Su prenotazione pranzo e cene per ricor- renze, compleanni, feste tra amici, cena di Natale, Fine Anno. Posteggio nei pressi dell’ingresso Ristorante Il futuro dell’ospedale della Fratta una moderna struttura per lungo degenti Le cose non cambiano minima- mente. L’assessore Conti, qualche an- no fa sembrava intenzionato a vo- ler rivoluzionare il sistema dei tra- sporti: si era impegnato a migliora- re i servizi, a modificare gli orari per andare incontro ai disagi dei pendolari, a far pagare caro a Tre- nitalia tutti i disservizi che si sareb- bero potuti verificare con i treni regionali. Ebbene cosa è cambiato dopo tante promesse? Poco o niente. I I disagi creati da Trenitalia, ovvero, vita da ...pendolare quesiti posti da Camerini hanno la risposta congenita. I politici (ma anche i sindacati, vedi Mirafiori) sono diventati incapaci d’affronta- re i problemi reali dei lavoratori; sono diventati sordi alle richieste, anche le più ragionevoli. La re- sponsabilità non è solo di un sin- golo politico ma dell’intera classe politica che si è adagiata sulla conquista del potere e con arro- Disincentivo “guanoso” per la raccolta differenziata dei rifiuti Un corrispondente per ogni frazione In occasione della festa di compleanno del nostro giornale ci siamo presi l’impegno di cercare di entrare nel territorio cortonese con una maggiore incisività rispet- to ad oggi. Abbiamo lanciato uno slogan che vorremmo potesse trovare i consensi idonei da parte di chi ci legge. Vorremmo poter realizzare un sogno sicuramente difficile, ma certamente non impossibile, ovve- ro trovare un corrispondente, un collaboratore volenteroso per ogni frazione del nostro comune. Sarebbe un modo unico di realizzare una informazione locale dentro le pieghe più recondite di un territorio vasto come quello cortonese. Il giornale ha sempre dato spazio a chiunque avesse avuto desiderio di scrivere su argomenti locali, ma per quanta disponibilità ci sia stata, non siamo mai riusciti a colmare questa lacuna. Proviamo ora nella speranza di trovare giovani volenterosi che siano disponibile a scrivere sulle problematiche della propria fra- zione in positivo e in negativo. Chiunque fosse interessato per un contatto o un colloquio può te- lefonare al direttore del giornale 339/60.88.389. SEGUE A PAGINA 13

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 -Ben. Euro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 2,6. Redazione, Amministrazione: Giornale L’Etruria Società Cooperativa - Via Nazionale, 51 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

PAGINA 1

di Enzo Lucente

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXV - N° 01 - Lunedì 15 gennaio 2007 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected]

� SEGUEA PAGINA 2

Improvvisamente il direttoredell’Asl dell’epoca riuscì a convincereil prof. Consiglio a trasferirsi nell’o-spedale di Sansepolcro, promettendo-gli mari e monti tanto che lui accettòla proposta e successivamente,quando si rese conto che alle promes-se non seguirono i fatti, abbandonòper protesta la Sanità pubblica conti-nuando poi l’attività privata.

In quell’occasione, con queltrasferimento traumatico per l’ospeda-le di Cortona fu realizzata nel teatroSignorelli un’assemblea pubblica cheebbe all’epoca un’adesione numero-sissima di cittadini.

Fu invitato e venne l’allora diret-tore generale dell’Usl che alle istanzedella popolazione si assunse l’impe-gno politico ed umano di organizzarenell’ospedale di Cortona un servizioimportante tale da non depauperare lastruttura di questa capacità operativadimostrata con il prof. Consiglio.

La gente accolse le sue garanziecon un certo scetticismo, per l’inca-pacità di determinare una inversionedi tendenza.

I cortonesi si sa non sonocostanti nella battaglia! La storia ciracconta che con la partenza del prof.Consiglio l’ospedale di Cor tona nelbreve volgere di qualche mese hainiziato una sua lunga e costanteagonia, tanto da benedire l’arrivo delnuovo ospedale della Fratta che noi inepoche non sospette abbiamo sempredefinito un ospedale proposto soprat-tutto in occasione delle campagneelettorali. Dobbiamo dare atto alministro Bindi se dalla proposta politi-ca si è giunti alla conclusione pratica ealla sua inaugurazione. Oggi però,secondo la teoria di Gian Battista Vico,la storia si ripete. Questo ospedale,nato tra tante diffidenze, è partito; labuona sorte o S.Margherita che ciprotegge ha fatto si che i reparti dichirurgia e di ortopedia fossero direttida due professori che nel brevevolgere di qualche mese hannodimostrato tutta la loro capacitàprofessionale di operare.

Quando al Liceo nell’ora difilosofia si studiava questamateria per molti ostica eper altri utile perché fa-

voriva la dialettica, ci si imbat-teva in un filosofo che è rimasto nellamemoria di noi studenti liceali. GianBattista Vico è un filosofo dei così detticorsi e ricorsi storici, ovvero secondola sua teoria determinate situazioniperiodicamente si ripetono e si ripre-sentano nella loro crudezza alla realtàdel quotidiano.

Questo discorso pseudo filosofi-co ci serve per introdurre unargomento che oggi sta diventandopurtroppo di particolare interesse perla negatività del suo risvolto operativo.

Dopo i fasti e le celebrazionidell’inaugurazione del nuovo ospeda-le della Fratta dedicato a S.Margheritaavvenuto lo scorso anno nel mese diluglio, dobbiamo registrare unapericolosa inversione di tendenza del -la direzione Asl che vorrebbe ridurloin condizioni operative sicuramentenon adeguate alle esigenze dei nostrimalati.

E’ di questi giorni la decisione dipoter via il Laboratorio di Analisi e diMicrobiologia.

Come si legge in un manifestomurale della CGIL in questa situazionesi trovano 4 ospedali nella nostranuova area vasta che vengono classifi-cati di serie C.

Ma nelle altre tre realtà ospeda-liere restano per il momento integri iservizi, nel nostro invece vengonotolti.

Torniamo con la memoria indie-tro di almeno una decina di anni fa.In quegli anni l’ospedale di Cortonaviveva un momento di particolarefloridità per la presenza nel nosoco-mio cortonese di un grande chirurgo,il prof. Lucio Consiglio. La sua attivitàlungimirante, la sua professionalità, lasua capacità operativa portavano inquella struttura, tanto vituperata daipolitici perché scomoda e non piùfunzionale, tanta gente che, per lacapacità del chirurgo, ve niva adoperarsi a Cortona.

Così si è realizzato un ritorno inpositivo verso questa struttura. Il volerdiminuire i servizi, invece che aumen-tarli e migliorarli determinerà ovvia-mente uno scoramento negli operato-ri sanitari e dovremo verificare, nostraprevisione, una loro dimissionedall’ospedale della Fratta per altredestinazioni appena possibile.

Che significato ha per un opera-tore efficiente e capace sacrificare lapropria professionale ed il propriobuon nome dovendo operare in unastruttura carente per le necessità piùele mentari? Tanto vale ringraziare esalutare.

Così si otterrebbe quello chepresumibilmente attuale direzionegenerale Asl di Arezzo vuole per ilnostro ospedale, un declassamento diquesta struttura per la quale lo Statoha speso varie migliaia di miliardi divecchie lire.

Chiediamo al ministro Bindi unsuo intervento presso l’Asl, ma soprat-tutto, se lo crederà opportuno, didedicare al nostro giornale qualcheminuto per spiegare quello che stasuccedendo. In modo provocatorio eforse cattivo pensiamo che questoospedale sia servito per qualchescalata politica e, perché no, perqualche possibile tangente, vistoquello che succede nella sanità italia-na come testimoniato in questi giornida tante trasmissioni televisive.

Non si può spendere soldipubblici senza avere chiara unaprogrammazione politica di ciò che siva a realizzare. Questo mal costumeche tanto ha fatto sprecare ai bilancistatali non può continuare a determi-nare la vita e la morte di un’operapubblica per l’altalenanza delleopinioni dei direttori protemporenella nostra Asl aretina.

Mentre scriviamo questo articolodi fondo riceviamo anche l’opinionedi una mamma profondamente delusaper il disservizio che incomincia arealizzarsi.

La sua bambina

Il professor Ivo Camerini, nel -l’ultimo numero dell’Etru riadel duemilasei, si è lamentatodella vita del pendolare nella

tratta Terontola-Roma e delle man -cate promesse dei politici regionaliper non aver saputo questi influireminimamente nella modifica degliorari messi in discussione daglistessi pendolari che quotidiana-mente utilizzano il treno comemezzo di trasporto per raggiunge-re il luogo di lavoro.

Se Camerini si scaglia control’assessore regionale ai trasportidella Toscana, si da chiedere lachiusura dell’assessorato e conse-guente invito al presidente Martiniper il licenziamento dell’assessoreper incapacità, che dire della vitadei pendolari che anziché andareverso Roma vanno verso Firenze?

Nel Parco Giuseppe FavilliRistorante del Tennis Club

Aperto tutto l’anno

Orario invernale: lunedì chiuso per turno di riposoPRANZO su prenotazione CENA dalle ore 19,30

E’ gradita la prenotazioneTel. 0575 60.37.10 - 334 72.75.539

L’ETRURIA

Cene a tema: martedì. Su prenotazione pranzo e cene per ricor-renze, compleanni, feste tra amici, cena di Natale, Fine Anno.

Posteggio nei pressi dell’ingresso Ristorante

Il futuro dell’ospedale della Frattauna moderna struttura per lungo degenti

Le cose non cambiano minima-mente.

L’assessore Conti, qualche an -no fa sembrava intenzionato a vo -ler rivoluzionare il sistema dei tra -sporti: si era impegnato a migliora-re i servizi, a modificare gli orariper andare incontro ai disagi deipendolari, a far pagare caro a Tre -nitalia tutti i disservizi che si sareb-bero potuti verificare con i treniregionali.

Ebbene cosa è cambiato dopotante promesse? Poco o niente. I

I disagi creati da Trenitalia,ovvero, vita da ...pendolare

quesiti posti da Camerini hanno larisposta congenita. I politici (maanche i sindacati, vedi Mirafiori)sono diventati incapaci d’affronta-re i problemi reali dei lavoratori;so no diventati sordi alle richieste,anche le più ragionevoli. La re -sponsabilità non è solo di un sin -golo politico ma dell’intera clas sepolitica che si è adagiata sullaconquista del potere e con arro -

Disincentivo “guanoso” per laraccolta differenziata dei rifiuti

Un corrispondente per ogni frazioneIn occasione della festa di

com pleanno del nostro giornale cisiamo presi l’impegno di cercaredi entrare nel territorio cortonesecon una maggiore incisività rispet-to ad oggi.

Abbiamo lanciato uno sloganche vorremmo potesse trovare iconsensi idonei da parte di chi cilegge.

Vorremmo poter realizzare unsogno sicuramente difficile, macertamente non impossibile, ov ve -ro trovare un corrispondente, uncollaboratore volenteroso per ognifrazione del nostro comune.

Sarebbe un modo unico direalizzare una informazione locale

dentro le pieghe più recondite diun territorio vasto come quellocortonese.

Il giornale ha sempre datospazio a chiunque avesse avutodesiderio di scrivere su argomentilocali, ma per quanta disponibilitàci sia stata, non siamo mai riuscitia colmare questa lacuna.

Proviamo ora nella speranzadi trovare giovani volenterosi chesiano disponibile a scrivere sulleproblematiche della propria fra -zione in positivo e in negativo.

Chiunque fosse interessato perun contatto o un colloquio può te -le fonare al direttore del giornale339/ 60.88.389.

� SEGUEA PAGINA13

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 01 15 GENNAIO 2007

PAGINA 2

Gentile prof. Caldarone,ero presente nella Chiesa di San Filippo la sera in cui il coro “S. Cecilia”ha eseguito dolci canti e lei ha letto con grande partecipazione alcunibrani sul Natale. A questo proposito mi ha sorpreso la lettura di J. P.Sartre, ma mi ha colpito di più la pagina di Dino Buzzati con la suacostruzione fantastica del dialogo fra il bue e l’asinello che, distanza disecoli, decidono di tornare sulla Terra per poter rivivere il singolareevento della nascita di Gesù a cui essi, senza rendersene conto, avevanoavuto la fortuna di assistere. Mi è sembrato un testo adatto ai mieipiccoli alunni e, trovatolo su internet, l’ho letto in classe.Ho chiesto ai bambini cosa potevano trovare oggi sulla Terra il bue el’asinello e, a quel punto, la risposta è venuta da sé: il mondo è cambia-to e, come il bue e l’asinello, anche l’uomo del XXI secolo fa fatica,soffocato dallo sfrenato consumismo e dall’arido materialismo, atrovare le semplici coordinate spirituali del Natale. Detto in modosemplice la conclusione dei bambini coincideva con quella individuatadall’Autore. La lettura, com’era prevedibile, ha suscitato molto interessenei bambini e interessanti sono apparse anche le loro riflessioni. Ma io le scrivo per chiederle: come mai tanti autori, che spesso sidichiarano atei o agnostici, parlano del Natale? Lei, in una sola serata,ne ha citati diversi, di diverse epoche e di diversa formazione, ma tuttihanno parlato del Natale con sincerità e profondo trasporto. Ci sarà unmotivo? La ringrazio per l’attenzione

Una maestra di Camucia che si firmaSembra facile rispondere a questa lettera ma non lo è, allostesso modo di come non è facile dare soluzione immediataagli interrogativi generati dallo stupore dell’età infantile. Cosìquesta gentile maestra, avvezza agli infiniti “perché” dei suoialunni, ha pensato bene di rifilarne garbatamente uno anche alsottoscritto. Quesito che accolgo volentieri nella mia Rubrica,nella speranza di essere convincente proprio come sa essereuna maestra di fronte ai “perché” dei suoi giovani allievi.Nel pensiero occidentale e non solo occidentale, la ricorrenzadella nascita di Cristo ha suscitato sempre grande emozione,turbamento e interesse, a prescindere dalle distinzioni di citta-dinanza, di lingua e anche di religione. La festività di Natale,sotto forme diverse, ha rappresentato e costituisce ancora ilmomento culminante della storia dei popoli per i quali la“religione” ha giocato un ruolo di primo piano nello sviluppodei sentimenti, della socialità, della solidarietà, in breve, dellafratellanza umana. Non si dimentichi che la parola “religio”,nella sua accezione etimologica, significa, appunto, “legame”,unione affettiva, concordia e pace fra gli uomini, vincolo conDio. Il Natale poi è una festa alle sue origini precristiane,coincidente con il solstizio d’inverno, momento dell’anno incui il sole, giunto al punto più basso del suo ciclo, riparte perun nuovo rigenerante periodo di luminosità. Ed era il 25dicembre il giorno della nascita del Dio Sole, la festa celebratacon grande solennità in tutte le religioni dell’Impero romano.Dalla oscurità della terra alla luminosità del cielo. Questo è ilsimbolo di Mitra (divinità indo-persiana identificata con ilSole e connessa con l’aspetto diurno del cielo e con la luce, ilcui culto si diffuse in Italia contemporaneamente alCristianesimo) e questo il simbolo di Gesù. Ma probabilmenteè il simbolo di ogni uomo che per nascere deve venire allaluce da quel fondo oscuro che è il ventre della madre, l’antro,la grotta, dove siamo concepiti per una nascita, quella nascitache da sola non basta e che invoca una rinascita per trovare ilsuo senso. La festa di Mitra e di Gesù ribadisce questa vertigi-ne simbolica dove ciascuno deve diventare antro di se stesso,grotta di generazione, notte buia che ha in vista il nuovogiorno, il dies natalis. Così il richiamo alla nascita che siripropone ogni anno alla cultura dell’Occidente sul registrodella memoria religiosa e della festa allude a un compito incui la serietà della vita meriterebbe di essere sottratta all’inge-nua e goffa serenità di un giorno. Infatti il timbro di questaevento è molto forte; in gioco c’è l’uomo e la sua storiaguardati da un punto di vista molto esigente, per cui“nascere non basta”. Da qui l’universalità del messaggionatalizio, soffuso di pace, di bontà e di speranza, che vieneraccolto e diffuso con quella partecipazione sincera e convin-cente, comune, in particolar modo, agli artisti dotati, comesostiene il Vico, di forti sensi e di robusta fantasia.

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da pag. 1 I disagi creati da Trenitalia, .....

Il Natale come messaggio universale

ganza si ritiene inamovibile e difatto lo è: vedi legge regionale bul -gara o di stampo mafioso, dove ilpartito sceglie chi mandare a fareil consigliere regionale ed il cittadi-no non ha alcuna possibilità discelta del proprio rappresentante;aumento del numero dei consiglie-ri regionali anziché diminuzione,con conseguente consistente incre-mento di spesa a danno dei cittadi-ni lavoratori.

Come possono occuparsi delleesigenze dei cittadini se sono tuttiintenti alle prese per aggiustarsi iltiro per le future prossime elezionie consolidare il potere e le preben-de già cospicue? Più di una voltasono state fatte petizioni perchépotesse essere modificato l’orariodel treno 3164 che parte da Chiusila mattina alle 5,40 e che dovrebbearrivare a Camucia,se tutto va be -ne, alle ore 6,04 ed essere ad Arez -zo alle 6,24, in tempo utile pernumerosi pendolari, per prenderel’Eurostar che da Arezzo parte alle6,28 e a Firenze (quando mai, senon rare volte!) alle ore 7,40? Ilpiù delle volte i pendolari che par -tono da Chiusi per prendere l’E -urostar 9424 ad Arezzo delle 6,28si vedono chiudere le porte infaccia perché i treni non fanno piùcoincidenza. Ironia della sorte e cisarebbe da mangiarsi le mani, cheti fanno quelli di Trenitalia? An ti -cipano da Arezzo, dal mese di di -cembre 2006 la partenza del l’Eu -rostar 9424 dalle 6,30 alle 6,28 eprevedono l’arrivo a Firenze nonin anticipo alle 6,58 come sarebbestato logico ma alle sette, quindicome prima del cambio di orariocon partenza da Arezzo alle 6,30.

Si sono assicurati che nessunopossa reclamare il mancato rispet-to della coincidenza. Ma se nonprendono passeggeri, non fannocoincidenze, che servizio fannoquesti treni? Viaggiano per lo piùvuoti o semivuoti e con grandedan no per gli elevati costi. Ebbene,si è chiesto ripetutamente che iltreno regionale 3164 (dicesi trenoregionale e non interregionale onazionale) con i suoi oltre millepen dolari quotidiani potesse arri -va re a Firenze S. Maria Novella alle7,30 anziché alle 7,40 previste, oraragionevole per raggiungere il po -sto di lavoro, ma non c’è stato nul -la da fare. Non si comprendono imotivi insormontabili per far si chei pendolari, anche con loro sa -crificio, possano giungere in an -ticipo a Firenze, non per diverti-mento ma per necessità.

Tutti sordi alle richieste! Aragionevoli richieste! Si vede che leistanze dei lavoratori sono tenutein considerazione come cartastrac cia. Non si chiede nulla dieccezionale, se non un sacrificiomi nimo ai pendolari di alzarsiqualche minuto prima e raggiun-gere con più tranquillità il posto dilavoro e non con l’affanno quoti-diano! Se vi fosse l’esigenza dicambiare orario per qualche poli -tico importante, i dirigenti dellefer rovie non si risparmierebberoper aggiustare il tiro, ma i politicinon si alzano di buon ora per an -

dare a lavorare e le loro chiac-chiere possono essere rifilate perbuone a tarda mattinata,in oraripiù umani per loro e senza pagaregabella!

Eppure la Regione Toscanaaveva fatto una legge che potevaessere buona per l’armonizzazionedegli orari e per rendere la cittàvivibile a misura d’uomo, ma chefine ha fatto? E’ rimasta solo sullacarta! Ogni ente, ogni ufficio, ogniservizio ha mantenuto i propri o -rari a seconda delle esigenze delproprio personale e non nell’inte-resse della generalità. Non possia-mo dire che la vita del pendolare èvita da cani, perché questi si offen-derebbero, ora poi che vengonocurati, coccolati, assecondati e ve -stiti e rivestiti come se andasseroad un defilè! La vita del pendolareè dura; è fatta di continuo stress,sia per raggiungere il posto dilavoro sia per recuperare il tempoche si perde con i continui ritardio disfunzioni dei treni.

Non si tiene conto di quantoragionevolmente viene richiestonell’interesse generale e gli sprechidi Trenitalia comunque continua-no, sprechi che ricadono solo edesclusivamente sulle spalle di quel -la maggioranza che l’Istat indivi-dua con reddito inferiore aimilleottocento euro mensilimentre le rendite dei signori politi-ci sono di circa quindicimila(mica bruscolini!). Che dire poidei treni pomeridiani interregiona-li che partono da Firenze perFoligno (14,09, 16,09, 18,09) eper Roma (15,09, 17,09, 19,09)ad orari con minuti ca denzati a 0,9mentre più ragionevolmentepotrebbero essere a 0,30?. Chiesce dal luogo di lavoro, in noveminuti non può raggiungere lastazione a meno che non lavoriall’interno delle stazioni di S.MariaNovella o Campo di Marte.

Battaglie sostenute a suon dipetizioni ma che non hanno avutoneppure un esito positivo. E direche quando si tratta di aumentarele tariffe non viene chiesto il per -messo ad alcun pendolare mentrei servizi vanno a peggiorare e i di -rigenti di Trenitalia continuano apercepire stipendi da capogiro eliquidazioni d’oro (vedi Cimoli ecompagnia!) senza raggiungererisultati positivi, anzi, chiaramentenegativi per le finanze pubbliche!Non comprendiamo perché inostri amministratori locali non sifacciano promotori di valide inizia-tive perché le stazioni di Camucia eTerontola non diventino solo “ori -natoi”, mentre altri, for se conmaggiore forza (o capacità?) han -no ottenuto quello che han no vo -luto e a vantaggio dei lo ro cittadinipendolari lavoratori.

