Imet News 2

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Numero 2 | Maggio - Agosto 2012 Registrazione tribunale di Perugia n. 31 R.P. del 28.10.2011 L’ORGANIZZAZIONE Il punto sul nuovo assetto Con l’ingegner Sergio Antonini Amministratore delegato Imet Spa LA SOCIETA’ L’intervento dell’ingegner Luigi Faccendini Le strategie da attuare TORRI ENERGETICHE L’intervista al professor Franco Cotana Direttore Crb Membro Comitato Imet Spa

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Nasce IMETNEWS, una rivistache ha lo scopo di far dialogare econfrontare l’impresa a tutti i livelli,sia interni che esterni, mettendo incomune informazioni ed esperienze.Un importante veicolo di conoscenzavicino a tutti i lavoratori, rivolto anchea chi segue e vive, direttamente eindirettamente, le dinamiche aziendali

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N u m e r o 2 | M a g g i o - A g o s t o 2 0 1 2R e g i s t r a z i o n e t r i b u n a l e d i P e r u g i a n . 3 1 R . P . d e l 2 8 . 1 0 . 2 0 1 1

L’ORGANIZZAZIONEIl punto sul nuovo assettoCon l’ingegner Sergio AntoniniAmministratore delegato Imet Spa

LA SOCIETA’L’intervento dell’ingegnerLuigi FaccendiniLe strategie da attuare

TORRI ENERGETICHEL’intervista al professorFranco CotanaDirettore CrbMembro Comitato Imet Spa

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Abbiamo nuovi progettiper il futuro

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Nel settore delle EnergieRinnovabili, in veste di EPC e diGeneral Contractor (acquisizione didiritti di superficie e diautorizzazioni, realizzazionedi progetti) Imet SpA, ha un ruolo dinotevole evidenza nel mercatoitaliano con la realizzazione diimpianti per la produzione dienergia elettrica per oltre 100 MWp.La collaborazione con importantiproduttori permette di elaboraresoluzioni idonee a qualsiasicostruzione. I progetti realizzati ed

in fase di realizzazione pongonoImet SpA in un ruolo significativonel contesto italiano sia per lafornitura di impianti “chiavi inmano” che per la realizzazione,come installatore, di impianti terzidi grandi dimensioni. Per poterrealizzare tutto questo ènecessario l’utilizzo sinergico dellepiù recenti tecnologie:dall’elettronica alle strumentazionidi misura e telecontrollo finoall’Information Technology. Imet SpA propone la realizzazione

di impianti fotovoltaici, eolici ebiogas di ultima tecnologia. La presenza capillare sul territorioitaliano, attraverso numerosi centrioperativi, permette la correttainterazione con le autorità locali perla gestione della permessisticanecessaria alla realizzazione degliimpianti, la velocità nellarealizzazione e soprattutto lasuccessiva manutenzione deglistessi.

Impianti Fotovoltaici, Eolici e Biogas(Per tutti gli impianti si offrono soluzioni personalizzate di finanziamenti e leasingsalvo approvazione dell’Istituto di Credito erogante)

www.imetspa.itE-mail: [email protected]

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In Copertina:

Editore

Imet Spa, Strada Settevalli 544,

06129 Perugia

Direttore Responsabile

Francesca Mencarelli

Comitato di Direzione

Luigi Faccendini (Maggiore azionista

Imet Spa)

Comitato di Redazione

Francesca Faccendini (Responsabile

uffi cio legale e relazioni esterne),

Alessio Lutazi (Responsabile Qualità

Sicurezza Ambiente).

Progetto Grafi co

Smart Web Application

Stampa

Tipografi a Grifo Snc

Collaboratori

Federica Cappelletti

Sito Aziendale

www.imetspa.it

N u m e r o 2 | M a g g i o - A g o s t o 2 0 1 2R e g i s t r a z i o n e t r i b u n a l e d i P e r u g i an . 3 1 R . P . d e l 2 8 . 1 0 . 2 0 1 1

n°2

L’intervento

L’ingegner LuigiFaccendini sullestrategie damettere in attoper consolidare i risultatidell’azienda

L’organizzazione

L’ingegnerSergio Antoninipresenta il nuovoassetto aziendalealla luce delleultime modificheapportate

Estero

Quali i mercati diriferimento?RispondeMarino Di Bernardini,responsabilemktg & salesdevelopment

Torri energetiche

L’intervistaall’ingegner FrancoCotana, direttoredel Crb di Perugia e membro delComitato strategicoImet Spa

TLC e ICT

Il direttore delladivisione Ict ImetSpa, LucaBersani, parladelle trattative inatto e deiprogetti futuridella società

