LE DIMENSIONI INTERNAZIONALI DELLA POLITICA DELLA SALUTE DELLA REGIONE FVG

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La salute di tutti i popoli rappresenta una condizione indispensabile alla pace e alla sicurezza del mondo, dipendente dalla più stretta cooperazione tra gli individui e tra gli Stati. La salute va dunque intesa, non solo come diritto umano fondamentale, ma anche come bene indivisibile la cui responsabilità è globale. Nel XXI secolo, a più di cinquant’anni dalla costituzione dell’OMS, nonostante gli sforzi internazionali per migliorare la salute della popolazione mondiale e gli straordinari progressi in campo tecnologico, occorre drammaticamente prendere atto che più di 30.000 bambini al giorno muoiono per cause in gran misura prevenibili, 18 milioni di persone muoiono ogni anno per malattie infettive e quasi 900 milioni di persone non hanno accesso ai servizi sanitari essenziali....

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  • 1. LE DIMENSIONI INTERNAZIONALI DELLA POLITICA DELLA SALUTEDELLA REGIONE FVGAiuti umanitarivenerd 26 Febbraio 2010 Conference CenterPolo Universitario di Gorizia Scienze Internazionali e Diplomatiche Gorizia, via Alviano 18

2. Riferimento normativoAi sensi dellart 3 [1] della Legge regionale 30 ottobre 2000, n. 19 Interventi per la promozione, a livello regionale e locale, delle attivit art di cooperazione allo sviluppo e partenariato internazionale, gli interventi di emergenza sono realizzati dalla Protezione Civile.Lintendimento strutturare con la Protezione Civile un coordinamento operativo per meglio intervenire nelle situazioni di emergenza che sempre pi si manifestano a livello internazionale.[1] Art. 3 (Interventi di emergenza)1. In caso di eventi eccezionali causati da calamita, conflitti armati, epidemie, situazioni di denutrizione e gravi carenze igienico-sanitarie, laRegione e autorizzata a intervenire nel quadro della cooperazione e della solidarieta internazionali mediante:a) lorganizzazione diretta di aiuti per soccorsi rivolti alle popolazioni colpite, ai profughi e ai rifugiati;b) lassegnazione di contributi ai soggetti che organizzano aiuti per soccorsi rivolti alle popolazioni colpite, ai profughi e ai rifugiati;c) la fornitura diretta di attrezzature, medicinali, viveri, generi di conforto e quantaltro risulti necessario per consentire le normalicondizioni di vita.2. Gli interventi di cui al comma 1 e le modalita della loro attuazione sono deliberati dalla Giunta regionale, al di fuori delle procedure diprogrammazione di cui al titolo II e sono realizzati per il tramite del Fondo regionale per la protezione civile. I contributi di cui al comma1, lettera b), possono raggiungere il 100 per cento della spesa ammissibile e sono erogati in via anticipata e in unica soluzione, conlobbligo di presentare il relativo rendiconto.3. Gli adempimenti connessi allattuazione degli interventi previsti nel presente articolo sono demandati alla Direzione regionale della protezionecivile. 3. 2003-PERCORSO 2003-2008 4. Programma umanitario per prestazioni sanitarie di alta specializzazione Luglio 2003 Riunione interregionale sui programmi di Accoglienza ed assistenza per prestazioni specialistichesanitarie a favore di cittadini extracomunitari non erogabili nei paesi di provenienza Novembre 2004 DRG n.3135: approvazione del protocollo operativo Dicembre 2004 invio di copia della deliberazione al Ministero della Salute al fine di ottenere il parere delDicastero Gennaio 2005 Nota del Ministero della Salute, con richiesta di una pianificazione degli interventi umanitaricon specificazione dei termini di spesa previsti, di una identificazione delle patologie da trattare in relazionealle risorse strutturali di alta specialit presenti sul territorio e delle aree di provenienza prescelte Marzo 2005 Identificazione dei paesi di provenienza, compilazione elenco con numero interventi sanitariofferti, relativi costi e DRG Aprile 2005 Intesa alla pianificazione degli interventi sanitari da parte del Ministero della Salute Maggio 2005 DRG n.963 (6/5/05) modifiche e integrazioni della precedente delibera Giugno 2005 avvio del programma I ricovero umanitario 5. Protocollo operativo: criteri di ammissibilitIl cittadino straniero deve: Risiedere in un paese non appartenente allUnione Europea, con il quale nonsussistono rapporti convenzionali o accordi bilaterali in materia di sanit Non avere, di norma, parenti residenti in Italia Trovarsi in condizioni economiche disagiate Essere affetto da patologia severa, non a carattere cronico, non curabile nel paese diorigine, il cui trattamento riveste un carattere di urgenza (pericolo di vita oaggravamento della malattia o che comporti la presenza di grave disabilit fisica) 6. Protocollo operativo: modalit della richiesta La richiesta deve pervenire alla Direzione centrale salute da parte di Enti,Istituzioni, Organizzazioni pubbliche e private con sede nella Regione FriuliVenezia Giulia; non sono accettate domande avanzate da singoli I costi del trasporto in Italia e per il rientro nel Paese di origine e lospitalitdel cittadino straniero, tutte le procedure legali e amministrative perlottenimento del visto di ingresso in Italia saranno espletate dallEnteproponente 7. Protocollo operativo: procedura Le richieste di intervento sanitario devono pervenire allaDirezione centrale salute per essere sottoposte ad un primoesame in ordine alla sussistenza dei criteri di ammissibilit Listanza quindi sottoposta alla valutazione clinica del Gruppodi esperti entro il termine massimo di trenta giorni 8. Paesi di provenienza: criteri didentificazione Paesi con cui sono gi in atto progetti di cooperazione sostenuti dalla regione FVG Paesi che si trovano in situazioni contingenti di emergenza Paesi che hanno, in seguito ai flussi migratori, una comunit numericamentesignificativa in regione Paesi con cui gi in atto offerta di prestazioni sanitarie in alcune strutture dellaRegione FVG Paesi i cui cittadini vengono sostenuti da associazioni di volontariato iscritte alRegistro delle Organizzazioni di Volontariato FVG 9. Paesi di provenienza Paesi 2007 Paesi 2008 Albania Albania Bangladesh: non sono mai stati richiesti ricoveri, non ci sono Bielorussiaprogrammi di cooperazione decentrata, nassociazioni che hanno Burkina Fasomanifestato disponibilit Ecuador: richiesta ambasciata Ecuador per effettuare ricoveri e Bielorussia contemporaneamente formazione di medici locali che assistono ai Burkina Fasotrapianti al Burlo Guinea Bissau Guinea Bissau Iraq Iraq Libano Libano Palestina Mauritania: richiesta da parte dellAssociazione Mauritania FVG che titolare di un progetto di cooperazione decentrata nel paese Pakistan Palestina Senegal: in 3 anni di presenza nellelenco non sono mai statirichiesti ricoveri anche se esistono progetti di cooperazione Pakistandecentrata in area sanitariaUcraina Somalia: per la situazione contingente locale non possibile Venezuelaeffettuare le procedure per il trasporto e la fuoriuscita dal paese deicittadini che potrebbero usufruire del programmaUcrainaVenezuela 10. Strutture sanitarie individuate e prestazioni offerte IRCCS Burlo GarofoloTrapianti di midolloInterventi ortopediciInterventi chirurgia pediatrica (patologie toraco-addominali e urologiche) Azienda Ospedaliero-Universitaria di Trieste Ospedaliero-Interventi di NeurochirurgiaCura malattie infettive e parassitarieRicoveri in rianimazione Azienda Ospedaliera S.Maria degli Angelidi PordenoneInterventi oculisticiInterventi di chirurgia della manoInterventi di chirurgia maxillo-facciale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine Ospedaliero-Interventi oculisticiInterventi di NeurochirurgiaInterventi di Chirurgia PlasticaInterventi di chirurgia maxillo-facciale 11. Richieste e ricoveri /paese di provenienzaPaese di provenienza N. Richieste N. Ricoveri N. Ricoveri non N. Ricoveriautorizzati autorizzati effettuatiAlbania55 3Burkina Faso 10 1 0Guinea Bissau22 2Iraq 66 4Libano 11 0Marocco11 0Ucraina55 5Venezuela44 2TOTALE 25 241 16 12. N. Ricoveri /tipo di prestazione e struttura sanitariaTipo dintervento Struttura sanitaria N. interventiTrapianto midollo Burlo Garofolo9Correzione chirurgica lussazione ancheBurlo Garofolo1Correzione chirurgica ipospadia grave Burlo Garofolo2Intervento chirurgico rabdomiosarcoma Burlo Garofolo1Correzione chirurgica Piede torto Burlo Garofolo1Correzione chirurgica malformazione artiBurlo Garofolo1Intervento neurochirurgia neoplasia cerebrale AOU Udine 1TOTALE16 13. N. Richieste /AssociazioneAssociazioni N. richiesteAGMEN-FVG 2Associazione Bambini Chirurgici Burlo 2Comunit di S. Egidio 2CSVS1Fondazione Luchetta 7LILT1SPES 10Totale 25 14. PERCORSO 2009 - 2013 15. Ricoveri 2009SINTESI RICOVERI 2009 ASSRProvenienza Tipo di ricoveroIntervento pseudo artrosi della tibia e delperoneS. Maria degli Angeli PN Kosovo straordinarioFistola artero venosa S. Maria degli Angeli PN Kosovo straordinarioTrapianto midollo IRCCS BurloUcrainastraordinarioIntervento chirurgico correttivo (mano torta) S. Maria degli Angeli PN HaitistraordinarioBiopsia e rimozione chirurgica displasiaS. Maria degli Angeli PN HaitistraordinarioNeoplasia cerebrale S. Maria della Misericordia UD Eritreastraordinario 16. PRIORITA ed INDIRIZZI OPERATIVI: Azione umanitaria La Cooperazione allo Sviluppo e lazione umanitaria rappresentano le due attivit complementari con cui i Paesi ad altoreddito intervengono nei Paesi meno sviluppati. Se la Cooperazione lo strumento per permettere la crescita il pi possibile armonica di chi ha bisogno di avanzare perdiventare pi solido, lAzione Umanitaria rappresenta laspetto preliminare/complementare alla Cooperazione. Infattiattraverso una azione che fondamentalmente di sostituzione, cio di intervento con progetti, uomini e mezzi dove alloro posto vi sarebbe il nulla, essa cerca di risolvere problemi immediati, ma anche di porre le premesse per uno sviluppoin cui la Cooperazione possa agire su un terreno gi sensibile. La nostra Regione in generale ed il Sistema Sanitario Regionale nella sua sfera di competenze hanno tradizionalmenteespresso la capacit di coniugare peculiari livelli di attenzione e di disponibilit con la realizzazione di interventi tempestivie qualitativamente efficaci.Partendo da queste premesse la Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali, dintesa con laProtezione Civile intende sviluppare 2 linee di lavoro triennali: Le Risorse Umane Le Tecnologie Sostenibili (appropriate) 17. Le Risorse UmaneLe PersoneLa Direzione Centrale intende individuare I Professionisti del SSR idonei a svolgere attivit nellambito dellAzione Umanitaria e di Protezione Civile Team integrati ad alta capacit operazionale (medici, infermieri, logisti, amministratori di terreno) Ambiti sanitari di intervento (Grandi Emergenze e Catastrofi, Chirurgia Plastica e Ricostruttiva , Materno-Infantile, Salute Mentale) Promuovere la formazione continua dei ProfessionistiI ProgettiIl saper fare progetti una valorizzazione significativa delle Risorse UmaneLa DCSPS intende promuovere lacquisizione di competenze nella valutazione, elaborazione, gestione