Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

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GIUGNO 2011 S tangata sui traghet- ti: aumenti con punte del 130%. Viag- giare in traghetto costa così tanto che per risparmiare conviene direttamente comprarselo, il traghetto. Per spendere poco ci sono i viaggi alter- nativi. Ad esempio, se si vuole andare su un’isola italiana, basta fare l’autostop fino all’Albania e da lì tornare in Italia con il primo scafista. Appena sbarcati, però, attenzione alla polizia che potreb- be rimpatriarvi nuovamente in Albania. La soluzione più economica per andare su un’isola resta quella ecologica: a nuo- to. Non bisogna avere fretta ma prima o poi si arriva. Forse. Un mio amico ha prenotato un monolocale in Sardegna per settembre, ieri a Piombino s’è tuffato in acqua! Per molti di noi le ferie quest’anno saranno più corte del solito. Io per esem- pio le ho già fissate: parto mercoledì 3 agosto alle 12,30 e torno a casa lo stesso giorno alle 12,35. Sto 5 minuti sul pia- nerottolo e poi rientro. È il massimo che mi possa permettere. D’altronde gli uni- ci posti di mare che costano poco sono quelli più inquinati. L’anno scorso andai con la famiglia al mare in un posto dove sulla spiaggia c’era addirittura un ripe- titore. Tutte le volte che i miei bambini accostavano una conchiglia all’orecchio non sentivano mica il mare. Sentivano Radio Maria. Mio fratello ha affittato a un prezzo vantaggioso una casa ad appe- na 100 metri dal mare... e a 25 da una discarica abusiva. Mio cugino, invece, va al mare in una località dove producono la candeggina. Non riesce ad abbronzarsi. Se prende il sole diventa rosso, poi si tuf- fa in acqua, esce ed è già stinto! *Comico Andrea Muzzi* Tutti in ferie sul pianerottolo Grandi manovre in casa viola per rinnovare la squadra dopo un’annata difficile SPORT SIGNORI, SI CAMBIA PAG.37 C i siamo. L’estate è tornata in tutta la sua prepotenza, con il clima pazzo a cui - a quanto pare - è bene abituarsi (l’esperto avvisa: sarà una stagione all’insegna delle ondate di calore con pioggia a trat- ti) e con il suo paniere di novità. Ad esempio - e che esempio - è torna- ta la ztl, con le sue restrizioni per chi vuol entrare in centro in auto e una zona “rossa” chiusa persino ai motorini. Ma sono tornate anche le arene estive, per frescheggiare sotto le stelle con gli occhi puntati su un maxischermo, ed è ripartita la stagione delle piscine, per chi il mare è costretto a inventarselo in città. E poi c’è lui, il signore di Fi- renze, l’Arno. Tutto da vivere: sulla spiaggetta, in modalità lucertole al sole, per gli amanti della tintarella, oppure armati di canne da pesca per chi ha voglia di cimentarsi in uno sport nuovo. E via, ché settembre, come sempre, non tarderà troppo ad arrivare. PAGG.14/17 Il boom dei gruppi d’acquisto on line t endenze PAG.27 Maxi esercitazione l’11 giugno: cento uomini in azione per un test provinciale CHIANTI PROTEZIONE CIVILE PAG.4 Il Bisonte e San Mariano a “confronto”: parlano due protagoniste, Francesca Babbi e Silvia Tosti PALLAVOLO PAG.38 Tre volontarie e tante idee: la storia delle ragazze del servizio civile TAVARNELLE PAG.5 Estate: chi va, chi viene e chi resta PRIMO PIANO PAGG.2-3 Un borgo “machiavellico” San Casciano PAG.6 All’interno l’inserto dell’amministrazione comunale PAGG.23-26 Periodico d’informazione locale. Anno V n.54 del 6 giugno 2011. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10 Il Giornale nel tuo Comune EDIZIONE DEL CHIANTI F. NO • 13.050 COPIE DISTRIBUITE DA La bella stagione di Firenze TEL 055 820007 Service ufficiale LOMBARDINI 1182047

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Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

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GIUGNO 2011

Stangata sui traghet-ti: aumenti con

punte del 130%. Viag-giare in traghetto costa così tanto che per risparmiare conviene direttamente comprarselo, il traghetto. Per spendere poco ci sono i viaggi alter-nativi. Ad esempio, se si vuole andare su un’isola italiana, basta fare l’autostop fino all’Albania e da lì tornare in Italia con il primo scafista. Appena sbarcati, però, attenzione alla polizia che potreb-be rimpatriarvi nuovamente in Albania. La soluzione più economica per andare su un’isola resta quella ecologica: a nuo-to. Non bisogna avere fretta ma prima o poi si arriva. Forse. Un mio amico ha prenotato un monolocale in Sardegna per settembre, ieri a Piombino s’è tuffato in acqua! Per molti di noi le ferie quest’anno saranno più corte del solito. Io per esem-pio le ho già fissate: parto mercoledì 3 agosto alle 12,30 e torno a casa lo stesso giorno alle 12,35. Sto 5 minuti sul pia-nerottolo e poi rientro. È il massimo che mi possa permettere. D’altronde gli uni-ci posti di mare che costano poco sono quelli più inquinati. L’anno scorso andai con la famiglia al mare in un posto dove sulla spiaggia c’era addirittura un ripe-titore. Tutte le volte che i miei bambini accostavano una conchiglia all’orecchio non sentivano mica il mare. Sentivano Radio Maria. Mio fratello ha affittato a un prezzo vantaggioso una casa ad appe-na 100 metri dal mare... e a 25 da una discarica abusiva. Mio cugino, invece, va al mare in una località dove producono la candeggina. Non riesce ad abbronzarsi. Se prende il sole diventa rosso, poi si tuf-fa in acqua, esce ed è già stinto!

*Comico

Andrea Muzzi*

Tutti in ferie sul pianerottolo

In Toscana l’energia verde va forte,

ma nel settore sono a rischio

ventimila posti di lavoro

attUalitÀ

il reBUS rinnovABili

PAGG.10-11

Grandi manovre in casa viola

per rinnovare la squadra

dopo un’annata diffi cile

Sport

SiGnori, Si cAMBiA

PAG.37

E il calcio storicotornò in scena

tradizioni

PAGG.28-29

Tutte le estati possibiliCi siamo. L’estate è tornata in

tutta la sua prepotenza, con il clima pazzo a cui - a quanto pare - è bene abituarsi (l’esperto avvisa: sarà una stagione all’insegna delle ondate di calore con pioggia a trat-ti) e con il suo paniere di novità. Ad esempio - e che esempio - è torna-ta la ztl, con le sue restrizioni per chi vuol entrare in centro in auto e una zona “rossa” chiusa persino ai motorini. Ma sono tornate anche le arene estive, per frescheggiare

sotto le stelle con gli occhi puntati su un maxischermo, ed è ripartita la stagione delle piscine, per chi il mare è costretto a inventarselo in città. E poi c’è lui, il signore di Fi-renze, l’Arno. Tutto da vivere: sulla spiaggetta, in modalità lucertole al sole, per gli amanti della tintarella, oppure armati di canne da pesca per chi ha voglia di cimentarsi in uno sport nuovo. E via, ché settembre, come sempre, non tarderà troppo ad arrivare. PAGG.14/17

Il boom dei gruppid’acquisto on line

tendenze

PAG.27

Maxi esercitazione l’11 giugno:

cento uomini in azione

per un test provinciale

chianti

protezione civile

PAG.4

Il Bisonte e San Mariano a “confronto”:

parlano due protagoniste, Francesca

Babbi e Silvia Tosti

pallavolo

PAG.38

Tre volontarie e tante idee:

la storia delle ragazze

del servizio civile

tavarnelle

PAG.5

Estate: chi va, chi viene e chi resta

priMo piAno

PAGG.2-3

Un borgo “machiavellico”

San Casciano

PAG.6

All’interno l’insertodell’amministrazionecomunale PAGG.23-26

Periodico d’informazione locale. Anno V n.54 del 6 giugno 2011.N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10

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il reporterè un periodico di 10 edizioniche mensilmenteviene distribuito da in 216.486 copie

Estate tempo di vacanze, per alcuni e non per tutti. Soprattutto in tempi di crisi. I chianti-giani tirano la cinghia, visti i tempi di magra, e le sforbiciate sul bilancio familiare non ri-

sparmiano le ferie, che si modificano di conseguenza: il soggiorno si accorcia, si tende a spendere di meno, la vacanza è sempre più mordi e fuggi. In una parola “low cost”. Trend confermato dalle stesse agenzie di viaggio del Chianti. C’è chi va e chi viene: i “verdi colli” sono meta ogni anno di migliaia di turisti da tutto il mondo, affascinati non solo dalle bellezze paesaggistiche e dai caratteristici borghi, ma attirati anche dal buon cibo e dall’ottimo vino. In questo campo però il “chiantishire”,

com’è stata ormai ribattezzata la zona dai turisti britan-nici (Tony Blair in testa), rischia di perdere il suo prima-to: la patria del Gallo Nero deve fare i conti con la con-correnza agguerrita di un gruppo di paesi emergenti. A lanciare l’allerta sono gli esperti del turismo enogastro-nomico, che avvertono: urgono contromisure, a partire dall’ambito della comunicazione web. C’è chi viene e chi resta. Per tutti i chiantigiani che non partiranno per le vacanze scatta il “piano estate”, una serie di servizi mes-si a punto dai comuni che riguardano soprattutto le fasce più deboli della popolazione, come anziani e bambini. E allora come vivere la stagione del solleone? In queste pagine un vademecum per passare un’estate serena.

l’incHieStA. Un vademecum per i mesi più caldi

Chianti, quest’annol’estate è low cost

Gianni Carpini

Fino a qualche anno fa, c’era un luogo comune piuttosto diffuso, che individuava nei ristoranti e nelle strutture

ricettive per vacanze quelle “isole felici” in cui rifugiarsi per restare al riparo dalla crisi. Purtroppo dall’osservatorio di chi di turismo e vacanze vive, le agenzie viaggi, la situa-zione appare oggi piuttosto critica. L’estate 2011 si prean-nuncia sempre più all’insegna del “mordi e fuggi”, mentre molti sono coloro che decidono di rinunciare alle vacanze. E per le agenzie viaggi si prevedono tempi duri. Secon-do quanto riferito da quelle ubicate nel Chianti, le pre-notazioni di questo 2011 riflettono appieno la situazione che ancora alberga in molte famiglie, in perfetta linea con quanto accaduto negli ultimi anni, da quando la crisi ha

stretto in una morsa le finanze dei ceti medio-bassi e non ha ancora mollato la presa. Traslato sulle abitudini vacan-ziere tutto questo significa che si spende sempre meno e si sta soprattutto attenti, non tanto alla destinazione quanto ai costi. La richiesta di preventivi e depliant è cresciuta in modo esponenziale, ma solo una esigua percentuale si

traduce poi in prenotazione della vacanza. Il parametro in base al quale viene scelta la meta è sostanzialmente uno: il prezzo. Va da sé che le soluzioni e i luoghi per concedersi una breve vacanza, spendendo il minimo indispensabile, sono sempre presi d’assalto. A tal proposito all’Italia, che ha strutture care e poco concorrenziali, si preferisce l’este-ro, soprattutto località come la Tunisia dove, prima che intervenissero problemi legati alla sicurezza, i chiantigiani si recavano in modo massiccio. Pur di spendere meno, si cambia anche, quando possibile, il periodo deputato alle ferie e per quanto attiene alla durata media del soggiorno ormai la vacanza-tipo per i cittadini del Chianti si ferma a una settimana all’anno. Ciò non vuol dire che in Chianti si prediliga il last minute che anzi, nella scorsa estate, è miseramente fallito. “Dato l’insuccesso delle prenotazio-ni fatte con largo anticipo – dice la titolare di un’agenzia viaggi chiantigiana – la scorsa stagione si pensava che tut-ti cogliessero al volo le offerte last minute. Invece l’amara sorpresa è che a vincere è stata decisamente la rinuncia alla vacanza”. Vero anche è, per contro, che nei paesi, an-che in quelli del Chianti, si assiste nei mesi estivi a un vero e proprio esodo verso le località di vacanza. Dove sono dunque i chiantigiani? Per lo più in case affittate colletti-vamente con amici e parenti, per ridurre la spesa; oppure, in alternativa, nel buon vecchio e molto conveniente cam-peggio per il quale, proprio per andare incontro a questa nuova preferenza da poco nelle agenzie si trovano catalo-ghi di offerte dedicate.

tUriSMo. Le ferie dei residenti? All’insegna dell’economia

Una stagione mordi e fuggi tra rinunce e risparmio

/I.B.

Il solleone sta arrivando: il punto su come andrà il turismo

(in entrata e in uscita) e sui servizi per chi rimane a casa

Le agenzie: la crisi non è passata. Si spende meno e si riduce il tempo di soggiorno

Turismo, vino e cibo. Tre aspetti che nel Chianti vanno a brac-

cetto, attirando ogni anno migliaia di turisti. Un segmento, quello del turismo enogastromico che sta però iniziando a sentire la concorrenza di paesi emergenti. Ne abbiamo parlato con un’esperta: Maria Francesca Ro-mano, docente della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.Qual è la situazione del settore?Il turismo enogastronomico è trainato nel nostro paese soprattutto dalle pre-senze straniere. Si tratta di un turismo di alto livello su cui adesso stanno puntando anche altri paesi come la Spagna, la Grecia e la Turchia. Una concorrenza estera che rischia di to-gliere al “Chiantishire” il suo prima-to, se questo territorio non riuscirà a trovare una visibilità adeguata su internet.Cosa è necessario fare?Attrezzarsi meglio per non perdere il vantaggio. Il punto di forza del Chian-ti è sicuramente l’esistenza di piccole strutture legate al territorio, alla tradi-zione e alla cultura. Allo stesso tempo questo può essere controproducente: sul web esistono una miriade di siti internet non collegati tra loro. Il tu-rista enogastronomico generalmente

non si affida a tour operator, ma si do-cumenta e sceglie di testa propria. E’ necessario creare una rete anche tra aziende concorrenti. Gli esperti parla-no di coo-petition: competizione, ma anche cooperazione tra le varie realtà per promuovere il territorio. Fare rete per avere una maggiore visibilità e stimolare l’interesse del turista.Qual è l’identikit del turista enoga-stronomico tipo?E’ un turista di alto livello, si sposta in prevalenza in coppia o con un gruppo di amici e non cerca solo il vino o il cibo: è interessato anche alla cultura, alle tradizioni, alle bellezze naturali e architettoniche.

Maria Francesca roMano

Viaggi enogastronomici, parla l’esperta

Il futuro del Chiantishire

/G.C.

L’IntervIsta

Anno V n.54 del 6 giugno 2011

Il Reporter del Chianti F.no raggiunge 13.050 famiglie nei Comuni di Barberino, Tavarnelle, San Casciano

è arrivata la bella stagione (Foto di giuseppe della Maria)

2 Giugno 2011 il giornale nel tuo comune

Page 3: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

Quando si parla di estate e di alte tempera-ture, vengono subito alla mente i problemi

legati alle fasce più deboli della popolazione: gli anziani e i bambini. Proprio pensando a loro, anche per l’estate 2011, il Comune di San Ca-sciano sarà “aperto per ferie”. Tanti sono infatti i servizi messi a disposizione, in collaborazione con le associazioni di volontariato locale, per migliorare la qualità della vita nei mesi estivi, a

cui si aggiunge il materiale informativo. Inizian-do dagli over 65 torna il progetto “Estate Sicura Anziani”, la risposta che l’amministrazione co-munale dà ai cittadini più attempati, attraverso un ampio raggio di servizi, come la sorveglianza attiva nei confronti degli ultra 75enni a rischio, il telesoccorso, la teleassistenza, il sostegno e la compagnia telefonica domiciliare, il disbrigo di pratiche, l’ospitalità diurna, la consegna di

spesa, pasti e farmaci a domicilio. Questi ulti-mi vengono recapitati tramite i vigili giurati, in modo gratuito per chi ha più di 75 anni. In arrivo anche un vademecum per passare un’estate se-rena: consigli utili per combattere il caldo, at-traverso semplici accorgimenti, sono contenuti negli opuscoli informativi, che presto saranno in distribuzione all’Urp o scaricabili dal sito inter-net del Comune. Quanto alle occasioni di socia-lizzazione, se non si è partiti per le vacanze al mare o in montagna insieme ai volontari Auser, una buona possibilità di ritrovarsi e scambiare due chiacchiere è rappresentata dalle arene esti-ve, dentro le mura (via Lucardesi), al parco del Poggione, al Parco della Botte e dai tanti eventi organizzati nelle frazioni in collaborazione con le associazioni locali. E per i più piccoli? La chiusura delle scuole può costituire una difficol-

tà enorme per molte famiglie, che, continuando a lavorare, non sanno a chi lasciare i propri figli durante la giornata. Anche in questo caso il sup-porto del Comune c’è: i centri estivi organizzati al parco della Botte, presi letteralmente d’assal-to da oltre 300 ragazzi durante l’estate scorsa. Qui fra la bellezza del luogo, immerso nella na-tura chiantigiana, la varietà degli impianti che consentono lo svolgimento di attività sportive, giochi e le opportunità ludico-motorie arricchite dal parco avventura “Il Folletto”, i bambini tra i sei e i quattordici anni, possono trascorrere in-tere giornate all’insegna del relax, divertimento e relazioni. Per loro è attivo il servizio trasporto comunale. Per i bimbi nella fascia di età fra i tre e i sei anni, sarà invece disponibile uno spazio all’interno delle strutture comunali, provviste di mense e servizio di trasporto.

focUS/1. Dall’assistenza agli anziani fino alle attività dedicate ai più piccoli: ecco cosa non andrà in vacanza

Aperto per ferie: le offerte per chi restascatta il piano del Comune di san Casciano,

istruzioni per un’estate sicura: compagnia

telefonica domiciliare, over 75 a rischio salute

“sotto sorveglianza” e centri estivi per i bambini

Gli ultimi mesi sono stati meno pio-vosi del solito e scatta il timore per

un’eventuale siccità nel Chianti, territorio storicamente segnato dalla mancanza di risorse idriche. A rasserenare gli animi ci pensa Publiacqua: nessun rischio di restare con i rubinetti a secco, assicurano i tecnici, anche grazie agli ultimi investimenti e alla cosiddetta “superstrada dell’acqua”, la rete che parte dall’impianto di potabilizzazione fiorentino dell’Anconella e viaggia per ben 45 chilometri, fino ad arrivare a Barberino Val d’Elsa. Una maxi tubatura, che garanti-sce l’approvigionamento idrico nel caso in cui le risorse locali non bastassero. Anche a livello provinciale la situazione è piuttosto tranquilla. Al momento, spiegano gli esper-ti, non ci sono grandi segnali di criticità.

L’inverno è stato piuttosto piovoso, mentre la primavera ha visto una diminuzione del-le precipitazioni, ma niente di preoccupan-te. “Solo 4 anni fa il Chianti era una zona ad alto rischio siccità, con l’approvvigio-namento idrico molto difficoltoso e l’acqua che, in alcuni casi, non riusciva ad arrivare ai primi piani delle case – afferma il pre-sidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis – adesso la situazione è molto migliorata. A questo territorio abbiamo destinato il 15% degli investimenti complessivi fatti dalla nostra azienda. Stiamo parlando di una ci-fra che si aggira intorno ai sessanta milio-ni di euro”. Nel 2010, per la prima volta, l’anno si è concluso senza alcuna emer-genza idrica, anche grazie all’infrastruttura che mette al sicuro il Chianti. “E’ stato un

grande risultato – continua D’Angelis – ma non ci fermiamo qui. Stiamo studiando un nuovo piano di interventi, per garantire la sicurezza idrica nei prossimi anni. Dobbia-mo restare con gli occhi aperti: l’acqua è

una risorsa preziosa ma anche soggetta a molti mutamenti, come quelli causati dai cambiamenti climatici”. In particolare gli esperti stanno vagliando tutta una serie di depositi presenti già sul territorio, per sfrut-tarli e introdurli nella rete di Pubbliacqua. Tra questi il deposito di Cintoia, vicino a Greve in Chianti, utilizzato in passato per l’imbottigliamento e la messa in commer-cio di acqua naturale. L’idea, lanciata da Erasmo D’Agenlis, è quella di sfruttare questo “tesoro naturale”, prima di tutto per i rubinetti dei cittadini. Accanto agli interventi strutturali c’è poi un altro piano su cui muoversi, quello della prevenzione, con iniziative per incoraggiare il risparmio delle risorse idriche e un loro uso respon-sabile.

focUS/2. La zona è al sicuro: “Nessun rubinetto a secco”, garantiscono gli esperti di Publiacqua

Siccità: niente allerta, c’è l’autostrada dell’acquaD’Angelis: “Investiti 60 milioni di euro per garantire l’approvvigionamento”.E ora si apre una stagione di interventi strutturali, alla ricerca di nuove risorse

/I.B.

/G.C.

è arrivata la bella stagione (Foto di giuseppe della Maria)

3BARBERINO • SAN CASCIANO • TAVARNELLE

Page 4: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

La scomparsa di alcune persone, l’allarme, l’en-trata in azione delle squa-dre di ricerca e delle unità

cinofile. Una situazione realistica sotto tutti gli aspetti, ma è “solo” un’esercitazione. Si tratta della si-mulazione “Segugio 2011” che il prossimo 11 giugno coinvolgerà un centinaio di persone, tra personale della protezione civile e volontari delle associazioni sui territori di Barberino e Tavarnelle. L’obietti-vo? Testare i tempi di reazione dei soccorsi in caso di persone scom-parse e verificare il coordinameno tra le varie forze impegnate nella ricerca. L’esercitazione, promossa dalla protezione civile provinciale di Firenze in collaborazione con il centro intercomunale dei col-li fiorentini, scatterà al mattino. Ovviamente i dettagli sono top secret: non è possibile sapere né il luogo preciso, né l’orario in cui scatterà l’allarme (simulato). Dopo l’inizio delle operazioni verrà co-struito un campo base: un vero e proprio quartier generale da cui saranno dirette tutte le operazioni, che coinvolgeranno, oltre alla po-lizia provinciale e alla protezione civile, i volontari delle associa-zioni che ogni giorno sono attive nei due comuni. In occasione del test chiantigiano sarà sperimen-tato uno speciale aiuto tecnologi-co: un nuovo software “individua – dispersi”, a disposizione della protezione civile provinciale, che “spierà” dal cielo l’evolversi della situazione. E’ un programma che funziona tramite il sistema gps e l’individuazione geografica satel-litare. Tramite l’elaborazione dei

dati, consente di seguire in tempo reale le operazioni, vedendo diret-tamente sullo schermo una map-pa in cui è segnalata la posizione delle varie squadre impegnate sul campo e le zone già battute. Un valido sostegno in situazioni di emergenza. “La ricerca di persone scomparse coinvolge sempre più la protezione civile – spiega Cristian Braganti, responsabile del centro intercomunale dei colli fiorentini

– in un anno abbiamo a che fare, in media, con 4 – 5 casi di questo genere. L’esercitazione ‘Segugio 2011’ serve per testare i tempi di attivazione dei soccorsi e anche la coordinazione tra i vari enti impe-gnati nelle operazioni”. Il centro intercomunale coordina il servizio di protezione civile sul territorio di sette comuni fiorentini, tra cui anche Tavarnelle e Barberino, ge-stendo i contatti con una quindici-na di associazioni di volontariato. Il Chianti non è nuovo a esercita-zioni di questo genere. L’ultima si è svolta lo scorso 27 maggio e ha coinvolto Impruneta, Greve in Chianti e San Casciano, nella si-mulazione dei soccorsi a seguito di un evento sismico.

Da borgo medioevale a palco di eventi. Anche quest’anno torna

il Tignano Festival per l’ambiente, che porterà tra Barberino e Tavar-nelle grandi nomi come l’astrofisica Margherita Hack, il jazzista Enrico Rava e molti altri. Due le anime della manifestazione: da una parte gli eventi dedicati alla sostenibili-tà ambientale, dall’altra il Tignano music festival, con un cartellone di quattro concerti rock dedicati a un pubblico più giovane. La prima parte prenderà il via il 7 luglio con un omaggio ai 150 anni dell’unità d’Italia, grazie allo spettacolo lirico “Va pensiero sull’ali dorate”, pre-sentato dall’unione corale senese con la direzione artistica di Klara Mitsova. In programma musiche verdiane, con una selezione delle arie più popolari. Il 14 luglio sarà la volta della scienza, con l’arrivo in Chianti di importanti studiosi. A Tavarnelle si parlerà di energia, in occasione della conferenza “Dai dinosauri ai serbatoi dei suv - c’era una volta il petrolio”. Previsti gli in-terventi di esperti, tra cui Ugo Bar-di, docente di chimica all’Università di Firenze e presidente della sezione italiana dell’Aspo, l’associazione per lo studio del picco del petrolio. La professoressa Margherita Hack si occuperà invece dei vantaggi e delle condizioni necessarie allo sfruttamento dell’energia nuclea-re. Sette giorni più tardi la musica sarà protagonista a Barberino per il duke Ellington’s sacred concert della sunrise jazz orchestra con la filarmonica Michelangiolo Paoli, in collaborazione con i cori “Animae voces” e “Sesto in canto”. Grande ospite il 28 luglio: sul palco del Ca-stello di Tignano salirà uno dei più importanti jazzisti italiani, Enrico

Rava, insieme al trombettista Gian-luca Petrella. A chiusura del cartel-lone la cena-spettacolo Ante quem. Il duo omonimo accompagnerà con le sue note le gustose portate e gli antichi sapori di Tignano. Ma il castello si animerà anche grazie al rock del music festival, al via saba-to 2 luglio. Il primo a esibirsi sarà il gruppo all’indie-rock Modreef. Il 9 luglio sarà la volta dei Venkmans, che abbinano sonorità indie-rock ad atmosfere frizzanti elettro-pop. Ancora un sabato di grande energia quello del 16 luglio con i Vickers, il cui lavoro oscilla tra il miglior rock

and roll e pop di stampo britannico, passando per l’America indipen-dente degli anni più recenti. Chiu-sura del cartellone il 23 luglio con i Syrah, cinque ragazzi toscani con la passione per il Brit Rock.

l’evento. Il prossimo 11 giugno esercitazione per la protezione civile tra Barberino e Tavarnelle

A caccia dei dispersi, ma è un test

Gianni Carpini

A Tignano il festival verdezooM. Scienza e musica, un mese di appuntamenti

verrà simulata la scomparsa di alcune persone, con l’entrata in

azione un centinaio di uomini. Ci sarà pure un “aiuto tecnologico”

/G.C.

Il software: un occhio dal cielo seguirà le operazioni

Il 14 luglio c’è Margherita Hack, il 28 arriva Enrico Rava

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4 Giugno 2011 il giornale nel tuo comune

Page 5: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

Si sono rimboccate le maniche e hanno deciso di fare qualcosa che va oltre le normali attività pro-grammate. Hanno così organizza-

to una serie di gite per anziani, che hanno riscosso un discreto successo. E’ la storia delle tre ragazze impegnate nel servizio ci-vile al comune di Tavarnelle. Al lavoro dal dicembre scorso, tutte giovanissime (tra i 20 e i 26 anni), di norma sono impegnate nell’assistenza degli over 65: accompa-gnano gli utenti a fare la spesa, al mercato, fanno compagnia agli anziani. Poi è nata l’idea di proporre qualcosa di nuovo, met-tendo su delle piccole gite pomeridiane, alla scoperta del territorio: la prima si è svolta a metà aprile al museo archeologi-co di Castellina in Chianti, la seconda nel mese di maggio, a Monteriggioni. E dopo le numerose richieste, per questo mese di giugno è in cantiere una nuova escursione,

alla scoperta dell’arte e delle bellezze del territorio. “Ci piaceva l’idea di proporre qualcosa che valorizzasse le passioni delle persone – racconta Veronica Trovato, 26 anni, una delle ragazze del servizio civi-le – è un modo diverso per stare insieme. Molto spesso sono gli stessi anziani a farci da guida: ne sanno molto più di noi, alcu-ni hanno grandi conoscenze sui luoghi che visitiamo”. Un’esperienza che è piaciuta, visto che molti si sono rivolti alle giovani per partecipare a nuovi appuntamenti. C’è chi ha proposto pure le mete dei viaggi fu-turi, come San Gimignano, Colle Val d’El-sa o ancora Casole d’Elsa. Alcune delle richieste sono arrivate da persone esterne alla cerchia di utenti seguiti dai servizi so-ciali del Comune. “Segno che l’iniziativa interessa sempre di più i cittadini – spiega Claudia Orsini, 20 anni – è un fatto che ci fa piacere. Il servizio civile mi sta fa-

cendo crescere: è una bella esperienza, ma anche molto forte, che mi ha toccato profondamente”. Sono state le tre ragaz-ze a organizzare nei minimi dettagli le gite, aperte a gruppi di massimo 15 perso-ne, realizzando volantini e locandine per

promuovere le iniziative. “E’ un bell’im-pegno, molto stancante – dice un’altra vo-lontaria, Denise Andreucci, 25 anni – ma è una bella soddisfazione. Un’esperienza che ci arricchisce e ci fa crescere anche dal punto di vista umano”.

tre escursioni in tre mesi. alto gradimento per

l’iniziativa pensata e organizzata dalle giovani

che prestano servizio al Comune di tavarnelle

gita Fuoriporta: le volontarie e alcuni anziani

Se il servizio civile va in trasferta

Gianni Carpini

tAvArnelle. Successo per le gite pomeridiane dedicate agli anziani e ideate da tre volontarie

Basta con l’abbandono di rifiuti. Stop anche ai “furbet-ti” che gettano nei cassonetti rifiuti non differenzian-

doli in modo corretto. Da alcuni mesi a Tavarnelle sono entrati in azione gli ispettori ambientali di Quadrifoglio, personale formato per vigilare sul rispetto delle principali norme che riguardano i rifiuti. Le attività sono molteplici e spaziano dall’informazione alla rilevazione di eventua-li sgarri: i “vigili” verificano il corretto conferimento dei rifiuti, effettuano il monitoraggio del servizio di raccolta porta a porta, rilevano e indagano sull’abbandono di im-mondizia. Gli ispettori possono infatti intraprendere del-le indagini per individuare chi ha lasciato rifiuti in strada. Generalmente sono due le persone per ogni turno di lavoro che sorvegliano il territorio di Tavarnelle, agendo dietro se-

gnalazione del Comune, della stessa azienda di servizi am-bientali o dei singoli cittadini. Il ruolo di questi “vigili eco-logici” non si ferma solo al controllo: tra i loro compiti c’è anche quello di informare gli utenti, aiutandoli a compiere una buona raccolta differenziata. Non sempre sono chiare le regole in base alla quali dividere i diversi rifiuti. Dove buttare i fazzoletti di carta? E il cartone della pizza, dove si getta? O ancora: le posate di plastica, vanno nella raccol-ta differenziata? Domande a cui si può facilmente trovare risposta visitando il sito internet di Quadrifoglio (www.quadrifoglio.org) oppure rivolgendosi direttamente agli ispettori ambientali. “Si tratta di una figura di cui il nostro territorio si avvale non solo come elemento di controllo ma anche come anello di collegamento tra l’amministrazione

comunale e i cittadini” commenta l’assessore all’Ambiente David Baroncelli. Intanto il Comune ha stilato un dossier che fotografa la salute, dal punto di vista ambientale, del territorio. Tavarnelle ha infatti ottenuto e mantiene da tre anni la certificazione Iso 14001 e la registrazione Emas, due riconoscimenti per la sua eco-sostenibilità. Il rapporto promuove le azioni portate avanti fino a oggi. “Il livello di sostenibilità ambientale e di eco-efficienza del nostro comune è cresciuto negli ultimi anni – spiega ancora Ba-roncelli – la raccolta differenziata è in costante crescita, mentre come istituzione abbiamo investito sul rinnova-mento del parco macchine, con l’acquisto di veicoli a gpl, e sulle energie rinnovabili, con la realizzazione di pannelli fotovoltaici e centrali a biomasse”.