For se ora stia mo pagando glier rori del pas sato per non averfatto le amministrazioni localipassate una politica coraggiosafinanche impopolare. Tant’è, oranon staremmo a pian gerci ad -dosso delle cose che non vanno!Difficile se non impossibile èrecuperare o rimediare le male -fatte. Piero Borrello

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Direttore Responsabile VINCENZO LUCENTEVice DirettoreISABELLA BIETOLINIRedazioneFRANCESCO NAVARRARICCARDO FIORENZUOLILORENZO LUCANIOpinionistaNICOLA CALDARONE

Collaboratori: Evaristo Baracchi, Rolando Bie -tolini, Stefano Bistarelli, Piero Borrello, Ivo Ca -me rini, Luciano Catani, Fran ce sco Cenci, GlendaFuria, Mara Jogna Prat, Ma rio Gaz zini, Ivan La n -di, Laura Lucente, Claudio Lu che roni, Lilly Magi,Mar ghe rita Mezzanotte, Mario Parigi, Fran ce scaPel le grini, Al bano Ricci, Silvia Rossi, Ma rio Rug -giu, Um berto Santiccioli, Gi no Schip pa, Da ni loSe sti ni, pa dre Teo baldo, Ales sandro Ven turi, Ga -briele Zampagni.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente, Mario Parigi, Umberto San -ticcioli

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Via Nazionale51 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 pubblicità an -nua (23 numeri) euro 258.00 (iva esclusa).Modulo cm: 10X4.5 pubblici tà annua (23numeri) euro 413,00 (iva esclu sa) - altrifor mati prezzo da concordare

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L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione mercoledì 10 gennaio, è in tipografia

giovedì 11 gennaio 2007

PRONTA INFORMAZIONE

Turno settimanale e notturnodal 15 al 21 gennaio 2007Farmacia Bianchi (Camucia)Domenica 21 gennaio 2007 Farmacia Bianchi (Camucia)Turno settimanale e notturnodal 22 al 28 gennaio 2007

La Guardia Medica entra in attività tutte le sere dalle ore 20 alleore 8, il sabato dalle ore 10 alle ore 8 del lunedì mattina.Cortona - Telefono 0575/62893Mercatale (la guardia medica è soltanto festiva ed entra pertan-to in attività dalla domenica e nelle altre giornate festive infra-settimanali dalle ore 8 alle ore 20.) - Telefono 0575/619258

Ambulanza con medico a bordo - Tel. 118

GUARDIA MEDICA

EMERGENZA MEDICA

FARMACIA DI TURNO� �Farmacia Ricci (Tavarnelle)Domenica 28 gennaio 2007Farmacia Ricci (Tavarnelle)Turno settimanale e notturnodal 29 gen. al 3 febbraio 2007Farmacia Comunale (Camucia)

ORARIO DELLE MESSE FESTIVECattedraleore 10 - 11,30 - 17S.Marcoore 10 (chiesa superiore)S.Domenicoore 11,00 - 18,00

S. Francesco ore 8 - 11,30 S. Margheritaore 8,00 - 10,00 - 16,30Calcinaioore 11,00 - 16,00Le Celle

ore 10,30 - 16,00Cimiteroore 15,00S.Cristoforoore 09,00S.Maria Nuo vaore 10,00

GITEPROGRAMMATE

- Venerdì 16 sabato 17 domenica 18 febbraio 2007MATERA E IL CARNEVALE DI PUTIGNANOQuota di partecipazione Euro 215,00

- Domenica 25 febbraio 2007LUCCA - VIAREGGIO CARNEVALE IN NOTTURNAQuota di partecipazione Euro 65,00

- Domenica 4 marzo 2007VOLTERRA - SAN GIMIGNANOcon pranzo tipico toscanoQuota di partecipazione Euro 55,00

- Dall’11 al 18 marzo 2007SETTIMANA BIANCA IN VAL DI FASSAQuota di partecipazione Euro 450,00

- Sabato 24 e domenica 25 marzo 2007PARMA - BUSSETO - BRESCELLOIL PAESE DI DON CAMILLOQuota di partecipazione Euro 170,00

- Dal 21 al 29 aprile 2007GRAN TOUR DELLA SICILIAoccorrono adesioni entro il primo marzo 2007

- 12-13 maggio 2007GITA ALLE CINQUE TERRE

- Dal 2 al 9 giugno 2007 SOGGIORNO MARECALABRIA “CAPO VATICANO”AL VILLAGGIO ROLLER CLUBoccorrono adesioni entro il primo marzo 2007

Per informazioni:Cortona 0575/ 63.06.62Camucia 0575/ 60.51.17Castiglion Fiorentino 0575/ 65.95.71

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CULTURAL’ETRURIA N. 01 15 GENNAIO 2007

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costruttivisti, che l’arte significacreazione di nuovi oggetti e che ilsuo compito non è quello di or -nare la vita ma di organizzarla.

N.C.

zioni - scrive Leopoldo Boscherini- v’è, quasi sempre, qualcosa che“sta” storto, oppure che “va”storto […]. Chi conosce la criticadel reale che ha accompagnato lavita di un artista come questo, sache dovrà pur esserci un legametra l’intuizione estetica dei suoiquadri e il convincimento che ladeformazione, la consumazione el’annientamento sono la condizio-ne perché la società hominum cheè giunta all’ultimo stadio sopravivae si allarghi”.

Nella suggestiva penombradella terza stanza, prodotta da unacoreografia mistica e irreale, Er -si lia Monacchini ha esposto isuoi eloquenti velari, i preziosi eoriginali arazzi, con immagini leg -gere, che paiono soffiate dalrespiro dell’anima dell’artista piùche essere segnati dalla raffinatatecnica batik; e sono, per lo più,immagini di angeli o di evanescen-ti figure femminili che si possonoincontrare anche sulle vesti da leiconfezionate e decorate nel suoammirato atelier di Via Nazio na le.Sia che dipinga, sia che re ci ti, siache realizzi costumi teatrali, ometta in scena la vita di Santa Mar -gherita, Ersilia Monacchini non saprodurre altro che grazia e poesia:

le sole e vere preziosità della vita. Paolo Santucci, dopo l’am -

mirata Mostra antologica del giu -gno del 2004, ha presentato, perquesto appuntamento, una serie dioli, disegni e incisioni che segna -no una ulteriore tappa del suooriginale e interessante percorsoartistico verso l’acquisizione el’espressione di un linguaggio pit -to rico sempre più rarefatto, sem -pre più ermetico, sempre più raffi-nato.

Così, pur nella fedeltà a temi espunti coloristici, particolarmentecongeniali alla sua natura e allasua formazione artistica, accentua,attraverso una operatività costantee appassionata, quel profondo bi -so gno di rimontare alla sorgentedell’atto creativo con l’essenzialitàdel tratto e l’armonia del gestocrea tivo. Da qui la poesia, la legge-rezza e la grazia delle sue naturemorte, dei suoi cavalli e delle sueevanescenti figure femminili.

Lo scultore australiano DavidMackie recupera ed esalta gli

oggetti abbandonati e materiali indisuso per ricomporli in ineditioggetti con una funzionalità nuovae dinamica, convinto, come lo fu -rono, agli inizi del secolo scorso, i

Icristiani cortonesi, guidati dalVescovo Mons. Gualtiero Bas -setti e dal nuovo parroco diCortona, don Giancarlo Ra -

paccini, la sera dell’Epifania sisono ritrovati nella monumentaleChiesa di San Domenico per unaveglia religiosa, che ha conclusole festività natalizie e al contempol’iniziativa dell’adorazione del Cro -cifisso, che era partita nel novem-bre scorso con l’esposizione nellenostre chiese di una riproduzionedel Gesù in Croce, dipinto oltreotto secoli fa dal Cimabue.

La veglia, durata dalle ventunoalle ventitrè e trenta, si è snodatain un superbo cerimoniale, che haalternato le liturgie del canto edella musica sacra con quelledella parola. Parola tratta dalleSacre Scritture, che sono statelette dai ragazzi e dalle ragazzeimpegnati nel mondo cattolicocortonese e che, nella guida spiri-tuale di Don Giancarlo, sottolinea-vano ai numerosissimi fedeliarrivati nella Chiesa, che tantocara fu al Beato Angelico, gliaspetti salienti del mistero cristia-no della Croce.

I canti e le musiche sono statieseguiti con elevata competenza ,professionalità e trasparenti senti-menti d’animo cristiano da quat -tro corali cortonesi. Quelle di Per -go, di Fratta, di San Lorenzo e diCortona città, dirette dai maestriFerducci Bosi, Alfiero Alunno, donAntonio Garzi e AlessandroPanchini. L’ampio repertorio ese -guito ha coinvolto i presenti du -rante ogni singolo brano. Tutti icanti e le musiche si sono fattipre ghiera profonda e voce fortedi un popolo di Dio che in questastorica chiesa, appena fuori leantiche mura di Cortona, si èritrovato in fraternità e amorecristiano.

Nelle pieghe di una festa cheanche in Italia ormai si è quasiinteramente paganizzata, questaserata cortonese in San Domenicoè stata un grande evento da Civi -tas cristiana d’altri tempi. E’ statauna luce, forse ancora piccolafiammella da lucerna antica, masenz’altro importante, perchè lamente e il cuore dei tanti giovani,delle tante famiglie convenute inSan Domenico, come ha chiesto ilvescovo Bassetti nella sua breve,ma significativa omelia, provvede-ranno a riprodurla e tenerlaaccesa nella vita d’ogni giorno.

In quel quotidiano cioè che sista facendo sempre più tragicosotto i colpi di una guerra neoim-

E’ diventata una tradizionel’esposizione annuale d’ar -te contemporanea realiz-zata per conto dell’Asso -

ciazione culturale “La Sfinge”;una piacevole tradizione che dàtono e significato al tempo natali-zio con quel sottile mistero legatoad ogni seria manifestazioneartistica, con quella grazia cheaccompagna l’esecuzione dellediverse forme di rappresentazio-ne, con i propositi di sogno e disperanza che le scul ture, i quadri,le ceramiche, gli arazzi riesconosapientemente a trasmettere.

Così dal 26 dicembre dell’an-no passato al 7 gennaio di questonuo vo anno le stanze espositive diPa lazzo Casali hanno accolto leopere di Roberto Borghi, Gian -domenico Briganti, ErsiliaMonac chini e Paolo Santucci: ar -tisti del nostro territorio, sempreinsieme da una quindicina di an -ni, ai quali si è unito, come datra dizione, un artista straniero, loscultore au straliano David Ma -ckie, a significare il carattere uni -versale dell’espressione artistica,con il suo linguaggio e la sua cit -tadinanza familiari e comuni adogni dimensione geografica.

Roberto Borghi, pronto a

mettersi in discussione e a cer -care nuove forme per la suacostante “rinascita” artistica, chemuovono dalla riflessione e dallasperimentata frequentazione diuna ricca interiorità, che lamateria sublimata riesce poi atrasmettere con rigore, fantasia esurreale creatività. “In questosenso - aveva scritto il compiantoRemo Ricci - Roberto Borgni ri -pro pone una modalità di percor-so pittorico non imitativo siapure di maestri grandissimi pre -cursori, ma inconfondibilmentepersonale ed originale del pro -prio sé “metafisico” , cioè delmon do dei suoi archetipi ideali”.

Giandomenico Brigantitra smette nei quadri la sua storiafilosofica e umana fatta di luce so -prattutto, che riesce a dare vita,logica e compostezza anche aquegli eventi e a quei sentimentiche spesso nella realtà di questomondo si prefigurano in tutta laloro stranezza e trasgressione.“Nel l’intrigo di quelle composi-

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perialistica e di una violenza terro-ristica, ormai senza confini, cherendono foresta buia l’odiernasocietà della cosiddetta globalizza-zione. Una globalizzazione che,sostenuta dai falsi miti del liberi-smo economico e dagli interessicorposi dell’edonismo consumi-stico, di fatto, ha scristianizzatol’Oc cidente e ripaganizzatoanche le terre della nostra piccolapatria.

Ma, come ha sottolineato sem -pre il vescovo Bassetti nelle paroledi ringraziamento pronunciateprima della benedizione finale, lasperanza del mondo nuovo dell’a-more, della fratellanza cristiana,annunciato dalla venuta di GesùBambino e dal mistero delCrocifisso, è ancora cosa certa econ creta per tutti coloro chesaranno capaci di farsi pane eluce di Cristo. Pane redistribuitoai fratelli, credenti e non, nellaconcordia dell’azione sinergicadella preghiera, del mettersiinsieme nel nostro piccolo quoti-diano, così come hanno fatto lequattro corali, che, nel cantoconclusivo della Veglia, hannoregalato un anticipo di quellaGerusalemme celeste, che introppi oggi s’incaricano di negareo di ridicolizzare agli occhi dei piùgiovani.

In questo senso si può dav -vero pensare che la testimonianzadi fede vissuta dal popolo cristianocortonese in San Domenico, nellaserata del sei gennaio 2007, possaessere letta come un vero, decisi-vo: ...et nunc redit animus.

E ora ritorna il coraggio. Sì, ilcoraggio di essere testimoni diCristo e del suo Vangelo.

Anche ripartendo dalla ric -chezza straordinaria di laudi emelodie liturgiche, che hanno inSan Gregorio e in San Francescoriferimenti decisivi e ancora at -tuali.

Ivo Camerini

Approfittando del bel tempo edi una giornata libera daimpegni mi sono recato sulpresunto luogo della batta-

glia del Trasimeno, la conca fraMonte Gualandro e Montigeto neipressi di Tuoro. Questa "spedizione"ha contribuito ancor più a fugareogni mio dubbio sul fatto che lacollocazione della battaglia sia incer-tissima e che l’ipotesi che lo scontrosia avvenuto nel comune di Tuoro èsoltanto una delle molte teorie possi-bili, non certo l’unica e nemmeno lapiù probabile.

A Tuoro però la pensano diver-samente, lo si deduce da alcuni li -briccini che mi sono fatto consegna-re dal locale Ufficio In formazioni Tu -ristiche.

L’ipotesi viene infatti definita inpiù punti "quasi certa" o "la più pro -babile". Il problema è che non sicapisce assolutamente da dove possaderivare questa sicurezza.

Usando un gergo da avvocati sipotrebbe dire che a sostegno di que -sta teoria non c’è uno straccio diprova. Nei libriccini ci si appoggiainfatti agli studi dello storico G.Susinicon un suo testo nel 1961, allalettura "classica" dei soliti Polibio eTi to Livio e a non meglio precisate"nuove teorie" (così si legge) "se -condo le quali le dimensioni del lagoa quei tempi sarebbero state moltosimili a quelle attuali". Tanto perdimostrarsi aperti al dibattito si citapoi una seconda possibile teoria,quella sostenuta dallo storico Nissen,che colloca la battaglia qualche cen -tinaio di metri più in là, espandendoil campo fino a Passignano, tanto perfar contenti anche i vicini.

Della teoria che collocava la

battaglia in Val d’Esse (altro comune,altra provincia, altra regione…)ovviamente non si parla. Eppure an -che quella teoria aveva i suoi storicidi riferimento e pareva meritevole diconsiderazione esattamente come lealtre.

Insomma quello di Tuoro è dav -vero un castello in aria. Cre dibile,possibile, ma solo uno dei tanti chesi possono costruire con i pochielementi che si hanno a disposizio-ne. Non voglio fare campanilismi nédileggiare nessuno, capisco pure cheogni Comune debba sfruttare almassimo le sue risorse per attrarre ituristi, ma si sta esagerando.

Il pretenzioso "percorso storico-archeologico della battaglia", disse-minato di ritratti di Annibale (ormaidivenuto una sorta di cittadino ono -rario), è soltanto un bel giretto im -mersi nella natura lungo i montivicini a Tuoro, ma nelle nove stazioninon c’è assolutamente niente. Idemnel "Centro permanente di do -cumentazione sulla battaglia del Tra -simeno e su Annibale" che ho trovatochiuso per far spazio ad una mostradi presepi.

A tutti gli storici ed esperti, localie non, rivolgo l’appello per riaprirelo studio sulla vera collocazionedella battaglia del Tra si meno. Ser -vono studi nuovi e il più possibileapprofonditi, slegati da campanilismie interessi economico-turistici chepossano finalmente fare luce suquesta vicenda.

A tutti i Cortonesi e alla loro Am -mi nistrazione Comunale rivolgoinvece un invito a non dimenticarel'opera di don Bruno Frescucci,cercando di riaprire il dibattito suifatti del 217 a.c..

(“Battaglia del Trasimeno: dove?”)

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Mostra d’arte contemporanea a Palazzo Casali

Piccolo viaggio nella Chiesa cortonese - 16

Quando il canto e la musica sacra si fanno preghiera e voce del popolo di Dio

Veglia dell’Epifania in S.Domenico

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Sabato 23 dicembre u.s. alTeatro Luca Signorelli diCortona si è tenuto il tradi-zionale Concerto di Nataledegli Amici della Musica.

Oltre 70 allievi si sono esibiti sulprestigioso palcoscenico dandovita ad un repertorio classico eallo stesso tempo innovativo, daSchu bert a Morricone, da Pai -siello a Piazzolla, fino ad arrivareai classici natalizi anglosassoni"De ck the Hall", "The First No -well" e "Jingle Bells". Il tutto alter -nato da gradevoli "letture" inter-pretate dagli allievi più piccoli e,in via del tutto eccezionale, anchedalla Maestra Anna Rossi.

L'Orchestra della Scuola, di -retta nell'occasione dal M° PaoloSaltalippi, è formata da più di 30giovanissimi musicisti, preparaticon grande professionalità dailoro insegnanti e organizzati pa -

zientemente dal Direttore M° Ste -fano Rondoni. Ma ci sono anchele orchestre di chitarre e fisarmo-niche, dirette rispettivamente dallaMaestra Anna Rossi e dal M° A -

lessandro Dei, che hanno dato unpiacevole tocco di mo dernità al -l'e vento.

L'esibizione dell'allieva dellaclasse di canto, che per la primavolta calcava un palcoscenico, ha

impressionato per la qualità del -l'esecuzione e il gran finale, con latradizionale Marcia di Radetzkysuonata dall'Orchestra, ha coin -volto emotivamente tutti i presenti.

Il pubblico, infatti, particolarmen-te numeroso e partecipe, è statol'inaspettato ed entusiasta protago-nista di una splendida serata dimusica e ciò dovrebbe far riflette-re le istituzioni locali e tutta lacittadinanza sull'importanza esulla validità dell'insegnamentodella cultura musicale per le nuo -ve generazioni.

La forza dell'Associazione vie -ne da molto lontano e adesso staraccogliendo i frutti dell'oscuraquanto preziosa opera svolta peroltre trenta anni dai suoi fondato-ri, primo fra tutti il suo PresidenteOnorario, la maestra Evelina Mon -ta gnoni. In rappresentanza del -l'Am ministrazione comunale era -no presenti in sala l'assessore Die -go Angori e il Presidente del Con -siglio comunale Angiolo Fanicchi,che hanno seguito con attenzionel'in tero spettacolo, attestandogrande stima e considerazione alla

Scuola di Musica e all'operato deisuoi docenti. Ma per l'intero pe -riodo natalizio si sono susseguitinumerosi appuntamenti musicali,tra cui è doveroso ricordare i bel -lissimi e suggestivi concerti dellaCo rale S. Cecilia, diretta da AlfieroAlunno, della Corale Zefferini,diretta dal M° Ales sandro Pan -chini, il Gospel nella Chiesa di S.Do menico, l'esibizione della Scuo -la di Musica di Castiglione del La -go e, per concludere degnamentel'anno, il Con certo degli Amicidella Musica del 30 dicembrenella chiesa di S. Filippo, gentil-mente concessa da Mons. donOttorino Capannini, nel corso delquale si sono esibiti in un prege-vole repertorio barocco il M° Mi -chele Lanari all'organo e clavi-cembalo (quest’ultimo interamen-te costruito e assemblato daglistraordinari artigiani Petroselli diCastiglione del Lago), i maestriSte fano Rondoni e GianfrancoCon tadini al violino e Filomena diCurzio al violoncello.

Il prossimo appuntamento èper la Stagione Concertistica2007, che, come sempre di gran -de rilievo artistico, coprirà l'interadu rata dell'anno e riserverà (topsecret, non posso ancora anticipa-re nulla) una piacevole e originalesorpresa.

Mario Parigi

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I concerti di Natale degli Amici della Musica

Presepi nel centro storico di Cortona

Cortona 1915. Chiesa di S. Domenico vista da via S. Margherita.(Collezione Paolo Veri)

Cortona 2007. Chiesa di S. Domenico vista da via S. Margherita.

La tradizione cristiana hafat to del presepio un ele -mento essenziale per lapar tecipazione dei fedelial la liturgia natalizia. Sem -

bra che fu proprio San Francescoa dare inizio a questa usanza nel1233, allestendo sulle colline diRieti una sacra rappresentazione.Così con il passare degli anni lapratica si diffuse tra francescani,domenicani e gesuiti, e molti ar -tisti, oltre che artigiani, si cimenta-rono nella rappresentazione sacradella nascita di Gesù. Dal XVIsecolo furono aggiunti alle figureessenziali, Madonna, Bam bino eSan Giuseppe, anche numerosiper sonaggi secondari, animali,ele menti paesaggistici, ecc. confe-rendo al presepio la connotazioneche oggi conosciamo. Ma vista lapassione che nei secoli è stataprofusa nella loro realizzazione,mi viene da pensare che non sitratti soltanto di una mera esibizio-ne di tecnica e capacità plastica,forse c’è qualcosa di più. E me loha fatto notare don Ottorino,

mostrandomi con legittimo orgo -glio il nuovo presepio allestito nel -le adiacenze della Chiesa di San Fi -lippo a Cortona, con ingresso davia Ghibellina.

Noto a tutti in passato comeuno dei più belli ed accurati dellazona, il presepio di San Filippo sidistingue per la spiritualità el’emozione che i suoi costruttoririescono a trasmettere a chi lovisita.

Dunque, una rappresentazio-

ne della nascita di Gesù che coin -volge l’intera città di Cortona,rappresentata suggestivamentecon l’alternarsi del giorno e dellanot te nelle sue antiche attivitàlavorative, il mulino ad acqua e la

fabbrica di ceramiche di Catrosse,nei suoi edifici millenari fedel-mente riprodotti, il palazzo delComune, il Duomo, Porta S. Mariae Bifora ecc., nella sua spiritualità

e nella sua arte, il Convento delleCelle, le splendide chiese di SanFilippo, Santa Maria Nuova e diSan ta Maria delle Grazie del Cal -cinaio.

L’altro presepio allestito nelcentro storico di Cortona è quelloartistico del Duomo, collocato in

via del Gesù. Anche questo si distingue per

originalità, ma soprattutto per lapregevole realizzazione plasticadell’Annunciazione del Beato An -ge lico, inserita in una perfetta ri -produzione di Via del Gesù.

Non me ne vogliano gli amantidei presepi se non ho menzionatotutti quelli realizzati nell’interoterritorio comunale, che, per for -tuna, sono davvero tanti e daquello che mi hanno riferito tuttimeritevoli di attenzione, ma perovvie ragioni di tempo non hopotuto visitarli.

Una cosa è certa, la tradizioneè salda e fiorente, perché oltre aquelli esposti, si devono conside-rare anche tutti i presepi che ven -gono amorevolmente preparati inogni casa, forse meno artistici, manon per questo meno amati daigrandi e dai più piccini.