di progetti umanitaricon lobiettivo di elaborare e gestire direttamente progetti umanitari entrare nel network degli attori umanitari nazionali e internazionali in sanit selezionare progetti umanitari di ONG di cui diventare sponsor/partner selezionare settori sanitari per progetti di prestazioni di eccellenza, erogandole dove sono i beneficiari, oppure accogliendosingoli beneficiari nelle strutture sanitarie individuate della Regione 18. Censimento degli Operatori Umanitari e della Protezione Civile del SSR della Regione FVGQuesto Censimento si svolto su iniziativa della Direzione salute, inviato alle Direzioni Generali Aziendali chiedendone la pi ampia diffusione Il censimento non aveva valore obbligatorio per le Aziende, a la sua diffusione stata a macchia di leopardo Alcune Aziende sono state puntuali, altre no I risultati sono numericamente modesti, ma da considerarsi solo una parte, probabilmente minoritaria, dellesistente Abbiamo ricevuto 23 risposte. Queste provengono da7 medici / 8 infermieri / 2 fisioterapisti / 1 tecnico di radiologia / 1 nutrizionista / 1 psicologo / 2 amministrativo / 1 dipendente del SSR che non ha specificatochiaramente la sua attivitDi questi 19 hanno maturato esperienza in ambito umanitario 3 in ambito di Protezione Civile 1 possiede un curriculum vitae senza evidente e specificata esperienza di terreno ed ha inviato infatti il solo cv senza rispondere al questionarioDei 20 operatori presi in considerazione 8 hanno lavorato in missioni con totale o prevalente utilizzo di lingua straniera (inglese o francese), di cui 6 provenienti dalla stessa Azienda e dalla stessa U.O. 4 2 medici e 2 infermieri hanno avuto un periodo di missione superiore a 6 mesi le missioni con la Protezione Civile, come previsto, sono state tutte di brevissima durata (masimo15 giorni, minimo 2) 12 operatori provengono dalla stessa Azienda, ASS 3 Alto Friuli e dalla stessa U.O., per ragioni storiche di effetto di trascinamento di alcuni operatori, medicied infermieri, con ruolo di leadership riconosciutaConclusioni Questo questionari ha permesso di fare solo un primo passo verso un censimento effettivo dei dipendenti del SSR con esperienze operazionali in ambito di attivitumanitaria e di protezione Civile. Tre aspetti sembrano tuttavia emergere un numero ridotto di operatori con esperienza prolungata una minoranza che utilizza le lingue straniere come lingue veicolari per alcuni che hanno specificato lepoca della missione umanitaria la stessa stata effettuata a inizio del percorso professionale, e dunque difficile valutarne ilvalore aggiunto complessivo, a parte quello di esperienza di vita personale Il censimento effettivo resta comunque da effettuare, e potr essere considerato conclusivo solo quando lo stesso sar diffuso capillarmente dalle Aziende 19. Tecnologie Sostenibili (appropriate)La DCSPS ritiene prioritario sviluppare il concetto di tecnologie appropriate, svincolate da logiche diprofitto o di progresso tecnologico puro, ma invece mirate allefficacia, nel rispetto del contesto di applicazioneIl concetto di Tecnologie Appropriate si sviluppa in 4 direzioni di sostenibilit1.Tecnologica2.Culturale3.Economica4.GestionaleLa Direzione Centrale considera la nostra Regione come un luogo ideale per avviare un lavoro di riflessione, diinvestimento intellettuale e di progetti sulle Tecnologie SostenibiliIn tal senso si avviato un giro iniziale di contatti informali con Enti Pubblici e Privati per creare un tavolo dilavoro ricevendo un appoggio preliminare forteLa Direzione Centrale intende coordinare nel tempo questo sforzo intellettuale e progettuale, facendo della nostraRegione un luogo di leadership nel settore delle tecnologie sanitarie sostenibili 20. GRAZIE DELLATTENZIONERoberto BrancatiCapo SegreteriaAssessore salute e protezione sociale Regione Friuli Venezia GiuliaRiva Nazario Sauro 8 34124 Trieste, Italia e-mail [email protected] +39 040 3775632tel +39 040 3775501 21. INTEVENTO DELLASSESSORE ALLASALUTE, INTEGRAZIONESOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALIProf. Vladimir Kosic LE DIMENSIONI INTERNAZIONALI DELLA POLITICA DELLA SALUTEDELLA REGIONE FVG venerd 26 Febbraio 2010Conference Center Polo Universitario di Gorizia Scienze Internazionali e DiplomaticheGorizia, via Alviano 18 22. Negli ultimi anni sono numerose le esperienze di singole Aziende Sanitarie regionali, diassociazioni di volontariato e di enti locali che hanno attivamente contribuito, direttamente o tramitela partecipazione a progetti promossi da soggetti terzi, ad iniziative di cooperazione socio-sanitariain ambito internazionale.Prendendo le mosse da questo patrimonio di esperienze e di valori consolidatosi nel tempo, conDelibera di Generalit n. 2618 dd. 26 novembre 2008 la Giunta regionale ha preso atto delDocumento strategico Le dimensioni internazionali della politica della salute della RegioneFVG per il periodo 2009-2013, strategia ad hoc, distinta da quella complessiva di cooperazioneinternazionale ma con essa necessariamente coerente ed integrata sotto il profilo delle finalit daperseguire.Nella consapevolezza della responsabilit che le strategie e le metodologie di cooperazione socio-sanitaria rispondano ad una chiara e precisa etica professionale, crediamo si renda sempre pinecessario cominciare ad utilizzare un linguaggio comune che, partendo dai problemi e dai realibisogni di salute, focalizzi lattenzione sugli aspetti della programmazione e della correttavalutazione, in maniera da iniziare a misurare risultati anche piccoli ma tangibili in termini diguadagno di salute delle popolazione che sono parte integrante e fondamentale dei nostriprogrammi di cooperazione socio-sanitaria internazionale.In questo quadro di riferimento la Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria e politichesociali intende promuovere interventi integrati e sostenibili che possano contribuire allo sviluppo dipolitiche sanitarie e sociosanitarie, di servizi e di azioni specifiche in grado di coniugare i temi dellasalute, della coesione sociale e dello sviluppo economico sostenibile a livello locale e globale.Costituiscono il sistema di valori scelto dalla Regione FVG: la responsabilit collettiva: la titolarit della tutela della salute dellintera Comunit, che se ne assume lonere e il compito la programmazione delle attivit basata sullanalisi dei bisogni lUniversalit: il sistema sanitario regionale simpegna a perseguire la parit di accesso ai servizi per tutti i cittadini, proporzionalmente ai loro bisogni e indipendentemente da luogo, et, etnia, religione e classe sociale di appartenenza; lUniversalit condizione necessaria di Equit e di tutela delle fasce pi deboli della popolazione la sussidiariet solidale: coniugazione dei principi di Sussidiariet e Solidariet, valorizzazione delle esperienze consolidate con il no-profit regionale attenzione ai bisogni dei pi deboli (donne e bambini) centralit del territorio: il territorio nelle sue comunit politiche, organizzative e gestionali costituisce il centro del sistema, anche nellottica della molteplicit dei soggetti produttori di salute approccio integrato: gli obiettivi di salute si perseguono con un efficace ed efficiente servizio pubblico e con lapporto integrato di tutti i soggetti, pubblici e privati sostenibilit: le scelte sono improntate alla sostenibilit economica e sociale, nellottica del massimo impatto in termini di salute; il controllo della spesa attuato attraverso la valorizzazione dellappropriatezza e degli interventi pi efficaci per tutti; la difesa delluniversalit e della qualit comporta un approccio basato sulle priorit nellambito della definizione dei livelli di assistenza Partecipazione: i cittadini non sono oggetti ma soggetti delle decisioni in termini di salute. Perch la loro partecipazione sia sostanziale, necessario promuovere lo sviluppo delle loro competenze per una scelta libera e consapevole dei comportamenti, dei servizi e delle cure.Le cinque aree tematiche di interventi prioritari identificate sono: 23. a) area della disabilit b) area dello svantaggio sociale e psicosociale c) area materno-infantile d) area delle tecnologie biomediche avanzate e) area della gestione dei sistemi sanitari Le tre dimensioni di intervento sono:a) Europeab) cooperazione internazionalec) Azione umanitaria Il diritto alla salute, in quanto diritto inalienabile delle persone e delle comunit, diventa impegno primario, che coinvolge la politica e che i tecnici non possono eludere. lassessore regionale alla salute, integrazionesociosanitaria e politiche sociali prof. Vladimir Kosic 24. INTERVENTO DELLASSESSORE ALLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE,AUTONOMIE LOCALI E SICUREZZA, RELAZIONI INTERNAZIONALI ECOMUNITARIEDott.ssa Federica Seganti LE DIMENSIONI INTERNAZIONALI DELLA POLITICA DELLA SALUTEDELLA REGIONE FVGvenerd 26 Febbraio 2010 Conference CenterPolo Universitario di Gorizia Scienze Internazionali e Diplomatiche Gorizia, via Alviano 18 25. h. 09,30 Introduzione generale Assessore Federica Segantitema: PRINT Piano Regionale per le Politiche a valenza Internazionale appuntiCon il termine internazionalizzazione si sono intesi pi comunemente queiprocessi attraverso i quali le imprese investono sui mercati esteri e molto spesso taliprocessi vengono confusi con ci che viene definita delocalizzazione.Internazionalizzazione e delocalizzazione sono situazioni affatto diverse, riguardandola prima fattispecie a processi finalizzati alla acquisizione di crescenti quote dimercato nei Paesi nei quali si scelto di investire mentre, la seconda, orientata allariduzione dei costi di produzione mantenendo inalterato loriginale mercato diriferimento.Oggi si conviene, almeno tra gli addetti ai lavori, che con il termine diinternazionalizzazione ci si riferisce ad un fenomeno in continua evoluzione cheriguarda non solo il settore produttivo ma anche i settori della PubblicaAmministrazione e della societ Civile.La internazionalizzazione della PA origina dalla consapevolezza del proprio ruolo:sempre meno produttrice di atti e sempre pi responsabile di fatti e in taleorientamento la regionalizzazione, fenomeno crescente fin dagli anni 80 in ambitoeuropeo, ha trovato una ragione dessere quale requisito indispensabile per la tutela diinteressi su scala territoriale.I motivi che stanno alla base di tale presa di coscienza sono dovuti a diversi fattori: Alla esigenza di riconoscere la autonomia locale, decentralizzando il potere a livello periferico in unottica non solo burocratica ma anche sussidiaria Al fenomeno sociale del regionalismo quale filosofia che afferma la dimensione delluomo nella costruzione di unEuropa vicina ai cittadini attraverso lintegrazione dal basso Al fenomeno, come gi detto, prima economico e ora anche sociale, della globalizzazione che, attraverso logiche competitive anche a livello territoriale, produce il cosiddetto localismo ovvero lesigenza di affermare lidentit di un territorio e dei suoi abitanti nel confronto con il resto del mondo.Il processo della globalizzazione in atto ha infatti generato una percezione sempremaggiore della