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Siamo partiti. L’iniziativa lanciata con laprima uscita di IMETNEWS ha riscossovivo interesse. Riscontri positivi sonoarrivati da parte dell’azienda, a tutti ilivelli, ma anche da parte di clienti efornitori della società, tra i quali lapubblicazione ha visto ampia diffusione.Ora possiamo proseguire più convintiche la via intrapresa sia quella giusta,per venire incontro alla esigenze di chiriceve e legge la pubblicazione, ai qualiè anche dedicato questo editoriale. Il nostro sforzo continuerà ad esserequello di offrire contenuti utili acomprendere le dinamiche dellasocietà, e a interpretare una realtà,quella di Imet, in continua evoluzione,seguendo i suoi percorsi di crescita e isuoi sviluppi, attraverso lo sguardo e ilpensiero di chi, al suo interno, operacon responsabilità e professionalità. Abbiamo voluto dedicare gran partedella seconda uscita della rivista alleenergie rinnovabili. Questo perché, oltrea rappresentare il futuro per il nostroPaese, è anche un’area alla qualel’azienda intende continuare a rivolgersinei prossimi anni. Ciò avviene inoltreanche alla vigilia della fiera nazionalepiù importante del settore, alla qualeImet parteciperà in prima fila. In questo numero, come di consueto,l’ingegner Luigi Faccendini descriveràlo scenario all’interno del quale lasocietà si sta muovendo, rimarcando lanecessità di collaborazione all’internodell’azienda, per mantenere laleadership che la società si èconquistata negli anni. L’ingegner Sergio Antonini,amministratore delegato Imet,racconterà poi un passaggio storicodell’azienda, avvenuto lo scorso aprile;

Imet ha infatti adottato un nuovomodello organizzativo, passaggio checonsentirà alla società di averemaggiore flessibilità in quei settori cheritiene strategici e, allo stesso tempo, diconsolidare i volumi sulle aree dibusiness storiche. Parlando di sostenibilità, l’ingegnerFranco Cotana, professore di ingegneriaindustriale presso l’ateneo perugino emembro del comitato scientificostrategico Imet, spiegherà all’interno diqueste pagine un importante progetto,un sistema integrato di energiederivanti da fonti rinnovabili, ideato dalCentro nazionale di ricerca sullebiomasse (Crb), istituito dal ministeroall’Ambiente presso l’università diPerugia e da lui stesso diretto. Nell’abito delle telecomunicazioni, Luca Bersani, direttore della divisioneIct Imet, spiegherà dove si staspingendo la società in questo mercatoe quali sono gli obiettivi, alla lucedell’istituzione del comitato di ricercaImet per lo studio di soluzionid’avanguardia.Da qui ai prossimi anni, infine, lasocietà intende rafforzare la propriaposizione all’interno dei mercati esteri.L’intervento di Marino Di Bernardini,responsabile marketing & salesdevelopment Imet, sarà essenziale percomprendere gli sviluppi in uncomparto che, alla luce dell’attualescenario nazionale, è destinato a pesaresempre di più per la società.

Francesca Mencarelli

Rinnovabili, unagrande risorsa

La rivistacontinuerà a comunicaregli sviluppidella società

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Questo secondo numero delle nostreNews è l’occasione per sottolineare irisultati raggiunti dallanostra azienda nel 2011. Il volumed’affari è passato da 115 milioni di eurodel 2010 a 145 milioni.Ottimo risultato, per il quale colgol’occasione per ringraziare tutto ilpersonale.La professionalità, l’impegno e lacomune motivazione hanno resopossibile il raggiungimento diquesto prestigioso risultato.Ciò detto è doveroso da parte mia farealcune considerazioni circa la strategiada mettere in atto per consolidare e, sepossibile, migliorare i risultati del 2011.Nel campo delle energie alternative,penalizzato dal Quinto conto energia,metteremo in campo tutte le possibiliazioni per fronteggiare quelli che, salvoimprobabili correzioni, saranno idanni, in termini di fatturato, del nuovodecreto.I nostri sforzi stanno andando nelladirezione della ricerca e dello sviluppo.In collaborazione con il mondoaccademico stiamo studiando sistemiinnovativi ad alta efficienza esviluppando tecnologie per laproduzione di energia alternativatramite l’utilizzo di biomasse; inparticolare, tramite impianti a biogas dimedio-piccola potenza.

Continua, inoltre, l’impegno dellasocietà nella realizzazione di sistemiminieolici e di sistemiintegrati: fotovoltaico, biomasse,geotermico e idrico.In questo senso sono orientati gli studidel nostro comitato tecnico scientifico.Anche quest’anno, inoltre, saremo allafiera di Verona “Solarexpo”, inprogramma dal 9 all’11maggio. E’ la più importanteesposizione delle energie alternative esarà l'occasione perpresentare tutti i nostri prodotti eservizi.Altro obiettivo che ci siamo posti èquello di sviluppare le nostre attivitàanche all’estero conl’intento di passare dall’attuale 3% diprodotto al 20-25% nel 2013.Tutti gli sforzi del nostro ufficiomarketing e della nostra “Ingegneriaestero”, di recentecostituzione, sono rivolti, conparticolare riferimento ai settori delletelecomunicazioni e deitrasporti, nei paesi del Nord Africa e delMedio Oriente.Chiaramente non trascuriamo in Italia isettori delle telecomunicazioni, deitrasporti e degli impiantitecnologici.La nostra è e rimane un’azioneconcentrata su vari fronti che dovranno

bilanciare e riequilibrarequei settori che, per varie ragioni,potrebbero avere delle flessioni.L’attuale scenario nazionale non facilitail nostro compito ed è per questo cheancora una volta, tutti insieme,dobbiamo dimostrare di essere in gradodi mantenere la nostra leadership.

