LUGLIO - AGOSTO

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Anno XXXIII n. 7/8 -Luglio/ Agosto 2011 Euro 2.50 Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma. Salviamoci la pelle In vacanza con Fido

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Anno XXXIIIn. 7/8 -Luglio/Agosto 2011Euro 2.50

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In vacanza con Fido

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L’artistaRuth Treffeisen dal 1979 crea bambole in diversi materiali. Grazie al suo amore per il particolare e all’alta qualità della realizza-zione, l’artista ha conquistato i riconoscimen-ti più importanti che ogni artista di bambole può raggiungere, come il “DOTY®-Award 2005” e il premio “Doll of the Year”.

“Dov’è la mia mamma?”Inclusi l’orsetto e il bel vestiario

Un capolavoro di Ruth Treffeisencon pregiati accessori!

inviatemi la bambola in vinile “Dov’è la mia mamma?”Sì, Pagherò in contrassegno al ricevimento della merce l’intero importoPagherò con MasterCard oppure Visa

Pagherò in tre comode rate mensili

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Tel.: 02/39292492 • Fax: 02/39292494E-Mail: [email protected] • Internet: www.bradford.it

Prendo atto dell‘informativa articolo 10 L. 196/03 e acconsento che i miei dati vengano utilizzati dalla Bradford per le sole finalità descritte. I miei dati possoni essere comunicati ad altre aziende di comprovata serietà con il solo scopo di ricevere altre proposte commerciali. Sì No

BUONO D’ORDINE ESCLUSIVOTermine di ordinazione: 8 agosto 2011

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E-Mail: [email protected] • Internet: www.bradford.itLe garantiamo la riservatezza dei Suoi dati. Informativa articolo 10 L. 196/03 sarà nostra cura inserire i dati che Lei fornirà nell‘archivio informatico della Bradford (titolare del trattamento) garantendone la mas-sima riservatezza e utilizzandoli unicamente per l‘invio gratuito di proposte commerciali. Ai sensi dell‘articolo 13 della Legge i dati potranno comunque essere cancellati dietro semplice richiesta scritta da inviare all‘ufficio dati presso la nostra sede.

valori che restano

Desidera solo venire da Lei! La piccola siede là e aspetta con il suo orsetto fra le braccia che la mamma torni. Si sente sola e vorrebbe tanto giocare con lei! E i suoi occhietti blu sembrano domandare “Dov’è la mia mamma?”

Con la bambola artistica “Dov’è la mia mamma?” Le presentiamo un capolavoro della rinomata artista Ruth Treffeisen. Realizzata in pregiato vinile di alta qualità, questa bambola straordinaria si caratterizza per l’accuratezza dei particolari e la pregiata qualità. Altezza: 59 cm.(Sedia in vimini non inclusa).

Si assicuri questa dolce piccina e risponda alla sua domanda “Dov’è la mia mamma?”: porti con sé la piccola, ordinandola preferi-bilmente oggi stesso!

Garanzia di resa valida 365 giorni

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di alta qualità

NOVELLA2000-Where-is.indd 1 10.06.11 14:05

ditorialeGualtiero Marchesi

Nei piatti del maestrodella cucina italiana:

etica, estetica, arte e cuore

A pagina 44

AmnestyInternational

Compie cinquant’anni ilmovimento nato per

combattere la violazionedei diritti umani. Ottimi i

risultati finora ottenuti,ma molto resta da fare.

A pagina 24

Gelato, che passione!!!Alla crema, al latte o alla

frutta: il gelato fa beneallo spirito ma anche alla

salute, grazie alle suequalità nutritive.

A pagina 30

L’eco...logicaMonteveglio

Il primo comune italiano chesta costruendo un altro

futuro. Al centro: ambiente,sostenibilità, energia pulita e un grande senso civico.

A pagina 43

Burraco: nuovamania italianaGioco di coppia, due

mazzi di carte francesi euna buona dose di

affiatamento: ecco gliingredienti per divertirsi.

A pagina 50

[anteprime]

Di fronte all’evidente impossibilità di rispondere ai problemi del governodel Paese distribuendo incarichi e responsabilitàcol metodo della raccomandazione, del servilismo, del contraccambio dei favori, sempre più spesso i “pensatori illuminati” invocano la discesa in campo della“meritocrazia”: facciamo posto ai migliori, ai piùpreparati, agli esperti, ai più intelligenti. Insomma, se al posto della democrazia, faticosa, lenta,ingombrante e per qualcuno addirittura fastidiosa, riscopriamola scintillante e snella aristocrazia (che, come ben sappiamo,significa governo dei migliori), come d’incantorisolviamo i nostri problemi. Mentre siete al mare, e le onde portano a riva colorate bottigliettedi plastica (indistruttibili per i prossimi 30mila anni)insieme a qualche alga, noi di 50&Più, sperando che ci abbiatearrotolato tra un telo-mare super morbido e la crema solare,questo mese vi lanciamo un’idea, anzi una sfida: scoprite insieme a noi la rivoluzionaria “meritocrazia democratica”, partecipando allamanifestazione di Gold Age, dal 19 al 23 ottobre a Rimini.

Ma che cos’è la meritocraziademocratica che noi, con orgoglio, ci vantiamo di promuovere per primi? Semplicemente la virtù. La ricerca dell’eccellenza:fare al meglio ciò che si è capaci di fare, con la coscienza che il nostro impegno costante a essere migliori è il dono che noi facciamo agli altri e quindi a noi stessi. Lo scorso aprile abbiamo messo al centro della rivista il testo dellanostra Costituzione. Speriamo che l’abbiate letta e conservata.Bene, se la tirate fuori dal cassetto e andate all’articolo 4, vi leggerete che «Ogni cittadino ha il dovere di svolgere,secondo le proprie possibilità e la propria scelta,un’attività o una funzione che concorra al progressomateriale o spirituale della società». Niente è altrettanto democratico, niente è altrettanto meritocratico.

Buone vacanze a tutti.

[ DI MARIA LAURA RONDINI - DIRETTORE EDITORIALE 50&PIÙ ]

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4 I 50epiu.it I LUGLIO/AGOSTO 2011

Luis BacalovCompositore, direttore d’orchestra,

insegnante: i numerosi impegni di un Premio Oscar

DI PICCI MANZARI

AmnestyAnniversario amaro per chi

ha dato voce al coraggio DI GIADA VALDANNINI

In vacanza insieme a Fido

Contro l’abbandono dei cani, impegno, iniziative e consigli

DI STEFANO RIPERT

Gualtiero MarchesiRicerca del bello e del buono:

gli ingredienti principali di un grande chef

DI LUCIA CASTAGNA

AAA - Cercasi badanteQuando le famiglie degli assistiti

hanno bisogno d’aiutoDI SADÌA MACCARI

MICHELA MIGA

Gold Age 2011L’evento annuale

degli over 50DI LUISELLA BERTI

Spazio50Incontri, eventi, tempo libero, cultura

e tanto altro nel mondo di 50&Più A CURA DI LUISELLA BERTI

Fisco DI ALESSANDRA DE FEO

Previdenza DI GIANNI TEL

IN QUESTO numero

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IN EVIDENZA

PARLIAMO DI...

INCHIESTA 19LA VOCE DI 50&PIÙ

Anno XXXIIIn. 7 - Luglio/Agosto 2011Euro 2.50

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Per telefono: 06 68134552Per fax: 06 68139323Per m@il: [email protected]

Anno XXXIIIn° 7/8Luglio/Agosto2011

Periscopio >> pag. 6 a cura di Dario De Felicis

Letteralmente >> pag. 8di Giovanna Vecchiotti

Le creme solari >> pag. 28di Beatrice Berlen

Il gelato >> pag. 30di Michela GastoneAmbiente >> pag. 43

di Anna MercuriSapori & Colori >> pag. 48

di Marina Cepeda Fuentes Tempo libero: Burraco >> pag. 50

di Rosella BennatiArte di Valerio M. Urru >> pag. 56

Libri di Renato Minore >> pag. 57Cinema & Teatro >> pag. 58

di A. Miccinesi e M. Sarti

Abbonamenti e PubblicitàAbbonamenti: Telefono 06 68134552Fax 06 68139323Pubblicità: Promedia 2000 S.r.l.Tel. 02 89079601 - Fax 02 89079619

Musica & Concerti >> pag. 59di Tonino Valentini

DVD di Pedro Armocida >> pag. 60Oroscopo di Aldebaran >> pag. 61

Giochi >> pag. 62 di N. Tucciarelli e R. Cento

Stuzzica cervello di E. Diglio >> pag. 63 Bacheca >> pag. 64

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Aderente a: Membro di: Italia: annuale(11 numeri) euro 22,00sostenitore euro 36,00copia singola euro 2,50copia arretrata euro 4,50Estero: annuale euro 41,50

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ZOOMLA RESPONSABILETA’

DI GABRIELE SAMPAOLO

DEI 50&PIU’ GIAPPONESI

Finito di stampare:27 giugno 2011

Credits foto: Agf, Bruno Rosa, Conny Sjostrom, Contrasto, Corbis, Stephanie Gengotti, Imagoeconomica,Kojuku, Marka, Olycom, Ragne Kabanova, Sintesi, Shutterstock, Tips, Vladyslav Morozov, Zina Seletskaya, Zzvet. Per le immagini della Mostra di Chagall: ©Chagall®,by Siae 2010. Illustrazioni: Enrico Riposati.

Mensile di attualitàe cultura di 50&PiùSistema Associativoe di Servizi

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Direttore ResponsabileGiovanna Vecchiotti @ [email protected]

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Procuratore Gabriele Sampaolo

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ASSOCIATO ALL’USPIUNIONE STAMPAPERIODICA ITALIANA

n Giappone, a seguito del disastro nel-le centrali di Fukushima e Daiichi, diversecentinaia di pensionati hanno dato la pro-

pria disponibilità ad arruolarsi al “Corpo deiVeterani specializzati” per svolgere i lavori piùpericolosi nell’azione di messa in sicurezzadegli impianti nucleari danneggiati dal sismae dallo tsunami. Fra loro ci sono ex ingegne-ri, carpentieri, tecnici, ma anche impiegati einsegnanti. Due le ragioni al fondo di un at-to così esemplare. Evitare ai più giovani, perla vita che hanno davanti, l’esposizione ai ri-schi delle radiazioni; secondo, se c’è un prez-zo da pagare, è giusto che lo paghi la gene-razione che, a torto o a ragione, ha compiu-to quelle scelte e che ha goduto dei benefi-ci che ne sono derivati. Il ragionamento è

semplice e costituisce una gran-de lezione di civiltà. Ma, tran-quilli, volendo può trovare am-pi spazi di applicazione anche

nel nostro Paese.

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}} Osservare la realtà quotidiana,leggere i giornali, guardare la televisione, navigare in internet, ascoltare la radio o i discorsi al bar può aiutarcia riflettere su quanto accadenel mondo in cui viviamo. Il nostro intento è quello di mettere in evidenza notizie interessanti, curiose,

importanti o stravaganti,riportandole tra questepagine in forma sintetica. Ci piacerebbe che anche voiprendeste parte a questasorta di gioco, fornendoci le vostre segnalazioni. Scrivete a:redazione@50&piu.it o Largo Arenula 34,00186 Roma. Aspettiamo il vostro contributo!

PERISCOPIin pillole

LA PREVENZIONE CORRE SUL WEB

Gli italiani a “caccia” di salute nella reteUna ricerca realizzata dall’Università “La Sapienza” di Roma per il Ministero della Salute, rivela che oltre 15 milioni di italiani usanointernet per informarsi sulla propria salute. I numeri parlano chiaro: 5 milioni di persone consultano siti e portali almeno una volta alla settimana, mentre 2 milioni 700mila lo fanno anche più spesso.

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A CURA DI DARIO DE FELICIS

New York: sempre più difficile la vita per i fumatoriÈ entrata in vigore la “Smoke FreeAir Act”, una legge che impone ai fumatori americani di non accendersi sigarette all’aperto. La nuova norma, fortemente voluta dal sindaco di New York, MichaelBloomberg, prevede il divieto di fumo nei 1.700 parchi della città e su tutte le spiagge del litorale, ma anche a Times Square, nei campida golf, negli stadi e nelle banchinedei porticcioli. Sembrerebbe l’inizio di una dura guerra al tabacco e alle lobby delle sigarette.

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Nuovo Auditorium di Bologna: il progetto architettonico di Renzo PianoBologna avrà un nuovo auditorium e il progetto sarà del famoso architetto Renzo Piano, con la collaborazione di Claudio Abbado. La struttura, che sarà completamente realizzata in legno, è stata concepita per riuscire ad ottenere il meglio dal punto di vista dell’acustica, grazie anche all’aiuto dell’esperto giapponese Yasu Toyota. L’ambizioso progetto dovrebbeessere pronto tra 3 o 4 anni.

Esposto a Bruxelles il rivoluzionario aereo solareIn occasione del Green Week 2011 di Bruxelles è statopresentato “Solar Impulse”, il primo, rivoluzionario aereo non alimentato da carburante ma esclusivamente daenergia solare. Il velivolo ultraleggero, quadrimotore, del peso di soli 1.600 kg, ha posizionate 10.748 celle solarisulle ali, più altre 880 sullo stabilizzatore orizzontale, che gli consentono di raggiungere una velocità media di 70 km/h e una velocità di decollo di 35 km/h.

4 Nasce il primo impianto di trattamento del vetro riciclato del Sud ItaliaEntrerà in funzione fra un anno ma ha giàsuscitato opinioni favorevoli. Il primo impianto di trattamento del vetro basato sulla raccoltadifferenziata del Sud Italia, verrà costruito a Frosinone entro la metà del 2012 e consentirà di trattare 200.000 tonnellatedi vetro all’anno. Lorenzo Lui,presidente della sezione Produttori di “Assovetro”, si dice convinto che l’impianto costituisca una risposta incisiva alle numerose critiche sollevate intorno al riciclo del vetro nel Sud Italia.

L’animale più rumoroso dei sette mariIl gambero pistolero (Alpheus heterochaelis), a dispetto dei suoi 5 centimetri di lunghezza, è l’animale marino più rumoroso. Si distingue da tutti gli altri gamberi perchéuna delle sue chele, indifferentemente la destra o la sinistra, è molto più grande dell’altra e termina a forma di pistola. La chiusura estremamente rapida della chela spruzza un getto d’acqua a circa 100 Km/h, producendo un rumore di 200 decibel; praticamente come un jet al decollo.

7 La madre di tutte le lingueUna ricerca condotta da Quentin Atkinson, docente di Psicologiaevolutiva presso l’Università di Auckland (Nuova Zelanda), afferma che tutte le lingue attualmente parlate nel mondoderiverebbero da un’unica lingua madre parlata in Africa50.000 anni fa. In base alle ultime scoperte, infatti, un piccologruppo di nostri progenitori ebbe un’improvvisa evoluzione culturale e comportamentale, creando la prima forma di linguaggio complesso.

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LETTERAlmenteSCRIVETECI A:Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 RomaPer fax: 06 68139323Per m@il: [email protected]

«Ero su di un autobus che stava percorrendo le vie del centro stori-co di Roma; il mezzo era affollato da turisti inglesi ilari e chiassosi.Quando la comitiva è scesa una delle signore ha dimenticato sulsedile anteriore la propria borsa. L’autista allora ha fermato il bus edè andato a riconsegnare alla signora ciò che aveva scordato lascian-dola visibilmente sorpresa. Ai miei complimenti per il gesto l’auti-sta mi ha risposto: «Sa perché l’ho fatto? Ho vissuto a Londra econosco l’inglese; ebbene i signori stavano ridendo di noi italiani, edicevano che il nostro Paese è molto bello ma è abitato da un popo-lo terribile. Ed io ho voluto dare loro una piccola lezione di civiltà!».

Gli inglesi (ma non solo loro)sono spesso superficiali nel costruirsi idee sull’Italia: il ricorso facile a luoghi comuni triti e abusati fa da bilanciamento all’ammirazione,a volte altrettanto acritica, chegran parte di loro nutre perl’arte e le bellezze italiane. Sono superficialità e pregiudizidi ogni tempo e di ogni luogo.Non superficiale, anzi straordinariamente bello e meritevole di cronaca è il capolavoro di comportamentodel nostro autista romano: invece di ascoltare e taceremasticando astio, o ascoltare e recriminare innescando polemica, il nostro autista ha dato una solenne lezione di civiltà e di bellezza che pensiamo la signora inglese, e tutti coloro che l’accompagnavano, non dimenticheranno più quando penseranno all’Italia. Si fa così.

FIGLI DI UN DIOMINORE?Gentile Direttore, ho letto nellarubrica “Periscopio in pillole”, il caso di Giusi Spagnolo, la ragazza down che si è laureatain Lettere. Ciò mi rende

orgogliosa perché ho semprecreduto e sostenuto che le persone cosiddette “diverse”siano in realtà delle risorse per la nostra società. Da undici anni faccio l’insegnante di sostegno e vorrei che a Giusi giungesseuna copia del mio ultimo volume di poesie Non esistonodèi minori, con tutte le miefelicitazioni ed un abbraccio.

SANDRA LUCARELLI

«Forse è difficile credere/che ci si possa ancora/dedicareper scelta/ad una missione./ La vita spinge a compromessi/ spesso le scelte / sono dettatedalla necessità. / La libertà è ben altro! / È poter decidereconsapevolmente / per amore e dedizione / per il piacere di fare / per imparare asuperare i conflitti / per lapossibilità di cambiare / ancheun’inezia. / Sostenere è mia

scelta libera / consapevolmenteamata / per incontrarsi ognigiorno / con la luce dell’anima/ collaboratrice dellatrasparenza». Quando ho sfogliato il volume di lirichescritte da Sandra mi sono soffermata su questa poesia dal titolo Collaboratori dellatrasparenza. Concordo conSandra che “non esistono dèiminori” ma solo persone chehanno bisogno di una maggiore attenzione e che, di contro, sono in grado di regalare all’umanità più di quel che ci si aspetta da loro. Recapiteremo a Giusi il volume di poesie non solo perché donato con il cuore, maanche perché è un messaggiodi speranza sull’uguale dignitàdelle persone.

UNA “MERITATA”COLAZIONEABUSIVAL’elogio al volontariato non è reale. In genere i volontarisono poveri e vanno la mattinanegli ospedali per aiutare gli infermi a fare colazione,così anche loro la fannoportandosi via ciò chel’ammalato non consuma. Cosìdicasi per le mense: si va per

{CON UN SEMPLICE GESTO, UN CONDUCENTEDI AUTOBUS HA CONTRIBUITO A FARCADERE L’ENNESIMO PREGIUDIZIO SUL POPOLO ITALIANO. }

Stefano Andreatta

8 I 50epiu.it I LUGLIO/AGOSTO 2011

Una lezione di civiltà

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consumare il pranzo perché glialimenti costano e le pensioninon sono tali da consentire il consumo di carne e pesce (di grande importanza per starebene). Un sacerdote, che stimomolto, in una sua omelia disse: «In chiesa non si viene solo per pregare ma per trarrevantaggi e cercare lavoro». La prego di pubblicare questalettera perché non dobbiamooccultare la realtà.

MARINELLA

Non la occultiamo, signora Marinella: dobbiamo capiresempre meglio la complessitàdella società, nella qualec’è anche una parte meno

ideale di quella che in genere diciamo: è umano; ma neanchequesta parte meno ideale può farci chiudere gli occhi o sottovalutare il tesoro immenso di tutti quelli cheil volontariato, la solidarietà,il dono gratuito, li praticanoperché hanno un cuore grande. Ne conosciamo una schiera immensa. Ci consenta un’altrapiccola osservazione molto naturale: in fondo, se un povero si guadagna una colazione spacciandosi per volontario ma andando a servire veramente il prossimo,forse la sua buona azione puòvalere più dell’indifferenza dichi non prende abusivamenteuna colazione, ma non fa neppure la buona azione. E infine, a proposito di “non occultare la realtà”: sarebbe stato bello, signora Marinella,che lei stessa ci avesse scrittofirmandosi non soltanto conil nome di battesimo maanche con il cognome.

LA PAROLAGUERRAVi scrivo per conto di mia mamma, Fiorenza Bagnoli, che sulla rivista di giugno ha letto la lettera del signor Alfio sull’ingressonella Seconda Guerra Mondialedell’Italia, e subito le sonoriaffiorati alla mente i ricordi di quella fatidica data. Così mi ha chiesto di inviarviquesto suo piccolo scritto in merito: «Avevo 7 anniappena compiuti, il giorno 10 giugno 1940, stavo andandoalle Cascine con mia mamma,quando sentii urlare una voceforte che annunciava che poco dopo il duce avrebbeannunciato che stavamo per entrare in guerra. Capii solo la parola guerra e mi misi a piangere forte. Mia mamma mi aveva letto in quei giorni un libro famoso di Salvator Gotta Il PiccoloAlpino. Nel mio cervellobambino la parola guerra

era legata alla morte di tante,troppe persone e così fu».

FRANCESCA CUROTTO

Si dice che non impariamo mai abbastanza dalla vita, ed è vero: ma è altrettanto vero che ogni racconto di vita, se è autentico e illuminato dà significati o valori profondi, marca una traccia nella nostraanima, che ci aiuta a commettere meno errori in futuro o a fare cose migliori. Raccogliamo volentieri anche le piccole memorie, come questa, perché chi le legge, e in qualchemodo anche il nostro Paese, abbia più consapevolezza e forza di pace.

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11LUGLIO/AGOSTO 2011

IL PREMIO OSCAR PER LE MUSICHE DE “IL POSTINO”, AUTORE DI 100 COLONNE SONORE

ANCHE SE ALLA SOGLIA DEGLI 80, NON RINUNCIA A UNA VITA RICCA D’IMPEGNI

LUISDI PICCI MANZARI

INTERVISTA LUIS BACALOV

«NON È NECESSARIO ESSEREUN PROFESSIONISTA DEL PEN-TAGRAMMA PER APPREZZAREUNA SINFONIA, COSÌ COMENON BISOGNA ESSERE UN AR-TISTA PER AMMIRARE UN QUA-DRO. AMARE E FAR AMARE LAMUSICA RIENTRA IN QUEI VA-LORI UNIVERSALI COME BEL-LEZZA E CULTURA DI CUI OGNIUOMO DOVREBBE CIBARE LAPROPRIA ANIMA». COSÌ LUISBACALOV CI RACCONTA ILSUO RAPPORTO CON LAMUSICA, INIZIATO A 5 AN-NI, COME MOZART: «SOLOCHE LUI ERA UN GENIO E IONO», SI SCHERNISCE.

{

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BACALOV

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«Ai giovanibisognerebbe“insegnare” che un brano di Mozart può esserecoinvolgente ed elettrizzante non meno di un brano rock, funky o reggae»

miglia di mia madre molti erano i musicisti. A suona-re il piano ho cominciato a cinque anni. Come Mo-zart, il mio modello ideale. Solo che lui era un genioe io no. Mi sono diplomato in pianoforte al Conser-vatorio di Buenos Aires e a Parigi ho studiato compo-sizione. Giovanissimo ho debuttato nei concerti. Mala carriera del solista “militante” non era per me. È unavita durissima: sempre in giro per il mondo ma senzaavere il tempo di conoscerlo. Solo teatri e alberghi. Spes-so si dorme in aereo e appena sbarcati, via sul palco-scenico. Occorre una salute di ferro e una concezio-ne direi maniacale, o meglio, “monacale” della pro-fessione e dell’esistenza. Non avevo la volontà di stu-diare otto ore al giorno per tutta la vita. Mi sarei an-noiato perché sono un curioso, sempre alla ricerca dialtre strade e altre musiche, di nuovi incontri umani eprofessionali. Non ritengo l’eccellenza si identifichiesclusivamente con il repertorio classico. Mi sono sem-pre piaciute anche le musiche etniche, cubane e po-polari. Esprimono il sentimento di un Paese e della suagente. Le speranze, i desideri, le sofferenze. Come iltango per noi argentini. Bacalov e il tango. La domanda inevitabile. Su que-sta musica, così legata alla città di Buenos Aires,lei ha composto brani celebri, come Tangosain; duestorici Cd: nel 2001 Tango and Around e nel 2005La meravigliosa avventura di Carlos Gardel, de-dicata al suo ancora oggi idolatrato interprete. Per-fino una Messa: Misa Tango. Quale il suo legamecon il tango che negli anni ultimi ha visto nasce-re schiere di estimatori e tante scuole per impa-rarlo, e quale con la città di Buenos Aires dovelei e questa musica siete nati?Buenos Aires è una città cosmopolita. Miscuglio digenti arrivate in cerca di lavoro e fortuna in particola-re dall’Europa. Non a caso Baires, come diciamo noiargentini, ha sempre guardato più al Vecchio Conti-nente che all’America. Tanto meno quella del Sud. Laforte immigrazione agli inizi del XX secolo non ha tro-vato, come per esempio a San Paolo, in Brasile, unaforte presenza di tradizioni native. Per questo tutti sisono inseriti pur provenendo da Paesi assai diversi percultura e tradizioni. Mia madre, ad esempio, vienedalla Spagna del sud, mio nonno dalla Romania. Gliemigranti appena sbarcati si stabilivano nei conventil-los, i poveri edifici affacciati su un cortile dove si vive-va in otto-dieci in una stanza. Il polacco dialogava conil lituano, il gallese con il greco. Tanti gli italiani. Tuttia Baires e in Argentina hanno qualche radice italiana.Forse l’elemento unificatore è individuabile proprionel tango. «Un pensiero triste che si balla» è stato de-

[UNA VITA PER LA MUSICA QUELLA DI LUIS BACALOV, CARATTERIZZATA DA UNA BRILLANTE CARRIERA IN CUI L’ARTISTA

HA POTUTO ESPRIMERE IL SUO TALENTO IN DIVERSI GENERI: DALLA MUSICA CLASSICA ALL'ETNICA FINO A QUELLA POP.]

