Indicazioni Nazionali 2012
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1. CULTURA SCUOLA PERSONA:
La Scuola nel nuovo scenario
Centralità della persona
Per una nuova cittadinanza
Per un nuovo umanesimo
ARCHITETTURA DELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
2. PROFILO DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE: (new)
Principi e finalità
Obiettivi generali del processo formativo
Profilo dello studente
3. L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO:
Dalle indicazioni al curricolo (new)
Continuità ed unitarietà del curricolo (new)
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Obiettivi di apprendimento
Valutazione
Certificazione delle competenze (new)
Comunità professionale (new)
ARCHITETTURA DELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
4. LA SCUOLA DELL’INFANZIA
I bambini, le famiglie, l’ambiente di apprendimento.
I campi di esperienza:
Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
L’arte, la musica e i media
(Linguaggi, creatività, espressione)
I discorsi e le parole
Numeri e spazio, fenomeni e viventi
(La conoscenza del mondo)
5. LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Il senso dell’esperienza educativa
L’alfabetizzazione culturale di base
Cittadinanza e Costituzione
L’ambiente di apprendimentoItaliano
Lingue comunitarieStoria
GeografiaMatematica
ScienzeMusica
Arte e immagineScienze motorie e sportive
Tecnologia
ARCHITETTURA DELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
“In un tempo molto breve, abbiamo vissuto il passaggio da una società relativamente
stabile a una società caratterizzata molteplici cambiamenti e discontinuità. […]
Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono più ricchi di stimoli culturali, ma
anche più contraddittori. […]”
[Incipit: Indicazioni per il curricolo]
PRIMA RACCOMANDAZIONE
“In un tempo molto breve, abbiamo vissuto il passaggio da una società relativamente
stabile a una società caratterizzata molteplici cambiamenti e discontinuità. […]
Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono più ricchi di stimoli culturali, ma
anche più contraddittori. […]”
[Incipit: Indicazioni per il curricolo]
PRIMA RACCOMANDAZIONE
Studio Università di Berkeley- Dal 2001 al 2004 abbiamo prodotto una quantità di
informazioni equivalente al periodo che va dal 1970 al 2000.
- Dal 1970 al 2000 (30 a.) abbiamo prodotto una quantità di informazioni equivalente a quelle prodotte da tutta l’umanità da quando è nata la scrittura.
- Dal 2004 al 2006 (3 a.) abbiamo prodotto una quantità di informazioni equivalente a quelle prodotte da tutta l’umanità da quando è nata la scrittura.
- Dal 2006 ad oggi?
TRE quesiti base di Thomas Eliot:
Dov’è la vita che abbiamo perso vivendo?
Dov’è la saggezza che abbiamo perso nella conoscenza?
Dov’è la conoscenza che abbiamo perso nell’informazione?
Thomas Stearn Eliot, The Rock
“ Occorre rigenerare la laicità e lavorare per la nascita di una democrazia cognitiva attraverso la problematizzazione del Progresso, della Scienza, della Tecnica, della Ragione.
Lo sviluppo della democrazia cognitiva è possibile solo all’interno di una riorganizzazione del sapere”
Edgar Morin
In educazione non si raggiungono risultati quando la velocità e la tecnica contano più del tempo necessario e della sostanza
- L’apprendimento è un’attività lenta- Spesso in educazione meno significa di più- Ogni persona ha bisogno del proprio tempo- Ogni apprendimento ha il momento giusto- Per valorizzare al meglio il tempo è
necessario porsi finalità e priorità
La stessa democrazia ha bisogno del tempo necessario per il confronto di opinioni, per il dibattito, per la formazione del
consenso … la sua qualità è incompatibile con la fretta.
Ogni persona si trova nella ricorrente necessità di riorganizzare e reinventare i propri saperi, le proprie competenze e persino il proprio stesso lavoro. Le tecniche e le competenze diventano obsolete nel volgere di pochi anni. Per questo l’obiettivo della scuola non può essere soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di singole tecniche e competenze; piuttosto, è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri.
Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti pensati per individui medi, non sono più adeguate.
[Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]
La trasformazione: da quantità a qualità
opportunitàopportunità didi accessoaccesso a scuola (anni di scolarità, titoli di studio)
opportunità di opportunità di successo successo
(qualità dell’insegnamento, livelli di apprendimento)
Nei paesi sviluppati il capitale umano rappresenta di gran lunga la principale componente della ricchezza
Ricchezza finanziaria
Capitale umano
Capitale fisico
Fonti non rinnovabili
Il capitale umano L’Italia è in fondo alla graduatoria dei paesi avanzati per quel che riguarda l’insieme di conoscenze e competenze
Fonte: Ocse, 2011
Il paesaggio educativo è diventato estremamente complesso.
... La scuola è perciò investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e “il saper stare al mondo”. E per potere assolvere al meglio alle sue funzioni istituzionali, la scuola è da tempo chiamata a occuparsi anche di altre delicate dimensioni dell’educazione. L’intesa tra adulti non è più scontata e implica la faticosa costruzione di un’interazione tra le famiglie e la scuola, cui tocca, ciascuno con il proprio ruolo, esplicitare e condividere i comuni intenti educativi.
[Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]
Situazioni vissute come problematiche: mantenere la disciplina in classe % di risposte abbastanza/molto problematiche. Serie storica indagini 2008-2009-2010
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ΦΦFondazione Giovanni Fondazione Giovanni
AgnelliAgnelliIndagine sui neoassuntiIndagine sui neoassunti
Le difficoltà di gestione della classe dipendono soprattutto da: % di risposte “abbastanza” + “molto” (2010)
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ΦΦFondazione Giovanni Fondazione Giovanni
AgnelliAgnelliIndagine sui neoassuntiIndagine sui neoassunti
Situazioni vissute come problematiche: far raggiungere agli studenti livelli soddisfacenti di apprendimento % di risposte abbastanza/molto problematiche. Serie storica indagini 2008-2009-2010
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ΦΦFondazione Giovanni Fondazione Giovanni
AgnelliAgnelliIndagine sui neoassuntiIndagine sui neoassunti
Le principali ragioni per cui è difficile far conseguire agli alunni buoni livelli di apprendimento % di risposte “abbastanza” + “molto” (2010)
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Aree che maggiormente necessitano di formazione in servizio (2007-08)% media a livello internazionale di insegnanti che segnala una elevata necessità di
formazione in servizio
Talis
Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso.
[Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]
I divari sociali creare classi eterogenee sulla base dell’origine sociale e culturale conduce a migliori apprendimenti (dati aggregati a livello provinciale)
27Fonte: elaborazione su dati INVALSI
I problemi da assumere- La conoscenza è in continuo cambiamento
- La conoscenza è ovunque
- Gli alunni sono cambiati
- Le famiglie, la comunità, il lavoro … sono cambiati
- La scuola ….
Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale.Il curricolo di istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto
[L’organizzazione del curricolo. Indicazioni per il curricolo]
SECONDA RACCOMANDAZIONE
ORIENTAMENTI1. Essenzialità
… ricercare l’essenzialità, il fondamento comune del sapere
… rinunciare ai cataloghi onnicomprensivi ed enciclopedici dei “programmi” tradizionali.
Inter-poli-transdisciplinarietàper praticarla occorre….
• Riflettere sulle virtù della specializzazione ma anche sui rischi dell iperspecialismo
• Disporre di un ‘occhio extra-disciplinare’• Essere disponibili allo sconfinamento e alle migrazioni interdisciplinari
(nascita di discipline ‘ibride’ e di nozioni migratrici)• Lavorare su progetti ‘inter’ e ‘poli’ disciplinari (esempio: gli studi del
processo di ominazione includono: etologia, etnologia, anatomia, paleo-tecnica, ecologia, genetica, sociologia, mitologia,…)
• Lavorare su schemi cognitivi organizzatori: ecologia (ecosistemi, biotopo e biocenosi) cosmologia (astrofisica e fisica delle particelle)
• Andare oltre la disciplina (per riflettere sull’ Uomo occorrono molte discipline e si deve quindi procedere per approcci ‘transdisciplinari’)
• Lavorare in modo ‘eco-disciplinare’ e ‘meta-disciplinare’: eco-disciplinare = le discipline devono essere allo stesso tempo
‘aperte’ e ‘chiuse’ ; meta-disciplinare = assumere punti di osservazione secondo ottiche poliscopiche e rotatorie.