Luigi Faccendini

Collaborare per essere ancora leader

Imet rafforza il suo impegnonelle energie alternative“ ”

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Pianificazione, dinamicità edinnovazione sono le parole d’ordine checontraddistinguono il modelloorganizzativo di Imet, periodicamentevariato negli anni, al fine di ottimizzarloalle esigenze del mercato e dimigliorarne i processi in termini diefficacia ed efficienza. Un passaggioreso possibile anche grazie all’attivocoinvolgimento di tutto il personale,nella ricerca del miglioramentocontinuo delle prestazioni aziendali,tramite proposte arrivate direttamentedalle varie funzioni.L’organigramma aziendale Imet, oggialla sua 42esima revisione (avvenuta loscorso aprile), evidenzia quanto lasocietà sia flessibile e improntata alcontinuo cambiamento. Talenumerazione, seppur ripartita nel 2002- anno di passaggio del sistema digestione qualità aziendale agli standard

della norma ISO9001:2000 (Vision2000) -, sottolinea come la società siain costante evoluzione. Una decisionecomplessa, arrivata a seguito diapprofondite riflessioni.“Il cambiamento della strutturaorganizzativa - spiega l’ingegner SergioAntonini, amministratore delegato Imet- per le aziende rappresenta uno deimomenti più importanti, una sceltacondizionata da molteplici vincoli, siaambientali, che economici e socio-politici e che comporta variazioniimportanti sull’impostazione stessadell’azienda”. Imet è passata da unmodello organizzativo funzionale - dinorma adottato dalle aziende di mediedimensioni -, ad un sistema misto, incui rimane una organizzazionefunzionale per il core business(trasporti, energia e Tlc), mentre siadotta una organizzazione per divisionenelle aree più soggette a cambiamenti(Ict ed estero); questo per daremaggiore flessibilità alla strutturaorganizzativa e per conferirle la giustacapacità di adattarsi a situazioni dibusiness e di mercato in evoluzione.Nell’ottica del cambiamento, eanticipando i tempi rispettoall’applicazione di strategieorganizzative standard, la società hamesso in atto questo passaggio storico,dettato anche dall’importante trend dicrescita registrato negli ultimi anni,grazie ai numerosi appalti direalizzazione di centrali per laproduzione di energia elettrica da fontirinnovabili. “Le energie alternative -prosegue l’ingegnere – continueranno amantenere per l’azienda un posto dirilievo, ma vista la stretta sugli incentivial fotovoltaico, la società oggi intenderivolgersi anche al biogas e ai sistemi

integrati. Abbiamo optato per unpassaggio graduale da un modelloorganizzativo funzionale ad uno mistofunzionale-divisionale, assecondando emigliorando l’evoluzione della societàsenza appesantire troppo la gestioneeconomica, cosa che sarebbe inveceavvenuta con l’adozione di un modellodivisionale in toto. Visto l’attualeampliamento di business all’estero, èstata adottata la soluzione che cipermetterà di mantenere sia lacontinuità dell’azienda, che inprospettiva, di perseguire unsignificativo sviluppo in nuovi mercati”.In effetti, mentre il modello funzionaleprevede la suddivisione al primo livellodelle funzioni fondamentali, quellodivisionale si differenzia per la presenzaal primo livello di singole divisioni chevengono responsabilizzate sulle variearee di buisiness.“Era necessaria una spinta forte allearee Ict ed estero – continua Antonini -,quelle che nei prossimi anni sarannopiù soggette ad evoluzioni. In questomodo abbiamo avuto anche lapossibilità di inserire nuove figure, oltreche valorizzare quelle già presentiaffidando loro incarichi importanti”. Quindi responsabilizzazione eassegnazione di ruoli strategici. “Inambito ICT – sottolinea -, un’area dibusiness storica per la società ed inforte evoluzione, abbiamo creato unadivisione per raggiungere specifichearee di mercato, al fine di interpretaremeglio le richieste dei clienti e di offrireloro le migliori soluzioni tecnologichedisponibili sul mercato. Puntiamo aportare una quota significativa delvolume d’affari in contesti nonnazionali, anche in virtù delle condizionisocio-economiche del nostro Paese,

La nuova struttura organizzativa Imet Spa

Dopo attente valutazioni e riflessioni, per la societàarriva il sistema misto funzionale-divisionale