E da oggi vita dura per i furbetti del cassonettoterritorio. A Tavarnelle scendono in campo gli ispettori ambientali: controlli contro l’abbandono dei rifiuti

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5BARBERINO • SAN CASCIANO • TAVARNELLE

Page 6: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

Nel 1500 fu il paese dell’esilio forzato di Machiavelli, luo-go dove nacque il

“Principe”, uno dei capolavori della letteratura italiana. Ades-so il suo volto cambia e tornerà all’aspetto originario di secoli fa, grazie a una serie di interven-ti di riqualificazione finanziati dall’Unione Europea. Si tratta della frazione di Sant’Andrea in Percussina, borgo nel quale

Il paese del “Principe” torna alle originilAvori. Interventi di riqualificazione in vista per il borgo di Sant’Andrea in Percussina

Ilaria BiancalaniQui Machiavelli passò il suo “esilio dalla politica”. adesso

le strade della frazione di san Casciano saranno recuperate:

riassumeranno il loro aspetto di una volta. Il tutto grazie a

un progetto che ha ricevuto i finanziamenti dell’Unione europea

la vita e l’attività rurale han-no saputo mischiarsi a quella politico-letteraria del celebre intellettuale fiorentino, Niccolò Machiavelli. Proprio qui passò i suoi giorni di ozio forzato, nella casa che tuttora conserva le trac-ce del suo vissuto. Fu in questa oasi di pace, complice il silen-zio della campagna, che, dando spazio alla sua fervida creativi-tà, riuscì a comporre quello che sarebbe divenuto uno dei capo-lavori della letteratura italiana: De Principatibus (Il Principe). Nel dicembre scorso, è stata una neo-residente del borgo, l’archi-tetto Silvia Nanni, a parlare per la prima volta di una proposta destinata a recuperare e riquali-ficare il piccolo centro abitato. “La mia attenzione verso i pro-blemi che affliggono la frazione – aveva detto Nanni - è stata det-tata dal dispiacere nell’osservare il progressivo stato di degrado, nella sua forma più sottile che è la noncuranza. Ritengo che sia fondamentale per conservare il patrimonio storico, ricostruire l’identità del luogo”. L’ammini-strazione comunale aveva subito accolto questo piano di recupero che tuttavia, date le ristrettezze in cui sono costrette le finan-ze degli enti pubblici, era stato accantonato a causa degli eleva-ti costi di realizzazione, senza però archiviare del tutto l’idea. A distanza di pochi mesi è nato quindi un nuovo progetto, sta-volta elaborato dagli uffici tec-nici comunali, del quale è già stata approvata la fase esecutiva e che presto potrà essere avviato. L’idea è infatti piaciuta in Euro-pa: grazie alla partecipazione al bando “Gal Start”, è riuscita a ottenere un finanziamento. Entrando nei dettagli il disegno prevede un intervento di risiste-mazione della pavimentazione, che vuole riprodurre, attraverso l’utilizzo di tecniche contempo-ranee, lo strato antico della via-bilità che attraversa e costituisce il nucleo centrale del borgo. Per la realizzazione dell’opera, che si propone di riportare la strada l’aspetto di una volta, sarà im-piegata la stessa tipologia di ma-teriale utilizzato per piazza Pitti. Fra l’altro il progetto si inserisce in un ambizioso percorso di va-lorizzazione culturale e turistica del territorio, anche in vista delle celebrazioni del cinquecentena-rio dell’uscita de “Il Principe” di Niccolò Machiavelli, program-mate dall’amministrazione co-munale nel 2013.

Compie 40 anni la casa del popolo di San Casciano.

Molto tempo è passato, ma le immagini di un’opera che prende forma grazie alla for-za e all’impegno di braccia e mani di giovani e anziani, sono ancora nitide nella memoria di alcuni cittadini come Vasco Agresti, Giuseppe Beni, Ade-lindo Balestri e Renzo Cam-polini che, mattone su matto-ne, contribuirono a edificarla negli anni dal 1968 al 1971. Qualcuno di loro ricorda anco-ra il numero complessivo delle ore dedicato alla realizzazione della struttura di via dei Fossi: 67mila. E come dimenticare la sottoscrizione necessaria alla copertura finanziaria dell’in-tervento: 30 milioni di lire. Fondi raccolti dalle centinaia di cittadini che investirono sulla casa del popolo, come presidio della democrazia, ful-cro culturale e ricreativo, cen-tro di aggregazione sociale. A distanza di 40 anni, gli intenti che animano chi fa vivere il locale sono rimasti immutati. I 200 volontari che ogni giorno aprono le porte del circolo, lo riempiono tuttora di contenuti, attività, servizi, supporto alle associazioni. Insomma, nono-stante la maturità raggiunta, la Casa del Popolo ha energia da vendere. Per festeggiare l’an-niversario della fondazione di un punto di riferimento per il territorio, il circolo Arci di San Casciano ha messo in piedi un ricco calendario di eventi, che propone momenti conviviali, proiezioni cinematografiche, spettacoli, esibizioni di danza, performance teatrali, concerti, eventi espositivi, dibatti e in-contri con gli amministratori di ieri e quelli di oggi. L’ini-ziativa è patrocinata dal Co-mune e realizzata con il con-tributo di ChiantiBanca (Info: 055 820779).

Casa del popolo

Quasi mezzo secolo di storia

foCUs

Sarà usato lo stesso materiale impiegato per piazza Pitti/I.B.

uno scorcio di sant’andrea in percussina

1149005

6 Giugno 2011 il giornale nel tuo comune

Page 7: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

Nasce la banca dei “verdi colli”econoMiA. Affonda le radici a San Casciano l’istituto di credito che opera tra Firenze e Siena

Ilaria Biancalaniecco “ChiantiBanca”: nuovo

logo (due colline verdi),

nuova immagine e nuove

filiali (firenze ed empoli)

per la realtà generata

dall’unione di due punti

di riferimento per il territorio,

la Banca del Chianti fiorentino

e la Banca Monteriggioni

Credito Cooperativo

La “Cittadella della Cultura” quella che in una sola grande

area racchiude il museo di San Casciano, il Teatro Niccolini, l’Accademia Musicale, festeg-gia i dieci anni della Biblioteca comunale. Un luogo dove i libri più che custoditi, vengono vissuti non solo attraverso i servizi tradi-zionali come la consultazione e il prestito, ma anche tra gli spazi e le sale lettura, dove vengono resi disponibili e accessibili anche agli ipovedenti. E, soprattutto, in occasione delle grandi ricorrenze li introduce al fianco dei propri autori. Molte le presentazioni dei libri, delle quali un anticipo c’è già stato alla fine di aprile e nel mese di maggio, nell’ambito di un ricco calendario di eventi che è stato chiamato “Sfogliatamen-te” e che, anche in giugno, arric-chirà il “book” della biblioteca con un’intensa attività di promo-zione della lettura e allestimento di iniziative di vario genere: in-contri letterari, mostre, eventi, opere liriche, concerti, esibizio-ni, perfomance, letture animate e giochi per i più piccoli. In questi dieci anni di attività, è stato pos-sibile tracciare un identikit del

“topo da biblioteca” sancascia-nese che ha un’età compresa in un’ampia fascia che va dai 25 ai 64 anni. I libri più gettonati sono quelli di narrativa, saggistica e i testi universitari. Una specifica sezione è dedicata all’enologia e alla viticoltura. Oltre ai libri si possono prendere in prestito cd, dvd, navigare gratuitamente in internet da tre diverse postazioni. La struttura si estende su una su-perficie di 450 metri quadrati, è composta da due sale lettura, un archivio e un grande locale espo-sitivo.

Un ricco calendario di eventi

Dieci anni per la biblioteca

rICorrenze

É venuta alla luce di recente, ma sono già in arrivo nuove filiali. Dall’unione fra Banca del Chian-ti Fiorentino e Banca Monteriggioni Credito Cooperativo ha preso origine ChiantiBanca.

L’ultimo sigillo a questo nuovo istituto è arrivato durante l’ultima assemblea dei soci della Banca del Chianti Fio-rentino e Monteriggioni, durante la quale è stato approva-to il bilancio 2010. Gli oltre 520 presenti (per più di mille voti validi) rappresentativi di oltre 6700 soci, hanno te-nuto a battesimo anche la nuova denominazione sociale, approvandola all’unanimità. Si aprono così le porte a un nuovo corso, sancito dall’ampliamento della rete opera-tiva: rafforzata la presenza nell’aera senese con la nuova filiale già attiva di Siena 5 – Coroncina, presto il taglio del nastro interesserà due prestigiose nuove agenzie a Fi-renze (viale Cialdini, zona campo Marte) e nel centro di Empoli. Questo a conferma della volontà di posizionarsi, a partire dal Chianti, nel cuore della Toscana, tenendo ben saldi i due punti cardine di Firenze e Siena. Ma le novità non sono ancora finite. Anche la comunicazione parlerà infatti da oggi il linguaggio di ChiantiBanca, attraverso un nuovo logo: due colline verdi, una per il versante fio-rentino, l’altra per il versante senese, che in ChiantiBanca si incontrano a rappresentare l’intero territorio. In termi-ni finanziari la grandezza della banca è stata confermata dai dati di bilancio che sottolineano in modo significativo come gli indici di solidità patrimoniale siano elevati, così come la crescita del patrimonio, con quello di “vigilanza” che sfiora i 185 milioni di euro. In salita anche la raccolta diretta che, al 31 dicembre scorso, ha raggiunto quasi i 300 milioni di euro, attestandosi su una crescita percen-tuale del 3,3% a fronte di un incremento medio delle banche di credito cooperativo toscane del 2,4%. I numeri positivi assumo un significato ancora maggiore, perché derivano dal primo anno di fusione, che ha permesso alla nuova realtà unita di mantenere fede e coerenza al proprio ruolo di “banca della comunità”.

/I.B.

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7BARBERINO • SAN CASCIANO • TAVARNELLE

Page 8: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

san cascianoaREa cani Sarà pronta entro l’estate l’area destinata allo sgambamento cani, un piccolo parco attrezzato dove i cani, accompagnati dai loro padroni, potranno scorrazzare e giocare in sicurezza. I lavori sono già

iniziati nell’oliveta, in prossimità dei giardini del Policrosalus e della scuola media di San Casciano. L’opera, per un costo di 10mila euro, mira a realizzare un’area recintata dotata di panchine, distributore del kit per la rimozione delle deiezioni canine e fontanello.

BaRBERinoLaVoRi sULLE sTRaDE Al via in questo mese di giugno alcuni interventi che riguarderanno la rotonda sulla strada regionale 429, in località Drove. Si tratta di interventi di manutenzione straordinaria.

nUoVi LaMPioniLuce in località Linari. Il comune ha deciso l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione pubblica, dotato anche di un particolare sistema per il risparmio

energetico. Si tratta di 10 lampioni che saranno collocati nella zona di recente urbanizzazione.

scUoLa MaTERna Di VicoIn partenza i lavori per l’ampliamento della scuola materna di Vico d’Elsa, che porteranno alla realizzazione di un nuovo locale di circa 50 metri quadri destinato alle attività ricreative. L’opera, che costerà 48mila euro, sarà conclusa – secondo le previsioni – entro l’inizio del prossimo anno scolastico.

TaVaRnELLEasFaLTo E sEGnaLETicaNuovo asfalto in via delle Fonti e sul ponte in località della Sambuca: sono alcuni dei lavori effettuati a Tavarnelle per la manutenzione delle strade. Disposti anche interventi per ridisegnare la

segnaletica orizzontale su tutto il territorio comunale.

saMBUca, 30 PosTi aUToAl via i lavori per il nuovo parcheggio alla Sambuca. Si tratta di un’area di sosta che ospiterà oltre 30 posti auto e sorgerà nei pressi dell’area sportiva. L’inizio dei cantieri, per un costo complessivo di 125mila euro, è previsto in questo mese di giugno.

aREa sPoRTiVaSi avvicina la partenza dei cantieri per il nuovo impianto sportivo del capoluogo. Sono state infatti concluse le procedure di appalto e la consegna dei lavori è prevista per l’inizio di lugio. Il progetto prevede la realizzazione di un’area sportiva, completa di campo con erba sintetica, impianto di illuminazione e spogliatoi.

AMBIENTECACCIA AI PICCIONIBarberino dichiara guerra ai piccioni nel centro storico, per arginare il problema degli escrementi dei volatili che imbrat-tano piazze, strade, muri e case, creando non pochi problemi alla tutela del patri-monio monumentale. E così il Comune ricorda ai cittadini una serie di regole per evitare la proliferazione di questi animali: evitare di dare da mangiare agli uccelli, non scuotere le tovaglie in terrazza, tenere chiusi gli accessi a soffitti e abbaini uti-lizzabili dai colombi per la nidificazione, evitare speroni, ganci e supporti simili che possano offrire ai piccioni luoghi dove stazionare. Il Comune ha lanciato un censimento per stabilire quanti sono gli esemplari in eccesso, che prevede an-che la cattura e la separazione tra maschi e femmine per limitarne la proliferazione.

PROGETTINUOVO PERCORSO PEDONALEDal castello al borgo di San Filippo a Ponzano, alla pieve di Sant’Appiano, alla cupola di Semifonte a Petrognano: Bar-berino è più vicino ai suoi borghi grazie a nuovi percorsi e vie di collegamento. Il Comune ha approvato il progetto de-finitivo per la realizzazione di un nuo-vo percorso pedonale tra il capoluogo e le frazioni, per un costo complessivo di 185mila euro. L’idea è quella di creare di una serie collegamenti per ampliare la rete escursionistica toscana. Il primo trat-to che il Comune mira a realizzare è lungo 1300 metri e si snoda parallelamente alla Cassia, dalla periferia sud di Barberino all’ingresso della frazione di San Filippo.

EVENTIBARBERINO IN FIORE DA RECORDSono state oltre 5mila le persone che nello scorso mese di maggio si sono riversate per le vie del centro storico in occasione della quinta edizione di “Barberino in Fio-re”, la due giorni promossa dal Comune in collaborazione con l’associazione ope-ratori economici di Barberino Val d’Elsa. Numeri record per la manifestazione che ha vestito l’antico borgo medievale dei profumi del territorio: un successo senza precedenti, secondo l’associazione de-gli operatori economici di Barberino Val d’Elsa.

BarberinoGEORGOFILIDA SAN CASCIANO UNA CANZONE PER LE VITTIME DELLA STRAGETre voci, quelle di Leonardo, Barbara e Roberto accompagnate dalla chitarra elettrica di Matteo, per presentare la loro “Notte di primavera” e dedicarla alle vittime della strage dei Georgofili. Sul palcoscenico dei giardini della Romola, accanto alla fontana del Tramonto, il monumento che tiene vivo il ricordo della famiglia Nencioni e di Dario Capolicchio, quattro ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Ippolito Nievo” di San Casciano si sono esibiti per la prima volta da cantautori e musicisti. Lo hanno fatto in occasione del diciottesimo anniversario della strage dei Georgofili, organizzato dall’associazione “Tra i familiari delle vittime della strage dei Georgofili”. “Ma di quella sera il ricordo rimarrà tutti i vostri nomi nessuno scorderà cinque angeli in cielo son volati su nel blu ancora i loro cuori son con noi quaggiù…” è il ritornello scritto e intonato dai giovani studenti, autori di musica e parole di “Notte di primavera”. Questo il titolo della canzone composta per celebrare la memoria di Fabrizio, Angela, le figlie Caterina e Nadia Nencioni e Dario Capolicchio che persero la vita nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993, vittime dell’attentato di stampo mafioso che si consumò in via dei Georgofili.

UNICEFMASSIMILIANO PESCINI, SINDACO DIFENSORE DEI BAMBINIMassimiliano Pescini “sindaco difensore dei bambini”. E’ la nomina che il primo cittadino di San Casciano ha ricevuto da alcuni rappresentanti del comitato italiano Unicef durante una seduta aperta del Consiglio comunale,, che si è tenuta lo scorso mese presso l’audito-rium della Banca del Chianti fiorentino e Monteriggioni. Accogliendo la richiesta avanzata da Unicef il sindaco Pescini si è impegnato, al fianco della giunta e del consiglio comunale, a realizzare una serie di azioni e iniziative a sostegno della difesa e della promozione dei diritti dell’infanzia. Tra le iniziative suggerite da Unicef ci sono la convocazione annua-le di un consiglio comunale dedicato ai problemi dell’infanzia locale, l’organizzazione di incontri finalizzati alla presentazione alle famiglie e ai giovani del quadro degli interventi stabiliti dalla giunta e da Consiglio. L’iniziativa è stata seguita dall’incontro del Consiglio comunale con gli alunni della scuola secondaria di primo grado “Ippolito Nievo”. Un ap-puntamento annuale che offre l’occasione di affermare il valore della memoria attraverso le testimonianze degli studenti che hanno partecipato al viaggio della memoria agli ex campi di sterminio nazisti.

INIZIATIVECHIANTI LUDENS, SUCCESSO PER IL “GIOCO SLOW”Il Chianti è tornato bambino grazie a Chianti Ludens. Grandi e piccini hanno aderito in massa alla manifestazione che si è tenuta nelle piazze di San Casciano, Tavarnelle e Barberino lo scorso mese. Giochi di una volta, giochi antichi e giochi moderni in bilico tra tradizione e innovazione hanno arricchito il doppio appuntamento che per la prima volta ha fatto sbarcare nel Chianti un vero e proprio parco della fantasia. Promossa, secondo un progetto condiviso dal Comune di San Casciano e dall’Unione dei Comuni di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, e curata da Ludo Cemea, la manifestazione ha inondato piazza Matteotti (Tavarnelle) e piazza Pierozzi (San Casciano) di suoni, colori e forme ispirate al tema del gioco e del giocattolo per tutte le età proponendo per la prima volta a centinaia di famiglie occasioni di creatività, divertimento e socialità rivolte a bambini, ragazzi e adulti. “ La festa del gioco in piazza mira ad offrire un’alternativa - spiega uno degli organizzatori Antonio Di Pietro - calma e serenità, sana competizione e cooperazione, divertimento e riflessione. Pro-ponendo un’animazione educativa, offriamo ai bambini e agli adulti di oggi occasioni ludiche in cui sfidare se stessi, ma anche sfidare l’altro ma senza classificare vincitori e vinti, porsi domande di carattere scientifico, sperimentare ipotesi grazie all’utilizzo di giocattoli scientifici, costruire un proprio eco-giocattolo.

San CascianoDISINFESTAZIONIZANZARE E PROCESSIONARIECon la bella stagione sono partiti gli in-terventi di disinfestazione, per prevenire e combattere la proliferazione di insetti e animali fastidiosi e nocivi per la salute. Il Comune di Tavarnelle ha stanziato per queste azioni 20mila euro. In particolare gli interventi riguardano zanzare, proces-sionarie e ratti. Nel primo caso sono in corso monitoraggi e trattamenti antilar-vali nelle aree pubbliche, nei tombini e nelle caditoie stradali. Il Comune chie-de comunque la collaborazione di tutti i cittadini, attraverso una campagna di informazione e la distribuzione gratuita di kit antilarvali presso gli uffici ambien-te e urp. Per quanto riguarda le proces-sionarie, sono stati asportati 30 nidi in varie aree del territorio. Sul fronte derat-tizzazione le attività di monitoraggio e i trattamenti hanno cadenza mensile. Sotto costante controllo le strutture scolasti-che, i cassonetti, i tombini e le aree verdi.

SOLIDARIETÀUN LIBRO PER IL CIADIl Comune ha pubblicato insieme alla casa editrice Emi un libro sul rapporto che da quindici anni lega le istituzioni e le comunità di Doba (Ciad) e Tavar-nelle. Il libro “Africa-Europa, percorsi di cooperazione decentrata” promosso dall’amministrazione comunale, grazie anche al contributo di Banca del Chian-ti Fiorentino e Monteriggioni e Lions Club Barberino Montelibertas, è curato da Stefano Fusi, sindaco di Tavarnel-le dal 1999 al 2009. La pubblicazione contiene un’ampia riflessione, tramite testimonianze, informazioni, resoconti e immagini.

SCUOLACONCORSO SULL’ACQUALa terza A della scuola primaria di San Donato in Poggio ha conquistato il terzo posto al concorso “Tutti i colori dell’ac-qua: fiumi, canali e torrenti fra natura e interventi”, che è stato organizzato dall’Urbat. I bambini della classe di San Donato hanno partecipato con un lavoro composto da una cinquantina di fotogra-fie. Il premio consiste in buoni libro per un valore di 100 euro.

Tavarnelle

8 Giugno 2011 il giornale nel tuo comune

Page 9: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

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Page 10: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

Parliamoci chiaro: se vogliamo evitare catastrofi ambientali come Fukushima e Chernobyl, solo per citare le più note e le più vicine temporalmente, ci restano po-

che strade da seguire. Il fronte del nucleare a tutti i costi sembra spaccato. C’è chi chiede tempo e c’è chi invece ancora ritiene l’energia atomica l’unica ipotesi per una presunta indipendenza energetica. Le fonti fossili (petrolio, carbone e gas naturale) che asfi ssiano il nostro pianeta non sono eterne. E allora perché non puntare sulle energie rinnovabi-li? Perché non sfruttare risorse inestinguibili come il mare, il vento, il sole? Prendiamo ad esempio la geotermia: in Toscana, ogni anno si producono ben cinque milioni di kilowattora, che coprono il 25 per cento del fabbisogno regionale di elettrici-tà. In questo modo, fanno sapere da Enel, si pos-sono risparmiare oltre un milione di tonnellate di petrolio ed evitare l´emissione di quasi quattro mi-lioni di tonnellate di anidride carbonica nell’aria. Potremmo dire che una lampadina su quattro, nel-la nostra regione, si accende grazie alla geotermia. Sulle energie rinnovabili, in Italia, hanno investito 85mila imprese con 150mila addetti. Un settore

in controtendenza, che cresce, nonostante la crisi. E il Granducato, più di altri, sembra essere molto sensibile a questo tipo di argomenti. Lo evidenzia un dato signifi cativo: i 3.200 nuovi impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili - che Enel ha connesso alla rete elettrica nel primo qua-drimestre del 2011 - fanno registrare una crescita degli impianti a emissione zero del 110 per cento. L’inaspettata batosta è arrivata però con il decreto dello scorso 3 marzo, defi nito da più parti “scia-gurato” perché, con il taglio degli incentivi per chi decide di non inquinare, di fatto, si blocca il la-voro delle aziende del comparto. In Toscana sono almeno 20mila i posti in pericolo per chi si occu-pa di fotovoltaico, pannelli solari e certifi cazione energetica degli edifi ci. A pagare le conseguenze

di questa scelta, contro la quale anche il ministro Prestigiacomo aveva minacciato le dimissioni, dunque, sono soprattutto le imprese che hanno perso fi or di commesse. La novità, sotto il cielo della politica, è il decreto Romani del 5 maggio, che però sembra non abbia risolto nulla. Anzi, denunciano le confederazioni dell’artigianato e le Pmi, “restano ancora a rischio gli investimenti futuri e l’occupazione”. La situazione è così grave che 150 aziende, il giorno in cui è stato fi rmato il nuovo decreto sugli incentivi, hanno annunciato che promuoveranno un’azione legale attraverso l’associazione “Sos Rinnovabili”. Intanto, il Con-sorzio agrario di Firenze punta all’autosuffi cienza energetica. Un investimento di 400mila euro che guarda al futuro dell’agricoltura e delle imprese agricole della Valdelsa. “L’agricoltura guarda alle rinnovabili con molto interesse e attenzio-ne – spiega Carlo Alberto Zanieri, presidente del Consorzio – chi fa agricoltura è il primo soggetto impegnato nella sostenibilità e nella tutela del no-stro ambiente. Gli imprenditori agricoli faranno la loro parte, e il Consorzio agrario potrà essere di stimolo”.

DoSSier/1. Il taglio degli incentivi potrebbe penalizzare l’occupazione “verde”

Rinnovabili, a rischio ventimila posti

Antonio Passanese

La nostra è una regione in cui le energie alternative vanno forte: basti pensare

che una lampadina su quattro si accende grazie alla geotermia e che nei primi

mesi dell’anno sono stati 3.200 gli impianti fotovoltaici allacciati alla rete enel

vaDeMeCUM

Veniamo al pratico. Gli esperti che abbiamo intervistato sul-le rinnovabili ci hanno fornito alcuni spunti di rifl essione e

di discussione. Ora dovrebbe esserci chiaro cosa sta succeden-do a livello legislativo. Ma se il signor Rossi decidesse di instal-lare un impianto fotovoltaico, a chi dovrebbe rivolgersi, quali requisiti dovrebbe avere l’immobile e, soprattutto, quanto an-drebbe a spendere? Dunque, se la famiglia del signor Rossi non ha particolari esigenze energetiche potrà montare un impianto da 3 kwp (chilowatt picco) che si aggira attorno agli undicimila euro. A questa somma bisognerà aggiungere mille euro di pro-

getto e tenuta rapporti con Enel e Gse. Naturalmente, per avere tutte le garanzie del caso, perché la truffa è sempre dietro l’an-golo, meglio rivolgersi a una ditta che sia abilitata alla lettera A del Dm 37/09 (per fugare ogni dubbio è possibile una verifi ca presso la Camera di commercio). L’azienda, quindi, invierà una richiesta all’Enel (che per aprire la pratica prende 120 euro) che avrà un mese per effettuare un sopralluogo. Se tutto sarà in regola, per l’allaccio bisognerà versare altri 120 euro e atten-dere ulteriori 30 giorni. I tempi di formalizzazione del contrat-to con il Gse, però, sono abbastanza lunghi. Possono volerci

anche 6 mesi, l’importante è che il signor Rossi, dalla data di allacciamento, conti i kw prodotti così da ottenere il rimborso degli arretrati. Ah, giusto. L’immobile naturalmente deve esse-re dotato di una falda o di una pensilina (possibilmente a sud) dove poter appoggiare i moduli. Se l’esposizione è a est o a ovest, per esempio, potrebbe esserci una “perdita di effi cienza” di circa il dieci per cento. E se Rossi abita in un condominio? L’ideale sarebbe un impianto per i consumi comuni (come si fa per ascensore, illuminazione e autoclave), ricordando che, per sviluppare 3kwp, servono 24 metri quadrati.