interdipendenza sia economica che sociale esistente tra distinte realtterritoriali sub statali e non necessariamente limitrofe.Daltro canto il progressivo aumento delle competenze comunitarie non ha affattoridimensionato ma anzi ha esaltato il ruolo della PA del Paese membro soprattutto inambito regionale.Tali competenze in ossequio al principio della sussidiariet sono complementari enon sostitutive delle funzioni in capo alle amministrazioni statali.La recente riforma dei fondi strutturali ha inoltre messo in rilievo il ruolo di indirizzodella Commissione e ha affermato lautonomia gestionale delle regioni; in sintesi le 26. PA regionali sono lo snodo cruciale tra la pianificazione e la attuazione degliinterventi di sostegno della politica comunitaria con ruolo non certamente marginalema attivo nella definizione di questultima sia nella fase ascendente che in quelladiscendente.Quattro, almeno, sono le categorie della dimensione dellinternazionalizzazione delsettore pubblico che si riferiscono alla tipologia di attori con i quali la regione o lentelocale interagisce nella propria azione di internazionalizzazione: Rapporti con le istituzioni comunitarie Rapporti con gli organismi internazionali Partecipazione ad associazioni e/o a network internazionali Cooperazione decentrataSolo un breve accenno per quanto concerne il processo di internazionalizzazionedella societ civile oggi sempre pi organizzato in forme associative di vario genere.La dizione partenariato, che inizialmente aveva una accezione puramente legata alleistituzioni, in tempi molto rapidi sembrerebbe essere diventata sinonimo dineocorporativismo ; ovvero apertura a diversi soggetti rappresentativi dei cittadini(sindacati, camere di commercio, rappresentanze delle imprese, delle universit edella ricerca, del settore bancario e terzo settore) al processo decisionalerelativamente alla pianificazione dello sviluppo locale che , pur risiedendo in luoghimolto lontani tra loro, sono accomunati da problematiche ed interessi comuni,interloquiscono continuamente e possono costituire un indubbio valore aggiunto nelladefinizione ed attuazione delle politiche di sviluppo locale.Tutto il sistema delle relazioni internazionali , cos come tracciato, possibile conlintroduzione dal 2003 della Legge 5 giugno 2003 n. 131, Legge La Loggia,fortemente voluta dalle Regioni e dal mondo delle autonomie locali.Tale legge adegua lordinamento della Repubblica alle modifiche introdotte al TitoloV della Costituzione dalla Legge n. 3 del 2001, prevedendo le norme necessarie perrendere operative le nuove funzioni delle Regioni e degli enti locali nellambito di unprogressivo federalismo ed in particolare contiene disposizioni relative ai rapporticomunitari ed internazionali delle Regioni e alla disciplina del potere sostitutivo delGoverno.Si tratta in estrema sintesi di stipulare intese o accordi internazionali nelle materie dipropria competenza legislativa e di partecipare direttamente alla formulazione di atticomunitari nella c.d. fase ascendente.Queste lunghe premesse per motivare lintroduzione nel Programma di Governo diquesta legislatura la esigenza di predisporre un Piano regionale per le politiche avalenza internazionale, PRINT, quale strumento per la definizione delle strategie, laprogrammazione degli interventi e la valutazione dellefficacia dellazioneinternazionale della Regione FVG.Si tratta di uno strumento che affronter momenti ben definiti: 27. La pianificazione che espliciter gli obiettivi da raggiungere distinguendo traobiettivi generali e specifici di settore La programmazione dove verranno previste modalit e tempistiche eprocedure condivise La attuazione dove verranno selezionate le iniziative e verranno identificati,dove possibile, i soggetti pi meritevoli La valutazione ex ante e ex postLa Regione gi a partire dallo scorso anno ha avviato una nuova iniziativa bendefinita finalizzata alla realizzazione di un sistema di governo dellintera materiastrutturato in modo tale da garantire la piena partecipazione di tutte le direzioniregionali e dei diversi attori del territorio nel forte convincimento che per il processodi internazionalizzazione del FVG non si possa prescindere da un approccio intermini unitari, pur nel rispetto delle peculiarit dei singoli settori.Nel giugno del 2009 sono state approvate dalla Giunta Regionale le linee generali diindirizzo per il PRINT e a met dello scorso novembre stato costituito presso laDirezione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie il Gruppo di Lavorointerdirezionale per la implementazione del Piano che ha gi iniziato il suo lavoro.Come gi ricordato, le direttrici di marcia sono sostanzialmente due.La prima rappresentata dalla capacit di stipulare protocolli ed accordi bilateralinelle aree in cui storicamente il FVG ha intrattenuto rapporti.Con il centro e sud est Europa, infatti, la nostra regione ha, da sempre, tessutorelazioni che in tempi recenti si sono concretizzate con alcuni di quei paesi in preciseazioni strutturali per il tramite appunto di accordi bilaterali sottoscritti dal PresidenteTondo su delega del nostro Ministero Affari Esteri ( il caso della Serbia e dellaBulgaria nel settore dellInformation Technology per la Pubblica Amministrazionecentrale di quel Paese).Non solo, in fase di riconversione la Comunit di Lavoro Alpe Adria daorganizzazione che ai tempi della cortina di ferro superava di fatto diversit di nonpoco conto, a soggetto rappresentativo di territori ampi con politiche multisettorialicomuni e possibile interlocutore della Commissione Europea nelle fasi della futuraprogrammazione.La prossima programmazione comunitaria la vera sfida che la regione assieme aipropri territori, anche con lo strumento PRINT, dovr affrontare.L approccio giocoforza in termini di macroaree europee funzionali dove interessicomuni si tradurranno in priorit comuni ed azioni concrete con capacit attrattive neiconfronti dei fondi strutturali europei.Gli interessi in gioco sono molteplici ed inimmaginabile che la nostra regione possaaffrontare la partita da sola.Basta pensare alle politiche sui 10 corridoi paneuropei, dove i tempi di attivazionediversificati produrranno inevitabilmente lo sviluppo prioritario di una macroarearispetto ad unaltra, alle reti di trasporto trans-europee (TEN-T Trans-EuropeanNetworks-Transport) che includono tutte le pi grandi vie di comunicazionenellUnione Europea terrestri, marittime, aeroportuali e reti di gestione dellospedizionamento. 28. Lo scorso 6 ottobre inoltre stato sottoscritta a Bruxelles la partecipazione dellaregione FVG al corridoio Baltico Adriatico nellambito delle reti di trasportopaneuropee e lo scorso 18 gennaio stata presentata al Parlamento Europeo unaproposta di risoluzione sulla strategia dell UE per la regione danubiana ( dal maredel nord al mar nero con collegamenti con tutti i 10 corridoi paneuropei).Per sintetizzare il FVG inserito in unarea molto vasta confinata da tre mari cheintercetta la direttrice nord-sud verso il bacino del mediterraneo e ovest est verso ilmar nero.Dunque una situazione in grande e continua evoluzione in unarea i cui collegamentisaranno potenziati con agevolazione dellaccessibilit complessiva dove il FVG nonpotr non partecipare attivamente alle politiche di sviluppo multisettoriali conprevedibili e concreti ritorni per la crescita dei nostri territori 29. 04/03/2010Cooperazione decentralizzata, Lesperienza spagnolaJosep Ramon BalanzatDirettore Generale alla CoperazioneGoverno delle Isole Baleari1 30. 04/03/2010Realizzata da qualsiasi ente distinto dallAutorit Centrale: Comunit Autonome Province, Consigli Insulari Comuni Universit Altri (Fondi di coperazione)2 31. 04/03/2010Spagna: un Paese decentralizzatoUn Governo e un Parlamento per ogniComunit Autonoma (CCAA)Trasferimento e gestione dellecompetenze in materia di: sanit, pubblicaistruzione, politiche giovanili, politichesociali, politiche ambientali, ecc. 3 32. 04/03/2010Origini della cooperazione decentralizzataAnni 80: gemellaggi tra comuni spagnoli e comunilatinoamericani (Nicaragua, Chile) e del SaharaOccidentaleInizi anni 90: progressiva incorporazione delle CCAA aquesto processoMet anni 90: boom della cooperazione (movimento07% e crisi Grandi Laghi). Incorporazione della maggiorparte degli enti locali. 4 33. 04/03/2010Inizi della Cooperazione decentralizzata (decennio 80-90)Cooperazione a livello comunale pi dinamica di quellaregionale. Creazione di Fondi Comunali di CooperazioneScarsa capacit istituzionale di gestione interna deiprogrammi e progettiLa maggior parte dei fondi gestiti da OngAssenza di strumenti di pianificazione e valutazione 5 34. 04/03/2010Consolidazione della Cooperazione decentralizzata(I) Le CCAA leaders in termini di volumedi cooperazione decentralizzata allo sviluppo Configurazione di unit di specialisti allinterno dellamministrazione Legislazione, Pianificazione e Valutazione della coperazione regionale allo sviluppo6 35. 04/03/2010Consolidazione della Coperazione decentralizzata(II) Creazione di nuovi strumenti che facilitano i processi amministrativi: le Agenzie Regionali di Cooperazione Aumenta il peso della cooperazione diretta rispetto alle sovvenzioni alle ONG. esempio: la Giunta Andalusa gestisce direttamente, nel 2008, il 54% del bilancio (43 milioni di )7 36. 04/03/2010Evoluzione della Cooperazione decentralizzata (milioni di euro) 663512 442 385,2312 286261 207,9 208 183,3 168,8116 8825,1 31,891993 19941995 1996 1998199920002001 2002 2003 2004 20052006 2007 20088 37. 04/03/2010Proporzione Cooperazione decentralizzata /AOD Espaa 2000 16% 2001 11% 2002 14% 2003 16% 2004 16% 2005 26% 2006 11% 2007 14% 2008 15% 2009 14% 2010 13% (previsione) 9 38. 04/03/2010 Contributi previsti 2010CCAA 510 milioni Comuni 153 milioni Universit 9,5 milioni Totale AOD Governo 5.265 milioni Centrale10 39. 04/03/2010Ambiti di Attuazione (percentualiapprossimate)Cooperazione allo sviluppo (75%)Azione umanitaria e aiuti di emergenza (10%)Sensibilizzazione e educazione allo sviluppo (15%)11 40. 04/03/2010 Paesi prioritariAmerica Latina destinazione principale dei finaziamenti (50% circa): Peru, Nicaragua, Guatemala, Colombia, Ecuador, Rep. DominicanaMarocco, Palestina e i rifugiati Saharauis rappresentano un secondo blocco Mediterraneo prioritarioNegli ultimi dieci anni aumenta molto la cooperazione in Africa Subsahariana: Senegal, Etiopia e Mozambico 12 41. 04/03/2010 Settori prioritari (percentuali approssimate)Infrastrutture e servizi sociali (30%-50%)Educazione e formazione (20%)Sanit di base (10%-20%)Settori produttivi (10%-20%)Altri (10%-20%)13 42. 04/03/2010Cooperazione MultilateraleModalit di cooperazione recente, cominciatanegli ultimi dieci anniCCAA e alcuni comuni di grandi dimensioni(Madrid, Barcelona)Principali attori multilaterali: Programma ART,UNRWA, UNICEF, UNDP, OEI, etc. 14 43. 04/03/2010 Problemi con la cooperazione centraleSfiducia iniziale, conflitto di competenzeMancanza di cordinamentoDelegittimazione (non riconoscimento) dei rappresentantidella cooperazione decentralizzata sul campo15 44. 