INTERVISTA LUIS BACALOV

ulla di più naturale per Luis Bacalov passare,alla tastiera del pianoforte, con agilità, legge-rezza e un pizzico di ironia da Mozart alle mi-

longhe e ai tanghi di Piazzolla. E in questo viaggio nelpentagramma, riuscire anche a comporre opere sinfo-niche e brani classici da eseguire con le orchestre sin-foniche e da camera di mezzo mondo. Altrettanto crea-re decine di colonne sonore per opere rimaste spessonella storia del cinema: da Il Vangelo secondo Matteodi Pasolini a La città delle donne di Fellini, da Le manisulla città di Rosi al famoso Il postino che, interpretatoda Philippe Noiret e da un Massimo Troisi in stato digrazia, pochi mesi prima della sua prematura scompar-sa, è diventato un cult. Merito anche dei temi musica-li scritti dal Maestro Bacalov e premiati con un Oscarnel 1995. Melodie che indipendentemente dal succes-so del film continuano ancora oggi a girare il mondo.Proprio come lui, con un’agenda tanto fitta di impegnida stremare anche chi come lui compirà ottanta anninel 2013. «Non ho tempo, né voglia per pensare agliacciacchi», dice sorridendo. Ci riceve nella sua residen-za romana. Un piccolo appartamento seminascostonelle stradine del rione Monti, fra il Colosseo e i ForiImperiali. Intorno tanti libri, spartiti, appunti e, nel sa-lotto, un pianoforte a coda a occupare quasi tutto lospazio.Pianista, compositore e direttore d’orchestra. Macome arriva Bacalov alla musica e cosa lo porta,da giovanissimo virtuoso del pianoforte a dedi-carsi poi alla musica etnica, popolare, pop, allamusica da film? Amare la musica è stato un fatto naturale. Nella fa-

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L U I SBACALOV

Lei è cittadino del mondo eppure considera Ro-ma la “sua” casa.Nel rione Monti, mi sono stabilito quando la zona nonera di moda. Qui ho il mio punto di riferimento. L’at-mosfera è di un villaggio. Sotto casa ho il giornalaio eil bar, la mia trattoria, con i proprietari diventati anzia-ni assieme a me. Con tutti, se non fosse per il piaceredi fare due chiacchiere mattutine, non avrei neppure bi-sogno di parlare, tanto conoscono le mie abitudini. Fac-cio tutto a piedi e se piove prendo l’autobus e guardola gente. Ascoltare quello che dicono mi interessa espesso mi diverte. Le persone a Roma sono molto spi-ritose e umane. E poi guai a isolarsi. Specie alla mia età.Lei ha composto più di cento colonne sonore.Dalla prima nel 1963 per La noia di Damiani, dal-l’omonimo racconto di Moravia che vide il debut-to di una giovanissima e provocante CatherineSpaak al recentissimo Notizie dagli scavi, il deli-cato film di Emidio Greco con Giuseppe Batti-ston e Ambra Angiolini. Scrivendo musica per ilcinema cosa cambia?Quando componi per concerti, opere, perfino can-

finito, perché esprime la nostalgia, l’amore tradito maanche un forte desiderio di libertà. Nella sua versio-ne plebea, più vivace e sfacciata, la “milonga”, dal no-me dei locali dove si ballava, c’è tutta la voglia di vi-vere, di riscatto e allegria delle classi disagiate. La dan-za che oggi ci appare una sensuale, elegante fusionedi virilità e femminino è nata nei luoghi più poveri emalfamati di Caminito e La Boca, la zona portuale sulRio de la Plata con coppie costituite da uomini. Le don-ne erano rimaste quasi sempre nei Paesi di origine ele altre bisognava pagarle. I testi erano in “lunfardo”,uno spagnolo deformato e con echi di altre lingue.Ho vissuto in Argentina fino ai vent’anni, ma il miointeresse era per la musica classica, e il tango l’hoscoperto in seguito. Quando ho cominciato a studia-re la musica popolare e urbana. Perché il tango è fol-klore metropolitano e una radiografia della città at-traverso le sue classi popolari fino alla piccola bor-ghesia. Questo prima che diventasse di moda e ap-prodasse ai salotti buoni. È un universo. Ci sono quel-li da ballare e quelli solo per l’ascolto. Come i miei.Tanghi democratici, come quelli di Carlos Gardel etanghi “colti”, composti da Stravinskji e Albeñiz. Ad

affascinare quandoviene danzato è latotale fusione dellacoppia, quasi in unainconscia e forseutopica rivolta allasolitudine. Dall’Argentina al-la Francia, poi inItalia. Si è allonta-nato dal suo Pae-se come molticompatrioti permotivi politici?No. In Italia, la miaseconda patria, sonoarrivato nel 1959.

Assai prima dei drammi vissuti dall’Argentina quandoil generale Videla prese il potere con un colpo di Sta-to. Sono rimasto perché qui ho trovato lavoro e nonmi sono mai sentito “straniero”, come invece avvienetuttora in Francia dove pure ho studiato. Fra le primeattività, quella di accompagnare Claudio Villa e in se-guito Milva al pianoforte nei loro concerti. Nel 1960 ini-zia la collaborazione con la casa discografica Rca comearrangiatore per i cantanti più noti del tempo: SergioEndrigo, Nico Fidenco, i New Trolls, Claudio Baglioni,Gianni Morandi, Mia Martini, Umberto Bindi, Neil Se-daka. Periodi vivissimi per creatività e validità di inter-preti e canzoni che ricordiamo un po’ tutti: da La par-tita di pallone e Cuore per Rita Pavone a Io che amosolo te e L’Arca di Noè per Sergio Endrigo, da Legataa un granello di sabbia per Nico Fidenco a Fatti man-dare dalla mamma per Gianni Morandi. Nel 2009 l’ul-timo disco di Claudio Baglioni Q.P.G.A.

L’insostenibileleggerezza del Tango e l’armoniosacomplessità della musica classica:nell’animo di Bacalov si alternano due sentimentimusicali

Nasce aBuenos Airesnel 1933.Venticinqueanni dopo si affermaarrangiatore e compositore.Nel 1995 vincel’Oscar per le musiche de “Il postino”

NON SOLO TANGO

Luis Bacalov è da decenni uno dei poliedrici pro-tagonisti della musica internazionale. Composito-re di musiche da camera, come la Misa Tango,una messa per coro e orchestra, opere teatrali co-me Estaba la Madre, ma anche per quartetti perpianoforte con “bandoneón”, contrabbasso, per-cussioni. Celebre arrangiatore, ha collaborato conquasi tutti i big della musica leggera; ultraventen-nale poi il sodalizio con Sergio Endrigo. Con lopseudonimo di Luis Enriquez ha iniziato negli An-ni ’60 a comporre colonne sonore per i migliori re-gisti del cinema non solo italiano. Nel 1995 si è ag-giudicato il Premio Oscar per le musiche del filmIl postino. Nel 2000 ha scritto le musiche per il mu-sical Mosè, principe del deserto. Alterna l’attivitàdi concertista classico dal tocco cristallino e fraseg-gio raffinato, come di recente con il pianista Edo-ardo Hubert in Mozart vs Mozart, con l’esecuzio-ne di musiche da lui create e spesso ispirate al tan-go colto, come Baires concerto e l’opera-ballettoY Borges cuenta que. È direttore principale dell’Or-chestra della Magna Grecia di Taranto, titolare delcorso di “Composizione di musica per film” pres-so l’Accademia Chigiana di Siena. È docente pres-so l’ACT Multimedia di Cinecittà a Roma. È presi-dente onorario del Festival Cinematografico Via-reggio EuropaCinema. Nel 2009 ha suonato il pia-noforte nell’ultimo disco di Claudio Baglioni Q.P.G.A.e, a luglio, uscirà il cd Concerto Grosso n. 3 con iNew Trolls, seguito in autunno da una tournée.

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zoni, fai i conti solo con te stesso e seimolto più libero. Da seguire e ordinarenella giusta forma c’è solo la tua ispira-zione. Lavorare per il cinema, vuol diremettersi al servizio del prodotto “film”.Lo stesso vale per il teatro. Le due carat-teristiche fondamentali per il cinema so-no la flessibilità e l’essere capaci di met-tere da parte il narcisismo cercando diconciliare l’estetica visiva, i sentimentiespressi nella storia che si svolge sulloschermo con i temi musicali immagina-ti. La musica a volte può diventare unelemento molto importante e favorire ilsuccesso di un film e poi camminare dasola per il mondo.Quale il suo rapporto con i giovani?Che consiglio darebbe a chi volessededicarsi alla musica?Con i giovani il rapporto è costante e difrequente lavoro, come nel caso dell’Or-chestra della Magna Grecia di cui sono di-rettore. Da anni insegno “Composizionedi musica per film” all’Accademia Chi-giana di Siena e sono docente dell’ACTMultimedia di Cinecittà a Roma. Ai gio-vani dico che è un lavoro duro. Bisognalottare e “resistere”. Un pizzico di fortu-na aiuta, ma occorre soprattutto studia-re con determinazione nei posti giusti econ maestri capaci. Occorrono menteaperta e forza d’animo per non farsi sco-raggiare. In particolare oggi, con un’atmo-sfera generale che non favorisce la cultu-ra e non sostiene l’impegno. Con i taglialla Cultura i conservatori languono, i do-centi si sentono frustrati, le orchestre ven-gono soppresse e i ragazzi non trovanopossibilità di inserimenti lavorativi. Un pec-cato perché l’Italia è stata per secoli laculla del “bel canto”, del melodramma edella musicalità. Non a caso i testi delleopere anche di autori stranieri, a comin-ciare da Mozart, erano in italiano. Una lin-gua musicale per eccellenza e a lungo ri-tenuta indispensabile in questo campo. Achi dice che «con la cultura non si man-gia» rispondo che non di solo pane vivel’uomo ma di cibo per l’anima. Senzapensare come i teatri e le sale da concer-to sono fonte di reddito per migliaia di in-dividui e le loro famiglie. Musica come occasione di crescitapersonale e morale, quindi?Certo. Anche per chi non ne farà mai unaprofessione. Basterebbe semplicementecapirla e apprezzarla. Con la musica co-

siddetta colta i giovani, e non solo loro,dovrebbero familiarizzare o grazie allafamiglia, come è stato per me, o a scuo-la. Non mi sembra si verifichi. Eppure daisuoni sono inondati. Molti vivono unaquotidianità con costante accompagna-mento ritmico a tutto volume perenne-mente collegati agli mp3. Non solo ri-schiano danni precoci all’udito, ma nonmigliorano certo la loro cultura musica-le. Anzi, perdono la capacità di ascolta-re veramente. Bisognerebbe “insegnare”che un brano di Mozart può essere coin-volgente ed elettrizzante non meno di unbrano rock, funky o reggae e un prelu-dio di Chopin può rasserenare e far so-gnare. A tutte le età. Non è mai tardi,infatti, per apprezzare valori universalicome bellezza e cultura.Un concerto a Genova, domani a Ta-ranto, dopodomani a Berlino o NewYork. E poi l’attività di compositore.Un attivismo che sorprende. Il merito non è mio. Semmai del Dna chemi è stato trasmesso e soprattutto, buo-

INTERVISTA LUIS BACALOV

[GIUNTO IN ITALIA NEL 1959, NEGLI ANNI HA COLLABORATO

COME ARRANGIATORE PER DIVERSI ARTISTI ITALIANI COME SERGIO ENDRIGO, CLAUDIO BAGLIONI, MIA MARTINI, GIANNI MORANDI, NEW TROLLS...]

«QUANDO COMPONI PER CONCERTI, OPERE, PERFINO CANZONI,

FAI I CONTI SOLO CON TE STESSO E SEI MOLTO PIÙ LIBERO»

na salute a parte, di un lavoro stimolan-te, denso di progetti, obiettivi futuri e vo-glia di rinnovarsi. È provato come ogni at-tività intellettuale, tenendo in attività i neu-roni, ritardi una decadenza che in parte èinevitabile. Ma, questo vale per tutti, guaia lasciarsi prendere dalla noia e dall’apa-tia. Non è necessario essere un artista perdedicarsi alla pittura, apprezzare una sin-fonia o studiare una lingua. Certo, alcu-ne attività vanno messe da parte. Amavotanto andare in barca a vela. Oggi mi li-mito a nuotare, ma non me ne rattristo.E poi... ci si può sempre innamorare. Maestro, quali i progetti futuri?Tanti concerti per l’estate e inizio autun-no, in Italia e in Europa. Fra questi il 1° ago-sto per il Tuscan Sun Festival a Cortona,un omaggio al tango assieme alla gran-de pianista argentina Martha Argerich. Inluglio uscirà il cd Concerto Grosso N. 3,realizzato con la storica band dei NewTrolls quarant’anni dopo il primo. Connu-bio fra rock e musica barocca, sarà l’an-teprima del nostro tour autunnale.

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SOCIETÀ

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[ EVENTI DI LUISELLA BERTI ]

Al Palacongressi di Rimini, dal 19 al 23 ottobre, torna Gold Age,il Forum di 50&Più. Anche quest’anno il tema proposto affron-ta esigenze e mutamenti profondi della nostra società: si parla divirtù, modelli di riferimento, autorità e responsabilità. Ma nonsolo: spettacoli in musica con Rossana Casale, L’Orchestra diPiazza Vittorio e Gino Paoli.

l’appuntamento principa-le per gli over 50: GoldAge, la manifestazione an-

nuale organizzata da 50&Più,alla sua decima edizione. È il Fo-rum che si occupa di ultracin-quantenni ma aperto a tutte leetà, perché è un “incontro digenerazioni” che riflette sullasocietà presente e futura, co-gliendone le esigenze, i bisogni,proponendo idee e azioni almondo istituzionale, politico, as-sociazionistico e, prima ancora,ad ogni persona presente cheabbia voglia di ascoltare e desi-derio di capire. Sempre attenta alle dinamichesociali e culturali, 50&Più prose-gue il suo cammino di osserva-zione e lettura della società fa-cendo un ulteriore passo avan-ti rispetto al tema dell’edizione2010 dedicata a La Vita Buona.Tutti ci rendiamo conto che

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Il seme della Vita Buonagenera L’ALBERO DELLE VIRTÙ

INCONTRI DI GENERAZIONI

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SOCI

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la nostra società ha bisogno di “cam-biare registro”, di trovare il modo di ri-scoprirsi una collettività. Vivere una vi-ta buona per sé e per gli altri è un’esi-genza emersa in maniera trasversaletra le generazioni, dagli ultracinquan-tenni ai giovani ventenni. Infatti, nelRapporto di ricerca di 50&Più, Essere an-ziano oggi 2010. La domanda di VitaBuona, 8 italiani su 10 avevano affer-mato che è arrivato il momento di guar-dare avanti, di superare l’eccesso di in-dividualismo e il narcisistico riferimen-to a se stessi per riscoprire l’importan-za del bene comune. È venuto, quin-di, il tempo di “riaprire le porte” a pa-role e concetti che possano indicarciuna via da percorrere. Ma come fare? Intanto si potrebbe ini-ziare a riscoprire le virtù, ovvero quelleazioni capaci di generare non solo ilproprio bene, ma anche il bene di tut-ti. L’Albero delle Vir-tù. Quando l’impe-gno personale gene-ra frutti per tutti è iltitolo della manife-stazione di quest’an-no, dal 19 al 23 ot-tobre al Palacongres-si di Rimini. Virtù eimpegno personale?Concetti che stridononella cosiddetta so-cietà “liquida”, dovetutto scorre e nullaresta, dove i punti diriferimento sembra-no saltati, dove valo-ri universali che pure si davano per de-finitivamente acquisiti, sembrano ero-si giorno dopo giorno. Eppure ognuno è capace di virtù, ba-sterebbe dare il meglio di sé, cercare laqualità nelle nostre azioni, nel nostro im-pegno, nella vita di ogni giorno. Cer-to, ci vorrebbero dei validi modelli, deipunti di riferimento ai quali ispirarsi,che possano alimentare le nostri azio-ni. Ci domandiamo mai chi o cosa ci gui-da? Quanto ci impegniamo e quantosiamo consapevoli delle nostre azioni escelte non solo rispetto alla nostra vi-

ta, ma anche rispetto a quella degli al-tri? Riflessioni doverose, ma per le qua-li non c’è più tempo, mentre siamosommersi da informazioni, fatti, notizie,avvenimenti di ogni tipo. Così viviamostretti tra le emozioni e l’indignazione,passando facilmente alla rassegnazio-ne, al disincanto o peggio ancora all’in-differenza, che allontana da noi tuttociò che sembra non toccarci da vicino.“Ricominiciare a pensare”, per torna-re ad essere protagonisti del propriotempo, per uscire da una dimensionemeccanica della vita, troppo spesso ri-solta in una dimensione materiale del-l’esistenza, o puramente emozionale espettacolare. Questi saranno i temi oggetto del Rap-porto di ricerca dal titolo Prima delleLeggi, realizzato in collaborazione conil Censis, l’importante Istituto di ricercache quest’anno lega il suo nome all’an-

nuale indagine so-ciologica di 50&Più.Due gli aspetti so-ciali sui quali l’inda-gine si focalizza: ilprimo riguarda la ri-cerca o il bisogno diricercare “autorità”intesa come model-lo, punto di riferi-mento (dalla figuradel padre alla leg-ge, dalle istituzioni alsacro); il secondosonda quali siano lecomponenti cheformano la perso-

nalità e l’identità di ognuno: quali so-no le nostre radici personali? Quali quel-le collettive? La nostra identità è il frut-to di cosa? La presentazione del Rapporto sarà alcentro del convegno di apertura dellamanifestazione, mentre negli altri ap-puntamenti verranno raccontati esem-pi di virtù. Con La ricostruzione del sé:la sfida della virtù, ci saranno testimo-nianze di persone che, seppur tra mil-le difficoltà, dedicano parte della lorovita agli altri: lottando contro la crimi-nalità, il degrado, adoperandosi per da-

«Ricominciare a pensare, pertornare ad essereprotagonisti del proprio tempo, per uscire da unadimensionemeccanica della vita, troppospesso risolta in una dimensionematerialedell'esistenza...»

{ QUANTO CI IMPEGNIAMO E QUANTO SIAMOCONSAPEVOLI DELLE NOSTRE AZIONI E SCELTE NON SOLO RISPETTO ALLA NOSTRA VITA, MA ANCHE RISPETTO A QUELLA DEGLI ALTRI?

}

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«Non si deve misurare la virtù di un uomo dalla sua eccezionalità ma nel quotidiano».

Blaise Pascal, Pensieri, 1670 (postumo)

re dignità a vite apparentemen-te perse. Altre testimonianze ar-riveranno dagli incontri de L’Al-bero delle Virtù: racconti di uo-mini e donne di ieri e di oggiche, con il proprio agire, hannodato e danno benefici alla col-lettività. Vite eccellenti, comequella di Adriano Olivetti, l’indu-striale “illuminato”, uomo disingolare e grande rilievo nellastoria del nostro dopoguerra;oppure l’esempio di Giorgio LaPira, uomo e politico che seppeconiugare gli ideali del Cattoli-cesimo con il valore di realizza-zioni tangibili.Il percorso si concluderà con l’in-contro finale Quale nuova civil-tà?, in cui non si potrà fare a me-no di parlare di quale economiavogliamo per il futuro, come cidobbiamo porre di fronte all’im-migrazione, oggi vissuta comeun’emergenza, come dobbia-mo affrontare il problema demo-grafico e quali politiche sociali sa-ranno necessarie.Gold Age, come sempre, saràanche un importante momen-to di scambio e di confronto diesperienze tra il mondo dell’as-sociazionismo internazionale.L’appuntamento è con l’AarpGlobal Network che rappresen-ta oltre 40 milioni di over 50, da-gli Stati Uniti al Canada, dal Ci-le alla Danimarca, dai Paesi Bas-

si all’India, passando per l’Italiacon 50&Più. Il Forum vivrà anche sull’efferve-scenza di un’area espositiva in-terattiva, in cui trascorrere mo-menti di svago, di divertimento,di relax, di relazione con nuovie vecchi amici. Infine, non mancheranno glispettacoli serali con nomi presti-giosi della musica e della canzo-ne italiana. Ecco alcune antici-pazioni: si parte con RossanaCasale, una delle nostre voci piùbelle, appassionata cantante jazze vocalist, si esibirà in Acustica,un concerto acustico in cui siracconta e canta al pubblico lasua passione per la musica fran-cese e brasiliana. Si proseguecon L’Orchestra di Piazza Vitto-rio, il gruppo musicale che harotto tutti gli schemi: compostoda venti musicisti italiani e stra-nieri, riesce a fondere magica-mente sonorità, memorie, tradi-zioni popolari tra le più diverse.E per finire Gino Paoli in concer-to: il cantautore che ha scrittoalcune tra le più belle paginedella musica italiana, che anco-ra vuole far sognare, sperimen-tare e sorprendere. Gold Age è aperto a tutti. Per-ché partecipare e condividere èbello. Perché tutti possano “as-saggiare” i frutti dell’Albero del-le Virtù.

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DOPO LA RICERCA DELLA VIRTÙ, PARTE QUELLA DELLA MEMORIAQuest’anno il Forum contiene anche unaltro importante appuntamento dell’As-sociazione, ovvero la presentazione delXVIII volume de Le Perle della Me-moria, dal titolo Dalla bottega all’iper-mercato con Roberto De Angelis, docen-te di sociologia all’Università “La Sapien-za” di Roma, che nei due anni passatine ha curato la ricerca. La nuova “per-la”, come le precedenti, nasce dalle te-stimonianze e dai documenti inediti de-gli studenti della 50&Più Università,dell’Unitre (Associazione Nazionale del-le Università della Terza Età) e dei so-ci di 50&Più. Volumi che nascono dalprogetto di ricerca de La Memoria Col-lettiva, il cui scopo è quello di raccoglie-re esperienze, ricordi, spaccati di vitaper fermarli sulla carta perché diventi-no patrimonio di tutti. Quelle radiciindividuali e comuni della nostra esi-stenza, del nostro essere in relazione congli altri che, se non fissate e riassapora-te, rischiamo di perdere e con esse laconsapevolezza di noi stessi. Inoltre, sa-ranno date anche alcune anticipazionisull’attuale tema di ricerca: Esperienzedi lettura nel Novecento. Il piaceredel romanzo.

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[ EVENTI ]

GOLD AGE 2011 “L’ALBERO DELLE VIRTÙ”

* Rimini, 19-23 ottore 2011

Gold Age è la manifestazione rappre-sentativa del mondo degli ultracinquan-tenni aperta a tutte le generazioni. Unimportante momento di confronto everifica della rilevanza del mondo over50 che vuole essere ancora protagoni-sta attivo e responsabile nella vita del-la collettività. Il programma prevedeconvegni di grande interesse, oltre cheserate con spettacoli di artisti famosi,presso il Palacongressi di Rimini.

Informazioni turisticheCittà dalle origini antiche (Ariminum),Rimini è il cuore pulsante di tutta laRomagna, una terra ospitale con forti tra-dizioni e sapori tipici. La città offre unampio bacino di strutture ricettive, conhotel di tutte le categorie che la rendo-no una delle mete turistiche italiane piùapprezzate a livello internazionale.

Gli Hotel previsti Tutti gli Hotel, di categoria 3 stelle, 3stelle Superiore e 4 stelle, sono ubica-ti nel centro di Rimini e collegati alPalacongressi tramite navette coordi-nate da 50&Più. Tutti gli Hotel previ-sti per questo evento effettueranno iltrattamento di pensione completa, be-vande incluse ai pasti (1/2 minerale e¼ di vino), con menù a 3 portate. Salvo diverse indicazioni, i servizi inizie-ranno con la cena del giorno di arrivo etermineranno con il pranzo del giornodi partenza. Eventuali pasti supplemen-tari verranno conteggiati a parte.

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Informazioni e prenotazioni:50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87)Tel 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: [email protected] presso le sedi Provinciali 50&Più

www.50epiuturismo.it

INCONTRI DI GENERAZIONI

Hotel 3 stelle 5 giorni/4 notticamera doppia € 170,00camera singola € 215,00Hotel 3 stelle Sup. camera doppia € 195,00camera singola € 240,00Hotel 4 stelle camera doppia € 285,00camera singola € 355,00

La quota comprende: - soggiorno in camera doppia in Hotel della categoria prescelta;- trattamento di pensione completa; - bevande incluse ai pasti (1/2 minerale e ¼ di vino);- partecipazione ai convegni, spettacoli e intrattenimenti previsti;- ervizio navetta da e per la struttura congressuale; - assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento;- assistenza di personale 50&Più.

La quota non comprende:- trasferimenti da e per Rimini;- escursioni facoltative proposte in loco; - extra in genere e tutto quanto non espressamente specificato.

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE

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A.A.A. CERCASI BADANTE DISPERATAMENTE«In modo lento, ma inesorabile, qualcosa sta cambiando nelmondo delle assistenti familiari. Anche se sempre più richiestedalle famiglie, preferiscono turni ridotti per non dover rinuncia-re alla loro vita privata».

[ INCHIESTA DI SADÌA MACCARI ]

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i ostinano a chiamarle ba-danti, eppure sono molto dipiù. Un’appendice della fa-

miglia, un punto di riferimento,sicuramente persone su cui po-ter contare. Non a caso le cerchia-mo nel momento del bisogno,quando da soli non si riesce. Sa-rebbero un milione - almeno dal-le statistiche - ma in tante lavo-rano senza l’ombra di un contrat-to; quindi, presumibilmente, so-no molte di più. Parlano rume-no, ucraino, spagnolo o russo:con l’italiano alcune se la cava-no, altre no. Eppure sanno farsicapire, coi gesti e la dedizione, ea volte stupiscono: qualcuna haall’attivo una laurea, solo che »

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«I dati dell’Agenzia sanitariaregionale della Liguriadescrivono le badanti come sempre più giovani e interessate ad un lavoropart time»

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a casa il lavoro scarseggia e l’uni-ca via è stato il biglietto per l’Ita-lia. Solo andata. Hanno lasciatomariti, genitori e figli per garan-tire un futuro dignitoso in patria. È il caso di tante donne ucraine,tra le prime a spostarsi in massaper venire a fare assistenza do-miciliare, che rimboccandosi lemaniche si sono inventate unanuova vita. Qual è la loro storia?Chi la può raccontare? Su que-sto numero ci proveremo ma èprobabile che ognuno ne cono-sca almeno una: per sentito di-re o per averla incrociata. Quel che è certo è che parliamodi donne che hanno accettato ilsacrificio con l’obiettivo, un gior-no, di tornarsene a casa. Eccoperché non stupiscono dati loca-li come quelli dell’Agenzia regio-nale sanitaria della Liguria chedescrivono le assistenti familiaricome donne sempre più giova-ni che intendono questa occupa-zione in maniera transitoria e consempre meno interesse al lavo-ro 24 ore su 24. Se, infatti, chile ha precedute arrivava senzafamiglia al seguito e con un’etàche sfiorava i cinquanta, le nuo-ve hanno trent’anni di meno, unmarito o convivente e talvolta unfiglio. Optano quindi, se i dato-ri di lavoro glielo consentono,per formule più simili alla pre-stazione che per l’assistenza com-pleta. Le famiglie un po’ ne sof-frono, ma il fenomeno è ancoramolto ridotto. È normale che una donna impe-gnata giorno e notte ambisca aturni che le permettano di con-ciliare lavoro e famiglia e maga-ri di riunire i suoi cari sotto lostesso tetto, come è ovvio chenon ci sia nessuna specifica pre-disposizione all’assistenza domi-ciliare legata alla provenienza re-gionale. Se gli egiziani sono buo-ni pizzettai e i filippini validi col-

laboratori domestici, è solo unacasualità. Un consolidamento diuna comunità all’estero intornoa uno specifico mestiere. Così èimmaginabile che se oggi le ba-danti sono rumene, moldave, su-damericane o ucraine, un gior-no potrebbero provenire da altriPaesi in difficoltà. L’unica manie-ra per scongiurare che il loro con-tributo venga meno è regolariz-zarle, individuando delle forme dipartecipazione famiglia-assisten-ti-servizi sociali che contribuisca-no congiuntamente alla cura del-la persona che non ha più l’au-tonomia di un tempo.Chi assume regolarmente unadi queste donne spende all’in-circa 1.400 euro al mese, ma glistipendi delle irregolari scendo-no spesso molto al di sotto deimille. In Paesi come la Franciahanno ideato una soluzione permettere in difficoltà chi vuolegabbare il fisco garantendo aidatori di lavoro regolari una ri-duzione delle tasse. Un model-lo importabile anche nel nostroPaese, che comporterebbe one-ri sul versante contributivo - maaltrimenti si è fuorilegge! - con-segnando però alle famiglie unsistema di assistenza più effi-cace, stabile e duraturo. La novità è che sempre più italia-ne si sono messe a occuparsi dianziani: la crisi economica, la scar-sità di lavoro e le retribuzioni sem-pre più basse sarebbero le cau-se. Quanta concorrenza si puògenerare sul mercato tra italianee immigrate? Poca. Chi può es-sere disponibile a rinunciare allavita personale per il lavoro se nonuna donna che, per un tempodeterminato, mette a disposizio-ne tutto il proprio impegno, purdi tornare presto a casa? Sulla rete circolano video con lestorie di queste persone. Uno inparticolare si chiama Sideki/ba-

danti e racconta l’arrivo di di-verse assistenti familiari: «I pri-mi due anni - dice commossa lasignora Ozrokova - non riusci-vo neppure a parlare coi miei fi-gli. Anche loro stavano maleper la mia assenza, ma faceva-no finta di stare bene per far-mi stare tranquilla». Parole cherichiamano quelle di NatasciaPolisciuk che ricorda come «do-po il crollo dell’Unione Sovieti-

Un lavoro 24 ore su 24 con un giorno di ripo-so settimanale. Sono diversi ormai i casi di as-sistenti familiari - le famose badanti - che op-

tano per il lavoro diurno. Chiedono turni come quelli di chi va a servizio, pro-vando a conciliare occupazione e vita privata, con-siderando talvolta l’assistenza all’anziano come un’oc-cupazione temporanea. Si tratta di un cambiamen-to che rivoluzionerà il loro mestiere e metterà in cri-si le famiglie o si può individuare un compromesso?Lo abbiamo chiesto al professor Giovanni Sgritta del-l’Università di Roma “La Sapienza”, curatore per50&Più del dossier La famiglia sostanziale. Le formefamiliari della terza e quarta età. Secondo lui la so-luzione non è lontana e parla italiano. È un oppor-tunità, ma solo se la si saprà cogliere. Per parlare di badanti bisogna innanzitutto af-fidarsi al principio di realtà. Quanto sommersoc’è in questo ambito? Ce n’è molto, tanto che ritengo che tutte le indagi-ni di cui disponiamo sottostimino la realtà. La crisi economica ha avuto effetti sul settore?Anche in questo ambito si vedono le conseguenzedella crisi. La prima è che alcune famiglie potrebbe-ro non essere più in grado di far fronte alla spesadell’assistenza domestica. Il “badantato” - chiamia-molo così per intenderci - potrebbe trovarsi a entra-re in crisi. Mentre le persone che hanno ottenutol’indennità di accompagnamento possono aver fat-to fronte alla spesa della badante, e magari riusci-ranno ancora a farlo, gli altri devono fare i conti conrisorse sempre più scarse. C’è chi ha potuto conta-re su sussidi comunali - mai troppo frequenti in Ita-lia - e chi ha dovuto appellarsi ai figli che facevano

24 ore su 24

{ }ARRIVANO LE CONCORRENTIITALIANE

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è lo stipendiodi un’assistente familiare assuntaregolarmente.