Mario Parigi

I Maestri Stefano Ron doni e Michele Lanari durante il Concerto Barocco del30 dicembre 2006 nella Chiesa di San Filippo a Cortona.

Una parte dell’orchestra durante il gran finale

Presepe del Gesù

Presepio S.Filippo

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a cura di Laura Lucente

26 DICEMBRE – AREZZO Due boutiques di Corso Italia, Motivi e Ilary, sono state visitate dai ladridurante la notte. I malviventi si sono introdotti nei due negozi, che sitrovano nel tratto che collega Piazza San Jacopo ai Bastioni, forzandone leserrature di ingresso.

27 DICEMBRE – CORTONA Il popolare cantante Jovanotti è rimasto ferito cadendo dalla sua bicicletta.Lorenzo Cherubini è stato ricoverato in osservazione per due giorni nelreparto di neurologia dell'ospedale San Donato L'incidente è avvenutointorno alle 13,30 in località Poggioni di Cortona. Soccorso da un'ambu-lanza, Jovanotti è stato trasportato prima all'ospedale della Fratta e da quial nosocomio aretino. I sanitari hanno riscontrato un ematoma e la frattu-ra di due ossa del volto. Tanta paura, ma nessuna conseguenza irreparabi-le per il cantante, che nonostante la caduta, non ha perso la sua voglia ditornare in sella alla sua bicicletta.

28 DICEMBRE – AREZZO In occasione del Natale, la Guardia di Finanza di Arezzo ha voluto rinnova-re la propria partecipazione e vicinanza alle attività benefiche delleassociazioni di volontariato aretine. L’iniziativa ha permesso alle FiammeGialle di devolvere in beneficenza ad alcune associazioni e diocesi attivenella lotta contro i tumori, nella cura dei minori che hanno subito violenzee di quelle che si occupano degli aiuti agli anziani ed alle famiglie menoabbienti sia italiane che straniere, oltre 600 capi di abbigliamento seque-strate in diverse operazioni di servizio.

1 GENNAIO – VITIANO Ancora un incidente di caccia: un uomo di 47 anni, Silvano Martinelli,residente a Vitiano di Arezzo, è stato ucciso durante una battuta venatoria.Martinelli, è stato raggiunto al volto dai colpi esplosi da un altro cacciato-re, suo amico compaesano di 52 anni. Per l'uomo, nonostante i soccorsiimmediatamente prestati anche da un altro cacciatore che si trovava neiparaggi, non c'è stato niente da fare. Martinelli, che lavorava in unacarrozzeria di Castiglion Fiorentino, lascia la moglie e un figlio di 26 anni,subito accorsi con la sorella sul luogo della tragedia.

2 GENNAIO – RASSINA Davide Denis, il 31enne di Castiglion Fibocchi di cui non si avevano piùnotizie dal 21 dicembre scorso, è stato ritrovato vivo nei boschi delComune di Castel Focognano, in località Ornina. A notarlo e riconoscerloè stato un uomo che abita in zona, che ha avvicinato il giovane convincen-dolo a seguirlo presso la propria abitazione. Il giovane, apparso moltoprovato ma comunque in discrete condizioni di salute, è stato trasportatoin ambulanza presso l'ospedale di Bibbiena per dei controlli. Avrebberisposto in maniera lucida ai suoi interlocutori, spiegando di essersicibato di prodotti del bosco e di aver bevuto l'acqua dei torrenti dellazona. Ancora ignote, però, le cause del suo allontanamento.

4 GENNAIO – MONTE SAN SAVINOGrave incidente stradale che ha avuto come protagonista un centauro di29 anni. Il ragazzo stava percorrendo la Strada di Esse lungo l’omonimofiume, tra Monte San Savino e Cortona. Il ragazzo ha riportato l’amputa-zione netta di una gamba. Trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Arezzo, è stato immediata-mente sottoposto ad un delicatissimo intervento per cercare di riattaccarel’arto.

4 GENNAIO – AREZZO Si è insediato stamani il nuovo Prefetto di Arezzo. Dopo due anni a rappre-sentare il Governo nella nostra provincia torna una donna, FrancescaAdelaide Garufi, che sostituisce Maurizio Di Pasquale, collocato in pensio-ne per raggiunti limiti di età.

9 GENNAIO – AREZZOHa approfittato del fatto che d’inverno le ambulanze vengono periodica-mente tenute col motore acceso per salire a bordo di una di esse e darsialla fuga. Protagonista della vicenda un moldavo di 20 anni, che ha rubatoil mezzo dal parcheggio davanti al Pronto Soccorso del San Donato. Ilgiovane non è riuscito però a farla franca: dopo due ore, infatti, la PoliziaStradale è riuscita a rintracciarlo in A1 grazie al fatto che l’ambulanza eradotata del sistema Gprs.

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChiancianoRiproponiamo questa

foto perché il ricordo èancora vivo. La fontanadei giardini del Parterreper qualche giorno

dello scorso inverno si presentavacosì come la vediamo in unameravigliosa scultura realizzatadall’acqua, dalla bassa temperatu-ra sotto zero e modellata daquell’incantevole scultore che è ilvento.

E’ stata sicuramente l’angolodi Cortona più fotografato dachiunque fosse in possesso di unamacchina fotografica.

Questo è quanto succedevanell’inverno 2005/2006.

Diversamente è la situazionedi questa stagione invernale

attuale. Un clima mite, general-mente accompagnato da buontempo e poche piogge, è la carat-

Nel giorno dellascomparsa di mio padreper onestà intellettualesento il dovere moraledi scrivere queste

parole perché sono certo che setutto fosse andato per il versogiusto egli lo avrebbe fatto.

Ringrazio e penso di interpre-

L’Associazione “Amici diVada” rinnova le suesincere condoglianze allafamiglia Ralli: e ringraziain particolare la sig.ra

Dina, i figli Mauro, Claudio ePaola per la sensibilità dimostratain occasione del loro lutto familia-re, per la scomparsa del sig.Dante.

Durante il funerale per lorovolontà, e con la collaborazionedel personale della Ditta C.E.I.A.Spa di Viciomaggio (Arezzo) dovelavora il figlio Mauro, la raccoltadelle offerte è stata devoluta inparte alla nostra Associazione.

tare anche il pensiero dello zioPiero e dei miei familiari, lo staffmedico dell’Ospedale di Fratta dalprof. Bufalari che sempre è statochiaro e corretto sui rischi esull’importanza dell’intervento, aldott. Cardinali che anche nel suogiorno libero ha seguito ora perora, fino all’ultimo minuto le sortidi mio padre, senza naturalmentedimenticare un caro amico di miopadre il dott. Lu ciano Gabrielliche tanto forza e coraggio ha datoa Lui e a noi tutti.

Cesare Carini

teristica fino ad oggi di questanostra pazza stagione.

Generalmente quasi tutti sonosoddisfatti della situazione climati-ca che consente di risparmiare nelcosto del gasolio o gas metano edi realizzare lunghe passeggiatesenza ingombranti cappotti pe -santi per ripararci dal freddo, mac’è anche la preoccupazione fu -tura per la situazione idrica chepotrebbe avere gravi ripercussioniestive con disagi per la popolazio-ne residente e per le strutture chedovranno ospitare i turisti. Sta ve -ramente cambiando il clima eprobabilmente le nostre abitudini.

Ibambini delle classi IIA e IIBdella scuola primaria di Te -ron tola hanno festeggiato l’ar -rivo delle festività natalizie con

una bella fe sta al centro sociale“Tut tinsieme”. Una festa dedi cataproprio ai bambini, per stare in -sie me, scambiarsi gli auguri dibuon Natale e di pace e serenitàper il nuovo anno.

La festa è stata organizzatagra zie alla disponibilità del Grup -po direttivo del centro “Tuttin sie -me”, della dott.ssa Stellitano delCo mune di Cortona, della dott.ssaCot tini, impegnata nel progetto“Nati per leggere”e di Lucia eTamara della cooperativa Athena,che lavorano con la Biblioteca co -mu nale di Camucia per le attivitàin serite nel progetto, a cui lascuola collabora attivamente attra-verso il dirigente scolastico prof.ssa Franca Biagiotti, le insegnantied i genitori.

La serata ha riunito intorno aibambini e alle loro insegnanti E di -va, Lucia e Mara, genitori, fratelli,sorelle e nonni; il dirigente scola-stico prof.ssa Franca Biagiotti haportato i suoi saluti a tutti i conve-nuti, quindi i bambini hanno fattogli auguri con filastrocche e cantinatalizi e poi si sono seduti suitappeti e hanno ascoltato la fiabadi Natale “L’alce Gustavo”.

Lucia e Tamara hanno raccon-tato la storia, come solo loro san -no fare mentre Lorena Cottini se -

E' con vivo piacere che o -spitiamo certi avvenimenti,se non altro rompiamo lesolite brutte notizie che si

leggono quotidianamente.

Gentile è nata a S. Lorenzo diCortona il 17 gennaio del 1907, ei conti tornano sono proprio cen -to anni, è una signora che nonama certo fare notizia, ma alla suaveneranda età deve accettare dibuon grado il ritrovarsi sul nostrogiornale.

Torresi Gentile è figlia dellanostra terra, è sposa nel 28 diDomenico Milani ed è madre diquattro figli: Abramo, Dina, Benitoe Vera.

Le doti di Gentile sono quellidella gente semplice, quelli che sirifanno alla nostra storia di a -gricoltori, amanti della terra, dellavoro, fortemente legati alla tradi-zione, a certi valori che magari

og gi non sono più di moda. Vorreicitare la famiglia, la fedeltà, lagenerosità, la solidarietà: valoriche facevano in modo che nes -suna persona veramente si sentis-se sola, ma tutti erano più solidali,specialmente nei momenti delladifficoltà ed allora ve ne eranodavvero tanti.

Ma Gentile sapeva anche a -doperare il telaio, e Dio sa quantastoffa, cotone e canapa è passatadalle sue mani, materiale chesono diventati: lenzuola, copertepantaloni e camice. Lei buona ecortese benché non avesse studia-to molto, leggeva le lettere deifidanzati, partiti per la guerra, allegiovani donne che avevano con leiun vero rapporto amichevole e laritenevano qualcosa di ecceziona-le.

Poi c'era da rispondere a que -sti giovani, a questi uomini partitiper la guerra e Gentile, armata dipazienza e bontà traduceva e spes -so suggeriva, su fogli più o menobianchi, le emozioni, gli amori, ledolci parole da rivolgere a fidan-zati, a mariti lontani al fronte.

Oggi è serena e amorosamen-te curata, sente veramente il ca -lore della casa ed ancor più deifigli che ritrovano in lei non solola madre affettuosa, ma quel fortelegame che è donato a personeche i valori, i grandi valori non lihanno mai dimenticati.

Auguri Gentile tanti anni an -cora in serenità. Ivan Landi

guiva la narrazione con la proie-zione delle immagini del libro. Lastoria è spiritosa e si svolge nelgrande nord, dove Babbo Natale el’alce Gustavo affrontano insiememille peripezie e fanno amicizia.

Si parla di lettura animata, co -me ha spiegato Lorena Cottini,proprio perché c’è interazione frachi racconta e chi ascolta, attra-verso domande e osservazioni; iltradizionale racconto della fiaba sitrasforma e si amplia a tanti bam -bini, ma la magia della parolarimane la stessa. E’ importanteman tenere questo rapporto con ibambini attraverso la narrazione,come hanno già fatto a scuolatanti nonni attraverso il progetto“Nonni a scuola”, che continuanel le classi.

La riscoperta delle proprie ra -dici, il passaggio di esperienze edemozioni attraverso la narrazionesono necessari perché i bambiniriescano a costruire una propriaidentità e questo avviene ancheattraverso le fiabe e i racconti, ciòche per fortuna ci insegnano afare anche grandi autori italiani,come Mario Rigoni Stern.

Ma al di là delle motivazioni di -dattiche e pedagogiche, la festa èsta ta coinvolgente e i bambini sisono divertiti trascorrendo un po’di tempo insieme, mentre per i ge -nitori e i nonni è stato un po’ co meritornare alla loro infanzia.

MJP

TERONTOLA Al Centro Sociale “Tuttinsieme”

Festa di Natale dei bambiniI cento anni di Gentile Torresi

CORTONA Una foto ricordo solo dell’inverno scorso

Per il momento un inverno “primaverile”

FRATTA Un ringraziamento ai medici dell’ospedale

“Un uomo meraviglioso”Dante Ralli

Gli “Amici di Vada” si stringo-no in questo periodo di festivitàattorno alla famiglia Ralli con unabbraccio; in particolare all’ami-co Mauro da sempre preziosocollaborazione della nostra Asso -cia zio ne.

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 01 15 GENNAIO 2007

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Sabato 16 dicembre gli allievidella scuola di danza classi-ca e moderna di Camucia di -retti dall'insegnante Ste fa nia

Gnagni, si sono esibiti con un sag -gio spettacolo di balletti di Nataleal teatro Signorelli di Cortona. Sumu siche di vari autori, gli allievi dietà compresa tra i 3 ai 30 anni sisono impegnati nei vari generi didanza dal classico, moderno all'hip hop.

Don Giuseppe Tremori,par roco di Terontola, hapensato di organizzare ilconcerto di Natale merco-

ledì 27 dicembre, proprio nelgior no dedicato a S.Giovanni E -van gelista, a cui è dedicata la chie -sa parrocchiale.

E’ stata proprio una bella ideaper ché la serata è stata deliziosa,merito del Gruppo corale S.Ceciliadi Fratta, con Daniele Chermisialle tastiere e la direzione di Al -fiero Alunno, delle letture di Mar -co Attardo e della chitarra di Ele -na Zucchini.

Il coro ha proposto brani chehanno percorso idealmente lafestività del Natale attraverso isecoli: dal Laudario di Cortona aJ.S.Bach e J.Brahms, quindi B.Men delssohn e A.Carter, solo per

lastico prof. Luciano Tripponcini,dai loro familiari, si è realizzatoanche per il generoso apporto ditante ditte di Terontola che hannoresa possibile la lotteria interna

che ha prodotto un utile sommaper le attività didattiche.

Non manca nella serata ungesto di grata attenzione verso duedocenti, l’una insegnante di ma te -

matica, cui un omaggio florealeau gura un proficuo lavoro nellanuo va sede didattica, l’altra inse -gnante di artistica, cui una targaattesta stima per l’impegno negli

anni profusi,All’uscita, nell’atrio del teatro,

a tutti è dato in lettura Stampater,quel l’elegante opera di collegialitàredazionale, che da ben tredicianni, gli alunni delle sezioni dislo-cate sul territorio cortonese, pub -blicano qualificando il loro lavoroscolastico.

Francesco Cenci

mo cratica del Congo a ripristinarela loro vita con una formazioneprofessionale e sociale.

Così è stata raccolta una di -scre ta somma di denaro conse-gnata all'associazione AMIMO a -mi ci di MOBA di Camucia con laspe ranza che i lavori della scuolaprofessionale possiamo prosegui-re. Una allieva.

Chiara Felici

Aldo Rosadelli ci ha lasciatoproprio nel giorno di Natale a 84anni.

Aldo lo conoscevo da moltianni, uomo che appariva all’anti-ca, ma che appena discutevamo disituazioni e fatti del giorno diveni-va moderno, pertanto sempre in -formatissimo e all’altezza della si -tuazione.

Montecchiese del Loto verace,in questa piccola comunità erapartecipe di qualsiasi manifesta-zione, perciò come non ricordarela sua opera come cuoco e con -duttore della rinomatissima “Sa -gra del piccione”. Natural mentetutti ricorderanno le sue favoloseporchette, che sono sempre stateper la loro bontà genuina, il fioreall’occhiello di questo uomo ala -cre, quanto saggio.

Con lui purtroppo se ne va unaltro pezzo importante della realtàdi Montecchio, infatti la sua scom -parsa ha suscitato grande cordo-glio e lo ha dimostrato la fiumanadi persone che hanno partecipatoal funerale mercoledì 27.

Certamente per coloro che loconoscevano, Aldo resterà un otti -mo ricordo per tutti e una pietramiliare come esempio per i piùgio vani. Danilo Sestini

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Altri coreografi come An na -rita Sambucari, Manolo Casalino,Alessandro Imburgia, e SimoneCiucani hanno collaborato per larealizzazione dei vari balletti.

Gli allievi e i genitori hannopensato per l’occasione, di dareun contributo all'associazione A -MI MO amici di MOBA per la rea -lizzazione di una scuola professio-nale per il recupero degli ex bam -bini soldato della repubblica de -

dare l’idea del repertorio sceltodal direttore del coro Alfiero A lun -no per la serata.

Le note musicali hanno intro-dotto i brani letti da Marco Attardoe scelti dal prof. Nicola Caldarone:la descrizione del Natale dal Van -gelo secondo Matteo, il Natale diA.Manzoni, il presepe di Grec ciode scritto da A.Tripodi, quindi bra -ni di estrema attualità, come quel odi J.P.Sartre, in cui Gesù apparealla madre in tutta la sua umanità,e le parole cesellano la grandezzadi Dio che si intuisce ogni voltache si ripete il miracolo dellanascita. Poi il singolare brano diD.Buzzati, in cui parlano gli ani -mali del presepe, che pone difron te il Natale di Gesù e quello, instri dente contrasto, dei nostrigior ni.

Brani di grande suggestione,letti con incanto da Marco Attardoe accompagnati con lievità dallachi tarra di Elena Zucchini, che hae seguito anche due brani: “La cri -me” di D.Dow land e “Bar ca rola”di Barrios.

Elena non ha bisogno di pre -sentazioni: ha una tecnica di altis-simo livello e una sensibilità che lepermettono di esplorare tutte lecoloriture della chitarra, così lesue esecuzioni si ascoltano sem -pre con grande piacere.

Al termine del concerto cisono stati nutriti applausi per tutti,con grande soddisfazione di donGiuseppe, che ha auspicato che ilconcerto di Natale diventi unatradizione per la chiesa di Te ron -tola.

MJP

“Una struttura sensoriale realizzata per migliorare la vita alle persone della terza età”

Diciamo pure che la trasfer-ta di genitori, nonni, zii efamiliari tutti, da Terontolaa Castiglion Fiorentino, ha

il sapore di una gradevole serata,fortemente variopinta e festosa, ol -treché delicatamente intonata alclima natalizio che appunto gli a -lun ni della Scuola Media Ber ret -tini Pancrazi, vanno celebrandolunedì 18 dicembre 2006, con lacon sueta recita del bel teatro ca -stiglionese.

Sono le scolaresche delle pri -me classi ad esibirsi in dolcimelodie natalizie mentre le secon -de sono protagoniste di alcunidivertenti quadri che trattano di“cultura natalizia” e mettono inscena “un Natale molto speciale”.

La band d’istituto, con tanto divalenti musici, si esibisce in sugge-stivi canti natalizi che meritano,per la cresciuta bravura, coltivatacon il loro insegnante prof. Bia -gianti, il caloroso applauso dellostu pito pubblico terontolese.

Uan scenografia al quantoesotica e marinara accoglie le ter -ze classi che si producono in unlavoro molto impegnativo ri vi si -tando la fiaba di Piter Pan. Il gran -de faro sullo sfondo, l’isola che

non c’è, la discesa svolazzante diPiter e di Trilly, introducono ilmusical, dai contenuti educativi,mirati a sottolineare il valore dellafamiglia, nel particolare rapporto

comunicativo tra genitori e figli.Gli studenti appaiono entusia-

sti per il loro lavoro che, apprez-zato particolarmente, con la signi-ficativa presenza dei Dirigente sco -

a cura di GINO SCHIPPANoterelle... notevoli:Impianto eolico. Referendum consultivo?

Nonostante ripetuti appelli, seguiti da garbate provocazioni nessuncenno di chiarimento è giunto alla nostra redazione sul diniego oppostoal progetto di un impianto eolico sui monti di Ginezzo, che a brevepotrebbe essere seguito da un gemello individuato sulla collina sovrasan-te la cava di Montanare.

Questo secondo intervento in territorio cortonese deriva dalla neces-sità del Comune di Tuoro di fornire una maggiore superficie sulla qualedistribuire le pale. Insieme a Tuoro si muove anche Lisciano Niccone.

Si presenta così un’operazione che porterà ulteriore beneficio econo-mico (per la quota di contributo che ci perverrà dai Comuni limitrofi) evalorizzerà particolari zone montane altrimenti degradate o sottoutilizza-te. Queste informazioni rendono impellente una scelta definitiva e positi-va. Se qualche amministratore non l’avesse ancora capito è necessariolavorare fin da ora sull’energie alternative per una serie di motivazioniche si possono facilmente riassumere in riscaldamento dell’atmosfera,inquinamento ambientale, esaurimento delle risorse petrolifere (previstoalla fine del 2020). C’è poi una ragione politica che ci preme sottolinea-re, tanto per evidenziare le contraddizioni di amministratori di centrosinistra che si muovono in maniera opposta al programma di un governodi centro sinistra.

Viste pertanto le attuali indecisioni non ci resta che rivolgersi ai citta-dini con lo strumento democratico messo a nostra disposizione dallostatuto comunale e avviare una raccolta di firme come previsto dall’art.84 qui sotto riportato:

“Art. 84 REFERENDUM1. Al fine della realizzazione di un corretto rapporto tra gli orien-tamenti che maturano nella collettività e l’attività degli organicomunali, è consentito lo svolgimento di referemdum consuntivi sumaterie di esclusiva competenza comunale. Il quesito da sottopor-re agli elettori deve essere di immediata comprensione e tale danon ingenerare equivoci.2. Si fa luogo a referendum consultivo:a) nel caso sia deliberato dal Consiglio Comunale, con il votofavorevole della maggioranza dei consiglieri assegnati;b) qualora vi sia la richiesta da parte del 5% dei cittadini residenti,che abbiano compiuto i 16 anni di età, i quali avranno anch’essidiritto al voto.”

Vacanze a ... CortonaNon abbiamo mai assistito a una affluenza così massiccia di visitatori

registrata subito dopo la ricorrenza del Natale. Al di fuori di ogni polemi-ca sulla chiusura di molti esercizi che alla luce dei numerosi potenzialiclienti deve far riflettere i titolari delle attività turistiche nonchél’Assessore del ramo sulla capacità di attrazione di una città monumenta-le e artistica, suggeriamo di rivedere i criteri di accoglienza inserendoli inuna programmazione che non sia frutto del last minute.

