Infoanziani Luglio Agosto

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STARBENE news Inserto al bimestrale Infoanziani.it Luglio/Agosto 2012 Numero 54 LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO: Il servizio civile nell’A.S.S.n°3 PAG.5 Gli interventi regionali per la famiglia PAG.7 INSERTO STARBENE NEWS: Vacanze a prova di scottatura PAG.1 Giù la pressione PAG.4 LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO: I nonni raccontano... PAG.9 L’Associazione A.V.U.L.S.S. PAG.10

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Infoanziani luglio-agosto

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Luglio/Agosto 2012 Numero 54

LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO: Il servizio civile nell’A.S.S.n°3 PAG.5Gli interventi regionali per la famiglia PAG.7

INSERTO STARBENE NEWS: Vacanze a prova di scottatura PAG.1 Giù la pressione PAG.4

LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO:I nonni raccontano... PAG.9L’Associazione A.V.U.L.S.S. PAG.10

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Sommario:LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO: Il servizio civile nell’ A.S.S.n°3 PAG.5

Gli interventi regionali per la famiglia PAG.7

INSERTO STARBENE NEWS:

Vacanze a prova di scottatura

La calura estiva

Il fumo

Giù la pressione

STARBENE news

LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO: Comitato Parenti Ospiti I.G.A. PAG.9

A.V.U.L.S.S. PAG.10

NEWS IN BREVEPC e sport elisir di lunga vita PAG.11

PAG.1

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www.infoanziani.it LUGLIO/AGOSTO 2012N° 54

Informazioni per i lettori:

Registrazione Aut.Trib. di UD n.24 del 10.05.2005 Bimestrale gratuito Direttore editoriale Sandro Di Filippo Direttore responsabile Sandro Di Filippo Editore Newprojects.it S.r.l. Viale Palmanova, 22 33100 Udine Tel. 0432 526981 - Fax 0432 624246 [email protected] - [email protected] Layout Elisa Gorsa - Newprojects.it S.r.l. Collaboratori Azienda per i Servizi Sanitari n°3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n°5 “Bassa Friulana” Comitato Parenti Ospiti I.G.A. (Magda Minotti) A.V.U.L.S.S. Pubblicità commerciale Newprojects.it S.r.l. Viale Palmanova, 22 33100 Udine Tel. 0432 526981 - Fax 0432 624246 [email protected] - [email protected] Stampa Tipografia Menini - Spilimbergo (PN) Abbonamenti Inviare i propri dati a: Newprojects.it S.r.l. Viale Palmanova, 22 33100 Udine Fax 0432 624246 [email protected] - [email protected]

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A.S.S.n°3 “Alto Friuli”LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO:

Hanno preso av-vio il giorno 2 aprile i progetti di Servizio Ci-vile Nazionale dell’Azienda Sa-nitaria n. 3 “Alto Friuli”.

Quest’anno sono stati approvati tre proget-ti che coinvolgono otto ragazzi volontari di età compresa tra i 18 e i 28 anni che svol-geranno servizio per un anno nelle strutture aziendali. Per l’Ass 3 è già il quinto anno di esperien-za con il servizio civile. Come spiega la responsabile del Servizio Civile presso l’ASS3 dott.ssa Olga Passera: “Il bilancio è certamente positivo, in questi anni abbiamo avuto più di 30 volontari che hanno collaborato in diverse strutture aziendali. Con alcuni dei ragazzi siamo ancora in contatto e siamo lieti di essere stati un punto di riferimen-to nella speranza di diffondere la cultura del-la responsabilità e dell’impegno tra i giovani, promuovere la partecipazione alla vita della comunità locale e le esperienze del volonta-riato; promuovere la cultura della solidarietà, la valorizzazione delle differenze, l’attenzione all’altro nella consapevolezza che il volonta-riato può diventare occasione di risposta ai bisogni degli altri e nel contempo momento di crescita personale e formativa”.Gli otto volontari impiegati nei progetti di servizio civile quest’anno sono impegnati in diverse attività. Dopo una parte di forma-zione generale uguale per tutti i volontari,