1.400 EUROè il numero,secondo statistiche,delle badanti nel nostro Paese.

1 MILIONEsempre più difficilereperire personaledisposto a questo tipodi orario.

24 ORE SU 24:

ca tutti i soldi in banca perserovalore. Trovarsi a quarant’annisenza lavoro è tremendo. Aquell’età non servi più a nessu-no, nessuno può aiutarti». E al-lora il viaggio in Italia era l’uni-ca soluzione. Quel che è certo è che il feno-meno del “badantato”, in Ita-lia, non è ancora governato. Al-cune Regioni hanno ratificatoformalmente la figura dell’assi-

stente familiare, ma sono casiisolati. Da tempo si stanno svol-gendo esperienze per sostene-re le famiglie nelle spese lega-te al carico di cura, per l’avviodi percorsi formativi rivolti alleassistenti. Eppure tutto si inse-risce in un’azione sporadica cuineppure i Click day - la richie-sta di permesso di soggiornotelematica - hanno dato unavera svolta.

un pull di risorse sostenendo il costo della ba-dante con l’aggiunta della pensione dell’an-ziano assistito. Oggi, però, le famiglie sono en-trate in sofferenza e stanno dando fondo an-che ai risparmi. Si potrebbe verificare che unaparte delle persone che finora aveva fatto ri-corso alle badanti, non potrà più farlo in fu-turo o perché i figli non hanno quella som-ma a disposizione o perché gli stessi anzianinon sono più in grado di coprire questa assi-stenza. È un fenomeno di incapacità econo-mica cui si aggiunge anche un altro fattore acambiare il quadro attuale.Ossia?Sul mercato sono entrate delle concorrenti: ledonne italiane. Tra loro molte giovani che stan-no cercando di farsi largo perché questo è unsettore in cui aumenta il bisogno, la doman-da e quindi l’offerta. In questo caso l’offer-ta sta cambiando cittadinanza: è anche ita-liana, mentre prima era solo straniera. Ma è normale che ora le badanti viva-no questo mestiere come transitorio?Che lo facciano con l’ambizione di farealtro, chiedendo di lavorare di giorno esottraendosi da un impegno 24 ore su 24? Quando si ricorre a una badante, si ricorre aun’assistente che deve stare lì 24 ore su 24,salvo ci sia un figlio, magari anche lavorato-re, che possa dedicare una parte del giornoall’assistenza all’anziano. Questo però capi-

ta meno di frequente perché prevede il fat-to che il figlio non abbia altri impegni, ol-tre al lavoro, che occuparsi del genitore. Ingenere, infatti, non è così e quindi quandouno decide di fare ricorso alla badante èperché subentra un bisogno di giorno e not-te. Tanto più che la notte è un momento difragilità. E se nemmeno le straniere - che fi-nora hanno dato disponibilità quasi illimita-ta - vorranno più prestarsi a un’assistenza diquesto genere, tanto meno lo faranno leitaliane che vogliono continuare a vivere,ad avere rapporti con i loro cari, con gli ami-ci, coi fidanzati, coi genitori, coi figli e quan-t’altro. La presenza sempre più diffusa dibadanti italiane comporterebbe certamen-te una riduzione d’orario. Con le straniere,è meno probabile. Quali saranno gli effetti sull’assistenza?O gli anziani si accontenteranno di una pre-stazione con un tempo ridotto, magari re-tribuito meno, o le italiane verranno caccia-te dal mercato e le straniere disponibili a la-vorare giorno e notte prenderanno stabil-mente i loro posti. Quindi la presenza di italiane non esten-derà i diritti della categoria? Non ci conterei. La badante oggi è richiestaquando non ci sono altre forme di assisten-za disponibili, quando si è raschiato il fon-do del barile.

Ci sono esempi all’estero da cui prende-re spunto?No perché il badantato è un fenomeno pret-tamente italiano anche se - e la cosa mi hastupito - Paesi che hanno introdotto for-me assicurative di assistenza all’anzianonon autosufficiente stanno facendo mar-cia indietro. Perché?Perché la copertura assicurativa costa trop-po come anche i servizi e quindi la soluzio-ne cui stanno lentamente arrivando è quel-la della rifamiliarizzazione delle cure. Signi-fica contrattualizzare il lavoro del familiareai livelli del costo di mercato o appena in-feriori. Come accade già in Svezia o in Fran-cia. Il familiare, quindi, che si occupa dellacura del proprio anziano riceve un salario etutte le coperture assicurative.Si può importare in Italia?Si deve! Noi passiamo sempre per quelli chearrivano in ritardo, quando gli altri hannocambiato le soluzioni che noi abbiamo di-scusso per vent’anni senza attuarle. Altro-ve, verosimilmente, accadrà che una partedell’assistenza sarà coperta dal familiare con-trattualizzato, una dai servizi esterni o do-miciliari e l’altra da quello che in Italia è ilbadantato.Tutto sta, anche dalle nostre parti, a non la-sciar passare altri vent’anni...

«La crisi economica ha avuto un effetto notevole sulla ricerca stessa dell’assistenzafamiliare, spesso con rinunce da parte delle famiglie»

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APPROFONDIMENTO

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» CLARA ha 83 anni ed èsenza una famiglia. Non au-tosufficiente, ha problemi dischizofrenia e demenza seni-le. Da tre anni necessita diun’assistenza domiciliare 24ore su 24. La signora Elisa, di52 anni, lavoratrice in mobili-tà e sua vicina di casa, da cir-ca 13 anni si occupa della si-gnora gratuitamente. Cateri-na, invece, rumena di 28 an-ni, è la sua badante da un an-no e mezzo, 24 ore su 24.

Elisa, come ha iniziato adoccuparsi di Clara?Conosco Clara da 25 anni per-ché è mia vicina di casa; unasignora vedova sin dal secon-do anno di matrimonio e sen-za figli; aveva tre fratelli piùgrandi, due di questi non ci so-no più e uno vive lontano 800chilometri. Ho iniziato ad oc-cuparmi di lei 13 anni fa, quan-do ha cominciato ad avere bi-sogno di una mano in termi-ni di faccende domestiche. Colpassare del tempo ha iniziato

1 ad avere difficoltà motorie, al-lora tre, quattro volte a settima-na andavo ad aiutarla nell’igie-ne e nella cura del corpo.Tutto questo lo faceva gra-tuitamente o percepiva uncompenso?Non ho mai ricevuto un com-penso, non mi è mai sortonemmeno il pensiero di po-terlo ottenere. È una signorache percepisce una pensioneminima che le garantisce so-lo di poter pagare le utenze, ivari medicinali che deve assu-mere e sostentarsi. Ciò che hofatto, l’ho fatto per solidarie-tà e altruismo; ho sempre pen-sato “se mi trovassi io nellasua situazione non vorrei enon riuscirei neanche a cavar-mela da sola!”. I problemi so-no sorti quando Clara ha ini-ziato ad essere affetta da de-menza senile (oltre che dal-l’aggravamento dei problemimotori di cui parlavo prima).Io ho una famiglia, accudiscoda sola anche mia madre che,per quanto ancora autosuffi-

ciente, ha 80 anni e inizia adavere bisogno di una presen-za costante al suo fianco; inpiù, fino all’anno scorso, la-voravo a tempo pieno, quin-di è stato molto difficile orga-nizzarmi per poter garantireun’assistenza decente a Clara.Tutto questo perché avevo bi-sogno di trovare una badan-te che si accontentasse di 300euro al mese per un’assisten-za che “coprisse” l’arco dellagiornata in cui io lavoravo e di-sposta a farlo anche la dome-nica. L’assistenza di cui parlo,riguardava far alzare la signo-ra dal letto, garantirle la puli-zia del corpo quotidiana e aiu-tarla a raggiungere il bagnonel momento in cui ne aves-se avuto bisogno. Di tutto il re-sto - andare a fare la spesa, cu-cinare, faccende domestiche,visite mediche - me ne occu-pavo io personalmente: ci so-no stati dei periodi in cui hodovuto anche “rimetterci”economicamente.Ha avuto difficoltà a tro-

vare una badante che po-tesse soddisfare le sue esi-genze?Inizialmente avevo bisogno diuna ragazza che lavorasse treore al mattino e tre nel pome-riggio. Non ho avuto grandidifficoltà a trovarla, ma nell’ar-co di un paio di mesi la situa-zione di Clara si è aggravata,quindi dovevo provvedere a ga-rantirle un’assistenza 24 ore su24. È stato in quel momentoche le difficoltà si sono presen-tate: la pensione non bastavaa coprire tutte le spese, la richie-sta per l’indennità di accom-pagnamento tardava ad esse-re accolta, le ragazze che con-tattavo non erano disponibili alavorare di notte o nei giorni fe-stivi. Insomma, dovevo trova-re almeno tre persone per po-ter garantire questa assistenzacontinua e il problema effetti-vo era che i soldi non c’erano.Quando ho conosciuto Cateri-na, le cose sono cambiate: ave-va bisogno di lavorare ed eraarrivata in Italia da poco. Così,ci siamo aiutate a vicenda. In che modo?Le ho spiegato qual era la si-tuazione; le ho proposto di ve-nirmi incontro nell’attesa del-l’assegno di accompagnamen-to e, in cambio, le ho offertodi vivere a casa della signora edi non doversi preoccupare di

Cosa succede quando le personeche ci hanno cresciuti hanno biso-gno di noi? Non stiamo parlandodi semplice compagnia per mo-menti di solitudine, ma di una pre-senza costante che le aiuti nella vi-ta quotidiana. Figli, nuore, nipoti

sono costretti a rivedere le proprie vite in fun-zione di situazioni al limite della gestione fa-miliare. L’unica soluzione è trovare “qualcu-no che se ne occupi”. Elisa, Caterina, Elenae Natascia - i nomi sono di fantasia - ci rac-contano la loro esperienza.

?{ }STORIE DI “ORDINARIO” BISOGNO:

IL RACCONTO DEI FAMILIARI E DI CHI ASSISTE I MALATI OGNI GIORNO[ APPROFONDIMENTO DI MICHELA MIGA ]

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provvedere, con la retribuzioneche le avrei offerto, alle speseper i pasti perché l’avrei fatto io.In più, una volta provveduto al-la routine quotidiana, avrebbeavuto il suo giorno libero. Ha ac-cettato senza pensarci su. Dopocirca sei mesi Clara ha ottenutol’indennità di accompagnamen-to e ho potuto anche dare unaumento a Caterina, che ormaiè come un’altra figlia.

» CATERINA, la badante ru-mena, si occupa di Clara da unanno e mezzo. È arrivata dopouna lunga ricerca di Elisa, riu-scendo a conciliare le proprieesigenze con quelle della perso-na assistita.

Caterina, da quanto tempo èin Italia? Ha avuto difficoltàad ambientarsi?Ho 28 anni e sono rumena. So-no arrivata in Italia 2 anni fa per-ché in Romania non c’è nessunapossibilità di guadagnare. Quan-do non conosci nessuno è sem-pre difficile ambientarti. Io ero so-la, avevo bisogno di lavorare e ditrovare una casa.Dopo quanto tempo è riusci-ta a trovare lavoro?Ho iniziato a lavorare da un si-gnore allettato ma non mi tro-vavo bene: all’inizio dovevo la-vorare solo la mattina a 100 eu-ro al mese per fare le faccende

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domestiche, poi la figlia mi hachiesto anche di fare assistenzaalla persona, mattina e pomerig-gio, con una aggiunta di 100euro. L’ho fatto per necessità,ma non riuscivo nemmeno a pa-gare l’affitto; poi ho trovato unaltro lavoro di notte a 200 euroal mese sempre da un altro an-ziano malato, ma non riuscivo astare bene perché la notte dor-mivo poco e il giorno ero sem-pre impegnata. Quando ho co-nosciuto Elisa ho potuto cam-biare.Cosa fa nello specifico per lasua assistita? Come si trova?È soddisfatta dello stipendio?Vivo insieme a lei, faccio le puli-zie, la mattina la alzo dal letto, lametto sulla sedia a rotelle e curol’igiene personale. È più un lavo-ro di compagnia, perché provve-de al resto Elisa: medicine, cuci-na dei pasti, lavaggio panni. Mitrovo meglio perché, anche se sitratta di assistenza 24 ore su 24,Clara di notte dorme e io riescoanche ad avere i miei momenti li-beri; poi, non ho spese di affitto,di vitto, di utenze e lo stipendioè migliore. Così posso anche aiu-tare i miei parenti in Romania.

» GINO ha 75 anni, è vedo-vo con due figli. Il morbo di Al-zheimer, da cui è affetto, richie-de per lui un’assistenza 24 ore su24, che gli viene garantita da

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una badante ucraina che lavoratre ore al mattino e tre ore nelpomeriggio, e dalle famiglie deidue figli, che si alternano di not-te e nelle ore in cui non è pre-sente la badante. Elena, casalin-ga di 46 anni, è la nuora di Gi-no e lo assiste durante la notte,a turnazione con la figlia di Gi-no, e Natascia è la badante ucrai-na di 43 anni che fornisce l’assi-stenza diurna.

Elena, mi parli di Gino? Gino è mio suocero, ha 75 an-ni, è vedovo e da quattro anniè affetto dal morbo di Alzhei-mer. Sono un paio di anni chenecessita di assistenza 24 ore su24. Nel momento in cui si è am-malato io e mia cognata, la fi-glia, abbiamo iniziato a prender-ci cura di lui, ma col passare deltempo si sono presentati altriproblemi. Io sono una casalingadi 46 anni con un marito e trefigli maschi; mia cognata lavoraa tempo pieno e anche lei hamarito e due figli. È stato quin-di difficile riuscire a conciliare la-voro e famiglia con l’assistenza.La parte più gravosa dell’assi-stenza era muovere mio suoce-ro e vestirlo. Per tale motivo è sta-to necessario avvalersi di un aiu-to domestico esterno. Oggi pos-siamo contare su due infermie-re che si alternano per un’ora algiorno tutti i giorni e di una ba-dante, Natascia, per tre ore almattino e tre nel pomeriggio,dal lunedì al sabato.E il resto della giornata?Di notte ci alterniamo io, mia co-gnata e mio marito; di giorno cisono prevalentemente io insie-me alla badante e alle infermie-re, e la sera mia cognata. La do-menica cerchiamo di stare tutti in-sieme a casa di mio suocero.Per cui quando è presente labadante, lo è anche lei?In effetti è così. Natascia è un so-stegno innegabile, ma non ri-duce i miei oneri assistenziali. Ilsuo aiuto è più destinato al-l’espletamento dei lavori dome-stici e al mio affiancamento, piùche alla mia sostituzione nella

cura e nell’assistenza a Gino.È stata una decisione familia-re quella di avvalersi di unabadante part-time?Avremmo preferito la conviven-za della badante con mio suoce-ro, ma non abbiamo trovato unaragazza disposta a farlo. Quindi,dal momento che comunque ènecessaria la nostra presenza, ab-biamo deciso per l’opzione dellesei ore di lavoro al giorno da par-te di Natascia, che sono poi quel-le dell’assistenza diretta, visto chenel resto della giornata si trattadi “sorveglianza”.

» NATASCIA è a fianco dellafamiglia di Gino in questo delica-tissimo compito di assistenza enella gestione della casa. La si-tuazione, secondo la badante,non è delle migliori per il sovrap-porsi di compiti inizialmente nonprevisti.

Natascia, mi parli un po’ di lei.Sono un’ucraina di 43 anni; spo-sata con 3 figli. Ho deciso di ve-nire quando mi sono resa contoche in Ucraina non sarei riuscitaa offrire un futuro ai miei figli. Lamia famiglia è divisa: mio mari-to, mia figlia di 15 anni e mio fi-glio di 17 in Ucraina; io e mio fi-glio di 13 anni in Italia.Qui ha trovato ciò che si aspet-tava?Volevo un lavoro che mi permet-tesse di mandare soldi a casa ene ho trovati due. Oggi faccio labadante per un anziano signoremalato di Alzheimer e per unasignora affetta da depressione.Lavoro tutti i giorni, sei ore dal si-gnore e tre ore dalla signora.Quali sono le maggiori diffi-coltà che riscontra a livello la-vorativo? Nel fatto che si concorda perun’assistenza alla persona e ci siritrova a dover fare anche attivi-tà domestica. Mi sono accorda-ta per fornire assistenza alla per-sona, ma a questo si aggiunge lacura della casa. La mia situazio-ne è in difetto e ho paura che nonfacendo ciò che mi viene richie-sto, possa perdere il lavoro.

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olti di coloro che cileggono, muovevanoall’epoca i primi passi.

Altri erano alle prese con l’im-postazione di una vita adulta etaluni erano già navigati. Qual-cuno doveva nascere. Ma quelche è certo, è che l’azione di

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[ AMNESTY INTERNATIONAL DI GIADA VALDANNINI]

ANNIVERSARIO AMAROPER CHI DÀ VOCE AL CORAGGIO

M Amnesty ha già attraversato al-meno un paio di generazioni,salvando la vita a migliaia di per-sone: tre prigionieri di coscien-za ogni giorno, nell’arco di mez-zo secolo. Lo racconta a 50&Più, RiccardoNoury, portavoce di Amnesty

Italia, impegnato da anni nellabattaglia per i diritti umani. Èlui che, nel festeggiare i cin-quant’anni di attività di Amne-sty, ricorda come «gli articolidella Dichiarazione universaledei diritti umani - che sono allabase del lavoro dell’organizzazio-

ne - siano molto sulla carta e po-co nella realtà quotidiana dellamaggior parte degli abitanti delpianeta». È anche grazie ad Amnesty sela pena di morte è stata messain dubbio e poi abolita in mol-ti Paesi, se persone detenuteda decenni non hanno perso lasperanza di sopravvivere a regi-mi che li avevano condannati.Si chiamano “prigionieri di co-scienza”, gente che - per in-tenderci - «va in carcere per leproprie idee. Persone condan-nate a pena detentiva per averespresso unicamente la propria

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gi non vi ricorrono più in 139. Eci sono stati, nel corso di cin-quant’anni, importanti sviluppisul piano del diritto internaziona-le con un centinaio di trattati chetutelano e proteggono singoli di-ritti sanciti dalla Dichiarazione

universale dei diritti umani. Ma quali sono i Paesi dove an-cora questi diritti languono? Do-ve è più violata la dignità uma-na? «Il rapporto annuale pub-blicato a metà maggio - rispon-de il portavoce italiano di Am-nesty - descrive violazioni in cen-tocinquantasette Paesi, quindiè difficile trovare un’area delmondo in cui non siano violati.Quelli che lo fanno in manieramassiccia sono quei Paesi neiquali non è consentita alcunaespressione d’idee politiche, do-ve la tortura è una forma di rou-tine, di punizione. Penso all’Iran,alla Cina, per citare Paesi im-portanti, ma anche a quelli neiquali gli attivisti per i diritti uma-ni sono ammazzati come inGuatemala e in Colombia. Pae-si in cui il conflitto armato inter-no si è incancrenito fino a diven-tare un serbatoio di crimini diguerra e crimini contro l’umani-tà: è il caso della Costa d’Avo-rio». Inoltre, «ci sono Paesi co-me la Siria, lo Yemen, il Bahreinin cui si applicano politiche del-lo sparare per uccidere; il Myan-mar, coi suoi oltre duemila pri-gionieri politici detenuti in con-dizioni disumane, o la Corea delNord dove Amnesty non puòentrare ma in cui abbiamo fo-tografato dal satellite intere val-late piene di veri e propri cam-pi di concentramento». A dispetto di quanto si possa im-maginare, anche nell’emancipa-ta Europa, i diritti non sono di tut-ti. Per Amnesty Italia: «Anchedalle nostre parti ci sono situa-zioni molto preoccupanti. L’Eu-ropa è un continente nel qualecomplessivamente i diritti delleminoranze - che siano rom, mi-granti, richiedenti asilo, rifugia-ti, appartenenti a religioni diver-se da quella dominante - sonosottoposti a discriminazioni». Ra-gion per cui, campagne intra-prese vent’anni fa continuano inuna sorta di mobilitazione per-manente: «Quando Amnesty ini-zia una campagna è difficile chela chiuda, perché chiuderla vor-rebbe dire che il risultato è

«Cinquant’anni fanasceva AmnestyInternational. In questianni il movimento ha salvato circa tre “prigionieri dicoscienza” ogni giorno,cambiando la vita di chi era destinato asparire nella violazionedei diritti umani. Manonostante l’impegno,molto resta da fare percolmare le vaste zoned’ombra del mondo».

opinione in forma pacifica, averpreso parte a manifestazioni,promosso attività on-line o co-munque aver espresso critichenei confronti del governo». In alcuni Paesi, ricorda Noury,«aver fatto parte di un sinda-cato, di un movimento per i di-ritti civili, aver promosso unafede religiosa laddove non con-sentito» ha significato un bi-glietto di sola andata per il car-cere, e giusto alcuni sono riu-sciti a venirne fuori. Talvolta,dopo trent’anni. Lì si è inseri-ta Amnesty, al fianco di con-dannati che in alcuni luoghi co-

me l’Iran possono anche ave-re appena sedici anni di età.Paesi in cui i minori sono con-dannati a morte. Amnesty è nata nel ‘61 e, all’epo-ca, i Paesi che avevano abolito lapena di morte erano sedici; og-

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stato raggiunto, ma per avereun trattato che istituisse lo sta-tuto della Corte Penale Interna-zionale - risultato che abbiamoottenuto nel ‘98 - si è lavoratoalmeno nei dieci anni prece-denti e, una volta che lo Statu-to è stato firmato, non è che lacampagna sia finita perché èiniziata una fase successiva, perchiedere a ogni Stato di ratifi-care sollecitamente lo Statuto,adattando la normativa internaa quanto richiesto da esso».Così, «da almeno ventitré an-ni c’è una Campagna di Amne-sty Italia per introdurre nel Co-dice penale italiano il reato ditortura, con risultati evidente-mente non positivi». E poi ci sono campagne sulcommercio delle armi o sullesparizioni per le quali l’obiet-tivo è arrivare a un trattato in-ternazionale forte e vincolan-te. «Sulle sparizioni - ricordaNoury - ci siamo arrivati allaVigilia dello scorso Natale,quando è entrata in vigore laConvenzione dell’Onu controle sparizioni, e sulle armi con-tinuiamo a chiedere questotrattato che secondo noi pre-vede meccanismi molto rigoro-si per impedire che vadano afinire nelle mani di governi cheviolano i diritti umani».Il capitolo donne, poi, la dicelunga. Da un continente all’al-tro le violazioni si susseguono,e casi come quello di CiudadJuarez, in Messico, hanno sca-tenato la riprovazione interna-zionale. È lì che centinaia didonne sono morte negli ultimi

anni. Si tratta di maquilladoras,le operaie tessili che perdono lavita ogni giorno recandosi sulposto di lavoro. Donne rapite,seviziate e brutalizzate nel trat-to di strada che va dal confinemessicano a quello statuniten-se, dove si trovano le loro fab-briche. Per Amnesty Internatio-nal sarebbero oltre trecento.Un “femminicidio” in piena re-gola. «Non c’è dubbio - com-menta Noury - il femminicidiodi Ciudad Juarez è una dellevergogne più in-credibili a caval-lo tra il Ventesi-mo e il Ventune-simo secolo».Crimini simili so-no compiuti inogni parte delpianeta: «Ci so-no conflitti neiquali lo stupro èstato una vera epropria arma di guerra. I Balca-ni e il Rwanda sono casi dram-matici da questo punto di vista,così come il Darfur, la Repubbli-ca Democratica del Congo. Epoi ci sono situazioni nelle qua-li, come nei delitti d’onore, ne-gli sfiguramenti, le donne sonopunite perché vogliono avereuna loro autonomia nelle scel-te di vita».Non trascurabili sono poi le vio-lenze taciute, quelle perpetra-te dentro le mura domestiche.«Le più invisibili - aggiungeNoury - quelle che si consuma-no in luoghi in cui le istituzio-ni non entrano. I Paesi scandi-navi ma anche la Francia, la

Spagna, l’Italia sono luoghi incui Amnesty ha denunciato for-me di violenze domestiche pe-santi, nascoste e scarsamentepunite dallo Stato». Dietro ogni campagna ci sonostorie individuali: vite che grazieal contributo di Amnesty hannopreso un’altra piega. Come quel-la del monaco tibetano PaldenGyatso. Lui è una delle tantepersone che Amnesty ha contri-buito a liberare. Come ricordaNoury: «Il suo dissenso in Tibet

per motivi religio-si gli è costatopiù di trent’annidi carcere e ditorture cui ha re-sistito con la fe-de, anche grazieal fatto che Am-nesty continua-va a seguire ilsuo caso man-dandogli, ove gli

venissero recapitati, lettere, car-toline, messaggi, chiedendo al-le autorità cinesi di porre fine aquesta sua agonia». Una voltauscito dal carcere Palden Gyat-so ha iniziato un tour con l’or-ganizzazione. «Dalla prigione ti-betana riuscì a portarsi via glistrumenti con cui lo hanno se-viziato e quando mette sul tavo-lo tutto questo armamentario ditortura, vengono i brividi». Suo coetaneo, un altro uomocondannato a morte, stavoltain Giappone, Sakae Menda.Noury l’ha incontrato nel ‘92:era appena uscito dal bracciodella morte in cui era entratonel ‘48. Uno dei pochi ottan-

tenni usciti vivi «perché in Giap-pone la pena di morte è com-minata quando l’imputato è ingiovane età, poi passano de-cenni in cui si langue senza unpreavviso della data di esecu-zione, senza possibilità signifi-cative di fare ricorso. Oggi luiè un simbolo vivo della batta-glia contro la pena di morte».Tra le tante storie, anche quel-la di Gina Gatti: italo-cilena,oppositrice politica nel Cile diPinochet. Arrestata, torturata,assieme al marito col quale èespatriata «grazie anche aquanto i Consolati di alcuniPaesi facevano per cercare diportar via dal Cile gli opposi-tori». La sua è una storia di se-vizie di ogni genere. Oggi Gi-na Gatti è una sostenitrice deidiritti umani, «non tiene piùgranché a parlare delle tortu-re subite - dice Noury - ma dicome fermare la tortura nelmondo». Voci come la sua,quella di Palden Gyatso, di Sa-kae Menda sono un coro una-nime contro la tortura, la pe-na di morte. Voci cui fanno eco quelle deitanti volontari Amnesty disse-minati in tutto il mondo. Gra-zie al loro contributo, questaorganizzazione è arrivata acompiere cinquant’anni di sto-ria. E per sfatare l’idea che Am-nesty sia un movimento che at-trae più i giovani che gli altri,il portavoce italiano dell’asso-ciazione conclude dicendo: «Inrealtà, siccome lavorare per idiritti umani presuppone espe-rienza, cultura, organizzazio-ne, un saper fare ma anche unfar sapere: io credo che perso-ne che hanno un’esperienza divita, di decenni di impegno pro-fessionale, umano, personalesiano le persone che più pos-sono fare per Amnesty».

il monaco tibetano(a destra), che ha subìto 30 anni di carcere e torture per la sua resistenza pacifica.

