Lanzi sel 26 aprile 2012
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Gestione della qualità dell'aria alla luce dei decreti
legislativi 128/2010 e 155/2010
Gestione della qualità dell'aria alla luce dei decreti
legislativi 128/2010 e 155/2010
Eugenio [email protected]
Bologna 26 Aprile 2012Bologna 26 Aprile 2012Bologna 26 Aprile 2012Bologna 26 Aprile 2012
Alcune osservazioni sul
D.lgs 155/2010
Delega al Governo per il recepimento della DIR 2008/50/CEDelega al Governo per il recepimento della DIR 2008/50/CELegge 7 luglio 2009, n. 88- Legge comunitaria 2008Legge 7 luglio 2009, n. 88- Legge comunitaria 2008
a) prevedere adeguati poteri di coordinamento, di approvazione e di risoluzione dei casi di inadempimento, diretti a garantire un approccio coerente ed uniforme in materia di valutazione e gestione della qualità dell'aria ambiente nel quadro del riparto di competenze tra Stato, regioni ed enti locali per l'attuazione dei compiti definiti dalla legislazione comunitaria;
d) in considerazione della particolare situazione di inquinamento dell'aria presente nella pianura padana, promuovere l'adozione di specifiche strategie di intervento nell'area interessata, anche attraverso un maggiore coordinamento tra le regioni che insistono sul predetto bacino;
Revisione della zonizzazione e classificazione delle zoneRevisione della zonizzazione e classificazione delle zone• Progetto di zonizzazione entro 4 mesi dall’entrata in vigore del
D.Lgs.)
Rete regionale di monitoraggio della qualità dell’ariaRete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria
• Eventuale progetto di adeguamento della rete di monitoraggio entro 8 mesi dall’entrata in vigore del D.Lgs.
Strumenti di gestione regionali della qualità Strumenti di gestione regionali della qualità dell’aria Obbligo di elaborazione di:dell’aria Obbligo di elaborazione di:
Strumenti di gestione regionali della qualità Strumenti di gestione regionali della qualità dell’aria Obbligo di elaborazione di:dell’aria Obbligo di elaborazione di:
• Inventari regionali delle emissioni • Scenari energetici e livelli delle principali attività produttive
scenari emissivi • Modellistica per le valutazioni degli scenari
• Inventari regionali delle emissioni • Scenari energetici e livelli delle principali attività produttive
scenari emissivi • Modellistica per le valutazioni degli scenari
Devono essere periodicamente confrontati e armonizzati con i corrispondenti strumenti a livello nazionale.
Devono essere periodicamente confrontati e armonizzati con i corrispondenti strumenti a livello nazionale.
Piani e misure per la qualità dell’ariaPiani e misure per la qualità dell’aria
Piani di qualità dell’ariaPiani di qualità dell’ariaCoerenti con:
• Prescrizioni della pianificazione nazionale per la riduzione delle emissioni di gas responsabili dell'effetto serra
• Piani e programmi D.Lgs. 171/2004 - Limiti nazionali di emissione (SO2, NO2, COV, NH3)
• Piani di azione in materia di inquinamento acustico (D.Lgs. 194/2005)
• Strumenti di pianificazione settoriali
Piani d’azionePiani d’azione
• specifiche circostanze contingenti, non aventi carattere strutturale o ricorrente;
• circostanze non prevedibili e contrastabili attraverso i piani di qualità dell’aria
• interventi finalizzati a limitare oppure a sospendere le attività che contribuiscono all’insorgenza del rischio di superamento
Misure di carattere nazionaleMisure di carattere nazionale
Se tutte le possibili misure individuabili dalle Regioni nei propri piani di qualità dell’aria non sono in grado di assicurare il raggiungimento dei valori limite in aree influenzate in modo determinante da sorgenti di emissione su cui le Regioni non hanno competenza amministrativa e legislativa, è prevista l’adozione di misure di carattere nazionale.
Programma di misure di carattere nazionale approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri(partecipazione dei Ministeri aventi competenza su specifici settori emissivi, quali trasporti, energia, inclusi gli usi civili, attività produttive e agricoltura)
L’accordo di programma 2010-2012• Era configurato come un Accordo-ponte di due
anni fino alla ridefinizione dell’assetto gestionale e pianificatorio della qualità dell’aria
- Conteneva un chiaro riferimento al D.lgs 155/2010;
- Per la sua attuazione era prevista una sede di confronto politico per il quale l’Assessore Regionale Freda si era impegnata nel corso del confronto con i firmatari dell’Accordo
Le linee di intervento della Regione
Il Servizio Regionale ha fornito una specifica nota al Direttore Generale all’Ambiente il 30 Ottobre 2010
La criticità NO2• Criticità trasversale all’intera UE (Rif. Workshop
Bruxelles 14/15 aprile 2010)• Senza interventi non rispettiamo i V.L. per NO2
(valore limite annuale) con conseguente ulteriore procedura d’infrazione.
• Condivisione a livello di Bacino padano degli elementi necessari a richiedere la deroga.
• Coordinamento a livello di tavolo tecnico ministeriale• Tempi previsti per la presentazione della notifica:
fine 2010 o inizio 2011• E’ il primo vero banco di prova del D.lgs 155/2010.
Piano nazionale per il risanamento della qualità dell’aria
A livello regionale non c’è margine per una nuova notifica
Proposta di azioni a livello nazionale recepibili in tempi brevi (previsto un D.L. d’urgenza in relazione alla necessità di rispondere al parere motivato UE entro il 7 Luglio 2010 – Approvato il 9 Luglio un disegno di legge)
Una zona può notificare nuovamente purché produca nuova documentazione e spieghi perché tale documentazione non poteva essere prodotta prima
Procedura d’infrazione e richieste di deroga
Azioni a livello nazionale ipotizzate Azioni a livello nazionale ipotizzate ad inizio 2010ad inizio 2010
• Riduzione del limite di velocità sulle autostrade• Riduzione delle emissioni di NH3 dal settore
agricoltura• Riduzione delle emissioni prodotte dai veicoli off-
road• Incentivi volti alla sostituzione delle caldaie e al
risparmio energetico• Limitazione delle emissioni prodotte dalla
combustione di biomassa Il documento della Regione Emilia-Romagna
Procedura d’infrazione e richieste di deroga
L’impegno della Regione a livello nazionale ed interregionale
La gestione della infrazione comunitaria sulle PM10 (presentazione della memoria difensiva alla corte di giustizia europea)
La elaborazione e presentazione della richiesta di deroga per NO2
Il rafforzamento dell’accordo del Bacino Padano
Il coordinamento delle regioni europee nel processo di revisione della Direttiva 2008/50
Richieste Deroga per PM10 e NOX delibera 344/2011
Approvazione notifiche alla UE per PM10 e NOX
Aree di superamento per media giornaliera PM10
PM10 – NO2 ANNO 2009zonizzazione Biomassa
Le richieste di deroghe e le azioni collegate
•Le linee guida per gli impianti di produzione di energia che utilizzano biomasse (relazione con il Piano di attuazione triennale del PER 2011-2013, nuova direttiva 2010/75/CE, attività di regolazione delle emissioni in atmosfera)
•Il Piano di Azione Ambientale 2011-2013