dove si è creato un gruppo molto unito no-nostante i progetti diversi e si sono analizza-te in modo più approfondito lo “spirito” del servizio civile e la sua storia, i ragazzi hanno ricevuto una formazione specifi ca per ogni singolo progetto, formazione che comunque continuerà ad essere costante durante tutto l’anno di servizio civile, in cui i volontari sa-ranno sempre seguiti e affi ancati da opera-tori più esperti. I progetti approvati sono www.nonninrete.carnia che prevede l’impiego di due volon-tari che saranno occupati in attività di ani-mazione con anziani e nello specifi co anche nell’aiutare gli anziani nel confronto con nuo-ve metodologie di comunicazione come in-ternet e l’uso del pc organizzate dai Servizi Sociali del Distretto 2 della Carnia e Animo! I colori dell’animazione socio-educativa che prevede l’impiego di due volontari che collaboreranno con tutti i progetti di anima-zione e le attività organizzate dai Servizi Sociali del Distretto 1 del Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale e Portare la Salute più vicina al Cittadino che vede impiegati quat-tro volontari per l’attuazione di programmi e campagne informative per promuovere la salute, tutti miranti a infl uenzare la qualità delle decisioni individuali e nell’accompa-gnamento e accoglienza dell’utenza in diffi -coltà fornendo supporto circa i corretti per-corsi di salute.

Il servizio civile nell’A.S.S.n°3: quinto anno di esperienza e oltre 30 volontari impiegati nei diversi servizi

5A cura di: Roberta Collica e Stefano Aristelli

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a prova di scottatura

L’UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, ha aggiornato i con-tenuti della guida “Sole amico: proteggersi con occhiali e abbi-gliamento anti UV a norma” per far conoscere i problemi derivan-ti da una eccessiva esposizione al sole e per indicare i requisiti che i vari prodotti che acquistiamo (capi d’abbigliamento e occhiali da sole) devono avere per essere conside-rati “a norma”. Una recente inda-gine pone l’attenzione sul rappor-to tra italiani e occhiali da sole. Scopriamo quindi che il 15% della popolazione tende a usare gli oc-chiali da sole sempre, il 30% non li indossa quasi mai o mai e il 18% solo raramente. Per assicurarsi che gli occhiali da sole – o le lenti – che acquistiamo siano a “norma” si raccomanda di verificare che ri-portino almeno le seguenti infor-mazioni:– la marcatura CE (obbligatoria)– il riferimento alla norma europea UNI EN 1836 (o solo EN 1836) che solitamente si trova all’interno del libretto di istruzioni che accompa-gna il prodotto– il nome del fabbricante o del for-nitore– il numero della categoria del fil-tro montato (da 0 a 4, con l’even-tuale logo per il divieto di impiego durante la guida nei casi ove pre-visto)– le istruzioni per la cura, la manu-tenzione e la pulizia.Utilizzare un occhiale da sole con lenti protettive “a norma” significa far assorbire le radiazioni perico-lose dalla lente prima che possano colpire l’occhio e produrre danni.In collaborazione con Italiasalute - Direttore responsabile Riccardo Antinori

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CURIOSI TÀ

LA CALURA ES T IVA GLI ESPERT I CONSIGLIANO DI BERE OLT RE 2 LI T RI AL GIORNO DI ACQUA MINERALE

Spossatezza, crampi muscolari e, in casi estremi, collassi cardiocircolatori. Durante l’estate, la canicola e la colonnina di mercurio che giorno dopo giorno si alza fi no a raggiungere temperature che arrivano a superare i 35° in ogni città d’Italia, il “rischio maggiore che corrono gli italiani, soprattutto le categorie più a rischio come anziani, donne e bambini, è quello della disidratazione”.È quanto avvertono gli esperti, che per prevenire che il fi sico risenta dei più comuni disagi dovu-ti al caldo estivo, consigliano di bere abbondanti quantità di acqua, preferibilmente minerale, con cui assumere calcio e sali minerali indispensabili per compensare la sudorazione e la quantità di sali e liquidi dispersi dal corpo.

I rischi di un bilancio idrico anche solo leggermente ne-gativo possono compromet-tere il buon funzionamento del nostro organismo. Basti pensare che una di-minuzione di acqua totale corporea corrispondente al 2% del peso di un indivi-duo, rende il sangue meno fl uido e infl uisce negativa-mente sia sulle sue capacità cognitive che fi siche (stan-chezza, cefalea, diffi coltà di

concentrazione). Se l’acqua che entra è minore del 5% rispetto a quella espulsa, si avvertono crampi muscola-ri, tachicardia e talora senso di vertigine, mentre uno squilibrio del 7% può provocare la perdita di coscienza. Perdite idriche vicine al 20% risultano incompa-tibili con la vita. E come capire se siamo suffi cientemente idrata-ti? Il primo sintomo della disidratazione è senza dubbio la sete, uno stimolo che sorge quando la perdita di acqua supera lo 0,5%. Quando si avverte questo bisogno l’organismo è già leggermente disidratato. È bene dunque valutare anche gli altri campanelli d’allarme che ci lancia il corpo, come ad esempio una stanchezza anomala, la diminuzione di urina secreta e il suo colore, che diventa gradualmente più scuro. Durante l’estate è buona regola bere molto e spesso, non solo quando si avverte sete ma du-rante tutto l’arco della giornata e questo vale a maggior ragione per anziani e bambini, che av-vertono meno l’esigenza di reidratarsi.