Non è opportuno trasformare le sollecitazioni che le provengono da vari ambiti della società in un moltiplicarsi di microprogetti che investano gli aspetti più disparati della vita degli studenti, con l’intento di definire norme di comportamento specifiche per ogni situazione. L’obiettivo non è di accompagnare passo dopo passo lo studente nella quotidianità di tutte le sue esperienze, bensì di proporre un’educazione che lo spinga a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive.
[Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]
ORIENTAMENTI2. Dialogo tra le discipline
Costruire, attraverso il dialogo tra le diverse discipline, un profilo coerente e unitario dei processi culturali … sottolineare i punti fondamentali di convergenza, i nodi concettuali che richiedono l’intervento congiunto di più discipline per essere compresi nella loro reale portata.
Nelle Indicazioni le discipline non sono state aggregate in aree precostituite per favorire una maggiore trasversalità e più ampie interconnessioni. Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali all’ottimale utilizzazione delle risorse è comunque rimessa all’autonoma valutazione di ogni scuola.
Aree disciplinari e discipline
ORIENTAMENTI 3. Priorità
Una buona preparazione in italiano … in matematica … nella lingua inglese … nelle scienze … .
Accanto … competenze di ordine storico, geografico … completata e sostenuta da quella artistica e musicale come da quella corporea
Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relative ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace.Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria di primo grado. Nella scuola primaria gli obiettivi di italiano, inglese e seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati anche al termine della terza classe.
Obiettivi di apprendimento
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. L’Istituto nazionale di valutazione rileva e misura gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni, promuovendo, altresì, una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle prove. La promozione, insieme, di autovalutazione, valutazione esterna, processi di miglioramento e rendicontazione sociale, costituiscono la condizione decisiva per lo sviluppo della qualità dell’offerta formativa.
Valutazione
ORIENTAMENTI 4. Dotazione di senso
Conoscere non è un processo meccanico, implica la scoperta di qualcosa che entra nell’orizzonte di senso della persona che “vede” , si “accorge”, “prova”, “verifica”, per capire.
… l’obiettivo della scuola … è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri ...
[Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]
L’orizzonte di riferimento verso cui tendere è delineato dal quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. Queste, sono il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita al quale l’Italia ha attivamente partecipato.
[Finalità generali. Indicazioni per il curricolo]
TERZA RACCOMANDAZIONE
COMUNICAZIONE NELLELINGUE STRANIEREDiscipline di riferimento:prima e seconda linguastranieraDiscipline concorrenti: tutte
COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIADiscipline di riferimento: scienze,geografia, tecnologiaDiscipline concorrenti: tutte
L’ORGANIZZAZIONE IN COMPETENZE CHIAVE
COMPETENZE IN MATEMATICA(per comodità disaggregata da“Competenze di base in scienze etecnologia”Discipline di riferimento: matematicaDiscipline concorrenti: tutte
COMUNICAZIONE NELLAMADRELINGUADiscipline di riferimento: linguaitalianaDiscipline concorrenti: tutte
COMPETENZA DIGITALEDiscipline e insegnamenti diriferimento: Tecnologia;InformaticaDiscipline concorrenti: tutteIMPARARE A IMPARAREDiscipline di riferimento e concorrenti : tutte
CONSAPEVOLEZZA EDESPRESSIONE CULTURALE –IDENTITA’ STORICADiscipline e insegnamenti diriferimento: Storia, Cittadinanza eCostituzioneDiscipline concorrenti: geografia,educazione religiosa, tutte
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHEDiscipline e insegnamenti diriferimento: tutti
SPIRITO DI INIZIATIVA EIMPRENDITORIALITA’Discipline e insegnamenti diriferimento: tutti
CONSAPEVOLEZZA EDESPRESSIONE CULTURALEESPRESSIONE CORPOREA:• Discipline e insegnamenti diriferimento: educazione fisica• Discipline concorrenti: tutte