Ci riferiamo: alle incertezze sulla illuminazione che dovrà usufruiredello stanziamento del Comune certo perché il Comune ha, con l'addi-zionale, un ritorno dai maggiori guadagni di tutti i cittadini.- Ci riferiamo alla necessità di presentare il centro storico come ungioiello luccicante in tutti gli angoli;- ci riferiamo alla vergogna di vedere circolare (anche la nostra)automobili in mezzo a carrozzine, bambini, intere famiglie che si chiedo-no perché non c’è la zona blu in via Dardano, via Guelfa, piazzaCarbonaia, Rugapiana, piazza Signorelli, piazza del Duomo, quandochiudere si può!;- ci riferiamo alla vigilanza urbana latitante (si pensi all’ultima notte del2006);- ci riferiamo alla brutta abitudine di riservare posti durante gli spettacoligratuiti con decine di persone in piedi dal primo all’ultimo momento pernon avere previsto una scontata affluenza.

Ma basta lamentele. Nelle grandi opere c’è chi ci crede e chi non cicrede!!

TERONTOLA La Scuola Media a Castiglion Fiorentino

Una entusiasmante trasferta

TERONTOLA Concerto di Natale

Natale: suoni, parole e canti

CAMUCIA Un concreto contributo per l’Associazione AMIMO

La Scuola di Danza ha festeggiato il Natale

MONTECCHIO

Ricordo di Aldo Rosadelli

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 01

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di Burazzi rag. Michele

L'anno 2006 è appena tra -scorso portando con se tuttii suoi aspetti positivi e an -che quelli negativi. La gente

ha cercato comunque di guardareverso il futuro con tutta quellapositività che da sempre la forza dicontinuare a vivere. Anche ai cen -

tro di aggregazione sociale di Ca -mucia si è cercato di organizzare"l'aspettativa" dell'anno nuovo conuna cena sociale, quattro salti "infamiglia" e tutta una serie di sem -plicissimi fuochi che hanno volutoessere segni ben augurati per l'av -venire.

La larga partecipazione di tantisoci ci ha gratificato, la perfettariuscita della manifestazione ci have ramente incoraggiato, ha ri pa -gato per l'impegno profuso delconsiglio e in particolare di unosparuto gruppo di donne chearmate di buoni mestoli e saggiacucina hanno soddisfatto i palatipiù esigenti

Uno specifico menu ha accon-tentato tutti, i giudizi positivi hannorafforzato le nostre previsioni che,a volte, non occorre disporre didecine dì portate, ma semplice-mente cibi sani e perfettamentecucinati.

Oltre alle donne: Rosa, MariaGra zia, Orsola ed Adele ha sup -portato la manifestazione la colla-borazione di validi camerieri chesi sono spogliati dei loro abiti digalanti mariti ed hanno servito conestrema dimestichezza ed accor-tezza.

Beppe e Rino hanno offerto ilvi no novello, la sig.na Katiushia

Svet ti un eccezionale dolce, tuttihanno collaborato dimostrando digradire queste iniziative che per -mettono di stare assieme, di vivereanche particolari avvenimenti nel -la più sentita e familiare cordialità.

Il consiglio è orgoglioso di a -ver operato in modo da far diven-

tare il centro punto qualificante edi riferimento per molte persone,il continuo aumento di frequenta-tori è il segnale che quando si o -pera in sintonia e in una coralitàtutta rivolta a dare semplici maopportune risposte ai cittadini,que sti rispondono e corrispondo-no in modo disinteressato.

Vogliamo continuare ad esserecentro popolare, centro per tutti,dove nessuno si debba sentire népiù ne meno di altri; allora da quivogliamo rivolgere ancora unavolta un invito a tutti poiché au -mentino ancora i fruitori e quindii soci del centro dando la lorocollaborazione di idee, di sostegnomorale, di impegno materiale de -dicando qualche ora al servizio, apre parare in miglior modo i lo -cali, gli ambienti e perché no a da -re un contributo e attraverso lapro pria iscrizione, ma anche conquella dei familiari, amici e co no -scenti.

Un pensiero finale lo vogliamorivolgere verso alcuni nostri amiciche impediti non hanno potutopar tecipare alla nostra festa, vo -gliamo dire loro che li abbiamosem pre nel cuore, cogliamo oc -casione porgere loro un auguriodi averli presto tra di noi.

Ivan Landi

L’Associazione culturale “GliSpensierati della Val di Pier -le”, costituita il 23 ottobreu.s. dal nostro gruppo

giovanile con l’intento di divertirsi edi far divertire, ha in occasionedelle Festività Natalizie dato vita allesue prime manifestazioni. Già suquesto giornale in data 30 novem-bre 2006 era stato reso noto losvolgimento, da parte del l’As -sociazione stessa, di un corsotrimestrale di laboratorio teatraleper bambini di età compresa tra i 6e i 14 anni, iniziativa che sin dall’i-nizio aveva riscosso molti consensi,sia da parte dei bambini che daparte dei genitori, andati semprecrescendo fino alla concorde ri -chiesta di prorogare quell’espe-rienza anche per i mesi a venire.

L’incentivo alla cultura teatrale,implicitamente contenuto negli o -biettivi del corso, non poteva averealtra conclusione se non quelladella realizzazione di uno spettaco-lo offerto al pubblico la sera del 29dicembre sul palco del teatrinodella sala parrocchiale. Il lavoropre sentato è consistito in una com -media in due atti, di cui una parterecitata con espressioni dialettali,avente per titolo “Tutti a scuola!” eper autori Beatrice Rossi e gli altri“Spensierati”.

Sulle scene erano i bambini ainterpretare degli scolari manifesta-mente restii ad andare a scuola percolpa di un maestro da essi ritenu-to troppo severo: un giudizio affret-tato come spesso capita ai ragazziincapaci di vedere al di là degliaspetti superficiali. Perché inultimo - nella conclusione dellacom media - scoprono che dietrol’apparenza un po’ burbera diquell’uomo emergono una bel lezzaed una bontà d’animo gene ro sa -mente impegnate verso il bene deisuoi alunni.

E’ stata, quella, una serata par -ticolarmente emozionante non

soltanto perché i ragazzini hannodimostrato d’avere un gran talento,ma soprattutto per l’affetto, la stimae la partecipazione dell’intero pae -se.

Siamo usciti caricati, soddisfattie ancor più convinti che nonostantela nostra sia una piccola realtà,possiamo continuare a fare ilnostro meglio per offrire ai giova-nissimi che ci sono affidati unamaniera d’aggregazione educativa enel contempo gioiosa.

Precedentemente, accordando-ci con i genitori, la sera della vigilianatalizia ci eravamo travestiti daBabbo Natale andando di casa incasa per portare doni ai più piccini.Per non tradire la tradizione,sempre noi ragazzi del l’Asso -ciazione abbiamo organizzato an -che la “Befana in piazza”, un felicemomento tanto atteso ogni volta dairagazzi, momento che noi vogliamomantenere e rendere sempre piùvivo e attraente.

Gli impegni della nostra As -sociazione proseguiranno durantel’anno con varie iniziative.L’Ass. Culturale “Gli Spensierati

della Val di Pierle”

Bravi ragazzi! Il vostro im -pegno merita veramente l’ap -prezzamento e la riconoscenzadei bambini, dei genitori e ditutta quanta la popolazione diMercatale, paese abbastanzaricco di idee, ma talvolta incapa-ce di promuoverle per mancanzadi accordo. C’è una cosa, però,che non ci pare sia perfettamenteadeguata al vostro encomiabilelavoro, ed è costituita dalla deno -minazione “Spensierati” che ave -te voluto dare alla Associazionenella quale così fattivamenteoperate. E’ senz’altro vero che laspensieratezza è propria dellagio ventù, come quella che vi ap -partiene, essendo essa per naturanon afflitta da pensieri tristi omolesti, ma nel significato estesodella parola si definiscono spen -sierati anche coloro che sononon curanti e se ne infischiano ditutto e di tutti. Il preciso contra-rio di quanto voi andate facendo.Cercate perciò una definizione

più adatta: renderete onore allaverità e al prestigio dei compiti,seppur gioiosi e divertenti, che lavostra Associazione sa svolgere.

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“In un momento particolare,una serietà particolare”

Nozze d’oro

Braccini e Scorcucchi

Il sito del Comune di Cortonaattaccato ancora una volta dagli hackers

Guido Braccini e Marilena Scorcucchi hanno festeggiato i loro 50 anni dimatrimonio il 30 dicembre 2006, assieme ai figli Manuela, Barbara,Marco, ai ge neri Marcello e Nino con i ni poti Andrea, Raoul, Sara e Lo -renzo.

Più i siti web sono conosciu-ti e più traffico generano,più attirano l'attenzione de -gli hackers.

E' successo così che, per laseconda volta negli ultimi sei mesi,il sito del Comune di Cortona,www.comunedicortona.it è statooggetto di un attacco. Questa voltasi è trattato di un minorenne re -sidente nel Nord Italia, che ha ten -tato di sostituire la pagina del sitodedicata ai messaggi dei cittadini(“io vorrei che...”) con una suapagina. Il giovane hacker, piutto-sto abile, non poteva sapere peròche i sistemi di sicurezza che di -fendono il server tracciano ogniaccesso e permettono una facileidentificazione dei tentativi d'intru-sione. L'hacker è stato così identi-ficato con facilità e dopo neanchedue ore dall'attacco, dietro minac-

cia di denuncia alle autorità com -petenti, aveva già inviato le propriescuse per la bravata compiuta conun'e-mail indirizzata al Sindaco.

L'attacco più grave era statotentato però circa sei mesi fa.Nella notte del 3 maggio 2006,ben 8 hackers differenti, da Tai -wan e dalla Romania avevano cer -cato con tecniche molto sofisticatedi sostituire la homepage del sitodel Comune con una serie discritte inneggianti ad un fantomati-co gruppo di fede musulmana.

Anche in questo caso i sistemidi sicurezza che proteggono ilserver avevano impedito l'intrusio-ne e il sito era rimasto off-line soloper poche ore. Tra le tracce la -sciate durante l'attacco, la più in -quietante era forse il messaggioche diceva “potete fermare me manon potete fermarci tutti”.

Laura Lucente

CAMUCIA 31 dicembre 2006

Una serata particolare

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“Fai rifiorire la vita”

Donare sangue, un impegno di tutti

Propostedi lettura

di Glenda Furia

Boudelaire nacque nel 1821 aParigi. Nel 1840 venne a contatto conpoeti quali Le Vavasseure e Prarond,si interessò molto alle opere di Poe,analizzandole minu ziosamente.

Condusse un’esistenza sregolatae libera, personaggio non pri vo dicarattere dunque, né tan to meno distile e talento. Di ventato maggiorenneentrò in possesso dell’eredità paternae si stabilì in un appartamento dell’IleSaint Louis. Risalgono a questoperiodo l’assidua frequentazione diclub di fumatori di hashish e oppio,nonché l’interesse teorico e praticoper l’uso di alchool e droghe.

Il Poema dell’Hashish, precedutoda quello sul vino è un testo rivoluzio-nario che scardinò i canoni dell’esteti-ca tradizionale, aprendo la strada aduna concezione del bello del tuttonuova. Ad avviso di Baudelaire , alfumatore di hashish si offre la possibi-lità di accedere ad esperienze moltopiù ampie di quelle concesse all’indi-viduo lucido, sia il vino che le droghesono viste come mezzi di moltiplica-zione dell’individualità, sviluppandonel contempo un concetto di immagi-nazione che da sola “contiene tutta la

poesia”. Il poeta è traduttore edecifratore dell’analogia universale.

Che si condivida oppure no il suostile di vita, Baudelaire resta uno deipoeti che più fu capace di dare una“sferzata” alla società benpensantedel suo tempo peccando tuttavia didebolezza nello sprofondare nelbaratro di quell’oblio che era iniziatocome ricerca, ebbrezza delicata edistrazione da una realtà e canoni divita che poteva permettersi di nonaccettare in forza dell’eredità paterna.Baudelaire, spirito profondo espaventato, seppur estremo in ogniesperienza restava a suo modo consa-pevole dei limiti di essa.

“Io non capisco come l’uomorazionale e spirituale possa servirsi dimezzi artificiali per arrivare alla beati-tudine poetica, dal momento chel’entusiasmo e la volontà sono suffi-cienti per elevarlo ad un’esistenzasovrannaturale” ( “ ..Dalle parole diBarbereau, un eminente filosofo pococonosciuto ed io la penso esattamentecome lui” Charles Baudelaire)

Baudelaire C.Tascabili economici NewtonEd. 1992 - Pag. 94 - Millelire

Il poema dell’Hashish

San Pietro a Cegliolo

Premio Poesia in Dialetto Chianino - 2Prosegue la pubblicazione delle poesie vincitrici dei componimenti segnalati dalla giuria che hanno partecipato all’Edizione 2006 del nostro Premio.

a cura di Ivo Camerini

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Terzo premio Premio speciale

Il Preside Evaristo Baracchi consegna il terzo premio al poeta LiberoVespi. Assistono e si complimentano i noti poeti dialettali Bietolini eRoccanti

Le cogglionarìeTù ’na serèta d’istète,quande ’nn’è gnènte da fè’, mèzzo ’nciancianito dal caldo,te vién da pensè’ a ’n futtio de cóse strène.’Ntanto studièo anco tù la puisìa ’n chjànaiòlo.’Nn’è che ’n te vièngono l’idée,ma, l’hè da’ fè’ tù la civiltà contadina,pé’ l’arcolta de’l’uglive,én pu’ manco cambiè’sinnò vè fóra del tèma.

’N divèrte fè’ le cóse sèmpre uguèli e pricìse;’ggni tanto bisòggna cambière, ma, la mjititura e la battitùra del grènosòn fór de stagiógne, la còlta de l’ùa è funìta e la scartoccìatura del grinturco ’n la fàn più.

De la Giuria, del Cumitèto de la Sègrae de le cóche che cóceno la ciàcciatùttie ciàno spéso più de ’na lòde,bén guadaggnèta.L’anno passèto, có’ la compaggnìa dél “Cilindro”s’è provèto a ballè’ la quadriggliae ceglièto tù calche sbàgglio de passo e de giragòguela.

Peròe, ’l mii pinsiéro, vista la stagiógne, el tèmpo che s’è ‘mbruscio,và a quéle mandète de crischjèni,che tùttie l’aggne vièngono a maggnè’ la ciàccia, a bé’ ’n bicchjére de’ quel bónoe a scoltè’ le nòstre cogglionarìe; ’nsómba al pùbbleco da ringrazière,che végghi demmilìe tutto ’nfreddolito, ma, sèmpre nicessèrio pé’ la riscìta de ’ggnicósa.Visto che ’nn’è béne de alongàsse tròppo,pé’ la bén funìta,mé sirèbbe nuta l’idéa de dère al pùbbleco ’na palétta nùmarèta,pé’ falli divirtì’ a votè’,nun le nòstre cogglionarìe, ma chji le lègge,che, córe la maistrìa che s’artróva fa artornè’ sèmpre la rima.

Libero Vespi

Balli popolari della Compagnia Il Cilindro

Il sindaco di Cortona, Andrea Vignini consegna il premio speciale adElisabetta Chiodini, figlia di Marisa.

El mondo rinvercetoSo ariveta a ottant'annie ne la mi vita n'ho viste d'ogne sorta mo so piena de malanni ma la testa a ragionè ancor me porta.

Alora dico che pen versola vita è cambièta, en ce mancaria niente ma tutta la robba è chera e se ce penso a tribbelè è sempre la pora gente.

Mo pu co sta moneta novaa le la spesa son dolori forticon tutte le munitine spicce n’é la prova che spendi tanto e poco a chèsa arporti .

Sembra che tutto costi pocoun centesemo qui , un centesemo lì, pien pieno ce s' altrova col borsello sempre voto e a chèsa s'arporta sempre meno.

Prima del cambio de la liraen dico tanti ma qualche miliuncino en banca ce l'aveo ma mo gira, gira m'altrovo de soldi un mucchjttino .

E comme dice un detto antico enn'ariva mei la pezza al seno la pezza o la toppa, caro amico,oggje giorno se ne fa proprio a meno .

Una volta i calzoni se rompéno per lavorèma co le toppe, messe con gran bravura,s'arsetténo e a la longa se faceon durè;era vergogna mostrè la ciccia dai buchi e stramatura .

Mo i calzoni più son rotti e più son belli e i giovini en se vergogneno a mostrè i ginocchi e le chiappe fori dai brandelli e pu già rotti li vano a comprè .

El mondo è proprio rinvercetose per visti a la modase mette adosso un panno ben stracceto che copre appen, appen la coda.

Anco le femmene vano a spassosempre più scuperte senza vergognacol buglico e le pocce de fora c'armango de sasso a vedelle strucinè i ragazzi com'esseno la rogna.

Maria Luisa Valeri, detta Marisa

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ATTUALITÀ L’ETRURIA N. 01 15 GENNAIO 2007

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Il 30 novembre di ogni anno sife steggia la festa della Toscanadedicata all’Editto che, all’e-poca del dispotismo illumina-

to, il Granduca Leopoldo emanò,per primo in Europa, a favore del -l’abolizione della pena di morte.Fu allora un atto davvero rivolu-zionario, una presa in carico ri -spetto alla sorte delle genti del suoRegno, la nascita di una consape-volezza verso la possibilità di a -pertura a nuove prospettive nelrispetto della giustizia sociale.

A partire dal 2000 questoimpegno si rinnova anche all’in-terno dei percorsi educativo-di -dattici delle scuole del I° Circolodi Cortona per favorire una con -creta educazione alla cittadinanzaresponsabile ed innescare la mic -cia di una conoscenza che accen -da una partecipazione attiva e so -lidale nel contesto di vita e di cre -scita.

Sulla base del compito, sugge-rito dalle disposizioni della Re gio -ne Toscana, e degli obbiettivi, pre -visti dal P.O.F. per l’anno scolasti-co 2006/07 del Circolo Didattico,

è stata sviluppata la tematica “Vo -lon tariato. Percorsi di Libertà”.

Il corpo docente, in concerta-zione con l’Amministrazione Co -mu nale, ha proposto un contatto edisposto un avvicinamento con leAssociazioni Volontarie per lavora-re insieme sul territorio.

Per le classi terza, quarta,quin ta delle scuole di Camucia,Cor tona, Sodo e Fratta, sono statiorganizzati degli incontri con Avo,Caritas, Fratres, Misericordia, A -mi mo, denominati rispettivamente“Insieme a voi”, “Giovani e volon-tariato”, “Donare è bello”, “Noiper voi”, “Bambini lontani da noi,bambini come noi”; per le clas siprima è seconda è stata invece ef -fettuata una visita al Canile diOssaia, regalando importanti mo -men ti di gioco ed un fertile scam -bio emotivo a piccoli e cuccioli.

Questo primo approccio costi-tuisce un passo, iniziatico, percoltivare una significativa relazio-ne, per percorrere un camminod’integrazione scuola-territorio.

Silvia Rossi

IL FILATELICO a cura di MARIO GAZZINI

Buon Anno 2007: e che sia ve -ramente buon anno, e non comenel passato, che quasi sempre èpeggiorativo rispetto al precedente!Crediamoci, e che veramente iltempo.....cambi!

Il tempo cattivo astronomicopiù o meno ancora non si è fattosentire, anche se io personalmentenon ne sono affatto scontento: maparlando fra amici, bisogna accon-tentarsi di tutto per tutti.

Dal lato filatelico, il solito Mi -nistero di nostro interesse, conti-nua, anzi insiste ad emettere serie aripetizione, fregandosi del poverofilatelico; infatti con il 4 gennaio dia -mo inizio alle .... danze, conun'emissione da 60 cent. dedicatoalla Cattedrale di S. Evasio di CasaleMonferrato; il 5 gennaio altro 60cent. per il Centenario della prima"Casa dei Bambini", realizzata daMaria Montessori; il 13 un valore da60 cent. dedicato alla Cattedrale diParma, ii 27 per S.Francesco diPaola, il 29 per Ferrante Gonzaga,da E. 1, e poi quello da 60 cent. perla Fondazione A. Genovesi diSalerno.

Un anno che ben poco di

buono fa prevedere per la Filatelia,perché giunge notizia che nell'inte-ro anno ci saranno numeroseemissioni, aggiunte dalla Consulta, il14 dicembre u.s.

La Repubblica del Titano sipresenta con tre emissioni nel mesedi Gennaio, con un valore da E.1.80 per Alessandro Glaray, cheannuncia" S. Marino '07", conquello per la "Bersagliera", cioèGina Lollobrigida, ed infine ilpiccolo foglio, formato da quattrofrancobolli, da E. 0.65 l'uno, perricordare la Presidenza Sam ma -rinese del Comitato dei Ministri delConsiglio d'Europa: il dentellosemplice sarà di 130.000 esempla-ri, mentre i foglietti saranno120.000.

Lo S.M.O.M., terminando l'anno2006 con le emissioni del 04-12dedicate al "Principe e GranMaestro fra' Andrei Bertie", "all'8°

Nella mattina del 19 dicem-bre, alcune classi dell’Istituto d’I stru zione supe -riore “Signorelli” di Cor -

tona si sono recate presso VillaOliveto, situata nella frazione diOliveto, comune di Civitella in Val -dichiana, per un incontro colprofessor Biagianti, il quale haspiegato la storia del posto, ricor-dando che il paese (Civitella) èstato oggetto di un feroce massa-cro di cir ca 200 civili, uccisi inmas sa dai nazisti il 29 giugno1944, quando ormai il passaggiodel fronte alleato era prossimo, e itedeschi, or mai sull’orlo della di -sfatta, incendiarono i corpi dique ste persone dopo averle pri -vate delle loro vite.

Questa di Civitella, è solo unadelle tante stragi verificatesi nellazona in quel periodo, per semina-re terrore in quei territori situatidirettamente a sud della lineagotica.

Gli studi più recenti parlanoaddirittura di un disegno dei nazi-fascisti, che prevedeva come qua -lun que debolezza da parte dei ci -vili dovesse essere repressa, ossiaeccedendo nelle punizioni deicivili, arrivando ad ucciderne do -dici, tredici per ogni soldato tede -sco che avesse perso la vita.

Il Comune di Civitella ha i -stituito presso l’edificio di Villa O -liveto, un centro di documentazio-ne, perché in quelle stesse stanzesono vissute famiglie di ebrei dicittadinanza britannica, prove-nienti dalla Libia, allora coloniaitaliana, e lì concentratesi per di -versi mesi, dal 1942 al 1944.

In Libia, i sudditi ebrei ven -nero tollerati per ben due anni,nonostante la divulgazione delleleggi razziali.

Tuttavia, con lo scoppio delconflitto essi vennero spediti pres -so i campi di concentramento, tracui proprio quello di Villa Oliveto,dove le famiglie ebree lì risiedentivennero deportate prima pressoun carcere fiorentino, poi a Fos -soli, considerata l’ ”anticameradel la morte” in quanto i prigionie-ri che vi arrivavano venivano poispediti presso i campi di stermi-

nio, dove sarebbero stati eliminati.I campi di concentramento

dell’Italia centro-meridionale era -no 43, di cui 4 nella provincia diA rezzo: villa Oliveto per l’appunto,La terina, Villa Ascensione e Re -nicci..