A coloro che decidono di attrezzarsi “in proprio” occorrono qualche spesa iniziale e un po’ di pazienza

E per chi vuole “far da sé” circa undicimila euro per partire

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Page 11: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

Nel settore delle energie rinnovabili serpeggia malumore e incertezza per quello che sarà il futuro. Il comparto, e soprattutto il fotovoltai-co, ha rappresentato per centinaia di aziende

toscane l’ancora di salvezza e la garanzia di occupazione in un mercato che soffre per la consolidata crisi econo-mica. Maurizio Barsottini, presidente di Cna installa-zione e impianti Toscana, è in prima linea per difendere tutti quegli imprenditori che hanno coraggiosamente investito sulle energie alternative e che oggi sono a un passo dal baratro.Presidente, cosa cambia nelle rinnovabili alla luce del nuovo decreto Romani?La fl essibilità e la duttilità ad adeguarsi alla nuova ri-chiesta è una caratteristica dei miei rappresentati, e con rapidità estrema è stata messa in atto una riconversione dell’operato per dare risposta a una domanda nuova. Ma ciò non avviene se non c’è una prospettiva di mercato se-ria. Molte delle nostre aziende si sono impegnate, hanno investito: ci hanno costruito le fondamenta del proprio castello. Il ministro Romani, con l’arroganza tipica di qualche decennio fa, ha emesso un provvedimento che ha la caratteristica, credo unica, di scontentare tutti. Dai sindacati dei lavoratori alle associazioni di categoria, alle

regioni e alle commissioni parlamentari. Dove c’era un aspetto non politico, in quanto contestato sia da destra che da sinistra, ma una semplice valutazione dei fatti, fatta in maniera scientifi ca.Come se il problema fosse il rispetto del diritto...Proprio così. Lo Stato italiano, il 6 agosto 2010, con lo stesso Ministero che oggi lo ha affossato, ha sottoscrit-to un “contratto” con il mondo dell’imprenditoria, con gli istituti di credito, con i cittadini. Il ministro Romani unilateralmente lo ha modifi cato lasciando centinaia di aziende in diffi coltà, 4 miliardi di euro di investimenti in corso appesi all’umore di questo signore, l’1 per cento del Pil nazionale. Credo che il decreto subirà successive modifi che per gli aspetti costituzionali. I fondi di investi-mento stranieri si sono già appellati ai tribunali interna-zionali: l’effetto della retroattività di un provvedimento in uno stato di diritto non credo possa passare. E per quanto riguarda le tariffe?Non credo che questo sia un problema, almeno fi no a tutto il 2012. Il mercato saprà adeguarsi. Stiamo a ve-dere, ma così non va, soprattutto perché in questa con-formazione non esiste una certezza della tariffa su cui si ricadrà. E quale banca, mi chiedo, potrà dare fi ducia a questo mercato?

Il decreto romani ha messo in crisi il settore e 4 miliardi di euro

di investimenti sono ora sospesi nell’incertezza: “non credo che

ci saranno conseguenze sulle tariffe fi no al 2012, ma così non va”

DoSSier/2. Parla Maurizio Barsottini, presidente di Cna installazione e impianti Toscana

“Un provvedimento che scontenta tutti”

Antonio Passanese

foCUs

Investire nel fotovoltaico conviene. Attualmente si può ar-rivare a una resa attorno al 10 per cento, ma la cosa, stra-

namente, non è risaputa come ci si aspetterebbe. Nella nostra regione quasi 12mila famiglie hanno scelto l’energia pulita, 1.666 solo a Firenze. Il decreto fi rmato a inizio maggio dal ministro Romani, di fatto, non cambia la situazione per i pri-vati che vogliono utilizzare le energie rinnovabili. Qualche problema invece lo riscontreranno coloro che voglio realiz-zare grandi impianti fotovoltaici. “A un leggero calo delle ta-riffe incentivanti – spiega Rino Capezzuoli di Toscana Ener-

gie Rinnovabili – che, in alcuni casi particolari, aumentano, corrisponde un relativo calo del prezzo dei materiali usati. L’incertezza che ha preceduto l’uscita del nuovo decreto ha signifi cato il blocco delle prospettive di attività per circa due mesi con rifl essi evidenti soprattutto sulle piccole imprese del settore”. E infatti, negli ultimi mesi, dubbi e perplessi-tà in merito agli incentivi hanno preso il sopravvento. “La realtà, decreto alla mano, è un’altra. Non è cambiato quasi nulla, soprattutto per coloro che vorranno realizzare impianti di autoconsumo”, che oltretutto restano i più favoriti. Da ri-

cordare che le detrazioni sono valide per venti anni “e restano costanti dal momento in cui l’impianto entra in funzione. La stessa cosa non si può dire dell’energia elettrica che aumenta costantemente di prezzo”. Partendo, dunque, da queste con-siderazioni si comprendono le ragioni della decisione della Regione Toscana, che ha scelto di limitare i permessi per le “distese” di pannelli fotovoltaici. Meglio, infatti, sarebbe utilizzare i tetti delle nostre case, specialmente quelli ancora coperti da amianto, che godono di un incentivo di 5 centesimi di euro per ogni chilowattora prodotto.

Oggi sono quasi dodicimila le famiglie del granducato che hanno scelto questa strada: 1.666 solo a Firenze

“Ma per i piccoli impianti privati di fatto non cambierà molto”

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Page 12: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

Come quando, tanto tem-po fa, l’acqua si andava a prendere al pozzo. Magari non succedeva nel centro

di Firenze, magari è passato talmente tanto tempo che il “c’era una volta” non regge più. Sta di fatto che i fonta-nelli che distribuiscono acqua gratuita (quella cosiddetta “del sindaco”) han-no qualcosa della tradizione, quella che sapeva fare a meno degli imbal-laggi, cucita addosso a un mondo in cui l’inquinamento ancora non era che uno spettro di là da venire. Piacciono i fontanelli, e piacciono talmente tanto che, solo nei primi tre mesi del 2011, hanno erogato oltre tre milioni di litri d’acqua nel territorio coperto da Pu-bliacqua. Giusto per fare un esempio: solo dalla fonte dell’Albereta, da cui sgorga acqua frizzante, nello stesso trimestre sono piovuti oltre 360mila litri di acqua con le bollicine. E ora stanno per arrivare nuovi fontanelli: entro dicembre ne saranno installati altri 14, che andranno a fornire i cit-tadini di sette comuni della provincia fi orentina (Fiesole, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Signa e Impruneta). La realiz-zazione di questi nuovi 14 fontanelli avrà un costo complessivo di 560mila euro, dei quali 392mila fi nanziati dal-la Provincia, 144mila da Publiacqua e 24mila dal Comune di Fiesole. E che i cari vecchi rubinetti siano torna-ti a piacere lo raccontano i dati: ne-gli ultimi 5 anni più di un terzo della popolazione (37 per cento) dell’area Publiacqua beve regolarmente “ac-qua di casa”, con un aumento di oltre 16 punti percentuali. Trattasi cioè di oltre 201.600 cittadini: circa 80.600 famiglie (considerando – con un po’ di fantasia – che una famiglia media sia formata da due persone e mezzo). La scelta di questo plotone di perso-ne ha portato al risparmio di 40.320 metri cubi di acqua imbottigliata, con un risparmio economico che va dai 12 ai 20 milioni di euro (a seconda di un costo per litro stimato in 30, 40 o 50 centesimi) e che, in soldoni, per ogni famiglia spazia dai 150 ai 250 euro l’anno. “Abbiamo sperimentato con successo il sistema dei fontanelli – sottolinea il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis - con accessi re-cord a Firenze e a Pistoia, e andiamo avanti convintamente su questa stra-da. Non per niente nel Piano d’ambito ne è prevista l’installazione di altri

solo nei primi tre mesi del 2011 hanno erogato oltre tre milioni di litri nelle zone coperte

da Publiacqua, con picchi a firenze e Pistoia. e negli ultimi cinque anni è cresciuto

il numero di persone che sceglie la fonte domestica e dice addio alle bottiglie

AMBiente. Entro dicembre verranno installati altri 14 fontanelli in sette comuni della provincia

i “rubinetti di tutti” aumentano ancora

uno dei Fontanelli giÀ attivi (Foto di giuseppe della Maria)

Benedetta Strappi

74 in tutti i comuni del nostro terri-torio, con un investimento complessi-vo di un milione e 260mila euro. Un impegno importante attraverso cui Publiacqua lancia tre messaggi posi-tivi: si può risparmiare sui costi per l’acquisto di acque minerali che sono rilevanti; si possono ridurre i rifi uti e i trasporti; si può tranquillamente bere l’acqua del rubinetto controllata giornalmente, di ottima qualità e tra le migliori d’Italia”.

Arriva il “referendum day”: gli italiani sono chiamati a dire la

loro su privatizzazione dell’acqua, energia nucleare e legittimo impe-dimento. Le date sono quelle del 12 e 13 giugno, il numero di que-siti (salvo novità dell’ultim’ora, a rischio potrebbero essere i quesiti su nucleare e acqua, su cui mentre Il Reporter va in stampa è chia-mata a esprimersi la Cassazione) è quattro. È un referendum di tipo abrogativo: mettendo una croce sul sì si esprimerà la volontà di cam-biare le leggi approvate, sceglien-do il no si lascerà tutto come ora. I primi due quesiti (scheda rossa e scheda gialla) hanno a che fare con l’acqua pubblica. Il primo riguarda le modalità di affi damento e ge-stione dei servizi pubblici di rile-vanza economica e chiede l’abro-gazione dell’articolo secondo cui la gestione del servizio idrico può essere affi data a privati. Il secondo quesito riguarda la determinazio-ne della tariffa del servizio idrico integrato: in base alla normativa vigente, ad oggi, i gestori possono caricare sulla bolletta anche il 7 per cento in più senza reinvestire questa quota in migliorie sulla rete. Il terzo quesito (scheda grigia) ri-guarda il nucleare, e la costruzione di nuove centrali. Anche in questo caso un sì “vale” un no, ed equi-vale a bloccare la costruzione di nuovi siti in Italia. Il quarto quesito (scheda verde chiaro) riguarda la giustizia, e chiede l’abrogazione di quella parte di articolo conosciuta come “legittimo impedimento” e che riguarda le “disposizioni in materia di impedimento del Presi-dente del Consiglio e dei Ministri a comparire in udienza penale”. I seggi saranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica 12 e dalle 7 alle 15 di lunedì 13 giugno. Per votare oc-corrono un documento di ricono-scimento e la tessera elettorale: chi l’avesse smarrita può richiederne un duplicato agli uffi ci elettorali del Comune di Firenze.

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Page 14: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

Durerà fi no al 25 settembre, ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 23 alle 3 del mattino successivo. Stiamo

parlando della ztl estiva, il provvedi-mento tanto atteso dai residenti del centro storico disturbati dal rumore e dalla movida. Le aree soggette a limi-tazioni del traffi co sono due: una più ampia con deroghe per una serie di

Ztl estiva, fi no a settembre passi chi puòeStAte/1. Brutta sorpresa per gli scooteristi, banditi dall’area che va dalla stazione a Santa Croce

Giuditta Boeti

tempo libero

La zona a traffi co limitato copre più o meno lo stesso perimetro

dell’anno scorso, ma nella “area rossa” è proibito il transito

anche alle due ruote. e da agosto arriveranno nuove restrizioni

per i professionisti e per i veicoli commerciali di trasporto merci

un varco della ztl notturna (Foto di giuseppe della Maria)

veicoli, tra cui gli scooter, l’altra più ristretta dove i divieti sono più rigidi. Ai varchi della ztl sono in funzione, come sempre, le porte telematiche collocate agli accessi, e quindi anche i display luminosi. Negli altri ingressi è invece collocata la necessaria segna-letica. L’area interessata dal divieto di transito è sostanzialmente quella dello scorso anno. Nell’area “blu” della Ztl notte, quella più ampia che abbrac-cia anche Oltrarno e le zone di Porta al Prato e piazza d’Azeglio, potranno circolare anche i motorini. Ma i divieti diventano più rigidi per quanto riguar-da l’area “rossa”, quella che va dalla stazione a Santa Croce: qui il divieto di transito è pressoché totale, scooter compresi. Una corsia speciale rimane però aperta (con accesso da via Alfi e-ri) per raggiungere l’ospedale di Santa Maria Nuova, a patto che poi si segua-no le istruzioni per inserire nella “lista bianca” la targa della propria auto ed evitare così di ricevere la multa. Intan-to, dal primo agosto il Comune ha de-ciso di limitare ulteriormente l’accesso alla zona a traffi co limitato ai profes-sionisti e ai veicoli commerciali di tra-sporto merci. L’ingresso nella ztl sarà vietato dalle 6,30 del mattino (prima era vietato dalle le 7,30), con l’obietti-vo di ridurre di almeno il 15 per cento i 53.132 permessi per il transito nella zona a traffi co limitato rilasciati fi no a questo momento. La giunta comunale ha infatti alzato le barriere della ztl che vanta il titolo di “ztl più grande d’Euro-pa”, che rischia di diventare ora la più severa e la più costosa. In particolare, sono diciannove le categorie coinvolte, tra le quali banche, consolati, rappre-sentanti politici e veicoli a tre ruote, che dovranno restare fuori dal centro, mentre chi ha un garage (hotel com-presi) all’interno della ztl non potrà più avere telepass da consegnare ai clienti abituali: ogni ingresso dovrà essere autorizzato esclusivamente tramite il collegamento con il portale del Comu-ne entro un’ora dal transito, sborsando 1 euro per ogni ingresso. Stessa cosa per autoffi cine, autonoleggi e artigiani chiamati per le riparazioni d’urgenza, che dovranno adeguarsi a questa “tas-sa”. I veicoli adibiti al trasporto merci dovranno essere autorizzati singolar-mente ma avranno l’obbligo di uscire dalla Ztl entro le 9 del mattino. Infi ne, i medici non convenzionati col sistema sanitario dovranno dotarsi di un per-messo temporaneo gratuito per ogni visita a domicilio. Ogni deroga alle nuove regole sarà decisa per casi par-ticolari dal sindaco.

L’obiettivo è quello di ridurre del 15 per cento gli attuali permessi

Secondo il Noaa (l’Ente na-zionale statunitense per gli

oceani e l’atmosfera) quella alle porte sarà un’estate più fresca e leggermente più piovosa rispet-to alla norma stagionale. Ma c’è chi invita alla prudenza ed evita previsioni di lunga scadenza. “Bisogna avere cautela perché le supposizioni stagionali han-no un’attendibilità modesta, basandosi su considerazioni di grande scala” spiega il direttore dell’Ibimet-Cnr Giampiero Ma-racchi. Quel che è certo è che “anche quest’anno non manche-ranno ondate di calore alternate ad abbassamenti improvvisi di temperatura”, annuncia l’esper-to. Ma cos’è che causa questi sbalzi climatici così evidenti? “La risposta sta nella mutazione della circolazione delle correnti d’aria che non si muovono più da est a ovest, come avveniva fi no a qualche anno fa, ma pro-vengono da nord a sud. Il risul-tato è che l’incontro dell’area calda proveniente dal meridione con quella fredda proveniente dal settentrione provoca pertur-bazioni”. “Più in generale – ag-giunge il climatologo del Cnr – si prospetta un’alternanza di periodi caldi a periodi piovosi e leggermente più freschi. Ormai siamo abituati a piogge sempre più frequenti e soprattutto più intense, a rovesci improvvisi o a eventi come cicloni e inonda-zioni. Tutte queste alterazioni climatiche non sono altro che l’effetto dell’inquinamento pro-dotto dall’energia sia a livello mondiale che, in particolare, nel Mediterraneo, e la Toscana non è esclusa da questa logica”. Insomma, pur se è diffi cile fare previsioni certe, il climatologo Maracchi crede “che l’ondata di calore avuta a maggio po-trebbe signifi care che le masse d’aria calda arriveranno ancora più a nord, e l’estate afosa per una volta sarà nel Nord Euro-pa, mentre da noi, ma è solo un’ipotesi, potremmo avere una stagione temperata”.

Giampiero Maracchi (Cnr)

Meteo, clima pazzo in vista

L’IntervIsta

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14 Giugno 2011

Page 15: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

tempo libero

D’estate i cinema chiudo-no e non solo per ferie. Aumentano infatti a Fi-renze i casi di sale che

all’arrivare della primavera dichiarano di non farcela più, per gli introiti che non coprono i costi, o decidono di pun-tare su nuovi orizzonti, magari anche per vecchie questioni legate a fallimen-ti illustri. Sta di fatto che per il fi orenti-no che la sera sceglie, o meglio avrebbe scelto, di andare al cinema, i tamburini dei giornali sono desolanti. L’elenco può iniziare dal cinema Colonna sul lungarno Ferrucci, che la scorsa esta-te aveva chiuso per ferie senza riaprire all’inizio della stagione successiva, per continuare con Fiamma, Principe, Spa-zio Uno e Variety: tutte sale che risulta-no chiuse, e non è solo una questione di temperature che si stanno alzando. Non si tratta insomma della solita alternan-za estiva con le arene, che apriranno verso la metà di questo mese. Come se non bastasse, le nuove chiusure si ag-giungono alla lista di sale storiche che nel tempo hanno tirato giù i battenti -

tanto per citarne alcuni Eolo, Ciak, Ex-celsior e Manzoni, per non parlare del Gambrinus - lasciando la città a secco di cinema, mentre a livello di ammini-strazione comunale continua il dibatti-to sui multisala, con un’attenzione tutta particolare per quello di Novoli. Ri-guardo alle chiusure più recenti, quel-le di Principe e Fiamma, le incertezze sono numerose. Lo stop alla program-mazione a fi ne aprile è stato deciso dal liquidatore dell’immobiliare Veronica 84 srl del gruppo Cecchi Gori e il fu-turo delle due sale è in bilico. Come sempre, quando si affronta il tema dei cinema, il problema principale è quello della destinazione d’uso che vincola gli spazi a un utilizzo cinematografi co-culturale. Nello specifi co questo vin-colo riguarda la sala del Principe, ma non il Fiamma. Quanto al Variety, la chiusura risale al 30 gennaio scorso. La motivazione non era dovuta agli scarsi incassi, ma alla scadenza del contrat-to d’affi tto. Per questo, molti cittadini si erano messi in moto per tentare di salvare la sala che, diventata famosa

negli anni Ottanta per aver ospitato le performance di Moana Pozzi, era di-ventata dal 2001 uno dei multisala più frequentati della città, in un’area dove la scelta per chi vuole andare al cinema è piuttosto limitata. Ma il “potere del mattone” per ora ha vinto, e pare che si prospetti, al posto del cinema, l’ipotesi edilizia residenziale. Proprio come sta

accadendo nei locali dell’Apollo di via Nazionale, che a breve tornerà a nuo-va vita, ma senza sale. Ma con l’estate che si avvicina tanto vale consolarsi con le arene estive, che si apprestano a riaprire per riproporre i successi della passata stagione e qualche anteprima. Per i prossimi mesi riparte la program-mazione della storica arena Chiardilu-

na in via Monte Oliveto, delle arene di Campo di Marte, accanto al Mandela Forum, con i due spazi per l’essai nella piccola e il grande pubblico nell’arena grande, e lo spazio del Poggetto a Ri-fredi. Insomma, (almeno) d’estate, in fondo, da Firenze sud a Firenze nord si può continuare a sognare davanti al grande schermo.

Serena Wiedenstritt

Il divano di casa, i popcorn appena scoppiati nel microonde e l’effetto

cinema. Quasi per tutte le tasche. Vi-vere emozioni da sala cinematografi ca senza bisogno di uscire di casa è tutta una questione di suono. Quanto ai co-sti, si varia da meno di 200 euro per un sistema che assomiglia alla magia del cinema a circa 1.000-1.300 euro per as-sicurarsi la qualità del grande schermo. Ma non c’entrano solo gli impianti. Certo che conta il numero di casse. Lo spiegano bene gli esperti: decisamente meglio il sistema 5.1, che tradotto si-gnifi ca cinque altoparlanti (tre anteriori e due posteriori) e un subwoofer (per i suoni più bassi) della soluzione 2.1, che non comprende le casse posteriori. Ma molto si gioca anche sull’ambien-te scelto per portarsi l’effetto cinema a casa. Si deve infatti stare attenti a come si posizionano le casse per esse-re davvero avvolti dal suono. A volte la magia viene meno semplicemente a causa di ostacoli come mobili, tap-peti, tende e sofà che incidono sulla propagazione del suono. L’accortezza in questo caso è regolare il volume di ogni singolo canale per riequilibrare distanze e superare eventuali ostacoli. Per chi poi non vuole perdersi a intrec-ciare (e soprattutto nascondere) i cavi, spendendo qualcosa in più si possono acquistare ottime casse wireless che

semplifi cano le operazioni di montag-gio e l’organizzazione della stanza. Sistemato il suono, eccoci alla questio-ne dello schermo. Anche se per “home theater” si intende principalmente il suono avvolgente, non si può trascurare l’immagine. In questo caso è da tene-re presente la dimensione della stanza, che deve essere commisurata ai pollici dello schermo. Se si intende guardare la tv – o il cinema – da un metro e 80 cm di distanza va benissimo un 32 pollici (dal costo medio di 600 euro), mentre i 40 sono consigliati per chi si posiziona a 2,5 metri. Si spende così sui 900 euro. Infi ne, c’è l’opzione 3D. Non solo por-tarsi a casa il cinema, ma anche le tre dimensioni: in questo caso la spesa fra schermo, lettore dvd ad hoc e occhialini sale sopra i 1.600 euro.

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eStAte/2. Durante l’inverno molte sale hanno chiuso i battenti. Ora arrivano gli spazi all’aperto

Arene, scatta l’ora dei fi lm sotto le stelle

Per le serate della bella stagione

le opportunità non mancano: tornano

il Chiardiluna, gli schermi di Campo di

Marte e quello del Poggetto a rifredi

/S.W.

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Page 16: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

eStAte/3. Il sole torna ad arrostire Firenze e le opportunità per vivere il suo fiume non mancano

Pesca, sport e tintarella lungo l’ArnoPer chi ha voglia

di godersi a pieno

le rive del corso

d’acqua non c’è che

l’imbarazzo della scelta:

spiaggetta per i più

pigri, giri in bici e lancio

dell’amo per i più attivi

Con l’arrivo delle giornate calde si intensifi ca la vita sulle sponde dell’Arno: sono molti i fi orentini che nella stagione estiva scelgono

i luoghi sulle rive del fi ume per il loro tem-po libero. Si può prendere il sole, trovare un po’ di fresco, praticare sport, pescare o sor-seggiare una bevanda alla sera nei luoghi di ritrovo lungo il corso d’acqua. Il tratto di riva che attraversa il parco delle Cascine è uno dei più frequentati: qui è possibile sia rilas-sarsi all’ombra degli alberi, sia prendere la tintarella. Gli argini di cemento all’altezza della “cascata” sono inclinati al punto giusto da diventare una sorta di sedia sdraio per chi cerca un po’ di relax al sole, magari leggendo un libro, con lo scroscio dell’acqua in sotto-fondo e la brezza rinfrescante. Gli sportivi, invece, possono praticare jogging o pedalare in mountain-bike lungo il percorso sterrato che costeggia il fi ume, dal tratto di fronte alla piazza delle Cascine verso ponte all’Indiano. Per chi preferisce rilassarsi sulla sabbia, c’è la spiaggetta sull’Arno davanti alla torre di San Niccolò. Il colpo d’occhio è molto caratteristi-co: un angolo di sabbia chiara con la torre di Palazzo Vecchio sullo sfondo. Tra i ragazzi in costume a prendere il sole c’è chi vorrebbe più cura nella pulizia e maggiori servizi per i fre-quentatori della spiaggetta. Qualcuno, per gra-dire, riferisce anche l’avvistamento di qualche nutria, i grossi roditori di origine sudamerica-na che ormai fanno parte dell’habitat dell’Ar-

no. Anche la pescaia del lungarno Soderini, più spartana e raccolta, è meta degli amanti dell’abbronzatura, tra cui molti stranieri. Nel periodo estivo, solitamente a partire da fi ne giugno, in questi luoghi si svolgono anche manifestazioni serali che attirano numerosi giovani. Tra le attività che si svolgono nel trat-to cittadino dell’Arno c’è anche la pesca spor-tiva. Molti appassionati si ritrovano lungo le rive per praticare questo hobby il cui obiettivo, ovviamente, non è quello di riempire la padel-la a fi ne giornata. Lo spirito è quello di stare a contatto con la natura, “sfi dare” i pesci, cattu-rarli e rilasciarli in acqua. E magari, prima di liberarli, scattare una foto agli esemplari degni

di essere immortalati. I giovani che desiderano avvicinarsi a questo sport possono anche fre-quentare alcuni corsi gratuiti per imparare le tecniche di pesca. Le associazioni Arci Pesca Fisa e Fipsas, con il contributo della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, hanno infatti istituito la scuola di pesca nell’Arno fi orentino, aperta ai ragazzi fi no a 16 anni. Durante i corsi, oltre alle lezioni di pesca pratica, sono previsti momenti di formazione sull’ecologia fl uviale, sulle specie ittiche e sul rispetto dell’ambiente. Per i fi orentini l’Arno è stato sempre così: da un lato un pericolo, ma dall’altro una grande risorsa che ha reso gran-de il capoluogo toscano.

Antonio Rettura

tempo libero

I diecimila metri quadrati del giardino di lungarno Santa Rosa si fanno belli.

Sono infatti partiti i lavori di restyling dell’area verde che va da piazza Gaddi al Torrino di Santa Rosa. E ora, all’oriz-zonte, ci sono quattro mesi di interventi (con un costo complessivo di 315mila euro) che porteranno alla riqualifi ca-zione dell’area, sollecitata a più riprese dagli stessi residenti. Il progetto prevede il ripristino e la recinzione dell’area lu-dica, con l’inserimento di giochi nuovi, l’installazione di un fontanello di acqua di alta qualità e il potenziamento dell’im-pianto di illuminazione. Ma verranno fatti aggiustamenti anche al verde della “rive gauche” del lungarno, con l’ab-battimento (necessario) di alcuni alberi malati e il reimpianto di sostituti in nu-mero superiore. Si tratta essenzialmente di platani e bagolari, che già popolano quell’area e che ora si candidano ad aumentare ancora, a degna cornice del percorso pedonale che attraversa tutta l’area. In questo modo, il giardino do-vrebbe tornare a vita nuova, e superare quei problemi che, a cadenze regolari, in passato hanno reso necessari gli inter-venti di polizia e Caritas. Ma il Comune ha presentato anche uno studio di fattibi-lità per trasformare l’ex gasometro di via dell’Anconella in uno spazio polivalente con ristorante, piscina, palestra, uffi ci e area bambini: la gara potrebbe partire nel 2012. E, nel frattempo, il lungarno Santa Rosa si è ripreso anche un altro pezzet-tino: a metà maggio ha infatti inaugu-rato la stagione estiva il BSide, locale all’aperto (anzi, come direbbero i signori della notte, “lounge garden”) tutto luci e atmosfere, adatto ai cultori della notte di San Frediano. Gli ingredienti, al solito, sono musica e cocktail da sorseggiare al fresco dei divanetti, veduta dell’Arno d’argento inclusa.

Ha riaperto anche il BSide

Santa Rosa, il giardino pronto a un nuovo look

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16 Giugno 2011

Page 17: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

...e piscine di lusso per i più esigentieStAte/4. Gli impianti aperti al pubblico sono tanti: alcuni famosissimi, altri un po’ meno

Rosaria Zanieri

Con l’arrivo delle prime giornate estive cresce la voglia di mare, ma non sempre è possibile abbandonare la città per dirigersi verso le più vicine località costiere. Come fare, quindi,

per allietare le calde giornate estive di chi è costretto a rimanere a Firenze? Non rimane che una soluzione: la piscina. In città, accanto alle strutture più conosciute e frequentate, si affi ancano impianti meno noti ma forse più interessanti e curiosi, anche solo per la loro colloca-zione geografi ca. E allora vale la pena fare un piccolo viaggio per conoscere le possibili alternative alle pisci-ne cittadine più affollate durante il periodo estivo, quali ad esempio la Costoli (dove, tra l’altro, quest’anno il giovedì pomeriggio di luglio e agosto si entrerà gratis se la sera prima si è partecipato a uno degli eventi serali). Un impianto rinomato, e sicuramente tra i più conosciu-ti e amati dai turisti e dagli stessi fi orentini, è quello delle Pavoniere. Ristrutturata in anni recenti, la piscina è immersa nell’ombra degli alberi secolari del parco delle Cascine, e offre varie opportunità a chi vuol diver-tirsi nelle diverse ore del giorno. Consentendo l’accesso anche in orario serale (dalle 20 all’una e mezza) è dive-nuta un riconosciuto punto di incontro dove trascorrere serate con amici, grazie anche al ristorante-pizzeria e al bar. Nella zona di via Bolognese si trova invece l’ho-tel Villa Le Rondini, che dal primo giugno apre la sua piscina anche a chi non soggiorna nelle sue stanze. La posizione della villa è sicuramente molto suggestiva. È, infatti, situata sulle prime colline fi orentine, immersa in un parco di ulivi e macchia mediterranea, ed è carat-

terizzata da una vista sul panorama cittadino degna di nota. La piscina chiude il 30 settembre e, tempo permet-tendo, è possibile accedervi tutti i giorni dalle 10 alle 19. L’Holiday Inn di viale Europa è un altro albergo che apre la sua piscina al pubblico durante la stagione esti-va. La struttura, oltre agli ingressi giornalieri, offre va-rie tipologie di accesso che vanno dalla mezza giornata agli abbonamenti con 10 o 30 ingressi. La sera, inoltre, è possibile cenare a bordo vasca. L’apertura al pubbli-co ha inizio, anche in questo caso, dal primo giugno e, per tutta la stagione, sarà possibile nuotare nella piscina tutti i giorni dalle 10 alle 19. Per chi punta a un am-biente più ricercato, il Golf Club Ugolino, a Grassina, apre la propria piscina a frequentatori occasionali. La

struttura è immersa in un ambiente assolutamente ricco dei segni di quella storia che è passata tra le sue stanze. L’Ugolino è infatti nato nel 1933 e la piscina stessa è un importante ricordo dei decenni che sono passati di qui. È stata realizzata, infatti, negli anni ’30 dall’architetto Gherardo Bosio, ed è uno dei maggiori esempi di archi-tettura razionalista, tanto da essere posta sotto la tutela delle Belle Arti. le pavoniere

La Costoli e le Pavoniere sono tra le più note, ma ci sono

anche strutture più di nicchia: spesso, come Holiday Inn e villa

Le rondini, sono annesse agli alberghi. Ma accessibili a tutti

tempo libero

Anche il Golf Club Ugolino, “classe” 1933, apre ai bagnanti occasionali

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della Mattonaia e vedeva già all’epoca impegnati dei volontari che si prende-vano cura soprattutto di cavalli e asini all’epoca usati per la soma, spesso of-frendo cure gratuite ai padroni che non potevano permettersele. Oltre a questo, per diffondere una cultura zoofi la, ven-ne istituito un concorso per premiare i bambini più meritevoli, che avevano salvato un animale o scritto un racconto dedicato al mondo delle bestiole”. Ma non è tutto, le guardie zoofi le, corpo di volontari (oggi vero e proprio corpo di polizia per accedere al quale bisogna affronatare una lunga formazione e un esame fi nale) si occupavano del con-trollo delle macellerie nei mercati e de-gli animali colpiti con le fi onde o uccisi per essere mangiati, come succedeva a gatti o colombi. Oggi l’Enpa è una on-lus che vive grazie ai contributi dei soci e ai lasciti dei privati (non usufruisce di nessun tipo di contributo pubblico) e, nella provincia di Firenze, conta su un corpo di 40 guardie che effettuano con-tinui controlli intervenendo in situazioni diffi cili e ascoltando le segnalazioni dei cittadini. Per festeggiare questi 140 anni di storia, il Comune di Firenze conse-gnerà all’associazione il “Fiorino d’oro della solidarietà” e nell’occasione, il 17 giugno, sarà inaugurato il nuovo pre-sidio al canile di Ugnano. Inutile dire che le offerte da parte dei cittadini, per sostenere il lavoro della onlus, sono più che benvenute. “Cerchiamo anche vo-lontari - chiosa Porzio - per l’assistenza degli animali nei canili e per altre at-tività”. Per info: www.enpafi renze.it o 055/2132296.

