La Psicologia per un’interpretazione dei processi mentali
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Cosa è cambiato…….
Le denunce di minori in particolare per rapina e per lesioni volontarie, oggi, sono triplicate
Viene , spesso,effettuato un collegamento con la crisi dei servizi sociali degli enti locali, ritenuti non in grado di gestire casi di minori problematici al di fuori dei circuiti giudiziari
I fattori individuali
- Poco considerati fino a poco tempo fa per il prevalere del paradigma sociologico
- Capacità cognitive
- Iperattività ed impulsività
- Disturbi psichici e della personalità
- Attualmente dominanti, comunque, per le ricerche sulla psichiatria biologica
Paradigma biologico
- Studi genetici
- Complicanze perinatali
- Ruolo dei neurotrasmettitori
- Effetti del testosterone
- Attività del sistema nervoso
- Studi sulla corteccia pre-front.
- Esposizione prenatale a sostanze
psicotrope ed alcool
Nel sistema nervoso, i neurotrasmettitori svolgono un
ruolo essenziale nella trasmissione degli impulsi che
possono avere carattere eccitatorio o inibitorio.
I principali neurotrasmettitori sono l’acetilcolina e la
noradrenalina
Il Testosterone è un ormone appartenente alla categoria
degli androgeni (ormoni sessuali tipicamente maschili,
ma importanti anche nelle donne). Il testosterone viene
prodotto soprattutto nelle cellule di Leydig dei testicoli
> sviluppo e maturazione dei genitali esterni
> acquisizione dei caratteri sessuali secondari
(comparsa di barba, baffi, peli, abbassamento
del tono della voce)
> crescita lineare scatto di crescita puberale
> psiche: attitudini più aggressive e sviluppo
della libido
IN ETÀ PUBERALE
In adolescenza le strutture e le funzioni del Sistema Nervoso
Centrale subiscono notevoli cambiamenti: in particolare la
corteccia prefrontale, area del cervello che governa la capacità
autoregolatoria di controllare l’impulsività, le emozioni e di
pianificare un comportamento è ancora in una fase di
maturazione
Ciò suggerisce che gli adolescenti quando prendono una
decisione sono condizionati da un’ immaturità non solo legata
all’età ma anche ad uno stadio di sviluppo del cervello, o
meglio di alcune sue parti, che riduce molte capacità tipiche
dell’età adulta: l’autocontrollo del comportamento, la
conseguente abilità ad affrontare con maggiore attenzione e
consapevolezza situazioni complesse e potenzialmente
pericolose, la maggiore facilità e velocità a correggere gli errori
commessi, adeguando l’azione.
Inoltre i meccanismi che presiedono le capacità di decidere,
anche in situazioni di rischio, mostrano molte somiglianze
ma alcune significative differenze fra adulti e adolescenti:
negli adolescenti prevale la ricerca della ricompensa e del
piacere immediati e negli adulti la paura e la tendenza ad
evitare il pericolo.
L’aggressività nei minori
-Non sempre si esprime con l’illegalità
-Non è chiara la correlazione tra fattori
biologici ed aggressività: precedono o sono
conseguenza?
-I fattori sociali possono annullare, ridurre o
amplificarla
I fratelli delinquenti hanno un QI inferiore rispetto ai
fratelli non delinquenti
I deficit cognitivi più marcati sono
collegati a reati più gravi
Un basso QI a 8 anni espone
reati tra i 20 ed i 30 anni
Il basso quoziente intellettivo
comporta:
Svantaggio nelle interazioni
familiari e sociali
Minori capacità comunicative
Maggiori punizioni fisiche e
stress
Espone al fallimento
scolastico ed al fallimento
lavorativo con esclusione
sociale
C’è correlazione tra iperattività,
impulsività e comportamenti
antisociali
È dimostrata una base genetica
Espone al rifiuto degli altri, al
fallimento scolastico ed all’emarginazione sociale
Il comportamento antisociale si evidenzia fin dall’adolescenza
Disturbi psichici e di
personalità - Alcolismo e abuso di sostanze psicotrope sono
i disturbi maggiormente associati alla delinquenza nei minori
- Commettono reati all’esordio di psicosi deliranti
- Commettono reati i soggetti affetti da disturbi borderline, antisociale e paranoideo (furto, rapina, stupro, vandalismo, …)
La famiglia nei
comportamento delinquenziali
- C’è correlazione tra genitori separati o assenti (broken home) e comportamento antisociale adolescenziale
- Il comportamento antisociale inizia prima della separazione, assistendo ai conflitti
- Condiziona all’aggressività anche nelle ragazze
- È correlata con la precoce maternità della madre (se ragazza madre), per le problematiche sociali emergenti
l’imitazione del gruppo dei coetanei è un
fattore di rischio o protettivo
Il mancato inserimento sociale espone al disadattamento ed alla devianza
L’aggressività individuale espone al rifiuto e quindi alla rabbia anti-sociale
L’effetto massimo si ha intorno ai 17 anni
cattive compagnie
Il tempo passato con amici devianti, il
legame con questi, le pressioni verso la
devanza costituiscono dei potenti
fattori che spingono il minore a
comportamenti antisociali
Gli studenti di scuole di grandi dimensioni provano un senso di alienazione e di
frustrazione maggiore che nelle piccole scuole e commettono piu’ reati
È correlato al coinvolgimento dei genitori alle
attivita’ della scuola
È correlata alla composizione della classe ed
all’ethos della scuola
Devianza ed ambiente sociale
- C’è correlazione tra disagio sociale (povertà, disoccupazione, degrado ambientale …) e condotte devianti giovanili
- C’è correlazione tra tasso di disoccupazione e reati minorili gravi
- C’è correlazione tra crimine e “capitale sociale” (quantità e qualità delle relazioni)
Le teorizzazioni piu’ recenti
- Molti adolescenti commettono reati occasionali e
non gravi
- Pochi ne commettono di gravi o ripetuti
- Pochi continuano a commetterne anche da adulti
Fattori attivanti….la
devianza Fattori attivanti:
- Stimoli avversivi (minacce, frustrazioni, stress, …)
- Incentivi (bottino, vantaggi materiali, …)
- Ambientali (sovraffollamento, caldo, …)
- Modelli esterni (comportamento violento altrui)
Teorie psicodinamiche
- Correlazione tra carenze affettive nell’infanzia e successivo sviluppo antisociale:
- La perdita dell’oggetto d’amore conduce ad un successivo costante rifiuto dell’affetto, dei legami e dell’inserimento sociale che evolve in senso antisociale
- Tanto più precoce è il distacco tanto più grave il comportamento antisociale