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specialisti nell’arte dell’ortopedia

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I segni che le sigarette producono sulla pelle sono un deterrente per le donne.Quando si dice la potenza delle immagini. Stan-do ai risultati di una ricerca, di fronte all’eviden-za dei danni provocati dalle sigarette sulla pelle (secchezza, rugosità, colorito pallido e giallastro), le donne sono spinte ad aste-nersi dal fumo. Alcuni psicologi hanno coinvolto un gruppo di 47 donne dai 18 ai 34 anni, sottoponendo loro una serie di immagini che ricostruivano l’aspetto delle stesse in un prossimo futuro, stante un consu-mo di sigarette costante.Come conseguenza, 30 donne hanno deciso immediatamente di smettere di fumare. Naturalmente, avvisano gli psicologi, ciò non signifi ca che la decisione presa a caldo possa trasformarsi in un compor-tamento effettivo.Tuttavia, è emersa chiaramente la preoccupazio-ne da parte delle donne di conservare la propria bellezza, se necessario rinunciando alla passione per le sigarette. Grazie al software di imaging utilizzato dal team scientifi co, gli effetti nefasti del fumo sull’epider-mide hanno acquisito reale consistenza agli oc-chi delle donne coinvolte nello studio.L’aspetto interessante dello studio è proprio la po-tenza persuasiva esercitata dalla paura di perde-re la propria bellezza, superiore a ogni altro tipo di minaccia, comprese le ipotesi peggiori, quali patologie tumorali, neurologiche o di gravità si-mile. Il volto del fumatore veniva descritto come un reticolo di rughe e zampe di gallina, con una

perdita di elasticità esponenzialmente maggiore rispetto all’epidermide di un non fumatore. Inoltre non è necessario consumare pacchetti su pacchetti di sigarette al giorno per danneggiare il proprio organismo, ma soltanto qualche boccata di una singola sigaretta. Infatti, le sostanze nocive contenute nelle siga-rette hanno bisogno soltanto di pochi minuti per provocare i primi danni e contribuire alla mo-difi cazione delle cellule sane, scatenando così un’eventuale proliferazione di cellule tumorali.

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ALIMEN TAZIONE

GIÙ LA PRESSIONELE PROPRIE TÀ CON T ENU T E NEL T UBERO DELLE PATAT E

Ottima risorsa contro l’ipertensione e fonte di antiossidanti. Sono le qualità principali delle patate, alimento messo sotto analisi da uno studio universitario.Secondo la ricerca condotta mangiare patate cotte al microonde due volte al giorno produce un abbassamento del-la pressione arteriosa attorno al 3-4 per cento. La cottura al microonde non pre-vede l’aggiunta di condimenti grassi e non causa quindi aumenti di peso.Lo studio si è concentrato sulle patate viola, ma secondo i ricercatori le stesse qualità dovrebbero essere presenti an-che in quelle bianche e rosse. La ricerca si è avvalsa della collaborazione di 18 persone obese o in sovrappeso con pro-blemi di ipertensione. I volontari hanno seguito una dieta in cui erano presenti due porzioni al giorno di 6-8 patate vio-la di piccole dimensioni con la buccia. I medi-ci hanno così riscontrato una diminuzione della pressione diastolica media, ovvero la minima, del 4,3 per cento, e di quella sistolica, ovvero la mas-sima, del 3,5.Com’era prevedibile, il metodo di cottura risulta fondamentale, dal momento che un’eventua-le frittura delle patate aumenta il quantitativo di grassi e calorie e diminuisce notevolmente la

concentrazione di sostanze benefi che, bruciate dall’alta temperatura.Il caporicercatore spiega: “Le patate sono rite-nute serbatoi di grassi e zuccheri, ma in realtà, quando vengono preparate non fritte e servite senza burro o margarina, una patata contiene 110 calorie e decine di sostanze fi tochimiche sa-lutari e vitamine. Speriamo che la nostra ricerca aiuti a ricostruire la vera immagine nutrizionale di questo ortaggio”.