Palden Gyatsodi Amnesty Italia lancia un appello:«Nel nostromovimento c’è bisogno di tutti, anche di persone mature».

Riccardo Noury

«Centinaiagli artisti chepartecipanoal tour HumanRights 50°, in Italia fino al 2012»

_Amnesty_Layout 1 20/06/11 15:11 Pagina 26

preregistrati sul sito: avrai diritto al biglietto di ingresso a tariffa ridotta: 6 euro

F I E R A d e l l e A R T I M A N U A L I

7-9 ottobre 20117-9 ottobre 2011

w w w . b e r g a m o c r e a t t i v a . i t

Fiera di Bergamoorari di apertura : dalle 9.30 alle 19.00

costo biglietti: intero 9 euro - parcheggio : 2 euro

B E R G A M O

7 ª E D I Z I O N E

«Il segreto per una abbronzatura senza rischi?Cautela nell’esposizione al sole, creme solari a dop-pia azione contro i raggi ultravioletti e un buondoposole a fine giornata. Gli over 50 non sono esen-tati. Tutto qui? Non proprio, leggere per credere».

ole e vita all’aria aperta.Signore e signori è arrivatal’estate. Ma attenzione,

perché troppo sole fa male. Or-mai sappiamo che è bene evi-tare il sole nelle ore centrali del-la giornata e che dobbiamosempre portare con noi unabuona protezione solare. Come non detto: il 21,8% de-gli italiani, con un’età media di44 anni, non fa mai uso della

fotoprotezione, se-condo i dati diffu-

si alla 2° edizio-ne di Eurome-lanoma Day2011, la cam-pagna infor-

mativa organiz-zata dalla SIDe-

MaST, la SocietàItaliana di Dermatolo-

gia e Malattie Sessualmente Tra-smesse. Eppure applicando laprotezione solare, oltre a evita-re le fastidiose e antiestetichescottature, si possono preveni-re i tumori della pelle, come ilmelanoma che è in aumento. Allora, come evitare che il so-le da alleato si trasformi nel no-stro peggior nemico? «Bastamettere in valigia un po’ dibuon senso: il sole non va pre-so in maniera sconsiderata -sottolinea il professor Leonar-do Celleno, Direttore del Cen-tro di ricerche cosmetologichedell’Università Cattolica di Ro-ma -, tanto più quando l’indi-viduo non è preparato all’espo-sizione solare. Questo vale so-prattutto per i bambini sotto idue anni: non devono prende-re il sole direttamente, ma es-sere protetti con indumenti ecappellini. Per il resto un po’ disole fa bene: è una fonte dibenessere psicofisico ed è un al-leato, per chi ne soffre, controle malattie delle ossa».Professore, quali consigli perchi ha una pelle matura? In questo caso i segni del sole so-no già presenti, per questo dob-biamo esporci con maggior cau-tela e assumere quel velo dora-to che ci parla di benessere e divita sana. Inoltre, prima e dopol’esposizione, passata l’abbron-

28 I 50epiu.it I LUGLIO/AGOSTO 2011

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è la cifra, in milionidi euro, spesa ognianno in Europa per le protezioni solari.

1.500sono gli italianiche acquistano le creme solari al supermercato.

1 SU 2è la percentuale di italiani, con una media di 44 anni, che usa “sempre”i solari.

37,4%

QUESTA ESTATE È IMPORTANTE...SALVARSI LA PELLE

[ CREME SOLARI DI BEATRICE BERLEN ]

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29LUGLIO/AGOSTO 2011

zatura, è necessaria una visita der-matologia della pelle e dei nei.Dopo i 50 anni alcuni tumori del-la pelle possono manifestarsi conpiù incidenza. È dimostrato che ilsole è coinvolto nella formazionedei tumori cutanei. Sono i tumo-ri epiteliali, gli epiteliomi, e i tu-mori melanici, i melanomi. Qual è la differenza?Il primo gruppo deriva dalle cellu-le cheratinociti dell’epidermide:sono tumori che possono esserebenigni o maligni e che, se presiin tempo, sono facilmente curabi-li. Molto più pericoloso è il mela-noma che deriva dal melanocita,la cellula che dà il colore alla pel-le. Si tratta di un brutto tumore cheva prevenuto. Può derivare dai neiche possono alterarsi per il trop-po sole. Ecco perché è importan-te il controllo dermatologico pri-ma e dopo l’esposizione al sole.Questo vale anche per chi èpiù giovane?Certamente, ma con l’età matu-ra i rischi sono maggiori. Cosa possiamo fare per un’ab-bronzatura sicura? Andare al sole sereni e tranquilli,con cautela e una buona protezio-ne solare che deve difenderci dadue componenti del raggio ultra-violetto solare: l’Uvb, i raggi che“scottano”, e i raggi Uva, che nonsi avvertono sulla pelle, ma perquesto più pericolosi ecausa di melanomi. Perl’Uvb sul prodotto so-lare è indicata la ca-tegoria di protezio-ne: “molto alta”,“alta”, “media” e“bassa”, e il fattore diprotezione corrispon-dente. I due raggi hannouna scala di protezione diver-sa: se una crema ha un fattore 50contro l’Uvb, la protezione Uva sa-rà pari a circa un terzo, da 16 a 20. Con quale fattore di protezio-ne iniziare la stagione estiva?Con un fattore alto per poi scen-dere lentamente nel tempo. Per lepelli molto chiare, invece, iniziarecon la massima protezione.L’applicazione? Il prodotto va applicato prima di

CREME SOLARI

CREM

E SOL

ARI

I prodotti di protezione solare sono disciplinati dalla legge italiana sui cosmeticiche recepisce la direttiva europea di riferimento e i successivi aggiornamenti. Unaraccomandazione della Commissione europea ha cambiato l’etichettatura dei prodottisolari già dal 2007. I “fattori di protezione solare” (spf) sono stati uniformati: prima po-teva accadere che una crema fattore 15 fosse classificata protezione “alta” da un produt-tore e “media” da un altro. Sono state introdotte 4 categorie di protezione: la protezio-ne “bassa” è indicata con un fattore 6 e 10, quella “media” 15, 20 e 25, quella «alta» con30, 50 e quella “molto alta” con 50+. Il fattore di protezione sotto al 6 è stato elimina-to. Inoltre, i prodotti solari devono proteggere sia dai raggi Uvb che dai raggi Uva, equesta indicazione deve essere ben chiara in etichetta. Visto che nessun prodotto solareprotegge totalmente dai raggi ultravioletti, attenzione alle diciture ingannevoli come“Schermo totale” o “Prevenzione per tutto il giorno”. Per il resto l’etichetta dei prodot-ti solari, come per gli altri cosmetici, deve indicare: - la funzione del prodotto;- l’elenco degli ingredienti in ordine decrescente se in concentrazioni superiori o uguali

all’1%. Le sostanze con percentuali inferiori possono essere indicate in ordine sparso; - la presenza di sostanze allergizzanti;- il nome o la ragione sociale e la sede legale del produttore o del responsabile dell’im-

missione sul mercato del prodotto;- il contenuto nominale;- la durata minima del prodotto se è inferiore a 30 mesi. Se è superiore a 30 mesi è ob-

bligatorio indicare la durata in mesi dopo l’apertura, che deve essere illustrata con ilsimbolo di un vasetto aperto;- le precauzioni e modalità d’impiego ;- il lotto di fabbricazione; - il Paese d’origine per i prodotti fabbricati in Paesi extra Ue.

LA PROTEZIONECOMINCIA DALL’ETICHETTA{ }

esporsi al sole. Inoltre, per una protezione ade-guata, il prodotto va impiegato in abbondanzalasciando sulla pelle uno spessore protettivo.L’applicazione deve essere di 2 mg per cm2, ilche significa che una confezione media è suffi-ciente dalle 3 alle 5 applicazioni. Inoltre, il pro-dotto va riapplicato ogni due ore, anche se è “re-sistente” o “molto resistente” all’acqua.Meglio i filtri solari chimici o quelli fisici più“naturali”?

Sono validi entrambi e ben disciplinati dalla nor-mativa cosmetica. Per chi, invece, ha una cute in-tollerante, soffre di allergie, può optare per il so-lo schermo fisico. Una garanzia di maggior sicu-rezza, spesso, è dovuta alla presenza contempo-ranea nel prodotto di tutte e due le categorie. È importante l’applicazione del doposole?Certamente, ed è fondamentale per le pellimature. La scelta deve andare su un doposo-le idratante, protettivo e lenitivo.

Per saperne di più:

www.salute.gov.it - www.abc-cosmetici.it - www.solebuono.it - www.aida.it

Protezione bassa 6, 10Protezione media 15, 20, 25Protezione alta 30, 50Protezione molto alta 50+

CATEGORIA FATTORE DI PROTEZIONE

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30 I 50epiu.it I LUGLIO/AGOSTO 2011

gli ingredienti baseopportunamente dosati:acqua, latte, panna,zucchero, uova e frutta.

6volte a settimana può sostituire il pasto di mezzogiorno.Non di più!

2-3le calorie contenute in centogrammi di gelatoartigianale alla crema.

220

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31LUGLIO/AGOSTO 2011

imane lui - al cono, conlo stecco o in coppetta -il vero “protagonista” del-

l’estate, e sono davvero in po-chi quelli che riescono a resi-stere a questa tentazione. Fabene allo spirito, all’umore e fabene anche alla salute, senzadanneggiare la linea. «È un pro-dotto ad alto valore nutritivo abase di latte, zucchero e uova»,spiega Carlo Cannella, docen-te di Scienza dell’Alimentazio-ne all’Università La Sapienza diRoma e pre-sidente del-l’Istituto Na-zionale diRicerca pergli Alimentie la Nutri-zione. Il ge-lato altronon è cheuna misceladi liquidi e diaria stabiliz-zata dalle basse temperature.Nato per soddisfare il palato raf-finato dei nobili, è oggi conside-rato dai nutrizionisti un alimen-to vero e proprio grazie alle suequalità nutritive. Gli ingredientiche ne fanno un alimento più omeno sano, sono il latte, i gras-si vegetali e la frutta. Per un sog-getto normale, il gelato va con-sigliato quale ottimo integratoredella dieta, data l’importanza dei

singoli nutrienti (proteine, zuc-cheri solubili, lipidi, vitamine, sa-li minerali) in esso contenuti. Ècostituito da una miscela di in-gredienti fondamentali (acqua,latte, panna, zucchero, uova, frut-ta, etc.) opportunamente dosati,arricchito di ingredienti comple-mentari (vaniglia, caffè, cacao,etc. ed eventualmente additiviaromatizzati, addensanti ed emul-sionanti). In base alla composi-zione viene suddiviso in “gelatoalla crema”, “gelato al latte” e

“gelato allafrutta”. Quel-lo “alla cre-ma”, com-posto sostan-zialmente dituorli d’uovo,latte e zuc-chero, ha unruolo nutri-zionale so-prattutto perl’apporto di

proteine, calcio e fosforo; il “ge-lato al latte”, invece, garantisceun apporto di calcio e proteinementre il “gelato alla frutta” ègeneralmente composto da ac-qua, zucchero e polpa di frutta e,rispetto al gelato a base di latte,è privo di proteine e di grassi,quindi ha anche un minor valo-re energetico. Un recente studioitaliano che ha coinvolto diver-si Centri di ricerca (Istituto Na-

zionale della Nutrizione, Uni-versità di Modena e di Roma),ha preso in considerazione pro-prio le caratteristiche nutrizio-nali del gelato, arrivando a so-stenere che “fa davvero be-ne”. È utile quando si ha biso-gno di reintegrare velocemen-te l’organismo, magari dopouno sforzo o quando si avver-te il classico calo di energia.Un piacere che non “pesa” sul-la linea: quello artigianale, pa-ragonato alla maggior partedei dessert, infatti, contienemolte meno calorie (in 100grammi di “gelato alla crema”se ne contano 220, che scen-dono a 100 nel “gelato allafrutta”). Può essere, dunque,facilmente inserito nella dieta.Negli adulti è il pasto di mez-zogiorno, soprattutto in perio-di caldi quando c’è più bisognodi acqua e zuccheri semplici emeno di grassi, ma la sua assun-zione, naturalmente, non deveessere troppo frequente. L’im-portante quindi, come in ognicosa, è non esagerare. «È fon-damentale avere un’alimenta-zione varia - sottolinea Cannel-la - per cui in sostituzione delpasto lo consiglierei per non piùdi 2-3 volte a settimana. Men-tre - aggiunge - può essere con-sumato quotidianamente comespuntino o leggero dopocena».Andrebbe però evitato in tuttele condizioni di alterata regola-zione glicemica e insulemica. Ilpicco glicemico che si ha dopola sua assunzione, infatti, com-porta una richiesta importantedi insulina, e questo certo nonagevola chi soffre di problemimetabolici. Attenzione ancheagli individui con problemi al-lergici (al latte, glutine, uovo,frutta secca, ecc.). Infine, poi-ché il freddo stimola il riflesso ga-stro-colico e l’attività muscolaredell’intestino tenue, andrebbesconsigliato a chi soffre di colonirritabile. Ma, patologie croni-che a parte, un buon gelato nonsi nega a nessuno!

«Nelle sue varietàalla crema, latte ofrutta, è un alimentoricco di proteine,lipidi, zuccherisolubili, vitamine,sali minerali tra cui calcio e fosforo»

gelato non si nega a nessuno. Attenzione,però, a chi ha problemidi regolazione glicemica!

1sono le tipologie di gelato distinte in basealla loro composizione:crema, latte e frutta.

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[ ALIMENTAZIONE DI MICHELA GASTONE ]

«Soffice, dolce, rinfrescante, il gelato è l’alimento che metted’accordo proprio tutti. Con la sua moltitudine di gusti si adattaalle preferenze più disparate, è piacevole ad ogni età, sa ditradizione ed è capace di rinnovarsi in forme e sapori... Insomma, di fronte a un gelato è davvero impossibile dire «no!».

GELATO, CHE PASSIONE!!!

new Gelato_Layout 1 20/06/11 15:14 Pagina 31

ANTEPRIMA CROCIERA PASQUA 2012

CROCIERA CON aROSA - Passau, Melk, Esztergom, Budapest, Bratislava, Vienna, Linz, Passau

7 aprile: Passau - Inizio CrocieraImbarco alle ore 16,00 a bordo della mo-tonave A-Rosa Bella e sistemazione nellecabine riservate. Cena a bordo.8 aprile: MelkArrivo a Melk, visita del Convento Bene-dettino e celebrazione S.Messa di Pasqua.Navigazione verso l’Ungheria. Pensione completa a bordo.9 aprile: Esztergom - BudapestArrivo a Esztergom, visita della Basilica edella cittadina di Visegrad nei pressi del“ginocchio del Danubio”. Arrivo a Buda-pest nel pomeriggio. Pensione completa a bordo.10 aprile: BudapestVisita della città e dei luoghi di maggior in-teresse turistico. Pomeriggio a disposizio-

ne per visite individuali o escursioni facol-tative. Pensione completa a bordo.11 aprile: BratislavaArrivo a Bratislava e pomeriggio dedicatoalla visita della città. Pensione completa a bordo.12 aprile: ViennaAttracco al porto di Vienna e visita dellacittà. Pomeriggio a disposizione per visiteindividuali o escursioni facoltative. Pensione completa con Cena di Gala abordo.13 aprile: LinzArrivo a Linz, visita della città e del centrostorico in stile barocco. Pensione completa a bordo. 14 aprile: Arrivo a Passau Arrivo a Passau e sbarco alle ore 09.00.

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SPAZIOINCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA

2011

la vacanza all’insegna della condivisione e della convivialità. Gli “Incontri diPrimavera”, manifestazione annuale di 50&Più, radunano oltre 2.000 soci nel sog-giorno marino di inizio estate. Quest’anno la meta scelta è stata uno dei litorali più

belli della Sicilia, il Siracusano. Il soggiorno, organizzato da 50&Più Turismo presso l’Are-nella Resort di Siracusa dal 15 maggio al 12 giugno, è stata un’occasione per i soci dipassare del tempo insieme, partecipare a tornei e attività sportive, godersi momenti direlax, stringere nuove amicizie e incontrare vecchi amici, con numerose attività di anima-zione: dalla ginnastica per il risveglio muscolare al mattino ai balli di gruppo, dal torneodi dama all’acqua gym, dai musical ai cabaret per la sera. In più, in collaborazione conla F.I.Bur (Federazione Italiana Burraco), è stato organizzato il torneo di Burraco che hariscosso il successo di tutti gli appassionati di giochi di carte.Tra il sole e i bagni nelle acque trasparenti della costa sud-orientale del Siracusano, chiha voluto scoprire alcune delle bellezze artistiche e paesaggistiche di questa parte di Si-cilia, è stato accontentato con numerose escursioni, come l’Etna, Siracusa, Ragusa, No-to, Catania, Taormina, oppure le Eolie con la visita di Vulcano e Lipari. Gli “Incontri di Primavera” hanno offerto anche momenti per ripercorrere usanze, tradi-zioni, stili di vita, modi di comunicare di un tempo. Sono stati quattro i seminari dedicatiai volumi Le Perle della Memoria, frutto del progetto di ricerca di 50&Più “La MemoriaCollettiva”. Con la scrittrice Rossella Bennati si è parlato di Pubblicità!, con l’attrice AlidaSessa de La cittadinanza difficile. Memorie di vita femminile, con lo scrittore FrancescoTarquini de La scrittura come comunicazione nelle età della vita, e con la giornalista Ma-rina Cepeda Fuentes de La festa del Santo Patrono. I luoghi, la memoria, il racconto. Arrivederci agli “Incontri di Primavera” 2012, per scoprire un altro angolo di costa ita-liana, altre bellezze artistiche e paesaggistiche. Alessandro Scialotti

Per saperne di Più: 06688831»

È

33LUGLIO/AGOSTO 2011

Per saperne di Più: 0823326453»

l Teatro “Don Bosco” è anda-to in scena lo spettacolo di chiu-sura delle attività annuali orga-

nizzate da 50&Più e 50&Più Universitàdi Caserta. Sul palco gli allievi dei corsidi lingua, gli attori del gruppo teatraleguidati dal socio Peppe Zechender e di-retti dalla socia Mimma Luserta nellapièce Cura Ultramoderna, i coristi delmaestro Franco Damiano, i ballerini gui-dati dal socio Antonio Picazio, gli allie-vi del corso di yoga e, infine, il concer-to ideato dal socio Samuele Di Nardo,dedicato al 150° dell’Unità d’Italia concanzoni regionali e l’Inno di Mameli.

A teatro primadelle vacanze

A

CASERTA

SIRACUSA

INCONTRI DI PRIMAVERA

A sinistra, Siracusa, Teatro Greco. Sopra, soci della 50&Più in relax agli Incontri di Primavera 2011.

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34 I 50epiu.it I LUGLIO/AGOSTO 2011

• INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • INC

Per saperne di Più: 0354120126»

opo 20 anni di presidenza della50&Più di Bergamo (dal 1989 al2009), e 15 da presidente del Grup-

po Librai Ascom, preceduti da 12 anni di vi-cepresidenza, Osvaldo Bugada, 94 anni, èstato premiato con la medaglia d’oro per ilprezioso lavoro dimostrato negli incarichi al-l’interno di 50&Più e Ascom. Il prestigiosoriconoscimento è stato deciso dall’assem-blea annuale di Ascom. A premiarlo CarloSangalli, presidente Confcommercio Impre-se per l’Italia, e Paolo Malvestiti, presidentedi Ascom di Bergamo.

Medaglia d’oro per Osvaldo Bugada

DPer saperne di Più: 0544515707»

Per saperne di Più: 091332447»

mparare ad usare il computer e naviga-re su internet è molto semplice, ancorapiù semplice se si frequenta un corso ad

hoc. Si è appena concluso il corso di Alfa-betizzazione informatica organizzato dalla50&Più di Palermo, in collaborazione conPromopalermo/Confcommercio. Carmelo Camilleri, presidente della 50&Piùlocale, ha ringraziato i partecipanti per l’ade-sione all’iniziativa finalizzata a consentire atutti i soci di poter usufruire dei vantaggidell’informatica e del web. Un’opportunitàin più per essere ancora maggiormente at-tivi all’interno di una società in continua evo-luzione. Il corso sarà riproposto in autunno.

Il computersenza segreti

I

Per saperne di Più: 06688831»

umentano le sedi all’estero delpatronato 50&Più Enasco. Sono ope-rativi l’ufficio di Monaco di Baviera,

in Germania, e quello di Philadelphiain Pennsylvania, negli Stati Uniti. Inostri connazionali potranno con-tare su servizi di assistenza pensio-nistica, consulenza per pratiche di

cittadinanza, opportunità di incon-

tro, attività per il tempo libero. Gli indirizzi: Monaco di Baviera: Lindwurmstrasse 38 D,80337 - Tel. 0498974640814. Responsabile:Alfredo Di Cesare ([email protected]);Philadelphia: Plymouth Corporate Center, 625W. Ridge Pike Building E, Suite 202 Conshohoc-ken, PA 19428 - Tel. 001 610 828 1554 / Fax001 610 828 1556. Responsabile: Raffaele Ci-mina ([email protected]).

Più assistenza per gli italiani all’estero

A

Per saperne di Più: 0965891543»

a undici anni il progetto I nonni raccon-tano una favola per te tramanda ricor-di, memorie e storie dai nonni ai nipoti

proponendo ogni anno temi di ricerca diversi (gio-chi, usi, costumi, aspetti caratteristici del terri-torio). Ideato dalla 50&Più di Reggio Calabria,con la collaborazione di 50&Più Università, il te-ma scelto per l’edizione 2011 è stato dedicatoai 150 anni dell’Unità d’Italia. La ricerca, intito-lata Le strade, la gente, la memoria, ha coin-

volto 700 alunni delle scuole elementari di Reg-gio Calabria. La favola che ha dato il via a unavera e propria indagine sul campo è stata idea-ta dalle socie Giuseppina Filocamo e Giuseppi-na Pichilli. Così, partendo dalla toponomasticadelle vie della città di Reggio, gli alunni hannoricostruito la storia dei personaggi locali che conla loro eroicità hanno contribuito all’Unità delPaese. Con l’aiuto di nonni, genitori, insegnan-ti, i ragazzi hanno realizzato cartelloni, scritto rac-conti e poesie. Il frutto del loro lavoro è statopresentato nel corso della manifestazione chesi è tenuta presso la Sala Versace del Centro Di-rezionale del Comune di Reggio. Una grandefesta in cui gli alunni si sono cimentati in cantie balli. In 700 hanno cantato l’Inno di Mamelisuscitando particolare emozione tra il pubblico.Tre le scuole premiate: al primo posto la Scuo-la Elementare “Nosside”; al secondo la ScuolaElementare “Corrado Alvaro” e al terzo la Scuo-la Elementare “Italo Falcomatà”.

Le favole che tramandano la storia

D

Osvaldo Bugada (a destra) riceve da Carlo Sangalli (a sinistra) e da Paolo Malvestiti (al centro) la medaglia d’oro

per meriti associativi.

Gli “studenti” 50&Più al Corso di Informatica.

siste l’amore che dura tutta la vi-ta? Sì per il 75% dei single italiani, se-condo un recente sondaggio. Gli uo-

mini, però, con il passare degli anni sonomeno fiduciosi: il 79%, tra i 40 e i 49 an-ni, crede all’amore eterno; tra gli over 50scende, invece, al 66%. Un pessimismoconfortato dai dati: secondo l’Istat oggi unmatrimonio dura tra i 15 e i 18 anni. For-tunatamente non sono ancora una raritài matrimoni che durano 40, 50 anni e ol-tre. Lo sanno bene in provincia di Raven-na i “longevi del matrimonio” premiati dal-la 50&Più locale, guidata da Ottavio Righi-ni, con il libro-album Viva gli Sposi alla suaseconda edizione. La cerimonia di premia-zione è avvenuta presso la Sala Bini dellasede di Confcommercio Ravenna.

E

BERGAMO

GERMANIA E USA: NUOVE SEDI

REGGIO CALABRIA

RAVENNA

PALERMO

Matrimoni“longevi”

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35LUGLIO/AGOSTO 2011

SPAZIOLIBERO • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI •

uesta estate devo studiare, a set-tembre ho l’esame di riparazione».Questo succedeva qualche anno fa,

quando era ancora in vigore l’istituto del “ri-mando”, poi sostituito con i corsi di recupero.Resta, comunque, il problema di aiutare i ragaz-zi a rinforzare i punti deboli in questa o in quel-la materia. Il periodo estivo può essere l’occasio-

ne per “rimettersi in pari”, senza però quell’at-mosfera legata all’incubo dei voti, dei giudizi edell’ansia da interrogazione. In viale Marconi 437, i ragazzi potranno segui-re, in un clima di dialogo partecipato e disteso,le seguenti materie: letteratura italiana, storia efilosofia, lingua e letteratura greca e latina, arteclassica, matematica, fisica, chimica e biologia.