Durante l’incontro, è statopres o in esame da parte el prof.Bia gianti anche il concetto direvisionismo, che può assumeretre tipologie:1. revisionismo storiografico,molto preoccupante poiché mettein discussione certezze basilaricome il Risorgimento italiano, laRivoluzione francese (mettendoquindi in dubbio le nostre radicicomuni di libertà, fratellanza eduguaglianza), ma soprattutto laquestione dell’Olocausto. Storicite deschi, inglesi ed americanipon gono dubbi riguardo lo ster -minio degli Ebrei, che passerebbeda un totale di 6 milioni di per -sone ad un totale di 600000 per -sone, cioè dieci volte meno dell’ef-fettivo;2. revisionismo recente o ne -ga zionismo: si nega l’Olo cau stoso stenendolo un’invenzione deiSio nisti, cioè dei simpatizzanti del -lo Stato di Israele per giustificarela nascita dello stesso e danneg-giare gravemente così i Palestinesi,togliendo loro il territorio ed i di -rit ti;3. revisionismo nostrano: sine gano le crudeltà dei tedeschi edel regime fascista, ritenendoleco se che non ci riguardano da vi -cino, troppo lontane dalla vita ditut ti i giorni per essere considera-te realtà veramente esistite.

In conclusione questa visitadidattica così toccante ha consen-tito a noi studenti di riflettere suquanto sia importante conoscerela storia, ricostruire su base scien-tifica e seria gli eventi accaduti,per non ripetere gli errori com -messi in un’epoca che a noi gio -vani appare tanto remota, ma che,in verità, lontana non è e le cuiferite dolorose e tragiche ancoranon appaiono risanate nella co -scienza civile dell’Italia di oggi.

Francesca Romizi (Classe V A I.T.C. “Laparelli” Corto na)

Il Lions Club Cortona CoritoClanis ha recentemente dimo -strato tutta la sua vitalità conl’iniziativa fortemente voluta

dalla sua presidente, Anna MariaPresentini Aimi denominata: “Fe -sta dell’olio d’oliva”.

Il Lions Club femminile, neigiorni 8-9-10 dicembre, nell’anti-co Palazzo Ferretti, gratuitamenteconcesso dalla proprietaria, haorganizzato una degustazione evendita dello speciale olio a scopobenefico. Il lavoro preparatorio èstato notevole, poiché si è trattato,in primo luogo, di far leva sullasen sibilità dei molini ad olio, ditanti proprietari di oliveti, maanche di singoli cittadini chehanno donato con generositàmolti litri del proprio prodotto.

Le Socie hanno quindi provve-duto a reperire le bottiglie in ve -tro, a personalizzare le etichette,ad arricchirle con il logo del club.

Nei tre giorni di apertura lastesse Socie con un’opportunatur nazione, hanno offerto tutta laloro disponibilità per la riuscitadell’iniziativa.

Finalità della raccolta di fondiè quella di provvedere al restaurodell’affresco seicentesco, forte-mente deteriorato, presente pres -so l’Eremo delle Celle e precisa-mente nella celletta dove più volteS.Francesco ha trovato quiete eriposo.

E S.Francesco ha, senza dub -

bio, gradito la stessa iniziativa …come avviene infatti nei Conventi,dove arrivano e si dipartano conti-nuamente elemosine ed altri gene -ri di prima necessità, così è statoper lavoro delle Lions.

Nell’ultimo giorno di apertura,quando ormai l’olio era terminato(oltre 250 sono state le bottiglievendute), si è assistito ad un feno -meno particolare: la gente del luo -go, come si rendeva conto dellafina lità della vendita e della man -canza del prezioso liquido, cor re -va a casa a prendere delle bottigliedella propria dispensa; le nuovearrivate venivano quindi immedia-tamente vendute, accrescendo an -cora l’incasso senz’altro superiorealle aspettative.

Le bottiglie, acquistate partico-larmente da turisti italiani e stra -nieri, porteranno così l’emblemalions nel mondo. Altre iniziative fa -ranno seguito, al fine di completa-re il restauro so pra enunciato, ef -fettuato con la piena collaborazio-ne della So vrin tendente dr.ssa Re -fice di Arezzo.

Un ringraziamento particolareva all’Itas Vegni di Capezzine, alsuo preside prof. Moreno Mas sai -ni ed alla dr.ssa Ivana Giannini.

Si segnala inoltre la grande ge -nerosità dei proprietari dei molinia olio sigg. Landi, Sal va dori, Va -liani.

L’Addetta-stampa del ClubGiuliana Bianchi Caleri

Centenario della promulgazionedegli Statuti di Margat", ed "allaStoria della Marina del Sovranomilitare Ordine di Malta", ancoranon ha reso noto il programmafilatelico 2007.

Lo Stato della Città del Va ticanoha preannunciato nove emissioni diPosta Ordinaria annuali e di due"Interi Postali", iniziando dallaCelebrazione dell'80° genetliaco diBenedetto XVI, poi per il nuovoMuseo filatelico e numismatico, peril 5° Centenario della morte di S.Francesco di Paola, per i 100 annidi scoutismo in Europa, per i Viaggidi Benedetto XVI nel mondo, per il250° anniversario del MuseoCristiano, per il 30 Centenario dellanascita del commediografo CarloGoldoni, per il Cinquantenario deiTrattati di Roma e per il Natale.Come "interi Postali" avremo unacartolina per il 1500 Anniversariodegli scavi archeologici nellaBasilica di S. Clemente, e unaerogramma per il 5° Centenariodella nascita di Jacopo Barozzi.,detto il "Vignola.

La descrizione particolare delleemissioni suindicate la rimandiamoa successive pubblicazioni, e consi-dereremo anche l'impegno profuso(in moneta), a cui dovremo andare

incontro.Il nostro personale commento

è che, salvo" colpi di testa" (anchenel 2006 emise 14 serie), ilprogramma dello SMOM nondovrebbe dare problemi; la serietàdel programma filatelico delVaticano, da garanzia tangibile alColle zionista, sicuro di impegnarele proprie sostanze in emissioni digrande qualità; la stessa Repub blicadel Titano appare nelle sue emissio-ni veramente parsimoniosa, dotequesta che come per il Vaticano,portano ricchezza alle casse delloStato, e serietà per il futuro; se tantoci da tanto, cosa possiamo immagi-nare per lo Stato Italiano, che nelsolo mese di Gennaio ha emessosette serie, preannunciandone circacinquanta nell'anno?

Credo che ve ramente al Mini -stero delle Teleco mu nica zioni si siaperso la bussola!

Villa oliveto e la memoria storica

Festa dell’olio d’oliva

Questa storia non inizia con“C’era una volta..”, masem plicemente con “Unado menica..”Una domenica tiepida, in

cui il sole calava di malavoglialasciandosi dietro una lunga sciadi colori, una serie di macchinepercorreva le strade della campa-gna cortonese, diretta a un casci-nale nascosto tra gli olivi.

C’era stato il passaparola: “Citro viamo alle cinque?””Al solitoposto?””Va bene, ti seguiamo inmacchina..”Alla fine le macchineparcheggiate tra gli alberi eranonumerose.

A piccoli gruppi tutti entranoin un grande ambiente: chi siconosce, chi si saluta, chi si ri -trova.. si parla un po’.

Poi tutti si siedono intorno adun pianoforte dall’aria vissuta,aspettando qualcosa, scende ilsilenzio e la magia ha inizio.

Il signor Dino, l’anfitrione,pre senta due musicisti: uno è po -lacco, ha un nome impronuncia-bile, Jan Ytel-ZaK, è alto e secco;l’altro è Wolfgang Molkow, dallabianca chioma folta.

Proprio lui prende la parola econ quel suo accento inconfondi-bile e l’aria da grande saggio dellestorie, spiega che lui e l’altro mu -sicista si alterneranno al pianofor-te per eseguire alcuni brani.

E poi si comincia con undoveroso o maggio a Mozart e unaserie di va riazioni sui suoi temimeno noti, sui suoi accordi piùcrepuscolari.

Qualche parola di spiegazio-ne, quindi si riprende con Chopine altri autori ancora.

Il pianoforte dà il meglio di sé:il legno stagionato si lascia gui -dare docilmente dalle dita sapientidei due pianisti.

Intorno tutti sono in silenzioso

ascolto e solo alla fine scroscianogli applausi.

Infine una delizia: W. Molkowpropone un brano da una storiain musica che ha iniziato a com -porre, una storia tedesca che inItalia è poco conosciuta, quella di“Na no Nasone”. E’ una fiaba conmaghi, sortilegi, re e regine, diquelle che fanno spalancare gliocchi per la sorpresa. Ora le manivolano sulla tastiera a raccontarela fiaba in musica: è bellissima.

Applausi ancora una volta,quin di Dino invita tutti ad assag-giare la bruschetta con il suo olionuovo.

E ancora tutti gustano la bru -schetta, si riuniscono in gruppettia parlare, qualcuno chiede infor-mazioni sulla fiaba, qualcunovuole sapere quando i due pianistisi potranno ascoltare ancora: so -no bravissimo e amano l’Italia,che c’è di meglio?

Dino fa sentire la sua voce: c’èun altro musicista che vorrebbefar sentire i suoi brani. “Quan do?”“Cosa suona?” “Ce lo fai sa pe re?”

Ma c’è il passaparola e tutti siincontreranno di nuovo, nel salo -ne accogliente, ad ascoltare mu -sica o ad ascoltare poesie, ma gariportando anche altri ami ci pertrascorrere insieme un pomerig-gio di serenità.

Sembra di essere tornati in -dietro nel tempo, quando nellecase più belle le persone si trova-vano in vesti eleganti ad ascoltaremusica, invece succede ancoraog gi, grazie a musicisti competentie alla cordialità del signor Dino.

E non è proprio una storia,per ché nella montagna cortonesecapita davvero di incontrarsi sem -plicemente per la grande passioneper la musica e la buona compa-gnia.

MJP

S.Marino, gennaio 2007 - Ce lebrazione postale della presidenzaSammarinese del Comi tato dei Ministri del Consiglio d’Eu ropa.

Una scuola sensibile

Lions Club Cortona Corito Clanis

Concerto per l’olio nuovo

Storia di Natale

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AGRICOLTURAL’ETRURIA N. 01 15 GENNAIO 2007

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Quella del 19 dicembre siaggiunge a tante altregior nate passate insiemeal mastro Oleario, dr. Sil -vio Ristori, durante le qua li è stato possibile ef -

fettuare una lezione di degustazionedi alcuni campioni di olio con gli a -lun ni della classe 5 Sez. C del -l'I.T.A.S. "Vegni" Capezzine di Corto -na. Un onore e un piacere immensoper me e per gli alunni averlo avutoospite e poter con lui dibattere eapprofondire certi concetti inerentiil settore oleario in generale e inparticolare quelli riguardanti le ca -ratteristiche organolettiche del pro -dotto olio. Da premettere che l'in -contro è stato possibile realizzarlograzie al permesso concesso dalPreside in caricato, prof. MorenoMas saini, dal sostegno della Se -gretaria Am ministrativa, dr.ssa IvanaGiannini, ma più che altro alladisponibilità e sensibilità dimostrate(come è sem pre avvenuto) dalpersonale della cucina del "Vegni".Un grazie sentito anche al sig. RinoFre scuc ci il quale mi ha dato unamano nel preparare i campioni e adistribuire il necessario affinché ilPanel avesse un vero significato.

Da aggiungere anche che que -ste iniziative fanno parte del percor-so didattico-educativo del Mo duloAgroindustriale che chiude poi, ilciclo, con l'Area di Progetto, unasor ta di ricerca specifica su argo -menti dell'agroalimentare e inseritiin una tesina che ogni singolo alun -no presenterà al colloquio degli E -sami di Stato. E' necessario aggiun-gere che i rapporti con l'ambientee sterno, i confronti, i dibattiti sonole note positive di questi ultimi anniche hanno portato e che portano,come nell'occasione del 19 dicem-bre, all'arricchimento del bagagliotecnico di ogni singolo allievo.

Ma tornando alla presenza del -l'esperto, dr. Silvio Ristori, devo di -re con sincerità che di lui ho tantasti ma, lo conosco da tanti anni eche è stato sempre attento sui pro -blemi riguardanti l'olio..

Quando la mattina ci incontria-mo per le vie di Cortona è moltofacile parlare di olio, se c'è qualco-sa che non va, se c'è qualche con -vegno o qualche Panel Test da effet-tuare. A tal proposito vale la penaag giungere che il sottoscritto, nellese rate del 29 e 30 dicembre, in sie -me al dr. Silvio Ristori, sono statiim pegnati in un Panel nel Comunedi Cetona dove la nostra presenza èsempre gradita. Questo per dire co -me questa persona è sempre pre -sente quando si parla di olio.

Per chi non lo sapesse, il dr. Ri -stori è un cortonese che si è dedica-to e si dedica, nonostante qualcheproblema, alla coltivazione dell'oli-vo con dedizione, cura ed amore(talvolta rimettendoci di tasca),ottenendo così un prodotto di otti -ma qualità che è stato ultimamentesegnalato con un premio "Qualità"al la provincia di Arezzo.

Laureato in legge nel 1955, hacollaborato nello studio legale pa -ter no ma poi, tentato dalla passioneper l'olivicoltura, si è dato alla con -duzione dell'azienda agraria che èsituata nella collina cortonese dovesi trovano gli oliveti, coltivati in mo -do particolare e che permettono al -la fine di ottenere un prodotto dallequalità particolari, per consumatoriesigenti.

E'stato anche corrispondentedel Corriere della Sera fino agli anni'80, ha frequentato tutti i corsi AIS,divenendo Sommelier ricevendol'at testato di Fedeltà. E' un uomoche nnonostante l'età (77 anni), èsem pre in giro, per seminari, dibat-titi e consulenze sull'olio extra ver -gi ne di oliva.

Una persona così preparata

Quando si parla delle di -mensioni aziendali delVigneto in generale, chela statistica vuole di po -co superiori all'ettaro, scatta puntuale il discor-

so sul nanismo delle imprese vi ti -vinicole e conseguente preclusio-ne alla competizione mondiale. O -ra, dati statistici a par te, che me -dia no Antinori o Zonin con il pos -sessore di due filari di vite chenes suna ambizione ha se nonquel la di coltivare in santa pace ilsuo hobby, o il proprietario dimez zo ettaro che conferisce allacan tina sociale, è oggi evidenteche le aziende che possono garan-tire un reddito dignitoso non han -no meno di 10-15 ettari di vigna.Ciò è oramai un fatto acclarato,con le doverose eccezioni di parti-colari territori, quali quelli mon -tani, o di vini rinomati che, anchesu ettari più deboli, danno da vi ve -re a chi se ne occupa.

Rimane doveroso chiedersi sele pur aumentate dimensioni a -zien dali medie, che assumiamopa ri almeno ad una decina di et -tari, possono reggere il confrontocon le vitivinicolture del NuovoMondo, che fanno riferimento alcentinaio di ettari. La domandapare retorica, in quanto ogni e -sperto dice che non c'è futuro, nelvillaggio globale, per i nani. Ma lavitivinicoltura può, vuole e deveper forza divenire costituzional-mente simile a quella australiana

per sopravvivere? Ovvero, è sicura-mente auspicabile che le aziendesi ingrandiscano, si specializzino,si organizzino, ma quale è il limitedel processo? Cinquecentomilabot tiglie al posto di centomila? Ola corsa ha per arrivo solo i diversimilioni di bottiglie, pena l'inconsi-stenza e la non visibilità sul mer -cato mondiale?

Di certo le aziende di piccoledimensioni hanno precluso, ofortemente ridimensionato, l'ac -ces so alla grande distribuzione,canale che si candida a divenirequasi dispoticamente cruciale inun futuro prossimo. Le maggioridimensioni aziendali permettonoinoltre l'ammortamento di mac -chinari e strutture che aiutano adabbassare i costi di produzione.Ma sul fronte della managerialità edell'organizzazione aziendale laperfetta sovrapposizione fra effi -cien za e dimensioni non sempreavviene. Mentre è evidente checon volumi di affari più elevati ci sipuò permettere di "acquistare" sulmercato del lavoro le miglioricompetenze, è altrettanto veroche, con l'avvento delle nuove ge -ne razioni di produttori anche pic -cole aziende possono avere allaguida ottime professionalità. Oggiè indispensabile che il timonieredelle imprese vitivinicole abbiaun'ottima preparazione tecnica eduna spiccata propensione almarketing. La conoscenza dellelin gue e l'utilizzo degli strumenti

informatici(internet) permettonoinfatti anche ai piccoli di scavarsinicchie di azione assai interessantinel mercato globale, raggiungen-do opportunità di business untempo impensate.

Ci sarà quindi un necessario eprogressivo aumento delle dimen-sioni ma l'efficienza competitivadelle aziende farà riferimento alivelli differenti, e non necessaria-mente alla massima estensionepos sibile. Non vedo il vino del fu -tu ro esclusivo appannaggio dellemul tinazionali, certamente nonme lo auguro, se non altro perchéun certo riflusso alla standardizza-zione(anche solo dei marchi) ègià evidente, e monta la richiestadi bottiglie uniche, sia da parte diristoratori ed enotecari sia disingoli consumatori. E' chiaro cheil livello in culle aziende piccoledevono obbligatoriamente posizio-narsi è quello dell'alta qualità;cruciale infatti disporre del piùsignificativo valore aggiunto damoltiplicare per un numero dibottiglie necessariamente mo de -sto. Per chiudere direi che il na ni -smo delle imprese è certamenteun limite, ma non basta acquisireettari per vincere, e comunquenon tutti possono permetterselo. Eancora, se c'è un futuro per leaziende piccole? Probabilmente sì,se investiranno in professionalità enella capacità di cercare semprenuovi mercati.

F. Navarra

non poteva non essere presenteall'ITAS Vegni per dare un contribu-to e per approfondire sulla co no -scenza del l'olio in termini salutistici

e gastronomici ma più che altro perconcedere agli alunni quel qualcosain più che potesse permettere di va -lutare correttamente le caratteristi-che che, qualche volta, non sonoprese in considerazione perché,tan ta è ancora l'ignoranza in questosettore così delicato. Dopo un'atten-

ta panoramica di ordine tecnico edagronomico dell'olivicoltura, il ma -stro oleario ha cominciato col direagli alunni che la valutazione dellaqualità degli oli extra vergini si basasulla determinazione di alcuni pa ra -metri chimici ma anche di quelli or -ga nolettici per i quali è stato messoa punto un metodo di valutazionesensoriale chiamato "Panel Test",gruppo di assaggiatori che devonoapprezzare le caratteristiche olfatti-vo-degustative, degustando secondouna procedura dettata dal metodoufficiale e compilando una schedaguida, in modo autonomo e accer-tare la presenza e l'intensità dellesensazioni base(pregi e difetti).

Naturalmente, prima di iniziarela degustazione ha fatto presenteche l'analisi sensoriale non puòprescindere dalle direttive del RegUE 2568/91 e cioè astenersi dal fu -mo almeno un’ora prima, nonusare profumi, cosmetici e saponi

particolari, essere a digiuno daalmeno un'ora, essere in ottimo sta -to di salute e lavorare in silenzio. E'stato, quindi, un lavoro lungo alquale gli alunni hanno partecipatovolentieri e si sono mostrati attentialla spiegazione ma anche nel pro -sieguo della degustazione sono in -ter venuti con motivazioni pertinentisulle sensazioni ricevute dai diversicampioni testati.

Devo dire che sono contento diloro, almeno per una volta si è vistoil giusto senso di responsabilità.Senza dubbio è stata un'esperienzamolto positiva per gli allievi ma,credo, anche per il dr. Ristori ilqua le a dire la verità, si trova benein mezzo ai giovani, con i quali po -ter liberamente dialogare, dibatteree insegnare. Di lui impressiona an -co ra l'attenzione che porta nel ri -spetto degli altri e delle altrui idee,co sa molto fondamentale se si vuolecostruire qualcosa di buono. Quin -

Panel Test all’Istituto Angelo Vegni

Vitivinicoltura: il mondo è dei grandi?

di, a nome della Presidenza e deglia lunni in particolare, ringrazio sen -titamente Silvio Ristori per il contri-buto dato il 19 dicembre 2006 poi -ché ha permesso agli alunni di ri -

cercare quei pregi o quei difetti na -scosti in un campione di olio mapiù che altro per aver permesso difa re lezione in modo diverso daquello che si fa normalmente tutti igiorni.

Ancora grazie da parte mia,buon lavoro e a rivederci il prossi-mo anno.

Francesco Navarra

Se andiamo a valutare la situazione del mese di dicembre 2006, possia-mo senza dubbio dire che si è trattato di un periodo mite con piogge scarseconcentrate soltanto in pochissimi giorni. E' da aggiungere, comunque, cheil 2006 è stato caratterizzato da un autunno e da un inizio inverno dallecaratteristiche piuttosto strane: temperature elevate considerato il periodo edecremento delle precipitazioni anche se intense e concentrate in breviperiodi. Per quanto riguarda appunto le precipitazioni basta ricordare chenegli ultimi 30 anni, mesi di dicembre piovosi sono stati quelli del 1981-82-95-2000-e 2002. Mesi di dicembre con temperature elevate, sempre inriferimento agli ultimi 30 anni, risultano gli anni 1982-84-85-87-97-2000-2002 e 2006.

L'inverno fin'ora, a dire la verità, non è esistito e solo in 3 occasioni si èfatto sentire con qualche abbassamento di temperatura. Continui sono statigli afflussi di aria umida e continentale e di conseguenza ne è derivato chel'umidità relativa, per un lungo periodo, si manifestasse elevata.

Le temperature sono state registrate superiori alla media stagionale e aquelle registrate nel dicembre 2005; le precipitazioni in calo rispetto allamedia stagionale e a quelle registrate nel periodo di riferimento. Il vento èstato presente in molte occasioni e il cielo si è manifestato per un periodonuvoloso ma con tanta presenza di giornate soleggiate.

Da ricordare che dicembre dovrebbe essere il mese con il maggiornumero di giorni di nebbia, con il maggior numero di giorni di pioggia econ la più bassa escursione termica. E' anche il mese più freddo dopogennaio. La temperatura più bassa registrata in questo periodo è stata di -8°C. e appartiene al dicembre 1996, mentre quella più alta è stata registrata neldicembre 2006 (16.8° C.) Per quanto riguarda la tradizione ricordiamo chenel giorno dedicato a Santa Bibiana, il 2 dicembre, era un giorno durante ilquale si facevano le previsioni del tempo per l'incombente inverno, osser-vando le condizioni meteorologiche: "se piove il giorno di Santa Bibiana,piove quaranta giorni e una settimana", il tempo piovoso fa presagire ancoraun mese e mezzo di freddo e pioggia. Se viceversa il tempo è bello e soleg-giato, fino alle festività natalizie l'inverno concederà una lunga tregua.