Ingegner Sergio Antonini

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confidando sull’esperienza nei diversisettori specifici”. Nell’ambito della copertura radio Gsmrdal 2001 Imet ha realizzato molteplicitratte per la copertura radio della reteferroviaria italiana; nelle energiealternative negli ultimi 4 anni hacostruito grandi impianti di produzionedi energia elettrica da fonti rinnovabiliper oltre 100 Mw di potenza; nelle Tlc,sia per reti fisse che mobili, dove èrintracciabile il background storico

dell’azienda, ha in atto partnership dirilievo con le più importanti aziende delsettore; ed infine, negli impianti disicurezza del traffico, ha contribuito allarealizzazione di gran parte degli impiantidella rete autostradale nazionale.“Grazie a queste conoscenze -sottolinea Antonini - pensiamo di poteressere competitivi sul mercato e dipoter partecipare ad appalti rilevantianche all’estero. L’elemento distintivo di Imet è sempre

stato quello di anticipare i competitornell’interpretazione dell’evoluzione delmercato, attivandosi prontamente pergarantire elevata competenza tecnico-professionale, oltre che organizzativa.Lavoriamo per essere sempre un passoavanti, questo è ciò checontraddistingue Imet”.

Fra. Me.

Di seguito le principali variazioni della struttura organizzativa della società IMET Spa, ad aprile 2012.

In ambito corporate, vengono introdotte due divisioni:

Divisione Ict, la cui direzione è affidata a Luca Bersani, già direttore commerciale dell’area. L’obiettivo di tale area, a carattere fortemente specialistico, è quello di rispondere in modo efficace ed efficientealle richieste del mercato ICT in continua evoluzione, pertanto comprende le aree Approvvigionamenti, ServiziGenerali - Crediti e Commerciale, la cui direzione rimane in capo a Luca Bersani; l’area Customer Services(Operation ed ingegneria d’offerta ICT), la cui responsabilità è affidata all’Ingegner Gianni Ferrari e l’area diBusiness Development sotto la supervisione dell’Ingegner Renato Rossetto.

Divisione Estero, la cui direzione è affidata all’Ingegner Emanuele Mari e che a seguito del nuovo incaricolascia la Direzione Ingegneria ed IT.Tale Divisione nasce in accordo alla politica di sviluppo di Imet nel mercato estero e comprende le aree Operation,Qualità-Sicurezza, Amministrazione e Approvvigionamenti.

In ambito di direzione Ingegneria, Innovazione e sistemi:- Passaggio dell’Ingegner Emanuele Anzelmo dalla carica di Direttore Operations Italia a Direttore Ingegneria,

Innovazione e Sistemi. La nuova area direzionale sovrintende le aree Ingegneria (Estero, TLC, Trasporti, EnergieRinnovabili), sistemi IT e coordina il Comitato Scientifico per la ricerca e lo sviluppo.

In ambito di direzione commerciale:- La Dott.ssa Francesca Faccendini, oltre alla carica di responsabile ufficio legale e relazioni esterne, assume le cariche

di Direttore Commerciale e Direttore Commerciale Energie Rinnovabili. - Nomina di Aldo Felappi a Senior Advisor nelle aree Ingegneria, Innovazioni, IT e Commerciale.

In ambito di direzione operation:- Ridefinizione delle linee operative in TLC, Energie Rinnovabili e Sistemi, Trasporti e Impianti Tecnologici.- Nomina dell’Ingegner Flavio Ciani a Direttore Operations, lascia la carica di ROL Trasporti/Energie Rinnovabili.- Nomina dell’Ingegner Santarelli Sandro a Responsabile Operations Line Energie Rinnovabili e Sistemi, lascia la carica

di Project Manager Trasporti.- Nomina del Geometra Luciano Tracucci a Responsabile Operations Line Trasporti ed Impianti Tecnologici, lascia la

carica di Program Manager Large Accounts.

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La nuova struttura organizzativa Imet Spa

Il 24 e il 25 febbraio scorsi, presso ilcentro congressi dell’Hotel Giò diPerugia, si è tenuta la Convention Imet2012 (vedi foto sopra). L’evento èstato l’occasione per presentare a tuttoil management gli ottimi risultaticonseguiti nel 2011 dalla società e percondividere il piano di sviluppodell’azienda nei prossimi anni.All’evento hanno partecipatopersonaggi illustri del mondoindustriale ed accademico. Tra questi,l’ingegner Emilio Gallocchio,presidente del consorzio IntrasystemsScarl - di cui Imet Spa è socio -, cheha sottolineato il forte legame con lasocietà e le grandi opportunità disviluppo nei mercati esteri, grazie alla

collaborazione di partner di sicuraprofessionalità ed esperienza. Ilprofessor Franco Vatalaro, docentedella facoltà di Ingegneriadell’università di Roma Tor Vergata emembro del comitato tecnicoscientifico Imet, ha invece ricordato leattività di ricerca e sviluppo in corsocon l’azienda negli ambiti Tlc e Ict.Infine, il professor Franco Cotana,docente della facoltà di Ingegneriadell’università di Perugia e membro delcomitato tecnico scientifico Imet, haillustrato il progetto della torreenergetica ambientale multifunzionalee le attività di ricerca e sviluppo incorso con l’azienda negli ambitiImpianti ed Energia.