04/03/2010 Sfide cooperazione decentralizzataRaggiungere lo 07% del bilancio annualeAcquisire personalita propia, potenziare le specificitpropie delle amministrazioni localiCoordinazione e complementariet con il resto di agentidella cooperazionedecentralizzataedellamministrazione centraleConsolidare la pianificazione, la valutazione ed i sistemidi gestione della qualit degli aiuti16 45. Mappatura progetti internazionali in ambito socio-sanitariodella Regione Friuli Venezia Giulia (2000-2009)Indice:Sintesi Generale 1Sintesi mappatura progetti regionali su fondi comunitari in ambito sociosanitario4Sintesi mappatura progetti di cooperazione allo sviluppo in ambito socio-sanitario 7finanziati dalla legge 19 della Regione FVG 46. Sintesi GeneraleDal 2000 al 2009 in Friuli Venezia Giulia sono stati promossi e finanziati 121 progetti internazionali inambito socio-sanitario, di cui 34 allinterno di programmi e fondi regionali, nazionali e comunitari e 87finanziati su fondi della cooperazione internazionale decentrata.Relativamente ai progetti nazionali e comunitari, di questi 22 su 34 sono stati promossi direttamente avalere su programmi comunitari (EQUAL e INTERREG), ma bisogna tenere presente che al momentodellelaborazione della presente mappatura sono stati avviati solo due progetti in ambito sociosanitarionella nuova programmazione comunitaria 2007-2013, e precisamente uno sul programma Alpine Space euno sul programma Italia-Austria. 1 47. Distribuzione per aree geografiche (in valore assoluto)Regionale7 Nazionale2 Comunitario5Europa centro orientale25 Transfrontaliero Slovenia10Transfrontaliero Austria 2Alpe Adria/alpino 11Altro SLO-CZ-UNGH2Sud-est Europa 12America Latina 24Africa 40Asia 4Medio Oriente9Totale 1212 48. Distribuzione per finanziamento(in valore assoluto)Fondi Regionali2 1 Lab. WIN 1 FreNesys - FESR art.10 1FSE EQUAL5INTERREG 17 ITA-AUT (1+1) 2 III A ITA-SLO10III B Spazio Alpino2 III C - Cadses, Innoref 2III A Transfr. Adriatico 1Fondi Alpe Adria 9UNOPS City to City 1Coop decentrata FVG (Legge 19) 87Totale 1211WIN Welfare Innovations per un mondo di persone. Sistemi integrati per la cittadinanza sociale (in base ad un accordo conalcune agenzie ONU)3 49. Sintesi mappatura progetti regionali su fondi comunitari in ambito sociosanitarioIn ambito socio-sanitario sono stati implementati 22 progetti a valere su fondi comunitari, dei quali 5 sulFSE (programma EQUAL) e 17 su INTERREG (su diverse linee di cooperazione transfrontaliera). In questa breve sintesi ragionata sui proponenti e sulle tipologie di attivit, nella quale si deciso dimantenere in ununica analisi tutti i progetti promossi a valere su fondi comunitari (EQUAL e INTERREG), vatenuto conto che i dati sono definiti dalla stessa natura dei programmi, in base quindi alle priorit e aisoggetti ammissibili previsti nelle rispettive linee di finanziamento.Punti principali che si evidenziano:- Si riscontra una ampia distribuzione rispetto ai proponenti, che sono 16 diversi soggetti su 22progetti, anche se di questi ben 14 sono un ente di pubblica amministrazione, e in particolare:o Lente regionale, seppur con diverse titolarit (la Regione, la DCSPS, lARS)o Enti provinciali (soprattutto per il programma EQUAL)o Aziende sanitarie e ospedaliereo Universit- Se si tiene conto dei partenariati e non solo dei proponenti, la presenza costante di alcunetipologie di soggetti molto evidente:o nei progetti INTERREG si registra la presenza in 12 progetti su 17 di Regione e/o Aziendesanitarie/ospedaliereo La distribuzione ancor pi concentrata nei progetti FSE EQUAL, nei quali, data anche latipologia di interventi previsti, c una presenza costante delle Province e delleorganizzazioni della cooperazione sociale- Si nota unassenza generale dei Comuni come proponenti (solo un progetto su Italia-Slovenia)- Per quanto riguarda invece la tipologia di intervento, la distribuzione differisce molto tra EQUAL eINTERREG:o Nei progetti EQUAL c una grande concentrazione sui temi della disabilit edellinserimento lavorativo di soggetti svantaggiatio Nei diversi progetti INTERREG la distribuzione pi diversificata, tanto da non potertrovare quasi nessun tipo di integrazione tra i diversi progetti e da risultare complesso farequalche tipo di aggregazione dati (va tenuto presente che nella precedenteprogrammazione comunitaria 2000-2006 della cooperazione territoriale e transfrontalierale linee di intervento in ambito socio-sanitario erano molto meno presenti e specifiche chenella programmazione attuale). 4 50. Distribuzione per proponente (in valore assoluto)Regione, DCSPS, ARS 7Azienda sanitaria e ospedaliera 4Enti locali (Province e Comuni) 4Universit3Altri enti (associazioni, formazione4professionale, cooperazione sociale)Totale22Un paio di specificazioni:-Se presi insieme, Regione e Aziende sanitarie e ospedaliere rappresentano il 50% del totale-In un paio di casi come proponenti ci sono la Regione Veneto e la Regione Emilia Romagna, ma si voluto inserirle nellinsieme dei proponenti Regione in quanto in quei progetti figurano come partner la Direzione Centrale e lARS del FVG 5 51. -Distribuzione tipologia di intervento(in valore assoluto)Disabilit/lavoro4Disagio sociale4Welfare/servizi sociali2Servizi sanitari (coordinamento) 3Servizio sanitario/Ricerca scientifica 4Servizi sanitari/digitali e informatici3Altro (pari opportunit, immigrazione) 2Totale 22Alcune specificazioni:-Spesso i progetti di cooperazione transfrontaliera prevedono al loro interno attivit di diverso tipo, che rende pi difficile una singola classificazione (per fare un esempio specifico, un progetto della ASS 2 Isontina di Gorizia prevedeva un coordinamento sulle politiche relative al disagio sociale, il recupero di un parco urbano e lo sviluppo di imprenditoria); qui si deciso di prendere come riferimento il tema dellobiettivo generale dei progetti;-Rispetto ai servizi sanitari si voluto, per una maggiore specificazione, dettagliare gli interventi, ma, se presi nel loro insieme, i progetti che trattano di servizio sanitario rappresentano il 46% del totale.6 52. Sintesi mappatura progetti di cooperazione allo sviluppo in ambito socio-sanitario finanziati dalla legge 19 della Regione FVGDati generali:- 87 progetti- 39 paesi- 3.157.190,21 euro di finanziamentoPunti principali che si evidenziano:- Ampia distribuzione per paesi (39 paesi per 87 progetti)o Spesso i paesi che presentano pi progetti sono beneficiari di progetti che si ripetono neltempo (lo stesso progetto in pi annualit) o che hanno lo stesso proponente (stessoproponente con progetti simili)- Forte prevalenza di progetti in Africa (40 su 87), ma:o Distribuzione molto frammentata per paeseo Pochi paesi con pi progettio Buona presenza in America Latina (24 su 87), con distribuzione maggiormente equilibrata- Assenza completa dellarea mediterranea (solo un progetto in Algeria)- Distribuzione caotica dei soggetti proponenti, alta frammentazione (59 diversi proponenti su 87progetti), tanto da non poter fare alcun tipo di aggregazione datiNelle pagine successive vengono presentati alcune tabelle e alcuni grafici con i dati dei progetti aggregatiper distribuzione geografica, tipologia e ambito di intervento. 7 53. Distribuzione Aree geografiche (in valore assoluto)America Latina 24Africa 40Asia 4Sud-est Europa 10Medio Oriente9Totale 87Distribuzione Aree Geografiche (in percentuale) Sud-est EuropaMedio11%Oriente10%America LatinaAsia28%5% Africa46%8 54. Distribuzione per Paesi (in valore assoluto) America Latina 24Argentina 4Bolivia 1Brasile 4Cile2Colombia2Cuba1Ecuador 4Messico 3Per2 Africa 40Algeria 1Angola2Benin 1Burkina Faso4Burundi 1Camerun 3Congo 1Costa dAvorio2Etiopia 5Guinea Bissau 1Kenia 1Mali1Mauritania2Mozambico 2Nigeria 2Senegal 7Sudan 1Tanzania2Uganda1Asia 4Bangladesh1India 1Vietnam 2Sud-est Europa10Bosnia Erzegovina 3Montenegro1Romania 2Serbia4Medio Oriente9Afghanistan 1Iraq1Libano4Palestina 3 Totale 87 9 55. Distribuzione per tipologia (in valore assoluto)Formazione / Educazione 27Assistenza socio-sanitaria45Infrastrutture e materiali14Specifico post-conflitto3Totale87Alcune specificazioni:-Si voluto inserire ununica categoria per lassistenza socio-sanitaria perch in tantissimi casi i progetti presentavano interventi integrati difficili da valutare in base alle informazioni disponibili-11 progetti integravano interventi di fornitura di infrastrutture sanitarie (ambulatori, ospedali, presidi medici, etc.) e di offerta/miglioramento di servizi sanitari-6 progetti di formazione sono specificatamente finalizzati allo sviluppo di imprenditorialit o allinserimento lavorativo10 56. Distribuzione per ambito(in valore assoluto)Esclusione sociale25Dipendenze (alcolismo)4Disabilit9Vittime di guerra 3Costruzione/miglioramento 6strutture sanitarieServizi sanitari24Sicurezza alimentare6Materno infantile 9Salute mentale1Totale87Alcune specificazioni:- I progetti nellambito dellesclusione sociale riguardano principalmente donne e giovani- I progetti nellambito della sicurezza alimentare integrano interventi specifici in ambito agricolo, dianalisi biologica o di ambito tecnico in alcuni settori (ad es. fornitura dellacqua).11 57. Opportunit di finanziamento dei fondicomunitari nel campo della salute Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 58. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della saluteSommario(2008-Secondo Programma dazione comunitaria in materia di salute pubblica (2008-2013) Calls attualmente aperte Altri Programmi: Progress 7PQ Cooperation- Health Research - Ideas People - CIP sezione ICT Policy Support Programme IMI Cooperation- living)(Innovative medicine initiative) AAL (Ambient assist living) Network europei:EUREGHAERRIN Ruolo Ufficio di Bruxelles Direzione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 59. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della salute Panoramica generale salute in ambito UE Art. 168 ex articolo 152 del Trattato CE 1993-2002 otto distinti programmi 2003-2008 primo programma dazione comunitaria in materia di salute pubblica Decisione n 1786/2002/EC 2008-2013 secondo programma dazione comunitaria in materia di salute pubblica Decisione n 1350/2007/ECDirezione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 60. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della salute Programma salute pubblica UE Integrare, sostenere e conferire valore aggiunto alle politiche degli Stati membri attraverso 3 obiettivi:1. Migliorare la sicurezza sanitaria dei cittadini 2. Promuovere la salute riducendo le disparit sanitarie 3. Generare e diffondere informazioni e conoscenze sulla salute suddettiNB: nellallegato alla Decisione istitutiva del secondo programma salute pubblica UE i vari strand riferiti ai suddetti obiettivi Direzione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 61. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella salute Dotazione finanziaria 321.500.000 euro per tutto il periodo Budget 2010: 46.984.640 euro Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 62. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella saluteStruttura del programma Frequenza: Calls pubblicate con cadenza annuale Finanziamento UE: dipende dalla tipologia del meccanismo finanziario Documenti di riferimento: work plan annuale e bandi pubblicati, nonch Guide for applicants Paesi ammissibili: Paesi membri UE Paesi EFTA/SEE Paesi terzi (art 11 Dec 1350/2007/CE Durata e Progetti: generalmente triennale Autorit Esecutiva: Agenzia esecutiva per la salute ed i consumatori (EAHC Executive Agency forHealth and Consumers) importante website EAHC Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 63. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della saluteWORK PROGRAMMEDocumento fondamentale in quanto stabilisce: le priorit da rispettare e le azioni da intraprendere i criteri relativi alla percentuale del contributo finanziario della Comunit (definiscelutilit eccezionale) i criteri di selezioneDirezione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 64. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella salute MECCANISMI DI FINANZIAMENTO Inviti a presentare proposte per progetti Inviti a presentare offerte Azioni comuni Sovvenzioni di funzionamento Conferenze nel settore della sanit pubblica e della valutazione delrischio Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 65. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della salute Invito a presentare proposte per progetti (1) Importo totale 13.399.640 euro = 28,5% del bilancio operativo Unidea progettuale deve corrispondere ai topics descritti nelle sezioni 3.2-3.3-3.4 del 3.2-3.3-WP, NON solo alla descrizione pi generale ed ampia della call Contributo UE: 60% - elevabile a 80% se proposta risulta di utilit eccezionaleDirezione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 66. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della salute Project proposals look as what is asked for - example 3.2.1 - PROTECT CITIZENS AGAINST HEALTH THREATS 3.2.1.1 - Develop prevention and control of existing or emerging communicable diseases (no number) Improve control of communicable diseases (no number) - Setting up a tool kit for immunisation registries, indicating ways of cooperation with ECDC, and examining the conditions of its transfer, adaptation and use in Member States. The aim is to improve national, regional and local reporting systems on issues related to immunisation using a common tool and thereby facilitate comparison between Member States immunisation coverage.Direzione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 67. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella salute Invito a presentare proposte per progetti (2) Non tutte le priorit sono aperte per gli inviti a presentare proposte Alcune priorit tradizionali quali: tabacco, alcohl, health inequalities,cancer quastanno non sono contemplate dalla Call for proposal Nuova priorit: cardio vascular deseases Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 68. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella salute Joint actions Azioni congiunte della Comunit e di uno o pi Stati Membri Importo totale 10.600.000 euro = 22,6% del bilancio operativo Contributo comunitario non superiore al 50% - elevabile a 70% se coinvolte organizzazioni di 10diversi Paesi o organizzazioni di 3 Paesi che hanno aderito dopo il 1 Maggio 2004) Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 69. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della saluteAree tematiche delle joint actions: Reinforce global health securtity capacity Safety of blood, tissues, cells and organs Reduction of health inequalities Cancer Alzheimers disease and other dementias Rare diseases - Orphanet database Rare diseases- European Surveillance on Congenital Anomalies (EUROCAT) network Injury prevention European Health and Life Expectancy Information System European Health Information System (telemedicineDirezione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 70. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella saluteSovvenzioni di funzionamento Importo totale: 2.000.000 4,3% bil.operativo: Fondi per supportare specialized network (ad es. per pagare ilsegretariato di un network) Verr considerata la qualit del programma di lavoro del network laqualit del management Contributo UE: 60% elevabile a 80% in caso di utilit eccezionale Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 71. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della salute Conferenze Importo 600.000 euro 2 3.2-Devono avere una dimensione europea: partecipanti da almeno 10 Paesi che partecipano al 2 PHP punti 3.2-3.3-3.3-3.4 del WP2Organizzate da un ente pubblico o ente senza fine di lucro con sede in uno dei Paesi partecipanti al 2 PHP NB: previsto sovvenzionamento diretto per conferenze della Presidenza di turnoDirezione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 72. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della salute CALLS 2010Pubblicate in data 22 Dicembre 2009, relativamente a: Inviti a presentare proposte, azioni congiunte, conferenze e sovvenzioni difunzionamento Deadline: 19 marzo 2010 Risultati: non prima del 31 Luglio 2010 Le negoziazioni devono essere terminate inderogabilmente entro il 31 Dicembre 2010Direzione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 73. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della salute SPECIAL NOTICE PUBBLICATA CON LA CALL:FONDI DESTINATI SOLO PER UN NUMERO LIMITATO DI PROGETTI ECCELLENTI CHE DIMOSTRANO DI POTERFORNIRE UN REALE VALORE AGGIUNTO EUROPEO INDICATIVE AVERAGE COMMISSION CONTRIBUTION Instruments Projects Joint Actions GrantsConferencesGeneral PH ConferencesIndicative average size of 1.000.000 1.000.000400.000 80.000 200.000the Commissioncontribution in EurosIndicative number of13 10 5 51funded proposals Indicative number of 5 Depending on availability 2 20proposals on the reserveof fundinglistDirezione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 74. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella salute PROCEDURA DI SELEZIONE Altamente competitiva Solo le proposte che corrispondono a tutti gli award criteriapotrannoessere finanziate Deadline per le negoziazioni:Se una proposta viene selezionata, la deadline per la negoziazione sara il 31Dicembre 2010Se le negoziazioni non saranno ultimate entro la suddetta data saranno considerateannulled Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 75. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella salute CHECK- MANDATORY CHECK-LIST Alla fine di ogni application form Da stampare assieme allapplication form Va riempita a mano, datata e firmata Se la check-list o qualsiasi altro documento richiesto NON vienecheck-allegato, la proposta viene immediatamente respinta Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 76. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella saluteAltre opportunit di finanziamento Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 77. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della saluteProgressSettori di intervento: Occupazione Integrazione e protezione sociale Condizioni di lavoro Lotta alle discriminazioni Parit uomo-donna uomo-Direzione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 78. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della saluteCompetitiveness and Innovation framework Programme (CIP) sezione: ICT Policy Support Programme per: stimolare linnovazione e la competitivit attraverso un maggiore utilizzo dellICT da parte di cittadini, governi e imprese.Bando 2010 pubblicato a gennaio - in scadenza il primo giugno 2010, dispone di un budget comunitario di circa 115 milioni dieuro. Il bando suddiviso nei seguenti temi: Theme 1: ICT for low carbon economy and smart mobility (ca 19M);Theme 2: Digital Libraries (ca 30M); 14MTheme 3: ICT for health and inclusion (ca 14M);Theme 4: Open innovation for future internet-enabled services in smart cities (15M); (13MTheme 5: ICT for improved services for citizens and businesses (13M);Theme 6: Multilingual Web (16M). Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 79. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella salute 7 PQ Cooperation Health Biotechnology, generic tools and technologies for human health - producing knowledge that will beapplied in the area of health and medicine; Translating research for human health - making sure that basic discoveries have practical benefits andimprove the quality of life; Optimising the delivery of health care to European citizens - ensuring that the results of biomedicalresearch will ultimately reach the citizens; Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 80. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della salute7 Programma quadro per la ricerca e sviluppo People Ideas Website: http://cordis.europa.eu/home_it.htmlDirezione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 81. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella salute Altri programmi IMI - http://imi.europa.eu e http://www.imi-europe.org. AAL - http://www.aal-europe.eu/ Eureka - www.eureka eurekanetwork.org eureka JRC - Joint research center - www.jrc europa.eujrc.ec.europajrc europa Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 82. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della salute EUREGHAEUREGHA (European Regional and Local Health Authorities)Direzione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 83. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella saluteEUREGHA 2 European Initiative Against Cancer (EIAC) Euregha nominata focal point Steering Commettee EIAC: presieduto da Slovenia e Commissione Europea Open forum annuale : nel 2010 in Slovenia Prevista collaborazione tra gruppo di lavoro sul cancro di Euregha e gruppo di lavoro ERRIN Questionario cancro Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 84. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella saluteERRIN ERRIN(European Regions Research and Innovation Network) Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 85. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella saluteErrin programma di lavoro 2010 WGH presieduto dalla South Denmark Region e Istituto per la promozione della tecnologia delle Fiandre (IWT-Flanders)(IWT- Sottogruppi : healthy ageing and health technologies; cancer; the future of the hospital (evento il 2 marzo); public health ;Direzione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 86. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella saluteRuolo ufficio di Collegamento di Bruxelles Favorire partecipazione attiva del FVG nei suddetti network europei (collaborazioneattiva nei gruppi di lavoro -market place per presentazione progetti) Far conoscere la strategia del FVG in ambito socio-sanitario a livello europeo einternazionale gruppo lavoro del 22 ottobre 2009 Fare attivit di lobbying per vedere riconosciute tematiche di interesse del FVG neiprogrammi di lavoro Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 87. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della saluteWebsite di riferimento Sito Commissione europea DG SANCO: http://ec.europa.eu.health Sito EAHC: http://ec.europa.eu/eahc/index.htlm Portale salute: http://health.europa.eu National contact points: http://ec.europa.eu/eahc/documents/listNFPs.pdfDirezione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 88. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella salutePriorit semestre Presidenza spagnola Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 89. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della salute Programma della Presidenza spagnola in materia di salute pubblica1 SEMESTRE 2010 Priorit:PrioritRiduzione delle disparit in materia di salute pubblicaDonazione e trapianti dorgani clinico-Eccellenza in ambito clinico-sanitario Altro:trans-Sistema sanitario trans-nazionaleE-healthSicurezza dei pazientiHIV/AIDSSicurezza alimentare Salute e SaleFarmaceuticaQualit e sicurezza dei farmaciDirezione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 90. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della saluteRiduzione delle disparit in materia di salute pubblica Consiglio dei Ministri della Salute (Madrid, 22-23 Aprile 2010) 22- Proposta per il Consiglio di adottare delle Conclusioni su Migliorare la salute pubblica: monitoraggiodei fattori sociali e riduzione delle disparit Eventi associati:Conferenza di Esperti (Madrid, 21 Aprile 2010)Direzione Centrale Relazioni Internazionali e Comunitarie Ufficio di Collegamento di Bruxelles 91. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della salute Donazione e trapianti dorgani Proposta per una Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio su Standard di qualit e sicurezzaper gli organi umani in attesa di trapianto Eventi associati:High-Level Conference su Donazione e Trapianti dorgani (Madrid, 23-25 Marzo 2010)Direzione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 92. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della salute Eccellenza in ambito clinico-sanitarioclinico- Malattie croniche: eccellenze cliniche e continuit nel sistema sanitarioCondivisione best practices Eventi associatiConferenza su Salute mentale e persone anziane (Madrid, 19-20 Aprile 2010)Conferenza su Malattie cardiovascolari (Madrid, 18-19 febbraio 2010)Direzione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 93. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campodella saluteAltri Eventi Conferenza Ministeriale E-Health 2010 (Barcelona, 15-18 Marzo 2010)E- Conferenza Sicurezza dei Pazienti (Madrid, 3-4 Giugno 2010) Conferenza HIV/AIDS/Esther Alliance (Madrid, 12-13 Aprile 2010) Meeting High-Level Group Nutrizione ed Attivit Fisica (Madrid, 16 Giugno 2010)High- Direzione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 94. Opportunit di finanziamento dei fondi comunitari nel campo della saluteGrazie per lattenzione Giorgio PeriniCoordinatore dellUfficio di Bruxelles Luisa PoclenRegione Autonoma Friuli Venezia GiuliaUfficio di collegamento di BruxellesRue du Commerce 49 -1000 - Bruxelles Mail: [email protected]@regione.fvg.itDirezione Centrale Relazioni Internazionali e ComunitarieUfficio di Collegamento di Bruxelles 95. ART de Redes Territoriales iculacinPROGRAMA MARCO ART/PNUD ECUADORECUADOR 96. ART Ecuador OBIETTIVO GENERALEMettere a disposizione del paese e dei differenti cooperanti interessati un quadro diriferimento programmatico e di gestione capace di rafforzare larticolazione tra ledimensioni territoriale, nazionale e internazionale dei processi di sviluppo; ecomplementare lazione della cooperazione internazionale a favore dello sviluppoumano per raggiungere gli Obiettivi del Millennio. 97. ART EcuadorLINEE DI AZIONE1. Governance e rafforzamento istituzionale2. Sviluppo Economico Locale3. Appoggio alle politiche pubbliche e realizzazione degli Obiettivi dei Millennio4. Servizi Sociali5. Migrazione, cosviluppo e rifugioTrasversalmente: Focus di genere Sostenibilit Ambientale Interculturalit Diritti Umani 98. ART Ecuador LIVELLI DI AZIONE 99. ART EcuadorLIVELLI DI AZIONE Creati a livello cantonale e provincialeGRUPPI La loro composizione espressione del territorioDI LAVOROArticolano la cooperazione internazionale con le priorit locali dello sviluppo 100. ART Ecuador LIVELLI DI AZIONE Armonizza le azioni locali conCOMITATO le politiche e piani nazionali Approvazione dei pianiNAZIONALE DI operativi e dei nuovi territori Facilita lappropriazione e laCOORDINAMENTOreplicabilit nazionale Partecipazione e articolazione di nuovi partner 101. ART EcuadorLIVELLI DI AZIONERETI INTERNAZIONALI INTERNAZIONALE 102. ART EcuadorAREE GEOGRAFICHE 103. LIVELLO NAZIONALE:LIVELLOINTERNAZIONALE: 11 progetti (2 conclusi)Mobilitazione dellaDiploma Sviluppo Economico locale cooperazione decentrataAssociazione dei comuni rurali Decentralizazione della cooperazione Cooperazione SUD-SUD internazionale Appoggio al Piano di Sviluppo/strategie territorialiNazionali/agende di sviluppo locale/ Sistematizzazione de la applicazione dellaMetodologia ART in Ecuador 104. Livello territoriale: 6 Gruppi di lavoro a livello provinciale (regionale italiano) Ampliazione a 2 nuove province nel 2009 Cicli di programmazione realizzati in Azuay y CarchiUtilizzo del programma quadro per la articolazione di nuovi attori di cooperazioneinternazionale 23 progetti in base alle priorit territoriali (11 terminati) Applicaazione del HACT/ Rafforzamento di capacit locali/ armonizzazione/allineazione eappropriazione Utilizzazione di ART come programma quadro di articulazione e strumento operativo delProgramma Congiunto GIOVANI, LAVORO E MIGRAZIONE (5 AGENZIE ONU) Supporto di attori nazionali, territoriali ai processi 105. ART EcuadorAREE GEOGRAFICHELOS ROSGeografia: Nonostante non presenti una zona propriamente costiera, la provincia di Los Ros fa parte del litorale ecuatoriano. Per la sua posizione geografica, costituisce unestesa pianura interamente attraversata da fiumi navigabili (nella maggior parte della zona), che nella stagione delle piogge allagano gran parte della superficie.Superficie: 7 150,9 kmCapitale: BabahoyoCantoni: Babahoyo, Baba, Buena Fe, Mocache, Montalvo, Palenque, Puebloviejo, Quevedo, Urdaneta, Valencia, Ventanas y VincesEconomia: Gran parte della provincia si dedica allagricultura. La maggior parte della popolazione si dedica alla coltivazione intensiva di riso e banano.Popolazione: 650 178 abitanti (51,6 % uomini e 48,4 % donne).50 % nel settore urbano50 % nel settore ruraleISU: #22 (ultimo) nellindice OSM-1 e #12 nellindice OSM-2, la % di povert per reddito del 67,7%. 106. ART EcuadorAREE GEOGRAFICHE LOS ROS ARTICOLAZIONE DI ATTORI TerritorialiNazionali Internazionali AECID Agenzia Spagnola diGoverno Provinciale Los Ros SENPLADES Regione 5 Cooperazione Internazionale e SviluppoGovernazione de Los Ros AME-DTR 5 Goberno Basco Programma di adattamento al Direzione Provinciale di Agricoltura,Comune di Babahoyo Cambio Climatico- PACC MAE/PNUD- Acquacultura e Pesca GEF Area del PNUD di Gestione di DisastriComune di Baba Ministero dellAmbiente - Los Ros NaturaliComune di PalenqueDirezione Provinciale di SanitFAOAssociazione provinciale dei Comuni Instituto de Economia Populare e Centro de Estudios Rurales y deRuraliSolidariaAgricultura Internacional CERAI Regione Friuli Venezia Giulia Universit Tcnica di Babahoyo MIDUVI Cooperazione InternazionaleUniversit di QuevedoONG TerranuevaAsociazione Palenque PuebloSolidarioProgramma di Miglioramente deiQuartieri del Comune di Babahoyo edel MIDUVIComunit rurale PORVENIR, Comunedi Baba 107. ART Ecuador AREE GEOGRAFICHE LOS ROSARTICOLAZIONE DI ATTORIRafforzamento del Gruppo di Missione della Regione Friuli Venezia Giulia:lavoro a LOR RIOS BOLIVAR LOS RIOSmetodologia ARTRisposta a Identificazione di due ideeArticolazione di attori su necessit locali e progetto: Salute materno- sforzi congiunti articolazione diinfantile (Bolivar) e capacit attori intorno a d differenti con bambini (Losessa Rios)Ministero SANIT PUBBLICA IN ECUADORrafforzamento dei servizi - DIREZIONE PROVINCIALE DI SANIT DI integrati di assistenza per iLOS RIOSbambini con capacit- PROGRAMMA ART / UNDP ECUADORdifferendi di et inferiore ai 5 - Friuli Venezia Giulia Italiaanni- OPS / OMS 108. Il nuovo ruolo delle ONG- aspetti organizzativi ealleanze: Il modello di Save the Children Chiara SegradoCoordinatrice Regionale Asia, MENA, SEE 109. Lacronimo ONG sta per Organizzazione Non Governativa: un termine cheindica una qualsiasi organizzazione o associazione locale, nazionale ointernazionale di cittadini che non sia stata creata da un Governo, non facciaparte di strutture governative, e che sia impegnata nel settore della solidarietsociale e della cooperazione allo sviluppo.UnONG, una organizzazione : indipendente dai governi;privata;caratterizzata da assenza di profitto;con una forte spinta ideale; portatrice di interessi. 110. Il ruolo delle ONG: un breve excursusAnni 60 anni 90: unico riferimento per azioni di cooperazione verso il Sud del mondo; progetti piccoli ed isolatiFine anni 90: processo di riflessione sulla necessit di coinvolgere la societ civile nel suo complesso, nella sua variet e molteplicit di attori, nella lotta alla povert Nuovi movimenti sociali2000 Dichiarazione del Millennio: otto Obiettivi di Sviluppo nei quali i governi del Nord e del Sud devono impegnarsi affinch sia possibile un cambio di rotta che persegua la strada dello sviluppo e del rispetto dei diritti fondamentali PARTENARIATO GLOBALE PER LO SVILUPPO 111. Un nuovo ruolo delle ONGNuovo modello di cooperazione, calato in un mondo globalizzato ecaratterizzato da dinamiche diverse rispetto a quelle di 60 anni fa:1. Community based approach: la partecipazione popolare2. Interventi mirati alla formazione e alla valorizzazione dei saperi e del patrimonio, anche naturale, locale3. Networking, partnership ed alleanze con soggetti internazionali e con soggetti pubblici4. Ruolo di policy makers, anche presso le Nazioni Unite e le istituzioni europee5. Parole chiave: empowerment, partecipazione, trasformazione, sostenibilit 112. Save the ChildrenE la pi grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e lapromozione dei diritti dei bambini. Esiste dal 1919 e opera in oltre 120 paesidel mondo con una rete di 29 organizzazioni nazionali e un ufficio dicoordinamento internazionale.Save the Children Italia stata costituita alla fine del 1998 come Onlus edha iniziato le sue attivit nel 1999. Oggi una ONG riconosciuta dalMinistero degli Affari Esteri. Porta avanti attivit e progetti rivolti sia aibambini e alle bambine dei cosiddetti paesi in via di sviluppo che a quelliche vivono sul territorio italiano anche attraverso attivit di:1. sensibilizzazione dellopinione pubblica: campaigning, lobbying2. advocacy a livello istituzionale, spesso in sinergia con altreorganizzazioni (networking) 113. Un focus sui programmi nel contesto sanitarioObiettivi del Millennio MDG 4 e 5:Ridurre di due terzi, fra il 1990 e il 2015,la mortalit dei bambini al di sotto deicinque anniRidurre di tre quarti, fra il 1990 e il 2015,il tasso di mortalit maternaRendere possibile, entro il 2015,laccesso universale ai sistemi di saluteriproduttiva 114. Un focus sui programmi nel contesto sanitarioIl modello di Save the ChildrenAttraverso una campagnaglobale chiamata Everyone,Save the Children si pone iseguenti