è oggi. “Sembra incredibile ma il fon-datore e promotore dell’ente, nato a To-rino e sbarcato a Firenze dopo appena due anni, fu Giuseppe Garibaldi - spiega Simone Porzio, presidente provinciale di Enpa - l’eroe dei due mondi era mol-to affezionato alla sua cavalla Marsala (che ha portato con sè a Caprera e ha fatto seppellire nella tomba di famiglia, ndr) e da quest’amore nacque l’idea di mettere in piedi un’associazione che li tutelasse tutti, perché più deboli e spes-so sfruttati”. Detto fatto, l’intellighenzia fi orentina, popolata, nella seconda metà dell’Ottocento, da molti intellettuali inglesi di stanza in città, decise di dare vita alla “Società protettrice animali in Firenze”, che annoverava nell’organico tutta la nobiltà illuminata dell’epoca: da Ubaldino Peruzzi a Bettino Ricasoli, da Gino Capponi a Frederick Stibbert, e poi la famiglia Della Gherardesca, i De Larderel, i Cordero di Montezemo-lo e gli immancabili Corsini e Pucci. E la lista potrebbe essere ancora molto lunga. “Il primo ambulatorio - conti-nua Porzio, che ha ritrovato lo statuto e i registri originali strappati alla furia dell’alluvione del ‘66 - si trovava in via

È una storia legata a doppio fi lo con l’Unità d’Italia quella che vede protagonista Enpa, l’En-te nazionale protezione ani-

mali che nel 2011 compie 140 anni dal-la fondazione. Una storia fatta di amore e sensibilità straordinaria, maturata in un periodo in cui l’affetto per i piccoli animali che popolano appartementi e giardini non era così scontato come lo

fu Giuseppe Garibaldi, affezionatissimo alla sua cavalla Marsala, a dar vita a torino,

nel 1871, alla prima associazione di protezione degli amici dell’uomo, che a firenze

attecchì grazie anche alla grande sensibilità dell’intellighenzia inglese di stanza in città

ricorrenze. La onlus celebra una storia (di successi) lunga quasi quanto quella dell’Italia unita

enpa, 140 anni ad aiutare gli animali

noi&loro

Ludovica V. Zarrilli

siMone porzio con un cerbiatto

Estate, è tempo di vacanza e riposo anche per i nostri

amici a quattro zampe. Dove lasciare i cuccioli durante la no-stra assenza? Come scegliere la struttura migliore, in grado di accogliere, coccolare e far respi-rare un’aria familiare? Ecco una breve “guida” alla pensione ide-ale per Fido&Micio. Le strutture dovrebbero essere situate in aree immerse nel verde, lontane dal contesto urbano, così da offrire condizioni ottimali di libertà e cura. Meglio se sono presenti siepi di alloro: funzionano da de-terrente contro le zanzare. Afa e umidità estiva mettono a rischio la salute di cani e gatti: è neces-sario che i box interni abbiano sistemi di condizionamento e deumidifi cazione, e che la parte esterna sia ombreggiata da al-beri e coperture apposite. I cani devono essere lasciati liberi di sgambare durante l’arco della giornata, sotto la sorveglianza di personale specializzato che prov-veda a farli correre e giocare. I gatti solitamente rimangono, per l’intero soggiorno, all’interno dell’alloggio perché fuori dal proprio ambiente tendono a spa-ventarsi. Meglio non correre ri-schi: in primis c’è la salvaguardia dell’animale. Per quanto riguarda i box, è preferibile che la divisio-ne sia in muratura, in modo che i cani delle “stanze” attigue non si infl uenzino nei movimenti. La pulizia deve essere effettuata ogni giorno, quando Fido si trova fuo-ri, così da assicurare la massima igiene. Capitolo pasti: ogni cane e gatto deve continuare a mangia-re le stesse cose che mangiava a casa. Buona norma è che la strut-tura prenda visione delle singole abitudini alimentari mantenen-dole inalterate. Se poi il cane o il gatto sta seguendo terapie farma-cologiche indicate dal veterina-rio, il personale deve garantire la continuità della terapia così come indicato dal medico. È obbligato-rio che la struttura abbia un vete-rinario a disposizione 24 ore su 24, per ogni esigenza.

Quattrozampe in vacanza

Fido, guida alla pensione ideale

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18 Giugno 2011

Page 19: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

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Liberi di benEssere

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Page 20: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

via libera alla realizzazione della

maxistruttura di novoli, nonostante

l’opposizione dell’Idv. Ma ci sono

novità anche per altre sale cittadine,

a partire dall’astra 2 e dall’ex Gambrinus

politica

Capitolo cinema, la fase del riscatto è appena cominciata. A spese del-la tenuta della maggioranza in consiglio regionale. È stata approvata alla fi ne di maggio la cosiddetta “legge salva-Multiplex”, che altro non è se non la legge dedicata alle sale cinematografi che, riveduta e

corretta dal gruppo Pd. Se la prima versione, avanzata dall’assessore Idv Cristina Scaletti, conteneva infatti una specifi ca norma di distanza minima tra i multisala e gli altri schermi, il testo rilasciato dal consiglio regionale ha tolto di mezzo “l’ostacolo” che precludeva l’apertura della struttura di Novoli. La nuova legge, invece, suddivide le strutture in tre categorie: piccole (fi no a 4 schermi e 700 posti), medie (da 4 a 8) e grandi (oltre gli 8). Il requisito della distanza (fi ssato in 15 km da altri multisala), rimane in piedi solo per queste ultime realtà. Prevista la liberalizzazione delle piccole realtà, mentre l’autorizzazione di medie e grandi strutture sarà vincolata al parere della conferenza dei servizi. Un concreto via li-bera alla realizzazione del contestato Multiplex, che è costato un acceso dibattito in Regione. Alla fi ne la norma è passata, con il voto contrario dell’Idv, complici alcune assenze più o meno strategiche nell’opposizione. Assente al voto anche il governatore Enrico Rossi, stretto tra la necessità di difendere la posizione della giunta o quella del proprio partito. “Perplessa” la Scaletti, “ma non mi dimetto – aggiunge – sono convinta di aver portato avanti una battaglia giusta”. Rischio di “mcdonaldizzazione della cultura” a parte, per usare le parole dell’assessore regionale, resta adesso da sciogliere il dilemma delle licenze. Quelle acquistate

Paola Ferri

il MultipleX di novoli

GrAnDi ScHerMi. Passa la legge sui cinema targata Pd, qualche “scricchiolio” in consiglio regionale

Il Multiplex spacca la maggioranza

Canone di occupazione del suolo pubblico dimezzato per le bancarelle di libri: chi vende cultura può tirare un sospiro di sollievo. “Una decisione piccola ma molto signi� cativa – commenta il vicesindaco Dario Nardella – queste banca-relle, cariche di libri nuovi, usati, rari e di uso comune, sono una parte della nostra tradizione e meritano attenzione, perché ‘vendono’ cultura e tipicità”. In città ne sono rimaste sei, sei sopravvissuti che ogni tanto fanno capolino come un pezzo dimenticato in strada da un passato in fuga. Alcu-ne sostano vicino a una scuola, come nel caso di quella di via Martelli o di viale Don Minzoni, altre presidiano piazze storiche, quella del Tribunale, piazza Strozzi o piazza Becca-ria. Una bancarella, invece, sosta sotto la Loggia del Pesce, a due passi dal mercatino delle pulci di piazza dei Ciompi.

coSApTari� e più basse per le famiglie numerose e sanzioni più aspre per chi tru� a dichiarando il falso. A partire dal pros-simo anno i servizi di supporto alla scuola (mensa, tra-sporto, buoni libro, borse di studio) costeranno meno. Lo sconto vale per le famiglie numerose con reddito annuo � no a 32.500 euro, indipendentemente dal numero dei � gli che usufruiscono dei servizi. Così, se i pargoli sono tre, l’abbattimento sarà del 30%, se sono quattro del 40% e via dicendo, a patto che abbiano meno di 26 anni. Allo stesso tempo diventano più dure le sanzioni per coloro che provano a tru� are l’amministrazione dichiarando il falso: chi lo fa dovrà sborsare il triplo del bene� cio econo-mico conseguito con la dichiarazione falsa, oltre a versare la somma che non ha pagato.

ScUolACi siamo, si dovrebbe aprire questo mese il bando di gara per la vendita del 40% delle quote di Ataf, nonostante le proteste continuino a infuriare tra i dipendenti dell’azien-da. A poco sono servite le rassicurazioni del presidente Filippo Bonaccorsi, tra i timori dei lavoratori c’è anche lo spettro della vendita totale delle quote. Un passaggio di mano che signi� cherebbe “condizioni di lavoro peggiori e qualità del servizio decisamente inferiore”, dichiarano all’unisono i sindacati. Ma il dado ormai è tratto: il proget-to di Palazzo Vecchio prevede la divisione dell’azienda di trasporti in due parti. La maggioranza delle quote reste-rebbe in mano pubblica, così come la gestione dei beni immobili, mentre lavoratori e veicoli dipenderebbero dal privato. Di qui il timore di tagli al personale.

AtAf

dall’Immobiliare Novoli a suo tempo, infatti, sono scadute a inizio anno. Il Multiplex però potrebbe acquistare “le poltroncine” del compianto Va-riety ed eventualmente anche quelle di qualche altro cinema che ha chiu-so i battenti ultimamente (Fiamma e Principe). Altre novità sul fronte gran-di schermi riguardano l’Astra 2. Gra-zie a un accordo stretto con Palazzo Vecchio, la sala di piazza Beccaria sta per risorgere sotto forma di ristoran-te, sala meeting e addirittura pista da ballo. Niente paura, il grande schermo rimarrà al suo posto, ma la sala cam-bierà radicalmente per ospitare anche altri tipi di eventi. Prevista la realizza-zione di una galleria, destinata a ospi-tare un ristorante sospeso sopra la pla-tea, che però resterà chiuso durante la proiezione dei fi lm. Al piano di sotto, invece, saranno installate poltroncine a scomparsa sotto la superfi cie del pavimento, in modo da poter trasfor-mare la sala in uno spazio completa-mente libero. Sotto lo schermo troverà poi spazio un palco per esibizioni dal vivo. Ma l’accordo è chiaro: l’attività principale rimarrà quella cinemato-grafi ca. Non sarà insomma un secon-do caso Gambrinus: lo storico cinema di piazza della Repubblica sta infatti per riaprire i battenti, ma sottoforma di Hard Rock Cafè. L’inaugurazione è prevista tra giugno e luglio.

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20 Giugno 2011

Page 21: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

Tea Albini entra in Parlamento, l’Idv minaccia di abbandonare

il Pd, la giunta comunale e quella regionale sono sempre più trabal-lanti. Elezioni a effetto domino in Toscana. Se l’ultima tornata eletto-rale, che ha portato al rinnovo di 33 amministrazioni locali, non ha toc-cato Firenze, gli effetti si sono fatti sentire comunque sotto al Cupolone. Fino a far intravedere, a breve di-stanza, la possibilità di un rimpasto al vertice sia a Palazzo Vecchio che a Palazzo Strozzi Sacrati. Il valzer delle poltrone in Comune potrebbe aprirsi proprio a metà mese, dopo l’approvazione del bilancio. Dopo il fatidico sì dell’aula l’apposito assessore, Angelo Falchetti, farà i bagagli per prendere le redini della Mercafir (la firma è avvenuta a fine maggio). A contendersi il posto va-cante Titta Meucci (in lizza anche

per l’assessorato all’urbanistica) ed Enrico Bertini. Questo mese, inoltre, Renzi potrebbe sciogliere le riserve sulla delega all’urbanistica, che fi-nora, visto quanto combinato nella legislatura precedente (leggi Qua-dra, Castello&Co.), ha tenuto per sé. Rimane da definire la “questione Idv”. I dipietristi sono rimasti senza un posto in giunta dai tempi in cui Cristina Scaletti è diventata assesso-re regionale, e la cosa non gli è mai andata giù. Tant’è che adesso, a boc-ce ferme, il segretario toscano Fabio Evangelisti è addirittura arrivato a minacciare l’abbandono della mag-gioranza renziana in caso in cui non arrivi neanche una carica. Già, per-ché nella partita è compresa anche la

poltrona di presidente del consiglio comunale. Eugenio Giani ha dato la sua disponibilità a lasciarla non appena entrato in consiglio regiona-le (subentrando ad Alessia Ballini), ma per il momento è ancora al suo posto. L’ipotesi Idv sul “trono” del Salone, però, appare assai remota. Soprattutto dopo la replica del sin-daco a Evangelisti: “Se uno mi dice ‘o mi dai un posto o me ne vado’ io rispondo ‘ciao’”. Capitolo chiuso, o quasi. L’intesa Idv-Pd traballa an-che in Regione. A rischiare di più è appunto Cristina Scaletti, assessore alla cultura, considerate anche le spaccature che ha provocato la “sua” legge sui cinema. A darle il cambio potrebbe essere un assessore targato Sel, considerati gli ottimi risultati ottenuti alle amministrative di mag-gio. Ma Enrico Rossi per ora non si sbilancia. È sicura di non lasciare il proprio scranno, invece, Tea Albini. Prima dei non eletti Pd in Toscana, la veterana di Palazzo Vecchio potreb-be subentrare al neoeletto sindaco di Siena Franco Ceccuzzi. La cioniana Albini, però, ha già fatto atto di fede verso Firenze: rimarrà consigliera. Nessuna speranza per i primi dei non eletti nelle liste cittadine del Pd che ambivano a un posto al sole nel Salone dei Duecento.

politica

Carico-scarico merci nella zona a traffi co li-mitato, il nuovo regolamento non si tocca. Almeno per i prossimi tre mesi. Pietra tom-bale sul dibattito che ha animato il mondo

della politica e le associazioni dei trasportatori nelle ultime settimane. A pronunciare la sentenza è stato l’assessore alla mobilità Massimo Mattei. Proteste e proposte sono rimandate a settembre, per quest’esta-te il provvedimento resterà così com’è. Alla base del-la diatriba la decisione di Palazzo Vecchio di ridur-re l’orario destinato alle operazioni di rifornimento degli esercizi commerciali. Se un tempo era prevista una fascia mattutina dalle 7.30 alle 9.30 (ma chi era entrato in centro aveva comunque un certo margine) e una fi nestra nel primo pomeriggio, da metà maggio le consegne possono essere effettuate solo dalle 7.30 alle 9. O meglio, secondo la versione dell’assessore alla mobilità Massimo Mattei, “fi no alle 9”. Nessuno, infatti, impedirebbe a camion e furgoni di transitare in centro prima delle 7.30, quando ha inizio la ztl. Ma consegnare le merci all’alba signifi ca rivoluzionare completamente una serie di abitudini consolidate. A partire dall’orario in cui gli esercenti tirano su il ban-done. Sul piede di guerra sono scese le associazioni dei trasportatori. “Il nuovo orario non sta creando soltanto generici disagi – attacca Giovanni Giuliacci, responsabile Logistica e Trasporti di Legacoop Ser-vizi – ma ha già ricadute economiche negative”. Il ri-schio, secondo Legacoop Servizi, Confcooperative e Agci, è che aumenti il numero di furgoni che si muo-

vono tra le vie del centro. “Appurato che in un’ora e mezzo è impossibile fare tutte le consegne che si facevano prima – spiega Giuliacci – ciò che succede-rà è facilmente prevedibile. I fornitori utilizzeranno più mezzi per riuscire a fare in tempo, o aumenterà il numero dei fornitori che operano nel centro stori-co, con le conseguenze sul traffi co e sull’ambiente che si possono immaginare”. L’altro rischio reale, sostengono, è l’aumento del costo di ogni fornitura. “Un meccanismo al rialzo – aggiunge Giuliacci - de-

terminato dal fatto che ogni impresa può fare meno consegne di prima”. Contrarie al nuovo orario impo-sto anche alcune grandi aziende, come Esselunga, che ha inizialmente sospeso il recapito della spesa a domicilio nel centro storico. “Sappiamo che dietro le consegne c’è un mondo – prova a gettare acqua sul fuoco Mattei – ma una riorganizzazione era inevita-bile, anche a detta degli stessi trasportatori”. E lancia un invito: “Chiedo ai soggetti coinvolti di valutare la nostra norma nell’arco di alcuni mesi”. Sono quattro-mila, in tutto, le aziende toccate dal provvedimento, e non tutte hanno voglia di aspettare così a lungo. “Le consegne sono diminuite in generale del 30% - sot-tolinea il consigliere comunale Marco Stella (Pdl) - alcuni settori merceologici hanno subito una diminu-zione di consegne di addirittura il 60% o 70%”. Una contrazione che, secondo i calcoli di Stella, avrebbe prodotto una perdita di oltre due milioni di euro solo nella prima settimana dall’entrata in vigore del nuo-vo orario. “Si dovrebbe quantomeno reintrodurre una fi nestra pomeridiana ‘d’emergenza’ per coloro che sono impossibilitati a ricevere le consegne così pre-sto – continua Stella – prolungare la fascia mattutina fi no alle 10.30 in alcune zone e introdurre un servizio di van sharing”. Ma per ora niente da fare: tutti gli aggiustamenti sono rimandati a settembre.

Francesca Puliti

Meno tempo per le consegne in ztl, il dibattito non si ferma

il cASo. Carico-scarico merci in centro, la protesta dei trasportatori

Elezioni a effetto domino,va in scena il “rimpastino”

/F.P.

Urne. A Palazzo Vecchio e Strozzi Sacrati

Quattromila aziende coinvolte.Ma tutti gli aggiustamentisono rimandati a settembre

Il valzer delle poltronepotrebbe aprirsia metà mese

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Tutto quello che avreste voluto sa-pere sull’estate... e che ora potete osare chiedere. O, meglio, cliccare. Su www.ilreporter.it, infatti, trove-

rete eventi, iniziative, idee, spunti, luoghi e occasioni per vivere al meglio i mesi più caldi dell’anno. Una “guida”, quella consultabile sul nostro portale, che vi terrà compagnia per tutto questo periodo, da tenere costantemente

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on line. Eventi, iniziative e consigli per non perdersi il meglio della stagione: tutto su www.ilreporter.it

Un’estate da vivere click dopo clicktoP fIve foto

1. Dai bus alla scuola, tutti i servizi a rischio per lo sciopero

2. I super cafoni, eccoli qua e fanno anche i pizzaioli

3. Si butta sotto un treno a 26 anni

4. Fiorentina-Bologna: denunce e un arresto tra gli ultras rossoblù

5. Arriva la Mille Miglia, divieti di sosta e vip in corsa

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1. Il Mondo di Patty, baldoria al pub dopo lo spettacolo per l’idolo teen

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4. Napolitano a Firenze, la gente lo incita: “Resista!”

5. Esplosione e incendio, notte di paura in via dell’Argingrosso

I vIDeo PIÙ vIstI

1. Germania-Firenze sui pedali / L’impresa in diretta

2. Nel covo degli studenti anarchici: mazze e spranghe per creare il caos

3. In centomila per la Notte Bianca

4. Clet colpisce ancora e ‘’disegna’’ su Torre San Niccolò

5. Aquiloni fatti a mano e birra di marroni: i bottegai a palazzo

d’occhio per non perdere gli appuntamenti più importanti dell’estate fi orentina (e non solo). Da tenere d’occhio per trovare spunti e con-sigli su cosa fare la sera, su dove andare nel weekend (con qualche suggerimento alterna-tivo per coloro che non vogliono rischiare di trovarsi intrappolati in auto tra i “pellegrini” del fi ne settimana al mare) e su molto altro ancora: dalle mostre alle sagre, dai concerti

alla cultura, non mancheranno “dritte” per tutti i gusti e le età. Perché d’estate, soprattut-to da quando la vacanza di tre mesi in riviera è diventata un ricordo legato al passato, o un lusso per pochi (e sempre meno) intimi, le ini-ziative in città e nei suoi immediati dintorni si moltiplicano, mettendo alla prova la fantasia degli organizzatori e la capacità di scelta dei fi orentini in cerca di svago e, perché no, di un po’ di fresco. Così, Il Reporter.it, accanto alla cronaca e al racconto dei fatti più impor-tanti di ogni giorno, darà ampio spazio, per tutta l’estate, agli articoli dedicati al tempo libero e ai modi per trascorrerlo al meglio. Una “guida”, come detto, da non dimenticare di consultare, perché se questi mesi sono ca-ratterizzati dal grande caldo, particolarmen-te “temuto” a Firenze, lo sono anche da una quantità di proposte e iniziative diffi cilmente riscontrabili negli altri periodi dell’anno. Che vale la pena vivere – o almeno conoscere - e che Il Reporter.it cercherà di raccogliere per i suoi lettori. L’altro lato della medaglia sono proprio le elevate temperature che caratteriz-zano l’estate fi orentina. Tali, ogni anno, da giustifi care allarmi (soprattutto per le fasce

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più deboli della popolazione) e rendere utili vademecum su come comportarsi per ridur-re al minimo i pericoli legati alla stagione: consigli che – nei giorni più a rischio – Il Re-porter riporterà sul suo sito, insieme ai ser-vizi attivi e ai numeri da chiamare in caso di bisogno. Insomma, questa sarà – insieme a Il Reporter.it - un’estate da vivere (e conoscere) giorno per giorno. Click dopo click.

22 Giugno 2011

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06PERIODICO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BARBERINO VAL D’ELSAA CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BARBERINO VAL D’ELSA - COORDINAMENTO EDITORIALE: UFFICIO STAMPA ASSOCIATO

GIUGNO 2011

L’attività del Consorzio a difesa e tutela del nostro paesaggio Circa 6 italiani su 10 hanno dovuto affrontare, almeno una volta, qualche disastro legato a fenomeni naturali, il 40 % poi ha subito alluvioni, esonda-zioni, frane/smottamenti i cui danni potevano esser limitati o mantenuti su livelli di minor impatto se effettuata una costante opera di manutenzione dei corsi d’acqua e dei suoi argini. Nella nostra Regione questa attività è stata demandata ai Consorzi di bonifi-ca, nello specifico nel nostro Comune opera il Consorzio della Toscana Centrale che segue il bacino del fiume Elsa, del torrente Pesa e loro affluenti. Il Consorzio trova le risorse per le manutenzioni ordinarie emettendo un tributo a carico dei proprietari di terreni e immobili che insistono sul territorio, fa ricorso a fondi regionali o statali per le opere di manutenzione straordinaria. Talvolta sorge sponta-nea la domanda se non sarebbe più opportuno caricare il tributo sulla fiscalità generale, come sorge quella di una maggiore condivisione nello stabilire le priorità degli interventi, preso atto che spesso interessano al-cuni territori piuttosto che altri. Sono domande legittime che il cittadino si pone: la prima richiederebbe una più profonda riflessione in considerazione delle future riforme federalistiche, per la seconda occorre ricordare che gli interventi sono regolati da un piano triennale redatto da ingegneri ambientali e professionisti competenti in materia che valutano le priorità, i tempi di esecuzione tenendo conto nei limiti del possibile di un’equa distri-buzione sul territorio. Per il nostro Comune sono già stati effettuati in-terventi sui torrenti Drove e Bozzone che hanno messo in sicurezza l’area industriale di Drove. Da circa un mese sono iniziati i lavori di un’importante opera di stabilizzazione dei torrenti Agliena e Borraccio che richiederà risorse per oltre 200 mila euro. Que-sto ci fa ben dire che quanto richiesto ai cittadini ritorna alla collettività non solo in termini di tutela e difesa del paesaggio e dell’ambiente, ma anche come fruizione e valorizzazione turistico-naturalistica del territorio.

Antonella SecciAssessore al Bilancio,

Finanze e Tributi

Editoriale Passeggiare lungo i torrenti Agliena e Borraccio, tra le vigne e le antiche tracce del passatoIn corso di realizzazione l’intervento di pulitura dei corsid’acqua e la risistemazione dei percorsi circostanti

Anche un torrente, se pulito e fruibile, aiu-ta un territorio a promuovere le sue qualità ambientali, a riscoprire e valorizzare per-corsi dimenticati. E’ l’obiettivo che il Co-mune di Barberino Val d’Elsa condivide con il Consorzio di Bonifica Toscana Cen-trale nell’ambito di un importante progetto nato per rispondere ad una duplice esigen-za: tenere puliti i corsi d’acqua e ricostitu-ire antichi sentieri in un’area della natura barberinese ancora inesplorata. Si tratta dell’intervento di sistemazione dei percorsi di servizio presenti lungo i torrenti Agliena e Borraccio che attraversano i territori di Barberino e Tavarnelle. Un’opera, di cui da alcune settimane sono iniziati i lavori, che mira al recupero delle sponde e delle briglie

Se volete, inviate le lettere alla segreteria del sindaco, all’Uffi cio Relazioni con il Pubblicooppure le e-mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected].

Percorsi naturalistici

storiche presenti lungo il torrente Agliena, oltre alla stabilizzazione dei passaggi lungo fiume finalizzati alla manutenzione delle opere idrauliche.Sono esattamente ventisette le antiche bri-glie, alcune delle quali risalenti all’anno Mille, che rendono l’area compresa tra il Parco della Spinosa e la località Spoiano una delle più interessanti sul fronte naturalistico dove la bellezza dei luoghi e la diversità flo-rofaunistica si fondono alle tracce del passa-to, al valore storico di questi primi esempi di opere idrauliche. Già nel 1998 le antiche dighe, costruzioni atte a contenere l’irruen-za dell’acqua, erano state interessate da un intervento di restauro conservativo ma at-tualmente, a causa dello scorrere del tempo e dei graduali processi di erosione, versano in pessime condizioni. Alcune di esse sono crollate, altre ricoperte dalla vegetazione e non più visibili. Il progetto si propone di riportare alla luce le antiche testimonianze di cui è dotato il patrimonio verde di Barbe-rino. “Il passaggio lungo il torrente Aglie-na – dichiara il sindaco Maurizio Semplici - ha rilevanti potenzialità dal punto di vista storico e paesaggistico, se non interveniamo per recuperarlo e valorizzarlo rischia di per-dere la propria identità e rimanere coperto dalla vegetazione. Come dimostra questo

Area di intervento

Antiche briglie

Valle di Scheto

progetto e i tanti interventi realizzati negli anni, quella del Consorzio è un’attività uti-le e preziosa per il nostro territorio. Credo che il contributo annuale sia una cifra, tut-to sommato irrisoria, spesa certamente non male. La pulizia e la accessibilità dei nostri torrenti sono condizioni necessarie perché il livello della qualità della vita continui ad essere alto”.Al momento la squadra del Consorzio è im-pegnata a ripulire il fondo dell’alveo e in una fase successiva provvederà alla ricostruzio-ne delle briglie in legno e pietra e nella re-alizzazione delle controbriglie a valle delle opere che presentano il rischio di erosione. L’intervento sarà eseguito contestualmen-te alla rimozione di tutta la vegetazione in eccesso. Parallelamente al recupero delle briglie, il progetto prevede la creazione e la riscoperta di una rete di percorsi di valenza turistica, sociale e sportiva che potrà offrire al visitatore la possibilità di immergersi nel-la natura chiantigiana, conoscere luoghi mai battuti, al di fuori dei circuiti tradizionali, at-traverso nuovi percorsi trekking. Una nuova opportunità di vivere il tempo libero, tenersi in forma e coltivare passioni all’aria aperta. Dedicata ai barberinesi e a tutti coloro che intendano conoscere il nostro territorio, da esploratori a caccia di tesori nascosti.