DATI STATISTICIMinima: -4.3 (+1.4), massima: 16.8 (+3.5), minima media mensile: 3(+2.1), massima media mensile: 11.5 (+3.1), media mensile: 7.2 (+2.6),precipitazioni: 48.66(- 14.46). Le cifre in parentesi indicano gli scarti ditemperatura riferiti al periodo preso in considerazione. F. Navarra

La classe quinta incontra l’esperto di degustazione, dr. Silvio Ristori

Page 11: L'ETR. IMP. 22/2006Ben. E uro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979– Iscrizione Reg. Naz. della

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C’era una volta unbambino, una famiglia…e questa potrebbe esserela storia più bella e piùnormale del mondo, ma,

a volte, non è più così, almeno perun breve attimo, nel lasso ditempo in cui il bambino, apparen-temente normale, ha qualcosa distrano.. e tutto quello che fino adallora sembrava filare liscio oradiventa solo un grande punto

interrogativo. E non è la diversitàquello che spaventa, ma l’ignoto,l’abisso che non ha un nome, eche, anche se dopo tante battaglieverrà identificato, nessuno forniràuna corda sicura per risalirlo.Sarà come brancolare nel buio,con il dolore nel cuore di sentirsiimpotente, non sentirsi capaci didifendere l’essere che si ama dipiù al mondo, la creatura che sistringe tra le braccia. Vederla

La pineta, la spiaggia e ilma re dell'agosto scorsosono solo un ricordonella mente dei ragazzi edei volontari dell'As so -

ciazione.La nostalgia di quei momenti

amplifica il ricordo di quellavacanza: il sole, il mare, le attivitàin pineta, le gite, l'acqua-park, legiostre, le passeggiate di sera incittà,i manicaretti della Marisa... eci porta, anche se in pieno in -verno, a parlare della prossima

estate e a fare progetti per miglio-rare la prossima vacanza.

Tuttavia, dal rientro dal sog -giorno marino l'Associazione nonsi è fermata, continuando per ivolontari e i ragazzi le sue iniziati-ve ricreative con cadenza mensile:• SETTEMBRE: pranzo all'aperto aCentoia organizzato dalla Fam. diun nostro ragazzo e giochi all'a-perto• OTTOBRE: visita a Cortona,pran zo al sacco e pomeriggio nel -la piscina comunale

• NOVEMBRE: Perugia:pranzo alMac Donald's e pomeriggio alWarner Village• DICEMBRE: festeggiamenti peril compleanno di don Antoniopres so il ristorante "La Croce delTra vaglio" di Cortona e pomerig-gio al cinema

Si ringrazia: il Direttore delWar ner Village; i ristoratori dellaCroce del Travaglio: Marco e Pao -la;e l'Accademia degli Arditi, checi ha riservato un ottimo tratta-mento.

Per il 2007 il Comitato esecu-tivo ha già programmato altreattività interessanti e piacevoli.

Sono ormai sedici i ragazzidiversamente abili che fanno partedi questa associazione; sarebbeauspicabile che anche il numerodei volontari crescesse in propor-zione. Per chiunque fosse interes-sato rivolgersi a:- Marco tel. 338/28.22.780- Franca tel. 0575/67.77.52 - Simona tel. 340/84.46.162

Marco

L’ETRURIA N. 01 15 GENNAIO 2007ATTUALITÀ

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Socio sostenitore “Amici di Francesca”

Francesco Mantelli è nato il 15 dicembre dello scorso anno pressol’Ospedale di Castiglion del Lago.

Alla mamma Laura Fumagalli e al padre Manuele gli auguri piùsinceri per questo felice avvenimento.

Non possiamo non associare anche un ricordo affettuoso, allanonna ma soprattutto per la commozione che sicuramente lo ha sovra-stato, al nonno Franco Fumagalli che i cortonesi ben conoscono per lasua lunga attività professionale prima come dipendente nella farmaciaCentrale di Cortona e poi presso l’ospedale di Cortona.

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Tel. 0575/63.12.63Socio sostenitore “Amici di Francesca”

Fiocco Azzurro

Giovedì 21 dicembre alleore 13.00, alla presenzadel Notaio Emilia ddott.Puliatti si è svolta l'estra-zione dei premi della

sot toscrizione organizzata dall'as-sociazione "AMICI DI VADA".

Il ricavato di tale sottoscrizio-ne andrà a finanziare le attivitàdell'associazione, fra cui la piùim portante: la ristrutturazione emessa a norma del CampeggioSan Francesco, che durante il pe -riodo estivo ospita persone porta-trici di handicap e giovani corto-nesi.

L'Associazione ringrazia: i col -laboratori nella vendita dei bigliet-ti,coloro che hanno contribuitonel l'acquisto, e in particolar mo do

il sig.re Graziano Mariani, respon-sabile della Coop di Ca mucia e ilsig.re Luca Branda, direttore del -l’Eurospar di Camu cia, per averconcesso la possibilità di effettua-re parte della vendita dei bigliettiall'interno dei negozi.Si ringrazia,inoltre, l'Amministrazione Comu -nale, in particolar modo il sindacoAndrea dott. Vignini, per il contri-buto dato, dimostrando un conti-nuo e costante impegno nei nostriconfronti.

Gli "AMICI DI VADA "soddisfat-ti del risultato ottenuto, approfitta-no dell'occasione per porgere imigliori auguri di Buone Feste atutti coloro che li sostengono,dando loro appuntamento alleprossime iniziative.

Da Papa Giovanni Paolo II “Se vuoi trovare la sorgente, devi proseguire in su, controcorrente... Damose da’ fa’”

crescere, darle amore, fiducia, maavere dentro quella bestia feroceche ti morde la speranza, la gioia,quella paura folle del non saperecosa succederà e se si potrà farequalcosa pur sapendo che qualco-s’altro, non gradito, invece sicura-mente farà capolino senza esserestato invitato. Sarà lì a prendere ingiro, e sarà lì a far soffrirerischiando al minimo di poteressere scovato e punito, perchétanto in pochi lo conoscono ed ipiù non sanno cosa fare. È unalotta estenuante, che potrebbe nonavere fine e ripetersi all’infinito senon che un piccolo faro, delle lievifiammelle decidono di alzarsi eprovare ad illuminare il cammino.

Le parole in queste brevi righesi sono sprecate, in rapporto atutte le emozioni che si succedonoin situazioni di questi tipo, nei casiin cui una patologia rara interessila propria famiglia, e, per purocaso, solamente il propriobambino. Non è facile conviverci,ma non è nemmeno impossibile eneppure forzatamente solodoloroso se può essere affrontata,se si hanno a disposizione i mezzie le conoscenze, i riferimentiadeguati per farlo. Sono molti gliaspetti in gioco, ed il fardello èpesante, molto più leggero peròpotrebbe diventarlo anche con unsemplice sguardo… degli occhicapaci di amare, di capire, disostenere, di riconoscere, di nonarrendersi e non fermarsi…soprattutto davanti ad una superfi-ciale evidenza.

L’associazione A.C.A.R. onlus,Associazione Conto alla Rovesciaper la diffusione dell’informazionee la ricerca sulla malattia esosto-sante e sulla sindrome diOllier/Maffucci si propone comepunto di appoggio, come un nodofocale nella rete che è necessariocostruire per far chiarezza suquesto tipo di malattie ereditarie.

L’obiettivo che ci si prefigge èquello di reperire informazioni edi fornirne quante di più attendibi-

li per combattere la confusionegenerata dall’ignoranza delproblema; di condividere, anchemoralmente, una solitudine che,se non affrontata, lei sola puòesser causa sufficiente di ungrande dolore; di partecipareattivamente ed essere di stimolo aquel gruppo di ricercatori chemolto, negli ultimi anni, hannofatto e molto si propongono difare grazie a delle collaborazioniinternazionali che si stannoattivando.

In concreto sarebbe impor-tante che venisse attuato unoscambio efficace di informazioniche permetta al singolo medicodel piccolo centro di poter indivi-duare ed affrontare il problema, eviceversa far si che il riconosci-mento di tali diagnosi vengaconfluito in un unico grandecentro specializzato per poterottenere una mappatura dei casied avere quanto più materialepossibile per procedere nellaricerca, individuando, oltre allacaratterizzazione genetica, ancheutili fattori di controllo, di rischioe prevenzione.

Ci auguriamo che si tratti diun conto alla rovescia per risaliread una sorgente che, agli studiattuali, non sembra essere poicosì rara benché ai più sconosciu-ta.

Sono aumentati in Italia icentri che se ne stanno occupan-do, noi vogliamo segnalarecomunque gli Istituti OrtopediciRizzoli di Bologna per la specializ-zazione in merito.

Il sito dell’ Associazione èwww.acar2006.org, per maggioriinformazioni o per un contattodiretto l’indirizzo e-mail è[email protected].

Chiunque inoltre volessecontribuire al raggiungimento ditali obiettivi può effettuare unversamento sul C/C postale n.72252489 intestato ad ACAR onlusAssociazione Conto alla Rovescia.

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Donare sangue è una sana abitudineDonare sangue è costante conoscenza della propria salute

Donare sangue è dovere civico ed atto d’amorePer informazioni ed iscrizioni rivolgersi: AVIS - SezioneComunale di Cortona. Tel. 630650 (Segreteria telefonica)

Sottoscrizione: i numeri vincentiLa nostra storia da ricordare

Un libro di Neil Manning“Io conoscevo i gusti narrativi

di mia figlia ed era più facile inven-tare una storia che trovare un librocon gli ingredienti giusti”, più omeno mi dice così con una sempli-cità disarmante. Neil è ingegnere escrivi libri per l’infanzia, quelle coseun po’ strane ma perfette, chetengono, come arredare con gustovintage o ultramoderno una casa dicostruzione antica. Smontano lafreddezza del contesto e creano unasimmetria efficace.

Così dai racconti per la figlia,divoratrice di libri e storie, è sfuggi-ta al controllo di Neil la necessità ,tutta umana, di fermare il tempo,l’ispirazione, partorire, nell’unicomodo che a noi maschi è consenti-to, con la creatività.

Ne è nato un racconto sempli-ce, fatto dai bambini, con le loroprospettive, la loro sincerità, il lorosenso delle cose. E un gioco ma -nuale, forse antico e lontano daivisual game moderni, fa conoscereuna villa, come in tutte le storiecircondata da mura alte e piena dimistero.

Il resto è quello che vuole sen -tirsi raccontare un bambino, la ser -ra per prendere sonno paciosa-mente stringendo i pugni e facendo-si accarezzare dalla voce di un

genitore.Una cosa dolce e buona come i

biscotti caldi la mattina. E di dolcez-za ne abbiamo così bisogno.

Dell’autore, cortonese d’ado-zione, è anche il disegno in coperti-na. E di seguito altri dati tecnici, tracui, per noi cortonesi, che il libro sipuò trovare presso la Libreria No -centini, altrimenti E si può or di naresu internet sul sito www.edizionifio-ridicampo.it

Editore: “I fiori di campo”Anno: 2006 - Città: Pavia

Pagine: 35 - Prezzo: 6,00 euro… Ah mi è piaciuta tanto la

dedica a tutti i nomi della sua tribù,con cui, dopo nate, ha cresciuto eallevato le sue storie.

Albano Ricci

Associazione Amici di Vada

Continuano le iniziative

I NUMERI DEI BIGLIETTI ESTRATTI SONO:Serie F n° 0256 Soggiorno in CroaziaSerie D n° 0643 Televisore LCDSerie E n° 0242 Soggiorno all 'AbetoneSerie A n° 0345 Weekend a VeneziaSerie A n° 0376 Forno a microondeSerie D n° 0872 4Kg. parmigiano,prosciutto e salameSerie C n° 0402 AutoradioSerie D n° 0874 VaporellaSerie F no 0288 LucidatriceSerie E n° 0933 Telefono cellulare

Il Comitato esecutivo

Page 12: L'ETR. IMP. 22/2006Ben. E uro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979– Iscrizione Reg. Naz. della

avanti; percepisci i rumori, gliodori, le sensazioni, ma le perce-pisci solamente, non puoi gustar-le, perché tu sei lì ed i tuoi sensinon esistono più…. ascolti tutti, levoci, i rumori, e dentro di temuori, muori perché la vita tiscivola accanto, ti rimbalza, ma tunon puoi afferrarla, viverla… nonl’hai chiesto tu, questa tortura ti èstata data, data e basta.

Piano piano poi, gli amicicominciano a lasciarti, è normale,anche loro hanno una vita… poima gari la fidanzata... poi i pa -renti... se sei sfortunato, ti riman-gono accanto i genitori e la mo -glie, e sottolineo che la parolasfortunato non è un errore….sfortunato perché oltre a tutte lesofferenze che hai c’è anche ildolore lancinante, immenso, datodalla consapevolezza che stairovinando la vita di quei pochi cheti amano in maniera incondiziona-ta…Questo, in poche, pochissimeparole, è ciò che provano quellepersone…. non so se tutte omeno, ma sicuramente molte…..con alcune di loro ho parlato,parlo, e continuerò a parlare..... etutti siamo convinti, uniti, decisinel chiedere: “Perchè, perché chinon sa nemmeno di cosa stiamoparlando si permette di giudicare,di decidere?!?”

…e a tutti quelli che sinasconderanno dietro al dito dellafamosa frase fatta “…. ma questaè paura di vivere”… voglio dire:“Non è paura di vivere, è consa-pevolezza di vivere”, è molto di -verso!

Stefano Bistarelli

PAGINA 12

L’ETRURIA N. 01 15 GENNAIO 2007MOMENTI DI RIFLESSIONE

L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica 21 gennaio(Lc 1,1; 4,14 - 21)

Chiusura settimanale: lunedìAperto la sera e a pranzo su prenotazioneQualità e velocità anche ... asporto

Si organizzano: cerimonie e ricevimenti

Camucia - Loc. Le Piagge, 2 - tel. 0575 62122 - cell. 338 7835579

Profetiin patria

Chi è Piergiorgio Welbi, equal è stata la sua vicenda,tutti lo sappiamo; cosa in -vece essa è stata, forse non

tutti lo hanno ben capito, sicura-mente non i benpensanti che tantohanno parlato, men che meno ipolitici arrivisti che pur di appari-re impegnati su questo annosocaso umano, si sarebbero vendutil’anima al diavolo.

Troppo se ne è parlato, e forsel’argomento ha stufato, ma sicura-mente in molti hanno parlato asproposito e quindi, è giunta l’oradi portare una testimonianza, te -stimonianza di un concittadinoche ha visto, vissuto, provato, eche quindi può parlare a ragionve duta, con cognizione di causa,anzi, ha il dovere di parlare e so -prattutto, il diritto di essere ascol-tato. Quale fosse la malattia diPier giorgio Welbi, si sa; DistrofiaMu scolare Progressiva, quindi, sipuò parlare di una persona luci -da, capace di intendere e di vole -re, ma costretta fino alla fine deisuoi giorni su di un letto di o spe -dale, senza muovere nemmeno undito, attaccata ad un respiratore,aspettando la morte!

Beh, di tutta la vicenda, la co -sa più assurda, orrenda, schifosa,è stato il bigottismo di certe mentiilluminate, di qualche benpensan-te, di politici, di tutti coloro che a -prono la bocca solamente perdargli fiato.

Un architetto, parla di archi-tettura perché ha gli strumenti perfarlo; un medico, parla di medici-na, perché sa, può, e deve farlo;un calciatore, discute di calcioperché sa di cosa sta parlando; ecosì via...

Ma perché allora, in questesettimane molti, tanti, tutti, si sonopermessi di parlare della vicendadi Welbi? E quel che è peggio sisono permessi di giudicare, edancor peggio di decidere per Lui?

Molte di queste persone nonsapevano nemmeno di cosa sitrattasse, cosa provasse quel l’Uo -mo; l’importante era nascondersidietro al dito dell’etica, della re -ligione… in questi giorni il bigot-tismo ha regnato sovrano!

Il sottoscritto ha vissuto quelleesperienze; per alcuni giorni èstato costretto a vivere nel repartodi Neurochirurgia del “Silvestrini”di Perugia…. un vero e proprio

Gi rone Dantesco.Persone, esseri umani, in mol -

ti casi ridotti a non so nemmenobene cosa; ragazzi di 15 anni,immobilizzati a letto, per sem -pre…. un padre, di 35 anni, chesi era sposato da poco, con duebimbe piccole, che aveva fatto ununico torto alla vita….. quello diamare troppo la sua famiglia,quindi lavorare più del dovuto allaguida di un Tir per pagare ilmutuo, o semplicemente fare unregalo alle figlie… poi un colpo disonno, lo schianto! Adesso era lì,su di un letto di ospedale, con de -cine di tubi attaccati al corpo, conla moglie e le figlie che altro nonpotevano fare che stare lì, tenerglila mano, piangere….

E lo stesso per il sottoscrit-to…la prima diagnosi fu tetraple-gico, ovvero, immobile dal collo ingiù, ovvero, per chi ancora nonavesse realizzato bene, nelle stesseidentiche condizioni di Welbi,attaccato ad un respiratore….

Sveglia benpensanti; non c’èbisogno di andare a Roma daWelbi, non c’è bisogno di andarein tutti i giornali o in tutti i talk-show…. il “Silvestrini” è a 30 Kmda qui…. Molte persone hannoparlato, senza sapere di cosa sitrattasse, beh, forse perché nonriesci ad immaginare la tortura distare im mobile, per sempre, afissare il sof fitto, contare i secondi,si, ca pito bene, non le ore, né iminuti, ma i secondi; il giorno chenon è giorno, la notte che non ènot te…. e tu stai lì, con il tuosguardo fisso nel vuoto, a renderticonto che il mondo sta andando

Dire profeta in patria, secondol'espressione coniata da Gesù stes -so, significa che l'ambiente in cuiuno opera, proprio perché a luipiù familiare e vicino, non è a suofavore.

E la frase, nel caso di Gesù,non si riferisce solo al momentodel suo ritorno a Nazareth, doveera stato allevato come dice iltesto, ma quasi in ogni rapportocon la cerchia dei più fisicamentelegati a lui. Sono infatti i suoi fra -telli (parenti) che non credonoin lui. Dei suoi paesani è già statodetto. Gli stessi Dodici, che vivonoal suo seguito, molto spesso nonhanno in lui quella fede che egliloro richiede, fino a ad arrivare amugugnare di lui e arrivare, comefa Pietro, a contestarlo sia purecon un misto di insofferenza e dieducazione. La sua nazione poi loloda con le labbra, ma il lorocuore batte e sogna altre prospet-tive, fino poi a rifiutarlo chieden-done la crocifissione.

Per quanto paradossale, c'è intutto questo un modo umano dicomportamento, in quanto dalla

persona, che conosciamo e per -fino amiamo da molto tempo, nonaspettiamo e non vogliamo novitàimbarazzanti che ci costringano aripensarla in modo diverso daquello che consideriamo abitualee definitivo.

Forse l'esempio più convin-cente, a questo proposito, è lamadre possessiva per la quale ilfiglio o la figlia non sono padronidi allontanarsi dagli schemi in cuida sempre essa li ha pensati e livuole.

Da questa nostra anomalianon si salva neppure l'Onni po -tente o chi da lui è inviato a mani -festarci la sua volontà. Anzi pro -prio nei riguardi di Dio prevale innoi il modo in cui ci piace pensar-lo piuttosto che il modo con cui sirivela a noi nella storia e nei fatti.Un modo di puntualizzare questasituazione sono le parole, forseinattese, con cui Gesù si esprimeverso chi lo vorrebbe in modo di -verso da quello con cui si pre -senta, dice infatti Beato chi non sisa rà scandalizzato di me!

Cellario

Il giorno 8 novembre più diottanta persone di Cortona,Camucia, Calcinaio chiamatedalla Madonna tramite la

sottoscritta e don Albano abbiamopartecipato a Bastia Umbra ad unincontro di preghiera e di rifles-sione del tutto eccezionale eirripetibile: Mjrjana una dei seiveggenti di Medjugorje di fronte aseimila persone provenienti datutta Italia ha raccontato la suaesperienza de i suoi colloqui conMaria e i messaggi che la Vergineripete al mondo da venticinqueanni.

Il racconto è iniziato così: erail 24 giugno festa di S. Giovanni edio con Ivanka (15 e 14 anni) sia -mo andate a passeggiare ai piedidella collina, oggi chiamata "dellaapparizioni".

Ad un tratto Ivanka ha detto: -io credo che lassù sulla collina cisia la Madonna -.

Io non sapevo che Lei puòvenire sulla terra, non avevo maisentito parlare né di Lourds né diFatima perciò io le ho risposto:lascia la Madonna in cielo e misono allontanata; poi sono tornataindietro ed ho visto una Signorabellissima vestita di grigio conman tello bianco e con un bam -bino in braccio. Ho provato un'emozione che non si può descri-vere, non sapevo se ero viva o eromorta, non riuscivo più neanche amuovermi. Il giorno dopo siamotornate nello stesso posto accom-pagnate da molte persone incurio-site dal nostro racconto.

La Madonna verso le 17.30nel pomeriggio del 25 giugno ètornata e da quel giorno noiveggenti la vediamo ancora; si èpresentata come - la Regina dellaPace- e ci ha invitato subito allapreghiera.

La gente del posto ha credutoimmediatamente perché moltisegni sono apparsi visibili a tutti:uno è stata le scritta nel cielo incaratteri d' oro -Pace-.

La polizia ha cominciato adostacolarci in tutti modi con inter-rogatori e persecuzioni di ognigenere, ma nonostante ciò laMadonna appariva sempre dovun-que eravamo.

Descrivere come è la Madredi Dio è umanamente impossibile;capelli neri lunghissimi, occhiverdi, voce dolce e incoraggiante.Viene sopra una nuvola; perPasqua e Natale con Gesù bam -bino in braccio ed è vestita con unabito di colore assomigliante al -l'oro. Quando Lei se ne va io pro -vo un dolore immenso: vorreimo rire per restare sempre con Leiin Paradiso.

A proposito di Paradiso duedei sei veggenti Wiscka e Jakovsono stati portati dalla Madonna avedere il Paradiso, il Purgatorio el’Inferno affinché testimoniasseroche la vita dopo la morte continuae questa sulla terra è solo un pas -saggio.

Quali sono i messaggi che Ellaci ripete in continuazione da oltre25 anni? Sono tutti in sintonia conla Chiesa; Mjrjana ha avuto il com -pito di pregare per i non credente,ma la Madonna li chiama così: -so no coloro che ancora non

hanno conosciuto l’amore di Dio-.Dobbiamo tanto pregare per loro,digiunare e dare il buon esempio.