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Ottimo consenso per l’incontro “Il dolore in travaglio di parto: metodi tradizionali e partoanalgesia” tenutosi presso l’Aula Ma-gna dell’Ospedale di Tolmezzo, domenica 27 maggio, in occasione della Giornata del Sollievo.L’iniziativa è stata promossa dall’Osserva-torio Nazionale sulla Salute della Donna (O.N.DA) impegnato nella promozione e tu-tela della salute femminile. Nel 2007 l’Osservatorio ha avviato il pro-gramma bollini Rosa, con l’obiettivo di in-dividuare e premiare gli ospedali italia-ni “vicini alle donne”, che offrono percorsi diagnostico-terapeutici e servizi dedicati alle patologie femminili di maggior rilievo clinico ed epidemiologico, riservando par-ticolare attenzione alle specifi che esigenze dell’utenza rosa. Nel dicembre 2011 presso la Camera dei Deputati il Ministro della Salute ha conferito all’Azienda Sanitaria n. 3 “Alto Friuli” e nello specifi co l’Ospedale S. Antonio Abate di Tol-mezzo, “2 Bollini Rosa” quale “Ospedale a misura di donna” e Azienda premiata per il suo impegno nel portare la salute più vicino alle donne. Il sito www.bollinirosa.it è in-teramente dedicato alle iniziative promosse dall’Osservatorio, inoltre è possibile consul-tare tutti gli ospedali premiati con i relativi servizi, suddivise per regione, con la possibi-lità di esprimere un giudizio sulla base della propria esperienza diretta. Proprio all’interno delle diverse iniziative organizzate nell’ambito del progetto Bolli-ni Rosa si è tenuta la Giornata del Sollie-vo, volta ad informare le donne sui metodi

dell’analgesia e del controllo del dolore nei percorsi sanitari delle donne. All’incontro, tenutosi presso l’Ospedali di Tol-mezzo erano presenti, come relatori, tra gli altri, il Responsabile del reparto di Ostetricia e Ginecologia, dott. Daniele Bassini, la dott.ssa Roberta Pinzano, l’ostetrica Zaira Not, il Responsabile del reparto di Anestesia, dott. Loris D’Orlando, l’anestesista referente Rino Colussi, la dott.ssa Maria Virginia Fabbro. Durante l’incontro è stato possibile, inoltre, proiettare il DVD “Nascere a Tolmezzo” pensato e realizzato dall’ASS3 per poter fornire un’adeguata conoscenza alle donne dei servizi messi a disposizione e approfon-dire il percorso, già avviato, mirato ad ac-compagnare le future mamme e famiglie in un momento delicato e unico come la nasci-ta.

A.S.S.n°3 “Alto Friuli”LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO:

Partorire a Tolmezzo

6A cura di: Roberta Collica

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Sono principalmente due le leggi di riferimento, la n. 20 del 18.08.2005 “Sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia” e la n. 11 del 2006, “Interventi regionali a sostegno della famiglia e della genitoriali-tà”, che hanno permesso l’attuazione di diversi benefici.

CARTA FAmIGLIA:Il primo in ordine di tempo è stato il beneficio Carta famiglia FVG, attivo dal 2008 e che si realizza su due azioni: una regionale e una locale.Come noto ormai a molti, Carta famiglia è lo strumento attraverso il quale l’Amministrazione regionale sostiene i nuclei familiari con almeno un figlio a carico ed un Indicatore della Situa-zione Economica Equivalente (ISEE, calcolabile presso i Centri di assistenza Fiscali – CAF) in-feriore a 30.000 euro. La Carta famiglia viene richiesta da uno dei genitori al Comune di residenza attraverso la dichiarazione del possesso di alcuni requisiti (ISEE inferiore o pari a 30.000, residenza di almeno uno dei due genitori sul territorio re-gionale da almeno 24 mesi, …) ed è struttu-