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L’aria che si respira a Barberino è buona e pu-lita. E’ quanto emerge dalla campagna che a più riprese, dal 2009 al 2010, la ditta incaricata dal Comune di Barberino, la Ph srl di Tavarnel-le, ha condotto sul territorio per effettuare una complessa attività di monitoraggio della qualità dell’aria. Tutti i valori registrati rispettano i limi-ti normativi e la maggior parte di essi si rivela ampiamente inferiore alle prescrizioni vigenti. Polveri fini, ossidi di azoto, ossidi di zolfo, mo-nossido di carbonio, ozono, benzene, toluene e xileni, metalli pesanti: è su un’ampia gamma di inquinanti atmosferici e derivanti dall’attività umana che si è concentrata la misurazione e lo studio della qualità dell’aria. L’indagine ha pro-

dotto risultati positivi: l’aria è pulita 365 giorni all’anno. L’attività è stata effettuata mediante un laboratorio mobile di monitoraggio ambientale adibito al controllo in tempo reale dei parame-tri ed equipaggiato mediante apparecchiature munite di certificazioni di qualità. Il Comune ha investigato sull’andamento della qualità dell’aria nel corso di quattro campagne che si sono svolte in diversi periodi dell’anno. Cinque le postazioni dove sono stati effettuati i rilevamenti: le prime due, contemporanee, nelle aree di Linari e Gril-laie, le altre tre si sono concentrate nella località Grillaie. Per le collocazioni è stata scelta l’area industriale di Barberino Val d’Elsa dove attual-mente insistono circa 350 aziende. “Una buona

notizia che evidenzia la vivibilità del nostro terri-torio – commenta il vicesindaco Mario Becattel-li – grazie a questo studio, attuato in un periodo esteso che va dall’ottobre 2009 al dicembre 2010, abbiamo potuto rilevare che l’aria che respiriamo a Barberino ed in particolare nell’area industriale non solo non è nociva, ma rispetta in modo so-stanziale e costante i valori normativi. Se qual-che fenomeno di maleodoranza si è verificato è perché qualcuno non rispetta le regole. Seppur temporanei e atipici, sono problemi che devono essere ricondotti all’incuranza di chi opera nella zona. L’invito che estendo alla cittadinanza e alle ditte è a non contravvenire alle regole, in caso contrario verranno puniti dagli enti competenti”.

L’aria di Barberino è buona e pulitaA rivelarlo è un’indagine condotta dal Comune che ha analizzato l’area industriale da cinque diverse postazioni

Il Comune dice addio ai rubinetti a seccoRimessa a nuovo la rete idrica che serve gran parte del territorio comunale

Piccioni in centro storico: misure e strategie contro la proliferazione dei volatili urbaniIl sindaco chiede aiuto ai cittadini invitandoli ad adottareuna serie di comportamenti e strumenti preventiviPiazze, strade, muri e case imbrattati dagli escre-menti dei piccioni: succede anche a Barberino. Come arginare il problema dei ‘ricordini’ lasciati dai volatili urbani? E’ il sindaco a spiegarlo in una lettera inviata a tappeto alle famiglie affinché cia-scuna si attivi e contribuisca con gli opportuni ac-corgimenti ad evitare che gli uccelli si riproducano e continuino a sporcare le vie del centro storico. “Sono notevoli - dichiara il primo cittadino - i disa-gi causati dalla proliferazione e dal numero ecces-sivo delle colonie di piccioni presenti nelle nostre aree: si va dall’imbrattamento dei davanzali ai cat-tivi odori, alla presenza di volatili morti; possiamo contenere il fenomeno mettendo in atto un’azione congiunta che vede amministratori e cittadini per-seguire le stesse pratiche e finalità”. Evitare di dare da mangiare agli uccelli, non scuotere la tovaglia in terrazza, tenere chiusi gli accessi a soffitti e ab-baini utilizzabili dai colombi per la nidificazione, evitare speroni, ganci ed analoghi supporti che possano offrire ai piccioni luoghi dove stazionare. Sono queste alcune delle indicazioni che il sinda-co fa confluire in una sorta di decalogo rivolto ai cittadini perché aiutino il Comune a contenere il fenomeno e limitare i disagi. “L’invasione dei pic-

Perdite, fuoriuscite, rotture improvvise? Il Comu-ne dice addio ai problemi legati alle condutture usurate dal tempo. Gran parte del territorio comu-nale può contare su tubature nuove. La rete idrica principale che serve il capoluogo e le frazioni di Vico d’Elsa, Sant’Appiano, Linari, San Filippo e l’intera zona industriale è stata interamente sosti-tuita. Richiesto dal Comune e realizzato da Pu-bliacqua, l’intervento ha rimesso a nuovo nume-rosi tratti del vecchio acquedotto permettendo la realizzazione di uno degli investimenti più signi-ficativi per il territorio, finalizzati a conseguire un miglioramento in termini del servizio. Ammonta complessivamente a circa un milione e 200mila euro il pacchetto degli interventi realizzato dal ge-store per rispondere alle istanze del Comune che ha visto aumentare sensibilmente costi e quan-tità dei lavori eseguiti negli ultimi sette anni. Si

breviil Comune invitaa destinare il 5 per millealle attività soCialiDestinate il 5 per mille alle attività sociali del Comune. E’ l’amministrazione comunale a lan-ciare l’appello invitando i cittadini a scegliere di destinare nella dichiarazione dei redditi una quota pari al 5 per mille dell’imposta Irpef per realizzare finalità legate alle attività sociali del Comune. In un momento particolarmente dif-ficile e impegnativo sul piano finanziario que-sta scelta si rivelerebbe un supporto significa-tivo per migliorare le condizioni di vita dei più deboli e contribuire alla crescita sociale della comunità. Chi volesse rendere dunque il Co-mune beneficiario di tale quota, ai sensi della legge n. 266 del 2005, deve apporre alternati-vamente la firma nel riquadro del modello 730 redditi 2010 in quello del modello Unico 2010.

in partenza i lavori perla primaria del Capoluogoe la materna di viCoPrenderà il via entro il mese di giugno l’inter-vento di ampliamento della scuola per l’infan-zia di Vico d’Elsa. Sarà la ditta Panurania di Poggibonsi, aggiudicataria dell’appalto, ad ese-guire l’opera pubblica per un importo contrat-tuale pari a 48mila euro, praticando un ribasso d’asta del 2 per cento della cifra messa a bando. Si è conclusa anche la gara per l’assegnazione dei lavori di una delle più importanti opere di edilizia scolastica del programma dell’ammi-nistrazione comunale: la scuola primaria del capoluogo. La ditta vincitrice è la Vemini srl di Trentola/Ducenta (Caserta). Il progetto preve-de la realizzazione di una struttura funzionale, all’avanguardia, ecocompatibile che compren-de anche un centro cottura per la preparazione dei pasti degli alunni dell’intero istituto com-prensivo e mira a rispondere alle esigenze dei più piccoli attraverso nuovi spazi, interni ed esterni, destinati a migliorare e potenziare gli ambienti attuali.

Costituiti i Consiglidi frazione di tignano,viCo e marCiallaTignano, Vico e Marcialla hanno i consigli di frazione. Si è concluso da qualche settimana l’iter delle assemblee che ha portato alla costi-tuzione dei consigli di frazione e alla nomina dei cittadini chiamati a rappresentare istanze ed esigenze delle rispettive comunità. Nicco-lò Burresi, Mario Checcucci, Alfonso Luddi, Cosimo Martinelli, Raffaele Tarchiani sono i membri del consiglio di Tignano; Alessandro Betti, Pierluigi Cencetti, Leonardo Rinaldelli rappresentano Vico d’Elsa, mentre Antonio Gesmundo, Stefano Innocenti, Alessio Lazze-ri, Armando Nesi ed Emanuele Sbaragli sono i cittadini eletti a Marcialla. Le assemblee sono state indette anche nelle frazioni di Linari, Monsanto e Sant’Appiano ma non sono andate a buon fine a causa del numero insufficiente delle candidature proposte.

cioni - prosegue - può mettere a rischio l’integrità del patrimonio edilizio e monumentale del nostro antico borgo e causare problemi igienico-sanitari per gli animali domestici e le persone, invito i resi-denti ad una collaborazione fattiva, tesa a rafforza-re e rendere efficace la campagna di contenimento

messa in atto dall’amministrazione comunale”.Da parte sua il Comune ha cercato negli ultimi due/tre anni di allontanare i piccioni mettendo in campo precise misure atte alla riduzione della pro-liferazione degli esemplari presenti a Barberino. Ha provveduto a rimuovere dal centro storico ogni elemento, quali paline e linee elettriche, che potes-se fornire probabili punti di sosta agli uccelli. Una strategia che si aggiunge ad un intervento effet-tuato precedentemente e sostenuto con una spesa pari a 15mila euro: l’attività di censimento mirata all’individuazione degli esemplari in eccesso, la cattura e la separazione tra maschi e femmine per limitarne la proliferazione. “I piccioni – aggiunge - sono animali dotati di grande capacità riprodut-tiva: ogni coppia può generare fino a dodici figli in un anno; il loro proliferare, nei casi limite, può veicolare malattie e può essere dannoso per il de-coro urbano”. “Credo che il problema possa essere affrontato se non risolto – conclude - adottando insieme ai cittadini misure preventive che puntino, senza l’utilizzo di strumenti invasivi, ad allonta-nare i volatili per assicurare la quiete pubblica e tutelare a salute delle persone e degli edifici del nostro territorio”.

è passati infatti da 17mila euro nel 2003 a oltre 250 mila euro nel 2010. La maggior parte dei la-vori è stata realizzata a partire dal 2007 attuando tra gli altri il nuovo pozzo di Sotterra (2007), la sostituzione della rete idrica in località Bustec-ca, Sant’Appiano e Pastine (2009), quella di Via

Manzoni, via di Novoli e strade limitrofe e via San Lorenzo a Vigliano (2010). Altri investimenti han-no interessato l’ammodernamento della distribu-zione a Vico d’Elsa, oltre alla manutenzione stra-ordinaria degli impianti, quella delle rete fognaria e il rifacimento degli allacciamenti idrici. “Si sta avvicinando l’estate - commenta il sindaco – che possiamo affrontare senza la preoccupazione di rimanere con i rubinetti a secco. Il problema della carenza idrica, causato dalla rete, è una questione ormai da mettere in archivio. Questo grazie agli investimenti realizzati sul nostro Comune e in maniera più ampia sul territorio chiantigiano. Te-niamo presente che l’intervento relativo all’Auto-strada dell’acqua che dall’Anconella arriva fino a San Casciano, se occorre, può arrivare anche agli impianti di Sambuca consentendo così di superare criticità anche a Barberino”.

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Note, parolee immagini in libertàTra le pievi, le piazze e i luoghi della cultura di Barberino e Tavarnelle esplode la stagione degli eventi promossa dall’Unione comunale

Un’ampia agorà dedicata al tempo libero che uni-sce, valorizza, promuove e invita cittadini e turisti ad essere parte integrante e attiva della comuni-tà. E’ così che è stato immaginato il calendario di eventi messo in piedi dall’Unione comunale del Chianti fi orentino con il quale, nel mese di giugno, prenderà avvio la stagione culturale di Barberino e Tavarnelle. Un cartellone di qualità che si propo-ne di raccontare il territorio e le sue molteplici ri-sorse, volti di un’identità in continuo movimento, attraverso la musica, le parole, le immagini, l’in-trattenimento di qualità rivolto a grandi e piccini.

Dopo “Itinerari vocali del Chianti fi orentino e sene-se”, la rassegna che ha fatto riecheggiare canti risor-gimentali e popolari con la partecipazione del Coro Voci Bianche e Corale di Barberino e del Coro Santa Lucia del Borghetto di Tavarnelle, la musica continua a farla da padrona nell’ambito della venticinquesima edizione del “Festival di Pentecoste”, allestita tra le navate protoromaniche della Pieve di San Pietro in Bossolo. La kermesse, una delle più prestigiose nel campo della classica su scala nazionale, propone l’11 giugno alle ore 21,15 un evento da non perdere. Pro-tagonista il chitarrista Pedro Lopez De La Osa, ac-compagnato dal quartetto Mitja, composto da Gior-giana Strazzullo (violino), Carmine Caniani (viola), Sergio Martinoli (violino) e Andrea D’Angelo (vio-loncello). I musicisti eseguiranno musiche di Haydn, Boccherini e Mendelssohn-Bartholdy. Il quarto e ulti-mo appuntamento è previsto il 12 giugno (ore 21,15) con il fl auto di Renzo Pelli, affi ancato dal quartetto Mitja. Il gruppo interpreterà alcune delle pagine più note composte da Mozart e Ravel. Un omaggio alla grande musica sarà offerto anche da un’anteprima della kermesse “Linari Classic” che mercoledì 15 giugno alle ore 19.30 presenterà il “Festival Inter-nazionale della Musica Classica”, in programma nella Pieve di Sant’Appiano, con il concerto “Orche-stra per archi” a cura della scuola di musica di Zurigo Rudolf Koelman. Ma quello classico non è l’unico genere ad essere contemplato dall’estate dell’Unio-ne. Il pianeta dei suoni che animerà i due Comuni comprende i linguaggi più diversi ed in particolare le proposte dei gruppi emergenti che si esibiranno dal 17 al 24 giugno alle ore 21.30 in piazza Mat-teotti in “Tavarnelle vodafone music festival”. La musica percorrerà come un light motiv i contenuti di altre manifestazioni previste sul territorio: “Linari Vive” che dal 18 al 26 giugno tornerà con una nuova edizione ricca di eventi culturali con mostre allestite presso la Casa della Cultura “Alda Merini”, la sala

Ugo Capocchini e la Cupola di Semifonte (Barberi-no), la “Festa della Musica” che travolgerà ancora una volta la frazione di Marcialla dal 25 giugno al 3 luglio, le iniziative volte all’accoglienza dei ge-melli di Schliersee (Germania) che raggiungeranno Barberino tra il 22 e il 24 giugno. E ancora “Martedì a passaggio per il centro” e “Come eravamo…” in programma il 14 giugno alle ore 21,30 in piazza Matteotti, dove, come già anticipato a pag. 2, alla sfi -lata delle auto farà da colonna sonora il capolavoro di Domenico Modugno, “Volare”, e tanti altri brani scel-ti per rappresentare tendenze e costumi degli italiani nel corso dei vari decenni. Dalle note alle parole. Si terrà l’11 giugno il quindicesimo Concorso Nazio-nale di Poesia “La campagna toscana” organizzato dall’Associazione della Poesia negli spazi della bi-blioteca Ernesto Balducci di Tavarnelle. L’iniziativa è riservata a giovani di età compresa tra i 15 e i 18 anni. Quanto alle immagini d’autore, sono da segnalare al-meno due iniziative, entrambe curate da Sandra Stan-ghellini: “I giovani e la battaglia”, aperta fi no al 15 nella sala Ugo Capocchini e “I colori della Favola” con opere di Davide Bertelli, Lara Francini, Rachele Gaziano, Rebecca Serchi, Monica Verdini, fi no al 16 giugno presso la Casa della Cultura. Le mostre sono promosse dall’Unione in collaborazione con Fonda-zione Giuliano Ghelli. Ancora un’iniziativa rivolta ai più piccoli è la rassegna di spettacoli di burattini “Burattini nei giardini” curata da Italo Pecoretti che dal 9 al 23 giugno propone tre appuntamenti popolati da pupazzi, marionette e teste di legno nei giardini di Sambuca, San Donato e Tavarnelle. Mercatini e fi erucole, ispirati ai 150 anni dell’Unità d’Italia, sa-ranno fonte di ulteriore attrazione per i visitatori del nostro territorio. A Tavarnelle e San Donato rispetti-vamente il 12 e il 26 giugno. A proposto di fermento culturale la macchina organizzativa del Comitato di Tignano si è messa ancora una volta in moto per il lancio e la promozione di un’edizione speciale del Tignano Festival per l’Ambiente che dal 7 al 30 luglio abbina opere liriche a grandi nomi del jazz, spettacoli rock e incontri scientifi ci ad eventi legati alla gastronomia chiantigiana. Da mettere in agenda la conferenza-dibattito “Dai dinosauri ai serbatoi delle SUV - c’era una volta il petrolio” con Mar-gherita Hack, Ugo Bardi, Marco Rustioni, Vincenzo Millucci (piazza Matteotti, 14 luglio). Info Tignano Festival per l’Ambiente: www.semiosi.it.Per ulteriori dettagli sulle iniziative dell’Unione: www.barberinovaldelsa.net; www.tavarnelle-val-di-pesa.fi .it.

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presa: dopo una lunga attesa fra lo sconcerto ed il comico sono venuti a sapere, in maniera del tutto fortuita, che non si era raggiunto il numero minimo di tre candidati da votare e nessuno dell’am-ministrazione comunale si è preso il disturbo di venire a S.Appiano per informare u� cial-mente i cittadini di questa situazione e discutere con loro sulle azioni da intraprendere. Non si è pre-sentato l’Assessore al “decentramento e partecipazione” Mat-teo Ceccatelli; non si è presentato l’Assessore Silvano Bandinelli che ha avuto questa delega prima di lui; non si sono presentati il Vice-Sindaco Mario Becattelli ed il Consigliere Comunale Pao-lo Biliotti che risiedono entrambi nella sezione 5 e quindi erano direttamente interessati anche come elettori. Alla � ne i cittadi-ni presenti hanno redatto un breve verbale dell’accaduto che è stato depositato in Comune e che è stato sottoscritto anche dal giovane Francesco Serchi, uno dei candidati presente all’as-semblea: il nostro auspicio è che non si faccia scoraggiare da questa vergognosa mancanza di rispetto che la giunta comu-nale ha mostrato nei confronti dei cittadini.Non vogliamo essere costretti a pensare che la mancata ele-zione del Consiglio di Frazione faccia comodo a chi preferisce perpetuare un sistema di piccole clientele e complicità nel quale qualcuno è più “Cittadino” di altri. Di certo comporta-menti come questi sviliscono ancora una volta la politica e le istituzioni contribuendo a far diminuire la � ducia e l’interesse della gente per la vita pubblica. Obiettivo Comune non farà passare sotto silenzio questo ennesimo sopruso, ma intrapren-derà tutte le iniziative necessarie a partire da un’interrogazione in Consiglio Comunale sull’accaduto e la richiesta formale di scuse pubbliche da parte del Sindaco oltre alla richiesta della ripetizione di tutta la procedura di elezione con una migliore e più ampia comunicazione ai Cittadini.

Gruppo Consiliare Obiettivo Comune

stato il più duro, ma anche il più partecipato. Si sono riaperte le o� cine di ela-borazione del program-ma politico come ai tem-pi di Prodi. I disillusi, gli astensionisti di Sinistra si sono riavvicinati alla politi-ca: quella che deve risolvere i problemi reali perché non si può più deludere il popolo che non arriva alla terza settimana, i precari, i cassintegrati, gli emarginati, le piccole impre-se, le famiglie. L’agenda politica deve avere e in queste elezioni amministrative ha avuto queste tematiche in discussione e non le leggi ad personam del Presidente del Consiglio; l’opposizione di centro Sinistra si è mostra-ta determinata a risolvere i problemi reali dei cittadini e a dare risposte concrete ad ogni singola realtà territoriale, compresa Napoli dove le promesse da parte del Governo sono state tante e senza nessun risultato pratico. A quan-to pare non basta l’esercito a risolvere l’annoso problema della spazzatura, occorre legalità e � ducia. Sicuramente il leone ferito tenterà di dare zampate prima di cedere, in-fatti ha monopolizzato la Rai, promette riforme e decen-tramento di alcuni ministeri a Milano, riforma del � sco per imbonire i suoi colleghi della Lega, trovate dell’ultima ora che non aprono più brecce nel cuore e nella testa degli italiani, aspettiamo la breccia di Pisapia invece per guardare con ottimismo al futuro di una rinnovata Sini-stra unita e di un centro inistra capace di raccogliere i bisogni degli italiani e di farne programma di governo.

Gruppo Consiliare Uniti per Barberino

I gruppi consiliari

AI REFERENDUM:DECIDERE SPETTA AI CITTADINIQuei soliti suoi cortigiani, che gli stanno intorno a dire sempre di sì, avevano preso sul serio la svolta e si erano messi a recitare, tutti compunti, la parte dei neoconver-titi alle energie alternative. Ma poi ha preso la parola lui, il capo,  Berlusconi stesso, che con quel misto di bugia e di spavalderia, di recitazione di messaggi prefabbricati da esperti persuasori e improvvisazione incontrollata, ha detto chiaro e tondo che la mossa di ritirare le disposizio-ni per il ritorno al nucleare è solo tattica, per scansare  il referendum. Poi si tornerà al nucleare. Un raggiro dunque nei confronti dei cittadini, sfacciatamente ammesso, che spetta ai giudici sventare. Tutto questo non ci meraviglia: i referendum facevano paura a Berlusconi anche prima, � guriamoci ora che ha toccata con mano, alle ammini-strative, che gli elettori possono girargli nel manico. Bene. Tutto chiaro. Noi abbiamo il massimo rispetto per quanti la pensano diversamente da noi sul nucleare, sulla priva-tizzazione del servizio idrico, sul legittimo impedimento. Ma anche a loro chiediamo di partecipare lealmente ai referendum per difendere la nostra dignità di cittadini che hanno il diritto di decidere su temi così importanti. E, soprattutto, il diritto di non essere raggirati. A quanti, su questi temi, la pensano come noi diciamo che vi sono non uno ma due motivi per votare: uno per a� ermare il diritto di decidere, due per abrogare leggi non condivise. Uniti per Barberino, lista dichiaratamente politica, in que-sta drammatica circostanza, di fronte a così ripugnanti raggiri, non può sottrarsi al compito di dare agli elettori una precisa indicazione. Del resto i cittadini di Barberino, come tutti gli altri cittadini italiani, non possono essere indi� erenti di fronte:

REALIZZARE UNA TENSOSTRUTTURAPER GLI IMPIANTI SPORTIVILA NOSTRA PROPOSTA AL CONSIGLIO DELL’UNIONE PER RISOLVERE IN POCO TEMPO LA CARENZA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI A BARBE-RINO E TAVARNELLEIn questi giorni le nostre comunità di Barberino e Tavarnelle festeggiano la promozione in serie A2 della squadra di Pallama-no. È sicuramente un traguardo importante,raggiunto per la 2° volta in 3 anni, che però pone in evidenza ancor più la carenza di adeguati impianti sportivi sul nostro territorio, sempre più inadeguati allo sviluppo delle discipline indoor. L’attuale pale-stra presenta infatti diverse carenze non solo strutturali ma an-che legate alla scarsa manutenzione ordinaria, soprattutto degli spogliatoi. E per quanto riguarda la nuova palestra di cui si parla da anni, dagli atti approvati dai due comuni che la rimandano al 2015 si capisce che c’è poca volontà ad agire con decisione e che comunque la palla è rimandata alle prossime amministra-zioni. Nella migliore delle ipotesi, a questo punto, non sarebbe comunque disponibile prima di 7-8 anni. Come fare dunque per risolvere in breve tempo i problemi contingenti? Un’idea è venuta al nostro consigliere Marco Bevanati che, sulla base del-le vicine esperienze di Poggibonsi e S.Gimignano, ha proposto di realizzare una tensostruttura con travi di legno ed una coper-tura “a tendone” dove possano trovare spazio le molte attività sportive in pieno sviluppo: l’idea si � nanzia con qualche decina di migliaia di euro ed è realizzabile nel periodo estivo, in modo tale che sia pronta per la prossima stagione sportiva. La localiz-zazione dovrebbe essere in adiacenza agli attuali impianti spor-tivi in modo da usufruire dei vicini servizi di spogliatoi e docce. Questa nuova struttura, da realizzare tenendo conto delle esi-genze della pallamano che ha le maggiori necessità in termini di dimensioni, consentirebbe di evitare di dover a� ttare - per le partite casalinghe - una palestra adeguata a Borgo S.Lorenzo o a Siena con tutti i conseguenti problemi logistici. Inoltre an-che altri sport bene� cerebbero di questo nuovo impianto, in quanto gli spazi per gli allenamenti e le partite durante la setti-mana sono molto limitati per tutti, dovendosi conciliare con le attività scolastiche. In particolare la pallavolo, talvolta costretta a

alla possibilità di avere una centrale nucleare vicina a casa; al fatto che dei privati possano guadagnare distribuendo un bene, come l’acqua, che è pubblico e non un prodot-to del loro lavoro;al degrado della propria dignità di italiani conseguente alla caduta del principio dell’uguaglianza di tutti i cittadi-ni di fronte alla legge.Perciò: ai referendum di domenica 12  e lunedì 13  giu-gno vota 

4 SI per dire NO1 - Vota SI per dire NO AL NUCLEARE.2 – 3  Vota 2 SI per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA.4 - Vota SI per dire NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO.

Le schede sono 4. RICORDATEVI CHE IL REFERENDUM DO-VETE PUBBLICIZZARLO VOI... perché Berlusconi NON farà passare gli spot ne’ in Rai ne’ a Mediaset.Se non voteranno 25 milioni di italiani i referendum falliranno.Vuoi che le cose non vadano a � nire cosi? Parla, telefona, copia, incolla e pubblicizza il referendum presso parenti, amici, conoscenti e non conoscenti. Passaparola

I RUGGITI DEL LEONE FERITO A MORTE PROPAGATI DAL VENTO DEL NORDLe elezioni amministrative del 12 e 13 maggio, prima tor-nata, hanno messo in evidenza la crisi del Governo Ber-lusconi e la rimonta dei partiti della Sinistra. Sicuramente vanno analizzati bene i dati, perché tanta importanza al Nord, perché il confronto con l’egemonia di lega e PDL è

emigrare a Mercatale, trarrebbe sicuro giovamento, così come potrebbe � nalmente decollare il progetto di sviluppare anche il basket � nora a� ossato dalla carenza di spazi. Pertanto il no-stro gruppo ha presentato una mozione per la realizzazione di questa tensostruttura, che sarà discussa al prossimo Consiglio dell’Unione Comunale del Chianti Fiorentino. Infatti, poiché i servizi sportivi sono delegati all’Unione, ci sembra la sede più adatta per discutere di tale argomento, anche se la proprietà degli impianti attualmente gestiti appartiene al Comune di Ta-varnelle. Oltre al merito della proposta, per noi fondamentale per lo sviluppo della nostra comunità, sarà anche l’occasione per veri� care l’utilità e la capacità decisionale di questo nuovo ente di cui la maggior parte dei cittadini ignora il funzionamen-to.

CONSIGLIO DI FRAZIONE DI SANT’APPIANOL’AMMINISTRAZIONE CONVOCA LE ELEZIONI E POI NON SI PRESENTAIn queste settimane si sta procedendo all’elezione dei Consigli di Frazione secondo il nuovo Regolamento approvato all’una-nimità dal Consiglio Comunale e che ha recepito gran parte delle osservazioni di Obiettivo Comune tese a far diventare il Consiglio di Frazione un vero strumento di rappresentanza della cittadinanza e di democrazia partecipata, del quale c’è un grande bisogno anche nel nostro Comune. Il Sindaco Sempli-ci e l’Assessore al decentramento e partecipazione Ceccatelli hanno più volte elogiato questo strumento ribadendo di cre-dere fermamente nella partecipazione dei Cittadini e di volerla incoraggiare in tutti modi. Dobbiamo dire francamente che i comportamenti passati dell’Amministrazione Comunale ave-vano quasi sempre smentito queste belle intenzioni dato che sono state fatte scelte decisive senza sentire i cittadini.E la conferma alle nostre perplessità sull’attenzione che la Giun-ta Semplici riserva ai Cittadini non è tardata: lunedì 16 maggio alle ore 21.00 era stata convocata a Sant’Appiano l’assemblea pubblica per eleggere il Consiglio di Frazione della sezione n.5, che comprende oltre a S.Appiano anche Linari e buona parte della Zona Industriale. I numerosi cittadini recatisi a Sant’Appia-no (fra i quali anche il Presidente del nostro Movimento Civico, Paolo Tacconi, elettore della sez. 5) hanno avuto una bella sor-

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tempi moderni

La mania arriva da lontano. Per esse-re precisi dall’altra parte dell’ocea-no Atlantico, ma come tutte le ma-nie che si rispettino anche questa

si è diffusa a macchia d’olio scavalcando confi ni e invadendo tutti i continenti. È così che un’idea partita da Chicago meno di due anni fa è diventata un fenomeno mondiale: si tratta dei gruppi d’acquisto online che, anche dalle nostre parti, stanno riscuoten-do grandissimo successo. In uffi cio, a casa, all’aperitivo, non si fa che parlare di Grou-pon, Groupalia e chi più ne ha più ne metta, che a prezzi ridotti offrono prodotti e servi-zi dei generi più disparati. Fresco di lancio couponspot.it, nato dall’intraprendenza di due fi orentini purosangue che hanno pensato bene di prendere al volo l’occasione e hanno creato un sito tutto loro, con le stesse carat-teristiche di altri già diffusi ma con un orien-tamento più mirato al territorio. “L’idea ci è venuta a maggio dello scorso anno - spiega Massimiliano Carri, 33 anni, che insieme a Daniele di Gioia, 25 anni, ha creato cou-ponspot.it - e abbiamo lavorato a lungo per realizzarlo. La differenza è che, rispetto ad altre piattaforme online, oltre a offrire ser-vizi noi vendiamo anche prodotti fi sici”. Per interndersi, oltre ai massaggi, ai trattamenti di bellezza, alle offerte di pacchetti per va-canze e alle cene super scontate, sul sito dei giovani e intreprendenti fi orentini si potran-no comprare oggetti d’uso comune, da riti-rare direttamente in negozio dopo averli ac-quistati a prezzi vantaggiosi sul sito internet. Ma come nasce il fenomeno dei gruppi d’ac-

quisto sulla rete e come funziona di preciso? In poco meno di due anni ne sono comparsi un numero altissimo che, a condizioni simi-li, propongono acquisti convenienti: dai più famosi Groupon e Groupalia fi no a Glamoo, PoinX, Prezzofelice, Letsbonus, TuangOn e via dicendo. “Sono due fattori coincidenti molto forti che hanno fatto esplodere que-sta nuova mania collettiva - spiega Patrizio Castoria, responsabile di Toscanity.com, sito che ha stretto una collaborazione con la piattaforma Tuangon.it - ovvero lo sviluppo delle community online che hanno prepara-to il terreno ai gruppi d’acquisto e la crisi mondiale che sta toccando un po’ tutti”. Il sistema è molto semplice. In soldoni, si trat-ta di un meccanismo che invoglia le aziende a offrire dei pacchetti sottocosto: aziende che, se in un primo momento non avranno riscontro in termini di guadagno, a lungo andare potranno contare sui grandi numeri e, se offriranno buone prestazioni, avranno ottime probabilità che il cliente torni e si fi -delizzi. “Non si tratta di una bolla di sapo-ne - continua Castoria - proprio perché se la qualità del prodotto offerto è maggiore del prezzo a cui l’internauta lo acquista, ci sono ottime probabilità che la persona in questio-ne, soddisfatta della prestazione, torni per fare nuove spese”. “Ognuno, poi - chiosa Patrizio - decide a quale piattaforma affi dar-si, a seconda delle esigenze e del target a cui intende rivolgere le proprie offerte”.

internet. Da Groupon e Groupalia fino al neonato Couponspot, che ha base a Firenze

Gruppi d’acquisto online, è già maniaBarbara Biondi

nascono come funghi sulla rete e raccolgono ogni giorno migliaia di consensi.