Convention Imet 2012

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Si rafforza l’attività dell’azienda rivoltaai mercati internazionali dell’azienda;un’area di business, indirizzataall’estero, partita da poco più di unanno con la Francia, ma che è destinataa pesare sempre più sul fatturato.L’azienda stima infatti di passaredall’attuale 3% di prodotto, a oltre il20% nel 2013. Visto lo scenario deimercati a livello nazionale, in questomomento è di fondamentale importanzaper la società mettere in atto unapuntuale diversificazione geografica.L’azienda ha deciso di rivolgersi inparticolare verso il Nord Africa e alMedio Oriente dove sono rintracciabiliinteressanti possibilità di crescita. “In Italia - spiega Marino Di Bernardini,responsabile marketing & salesdevelopment Imet Spa -, il quadro dei

mercati aziendali legati alletelecomunicazioni, all’energia e aitrasporti, sono in una fase avanzata diprofondo cambiamento, determinandouna diminuzione degli investimenti, unaumento della concorrenza qualificata euna contrazione dei margini operativi.Una attività di diversificazionegeografica era quindi necessaria permantenere tutti i parametri aziendali inequilibrio”.

Come si esplica l’attività dell’aziendaall’estero?In particolare oggi la società punta adacquisire mercato in Nord Africa, nellaPenisola Balcanica, in Turchia e nellaPenisola Araba, dove ha già in attoimportanti partnership, tenendo anchein considerazione delle profondedifferenze culturali e di etica di businessche si andranno ad incontrare in questiPaesi. Infatti in questa fase iniziale disviluppo stiamo procedendo con moltacautela, per non disperdere le nostrerisorse.

State stringendo degli accordi?Per fare questo ci stiamo avvalendo dicollaboratori di sicura professionalitàed esperienza del settore. Sempre suquesta linea, stiamo sviluppandosinergie di prodotto con aziende peraumentare il portafoglio della nostraofferta e stiamo stringendo alleanze conimportanti gruppi industriali, sia italianiche esteri, che ci daranno la possibilità

di concorrere alla realizzazione diprogetti di rilievo.

Come intendete procedere?La nostra intenzione è quella difidelizzare i clienti con la presenzacostante e diretta, in loco, tramite lacostituzione di sedi che possano gestirei rapporti burocratico-amministrativi epartner locali.

Quali le più importanti trattative incorso?La prima riguarda la partecipazione aduna gara per le autostrade algerineinsieme a prestigiosi soci industrialiitaliani; in atto è anche la pre-qualificaper impianti tecnologici in ambitoferroviario in Marocco e Tunisia e lapartecipazione a progetti per larealizzazione di parchi fotovoltaici inNord Africa. Altre pre-qualifiche sono incorso per impianti tecnologici ferroviarinella Penisola Balcanica, per larealizzazione di impianti fissi di tranviein Turchia e per la realizzazione diimpianti tecnologici e di sicurezza nellaPenisola Araba.

Progetti futuri?Contiamo di accreditarci presso igrandi clienti della Penisola Araba per larealizzazione di impianti tecnologici e disicurezza

Fra. Me.

Business in crescitaverso l’estero

La società è rivolta in particolareal Nord Africa e al Medio Oriente

Marino Di Bernardini

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Nasce

L’esigenza dello sviluppo di energierinnovabili, in un contesto in continuaevoluzione, impone l’ideazione di unsistema di produzione energeticaflessibile, dotato di tecnologieall’avanguardia. Ne abbiamo parlatoinsieme al professor Franco Cotana,docente di ingegneria industriale edirettore del Centro nazionale di ricercasulle biomasse (Crb) istituito dalministero all’Ambiente pressol’università di Perugia. Il professor Franco Cotana e il CentroInterunivesitario di ricercasull’inquinamento da agenti fisici(Ciriaf), diretto dal professor FrancescoAsdrubali fanno parte del Comitatoscientifico di Imet.

Professore, come nasce il progettodelle Torri energetiche ambientalimultifunzionali (TEAM)?Così come nel Medioevo, le torrirappresentavano la sede del potereeconomico e politico, allo stesso modo

oggi, tramite il progetto TEAM, saremoin grado, in un unico sistema, dialimentare le utenze energetichelimitrofe da un punto di vista elettrico etermico, sia in estate che in inverno,oltre a fornire servizi ambientali edinformativi all’area.

Qual è lo scopo del progetto?Propone la realizzazione di un sistemaintegrato di reti intelligenti, inconnessione reciproca, che consenta dierogare servizi energetici, ambientali edinformativi alle utenze produttive:telegestione, tele e radiocomunicazione;monitoraggio ambientale, acustico edelle vibrazioni; telecontrollo adinfrarosso per rilevazione incendi edantintrusione, videosorveglianza eilluminazione a Led.