La nostra preghiera deveessere fatta con il cuore, impor-tante è il S. Rosario possibilmenterecitato ogni giorno in famigliaper ché la famiglia è la prima cel -lu la della società, e da una fa mi -glia unita, sana avremo società emondo intero sano.

La Madonna ci parla dei ge -nitori; essi hanno una grande re -sponsabilità nei confronti dei figli,devono essere di grande esempio

e mettere in loro i principi e leradici della fede.

I figli prediletti della Madonnasono i Sacerdoti ed Essa dice cheloro non hanno bisogno del no -stro giudizio, delle nostre critiche,ma del nostro amore e delle no -stre preghiere. Se noi perdiamo ilrispetto per i sacerdoti perdiamoil rispetto per la Chiesa e per no -stro Signore.

Anche per quanto riguarda labenedizione Lei dice durante leapparizioni: -Io vi do la mia bene -dizione materna, ma la benedizio-ne più importante che potete rice -vere sulla terra è quella che vidanno i sacerdoti perché tramiteloro è mio Figlio che vi benedice-.Mjrjana come gli altri sei veggentihanno ricevuto dei segreti cheriguardano l'avvenire del mondo,ma dei quali per ora non possonoparlare.

Quando sarà il momento locomunicheranno ad un sacerdotegià nominato il quale dopo vari

giorni di digiuno dovrà svelarli almondo intero tre giorni prima cheaccadano.

La Madonna dice di metterenella nostra vita al primo postosuo figlio Gesù partecipando allaS. Messa non solo la domenica mapossibilmente ogni giorno. NellaS. Messa devotamente partecipataci dona il perdono dei nostri pec -cati, diminuisce il Purgatorio, pro -cura il miglior suffragio per i no -stri defunti.

Tante altre cose ci ha racco-mandato: dalla confessione men -

sile al digiuno -pane e acqua- ilmercoledì e il venerdì, di perdo-nare sempre, di vegliare e di es -sere pronti per qualsiasi evento. Ciha invitati ad andare a Medjugorjeperché là si sente la protezione diMaria e una grande pace invade inostri cuori. Questo è un tempo digrande grazia e dobbiamo appro-fittarne subito.

Dobbiamo pregare sempreper ché chi sente Maria come Ma -dre e Gesù come Padre non devetemere niente; infatti la -Reginadella Pace- è venuta per realizzareun mondo migliore e assicura cheil suo Cuore Immacolato trion-ferà.

Tornando a casa abbiamopro vato un grande pace nel cuoree una gioia che il mondo non cipuò dare. Si è acceso in noi ungrande desiderio di migliorare lanostra vita perché in ogni istantedobbiamo essere pronti ad andareincontro al Signore.

Franca Catani

Una bella mostra per una grande Marisafantasia sa trovare.

Ha scritto una quantità di testie poesie, in italiano e in dialetto,rac colti in volumetti da ClaudioLu che roni, e poi dipinge !

Paola Ricci ha organizzatouna mo stra al Centro sociale, doveè e sposta una serie delle sueopere, che spaziano attraversotecniche di verse: l’olio, l’acrilico,l’acquerello, il monotipo e i suoiquadri acquistano aspetti diversiperché varia il fondo su cui sonodipinti, così a vol te le figurepaiono sgranate, a volte diluite,ma talvolta sembrano acquistarespessore ed emergere dalla tela.

Grande Marisa! Ha un toccopersonale per i paesaggi, che piùto scani di così non si può;dimostra il suo amore perCortona riprendendo gli squarcipiù nascosti; fa sognare con iquadretti degli ani mali: cani emici dallo sguardo as sorto elimpido.

Vedere questa produzione chesi è sviluppata nel tempo è moltobello, anche perché dimostracome si può restare sempregiovani nel cuore, nonostante gliacciacchi; come si fa ce lo insegnaMarisa Chiodini Valeri:bisogna amare la vita.

MJP

Piergiorgio Welbi. Il diritto di scelta.. di Vivere! Un’esperienza indimenticabile da vivere ed aiutare a vivere

Al Centro “Tuttinsieme” di Terontola

Quei tiepidi raggi di soleAprivano i petali dei tulipani,il passero cinguettavasul ramo del mandorlo in fiore,tante gocce di rugiada, brillavanocome diamanti sul prato del cortile!Era Primavera,Nascevano le primulesul ciglio del piccolo fosso,l’azzurro rispecchiavasull’acqua limpida, e tanti voli di rondiniattraversavano il suo cielo!Era Primavera,Quell’aria fresca di gioventà,un amore dal profondo coglievi,come un fiore ogni giorno

Quando si fa serami arriva un ricordo lontanovivo e dolcissimoE’ tutta la mia vita.E’ il sogno realizzatoe le pene di ogni giorno

sono cancellateè rimasto solo una vocedolcissima,che rompe il silenzioe riempie il cuore di gioia.

Marisa Valeri Chiodini

E’ sera

Era primaveraora vuole sbocciare.Marzo 2005

Alberto Berti

Al Centro “Tuttinsieme” diTerontola è ormai giuntaagli sgoccioli la mostra deiquadri di Marisa Chio -

dini Valeri, una persona e unapersonalità che hanno movimen-tato la vita culturale del paese eche ancora oggi tutti ricordano,perché, benché offesa nel fisicodagli anni che passano, ha uncarattere sola re, curioso, coinvol-gente, avido di vita, che si esprimeattraverso tutte le forme che la

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L’ETRURIA N. 01 15 GENNAIO 2007ATTUALITÀ POLITICA

TARIFFE PER I NECROLOGI: Euro 25,00. Di tale importo Euro 15,00 sono destinate alla Misericordia di Cortona o ad altri Enti su specifica richiesta. L’importo destinato all’Ente sarà versato direttamente dal Giornale L’Etruria.

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Messi alla spalle i dissidi e leincomprensioni degli anniscorsi, i sindaci della Valdi -chiana da tempo dimostranocompattezza e determinazionenell’affrontare il tema sanità.Ma la testimonianza più tangi-bile di questa agognata unità, icittadini, gli operatori sanitari ecoloro che gestiscono la sanitàin Toscana e nella nostraprovincia, l’hanno avuta du -rante e a conclusione dellaConferenza Sanitaria di zona,tenutasi il 12 u.s. a Cortonanella Sala Conferenze diS.Agostino.

Le varie relazioni program-mate, gli interventi nonché leconclusioni, hanno evidenziatocon chiarezza, tutta la volontà,in particolare modo dellaConferenza Zonale dei Sindaci,di ridare alla politica ed allazona sanitaria, il ruolo checompete loro, secondo l’etica digoverno della sanità pubblica elo spirito del disposto legislativoin materia di sanità.

Dei tanti temi affrontatinelle relazioni che hanno fattoda corollario al dibattito, i piùtrattati sono quelli inerenti:- il governo della sanità alivello zonale e l’importanzadel la Società della Salute;- i servizi territoriali e la lorointegrazione con l’Ospedale;- l’esperienza che si vaavviando con la Casa dellaSalute;- il governo degli ospedaliperiferici;- il totale accentramento delladiagnostica di laboratorio;- La capacità di risposta delpronto soccorso ed integrazionecon i MET.Nel suo intervento, l’AssessoreRegionale alla Sanità, a conclu-sione della prima parte dellaCon ferenza, ha avuto modo didare un sostanziale contributodi chiarezza su alcuni temitrattati.

Ha ribadito innanzituttol’importanza di avere introdottonell’ordinamento regionale, laSo cietà della Salute comeorgano di governo, che conferi-sce dopo tut to spazi di visibilitàalla Con ferenza dei Sindaci. Hasostenuto il progetto della Casadella Salute, la necessità diaccorpare nel laboratorioprovinciale tutte le analisiautomatizzabili.

Purtroppo non si è espressocon chiarezza su altri punti,come l’eccessivo numero didipartimenti costituiti nellanostra USL, e che fino ad orahanno impedito di liberare granparte delle risorse improduttive,né è intervenuto sul tema del

governo degli ospedali periferici,ormai ingestibili correttamentecausa questa organizzazionedipartimentale.

Questa O.S. non vuole certoanticipare le valutazioni sull’i-niziativa, che farà la ConferenzaZonale dei Sindaci.

Sarebbe tuttavia importanteche venisse sottolineata:- la necessità di risolvere intempi brevi il problema delPronto Soccorso, anche attraver-so l’uso più razionale delleguardie mediche;- la necessità di attivare la Casadella Salute in un’ottica di servi-zio per tutti i cittadini dellaValdi chiana;- la necessità di attivare unconfronto sull’eventuale costitu-zione della Società della saluteavendo cura di valutare attenta-mente l’esperienze già fatte;- la necessità di negoziare ilprogetto di accentramento dellaboratorio, per quel che riguar-da le analisi non automatizza-bili (microbiologia, parassitolo-gia ecc.);- l’importanza dell’integrazionetra attività ospedaliere e territo-riali e del potenziamentodell’assistenza domiciliare;- la necessità di modificarel’assetto dipartimentale, incapa-ce di gestire al meglio le risorse,senza ricorrere alla soppressionedei servizi nelle zone più deboli;- dar credito alla classificazioneche l’Area Vasta sud est ha fattoper gli ospedali, secondo laquale, quelli che servono unbacino d’utenza superiore a50.000 abitanti, debbonoritenersi di fascia C ancorchédefiniti di maggiori dimensioni.Su questa commisurare leattività ospedaliere e di diagno-si;- la necessità di uno studio sullafattibilità del progetto feconda-zione assistita.

Su questi e altri temi lo SPI-CGIL della Interlega di Cortona-Castiglion Fiorentino è motivatoad incalzare la DirezioneAziendale dell’USL 8 e a sostene-re, anche con proprie iniziative,tutte le decisioni che laConferenza dei Sindaci potrebbeintraprendere a sostegno dellenecessità emerse per la nostrazona sanitaria.

Il Direttivo, inoltre, conside-ra l’assenza ai lavori pomeridia-ni del Direttore Generaledell’Azienda USL 8 non utile,anzi penalizzante, ai fini delrisultato della Conferenza SocioSanitaria della Zona.

SPI-CGIL InterlegaCortona-Castiglion Fiorentino

Mauro Polezzi

cia.Non vorremmo che si ripetes-

se oggi quello che è successoall’ora e cioè che questa fuga dimassa determini un esborso perl’Asl aretina di parecchi milioni dieuro verso la consorella perugina.Sarebbe un danno per la gestioneeconomica dell’Asl, ma sarebbesoprattutto un grosso danno per ilmalato e per il suoi familiari che,per trovare un attimo di sanitàefficiente, debbono utilizzare ipropri mezzi per recarsi là dovemeglio si opera.

Sappiamo di alcune iniziativeche tendono a stoppare questasituazione; sono iniziative disingoli cittadini che per quantoefficaci poco possono produrre,ma sono comunque ben venuti. Ciaspettiamo però un intervento piùmassiccio e concreto dei sindacatiche si dimostrano bravi neidocumenti di protesta, ma livorremmo più attivi e in piazzacome spesso sanno fare quandovogliono realmente centrare unobiettivo.

Vorremmo altresì una confe-renza dei Sindaci più concreta epiù incisiva perché se il direttoregenerale dell’Asl opera in questomodo vuol dire che è capace dicamminare sopra la testa deiprimi cittadini della Valdichiana.

E non riusciamo a capireperché questa autorità localicomunali facciano stranamente da“tappetino” al direttore generaledell’Asl.

Enzo Lucente

La CGIL sul futuro dell’ospedaleS.Margherita della Fratta

Il sindaco di Cortona AndreaVi gnini è stato eletto membro delCo mitato Federale di Legau to no -mie Toscana.

Legautonomie è un'associazio-ne di comuni, province, regioni,

co munità montane, costituitasi neiprimi anni del secolo e da sempreimpegnata per la crescita demo -cratica e civile del Paese attraversoun processo di rinnovamento i -stituzionale fondato sulla valorizza-zione delle amministrazioni localie regionali.

A Legautonomie aderisconocirca duemilacinquecento enti tracomuni, province, regioni e co -munità montane.

Un riconoscimento di grandevalore per l’attività svolta dalSindaco e per tutto il Comune diCortona.

Un ruolo che impegna la cittàed i suoi amministratori a contri-buire in maniera concreta e pro -positiva alla crescita delle autono-mie locali, sempre più centralinella vita dei cittadini.

AgostinoBilli

I Anniversario

Ciao babbo,anche se non riusciamo avederti sei sempre vivo epresente con noi, ogni giorno.

La tua famiglia2006 2007

A 5 anni dalla tua dipartita ti ricordia-mo con affetto, rimpianto e nostalgia.

LuigiGori

V Anniversario

A nove anni dalla scomparsa la famiglia ricorda con immutato affettol’esempio e la figura di Giancarlo Zenone.

IX Anniversario16 gennaio 199816 gennaio 2007

GiancarloZenone

18/01/200218/01/2007

Poche sono le parole che possonodescrivere la perdita del familiare piùcaro.

La parola MORTE, così astratta elontana, che si materializza, che senzabussare entra in casa tua e, priva diogni pietà, ti porta via per sempre unadelle cose più care che hai.

SergioSanticcioli

LAUREA

Presso l’Università degli Studi di Perugina, il 21 dicembre 2006, si èbrillantemente laureata in Giurisprudenza Tamara Pelucchini.La neodottoressa ha discusso una Tesi in Diritto Comune su“L’Inquisizione romana a Narni. Un processo della prima metà del‘700”. Relatore il prof. Ferdinando Treggiari e controrelatore il prof.Alunno Rossetti.La Tesi di Tamara Pelucchini è stata ottimamente valutata dalla Com -missione d’esame in quanto per la prima volta si è dimostrato che a Narniè esistito un Tribunale della Santa Inquisizione. La neodottoressa, che èstata ottima allieva del nostro Liceo classico Signorelli, ha scovato gli attidel processo, oggetto della sua tesi, niente di meno che a Dublino inIrlanda.Emozionantissimi e felici, alla discussione della Tesi hanno assistito igenitori, Giuseppe e Gloria.A Tamara le congratulazioni e gli auguri più sentiti del nostro giornale. E,naturalmente, un cordiale…ad maiora! (IC)

Tamara Pelucchini

Esiste però una parola molto profonda che ti aiuta veramente asuperare questi momenti particolari della vita, una parola che esce diret-tamente dal cuore, la parola GRAZIE.

Grazie a tutti coloro che in modo straordinariamente affettuoso cisono stati vicini come non mai.

Grazie a tutti. Dina, Marco, Andrea Santiccioli

Il sindaco Andrea Vignini eletto nel ComitatoDirettivo Regionale Toscano di Legautonomie

Associazione Autonomie Locali

da pag. 1 Il futuro dell’ospedale...che si va a realizzare. Questo malcostume che tanto ha fatto spreca-re ai bilanci statali non può conti-nuare a determinare la vita e lamorte di un’opera pubblica perl’altalenanza delle opinioni deidirettori protempore nella nostraAsl aretina.

Mentre scriviamo questoarticolo di fondo riceviamo anchel’opinione di una mamma profon-damente delusa per il disservizioche incomincia a realizzarsi.

La sua bambina potrebbeavere una infezione che necessitadi un intervento immediato delmedico di base; per deciderequale farmaco utilizzare è statonecessario prevedere un’analisidelle urine dal cui risultatodecidere la terapia. Sconsolata ciripeteva che questa situazione eravergognosa. Per altre momentisimili aveva ricevuto la rispostadegli esami in tempi reali ovvero ilgiorno dopo. Questa volta leavevano comunicato che l’attesasarebbe stata di almeno tre giorni.Sconsolata diceva: “E se l’infezio-ne è grave, è giusto che debbaattendere tutto questo tempo?”. E’un piccolo caso, ma significativoper l’impatto tragico che questasituazione può determinare negliutenti.

Nel ricordo dell’esperienzadel dopo Lucio Consiglio i corto-nesi decisero di utilizzare per lasanità ospedaliera e le conseguen-ti analisi l’ospedale del Silvestrinidi Perugia che ha sempredimostrato una particolare effica-

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ge. E con il proprio "gregge" ilVignali condivideva gioie e dolori,miserie e arretratezze. Ma a diffe-renza dei suoi parrocchiani luinon si rassegnò a quelle tristicondizioni di vita in cui versavanoi "Borghigiani", anzi, cercò di ca -pirne i profondi motivi per porvi -quando era umanamente possibile- rimedio. Quindi don Edoardonon si limitava a distribuire quelpoco che aveva ai parrocchianipiù poveri, ma cercò di spingerela sua riottosa comunità sullastrada del progresso, individuandolucidamente le potenzialità chepo teva offrire quella grande con -serva d’acqua a poco prezzo: ilTra simeno.

Da qui i suggerimenti ad in ve -stire sulla coltivazione degli ortaggiper non dipendere ancora dai

pro dotti degli intraprendenti elaboriosi ortolani di Castiglion Fio -rentino. Suggerisce anche di utiliz-zare i prodotti del lago, quali can -ne ed altre piante palustri, per ma -nufatti artigianali. Sfrutta le pro -prie conoscenze per riattivare lavecchia stazione ferroviaria di Bor -ghetto, per portare la correnteelettrica ed il telefono, per pro -muo vere la costituzione del Cir co -

lo Acli e la costruzione della salaparrocchiale, di un asilo infantile,di un molino … Don Vi gnali nonsi limitò a donare ai suoi parroc-chiani un "pesce" per alleviare lafame di un giorno, ma insegnò

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 01 15 GENNAIO 2007

stare la tenerezza c’è la difficoltà alasciarsi andare.

Dare e prendere non è cosìfacile, c’è l’atteggiamento protetti-vo che toglie la libertà, c’è lavoglia di aiutare l’altro fino a de -cidere per lui, c’è l’eccesso d’in -fluenza e di comprensione fino alpregiudizio ed alla prevenzione,c’è l’abuso di codici di comunica-zione che azzerano il linguaggiodel cuore.

Queste e tante altre resistenzeche sono dentro di noi costitui-scono le naturali spigolosità dellatenerezza, quelle che, se identifi-cate e accolte, danno sapore allavita di coppia e un pizzico d’im -mortalità, già qui sulla terra.

l° Spigolosità: decidere di co -noscere e farsi conoscere, abban-dono delle maschere; 2° abban-donarsi e accettare di essereguidati e/o di guidare (responsa-bilità) 3° l’immortalità nascostanella curiosità; 4° far memoriade gli impegni (recupero dell’in-canto) e correzione fraterna 5° lalotta quotidiana e la giusta aggres-sività 6° la difesa degli spazi vitali;7° la complicità e riconciliazione.

esiste mondo ricco di paradossicome quello della tenerezza. Lanostra considerazione prende l’av -vio da una citazione di S. Paolo:“Quando sono debole, è allorache sono forte” (2 Cor. 12,10)

Potremmo aggiungere che inamore non c’è posto per i duri, gliorgogliosi, i puntigliosi, i superbi,gli altezzosi. In amore vince chi saaprire il cuore all’accoglienza e alperdono - quindi i deboli - allavoglia di non arrendersi e all’entu-siasmo di ricominciare ad ognibattuta d’arresto come se fosse laprima volta. Ma è anche vero chela tenerezza non è un bene ches’improvvisa o che si costruisce daniente e allora vediamo in qualemodo potrebbe essere utile stilareun percorso per comprenderecome si può costruire e difenderequest’ingrediente indispensabile,per ogni amore.

Poiché la nostra riflessioneprende spunto dalla difficoltà chesi nasconde nel saper custodire latenerezza, ho cercato di individua-re quali sono le spigolosità cheogni coppia incontra e ne homesse in evidenza sette. Prima diaddentrarci però nella contempla-zione di ognuna di esse, mi èsembrato opportuno puntare ilriflettore sulla nascita e la scoper-ta della tenerezza: quel percorsoche ognuno compie, quando s’in -namora e che ha il dono di essereri cordato come il momento del -l’in canto.

I percorsi dell’innamoramen-to (incontro, curiosità, poesia....)che rispondono all’esigenza uma -na di possedere attraverso la co -no scenza, (in controtendenza aquello che è il messaggio odiernodel mondo di conoscere attraver-so il possesso), ci fanno capirecome dietro l’esigenza di manife-

La tenerezza è l’ingredientefondamentale che tieneinsieme ogni coppia. E’ lafalsariga d’ogni relazionee lo strumento che na -

scon de il privilegio di saper rige -ne rare le storie, quando questesu biscono inevitabili battute d’ar -resto. E’ un lievito che, se anche inpiccola misura, sa restituire corpoe vigore agli amori agonizzanti.

Come tutti i beni preziosi haun costo e pretende una cura (po -tremmo dire una manutenzione)per la sua custodia che non am -mette vie di mezzo. In cambio, perchi continua ad essere interessato,garantisce una forma d’immorta-lità attraverso un amore che nonconosce tramonto.

Quando citiamo la parola te -ne rezza evochiamo un insieme disensazioni che difficilmente pos -sono essere racchiuse in un ter -mine che spazia dalla morbidezzaalla pietà, dalla delicatezza allacompassione. A differenza dei so -stantivi che generalmente possonotrasportare lontano con la sovrab-bondanza dei loro sinonimi esignificati, qui si resta ancorati aduna semantica che richiama allamente solo un linguaggio d’a mo -re. La tenerezza è qualcosa d’in -confondibile e solo dopo averlaprovata ci si rende conto che al -lontanarsene è come immergersiin un mondo di gelo. La tenerezzaesiste perché noi siamo deboli.Essa prende l’avvio dalla consape-volezza che la nostra esistenza èbasata su una falsa convinzione diforza. In realtà oggi si tende astabilire una supremazia attraver-so urli sempre più forti, pugni sultavolo, minacce o spauracchi disanzioni. E’ forza o debolezza?

Siamo bisognosi di essereaccuditi e anche quando in noiprevale l’idea della forza e dellasopraffazione, noi denunciamoproprio in quel momento tutta lanostra vulnerabilità. Il nostro les -sico ha, di fatto, soppiantato le pa -role arroganza, violenza, prepo-tenza che potevano sembrare a -deguate solo a rendere l’idea di unbisogno di supremazia fine a sestessa per sostituirle con neologi-smi (macismo, bullismo, nonni-smo) che esprimono la freddezzadi una mancanza di rapporto. Non

loro a "pescare" per eliminare lafame per sempre: e da qui nacqueanche la cooperativa di pescatori"La Rinascente". Non tutte le in -ziative avviate videro compimento,per oggettive difficoltà economi-che, ma il seme gettato e l’esem-pio dato furono per i Borghigianicome il lievito e diedero vita aquel l’intraprendenza che in se -guito ribalterà quelle condizionidi sastrose in cui don EdoardoVignali trovò i suoi parrocchiani alsuo arrivo, nel 1928.