obiettivi:1. Impatto diretto: il raggiungimento di 50milioni di bambini e neomamme attraverso programmi di salute materno-infantile; il rafforzamento dei sistemi sanitari nazionali e locali.2. Impatto indiretto: mobilizzazione di altri soggetti (investimenti da parte dei Governi, internazionali e locali, nuovi operatori sanitari almeno 4milioni formati ed attivi, focus sulla nutrizione come parte integrante delle politiche sanitarie, accesso delle comunit pi marginalizzate ai servizi sanitari) 115. Gli interventi pi efficaci: le partnershipUn esempio in cui le organizzazioni come Save the Children siuniscono per rendere gli interventi pi efficaci: le emergenzeIl lavoro nei clusterIl supporto logistico condivisoLo scambio dinformazioniAGIRE: un esempio italiano di risposta condivisa alle emergenze 116. Il Settimo Programma Quadro per la Ricerca e loSviluppo Tecnologico: principali caratteristiche eopportunit di finanziamento Ginevra ToniniUfficio Coordinamento e Internazionalizzazionedegli Enti di Ricerca regionali - AREA Science Park Gorizia 26 Febbraio 2010 117. Il VII Programma Quadro: cos ? il principale strumento finanziario dellUEa sostegno della Ricerca e dello SviluppotecnologicoCopre quasi tutte le discipline scientifichewww.cordis.europa.eu/fp7Il PQ proposto dalla Commissione Europea e adottato dalConsiglio e dal Parlamento Europeo (tramite la cd.Procedura di codecisione) 118. Il VII Programma Quadro HealthIdeasEuropean Research Council Food, Agriculture andFisheries, Biotechnology Initial trainingInformation &Life-long training communicationPeopleIndustry-Academia technologiesNanosciences, International dimension nanotechnologies,materials&new productionSpecific Actions technologiesResearch InfrastructuresEnergyResearch for the benefit of SMEsCooperationRegions of Knowledge Environment (includingResearch Potential of Climate Changes)CapacitiesConvergence Regions Science in SocietyTransport (includingaeronautics) Support to the coherent development of research policiesSocio-economic sciencesand the Humanities International cooperation Space Joint Research Centre (non-nuclear)Security3 119. Obiettivi del tema SALUTE 2011Creare migliori condizioni di salute a livello europeo; maggiore competitivitaziendale e rafforzamento della capacit di innovazione delle aziende operantinel settore salute; trattazione e auspicabile risoluzione di problematiche sanitarieglobali e di eventi epidemici emergentiFocus sulla ricerca traslazionale (rapido trasferimento dei risultati di ricerchepre-cliniche allattivit clinica); sullindividuazione e approvazione di nuoveterapie e metodologie di informazione, promozione e prevenzione; sulla saluteinfantile; sullinvecchiamento; su nuovi strumenti diagnostici e nuove tecnologiee infine sul raggiungimento di unassistenza sanitaria sostenibile ed efficiente. 6.1 billion over 7 years (2007-2013) 120. I pilastri del tema SALUTE: Activity 1: Biotecnologie, strumenti generici e tecnologie mediche per la salute umanaRicerca ad alto rendimento: catalizzare i progressi nella genomica fondamentale e nella ricerca biomedica perfezionando la produzione, la standardizzazione, lacquisizione e lanalisi di datiIndividuazione, diagnosi e monitoraggio: strategie e tecnologie non invasive o poco invasive, quali i nuovi strumenti preventivi per la medicina rigenerativaPrevisione delladeguatezza, della sicurezza e dellefficacia delle terapie: sviluppare e convalidare marcatori biologici, metodi e modelli in vitro e in vivo, ivi compresa la simulazione, la farmacogenomica, le strategie selettive e di somministrazione e le alternative alla sperimentazione animaleStrategie ed interventi terapeutici innovativi: ricercare, consolidare e sviluppare ulteriormente terapie e tecnologie avanzate con potenziali applicazioni per numerosi disturbi e malattie 121. Activity 2: Ricerca traslazionale al servizio della salute umana Integrazione di dati e processi biologici: generazione e analisi di datinecessari per comprendere meglio le complesse reti di regolazione dimigliaia di geni e prodotti genici che controllano processi biologicifondamentali in tutti gli organismi pertinenti Ricerca sul cervello e relative patologie, sviluppo umano einvecchiamento: analisi del processo dellinvecchiamento e del modoin cui i geni e lambiente interagiscono con lattivit cerebrale, sia incondizioni normali sia in presenza di patologie del cervello e patologiepertinenti connesse con let Ricerca traslazionale concernente le malattie infettive: lotta contro laresistenza ai farmaci Ricerca traslazionale nelle principali malattie: cancro, malattiecardiovascolari, diabete/obesit; malattie rare; altre malattie cronichecomprese lartrite e le malattie muscoloscheletriche e reumatiche e lemalattie respiratorie, comprese quelle causate da allergie. Sviluppo distrategie incentrate sul paziente, dalla prevenzione alla diagnosi conparticolare attenzione per la cura e la ricerca clinica. 122. Activity 3: Ottimizzare la prestazione delle cure sanitarie per i cittadinieuropei Trasferire i risultati clinici nella pratica clinica: creazione della base diconoscenze per il processo decisionale clinico e per le modalit di trasferimentodei risultati della ricerca clinica nella pratica clinica Qualit, efficienza e solidariet dei sistemi di assistenza sanitaria, sistemisanitari transitori e strategie di assistenza a domicilio: analisi dei fattori checondizionano lequit dellaccesso alle cure sanitarie di elevata qualit (ancheper le persone svantaggiate) Perfezionamento della prevenzione delle malattie ed uso pi adeguato deifarmaci: elaborazione di interventi efficienti in materia di sanit pubblicaconcernenti i determinanti generali della salute (come lo stress, i regimialimentari, lo stile di vita o i fattori ambientali e la loro interazione con i farmaci).Individuazione di interventi efficaci in contesti sanitari diversi per perfezionare laprescrizione di medicinali ed ottimizzarne luso da parte dei pazienti (ivi compresigli aspetti di farmacovigilanza e di interazione dei farmaci) Uso adeguato di terapie e tecnologie sanitarie nuove: valutazione dellasicurezza e dellefficacia a lungo termine e monitoraggio delluso su ampia scaladi nuove tecnologie mediche (ivi compresi singoli dispositivi) e terapie avanzateche garantiscano un elevato livello di protezione e beneficio per la sanitpubblica. 123. IMI -Innovative Medicine Initiative - (JTI): partnership pubblico -privata tra lindustria farmaceutica, rappresentata dallEFPIA(Federazione Europea delle Industrie e Associazioni Farmaceutiche) edalla Commissione Europea. Lobiettivo principale consiste nel farriacquisire allEuropa il ruolo di leader mondiale nel campo della ricercafarmaceutica a beneficio delleconomia e della societ IMI stata creata allo scopo di implementare lAgenda sviluppata dallapiattaforma tecnologica sulle medicine innovative, attraverso lapubblicazione di inviti a presentare proposte su una serie di prioritscientifiche stabilite dallIMI Governing Board.ICT Challenge 5 ICT for Health: migliorare la prevenzione e la fornitura di assistenza sanitaria, la diagnosi precoce, la terapia e la personalizzazione; lautonomia, la sicurezza, il controllo e la mobilit dei pazienti; spazio di informazione sanitaria per trarre conoscenze nuove e gestirleAmbient Assisted Living (AAL): programma congiunto di R&S perpromuovere lutilizzo innovativo delle tecnologie ICT per migliorare lecondizioni di vita di anziani e disabili allinterno delle proprie abitazioni. 124. BeneficiariChi pu partecipareUnimpresa, universit, centro di ricerca oaltro soggetto giuridico, stabilito in unPaese Membro, Associato o Terzo, consede in un: Member States (MS): the EU-27 Associated countries (AC): Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Israele, Svizzera,Turchia, Croazia, SerbiaSoggetto giuridico:ogni Third countries: Internationalpersonafisica/giuridica Cooperation Partner Countries (ICPC)costituita in conformit al JRC (Centro Comune di Ricerca diritto nazionale/comunitario Comm. Europea): si considera come/internazionale, dotata di stabilito in un altro Stato membro capacit/personalitgiuridica, che eserciti diritti esia soggetta ad obblighi 125. Il cofinanziamento UE per tipologia di attivit AttivitCosti PMI, enti pubblici eleggibili no-profit, universit,istituti di ricercaRicerca e sviluppo50% 75%tecnologicoDimostrazione50%50%Altre attivit100% 100%Ricerca di frontiera100% 100%Coordinamento e supporto100% 100%Formazione e sviluppo 100% 100%delle carriereManagement100% 100% 10 126. I punti di forza per la partecipazioneal VII PQ La strategia come arrivarepreparati alle call Lidea progettuale Soddisfacimento dei criteri di valutazione Transnazionalit/ europei intersettorialit (PMI,laboratori di ricerca egrandi impreseprivate) 127. La strategia pre e post call Pre-callAttivit continuaCall for proposal(circa 2 mesi prima) Raccogliere idee per Visionare draft Work Incontri preliminari future proposte Programme con partner progettuali(se disponibile) Predisporre idea Networking Organizzazione e progettuale econ potenziali partner distribuzione del lavoro ipotetizzare partenariato Promuovere proprieChecking dellidea Cominciare a scrivere expertise (con NCPs, Comm. UE) la propostain network/conferenze 128. Requisiti essenzialiper la Progettazione LIDEA progettuale deve essere INNOVATIVA Verfica Banche dati IPR helpdesk 129. Verifica dellidea progettuale 130. Verifica dellidea progettuale 131. La documentazione necessaria Programma di lavoro Bando di riferimentoGuida del proponente (a seconda dello schema di finanziamento) Regole di partecipazione Regole sulla presentazione delle proposte e regole sulle procedure di valutazione, selezione e finanziamento Manuale EPSS 132. Scegliere gli strumenti giusti Progetti collaborativi programmi tematici (CP) - Nuove conoscenze di base? RTD + Demo; IDEAS, lorizzonte della conoscenza Cooperation CP; dalla possibilit alla ricerca di Risultati di largo impatto in UE? base, dimostrativa, prototipo, dimostrazioni Nuovi prodotti/prototipi per PMI? Capacities, CP orientate verso PMI NoE, CSA; integrazione a lungo termine,Ricerca coordinata in Europa coordinamento Acquisire nuova capacit di PEOPLE - Marie Curie; recluta nuovi ricercatori, ricerca scambio e training di ricercatori Studi, percorsi ecc.CSA: Azioni di supporti specifico 133. STRUTTURA DI UN PROGETTODefinire obiettivi chiariGli obiettivi NON sono i risultati! PERCH Definire i risultati deliverables misurabiliCOSAResponsabilitOgni partner = ruolo eresponsabilit per i risultatiCHI Pianificare le attivit Gantt chartQUANDOAllocare budget a Work Package e attivitRISORSE 134. Suggerimenti pratici La proposta deve essere creata per RISOLVERE problemi Europei identificati nelle politiche dellUE. Chi riesce a combinare gli obiettivi della sua organizzazione con quelli politici della UE avr maggiori possibilit di accedere ai finanziamenti.Esempi: Aziende-Universit-Enti Unione Europea Aumentare i profittiRafforzare leconomia Rafforzare linnovazioneCreare posti di lavoro Incrementare lefficienza Migliorare lambiente Formare il personaleEconomia