Partiti dagli Usa meno di due anni fa, hanno già contagiato tutto il mondo con

la moda dello shopping a prezzi scontatissimi. e la toscana non fa eccezione

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Page 28: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

usi&costumi

Per scegliere i fi nalisti del 24 giugno, il 18 si sfi deranno Bianchi e rossi, il giorno

dopo azzurri e verdi. Il regolamento è cambiato: abolito il limite d’età, i pugni sono

nuovamente ammessi (ma solo nei tête à tête). sanzioni severe per le infrazioni

vivA fiorenzA/1. Piazza Santa Croce non vede un torneo vero da sette anni. Ora si riparte

Torna il calcio storico: “Che sia gioco maschio, ma leale”

Si avvicina San Giovanni, si avvicinano i fi orentinissimi fochi e torna, fi nal-mente, il torneo del calcio storico fi o-rentino. Vestito di nuovo, il gioco più

maschio che c’è si prepara ad animare piazza Santa Croce, con la sua polvere, il suo sudore, i suoi giocatori, i suoi fi guranti e il suono delle sue chiarine. Con la prima partita, in program-ma il 18 giugno, che vedrà scendere in cam-po i Bianchi di Santo Spirito contro i Rossi di Santa Maria Novella. Il giorno successivo sarà invece la volta degli Azzurri di Santa Croce contro i Verdi di San Giovanni. E, come da tradizione, il giorno del patrono di Firenze si sfi deranno i vincenti delle due semifi nali. Bene, cosa cambia? Tanto, tantissimo. Perchè dopo lo stop del torneo e le polemiche piovu-te a fi umi, il regolamento è stato cambiato. È

stato abolito il limite di età precedentemente inserito per i calcianti ed è stato dato lo stop a quei giocatori con condanne passate in giu-dicato negli ultimi cinque anni, mentre sono stati autorizzati a giocare quelli con “carichi pendenti”. Sono inoltre state reinserite alcune peculiarità del gioco a suo tempo stralciate. E dunque i calcianti potranno ricorrere al plac-caggio e tornare a usare i pugni, ma a patto che si tratti di un tête-à-tête fra due giocatori soli, onde evitare che il tutto degeneri in rissa. E chi sbaglia, paga. Eccome: in caso di infra-zioni la punizione non sarà la squalifi ca, ma la radiazione defi nitiva. Come pure sono previ-ste sanzioni severe per quei Colori che, come accaduto in passato, decidessero di non gio-care, bloccando in questo modo il torneo: in quel caso scatterebbe lo stop ai diritti per sede, campo di allenamento e verrebbero bloccati i contributi. “L’impegno del Comune di Firen-ze per questa manifestazione – ha spiegato

il presidente del calcio storico Michele Pier-guidi – è stato grande, perché sono sette anni che ormai non assistiamo a un torneo in piena regola. E questo regolamento rappresenta un grande passo avanti per tornare ad assistere a uno spettacolo che il mondo intero ci invidia. Vogliamo un gioco maschio, ma leale. Ci sono cose che si potranno fare e altre no. A chi si comporta bene io dico: ‘noi ci siamo’, gli al-tri non li vogliamo più vedere”. L’obiettivo è uno: ripulire il torneo da certi eccessi e fare in modo che una delle tradizioni fi orentine più amate e seguite possa tornare ai suoi fasti: “Un regolamento che tende a responsabilizza-re i calcianti e che ha lo scopo di ridare slan-cio e visibilità al Calcio Storico Fiorentino e al corteo della Repubblica Fiorentina”.

Benedetta Strappi

un MoMento dell’edizione 2008

alBerto tirelliPresidente degli azzurri

MaSSiMo narDiPresidente dei Bianchi

“Il regolamento nuovo è frutto di un lungo percorso. Molte delle istanze presentate dai quattro colori sono state accolte, e quindi non siamo scontenti. L’unico timore, comune e diffuso tra i calcianti, è quello relativo alle denunce. Ci auguriamo cioè che se ci saranno episodi fortuiti, quelli propri di qualsiasi sport (diversi dalla delinquenza gratuita), siano giudicati dalle autori-tà competenti al gioco e non da soggetti esterni. Siamo comunque molto fi duciosi: quest’anno il patto di lealtà tra calcianti è forte”

“Il regolamento? Questo è, e questo prendiamo. Ci sono stati degli errori a monte, purtroppo, da parte nostra come da parte dell’amministrazione, che in passato sembrava avesse un po’ strumen-talizzato il gioco del calcio storico. Da quando ci fu la denuncia di un calciante nei confronti di un altro si è poi innescato un meccanismo che in qualche modo andava fermato, se si voleva conti-nuare a giocare. Fino ad ora il sindaco si è impegnato a rilanciare la manifestazione e speriamo che continui così, e che intervenga subito se ci fossero dei problemi” (foto di Giuseppe Della Maria)

“Qualche timore per le denunce, per il resto siamo fiduciosi”

“Si era innescato un meccanismo che in qualche modo andava fermato”

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28 Giugno 2011

Page 29: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

usi&costumi

Il nuovo regolamento del calcio storico è arrivato a soffi are una ventata d’aria fresca sul ricordo degli ultimi tornei, tutti segnati, in qualche mi-sura, da stravolgimenti, polemiche, risse, feriti e

diserzioni da parte di qualche colore. Gli anni 2005 e 2006, in questo senso, furono emblematici: ci fu-rono 43 procedimenti penali a carico di altrettanti calcianti per il torneo 2005, 54 per quello dell’anno dopo, con 21 referti medici mediamente importanti. E fu proprio dopo gli eccessi di quelle annate che si iniziò a pensare di rimodulare, una prima volta, il regolamento. Nel 2007, invece, il torneo fu sospeso dall’allora prefetto Andrea De Martino, e l’urgenza di lavorare a regole nuove per tentare di salvare la manifestazione divenne indifferibile, perchè Firenze si era ritrovata senza la sua tradizione. E fu così che si arrivò con restrizioni e clausole tutte nuove all’edi-zione 2008. Allora a decidere furono l’ex presidente del calcio storico, Elisabetta Meucci, la commissione sport e cultura del Comune e l’ex questore Francesco Tagliente. Si lavorò a un’operazione congiunta insie-me alla questura e alle squadre, e ai quattro colori fu chiesto di rinnovarsi dal basso, e di inserire tra i loro giocatori esordienti e under 27. Furono anche inseriti limiti d’età massima (40 anni), l’obbligatorietà della

residenza a Firenze (o della nascita nel capoluogo o in provincia) e fu reso obbligatorio il tesseramento, da almeno due anni, a una federazione affi liata al Coni o a un ente riconosciuto. E niente precedenti penali, né carichi pendenti ammessi. Ma i Verdi non scesero in campo, e ancora una volta piazza Santa Croce restò a cuocere sotto il sole rovente senza un torneo vero e proprio. Il 2009, invece, fu la volta del torneo giocato a squadre miste: le prime due parti-te coincidevano con appuntamenti elettorali, e dopo incertezze varie si scelse di giocare lo stesso (prima Bianchi contro Rossi, poi Azzurri contro Verdi) ma con squadre formate da calcianti in realtà appartenen-ti a tutte e quattro le compagini. E così si arriva al 2010, altro anno di incertezze all’ombra della statua di Dante, che in piazza Santa Croce aspettava sor-niona. Questa volta a non scendere in campo furono Verdi e Rossi, in disaccordo con il nuovo regolamen-to, e la partita del 24 giugno fi nì con la vittoria degli Azzurri contro i Bianchi per undici cacce e mezzo a tre. Ma si trattò, di fatto, di un’amichevole. E ora? Ora bisogna solo aspettare. Qualche malumore, tra i calcianti, più o meno sussurrato, si respira. Le regole nuove non sono state digerite all’unanimità e qualche tensione resta. Prudenza, scaramanzia, attesa, insom-ma. Anche ai vertici. Presidente Pierguidi, si gioca vero quest’anno? Ride. “Io direi proprio di sì, ma il 25 giugno sarò più sicuro...”.

Benedetta Strappi

un MoMento dell’edizione 2008

BiaGio cinGolaniPresidente dei rossi

FranceSco BoGaZZiCapitano dei verdi

“Di questo nuovo regolamento diciamo che siamo contenti a metà, ma se permette di rilancia-re la manifestazione ben venga. Se è quello che serve per ritrovare un equilibrio e ripartire ac-cettiamo allora i compromessi. Certo, il calcio storico non è più quello degli anni ‘80, i tempi sono cambiati e ora ci sono delle regole scritte, diventate inevitabili visto che si era arrivati al punto che un calciante ne avesse denunciato un altro. Prima era diverso, era tutto regolato da patti di onore. Siamo però contenti del nuovo presidente e della collaboratività del sindaco”

“Il regolamento di quest’anno è stato approvato dal consiglio comunale ma noi non lo ab-biamo fi rmato, nè lo fi rmeremo. Non ci sentiamo tutelati: certo, un cambiamento era giusto, perchè degli errori in passato ci sono stati, ma doveva avvenire in modo più graduale. Noi per primi, insieme a Rossi e Azzurri, l’anno scorso avevamo buttato giù undici punti, e siamo convinti che sia giusto punire comportamenti eccessivi, ma ci sembra che questo nuovo rego-lamento non sia stato fatto tanto per tutelare i calcianti, quanto altri interessi”

“Contenti a metà, ma se il nuovo regolamentoservirà a rilanciarci ben venga”

“Non ci sentiamo tutelati, il cambiamento doveva essere più graduale”

vivA fiorenzA/2. Tra feriti, processi e diserzioni, le ultime edizioni sono state travagliatissime

Dal 2005 a oggi, una tensione dopo l’altra

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Page 30: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

Danza del ventre, tango argentino, concerti, performance teatrali e addirittura delitti. Lo spettacolo va in scena tra una portata e l’al-tra. Sono sempre più numerosi i ristoranti

di Firenze e dintorni che si lanciano nell’impresa del trasformare la cena in un’esperienza multisensoriale, servendo insieme ai pasti un’opera originale, magari formulata su misura per l’occasione. In principio fu-rono le cosiddette “cene con delitto”, organizzate in ville e casolari, adesso anche in normali ristoranti e circoli. Dall’antipasto al dolce va in scena il dramma, dopo l’ammazzacaffè si apre la gara: vince chi risol-ve per primo il giallo. Adesso la moda si sta un po’ sgonfi ando. E i ristoratori si inventano di tutto di più. All’Albergaccio di Niccolò Machiavelli, a San Cascia-no, l’11 giugno prossimo sarà un concerto di musica classica ad allietare il pasto, mentre il 17 tra i tavoli andrà in scena una rappresentazione teatrale tratta dal romanzo “Le Notti Bianche” di Dostoevskij. “Da un paio d’anni cerchiamo di organizzare una serata del genere almeno una volta al mese – spiega Salvatore Grieco, che si occupa degli eventi dell’Albergaccio – e con discreto successo. Ogni volta arrivano dalle 20 alle 40 persone, anche un centinaio quando si tratta di mostre di pittura”. Il primo luglio sarà la volta del tango argentino, mentre il 17 dello stesso mese arrive-rà un match di improvvisazione teatrale. E il menu? “Anch’esso è in tema con la serata - spiega Grieco – in modo da creare un’esperienza unica”. Stesso spiri-to anima il ristorante San Paolo della Croce, in zona

Certosa, dove si cena insieme agli artisti della stagione Jazzato, che poi si esibiscono sul palco. L’antico re-fettorio dei frati si è trasformato agilmente in sfondo per spettacoli altamente selezionati, come i prodotti di stagione che fi niscono nel piatto. Ambiente ricercato abbinato a musica dal vivo anche a Villa Caruso, a La-stra a Signa. Il pacchetto Caruso Summer Festival, “in onda” da fi ne giugno a fi ne luglio, comprende sempre apericena più spettacolo teatrale o concerto. La rasse-gna giunge quest’anno alla seconda edizione. Al Cir-colo Rigacci di via Baracca, invece, le cene-spettacolo si susseguono da quattro anni, ogni volta con una for-

mula diversa, dal cabaret al giallo e alle pièce teatrali. “E ogni volta – racconta Manuela da dietro al bancone del bar - si mettono a tavola 60-70 persone. Per lo spet-tacolo ‘Polvere di stelle’ abbiamo dovuto addirittura programmare una replica”. Chi fosse invece in cerca di atmosfere e sapori esotici può fare rotta al ristorante libanese Valle dei Cedri, in zona Santa Croce, dove pe-riodicamente è possibile assistere a esibizioni di danza del ventre durante la cena. L’hummus e i falafel saran-no solo l’antipasto della serata.

Il ristorante diventa un palcoscenico...tenDenze/1. Dall’antipasto al dolce va in scena di tutto, dai “delitti” alla musica classica

Paola Ferri

non solo buon cibo, adesso si va a cena per godersi

lo spettacolo, che si tratti di Dostoevskij o di un match

di improvvisazione teatrale: il menu dei locali si allarga

Dopo aver conquistato pal-chi e club di tutto il mon-

do il Burlesque debutta tra i tavoli di un ristorante. È sta-to inaugurato il mese scorso in via Chiantigiana 22 il “22 Noir”, ristorante che promette di fondere nel piatto tradizione e nuove tendenze. A partire dal più scherzoso e sexy degli spet-tacoli. Ispirato alle pin up degli anni ’50, il Burlesque si collo-ca perfettamente a metà strada tra seduzione e ironia. Lontano anni luce dagli spettacoli riser-vati ai soli uomini, lo strip tease in salsa burlesca ha affascina-to prima di tutto le donne, che adesso lo vanno anche a impa-rare nelle palestre e nelle scuo-le di ballo. Ma a cena, tra una pizza e un pacchero al granchio, proprio non si era mai visto. A inaugurare le serate “piccanti” del 22 Noir, lo scorso maggio, la coppia Lucy Lady Ville & Mizzi Mia Grand’Ame, in arte Les Sorcières Sucreés, famose in mezzo mondo per le loro per-formance in tacchi e reggicalze. Uno spettacolo destinato a di-ventare un appuntamento fi sso tra le pareti scure del 22 Noir,

su cui si aprono grandi vetrate sul verde delle colline fi orenti-ne. Per chi non fosse interessato al genere, c’è sempre un intimo giardino sul retro, dove consu-mare cenette a lume di candela sotto le stelle. Sempre dedicata a cene riservate, ma per grup-pi più ampi, la saletta al primo piano, che si può prenotare an-che per intero in occasione di compleanni, feste, meeting di lavoro o presentazioni. L’effet-to è d’impatto: arredamento di design abbinato a un menu nel segno della tradizione toscana. Per informazioni e prenotazioni tel. 055/641541.

les sorcières sucreÉs

A Ponte a Ema ha aperto i battenti il 22 Noir

ll burlesque sbarca tra i tavoli

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La novItÀ

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Tra una portata e l’altradanza del ventre, tangoargentino e performance

30 Giugno 2011

Page 31: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

zooM

La decisione di appendere le scarpet-te al chiodo non è stata sua e certo lui l’avrebbe rimandata volentieri. Ma la vocazione da ristoratore Francesco Fla-

chi, ex viola ed ex doriano, l’ha sempre avuta. “Mi è sempre piaciuta l’idea di aprire un locale – racconta – di stare in mezzo alla gente”. Di locali, in verità, ne ha aperti due. Prima è venuta la pani-neria “Panino di categoria”, in zona Ponte Rosso, a settembre dell’anno scorso. Poi, a soli sei mesi di distanza, l’ex attaccante ha fatto il bis, inaugu-rando lo scorso marzo il “Flet”. Tre i soci, tra cui un altro compagno di campo, Luca Saudati, ex Milan, “con cui ci dividiamo i compiti”, spiega Flachi. Già, perché fare i conti con i nuovi ora-ri di vita non è stato facile, incastrarli con quelli di sua moglie ancora meno, “ma abbiamo supe-rato il primo anno di squalifi ca, il secondo - per positività alla cocaina (ndr) - e questo è niente a confronto”. La moglie, in ogni caso, Francesco se la tiene ben stretta, anche lei a lavorare nel nuovo locale di San Frediano. “Tre giorni li passo qui, gli altri tre al Panino – continua – ma lì ci sono anche i miei genitori che mi danno una mano”.

Una gestione tutta familiare, insomma. Che fun-ziona: basti vedere la fi la che si forma in fondo a via XX Settembre all’ora di pranzo, per mangiare una delle famose schiacciatine, o l’assembramen-to di ragazzi davanti al Flet la sera. Certo, anche il nome del proprietario fa gioco. Così come l’assidua presenza degli ex compagni di squadra. Mutu, in particolare, è diventato un cliente affe-zionato del Panino di Categoria. “Con Adrian sia-mo diventati molto amici – racconta Flachi – mi viene a trovare spesso, così come io vado al suo ristorante, al Nove”. Il caso Flachi, infatti, non è l’unico. Anzi, sono diversi i calciatori che hanno deciso di investire nel settore culinario. Come Mutu, che ha fatto dell’amata movida notturna un mestiere e ha aperto un ristorante fashion in riva all’Arno insieme ad altri soci. Ed è riuscito co-munque a salire all’onore delle cronache anche a causa dei ripetuti furti subiti: champagne e botti-glie di Sassicaia nel bottino. L’ultimo a sfoderare spirito imprenditoriale è stato il centrocampista viola Gaetano D’Agostino. Insieme alla famiglia gestirà la storica “Osteria de’ Macci”, nell’omo-nima via. La seconda vita (del locale prima an-

cora che del calciatore) è cominciata proprio lo scorso 19 maggio. “Firenze mi piace tutta – ha di-chiarato D’Agostino all’inaugurazione - e voglio portare avanti la tradizione della cucina toscana. Questa città mi è piaciuta fi n dal primo momento,

non per niente ho preso casa in lungarno Ferrucci, che è una zona che mi fa impazzire. Rispetto a Udine è molto diverso il rapporto con la gente”. Solo che adesso i tifosi cominceranno a dargli le pagelle anche in cucina.

Prima la panineria, poi un locale: per gestirli ha fatto

scendere in campo tutta la famiglia. e anche il viola

Gaetano D’agostino ha seguito il suo esempio

Francesco Flachi in uno dei suoi locali

Il segreto per farsi un nome in cucina? Osare. Che si tratti dello chef di un ristorante, di un barman o di un mastro gelataio la

ricetta è sempre la stessa: scommettere su qualcosa mai prova-to prima. Così è stato per la gelateria Vivoli, in via Isola delle Stinche, che cominciò a distribuire coppette con il suo famoso cioccolato nel 1930, ben prima dell’avvento di un banco frigo degno di questo nome. E che si ritrovò nel 1999, durante il ver-tice dei capi di Stato e di governo a Firenze, a preparare una va-schetta da asporto nientemeno che per Bill, Hillary e Chealsea Clinton. Nulla di cui stupirsi, considerato il fatto che qualche

anno prima il gelato del Vivoli era già stato esportato negli Usa: Silvana, una delle gelatiere, fu infatti “rapita” dal proprietario del Divino, uno dei più celebri ristoranti di Los Angeles. E fu così che il gelato fi orentino fi nì nel cucchiaino di Dustin Hoff-man e Harrison Ford. In fatto di “arte gelatiera”, in realtà, quasi nessuno batte Firenze. È qui che è nato uno dei gusti più copiati e amati d’Italia, il Buontalenti, coniato in viale dei Mille dalla gelateria Badiani, mixando panna, crema e una goccia di liquo-re. Continua a osare ogni giorno, invece, Simone Bonini, mastro gelatiere nonché proprietario del Carapina di piazza Oberdan.

Qui, come lo chef di un ristorante, Bonini propone ogni giorno gusti e abbinamenti diversi in cono e coppetta. L’ultima “follia”, partorita in occasione del Festival del Gelato, è rappresentata dai gusti “salati”: fi co e salame, prosecco e culatello, parmigia-no reggiano e prosciutto San Daniele, pistacchio e mortadella di Bologna. Ottima alternativa al panino per chi preferisce un cono in pausa pranzo, sfi ziosa tentazione per chi ama sperimentare. Per farlo, però, c’è ancora poco tempo: salame e parmigiano lasceranno il bancone di Carapina il 12 giugno. Ma chissà che non si tratti solo di un arrivederci.

Dal Vivoli a Carapina, quelli che si fanno un nome a suon di coni, vaschette e fantasia

Chef del gelato crescono, tra coni per i Clinton e coppette al salame

...e i calciatori vanno a segno in cucina

Francesca Puliti

tenDenze/2. Francesco Flachi ha addirittura fatto “doppietta”. Ma non è certo l’unico

/F.P.

forchette&dintorni

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Page 32: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

Passo dopo passo, sottoscrizione dopo sottoscrizione, alle porte di Firenze sta crescendo una nuova banca di credito cooperativo, che

affonda le sue radici a Scandicci ma che guarda all’intera area metropolitana. L’idea è stata lanciata meno di due anni fa e adesso la banca di credito cooperativo di Scandic-ci sta prendendo forma: entro metà mese si chiuderanno le sottoscrizioni (che hanno superato quota 5 milioni di euro), mentre la società – secondo le previsioni – nasce-rà entro il 20 settembre. L’iter burocratico si dovrebbe poi concludere tra febbraio e marzo 2012, quando la nuova banca potrà iniziare a operare sul territorio. Lo zoccolo duro dell’istituto è rappresentato da persone fi siche, in maggior parte imprenditori, la-voratori autonomi e pensionati, provenienti da Firenze e Scandicci, che hanno risposto all’appello e hanno sottoscritto le azioni. Un importante ruolo lo hanno avuto anche le imprese e le associazioni. La parola d’ordi-ne, adesso, è fare sistema: l’istituto scandic-cese, una volta entrato in funzione, si dovrà infatti misurare con altre sette banche di cre-dito cooperativo attive nell’area fi orentina. Proprio da Scandicci è stata lanciata l’idea di creare una rete tra queste realtà, una sorta di integrazione che eviti lo spreco di risor-se e, soprattutto, una concorrenza spietata. “Ogni banca di credito cooperativo ha la sua identità e la sua visione che spesso coincide con il territorio o la comunità rurale - spiega Giovanni Doddoli, ex sindaco di Scandicci, alla guida del comitato promotore - non ci saranno dispersioni di patrimonio se il pro-getto di integrazione verrà preso in consi-derazione”. Un primo incontro per fare il punto sul progetto si è svolto lo scorso 23 maggio, richiamando oltre 500 persone, che hanno tracciato le linee guida e gli obiettivi dell’istituto. I primi progetti esistono già. Il

Prima del giudice, prima degli avvocati, pri-ma di un lungo e costoso iter giudiziario.

Non è necessario entrare nelle aule di tribunale per risolvere una lite civile o commerciale: il cittadino ha a disposizione lo strumento della mediazione, che di recente è diventata obbliga-toria per alcune materie. In concreto, le parti si trovano davanti a un professionista imparziale (iscritto in appositi registri), che aiuta a trova-re un accordo amichevole. Nessun avvocato, quindi, meno spese e tempi certi: entro quattro mesi la pratica deve essere infatti conclusa. Una soluzione utile anche per alleggerire i già con-gestionati ingranaggi della macchina giudizia-ria italiana. Dal marzo scorso, prima di arrivare davanti al giudice, i cittadini sono obbligati a percorrere la strada della conciliazione per una gamma di materie che va dai contratti assicura-tivi e bancari a quelli d’affitto, dalle successioni ereditarie ai risarcimenti danni per responsa-bilità medica, fino alla diffamazione. A questa lista, dal prossimo anno si aggiungeranno le liti

condominiali e quelle legate alla Rc auto. “I vantaggi stanno nella riduzione dei tempi, delle spese sostenute dai cittadini e dei costi sociali – spiega Brunetta Tarli, dirigente della Camera di commercio di Firenze, che si occupa di media-zione civile – inoltre la conciliazione permette alle parti di ristabilire i rapporti che si sono in-crinati, un fatto che, ad esempio, può consen-tire di mantenere rapporti commerciali, se si tratta di una disputa tra aziende”. La Camera di commercio di Firenze da un decennio offre il servizio di mediazione civile. L’anno scorso sono stati oltre 370 i soggetti che si sono rivolti a questa struttura, da gennaio a metà maggio di quest’anno sono stati 120, con un trend in crescita durante gli ultimi mesi. Per avviare una procedura di mediazione basta un click: è ne-cessario scaricare un modulo (www.fi.camcom.it, nel caso della Camera di commercio fiorenti-na) da compilare con tutti i dati riferiti alle parti in gioco e alla lite per cui si chiede un risarci-mento.

Tra i due litiganti? Ora arriva il mediatorelA novitÀ/2. Lo strumento per evitare i tribunali è diventato obbligatorio in alcuni casi

alcuni dei coMponenti del coMitato proMotore

Luca Squarcialupi

Scandicci, nasce la “banca metropolitana”lA novitÀ/1. Prevista l’apertura di due agenzie: una centrale e una sul territorio di Firenze

/G.C.

comitato promotore ha già pensato all’aper-tura di due agenzie: una, quella principale, nella zona centrale di Scandicci, l’altra sul territorio di Firenze. “Quella che nascerà sarà una banca metropolitana – precisa an-cora Giovanni Doddoli – vogliamo misu-rarci con la grande città, con le opportunità e le problematiche dei soggetti di questo territorio. Quello che stiamo creando è un istituto di credito vicino alle realtà locali e che reinvestirà le sue risorse sul territorio”. Per informazioni: www.bccs.it.

attualità

Prende vita un nuovo istituto di credito cooperativo:

entro metà mese si chiuderanno le sottoscrizioni,

che hanno già superato quota cinque milioni di euro

32 Giugno 2011

Page 33: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

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Page 34: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

La biblioteca delle Oblate per i libri, l’anfiteatro delle Cascine per la mu-sica (di ogni genere) e il complesso delle Murate per cinema, video e

tutto ciò che è contemporaneo. Sono questi i tre luoghi chiave dell’estate che sta per ini-ziare (dal 16 giugno al 25 settembre), una sta-gione che non vuole lasciare nessuno “a bocca asciutta”, mescolando con sapienza dosi ugua-li di divertimento e di cultura, quella con la c maiuscola, che non è detto si faccia neces-sariamente in luoghi noiosi e con gente dalla puzza sotto il naso, anzi. Il programma, che ha la direzione artistica firmata da Riccardo Ventrella, direttore del Teatro della Pergola, e vede il contributo intellettuale di numerosi soggetti (tutti quelli che hanno partecipato a un bando aperto lanciato dal comune e i cui progetti sono stati selezionati) avrà, al posto di pochi grandi eventi, una serie numerosissima di micro momenti di grande spessore, di cui lo stesso direttore ci ha parlato.Come sarà questa Estate Fiorentina?Sarà un’estate che punta molto ad offrire vivi-bilità a chi rimane in città, offre spazi per in-contrarsi, per fare delle attività e per pensare. Per vivere Firenze per due mesi e mezzo in ma-niera diversa. Molta attenzione è stata data allo studio di eventi adatti a tipologie di pubblico differenti. In questo senso mi piacerebbe che alcuni posti topici delle notti fi orentine come ad esempio la spiaggia sull’Arno, piazza An-nigoni e piazza Tasso, non si accontentassero della limitante patente del “birraio” ma diven-tassero anche un punto di ritrovo in grado di of-frire servizi alla collettività stando aperti anche durante il pomeriggio.Le parole eventi e curiosità cosa le fanno ve-nire in mente?Mi viene in mente un evento straordinario, una gara di castelli di sabbia alla spiaggia di San Niccolò il giorno di Ferragosto, un’occasione che invoglia non solo a fare qualcosa di diverso ma anche a vadere la città da una prospettiva di-versa. E poi mi viene in mente anche un cinema

all’aperto speciale allestito alle Murate dove, per dare la possibilità a chi lo vuole di usufru-irne senza dare fastidio ai residenti, verranno distribuite delle cuffi e ad ognuno dei parteci-panti. E ancora una serie di incontri alle Oblate a metà strada tra spettacolo e divulgazione, che permetteranno poi di sostenere una conversa-zione brillante sulla Recherche di Proust senza aver letto necessariamente i dodici volumi.L’evento di apertura?

