Il reporter-Figline-Giugno 2012

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GIUGNO 2012 I n Brasile è stata sgo- minata una banda di sei ladre: tutte bion- de, alte e sexy. La po- lizia, quando le ha arrestate, non ha fatto la foto segnaletica: ha fatto direttamente il calendario! Se venissi derubato da un omaccio peloso chiederei alla polizia di riportarmi a casa la refurtiva. Se invece mi derubasse una stangona bionda andrei dalla polizia per chiedere di riportarmi a casa solo la ladra! Infatti queste ladre bra- siliane in pochi mesi hanno fatto 50 colpi. Loro non avevano delle vittime, avevano dei clienti. Per essere derubati da loro ci voleva la prenotazione come all’Asl per farsi un prelievo del sangue. “Può venire domani a derubarmi?”. “Domani sono impegnata! Passo fra un mese”. “Grazie, se poi si libera un posticino prima mi ten- ga in considerazione, eh!”. Diciamo la ve- rità: alcune professioni sono sgradevoli, se poi chi le pratica è anche fisicamente sgraziato è un’aggravante. Il mio dentista sembra un lottatore di sumo. Mi fa pau- ra solo a guardarlo, figurati quando mi mette le mani in bocca. Se come dentista avessi Pamela Anderson sarebbe com- pletamente diverso: “Dovrei farle l’ane- stesia”. “No, dottoressa, non me la faccia, con lei voglio sentire tutto!”. Insomma, spero che anche in Italia, come in Brasile, la criminalità dia spazio alle belle don- ne! Basta con questi malviventi piccolini, inquartati, dai tratti animaleschi. Solo a vederli camminare per strada verrebbe voglia di dargli l’ergastolo! Io voglio una malvivente che abbia il fisico di Belen Rodriguez, che quando la polizia la va ad arrestare esca dal bunker mostrandoci la farfallina! Questa sì che è criminalità! *Comico Andrea Muzzi* Criminali sì, ma sexy L’indimenticato Prandelli si prepara alla sua prima grande sfida da ct: scattano gli Europei SPORT LA MISSIONE DI CESARE PAG.23 Guida all’estate in città B ypassata (quest’anno è proprio il caso di dirlo) la primavera, è tempo di fare i conti con caldo e afa. È l’estate, bellezza. Già, ma estate non significa solo temperature impazzite. La bella stagione porta con sé una se- rie di spazi e appuntamenti per vivere Firenze e dintorni come negli altri mesi dell’anno non è possibile fare. Così, alla spicciolata tornano (o sono già tornati) la spiaggia sull’Arno, le iniziative nelle piazze e gli eventi in luoghi solitamente off limits. Possibilità in grado (forse) di far scordare il caldo anche a chi in cit- tà ci resterà tutta l’estate. Sicuramente da non scordare (pena multe, quelle sì sgradite tutto l’anno) è il ritorno della Ztl estiva, che resterà in vigore fino a settembre inoltrato. E poi ci sono quelli che approfittano dell’estate per trovare un impiego stagionale. Il “solito” ca- meriere? Anche, ma non solo: si cerca- no tate disponibili a trasferte e contadi- ni part-time. PAGG.10-11 di Ferri - Zarrilli Fontanelli, nuovi arrivi nel bicchiere PAGG.20-21 FOTO: ANDREA BARGHI Periodico d’informazione locale. Anno VI n.42 del 2 Giugno 2012. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10 Figline, Incisa, Reggello, Rignano Il Giornale nel tuo Comune EDIZIONE DEL V ALDARNO F. NO • 18.509 COPIE Dopo anni di abbandono, a primavera 2013 Casa Petrarca riaprirà le porte al pubblico INCISA LA CASA DEL POETA PAG.6 Il Valdarno Volley ha chiuso la stagione al quarto posto: parla la “baby” Puccini A TUTTA PALLAVOLO PAG.25 La parola al nuovo sindaco, che sceglie di puntare subito l’attenzione sulle esigenze dei cittadini RIGNANO PAG.5 Chi va, chi viene: istruzioni per la bella stagione PRIMO PIANO PAGG.2-3 Bilancio: un 2011 coi conti in regola Figline PAG.4 Scuola e servizi sociali: questi i primi due obiettivi della nuova amministrazione Benucci REGGELLO PAG.7 Costruzioni Opere Civili e Industriali Costruzioni Opere Civili e Industriali DISPONIAMO IN PRONTA CONSEGNA: SAN DONATO IN COLLINA Terratetto con giardino, posizione panoramica, otti- me rifiniture. FIRENZE Via Del Gelsomino Appartamento 4 Vani. Prestigiose rifiniture. PER INFORMAZIONI 055 8348040 Via Roma, 37 - 50067 Rignano sull’Arno (FI) www.cocisrl.it Certificazione ISO 9001:2000 Attestazione SOA Tel. 055 8348040 1192108 1218649 LOCALITA’ LECCIO Appartamenti con box auto 3,5 e 4 vani QUALITÀ - eleganza - innovazione edificio a basso consumo energetico Via S. Lavagnini, 27/D - Sieci (FI) Tel 055.8363013 - 335 7019541 Fax 055.8363012 e-mail: [email protected]

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Il reporter-Figline-Giugno 2012

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GIUGNO 2012

In Brasile è stata sgo-minata una banda

di sei ladre: tutte bion-de, alte e sexy. La po-lizia, quando le ha arrestate, non ha fatto la foto segnaletica: ha fatto direttamente il calendario! Se venissi derubato da un omaccio peloso chiederei alla polizia di riportarmi a casa la refurtiva. Se invece mi derubasse una stangona bionda andrei dalla polizia per chiedere di riportarmi a casa solo la ladra! Infatti queste ladre bra-siliane in pochi mesi hanno fatto 50 colpi. Loro non avevano delle vittime, avevano dei clienti. Per essere derubati da loro ci voleva la prenotazione come all’Asl per farsi un prelievo del sangue. “Può venire domani a derubarmi?”. “Domani sono impegnata! Passo fra un mese”. “Grazie, se poi si libera un posticino prima mi ten-ga in considerazione, eh!”. Diciamo la ve-rità: alcune professioni sono sgradevoli, se poi chi le pratica è anche fisicamente sgraziato è un’aggravante. Il mio dentista sembra un lottatore di sumo. Mi fa pau-ra solo a guardarlo, figurati quando mi mette le mani in bocca. Se come dentista avessi Pamela Anderson sarebbe com-pletamente diverso: “Dovrei farle l’ane-stesia”. “No, dottoressa, non me la faccia, con lei voglio sentire tutto!”. Insomma, spero che anche in Italia, come in Brasile, la criminalità dia spazio alle belle don-ne! Basta con questi malviventi piccolini, inquartati, dai tratti animaleschi. Solo a vederli camminare per strada verrebbe voglia di dargli l’ergastolo! Io voglio una malvivente che abbia il fisico di Belen Rodriguez, che quando la polizia la va ad arrestare esca dal bunker mostrandoci la farfallina! Questa sì che è criminalità!

*Comico

Andrea Muzzi*

Criminali sì,ma sexy

Aliquote, scadenze e detrazioni:

tutto quello che c’è da sapere

sulla nuova imposta

VaDeMecUM

IMU, le “IstRUZIoNI”

PAGG.8-9

L’indimenticato Prandelli si prepara

alla sua prima grande sfi da da ct:

scattano gli Europei

sPORT

la MIssIoNe dI cesaRe

PAG.23

I big della musicasfi lano sul palco

concerti

PAG.26

Guida all’estate in città

Bypassata (quest’anno è proprio il caso di dirlo) la primavera, è

tempo di fare i conti con caldo e afa. È l’estate, bellezza. Già, ma estate non significa solo temperature impazzite. La bella stagione porta con sé una se-rie di spazi e appuntamenti per vivere Firenze e dintorni come negli altri mesi dell’anno non è possibile fare. Così, alla spicciolata tornano (o sono già tornati) la spiaggia sull’Arno, le iniziative nelle piazze e gli eventi in luoghi solitamente

off limits. Possibilità in grado (forse) di far scordare il caldo anche a chi in cit-tà ci resterà tutta l’estate. Sicuramente da non scordare (pena multe, quelle sì sgradite tutto l’anno) è il ritorno della Ztl estiva, che resterà in vigore fino a settembre inoltrato. E poi ci sono quelli che approfittano dell’estate per trovare un impiego stagionale. Il “solito” ca-meriere? Anche, ma non solo: si cerca-no tate disponibili a trasferte e contadi-ni part-time. PAGG.10-11

di Ferri - Zarrilli

Fontanelli,nuovi arrivi

nel bicchiere

PAGG.20-21

foto: anDrea barGhi

Periodico d’informazione locale. Anno VI n.42 del 2 Giugno 2012.N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10

Figline, Incisa, Reggello, RignanoIl Giornale nel tuo Comune

EdizionE dEl Valdarno F.no • 18.509 copiE

Dopo anni di abbandono, a primavera

2013 Casa Petrarca riaprirà le porte

al pubblico

IncIsa

la casa del poeta

PAG.6

Il Valdarno Volley ha chiuso

la stagione al quarto posto:

parla la “baby” Puccini

a TUTTa PaLLaVOLO

PAG.25

La parola al nuovo sindaco, che sceglie

di puntare subito l’attenzione

sulle esigenze dei cittadini

RIgnanO

PAG.5

Chi va, chi viene: istruzioni per la bella stagione

pRIMo pIaNo

PAGG.2-3

Bilancio: un 2011coi conti in regola

Figline

PAG.4

Scuola e servizi sociali: questi

i primi due obiettivi della nuova

amministrazione Benucci

ReggeLLO

PAG.7

Costruzioni OpereCivili e IndustrialiCostruzioni OpereCivili e Industriali

DISPONIAMO INPRONTA CONSEGNA:

SAN DONATO IN COLLINATerratetto con giardino,posizione panoramica, otti-me rifiniture.FIRENZE Via Del GelsominoAppartamento 4 Vani.Prestigiose rifiniture.

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Il Reporterè un periodico di 8 edizioniche mensilmenteviene distribuito da in 216.486 copie

Il Valdarno piace ai turisti: luoghi d’arte e cultura, luoghi di perdizione glamour (leggi outlet), la campagna toscana lontana ma non troppo dal caos cittadino. E così sono 865.288

i pernottamenti registrati nel 2011, numeri secondi solo a quelli del capoluogo che giustificano l’iscri-zione dei comuni del comprensorio nell’elenco regionale delle località turistiche e città d’arte. Arrivano dal Nord Europa, con olandesi e tede-schi in testa, arrivano da ogni parte d’Italia, senza contare i moltissimi della “toccata e fuga” in Val-darno, di passaggio durante un tour della Toscana o un soggiorno fiorentino. Da quest’anno dovran-

no contribuire al mantenimento e - si spera - al miglioramento dei servizi turistici a tutto tondo. Dopo Rignano e Reggello, la tassa di soggiorno è entrata in vigore anche a Figline e Incisa c’è gran-de attesa per la prima alta stagione dell’imposta, al termine della quale se ne potranno misurarne i be-nefici. Ma è estate anche per chi resta: feste, sagre, notti all’aperto, musica, teatro, cinema ad allietare le serate valdarnesi, soggiorni e campi estivi per bambini ed anziani. E magari un’occasione per ri-scoprire il patrimonio della propria terra, grazie alla collaborazione nata tra i musei del Valdarno e quelli del Chianti.

l’INchIesta. Dall’intrattenimento all’accoglienza

Turismo e cultura, anche questa è estate

Andrea Tani

Un esercito di 157.552 persone, oltre tre volte tanto la popolazione residen-

te. A tanto ammonta il numero di turisti re-gistrati nelle strutture ricettive dei quattro comuni del Valdarno fiorentino nel corso del 2011, per un totale di 865.288 presen-ze. Lo spaccato che emerge dal rapporto annuale elaborato dai Servizi statistici della Direzione sviluppo economico pro-grammazione e turismo della Provincia di Firenze è quello di un territorio ad altissi-ma vocazione turistica, per di più in cre-scita. Vuoi per la posizione - a due passi da Firenze, ma nella tranquillità della cam-pagna toscana - vuoi per le attrattive che sicuramente non mancano, Figline, Incisa, Reggello e Rignano mettono insieme nu-meri che temono pochi rivali in provincia, eccezion fatta per l’inarrivabile capoluogo. Non a caso i quattro comuni sono entrati a far parte dell’elenco regionale delle lo-calità turistiche e città d’arte. Figline capi-tale, con 73.308 arrivi e 528.705 presenze complessive, dove per “arrivi” si intende il numero di volte che i clienti si presenta-no presso le strutture ricettive (che dunque può essere maggiore del numero effettivo di persone, visto che chiunque può torna-

re più volte sul territorio) e per “presenze” il numero di nottate trascorse negli eser-cizi. Il settore extra-alberghiero va per la maggiore, con 456.266 delle presenze to-tali. Tendenza opposta a Reggello, nume-ricamente secondo comune della vallata, dove gli alberghi registrano 175.869 delle 228.731 presenze. Gli arrivi sono 61.947. Segue Rignano con 82.979 presenze per 14.249 arrivi, quindi Incisa con 24.873 e 8.048. La preferenza generale è però di nuovo da attribuirsi al settore extra-alber-ghiero (556.405 presenze totali contro le 80.152 degli alberghi) e d’altra parte non poteva essere diversamente: in Valdarno sono sette gli hotel intesi in senso canoni-co, contro le 71 strutture extra-alberghiere, 167 camere contro 1.927. Turisti in gran parte stranieri - Paesi Bassi, Germania e Regno Unito i più rappresentati - ma non mancano gli italiani, con Lazio, Piemon-te e Lombardia in testa alla pari. Cresce, dicevamo, l’appeal turistico del Valdarno: se rispetto al 2010 gli arrivi sono in lie-vissima flessione, le presenze salgono di oltre 80mila unità, segno che la permanen-za media sul territorio si è prolungata di diversi giorni.

I datI. I quattro comuni sono secondi solo al capoluogo

Un fiume di visitatori per il “Valdarnoshire”

Inizia la prima estate della tassa di sog-giorno alla valdarnese. Laddove non

arrivano più i fondi delle casse comunali, saranno i turisti stessi a versare un contri-buto modesto - da 50 centesimi a 3 euro a persona per notte - utile a finanziare la manutenzione dei siti di interesse turistico, lo sviluppo di itinerari e iniziative, la pro-mozione del territorio. L’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve ha fatto da apripista introducendo l’imposta il primo gennaio di quest’anno. Dallo stesso giorno la tassa si paga a Reggello e Rignano, anche se sol-tanto con l’arrivo della bella stagione - e dunque dei flussi turistici - si riuscirà a va-lutarne l’impatto, e nella primavera scorsa anche Figline ed Incisa si sono accodate a completare il quadro valdarnese. Il rego-lamento è grossomodo lo stesso per tutti. Ogni ospite verserà direttamente al gestore delle strutture ricettive un contributo com-misurato alle caratteristiche e ai servizi offerti (banalmente, più stelle ci sono, più si paga). Vale per ogni tipo di struttura: al-berghi, campeggi, ostelli, case per ferie, af-fittacamere, case vacanze, residence e agri-turismi. Sono esentati i ragazzi sotto i 16 anni, le comitive di studenti, i disabili, gli

accompagnatori, chi è in viaggio per moti-vi di lavoro e, naturalmente, i residenti nei rispettivi comuni. Il ricavato dovrà essere corrisposto trimestralmente direttamente dai gestori alle casse pubbliche. Servirà a finanziare la ristrutturazione, l’adegua-mento, la manutenzione e il recupero del-le strutture turistiche dei beni culturali e ambientali e dei siti d’interesse, a coprire le spese legate ai flussi di visitatori, a pro-muovere nuovi itinerari, far nascere punti di informazione e sportelli per i turisti, for-mare professionisti qualificati da impiegare sul territorio, potenziare le infrastrutture. A mali estremi (la scarsità di risorse) si prova a rispondere con rimedi dall’impatto mor-bido: si spera che pochi spiccioli in più per notte non scoraggino i turisti dal raggiun-gere il Valdarno e se le presenze saranno in linea con quelle degli ultimi anni, il gettito nelle casse comunali diventerebbe conside-revole. La stessa soluzione è già stata adot-tata praticamente in tutta la Provincia, oltre che nel capoluogo, da Calenzano, Bagno a Ripoli e Impruneta, al Chianti fiorentino e senese e anche nel versante aretino della vallata (Bucine, Cavriglia, Pergine) se ne parla con insistenza.

la NovItÀ. È stata introdotta lo scorso gennaio

Via alla prima stagione della tassa di soggiorno

/A.T./A.T.

I “forestieri” sono in aumento e l’imposta di scopo ha cominciato

a funzionare, ma c’è un ricco programma pure per chi resta

Anno VI n.42 del 2 Giugno 2012

Il Reporter del Valdarno F.no raggiunge 18.509 famiglie nei Comuni di Figline, Incisa, Reggello, Rignano.

2 Giugno 2012 il giornale nel tuo comune

Page 3: Il reporter-Figline-Giugno 2012

Non è solo di chi arriva e di chi parte: l’estate è anche di chi resta. E visti i

tempi che corrono sono sempre più nume-rosi quelli costretti a farlo, o almeno ad accorciare le vacanze. Non sarà come ri-lassarsi in qualche meta esotica, ma tra fe-ste all’aperto e sagre per ogni gusto, eventi culturali, sportivi o semplici passeggiate all’aria aperta anche in Valdarno è stagio-

ne di movida. A partire dalle sagre, che qui riescono letteralmente a spostare le fol-le. Inaugura la storica ‘Sagra del porcino’ organizzata dall’Usd Palazzolo che andrà avanti fino a metà giugno in attesa del bis di fine luglio. A Rignano è tempo invece di ‘Chiocciola e ranocchio’, a giugno per la regia dell’Us Rignanese, a Cellai già si pensa alla ‘Sagra del tartufo’. E poi quelle

che furono le Feste dell’Unità, sempre mol-to partecipate sul territorio. A Reggello il giorno più atteso è quello della ‘Festa euro-pea della birra’ che quest’anno taglia il tra-guardo del decennale: un’Oktoberfest fuori stagione in programma nella prima metà di luglio. Bis in vista per la Notte bianca, dopo il debutto dello scorso anno. Teatro e cine-ma all’aperto non mancheranno così come i concerti, dalla classica nelle location più suggestive al rock e l’elettronica nei locali e nelle piazze. Previsto il ritorno anche del-le ‘Notti dell’archeologia’, la rassegna pro-mossa dalla Regione Toscana che lo scorso anno toccò l’area archeologica di Castelluc-cio per una visita guidata e la biblioteca di Reggello per una conferenza. C’è poi chi in estate passa più tempo degli altri in città:

i bambini e gli anziani. Anche per loro le iniziative non mancano. I centri estivi per i più piccoli stanno per iniziare. Ce n’è per tutti, da quelli diurni nelle scuole comunali a quelli organizzati dalle parrocchie, com-presi i soggiorni di una o più settimane, fino ai campi di perfezionamento gestiti dalle società sportive. L’Auser locale si occuperà come sempre dei nonni e delle loro vacan-ze. Tarquinia, Lido di Camaiore, Andalo, Ischia e Rimini, sono le mete confermate dei classici soggiorni quindicinali che an-che quest’anno, c’è da scommetterci, faran-no registrare il tutto esaurito. E per chi non se la sente di allontanarsi troppo da casa ci sono sempre i soggiorni diurni a Vallom-brosa, apprezzati alla pari di quelli in riva al mare.

caleNdaRIo. Sagre per tutti i gusti, escursioni by night nei siti archeologici e gite alla scoperta dei dintorni

Un programma ad hoc per chi non va in vacanza Tra chi parte e chi torna ci sono anche molte

persone che non si muoveranno. È per loro

che sul territorio vengono organizzati eventi di ogni

genere: dal cinema alle mostre fino ai centri estivi

Dodici musei, dieci Comuni, una sola rete. Nasce il ‘Sistema museale terri-

toriale del Chianti e del Valdarno fiorenti-no’. Una sinergia già attiva dal 2009 in via sperimentale, adesso istituzionalizzata ed attesa alla prova dell’estate con l’obiettivo di promuovere i beni storici, artistici ed archeologici e favorirne la fruizione della più ampia utenza possibile, dai turisti, ai residenti agli studiosi. Dopo l’esperienza in chiaroscuro delle due reti precedenti - il Sistema museale territoriale del Chianti fiorentino e del Sistema territoriale delle verdi terre di Toscana (costituito dal Val-darno più Greve e Bagno a Ripoli) - si è pensato di dar vita ad un organismo uni-co, più completo ed efficiente. La prova generale è dell’agosto 2011, quando per la

prima volta venne attivata ‘Immagini e sa-peri’, una speciale card valida per l’ingres-so libero in tutti i musei del sistema fino all’autunno successivo al costo di 5 euro. Il passepartout della cultura torna anche in questa stagione e consentirà di visitare il Museo d’arte sacra della Collegiata di Santa Maria a Figline, il Museo Masaccio d’arte sacra di Cascia e quello dell’Abba-zia di Vallombrosa a Reggello, la Raccolta di antiche scagliole dalla collezione Bian-co Bianchi a Rignano e il Museo d’arte sacra presso l’Oratorio del Crocifisso ad Incisa. Oltre alle gallerie valdarnesi, rien-trano nella convenzione anche il Museo di San Casciano in Val di Pesa, il Museo d’arte sacra di San Francesco a Greve in Chianti, l’Antiquarium di Sant’Appiano a

Barberino Val d’Elsa, il Museo del Tesoro di Santa Maria a Impruneta, il Museo di arte sacra e il Museo Emilio Ferrari della cultura contadina a Tavarnelle Val di Pesa e l’Oratorio di Santa Caterina delle Ruote

a Bagno a Ripoli. Scopo principale: pro-muovere il patrimonio di una terra dalla smisurato potenziale turistico, espresso solo in parte. Il Sistema si occuperà dun-que di avviare campagne di comunicazio-ne con un occhio di riguardo per il digita-le: sito internet, notiziari online, guide, un servizio coordinato di informazioni sullo stato delle attività museali, il calendario degli eventi, delle mostre e delle iniziati-ve. Proprio su questo fronte si prevedono altre novità, con l’organizzazione di espo-sizioni temporanee e mostre tematiche, eventi, incontri e itinerari comuni, la rea-lizzazione di progetti specifici per le scuo-le e per le fasce più svantaggiate, l’adesio-ne alle campagne ministeriali, regionali o provinciali.

esposIZIoNI & co. Il “passepartout” permette di godere del patrimonio artistico a un prezzo ridotto

Una sola card per dodici musei e dieci comuniQuello d’arte sacra a Figline, quello di Masaccio a Cascia e la raccolta di antiche scagliole a Reggello: sono solo alcuni dei luoghi coinvolti nell’iniziativa

/A.T.

/A.T.