Che cosa prevede?La torre energetica ambientalemultifunzionale adattata alle areeproduttive è il risultato dell’integrazionedi differenti tecnologie di produzione dienergia rinnovabile, concentrate in unastruttura antisismica composta da unfusto rastremato alto oltre 30 m, con undiametro da 15 a 10 m ed un cappellodel diametro 20 m alto 4 m. Alla basedella torre è presente un locale tecnicoper l’alloggio del motore endotermico diproduzione energetica e di un sistemadi upgrading del biogas a biometano.Attorno al fusto della torre saràpossibile allestire un’area di servizio, aforma di anello, da adibire ad esempio aristorazione, raggiungibile attraverso unascensore esterno panoramico.

Parliamo delle tecnologie che lacompongono…La copertura del cappello della torre e

parte della superficie laterale inferioredel fusto sarà rivestita da pannellifotovoltaici di tipo innovativo per unapotenza totale intorno ai 200 Kilowatt(Kw). Tali pannelli sono caratterizzati dauna colorazione scura della superficieesterna della vetrata fotovoltaica equindi in grado di assorbire laradiazione solare trasformandola inenergia elettrica e calore. Lasciandouna intercapedine tra la vetrata e latorre, il riscaldamento diurno dellasuperficie fotovoltaica creerà unacorrente ascensionale dell’aria,garantendo una ventilazione degli edificilimitrofi.

Come si inseriscono invece il minieolicoe il geotermico? Sulla cima della torre è posizionata unaturbina eolica ad asse verticale ad altaefficienza e silenziosa per una potenzadi 30 Kw, mentre la climatizzazione deilocali delle attività limitrofe alla torreavviene sfruttando un sistema di pompedi calore a sonde geotermiche conaccumulo idrico. I pali di fondazionedella struttura vengono realizzatiinglobandovi all’interno delle sondegeotermiche a bassa entalpia,attraverso le quali scorre il fluidotermovettore, sfruttando così il terrenocome serbatoio termico per alimentarela pompa di calore.

Quanto al serbatoio di accumulo idrico?Si realizza ai piedi della torre, integratoalle opere di fondazione, un bacino digrande capacità per l’accumulodell’acqua piovana, recuperataattraverso le tubazioni di gronda dallecoperture degli edifici limitrofi. Oltre acostituire una risorsa in termini diimpiego per l’irrigazione, il bacino

Un progetto integrato e sostenibileLe torri energetiche multifunzionali erogherannoanche servizi ambientali ed informativi

Professor Franco Cotana

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costituisce altresì un accumulo termicoed energetico significativo sfruttato dalsistema delle pompe di calore.

Come avviene invece l’accumulogravitazionale?In condizioni di soleggiamento ottimaleviene alimentata da fotovoltaico unapompa a portata variabile e prevalenzapressoché costante, in grado ditrasferire l’acqua dal serbatoio diaccumulo alla base della torre, alserbatoio di accumulo gravitazionale,posto in cima alla torre, all’interno delcappello. In condizioni notturne peresempio, l’acqua viene turbinataproducendo energia idroelettrica.

Sono applicabili anche diversisistemi…La sommità della torre costituiscel’alloggiamento per numerosi dispositivielettronici, realizzati tramite un routerwireless, antenne per laradiocomunicazione mobile, ripetitori etelecamere ad infrarosso per lavideosorveglianza notturna, oltre chesistemi di illuminazione a Led e sistemidi monitoraggio ambientale per larilevazione degli inquinanti che vengonorilasciati in atmosfera dal trafficoveicolare. Alla base sono presenti deimicrofoni per la misurazione in continuo

del livello equivalente di rumore.

E la caldaia a biomassa?A integrazione del sistema di pompe dicalore si impiega una caldaia diadeguata potenza alimentata a cippato opellet, dotata di accumulo termico diappropriata capacità e provvista di unserbatoio di stoccaggio interrato.Attraverso una coclea la biomassa vienecaricata in camera di combustione.Dovendo la torre assicurare unacontinuità del servizio per le utenzetermiche, la caldaia può essereutilizzata come sistema di emergenzaper coprire eventuali picchi costituiti dacarichi termici invernali estremamenteelevati. Sarà possibile anche un sistemaconsortile di raccolta e depurazionedelle acque reflue civili e industriali, undigestore anaerobico da raccoltadifferenziata dalle attività produttivelimitrofe.

Dove verrà alloggiato il digestoreanaerobico?Il fusto della torre, cavo, costituisce unacubatura impiegata come digestoreanaerobico della frazione organica delrifiuto solido urbano. L’organico chequotidianamente conferiamo negliappositi cassonetti per la raccolta delrifiuto umido viene conferito alla base

della torre dove è presente un sistemache, dopo aver triturato e miscelato lamateria organica, provvede a caricarloin testa al digestore. All’interno diquest’ambiente, perfettamente sigillato,la biomassa viene attaccata dai batterimetanigeni che producono un biogasricco di metano e che, per questo,costituisce una risorsa energeticasignificativa. Il digestato prodotto verràessiccato e poi commercializzato comefertilizzante per i nostri campi, al postodei fertilizzanti di origine chimica. Ilbiogas, bruciato in cogeneratore da 330Kw elettrici, consente la produzionecombinata di energia elettrica o calore;oppure mediante upgrading si producebiometano da immettere nella rete delgas naturale.