rata su più “fasce” di beneficio, a seconda del numero di figli. La Carta ha una scadenza periodica e deve essere rinnovata; può essere richiesta in qual-siasi momento dell’anno, mentre di solito i be-nefici devono essere richiesti in un determinato lasso di tempo.L’ISEE deciso per l’accesso a questa misura è alto, se confrontato a quello utilizzato per si-milari interventi a livello regionale e naziona-le: questa scelta è stata fatta per comprende-re fra i beneficiari la maggior parte dei nuclei familiari residenti in regione, trattandosi di un intervento a carattere promozionale in favore delle famiglie in situazione di “normalità”, non dedicato esclusivamente a chi rappresenta un “bisogno” specifico.La Regione, ogni anno, eroga un contributo ai beneficiari consistente nel ristoro di parte del-la spesa sostenuta dalla famiglia per la forni-tura domestica di energia elettrica. In particolare, si calcola che l’Amministrazione abbia ristorato ogni anno l’importo di oltre la metà della spesa sostenuta dagli aventi dirit-to.Se nel 2008 erano circa 25.400 i nuclei bene-ficiari del cosiddetto beneficio “energia elettri-ca”, le prime stime per il 2011 confermano la costante crescita del numero degli aventi diritto, che si attesta su oltre 41.000 pratiche attuali. La misura sta ottenendo, di anno in anno, mag-giore riscontro sul territorio regionale.A maggio 2012 si sono concluse le procedure per l’erogazione annuale del contributo e nei prossimi mesi verranno ripartiti i fondi disponi-bili fra gli aventi diritto; l’erogazione avviene ai cittadini per il tramite del Comune.Gli Enti locali che - come anticipato - gestisco-no la misura, determinano annualmente un ul-teriore contributo a livello locale erogato sem-pre ai possessori di Carta Famiglia: i Comuni

A.S.S.n°5 “Bassa Friulana”LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO:

L’Area Welfare di Comunita’ dell’ASS 5 Bassa Friulana informa: gli interventi regionali in favore della famiglia

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A partire dal 2008, in Regione è stato istituito il Servizio politiche per la famiglia e lo sviluppo dei servizi socio-educativi, deputato alla gestione di diversi interventi, riferibili al contesto delle famiglie residenti in regione. I principi fondanti che ispirano l’azione dell’amministrazione regionale sono il riconoscimento e il sostegno della Famiglia quale soggetto fondamentale per la società e interlocutore attivo e da valorizzare.

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o i raggruppamenti di Comuni che gestiscono la misura in modo associato, decidono quale possa essere l’intervento più adatto nel pro-prio contesto territoriale: si va dalla riduzione di tariffe locali (mensa scolastica, tassa rifiuti, ecc) fino alla messa a disposizione di servizi, buoni spesa o voucher per l’ingresso a struttu-re comunali quali le piscine.La Regione investe ogni anno complessivamente oltre 10 milioni di euro per il beneficio Carta Famiglia.Assegno di natalità, comunemente conosciuto come “bonus bebè”.è un beneficio che la Regione assegna una tantum, al momento della nascita o l’adozione di un figlio. L’importo è variabile: cresce con l’aumentare dei figli già presenti nel nucleo familiare. Si parte dai 600 euro per il primo figlio e si arriva agli 810 euro per i figli successivi al primo, passando per i 750 euro per figlio in caso di parti o adozioni plurime.Il requisito economico di accesso è lo stesso di Carta Famiglia (ISEE inferiore o pari a 30.000) e vi sono altri ulteriori criteri da rispettare; an-che in questo caso la richiesta di accesso deve essere fatta al Comune di residenza, ma entro i 90 giorni dalla nascita/adozione. Il beneficio regionale ad oggi eroga oltre 5.000 bonus bebè per anno, su un totale indi-cativo di circa 11.000 nati/anno in Regione.

CONTRIbUTI PER L’AbbATTImENTO RETTE DI FREqUENzA DEI SERvIzI ALLA PRImA INFANzIA (NIDI D’INFANzIA, SERvIzI INTE-GRATIvI E SPERImENTALI):Sono dedicati alle famiglie con figli nella fa-scia d’età 0-3 anni. Ogni anno la Regione stabilisce l’importo spet-tante, in misura percentuale sulla spesa soste-nuta e in riferimento ad un tetto massimo di contributo (per l’anno scolastico 2010/2011 il limite era fissato a 1800 €). Sono cumulabili con altre agevolazioni (ad es.: comunali) per la stessa finalità. La domanda deve essere presentata da un genitore alla fine dell’anno scolastico (dal 1° settembre) al