3FIGLINE • INCISA • REGGELLO • RIGNANO

Page 4: Il reporter-Figline-Giugno 2012

Un discreto avanzo e conti in regola con i severi det-tami del Patto di stabili-tà. Dall’altra parte, poca

libertà di spesa, sempre meno soldi in arrivo dai trasferimenti statali e regionali, con la prospettiva con-creta di veder azzerati i contributi per importanti servizi amministra-tivi già da quest’anno. Il consiglio comunale di Figline ha approvato il bilancio consuntivo 2011 con 10 voti favorevoli e cinque contrari. Il rendiconto di gestione è il docu-mento che attesta le entrate e le spe-se sostenute dall’ente nell’esercizio finanziario dell’anno precedente. Viene redatto dalla giunta comu-nale e presentato al consiglio che deve approvarlo entro il 30 aprile di ogni anno. L’avanzo di amministra-zione lordo figlinese al termine del 2011 ammonta a 2.868.787 euro, così calcolato: il fondo di cassa al primo gennaio 2011 era di circa 10 milioni e 800mila euro. A que-sto vanno sommati i 14 milioni e mezzo di riscossioni incassate nel corso dell’anno solare e sottratti 17 milioni e 336mila di pagamenti. Il fondo alla fine del 2011 si è dunque ridotto a 7 milioni e 910mila euro. Gli attivi residui ammontavano a 24 milioni e 220mila euro e sommati al nuovo fondo salivano a 32 milioni e 131mila. I passivi residui erano invece 29 milioni e 262mila: la dif-ferenza tra i due restituisce l’avanzo lordo, che solo in piccola parte (il 25% circa) potrà però essere libe-ramente speso. I fondi già vincolati ammontano infatti a un milione e 944mila euro, ed altri 240mila sono impegnati per spese in conto capita-le, vale a dire investimenti di vario

genere. Restano dunque 683.877 euro, compresi alcuni crediti che de-vono ancora essere incassati, che al-meno potranno essere destinati alla realizzazione di alcune opere pub-bliche. “Quello del Comune di Fi-gline è un bilancio solido e sano che anche quest’anno ha passato l’esa-me del Patto di stabilità, rispettando i vincoli imposti a fronte di trasfe-rimenti statali sempre inferiori”, ha detto il sindaco Riccardo Nocentini

che poche settimane prima aveva assunto la delega al bilancio. “Un ‘bilancino’ più vuoto dell’invaso omonimo”, ha replicato dai banchi dell’opposizione la lista Salvare il Serristori-Udc, “ma quello che è più grave è che gli attivi sono di gran lunga inferiori agli investimenti de-stinati a migliorare la vivibilità del nostro territorio, programmati e mai eseguiti”. Di certo mai prima d’ora le prospettive erano parse a tinte così fosche: nel 2011 i trasferimen-ti statali si sono ridotti di 640mila euro (e non va affatto escluso che sia finita qui), idem quelli regionali destinati alle politiche sociali, pas-sati da 118mila a 42mila euro, con la previsione che nel 2012 saranno del tutto azzerati.

C’è un aiuto in più per le don-ne vittime di abusi: l’asso-

ciazione Artemisia, storica realtà fiorentina che dal 1991 combatte la violenza di genere, arriva a Fi-gline grazie ad una convenzione stipulata con il Comune per pro-muovere una serie di interventi in favore delle donne in difficoltà per maltrattamento fisico, psi-cologico, economico, violenza sessuale e persecuzione. Avrà un proprio sportello e i suoi opera-tori qualificati saranno attivi sul territorio. Secondo l’ultima inda-gine Istat, in Italia sono 6 milioni e 743mila le donne tra i 16 e i 70 anni che dichiarano di esser state vittime di violenza almeno una volta nella vita. Quasi una su tre. Ogni anno una media di 100 don-ne vengono uccise dal marito, dal fidanzato o da un ex. Il 93% delle donne che afferma di aver subito le violenze del partner dichiara di non aver denunciato i fatti alle autorità, percentuale che sale al 96% se l’autore della violenza non è il partner. Bisogna interve-nire nell’immediato e sul lungo periodo, attraverso programmi di formazione. E proprio di questo si occuperà l’associazione. Da una parte progetti ed iniziative di monitoraggio sulla realtà locale e campagne informative che pas-seranno anche attraverso incontri pubblici, dall’altra interventi di supporto, di primo aiuto e di in-dirizzo rivolti alle donne in situa-zione di pericolo: colloqui utili a valutare le situazioni a rischio e il loro grado di pericolosità, accom-pagnamento nell’attivazione degli interventi di protezione e tutela, consulenze legali e per il reinse-rimento lavorativo. Uno sportello

resterà aperto al pubblico per tre ore alla settimana. Tutte le profes-sioniste di Artemisia - psicologhe, psicoterapeute, avvocate, consu-lenti in materia di reinserimento socio-lavorativo e operatrici tele-foniche - mettono a disposizione le loro competenze in maniera volontaria. Per i casi più estremi l’associazione è pronta ad aprire le porte della sua casa-rifugio ad indirizzo segreto, dove vengono ospitate le donne, ed eventual-mente i loro figli, che devono ur-gentemente allontanarsi da situa-zioni di pericolo. Vista la natura

volontaria del servizio offerto, anche il costo della convenzione è assai contenuto: il Comune ero-gherà 4.500 euro per tutto il 2012, a titolo di rimborso spese per le attività.

FIglINe. Approvato con dieci voti favorevoli e cinque contrari il consuntivo dello scorso anno

Conti in regola per il bilancio 2011

Alberto Tonelli

Un aiuto alle donne in difficoltàla RealtÀ. Artemisia sbarca anche in Valdarno

Il primo cittadino: “Passato l’esame del patto di stabilità”.

L’opposizione: “Un ‘Bilancino’ più vuoto dell’invaso omonimo”

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4 Giugno 2012 il giornale nel tuo comune

Page 5: Il reporter-Figline-Giugno 2012

Daniele Lorenzini è il nuovo sin-daco di Rignano. Con il 51,9% di voti, 1.903 dei 3.966 espressi, il candidato designato dalle prima-

rie di lista ha vinto le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio scorsi. “Un risultato ecce-zionale - commenta il primo cittadino - con-siderando che correvamo da soli come Partito democratico - Riformisti toscani”. Espletate tutte le formalità durante il consiglio comu-nale che lo scorso 26 maggio ha inaugurato la nuova legislatura, possono entrare nel vivo i lavori della rinnovata giunta. “Un bel mix composto da persone autorevoli ed esperte a fianco di volti nuovi altrettanto autorevoli che da subito intende dare risposte concrete ai problemi amministrativi”, dice Lorenzini. Da dove partire? “Dai punti fermi del nostro programma elettorale. I servizi alla persona, sociali e sanitari prima di tutto. Ci siamo im-pegnati a garantire il livello attuale e se pos-

sibile migliorarlo, nonostante le difficoltà legate alle risorse messe a disposizione degli enti locali. Ma l’attenzione verso le fasce più deboli, gli anziani e le persone non autosuf-ficienti deve restare alta”. Questione calda a Rignano, le infrastrutture. “Anche queste al centro del programma: su tutte il completa-mento della circonvallazione e la realizzazio-ne della terza corsia autostradale. Ci stiamo già muovendo in questo senso, è fondamen-tale per dare a Rignano una centralità all’in-terno del territorio esteso del Valdarno e della Valdisieve”. Dunque dell’Unione di Comuni, altra faccenda per forza di cose prioritaria nell’agenda politica dei prossimi cinque anni. “Rignano dev’essere protagonista nel proces-so di rinnovamento avviato dall’Unione, an-che come raccordo tra il territorio valdarnese e quello della Valdisieve. Dobbiamo sostene-re e potenziare questa sinergia, creare servizi in comune che ci permettano di migliorare

la qualità razionalizzando la spesa”. E visti i tempi che corrono, i cittadini si aspettano ri-sposte anche e soprattutto in merito al lavoro. “Altro caposaldo del nostro programma - dice Lorenzini - il nostro compito è quello di at-tirare investimenti sul territorio, di qualsiasi

tipo purché con le dovute garanzie per dare risposte a chi non ha e a chi ha perso il la-voro. Penso ai giovani e penso anche a tutti i 40-50enni che all’improvviso si sono ritrovati senza un impiego, alla loro enorme difficoltà nel rientrare sul mercato”.

Dalle infrastrutture all’Unione dei Comuni, dai servizi

sociali e socio-sanitari al sostegno ai più deboli:

questi i punti forti del suo programma

Daniele lorenzini

Lorenzini: “Al primo posto le persone”

Andrea Tani

RIgNaNo/1. A colloquio con il sindaco che si è recentemente insediato in municipio

Rignano la rossa. Dietro all’affermazione - netta - del Partito democratico, sceso in campo e vincitore in so-

litaria, si registrano i buoni risultati di due delle altre tre li-ste concorrenti, collocate anch’esse dalla stessa parte dello scacchiere politico, il centrosinistra. Chi ne esce con le ossa rotte è invece l’unica lista di centrodestra. L’altra notizia è il dato drammatico dell’affluenza, ferma al 57,83%. In un parlamentino ridimensionato dai 16 seggi della legislatura precedente ai 10 attuali, i vincitori se ne aggiudicano sette, gli altri uno a testa per le tre liste di opposizioni che siede-ranno nel nuovo consiglio ciascuna con il proprio candida-to sindaco. Ci sarà dunque Marco Giuliani, leader della li-sta civica ‘Rignano passione in comune’ nata dall’alleanza tra Sel e Idv: 688 i voti raccolti, pari al 18,76%. Cinquat-

tottenne da più di trenta residente a Rignano dove ha già ri-coperto ruoli politici, Giuliani venne eletto consigliere nel 2002 e dopo qualche mese nominato assessore nella prima giunta Magherini. Al termine del mandato, nel 2007, con-fluì prima nella Sinistra democratica e quindi nella neonata Sel. Una manciata di voti più indietro la ‘Sinistra di Rigna-no’, lista nata dall’accordo tra Rifondazione comunista e i Comunisti italiani: 675 voti, il 18,41%. Sarà rappresen-tata dalla candidata a sindaco Silvia Bonini, quarantacin-quenne insegnante alla scuola dell’infanzia rignanese nota in zona per il suo impegno sindacale proprio nel settore scolastico e nel sociale. Sostanziale tenuta per la sinistra che nelle consultazioni del 2007, unita ai Verdi, ottenne a Rignano il 20,6%. Un seggio anche per Michele Matro-

ne, candidato sindaco del ‘Centrodestra per Rignano’, lista sostenuta da Pdl, Udc e Lega Nord. Il risultato però lascia l’amaro in bocca: 400 voti tondi, il 10,91%. Meno della metà del 23,9% ottenuto dalla Casa delle libertà alle am-ministrative del 2007. Matrone, consigliere uscente e da anni leader del centrodestra rignanese, ha 50 anni e lavora presso l’azienda pubblica ‘Quadrifoglio’. C’è un dato sul quale tutti dovranno riflettere: si sono presentati alle urne 3.966 dei 6.857 aventi diritto, il 57,83%. Un’affluenza più bassa di quasi 10 punti percentuali rispetto al dato nazio-nale, comunque scarso, inferiore di 10 punti abbondanti di quella registrata alle elezioni del 2007 (68,5%), a sua volta più bassa ancora di 10 punti rispetto alle amministrative del 2002 (78%).

Ma nella roccaforte “rossa” l’affluenza continua a calareRIgNaNo/2. Buoni i risultati delle altre due liste di centrosinistra, mentre il centrodestra ne esce con le ossa rotte

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Page 6: Il reporter-Figline-Giugno 2012

Meno di un anno. En-tro la prossima pri-mavera la Casa del Petrarca dovrebbe

finalmente (e definitivamente) ri-aprire i battenti, restituita a nuovo e rispettoso splendore. Per troppo tempo in preda all’incuria, al punto che la stabilità stessa dell’edificio era a repentaglio, negli ultimi anni si è lavorato ad un ampio proget-to di recupero e restauro al quale manca adesso soltanto l’accelerata

Nuova vita per la casa del PetrarcaINcIsa. Entro la primavera del 2013 la struttura dovrebbe essere riaperta al pubblico

Alberto TonelliLa palazzina, collocata nel Castello, ospitò il grande poeta,

allora solo un bambino, quando suo padre Petracco

fu esiliato da Firenze. Dopo anni di abbandono l’edificio tornerà

al suo antico splendore grazie a una serie di interventi mirati

finale. Il progetto esecutivo è pron-to, nel 2013 la Casa inizierà una nuova vita, più all’altezza della sua secolare storia. Si trova nel Castel-lo di Incisa, una tra le prime “terre nove” fatte edificare dalla Repub-blica fiorentina all’inizio del 1300, l’antico insediamento dal quale nei secoli a venire sarebbe nata la cit-tadina. Ser Petracco, padre di Pe-trarca e guelfo bianco come Dante, fu esiliato da Firenze per motivi politici. Si ritirò ad Incisa, terra natia dei genitori, quando il pic-colo Francesco aveva appena sette mesi. “Lo avea la madre dalla terra di proscrizione ove ei nacque tra-sferito seco all’Incisa, de’ maggiori di lui antichissima sede, e […] qui lo educò fino al settimo anno”, rac-conta la lastra commemorativa fis-sata all’esterno. I primi interventi di recupero sono iniziati una deci-na di anni or sono, ma solo nell’ul-timo biennio si sono visti i primi risultati. A poco più di un anno fa risale il taglio del nastro di un cor-poso intervento da circa 600mila euro (ricavati per metà da finan-ziamento privato), 380mila per l’acquisizione di un appartamento attiguo e il consolidamento statico della struttura e altri 230mila per la realizzazione della sala convegni polivalente del seminterrato e la relativa passerella di accesso. Oggi è tempo di completare l’opera. È pronto e sta per andare in gara un progetto esecutivo da 908mila euro complessivi: 185mila per il camminamento storico esterno che dall’Arno conduce fino al Castel-lo, gli altri 720mila e spiccioli per casa Petrarca, finanziati al 60% da un fondo regionale per la cultura e per altri 60mila euro da un contri-buto diretto della Regione, in parte detentrice dell’immobile. L’edifi-cio è infatti di proprietà pubblica al 60% e la Regione detiene il 40% di questa porzione (l’ultimo piano e parte della cantina), mentre il re-stante 60% appartiene al Comune. La somma coprirà le spese di pro-gettazione e messa in sicurezza, la realizzazione delle finiture - dai pa-vimenti agli impianti -, degli arre-di, di un bagno all’interno dell’ap-partamento e di un altro complesso di bagni all’esterno, oltre che al re-cupero della piazzetta panoramica del Castello, oggi piazza Benassai. Il risultato? Tre unità con funzioni distinte ma interconnesse tra loro: la sala convegni nel seminterrato, il nuovo centro culturale al piano terra, un museo-archivio storico all’ultimo piano. Il cantiere aprirà il prossimo settembre e i lavori an-dranno avanti per 4-5 mesi.

È una passione senza barriere, peraltro molto sentita da que-

ste parti. Ad Incisa la pesca conta decine e decine di praticanti di ogni età, dai piccolissimi agli an-ziani. Gli spazi per praticarla non mancano e basta seguire il corso dell’Arno o dei suoi affluenti per trovarne di adatti a tutti. O qua-si. Per chi è costretto alla mobi-lità ridotta, avventurarsi lungo i torrenti o anche soltanto per le sponde fangose del fiume era una missione impossibile. Non lo è più dal 19 aprile scorso, quando è stata inaugurata una piattaforma per la pesca pensata proprio per i diversamente abili e le persone su sedia a rotelle. Si trova in riva all’Arno nell’area del campo di pesca di Lungarno La Pira, a due passi dal centro e con una bella vista sulle Fornaci. Un terrazzino affacciato sull’acqua formato da una pedana di legno con accesso diretto dal viale in terra battuta, protetto da una ringhiera di me-tallo. Insomma, un accorgimento assai semplice che ha richiesto una spesa modesta ma che ha aperto nuove opportunità per gli appassionati di questo sport. La storia della piattaforma è curiosa perché tutto nasce dalla precisa richiesta di un cittadino figline-se, Arduino Torricelli, da quattro anni costretto in sedia a rotelle ma non per questo disposto ad abbandonare il suo hobby. Le prove generali di Comune unico passano anche per segnalazioni simili e i due municipi si sono mossi all’unisono per individuare l’area più adatta. L’iter non è sta-to dei più semplici vista la mole di procedure da esplicare e c’è voluto quasi un anno per il via li-bera, con l’avallo dell’assessora-to all’Ambiente della Provincia. Strade, marciapiedi, scalinate. Ma le barriere architettoniche sono dovunque e possono rende-re impossibile anche un semplice passatempo. Almeno questo non lo è più.

Una piattaforma sul fiume

Pesca? Sì, ma senza barriere

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185mila euro serviranno al camminamento dall’Arno/A.T.

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6 Giugno 2012 il giornale nel tuo comune

Page 7: Il reporter-Figline-Giugno 2012

“Priorità ai servizi scolastici e sociali”Reggello. Il neosindaco è Cristiano Benucci, in passato già assessore e “numero due”

Andrea TaniVittoria annunciata

per Benucci che, assicura,

inizierà con “l’affrontare

i problemi più urgenti, quelli

legati al momento che stiamo

vivendo”. Il primo cittadino,

eletto con oltre il 60 per cento

dei voti, è un reggellese doc

e da tutta la vita si dedica

alla politica locale

Cristiano benuCCi

Il boom dei ‘grillini’ a Reggello si è sentito eccome. Con 1.199

voti, pari al 14,49% del totale, il Movimento 5 stelle è la seconda forza politica del nuovo parlamen-tino, nel quale siederà con due dei cinque consiglieri di opposizione: il candidato sindaco Tiberio Papi e Saverio Galardi, primo per le preferenze di lista. Un vero e pro-prio esordio col botto sulla scena politica reggellese, un exploit con pochi eguali anche nel pur ottimo risultato del Movimento a livel-lo nazionale. Era facile prevedere che la buona prestazione registrata un anno fa alle amministrative di Figline avrebbe avuto un seguito, ma forse nemmeno i più ottimisti si aspettavano proporzioni simili. Altri due seggi vanno al centrode-stra, rappresentato dalla lista civica ‘Nuova Reggello’: 949 i voti rac-colti, l’11,47% di quelli espressi. Una poltrona a testa per la candi-data sindaco e coordinatrice comu-nale del Pdl Elisa Tozzi e per Feli-ce Barillà. Con 541 voti la ‘Sinistra di Reggello’ ottiene il 6,54% e si aggiudica l’ultimo dei 16 seggi in consiglio comunale. Lo occuperà Andrea Calò, candidato alla carica di sindaco, da anni protagonista nel

panorama locale e già consigliere provinciale e consigliere uscente a Rignano. Restano fuori la lista ‘Ciari sindaco’ capitanata da Alfre-do Ciari della Lega Nord, in corsa insieme alla Lista civica Reggello (307 voti, il 3,71%) e ‘Uniti per un’altra Reggello - ecologisti e reti civiche’ che candidava il consiglie-re uscente Carlo Bastiani (268 voti, il 3,24%). Hanno votato 8.825 dei 13.159 aventi diritto, il 67,06%. Un’affluenza in linea col dato na-zionale ma in netto calo rispetto alle amministrative del 2007 quan-do si registrò il 74,93%.

Grande exploit del “Movimento 5 Stelle”

Alle urne boom dei “grillini”

zoom

Una vittoria annunciata ma netta al di là delle pre-visioni: Reggello si conferma roccaforte del cen-trosinistra ed elegge a primo cittadino Cristiano Benucci, già assessore prima e vicesindaco poi

nelle due precedenti legislature guidate da Sergio Benedetti. La lista ‘Democratici e riformisti per Reggello’ - un’ampia alleanza con il Pd in testa insieme a Psi, Idv, Sel ed esponenti della ‘Lista civica per Reggello’ - ottiene 5.005 voti, il 60,52% di quelli espressi. La nuova maggioranza conquista così 11 dei 16 seggi di cui si compone il nuovo consiglio. Restano in giunta Paolo Guerri e Daniele Bruschetini, già assessori nell’ultima legislatura Benedetti, completano la squadra di governo tre new entries: Giacomo Banchetti, Adele Bartolini e David Davitti. “Un risultato straordinario perché ci ha ri-conosciuto un consenso inimmaginabile alla vigilia, motivo di grande soddisfazione”, commenta il vincitore Cristiano Benucci. Trentasette anni, reggellese, laureato in scienze po-litiche alla Cesare Alfieri di Firenze, lavora come funzionario direttivo presso il Comune di Montespertoli e fin da giovanis-simo è attivo nella scena politica locale. Espletate tutte le for-malità con l’investitura ufficiale della giunta durante il primo consiglio comunale del 21 maggio scorso, il mese di giugno sarà quello in cui il nuovo corso entrerà a pieno regime. “Da subito ci concentreremo sui temi al centro del programma - spiega Benucci -, su tutti i servizi alla persona e alle famiglie. Ciò significa che i servizi scolastici e servizi sociali devono avere la priorità su ogni altra voce di spesa”. “Inizieremo ad affrontare i problemi più urgenti, quelli legati al momento che stiamo vivendo: un momento di grande difficoltà in cui le famiglie e le imprese e i cittadini soffrono per le condizio-ni economiche e sociali. Il nostro compito è dare risposte ai cittadini da subito secondo quel principio di solidarietà che ispirerà l’azione politica di governo del nostro Comune”. A metà strada tra la continuità con il recente passato e non pochi elementi di cambiamento, a Reggello si è aperta una fase rin-novata. I cittadini hanno scelto e come sempre ora tocca agli eletti dimostrarsi all’altezza.

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Page 8: Il reporter-Figline-Giugno 2012

salvadanaio

Sul modello F24 i cittadini dovranno così compilare due diverse righe: una con l’importo che va allo Stato, una con l’importo che resta al Comune. Il modello F24 può essere compilato con l’aiuto dei Caaf.SEPARATI E DIVORZIATI. Pa-gherà l’Imu non l’intestatario della casa, ma chi vi risiede stabilmente pre-via sentenza (sia o meno proprietario dell’immobile).ANZIANI E DISABILI. Sono i Co-muni a decidere se considerare come

Manca poco all’appunta-mento con l’Imu: il 18 giugno scade il termine per il pagamento della

prima rata della nuova imposta sulla casa introdotta dal governo con il de-creto “Salva Italia”. Ecco un vademe-cum per i tanti cittadini che ancora non sanno orientarsi tra aliquote e modelli F24, detrazioni e scadenze. Ci ha aiu-tati a compilarlo l’Ufficio regionale del Caaf Cgil.COME SI CALCOLA. Per calcolare l’Imu serve la rendita catastale della propria abitazione: si trova sull’atto di compravendita o si può richiedere in qualsiasi ufficio postale. La rendita ca-tastale va rivalutata del 5%. Il risultato deve essere moltiplicato per il coeffi-ciente deciso dal governo e pari a: 160 nel caso di abitazioni e pertinenze, 80 per uffici, 55 per fondi commerciali (il coefficiente di moltiplicazione massi-mo previsto dalla vecchia Ici era pari a 100). Il valore ottenuto è l’impor-to su cui vanno calcolate le aliquote dell’Imu.PRIMA CASA. L’aliquota base per la prima casa stabilita dalla “Salva Italia” è del 4 per mille. Ma i Comuni possono diminuirla o innalzarla di 2 punti entro il 30 settembre (per l’Imu “formato Fi-renze” vedi articolo sotto).SECONDA CASA. Per la seconda abitazione si applica un’aliquota del 7,6 per mille. La stessa aliquota viene ap-plicata ai negozi. Anche in questo caso

Arriva l’Imu, una guida per orientarsicasa/1. L’imposta punto per punto, per non perdersi tra aliquote, detrazioni e scadenze

Valentina Buti Un vademecum

per non farsi

cogliere

impreparati

a pochi giorni

dal termine

per il versamento

della prima rata

(18 giugno).