CONSAPEVOLEZZA EDESPRESSIONE CULTURALEPATRIMONIO ARTISTICO• Discipline e insegnamentidi riferimento: Arte eImmagine, Musica• Discipline concorrenti:tutte
Profilo dello studente
Lo studente
è in grado di iniziare adaffrontare in autonomia eresponsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età riflettendo ed esprimendo lapropria personalità in tutte le sue dimensioni
Ha consapevolezza delleproprie potenzialità, dei propri limiti
Lo STUDENTE
Utilizza glistrumenti diconoscenza
Interpreta isistemisimbolici eculturali
Interpreta isistemisimbolici eculturali
Comprendere se stesso e gli altriApprezzare le diversità, letradizioni culturali e religiose inun’ottica di dialogo e di rispettoreciproco
Rispetta regolecondivise e collaboracon gli altri per lacostruzione del benecomune
si impegna per portare acompimento il lavoro iniziato da solo o insieme con gli altri
LO STUDENTE
Dimostra padronanza della lingua italiana
è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese
le sue conoscenze matematiche e scientificotecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti
della realtà
il possesso di un pensiero razionale gli consente diaffrontare problemi e situazioni sulla base di elementi
certi e di avere consapevolezza dei limiti delleaffermazioni che riguardano questioni complesse che
non si prestano a spiegazioni univoche
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione
e curiosità e ricerca di senso
ha buone capacità digitali usa con consapevolezza le
Tecnologie
ha cura di sé
assimila il senso e la necessità del rispetto dellaconvivenza civile
dimostra originalità e spirito di iniziativa
si assume responsabilitàchiede aiuto e sa fornire aiuto a chi lo chiede
L’organizzazione del curricolo
Le INDICAZIONI
costituiscono il quadro di riferimento della progettazione curricolare affidata alle scuole
Il CURRICOLO
è espressione di libertàd’insegnamento edell’autonomia scolastica
esplicita le scelte dellacomunità scolastica el’identità dell’istitutoLa costruzione del curricolo è il
processo attraverso il quale si sviluppano e si organizzano la ricerca e
l’innovazione
Il CURRICOLO Pof
Profilo
Traguardi
Obiettivi specificidi apprendimento
I docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte
didattiche, le strategie con attenzione all’integrazione fra le discipline
le discipline
Attività didattica è orientata alla qualità
dell’apprendimento
NONad una sequenza lineare
Nelle Indicazioni le discipline non sono aggregate per rafforzareconnessioni più ampie possibili. Sul piano organizzativo e didatticol’aggregazione è rimessa alle scuole
Lingua italiana: ruolostrategico, responsabilitàdi tutti i docenti
Continuità ed unitarietà
Scuola dell’infanzia
Accoglie
Promuove
Arricchisce
l’esperienzavissuta deibambini inunaprospettivaevolutiva
le attività educative
offrono occasioni dicrescita all’interno di uncontesto orientato albenessere alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze
nella scuola di primo ciclola progettazione
continua a valorizzare l’esperienza nella scuola di primo ciclo la progettazioneguida i ragazzi lungo percorsi di conoscenza orientati alle discipline
Traguardi
Costituiscono criteri per valutazione, sonoprescrittivi
Riferimenti per gli insegnanti
Indicano piste culturali edidattiche , aiutano afinalizzare l’azioneeducativa allo sviluppo INTEGRALE DELL’ALLIEVO
Obiettivi di apprendimento
Individuano campidel sapere,ritenutiindispensabili perraggiungere itraguardi
Vengono utilizzati dallescuole
Sono organizzati innuclei e definiti inperiodi didatticilunghi
Valutazione
Agli insegnanti competono:•Responsabilità delle valutazione•Cura della documentazione•Scelta degli strumenti
Agli insegnanti competono:•Responsabilità delle valutazione•Cura della documentazione•Scelta degli strumenti
Le verifiche intermedie efinali devono esserecoerenti con gli obiettivi e itraguardi previsti dalleIndicazioni e declinati nelcurricolo.
VALUTAZIONE: Ha funzione formativa,di accompagnamento, di stimolo
PRECEDEACCOMPAGNASEGUE I PERCORSI CURRICOLARI
Attiva le azioni daintraprendere
Promuove ilbilancio criticosulle azioni condotte
Regola leazioniattivate
Occorre assicurare agli studenti e allefamiglie un’informazione tempestiva etrasparente sui criteri promuovendonela partecipazione e la corresponsabilitàeducativa, nella distinzione dei ruoli.