Ripetizioni estive, una nuova formula

QPer saperne di Più:066864596

»Per saperne di Più: 065599353»

uella di sabato 4 giugno al Tea-tro Anfitrione è splendidamente riu-scita: del resto non è la sola, fra le

innumerevoli manifestazioni celebrative del150° anniversario dell’Unità d’Italia, che perintensità di partecipazione spontanea dellagente sta costituendo una sorpresa in tuttoil Paese. Alla vigilia dell’anno celebrativo si respirava,infatti, una certa atmosfera meno ottimisti-ca, di sapore quasi agnostico, diffidente, di-silluso, su questa identità-Italia tanto rimes-sa in discussione lungo gli anni recenti. Invece stiamo riscoprendo dovunque, ap-punto, i segni profondi di una consapevolez-za identitaria forte, serena e aperta. E que-sto era, in effetti, lo spirito conil quale 50&Più Universitàaveva “annullato per in-corporazione” il suotradizionale saggio difine Anno Accademi-co, inserendolo in un“momento di coscien-za civile sull’identità del-la comunità nazionale” at-traverso la cultura.L’Anfitrione, all’Aventino, era stra-colmo di gente nonostante il ponte festivo,tanto che alcune decine di spettatori nonhanno potuto trovare posto a sedere. La regia di Maria Teresa Spina ha fatto, in que-sta cornice calda, un miracolo di snellezza ebuon gusto: tutto veloce, senza pause no-iose, tutto pensieri brevi ma profondi, inter-vallati da canti e danze popolari; due ore dispettacolo azzeccato per piccoli e grandi. Ridotti drasticamente i contenuti di tipo po-litico-militare, si sono visti, del Risorgimen-to italiano, soprattutto i contenuti civili edumani.Fra gli anziani commossi per le memorie deltempo c’è stato il condimento dei ragazzi,che hanno suonato e recitato: dove c’è etàanziana deve esserci, infatti, anche qualchecircolazione di ragazzi o bambini, questo èun altro punto cruciale della cultura di 50&PiùUniversità. E se anche i ragazzi si sono commossi insie-me con gli anziani, e sono balzati in piedi in-sieme, alla fine, cantando l’inno nazionale,si è ottenuto il risultato che si desiderava an-che sotto il profilo civile e pedagogico.

L’Italia c’è

Per saperne di Più: 0585488611 0585499250

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o avevamo già preannunciato, oraè arrivato il programma completo delFestival di 50&Più Università dedicato

all’archeologia. Ideato dall’archeologa Cri-stiana Barandoni, si svolge nell’ambito del-la manifestazione “100 notti d’estate”, or-ganizzata dal comune di Massa. Il Festival Archeologico si rivolge ad adulti ebambini. Per gli adulti gli incontri si tengo-no presso la Biblioteca Civica “Giampaoli”,e per i più piccoli, in contemporanea, inPiazza Mercurio o in Piazzetta di via Alberi-ca a Massa. Gli incontri sono fissati ogni ve-nerdì alle ore 21,00.

Questi gli appuntamenti:> 1° luglio. Alla moda delle matrone. Ab-bigliamento, acconciature e cosmesi dell’An-tica Roma. Relatore, Donatella Alessi, Museodel Castello di San Giorgio della Spezia. Ibambini saranno impegnati con Riproducia-mo una maschera del teatro greco e roma-no. Facciamo i nostri gioielli.> 8 luglio. Dinamiche insediative medieva-li. Relatore, Fabio Stratta. Per i più piccoli, in-vece, I Castelli medievali... in miniatura. Lecorone dei re e delle regine.> 15 luglio. 15.000 anni fa lo scheletro del-l’Homo Sapiens più antico della Toscana. Re-latore, Stefano Ricci, Laboratorio Antropolo-gia di Ecologia Preistorica dell’Università de-gli Studi di Siena. I bambini, invece, sarannoimpegnati in Tesori di mare. Realizzazione dicollane e scacciapensieri con conchiglie, mi-tili e foglie. Dipingiamo e dipingiamoci comegli uomini della preistoria.La partecipazione dei bambini è su prenotazione.

Il Festival Archeologico

L

Per saperne di Più: 027750213/267

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&Più Università, Confcommer-cio e Ascofoto bandiscono la IIedizione del Premio “Fotogra-

fa le tue vacanze - L’arte dell’immagine ingara - Ascofoto e 50&Più Università per laFotografia”. La partecipazione, gratuita, è aperta a tut-ti coloro che abbiano compiuto 16 anni dietà alla data della cerimonia di premiazio-ne, che si terrà il 21 novembre 2011 alleore 16,30, presso l’Unione del Commer-cio di Milano e Provincia in Corso Venezia47/49. Al 1°, 2° e 3° classificato andrannoin premio - oltre a una targa e a una per-gamena - un buono per l’acquisto di unamacchina fotografica, rispettivamente di400, 300, e 200 euro. È possibile partecipare con un massimo di3 fotografie a colori 20x30, eventualmen-te montate su cartoncino biadesivo 30x40.Le foto dovranno essere inserite in un’uni-ca busta bianca formato A3, al cui internoandrà inserita anche la dichiarazione firma-ta di paternità degli elaborati e una secon-da busta chiusa contenente i dati anagra-fici. Inviare il tutto, entro il 28 ottobre 2011,a: Fotografa le tue vacanze - L’arte dell’im-magine in gara - Ufficio stampa Unione delCommercio - Segreteria Premio - Corso Ve-nezia 47/49 - 20121 Milano.

Concorso “Fotografale tue vacanze”

50

MASSA MILANO

ROMA

ROMA

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36 I 50epiu.it I LUGLIO/AGOSTO 2011

INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO

COSA C’É IN CALENDARIO...

» Alla scoperta della Laguna veneta1° settembre - Si parte alla volta della Lagu-na di Venezia con visita alle isole di Murano,Burano e Torcello. Un itinerario per scoprirel’anima più intima di Venezia e della sua La-guna, con le sue tradizioni, usi e costumi, econ un artigianato artistico intramontabile.

Per saperne di Più: 0432538707

» Memorie di guerra14 settembre - Nell’incontro regionale dei so-ci 50&Più, gita a Caporetto con l’itinerario chetestimonia la Prima Guerra Mondiale e la“Battaglia di Caporetto”. Tappe principali, lavisita al Museo Partigiano e all’Ospedale Mi-litare. La giornata prevede un tour del LagoSanta Lucia con pranzo a bordo.

Per saperne di Più: 0481323250432538707

» Itinerari piemontesi23/25 settembre - Un fine settimana in Pie-monte alla scoperta del Lago d’Orta e del La-go Maggiore. L’itinerario prevede anche unaffascinante percorso a bordo del trenino del-le Centovalli che da Domodossola va a Locar-no. E, per concludere, visita di Lugano, ele-gante città della Svizzera italiana.

Per saperne di Più: 0444964300

» Golf, nonni e maestri26 settembre - L’appuntamento è con il Tro-feo di golf 50&Più in... campo. La gara, conformula “shot gun”, si tiene al Golf Club diVigevano da 18 buche. La partecipazione èriservata ai golfisti ultracinquantenni.

» 2 ottobre - Festa dei nonni e Concorso ca-noro 50&Più in...canto, dedicato alle più bel-le melodie e canzoni italiane e lombarde. Pos-sono partecipare artisti dilettanti soci 50&Più.

» 10 ottobre - Al Collegio Borromeo di Paviaavverrà la premiazione dei Maestri del Com-mercio e l’assegnazione dei “Premi al profit-to scolastico” agli studenti neo-diplomati.

Per saperne di Più: 038228411

UDINE

GORIZIAE UDINE

VICENZA

PAVIA

• INCO

LE NOSTRE SEDI NEL MONDO

Argentina TelefonoBuenos Aires 0054 1143831736La Plata 1555 0054 2214242331Australia Telefono

Melbourne 0061 394824800Perth 0061 464680197Sydney 0061 297128911Belgio Telefono

Bruxelles 0032 25341527Brasile Telefono

Florianopolis 0055 482222513San Paolo 0055 1132312351Canada Telefono

Burnaby 001 6042942023Hamilton 001 9053184488Woodbridge 001 9052661867Montreal 001 5142525041

001 5144946902St. Catharines 001 9056466555Toronto 001 4166523759Germania Telefono

Monaco di Baviera 004 98974640814Uruguay Telefono

Montevideo 0059 825076416USA Telefono

Fort Lauderdale 001 9546300086Philadelphia 001 6108281554

Per saperne di Più: 0712075009»

aschere preziose, capaci di stupire efar sognare, hanno sfilato per le vie delcentro storico di Camerata Picena (An).

Sono le Maschere del Castello, realizzate da An-na Lorenzetti, socia di 50&Più. La sfilata si è te-

nuta nell’ambito della manifestazione Sogno diuna Notte d’Estate, organizzata dal Comune incollaborazione con la 50&Più della provincia diAncona. Cherubini, Re Magi, il Carrus navalis -una barca fiorita con bambine vestite da prima-vera e piccole farfalle danzanti della scuola di bal-lo “Aurora” - e altri costumi e maschere rare del1700, hanno trasformato le vie di Camerata Pi-

cena in un Carnevale di Venezia in miniatura.Presenti alla manifestazione il pre-sidente 50&Più di Ancona,Enzo Chionne, il vice pre-sidente Marcello Man-cinelli, alcuni consiglieri e il segretario regionale Illeana Audino.

Sogni in maschera

M

Per saperne di Più: 0736051102»

l Concerto di Poesia, alla sua 4a edizione, presso il Forte Malate-sta di Ascoli Piceno, è stato un concentrato d’arte. Organizzato dal-la 50&Più locale, presieduta da Dante Di Mattia, si è svolto tra le

iniziative volute dal Comune, dedicate allaSettimana della Famiglia. Al Forte malatestia-no, sono confluiti nonni, nipoti, genitori efigli accolti dal presidente Di Mattia. Il Con-certo ha proposto un’alternanza di poesie,musiche e canzoni. Le poesie sono state let-te da attori, mentre ritmi e musiche ne han-no scandito i passaggi più significativi. Unanarrazione poetica dove chitarra e rulli ditamburo hanno regalato momenti di armo-nia ed emozione.

La poesia in concerto

I

ANCONA

ASCOLI PICENO

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• INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO

LE NOSTRE SEDI IN ITALIA

Abruzzo TelefonoAvezzano (AQ) - Via Monte Velino, 17 0863415327Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 087164657Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 0854313623Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 0861252057Basilicata Telefono

Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 0835385714Potenza - Via Centomani, 11 097122445Calabria Telefono

Cosenza - Viale degli Alimena, 5 098422041Catanzaro - Via Milano, 9 0961720352Crotone - Via Regina Margherita, 28 096221794Reggio Calabria - Via Castello, 4 0965891543Vibo Valentia - Via Spogliatore snc 096343485Campania Telefono

Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 082538549Benevento - Viale degli Atlantici, 5 0824313555Caserta - Via Roma, 96 0823326453Napoli - Piazza Carità, 32 0815510737Salerno - Corso Garibaldi, 4 089227600Emilia Romagna Telefono

Bologna - Strada Maggiore, 23 0516487530Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 054324118Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 0532234211Modena - Via Begarelli, 31 0597364211Piacenza - Strada Bobbiese, 2 0523461831Parma - Via Abbeveratoia, 63/A 0521944278Ravenna - Via di Roma, 102 0544515707Reggio Emilia - Via Gianna Giglioli Valle, 10 0522708552Rimini - Viale Italia, 9/11 0541743202Friuli Venezia Giulia Telefono

Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 048132325Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 4 0434549462Trieste - Via San Nicolò, 7 0403720169Udine - Viale Duodo, 11 0432538707Lazio Telefono

Frosinone - Via Aldo Moro, 493 0775855273Latina - Via dei Volsini, 60 0773611108Rieti - Largo Cairoli, 4 0746483612Roma - Via Properzio, 5 0668891796Viterbo - Via Belluno, 45 0761327701Liguria Telefono

Genova - Via Ceccardi, 1/10 010543042Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 0183275334La Spezia - Via Fontevivo, 19/F 01875985216Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 019853582Lombardia Telefono

Bergamo - Via Borgo Palazzo, 137 0354120126Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 0303771785Como - Via Francesco Ballarini, 12 031265361Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 037225745Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 0341287279Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 0371432575Milano - Corso Venezia, 45 0276013399Pavia - Corso Cavour, 30 0382372511Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C 0342533311Varese - Via Valle Venosta, 4 0332342280Marche Telefono

Ancona - Piazza Repubblica, 1 0712075009Ascoli Piceno - Via Vittorio Emanuele Orlando, 16 0736051102Macerata - Corso Cavour, 85 0733261393Pesaro - Strada delle Marche, 58 0721698225

Molise TelefonoCampobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 0874483194Isernia - Via Santo Spirito, 24 086541171Piemonte Telefono

Alessandria - Via Trotti, 46 0131260380Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 0141353494Biella - Via Torino, 18 01530789Cuneo - Via Avogadro, 32 017166661Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 032130232Torino - Via Andrea Massena, 18 011533806Verbania - Via Quarto, 2 032352350Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 0161250045Puglia Telefono

Bari - Piazza Aldo Moro, 33 0805240342Brindisi - Via Giuseppe Mazzini, 30 0831524187Foggia - Via Luigi Miranda, 8 0881721314Lecce - Via Cicolella, 3 0832343923Taranto - Viale Magna Grecia, 119 0997796444Sardegna Telefono

Cagliari - Via Santa Gilla, 6 070282040Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 0784232804Oristano - Via Mattei, 46 078373287Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 079243652Sicilia Telefono

Agrigento - Via Imera, 223/C 0922595682Caltanissetta - Via Messina, 69 0934575798Catania - Via Mandrà, 8 095239495Enna - Via Vulturo, 34 093524983Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 090673914Palermo - Via Emerico Amari, 11 091332447Ragusa - Viale del Fante, 10 0932246958Siracusa - Via Eschilo, 11 093165059 Trapani - Via Marino Torre, 117 0923547829Toscana Telefono

Arezzo - Via XXV Aprile, 12 0575354292Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 055664795Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 0564410703Livorno - Via Grande, 150 0586898276Lucca - Via Fillungo, 121 0583473170Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 058570973Pisa - Viale Antonio Gramsci, 3 050483711Prato - Via Santa Trinità, 28 057423896Pistoia - Viale Adua, 128 0573991500Siena - Banchi di Sopra - Galleria Odeon, 31 0577283914Trentino Alto Adige Telefono

Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 0471978032Trento - Via Solteri, 78 0461880408Umbria Telefono

Perugia - Via Settevalli, 320 0755067178Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 0744390152Valle d’Aosta Telefono

Aosta - Regione Borgnalle, 12 01654598Veneto Telefono

Belluno - Via Cipro, 13 0437215264Padova - Piazza Virgilio Bardella, 3 0498209787Rovigo - Viale del Lavoro, 4 0425404267Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 042256481Venezia - Viale Ancona, 9 0415316355Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 0444964300Verona - Via Sommacampagna, 63/H 045953502

37LUGLIO/AGOSTO 2011

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» IL VILLAGGIOIl Garden Club è situato sul li-torale toscano lungo la Rivieradegli Etruschi, immerso nel ver-de e tra i fiori del proprio par-co-giardino. Il Club si trova a so-li 3 km da San Vincenzo in unaposizione strategica per scopri-re gli antichi borghi e per visi-tare le più significative localitànel territorio: Isola d’Elba, Arci-pelago Toscano, Volterra, Pisa,Siena, Firenze.

» LE CAMEREDisposte su 2 piani senza ascen-sore, le camere sono suddivise

in: doppie, triple e duplex-fami-glia (2 doppie comunicanti con1 bagno-doccia/balcone). Tut-te le camere dispongono di mi-nifrigo, Tv-satellitare, telefo-no, cassetta di sicurezza, ariacondizionata, bagno con doc-cia e asciugacapelli, balcone oterrazzino.

» LA RISTORAZIONEÈ previsto il servizio a buffetcon menù di ricette tipiche epiatti regionali. La prima cola-zione prevede un buffet conangolo espresso e cappucci-no. A pranzo antipasti sfizio-si, primi cucinati e saltati, se-condi leggeri e alla griglia, va-rietà di insalate e crudità di

stagione e, per finire, formag-gi, dolci e frutta. Di sera il buf-fet sarà arricchito con nuovecreazioni e specialità. Sono in-cluse le bevande, vino e ac-qua minerale in bottiglia e suc-chi di frutta.

» LA SPIAGGIALa bellissima spiaggia di sab-bia, raggiungibile a piedi attra-verso una pineta di lecci, è at-trezzata con lettini e ombrel-loni.

» L’ANIMAZIONEGiochi di società, lezioni didanza, ginnastica, aerobica.Per gli appassionati di giochicon le carte verrà organizzato

il II Trofeo 50&Più di Burraco.Spettacoli in teatro con il cor-po di ballo Garden, commediemusicali, spettacoli di danza ecabaret.

» LA DISCOTECALuogo di ritrovo per gli aman-ti del ballo, la discoteca è si-tuata in una zona distaccata,in modo da non disturbare laquiete e il riposo degli ospiti.

» L’INFERMERIAUbicata vicino alla sauna e a di-sposizione dei soci 50&Più, èaperta al mattino e alla sera.Per altre urgenze ci si potrà ri-volgere 24 ore su 24 al ricevi-mento.G

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»

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Quest’anno è la Toscana che per la prima volta ospita igiochi olimpici dei 50&Più. Marcia, nuoto, tennis ealtri sport, tante saranno le gare che si svolgeranno al

Villaggio Garden Club, in uno dei tratti di costa piùsuggestivi dello splendido litorale toscano.

» INFORMAZIONI SPORTIVEL’organizzazione dei “giochisportivi” sarà gestita dallo staff50&Più e dai Giudici Fidal. I par-tecipanti, divisi per categoria eclassi d’età, gareggeranno indi-vidualmente nelle varie discipli-ne sportive.

• Garden Club Toscana

• Argentario

Livorno •

• San Vincenzo

Isola d’Elba

LA QUOTA COMPRENDE: Soggiorno di 7 notti/8 giorni presso il Gar-den Club con trattamento di pensionecompleta, servizio a buffet e bevande in-cluse ai pasti (vino, acqua e bibite); servi-zi balneari di ombrelloni, lettini (teli ma-re con cauzione) in piscina e spiaggia; ani-mazione diurna e serale con spettacoli, pia-no bar, discoteca, giochi e tornei; assi-stenza in loco di personale medico 24 oresu 24; assistenza in loco di personale

50&Più e 50&Più Turismo; assicurazionebagaglio/sanitaria e annullamento, Nava-le Assicurazioni.

LA QUOTA NON COMPRENDE: Tutti i trasporti da e per il Garden Club To-scana, escursioni facoltative (da prenota-re e pagare in loco), extra in genere e tut-to quanto non specificato ne “La quotacomprende”.

QUOTA DI SOGGIORNO INDIVIDUALIIn camera doppia € 450,00In camera doppia uso singola € 550,003° letto adulto € 150,003°/4° letto bambini da 0 a 13 anni non compiuti incamera con 2 adulti gratuiti

Sett. supplementare, anche frazionata su richiesta.

www.50epiuturismo.it

50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87)Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: [email protected] presso le sedi Provinciali 50&Più

Informazioni e prenotazioni:

• FIRENZE

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40 I 50epiu.it I LUGLIO/AGOSTO 2011

ATTU

ALI

[ PIANETA ANIMALI DI STEFANO RIPERT ]

Malgrado le numerose campagne di sensibiliz-zazione, il fenomeno dell’abbandono dei canicontinua a rappresentare un grave problemaper il nostro Paese e, come sempre, registra ilsuo picco durante i mesi estivi: secondo laL.a.v., la media degli abbandoni si aggira attor-no ai 150mila esemplari ogni anno. Costantel’impegno delle associazioni animaliste.

rriva l’estate. Il sole,il mare e la montagna.Ma non per tutti. Per

i nostri amici cani, almeno peralcuni, arrivano i guai: è d’esta-te, infatti, che il dramma de-gli abbandoni tocca il picco. Troppo spesso, quando Fidodiventa grande e le sue esi-genze si fanno pressanti e glispazi troppo piccoli (e, diciamo-celo, lui non è più quel bel te-nero cucciolo che tanto ci pia-ceva sballottolare e stropiccia-re), il copione che va in scenaè sempre lo stesso. Si pensa di“correre ai ripari”; ci si riuni-sce mentre lui è accucciato e

sonnecchia fiducioso vicino anoi. Drasticamente si decideche il membro a quattro zam-pe della famiglia deve sloggia-re. Arrivati su una provinciale,possibilmente di notte e lon-tano da casa, se va bene sitrova lo stratagemma per la-sciarlo a terra senza troppaviolenza, per poi defilarsi ve-locemente e partire a razzo,sparendo verso l’orizzonte. La-sciandolo nello shock, in unsilenzio arrivato a bruciapelo einimmaginabile. Certo, non bisogna generaliz-zare il fenomeno dell’abbando-no: perché è una piccola par-

te di proprietari che si com-porta in tal modo. I dati forni-ti dalle associazioni animalistesul fenomeno, però, non sonotrascurabili: secondo la L.a.v.,(Lega Anti Vivisezione) ognianno in Italia vengono abban-donati 150mila cani, special-mente nei mesi estivi. E non sipensi che non ci siano normecontro tale malcostume. La leg-ge 189 del luglio 2004 ha in-trodotto i delitti contro il sen-timento per gli animali. Il prov-vedimento sanziona uccisione,maltrattamento e combatti-menti tra animali. Inoltre, perquanto riguarda l’abbandono,

QUEST’ESTATE (ANDIAMO?)IN VACANZA INSIEME

ritiene l’abbandonoun fenomeno dacondannare socialmente (Fonte Eurispes 2011).

99% degli italiani

A

ok_animali_Layout 1 20/06/11 15:26 Pagina 40

41LUGLIO/AGOSTO 2011

l’articolo 727 del Codice pena-le, prevede ora pene pecunia-rie da mille a 10mila euro el’arresto fino ad un anno. Ancora qualche dato. Nel no-stro Paese la popolazione ca-nina conta circa 7 milioni diindividui. Tra loro, circa un mi-lione viene ospitato da canilicomunali e rifugi gestiti da pri-vati. Malgrado la passione concui tante persone vi lavorano,i pochi fondi a disposizionenon aiutano a tenere apertequeste strutture. E, d’altro can-to, la cronaca non di rado ciha raccontato di impianti fa-tiscenti e non a norma, fattisorgere con il solo pretesto diaccaparrarsi le sovvenzioni peril mantenimento. In ogni ca-so, per quanto i canili “scop-pino”, non risolvono il proble-ma del randagismo. I “latitan-ti” che scorrazzano per la Pe-nisola sono 600mila. Tutto ciò non comporta solouna buona dose di disonore evergogna al Bel Paese, che infatto di welfare e rispetto ani-male non è mai stato nella top-ten, ma tutta una serie di ef-fetti collaterali di cui, oltre al ca-ne, fa le spese anche l’uomo.Circa 40mila, infatti, sono gliincidenti automobilistici cau-sati negli ultimi dieci anni dacani abbandonati. Avvengonosia quando l’automobilista cer-

ca di evitare l’urto, sia quandosi verifica l’investimento delpovero animale. Con un bol-lettino di guerra che registra400 morti e oltre 10mila feri-ti tra gli automobilisti. Gli ani-mali morti sono molti di più: lestime parlano di circa 280mi-la, tra cani e gatti, ogni anno. Oltre agli incidenti, il randagi-smo crea problemi ai pastori:i cani incattiviti per l’abbando-no fanno strage di armenti e,non di rado, attaccano l’uo-mo. Indirettamente ne fa lespese anche il povero lupo. Irandagi infatti, quando caccia-no, spesso vengono scambia-ti per lupi. E sono questi ulti-mi, alla fine, benché protetti,a rimediare “schioppettate”,a dover evitare trappole e boc-coni avvelenati. Oltretutto il lu-po, ai fini della sua conserva-zione, risente molto dell’inqui-namento genetico che il ran-dagismo canino comporta: ledue specie sono interfecondee quindi possono dare prolefertile, col risultato di erodereil patrimonio genetico del redell’Appennino. Contro gli abbandoni, le auto-rità si muovono anche sul pia-

no della prevenzione, oltre che suquello sanzionatorio: con l’anagrafecanina, con l’applicazione di tatuag-gi e microchip e con controlli serra-ti da parte delle Forze dell’Ordine. Ma l’arma più importante contro lapratica incivile dell’abbandono è lacultura. I personaggi famosi che si of-frono come testimonial in televisio-ne o sui giornali evidentemente nonportano ai dovuti risultati. Come tut-ti i problemi culturali, bisognerebbeprovare a risolvere anche quello del-l’abbandono cominciando dai citta-dini di domani, dalle scuole, con ve-re e proprie lezioni di etologia edecologia canina, tenute da profes-sionisti appassionati. Per far nascereuna coscienza civile e alla base del sa-per vivere, ci vogliono rispetto e co-noscenza del nostro prossimo a quat-tro zampe. Fuori dai banchi di scuo-la, un tentativo apprezzabile in que-sta direzione l’ha fatto di recen-

VIVERE CON FIDOSe ancora non avete preso confidenza con la Rete, fa-tevi aiutare dai nipoti. Su internet ci sono tantissi-mi consigli utili per chi ha un cane. Se, ad esempio,volete evitare che il vostro fedele amico a quattro zam-pe diventi il capostipite di intere generazioni canine,se insomma state pensando di sterilizzarlo, potete clic-care su www.animalisti.it, il sito degli AnimalistiItaliani che, entro centi limiti di reddito, offrono ste-rilizzazioni gratuite per cani e gatti. Cliccate invece su www.vacanzeanimali.it oppure suwww.vacanzebestiali.org per trovare hotel e risto-ranti, spiagge e campeggi che accettano animali. Po-tete poi progettare il vostro itinerario di viaggio, ascol-

tare i consigli del veterina-rio prima di fare le valigie etrovare un servizio di “pet-sitter” se ne avete bisogno.Sempre su internet - e qui viaiuterà una semplice inda-gine su un motore di ricer-ca - potrete trovare le strut-ture che nella vostra città so-no a misura di cane. A Ro-ma, ad esempio, c’è VillaBau, dove prendere la tin-tarella mentre il vostro ca-ne fa le vasche nell’apposi-ta piscina. Al posto del ba-gnino, assistenti cinofili spe-cializzati.

i randagi sul nostroterritorio. Il D.L.vo n. 116del 1992 proibisce l’uso deirandagi a fini sperimentali.

600.000di cani nel nostro Paesevengono ospitati nei canilicomunali o in rifugi gestiti da privati.

1.000.000del luglio 2004 sanziona uccisioni,maltrattamenti ecombattimenti tra animali.