Tutti i consigli

per il calcolo,

le informazioni

sugli sgravi

e le agevolazioni

per anziani,

disabili e famiglie

i Comuni possono diminuire o alzare l’aliquota, stavolta di 3 punti, entro il 30 settembre.DETRAZIONI. Non è contemplata alcuna detrazione per la seconda casa. Gli sconti sono previsti solo per la prima. Il governo ha previsto una de-trazione base di 200 euro. Si possono detrarre inoltre 50 euro per ogni figlio residente nell’abitazione principale con età non superiore ai 26 anni fino a un massimo di 8 figli. La detrazione vale su un solo immobile per ogni nucleo familiare.SCADENZE. I pagamenti si possono rateizzare. Per la prima casa, nel 2012 sarà possibile pagare in due o tre rate. La prima rata scade il 16 giugno (ma il termine slitta al lunedì successivo, il 18), la seconda il 17 settembre, la terza il 17 dicembre. Per la seconda casa, due le rate previste: un acconto da versare entro il 18 giugno e il saldo entro il 17 dicembre. Il governo entro il 10 dicem-bre potrà ritoccare le aliquote base: i cittadini conosceranno l’importo de-finitivo da versare per l’Imu 2012 una settimana prima del saldo finale.MODELLO F24. Il pagamento si effettua con il modello F24. Il gettito dell’Imu proveniente dalle prime case resta di competenza dei Comuni. Nel caso delle altre abitazioni, va ripartito fra Stato e Comuni: la quota eraria-le pari a 0,38% sarà sempre perce-pita dallo Stato, indipendentemente dall’aliquota applicata dai sindaci. Imposta sulla prima casa al 4

per mille, un premio per chi affitta a canone concordato, stangata sulle case sfitte: è l’Imu “formato Firenze”, approvato nelle scorse settimane da Palaz-zo Vecchio. Il Comune ha deciso di lasciare inalterata l’aliquota base del 4 per mille stabilita dal governo per le abitazioni princi-pali. Invariata anche l’aliquota del 7.6 per mille sulle seconde case affittate a canone concorda-to. Queste, tra l’altro, pagheran-no solo la metà dell’Imu, ossia la parte che va allo Stato, men-tre riceveranno indietro la quota destinata al Comune. Per le case affittate a canone libero l’aliquo-ta sale invece al 9.9 per mille. E c’è chi teme che l’Imu possa es-sere “scaricata” sulle spalle degli affittuari. Conferma in tal senso sembra arrivare da un’indagine del portale Soloaffitti.it, che ha rilevato un rincaro per il 60% dei contratti stipulati in città da ini-zio anno. Aliquota al 9.9 per mil-le anche per i fondi commerciali. E non mancano le polemiche dei negozianti: Confesercenti calco-la che l’Imu costerà loro dal 70 al 130% in più rispetto alla vec-chia Ici. La vera batosta si avrà però sulle case sfitte: il Comune ha alzato al massimo l’aliquota, pari al 10.6 per mille. Quan-to si pagherà di Imu a Firenze? Prendiamo un 4 vani a Campo di Marte con rendita catastale di 723 euro. Se è abitazione princi-pale, a giugno si verserà una rata

da 142 euro (senza detrazione per i figli), contro i 172 euro della vecchia Ici. Se è seconda abita-zione, l’acconto di giugno am-monterà a 461 euro, contro i 265 euro di Ici. All’Isolotto un 4 vani con una rendita catastale di 309 euro non paga niente se è prima abitazione: l’imposta infatti am-monterebbe a 208 euro ma si an-nullerebbe con la detrazione base di 200 euro (se è inferiore ai 12 euro l’Imu non si versa). Come si vede, in caso di prima abitazione l’Imu di oggi è in linea di mas-sima meno onerosa dell’Ici di ieri. Rincari consistenti si avran-no invece sugli altri immobili. I più penalizzati? Secondo Fulvio Farnesi, responsabile regiona-le dei Caaf Cgil della Toscana, saranno “i single e pensionati”. Che senza detrazioni per i figli e con le pensioni bloccate “sen-tiranno maggiormente gli effetti della nuova imposta non modula-ta sul reddito”. Di “patrimoniale monca” parla anche Andrea Bru-netti, segretario dello Spi Cgil Lega Quartiere 5. L’unica conso-lazione? “L’accordo trovato con Palazzo Vecchio per tutelare gli anziani residenti in Rsa”, spiega Brunetti. A Firenze, infatti, non pagheranno l’Imu seconda casa sulla loro abitazione. A condizio-ne, però, che non l’abbiano data in affitto.

IN cIttÀ. Le scelte di Palazzo Vecchio

Quanto si pagherà a Firenze

/V.B.

abitazione principale la casa possedu-ta o in usufrutto ad anziani o disabili che abbiano la residenza in una Rsa o in una struttura di degenza di lungo corso.

più notizie su1187692

8 Giugno 2012

Page 9: Il reporter-Figline-Giugno 2012

“Sindaci costretti a fare i gabellieri”casa/2. Parla Claudio Fantoni, assessore al bilancio del capoluogo toscano

Valentina Buti

L’obiezione fiscale anti-Imu proposta dalla Lega? “Pura demagogia”. Ma se è un dovere per tutti pagare le tasse, “criticare è un di-ritto”. Specie se la nuova imposta sulla casa

lascia solo briciole ai Comuni e costringe i sindaci a ve-stire i panni di “esattori”. Ne è convinto Claudio Fanto-ni, assessore al bilancio in Palazzo Vecchio, che boccia il “pasticcio” fatto dal governo e rilancia l’idea che l’Imu “rimanga al 100% nelle casse comunali”.Assessore, Firenze lascia invariate le aliquote sulle prime case, ma è stangata su quelle affittate a canone libero e sulle sfitte. L’intento è tutelare l’abitazione principale, una proprietà relativa su cui spesso gravano mutui. L’Imu in questo modo costerà ai fiorentini meno della vecchia Ici. Lo stesso per quelle affittate a canone concordato, per cui si verserà solo la quota destinata allo Stato mentre il Co-mune rimborserà la sua parte ai proprietari. Quanto alle case sfitte, l’aumento dell’aliquota può essere conside-rato come un incentivo ad affittare. Sulle seconde case un aumento ci sarà, ma contenuto. A Roma e Milano si pagherà sette volte di più. Quale scelta politica dietro questa decisione?Vogliamo contenere la pressione fiscale a carico dei cittadini in un momento di gravissima crisi. È lo stesso principio che ci ha portato ad abbassare allo 0,2% l’ad-dizionale Irpef: darà ossigeno ai redditi e farà risparmia-re ai fiorentini 6 milioni di euro.

Perché, sia per l’Imu che per l’Irpef, non si è optato per un sistema di prelievo progressivo?Una patrimoniale vera può farla solo il governo centrale. I Comuni non hanno gli strumenti. Il nostro obiettivo adesso è gravare il meno possibile sui cittadini e conti-nuare a garantire i servizi. Ma abbiamo maglie strette. Le imposte aumentano per volontà del governo ma ai Comuni rimangono solo briciole e intanto i trasferimen-ti diminuiscono. A Firenze si parla di un taglio da 54 milioni. Non potevamo fare altimenti, pena il dissesto.Torniamo all’Imu, quanto renderà a Palazzo Vec-chio?Con l’Ici il Comune incassava dai cittadini 90 milioni di euro, più un trasferimento compensativo da 47 mi-lioni. Con l’Imu i contribuenti pagheranno 233 milio-ni, 100 milioni in più: di questi però 73 andranno allo Stato, mentre a noi resteranno solo 23 milioni in più. I dati confermano l’uso proprio che il governo sta fa-cendo dell’Imu, impiegato per far quadrare i conti dello Stato mentre i sindaci sono costretti a indossare i panni di gabellieri.I Comuni potranno rivedere le aliquote Imu entro il 30 settembre, il governo entro il 10 dicembre. Firenze cosa farà?Il governo è cosciente di aver sovrastimato il gettito dell’imposta per molti Comuni (di 2,5 miliardi secondo l’Anci, ndr). Se alla fine i conti non torneranno, lo stato “compenserà” con minori trasferimenti dando però alle

l’assessore ClauDio fantoni

L’amministratore boccia il “pasticcio” fatto dal governo.

“Inutile e dannoso invitare a non pagare le tasse, ma i problemi

ci sono e vanno affrontati. Come? Esigendo che le entrate

rimangano ai Comuni al cento per cento”

salvadanaio

amministrazioni in difficoltà la possibilità di alzare le aliquote. Una misura che mette in fortissimo disagio amministratori e cittadini, un vero pasticcio.Sta facendo un pensierino all’obiezione fiscale della Lega?È pura demagogia. Sarebbe stato meglio non abolire l’Ici prima. Ora è inu-tile e dannoso invitare a non pagare le tasse, siamo i primi in Europa per evasione fiscale. Ma i problemi ci sono e vanno affrontati.Come?Esigendo che l’Imu rimanga ai Comuni al 100%. Ogni amministrazione sarà responsabile della corretta gestione dell’imposta e delle risorse, da reinvesti-re in servizi per la collettività.

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Ztl estiva, ci (ri)siamo. Torna il divieto di circolazione nel centro storico dal gio-vedì alla domenica, dalle 23 alle 3 del mattino. Anzi, i semafori dei varchi te-

lematici si sono già riaccesi, a partire dal penul-timo weekend di maggio. E saranno in funzione fino al 16 settembre, salvo ulteriore proroga. Confermate le modalità dell’anno scorso, con due aree a traffico limitato: una più soft, compre-sa all’interno della cerchia dei viali di circonval-lazione, l’altra più strong, stretta tra Ponte alle Grazie e Ponte alla Carraia e tra Sant’Ambrogio e piazza Stazione. In questa zona, oltre alle auto, non è permesso il transito neanche alle due ruo-te, a meno che non siano elettriche o munite di pedali. Dal primo agosto, poi, si estenderanno le aree pedonali: niente più motorini in piazza Pit-ti, né tantomeno in via Guicciardini e lungarno Acciaiuoli, come annunciato da tempo. Salvo il corridoio per arrivare all’ospedale di Santa Ma-ria Nuova. E insieme alla ztl tornano anche le proteste degli esercenti del centro. “Attendiamo da due anni – dice il presidente di Confesercenti Firenze Uliano Ragionieri – di essere convocati

dall’assessore Mattei. Esattamente due anni fa gli sottoponemmo alcuni progetti alternativi alla ztl dura e pura che ogni anno si ripropone. Ma ci disse che era troppo tardi per la stagione e che avrebbe presto istituito un tavolo ad hoc”. Da al-lora, però – aggiungono - non si è visto neanche un comodino. Anzi, alcuni tavolini sono spariti per ordinanza. “Quelli di piazza Sant’Ambro-gio – avverte Ragionieri – sono solo i primi”. Nell’infinita querelle tra residenti e movida, alla fine sembrano averla spuntata i primi. E il par-roco, che per indurre le creature della notte a un po’ più di contegno aveva appeso sulla facciata della chiesa la parola “rispetto”, a lettere cubi-tali. Di problemi annosi come le navette o i bus notturni neanche a parlarne. “In un momento di

tagli drammatici come questo – annuncia l’as-sessore alla mobilità Massimo Mattei – non ci sono fondi per attivare un servizio del genere. Ma se ci arrivassero proposte concrete da parte delle associazioni di categoria saremmo ben lieti di prenderle in considerazione”. A patto che, si capisce, siano del tutto o quasi autofinanziate. “Se fossimo stati avvertiti per tempo – replicano gli esercenti – avremmo potuto trovare qualche sponsor”. Difficile mettere in piedi un’iniziativa del genere in corsa. “La ztl notturna non è l’unica soluzione – ammette Mattei – ma per il momen-to è la migliore che abbiamo a disposizione per conciliare le esigenze dei residenti con quelle del popolo della notte”. Destinate a rimanere nel cassetto, dunque, le mappe presentate da Confe-sercenti e Vivacity, le staffe di penetrazione, le “isole” a traffico limitato e via dicendo. Restano invece aperte altre possibilità, come la replica della convenzione con i parcheggi di struttura e i taxi, attivata lo scorso anno. In alternativa resta sempre il fai-da-te: ci si arrangia a parcheggiare oltre i viali e poi si va a piedi. Oppure si segue la nuova moda anti-crisi e si inforca la bici.

gUIda all’estate/1. Ripartita la ztl: dal giovedì alla domenica dalle 23 alle 3 del mattino

Il centro torna “off limits” di notte

Paola Ferri

I semafori dei varchi telematici resteranno accesi fi no al 16 settembre.

Confermate le modalità dell’anno scorso, con due aree a traffi co limitato.

“Confermate” anche le proteste degli esercenti. Per le navette non ci sono soldi

L’INIzIATIVA

Una patente a punti per i locali della movida. È il succo del “Patto per la città” proposto da Confesercenti Firenze al

Comune, nel tentativo di trovare una soluzione costruttiva alla nightlife “distruttiva” che, a cadenza settimanale, invade il cen-tro storico. Dalle foto del Dante oltraggiato dai bisogni fisiolo-gici di un giovane ad oggi, infatti, poco è cambiato. E a poco sono serviti proclami e ordinanze comunali contro le promozio-ni 3x2 e simili, messe in atto da alcuni locali. Da qui l’idea di darsi un regolamento a punteggio, sul modello di quanto già in fase di sperimentazione a Torino. Ogni locale parte da 20 punti,

quanti quelli della patente di guida. Ogni infrazione costa un numero variabile di punti: da due per la sporcizia nei paraggi a sei per schiamazzi e somministrazione di alcolici dopo l’orario consentito. Chi brucia tutto il “capitale” sarà costretto a tirare giù il bandone un’ora prima del dovuto. Chi invece si dimostre-rà virtuoso potrebbe essere premiato da un’apertura prolungata di mezz’ora o un’ora. A valutare ci penserà la polizia municipa-le, tenuta a relazionare ogni quattro mesi agli uffici comunali. La novità, però, sta nel fatto che il patto non è a senso unico (infrazioni uguale sanzioni), ma presuppone la collaborazione

attiva degli esercenti. E una volta firmato il patto, “i gestori che non rispettano le regole saranno espulsi dall’associazione”, garantisce Confesercenti. Il documento è già stato sottoposto al vicesindaco con delega allo sviluppo economico Dario Nar-della e alla comandante della municipale Antonella Manzione. Basterà l’autodisciplina dei locali a fermare “l’orda barbarica” dei nottambuli? Difficile dirlo. Ma intanto le prove di dialogo tra esercenti e amministrazione proseguono su Facebook, dove il patto per la città ha una pagina dedicata: si chiama “Buona notte Firenze!”. Più che un nome, un buon proposito.

È quanto prevede il “Patto per la città”: premi e decurtazioni in base al rispetto (o meno) delle regole

Una patente a punti per i locali contro la nightlife “distruttiva”

attualità

Per il momento questaè la soluzione miglioreper far convivereresidenti e movida

/P.F.

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15/06/12 al 30/06/12

10 Giugno 2012

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“Un’estate è sempre eccezionale, sia essa calda, fredda, secca o umida”, scriveva Flaubert. E allora perché preoccuparsi di un inizio di stagione un po’ titubante se

con l’arrivo del mese di giugno, qualsiasi siano le condi-zioni atmosferiche, alza il bandone la maggior parte dei locali all’aperto della città? Evviva, grideranno in molti, riversandosi nelle strade e nelle piazze, dove ad aspettarli ci saranno eventi e novità, tutti racchiusi in quel grande contenitori chiamato “Estate Fiorentina”. Ma quali sono i luoghi di questa estate? Per non sbagliare, Il Reporter lo ha chiesto al fautore di questi tre mesi da vivere in città, ovvero Riccardo Ventrella, che si era accollato questo ar-duo incarico anche lo scorso anno. Il primo luogo della mappa di Firenze open air è certamente Easy Living, alias “la spiaggina”, che ormai da diversi anni offre la possibilità di spaparanzarsi al sole o più semplicemente di bere una birra al tramonto sotto gli alberi di piazza Poggi. “Stiamo studiando delle contaminazioni tra arte e sociale per far vivere ancora di più il contatto con la riva del fiume”, spie-ga Ventrella senza rivelare troppi dettagli. Meno verde ma sempre evergreen il Las Palmas di piazza Ghiberti. E poi “tornerà il bar alla vasca dei cigni alla Fortezza - continua Ventrella - oltre agli spazi in piazza dei Ciompi, all’Anco-

nella e in piazza Tasso davanti al circolo Aurora”. Novità per il chioschino che veniva allestito nottetempo sotto la loggia del Porcellino. “Quest’anno non sarà più lì ma si sposterà alla Loggia del Grano, dove alla somministrazio-ne verrà affiancato uno spazio tutto dedicato ai prodotti di giovani artigiani”. Dopo qualche tempo di pausa riapre i battenti anche la Limonaia di Villa Strozzi, in via Pisana, “dove verranno sfruttati al meglio tutti e tre gli spazi, ovve-ro il giardino, la limonaia stessa e il teatro sul tetto, luogo molto versatile che sarà utilizzato sia per la danza che per il teatro”. Novità anche per l’anfiteatro delle Cascine, che dopo una stagione troppo lunga e non molto riuscita nel 2011 quest’anno verrà riaperto concentrando la program-mazione in prossimità di grossi eventi in grado di fare da traino agli appunatementi minori, come il concerto dei Ra-diohead del primo luglio. Open air anche alle Murate, dove verrà riproposta la ricetta (vincente) del già sperimentato cinema in cuffia, “per ricreare un po’ quell’ecosistema di musica e film che la scorsa estate aveva avuto successo”. Verrà acceso un faro anche su Novoli, con l’apertura di Villa Pozzolini (viale Guidoni), dove i residenti del quar-tiere potranno trovarsi per frescheggiare. “È un tentativo per coinvolgere anche le periferie. Una mossa non facile ma alla quale teniamo tutti moltissimo”.

Da Easy Living a Las Palmas, dalla Fortezza alla loggia del Grano.

Programma ridotto per l’anfi teatro delle Cascine, mentre

riaprono la Limonaia di Villa strozzi e Villa Pozzolini a Novoli

gUIda all’estate/2. Piccolo tour nei luoghi che faranno da catalizzatori nei mesi più caldi

Firenze open air, tra spiaggia e piazze

Ludovica V. Zarrilli

la sPiaGGia Di san niCColÒ

NoN soLo sVAGo

La città si svuota in estate? “Nì”, ovvero sì e no. Perché se c’è chi non ne vuol sapere di rinunciare a mare e tintarella c’è anche

chi, a corto di soldi e con la crisi che si fa sentire, preferisce cogliere l’occasione e lanciarsi nella ricerca di qualche lavoretto stagionale, con l’idea magari di posticipare le ferie in bassa stagione. Il Reporter si è calato nei panni di un aspirante lavoratore e ha cercato di capire cosa offre il mercato a chi vuol mettere da parte qualche soldino nei mesi estivi. E in effetti di soluzioni ce ne sono diverse, perché con la calura aumenta la richiesta di certe figure. A cominciare dai classi-ci camerieri e barman, con il proliferare di locali all’aperto sempre

più affollati: spesso e volentieri i titolari attaccano sulle vetrine bi-gliettini per la ricerca di personale a tempo. Ma navigando in rete (in particolare sui siti specializzati nell’offerta/richiesta di lavoro) si trovano anche occupazioni meno scontate. A partire dalle baby sitter in trasferta. Proprio così. A onor del vero sono poche le mamme a poterselo ancora permettere, ma chi può va alla ricerca di una tata da portare al mare per controllare cosa fa il pargolo sulla spiaggia. Della serie, come farsi le vacanze guadagnando. Altra opzione molto get-tonata è andare a fare l’animatore, il cameriere, l’addetto alle pulizie e chi più ne ha più ne metta nei villaggi turistici. Versilia, Sardegna

e riviera romagnola le mete più gettonate, ma bisogna essere molto giovani: di solito le offerte parlano di candidati sotto i 30 o addirit-tura sotto i 25 anni. Ci vuole un patentino, ma anche il bagnino è un altro di quei lavori che va per la maggiore quando la gente ha voglia di fare un tuffo in piscina. Aperta a volenterosi di tutte le età invece l’opzione “woofer”, grande comunità online dove ci si può candi-dare come contadino part-time nelle aziende agricole biologiche di mezzo mondo. Ma attenzione, gli agricoltori odiano i perditempo, quindi se si parte con l’idea di far finta di zappare per poi godersi passeggiate nel verde, meglio rinunciare fin da subito.

Si allunga sempre più la lista di chi, invece di andare in vacanza, prova a trovare un impiego. Ecco qualche opportunità

A caccia dei lavori stagionali: cercasi tate in trasferta e contadini part-time

attualità

/B.B.

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Uno studio televisivo e radiofonico a portata di carrello. Un auditorium per eventi culturali a due passi dal-le vetrine dello shopping. E ancora

una libreria, un caffè bistrot con internet wi-fi free, food show e presentazioni di prodotti eno-gastronomici da gustare in prima persona e da rivedere sul web. Una rivoluzione multimedia-le promette di cambiare il volto del centro com-merciale Coop di Ponte a Greve, frequentato ogni settimana da settantamila persone. Dal 16 giugno apre i battenti nel punto vendita al con-fine tra Firenze e Scandicci “Ops”, acronimo che sta per Open Space: seicento metri quadra-ti distribuiti su due livelli che rappresentano il primo esperimento in Italia per liberare la casa della grande distribuzione dalla mera logica del consumo. La struttura aprirà presto al mattino, alle 6.30, per il momento caffè e cappuccino, e proseguirà con iniziative e attività fino alle 21, avendo però la possibilità di restare sveglia durante tutta la serata in occasione di eventi speciali, grazie all’entrata autonoma che affac-cia sul parcheggio. Sarà aperta sette giorni su sette, dal lunedì alla domenica. L’auditorium da settanta posti ospiterà un vasto programma di incontri con artisti, autori, esponenti politici, ripresi dalle telecamere e trasmessi in diretta web, radio e tv, grazie alla collaborazione con alcune emittenti locali (Controradio, Radio Toscana, Rtv38 e Toscana Tv, ma la famiglia potrebbe allargarsi ancora). In cantiere ci sono presentazioni di concerti, show case con musi-cisti e cantanti, corsi di gourmet ed esibizioni culinarie in cui i produttori locali potranno far conosce al pubblico reale, presente nel centro commerciale, e virtuale, collegato al sito inter-net www.opscentro.it, eccellenze gastronomi-

che toscane, insieme a degustazioni e consigli degli chef. Il centro ospiterà inoltre un set per la produzione di programmi televisivi, sala re-gia e studio radio-tv. E ancora pranzi, aperitivi nel punto ristoro gestito da Tuttobene di Campi Bisenzio, locale ai vertici della classifica del Gambero Rosso e premiato da Slow Food, e una libreria curata dalla Rinascita di Sesto Fio-rentino. L’idea è nata da un patto fra diverse

realtà fiorentine impegnate nella comunicazio-ne. Capofila del progetto è Sicrea, società che organizza eventi e produzioni multimediali, a cui si sono affiancate, tra le altre, Controradio e Web & Press edizioni. “È la prima esperienza del genere in Italia – spiega Maurizio Izzo di Sicrea – vogliamo andare oltre il modello del centro commerciale americano che mal si adat-ta al contesto del nostro paese. Non più un luo-go da raggiungere macinando chilometri per spendere meno, ma soprattutto uno spazio di aggregazione e socializzazione”. Gli ambienti al primo piano e al piano terra, dopo una breve avventura di una catena di abbigliamento, sono rimasti vuoti per anni. Adesso, dopo cinque mesi di lavori, torneranno ad animarsi. Non ci sarà un vero e proprio open-day, chiariscono i responsabili: niente inaugurazione in pompa magna, ma tanti appuntamenti tematici a invito per presentare la novità agli “abitanti” del cen-tro di Ponte a Greve.