Servizio Sociale dei Comuni di competenza territoriale. Anche in questo caso vi sono alcuni requisiti specifici da soddisfare e l’ISEE deve essere in-feriore o uguale a 35.000.L’intervento a sostegno delle Gestanti in dif-ficoltà viene concesso in particolari situazioni rilevate o segnalate ai Servizi Sociali dei Co-muni (SSC) di riferimento, presso i quali viene anche presentata la domanda e che seguono la procedura di erogazione del beneficio. Le specifiche destinatarie sono le donne che manifestano situazioni di disagio e il contributo viene erogato per la durata della gravidanza e per i primi mesi di vita del bambino. L’importo massimo attribuibile è pari a 3.000 € e viene erogato nelle modalità stabilite dal SSC che si occupa anche dell’accompagna-mento alla misura, al fine di migliorare la si-tuazione di bisogno delle aventi diritto.è attualmente in corso di valutazione il primo bando per la selezione dei Progetti realizzati dalle Famiglie (ex art.18 LR n.11/2006), che ha interessato numerose associazioni e coo-perative formate da famiglie che intendono realizzare attivamente servizi in risposta alle proprie esigenze, con il coinvolgimento degli Enti locali e, più in generale, del proprio con-testo sociale di riferimento. Si tratta di una azione innovativa che per la prima volta viene realizzata in Regione e pone l’accento sulla valorizzazione delle risorse fa-miliari e la creazione di una rete di collabora-zione territoriale basata non solo sulla risposta a bisogni comuni, ma anche sulla condivisione di valori e significati collettivi.Informazioni sugli interventi e news posso-no essere consultate sul sito web: www.regione.fvg.it alla sezione “famiglia sociale salute>politiche per la famiglia” o presso i Comuni di residenza.

A cura di: Area Welfare di Comunità ASS5 Bassa Friulana

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“A Sant Ramaculil sorc in penacul”

“A Sant Ramacul un temporâl”

Un tempo si credeva che i temporali estivi, tipici della prima decina di luglio, potessero porta-re grandine o vento forte, tanto da rovinare le colture annullando, così, quanto era stato fa-ticosamente ottenuto dai poveri contadini che, secondo le credenze, avrebbero potuto avere, in questo periodo, incidenti durante i lavori nei campi. La settimana in cui cade il dodici luglio, ricorrenza dei santi Ermacora e Fortunato, per-ciò, era creduta - e molti lo credono ancora-, la settimana delle disgrazie. Questa convinzione è molto strana se si pensa che i nostri nonni con-sideravano i due santi i “toccasana” per i mali e per tutti i “casi” accidentali. In tempi moderni e per molti ancor oggi, le disgrazie di questo periodo s’identificano con gli incidenti su strada o nelle varie attività od occupazioni. Così tutti, soprattutto, in questa settimana, pregano Erma-cora e Fortunato, con rinnovata devozione, per non avere... disgrazie.

“La canicule di Luj e maduris i fasui”

Era il tempo in cui il calore dominava e tutti desi-deravano trovare ristoro in luoghi freschi ed om-breggiati mentre le cicale, imperturbabili, conti-nuavano a cantare interrottamente sotto il sole. La Canicola, periodo che va tra il ventiquattro luglio al ventisei agosto e corrisponde al segno zodiacale del Leone, rappresenta il momento più caldo e secco dell’anno. In questo periodo, secondo la tradizione, tutti gli esseri viventi e non, erano particolarmente in-stabili: il vino andava facilmente a male, i cani potevano ammalarsi d’idrofobia…Sì, soprattutto l’acqua, elemento essenziale per la vita, era chiamata in causa e diventava nemi-ca di animali e uomini. La Canicola la rendeva

particolarmente pericolosa per i gravi malanni che avrebbe potuto procurare. Guai a prendere la pioggia e farsi asciugare i vestiti addosso, fare il bagno o bere la aghe sclete delle fon-tane pubbliche o dai roiuçs, se non preventiva-mente mescolata con qualcosa, come si era soliti dire, di…”spiritoso”. L’alcool del vino, de sgna-pe, avrebbe disinfettato quel liquido in cui la temperatura tanto alta, aveva favorito il proli-ferare di forme di vita dannose alla salute.

“Quando sol est in Leonepone mulier in cantonebibe vinum con sifone”

Rondoni che partono, castagne che stanno for-mandosi, lana che cresce,

“La canicule di Sante Ane e fâs cressi ae piore la lane”

e la luce del giorno che, a poco a poco, diminu-isce… Il sole ha ripreso ad avvicinarsi alla Terra che lambirà con raggi sempre più obliqui in un rincorrersi infinito del Tempo: luglio sta finendo per lasciare il posto ad Avost... Le notti agosta-ne, quelle della caduta delle stelle che, secondo la tradizione coincideva con la notte di san Lo-renzo, sono ancora presenti con la loro magia. La mente fantasticava liberamente, pensando al concretizzarsi di rosei futuri di sogno. Così, stesi sui prati con in bocca un filo d’erba che le labbra muovevano a mo’ di antenne di grillo, la mente era liberata guardando nel blu. Adulti e bambini si abbandonavano in fantastici voli e speranze che si sarebbero concretizzate con il magico cader delle stelle: emozioni irripetibili, veramente irripetibili.