Leggere poi la Cronistoria ècome tuffarsi nel passato diquell’antica comunità. Un sensa-zione davvero strana: sembra diessere di fronte ad un vecchio do -cumentario in bianco e nero, dovei Borghigiani litigano, si assistonoa vicenda, si aiutano, bestemmia-no, si amano. Al lettore si presen-tano situazioni che sembranouscite dalla penna di Carlo Levinel suo "Cristo si è fermato ad E -bo li". Il leggere frasi come "il po -po lo sopporta con stoica rasse-gnazione la sua povertà perché ènato povero e così deve esserefino alla fine dei secoli" oppure "lapopolazione nel suo complesso èapatica e indifferente", ci mostragrosse analogie con l’atteggiamen-to dei contadini lucani del medesi-mo periodo, descritti dal Levi.

Quello che stupisce di più èche il prete che si meraviglia diquesta mentalità antiquata e diqueste misere condizioni di vita,accettate supinamente, non vieneda una progredita città, ma da unpiccolo paese di montagna, qual èSerravalle. Possibile che egli abbiatrovato tali differenze? Il Gambininel suo commento spiega questaarretratezza con un misto fra l’an -tica appartenenza allo Stato della

Chiesa invece che al Granducato econ la posizione geografica delBorghetto, cioè con l’essere statoterra di frontiera per tanti secoli,con i pericoli, le insicurezze e leprecarietà che questo ha significa-to per la popolazione.

Qualunque sia il vero motivo,il Vignali si impegna a superarequelle difficoltà. Spesso vi riesceanche se la morte, sopraggiuntanel 1961, non gli permise di assi -stere ai migliori frutti di molte sueiniziative e dei suoi consigli.

Concordo con Ermanno Gam -bini, un personaggio come donEdoardo Vignali, vero motore del -la rinascita di Borghetto meritagrande riconoscenza. Questa è an -cora presente fra i Borghigiani piùanziani che lo hanno conosciuto,mentre la recente intitolazione diuna Piazza - decisa dall’Ammini -stra zione comunale -assieme allastessa pubblicazione della suaCronistoria, daranno modo anchealle giovani generazioni ed aquelle future, di conoscere ed ap -prezzare questo antico Prete to -sca no, generoso ed altruista, per33 anni Borghigiano fra i Bor ghi -giani.

Santino Gallorini

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Chi non conosce il Bor -ghetto, quel ciuffo di caseriunite intorno alla chiesaed alla massiccia torremedioevale, sulla riva del

Tra si meno? Un po’ Umbria e unpo’ To scana, un po’ carne e unpo’ pesce, nel senso che partedella sua economia è oggi legata alLago e parte al suo entroterra.

Una storia travagliata, unaterra prima contesa fra Perugia,Cortona e Arezzo e poi fra lo Statodella Chiesa e Firenze. Pensate chepur appartenendo fin dal XII-XIIIsecolo a Perugia, è rimasto nellaDiocesi di Arezzo fino al 1961!

Alle vicende archeologiche estoriche di Borghetto ha dedicatoanni di intense ricerche l’amicodott. Ermanno Gambini, dell’Uni -ver sità di Perugia, uno dei maggio-

ri esperti del lago Trasimeno neisuoi vari aspetti. È di pochi mesi fal’ultima fatica di Gambini dedicataa quello che da 25 anni è il suopae se adottivo. Si tratta della pub -blicazione di una memoria lascia-ta da un parroco di Borghetto,don Edoardo Vignali, intitolata"Cronistoria della parrocchia diSan Martino al Borghetto dall’an-no 1929". Comune di Tuoro e Co -mitato "Sagra del Pesce" di Bor -ghetto hanno sostenuto le spese distampa.

Ermanno Gambini nella suainteressante Introduzione ci illu -stra don Vignali, la sintetica storiadel Borghetto dall’età litica ad oggied il manoscritto, cuore della pub -blicazione. Veniamo così a co no -scere la figura e l’opera di questoparroco di Borghetto: un sacerdo-te originario di Bibbiena, già percirca sette anni alla guida dellaparrocchia di Serravalle in Casen -tino e arrivato su questo fazzolettodi Chiesa aretina, fra Cor tona e Pe -rugia, nel 1928. Un personaggiodavvero singolare, legato ai suoiparrocchiani da autentico affetto.Un affetto che davvero ricordaquello di un padre per i proprifigli o del pastore per il suo greg -

La tenerezza nella coppia

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MEONIAl cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca PellegriniUN'OTTIMA ANNATA - A GOOD YEAR

REGIA: Ridley ScottCAST: Russell Crowe, Marion Cotillard, Albert Finney, Abbie CornishGENERE: CommediaU.S.A. / 2006 / 118 minutiMax Skinner è un vincente: spietato broker londinese specializzato in transa-zioni finanziarie, apprende la notizia di aver ricevuto in eredità una splendidatenuta in Francia da suo zio, colpito da una morte improvvisa.Appesi i guantoni da “Cinderella Man” al chiodo, l’istrionico Russell Crowerinnova, dopo il kolossale successo de “Il Gladiatore”, il sodalizio artisticocon il grande Ridley Scott.Il regista inglese sollazza i nostri palati con una pellicola romantico-esisten-zialista di pregevole fattura da degustare in totale relax, magari sorseggiandoun boccale di buon vino.Incantati dagli stupendi scenari paesaggistici, ci sentiremo come inebriati daquei meravigliosi profumi provenzali.A condurci attraverso i sentieri campestri e della rinascita spirituale troviamoun fascinoso ed accattivante Crowe, mai visto in una forma cosi smagliante!Giudizio: Distinto

Il Borghetto ed i suoi abitanti nelle pagine di un suo grande Parroco

Ancora una volta la SocietàSportiva Pallavolo Cortona harealizzato un elenco telefonico delComune di Cortona per l’anno2007.

L’iniziativa è partita vari annifa, ma si è consolidata tanto cheoggi in molti ne attendono la pub -blicazione.

Le migliaia di copie stampatesono la documentazione di questointeresse per l’edizione 2007,particolarmente accattivante.

Una iniziativa utile

Ecco la sintesi dell’incontro per famiglie tenuto da padre Daniele, Guardiano delle Celle di Cortona,il 18 Dicembre u. s. nella Scuola Paritaria del l’In fanzia “Maria Imma colata” di Terontola

Page 15: L'ETR. IMP. 22/2006Ben. E uro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979– Iscrizione Reg. Naz. della

SPORTL’ETRURIA N. 01 15 GENNAIO 2007

PAGINA 15

Il 2006 ci aveva lasciato “inere dità” le due squadre del -la società Cortonese abba -stanza in forma ma chepro prio al l’ultima gara ave -

vano man ca to l’occasione perchiudere in bellezza una bellasequenza di ri sultati positivi.

La squadra maschile di serieB2 in particolare si era lasciatasorprendere dal fanalino di codadella classifica, il Montorio, eaveva perso davvero una buonaoccasione, dopo, una bella seriedi vittorie per portarsi prepoten-temente in zona play-off. Siamocerti che né le riflessioni delpresidente Vinciarelli, né l’anali-si della gara dell’allenatore Side -ri saranno stati morbidi matan tè che la compagine ha gio -cato in quell’occasione la peg -gior gara dell’anno.

La sosta è giunta a propositoper raccogliere le idee, accumu-lare nuove forze, provare e ri -provare schemi di gioco e con -sentire a qualche acciaccato ditornare ad allenarsi con conti-nuità; buono il piano di lavorotecnico durante la pausa ma sisa che la risposta più importan-te è sempre quella del campo chenon sempre va d’ac cordo conimpegno, dedizione e volontà.

La ripresa delle gare eraprevista per il giorno 6 gennaioe in quella occasione la squadradi Enzo Sideri è scesa in campocontro il Ciccola di Falconaranella palestra di Terontola con lavoglia di cancellare la bruttapar tita precedente e recuperarepunti sulle prime in classifica..

Contro una formazione chevantava prima di quella gara 4punti in più della formazione dicasa la nostra squadra si è d’ap -prima fatta “sorprendere” nelprimo set (19/25) giocandotrop po contratta.

Ma poi la gara è cambiata epur continuando ad essere mol -to combattuta è “girata” dallaparte dei ragazzi allenati da Si -deri che con determinazione econcentrazione hanno saputoin terpretare bene la partita gio -cando bene soprattutto i puntifondamentali; 25 a 17 il secondoset, quindi 27 a 25 il terzo (ilpiù combattuto e bellissimo) edinfine il quarto vinto per 25 a21 che ha chiuso la gara sul 3 a1 per i padroni di casa che sonousciti dal campo con la consa-pevolezza di aver giocato unabuona partita molto importantesotto l’aspetto psicologico .

Adesso la squadra è attesadall a difficile trasferta contro leCeramiche Altea di Viterbo cheoccupano la seconda posizionein classifica e quella sarà dav -vero la “partita” del girone di

an data, girone che si chiuderà il20 gennaio con la gara internacontro l’Acces.Calzature di Ma -cerata, una compagine allaportata della squadra del presi-dente Vinciarelli.

La squadra dopo la gara del6 gennaio si trova ad avere 17punti in classifica ed è piena-mente rientrata in corsa per lazona paly-off visto che a 18punti troviamo la Ciccola Fal -conara e l’Anagni, a 19 la Pao -loni Appianano di Macerata, a20 il Globo Sora e a 23 appuntole Ceramiche Altea di Viterbopros sima avversaria della Cor -tona Volley; solo il San Marino faun po’ corsa a se con 28 punti.

Anche la squadra femminilenon aveva chiuso bene l’anno,aveva perso al tie-break la garadel 16 dicembre contro il SanSe polcro giocata nella palestradi Camucia.

Per la squadra allenata daSabatini è stato un periodo disosta dedicato agli allenamenti esoprattutto a ricaricare energiementali e fisiche di cui la squa -dra, molto giovane, si è trovataspesso in deficit.

Importante anche per loro lagara d’esordio dell’anno per ri -salire ancora nella zona play-offe soprattutto per chiarire benealle avversarie che nella lotta perun posto anche la nostra squa -dra deve esserci considerata apieno titolo.

La gara in questione eraquella contro il V.B.A. di Firenze,gara ostica da sempre ma che lasquadra ha affrontata congrinta e concentrazione all’al-tezza delle migliori prestazioni.

Così dopo essere andate invantaggio nel primo set (20/25)si sono fatte raggiungere(27/25)per poi andare in vantaggioancora nel terzo (19/25) mapron tamente rimontate dallepa drone di casa (25/23) per poichiudere con indubbia supre-mazia nel tie-break con ilpunteggio di 7 a 15.

Una buona gara con il solorammarico di essere stare duevolte in vantaggio ma semprerimontate con la squadra checomunque ha reagito bene ed hatenuto bene tatticamente.

La squadra adesso si trova inquinta posizione in classifica a21 punti assieme al RinascitaVolley , con il San Sepolcro a 22,a 25 il San Giustole Bagnese, a27 la Pallavolo Tavarnelle ed a30 il Montesport.

Tutto è ancora possibilequan do mancano ancora tre ga -re al termine del girone di an da -ta.

R.Fiorenzuoli

Con l’inizio del nuovo annodopo la sosta delle feste, si èdisputata la quattordicesimagiornata, vale a dire la penulti-ma del girone di andata.

Fino ad ora l’hanno fatta dapadrone alcune delle squadrevaldarnesi.

In testa alla classifica, conun totale di 31 punti, domina lacompagine del Vacchereccia,distanziata da un solo punto dalLaterina.

Al terzo sta arraccando laTraiana che si fa raggiungere apunti 24 dal Sarteano.

La squadra dell’alto valdarnoforse, sta pagando lo scottodell’iniziale partenza.

Il centro classifica è formatoda Amiata e Badia Agnano apunti 22, a 21 il Foiano seguitoa 19 da Mercatale e Chianciano,quindi l’Ambra a 18 punti.

Nella bassa classifica, a 15punti le nostre tre rappresentan-ti cortonesi, a Fratta, Montec -chio e Terontola, mentre con 13punti c’è lo Sporting Laterina.

Chiudono la graduatoriagenerale il Pergine 8 punti efanalino di coda l’Atletico Piazzefermo a soli 6 punti.

Se si ipotizzasse oggi la finedel campionato, purtroppo 2delle nostre rappresentanti, di -spu terebbero gli spareggi deiplay out. Ma alla conclusionedel torneo mancano ancora 16partite. C’è abbastanza tempoper riprendersi alla grande, erecuperare sulle delusioni delgirone di andata.

Il Montecchio domenica 7gennaio disputava la prima garacon in panchina il nuovo al le -na tore Nevio Menchetti. Ci sa -rebbe proprio da dire “Annonuovo, allenatore nuovo”!

La squadra avversaria eral’Atletico Piazze l’ultima in clas -sifica, che soccombeva all’EnnioViti per 2-0 con reti di Donati supunizione e la seconda marca-tura veniva firmata dal solitoGiap pichini. Speriamo bene chedopo le infauste vicende trascor-se il Montecchio abbia final-

mente imboccato la stradagiusta per risollevarsi.

Certamente non gli man -cano, né organico né vo lontà enemmeno la robustezza dellaSocietà.

Il Terontola vincendo neldif ficilissimo incontro al Fa ri -naio per 1-0 contro la fortissi-ma Traia na, fissa una pietramiliare per il suo campionato.Ha dimo strato che se vuole hatutte le possibilità per battereanche le grandi.

Se così non fosse rimarrebbesenza meno la giusta caricamorale, per potere affrontarequalsiasi avversità. Perciò ancheper i biancocelesti vale il discor-so di prima, risollevarsi tassati-vamente dal quasi torpore dialti (pochi) e bassi (tanti), chefino adesso hanno costellatoquesto girone di andata che staper concludersi.

Chi invece ha “ciccato”com pletamente ad inizio di an -no nuovo è purtroppo la Fratta,che si è fatta battere sul proprioterreno di gioco, da una squa -dra poco quotata.

Il gioco è mancato comple-tamente e il numeroso pubblicoha assistito alla sagra degli er -rori. Poco la differenza tra ledue compagini, se non a finegara la rete segnata al 14° delpri mo tempo dai valdarnesidopo una dormita generale delladifesa locale.

I rossoverdi si sono tra l’altromangiati anche qualche rete giàfatta e un palo clamoroso a por -tiere battuto non ha volutopremiare la volontà di rimontada parte dei ragazzi di Del l’Eu -genio.

Tutti allo stadio di Bur ci -nella giurano, che un pari fina lesarebbe risultato l’esito piùequo, ma il calcio signori miei èquesto e bisogna adeguarsi.

Da questo momento la Frat -ta dovrà subito risollevarsi daquesta imprevista debacle casa -linga, ripetendo magari l’esem-pio della vittoria riportata nellatra sferta del derby con il Teron -tola.

L’inizio del campionato2006/2007 non è stato traquelli da ricordare per lasocietà arancione ma nonsi può certo dire che non

si sia cercato di organizzare le variesituazioni al meglio a partire giàdall’estate e dalla relativa prepara-zione.

Tutto era partito con coordina-zione e buone intenzioni come lapreparazione anticipata e le variefasi di quella effettiva con relativebuone prove della squadra durantetutta la fase del pre-campionato.

Poi proprio quando i risultati sisono fatti importanti sono iniziati iproblemi che i vari infortuni e squa -lifiche hanno ampliato piu’ che mai;se da una parte la squadra si eradetta completa in ogni reparto è an -che vero che in attacco certe lacunec’errano ed i dubbi sulla ripresa diAvantario si sono puntualmentepresentati con tutta la loto attualità.

Ma se da una parte gli infortuninon si possono prevedere ne evitareperlomeno non del tutto quello chesconcerta e che ha pesato e conti-nua tuttora a farlo sono il numerodi squalifiche che la squadra allena-ta da Luciano Cipriani ha preso inquesta prima parte di campionatooltretutto appesantite da una regola-mentazione che ne amplifica ladurata.

Se fino a metà novembre lasquadra era riuscita a “salvarsi”disputando un campionato piu’ omeno dignitoso quello che è stato ilmese di dicembre e da tenere benea mente perché non si ripeta piu’.

Se da una parte forse qualcunosi aspettava o sperava in una squa -dra che volasse come lo scorsoanno purtroppo ha avuto un bruscorisveglio con la squadra arancioneche nel mese di fine anno ha infilatouna serie di sconfitte pesantissimeper morale e classifica.

La partita che ha condizionatopoi tutto è stata quella del recuperocontro il Reggello che ha letteral-mente decimato (per squalifiche) lasquadra e anche nelle altre sconfittenon è andata meglio con i varisqualificati che si sono sommati agliinfortunarti ne è scaturita una si -tua zione difficilmente gestibileanche dal migliore degli allenatori.

Ma tutto questo fa parte delpassato anche se ha ancora qualchestrascico ma certo la pausa Nataliziamai come quest’anno è giunta almo mento giusto per cercare di

“calmare” gli animi, recuperare gliinfortunati e riprendere tutta lapreparazione con calma e se possi-bile tranquillità.

Non è stato facile il lavoro diCipriani ma certo la fiducia con cuila società lo ha appoggiato puòessere un buon viatico per lavoraremeglio.

Il presidente Paoloni ha sempreprofessato calma e cercato di iniet-tare fiducia alla squadra avendosempre in mente il progetto a lungotermine di una società “sviluppatri-ce” di giovani uomini ancor primache giocatori.

Ecco allora che diventa impor-tante vincere o se non è possibilean che perdere ma con orgoglio,cal ma e senza comunque condizio-nare l’immediato futuro della squa -dra.

La ripresa della attività erafissata per il 7 di gennaio e in que -sta data la squadra è scesa in cam -po a Soci ancora in formazionerima neggiata per infortuni e squali-fiche. La sorte forse in questo casosi è ricordata del debito nei con -fronti degli arancioni con una squa -dra casentinese che ha dominatonel primo tempo, pericolosa in dueoccasione con il portiere arancionePompei in grande evidenza. Il se -condo tempo è stato piu’ equilibra-to con gli arancioni scesi in campopiu’ determinati e con una squada-ra piu’ attenta nella fa se difensiva.

Nel finale di gara gran tiro diMolesini, parato ed anche un goalannullato dal guardalinee agliarancioni dopo che l’arbitro avevaconvalidato; resta un forte dubbiosulla veridicità della segnalazione,cosicchè la buona sorte si è rimessasubito in debito con la squadra diCipriani.

Comunque viste le situazionivarie 1 punto guadagnato che muo -ve la classifica che in questo pe rio -do ne ha davvero un gran bisogno.Resta il rammarico per un campio-nato in cui la squadra arancioneche non dovrebbe essere tutto som -mato inferiore a molte delle altrecon tendenti per vari motivi èpenalizzata per torti subiti o ancheproprie superficialità .

Con l’anno nuovo l’augurio cheal più presto la squadra possa tor -nare ad una posizione di classificapiù tranquilla e abbia modo di met -tere in luce le proprie potenzialità,senza nervosismo.

Riccardo Fiorenzuoli

SECONDACATEGORIA

TERZACATEGORIA

VaccherecchiaLaterinaSarteanoTraianaAmiataBadia AgnanoFoianoV.ChiancianoMercataleAmbraMontecchioTerontolaFrattaSp.LaterinaPerginePiazze

Squadra Punti313024242222211919181515151386

Anche quest’anno il Ten -nis Club Cortona haprogrammato una sta -gione agonistica piutto-sto ricca di appuntamen-

ti, come ormai accade da alcunianni.

Il Circolo sta dando incorag-gianti segnali di ripresa e l’attivitàorganizzata per l’anno in corso neè la dimostrazione.

Si inizierà con un torneo gio -vanile dal 21 al 29 aprile Under10-12-14 maschile e femminile eUnder 16 maschile facente partedel Circuito Vallate Aretine, siproseguirà con il classico torneodi 4° categoria maschile e femmi-nile, organizzato fin dagli anni ’70e per due volte vinto da atleticortonesi, Luca Bassini nel 1992 eLuciano Catani nel 1999, dal 4 al

12 agosto per terminare conl’organizzazione del Master finaledi 4° Categoria del Circuito delleVallate Aretine dal 22 al 30 set -tembre concessa dal ComitatoPro vinciale Fit di Arezzo memoredella perfetta organizzazione dellostesso presso i campi del Parterrenel 2004.

Per quanto riguarda l’attivitàagonistica delle squadre del T.C.Cortona avremo tre formazioni i -scritte ai rispettivi campionati, nel -lo specifico una formazione di D3maschile, una formazione di D3femminile e una formazione Over45 maschile lim. 4.3.

Prosegue intanto con buonirisultati anche la scuola tenniscoordinata dal maestro GiuseppeCa talfamo.

L.C.

Tennis Club Cortona

Definita la stagioneagonistica 2007

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Pallavolo Cortona Volley

Inizia bene il 2007Primo turno calcistico del 2007 Promozione N. Cortona Camucia

Brutta sconfitta interna per la Fratta. Fermo il girone “A” di terza categoria

Vittorie per Montecchio e Terontola

Il girone “A” di Terza Cate -goria riprenderà la sua marciacon la prima giornata del gironedi ritorno esattamente il 21gennaio.

Questa inusuale sosta det -tata dal nostro Comitato FIGC, atutti gli addetti ai lavori sembre-rebbe troppo lunga, infatti sitratta di ben 35 giorni di fermocampionato.

A questo punto ci doman-diamo: come si ripresenterannole squadre alla ripresa?

Le grandi sapranno mante-nere la forma dicembrina?

E’ anche naturale che moltecompagini ne possono trarreinaspettati vantaggi.

Comunque staremo tutti avedere e bene attenti alle emo -zionanti vicende che fino ad oraci hanno procurato in specialmodo le cinque nostre parteci-panti, a scalare Camucia Calcio,Pietraia, Fratticciola, Monsi glio -lo e per finire il Corito F.S.

Danilo Sestini

Prossimo turnoAmbra-Amiata

Piazze-Badia AgnanoFoiano-TerontolaPergine-Laerina

Sp.Laterina-MontecchioTraiana-Fratta

Vacchereccia-SarteanoV.Chianciano-Mercatale

Confidiamo nella “resurrezione”

Page 16: L'ETR. IMP. 22/2006Ben. E uro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979– Iscrizione Reg. Naz. della

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Natale in tante frazioniI disagi dei pendolari

Una entusiasmante trasferta

Veglia dell’Epifania in S.DomenicoPresepi nel centro storico di Cortona

Un corrispondente per ogni frazione

Pallavolo inizia bene il 2007Tennis Cortona definita la stagione 2007Vittorie per Montecchio e Terontola

Mostra d’arte a Palazzo Casali

Il futuro dell’ospedale della Frattauna moderna struttura per lungo degenti