Bandoni alzati dalla metà di questo mese: dal primo mattino alla sera (ma in occasioni speciali anche oltre),

sette giorni su sette, spazio a iniziative di vario genere. Ci saranno anche un set per la produzione

di programmi televisivi, studi radiofonici e un caffè bistrot con tanto di internet wi-fi free

Incontri, libri ed eventi: rivoluzione multimediale al centro commerciale

Gianni Carpini

la NovItÀ. A Ponte a Greve nasce “Ops”, una piazza aperta per dibattiti e presentazionifocus

Un luogodi aggregazionee socializzazione

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Firenze si tuffa nel futuro sviluppando una delle reti wireless tra le più ampie a livello nazionale ed euro-

peo. Il progetto, chiamato “FiWi-Fi”, nasce da un’intesa che vede in prima linea Palazzo Vecchio e Uni-versità. La collaborazione tra le due istituzioni è la conseguenza di una convenzione siglata nel 2006 pro-prio con lo scopo di creare una rete unitaria, che ha già portato negli anni scorsi a estendere l’infrastrut-tura di rete cittadina in fibra ottica a sedi universitarie e comunali. La piattaforma offrirà un sistema di contenuti gratuiti e illimitati che spaziano dal traffico alle news, dal meteo agli eventi, dalle notizie utili alla cultura, dallo sport alla “Firen-ze card”, oltre ai contenuti e servizi dei siti universitari. Cliccando sul tasto “with us” si potrà accedere liberamente, e senza alcuna auten-ticazione, al mondo dell’informa-zione. La rete wireless di Firenze, con questo progetto, arriva a coprire 120 aree della città tra centro e pe-riferia (l’elenco su www.ilreporter.it), dispiegando in un unico sistema circa 450 hot spot, i punti di accesso alla rete wifi (nel 2009 erano 12) “Si tratta – ha spiegato il sindaco Mat-teo Renzi – di una nuova scommes-sa sull’innovazione e sul dinamismo della città, che si aggiunge al portale Open data, alla possibilità di paga-re la mensa scolastica o una multa

on line, di salire sull’autobus con il biglietto elettronico o di pagare il parcheggio con il telepass. Vo-gliamo – ha aggiunto – dimostrare che l’innovazione tecnologica non è una cosa da addetti ai lavori ma può cambiare la vita quotidiana del-le persone”. FiWiFi offrirà un’unica porta di accesso per diversi modi di navigazione. Una volta andati al punto di accesso con il proprio pc o smartphone, si aprirà una scherma-ta con la rete Wifi. Cliccando sulle icone si potrà innanzitutto accedere liberamente a internet (due ore gra-tuite, anche frazionate, e 300 Mb di

traffico al giorno). Oltre alle solite credenziali via cellulare sarà possi-bile, per studenti e docenti, utilizza-re username e password dell’Uni-versità. In alternativa, per i cittadini utenti dei servizi on line del Co-mune, si potrà accedere attraverso l’identità già ottenuta presso gli Urp. Potranno poi accedere le deci-ne di migliaia di fruitori del circu-ito bibliotecario fiorentino (Biblio Paas) e della rete comunale Paas. In prospettiva saranno studiate an-che modalità di accesso ad hoc per i turisti. Il costo dell’investimento è stato di circa cinquantamila euro.

oN lINe. La rete wireless del capoluogo si allarga con il progetto “FiWiFi”

Internet gratis in 120 aree cittadineAntonio Passanese

“I rottamatori siamo noi”. Silenzio, parlano i grillini. Alle ammini-

strative, con le loro “facce nuove” han-no eletto quattro sindaci in tutta Italia. I sondaggi li danno come secondo schie-ramento del Paese. Un vero boom quello del Movimento 5 stelle fondato da Bep-pe Grillo. Che anche a Firenze, avverte il portavoce Alfonso Bonafede, “punta a diventare forza di governo”.Siete i nuovi rottamatori?Renzi vuole rottamare le persone. Noi la politica della casta e dei privilegi.Con voi ha vinto l’antipolitica?Siamo politici con la P maiuscola. Ren-diamo ai cittadini le loro istituzioni, con pochi soldi e senza finanziamenti pub-blici. I partiti non hanno più alibi.Riuscirete a governare?La governabilità la dà la fondatezza dei nostri programmi, nati dalle proposte

della gente e stesi da figure competenti.Il successo di Pizzarotti a Parma sem-bra dovuto anche ai voti del Pdl.I voti non sono di nessuno, solo della gente. Sa quanti politici trombati, di de-stra e di sinistra, mi hanno chiamato per farsi avanti dopo il nostro exploit? Chi ci strizza l’occhio si aspetta un ritorno. Con noi se lo possono scordare. Facciamo al-leanze solo coi comitati e i movimenti.

Grillo punta al Parlamento, come sce-glierà i candidati?A livello locale facciamo primarie inter-ne. Per le politiche aspettiamo direttive da Grillo. Organizzarci a livello naziona-le è la nostra sfida.Lei si candiderà?Sarà il M5s a dirlo.Nel 2009 corse per Palazzo Vecchio: andò male. Al prossimo giro?Stiamo già lavorando al programma. Sarà alternativo a quello di Renzi. Di-spiace che la città non abbia certezze sul-le intenzioni future del sindaco. Firenze merita un sindaco a tempo pieno.I vostri punti?No al tunnel Tav, no all’inceneritore a Case Passerini, no alla privatizzazione di Ataf.Ci sarà qualche sì?Più partecipazione dei cittadini, un si-stema di trasporto pubblico ecologico e sostenibile, investimenti in rinnovabili, istruzione e asili nido.

I grillini avanzano su Firenze“I rottamatori siamo noi”

/V.B.

alfonso bonafeDe

I politici“trombati”ci strizzanol’occhio

l’INteRvIsta. Il portavoce Alfonso Bonafede

politica

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14 Giugno 2012

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ISTITUZIONIarTIgIaNaTO e pmI a CONFrONTO SUl COmUNe UNICOInteressante incontro promosso da Cna al quale hanno partecipato i sindaci di Figline e Incisa

E’ stato un incontro molto partecipato quello orga-nizzato il 17 maggio scorso da Cna e al quale sono intervenuti i vertici provinciali della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media im-presa. L’argomento della serata era il Comune unico di Figline e Incisa e a spiegare i tratti salienti di questo progetto – che nelle ultime settimane è salito alle cro-nache nazionali - c’erano i sindaci Riccardo Nocentini e Fabrizio Giovannoni.“Il dialogo ed il confronto sono alla base di questo progetto di fusione – hanno commentato i sinda-ci – e serate come questa fanno bene sia a noi per comprendere le esigenze di tutte le categorie, sia ai cittadini per capire le ragioni che ci hanno spinto ad un percorso così importante. Come abbiamo spiega-to anche ai vertici della Regione Toscana, nessuno ci ha imposto di fare questo passo, ma lo abbiamo fat-to perché fortemente convinti che sia l’unica via per uscire da una diffusa impasse istituzionale che ha sol-tanto effetti negativi sulle nostre comunità. L’obietti-vo è quindi di creare un nuovo rapporto tra cittadini e

istituzioni e per questo nel progetto avranno un ruolo sicuramente importante anche l’artigianato locale e le piccole e medie imprese, che con grande curiosità ed entusiasmo ci hanno invitato a questo incontro”.Come già accennato, per Cna erano presenti i vertici provinciali ed in particolare il direttore di Cna Firenze Alessandro Farisei, il presidente dell’area sud-est Ful-vio Falorni ed il presidente provinciale di Cna Firenze, Mauro Fancelli. “La costituzione di un Comune unico rappresenta per le imprese l’occasione di una nuova organizzazione istituzionale verso una maggiore effi-cienza e semplificazione. C’è bisogno di attori politici e amministrativi che sappiano guardare a prospettive future che vadano oltre una angusta logica municipa-listica: ci auguriamo quindi che questo progetto vada presto a buon fine”.

ISTITUZIONIreFereNdUm CaSeNTINO: “eSITO NegaTIVO NON CI SCOraggIa”Nocentini e Giovannoni commentano il voto casentinese; intanto il percorso partecipativo entra nel vivo

A poche settimane dal referendum che lo scorso 7 maggio ha visto tramontare l’ipotesi di fusione di 13 Comuni del Casentino, i sindaci di Figline e Incisa – anch’essi impegnati in un analogo progetto con le

proprie municipalità – intervengono sul risultato ne-gativo emerso dalle urne.A votare sono stati 15.875 cittadini sui 38.290 iscritti nelle liste elettorali di Bibbiena, Capolona, Castel Fo-cognano, Castel San Niccolò, Chitignano, Chiusi della Verna, Montemignaio, Ortignano, Raggiolo, Poppi, Pratovecchio, Stia, Subbiano e Talla per una percen-tuale del 41,46: alla fine ha prevalso il voto contrario con il 56,43%, mentre i “sì” sono stati pari al 43,57; solo a Bibbiena e Castel Focognani – dai cui sindaci è par-tita l’idea di fusione - i cittadini hanno espresso parere favorevole al Comune unico del Casentino.“Il referendum casentinese merita un’analisi appro-fondita – hanno spiegato Nocentini e Giovannoni – anche se al momento possiamo dire che il nostro pro-getto e quello dei Comuni casentinesi hanno obiettivi simili ma con molti elementi di diversità, come del resto abbiamo potuto sentire direttamente dal sinda-co di Bibbiena che lo scorso 21 aprile fu tra i relatori del convegno che organizzammo a Incisa insieme ad Anci Toscana”.“Innanzitutto – hanno aggiunto i due sindaci - il numero di paesi coinvolti è assai diverso, 13 per il Casentino e solo 2 nel nostro caso; in più va consi-derata anche la differente estensione geografica: nell’aretino si è cercato di unire paesi lontani anche molti chilometri, mentre per Figline e Incisa si tratta di assoluta prossimità. Ma il tratto più distintivo risiede sicuramente nella condivisione del progetto, che per quanto ci riguarda ha sempre goduto di un consenso trasversale a tutte le forze politiche e alle associazioni presenti sul territorio”.“Dalle esperienze degli altri c’è sempre molto da imparare - hanno detto i due sindaci - ma noi non ci scoraggiamo, perché siamo convinti che questo pro-getto porterà grandi benefici a Figline e Incisa: sem-plificazione amministrativa, servizi più efficaci e più capillari sul territorio, ma soprattutto creazione di una comunità nuova che attivamente si rende protagoni-sta del suo domani”.

I sindaci di Figline e Incisa Valdarno hanno consegnato il 16 maggio scorso alla Regio-ne Toscana una lettera con cui chiedono alla giunta regionale di scrivere ed approvare una proposta di legge per fondere i due comuni. Nella Toscana dei campanili, che a conti fatti conta comunque meno comuni di molte al-tre regioni d’Italia (anche del nord), dove tanti in questi anni sono stati i Comuni che hanno stretto patti fra loro per gestire insieme alcuni servizi e dove sono già nate ventidue unioni di Comuni, ci sono amministrazioni che scelgono addirittura di fondersi. E’ il caso di Figline e Incisa nel Valdarno, che una volta uniti saranno i due Comuni più gran-di che si sono fusi ad oggi in Italia. Le nove pre-cedenti esperienze hanno infatti tutte riguar-dato comuni che, una volta nati, contavano comunque meno di 15 mila abitanti. E nessuna aveva interessato la Toscana. “Con la consegna di questa lettera – sotto-lineano i sindaci di Figline e Incisa, Riccardo Nocentini e Fabrizio Giovannoni - inizia uffi-cialmente il conto alla rovescia verso il refe-rendum consultivo per la fusione dei nostri Comuni”, che potrebbe svolgersi nel 2013 per andare quindi ad elezioni nel 2014. “Speriamo che possa essere un’idea contagiosa per tanti altri, in un’ottica di snellimento della macchina amministrativa e quindi di semplificazione dei servizi per i cittadini” aggiungono. “E’ una scel-ta coraggiosa, ma lungimirante – commenta

ISTITUZIONIFIglINe e INCISa ChIedONO FUSIONe: CONSegNaTa leTTera a regIONeA maggio i sindaci Nocentini e Giovannoni hanno chiesto il referendum al presidente della Toscana

Sede del Comune di Figline ValdarnoPiazza IV Novembre, 3Tel. 055.91251

A cura del Comune di Figline ValdarnoResponsabile: Samuele [email protected]

Figline informa

il presidente della Regione, Enrico Rossi – E’ un esempio virtuoso”. Insieme e su una scala più am-pia si possono infatti progettare e gestire meglio alcuni servizi, risparmiando anche: la stessa logi-ca con cui la Toscana, prima regione in Italia, ha recentemente messo mano al riordino degli enti locali, con una legge proposta dalla giunta ed ap-provata alla fine del 2011 dal Consiglio regionale che punta su un sistema fortemente incentrato sulle unioni dei Comuni, per una Regione più snella, meglio capace di rispondere alle sfide di un mondo globalizzato e più efficiente. Con con-tributi da 150 mila euro l’anno, per cinque anni, per i Comuni che si fonderanno ed altri contributi per quelli che sceglieranno un’unione.

“Ringraziamo la Regione Toscana per il sostegno che ha sempre dato al nostro progetto – dicono Nocentini e Giovannoni - Nessuno ci ha obbliga-to ad unirci. L’abbiamo scelto senza imposizioni dall’alto, fermamente convinti che sia l’unico modo per rendere le nostre comunità protago-niste del proprio domani”. Fare di due comuni da 17 mila e quasi 6.500 abi-tanti uno di oltre 23 mila e 98 chilometri quadrati consentirà a Figline e Incisa Valdarno di rispar-miare anche quasi 100 mila euro in costi della politica. E’ stato infatti calcolato che un sindaco in meno, sedici consiglieri anziché 32 e 5 assessori al posto di 9 costeranno 117 mila euro contro i 216 mila attuali. La vita ai cittadini non si complicherà,

COM-UNICO è il percorso partecipativo verso il Co-mune unico di Figline e Incisa, ovvero tutti i conve-gni, le iniziative informative, i focus group ed i labo-ratori che i due Comuni hanno avviato da qualche mese anche con la collaborazione del Communica-tion Strategies Lab dell’Università di Firenze. Per conoscere maggiori dettagli sul progetto è possibile visitare il sito www.comunicofiglineincisa.it, dove si può lasciare anche il proprio commento e la propria opinione. Sono inoltre disponibili do-cumenti, atti, comunicati ed interviste sul percorso svolto finora dalle due Amministrazioni.C’è anche la possibilità di far parte di focus group o laboratori in cui poter dare il proprio contributo attivo al progetto lanciando idee e proposte per il nuovo Comune unico: basta inviare una mail a [email protected]

ISTITUZIONISCOprI COS’è COm-UNICO…Tutte le info su www.comunicofiglineincisa.it

perchè i due Comuni - che da diversi anni sono uniti da una serie di gestioni associate - sono molto vicini e presentano necessità analoghe, ma potranno essere garantiti servizi migliori: gestendo insieme e con maggiori economie di scala le 24 scuole, i quattro musei, i 15 beni cul-turali, le due biblioteche e i due teatri. Il percorso di avvicinamento tra Figline e Incisa Valdarno inizia nel 2007 con il tentativo, poi fal-lito nel 2010, di creare un’unione di Comuni che coinvolgeva anche Rignano sull’Arno. Dall’ini-ziale progetto di gestione associata di alcuni servizi, si passa velocemente ad un progetto di fusione. Nel maggio 2011 il sindaco di Figline, Nocentini, annuncia, una volta eletto, la propria disponibilità a dimettersi in anticipo per alline-are la scadenza elettorale con quella di Incisa e giungere così più velocemente alle prime ele-zioni del Comune unico. La popolazione viene coinvolta in un processo di partecipazione. A marzo 2012 i due consigli comunali approvano quindi all’unanimità una mozione per impe-gnare i sindaci a richiedere al presidente della Toscana una proposta di legge di fusione. L’iter è quello previsto dalla recente legge 68/2011 sul riordino degli enti locali. La legge dovrà essere sottoposta al voto dei cittadini attraverso un referendum consultivo, come prevede la Costituzione e come è successo di recente in Casentino, dove la fusione è stata bocciata ma solo due comuni su tredici erano tra i promotori iniziali dell’ipotesi. Di seguito potrà quindi essere approvata dal Consiglio regionale. L’obiettivo è approvare la proposta di legge della giunta entro giugno, in modo da permettere al consiglio regionale di convocare il referendum nel 2013 e, se l’esito sarà positivo, approvare la legge regionale che istituisce il nuovo Comune dal 2014. Da decidere rimane solo il nome. Intanto prosegue l’esame delle cinquemila firma raccolte all’isola dell’Elba per costituire un comune unico degli otto attuali. Anche in questo caso si dovrà pronunciare il Consiglio regionale e ci sarà poi un referen-dum.

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Figline informaISTITUZIONIFIglINe IN CalIFOrNIa: FIrmaTO Il paTTO dI amICIZIa CON mIlpITaSIl sindaco Nocentini ha siglato il Memorandum d’intesa con il collega della cittadina statunitense

SCUOla e laVOrOUN COmITaTO per aVVICINareSCUOla e mONdO laVOrOCostituito organismo tecnico-scientifico composto da Isis Vasari, Comune e associazioni categoria

Primi mesi di lavoro per il Comitato tecnico-scientifico dell’Isis Vasari, un or-ganismo costituito lo scorso 2 aprile e che ha riunito le principali forze pre-senti sul territorio per avvicinare scuola e lavoro. Tra i compiti del Cts quello di rafforzare e raccordare gli obiettivi educativi della scuola, le innovazioni della ricerca scientifica e tecnologica, le esigenze del territorio e i fabbisogni culturali e tecnico-professionali espressi dal mondo produttivo e dall’Uni-versità. Dopo la prima riunione plenaria, il Cts si è già suddiviso in gruppi di lavoro sulla base delle diverse aree di intervento: ogni gruppo si impegnerà a raggiungere importanti obiettivi come promuovere e sostenere azioni comuni per orientare i giovani e le loro famiglie alle professioni o al prose-guimento degli studi, incentivare l’attività didattica in laboratorio, rafforza-re i rapporti tra scuola, mondo del lavoro e mondo accademico attraverso attività di orientamento, stage, tirocini e, in particolare, l’alternanza scuola-lavoro. Tra le funzioni del Cts anche quella di monitoraggio del territorio, per giungere ad una analisi aggiornata dei fabbisogni di professionalità emer-genti in relazione allo sviluppo e alla diffusione delle innovazioni tecnologi-che e delle nuove professioni.“L’iniziativa promossa dall’Isis Vasari è davvero lodevole e soprattutto lun-gimirante – hanno detto il sindaco Riccardo Nocentini e l’assessore all’Istru-zione, Daniele Raspini -. Troppo spesso le istituzioni scolastiche sono distanti dal mondo del lavoro, producendo effetti negativi che si ripercuotono sui giovani. Questo progetto, tra l’altro uno dei primi in Italia, ha invece obiettivi importanti e sarà di grande aiuto sia per la scuola che per l’imprenditoria locale”. Fanno parte del Cts ovviamente il dirigente scolastico Andrea Marchetti, il presidente del Consiglio d’istituto (Lorenza Pagin), tre collaboratori del di-rigente scolastico (Luciano Cambi, Francesca Lascialfari e Camilla Raspini), i quattro responsabili degli indirizzi dell’Isis Vasari (Claudia Beni per il Pro-fessionale, Flavia Centra per il Serale, Giampiero Crocetti per il Tecnico e An-tonietta Nardella per il Liceo), il Comune di Figline Valdarno rappresentato dal sindaco Riccardo Nocentini, l’Università degli Studi di Firenze (Maurizio D’Ettore e Benedetto Allotta), il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati delle province di Arezzo e Firenze (Mario Luzzi e Francesco Nicolodi), la Con-findustria Firenze (Lorenzo Ricci), l’Aia Federalberghi Firenze (Liliana Leanti), la Confesercenti Firenze (Cinzia Caraviello) e il Centro Studi Turistici (Aldo Frigeri).“La riforma scolastica avviata nelle scuole secondarie di secondo grado nel 2010 offre la possibilità di istituire i Comitati Tecnici Scientifici – ha sottoline-ato il dirigente scolastico dell’Isis Vasari, Andrea Marchetti -, i quali hanno un ruolo consultivo a supporto degli organi collegiali. Il loro compito è di indi-viduare profili professionali e culturali in uscita dal percorso scolastico più rispondenti all’inserimento nel mondo produttivo e per il proseguimento degli studi nelle varie facoltà universitarie. Le prime indicazioni emerse dal Cts confermano la validità delle scelte effettuate dalla nostra scuola, che sta incrementando l’uso delle più recenti tecnologie informatiche”.