VALUTAZIONE DISISTEMAISTITUTO NAZIONALE per lavalutazione di sistema
VALUTAZIONE DISISTEMA
AUTOVALUTAZIONESpetta alle singole istituzioni
MODALITA’ RIFLESSIVE
Rilevare la qualitàdell’intero sistema
Rilevare la qualitàdell’intero sistema
Spetta alle singole istituzioni
Promuove una cultura della valutazione che scoraggi qualunque tipo di addestramento finalizzatosolo al superamento delle prove.
Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale spetta all’autonomia didattica delle scuole,progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione dellecompetenze.
ATTENZIONEa
COME ciascuno studente MOBILITA e ORCHESTRA CONOSCENZE, ABILITA’, ATTEGGIAMENTI, EMOZIONI per affrontare le situazioni.
Certificazione delle competenze
LA SCUOLAconsidera
Accoglienza della diversità
Accoglienza della diversità
Particolare attenzione agli allievi con disabilità o con bisogni educativi speciali.
VALOREIRRINUNCIABILE
Comunità educativa,comunità
professionale, cittadinanzaNella scuola comunità
Studenti Docenti Genitori
Valorizzando l’iniziativa e la collaborazione di tutti, si impegna a riconoscere al proprio interno le differenti capacità, sensibilità e competenze, a farle agire in sinergia, a negoziare in modo proficuo le diversità e gli eventuali conflitti per costruire un progetto di scuola partendo dalle indicazioni nazionali
E’ necessarioE’ necessario
Studio Formazione
Ricerca
Elaborazione del
curricolo
Processo dinamicoe aperto
Processo dinamicoe aperto
Occasione di partecipazione e di apprendimentocontinuo.
Occasione di partecipazione e di apprendimentocontinuo.
C’E’ BISOGNO DI INSEGNANTI CHE SAPPIANOVIVERE LA PROFESSIONE COME MEMBRI DIUNA COMUNITA’, IMPEGNATI A COSTRUIRLAINTORNO A VALORI IMPORTANTI. NON PUO’ESSERE SUFFICIENTE CONCEPIRE IL PROPRIOLAVORO A LIVELLO DI CLASSE E DI DISCIPLINA
ITALO FIORIN
SCUOLA DELL’INFANZIA: FINALITA’
Consolidare l’identità
Svilupparel’autonomia
Acquisirecompetenze
Avviare allacittadinanza
IDENTITÀ:•Vivere serenamente le dimensioni del proprio io•Stare bene•Sentirsi sicuri•Imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile•Sperimentare diversi ruoli e forme di identità
AUTONOMIA:•Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri•Provare soddisfazione nel fare da sé e sapere chiedere aiuto•Esprimere sentimenti ed emozioni•Partecipare alle decisioni esprimendo opinioni•Operare scelte•Assumere atteggiamenti consapevoli
ACQUISIRE COMPETENZE•Giocare,muoversi,manipolare, curiosare domandare, imparare a riflettere•Provare soddisfazione nel fare da sé e sapere chiedere aiuto•Esprimere sentimenti ed emozioni•Partecipare alle decisioni esprimendo opinioni•Operare scelte•Assumere atteggiamenti consapevoli
Vivere esperienze di cittadinanza
Scoprire l’altroe attribuireimportanza aglialtri e ai loro bisogni
Attenzione alpunto di vistadegli altri
Necessità distabilire regole
Ascolto
Come raggiungere tali finalità?Con la creazione di un ambiente di vita, di relazione e di apprendimento di qualità.
Scuola dell’infanzia
I bambini sono alla ricerca di punti di riferimento, dilegami affettivi, di conferme di serenità, di nuovi stimoli emotivi, sociali, cultural, diritualità, ripetizioni,narrazioni, scoperteOgni bambino, unico eirripetibile, è portatore di una storia
La scuola, ambiente protettivocapace di accogliere lediversità, di promuovere lepotenzialità dei bambini.