Quali sono i campi di applicazione delprogetto TEAM?Può essere applicato a qualsiasicontesto e in qualsivoglia città, previaindividuazione del luogo migliore diinstallazione. Sono in corso didefinizione adattamenti della torre aservizio di altri contesti, come quellorurale, ma anche ferroviario eaeroportuale.

Francesca Mencarelli

Simulazione di paeasaggio con Torri Energetiche Ambientali Multifunzionali

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1) fotovoltaico2) ventilazione naturale3)minieolico ad asse verticale4) pompe di calore geotermiche5) pali di fondazione con sonde geotermiche6) serbatoio di accumulo idrico7)serbatoio di accumulo gravitazionale8) sistemi di comunicazione Smart information system (Sis)9)sistemi di videosorveglianza ed anti-intrusione

10) sistemi di illuminazione a LED11) sistemi di monitoraggio ambientale12) sistemi di monitoraggio del rumore e delle vibrazioni13) sistemi di monitoraggio del traffico e dei trasporti e

produzione di energia elettrica14) caldaia a biomassa15) sistema consortile di gestione delle acque reflue con

fitodepurazione16) digestore anaerobico

TEAM è il risultato dell’integrazione di differenti tecnologie di produzione di energia rinnovabile:

Il progetto TEAM è seguito in Imet dall’Ing. Luigi Menzà, responsabile ingegneria energie rinnovabile ([email protected])

Centro di Ricerca sulle Biomasse - Università di Perugia - Brevetto Depositato n. 27/2011 - Tutti i diritti riservati, riprodizione vietataBiomass Research Centre - University of Perugia - Pending patent n. 27/2011 - All rights reserverd, strictly confidential

Schema di principio del modello

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Il nostro comitato scientifico per la ricerca e lo sviluppo stasvolgendo, insieme ai propri esperti ricerche e studi perpotersi proporre sul mercato con i più avanzati prodotti eservizi.Sta inoltre seguendo progetti negli ambiti Tlc, Ict e il progettodi sperimentazione della Torre energetica ambientalemultifunzionale (Team), e sta sviluppando, in collaborazionecon un importante studio di progettazione, un sistema per laproduzione di energia rinnovabile attraverso impianti a biogasdi piccola-media taglia (dai 30 ai 150 Kw). L’impianto,alimentato da biomasse agricole e agroindustriali, è in faseavanzata di industrializzazione, dato che il prototipo in scala(circa 3 KWe di potenza) ha fornito risultati eccellenti in terminidi alta efficienza, elevati tempi di ritenzione di solidi, limitatoingombro, elevata flessibilità nell’utilizzo delle biomasse eridotti costi sia d’investimento che di gestione da partedell’utente. I vantaggi, rispetto ai prodotti già esistenti sulmercato, sono numerosi:

• Semplicità: la semplicità consiste non solo nellarealizzazione e quindi nella estrema riduzione dei tempi delcantiere ma soprattutto nella gestione dell’impianto, infatti,l’impianto è completamente automatizzato;

• Prestazioni: l’impianto assicura rese costanti con tempi diresidenza dei solidi (il materiale che produce biogas) molto alti;

• Flessibilità: l’impianto, per le sue caratteristiche progettuali erealizzative, può essere alimentato, nel corso degli anni,anche con miscele di substrati in ingresso differenti daquelle iniziali;

• Prezzo/Prestazioni: il costo dell’impianto e i ridotti consumienergetici permetteranno un ritorno dell’investimentoinferiore del 30-40% a quello previsto per gli impianti dibiogas oggi esistenti sul mercato.

Entro il mese di settembre il prodotto sarà pronto per lacommercializzazione.

Luigi Faccendini

Prototipo di reattore di impianto abiogas in fase di industrializzazione

Lavori del comitato scientifico

La ricerca Imet negli ambiti Tlc, Ict ed energia

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Nell’ambito delle telecomunicazioni(Tlc) e dell’Information communicationtechnology (Ict), Imet Spa rappresentaun player di riferimento nazionale. Lasocietà è improntata nella progettazionee realizzazione di reti e sistemi di Tlc, inparticolare di quelli di nuovagenerazione - Next generation network(Ngn) -, e nella fornitura di soluzioniglobali che soddisfino le esigenze inambito Ict delle aziende di piccola,media e grande dimensione. Perraggiungere questi obiettivi, l’aziendaha creato uno strumento strategico, chesi esprime attraverso un appositocomitato scientifico per la ricerca e losviluppo, teso a studiare soluzioniinnovative, coniugate a una costantericerca dell’eccellenza nellerealizzazioni, per essere punto diriferimento nelle fasi di analisi,progettazione e sviluppo. Abbiamo chiesto al direttore della