TUrISmOaNChe a FIglINe è arrIVaTal’ImpOSTa dI SOggIOrNOE’ entrata in vigore l’1 maggio e servirà per interventi ad ampio rag-gio a sostegno del turismo

Dall’1 maggio 2012 anche a Figline sarà applicata l’imposta di soggiorno, le cui entrate serviranno per interventi in materia di turismo come interventi di recupero e manutenzione, valorizzazione dei beni culturali, paesaggisti-ci e ambientali della città, nonché implementazione di servizi pubblici lo-cali. Inoltre si sta già pensando a sviluppare itinerari tematici, progetti per l’adeguamento tecnologico delle strutture e l’aggiornamento professionale delle figure che operano nel settore turistico, ma anche ad incentivare pro-grammi per favorire il soggiorno di giovani, famiglie e anziani. L’applicazione dell’imposta è stata possibile perché il comune di Figline è inserito nell’elenco regionale delle località turistiche e città d’arte, forte delle presenze turistiche che anche nel 2011 hanno toccato cifre considerevoli: 457mila per il settore extralberghiero e 73mila per il settore alberghiero.L’imposta si applica per persona e per ogni notte di soggiorno (fino a 7 per-nottamenti) in alberghi, campeggi, villaggi turistici, case per ferie, ostelli per la gioventù, affittacamere professionali e non, case e appartamenti per va-canze, residenze d’epoca, residence e agriturismi da un minimo di 1 euro a notte fino ad un massimo di 3 euro. Non sarà invece applicata l’imposta ad alcune categorie come i bambini fino al compimento dei 12 anni, ai lavora-tori che soggiorno per ragioni di servizio e agli studenti per ragioni di forma-zione, le persone che assistono i degenti presso strutture sanitarie e chi deve affrontare interventi in day hospital (giorno precedente e giorno successivo), gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici, gli ospiti istituzionali e i portatori di handicap non autosufficienti.L’imposta – che sarà ridotta del 50% da gennaio ad aprile e da settembre a dicembre - dovrà essere corrisposta direttamente presso la struttura ricet-tiva, la quale successivamente provvederà a versarla al Comune di Figline. “Grazie all’introduzione di questa imposta – ha detto il sindaco Nocentini – avremo la possibilità di continuare a puntare sul turismo: oltre 500mila pre-senze turistiche annue sono una cifra considerevole e questo comporta an-che un grande impegno nella cura della nostra città e nel miglioramento del decoro urbano. I soggiorni a Figline sono apprezzati da turisti provenienti da tutto il mondo ed il merito è soprattutto degli operatori che con professio-nalità fanno grande questo settore: attraverso nuovi servizi e nuovo oppor-tunità, come ad esempio percorsi tematici e iniziative culturali, cercheremo di dare slancio al nostro turismo”.

C’è la firma ufficiale dei due sindaci, Riccardo Nocentini e José Esteves, sul Memorandum d’intesa con il quale l’8 maggio scorso le città di Figline Valdarno e Milpitas hanno stretto un patto di amicizia. La cerimonia si è svolta nel-la sala del Consiglio comunale della cittadina californiana alla presenza della delegazione partita da Firenze, e composta dal presidente della Provincia Andrea Barducci, dal presiden-te del Consiglio provinciale, David Ermini, dal presidente della Commissione provinciale Gemellaggi, Giuseppe Carovani, dai consiglie-ri provinciali Sara Biagiotti ed Erica Franchi e dall’assessore del Comune di Figline, Daniele Raspini.L’accordo siglato tra Figline e Milpitas rientra in un progetto più ampio che dal 1986 vede collaborare la Provincia di Firenze e la Contea di Santa Clara e si propone di dare il via a re-lazioni non necessariamente in presenza, ma soprattutto attraverso moderni sistemi infor-mativi e di condivisione: gli obiettivi principali sono lo sviluppo di una cooperazione recipro-

ca per ampliare le informazioni scientifiche tra le scuole, le università e gli istituti di ricerca, ma anche l’ampliamento delle connessioni della cul-tura nei settori dell’istruzione e della formazione per i giovani, facilitando così la comunicazione tra i ragazzi di queste due città.Dopo la suggestiva cerimonia di gemellaggio c’è stato il trasferimento all’Italian American Herita-ge Foundation per la Festa Fiorentina in onore

della nostra delegazione, dove hanno parteci-pato oltre 300 invitati in larga parte di origini italiane.“Oggi più che mai stringere relazioni significa creare opportunità – ha detto il sindaco Nocen-tini – ed il patto di amicizia che adesso ci lega con la città di Milpitas ha proprio questo obiettivo: creare occasioni per i giovani, per il mondo del la-voro e per il turismo. Nel corso della visita abbia-

mo incontrato il dirigente dell’high school per avviare una collaborazione con il nostro Isis Vasari, e siamo stati anche ospiti dell’universi-tà di Stanford. Inoltre abbiamo visitato anche molte aziende, l’ultima è stata l’Ideco, dove nascono le idee più innovative: con queste realtà cercheremo di sviluppare progetti per una loro futura presenza sul nostro territorio”.“Di questo soggiorno ci resta la grande acco-glienza di Milpitas – ha aggiunto Nocentini – ed in tal senso è emblematico aver ricevuto le chiavi della città dal sindaco Esteves. Dunque Figline arriva in California, in un incontro di culture che rappresenta una grande occasio-ne per entrambe le comunità”.Ricordiamo che Milpitas (cittadina di 67mila abitanti dove hanno una delle loro sedi SanDi-sk e Cisco System) fa parte di una contea cono-sciuta in tutto il mondo per i quartieri generali di Apple (Cupertino dista solo pochi chilome-tri), ma anche per Google e Facebook, per la Mountain View, la Silicon Valley e ancora per l’Università di Stanford e la città di Palo Alto.

SCUOlaSCUOla INFaNZIa dI VIa pIaVepremIaTa dal CONIL’elaborato grafico-pittorico della classe 1°A si è classificato al primo posto

Dopo la premiazione avvenuta presso la sede fiorentina del Coni, il 23 aprile scorso gli alunni della classe 1°A della scuola dell’infanzia di via Pia-ve hanno incontrato il sindaco Riccardo Nocentini per ricevere i dovuti complimenti per essersi classificati al primo posto nel progetto ludico-motorio “Il bambino sceglie lo sport”.La scuola figlinese ha partecipato con un elaborato intitolato “I 5 sen-si”, un percorso grafico-pittorico realizzato durante le ore di lezione con l’aiuto delle insegnanti Gianna Casanova, Maria Chiara Pagliazzi e Anto-nella Torchia; l’elaborato ha concorso insieme a quelli di altre 50 scuole ed ha ottenuto il primo posto nella categoria “Infanzia e prima classe primaria”.“Faccio i complimenti di tutta l’Amministrazione comunale a questi bam-bini e alle loro insegnanti – ha detto il sindaco -, questo premio testimo-nia ancora una volta la vitalità del nostro sistema scolastico e le ottime capacità di chi vi opera con tanta passione e professionalità. Auguro ai bambini di crescere con lo stesso entusiasmo con cui hanno partecipato al concorso del Coni, e ovviamente di poter ricevere tanti altri premi”.

SpOrTCalCIO: a FIglINe SI SFIdaNOle SqUadre regIONalI dell’aICDal 15 al 17 giugno l’Associazione Italiana Celiachia sarà in campo al Del Buffa

Si aprirà il 15 giugno, presso gli stadi comunali di Figline e San Givanni Valdarno, la nona edizione del torneo di calcio “Memorial Franco Luc-chesi”, che sarà conteso fra le rappresentative regionali dell’Associazione Italiana Celiachia.La celiachia è un’intolleranza alimentare al glutine che interessa un ita-liano su 100, nota ai più come l’impossibilità per chi ne fosse colpito di mangiare pane, pasta e pizza. In pochi sanno, invece, come sia l’unica patologia che si cura senza medicine, ma solo con un’attenta e gustosa dieta, naturalmente priva di glutine.Negli ultimi anni si è assistito a un notevole aumento della conoscenza del problema e gran parte del merito si deve proprio all’operato dei diri-genti e volontari delle 20 associazioni regionali federate in AIC, capaci di vincere dure battaglie volte a facilitare la quotidianità dei celiaci non solo in casa ma soprattutto lontano da essa: sono infatti in costante aumento ristoranti, alberghi e agriturismi che offrono menù dedicati, migliorando la loro qualità di vita.Da sempre lo sport rappresenta un importante fenomeno di aggrega-zione sociale e AIC ha deciso di puntare su quello più praticato, il calcio. Per questo da nove anni organizza in giro per l’Italia tornei fra le rappre-sentative delle associazioni regionali, con consensi sempre crescenti e quest’anno la sfida è stata raccolta dall’AIC Toscana ONLUS.Dal 15 al 17 giugno - date in cui nello stadio “del Buffa” di Figline si svolge-ranno le finali - più di 400 persone accompagneranno le squadre regio-nali AIC di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia e Toscana.Inoltre quest’anno si svolgerà per la prima volta un torneo di tennis AIC, dalle ore 15 di sabato 16 giugno presso il Tennis Club Figline in piazza Don Minzoni. Maggiori info su www.celiachia.it.

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Figline informa

SpOrTFIglINe eNTUSIaSTa per Il paSSaggIOdel gIrO d’ITalIaGrande partecipazione della città per la carovana rosa che ha attraversato il centro storico

E’ stata una bella giornata di sport quella che il 16 maggio scorso ha vissuto Figline con il passaggio del 95° Giro d’Italia, una caro-vana di 200 corridori e oltre 50 mezzi che ha attraversato il centro storico cittadino.Grande partecipazione di pubblico dunque in piazza Marsilio Fi-cino, dove già dalle 13 si è fermata la carovana pubblicitaria rega-lando portachiavi e cappellini agli alunni delle scuole coinvolte nell’iniziativa coordinata a livello locale dal Gs Nuovo Pedale Fi-glinese, dalla Pro loco “Marsilio Ficino” e dal Centro commerciale “Il Granaio”. Per questa occasione storica – mai il Giro era passato dal centro storico – tutti i negozi hanno addobbato le proprie ve-trine con qualcosa di rosa, mentre nella piazza centrale e in corso Mazzini e corso Matteotti sventolavano tante bandierine rosa.

“Vedere la carovana del Giro passare da piazza Ficino è stata davvero una grande emozione – ha commentato il sindaco Ric-cardo Nocentini – e sono molto contento che i figlinesi abbiano accolto con entusiasmo la carovana. Tengo a precisare però un aspetto importante, cioè che il Giro è passato da Figline in modo assolutamente gratuito e che il Comune non ha versato neanche un euro: l’unica spesa è stata infatti per alcuni depliant distribuiti nelle scuole. Evidentemente la scelta degli organizzatori è stata motivata dal fatto che la nostra città è diventata un centro d’at-trazione per lo sport e in particolare per il ciclismo, prima con la Tirreno-Adriatico, poi con il Giro internazionale Under 23, ogni anno con il Giro internazionale del Valdarno e adesso anche con il Giro d’Italia”.

ISTITUZIONIIl SINdaCO SI COmplImeNTaCON Il CampIONe dI SOFTware deSIgNDopo aver vinto la selezione italiana, il 25enne Matteo Valoriani presenterà il suo progetto a Sidney

“Mi congratulo a nome di tutta la città con Matteo per il brillan-te risultato conseguito, un esempio di come la tecnologia possa essere usata in modo virtuoso per migliorare la vita di ognuno di noi”.E’ il commento del sindaco Riccardo Nocentini, che dopo aver appreso la notizia dei successi ottenuti dal suo concittadino Mat-teo Valoriani ha voluto esprimere la propria soddisfazione per il successo ottenuto dal progetto con cui il prossimo luglio rappre-senterà l’Italia nelle finali mondiali dell’Imagine Cup di Microsoft, la più grande competizione di informatica a livello globale che coinvolge oltre 350mila studenti universitari di 200 diversi Pae-si. Matteo, ingegnere informatico di 25 anni adesso impegnato in un phd al Politecnico di Milano, ha elaborato il progetto in-sieme ad altri 3 colleghi con l’obiettivo di creare uno strumento per migliorare le condizioni di salute dell’infanzia e garantire che tutti abbiano la possibilità di ricevere un’istruzione. “The fifth ele-ment”, questo il nome del progetto, servirà per aiutare i bambini autistici (uno ogni 250 nati secondo le ultime stime, 28 milioni di persone complessivamente nel mondo) ad apprendere e a sviluppare le proprie capacità intellettive attraverso il gioco e il movimento. Grazie ad un software che combina riconoscimento vocale e riconoscimento del movimento – è lo stesso principio del Kinect che consente di fare giochi sportivi con una xBox360 -, il programma consente di svolgere giochi musicali, giochi a quiz, giochi didattici e può essere utilizzato sia presso centri di riabi-litazione sia, in modalità remota, andando incontro così anche alle esigenze di formazione e di terapia di quanti non hanno la possibilità, per motivi logistici o economici, di frequentare con regolarità una struttura specifica. I giochi sono stati studiati con la consulenza di medici specializzati nei disturbi di tipo autistico e già alcuni centri si sono resi disponibili a testarli sul campo.“La notizia dei successi di Matteo Valoriani mi è arrivata mentre

ero negli Stati Uniti per il gemellaggio con Milpitas, nella Silicon Valley, il cui sviluppo tecnologico è famoso in tutto il mondo – ha detto il sindaco Nocentini -, per me è stato quindi motivo di orgoglio parlare dell’esperienza di Matteo, un ragazzo italiano che si sta facendo conoscere in tutto il mondo grazie alle proprie capacità”.

SCUOlaTra le SCUOle dI FIglINeC’è UN “pleSSO rISparmIOSO”Dopo “Cavicchi” è partito in tutti i plessi un progetto per rispettare l’ambiente e ridurre gli sprechi

Si chiama “Plesso risparmioso” il progetto partito nelle scuole pri-marie e dell’infanzia di Figline, un’iniziativa che ha come obiettivo principale il rispetto dell’ambiente attraverso l’osservanza di piccole ma fondamentali regole che comportano anche un notevole rispar-mio sotto il profilo della spesa sulle utenze.L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra il Comune e la Direzione didattica di Figline ed è stata raccolta con entusiasmo da alunni ed insegnanti: la prima a partire è stata la scuola di “Cavicchi”, che ha poi contagiato tutte le altre in questo progetto tanto semplice quanto virtuoso. In pratica i bambini hanno creato dei cartelli con varie scritte che hanno poi attaccato nei luoghi più “sensibili” della scuola, come il cartello “ricordati di spegnere la luce” sotto gli inter-ruttori, oppure “chiudimi dopo avermi utilizzato” vicino ai rubinetti. “E’ una iniziativa semplice, ma sicuramente ci aiuterà a sensibilizza-re i bambini sia al rispetto dell’ambiente, sia all’eliminazione degli sprechi – hanno detto l’assessore all’istruzione, Daniele Raspini e la Direttrice didattica, Lucia Maddii -. E se sensibilizziamo i bambini, molto probabilmente raggiungeremo anche i loro genitori, in modo da creare un meccanismo che oltre ad essere virtuoso sarà anche ‘risparmioso’”.Questa iniziativa fa parte anche di un progetto riguardante il rispar-mio sulle utenze che il mese scorso ha portato il sindaco Nocentini a creare un assessorato ad hoc, affidato proprio all’assessore Raspi-ni: “L’idea è di estendere il concetto del ‘Plesso risparmioso’ a tutti i nostri edifici a partire dalla sede comunale – ha spiegato l’assessore – e lo faremo attraverso semplici modifiche delle nostre abitudini, come ad esempio evitare l’accensione di stufe o condizionatori se non proprio necessario, spegnere luci e computer quando non si utilizzano, insomma, ordinarie accortezze che ci faranno rispettare maggiormente l’ambiente e risparmiare sulle utenze”.

laVOrI pUBBlICISeCONdO pONTe: SI laVOra SUll’aSSe FIglINe-reggellOIl sindaco Nocentini e il neo-eletto Benucci insieme per accelerare la realizzazione dell’opera

C’è una priorità comune nelle agende del sin-daco di Figline, Riccardo Nocentini, e del col-lega neo-eletto a Reggello, Cristiano Benucci. Si tratta del secondo ponte sull’Arno, un’opera richiesta a gran voce dagli abitanti delle due città valdarnesi e ritenuta strategica, indispen-sabile ed urgente dalle Amministrazioni comu-nali.Intanto dalla Provincia di Firenze è arrivata la notizia del termine dei lavori della commissio-ne tecnica per la valutazione del progetto del nuovo ponte, 63 elaborati anonimi che presto saranno abbinati al relativo progettista o grup-pi di progettisti.“Questa è una buona notizia – hanno com-mentato i sindaci Nocentini e Benucci -, l’indi-viduazione del progetto è un passo concreto e fondamentale verso la costruzione di questa infrastruttura, la cui importanza è ormai nota a tutti. Per Figline e Reggello è un’opera neces-saria, che non può più essere rimandata e per-

tanto oggi rinnoviamo il nostro impegno per veder realizzato il prima possibile il secondo ponte. In questi mesi non siamo stati ad aspet-tare, anzi, abbiamo fatto squadra con i Comuni di Incisa, Terranuova e San Giovanni chieden-do alla Regione Toscana di inserire il ponte tra le opere propedeutiche alla realizzazione della terza corsia autostradale, che interesserà 18 km di territorio valdarnese di cui 12 compresi tra Figline, Incisa e Reggello”.La richiesta fu infatti avanzata nel gennaio scorso, quando i cinque Comuni del fondo-valle incontrarono l’assessore regionale Luca Ceccobao, dimostrandosi convinti dell’impor-tanza strategica della terza corsia ma al tempo stesso risoluti a garanzia del rispetto dell’am-biente e della salute dei cittadini, nonché del miglioramento della viabilità valdarnese: pro-prio all’interno di questa cornice fu avanzata la proposta di realizzare il secondo ponte sull’Ar-no prima dell’inizio dei lavori sull’autostrada.

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TeaTrO garIBaldI, FIOre all’OCChIellO deI FIglINeSIpregI e dIFeTTI dI UNa delle pIÙ Belle STrUTTUre TOSCaNedi Lorenzo Zatini

Il teatro comunale Garibaldi di Figline Val-darno è un fiore all’occhiello non solo per la nostra cittadina, ma anche per il territorio circostante, in quanto non solo è uno dei te-atri regionali con meno di 500 posti fra i più utilizzati, ma anche perché è inserito all’in-terno della cerchia muraria antica ed è stato realizzato alla metà dell’Ottocento dall’archi-tetto Pierallini, molto importante a Figline anche per il cimitero della Misericordia. Ogni anno più di 8000 spettatori entrano in tea-tro per assistere a rappresentazioni teatrali o musicali, ma quante sono le associazioni del territorio che usufruiscono della sua struttu-ra? Per utilizzare il teatro occorre riempire un semplice modulo, disponibile sia negli uffici del comune che nel sito alla sezione “Modu-listica”, inserendo le proprie caratteristiche e

richieste. Tale modello va compilato entro 60 giorni dalla messinscena e, per essere accet-tato, la compagnia richiedente deve soddi-sfare non solo degli standard qualitativi, ma anche di sicurezza e assicurazione dei propri membri. Il teatro è usufruibile sia pagando una quota che va dai 1000 ai 1500 euro, a se-conda della compagnia, che ad uso gratuito, per finalità sociali elevate. Per le compagnie che invece non necessitano di un elevato spazio, ma che vorrebbero ugualmente esi-birsi al teatro, vi è anche la possibilità di an-dare al ridotto con soltanto 200 euro. Oltre alla possibilità di mettere in scena uno spet-tacolo durante l’anno, attualmente sono due le rassegne che permettono a compagnie scolastiche di partecipare alla vita teatrale del Garibaldi: la celebre Garibaldina, giunta quest’anno alla 16° edizione, e Alchimie Te-

atrali, nata quest’anno da un’idea del Centro Giovani “Il Mattatoio” e aperta alle scuole superiori.Per le sue caratteristiche (illuminazione, ge-stione del personale, messa in sicurezza), il Garibaldi è estremamente costoso per i fi-glinesi: l’amministrazione spende migliaia di euro ogni anno per mantenerlo e non riesce a coprire le uscite con le entrate, pari a circa un terzo della quota versata totale. Per que-sto motivo il comune sta cercando di razio-nalizzare la partecipazione delle compagnie, incentivandole ad utilizzare sempre di più il ridotto, anziché il teatro vero e proprio. Le associazioni teatrali del nostro territorio de-vono dunque “farsene una ragione”, esiben-dosi o al ridotto oppure spostandosi verso altri teatri del nostro paese, quali i Salesiani o il Nuovo Cinema. Teatri che chiedono una

PROGETTO A CURA DIComune di Figline ValdarnoCentro Giovani “Il Mattatoio”Coop 21

La Scossa - Giovani ad alto Voltaggio

la BIBlIOTeCa: CrOCe e delIZIa deI CITTadINI dI FIglINeda servizio a disservizio..?di Mattia RutilensiAvevamo già tessuto le lodi della biblioteca nel numero di marzo e, con la collaborazione del direttore Peter Genito, avevamo snoccio-lato cifre e dati per mostrare quante presen-ze interessavano il luogo e quanti prestiti librari c’erano stati. Da quel punto di vista dunque, nulla da eccepire. Al giorno d’oggi però lo studio non si fa solo sui libri e sono molti quelli che necessitano di un computer e/o di una connessione internet per svolgere le loro attività. Per soddisfare queste necessi-

tà la biblioteca al momento fa ben poco e ciò rende questo servizio un “disservizio”. Dal punto di vista digitale infatti, la biblioteca è abbastanza sprovvista: c’è un solo computer a disposizione degli utenti per navigare in In-ternet ed è ovviamente insufficiente a copri-re il fabbisogno. Sono poi scarse le prese per la corrente elettrica. La mancanza più sentita dai ragazzi è però quella della connessione wi-fi. Chi infatti ha bisogno di accedere a In-ternet deve tentare di allacciarsi a qualche

rete vicina. Certo si può sempre usufruire della Wi-Figline, diffusa in tutto il centro, ma così ci sono dei limiti da rispettare (200 MB giornaliere in download). Per risolvere questi problemi basterebbe un router che, installa-to nel centro dell’edificio, diffondesse la con-nessione e un paio di moltiplicatori di spine per la corrente. Cosa si aspetta dunque a effettuare i necessari interventi e migliorare ancora di più un servizio già molto utilizzato dai figlinesi?

minor spesa per le rappresentazioni e quindi più accessibili, ma in ogni caso gestiti da privati. E sorge dunque una domanda spontanea: è possibile che a Figline per esibirsi le compagnie teatrali siano incentivate a sfruttare dei luoghi privati, quando esiste un bellissimo e unico teatro, fiore all’occhiello del no-stro territorio, che viene “sfruttato” prin-cipalmente dai “grandi nomi” o durante rassegne aperte soltanto a studenti?