La scuola promuove lo starbene e un serenoapprendimento attraverso:la cura degli ambienti
La predisposizione degli spaziLa conduzione della giornata.
Le famiglie devonopartecipare alla vita dellascuola condividendonefinalità e contenuti, strategieeducative e modalitàconcrete per aiutare i piccoli a crescere
Genitori provenienti da altre nazioni
Famiglie di bambini condisabilità
La scuola favorisce lapartecipazione
Si offre come spazio pubblicoper costruire rapporti difiducia e nuovi legami dicomunità.
Promuove le risorse dei lorofigli
Scuola dell’infanzia
Stile educativo: ascolto,accompagnamento,interazione partecipata,mediazione comunicativa,osservazione delbambino, presa in caricodel suo mondo
Progettualità:Dare senso eintenzionalitàall’intreccio dispazi, tempo,routine, attività
Lavorocollaborativo,formazionecontinuaRIFLESSIONEsulla praticadidattica
I docenti motivati, preparati, attenti
CURRICOLO
Non soloOrganizzazionedelle attività
Non soloOrganizzazionedelle attività
Ma anche equilibrataintegrazione di momenti dicura, relazione, apprendimentodove le stesse routine sipongono come base sicuraper nuove esperienze.
Ma anche equilibrataintegrazione di momenti dicura, relazione, apprendimentodove le stesse routine sipongono come base sicuraper nuove esperienze.
APPRENDIMENTO AVVIENE ATTRAVERSO
AZIONEAZIONE
ESPLORAZIONEESPLORAZIONE
Il contatto con glioggetti la natura,l’arte, il territorioin una dimensioneludica
Il contatto con glioggetti la natura,l’arte, il territorioin una dimensioneludica
GIOCOGIOCO
RIELABORAZIONEindividuale ecollettiva delleesperienze. Gliinsegnanti aiutano apensare e a riflettere ad osservare,descrivere, narrare,fare ipotesi, dare echiedere spiegazioniin contesticooperativi
RIELABORAZIONEindividuale ecollettiva delleesperienze. Gliinsegnanti aiutano apensare e a riflettere ad osservare,descrivere, narrare,fare ipotesi, dare echiedere spiegazioniin contesticooperativi
SPAZIO: accogliente, caldo,curato,orientato al gusto
Tempo disteso
Osservazione
Valutazione formativa
Documentazione come processo che produce tracce, memoria e riflessione, che rendevisibili le modalità, ipercorsi e permette di valutare i progressi
Documentazione come processo che produce tracce, memoria e riflessione, che rendevisibili le modalità, ipercorsi e permette di valutare i progressi
CAMPI DI ESPERIENZA:•Il sé e l’altro•Il corpo e il movimento•Immagini, suoni, colori•I discorsi e le parole•La conoscenza del mondo
Campi di esperienza
Nelle indicazioni del 91 venivano definiti come” i diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino e quindi i settori specifici ed individuabili di competenza nei quali il bambino conferisce significato alle sue molteplici attività, sviluppa il suo apprendimento, acquisendo anche le strumentazioni linguistiche e procedurali e persegue i suoi traguardi formativi nel concreto di una esperienza che si svolge entro confini definiti e con il costante suo attivo coinvolgimento
Nelle indicazioni del 2010 non c’è una definizione ma sievince la loro caratteristica come organizzatori di ciò che i bambini vanno apprendendo.Viene detto” ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolico culturali della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri
Campi di esperienza
I traguardi per lo sviluppo delle competenzesuggeriscono all’insegnante orientamenti attenzioni e responsabilità per creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze per promuovere lacompetenza
COMPETENZA intesa in modo GLOBALE e UNITARIO
COMPETENZA intesa in modo GLOBALE e UNITARIO
Acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona
La scuola del primo ciclo: FINALITA’
Pone attenzione aiPROCESSI di apprendimento di tutti e di ciascuno,aiuta ad elaborare il senso dell’esperienza, promuove la pratica consapevole dellacittadinanza.
La scuola Rimuove ogni ostacoloalla frequenza
Facilita l’accesso ai disabili
Previene l’evasione econtrasta la dispersione
Valorizza il talento e leinclinazioni di ciascuno
Persegue il miglioramento della qualità del sistema promuove la pratica consapevole della cittadinanza.