“Se al plûf il dì de Sense cuarante dîs no si sta cence”

Comitato Parenti Ospiti I.G.A.

LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO:

Luglio e Agosto

9Iniziativa realizzata con il sostegno della

Dal cassetto dei ricordi:

L’articolo continua sul sito internet: www.infoanziani.it

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Il ventennale dell’Avulss di Udine è stato festeggiato il 20 maggio con una ma-nifestazione che si è tenuta nella sala Madrassi alla presenza di autorità ed amici. A Udine l’AVULSS (Associazione per il Volon-

tariato nelle Unità Locali Socio Sanitarie), già presente in territorio nazionale dal 1979, nasce nel 1992 con un corso base, organizzato gra-zie all’iniziativa della Delegata Nazionale OARI Sig.a Francesca Colautti e al contributo fonda-mentale di Mons.Giuseppe Turchetti, col soste-gno di S.E. Mons. Alfredo Battisti, indimenticabi-le Arcivescovo di Udine.Primo Presidente viene eletto il Sig Giorgio Na-sazio, che ha l’arduo compito di “aprire la stra-da” e di prendere contatti con le varie strutture e con le Associazioni presenti sul territorio...Grazie alla sua competenza e disponibilità co-struttiva, l’AVULSS di Udine inizia il suo percorso; tuttora il Sig. Nasazio è membro del Consiglio direttivo ed attivo collaboratore dell’ Associa-zione.I volontari dell’Avulss si trovano subito ad ope-rare nella struttura dell’IGA, luogo in cui viene costituita anche la sede dell’Associazione, in via Sant’Agostino 7 e dove i volontari si sentono su-bito utili e ben accolti.Oggi, dopo vent’anni, l’AvULSS è presente nell’Azienda Ospedaliera Universitaria pres-so il Pronto Soccorso, all’ASP “La quiete”, presso il Gervasutta; collabora inoltre col CE-RICOT (ONLUS) e col Comune di Udine nel programma No alla SolitUdine. Il motto dell’Associazione, che riassume l’essen-za di tutto il nostro volontariato, è “LAvORARE INSIEmE PER SERvIRE mEGLIO”. Lavorare, come impegno solidale e fraterno nel-

la dedizione con-creta agli altri, per servire, per mettersi a dispo-sizione dei più deboli, con tutti noi stessi, nella vita di ogni giorno, nella famiglia, nel lavoro, nella società, nell’incontro con chi soffre. Caratteristica principale dell’AVULSS è la FOR-MAZIONE: quella DI BASE, indispensabile per operare nel volontariato organizzato, quella PERMANENTE, riservata ai gruppi operativi, fondamentale per la crescita personale e per un approfondimento continuo della motivazione di scelta del nostro servizio. Durante la presidenza della sig.ra Bianca Rosa Patriarca, unica Presidente al femminile nella sezione di Udine, vengono perfezionate le con-venzioni con il Comune di Udine e con le istitu-zioni socio sanitarie del territorio ed il gruppo trova una particolare coesione.Presidente della nostra Associazione per oltre dieci anni, è stato il Sig. Piero Clocchiatti, che con grande dedizione ed impegno encomiabi-le, ha dato ulteriore impulso alla formazione ed alle relazioni con le altre Associazioni di volon-tariato socio sanitario presenti sul territorio; tut-tora è membro del Consiglio direttivo e valido operatore. è questa una piccola parte di storia che voglia-mo ancora scrivere.è una storia che vogliamo continuare con il Presi-dente in carica, il Sig.Massimo Bertacchini, neoe-letto, che continuerà la storia dell’AVULSS, gra-zie alla sua disponibilità ed al suo entusiasmo e con tutti i volontari che lo seguiranno nell’impe-gno di amore verso gli altri!

UN RINGRAzIAmENTO A TUTTI!

L’A.V.U.L.S.S. informa:L’AVULSS di Udine ha compiuto vent’anni!