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Non tutti la conoscono a fondo come disciplina, e in tanti non sanno che anche il servizio sanitario

pubblico le dedica un ambulatorio. L’omeopatia è una di quelle spe-cialità capaci di raccogliere grandi consensi tra i suoi fruitori, ma che spesso si perde un po’ nelle nebbie per chi non ci ha mai avuto niente a che fare. Intanto: a Firenze è attivo un ambulatorio Asl, diretto dal dottor Pietro Romagnoli, che pratica l’ome-opatia cosiddetta “classica”. Questo tipo di omeopatia si basa su una vi-sione olistica dell’essere umano, che viene cioè inteso come una globali-tà, un unicum, e non un insieme di parti scollegate tra loro. E quindi la visita omeopatica classica ha come scopo quello di prescrivere un rime-dio altrettanto unico, che riporti in equilibrio l’organismo, guarendo (o migliorando) le malattie che lo di-sturbano. Detto questo, per che tipo di malattie vi si può ricorrere? “Po-tenzialmente potrebbe avere settori d’impiego molto maggiori, e curare o aiutare ad alleviare i sintomi in pa-tologie importanti – spiega il dottor Romagnoli – ma principalmente le persone si rivolgono a noi per aller-gie, intolleranze, difficoltà respirato-rie, dispepsie, sindromi come quella del colon irritabile”. Spesso, racconta il dottore, si tratta di persone che fan-no ricorso all’omeopatia perché non si ritengono soddisfatte dalla medi-

cina tradizionale e vogliono provare anche questa strada. “Si rivolgono a noi – prosegue il dottore – soprattut-to per curare disturbi funzionali, non per quelli organici, perché quando invece si tratta di problemi funzio-nali il limite d’intervento è dato dal grado di reversibilità della lesione”. Ed è per questo, prosegue il dottore, che è importante ricorrere all’omeo-patia in uno stadio precoce, per ot-tenere risultati più apprezzabili. Ma come funziona una visita tipo? “Se si tratta di una prima visita, innanzitut-to si cerca di inquadrare globalmente il paziente – spiega il dottor Roma-gnoli – è infatti importante studiarlo anche dal punto di vista psicologico,

perché l’omeopatia si occupa molto anche di questo. Normalmente dura circa un’ora”. Fatto questo, si studia il problema e si valutano le terapie. Che solitamente consistono in gocce idroalcoliche, globuli, granuli e di-versi tipi di diluizioni: “Ma stiamo ben attenti, ad esempio, a non con-fondere le medicine omeopatiche con altri rimedi, come quelli di fito-farmacopea oppure i fiori di Bach”. L’ambulatorio si trova in lungarno Santa Rosa 13, per accedervi non serve la richiesta del medico curan-te e si paga il semplice ticket per le visite specialistiche. Per prenotare si può telefonare al Cup metropolitano (840 003 003).

la specIalItÀ. Non tutti la conoscono. A Firenze c’è un ambulatorio Asl

Alla “scoperta” dell’omeopatia Benedetta Strappi

Cannabis in medicina, in Toscana diventa legge

Una legge che disciplina l’utilizzo dei cannabinoidi in medicina e che apre le porte degli ospedali ai derivati della cannabis. Succede in Toscana, che una

volta di più si conferma all’avanguardia nelle sperimentazioni e che da ora in avanti potrà utilizzarli come ausilio terapeutico per combattere il dolore, sia nelle cure pal-liative che in altri tipi di terapie. È quanto propone un testo approvato a maggioranza dal consiglio regionale nelle scorse settimane, che ci avvicina a stati come l’Olanda, che a questo traguardo sono arrivati da tempo. Come si legge nella relazione che accompagna la proposta di legge, ad oggi esiste a livello mondiale una “compiuta valutazione dell’impiego clinico dei cannabinoidi nella cura del glaucoma, nella prevenzione dell’emesi, nel controllo di alcune spasticità croniche, come adiuvante nel controllo del dolore cronico neuropatico associato a sclerosi multipla, nel tratta-mento del dolore nei pazienti affetti da cancro”. Il che vuol dire che l’innovazione approvata dal nostro consiglio regionale potrebbe essere utile a curare il dolore che si lega a tante patologie, già pesantemente debilitanti di loro, come la sclerosi mul-tipla. Di più, come si legge ancora nella relazione, “da sperimentazioni scientifiche risulterebbe inoltre che i cannabinoidi hanno proprietà di ridurre i dosaggi degli analgesici oppiacei, quali la morfina e i suoi analoghi, necessari a lenire il dolore nei malati oncologici sottoposti a trattamenti cronici, evitando così i fenomeni di assuefazione, caratteristici degli oppiacei”. Ad oggi, però, alcuni particolari me-dicinali vanno acquistati sul mercato estero, tramite richiesta ministeriale, perché non sono ancora disponibili sul nostro, che comunque si è preparato ad accogliere questa importante apertura scientifica già dal 2007 (quando un decreto ministeriale

ha introdotto la possibilità di utilizzare farmacologicamente alcuni principi atti-vi cannabinoidi). Questo tipo di farmaci potrà essere utilizzato negli ospedali, nelle Asl, nelle cliniche convenzionate che erogano prestazioni in regime ospe-daliero e anche per le terapie domicilia-ri, una volta che il paziente viene dimes-so. La nuova legge toscana arriva dopo un iter condiviso, tiene conto delle attese di tante associazioni toscane ed è la sin-tesi di due proposte di legge di iniziativa consiliare. Il testo fa inoltre tesoro anche dell’apporto della consigliera regionale Alessia Ballini, che nei suoi ultimi mesi di vita si era a lungo battuta perché que-sta sfida diventasse legge. /G.R.

la decIsIoNe. Contro il dolore di molte patologie

speciale salute 19

Page 20: Il reporter-Figline-Giugno 2012

il punto

Nel BIcchIeRe/1. Bollette, costi e progetti: parla il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis

“La metà dei fi orentini beve dal rubinetto”

Meglio la minerale o l’acqua “del sinda-co”? Questo è il pro-blema. Qual è più

controllata? E la meno costosa? Le famiglie fiorentine sono divise tra chi fa il tifo per la bottiglia e chi preferisce il rubinetto. Intanto una ricerca di Cittadinanzattiva punta il dito contro Firenze, città – secondo l’associazione – con la bolletta idri-ca più cara d’Italia (474 euro l’an-no per 192 metri cubi di consumo medio a famiglia). Ma è veramen-te così? Ne abbiamo parlato con il presidente di Publiacqua, Erasmo D’Angelis.La nostra acqua è la più costosa dello Stivale?Nonostante le ripetute smentite, in assenza di una authority dell’acqua che finalmente sta per arrivare, gi-rano classifiche virtuali con con-sumi e tariffe teoriche, arbitrarie e raddoppiate rispetto alla realtà. Una famiglia fiorentina con consumi medi di 117 metri cubi paga 240 euro l’anno Iva inclusa per acque-dotto, fognature e depurazione. Se

qualcuno spende il doppio, la bol-letta gliela rimborso di tasca mia. È bene tenere presente che la stessa famiglia contemporaneamente tira fuori 270-300 euro l’anno per ac-quistare acque minerali. È normale essere terzi consumatori al mondo di acqua imbottigliata in tempi di crisi, senza lamentarsi, e continua-re ad avere mille pregiudizi assurdi sull’acqua pubblica del nostro ec-cellente acquedotto?Ma ai fiorentini piace bere dal ru-binetto? Abbiamo migliorato moltissimo la qualità dell’acqua distribuita, sia-mo all’avanguardia con eccellenti risultati anche sul gusto dell’acqua pubblica. I nostri biologi e chimici la super-controllano 24 ore su 24 ed è tutto online su www.publiac-qua.it e www.acquadelrubinetto.it. Oggi il 48 per cento dei fiorentini la beve regolarmente dal rubinetto, nel 2004 era appena il 22 per cento. Da due anni la risalita è notevole anche grazie ai 14 fontanelli che sono pro-tagonisti della vita della città.Una tecnologia “made in Floren-

ce”.Sono l’orgoglio del nostro terri-torio, siamo i primi in Europa ad avere inventato e diffuso questo servizio pubblico, tra i più amati e utilizzati dai fiorentini. I fonta-nelli sono un prodotto tecnologico “made in Publiacqua”, inventato da quei veri geni che sono i nostri inge-gneri e tecnici. Tutto è nato due anni fa, quando diventai presidente e in-sieme all’ad Alberto Irace decidem-mo di recuperare questa tecnologia trasformandola per un consumo di massa, come campagna a favore dell’acqua del rubinetto e per far ri-sparmiare in un periodo di crisi. Intanto un tubo lungo 7 km è in costruzione sulla riva sinistra dell’Arno. Obiettivo fiume pulito e tuffo assicurato?È un sogno che diventerà realtà en-tro il 2015. Quell’anno tutti gli sca-richi di Firenze e dell’area metro-politana saranno depurati al cento per cento, il fiume finalmente non riceverà scarichi urbani e sarà pron-to per essere balneabile nelle anse più sicure.

Luca Squarcialupi

erasmo D’anGelis

LA CAmPAGNA

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai… davanti a un fonta-nello in piazza della Signoria. Anche Dante-Hendel beveva l’acqua

pubblica insieme alla sua Beatrice (Chiara Francini). Allo stesso modo i grandi toscani di ieri sono impegnati a insegnare ai cittadini di oggi il risparmio e l’uso responsabile delle risorse idriche. Leonardo mentre realizza il suo capolavoro più conosciuto, la Gioconda; Petrarca pensa in-vece all’amata Laura. Sono gli spot in costume (d’epoca) lanciati da Pu-bliacqua, con il patrocinio della Regione Toscana, per promuovere l’uso della “potabile”, considerata più controllata della minerale, meno costosa

e di ottima qualità. I testimonial scelti per la prima campagna di comuni-cazione a livello italiano dedicata all’uso responsabile dell’acqua sono il comico Paolo Hendel e le attrici Chiara Francini ed Elena Bernardini, che hanno vestito i panni dei famosi artisti del passato riletti in chiave ironica. Battute e sketch per trasmettere messaggi importanti in un momento in cui la siccità è tornata a farsi sentire: l’acqua è un bene prezioso, quella pubblica è buona da bere e sottoposta a continue verifiche. La pubblicità, girata a San Casciano, è diffusa attraverso giornali, radio, televisioni, in-ternet, social network, autobus e manifesti.

Paolo Hendel e Chiara Francini nei panni dei grandi del passato per lanciare un messaggio

Come risparmiare le risorse idriche? Lo insegna Dante

/G.C. Paolo henDel e Chiara franCini

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Page 21: Il reporter-Figline-Giugno 2012

il punto

“È buona e gratis. Io vengo sempre, ma bi-sogna scegliere il momento giusto, altri-menti sai che coda...”. La signora Luisa attende il suo turno per riempire sei bot-

tiglie al fontanello davanti alla biblioteca dell’Isolotto. Come lei, tanti fiorentini si mettono ogni giorno in fila di fronte alle quattordici “casette” di Publiacqua disse-minate in città. Tra Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo sono quaranta questi punti, ed entro la fine del 2012 supere-ranno quota cinquanta unità. L’anno scorso, all’ombra del David, ogni “rubinetto pubblico” ha visto consumi record, erogando in media tra gli 80 e i 100mila litri al mese, di cui circa il 70 per cento frizzante. Gli impianti di nuova generazione, otto in tutto a Firenze che diventeran-no dieci nei prossimi mesi, distribuiscono gratuitamente acqua refrigerata, liscia o con le bollicine. Quelli della vecchia guardia andranno invece gradualmente in pensio-ne e lasceranno spazio alle nuove tecnologie. In totale, in tutto il territorio di Publiacqua, durante il 2011 sono stati distribuiti 17,5 milioni di litri, mentre nei primi mesi di quest’anno la lancetta del contatore si è già spostata oltre i 5,5 milioni di litri. Un trend in crescita, dunque. Conse-guenza, sempre più famiglie dicono addio alla minerale: l’acqua pubblica è controllatissima (oltre 300mila verifi-che chimiche durante l’anno) e meno salata, nel senso del

prezzo. Il conto è presto fatto. Sei bottiglie da un litro e mezzo di minerale costano in media intorno ai 2,40 euro, con qualche variazione a seconda della marca. Mille me-tri cubi presi dalla “cannella”, come si dice a Firenze, co-stano in media due euro. Secondo le stime di Publiacqua, in 365 giorni le famiglie fiorentine hanno risparmiato circa cinque milioni di euro affidandosi all’acqua gratu-ita e di alta qualità dei fontanelli, che oltre alle analisi di routine sono dotati di uno speciale filtro per migliorare il sapore. I fiorentini hanno così evitato di acquistare, e di gettar via dopo l’uso, circa 7,5 milioni di bottigliette di plastica. La “fontana” più gettonata si trova in piazza del-la Signoria, alle spalle del Biancone. Tornata in funzione dopo un restyling che ha incastonato le apparecchiature per il filtraggio dietro a una porta di Palazzo Vecchio, sforna ogni trenta giorni oltre centomila litri. È usata da turisti e fiorentini, con punte massime durante i periodi più caldi dell’anno, per le temperature e per l’affluenza in città. Ma dove si trovano tutti i fontanelli gigliati? La lista è lunga. Si va da Firenze sud (centro commerciale di Gavinana e parco dell’Anconella) a Novoli (parco di San Donato), da via Aretina alle Piagge fino al Galluzzo e allo stadio (giardini curva Fiesole). E ancora via dell’Agnolo, giardini di via Maragliano, area verde di via del Mezzetta, villa Vogel, via Chiusi, via del Sodo e la già citata piazza della Signoria. Presto arriveranno anche in piazza Primo Maggio (Brozzi) e in piazza Tasso. Per informazioni è attivo il portale www.acquadelrubinetto.it.

Gianni Carpini

il nuoVo fontanello Di Piazza Della siGnoria (foto Di anDrea barGhi)

PROgeTTI

Quattro fiocchi azzurri. Entrano in servizio due fontanelli in al-trettante zone verdi di Firenze: nei giardini di via del Mezzetta e al parco di San Donato. Si tratta di fontane d’autore, disegnate da Sergio Staino (nella foto un particolare), che saranno poi uti-lizzate su tutto il territorio. Gli altri due impianti arriveranno nei prossimi mesi in piazza Tasso e a Brozzi (piazza Primo Maggio).

Nuovi arrivi e fontanelli d’autore

ResTYLIng

Novità in vista per i fontanelli più “anziani”, quelli di vecchia ge-nerazione che distribuiscono per ora solo acqua liscia. Progres-sivamente saranno sostituiti con le più moderne tecnologie che permetteranno di bere acqua refrigerata, anche con le bollicine. Stiamo parlando degli impianti di Villa Vogel, via dell’Agnolo, via Aretina, Galluzzo, Piagge e Il Sodo. Foto di Andrea Barghi

E i “vecchi” faranno le bolle

In TRasFeRTa

I fontanelli toscani vanno in trasferta e arrivano Oltremani-ca per dissetare i campioni. In occasione delle olimpiadi di Londra, la città di Firenze e Publiacqua doneranno un im-pianto alla capitale inglese. La casetta dell’acqua di ultima generazione prenderà posto in uno dei quartieri olimpici: Greenwich.

A Londraper bevute olimpiche

Nel BIcchIeRe/2. A giugno 2011 avevamo fotografato la situazione: come vanno le cose un anno dopo

Ai fontanelli cresce la fi laE ora ne arriveranno altri

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Page 22: Il reporter-Figline-Giugno 2012

Fiorentina, un thriller a lieto fi neIl BIlaNcIo. La stagione da poco conclusa è sembrata uscire da una sceneggiatura cinematografica

A rileggerla ora che la grande paura è passata, la stagione della Fiorentina sembra davvero uscita da una sceneggia-tura cinematografica. Che, per inciso, non ha tralasciato nulla, colpi di scena inclusi. Ed è stato di certo a Mila-

no, zona San Siro, che un occulto regista ha deciso di ambientare la scena madre. Siamo all’intervallo di Milan-Fiorentina. I viola, che la sera prima hanno inaspettatamente ricevuto la visita di un Diego Della Valle che non si vedeva in casa Fiorentina da quasi due anni, sono sotto di un gol. Lo ha realizzato il solito Ibrahimovic, sfruttan-do un rigore che definire “generoso” è quasi un eufemismo. In quel momento, mentre Delio Rossi cerca di farsi ascoltare dal gruppo, il Lecce sta battendo la Roma ed è a soli due punti dai viola. La situa-zione, in altri termini, sembra drammatica. E la corsa della forma-zione di Cosmi pare così incontenibile che i più vedono già all’oriz-

zonte un clamoroso sorpasso. Un sorpasso che, per la Fiorentina, vorrebbe dire terzultimo posto. E dunque zona retrocessione, serie B, con i fantasmi del passano che tornano ad agitarsi e l’esempio di quanto accaduto solo l’anno prima alla Sampdoria ad assumere un volto sempre più minaccioso. Insomma, un intervallo drammati-co (sportivamente parlando) nella partita più difficile. Come andò a finire quella gara, e successivamente la trasferta di Roma, è inutile ricordarlo, ma di certo rientra in quei finali (lieti) che spesso e volen-tieri fanno parte solo del mondo cinematografico. E dev’essere stato forse per quelle due vittorie tanto importanti quanto preziose che, a un passo dai titoli di coda, il regista di cui sopra ha deciso di piazzare l’ennesimo colpo di scena. Un applauso di troppo, lo scatto di Rossi, e va in scena (in diretta su tutti gli schermi del globo) una vera e propria rissa. Roba che a scartabellare taccuini e resoconti di decenni di calcio si rischia di non trovare precedenti. L’ultima apparizione di Delio Rossi sul palcoscenico viola, però, coincide anche con gli ulti-mi sforzi di questa squadra per raggiungere una salvezza che a tratti

è apparsa persino in bilico. Con Guerini in panchina, a Lecce, la Fio-rentina si è lasciata alle spalle un incubo, rilanciando tutta la voglia di cambiare e di cambiarsi che oggi contraddistingue il momento in casa viola. Ma verrebbe da pensare, prima di guardare al futuro con rinnovata speranza, che la società viola è prima di tutto chiamata a non ripetere i propri errori, facendo tesoro di lezioni (e preoccupa-zioni) vissute per almeno due stagioni. Il film di un anno come quel-lo che si è appena chiuso è lì a ricordarlo. Speriamo che qualcuno, nelle vicinanze dello stadio Franchi, decida di rivederselo per capire finalmente che cosa non abbia funzionato e cosa non abbia girato per il giusto verso. Perché ora c’è una nuova stagione da costruire. Un nuovo capitolo, una nuova “era”, dopo quella – che pare lonta-nissima – prandelliana e dopo il difficile (molto più del previsto) post Prandelli. Ma ora quel passato deve essere dimenticato, mentre da quello recente devono essere tratti i giusti insegnamenti. Perché i tifosi viola, a partire dalla prossima stagione, possano sedersi sulle poltroncine del Franchi per godersi tutto un altro genere di film.

Tommaso Loreto

Non è mancato nulla: tensione, sorprese, colpi di scena. Fino alla partita di Lecce, che ha segnato l’happy

end di un fi lm che i tifosi non avrebbero mai voluto vedere. ma ora è tempo di scrivere un nuovo copione

Page 23: Il reporter-Figline-Giugno 2012

sport

Per tutti rimarrà il “Mago di Orz”. A Fi-renze è stato uno degli allenatori più amati di sempre. Uomo di polso, alle-natore preparato, un sorriso al momento

giusto e un’apparente fermezza quando la squa-dra scendeva in campo. Un vero mister, insom-ma. E, forse, per Firenze e la Fiorentina qualcosa di più. Ora Cesare Prandelli è chiamato a una nuova sfida: gli Europei. Il primo appuntamen-to che conta davvero da quando ha indossato le vesti di ct azzurro. La sua Italia non parte con i favori del pronostico. Spagna e Germania sulla carta sono più forti. Ma il campo potrebbe par-lare diversamente. Qualcosa, nella rosa azzurra, a livello di “nomi” manca. E così ci si affida al gioco, alle invenzioni tattiche di un tecnico pre-parato come Prandelli. L’Italia si affida a un fio-rentino di adozione. Prima di iniziare l’avventura azzurra, ripercorriamo quella viola. Nella sta-gione 2005-06 il Mago di Orz viene scelto dal patron Diego Della Valle come nuovo allenatore della Fiorentina, per prendere il posto di Dino Zoff dopo un campionato deludente. La prima stagione in viola è un successo: quarto posto in classifica e accesso ai preliminari di Champions League. Poi, in estate, scoppia lo scandalo Cal-ciopoli: Fiorentina fuori dalle coppe europee e costretta a iniziare la stagione successiva con 15 punti di penalizzazione in classifica. L’11 dicem-bre 2006 Prandelli riceve il premio “Panchina d’oro 2005-06”: il premio gli verrà riassegnato anche nel 2008. Nel campionato 2007-08 la Fio-rentina si classifica ancora al quarto posto: final-mente è Champions League. Esce al primo turno ma viene “ripescata” in Europa League, dove è eliminata ai calci di rigore da un catenacciaro Glasgow. Tuttavia conclude il campionato anco-ra al quarto posto, riqualificandosi alla massima competizione calcistica europea. Nel 2009-10 i viola vengono eliminati dal Bayern Monaco, che scippa la qualificazione con un chilometrico fuorigioco non fischiato a Klose. Con la vittoria sulla Sampdoria del 23 settembre 2009 Prandelli

“Attenti a Lubos”, intonava la Fiesole ispi-randosi a Lucio Dalla. Piede da favola,

tecnica sopraffina, lento quanto un tir in salita. Stiamo parlando, naturalmente, di Lubomir Ku-bik, meglio noto come Luboš. Non un giocatore qualsiasi. La sua storia diventa un caso interna-zionale nel 1988 quando il giocatore, all’epoca titolare della nazionale cecoslovacca e brillante studente di Scienze economiche all’Università di Praga, approfittando di una tournée della sua squadra di club, lo Slavia Praga, in Germania Ovest, richiede asilo politico assieme al compa-gno Ivo Knofli�ek. Scatta immediatamente la san-zione internazionale e Kubik rimane inattivo per diciotto mesi. Si inizia ad allenare con il Derby County e viene visionato subito dalla Fiorentina, che lo acquista nella stagione 1989-90 per una ci-fra di circa 700 milioni di lire. Grande prestanza atletica, alto 187 cm, mancino, lento ma in pos-sesso di una gran tecnica, Kubik - classico nume-ro 8 degli anni ‘80 - forma con Roberto Baggio, Dunga e Beppe Iachini il centrocampo di una Fio-

rentina che, pur stentando in campionato (dove si salva solo all’ultima giornata) riesce ad arrivare alla finale della Coppa Uefa, persa contro la Ju-ventus. L’anno successivo, sicuramente migliore del primo per rendimento, guida la Fiorentina, or-fana di Baggio, alla salvezza in campionato, con-quistandosi l’amore della Fiesole. Storica la dop-pietta segnata al Pisa nell’ultimo derby giocato in A e vinto 4-0 dai viola in trasferta. Poi gli acqui-sti di Pietro Maiellaro e del gioiellino Massimo Orlando determinano la sua cessione ai francesi del Metz. Inutile l’appello lanciato in tv da Indro Montanelli, estimatore del centrocampista ceco, a Mario Cecchi Gori. Kubik, dopo un’onesta carrie-ra fra Francia, Germania e Repubblica Ceca, di-sputa il campionato europeo del 1996 laureandosi vice-campione d’Europa con la sua nazionale, se-gnando una rete nel pareggio contro la Russia e il primo rigore nella semifinale con la Francia. Non male per un tir in salita. Poi chiude la sua carriera nel campionato statunitense nel 2001. Attenti a Lubos.