Il senso dell’esperienza
La scuolaLa scuola
Promuove un percorso nel quale ogni alunnopossa avere un ruolo attivo, possa sviluppare leproprie inclinazioni, esprimere curiosità,riconoscere e intervenire nelle difficoltà, avereconsapevolezza di sè-,avviarsi a costruire unproprio progetto di vita.
Propone situazioni e contesti in cui gli alunniriflettono, imparano ad imparare, coltivano lafantasia e il pensiero originale, imparano aleggere , capire e gestire le emozioni
Promuove senso di responsabilità che si traducenel far bene il proprio lavoroCrea un climafavorevole all’ascolto e all’espressione tracoetanei
L’alfabetizzazione culturale
Compito del primociclo: Alfabetizzazione di base che è culturale e sociale e include quellastrumentale(leggere scrivere efar di conto)
la scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, offre opportunità di sviluppare lela scuola primaria dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili.
Si pone come scuola formativa che,attraverso gli alfabeti di ogni disciplina,permette di esercitare differenti stili cognitiviponendo le premesse per lo sviluppo delpensiero riflessivo e critico.
Cittadinanza e Costituzione
L’educazione alla cittadinanza, viene promossa attraversoesperienze significative
L’educazione alla cittadinanza, viene promossa attraversoesperienze significative
Obiettivi:•Costruzione del senso di legalità•Sviluppo di un’etica di responsabilità
Obiettivi:•Costruzione del senso di legalità•Sviluppo di un’etica di responsabilità
Si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole, impegno ad elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento del proprio contesto di vita.
CostituzioneCostituzione
Gli allievi imparano a riconoscere erispettare i valori sanciti dallaCostituzione, i diritti inviolabili diogni essere umano.
Gli allievi imparano a riconoscere erispettare i valori sanciti dallaCostituzione, i diritti inviolabili diogni essere umano.
Diritto alla parola va tutelato e incoraggiato in ogni contesto scolastico e in ciascun alunno.
Diritto alla parola va tutelato e incoraggiato in ogni contesto scolastico e in ciascun alunno.
La parola è importante, costruiresignificati condivisi, sanare ledivergenze, acquisire punti di vista,negoziare e dare senso alle differenze,prevenire e regolare conflitti.
La parola è importante, costruiresignificati condivisi, sanare ledivergenze, acquisire punti di vista,negoziare e dare senso alle differenze,prevenire e regolare conflitti.
IMPORTANZADELLA LINGUAITALIANA
IMPORTANZADELLA LINGUAITALIANA
DIRITTI DI CITTADINANZA
E’ compito della scuola porre lebasi per l’esercizio dellacittadinanza attiva
Viene promossaattraverso esperienzesignificative.
Obiettivi:Senso di legalitàEtica della responsabilità
Obiettivi:Senso di legalitàEtica della responsabilità
Scegliere edagire in modoconsapevole
SESE
Tra i diritti alla cittadinanza,grande importanza assume ildiritto alla parola
ALLORAALLORA
Garantire un adeguato livello di uso e controllo della linguaitaliana è fondamentale eprioritario.
Ambiente di apprendimentoCRITERI METODOLOGICI:•Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti•Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità perché•Ambiente di apprendimento non diventino disuguaglianze•Favorire l’esplorazione e la scoperta•Incoraggiare l’apprendimento cooperativo•Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di “imparare ad apprendere”•Realizzare percorsi in forma di laboratorio
BIBLIOTECA SCOLASTICA
ItalianoLingua inglese e seconda lingua comunitariaStoriaGeografiaMatematicaScienzeMusicaArte e immagineEducazione fisicatecnologia
DisciplineDiscipline
•Leggere le Nuove indicazioni con particolare attenzione a PREMESSA e PROFILO •Riflettere sulla propria disciplina ( epistemologia della disciplina) e sulla propria didattica ( professionalità docenti) •Individuare punti di forza e criticità del documento •Cominciare a ragionare in termini di verticalità e orizzontalità ( transdisciplinarità , plurilinguismo) •Divisione dei compiti…cooperazione
•Leggere le Nuove indicazioni con particolare attenzione a PREMESSA e PROFILO •Riflettere sulla propria disciplina ( epistemologia della disciplina) e sulla propria didattica ( professionalità docenti) •Individuare punti di forza e criticità del documento •Cominciare a ragionare in termini di verticalità e orizzontalità ( transdisciplinarità , plurilinguismo) •Divisione dei compiti…cooperazione
Consigli per gli acquisti… Consigli per gli acquisti…
………………….e per finire Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile.