La legge 189

VIVER

E CON

FIDO

. I CO

NSIGL

I DEL

WEB

VIVERE CON FIDO. I CONSIGLI DEL WEB

{ PER FAR NASCERE UNA COSCIENZA CIVILE CI VOGLIONO RISPETTO E CONOSCENZA DEL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE }

»

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42 I 50epiu.it I LUGLIO/AGOSTO 2011

L’E.n.p.a. (Ente Nazionale Protezione Anima-li) ha alle sue spalle centoquarant’anni diesperienza fatta sul campo, con attività e ini-ziative volte alla tutela dei nostri amici ani-mali. Per approfondire l’attuale situazione eottenere consigli utili, abbiamo posto alcu-ne domande alla presidente nazionale, Car-la Rocchi. Quali sono i dati più recenti di cui di-sponete sugli abbandoni dei cani?Censire i “trovatelli” è molto difficile. Per ognirandagio che viene ritrovato ce ne sono mol-ti altri di cui si è persa traccia, ma che vaga-no sul territorio (boschi, campagne, ecc.). C’èpoi da considerare il fenomeno delle nuove na-scite (trovatelli che si accoppiano tra loro).Ma, ancora una volta, questi animali acqui-siscono lo status di “trovatello” soltanto nelmomento in cui vengono avvistati, cosa chenon sempre accade. Tuttavia, negli ultimi treanni abbiamo notato un decremento del 15%dei cani che arrivano nei canili. In linea di mas-sima - anche se non si tratta di una conclu-sione scientifica al 100% - una diminuzionedelle presenze potrebbe tendenzialmente in-dicare una minore incidenza del fenomeno.Cosa prevedete per l’estate?Fare previsioni è difficile. Ciò nonostanteabbiamo riscontrato che, rispetto a una de-cina di anni fa, la situazione è migliorata. Gliitaliani sono più sensibili alla presenza deglianimali e ai loro problemi; sono aumentatigli esercizi commerciali che li accettano, co-sì come le strutture turistiche che hannoaperto ai “quattrozampe”. Migliorare la liber-tà di movimento dei cani e dei loro padro-ni è un ottimo passo avanti per contrastareil randagismo che, in alcune zone del Paese- il Sud ad esempio (ma non solo) -, conti-nua a essere una grave piaga. Suggerimenti? Quali misure sono possi-bili per contrastare gli abbandoni?Prevenzione innanzitutto. Vale a dire cam-pagne di sterilizzazione nelle zone “più arischio”; campagne di sensibilizzazione con-tro l’abbandono e i pericoli che questo com-porta anche per l’incolumità delle persone(vedi gli incidenti stradali, ad esempio); mi-crochippatura e iscrizione all’anagrafe cani-na; miglioramento della mobilità “a sei zam-pe” con un incremento degli esercizi pub-blici e delle strutture turistiche che accet-tano animali; adozioni presso i canili.Le vostre campagne di sensibilizzazione?

Ogni anno il nostro Centro Nazionale Co-municazione e Sviluppo promuove, con im-portanti partner, campagne antiabbandono.Chi vuole approfondire questo tema in re-te, può cliccare su:http://www.comunicazionesviluppoenpa.org/le-nostre-campagne.html.Avete ottenuto dei riscontri? Sì, per fortuna. La sensibilità degli italianinei confronti degli animali è aumentata. Alpunto che, come censito dal Rapporto Ita-lia 2011 di Eurispes, il 99% circa dei no-stri connazionali ritiene l’abbandono un fe-nomeno da condannare socialmente. Possibile che nel 2011 ci si debba anco-ra confrontare con questa inciviltà? Purtroppo sì. Tuttavia, da 20 anni a questaparte, la situazione è migliorata anche se e con-tinuano ad esserci sacche di recrudescenza. Cosa fare per azzerare questo fenomeno?Potenziare gli strumenti preventivi insisten-do anche sull’educazione al corretto rap-porto uomo-animale.Com’è la situazione all’estero?In Germania, Francia e Inghilterra la situa-zione è tendenzialmente migliore, mentrein altri Paesi è drammatica: in Romania irandagi vengono massacrati con vere e pro-prie esecuzioni; in Spagna i trovatelli ven-gono rinchiusi nelle perreras (i canili pub-blici) dove vengono soppressi dopo pochigiorni. A livello normativo l’Italia è avan-ti: siamo uno dei pochi Paesi che vieta lasoppressione dei randagi. Nelle scuola si fa prevenzione?Lavoriamo anche su questo versante.L’E.n.p.a. è coinvolta nel “Progetto Delfi-ni” finalizzato ad educare i bambini all’amo-re e al rispetto per gli animali. Per sapernedi più bambini, nonni e genitori possonocliccare su www.delfinienpa.it.

E.N.P.A.: dal 1871 in prima linea

te l’editore Gallucci, specializzatonella prima infanzia, che ha manda-to in libreria, proprio alle porte del-l’estate, Un giorno, un cane. È lastoria di un abbandono, della fidu-cia tradita, delle peripezie di un ca-ne per sopravvivere e di una nuovapossibilità data a noi umani di uscir-ne decentemente dopo l’incontro diFido con un bambino. Le nuove ge-nerazioni, appunto.Gli abbandoni sono naturalmentesolo uno dei problemi da superare.Il rapporto tra uomo e cane, per co-me lo esprime la nostra società, sem-bra fatto di estremismi tra i quali èdifficile trovare un equilibrio. Da unlato l’amore travolgente: cerchiamodi colmare lacune esistenziali con laricerca di un amico ubbidiente e ser-vizievole, sempre pronto a scodinzo-lare e a fungere da valvola di sfogo,sostituendolo all’essere umano concui non riusciamo più a socializzare.All’altro opposto c’è chi sceglie lastrada del disinteresse, perché in fon-do ci sta a cuore solo il nostro be-nessere. Manlio Fani, uomo legatointimamente agli animali, noto alle-vatore di cavalli e cani nella campa-gna romana con sistemi legati ai rit-mi della natura, ci spiega: «Quandosi ha un cane, è importante capirebene la sua natura e ponderare le ca-pacità di adattamento del nostroamico alle nostre necessità. In gene-re non si pensa che per certe taglieuna vita all’interno di un apparta-mento - con spazi stretti e super-ri-scaldati - fa soffrire chi per natura èpredisposto ad altri scopi. Io, i mieimaremmani li allevo all’aperto. È im-pensabile per me che un maremma-no o un pastore caucasico vivano inappartamento». Secondo Fani poi, la necessità irre-frenabile da parte dell’uomo, in tem-pi sempre più vorticosi e veloci, di da-re e ricevere affetto ha portato aun’eccessiva umanizzazione del ca-ne, con tutto il corollario di assurdi-tà che ne derivano, e ad un più chesuperficiale studio del suo compor-tamento. Al di là di tutto, il nostroamico può sostenere anche questo.L’unica cosa che può veramente uc-ciderlo è soltanto la solitudine, unacondizione che nessun cane puòsopportare.

ATTU

ALI

[CARLA ROCCHI, PRESIDENTE NAZIONALE E.N.P.A.]

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[ AMBIENTE DI ANNA MERCURI ]

Sono già 300 in tutto il mondo, 20 in Italia. Laprovincia di Bologna presto potrebbe essere al“completo”: sono le “Città di Transizione”. I loroanimatori, comuni cittadini, spesso appoggiatidalle amministrazioni comunali, stanno prepa-rando un futuro diverso.

ella provincia di Bolo-gna, città compresa, c’èuna contaminazione in

corso che si sta diffondendo an-che in altri Comuni italiani pic-coli e grandi, 20 in tutto. È un“virus” che nasce dal basso, dagruppi di cittadini che voglio-no un futuro in cui al centro cisiano l’ambiente e un modonuovo di produrre e consuma-re energia. È la contaminazio-ne delle Transition Towns (Cit-tà di Transizione), un movimen-to culturale internazionale chesta coinvolgendo diverse cittàe comunità nel mondo. Ormaise ne contano 300. Monteve-glio (Bo), 5.280 abitanti, è sta-ta la prima Transition Town inItalia e nell’Europa continenta-le. «Nel nostro Comune il pro-cesso della transizione è inizia-to due anni e mezzo fa», spie-

ga Cristiano Bottone, fondato-re del gruppo Transition Towndi Monteveglio. Da allora mol-te cose stanno cambiando. Si èricostituito il tessuto sociale: lepersone, le associazioni, i grup-pi politici di maggioranza e op-posizione, hanno ripreso a con-frontarsi. L’agenda della politi-ca è cambiata: l’amministrazio-ne comunale in ogni sua inizia-tiva ha messo al centro la soste-nibilità, l’ambiente, l’energia pu-lita e si è data un “Piano di de-crescita energetica” per i pros-simi 20 anni. «La collaborazio-ne con il Comune è totale, l’am-ministrazione condivide in totoil processo di innovazione e spe-rimentazione sociale della tran-sizione», aggiunge Bottone. Unprocesso sistemico che coinvol-ge tutti gli aspetti del viverequotidiano. Così sono nati i

IL POTEREDELLE IDEEPER UN FUTURO MIGLIOREIl movimento culturaledelle Transition Towns ènato per caso: da unaesercitazione scolastica.Nel 2003 a Kinsale, inIrlanda, Rob Hopkins,docente universitario, creòcon i suoi studenti un“Piano di decrescitaenergetica” che indicavacome la piccola cittàdoveva organizzarsi in unmondo in cui il petrolionon fosse stato piùeconomico e molto menodisponibile di oggi(situazione definita “piccodel petrolio”). Unasituazione con la quale,prima o poi, tutti dovremofare i conti. Meglio quindiprepararsi e adattarsi,tenendo conto anche deicambiamenti climatici. IlMovimento delle Transition

Towns non dàsoluzioni buone pertutti, ma solo

orientamenti.Le città e le

comunitàdevono pensare a

quelle iniziative,programmi e strategiepiù adatte al

territorio. Il primogruppo di cittadiniche hanno lanciatola sfida sono stati

gli abitanti di Totnes, inInghilterra.

L’ECO...LOGICA MONTEVEGLIO

gli abitanti di Totnes (UK),la prima Transition Townnel mondo.

8.500 le comunitàche nel Regno Unitohanno scelto ufficialmenteil modello della transizione.

50

ATTUA

LITÀ

N

gruppi di acquisto di pannellisolari termici e fotovoltaici, ilmercatino del riuso, gli orti si-nergici (per coltivare in armoniacon la natura) nelle scuole enelle case, le eco-sagre che eli-minano l’uso della plastica. Epoi educazione ambientaleavanzata nelle scuole e incon-tri di informazione tutto l’anno.Onorare gli anziani è uno deipunti fondamentali del Movi-mento: «Con la “Banca dellamemoria” - spiega Bottone -raccogliamo le testimonianzedei nostri anziani per ricostrui-re un’immagine reale del mon-do. Quando ci raccontano chein inverno da bambini con glisci e gli scarponi lasciati dai te-deschi trascorrevano le giorna-te a sciare, rimaniamo sbalor-diti: prima dalle nostri parti laneve c’era tutto l’inverno oggiè quasi una rarità. Questi rac-conti possono avere effetto diconsapevolezza maggiore ri-spetto agli avvertimenti degliesperti sul riscaldamento clima-tico». Sono solo alcune delleattività mese in campo: il pro-cesso di contaminazione delleattività è globale.

Per saperne di più:www.transitionnetwork.orghttp://transitionitalia.wordpress.comhttp://montevegliotransizione.wordpress.com

43LUGLIO/AGOSTO 2011

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MARCHESIDI LUCIA CASTAGNA

}

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A OTTANT’ANNI, IL GRANDE CHEFHA MATURATO UNA FILOSOFIA DIVITA IN CUI ETICA, ESTETICA, RI-CERCA DEL BELLO E DEL BUONOSONO DIVENUTI GLI INGREDIENTIPRINCIPALI DELLE SUE CREAZIONI.IL RISULTATO È ARTE, CON LA “A” MA-IUSCOLA, E LA CAPACITÀ DI TRASFON-DERE NEI SUOI MENÙ MUSICA, LETTE-RATURA, PITTURA, MESCOLANDO BE-NE CUORE, FANTASIA E SENSIBILITÀ.

{

GUALTIEROIL SUO SEGRETO PER NON INVECCHIARE: INSEGNARE AI GIOVANI,

CONTINUANDO A SENTIRSI SEMPRE COME IL PRIMO DEGLI ALLIEVI

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G U A L T I E R OMARCHESI

Nasce a Milano nel1930. Divisotra l’amore per la musica e la cucina,verso itrent’annidecide didedicarsi ai fornelli.Sposato conAntoniettaCassisa, ha due figlie.Numerosi iriconoscimentie i premiricevuti insessant’anni di carriera

45LUGLIO/AGOSTO 2011

il maestro della cucina ita-liana, riconoscimento di unruolo che lo ha fatto cono-

scere in tutto il mondo, e già al-la fine degli anni Settanta i ga-stronomi Gault e Millau, in un’in-tervista sul Time, inserivano il suoristorante di via Bonvesin della Ri-va tra i quindici migliori del glo-bo. Ha conquistato onorificenze,premi, titoli, stelle e medaglie, e iconsensi gustosi di tutti quelli chehanno assaggiato i suoi piatti e nesono rimasti deliziati.Gualtiero Marchesi sorride dellasua età anagrafica, quella che in-dica la sua nascita a Milano il 19marzo 1930, perché per lui po-trebbero essere “due volte quaran-t’anni”, e gli piace confidare che«non invecchia chi continua a in-teressarsi ai giovani, chi gli offrequalcosa di più che una fetta delproprio tempo, poco o tanto chesia, e che poi si trasforma in spa-

zio, e poi in incontro. E dall’incontro c’è sempre unatrasmissione di energia, di curiosità, di stimoli che an-nullano la concezione del tempo, e ti senti parte di lo-ro, uno come loro...». Ha la voce ironica e l’aspetto sorridente di chi sa di averavuto tanto, anche se non si ferma a godere le sod-disfazioni e a vivere nel riflesso di una fama che con-tinua a celebrarlo, ma gli piace avere sempre nuovi pro-getti, sempre nuovi impegni come nuove sfide da vin-cere. E gli piace raccontarsi, come se la sua vita fosseuna favola bella che apre gli animi e li rasserena...Dicono che lei sia nato proprio in una cucina,quasi una predestinazione...Sì, allora i parti si facevano in casa, e io sono nato inuna stanza dell’albergo ristorante “Al Mercato”, gesti-to dai miei genitori, e mia madre usò come culla unadi quelle pentole di rame di cui era piena la cucina.L’aveva riempita di panni morbidi, e tra una poppataper me e un risotto che preparava per i clienti, io stavolì ad assorbire quello che c’era intorno. Può darsi chequegli odori mi si siano impressi nella memoria comepatrimonio genetico, e alla fine io sia diventato cuocoanche per quello...I ricordi della suainfanzia?Sono legati soprat-tutto a San ZenonePo, il paese di miopadre, dove passa-vo le vacanze esti-ve dai nonni men-tre i miei lavorava-no senza sosta. Èun paese moltopiccolo, nella Bas-sa Pavese, e sotto ilponte dell’Olona c’era la casa di famiglia, che a ognipiena del fiume si allagava completamente. Il puntodi ritrovo per tutti era l’osteria della Carolina, un’ostes-sa dei vecchi tempi, gentile e accogliente, che per meaveva un vero debole, e mi andava a prendere le uo-va fresche nel pollaio, che bucavo con uno spillo e poisucchiavo avidamente. Ma per noi ragazzini la vera at-trazione era il grande fiume, e la nostra avventurapreferita era la traversata a nuoto, avanti e indietro dauna sponda all’altra, e a niente valevano i tentativi dimamme e nonne di dissuaderci con storie di vortici im-provvisi e pericolosi, e terribili crampi dagli effetti le-tali. Non riuscivamo a restarne lontani. Specie per chi, come lei, era nato in città...Tutto diventava un’esperienza straordinaria. Un’esta-te, per assecondare quella mia passione, Zio Enrico fe-ce realizzare a Pavia una barca tutta per me. Andai arecuperarla con alcuni amici per portarla insieme al pae-se, sfidando la corrente del fiume. Prendemmo

«I bravi cuochinei loro piatti

debbono sapercogliere

l’essenziale,eseguire la

composizione etrasfonderla

anche con il cuore»

È

»

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qualcosa da mangiare e alcune bottiglie di vino, concui avremmo brindato al nostro arrivo, e per tenerlein fresco le immergemmo nell’acqua legate a delle cor-de. Arrivammo a San Zenone con la pelle ustionatadal sole e, in più, niente brindisi: le bottiglie si eranofrantumate sbattendo contro i sassi del greto del fiu-me. Ma quando scoppiò la guerra, il mio sport diven-tò forzatamente il ciclismo: per andare a scuola do-vevo arrivare a Stradella in bicicletta, dodici chilome-tri per l’andata e dodici per il ritorno, quattro volte algiorno, perché non c’era la mensa, e quindi per pran-zo tornavo a casa. Alla fine della guerra ero diventa-to quasi un campione del pedale. Ma quando era ragazzino, cosa sognava di di-ventare da grande?Un musicista. Ricordo che da sempre mio padreamava così tanto la lirica e il melodramma che cicoinvolgeva tutti nell’ascolto delle romanze e delleopere trasmesse alla radio il venerdì sera: un appun-tamento irrinunciabile. E la domenica mattina, c’erail rito del lettone: io e mia sorella Nanda, più picco-la di me, ci mettevamo lì ad ascoltare il disco conl’opera in programma quel giorno, che papà avevascelto accuratamente. Il grammofono era di gran-de marca, per assicurare la massima fedeltà dei suo-ni e delle voci. La musica permeava la nostra esi-stenza, e anche da ragazzo sono stato un appas-sionato frequentatore di concerti: andavo ai pome-riggi musicali, e ogni volta era sempre un’emozio-ne nuova. A un certo punto cominciai a prenderelezioni di pianoforte, sognando di diventare un gran-de concertista, anche se già frequentavo la cucina.Intorno ai trent’anni, diviso fra questi due amori, pre-si due decisioni importanti: scelsi i fornelli, ma nonabbandonai la musica. Infatti, sposai AntoniettaCassisa, la mia insegnante. Le affinità elettive checi avevano fatto innamorare ci hanno tenuto salda-mente uniti per tutta la vita. In fondo, ho semprepensato che la musica è come la cucina: si suonain gruppo, con un direttore che dirige l’orchestra,e ognuno esegue la sua parte. E come i musicisti,anche i cuochi lavorano soprattutto di sera...

Il maestrosi è semprelasciatoispiraredall’arte, comenel “Dripping dipesce” che sirifà alla tecnicadel “dripping”di Pollock

A parte le lezioni musicali, a scuola cosa ave-va studiato?Ero bravo a disegnare, e mi avevano iscritto all’Isti-tuto Tecnico Feltrinelli, scuola di valore per la forma-zione di periti industriali meccanici ed elettrotecnici,ma non mi sentivo coinvolto dalle materie. Infatti,al terzo anno, la lasciai, e mi diverto sempre a direche sono “perito” prima di diventare “perito...”.Ma, a quel punto, non potevo bighellonare. Così, se-guendo un certo interesse che avevo per la cucina,e grazie a una conoscenza preziosa, i miei mi man-darono a fare pratica al “Kulm” di St. Moritz, un’al-tissima scuola di professionalità. E da lì è partita lamia storia, la mia grande passione. Il mestiere a cuimi sono dedicato con amore e impegno maniacale.È famosa la sua restituzione delle Stelle Miche-lin, lei, primo italiano ad averle ottenute e che,nell’88, polemicamente le rendeva. Perché?L’avevo fatto anche per dare un esempio, e dire ai gio-vani che la cucina non può essere subordinata ai vo-ti. Si tratta sempre di un gioco al rialzo, dove si sale esi scende per tenere alto il buonumore e le fortunedei critici. La cucina, per fortuna, è altro.I suoi piatti sono spesso paragonati a quadri,sculture gastronomiche, design. Quanto si è la-sciato ispirare dall’arte?Moltissimo, perché mi è sempre piaciuto andare a ve-dere mostre che hanno stimolato la mia immagina-zione, come a voler trasportare l’arte nel piatto. Peresempio, il “Dripping di pesce” si rifà a Jackson Pol-lock e alla sua tecnica del dripping, cioè dello sgoc-ciolamento del colore. Così come il “Cubo di finan-ziera” ricorda una scultura di César... Mi piace quan-do lo sguardo si fa vista, e vedi tutto, e ti meravigliche la gente non veda quello che vedi tu. Come di-ceva Paul Klee «l’arte è tra la vernice e la tela. Non èfacile capirla. Non rende il visibile, ma suggella gli oc-chi sull’invisibile». Penso che la cucina sia una cosa no-bile, artistica, che va goduta con il gusto e con gli oc-chi. Anche per contrastare questi tempi troppo velo-ci, in cui si fa tutto in fretta, e si ingurgitano cose acaso, senza quasi sentirne il sapore.Eppure, mai come adesso, trionfano libri e rubri-che gastronomiche in tv e sui giornali.È un fenomeno che rientra, appunto, in questa cultu-ra veloce, superficiale. Una cosa di moda. E le modepassano, si bruciano in fretta. Purtroppo, la gente noncapisce di cucina. Così come non capisce di musica.Si può cucinare bene senza spendere cifre proi-bitive?Certo. Basta cercare i sapori e gli odori della nostra ter-ra nelle varie stagioni, e poi metterci un po’ di passio-ne e lasciar andare la fantasia. Gli ingredienti troppo co-

[CONOSCERE GLI INGREDIENTI DI UNA RICETTA NON SIGNIFICA SAPERLA

REALIZZARE. QUELLO CHE CONTA, SECONDO MARCHESI, AL DI LÀ DELLE DOSI,RESTA L’UMORE E L’AMORE DI CHI LA PREPARA.]

INTERVISTA GUALTIERO MARCHESI

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47

stosi si possono sostituire con altri, ugual-mente gradevoli. Ricordo il mio lontano“filetto alla Rossini” ai tempi in cui il foiegras era praticamente introvabile, e al suoposto avevo utilizzato fegato di pollo insalsa madera: i miei clienti lo gradivanomoltissimo.Cosa consiglierebbe a un single peruna cena a due?Un piatto di spaghetti freddi. Se è un sin-gle ricco, sopra può mettere il caviale, seno va benissimo cacio e pepe. Ma è im-portante cercare gli ingredienti buoni, la pa-sta, l’olio, il formaggio sempre di qualità,che sanno esaltare il sapore e l’odore.Nel libro Marchesi si nasce, in cui rac-conta vita e percorso professionale,lei chiude con alcune delle sue ricet-te più celebrate. Ma i cuochi non so-no gelosi dei loro segreti?Io do gli ingredienti e la lavorazione, mala preparazione non ha mai lo stesso ri-sultato. Ognuno ci mette del suo, e ilpiatto è anche la personalità di chi lo pre-para, il suo umore, il suo amore. Mahlerdiceva che nella partitura c’è tutto, tran-ne l’essenziale. I bravi cuochi nei loro piat-ti devono saper cogliere l’essenziale, ese-guire la composizione e trasfonderla an-che con il cuore, oltre che con il palato.Anche per questo ha creato la suaFondazione?Sì, è nata il giorno del mio ottantesimocompleanno, per l’insegnamento del buo-

LUGLIO/AGOSTO 2011

no e la cura del bello, cioè la diffusione delle arti attra-verso il gusto. Ho pensato che volevo dare agli altri unpo’ del tantissimo che ho avuto io, specie ai bambini,coltivandone fin da piccoli una certa propensione arti-stica con corsi di musica, pittura, scultura, laboratoriteatrali e culinari. Ma dando spazio anche agli adulti,quelli che già sanno cucinare, aiutandoli ad avere unavisione creativa, oltre il piatto. Se si guarda indietro, ha dei rimpianti?No. Gli sbagli si correggono col tempo, e solo chi sba-glia va avanti. Io ho sbagliato diecimila volte, ma hoavuto così tanto che posso solo essere felice. Succes-so, notorietà, riconoscimenti, una laurea honoris cau-sa e una famiglia fantastica, con due figlie e cinquenipoti. Ho creato una cucina nuova, ho un ristorantenella campagna della Franciacorta in cui si viene permangiare e assaporare il piacere del tempo lento di unavolta, e tre anni fa ho inaugurato “Il Marchesino” alTeatro alla Scala, realizzando il sogno di legare il mionome a Milano, in uno dei posti più famosi tra il Duo-mo, il Castello Sforzesco e la Scala. È stato quasi na-turale vincere il concorso nel tempio della mia amatamusica classica. Sono sempre alla ricerca di cose nuo-ve, di nuovi stimoli, così non sento il tempo che pas-sa. Qualcuno ha detto che dopo i 77 anni si diventapiù creativi... Bè, io sono appena agli inizi.

[LA FONDAZIONE MARCHESI OPERA NON SOLO CON LO SCOPO DI INSEGNARE LE

TECNICHE DI CUCINA. C’È IN PROGETTO DI DIFFONDERE L’INSEGNAMENTO DEL BUONO E

LA CURA DEL BELLO ATTRAVERSO L’ARTE IN OGNI SUA FORMA.]

CURIOSITÀ

Una nuova entusiasmante sfida per Gualtiero Marche-si. Questa volta, il celebre chef si mette in gioco per sol-

levare le sorti delle mense scolastiche milanesi - ogget-to di recenti proteste - sottolineando, ancora una

volta, l’importanza della “qualità” degli in-gredienti: «Un buon risotto vuole un altret-tanto buon brodo di carne...». In questa en-nesima avventura il maestro è pronto, sì, asuggerire nuove ricette, ma vorrebbe ancheinsegnare la corretta esecuzione di quelletradizionali. Sostenitore convinto del ci-bo come cultura, per Gualtiero Marche-si è fondamentale iniziare a “seminare”sin da piccoli. D’altronde, questo “cre-do” è alla base della sua Fondazione:«Partire dai ragazzi e prepararli al bel-lo fin dall’età prescolare, coltivandone

il gusto per tutte le arti».

«SOLO CHI SBAGLIA VA AVANTI. IO HO SBAGLIATO DIECIMILA VOLTE,

MA HO AVUTO COSÌ TANTO CHE POSSO ESSERE FELICE»

UN GRIDO D’AIUTO DALLE MENSE SCOLASTICHE.E IL MAESTRO È PRONTO A «DARE UNA MANO».