divisione Ict Imet Spa, Luca Bersani,quali sono gli obiettivi futuri dellasocietà in questi settori consideraticentrali.“Il settore delle Tlc rete fissa - spiegaBersani - rappresenta un’area dimercato in cui è possibile rintracciare lamaggiore crescita, anche in vista dellosviluppo della fibra ottica. Imet inquesto ambito agisce con flessibilità,potendo disporre della completezzadelle specializzazioni, appoggiandosi aimaggiori operatori nazionali, comeTelecom, Wind, Fastweb e BritishTelecom. Parte di questo mercatoricadrà di riflesso sui costruttori ditecnologia radio mobile: Huawei,Ericsson e Nokia Siemens, dove sonoprevisti forti investimenti per

l’implementazione della tecnologia Longterm evolution (Lte). In quest’ultimoambito Imet è leader per il mercatoitaliano, potendo vantare rapporticommerciali consolidati, sia con icarrier che con i costruttori”. Attualmente l’area Ict per Imet siposiziona sul mercato della voce conuna capacità specifica nel settore deicall center e dell’unifiedcommunication, realizzando progetti didimensione medio-alta per clienti dellafascia top.“Ma nel breve temine – prosegueBersani - abbiamo l’intenzione dicompletare la nostra area di azionecoprendo il mercato delle Pmi e diverticalizzare la nostra proposta nelsettore dell’integrazione IP con la

Il futuro nei settoridelle Tlc e IctDa maggio 2012 Imet ha una nuova sede direzionale nel cuore di Milano

Luca Bersani

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domotica, offerta su cui si stannoorientando le nuove costruzionialberghiere della categoria luxury e leristrutturazioni dei borghi medioevalitrasformati in Resort con Spa e campida golf, per una clientela d’elite”. Per il futuro la società sta pensando diinglobare nell’organizzazione dellerealtà ad alto valore innovativo, dei verie propri incubatori tecnologici, gestiti in

maniera flessibile e dinamica, rivolti allosviluppo delle competenze necessarieper affrontare il mercato dei prossimianni. “La telefonia - continua Bersani - staandando verso le soluzioni di mobilitàintegrata. Il telefono del futuro sarà unAPP che si scaricherà su uno smartphone o tablet, con la crescentenecessità di trasportare sempre più

flussi di comunicazione su reti locali ewi-fi. Il ruolo della società saràcaratterizzato dalla capacità diprogettare e realizzare le infrastrutturedi trasporto locale”. Per Imet sarà quindi fondamentaleconsolidare e sviluppare il ruolo disystem integrator e di generalcontractor, proponendo ai propri clientiun’offerta a trecentosessanta gradi che,partendo dell’analisi dei bisogni, sia ingrado di progettare, realizzare emantenere le nuove soluzioni dicomunicazione. “Il programma di marketing e sviluppodel business Ict – sottolinea Bersani -prevede quindi di intensificare lapresenza dell’azienda sul territorio, nonsolo da un punto di vista geografico,ma anche relazionale. Un aspettoimportante sarà anche rappresentatodalla partecipazione alle grandi gared’appalto che vedranno come soggettofinale Expo 2015. A tal proposito,l’apertura della nuova sede a Milano, va proprio in questo senso”.

Fra. Me.

Nelle foto: a sinistra la sala riunioni, in alto un ufficio direzionale e sopra la facciata del palazzo che ospita al 4°piano la nuova sede Imet di Milano

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Abbiamo nuovi progettiper il futuro

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Nel settore delle EnergieRinnovabili, in veste di EPC e diGeneral Contractor (acquisizione didiritti di superficie e diautorizzazioni, realizzazionedi progetti) Imet SpA, ha un ruolo dinotevole evidenza nel mercatoitaliano con la realizzazione diimpianti per la produzione dienergia elettrica per oltre 100 MWp.La collaborazione con importantiproduttori permette di elaboraresoluzioni idonee a qualsiasicostruzione. I progetti realizzati ed

in fase di realizzazione pongonoImet SpA in un ruolo significativonel contesto italiano sia per lafornitura di impianti “chiavi inmano” che per la realizzazione,come installatore, di impianti terzidi grandi dimensioni. Per poterrealizzare tutto questo ènecessario l’utilizzo sinergico dellepiù recenti tecnologie:dall’elettronica alle strumentazionidi misura e telecontrollo finoall’Information Technology. Imet SpA propone la realizzazione

di impianti fotovoltaici, eolici ebiogas di ultima tecnologia. La presenza capillare sul territorioitaliano, attraverso numerosi centrioperativi, permette la correttainterazione con le autorità locali perla gestione della permessisticanecessaria alla realizzazione degliimpianti, la velocità nellarealizzazione e soprattutto lasuccessiva manutenzione deglistessi.

Impianti Fotovoltaici, Eolici e Biogas(Per tutti gli impianti si offrono soluzioni personalizzate di finanziamenti e leasingsalvo approvazione dell’Istituto di Credito erogante)

www.imetspa.itE-mail: [email protected]