San Francesco
Nella nuova scuola …
“Nella nuova scuola media i problemi partiranno - da considerazioni di carattere concreto - . Difatti la Carla quest’anno alla licenza ha avuto un problema moderno a base di caldaie: - Una caldaia ha la forma di una semisfera sovrapposta … ”
Scuola di Barbina: Lettera a una professoressa. Ed. Libreria Editrice Fiorentina 1996, pag. 25.
I saperi
Le discipline, così come noi le conosciamo, sono state storicamente separate l’una dall’altra da confini convenzionali che non hanno alcun riscontro con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento.
Ogni persona, a scuola come nella vita, impara infatti attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle conoscenze o dalle discipline, elaborandole con un’attività continua e autonoma.
[L’organizzazione del curricolo: Aree disciplinari e discipline. Indicazioni per il curricolo]
Ischia 2010Damiano Previtali 96
PROVA NAZIONALE DI MATEMATICA
Scuola secondaria di I grado classe III
D20. Il Signor CarloSignor Carlo scende dal tram all’incrocio di via Pietro Micca con via Antonio Giuseppe Bertola (nella mappa che vedi
qui sotto il punto è contrassegnato da un asterisco).
Percorre 200 metri di Percorre 200 metri di via Bertolavia Bertola e all’incrocio con e all’incrocio con via 20 Settembrevia 20 Settembre svolta a sinistra; svolta a sinistra; dopo aver camminato per 150 metri, raggiunge l’incrocio con dopo aver camminato per 150 metri, raggiunge l’incrocio con via Pietro Micca. via Pietro Micca. Da lì Da lì decide di tornare al punto di partenza per decide di tornare al punto di partenza per via Pietro Micca.via Pietro Micca. Quanti metri all’incirca Quanti metri all’incirca percorre al ritorno?percorre al ritorno?□□ A.A. 200 m200 m□□ B.B. 250 m250 m□□ C.C. 350 m 350 m □□ D.D. 600 m600 m
Ischia 2010Damiano Previtali 97
L’allievoL’allievoAllievo “diligente”
Risorsecognitive
Lettura; comprensione; relazioni spaziali; orientamento; riconoscimento
figure; teorema di Pitagora; calcolo mentale; stime; quadrato e radice
quadrata.
Euristiche Si chiede: -Quando abbiamo fatto queste cose a scuola?-
Controllo Non trova soluzione. Panico. Rinuncia a risolvere il problema
(Non lo abbiamo trattato a scuola!)
Belief system Le discipline sono chiuse -
“edite”
Ischia 2010Damiano Previtali
98
Allievo “competente” Lettura; comprensione; relazioni spaziali;
orientamento; riconoscimento figure; teorema di Pitagora; calcolo mentale; stime; quadrato e
radice quadrata.
Legge la situazione e si chiede: - Come “trasformo” le cose che conosco in
questa situazione nuova?
La trasformazione non porta ad una soluzione, si applica, cerca trasformazioni alternative e
innovative (il desiderio della scoperta)
Interdisciplinarietà ed apertura “all’inedito”
Un modello di PROBLEM SOLVING matematico (Schoenfeld)
“Le capacità non-cognitive”- perseveranza,
- motivazione,
- gestione del rischio,
- stima di sé,
- capacità di autocontrollo,
- coscienziosità e comportamento lungimirante
James J. Heckman 2008, Nobel in Economic Sciences nel 2000
Un progetto educativo per la scuola del ventunesimo secolo è fatto di
“quattro pilastri: imparare a essere,
imparare a conoscere, imparare a fare,
imparare a vivere insieme”
(Jacques Delors: Nell'educazione un tesoro,1999)
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.
[Finalità generali: profilo delle competenze al termine del primo ciclo.
Indicazioni per il curricolo]