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SAPORI & COLORI

Sul finire dell’800,

nascosti nei boschi

del Vulture,

i briganti lucani

si nutrivano di lagane, tipiche tagliatelle

della Basilicata: un piatto povero fatto

di farina di grano duro, acqua e sale.Le la

gane

LA CUCINABASILICATA

dellaDI MARINA

CEPEDA FUENTES

LAGA

NE E

CECI

1Ingredienti per 6 persone300 gr di farina di grano duro200 gr di ceci secchi tenuti in ammollola notte precedente4 cucchiai di olio extravergine d’oliva200 gr di pomodori pelati2 spicchi d’aglioqualche foglia di basilicosale

2 ore circa

Kcal 550 per porzione media

6 persone

l 23 agosto 1860 la Basilica-ta, che fino a quel momentoera stata sotto il dominio del

Regno delle Due Sicilie, dichiaròdecaduto il re Francesco II di Bor-bone proclamando la sua annes-sione al Regno d’Italia. Nell’atte-sa dell’arrivo di Garibaldi si for-mò un governo provvisorio chedecretò, fra gli altri provvedimen-ti urgenti, l’immediata costruzio-ne, a cura dello Stato, della fer-rovia di collegamento fra il Tir-reno e lo Ionio che avrebbe po-sto fine all’isolamento della Ba-silicata «attraversando i distrettidi Potenza e Matera per la par-te più centrale possibile». La rea-lizzazione del progetto, iniziatonel 1863, fu terminata nel 1880. Uno dei primi viaggiatori a usu-fruire della nuova linea ferrovia-ria fu Giovanni Pascoli quando,agli inizi della sua carriera d’inse-gnante, venne inviato al Liceo“Duni“ di Matera nell’autunnodel 1882: vi giunse un po’ pre-occupato dovendo rinunciare al-l’amata piadina romagnola cheavrebbe cantato più tardi nei ver-si della Piada, uno dei Nuovi poe-

K

I

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49LUGLIO/AGOSTO 2011

2

metti dedicati proprio, come si leg-ge nel frontespizio, «ai miei scolaridi Matera, Massa, Livorno, Messina,Pisa, Bologna». Nonostante la no-stalgia che probabilmente Pascolisentì nei due anni di permanenza nelcapoluogo lucano per la piadina,non gli mancò tuttavia il suo poeti-co odore “che empie la casa”, per-ché il profumo di pane appena sfor-nato, che fuoriusciva dalle panette-rie, inondava i vicoli, le piazze e lecase dell’irreale città dei Sassi. Tut-tora, nei forni a legna di quelle ve-re e proprie botteghe delle meravi-glie cuoce ogni giorno il pane digrano duro tipico della zona, dallacrosta croccante e dorata come iltufo locale, che si conserva per set-timane senza mai ammuffire.Fino a una trentina di anni fa nei Sas-si vi erano molti forni pubblici sca-vati nella roccia, dove potevano cuo-cere fino a un centinaio di pagnot-te per volta: le massaie segnavanoi propri pezzi con il cosiddetto “tim-bro del pane”, una sorta di distin-tivo che portava le iniziali del capo-famiglia. Se ne possono ammirarealcuni esemplari nel Museo Nazio-nale “Ridola” e acquistarne altri nei

negozi dell’artigianato di Matera;così come le tipiche brocche di cre-ta per bere il vino del Vulture o diVal Bradano nelle cosiddette cedda-re dei Sassi, le cantine scavate neltufo, accompagnandolo con la sop-pressata, il capocollo di puro suinoe gli squisiti formaggi di Moliterno,di Filiano o di Pisticci.

Col siero caldo del latte della fab-bricazione dei formaggi e col paneraffermo, i pastori preparavano unazuppa detta ‘mpanate; mentre lasera, quando tornavano esausti al-lo iazzo, il rifugio notturno, il paneindurito cotto con olio, olive, sale,uova, verdure e pomodoro diven-tava la cosiddetta ciallè-dd, uno deipiatti più caratteristici della pasto-

rizia che si può degustare tuttora neivari ristoranti a buon prezzo affac-ciati sui Sassi.Il grande protagonista della cucinalucana è dunque il grano, talmen-te antico da figurare sulle monetedella Metaponto greca sotto formadi spiga, e sullo stemma di Mate-ra: tre spighe tenute in bocca da unbue. Sono molti, infatti, i piatti pre-parati con la pasta di grano duro,fra le migliori d’Italia: i cavatelli,conditi col sugo di carne e con lacacioricotta di latte di capra incin-ta; le orecchiette “al tegamino”con polpettine di carne, mozzarel-la e pomodoro. Col ragù d’agnel-lo o di pecora, che i pastori dellaLucania portavano al pascolo neilunghissimi mesi della transuman-za, si condiscono ‘u cazini o ravio-li ripieni di carne ovina. L’agnello tro-neggia come piatto delle feste intutta la Basilicata anche preparatoalla “pastorale”, con pomodori fre-schi, tanti odori, peperoncino e fi-nocchiastro. Ma uno dei piatti sto-rici è il cosiddetto “piatto del bri-gante” a base di ceci con le tipichetagliatelle, dette lagane, al profu-mo di aglio e basilico.

«Il grandeprotagonista della cucina lucana è senz’altro il grano,tanto da essererappresentato sullostemma della città di Matera»

!PER INFORMAZIONIE CURIOSITÀ SCRIVI A:[email protected]

3PreparazioneLe lagane sono una sorta di fettuccine. Prepararle in casa con farina di gra-no duro, acqua quanto basta e sale; poi stendere l’impasto in una sfogliasottile da tagliare in striscioline di circa 1 cm di larghezza. Lasciar riposaree intanto cuocere i ceci in abbondante acqua senza sale per circa 2 ore(nella pentola a pressione per circa quindici minuti).Scaldare in una padella l’olio e gli spicchi d’aglio, togliendoli quando im-biondiranno. Aggiungere i pomodori, le foglie di basilico, il sale e infine iceci. Cuocere ancora per qualche minuto.A parte, lessare la pasta e ripassarla in padella con il sugo preparato. Sipuò aggiungere del pecorino grattugiato e qualche fogliolina di basilicofresco. Servire il piatto caldo o tiepido.

CuriositàQuesto piatto è nato durante il lungo periodo del brigantaggio che, dal1860 al 1870, imperversò nelle antiche terre del Regno delle Due Sicilie.Nei boschi del Vulture i briganti erano chiamati anche scolalagane per laquantità di pasta che amavano mangiare.

VinoUn buon rosso lucano, come il Doc del Vulture.

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COST

UM

E[ TEMPO LIBERO DI ROSELLA BENNATI ]

* UN GIOCOPER TUTTELE ETÀ BURRACO: un pieno di

energia per mente e spirito«Qual è l’origine di questa nuova mania degli italiani? Divenuto inbreve tempo una passione collettiva, il burraco ha coinvolto anchepersone che non si erano mai interessate al gioco delle carte. Moltigli appassionati appartenenti al mondo dello spettacolo».

«Regole semplici,gioco di coppia,possibilità di parlarsi ognitanto: il burraco è servito!»

qualche anno fa nonconoscevamo nemme-no il nome di questo

gioco a carte. Eppure, ora ilburraco impazza nei salotti ditutta Italia, coinvolgendo gio-vani e meno giovani. E ancheil mondo dello spettacolo an-novera moltissimi fan, da Ka-tia Ricciarelli ad Alessia Mar-cuzzi, che ha confessato re-centemente di non poterne as-solutamente fare a meno;mentre tra i politici non man-cano i grandi appassionati, daGiulio Andreotti a Carlo Aze-glio Ciampi.Come è nata questa nuovamania degli italiani, che coin-volge anche persone che nonavevano mai voluto giocare acarte? L’origine è vagamentemisteriosa: pare che il giocoprovenga dall’Uruguay, doveera in voga negli Anni ‘40, eche sia una derivazione dellacanasta, anch’essa originariadi quel Paese. Il nome derive-

Q

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COSTU

ME

rebbe dalla parola portogheseburaco, che vuol dire “setac-cio”. Ma cosa c’entra il burra-co con il setaccio? Nessuna del-le regole, infatti, ha a che ve-dere con filtri o setacci. In quan-to alla canasta, è vero che ci so-no alcune regole in comune,ma la diffusione è diversa: neisalotti degli Anni ‘50 le signo-re bene, appena approdate alpiccolo benessere a tutto ton-do dell’imminente miracoloeconomico, organizzavano ca-naste con le amiche, facendoservire il tè dalla cameriera ingrembiulino nero. Insomma,era un gioco per la media e al-ta borghesia. Niente a che ve-dere con il tratto nazionalpo-polare del burraco, che ha unavarietà di fruizione paragona-bile solo a quella delle tombo-le natalizie. Ma cos’ha di particolare que-sto gioco per essere diventatocosì popolare? Le teorie sonodiverse: c’è chi attribuisce lasua fortuna alle regole relati-vamente semplici, e chi ritieneche il burraco sia più diverten-te dei vari “ramini” e “scalaquaranta” perché si basa sulgioco di coppia, creando un cli-ma di maggiore socievolezza.E non è necessario il silenziosepolcrale della partita a brid-ge o a poker: una battuta o unattimo di divagazione vengonoperdonati. Insomma, il burraco

sta diventando sempre di piùla passione degli over 50. Come si impara? Anzitutto do-mandando agli amici: avretedelle sorprese, perché i gioca-tori stanno diventando sem-pre più numerosi. Altrimenti,

basta contattare una delle Fe-derazioni nazionali, chiedendol’indirizzo delle Associazioni,che sono sparse in tutto il Pae-se. Ne troverete una vicino ca-sa che organizza corsi, partitee tornei.

Non per gioco

Sono numerosi i torneinazionali organizzati per raccogliere fondi a scopo benefico.

Cosa serve?

Per giocare occorrono due mazzi di carte da giocofrancesi, comprensivedei quattro jolly.

Olimpiadi 50&Più

Dal 10 al 17 settembresi svolgerà il II° Trofeo Nazionale50&Più di Burraco nel VillaggioGarden Club (vedi pagg. 38-39).

Luglio e agosto

Cinque tappe, distribuite in due mesi, per il Tourfederale estivo di burraco a coppie. www.fibur.it

UN UNICO “PAPÀ” E DUE FEDERAZIONI

{ TRA I VANTAGGI DEL BURRACO,RISPETTO AD ALTRI GIOCHI DI CARTE,C’È DI SICURO UN CLIMADI MAGGIORE SOCIEVOLEZZA

}

Anche presso le sedi 50&Più èpossibile partecipare a tornei,così come a Lecce, Roma eVercelli è possibile frequenta-re lezioni di burraco con50&Più Università. Allora impariamo questo gio-co se vogliamo mantenere informa il cervello, consideran-do anche che la voglia di vin-cere dà una benefica sferza-ta al sistema nervoso. Vieta-to arrabbiarsi, però, quando siperde!

Il “papà” italiano del burraco è Giorgio Vitale, autore de Il li-bro del burraco, la canasta del terzo millennio, tradotto in tre lin-gue e diffuso in tutta Europa, cui è seguito Il manuale del bur-raco. Giorgio Vitale lo ha introdotto in Italia come gioco uffi-ciale, codificando le modalità di gioco e le regole, e redigendoil primo “codice di gara”. Lui stesso ricorda che in Italia, all’ini-zio degli Anni ’80, un gruppo di giocatori di bridge pugliesi

decisero di cambiare gioco e, ispirandosi al burraco “libero”che cominciava a essere giocato qua e là con regole diverse,

crearono una tabella punti che dava la possibilità di fare dei tor-nei. E qui è subentrato Giorgio Vitale, che ha scritto il suo Li-

bro del burraco con regole e metodi di gestione dei tornei, una sorta di “Bibbia”che ha contribuito alla crescita del fenomeno in tutto il Paese. Il gioco è dilagato in modo incredibile, e sono nate molte associazioni, al puntoche si è avvertita la necessità di riunirle in due Federazioni Nazionali, la FE.BUR.IT.e la FIBUR, ognuna con propri statuti e regolamenti. Oltre alle due FederazioniNazionali e alle Associazioni sono proliferati Club del burraco in tutte le cittàd’Italia, per non parlare dei siti on line. Insomma, una vera industria, che si è ag-ganciata anche a quella del turismo, con l’organizzazione di viaggi e gite cultura-li con annesso torneo di burraco.

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FISC

O

«L’Agenzia delle Entrate è nel vivo dei controlli attraverso una procedura automatizzata che le consente di verificare omissioni e ritardi».

vi è stato) di crediti inesistenti o di qual-che versamento ritardato od omesso.

» Termini decadenzialiNell’effettuare i controlli l’Agenzia è tenutaa rispettare l’obbligo di comunicare al con-tribuente gli esiti di questi prima della sca-denza dei termini decadenziali, onde con-sentire che questo possa avvalersi del “rav-vedimento operoso” presentando, even-tualmente, una successiva dichiarazione en-tro i termini fissati dall’art. 43 del DPR n. 600del 1973.La possibilità di ottenere la riduzione (ad unottavo) delle sanzioni viene offerta qualorala regolarizzazione avvenga entro il termi-ne per la presentazione della dichiarazionerelativa all’anno durante il quale è stata com-messa la violazione, e sempre che “la vio-lazione non sia stata già constatata e nonsiano iniziati gli accessi, le ispezioni, le veri-

fiche o altre attività amministrative di accer-tamento delle quali il contribuente, o i sog-getti solidamente obbligati, abbiano avutoformale conoscenza”. A tal proposito si ricorda che, prima di iscri-vere a ruolo le eventuali somme dovute,l’Agenzia è tenuta a comunicare all’interes-sato, con lettera raccomandata o tramiteavviso telematico, gli esiti del controllo, perevitare che si ripetano errori formali, consen-tendo al contribuente di regolarizzare gliaspetti formali della sua dichiarazione.Ovviamente, la conoscenza diretta o tra-mite l’intermediario, dell’inizio controllo,preclude la possibilità di avvalersi dell’isti-tuto del “ravvedimento operoso”.

[ DI ALESSANDRA DE FEO ]

[ ]Come noto, nel rispetto delle leggi invigore, l’Amministrazione Finanziariacontrolla annualmente le dichiarazio-

ni presentate dai contribuenti, correggendoe sanzionando gli eventuali errori commes-si dagli stessi nel determinare gli importi dacorrispondere e nel controllare la conse-guente puntualità con la quale i versamen-ti sono stati effettuati.L’Agenzia delle Entrate, infatti, provvede a:- controllare la tempestività e la risponden-

za dei versamenti effettuati; - ridurre, ove necessario, le deduzioni, le de-

trazioni e i crediti d’imposta apportati, senon spettanti;

- correggere gli errori materiali e/o di calco-lo commessi;

- accertare l’utilizzo, in compensazione (se

«Il contribuente va sempre informato,nei termini giusti, su eventuali errori o ritardi per correggere la propria situazione»

?IN CASO DI DUBBISe non si è certi di aver fornito una Dichiarazione esatta, niente panico. È possibile avvalersi del “ravvedimento operoso”, con il quale si possono rettificare inesattezze entro i termini previstidall’art. 43 D.p.r. 600 del 1973.

DICHIARAZIONE DEI REDDITI:PARTE LA VERIFICA

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Passioni da condividereManifestazioni, eventi, rappresentanzasociale, cultura e tempo libero

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cittadino la propria futura situazione pensionistica. I professionisti di 50&Più Ena-sco sono in grado di verificare e di ricongiungere le diverse posizioni assicura-tive per ottenere un'unica e più vantaggiosa prestazione previdenziale. Inoltresono in grado di consigliare i migliori percorsi contributivi per raggiungere il di-ritto alla pensione e di presentare in via telematica le domande di prestazioneagli istituti previdenziali.

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PREV

IDEN

ZA

«Il pagamento parte dalmese di luglio, èesentasse e noncostituisce reddito, ma non tutti pensionati ne hanno diritto».

LAQUATTORDICESIMAPER LEPENSIONI BASSE

ne proporzionalmente ridotta.Se si considera, per esempio, un titolaredi pensione diretta del fondo lavoratori di-pendenti con un’anzianità contributiva di20 anni e con il possesso del reddito an-nuale di sola pensione ammontante a9.300 euro, la somma aggiuntiva spettan-te è pari a 252,82 euro complessivi(9.132,82 + 420 – 9.300).Sempre nella Tabella A sono indicati i li-miti di reddito 2011 oltre i quali non si hadiritto ad alcuna somma aggiuntiva.

» Quali redditiAi fini della quantificazione dei limiti red-dituali, occorre considerare tutti i redditi diqualsiasi natura, compresi quelli esenti otassati alla fonte come gli interessi banca-ri e postali, i rendimenti da Bot e altri ti-toli. Nel computo rientrano anche le ren-dite Inail e gli assegni assistenziali, in altreparole bisogna denunciare tutto eccettoredditi provenienti da:• la casa da abitazione;• l’indennità di accompagnamento;• gli importi dei trattamenti di famiglia;• le somme riscosse per i trattamenti di fi-

ne rapporto denominati (Tfr, Tfs, ecc.);• gli importi arretrati soggetti a tassazio-

ne separata.

La quattordicesima è esentasse e non co-stituisce reddito né ai fini fiscali, né per ilriconoscimento di altre prestazioni previ-denziali assistenziali.

» La domandaAi pensionati che già l’hanno percepitanel 2007, 2008, 2009 e 2010, la quattor-dicesima viene pagata regolarmente conla rata di Luglio, mentre coloro che com-piono il 64° anno di età nel corso del 2011devono presentare un’apposita domandacon allegata la dichiarazione da cui risul-ta che il loro reddito personale non supe-ra il limite di legge.L’importo in questo caso viene corrispostoin tanti dodicesimi per quanti sono i me-si in cui spetta, considerando comunquemese intero quello in cui è stato compiu-to il 64° anno di età.È importante, a questo punto, ricordare cheper presentare detta domanda, per verifi-care il giusto ammontare della somma ero-gata da parte degli Istituti Previdenziali,per presentare le relative richieste di man-cato riconoscimento e/o adeguamento del-l’importo, gli uffici del Patronato 50&PiùEnasco, presenti in ciascuna provincia, so-no gratuitamente a disposizione per for-nire tutti i chiarimenti del caso.

[ DI GIANNI TEL ]

nche quest’anno è in pagamentoda luglio la cosiddetta “quattordi-cesima” introdotta dalla legge n.127

del 2007, sulle pensioni di importo basso.A beneficiarne sono oltre 3 milioni e 300mi-la pensionati di età pari o superiore a 64anni, indipendentemente dal fatto che sia-no uomini o donne, con importi di pensio-ne attualmente inferiori a 702 euro men-sili, pari a 9.132,82 euro l’anno.Detta somma aggiuntiva non è uguale pertutti, ma è stata articolata in relazione al-l’anzianità contributiva raggiunta dal pen-sionato, così come indicato nella Tabella A.

» I requisitiIl beneficio spetta, dunque, se il pensiona-to possiede, oltre l’età pari o superiore a 64anni, anche il requisito reddituale, che vie-ne aggiunto se l’interessato può far valereun reddito complessivo individuale, relativoall’anno di riferimento, non superiore aduna volta e mezzo il trattamento minimo an-nuo del fondo lavoratori dipendenti.Questo vuol dire che per poter percepirel’intero aumento non bisogna superare peril 2011 un reddito complessivo individua-le fino a 9.132,82 euro. Nel caso in cui, in-vece, il reddito personale sia di poco su-periore ad esso, la somma aggiuntiva vie-

A

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PREVID

ENZA

» Un’impostazione preconcettaVa sottolineato, infine, che per i lavorato-ri autonomi (artigiani, commercianti e col-diretti) sono stati stabiliti (Tabella A) treanni in più di contribuzione nelle relativetre fasce di anzianità contributiva legate agliaumenti pensionistici.È questa un’impostazione preconcetta chedifferenzia ancora una volta il lavoro auto-nomo da quello dipendente. Non si com-prendono, infatti, i motivi per i quali un trat-tamento di sostegno al reddito, che derivada risorse a carico della collettività, possa poidifferenziare i pensionati a seconda dell’ap-partenenza all’una o all’altra categoria.È per questo che l’Associazione 50&Più -insieme al Cupla (Coordinamento Unitariodei Pensionati Lavoro Autonomo) - ha pro-mosso già dal 2007 una costante azione diprotesta per sottolineare che il trattamen-to differenziato tra categoria di pensiona-ti, a prescindere dalla sua entità effettiva,

TABELLA B I CONTRIBUTI NEL 2011

TABELLA A GLI INCREMENTI E I VALORI REDDITUALI DELLA 14A

Retribuzione effettiva Contributo orario

oraria Con quota Senza quota Cuaf ** Cuaf **

fino a € 7,34 1,36 (0,33) * 1,37 (0,33)oltre € 7,34 e fino a € 8,95 1,54 (0,37) 1,55 (0,37)oltre € 8,95 1,88 (0,45) 1,89 (0,45)più di 24 ore settimanali 0,99 (0,24) 1,00 (0,24)

* Le cifre tra parentesi indicano la quota a carico del lavoratore.** Il contributo orario “senza Cuaf” è versato esclusivamente nei casi in cui il lavoratore è coniuge del datore di

lavoro oppure parente ed affine entro il terzo grado e con lui convivente. Al di fuori di queste situazioni mar-ginali, si paga sempre il contributo “con Cuaf” vale a dire comprensivo della quota per gli assegni familiari.

* € 9.132,82 (una volta e mezzo il trattamento minimo) incrementato della somma aggiuntiva spet-tante in base all’anzianità contributiva (€ 336, € 420, € 504).

Anni di contribuzione Somma aggiuntiva intera Limiti di reddito (*)annua (in euro) 2011

Dipendenti Autonomi

fino a 15 fino a 18 336 € 9.468,82oltre 15 fino a 25 oltre 18 fino a 28 420 € 9.552,82

oltre 25 oltre 28 504 € 9.636,82

?PER PERCEPIREL’AUMENTO NEL 2011 NON SI DEVONOSUPERARE 9.132,82EURO DI REDDITO

viola ogni principio di giustizia sociale ed èin contrasto con i principi costituzionali.Questi aumenti di pensione sono finanzia-ti dallo Stato e non legati alla storia con-tributiva di ciascuno. Da ciò deriva che ogni

discriminazione basata sull’appartenenzaa categorie lavorative durante la vita atti-va si presenta non solo contraria all’artico-lo 3 della Costituzione, ma errata dal pun-to di vista della giustizia sociale.

«Il beneficiospetta se ilpensionatopossiede, oltre ad un’etàpari o superiorea 64 anni,anche i requisitireddituali»

È periodo di vacanze anche per i lavoratori domestici. Le fa-miglie devono verificare se la colf o la badante ha fatto le ferie giàda giugno 2011: in caso positivo vanno versati i contributi entro lu-nedì 11 luglio 2011 (insieme a quelli ordinari, così come da TabellaB), cadendo le stesse nel secondo trimestre 2011. Per le ferie fruiteda luglio a settembre, i contributi vanno invece pagati entro il 10 ot-tobre 2011. Vediamo quali sono le regole sulle ferie da ricordare.Per la durata, il contratto stabilisce che, a prescindere dalla qualifi-ca, vanno riconosciuti 26 giorni lavorativi se l’anzianità di servizio pres-so la stessa famiglia è di almeno un anno. Le ferie vanno godute pre-

feribilmente tra giugno e settembre e non possono essere frazionate in più di due periodi, manulla vieta alle parti di decidere un periodo diverso.

» Il calcoloDurante le ferie la colf va retribuita come se stesse lavorando. Per il calcolo della cifra da pagare siprende la retribuzione globale corrisposta mensilmente. Se l’anzianità è inferiore all’anno, il calcolova fatto in dodicesimi, considerando come mese intero le frazioni superiori a 15 giorni. Così se la colfè stata assunta l’11 aprile di quest’anno e chiede le ferie dal 1° agosto avrà diritto a 4/12 della retri-buzione mensile. Per il calcolo va chiarito che:a) non ci sono differenze tra colf a servizio intero e a ore. Nel secondo caso, bisogna risalire sempre

alla retribuzione mensile, moltiplicando la paga settimanale per 52 e dividendo il risultato per 12;b) se la colf usufruisce di vitto e alloggio, va aggiunto alla retribuzione mensile il valore convenziona-

le delle relative indennità, pari a 1,75 euro al giorno per ogni pasto e a 1,52 euro per il pernotta-mento.

Le ferie sono un diritto sancito dalla Costituzione e come tale non sono rinunciabili. Può tuttavia ca-pitare che la colf debba farne a meno per esigenza propria o della famiglia. In questo caso la lavora-trice ha diritto ad una paga doppia: per le ferie non godute e per le giornate lavorate. Una rinunciadel tutto particolare è consentita alle lavoratrici straniere. Se la famiglia è d’accordo, la colf può cu-mulare le ferie spettanti per massimo due anni, dando all’interessata la possibilità di trascorrere nelPaese di origine un periodo di vacanza abbastanza lungo da giustificare le spese di viaggio.

FERIE ALLA COLF: tutto quello che c’è da sapere

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i tuffo nelle mie riflessioni e volo aldi sopra del mondo», scrisse un gior-no Chagall in un suo diario. Quella che

era una semplice riflessione, è in realtà la chiave diinterpretazione della sua poetica. Le 137 opere esposte a Palazzo Forti a Verona - rea-lizzate tra il 1917 ed il 1982 - descrivono un mon-do ”sottosopra”, dove fantasia e sogno hanno pre-so il posto di regole e rigidità. Personaggi, animali e oggetti che popolano i pae-saggi delle opere di Chagall, sfidano la legge digravità, si staccano da terra, volando sulla tela inun balenare di colori in cui è difficile riconoscere laprospettiva. Volano gli animali, gli uomini, le don-ne, gli oggetti più improbabili. Senza più ormeggiattraversano le opere, sottraendosi a qualsiasi lo-gica. Sembrano sfidare le forme della rappresenta-zione, instillare il dubbio confondendo i propri con-fini. Non c’è un punto di partenza per leggere que-ste e le altre opere di Chagall, perché la tecnica mi-sta di cui si è servito e la complessità della culturae spiritualità, l’hanno reso unico. Il suo evidente de-bito verso il Surrealismo si è consumato in unagrande capacità interpretativa.

DI VALERIO MARIA URRU

IL MONDOSOTTOSOPRAFINO AL 10 LUGLIO 2011GALLERIA D’ARTE MODERNA - VERONA

MARC CHAGALL

POESIE. DECIMAILLUSTRAZIONE(1968)La surreale xilografiaproviene dal Museo “Marc Chagall” di Nizza.

L’AIRE DU TEMPS(1942)Un blu onirico avvolge gli improbabili animali di questo schizzo fatto con tecnica mista.

L’HOMME À LATÊTE RENVERSÉE(1919)L’uomo con la testa all’indietro sintetizza beneun mondo rovesciato.

LA LUGE DANSLA NEIGE (1944)Una slitta attraversa alcontrario un paesaggioinvernale. Di nuovo iltema del “sottosopra”.

ARTE

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info

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ioni

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i Marc Chagall. Il mondo sot-tosopra, sino al 10 luglio a Pa-lazzo Forti (via Volto Due Mo-ri 4). Imprese, associazioni e cir-coli usufruiscono di una tarif-fa comprendente ingresso evisita guidata in esclusiva.

Per saperne di più:0458001903 www.palazzoforti.it

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LIBRIDI RENATO MINORE

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«Il libro essenziale, il solo libro vero, un grande scrittore nondeve, nel senso corrente, inventarlo, poiché esiste già in ciascunodi noi, ma tradurlo. Il dovere e il compito di uno scrittore sonoquelli di un traduttore». Marcel Proust

E-BOOK:I VICERÈDI F. DE ROBERTOsu www.liberliber.it

IMPROBABILI EROIDavide Riondino legge Bar Sport(Emons: Feltrinelli, 12,90 euro),il libro più famosodi Stefano Benni, con la sua irresistibile brigata di “eroi”, dallo sparaballe al lavapiatti che sognadi diventare cameriere.

LA “VOCE” DEL FUOCOStieg Larsson, lo scrittoresvedese pubblicato postumo con la trilogia diMillennium, diventa audiolibro.Claudio Santamaria legge La ragazza che giocava con il fuoco(Emons: Marsilio, 24 euro).