della conoscenza Entrare in nuovi mercatiAumentare la competitivit Rafforzare la collaborazione politica Ottimizzare le reti UE 135. Un po di LOBBY pre proposalPrima della presentazione del Progetto si possonoconsultare gli NCP, la Delegazione ed i Funzionaridella Commissione per verificare la consistenzadellidea progettuale 136. Match con i criteri di valutazione Sintesi organica del Progetto (obiettivi, risultati, approccio R&D, partnership, utilit dei risultati, disseminazione, applicazione) Convincente background tecnologico e stato dellarte Chiarire obiettivi, metodi, risultati e deliverables Un piano di lavoro ben strutturato Una appropriata struttura del management Un consorzio bilanciato Un piano dettagliato per limplementazione e lo sfruttamento dei risultati Una descrizione realistica dei costi 137. Per i servizi di assistenzaAgenzia no-profit, creata nel 1990 con ilChi patrocinio del Ministero della Ricerca e dellaCommissione Europea Promuovere la partecipazione italiana aiMissione programmi europei di Ricerca, Sviluppo e Innovazione Tecnologica dellUnione Europea 138. I Soci APREAssociazioni/Camere di 108 soci commercioParchi ScientificiEnti Pubblci3% 5%14%Centri di ricerca10%Imprese 4% Universit44% 16%Banche4%Altro 139. Gli Sportelli APRESportelli 18Helpdesk in tutta Italia 140. I servizi dellAPREI serviziAssistenza Telefonica, email e vis a vis in APRE per: Identificazione del tema Verifica eleggibilit della propostaInformazione Pre-screening della proposta Ricerca Utilizzo EPSSPartnerConvegniNews alertPubblicazioniDallIDEAAlla conclusione del contrattoSito internet Partecipazione in Formazioneprogetti Europei Gestione amministrativa Assistenza nella: Progettazione Europea Negoziazione Comunicazione della ricerca Gestione dei progetti IPR e Consortium Agreement Diffusione dei risultati Reportistica 141. Il Comitato regionale APRE Friuli Venezia GiuliaOBIETTIVO DEL COMITATO:Rendere pi efficaci ed efficienti le azioni dei singoli soci APRE presenti sulterritorio regionale, rispondendo in maniera pi mirata alle esigenze locali ai finidella partecipazione ai programmi e alle iniziative europee nel campo della Ricerca edello Sviluppo, dellInnovazione e del Trasferimento Tecnologico.AREA Science Park (Sportello APRE FriuliVenezia Giulia Trieste)Friuli Innovazione (Sportello APRE FriuliVenezia Giulia Udine) 3 Atenei regionaliIstituto Nazionale di Oceanografia e diGeofisica Sperimentale OGS (socio) 2 Parchi S&TScuola Internazionale di Studi Avanzati (socio)2 Enti pubblici di ricerca vigilati dal MIURUniversit degli Studi di Trieste (socio)Universit degli Studi di Udine (socio) 142. Sportello APRE FVG Trieste Focus su assistenza tramite incontri individualiIndividuazione delle opportunit esistenti in base allidea progettuale,Checking dellidea, Ricerca partner, Supporto alla definizione delprogetto e nella compilazione dei formulariconsulenza mirata allesame delle bozze di Work Programme gi adisposizione dello Sportello Focus su formazionecorsi di formazione e seminari mirati sulle modalit di partecipazione alPQ e di predisposizione di una proposta progettuale 143. Un concreto esempiodi Sistema integrato di risorseServizi integrati daccoglienza:liniziativa pilota Con la collaborazione del Comune di Trieste, nellambito del Protocollo dIntesa In linea con le pi recenti iniziative europee in tema di mobilit internazionale 144. Welcome Office Trieste Una rete di servizi integrati per potenziare capacit di attrazioneinternazionale nei confronti di studenti e ricercatori e per migliorare la qualit del loro soggiornoI servizi daccoglienzaGli strumenti Sito Web Informazioni e assistenza www.welcomeoffice.trieste.it Daily Life per infornmazioni pre-arrival Accommodation Ufficio congiunto c/o ERDiSU in centro citt, Vivere a Trieste (via Capitelli, 960 A) per assistenza in loco 145. Approccio metodologico partecipativoe trasversaleUn caso concreto: Studenti e Ricercatori stranieriNotaNon chiara ed sullAssistenza Sanitaria omogenea accessibilit per studenti e ricercatoriallAssistenza Sanitaria stranieri Istituzioni PartnerNazionale Raccolgono e segnalano il problema a seconda della tipologia Incontro operativodei soggetti tra Welcome Office,Assistenza Sanitaria perDirezione salute e protezione Sociale della Regione FVG,studenti e ricercatoriAzienda Sanitaria 1 Triestina provenienti da paesi EU e non EUe 4 Medio FriuliWelcome OfficeEspone la necessitAssessoratodi facilitare e chiarireregionale al lavoro, le modalit di accesso universit e ricerca al SSNSottopone la questioneallassessoratoallAssessorato alla salute,di rifermento Integrazione sociosanitaria e politiche sociali 146. Welcome Office Friuli Venezia GiuliaEstensione al territorio regionale delliniziativa Welcome Office come modello organizzativo integrato per lagestione e lerogazione dei servizi daccoglienzaa) Sito web Welcome Office Friuli Venezia Giulia, contenente due sezioniGiuliaspeculari per Trieste e Udineb) Apertura del Welcome Office Udine: ufficio daccoglienza a Udine pressoUdinelUniversit degli Studi di Udine, a beneficio di tutte le istituzioni scientifichedella Provincia*************************************************************************************** Il Welcome Office FVG sar sviluppato nellambito del Coordinamento Regionale degli Enti di Ricerca (CER) 147. Ufficio di Coordinamento della RicercaGinevra Tonini Formazione, Progettazione e Gestione Progetti Tel: +39 040 3755263 [email protected] Science ParkPadriciano, 9934149 Triestewww.area.trieste.it 148. ART GOLD LebanonBeirut Southern Suburbs (BSS)January, 2010 149. LocationHaret Hreik,Burj Al Barajneh,Ghobeiry,Al-Chiah, FournAl Chebback,Al- Hadath,Mereyjeh. 150. UNDP ART GOLD tools for participatoryapproach Building social and relational capital (concept of physicalproximity, cultural proximity that is sense of belonging to anarea, capacity for interaction with others, shared commonvalues) Role of the Working Groups Collective learning processes Implementation of theidentified projects Exchange of experiences and Best practices Role of theDecentralized Cooperation Territorial Pact for territorial sustainable competitivenessthrough the local economic development agencies 151. UNDP ART GOLD Programme Process Local Working GroupDecentralizedCooperation & Prioritized sectorsOther donorsThematic Working GroupsRegional Working GroupProgram/projects in selected sectors 152. UNDP ART GOLD Programme Process Regional Working GroupLocal Economic Development &Decentralized EnvironmentCooperationOther donorsThematic WorkingGroup Regional Guidelines 153. Participants of the TWGRepresentatives of:Mayor and/or Vice mayorMembers of the MunicipalitiesExperts of the private sectorExperts of the public SectorRepresentatives from Local NGOsRepresentatives from international NGOsRepresentatives from Ministries 154. Adopted approach in BSS Sensibilisation of the mayors, deputy mayors and members of themunicipality to the concept of territorial planning, public and privatesector cooperation, community involvement, networking and localand international partnership bilateral meetings Sensibilisation of the local stakeholders on the program setting upof the Local Working Groups Brainstorming on the needs and resources of the area by the LocalWorking Group (LWG) Identification and prioritization of the needs and needs by the LWG Networking among the prioritized needs and setting up the ThematicWorking Groups (TWGs) Linking the Thematic Working Groups and setting up the RegionalWorking Group Participation of the Decentralized Cooperation in the Thematic andRegional Working Groups 155. Working Groups in BSS Thematic Working Group on Health (TWGH) composed by thestakeholders of Haret Hreik, Ghobeiry and Burj Al Barajnehmunicipalities Thematic Working Group on Social/Governance TWGS/G)composed by the stakeholders of Furn Al Chebbak, Al Chiahand Al Hadath municipalities Thematic Working Group on Social/Education (TWGS/E)composed by the stakeholders of Al Mreyjeh municipality Regional Working Group on Local Economic Development(RWGLED) by the representatives of Haret Hreik, Furn AlChebbak, Al Chiah, Al Mreyjeh, Al Hadath, Ghobeiry and Burj AlBarajneh Regional Working Group (RWG) 156. Decentralized Cooperation in BSSHealthS/GovernanceS/EducationLED Tuscany Tuscany Campania Puglia RegionRegionRegion Region Lazio Region Province of Maestri di Municipality of Florence Strada (ItalianArezzo University ofAssociation) UCODEPFlorence Les Amis du(Italian NGO) Municipalities Liban Les Amis du of Grosseto(MonacoLiban (Monaco and Sienaassociation)association) ARCI (ItalianAssociation ) 157. BSS Strategic Objectives Increase access to public healthcare services Enhancing the Social Integration of vulnerable Youth Increase income generation and job opportunities for smallscale enterprises (women and youth) 158. CASE STUDY: HEALTH SECTORIncrease access to public health care services 159. Workshop on Health 160. Priorities . Promoting access to health care Improving medicine availability Promoting systematically prevention Improving and stabilizing within a process the relationshipbetween the assisted person and the practitioner/operatorat primary health care services level Developing a system that goes along with answering needsand health care requirements 161. Shared definition of Primary Health Care Assistance role as a key role in the social andhuman development of the population frequentingthe PHCC Contribution to the implementation ofhomogeneous policies characterized by equity anduniversality principles for access to health care forthe right to health of the overall population Assistance, education and prevention programs forspecific groups. Access of any person regardless of being in need offurther assistance or not. 162. Shared definition of Primary Health Care The Primary Health Care Center is not considered analternative to the specialist or to the General practitioner asit is understood now in Lebanon. It is rather intended by the Primary Health Care Center theplace and the privileged assistance level where familymedicine (in its European meaning) is organized and offeredthrough General Practitioners/Family doctor, pediatricians,within a public, qualified and universal perspective. A place close to working and living environment wherehealth is protected and promoted; where assistanceprocesses are the result of permanent interaction amongphysician, patient, family, assistance team and community. 163. Increase access to public health servicesIncrease number of patients accessing the primary health carecenters involved in the programReduce the Cost-Beneficiary ratio in the relevant Primary health care centers. Municipalities are sensitized as promoters for health on their territoryStructures of the PHCC improved (infrastructures, medical equipments etc)PHCCs medical and para medical staff capacities enhanced Management of the PHCC is enhanced International protocols guidelines adopted Community approach adopted PHCC accredited by the Ministry of Public HealthActivities 164. Activities of the 1st phase Participation of t