Sarà un concerto all’Anfi teatro dedicato a Er-nesto de Pascale (amatissimo giornalista e mu-sicista scomparso a febbraio) con una serie di amici sul palco, tra i quali la Bandabardò.Il nome più altisonante?George Michael, che si esibirà in piazza Santa Croce il 10 settembre. Un’estate vivace e terogenea, che dà voce alle voci del territorio, offrendo nuovi spunti per pensare la città.

la spiaggia sull’arno

Ludovica V. Zarrilli

l’eStAte fiorentinA... Il 16 giugno via a un cartellone ricco di proposte per tutti i gusti

Il caldo si combatte a suon di eventiUn mega concerto di George Michael in piazza santa Croce e uno dedicato

a ernesto De Pascale con ospite la Bandabardò, ma anche castelli di sabbia

in riva all’arno, cinema all’aperto con le cuffi e e bignami sulla recherche

di Proust. riccardo ventrella: “vogliamo offrire vivibilità a chi rimane in città” Abiti, lustrini e una carrellata di eventi che lascia presagire una nuova spu-

meggiante stagione. E’ tutto pronto per l’edizione numero numero 80 di Pitti Immagine Uomo, che apre i battenti alla Fortezza da Basso il 14 di giugno (fino al 17, ndr) e ragala alla città l’anteprima del-la moda maschile della primavera-estate 2012. Circa 1000 i marchi alla Fortezza, a cui si aggiungono le 80 collezioni don-na protagoniste a Pitti W alla Dogana, per un totale di quasi 1.100 collezioni pre-sentate. Il ruolo del salone come punto di riferimento sulla scena internazionale è dimostrato dai numeri delle aziende e dalle richieste di partecipazione, in con-tinuo aumento a ogni edizione. E poi c’è il pubblico dei compratori: all’ultima edi-zione estiva di Pitti Uomo, su un totale di oltre 32.000 visitatori, sono stati 19.200 i buyer arrivati a Firenze dalle boutique e dai concept store più importanti del globo. Guest fashion designer sarà Scott Sternberg con Band of Outsiders. La sera di mercoledì 15 giugno in una location d’eccezione, la ex-Manifattura Tabacchi, Scott Sternberg presenterà la nuova colle-zione 2012assieme alle collezioni donna Resort 2012 di Boy. Lo special event di Pitti W n.8 sarà invece Rodarte, l’accla-mato brand californiano di Laura e Kate Mulleavy, già sotto i riflettori delle ultime passerelle newyorkesi e del red carpet di Hollywood. La sera di giovedì 16 giugno, le Rodarte presenteranno in anteprima as-soluta e con un evento site specific, una Special Collection e la prima monografia a loro dedicata. A fare da contorno agli eventi più “istituzionali”, ecco arrivare una serie di feste e festicciole collaterali che coinvolgeranno direttamente la città, i suoi abitanti e gli ospiti di passaggio, per un fine settimana all’insegna della moda e della movida. Da non perdere Firenze & Fashion, serata (14/6) in cui tutti i ne-gozio del centro, con epicentro tra piaz-za della Repubblica, piazza Strozzi e via Porta Rossa rimarranno aperti fino alle 24. Una volta terminato il via vai di Pitti Uomo, ecco arrivare puntualissimi i baby modaioli di Pitti Bimbo (23-25 giugno) che prenderanno possesso delle passerel-le per poter mostrare al pubblico il meglio della moda per under 13 e dulcis in fun-do arriva Pitti Filati che dal 5 al 7 luglio porterà in città il meglio dei tessuti prove-nienti dai cinque continenti.

AllA fortezzA

Sfi late, party e novitàIn arrivo Pitti Immagine

È una stagione all’insegna della cultura, del divertimento e degli spetta-coli di qualità quella che sta per cominciare sul colle etrusco. Squilli di

trombe e rulli di tamburi per la 64esima Estate Fiesolana che si preannun-cia, mai come quest’anno, ricca di eventi e di ospiti di portata internaziona-le che calcheranno non solo il palcoscenico del Teatro Romano, ma anche quello fiorentino dell’anfiteatro delle Cascine con cui Fiesole ha stretto una partnership. Dario Fo e Franca Rame, Giovanni Allevi, Max Gazzè, grupo Compay Segundo, Cassandra Wilson e poi Beppe Grillo e Marco Travaglio, sono solo alcuni delle star che si esibiranno nel corso della ker-messe lunga quasi un mese e mezzo. “Anche quest’anno con un grande sforzo il Comune di Fiesole finanzia questa importante manifestazione at-traverso il sostegno esterno e senza incidere sul proprio bilancio – spiega il sindaco Fabio Incatasciato -. Un ricco calendario fra musica, incontri e spettacoli che fa sì che la kermesse sia una delle più importanti fra i festival estivi del panorama toscano e nazionale”. Si comincia il 20 giugno con la musica classica degli allievi della Scuola di musica di Fiesole e si prosegue

con le sonorità raffinate di Vivere Jazz: il Grupo Compay Segundo farà rivivere la tradizione del “Buena Vista Social Club” (19/7) mentre Mike Stern, chitarra eclettica che riscalderà con la sua band l’Anfiteatro delle Cascine (6/7), e Cassandra Wilson (18/7), la più grande jazz vocalist vinci-trice di due Grammy Awards, che salirà sul palco del Teatro Romano dopo 15 anni di assenza in Toscana. La collaborazione fra Comuni, che traccia anche una linea ideale tra i due teatri, porterà inoltre il Premio Nobel Dario Fo a raccontare a Fiesole le novelle del Boccaccio “rivedute e scorrette” insieme alla moglie Franca Rame (26-27/7), dopo essere passato da Firen-ze per incontrare il pubblico. Novità di questa edizione, un teatro che parla di attualità con Beppe Grillo, di ritorno dai suoi successi a Londra e Parigi, per parlare della rivoluzione della rete, la scena costituita da un grande schermo per uno spettacolo sempre work in progress (16/7); e con Marco Travaglio che, dopo aver registrato il tutto esaurito nei teatri d’Italia con “Promemoria”, presenta il suo nuovo show con la partecipazione di Isa-bella Ferrari, “Anestesia totale”, fra disinformazione e politica.

Sul colle una stagione a ritmo di cultura...e QUellA fieSolAnA. Fo, Travaglio e Allevi alla 64esima edizione della kermesse

/C.G .

/B.B.

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Arte e cultura: è questo il binomio che caratterizzerà uno degli eventi clou per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia. A organizzare la

manifestazione “Un’Associazione, una Nazio-ne”, che si terrà a Firenze il 18, 19 e 20 giugno, è la Fratellanza Militare, la cui storia si lega forte-mente a quella della nostra patria visto che furo-no i reduci garibaldini e i reduci dell’esercito na-zionale risorgimentale a fondarla nel 1876. Nel corso di questi anni i suoi militi e i suoi volontari sono sempre stati partecipi di tutte le vicende più signifi cative. L’impegno nell’alluvione del 1966, l’attentato dei Georgofi li nel 1993 fi no al terre-moto che nel 2009 ha distrutto L’Aquila, solo per citarne alcuni. Un impegno quotidiano, silen-zioso, al fi anco dei soggetti più vulnerabili della società. “Per tutta questa serie di ragioni – spiega Filippo Allegri, presidente della Fratellanza Mi-litare di Firenze – non potevamo non celebrare questo appuntamento così signifi cativo. Abbia-mo voluto onorare il nostro Paese nel segno di quella concretezza che da sempre ci contrad-distingue, facendo di questa ricorrenza un mo-mento di rifl essione e di rivisitazione della nostra lunga militanza a favore degli altri”. L’evento è del tutto gratuito e prevede visite guidate, con-certi, mostre e seminari. Tre giorni in cui scoprire

e riscoprire la nostra città guardandola con occhi diversi e da diverse angolazioni. Sarà possibile ammirare scorci e angoli fi nora celati e che per l’occorrenza potranno essere fruiti dal grande pubblico. “Un’Associazione, una Nazione” sarà inaugurata in grande stile con l’apertura del com-plesso monumentale di Santa Maria Novella, grazie alla collaborazione dell’Arma dei Carabi-nieri, dell’Offi cina del Profumo-Farmaceutica di S. Maria Novella (di cui sarà possibile visitare il museo), del Comune, del Ministero dell’Interno e dell’Opera per Santa Maria Novella. Si potran-no rivivere i fasti rinascimentali camminando nel Chiostro della Sindicheria o nel Chiostro Verde. La vista avrà un “sussulto” nel contem-plare il Cappellone degli Spagnoli, il Chiostrino del Dati o la Cappella di Baldassarre di Simone degli Ubriachi. Tra gli eventi speciali anche la mostra sull’associazionismo risorgimentale e il concerto Viva Verdi, “un omaggio all’arte italia-na del canto, della musica e del teatro - sottolinea Lucia Cavina, Comandante di Compagnia della Fratellanza Militare - nei giorni della manifesta-zione si avrà libero accesso alle sedi dell’asso-ciazione Reduci Garibaldini, dell’Associazione Mazziniana Fiorentina e della Fratellanza Arti-giana d’Italia, dove sarà possibile visionare un commovente e raro patrimonio di documenti e

cimeli del periodo risorgimentale”. In ultimo, e non certo per importanza, la presentazione del volume “Un’associazione, una nazione. Un se-colo e mezzo di storia della Fratellanza Militare di Firenze” nella sede del Consiglio Regionale

della Toscana, “un’occasione – conclude Cavina – per discutere dell’associazionismo di matrice risorgimentale. L’evento del 18, 19 e 20 giugno sarà un inno alla bellezza, all’operosità e alla li-bertà del nostro Paese”.

150 anni insieme alla Fratellanza MilitareSauro Deledda

l’AppUntAMento. Tre giorni di visite, concerti, mostre e seminari per celebrare l’Unità d’Italia

Filippo allegri insieMe al presidente della repubblica giorgio napolitano

Nel rispetto di una secolare tradizione che prende ispirazione dall’antica Ac-

cademia dei Percossi, ma anche dal salotto romano di Cristina di Svezia e dai circoli parigini dell’Ottocento, si ritrovano con ca-denza mensile i membri del Circolo Lette-rario di Firenze, organizzato con successo, da ormai quasi due anni, dall’Associazione Culturale Small Room. Un gruppo affiata-to, nato dall’iniziativa di tre ragazzi: Mirko Tondi, Claudia Moretti Pananti e Claudio Francardi. Già facenti parte della compagnia teatrale “I Rene-Fiz”, i tre hanno deciso di unire le forze per promuovere la cultura in

città e richiamare l’interesse di altri appas-sionati di lettura. Il gruppo, cresciuto col procedere degli incontri e divenuto poi una sicurezza nel panorama culturale cittadino, forse non è l’unico a riunirsi con l’intento di condividere i propri pareri riguardo alle letture svolte, ma senz’altro il più vivace e informale tra i ritrovi di questa natura. Il Circolo Letterario di Firenze unisce amanti della letteratura giovani ad altri più navigati, poeti, scrittori e assidui lettori. Ognuno è li-bero di portare e leggere i propri scritti, nel corso di ogni incontro. Oltre a dare spazio agli autori emergenti, il Circolo si propone

di affrontare la lettura di un testo specifico o l’approfondimento di un tema particolare ogni mese, che sarà spunto di discussione all’appuntamento successivo. Per far parte di questo gruppo non occorre alcuna tessera di iscrizione, né esistono quote da versare. Nel periodo estivo (a eccezione del mese di agosto, in cui si ferma), il Circolo viene ospi-tato dalla Caffetteria delle Oblate, al secondo piano della biblioteca. Il giorno di ritrovo è in genere l’ultimo martedì del mese, in ora-rio serale (a cominciare dalle 21,30). Info: [email protected] oppure circolo-letterariofirenze.blogspot.com.

Tutti attorno a un tavolo, nel nome dei libril’iniziAtivA. Tre amici hanno creato un circolo per amanti della lettura e non solo

/C.D.N.

cultura 35

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Cerci: da Massimo Ciavarro a Messi?fiorentinA. L’esplosione dell’ex giocatore del Pisa per molti è stata una sorpresa

alessio cerci

Leo Messi o Massimo Ciavarro? Fenomeno potenziale o oggetto di ululati e fi schi della curva? L’ultima versione calcistica del letterario dubbio, Dottor Jekyll o Mister Hyde, va in scena a Firenze e ha la faccia sorridente di

Alessio Cerci. Otto gol in maglia viola, quattro consecutivi spalmati su due partite, ed ecco che la stessa città, lo stesso stadio che appe-na lo scorso febbraio copriva di insulti e fi schi preventivi il ragazzo tutto riccioli e dribbling si coccola il suo nuovo idolo. “Non è giusto fi schiare a priori Cerci”, aveva sbottato Mihajlovic tempo fa, dopo la gara con il Genoa. Oggi nessuno lo vuole ammettere, ma l’ambiente viola è pieno di sguardi del tipo “chi è ora quello scarso?”. Non manca chi sostiene che ci sia una buona dose di verace ironia tosca-na dietro ai cori pro Cerci, soprattutto dopo che in qualche intervista all’ex giallorosso erano scappati paragoni a metà tra il sognante e

la troppa sincerità con mancini di lusso, quali Robben o il divino argentino, ma la sostanza è che l’euforia attorno al ragazzo è palpa-bile e dimostrata dall’assedio dei tifosi a caccia di foto e autografi dopo le ultime partite. Cerci ci ha messo del suo regalandosi gol e continuità, anche nelle gare in cui la Fiorentina si è squagliata pri-ma del tempo. La favola del brutto anatroccolo che si trasforma in cigno non è nuova, ma quella di Cerci sembra una vera riedizione a tinte viola. Basti ricordare che sempre pochi mesi fa, nell’imba-razzo generale, a un’asta di benefi cenza con le maglie dei giocatori della Fiorentina un solo lotto andava deserto: quello con le offerte per la 24 di Cerci. “Il momento è davvero positivo e diciamo che questa è una sorta di rivincita personale”, ha raccontato il 23enne di Valmontone, cresciuto nelle giovanili della Roma a suon di giocate di classe e paragoni illustri, per uno dei tanti romanisti a cui si chie-deva di continuare la dinastia dei campioni fatti in casa dopo Totti e De Rossi. Ci aveva creduto persino Fabio Capello, che nel giugno 2008 gli faceva assaggiare la serie A ad appena sedici anni e mezzo.

Debutto precoce, infortunio immediato per Cerci che va a farsi le ossa a Brescia prima e a Pisa poi. Ventura gli pennella un ruolo da esterno offensivo nel 4-2-4 dei nerazzurri, ricambiato con dieci gol nel campionato di serie B (record personale), ma il destino chiede subito il conto con due infortuni alle ginocchia. Stessi colori, una ca-tegoria più in alto, ma per Cerci la magia non si ripete con l’Atalanta nel 2008-09, e così ecco il ritorno a Roma, in cerca o in attesa di una nuova occasione. Quella che in estate gli ha offerto la Fiorentina, condita da un ricco contratto quinquennale dietro cui si è trincerato anche il ds Corvino quando tutta la città gli chiedeva di sbarazzarsi di quel ragazzo troppo innamorato del pallone e delle grosse mac-chine. Una rombante Maserati, parcheggiata e multata a ripetizione nelle zone più proibite del centro storico. Poi i gol che cambiano tutto e Jekyll Cerci, rispetto al suo lato oscuro, sembra aver imparato pure come godersi i suoi momenti migliori: “Se stasera parcheggio in piazza Duomo? No, sto a casa che è meglio”. Insomma, se una doppietta ti cambia la vita, fi gurarsi due…

Andrea Capretti

si è conquistato il “titolo” di dottor Jekyll e mister Hyde della serie a da poco conclusa. Dai fi schi della curva

ai cori: nel mezzo gol e sprazzi di buon gioco. ora lui se la ride e assicura: “Una rivincita personale”

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Page 37: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

Non tutto è da buttare via di questa malinconica stagione da eterna insod-disfatta per la Fiorentina.

Anche se, e qui saranno tutti d’ac-cordo, molte cose non sono andate

come avrebbero dovuto. A partire da Sinisa Mihajlovic. Non era faci-le cancellare Cesare Prandelli dalla mente di tutti. Anche dei giocatori. Che non hanno certamente aiutato il serbo nel suo percorso sulla pan-china viola. Gli infortuni, poi, sono stati continui, e hanno colpito molto spesso chi doveva guidare la squadra

verso risultati più soddisfacenti. Vedi Jovetic, messo ko addirittura prima che cominciasse la stagione. Ma an-che D’Agostino, Montolivo, Vargas, Santana. E Mutu (che non era infor-tunato ma squalifi cato per il caso si-butramina), solo per citarne alcuni. E tutte queste componenti hanno fatto sì che la Fiorentina disputasse (e ter-minasse) la stagione al di sotto delle sue aspettative. Sopratutto quando i giochi erano ancora tutti da scrivere. Un inzio di campionato abbastanza turbolento, con otto sconfi tte (com-presa quella con l’Inter, al Franchi, giocata però a metà febbraio) nel gi-rone di andata. Nel ritorno, i ko sono stati molti meno, e questo è sicura-mente l’aspetto positivo da sottoline-are. L’arrivo di Behrami nella fi ne-stra del calciomercato invernale ha consentito a Mihajlovic di colmare alcune lacune nel centrocampo. Ma anche il recupero di Vargas non va dimenticato, con il peruviano che ha ridato nuova linfa alla corsia sinistra. Per non parlare del redivivo Cerci, rinato nella parte fi nale della stagio-ne. Da vituperato a idolo della Curva Fiesole. Che per scherzo lo ha para-gonato addirittura a Messi per le sue prodezze. Insomma, dicevamo che, nonostante tutto, qualcosina di buono si è visto. Malgrado la classifi ca, che non regalerà nemmeno quest’anno un piazzamento in Europa, ma che proprio per la fase conclusiva della stagione può comunque far pensa-re bene per il futuro. Prima di tutto ci sarà il mercato, e una rosa quin-

Cristina Guerri

In un anno caratterizzato dal lungo stop

di Jovetic, dai problemi di Mutu e da tanti

infortuni, il fi nale è stato incoraggiante

Una stagione da buttare. O forse noil pUnto. Dopo aver chiuso al nono posto, la squadra è pronta a rinnovarsi e ripartiresport

di da rinnovare e rinforzare, stando sempre attenti al monte ingaggi. Ai vertici della piramide ci sarà sempre Mihajlovic. Qualche giocatore, inve-ce, se ne andrà. Chi è ancora troppo presto per dirlo, ma la prossima sta-gione potrebbe vedere una Fiorenti-

na rivoluzionata. Ci sono i giocatori in scadenza (Donadel, Santana, Co-motto), ci sono quelli che vogliono andarsene (Montolivo, Frey, etc..). Tutto è da scrivere, con la speranza di ritrovare la stessa Fiorentina entu-siasmante di qualche anno fa.

Sarti, Magnini, Cervato, Chiap-pella, Rosetta, Segato, Julin-

ho, Gratton, Virgili, Montuori, Prini. Loro sì che il 3 giugno se lo ricordano bene, perché mai sconfi tta fu più dolce per la Fio-rentina e i suoi tifosi. A Genova, il 3 giugno 1956 la squadra allenata da Fulvio Bernardini perde con-tro il Genoa 3 a 1, ma è l’unica partita persa in campionato, non-ché l’ultima di giornata, e non ci sono più limiti alla festa per il primo scudetto della storia viola. La Fiorentina si cuce sul petto il tricolore (cosa che ha fatto solo un’altra volta nella sua storia) e corona una rincorsa alle grandi del calcio iniziata negli anni ’50 e culminata nello scudetto ‘55-’56, dopo quattro piazzamenti consecutivi tra le prime cinque della classifi ca. Un’annata magi-ca, iniziata con i colpi di merca-to del presidente Befani, Julinho

e Montuori, accesa dal roboante successo per 4-0 sulla Juventus in avvio di campionato (bissato con un 2-0 al ritorno) e diventata una cavalcata trionfale, dopo il primo posto conquistato all’ottava gior-nata e mai mollato fi no alla fi ne. Trentatré risultati utili consecuti-vi, campione d’Italia con cinque giornate di anticipo, dodici punti di vantaggio sulla seconda, il Mi-lan. Numeri di un torneo storico e di un ricordo indelebile, come i 21 gol di “Pecos Bill Virgili”, le parate di Giuliano Sarti, la costan-te presenza di Gratton e Segato (disputando tutte e trentaquattro le gare stagionali), i dribbling di Julinho e le giocate di Montuori. Così, il giugno del 1956 divenne indimenticabile per tutto il mon-do viola, al punto che quasi tutti i giocatori di quel periodo hanno deciso di vivere a Firenze al ter-mine della loro carriera.

Genova, 3 giugno 1956: il primo scudetto

Una sconfi tta dolce dolce

/A.C.

aMarCorD

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Questa volta abbiamo cercato di mettere a confronto due protago-niste assolute di questo campiona-to, Francesca Babbi del Bisonte e

Silvia Tosti della neopromossa San Mariano. Sperando che a fine stagione siano anche le attaccanti delle due squadre promosse in Serie A.Francesca, siete sicuramente la squadra più forte ammirata a San Casciano negli ultimi anni, tutti si aspettavano la vittoria del campionato: come te lo spieghi questo secondo posto?San Mariano è stata più continua, noi abbiamo perso solo quattro partite ma non è bastato per la promozione diretta.Il vostro futuro sono i playoff?Sì è vero. E’ il quarto anno che li faccio, ogni avversario, ogni partita è una gara a sé. Dob-biamo concentrarci: abbiamo le carte in regola per farcela.Siete la migliore seconda, vi danno per fa-voriti soprattutto perché l’eventuale ‘bella’ si gioca in casa vostra...Giocare l’eventuale bella in casa è un vantag-gio sia per il pubblico che ci sostiene sia per il fatto che giocare due volte fuori casa in una settimana stanca fisicamente.Seria A?Ci metteremo tutta l’energia che abbiamo, ce la possiamo fare. Ci credo, lo sogno, in sintesi voglio la Serie A.Ti sento fiduciosaMolto carica -sorride Francesca- non vorrei ripetere la passata stagione dove ho perso una finale.

Il “Bisonte” crede alla promozionevolley. Francesca Babbi e Silvia Tosti, due protagoniste del campionato, “a confronto”

Lorenzo Mossani

Ora la palla la schiaccia chi la Serie A l’ha già conquistata, Silvia Tosti. Silvia, ex attaccante del Bisonte, è stata una delle protagoniste della cavalcata straordinaria di San Mariano. Ogni pallone giocato, un punto messo a terra. Come ti senti dopo questo primo posto?Sono in ferie e super rilassata, dopo questa stagione lottata con le unghie e con i denti è il giusto riposo!Meritato relax visto che siete arrivate da-vanti al Bisonte...Non credevo che sarebbe andata così visto il potenziale del San Casciano, che ci ha tenuto testa per un bel po’. Sapevamo che chi faceva meno errori si sarebbe aggiudicato la posta in palio e noi in questo siamo state brave perché abbiamo lasciato pochi punti in giro e abbia-mo giocato ogni singola partita come se fosse una finale, il Bisonte ha sbagliato qualcosa in più e noi ne abbiamo approfittato.Se c’è, qual è stato il segreto di San Maria-no?Noi forse in più avevamo anche un gruppo ben amalgamato e davvero unito, secondo me è questo che spesso fa la differenza in un cam-pionato.E’ stata una rivincita giocare così bene con-tro la tua ex squadra?Forse -sorride Silvia- ma spero che il Bisonte possa vincere questi playoff, soprattutto, per l’amicizia che mi lega a Silvia De Fonzo.

La società di elio sità è sempre più lanciata verso la serie a. Le giocatrici

non mollano la presa. I playoff confermano quanto di buono visto durante

la stagione. Intanto, però, c’è chi si gode già le vacanze...

silvia de Fonzo e Francesca babbi

sport nel Chianti

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38 Giugno 2011

Page 39: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

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I campionati sono finiti ed è tempo del-le prime riflessioni. A casa San Dona-to la stagione appena trascorsa è stata abbastanza positiva e ha rispecchiato

in pieno quelle che erano le aspettative della Società. La salvezza anticipata della prima squadra è stata il traguardo più importante, anche se inizialmente tutti si aspettavano di soffrire un po’ meno. Ma i numerosi in-fortuni e diversi episodi sfavorevoli, hanno penalizzato la squadra di Tavarnelle privan-dola di qualche punto. L’impegno dei gioca-tori, l’attaccamento alla maglia e la coesio-ne dello spogliatoio, sono stati gli elementi fondanti che hanno permesso di superare i momenti difficili. Un plauso va a mister Sar-ti per come ha saputo reagire alle situazio-ni difficili e per come ha gestito il gruppo, cogliendo comunque un risultato molto po-sitivo. Nelle parole del direttore sportivo Lu-ciano Orsi le prospettive future della squadra chiantigiana.Quali erano le aspettative di inizio stagio-ne?Non posso risponderle a questa domanda, sono entrato in questa società in corsa, nel mese di ottobre.Al suo arrivo quale situazione ha trovato?Ho trovato una società che voleva riparare a degli errori commessi, le cose non stavano andando per il meglio.Qual è stato il suo primo compito?Il primo compito è stato quello di individua-re i settori in cui intervenire per acquistare dei rinforzi, un grande elogio va alla società con il presidente in prima persona che ha ga-

San Donato, ora si pensa al futuroCarlo Marrone

cAlcio. È tempo di bilanci dopo la salvezza arrivata con largo anticipo

Si avvia verso la conclusione la stagione sportiva delle squadre dell’ASD Basket

San Casciano che pochi giorni fa ha visto fi-nire le gare ufficiali dei campionati. Un anno più che positivo, su tutti gli aspetti. Partiamo dai risultati sportivi conseguiti dalle squadre: 1^ Divisione: Finisce a Pisa, alla terza partita dei play-off, una stagione sicuramente molto positiva che ha visto la giovane squadre guida-ta da Coach Zanardo provare a raggiungere il traguardo della promozione, obiettivo sperato per tutta l’annata ma alla fine, per poco, non raggiunto. Dall’inizio della stagione vi sono state 25 partite: 16 vinte e 9 perse, che han-

no portato la 3^ posizione in classifica finale del campionato e questa fase dei play-off. Da sottolineare inoltre l’imbattibilità casalinga raggiunta nella stagione a testimonianza sem-pre dello splendido seguito di pubblico che ha accompagnato la nostra squadra nelle sfide casalinghe. Il purgatorio della 1^ Divisione durerà un altro anno, ma San Casciano sarà pronto a Settembre per la nuova sfida. Intanto si sta gia pensando alla squadra della pros-sima stagione con l’obiettivo di riconfermare almeno i buoni risultati raggiunti (non solo sportivi) quest’anno. Bene il minibasket: tan-te vittorie e divertimento.

Asd San Casciano, promozione sfiorataBASket. Un anno più che positivo per la squadra. Con qualche rimpianto...

/Car.Mar.

rantito certe operazioni.Che tipo di calciatori sono arrivati?Sono arrivati giocatori di un certo calibro provenienti dal campionato di serie D, tra i tanti: Landi, Guerrera, Fusco, Checcucci e il giovane Parri portiere proveniente dal Prato.Come è andata la seconda parte del campionato?Abbiamo fatto molto bene, abbiamo raggiunto un punteggio da quarta po-sizione in classifica.Quale ritiene sia stato il colpo migliore?Tutti hanno contribuito al bene della squadra, anche la coppia d’attacco Fusco-Guerrera ha prodotto degli ottimi risultati, diciassette gol non sono pochi.Ci sono state altre mosse di mercato?Si, l’ultimo colpo è stato il cambio di panchina, ha dato nuovi stimoli e ha reso lo spogliatoio più unito.Quale sarà l’obiettivo della prossima stagione?Vogliamo fare un campionato di centro classifica.

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Diciassette anni di corse cam-pestri, giri di campo e gol con

le mani: cos’è? Semplice, il trofeo del Chianti Fiorentino. Nella zona chiantigiana questa manifestazio-ne è una delle più importanti dal punto di vista sportivo: le scuo-le medie di sei comuni (Bagno a Ripoli, San Casciano, Barberino e Tavarnelle Val d’Elsa, Greve in Chianti, Impruneta) si scontrano in tre discipline (atletica, baseball e pallamano) cercando di decre-tare quale sia la più forte. Perchè l’agonismo non è buono se presen-tato ai ragazzi come unico fine di una gara, ma diventa esperienza positiva se fatto intendere come energia positiva per raggiungere un traguardo. Sono circa seicento i ragazzi che partecipano annual-mente alla manifestazione orga-nizzata dall’Asd atletica Imprune-ta con il patrocinio della Provincia di Firenze e del CONI di Firenze e l’aiuto dei sei assessori allo Sport, che mettono mano al proprio bud-get per permettere che ogni anno i giovani si confrontino con la parte sana dello sport. A proposito di ri-sultati, eccone una parte di quelli fino a oggi a nostra disposizio-ne (alcuni tornei a squadre devo ancora decretare le scuole vinci-

trici, ma ve ne renderemo conto sul prossimo numero, ndr). Nella corsa campestre dello scorso apri-le a Tavarnelle, la scuola Ippolito Nievo di San Casciano ha fatto il colpaccio conquistato il primo po-sto della competizione a squadre in quattro categorie su sei: prima media femminile e tra i maschi ha conquistato tutti i gradini più alti del podio. Le poche briciole avanzate sono state raccolte dalla scuola Don Milani di Tavarnelle per le ragazze di seconda media e dalla Primo Levi d’Impruneta per le giovanissime che il prossimo anno approderanno alle scuole su-periori.

AtleticA. Ormai arrivato alla 17esima edizione

Ecco il Trofeo del Chianti

/Lor.Mos.