Quando la Fiesole cantava “Attenti a Lubos”eRaNo vIola. Viaggio tra gli ex: tocca a Kubik. Storica una sua doppietta al Pisa

Cesare PranDelli

Lorenzo Mossani

In bocca al lupo, “Mago di Orz”l’appUNtaMeNto. Cesare Prandelli affronta la sua prima importante competizione da ct azzurro

/Lor.Mos.

raggiunge Fulvio Bernardini in testa alla classifi-ca degli allenatori più vincenti della storia viola, a quota 99 successi. Dopo tre giorni, a Livorno (0-1), Prandelli ottiene la sua centesima vittoria in 197 partite (record assoluto) alla guida della squadra gigliata. Ora, però, è tempo di cambiare colore: la sua nuova avventura sarà tutta azzurra. Un’avventura che partirà in salita: all’Italia è toc-cato in sorte il gruppo C con la Spagna campione del mondo e d’Europa, l’Irlanda di Trapattoni e la Croazia. Ma non basta certo questo a spaventare il Mago di Orz. In bocca al lupo, mister!

scattano gli Europei: l’Italia non parte con i favori

del pronostico, ma non basta questo a spaventare

l’allenatore più vincente della storia gigliata

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Page 24: Il reporter-Figline-Giugno 2012

La salvezza è stata raggiunta ai play out, ma con molta meno sofferen-za rispetto alla passata stagione. La Brandini-Claag Firenze Basket ha

avuto il merito, nel corso del campionato di Divisione Nazionale A (o Lega 3 che dir si vo-glia), di riportare al Mandela Forum tanti ap-passionati della pallacanestro che, negli ultimi anni, si erano un po’ persi. Così, nonostante qualche problema, la prossima dovrà essere la stagione del consolidamento verso l’obiettivo promozione. “Sì, è vero. Siamo stati un po’ sfortunati. Potevamo ambire a una posizio-ne migliore in classifica ma, tutto sommato, la stagione non è stata deludente. Un risulta-to l’abbiamo ottenuto. Una salvezza con una squadra composta da molti giovani che hanno avuto il tempo di maturare”. Luca Borsetti, presidente del sodalizio biancorosso, è sod-disfatto della squadra e guarda già al futuro. “Dobbiamo ricordarci delle otto partite perse. Spesso in maniera rocambolesca – continua Borsetti – ma questa è stata una stagione mol-to utile. I due innesti, Davide Lamma e Fe-derico Bellina, ci hanno dato convinzione nei nostri mezzi e, indubbiamente, ci hanno fat-to fare un importante salto di qualità. Non ci siamo demoralizzati quando le cose andavano male e i nuovi acquisti hanno aiutato tutto il gruppo a crescere. Mi vengono in mente Spiz-zichini, che ci ha fatto vincere contro Siena e che ha concretizzato il progetto salvezza, o Monaldi. Tutti giovani che sono maturati anche grazie ad atleti di maggior esperienza”. E per la prossima stagione? Sarà importante confermare chi ha dato il contributo più im-

La Brandini-Claag ora guarda al futuroSimone Spadaro

BasKet. L’obiettivo resta l’approdo in serie A2. E intanto il Mandela Forum è tornato a riempirsi

Con ogni probabilità sarà ricordata come l’uni-ca squadra fiorentina che è riuscita a vincere

scudetto, Coppa dei Campioni e Supercoppa Eu-ropea. Era la stagione 2006/2007 e la Fiorentina Waterpolo, allenata dall’ex campione del mondo Gianni de Magistris, dettava legge in Italia e in Europa. Ora questa squadra rischia, seriamente, di sparire: forse verrà fusa con l’Ngm Firenze Pal-lanuoto. Chiaro è che difficilmente sarà ai nastri di partenza del prossimo campionato di serie A1 femminile. Dopo l’addio di De Magistris la squa-dra è stata affidata, nell’ultima parte della stagione, al capitano Daniela Lavorini, triste per la situazio-ne che si è venuta a creare. “Una situazione assur-

da – spiega – in cui nessun atleta vorrebbe mai ri-trovarsi”. Un’idea è quella di fondere le due realtà della pallanuoto femminile: Menarini Fiorentina Waterpolo e Ngm Firenze Pallanuoto. “Nell’aria questa volontà c’è. Così come si parla del consor-zio che la Fiorentina ha messo in piedi con la Rari Nantes Florentia – continua Lavorini – ma com’è possibile progettare senza pensare a quello che è stato lasciato dietro? Qui siamo tredici atlete a disposizione della società ma nessuno ci è venu-to a dire quale sarà il nostro futuro. Finché c’era De Magistris tiravamo avanti. Ma ora? Una fine avvilente per una realtà che ha portato, per prima, la Coppa dei Campioni a Firenze”.

Verso una fusione tra Menarini e Ngm?pallaNUoto. Momento difficile per la squadra che ha portato in città la Coppa dei Campioni

/Sim.Spa.

La pallavolo fiorentina è ri-sorta come una Fenice sulle

ceneri di Figurella, Romanelli e Oranfrizer Sestese. A dire la verità ci ha messo forse un po’ troppo tempo per alzarsi nuova-mente in volo: quasi un decennio. Ma finalmente, nel 2012/2013, ci sarà una squadra di casa nostra in Serie A2 femminile: il Bisonte San Casciano. Dopo sei anni di battaglie sportive e promozioni sfiorate, la società di Elio Sità può davvero gioire: l’obiettivo è stato raggiunto. Ma quanta fatica. Forse, per la superiorità tecnica della rosa, la promozione dove-va arrivare prima di due giorna-te dalla fine del campionato. Ma ogni stagione ha la sua storia, le sue difficoltà. Nessuno si aspetta-va uno Scandicci capace di vola-re in vetta alla classifica. Quello che più conta, però, è solo una cosa: dopo dieci anni di B1, San Casciano ha potuto finalmente festeggiare. La pallavolo ha po-tuto finalmente gioire per il ritor-no nel mondo del grande volley. Giulia Pietrelli, Jetmira Rubini, Marika Bianchini, Giulia Fidan-zi, Irene Bellini, Virginia Taran-tino, Silvia Giovannelli, Anna Swiderek, Letizia Savelli, Fran-

cesca Vannini, Valentina Bicche-ri e Annalisa Guerrini sono le protagoniste di questo volo della Fenice. Intanto Scandicci, che in campionato è arrivato al secondo posto, spera nei play-off, sulla carta percorso impossibile ma sul campo – si sa – le cose cambiano spesso. Intanto, anche altre due squadre “targate” Firenze si sono rese protagoniste di un bellissimo campionato: il Valdarno Volley giunto al quarto posto ed Empoli, classificata sesta. Una stagione straordinaria considerando anche il campionato di San Michele in B2. E le sorprese potrebbero non essere finite qui.

pallavolo. San Casciano (e non solo) festeggia

La “rivincita” del volley

/L.M.

letizia saVelli

portante al mantenimento della categoria. “Ancora è presto, ma posso con-fessare che l’idea è quella di non stravolgere la squadra – continua Borsetti – stiamo parlando con Lamma e Bellina per capire se ci siano le condizioni per tenerli a Firenze”. La realtà adesso esiste, occorre farla crescere. Solo l’anno scorso la squadra ha ottenuto la wild card per poter giocare nel cam-pionato di Divisione Nazionale A. Ora l’ambizione deve crescere. “La nostra politica – conclude il presidente Borsetti – era anche quella di avvicinare al massimo i cittadini di Firenze al basket. Credo che ci siamo riusciti. Questo aspetto è importante da sottolineare. Nell’ultima parte dell’anno ho visto tanti fiorentini al palasport come non vedevo da anni. In molti sono tornati ad appassionarsi alla pallacanestro e questo è un lato positivo della stagione appena conclusa e che merita di essere ricordato”. Ora, dopo la tranquilli-tà di una salvezza acquisita, è tempo di iniziare a preparare il futuro della Brandini-Claag, che punterà ancora molto sui giovani ma con l’innesto di giocatori esperti, perché l’obiettivo rimane sempre l’approdo in serie A2. Una categoria che Firenze merita.

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Una baby veterana. Una campioncina classe ‘91 che è stata uno dei simboli di questo Valdarno Volley

versione 2010/11. La società di Giusep-pe Caprella ha bissato il quarto posto della passata stagione con un cocktail perfetto tra giovani e veterane. E tra le veterane c’è una “ragazzina” che ha en-tusiasmato per classe e carattere: Chia-ra Puccini. Dopo il grande traguardo ottenuto da te e dalla squadra, ci puoi dire se è difficile conciliare pallavolo e vita “normale”?Sicuramente riuscire a conciliare l’atti-vità sportiva e gli studi non è sempli-ce. Ho fatto molti sacrifici per seguire i corsi e tenermi in pari con gli esami, anche se sinceramente non l’ho mai considerato un peso. Nella vita sono una ragazza semplice e solare. Mi piace uscire e divertirmi, studiare, passare il tempo con le amiche e con la famiglia. Sono una patita dello shopping e amo fare lunghe passeggiate con il mio cane (bellissimo, ndr).Sei stata cercata nei momenti più dif-ficili degli incontri: ti senti lusingata?Ilaria è indubbiamente una delle palleg-giatrici più forti del campionato e sono molto contenta del fatto che soprattutto nei momenti più difficili abbia contato su di me per mettere giù la palla: spero di esserci riuscita al meglio! Inizialmente il vostro obiettivo era la salvezza: poi cosa è successo?All’inizio non credevo che una squadra

così giovane potesse ottenere tanto, ma il duro lavoro e la grande disponibilità dei singoli hanno pagato.In tutto il Valdarno c’è stato molto entusiasmo per questa squadra: te lo aspettavi?L’entusiasmo nasce semplicemente da una grande passione per questo sport che ci accomuna. È bello sapere che riusciamo a trasmetterlo anche alle altre persone.Come è giocare con le “old girl”?Il rapporto con le giocatrici di esperien-za è stato sicuramente costruttivo. Ho avuto la possibilità di passare ben due anni con Ilaria Ranieri e Alessandra Ambrosi, ed entrambe a loro modo mi

hanno trasmesso tanto. La loro costan-za e il loro impegno e l’assiduità dimo-strati sia in allenamento che in partita mi hanno fatto capire quanto amino la pallavolo.E con le pari età?Anche con le coetanee ho un grande rapporto, sia fuori che dentro la pale-stra. Con loro non condivido solo la pallavolo ma anche altri interessi, come l’università e le amicizie. Speri di fare il salto di categoria col Valdarno Volley?Sì. Dopo due quarti posti è legittimo pensare a un ulteriore salto di qualità in futuro, e ovviamente mi piacerebbe esserci.

l’INteRvIsta. Chiara Puccini parla della stagione del Valdarno Volley

Una ragazzina-veterana in campoCarlo Marrone

Chiara PuCCini (foto Di roCCo CaPrella)

sport nel Valdarno

La stagione si è chiusa come meglio non poteva: con il

derby. Il Gialloblù Figline ha superato in trasferta la Rigna-nese per 1-2, confermandosi al terzo posto del campionato di Eccellenza girone B. Nonostan-te la sconfitta, i biancoverdi si mantengono nella metà alta del-la classifica, a pari merito con la Castelnuovese ma al nono posto per il confronto diretto sfavorevole. Cala così il sipario sul torneo e il bilancio delle due valdarnesi di versante fiorentino non può che essere più che po-sitivo. Lo è per il Figline, autore di un girone di ritorno da dieci vittorie, un ruolino di marcia sostenibile solo per la coppia di testa Fiesole Caldine-Fortis Ju-ventus, entrambe promosse di-rettamente in Serie D. La squa-dra di mister Beppe Forasassi ha pagato il suo traballante avvio di stagione, con la prima vitto-ria arrivata alla decima partita e gli appena cinque gol segna-ti nelle dodici giornate iniziali. Questione di tempo e pazienza: quando ha trovato continuità di gioco e risultati non ce n’è stato per nessuno, con una scalata im-pressionante dal 13esimo posto della classifica fino alle costole delle due inarrivabili corazzate che hanno fatto il vuoto dietro di loro. Un inizio turbolento an-che in casa Rignanese. A metà novembre viene richiamato mi-ster Marco Coppi, dimissiona-rio alla fine della stagione pre-

cedente. È il terzo allenatore in due mesi e mezzo, dopo l’allon-tanamento di Toti e la sfortunata parentesi con Rocchini. Il giro-ne di andata si chiude con il pari nel derby di Figline e i bianco-verdi in zona playout. Da lì in poi la Rignanese sarebbe andata a punti in quattordici delle se-dici partite successive. Finale col sorriso e con una buona no-tizia: ci sono buone possibilità di rivedere Coppi al timone an-che nella prossima stagione. Lo stesso vale per Forasassi, che ha manifestato la volontà di restare a Figline. La trattativa è aperta. Ce n’è invece un’altra già chiu-sa ed è di quelle che fanno la gioia dei tifosi: il bomber Emi-liano Frediani ha confermato che ci sarà ancora nella stagio-ne 2012-2013, la sua settima in gialloblù, pronto a segnare e far sognare con il suo sinistro ma-gico.

calcIo. Bilancio positivo per Figline e Rignanese

Triplice fischio con il sorriso

/A.T.

bomber freDiani

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Se ne è fatto un gran parlare di questa estate all’insegna dei maxi concerti, tra attesi ritorni e grandi apparizioni, ma adesso che la stagione è alle porte urge

un riassunto delle puntate precedenti, per avere a portata di mano il calendario preciso dei big del-la musica che verranno a far visita alla città del giglio. A inaugurare l’estate con il piede giusto ci pensa “the Boss” Bruce Springsteen, in arrivo direttamente dagli Usa il 10 giugno con i brani del suo nuovo “Wrecking ball”, che presente-rà ai fan fiorentini allo stadio Artemio Franchi. Stesso posto ma genere diverso per la regina del pop, Madonna, che il 16 giugno tornerà a cantare sui nostri spalti dopo 25 anni dalla sua prima (e unica, fino ad oggi) apparizione fioren-tina, all’epoca del “Who’s that girl tour”. E se miss Ciccone richiama folle oceaniche con i suoi ritmi coinvolgenti e le sue mise camaleontiche, l’appuntamento che la succede è un po’ meno esclusivo. Non di serie B, benintesi, ma un po’ più ordinario visto che a salire sul palcoscenico della Cavea del Nuovo Teatro dell’Opera sono gli Afterhours, affermatissima band tutta italia-na che si esibirà il 22. Sempre nella cavea, che per la prima volta viene aperta al pubblico dopo l’inaugurazione del Teatro lo scorso dicembre (teatro a cui manca ancora la macchina scenica per essere concluso del tutto), prenderanno vita le atmosfere intime e grunge dello statunitense Chris Cornell, al secolo Christopher John Boyle, che il 29 giugno si esibirà a Firenze per la pri-ma volta nella sua lunga e travagliata carriera. Grandissima attesa per la data fiorentina dei Ra-diohead, primo concerto della stagione a essere annunciato (a novembre dell’anno scorso), con strepitii e urla di giubilo dei tantissimi appassio-nati del gruppo inglese che il primo luglio si pre-cipiteranno nel pratone del parco delle Cascine, luogo che i fiorentini da molto tempo volevano vedere riqualificato e utilizzato per grandi eventi. I fan di Thom Yorke e company non se lo sono fatti riperete due volte: la vendita dei bigliet-ti, cominciata l’ultima settimana di novembre, dopo poche ore volava già verso il sold out, salvo

poi immettere nuovi tagliandi sul mercato. Solo due giorni più tardi, il 3, la cavea tornerà a farla da padrona con il concerto del pianista Ludovico Einaudi, mentre l’11, nella stessa location, toc-cherà a un altro grande protagonista della musica inglese che da tempo non suonava nello stivale: Morrissey, ex voce degli Smiths. Quasi omonimi ma molto diversi nello stile, Morrissey lascerà il palcoscenico ad Alanis Morissette, voce canade-se fuori dal coro che ha appuntamento il 20 lu-

glio con il pubblico fiorentino. E per non lasciare scoperto nessun genere musicale, spazio anche alle note melodiche dell’inglese Damien Rice, già menestrello dell’amore cinematrografico di Julia Roberts e Jude Law nel film Closer, che porterà con sé i brani del suo nuovo album.

Ludovica V. Zarrilli

lIve. Dall’inizio del mese fino a fine luglio un susseguirsi di show sui palcoscenici cittadini

Da miss Ciccone al Boss, un’estate in musicasi parte con Bruce springsteen e si fi nisce con Damien Rice. Nel mezzo

appuntamenti per tutti i gusti: dalla camaleontica madonna ai più intimisti

Radiohead e Chris Cornell, e poi ancora Alanis morissette e morrissey.

senza dimenticare gli italianissimi Afterhours e il pianista Ludovico Einaudi E se a Firenze si scaldano le ugole per can-tare a squarciagola, la 65esima Estate

Fiesolana non è da meno e si prepara a ospi-tare, dal 20 giugno al 27 luglio, nomi della scena internazionale come Gilberto Gil (il 23 luglio), il contrabbassista Dave Holland con il suo new quartet (17 luglio) e Richard Gal-liano (10 luglio) e la sua fisarmonica. E poi il chitarrista americano Eric Johnson (14 luglio) che oltre al suo concerto presenta eccezional-mente una Masterclass che si terrà in sole due date europee: a Fiesole e Londra. Non man-cheranno nomi italiani come Toni Servillo, insignito del Premio Fiesole ai Maestri del Cinema (30 giugno), che quest’anno estende i suoi confini dalla figura del regista a quel-la dell’attore. E ancora Marco Paolini, che racconterà il rapporto fra uomo e natura alla ricerca del senso del limite nel suo monologo tratto e ispirato all’opera di Jack London. Tre sono le nuove produzioni in prima nazionale: inaugura il festival il 25 giugno un omaggio particolare allo scultore e pittore, fra i più significativi del Novecento, Venturino Ventu-ri, a dieci anni dalla scomparsa, una lettura-spettacolo su suoi testi inediti è affidata all’in-terpretazione di Vinicio Marchioni, divenuto famoso nel ruolo del Freddo nella fortunata serie “Romanzo Criminale” sulla banda della Magliana e premiato al Festival di Venezia come miglior attore nel film “20 sigarette”. Nella ricorrenza dei 20 anni dalla morte di padre Balducci, i Chille de la Balanza pre-senteranno, in collaborazione con la Fonda-zione Balducci, lo spettacolo–conversazione “L’uomo planetario” (2 luglio). Nell’omag-gio a Sergio Endrigo, Simone Cristicchi, unito a Endrigo da un rapporto di amicizia e da una collaborazione artistica, darà voce ai suoi brani struggenti in versione orchestrale, accostati al concerto di Mozart per pianoforte e orchestra in re min. KV466 (4 luglio). La musica rimane il cuore pulsante dell’Estate Fiesolana con Vivere Jazz, che vede nomi di alto livello artistico avvicendarsi sul palco del teatro romano. E ancora, la classica esce dalle chiese per conquistare vari luoghi fiesolani e propone pagine immortali come il Requiem, brano dal successo internazionale di Brahms (14/7), al fianco del neonato festival a cura della Scuola di Musica di Fiesole dal titolo Spazi armonici di cui è protagonista l’Orche-stra Giovanile Italiana. Fuori dalle sezioni del festival molti gli altri eventi fra teatro, danza e musica, tra cui “1478 La Congiura”, ovvero la congiura dei Pazzi, messa in scena nell’am-bito de “Il Mese Mediceo”.

a FIesole

Sul colle etrusco con Gil, Servillo e Paolini

toni serVillo

Provocare ma allo stesso tempo invitare a riflettere. Sono questi, in sol-doni, gli obiettivi del libro dato recentemente alle stampe da Riccardo

Lazzerini ed edito da La Zisa. Si intitola “Prendo i soldi per stare a casa. Come guadagnare senza fare assolutamente nulla” il breve saggio (80 pa-gine) dedicato dall’autore alla mamma recentemente scomparsa, alla quale Lazzerini era particolarmente legato. “Il lavoro era pronto da tempo - spiega Riccardo - e avevo aspettato molto prima di pubblicarlo. Poi mi sono convin-to che anche la mamma dovesse vederlo, e così mi sono deciso”. Dire che “Prendo i soldi per stare a casa” è un libro sui generis è dir poco. Non è un romanzo, non è un racconto. È un saggio ma non proprio. Piuttosto si tratta di una specie di riflessione che lo scrittore invita a fare, illustrata magistralmel-te dalle vignette (inedite) di Sergio Staino (parte del ricavato verrà devoluto all’associazione “gli Amici di Lapo”, che finanzia la ricerca sul morbo di Ka-vasaki). “Se la gente venisse pagata per stare a casa ci sarebbe meno traffico e certamente meno incidenti, per non parlare delle perdite di vite umane e delle spese risparmiate per la pubblica assistenza”. Questo un po’ il concetto,

provocatorio, che sta alla base del libro. “Più che di una teoria si tratta di una provocazione, uno stimolo per pensare - spiega Lazzerini - qualche pagina che invita a sorridere, ma che strappa anche qualche risata amara, data dalla consapevolezza del mondo in cui viviamo”. In una quotidianità in cui “ci è stata tolta la possiblità di decidere, io ne rivendico il diritto”. E allora perché non poter decidere di fare come l’omino ritratto nella schietta scenetta propo-sta sulla prima pagina del libro, opera di Staino? “Guadagnare mille euro al mese per non fare niente?”, dice un signore. E l’altro risponde: “Non rompere i coglioni le pare niente?”. Risata a denti stretti. Anzi, a bocca aperta visti i tempi che corrono. “Quando ho cominciato a lavorare a questo progetto mille euro sembravano pochi spiccioli”, oggi la prospettiva di guadagnarli senza dover faticare alletterebbe molti. “Sì, ma non è sempre così. Ho fatto anche un sondaggio - spiega lo scrittore - per capire a chi l’idea di non lavorare sem-brava interessante. La maggior parte mi ha risposto che non ne potrebbe fare a meno, che ha bisogno della quotidianità con la gente, dei battibecchi con i colleghi e soprattutto di sane, sanissime ambizioni”. Menomale.

Guadagnare senza far niente? (Forse) si può Il lIBRo. “Prendo i soldi per stare a casa”: questo il titolo del lavoro di Riccardo Lazzerini

/B.B.

/B.B.

più notizie su

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E non c’è Pitti che si rispetti se a seguirlo non ci fossero i due appuntamenti dedicati al bambi-

no e ai filati. Così, se il 22 giugno si abbassa il si-pario sull’universo dedicato all’uomo e alla donna, dal 28 al 30 l’attenzione sarà pienamente focaliz-zata sui più piccini. Alla Fortezza faranno la parte del leone un tripudio di brand in formato mignon, mentre tra i marchi che saliranno sulla passerella ci saranno Miss Grant, Elsy, Miss Blumarine, Fun & Fun, Il Gufo, Twin Set e la sfilata multibrand dal ti-tolo “Vita Reale” organizzata da Didido. E ancora, Simonetta organizzerà un evento speciale dedicato ai clienti, mentre Mimisol porterà a Pitti Bimbo, in anteprima, una nuova e speciale culla. Inoltre

da ricordare l’evento organizzato da Monnalisa, la presentazione delle nuove collezioni di Illudia e di Stillini - che sarà illustrata con una conferenza e un cocktail - e la presentazione della linea di Ron-nie Kay. E anche Young Versace torna a Firenze, scegliendo la splendida cornice di Palazzo Corsini per festeggiare con un cocktail la presentazione della nuova collezione Primavera/Estate 2013. E prima di salutare tutti e darsi appuntamento al gen-naio 2013, non può mancare la kermesse numero tre, Pitti Filati, che questo giugno arriva a quota 71 edizioni. Dal 4 al 6 luglio, queste le date in cui tessuti e company faranno la loro comparsa alla Fortezza, dando appuntamento a tutti gli amanti

dell’usato da collezione alla Stazione Leopolda, che come consuetudine aprirà le sue porte a Vinta-ge Selection. Laboratorio di ricerca che guarda alla moda del passato, ma anche ricchissimo archivio da cui i designer di oggi traggono spunto per le loro collezioni, in questa 20esima edizione Vinta-ge Selection coinvolgerà sempre più espositori e pubblico. Con Casual Gamers, tema di questa edi-zione, racconterà lo sport che può essere praticato da tutti, improvvisandosi sportivi anche per pochi giorni. Il piazzale della Leopolda si trasformerà in una “rotonda sul mare” (Leopolda Beach) animata da una serie di attività sportive alle quali tutti po-tranno prendere parte.