Iniziativa realizzata con il sostegno della

Associazione di UdineVia Sant’Agostino, 7 UdineTel. 347 3726810E-mail: [email protected]

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L’igiene dentale

NEWS IN BREVE:

Se appena fi nito di mangiare fre-mete dal desiderio di lavarvi su-bito i denti, sappiate che fate più male che bene alla vostra bocca. Lo afferma una ricerca secondo cui passare dalla tavola al lavan-dino senza soluzione di continuità produce un danneggiamento dei denti. Gli acidi presenti nel cibo e nelle bevande cominciano ad aggredi-re lo smalto dei denti e il livello sottostante denominato dentina, portando a una demineralizza-zione dei denti. Tuttavia, spazzolare troppo presto

i denti non fa altro che agevolare questi acidi spingendoli ancora più in profondità e accelerando il processo di corrosione. Usare lo spazzolino nel giro 20 minuti dall’assunzione di una be-vanda gassata causa danni notevoli ai denti. Secondo gli esperti, quindi, sarebbe meglio aspettare almeno mezz’ora - meglio ancora un’ora - prima di mettersi a strofi nare i denti. Passata questa mezz’ora, infatti, l’usura dei denti non risulta signifi cativamente più alta.

INTERNET E I SOCIAL NETWORK

Una generazione seduta, con ol-tre il 60% degli adolescenti che trascorre tra le 10 e le 11 ore tra la sedia e la poltrona. Altro che ‘declino dei media tradizionali’, la televisione, dopo anni di calo, sta tornando tra le abitudini dei ragazzi, e invece di essere alter-nativa a Internet vi si somma, con-tribuendo ad aumentare la seden-tarietà. E se tutti hanno Facebook e buona parte lo smartphone, le ore preferite per utilizzarli sono quelle notturne, con più di metà del campione che va a letto ben oltre ‘Carosello’. La causa principale di questa “epidemia di sedentarietà” è il sommarsi del tempo trascorso davanti alla televisione a quello trascorso a navigare in Internet.Con l’aggravante che quest’anno

la TV, dopo 4 anni di declino, sta tornando ad esercitare un certo fascino sugli adolescenti; per la prima volta, da tre anni a questa parte, sono di nuovo aumentati coloro che la guardano per più di tre ore al giorno (17,3%). Doven-do rinunciare per forza - per un mese - al telefonino, al computer o alla televisione la maggioran-za rinuncerebbe alla tv (47,1%), rispetto al computer (27,7) e a telefonino (23,9). Una conferma di quanto sostiene uno psicologo grande conoscitore dell’adole-scenza, che indica che una delle maggiori criticità della nostra società – che così ha abituato le nuove generazioni - è rappresen-tata dall’incapacità alla rinuncia, sulla quale si dovrebbe fondare l’essenza dell’uomo”

PC e sport:elisir di lunga vitaUtilizzare il computer in casa e effettuare una passeggiata di almeno mezz’ora al giorno sembrerebbero questi i due ele-menti in grado di tenere lontani i problemi di demenza senile e le malattie croniche. è quel-lo che si evince da una ricerca recente effettuata su un totale di 926 soggetti di età compresa fra i 70 e i 93 anni, un vene-randa età. I risultati del loro studio in cui, gli studiosi dopo aver intervistato i soggetti inclusi nella loro ricerca circa le loro abi-tudini quotidiane e preferenze, hanno scoperto che il rischio di demenza senile è ridotto di circa il 50% nelle persone che sono abituate a utilizzare il pc e a fare un po’ di moto giornaliero. Il riuscire ad avere una certa dimestichezza con il web e l’hi-tec , sembrano rappresentare un vero elisir, che oltre dare anni alla vita, in questo caso sono in grado di dare vita agli anni.

La Fit Boxe: come scaricare lo stress

Quando lo stress ac-cumulato è tale da alterare il benessere psicofi sico genera-le, l’attività fi sica, in particolare alcune discipline sportive di tipo aerobico, come la Fit Boxe, detta anche “aerobica boxata”, è un’utile valvola di sfogo per scaricare la tensione. La Fit Boxe, sorta nei paesi occidenta-li e, successivamente, esportata anche in

quelli orientali, è oggi tra le attività più dif-fuse e praticate in palestra. La caratteri-stica che la contraddi-stingue e che ha con-tribuito all’immediato successo è quella di racchiudere insieme tecniche tipiche del-le arti marziali, della boxe e dell’attività aerobica, aprendo, così, al mondo fem-minile l’universo del-le arti marziali e a quello maschile quello

dell’aerobica. Questo mix esplosi-vo ha letteralmente stravolto il mondo del fi tness, in quanto, oltre ad essere vantaggio-so e benefi co sia per il potenziamento musco-lare che per il siste-ma cardiovascolare, offre anche un modo nuovo e divertente di apprendere alcune tecniche base dell’au-todifesa.

Attendere almeno mezz’ora aiuta a combattere gli acidi