LETTERATURADA VIAGGIO

La quindicenne Mimì segue ilpadre nella grande fabbricasvizzera dove si produce “luternitti”, l’eternit, che promet-te riscatto dalla povertà, in pri-mo luogo per i molti pugliesi(protagonisti di Ternitti, il rac-conto di Mario Desiati), poiper i calabresi, i veneti, i tantiitaliani che sono accorsi lì, con-fusi in una vera e propria ba-bele linguistica. E invece, quelcomposto chimico un po’ mi-sterioso esala fumi letali e len-tamente divora il corpo deglisventurati che hanno avuto ache fare con il suo impasto.Mimì regge sulle proprie spal-le l’intera storia, sviluppata neisette capitoli che coprono tren-tasei anni, fino al 2011. E la so-stiene magnificamente, comela stampella di una figlia-ma-dre-amante costruita su misu-ra e l’amorevole pazienza concui Desiati, giustamente ap-prodato allo “Strega”, raccon-ta l’epopea quotidiana nellasua parabola di donna seguen-dola dall’ultimo lembo di Pu-glia al freddo plumbeo dellaSvizzera, con relativo ritornonella terra madre. Sono «gli

anni del vetro» perché «di ve-tro diventano le vite privatedelle persone», ma sono an-che per Mimì gli anni dell’amo-re per Ippazio che ha le dita giàcorrose dall’amianto. E di emi-granti lei ne vedrà soffrire tan-ti: parenti, amici, conoscentitornati a morire nella terrad’origine, dove intanto anchelei è tornata con la bambinaArianna. Dentro la ricostruzio-ne rigorosamente documen-tata di un tragico evento, De-siati muove una materia dacantata popolare tra luoghi,odori, miti, tradizioni di paese.La sua scrittura evocativa e vi-brante, talora minutamenterealista e accesa di colori e disuoni, ha il fiato quasi sempregiusto nel dosare processionidi santi patroni e mortali sof-fi di amianto.

ta davvero singolare, con unaleggerezza svagata e diafana,una forza tutta sua, un’assai in-tensa poetica del raccontarein superficie. A-ulì-ulè è un ve-ro arsenale di cento filastroc-che, conte, ninnananne, di in-sensate e scatenate storielle“popolari”. Il gioco sicuro del-la rima e l’assoluta trasparen-za della lingua invitano a unrapporto con l’ascoltatorebambino da inventare in ognimomento.

TERNITTIMario DesiatiMondadori - 258 pagineeuro 18,50

A-ULÌ-ULÈNico OrengoSalani - 168 pagineeuro 12,00

Torna in libreria un vero picco-lo gioiello della letteratura in-fantile, A-ulì-ulè di Nico Oren-go che, se ancora non lo co-noscessero, consiglio calda-mente ad ogni nonno e ognigenitore per i suoi piccoli let-tori. Orengo, scomparso nel2009 ad appena 65 anni, èstato un narratore e un poe-

Frank Schätzing continua afare centro con le sue sagheavveniristiche. Dopo Il Quin-to Giorno, che ci aveva por-tato nelle profondità degliabissi, lo scrittore tedesco pre-senta la sua ultima creatura,un libro immaginifico e visio-nario: è Limit, che rappresen-ta la competizione nel 2025tra Cina e Usa per impadro-nirsi sulla Luna dei giacimen-ti di una nuova materia pri-ma. La classica lotta tra il be-ne e il male, una storia anchepoliziesca a vocazione enciclo-pedica che si sviluppa con se-quenze spettacolari. Una go-losità per i tanti lettori discience-fiction.

LIMITFrank SchätzingNord - 1.370 pagineeuro 23,50

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È il momento diriporre le bac-chette e svelarel’epilogo dellasaga ispirata ailibri di J.K. Ro-wling, che inquesti anni ci

hanno tenuti col fiato sospesocon le avventure dei tre maghi diHogwarts, impegnati - corpo eanima - nella lotta contro il per-fido Voldemort. Il film, che promette brividi e usci-rà in versione 2D e 3D, impegnaDaniel Radcliff, Rupert Grint eEmma Watson in un coinvolgen-te road movie.

RECENSIONIcinema teatroFANTASY

50&PIÙ CONSIGLIA:

FESTIVAL INTERNAZIONALE DI VILLA ADRIANATivoli, fino al 20 luglio

e Grandi Terme di Villa Adriana ospitano fino al 20 lu-glio la 5a edizione del Festival Internazionale di VillaAdriana. Dopo giugno con Victoria Chaplin e Vinicio

Capossela, si riparte con Nekrosius, che per il teatro propo-ne Caligola di Camus. Quindi il 20, la produzione di unodegli artisti italiani più anticonvenzionali: Pippo Delbono, conAmore e carne, realizzata col violinista Alexander Balane-scu. Il festival è anche danza con la compagnia di Alain Pla-tel e le coreografie per dodici danzatori e una cantanted’opera realizzate da Barak Marshall in Rooster. La sezionemusicale propone, il 9 luglio, il giovane pianista HaochenZhang che esegue Bach, Haydn e Mozart. Poi è la volta del-la grande cantante jazz Cassandra Wilson, con brani di BobDylan, rap e ballate soul Anni ‘70.Info: 0680241281

ESTATE TEATRALE VERONESEVerona, fino al 27 agosto

itorna l’Estate Teatrale Veronese fino al 27 agosto,con un ricco cartellone di prosa, danza e jazz nelTeatro Romano. Spicca la 63a edizione del Festival

shakespeariano: la prima è Sogno di una notte di mezzaestate, dal 6 al 9 luglio, per la regia di Gioele Dix, inter-pretata dai giovani comici di Zelig. La seconda proposta,dal 13 al 16 luglio, vede protagonista Alessandro Habernei panni di Otello; la prosa chiude con la Commedia de-gli errori, in italiano e inglese. Per la danza, dal 4 al 13agosto, la compagnia argentina “Tango Metropolis” pre-senta Tango & Noche, quindi l’esibizione del Balletto del-l’Arena e l’originale spettacolo La vie en rose (dal 25 al27 agosto) su musiche di Edith Piaf, Gilbert Bécaud e Jac-ques Brel, danzate con stile classico contaminato da hip-hop, ballo di sala e danza acrobatica. Le serate jazz ve-dono protagonisti Richard Davis e Archie Shepp. Il 4 lu-glio arriva l’atteso concerto di Ricky Martin.Info: 0458066485

HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE IIregia di David Yatescon Helena Bonham Carter, Emma Thompson, Ralph Fiennes,Maggie Smith, Alan Rickman e Rhys Ifans.

Un supereroeche lavora co-me agente delcontrospionag-gio e combattela propagandanazista. È l’eroedei fumetti Ca-

pitan America, in assoluto il piùpopolare degli Stati Uniti, che fi-nalmente trova spazio in un film(il progetto prevede una trilogia)che ne celebra i fasti.Nella divisa del super soldato Ste-ve Rogers, prima respinto dallaleva e poi coinvolto nel proget-to top secret del bombardamen-to “raggi vita” durante la Se-conda Guerra Mondiale, trovia-mo Chris Evans già interpretedel personaggio di Torcia uma-na nel film I Fantastici 4.

FANTASY

50&PIÙ CONSIGLIA:

CAPITAN AMERICA. IL PRIMO VENDICATOREregia di Joe Johnstoncon Hugo Weaving

Comunicare tra-mite codici se-greti, con lette-re tracciate apennello suiventagli o mes-saggi ricamatisu fazzoletti,

per coltivare speranze di sogni elibertà. A questo erano obbliga-te le donne - mogli, figlie e so-relle - nella Cina del XIX secolo.Isolate dal mondo, vivevano pri-gioniere nel corpo (il bendaggiodei piedi) e nell’anima, ma tro-varono ugualmente il modo dinarrare le loro tragiche storie.Come quella di Giglio Bianco eFiore di Neve. Un lussureggian-te affresco in cui brilla l’attoreaustraliano Hugh Jackman.

DRAMMATICO

50&PIÙ CONSIGLIA:

FIORE DI NEVE E ILVENTAGLIO SEGRETOregia di Wayne Wangcon Hugh Jackman

Pinguini a NewYork! Tratto dalromanzo per ra-gazzi del 1938di Richard e Flo-rence Atwater,ecco profilarsiun film che ga-

rantisce al pubblico fresche risate.La storia è quella di un uomod’affari (Jim Carrey) che sognadi diventare un grande esplo-ratore dell’Artico e che un gior-no riceve una cassa con den-tro un pinguino ibernato. Maè solo l’inizio: in brevissimotempo gli uccelli diventano do-dici e all’uomo non resta chetrasformare la propria abitazio-ne in un parco giochi sul ghiac-cio. Nel cast anche Carla Gu-gino e Angela Lansbury.

COMMEDIA

50&PIÙ CONSIGLIA:

I PINGUINI DI MR. POPPERregia di Mark Waterscon Jim Carrey

DI ALESSANDRAMICCINESI

DI MILA SARTI

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RECENSIONImusica concerti

UN REQUIEM FATALEel 1791 uno sconosciutopropose a Mozart, da pocotornato a Vienna, malato e

povero, la composizione di un Re-quiem. Questa circostanza favorì, inseguito, il fiorire delle più dispara-

te leggende, la più clamorosa delle quali vedeva nel mi-sterioso committente il musicista italiano Antonio Salieri,invidioso a tal punto del genio musicale di Amadeus daucciderlo col veleno, proprio durante l’incarico. In realtà ilcommittente del Requiem, che proponiamo in questa bel-la edizione, era un nobile austriaco. Il lavoro incompiutofu portato a termine da Franz Sussmayr, uno degli allievidi Mozart, che rielaborò gli appunti del maestro nella par-te incompiuta, conferendogli l’unitarietà della struttura edell’ispirazione. Il carattere solenne e liturgico della com-posizione si manifesta sin dal Requiem iniziale, con la so-litaria invocazione della voce solista che cerca di trattene-re nell’umanità la grandiosità celestiale della tessitura co-rale. Mirabili le parti drammatiche, come nel Confutatis,con l’incedere ostinato degli archi che evoca, con terribi-le ossessività, le fiamme infernali. Per contro nei brani dimeditata preghiera, come il Lacrimosa, il coro delinea unadolorosa riflessione sul giudizio finale per le anime. Se-gnaliamo, infine, il momento di alto lirismo di Tuba mirum,nel quale la tromba tratteggia, con delicata sonorità, lo stra-biliante risveglio dei morti per il giudizio universale.Wolfgang Amadeus Mozart, Requiem K 626, CD, Ed. Alpha.

DI TONINO VALENTINI

Per l’80a edizione dell’EstateMusicale Chigiana, promossadall’Accademia Musicale Chi-giana di Siena, con il patrociniodel Ministero per i Beni e le At-tività Culturali e della Fondazio-ne del Monte dei Paschi di Sie-na, lunedì 18 luglio alle 21,30,nell’Abbazia gotico-romana diMonte Oliveto Maggiore diAsciano, presso Siena, Jurij Ba-shmet alla viola e Mikhail Mun-tjan al piano eseguiranno la So-nata n.120 di Johannes Brahms,il Marchenbilder di Robert Schu-mann e la Sonata D. 821 diFranz Schubert.

SIENA

La rassegna musicale Antiqua,promossa dall’Accademia del-la Ricerca, un’associazione dimusicisti specializzati nell’ese-cuzione della musica antica construmenti originali, nell’attivi-tà didattica e in quella di risco-perta di opere inedite, ha incartellone, giovedì 28 luglio al-le 21,15, a Romano Canavesepresso Torino, nella chiesa diSanta Marta - che risale al XIIIsecolo - il concerto La suite stru-mentale nel primo barocco inGermania, per la direzione or-chestrale del maestro PietroBrusca.

TORINO

Nato nel 1930, il Festival Puc-cini, che ha sede nel Gran Tea-tro all’aperto “Giacomo Pucci-ni” di Torre del Lago, nel lito-rale viareggino, ha in program-ma quest’anno, da venerdì 22luglio a sabato 27 agosto, al-le 21,15, in 5 repliche, il dram-ma lirico Boheme. Compostoda Puccini dal 1894 al 1896, sulibretto di Luigi Illica e Giusep-pe Giacosa, l’opera fu rappre-sentata per la prima volta alTeatro Regio di Torino il 1° Feb-braio 1896, per la prestigiosadirezione orchestrale di Artu-ro Toscanini.

LUCCA

Lunedì 8 agosto alle 20,30, aVenezia, nello scenario del pa-lazzo Barbarigo-Minotto - diimpronta gotica nell’architettu-ra e con una ricca decorazio-ne barocca all’interno - andràin scena lo spettacolo liricoMusica a Palazzo, incentratosulla selezione dei miglioriduetti del repertorio operistico,che rappresentano le varie ma-nifestazioni dell’amore, comequello passionale della Tosca,quello sacrificale della Traviatae quello del Don Giovanni, al-la continua ricerca dell’affer-mazione di sé.

VENEZIAN

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RECENSIONIdvdLA VERSIONE DI BARNEY

ilvio Berlusconi è un pezzo di storiafondamentale del nostro Paese. Co-munque la si pensi.

Così il viaggio che i registi Roberto Faenza e Filippo Macel-loni hanno voluto intraprendere sui testi raccolti dalla cele-bre coppia Stella&Rizzo - de La casta del Corriere della Se-ra - e basati esclusivamente su dichiarazioni dello stesso Ca-valiere in voce o interpretate da Neri Marcorè, oltre a met-tere in scena il personaggio Berlusconi, soprattutto da unpunto di vista umano (quasi agiografico!), racconta anchegli ultimi decenni di storia a noi più vicini.Da antologia il documento televisivo di Ugo Gregoretti invisita al mausoleo di Arcore.

asato sull’ultimo e più interessan-te romanzo pluripremiato di Mor-decai Richler, edito in Italia da Adel-

phi, La versione di Barney è l’arguta storia di Barney Pa-nofsky (Paul Giamatti), un uomo ordinario alle prese conuna vita straordinaria. Il film attraversa quattro decadie due continenti e include tre mogli, un padre peculia-re (Dustin Hoffman) e un dissoluto migliore amico.Quanto basta per riuscire a raccontare le miserie e le no-biltà che si nascondono in Barney come in ognuno di noi.

50&PIÙ CONSIGLIA:

DI PEDRO ARMOCIDA

SILVIO FOREVER

50&PIÙ CONSIGLIA:

ew York. Una giovane coppia,bella, innamorata e benestante,viene messa alla prova, nella stes-

sa notte, da ogni forma di seduzione e tentazione: men-tre Michael (Sam Worthington) è in viaggio di lavoro conla sua nuova e sexy collega Laura (Eva Mendes), sua mo-glie Joanna (Keira Knightley) incontra per caso l’altrogrande amore della sua vita, Alex (Guillaume Canet).Nell’arco di sole trentasei ore, i due innamorati sarannocostretti a confrontarsi con scelte che non avrebbero maipensato di dover fare. Bravi gli attori, peccato il moralismo di fondo.

LAST NIGHT

50&PIÙ CONSIGLIA:

B

Regia di Filippo Macelloni, Roberto FaenzaGenere: documentario biografico

Regia di Richard J. LewisCon Dustin Hoffman, Paul GiamattiGenere: drammatico

Regia di Massy Tadjedin Con Eva Mendes, Keira Knightley, Sam Worthington - Genere: drammatico

S

N

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OroscoPIÙCancro & Leone» di ALDEBARAN

CANCRO22 giu. » 22 lug.

» luglio Venere vi regalerà nuove idee per rin-frescare il rapporto con il partner. Do-vrete essere prudenti nell’utilizzo difonti di elettricità. Fortunati gli inve-stimenti immobiliari.» agostoVacanze, allegria e relax. Cercate di nonpensare al lavoro e ai doveri. Gli amici viaiuteranno in ciò che farete. Con Mar-te nel segno, siate cauti con motori edelettrodomestici.

LEONE23 lug. » 23 ago.

» luglioVenere vi farà amare la vita! Avrete beimomenti con gli amici, organizzeretegite, farete nuove conoscenze. Mercu-rio vi darà un’intelligenza pronta e faràmuovere il denaro.» agostoSarete più scattanti, reattivi, pronti e ca-richi di vitalità. Attenzione al sovrappe-so: combattete questa tendenza conjogging, camminate veloci o eserciziregolari in palestra.

ARIETE21 mar. » 20 apr.

» luglioBelle vacanze all’aria aperta, con lapersona amata. Alcuni, con Urano nelsegno, avranno idee interessanti perfare passi avanti nel lavoro. I lunghiviaggi vi gioveranno. » agostoMese di vacanze, relax, colpi di fortu-na. Avrete un forte desiderio di viveresereni. Frequenterete luoghi pubblici emondani per conoscere persone simpa-tiche e interessanti.

TORO21 apr. » 20 mag.

» luglioDormite più che potete e caricateviper affrontare il caldo. Con Giove tra-scorrerete alla grande le vacanze coni vostri cari. Dedicatevi agli hobbies.Bevete tanta acqua.» agostoMentre le vacanze sono in pieno svol-gimento, voi sarete con la testa a qual-cosa di irrisolto. Il mese sarà fortuna-to per questioni legate alla casa. Sce-gliete le vacanze in Italia.

GEMELLI21 mag. » 21 giu.

» luglioÈ arrivato il periodo per le vacanze. Lestelle vi regaleranno affetto, amore emomenti simpatici con nuovi amici. Ilmomento si presenta ottimo per cura-re finalmente il fisico. » agostoGli amici dimostreranno di volervi be-ne, di stimarvi e si precipiteranno incaso di bisogno. La signora Fortunabusserà alla vostra porta: cercate di co-gliere al volo l’occasione.

VERGINE24 ago. » 22 sett.

» luglioIn famiglia tutto andrà come vorretee si presenterà un’occasione per vin-cere qualche premio. Vi gioverà il con-tatto con persone più grandi di voi. Fa-voriti gli spostamenti.» agostoCon Venere avrete buone occasioni esoddisfazioni personali. Avvertirete unforte desiderio di essere compresi percome siete. Spesso vi troverete in al-legra compagnia.

BILANCIA23 set. » 22 ott.

» luglioSaturno regalerà energia al vostro cor-po. Le occasioni per migliorare nonmancheranno. Il resto a voi! La situa-zione finanziaria è buona. Contatti nuo-vi e incontri interessanti. » agostoFarete numerosi spostamenti, ma pre-varranno quelli di breve durata. Con-trollate il motore della vostra auto pri-ma di partire. Giove vi farà ricevere lo-di, affetto e stima.

SCORPIONE23 ott. » 22 nov.

» luglioSarà un mese positivo per tutto ciò checoncerne le collaborazioni, i legami, leassociazioni, le società e così via. Lestelle vi porteranno amore e affetto. Lasalute sarà buona.» agostoQuesto per voi sarà un mese moltobello per quanto riguarda l’amicizia ei rapporti con gli altri. Cercate di pas-sare le vacanze in luoghi dove strin-gere amicizie.

SAGITTARIO23 nov. » 21 dic.

» luglioSarete estremamente socievoli. Accet-terete con entusiasmo inviti per inau-gurazioni, party, feste, concerti e ce-ne romantiche. Si verificherà un in-contro utile e piacevole.» agostoBuon mese per divertirvi e incontraregente simpatica. Frequenterete luo-ghi di svago. Avvenimenti mondani viattireranno più del solito. La fortunavi darà una mano.

CAPRICORNO22 dic. » 20 gen.

» luglioSarete attenti e dotati di grande pron-tezza di riflessi. Comunicherete benee saranno numerose le chiacchieratepiacevoli. Stringerete amicizie con gen-te che conta. » agostoLe stelle promettono bene per le fac-cende private. Sarete più felici a casache in giro per il mondo. Ricevereteinviti ad avvenimenti mondani che videluderanno un po’.

ACQUARIO21 gen. » 19 feb.

» luglioConverrà uscire di casa e frequenta-re gente cordiale e che vive la giorna-ta con il sorriso. Per alcuni di voi uncolpo di fortuna, forse una vincita.Favoriti gli sport nautici.» agostoConoscerete nuova gente e frequente-rete ambienti artistici. Saranno favoritii viaggi per portare a buon fine un pro-getto. Potrebbe nascere un nuovo le-game sentimentale.

PESCI20 feb. » 20 mar.

» luglioNettuno vi darà gioie e occasioni diconvivialità. Soddisfazioni nei rapporticon persone straniere o conoscenti pro-venienti dall’estero. Una persona ami-ca vi renderà un favore.» agostoIl partner vi darà sicurezza. Convo-glierete tutte le energie su viaggi enuovi progetti di lavoro. In caso diproblemi familiari, gli amici vi saran-no vicini con un aiuto concreto.

ROBERTOVECCHIONI» CANCRO

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FEDERICAPELLEGRINI» LEONE

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GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI

ORIZZONTALI1. Può mutare in peggio; 4. International Business Machine; 7. Due fratelli tedeschi campioni

di Formula 1;15. Zero a zero!16. Iniziali di Pozzetto;18. Un Enrico umorista;20. Breve filmato televisivo;21. È causa di consumo;22. Fu ucciso da Polifemo

per amore di Galatea;23. La Banca Europea per la

Ricostruzione e lo Sviluppo dell’Est;25. Remavano sulle antiche navi spartane;27. Un gravoso incarico;29. Responsabilità Civile Auto;30. Rende difficile l’inserimento

nella comunità;32. In mezzo all’anta;33. I confini dell’adolescenza;34. Finale di partita;35. Essere favorevole;37. Lo emana il Presidente

della Repubblica (sigla);39. Ente Risicolo Italiano;41. Film di Roman Polanski;42. Divagare, distrarre;45. Forano i biglietti;48. Gli aspetti... visibili;50. La Congregazione della Fede

così considera ogni tentativo di ostacolare una nascita naturale!

52. Così sono certi ordini;53. Commuoversi, impietosirsi;54. Preoccupano gli studenti dopo gli scritti;55. È vicina ad Ancona;56. Misure catastali;57. La fine del Faust;59. Il padre di Moab;60. Andati;

Riportate nello schema il nome della regione italiana nascosta in ciascuna frase. Se la soluzione sarà esatta, le lettere che appariranno nelle caselle con il bordo rosso, lette di seguito formeranno il nome di un’altra regione italiana.

1. Assistere alle opere Tosca, Nabuccoe Aida;

2. Fare una abbondante colazione al sacco;

3. Rimarchevole osservazione di merito;

4. Decespugliamento boschivo da eseguire;

5. Ereditiere belle e miliardarie;6. Suore pie montessoriane;7. Tremoli segnali di ripresa;8. Passar degnamente

gli esami di Stato.

61. Passeggeri... per la strada;63. L’orecchio per lo specialista;64. Il Joel del film Sfida nell’Alta Sierra

del 1962;67. Tra sett. e nov.;69. Sono al centro della vincita;70. Le mutandine del nuotatore;71. Lo sono le notti illune;72. Unione Velocipedista;73. Un brutto sentimento;74. Il dito... accusatore.

VERTICALI1. Squisiti quelli... de busa con sugo

d’astice;2. È... buona quella respirata

dal montanaro!3. Livorno;4. Istituto Veterinario;5. Danzatrice dell’India;6. Ricorrono nelle suddivisioni condominiali;7. Relativo al secolo XVIII;8. Nel whisky e nell’alchermes;9. Sopra in Inghilterra;10. Secondo la Bibbia vi si sarebbe

arenata l’arca di Noè;11. Fu scacciata da Giove;12. Il capoluogo dell’Annam;13. In mezzo alla pressa;14. Il fiore fresco... per eccellenza;15. Unito nel dolore;16. Rapporto circostanziato;17. Fan muovere i natanti;19. Una Orfei del circo;23. È il punto d’incontro

di molti sfaccendati;24. Capace delle peggiori azioni;26. In Italia sono uguali;28. Benemerita emittente

per molti ascoltatori;31. La dimostra il ribelle;

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CRUCIVERBA Lello

LE REGIONI NASCOSTE Lionello

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33. Ambiziosi senza scrupoli;36. Debolezza che colpisce chi è esaurito;38. Il Saint-Germain del calcio;40. I... bastoni fra le ruote;43. La fa chi supplisce;44. Diradano i concorrenti;46. Il... fremito del fifone;47. Un’infiammazione del naso;49. Medesimi;51. Antico popolo greco stanziato

in Tessaglia;58. Piccolo roditore;62. Nelle negazioni;63. Lo grida la naccheraia;64. Mutuo Bancario;65. Il simbolo del rame;66. Allievo Ufficiale;68. Sigla di Trieste;70. È scaltro... senz’altro!

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GAMeSHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI

» Alta moda falsificataÈ un effetto, si vede, assai scadenteche mostra pure d’essere firmato;ma, gira e rigira, al fine certamentese non va bene, c’è chi protesta apertamente.

Favolino

» La lozione per i capelliConosciuta è dall’uno all’altro Poloper il suo potere energico: non solo...ma senza d’essa, ormai d’uso correntesaremmo depilati certamente.(depilati, cioè senza pila) Favolino

INDOVINELLI

TEST 1

LO STUZZICA CERVELLO

5, 5, 5, 4, 4 Lionello 5, 3, 6, 6 Lionello

Osservate i sei gruppi di figure riportati a destra e dite,seguendo un criteriologico da determinare,quale tra quellesottostanti va sostituita al punto interrogativo.

Osservate attentamente la figura sotto riportata e andate a pagina 66.

TEST 2

Utilizzando un criterio logico da determinare, è possibile associare ognuno dei numeri racchiusi nella figura gialla (in alto) ad una delle parole inserite nel rettangolo verde:stabilite tali coppie di numeri e parole.

TEST 3

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a) b) c)

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» Club esclusivoVi fanno mostra di sé, tra gli altri,pezzi grossi e importanti, alcuni di nobilelignaggio o di antiche origini a testimonianzadella loro vita passata, comunque sia, sebbene molto apprezzati, oggi non rappresentano niente di nuovo.

Lionello

Giochi_Layout 1 20/06/11 15:58 Pagina 3

» Le inserzioni sono gratuite e vanno indirizzate a50&Più, Largo Arenula 34, 00186 Roma.

» Gli annunci devono essere massimo di 50 parole e vengono accettati solo se firmati in modoleggibile e corredati della fotocopia deldocumento d’identità del firmatario, fermo restando il dirittoall’anonimato per chi ne faccia richiesta. La redazione non risponde del contenuto dell’inserzione.

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«Queste pagine sono dedicate a chi cerca un’amicizia, a chi vuoleaffittare, comprare o vendere immobili. Qui potete assicurarvi un impiego o acquistare oggetti rari e curiosi».

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STUZZICA CERVELLO

TEST 1Quale delle seguenti figure rappresenta quella vista a pag. 63?

REBUS (5, 5, 5, 4, 4) PRE gitante; volte P O; cono TI = Pregi tante volte poco noti

LE REGIONI NASCOSTE = Campania

CRUCIVERBA

REBUS (5, 3, 6, 6) pescano N A; N cor; A M A tura = Pesca non ancora matura

INDOVINELLIAlta moda falsificata= La cambiale

La lozione per i capelli= Pila elettrica

Club esclusivo= Negozio di antiquariato

a)

b)

c)

TEST 2La figura che va inserita al posto del punto interrogativo è quel-la contrassegnata dalla lettera a): un esagono. Infatti, insie-me al triangolo e all’altro esagono, essa fornisce un gruppodi figure il cui numero totale dei lati è uguale a 15, come av-viene in tutti gli altri gruppi.Esempio:

primo rettangolo: 4 latisecondo rettangolo: 4 latitriangolo: 3 latiquadrato: 4 latitotale dei lati 15

triangolo: 3 latiprimo esagono: 6 latisecondo esagono: 6 lati

totale dei lati 15

TEST 3Le coppie formate da parole e numeri sono:5 CIME6 SEGGI 7 SEME9 NOME 10 DIVANI13 TRALCI 15 QUESTIONI 23 VETTE 33 TRAVERSEIn ognuna delle coppie, infatti, la prima, la seconda e l’ulti-ma lettera di ogni parola sono uguali rispettivamente alla pri-ma, alla seconda e alla terza lettera del numero associato.

66 I 50epiu.it I LUGLIO/AGOSTO 2011

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