Abiti mignon e una spiaggia alla Leopoldala KeRMesse/2. Seguono a ruota le manifestazioni rivolte a bimbo, filati e vintage

/B.B.Gli stanD alla fortezza

I modelli di Stefano Ricci sfileranno in esclu-siva alla galleria degli Uffizi (non su una passerella ma su un semplice tappeto rosso), Valentino tornerà per la seconda volta con-

secutiva a presentare a Firenze i suoi abiti (in una location ancora top secret) e Carven, storico mar-chio francese, è stato invitato come guest designer dell’edizione numero 82. E ancora Peter Pilotto vestirà i panni di ospite d’onore della sezione al femminile della kermesse dedicata alla moda e il Wonder food, uno speciale sguardo sul cibo, farà da fil rouge all’intera manifestazione. Questo e altro è Pitti Immagine Uomo, manifestazione arri-vata quest’anno alla sua 82esima edizione, che si prepara ad aprire i battenti insieme a Pitti W il 19 giugno per ospitare 1.020 i marchi alla Fortezza da Basso e 70 le collezioni donna alla Dogana. La vocazione sempre più internazionale del salone è dimostrata dai numeri delle aziende e dalle ri-chieste di partecipazione, in continuo aumento di edizione in edizione. A questo si aggiunge il pub-blico dei buyer: all’ultima edizione estiva di Pitti Uomo, su un totale di oltre 32mila visitatori, sono stati 20mila i compratori arrivati a Firenze, in rap-presentanza di tutti i negozi e i department store più importanti del mondo. A fare da collante tra i diversissimi spazi di Pitti tocca a WonderFood, tema-guida dei saloni estivi. Perché il cibo è, sem-

pre più, sulla bocca di tutti. Un argomento forte del lifestyle contemporaneo che Pitti affronta parten-do dalla terra dove il cibo cresce e viene prodotto e coinvolgendo per la prima volta gli espositori. Cultura, passione, gusto per quello che mangiamo “via natura”: un ritorno alle nostre radici ma anche una riorganizzazione dell’estetica, dell’ecologia e del panorama urbano. Luogo-manifesto di Won-derFood Pitti sarà il grande piazzale della Fortezza da Basso davanti al Padiglione Centrale. Qui - ma anche a Pitti W, in Dogana - verranno allestiti orti incredibili ma veri, colorate geometrie di frutta e verdura di stagione – un progetto di Oliviero Bal-dini – vigilate da spaventapasseri-manichini ve-stiti con gli abiti realizzati appositamente da una selezione di brand internazionali che espongono a Pitti Uomo e Pitti W. I padiglioni saranno sud-divisi nelle consuete sezioni, tra giovani, classici e location speciali, mentre all’esterno della Fortezza prenderà vita il nugolo di eventi che a ogni edizio-ne trasfomano una mostra-mercato in un momen-to di svago che punta i riflettori sull’intera città. Tra gli appuntamenti da non perdere i primi 30 anni di Wp Lavori in corso, la mostra dedicata a Delfina Delettrez Fendi a Palazzo Ricasoli, nuova sede della galleria Antonella Villanova e l’esposi-zione su Marilyn Monroe in programma al museo Salvatore Ferragamo.

Passerelle agli Uffi zi e orti alla FortezzaBarbara Biondi

la KeRMesse/1. È tempo di Pitti Immagine Uomo: si apre la stagione della moda

un momento Della sCorsa eDizione

Èuna storia speciale quella di Benheart, il marchio di abbigliamento con relativo punto

vendita che ha aperto i battenti ad aprile in via il Prato, a due passi da una delle storiche porte d’accesso alla città e che parteciperà alla prossi-ma edizione di Pitti Immagine. Una storia specia-le perché speciale è il protagonista, Hicham Ben ‘Mbarek, trentenne nato in Marocco ma cresciuto in Italia con un passato (remoto) da pasticcere e un passato (prossimo) nel mondo della moda, come stilista e distributore. E il presente? Il pre-sente di Hicham è stata una sorpresa, per lui e per chi gli sta intorno. Sì, perché il giovanissimo crea-tivo e stilista il primo di gennaio del 2011 fu rico-verato d’urgenza all’ospedale di Torregalli, dove gli diagnosticarono una miocardiopatia dilatativa, malattia degererante del cuore. Seguirono mesi di terapia e attesa, durante la quale al suo fianco c’era sempre Matteo Masini, suo migliore amico (che oggi condivide con lui il progetto Benheart),

Il nuovo cuore di Hicham e la forza della creativitàla stoRIa. Da un ospedale al mondo dello stile, grazie al coraggio di un trentenne e a un “dono” molto speciale

hiCham (seConDo Da Destra) insieme al Dottor santoro e ai Due soCi lorenzo e matteo

cultura

fino a che un giorno arrivò una telefonata: era il primario di Torregalli, Giovanni Maria Santoro, “Hicham, corri, c’è un cuore nuovo per te a Le Scotte, a Siena”. “Forse è difficile capirlo, ma non finirò mai di ringrazire la persona che senza co-noscermi mi ha donato il cuore di suo figlio”. Un dono, così Hicham definisce quella cosa che ha ricominciato a battergli in petto e che gli ha per-messo di iniziare da capo la sua vita, imbarcando-si in questo nuovo e ambizioso progetto. “Questo è il nostro primo punto vendita - spiega insieme al socio Matteo, che conosce fin dall’infanzia - ma abbiamo intenzione di espanderci, portando il nostro look informale anche all’estero”. A breve sono previste aperture a Stoccolma e Vienna e, in Italia, a Milano e Verona, per diffondere l’abbi-gliemto in pelle (e non solo) “pensato e realizzato esclusivamente in Italia”. “Adesso è questa la mia sfida, portare il nome di Firenze e del made in Italy in giro per il mondo”.

Grande attesa per l’evento del fi orentino stefano

Ricci, che ha scelto come location la celebre galleria.

E poi l’atteso ritorno di Valentino e una mostra

dedicata a marilyn dalla maison Ferragamo

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segnalazioni a [email protected]

Dieci anni e non sentirli per il Tuscan Sun Festival, che per celebrare il suo primo

decennio di vita ha deciso di spostarsi da Cor-tona a Firenze. Dal 10 al 18 giugno, queste le date in cui la città del giglio sarà pacificamen-te invasa dalle star del festival, che quest’anno saranno numerosissime e in arrivo dai cinque continenti. Da John Malkovich, che per l’oc-casione salirà sul palco del Teatro della Pergo-la per uno spettacolo/concerto, fino a musicisti come il flautista James Galway, il mezzoso-prano Susan Graham, i violinisti Nigel Ken-nedy, Maxim Vengerov e Anna Tifu. Ma non è tutto, ci sarà anche teatro, con la “marato-na” diretta da Maurizio Scaparro e Gabriele Lavia, letteratura e cinema con incontri orga-nizzati a Palazzo Strozzi e all’Odeon e ancora eventi dedicati al gusto con cinque grandi chef della nuova generazione che si confronteran-no su idee e creazioni gastronomiche con 35 commensali. Massimo Bottura, Carlo Cracco, Vito Mollica, Paolo Lopriore e Davide Scabin i nomi dei fuoriclasse del gusto.

Tuscan Sun Festival

Da Cortona a Firenzecon Malkovich & co.

/C.G.

l’appUNtaMeNto/1

Torna puntuale l’appuntamento con il Mese Mediceo, che quest’anno, dall’11

giugno al 12 luglio, si sposterà tra Villa Peyron, il Teatro Romano di Fiesole, la vil-la Medicea di Lilliano a Grassina e la villa di Poggio a Caiano, per un tour di spettacoli tra il serio e il faceto, tutti incentrati sulla no-bile casata fiorentina. “Bestia d’un Medici” (dall’11 al 29 giugno a Lilliano), “Granduchi al veleno” (16, 17, 23 e 24 giugno a Poggio a Caiano), “A saperlo prima nascevo altrove. Storie di piccoli principi e dei loro grandi de-stini” (1,2,3,5,6,7,8 luglio a villa Peyron) e “1478: congiura” (l’11 e il 12 luglio al Teatro Romano): questi i titoli. Il Mese Mediceo è una rassegna di spettacoli che racconta le ge-sta della famiglia de’ Medici, la casata che nel corso di oltre tre secoli ha dato lustro e fama a Firenze, consegnandola per sempre alla gloria dell’umanità. Altra caratteristica del Mese Mediceo è quella di portare il tea-tro in luoghi che non sono teatrali, come ex chiese, oratori, giardini e ville.

Il “Mese Mediceo”

Granduchi e principitra ville e giardini

/C.G.

l’appUNtaMeNto/2Open air

aperitivo ad artetutti i giovedìgalleria degli Uffi zi

Sulla terrazza degli Uffi zi, ogni giovedì dalle 19 alle 22, c’è Aperitivo Ad Arte, un drink in un ambiente mozzafi ato e visita alle nuove sale dei pittori stranieri della Galleria degli Uffi zi. Prenotazioni ai call center di Firen-ze musei (tel. 055-294883) e di Ataf (tel. 800.424500 da telefono fi sso, 199.104245 da telefono mobile).

Fuori porta

sagra del cinghialedall’8 al 16 giugnoMontespertoliSagra gastronomica con specialità a base di cinghiale, organizzato dal Circolo ARCI La Pinetina di Baccaiano. La sagra si svolgerà presso il Parco Urbano di Sonnino.

sagra del paperodal 28 giugno al 15 lugliocerreto guidi

La sagra del papero nasce a Cerreto Guidi con l’idea di far conoscere le antiche tradizioni della battitura del grano. Fino agli anni 60-70 la battitura avveniva sulla’aia dei casolari deli contadini: per questo lavoro servivano tante persone ed era l’occasione in cui la massaia di casa cucinava il papero, considerato un piatto prelibato, allevato dal contadino stesso.

sagra del fungo porcino29, 30 giugno - 1, 6, 7, 8 lugliocascia di Reggello

Tradizionale appuntamento dedicato a un prodotto autunnale ma che nei dintorni di Reggello si usa consumare (preparato in tutte le salse) nelle serate fresche della stagione migliore.

sagra del fi ore di zucca fritto 22, 23, 24, 29, 30 giugno - 1, 6, 7, 8 lugliosan Michele a torri (scandicci)

Bella al tramonto, quando per la strada non passa quasi nessuno e risuonano solo le risate di chi frequenta la sagra in questi tre fi ne settimana a cavallo tra giugno e luglio. Fritto leggero, servizio veloce ed effi ciente e una serie di piatti che fanno rimpiangere i fi ori di zucca per il resto dell’anno. Da provare.

sagra della brioche con gelatodal 28 giugno all’8 luglio san pancrazio e lucignano (Montespertoli)

Quale miglior refrigerio di un bel gelato per combattere la calura estiva? E’ per questo che il Comune di Montespertoli ha inventato questa manifestazione a carattere gastro-nomico e ricreativo che negli anni è riuscita a far conoscere i due paesi San Pancrazio e Lucignano che sono posizionati nelle colline del Chianti a cavallo dei comuni di San Casciano Val di Pesa e Montespertoli.

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lettere

chele F., che sembrava considerare il centro solo come un luogo di passeggiate e di attrattive tu-ristiche, voleva proprio esprimere l’esigenza che sento che tutta la città, e non solo la zona stori-ca, si faccia carico di questo impatto tra mondi diversi, culturalmente ed economicamente assai importante, ma non sempre indolore. Da residente, insomma, e da fiorentina che tiene molto alla sua città, vorrei che non si creassero in centro concentrazioni di etnie e comunità chiuse, favorite anche dalla presenza di locali e servizi loro riservati, comunità che talora, oltre tutto, non manifestano proprio alcun desiderio di quella integrazione su cui noi tanto andiamo discutendo. E anche questa riflessione, mi cre-da, è frutto di diretta esperienza quotidiana. Cordiali saluti

Marta Benvenuti

Grazie per la sua precisazione. Preciso a mia volta che non avevo comunque colto nelle sue parole nessun atteggiamento discriminatorio, e concordo sull’importanza dei doveri che – oltre ai diritti – ciascuno di noi ha. Ma questo indi-pendentemente dal credo religioso e dal luogo di nascita.

MF

L’APPELLO PER UN GATTO SMARRITO

E’ scappata in zona Via Masaccio a Firenze lu-nedì 9/4/12 una gatta di quasi un anno a pelo semilungo nero con riflessi marroni ma con muso, pettorina e zampette bianche (nella foto) con due macchie nere sul naso e sul mento che hanno portato al nome: Patacca. E’ giocherel-lona ma non dà confidenza, miagola pochis-simo e fa un rumore tipo fusa quando vuole qualcosa. Ha gli occhi giallo verdi molto grandi e la coda folta tanto che sembra di razza nor-vegese, ma in realtà è una bastardina anche se molto bella. Ha una lunga cicatrice sulla pancia perché, oltre ad essere sterilizzata, è stata ope-rata a novembre 2011 perché aveva ingoiato un ago. Purtroppo non ha il chip (mi è stato a suo tempo sconsigliato per un semplice europeo che vive in casa...) e si è ribellata a qualunque tentativo di metterle il collare. Chi avesse infor-mazioni può chiamare il numero 338.6618304.

Ilaria

CICLISTI IN CITTÀ,BUONI E CATTIVI ESEMPISpett.le redazione di Reporter,noto come spesso nei vostri articoli toccate il problema delle piste ciclabili e dei ciclisti in ge-nerale. Effettivamente i problemi sono tanti, ma come utente della strada sono anch’io ciclista, non vado controsenso, non vado contromano, non passo col rosso, non vado sui marciapiedi privi di piste ciclabili, ho le luci di sera e non lego la bici alle transenne all’interno delle piste stes-se. E’ giusto reclamare maggiore attenzione, ma non è infrangendo le regole che si possono accampare diritti. Ieri pomeriggio una madre con figlio, anche lui in bici, ha “bucato” in via degli Artisti 4 semafori rossi (compreso quello in piazza Donatello) e senza luci ha imboccato controsenso Borgo Pinti.Cordiali saluti,

David Liscia

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invia la tua segnalazionealla nostra redazione

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Gentile lettore,pubblico con piacere la sua lettera per ribadire, ancora una volta, un concetto tanto semplice quanto troppo spesso dimenticato: è dai nostri comportamenti quotidiani che dipende in primo luogo il destino della città e della collettività. Il rispetto per gli altri e per l’ambiente, il rispetto per il luogo in cui si vive e, perché no, il rispetto per noi stessi parte proprio dai piccoli gesti, come quello di fare due passi in più per gettare i rifiuti nel cassonetto giusto. Ma di esempi come questi ce ne sarebbero moltissimi. È giusto chiedere (e pretendere) che le istituzioni facciano del loro me-glio per tenere la città pulita, ma senza il contributo di noi cittadini nessun risultato potrà mai essere raggiunto. Siamo noi i primi a dover voler bene alla cosa pubblica, che – va ricordato – essendo di tutti è anche nostra. Ma spesso, per pigrizia o noncu-ranza, capita di dimenticarsene. E la sua lettera – che parla di un fatto e di un posto precisi, ma che potrebbe valere per mille altri posti e fatti – può servire da prezioso “promemoria” per tutti noi.

Matteo [email protected]

CASSONETTI, EDUCAZIONE E CONVIVENZAAlla cortese attenzione dei cittadini fiesolani.Con questa lettera esprimo tutto il mio rammarico e disapprovazione nel vedere quanto noi ci teniamo ad essere persone civili e competenti, tanto più abbiamo la presunzione di ritenerci aperti alla continua evoluzione della tecnologia per poi cadere nella questione più importante che possa esserci a questo mondo: “L’edu-cazione e la reciproca convivenza con il prossimo”. Non è un titolo di un libro pros-simo ad uscire nelle librerie ma la denuncia di un fatto che ultimamente sta acca-dendo alle Caldine e più precisamente in Via S. Martino. Qui troviamo 3 campane per la raccolta del vetro, 2 cassonetti per la raccolta della carta, 3 per la raccolta di rifiuti indifferenziati e 1 cassonetto per la raccolta dell’organico; fino a qui tutto regolare se non, per uno strano caso del destino, i rifiuti non sono dentro ai casso-netti ma stanno fuori all’aria, rendendo tutto ciò molto sgradevole sia al passaggio delle persone sia un fatto di pericolo, perché troviamo di tutto, da rifiuti organici gettati in terra senza un minimo di riguardo, bottiglie di vetro rotte sul marciapiede, frigoriferi o altri elettrodomestici per i quali c’è il servizio gratuito per essere portati via, solamente il costo della chiamata. Ma noi persone civili preferiamo stare al tele-fono per altre questioni, non possiamo perdere 1 minuto per rendere tutto ciò più agevole, bisogna per forza essere definiti maleducati, a noi che ci piace essere giu-dicati per la nostra intelligenza. Spero che noi tutti possiamo renderci utili per avere una convivenza più ragionevole e pensare che se dobbiamo perdere 5 minuti per gettare i rifiuti almeno siano depositati dentro ai cassonetti perché, quando ciò accade, è un bene per tutta la comunità, invece al contrario quando i rifiuti stanno fuori e i cassonetti sono vuoti è l’ambiente ad avere la peggio.

D.V.

MOSCHEA IN CENTRO,UNA PRECISAZIONEGent.mo Sig. Francini,la risposta che Lei ha dato sulle pagine di Re-porter alla mia lettera al sig. Michele F. in me-rito alla questione della collocazione della moschea è andata ben oltre quelle che erano le mie intenzioni. Lei ha fatto un lungo discor-so sulla libertà di culto, sulla convivenza e sulla integrazione, temi che io non avevo affrontato ma che, in linea di principio, condivido piena-mente: sono valori in cui ho sempre creduto e credo fermamente. Così come ha parlato di diritti degli italiani e degli stranieri, che sono, sì, sacrosanti, ma tralasciando completamente, come per decenni si è fatto in Italia, l’argomen-to doveri, che è altrettanto importante e che sembra che solo da qualche mese stia tornan-do di moda. Siccome però non sempre teoria e prassi coincidono e mi trovo a vivere in una zona del centro di Firenze dove è stato neces-sario installare telecamere di sicurezza ed orga-nizzare controlli di polizia, Le posso assicurare che il fenomeno epocale di incontro di culture diverse che stiamo vivendo presenta, oltre ad aspetti positivi, anche problemi concreti e quo-tidiani che vanno affrontati, e possibilmente risolti, con realismo e senso pratico, senza per questo venire meno ai valori di tolleranza e di accoglienza che contraddistinguono la nostra cultura. Lei ha colto nelle mie parole un atteg-giamento duro e discriminatorio, mentre era solo una naturale preoccupazione e reazione nel vedere nella lettera del sig. Michele F. il cen-tro storico nuovamente chiamato in causa per dare risposte ad una questione, quella dell’in-tegrazione, che ben sovrasta le sue capacità di accoglienza, data anche la costante diminu-zione di fiorentini residenti, gli unici in grado di favorire una integrazione reale e concreta e di evitare la trasformazione di interi quartieri in ghetti, col relativo problema del degrado che tanto viene lamentato – e a ragione – nella mia zona. Dato che stiamo vivendo un fenomeno di grande portata storica, che potrà essere as-sorbito, forse, solo nell’arco di alcune genera-zioni, mi pare di fondamentale importanza – e questo era il senso della mia risposta – che que-sto fenomeno non sia relegato solo nel centro di Firenze, ma che siano chiamati ad affrontarlo anche i quartieri residenziali periferici di questa città ed i comuni limitrofi. Le garantisco che l’ integrazione, quella vera e non di facciata, sta a cuore anche a me, ma ritengo che non la si possa ottenere ghettizzando persone straniere e servizi a loro prevalentemente riservati, come può essere una moschea, nel centro di Firenze, dove appunto sono sempre meno i fiorentini residenti che possono garantire loro un vero e adeguato inserimento. La mia lettera al sig. Mi-

LA SITUAZIONE DELLA PERIFERIA OVESTCaro Reporter, vi scrivo per evidenziare lo stato penoso di molti spazi esterni nella periferia ovest, Brozzi - Quaracchi - Piagge che, tengo ad informare la giunta comunale, fanno parte del comune di Firenze. Ci sono una serie di rotonde con erba altissima, discariche di vario genere, spartitraf-fico mai completati, più in generale una situa-zione di Non Decoro. Basterebbe veramente poco, non chiediamo statue o fontane (anche perché non saprebbero farle), ma semplice-mente un minimo di cura. Paghiamo le tasse come in centro storico ma i signori di Palazzo Vecchio pensano al nostro quartiere solo quan-do devono piazzare l’inceneritore.Grazie dell’attenzione

Antonio

GLI ALBERI DEL GIARDINODI VIA DEL MEZZETTAGent.ma Redazione “Il Reporter”,in relazione al vostro articolo “In città, a caccia di verde”, vorrei segnalare quanto segue. Nel giar-dino situato in via del Mezzetta, di fronte alle Poste, sono stati piantati degli alberi dedicati ai bambini nati. Per ogni anno c’è un albero. Ho una nipotina nata nel 2003 a cui ho indicato l’al-bero a lei dedicato, ha imparato il nome “acero

saccarino” con tanto sforzo e almeno due volte all’anno, primavera-autunno, siamo andate a salutarlo. Ho cercato di far nascere l’amore per gli alberi come senso di appartenenza e di ri-spetto per tutta la natura. Povera illusa!!! è ba-stato che qualcuno, senza capire cosa e come avesse cambiato i cartellini e la bimba si è ritro-vata delusa e senza albero! Da una buona idea è scaturita, per ignoranza e incuria, una nuova delusione. Io sono più che vaccinata ma sono rimasta spiazzata e senza parole per far capire alla bimba cosa poteva essere successo. Ho provato un po’ di vergogna per questo mon-do di adulti che non sa far crescere e rispetta-re i suoi figli. Domanda: si può rimettere tutto a posto con gli anni giusti? Grazie della vostra attenzione, so che di fronte a tante difficoltà questa mia fa sorridere, ma il sorriso è amaro, non ci dona gioia.Cordiali saluti

Linda Leuci

ERRATA CORRIGESulle pagine de Il Reporter di Q2 e Fiesole n.31 del 2 Maggio 2012, nell’articolo intitolato “Al via gli ultimi lavori (del primo lotto)”, l’architetto Emilio Guazzone viene erroneamente chiama-to Emilio Guazzana. Ci scusiamo per l’errore con i lettori e con il diretto interessato.

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Page 30: Il reporter-Figline-Giugno 2012

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Page 32: Il reporter-Figline-Giugno 2012

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