Il sei maggio da adesso in poi diver-rà una delle date più importanti per gli abitanti di Tavarnelle, perchè la squadra cittadina di pallamano è

riuscita nell’impresa di tornare in serie A2 a tre anni dall’ultima avventura in questa categoria. Festa doveva essere e festa è stata per i tanti che hanno rag-giunto l’Estraforum di Prato e che con le proprie urla d’incitamento hanno spinto i ragazzi di mister Toccafondi alla vittoria più importante della stagio-ne. Facciamo un passo indietro, proprio la gara d’andata contro la formazione pratese può essere individuata come l’accensione della miccia per la squadra tavarnellina: un pareggio conquistato all’ultimo secondo utile e poi solo vit-torie, sedici su diciotto partite giocate. Un vero big-match quello che la compagine biancoverde si è trova-ta a giocare all’ultima giornata della

regular season. Le due squadre sono accomunate dallo stesso punteggio in classifica, ma la differenza reti dà un piccolo vantaggio a Tavarnelle: anche con il pareggio saranno loro a pas-sare di categoria. Chiedetelo ad ogni sportivo: la vittoria, se deve essere tale, deve essere completa e questo si vede negli occhi di capitan Graziosi e compagni durante il riscaldamento. Come ogni partita che verrà ricordata c’è un primo tempo non semplice da raccontare. A fine dei primi trenta mi-nuti la squadra di casa è in vantaggio di sei reti (16 a 10 segna il tabellone) e sia sugli spalti che in campo si nota un certo nervosismo. Non sappiamo se sono state le parole di Toccafondi, ma il secondo tempo è tutta un’altra musi-ca. Guidati da un Baciottini in grande spolvero, saranno otto le reti a referto a fine partita, i ragazzi ricominciano a giocare alla loro maniera: con grande solidità difensiva, tanto che per quin-dici minuti i pratesi non riusciranno a

bucare la rete di Ciani, e concretizzan-do ogni occasione in attacco. Passano i minuti, il nervosismo sale, l’arbitro è costretto a ricorrere ripetutamente al cartellino rosso. Alla fine i giocatori espulsi saranno tre per il Prato e due per il Tavarnelle. Poi il fischio finale e le urla trattenute negli ultimi tre mi-nuti esplodono all’unisono. Una bella soddisfazione per mister Toccafon-di, che a inizio stagione ci confidava: “Non sarebbe male ripetere l’annata appena terminata. A parte i sogni, spero che la prima squadra raccolga risultati migliori e che i tavarnellini tornino a seguirci come di consueto dopo anni di partite giocate lontano da casa”. La gente di Tavarnelle è tornata a seguire la squadra, ha organizzato dei pullman per essere vicina ai propri ragazzi, la serie A è stata conquistata. Al problema palazzetto si tornerà a pensarci quando la mente sarà più sgombra: adesso è il tempo di festeggiare. Un sogno trasfor-mato in realtà.

pAllAMAno. Storico salto di categoria, ma ora c’è un problema

L’impresa è riuscita: è serie A

Carlo Marrone

BASkETUN NUOVO METODO PER GIOCARE A RITMO DI MUSICABella festa quella organizzata dall’Asd Basket San Casciano do-menica 15 Maggio che ha visto l’arrivo di Massimo Antonelli e del suo Music Basket a San Casciano. L’evento, durato tutto il giorno, è iniziato la mattina con gli istruttori ed allenatori a cui è stata spiegata l’attività del Music Basket direttamente da An-tonelli, mentre nel pomeriggio ci sono state due sessioni di Mu-sic Basket con le squadre dell’under 13 e 14. Il metodo ha come obiettivo la cura dell’attacco con la palla (palleggio, passaggio, tiro) e rivolge diversi approfondimenti anche nei difensivi. Inol-tre tutti questi esercizi a ritmo di musica sono finalizzati anche a migliorare la lettura rapida delle situazioni di gioco, le capacità percettive, condizionali e motivazionali degli atleti. Un’annata importante quella della squadra di Basket di San Casciano, l’Un-der 14 dopo un campionato nel quale ha vinto venti partite su ventidue è impegnata nella seconda fase della stagione. Anche i ragazzi della prima divisione sono riusciti ad accedere ai play off di categoria, peccato solo per la sconfitta nell’ultima di campio-nato che non ha permesso di conquistare il secondo posto nella classifica generale.

NUOTOAL VIA I CORSI ESTIVIIl comune di San Casciano Val di Pesa come ogni anno organizza i corsi estivi di nuoto: si svolgeranno solo la mattina presso la piscina “il Melograno” e saranno tenuti dalla scuola nuoto F.I.N. della società “Aquatica 2004”. Per permettere a tutti di frequenta-re le lezioni sono stati organizzati tre cicli: il primo ha inizio il 13 giugno e termina il primo luglio, è composto da quindici lezioni con il servizio di trasporto ed è pianificato su due trance (primo turno alle 10.00 ed il secondo alle 11.20). Ha un costo di settanta-due euro. Nel caso alcuni ragazzi dovessero sospendere il corso per gli esami della scuola media saranno rilasciati gratuitamente due biglietti di libera balneazione da utilizzare entro l’estate 2011 da richiedere alla segreteria della Piscina una volta concluso il corso. Il secondo ciclo inizia il 4 luglio e termina il quindici, co-sta quarantotto euro e come l’altro è organizzato su due servizi di trasporto. Identico come organizzazione di orario e prezzo è il terzo corso, cambiano solo le date, inizio programmato il 18 luglio e terminerà il 29, dopo dieci lezioni. Per iscrizioni e altre informazioni: Ufficio sport del Comune.

pillole

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Page 42: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

te. Inoltre, esaspera la totale mancanza di risposte da parte di chi dovrebbe fornire spiegazioni e trovare soluzioni. Ci si sente totalmente inermi. E’ come se i proble-mi dei cittadini non contassero assolu-tamente, ma fossero solo un fastidio da ignorare. Certamente questa situazione è insostenibile, specialmente con l’arrivo dell’estate e delle finestre aperte. Di fat-to alcuni degli intervistati dichiaravano di non utilizzare più il terrazzo da un anno. Io non utilizzo più il salotto. E la situazione è appena migliore nelle altre stanze che si affacciano su una strada privata e addirit-tura sul cortile del cinema Portico e della Chiesa del Sacro Cuore. Mi farebbe pia-cere sapere se altri hanno avuto o hanno tale problema e come si sono mossi per risolverlo o tentare di risolverlo.Saluti

Francesca Balzer

FinEsTRE cHiUsE/2. Via FoGGiniE iL caPoLinEa DEL BUs

È passato circa un anno da quando i con-domini di via G.B. Foggini hanno comin-ciato la loro battaglia per lo spostamento del capolinea Ataf linea 77 e la fermata Ataf linea 9 (stessa battaglia intrapresa an-che dai vicini residenti di via Lunga che chiedono lo spostamento del capolinea Ataf linea 9). Questi cittadini si sono trova-ti a dover convivere con i numerosi disagi che implica un capolinea Ataf proprio sotto le proprie finestre. Si sono ritrovati a convivere con scorrettezza e maleduca-zione degli autisti dipendenti Ataf, che non riescono nei maggiori dei casi a met-tere in pratica la semplice regola di effet-tuare la sosta di capolinea a motore spen-to. Per non parlare poi dell’incapacità di alcuni autisti di parcheggiare nell’apposi-ta area di sosta creata, ci sono foto a testi-moniare che molto spesso la vettura Ataf occupa parte della corsia di marcia riser-vata alle autovetture, comportando disa-gi al traffico. Si sono ritrovati a convivere con un maggiore inquinamento acustico e atmosferico, le vetture Ataf non sono silenziose! Numerose le email di reclamo inoltrate all’Ataf, ma le risposte di proto-collo ricevute, ovviamente non hanno migliorato la situazione. Numerose le email di reclamo inviate anche a numero-si enti di competenza per essere ascoltati, per ottenere lo spostamento del capoli-nea, si parla di circa 50 metri, ma sembra impossibile. Qualcuno ha pensato bene che posizionare un capolinea sotto le fi-nestre di un condominio non avrebbe arrecato danno ai suoi abitanti, ma ha pensato bene che avrebbe agevolato gli utenti Ataf. Su 200 metri di via Foggini 50 metri occupati da un condominio, 150 metri inutilizzati, un marciapiede sconfi-

nato utilizzato raramente, e dove viene posizionato un capolinea? Nei 50 metri abitati!? Abbiamo cercato di far sentire le nostre ragioni, ma nessuno si è mai pre-occupato tramite un qualsiasi mezzo di comunicazione di farci avere una risposta. La bella stagione si ripresenta, noi saremo nuovamente costretti a vivere a finestre chiuse per evitare l’inquinamento acusti-co delle vetture Ataf, a utilizzare aria con-dizionata, creando inquinamento, e tutto questo perché non si vuole, non si riesce a spostare di 50 metri un capolinea. Sia-mo costretti a vivere in funzione di orari Ataf, non è piacevole addormentarsi o es-sere svegliati in ore dedicate al sonno, a causa di vetture obsolete che hanno pro-blemi al motore, non è piacevole avere a che fare con autisti maleducati che non capiscono il disagio che creano, non è piacevole non essere ascoltati da chi do-vrebbe occuparsi del cittadino, ovvia-mente tutto questo perché loro non san-no cosa possa significare vivere con un capolinea Ataf sotto le proprie finestre. Noi condomini di via Foggini dopo un anno stiamo ancora aspettando di essere ascoltati!

Caterina Marlazzi

TEaTRo coMUnaLE E DinToRni,La (non) PULiZia DEi MaRciaPiEDi

Buonasera,vorrei segnalarvi un disservizio. Nelle stra-de nella zona di via Solferino, via Magenta e via Il Prato, Teatro Comunale, la pulizia delle strade e soprattutto dei marciapiedi è pressoché assente. I marciapiedi vengo-no lasciati sporchi anche dopo che abbia-mo fatto la fatica di spostare le auto. Ap-parentemente la pulizia avviene solo sulla strada. I marciapiedi sono abbandonati (ho notato un mese fa una bottiglia, che è ancora lì, per non parlare di un paio di pantaloni abbandonati alla fermata della tramvia di Porta al Prato!!). Il marciapiede di via Il Prato è indecente, soprattutto vici-no al Punto Snai. Le aiuole di via Solferino sono puzzolenti e mancano di potature.Distinti saluti,

Mariangela

sE i PosTi aUTo DiVEnTano “BUcHE”Gentile Redazione,visto che Vi siete occupati del quartiere 5 per il sottopasso ferroviario di via dello Statuto mi piace segnalarVi che proprio

svoltato l’angolo c’è viale Lami. Fra piazza Muratori e Largo Cantù i posti auto se-gnati con le strisce celesti sono diventa-ti delle vere buche. Noi che ogni lunedì dobbiamo spostare l’auto per la pulizia strade ci troviamo davanti a dei crateri. Ho già scritto al Presidente del quartiere 5 ma per ora niente. Chissà che scrivendo a voi non si muovano le acque? Grazie anticipatamente,

Giancarlo

BiBLioTEca Di iMPRUnETa... Ma a TaVaRnUZZE?Con molto piacere ho letto l’articolo sul vostro giornale di Lisa Baracchi per quan-to in oggetto. E’ importante che una bi-blioteca dia la possibilità di leggere, stu-diare e adesso anche “ascoltare” agli over 60, ma questo sempre e tutto a Imprune-ta. Io abito a Tavarnuzze, dove era stata fatta una sperimentazione di ciò, e dove mi recavo spesso per scambiare libri per me e per mia figlia. Adesso qua tutto è chiuso e noi siamo costretti a comperare i libri, perché se non abbiamo auto è molto complicato recarsi con la Cap a Imprune-ta per avvicinarsi alla lettura. I ragazzi per lo studio vanno a Firenze, molto più co-modo raggiungerla con i mezzi pubblici, e gli anziani? Come possono partecipare a una così bella iniziativa di “ascolto”? Scu-sate lo sfogo ma dopo la bella notizia del prolungamento dell’orario per l’utile ser-vizio della sede di Impruneta mi è venuto spontaneo il pensiero che a Tavarnuzze le iniziative culturali vengono... dimenticate!

Daniela

iL TRaM, iL PRoGREssoE LE DEcisioni Da PREnDEREVisto che tutti pontificano, in particolare sulla tranvia, provo a dire la mia grazie all’ospitalità di Reporter. Da 40 anni a Fi-renze, bellissima città, ho seguito con sgomento le polemiche seguite al pro-getto tranvia e a chi la contrasta. Sono stupefatto dalla miopia di coloro che non vedono oltre il proprio naso, rifiutando il progresso di cui Firenze ha estremamen-te bisogno con particolare riguardo alla mobilità. Abito in zona Panche e per an-dare verso il centro con il vecchio bus 20, si attraversa la strettoia di piazza Dalmazia (dove passavano i carri nel Medioevo) e altre vie, dietro a file di auto (allucinante!). Per il ritorno prendo il 14, perché il 20 non ho ancora capito dove passa! Due ore per andare e tornare! Secondo me, per la troppa litigiosità tra i politici e tra i citta-dini stessi, non vengono prese decisioni, tanto i turisti arrivano sempre, i bottegai sono felici come pure gli albergatori e i il tempo passa lasciando insoluti i proble-mi! Ora che piazza Duomo è chiusa, è un deserto; come sarebbe bella la tran-via che scivola silenziosa e ti permette di andare a teatro o fare una passeggiata in centro la sera. Concludo con il parco delle Cascine. Parco unico, ma non si potrebbe renderlo vivibile con degli chalet, magari di legno, dove cenare o prendere un ge-lato come si deve, passeggiare lungo il fiume anche di sera e non solo di giorno? Grazie per lo spazio concesso,

Acilio

Inviaci le tue lettere [email protected] e segnalazioni:tutto su www.ilreporter.itLettere, segnalazioni, proposte, ma anche veri e propri articoli scritti dai lettori. Tutto questo ed altro ancora sul portale www.ilreporter.it. Tutte le lettere che non trovano spazio in queste pagine saranno pubblicate sul sito. E poi spazio ai commenti e alle vostre opinioni

lettere

FinEsTRE cHiUsE/1. QUEL TREnoin sosTa DaVanTi ai PaLaZZiAbito a Firenze in via Mannelli al numero 83, quindi in una strada che corre paral-lela alla ferrovia, prima della stazione del Campo di Marte. Niente da ridire quindi sul rumore dei treni in transito, ai quali si fa l’abitudine rapidamente, né su quello dei lavori della Tav che spero si spostino presto dalla nostra zona. Il grave proble-ma è il treno Tav-Freccia Rossa che dal 13 dicembre 2009 sosta davanti al mio pa-lazzo. Trattasi del treno di riserva che è te-nuto in carica (mi scuso, ma non conosco i termini tecnici) dalle 6 del mattino fino alle 23 di ogni giorno. Il rumore causato è costante ed insopportabile, tanto da ren-dere la qualità della vita di fatto insoste-nibile. E’ un sottofondo che condiziona sonno, conversazioni, vedere la televisio-ne e qualsiasi altra attività quotidiana. Al-cune lettere erano già state inviate sia alle Ferrovie dello Stato che a Trenitalia senza nessun cenno di riscontro. Con grande contentezza ho letto un bell’articolo det-tagliato di Maria Cristina Carratù sul quo-tidiano La Repubblica dove il problema veniva esposto e sviscerato con tanto di interviste ad altri miei compagni di sven-tura. Nei giorni seguenti la pubblicazione dell’articolo è sembrato a tutti che l’inten-sità del rumore fosse ancor maggiore… e il treno è sempre lì. Sabato 21 maggio addirittura abbiamo potuto rilassarci dopo la mezzanotte!!!! Non voglio as-solutamente credere che una soluzione non possa essere trovata (se ce ne fosse la volontà) forse spostando il treno in una zona a minor densità abitativa o con l’in-stallazione di pannelli che assorbano il rumore, se sono utili anche per i piani più alti. Nelle ore in cui sono costretta a subi-re il frastuono, ho poi notato che alcuni giorni il rumore è tollerabile, altri no. Che dipenda dal macchinista? Da dove posi-ziona il locomotore o con che intensità fa girare il motore? Allora ci vorrebbero istruzioni ben precise dalla direzione del-le Ferrovie e andrebbero fatte rispettare, non al buon cuore del singolo dipenden-

42 Giugno 2011

Page 43: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

“aTTEnTi a QUELL’UoVo”:La PasQUa E iL sUo siGniFicaToCaro Andrea (mi permetto di darti del tu),normalmente i tuoi articoli mi fanno sorridere perché sono simpatici e satiri-ci, ma sull’articolo in oggetto non sono del tutto d’accordo. Tu scrivi “la Pasqua è la festa che celebra la resurrezione di

Gesù....... non capisco cosa c’entri l’uo-vo”. Non voglio fare una lezione di ca-techismo, anche perché non sono una “bigotta”, ma ti voglio precisare che la parola Pasqua significa “passaggio”. Pas-saggio da che cosa? Dalla morte alla vita. Gesù muore e risorge con il Suo corpo quindi passa dalla morte alla vita. E pro-

invia la tua segnalazionealla nostra redazione

[email protected]

Caro signor Claudio,inizio assicurandole che nella nostra redazione c’è ancora gente che cammina, al pari di chi va in bicicletta e di chi utilizza auto e scooter per spostarsi. Semplicemen-te perché ognuno di questi mezzi (considerando in questo caso, per semplificare, anche le proprie gambe come un “mezzo”) non esclude l’altro. O almeno non do-vrebbe farlo. Ci sono vari punti, e tutti a mio parere piuttosto importanti, toccati dalla sua lettera. Voglio partire dalla “esasperazione” dei ciclisti, le cui posizioni e rivendicazioni – legittime o meno legittime - sono state spesso ospitate da questo giornale. Bisognerebbe sempre, nell’affrontare ogni argomento, cercare di met-tersi anche nei panni degli “altri”: in questo caso gli “altri” sono proprio coloro che si spostano sui pedali, in un dualismo – quello pedoni-ciclisti – che a mio avviso non dovrebbe aver motivo di esistere, perché in città dovrebbe – anzi deve – esserci spazio per tutti coloro che per muoversi utilizzano mezzi non inquinanti, sia pure per fare pochi metri. Analizzando, in questo caso, la “condotta” dei ciclisti, il com-portamento da tenere dovrebbe essere dettato dai capisaldi che abbiamo spesso ripetuto: rispetto delle regole (ovviamente), ma anche senso civico ed educazione. Se è vero che nessuno (e non solo quando vi sono appositi divieti) può pretendere di passare da un certo luogo senza tenere in considerazione le condizioni (traffico, persone, ecc...) in cui quel luogo si trova in quel preciso momento, è altrettanto vero che la città dovrebbe attrezzarsi per permettere a ciascuno di incontrare sul proprio cammino – con qualunque mezzo lo si compia – il minor numero di ostacoli possi-bile. In che modo? Con una buona organizzazione degli spazi. È vero anche quello che lei sottolinea nella sua lettera, ovvero che certi marciapiedi sono letteralmente invasi dalle biciclette, tanto che l’unico modo per passare è quello di attraversa-re la strada, ma si torna al punto di partenza: “solo” cattiva educazione o anche esasperazione per rastrelliere insufficienti e spesso occupate da rottami? Possibilità – quest’ultima - tutt’altro che remota, ma che comunque non giustifica comporta-menti che possano danneggiare altri cittadini. Mi unisco infine velocemente al suo “elogio” alla pazienza di quegli autisti di bus e bussini costretti spesso a guidare tra auto parcheggiate ovunque e condanno chi, conducendo un mezzo – un qualsiasi mezzo – non adotta tutte le accortezze necessarie. Soprattutto quando ci troviamo in compagnia dei bambini: in tema di sicurezza (anche e soprattutto stradale) il buon esempio è di fondamentale importanza.

Matteo Francini

PEDoni, cicLisTi E La conViVEnZa in ciTTÀ Mai, salvo rarissime eccezioni, e se non perché alla fine in qualche redazione si sono detti “be’ anche il pedone è un essere umano”, che si siano prese da parte di qualcuno le parti di quest’ultimo. Che se c’è uno che a buon diritto deve essere “ esasperato”, sarebbe proprio lui (dopo, a onor del vero, il conduttore di bus e bus-sini, che visto il lavoro che fa, e per la pazienza che deve avere specialmente verso i ciclisti di città, dovrebbe guadagnare almeno il doppio di quel poco che gli danno). I ciclisti, a parer mio, di pedone del centro storico, dovrebbero essere invece gli ulti-mi a doversi “esasperare”. I ciclisti del centro città intendo, quelli che anche su Pon-te Vecchio, dove non ci passerebbe nemmeno uno spillo, scampanellano perché vogliono strada, loro, a dispetto del divieto specifico “biciclette condotte a mano” per esempio; e così in altre parti dove non dovrebbero -se non fossero arroganti e maleducati - che condurre il loro ferro a mano, non allucchettandolo, anche, a un palo il più vicino possibile alla loro meta ostruendo il marciapiede e sebbene la ra-strelliera appena dietro l’angolo abbia posti liberi. Accade poi che appena un vigile si azzardi a multare uno/a di queste, le redazioni dei vari media – in cui pare che nessuno più cammini - insorgano: ovvio quindi che il vigile poi giri l’occhio da un’al-tra parte meno impegnativa. Nel centro storico - in alcune strade - le bici montate dovrebbero essere seriamente interdette o avere almeno percorsi obbligatori, viste le fiumane che per dieci mesi l’anno già vi affluiscono. Ma si sa. Se non si permette all’esasperazione di dare sfogo poi chissà cosa succede.P.S. Ho visto biciclette (almeno mi parevano tali) con davanti un bambino, in mezzo il/la conducente e dietro un secondo bambino. Tutti muniti di casco, è vero, ma lui/lei al telefono non auricolare, e con una sola mano sul manubrio. Forse quei bam-bini dovrebbero avere un tutore. Prima che sia troppo tardi con dei genitori così. E questa non è un’altra storia.

Claudio Fantuzzi

lettere

prio l’uovo rappresenta la vita. I bambini nascono da un uovo fecondato, come pure i pulcini, gli uccellini ecc. Per quan-to riguarda la parte “consumismo” sono perfettamente d’accordo con te. Se cre-di che mi sbagli, correggimi.Ciao e buon lavoro.

Nonna Laura

Come già ho avuto modo di dire ri-spondendo a una lettera nel numero di maggio de Il Reporter, Andrea Muzzi di mestiere fa il comico (e, a mio avviso, lo fa anche molto bene), e in questa ve-ste tratta gli argomenti. Tutti, compresi quelli più seri e importanti. Così come nel caso in questione, quando l’argo-mento era la Pasqua: scopo della ru-brica era – ovviamente – non quello di dare una spiegazione storico-scientifica sul significato dell’uovo, bensì cercare di strappare un sorriso su un momento particolare dell’anno (per tutto quello che rappresenta e comporta). Tutto qui. La ringrazio, comunque, per la spiega-zione che ha voluto inviarci.

MF

Via PaLaZZUoLo E i FioREnTini“coRaGGiosi”Vorrei rispondere alla sig.ra Caterina in merito al suo quesito se tornare a stare in via Palazzuolo o no. Io ci abito dalla nascita, sessanta anni fa, e le posso assi-curare che la strada ha proprio bisogno di questo: di fiorentini e di italiani corag-giosi che, magari appoggiati da seri e concreti provvedimenti delle pubbliche istituzioni, decidono di tornare a vivere qui, come, del resto, in tutto il centro storico. Via Palazzuolo ha bisogno di re-sidenti stabili, di famiglie con bambini, di un tessuto sociale vivo, non di feste, di notti bianche e di locali da sballo. Questo anche per poter accogliere ed integrare degnamente e nel vero senso della parola chi italiano non è, altrimenti non solo questa strada, ma tutto il cen-tro di Firenze perderà la sua identità, diventando un ghetto che riproduce in pieno le usanze e spesso anche le con-dizioni di degrado in cui sono abituati a vivere alcuni nostri coinquilini del Terzo Mondo. Si faccia coraggio, signora Ca-terina, ristrutturi la casa e venga a vivere in via Palazzuolo! Qui c’ è bisogno di lei, di gente che ha voglia di scommettere sul futuro di questa strada e non solo di specularci sopra. Benvenuta tra noi!

Marta Benvenuti

PaRcHEGGi E sicUREZZain Via DELLE PoRTE nUoVEÈ indegno che da mesi i fiorentini par-cheggino la loro automobile sul lato sinistro di via delle Porte Nuove, perché questo comporta una diminuzione di visibilità del conducente in uscita dai parcheggi o dalle vie perpendicolari fa-cendo aumentare così il rischio di un in-cidente. Spero che questo mio messag-gio venga letto e riportato sul giornale: questo rappresenta solo il primo passo della mia “protesta” dato che i vigili ur-bani di Firenze, dopo ripetute chiama-

te di altri miei vicini, si sono “astenuti” dall’intervenire. Non mi fermerò qui, dunque. Farò sentire forte la mia voce anche se questo non interessa a molti.Grazie,

Alberto Pirrotta

“iL QUaRTiERE 4 a MisURaDi BiMBo. sÌ, Ma...”Gentile redazione,faccio riferimento all’articolo uscito sul numero di aprile riguardante “Un quar-tiere a misura di bimbo” del quartiere 4: ebbene sì, sono d’accordo con quel-lo che scrivete e con le interviste fatte, tengo però a precisare ciò: tra via Em-poli e via Baccio da Montelupo esiste un bel giardino di grandi dimensioni con alcuni giochi, in prossimità dei quali è installata una adeguata pavimenta-zione in materiale sintetico per attutire le eventuali cadute dei bambini, però, purtroppo, in adiacenza a tale zona giochi, sono più di due anni che è sta-ta tolta solo parzialmente la fontanella esistente che oltretutto risultava essere molto utile; ma il problema principale è che è stata lasciata la base in ghisa di tale struttura che risulta essere un gra-ve pericolo per l’incolumità dei nostri bambini. Chiedo perciò a vostro trami-te, alle autorità competenti del nostro quartiere un sopralluogo per rendersi conto del problema. Se poi, con l’occa-sione, venisse installato anche qualche gioco in più non sarebbe male, vista la scarsità di questi ultimi. Con l’augu-rio che questa esigenza venga presa in considerazione, nel ringraziarvi per lo spazio che vorrete dedicare.Cordiali saluti.

GiaRDini PUBBLiciE MaLEDUcaZionE

Purtroppo il degrado non ha confini! I graziosi giardini pubblici di via Bugiardi-ni/via Neri di Bicci risultano in questo momento abbandonati a se stessi e i cittadini che ne usufruiscono non sem-brano conoscere l’educazione, il rispet-to della “cosa pubblica”, ma prevale il vandalismo. Vi invio alcune foto e ci chiediamo se si possa intervenire in qualche modo sia in termini educativi e forse non basta...

Annalisa Mannocci - Laura Marini(abitanti del quartiere)

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Page 44: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

segnalazioni a [email protected]

Concerti

Beady eye8 giugnoSaschall

Dopo la data sold out di Milano lo scorso 16 marzo Liam Gallagher e compagni faranno tappa anche al Saschall l’8 giugno, il giorno prima della loro esibizione al Parco San Giuliano di Venezia. Il gruppo inglese formato da Liam Gallagher, Gem Archer e Andy Bell porterà on stage i brani del loro album di debutto, “Different Gear, Still Speeding”, uscito lo scorso 28 febbraio e subito approdato ai vertici della classifica inglese degli album più venduti. Due nuove occasioni, quindi, per assaporare la grande musica dal vivo dei Beady Eye, dopo il successo dell’unica tappa ita-liana del tour invernale, che li ha visti esibirsi in un Alcatraz completamente esaurito.

verdena6 giugno piazza Santa croce

Dopo il trionfo delle date nei club i Verdena tornano per un appuntamento imperdibile nella cornice di Piazza Santa Croce.

A teatro

Galà di danza30 giugnopiazza della Signoria

Torna come ogni anno il consueto appuntamento con la leggiadria dei ballerini

del corpo di ballo di Maggio Danza che per dare il ben-venuto all’estate daranno un saggio della loro bravura su un palcoscenico allestito da-vanti alla Loggia dei Lanzi ed esibendosi in una selezione tratta dai classici del balletto. Ovviamente tutto sotto l’occhio attento del direttore di Maggio Danza, il giovane Francesco Ventriglia.

Spettacoli

Wrestling - WWe World tour10 giugnonelson Mandela forum

Il WWE World Tour arriverà in estate per due tappe esplo-sive a Torino e Firenze con il suo stile di intrattenimento davvero unico. Sul ring si esibiranno alcune delle più fa-mose, e più amate, superstar della WWE tra cui Edg, Kane, Big Show e Wade Barrett.

Le mostre

Beto & ribbon Dal 14 al 25 giugnoGlue - Alternative concept space firenze

Suggestione e suggestioni, piani in continuo movimento, fotografia e scrittura che si mescolano, si abbracciano, si avvolgono. La collaborazione tra Beto, Ribbon e Antonio Sil-vestri (che cura i testi) genera mondi dagli effetti estranianti a chi guarda. Chi guarda può leggere, chi legge può

guardare, chi guarda vede, o può creare un nuovo senso (intenso come sensoriale) ad hoc che aumenti la propria percezione. Beto, Ribbon e Antonio vogliono rendere pos-sibili più cose in un momento solo.

Dagli splendori di corte al lusso borghesefino all’11 settembre Galleria d’arte moderna - palazzo pitti

La mostra si collega alle ini-ziative per i 150 anni dell’uni-tà d’Italia, focalizzandosi su un tema specifico, fiorentino e internazionale al tempo stes-so: quello del nuovo percorso apertosi dopo il 1861 per la brillante manifattura artistica, che per tre secoli era fiorita all’ ombra della corte grandu-cale di Toscana, diventando celebre in tutta Europa per le sue inimitabili creazioni in pietre dure.

vita militare nella grafica di Giovanni fattorifino al 10 luglioGalleria d’arte moderna - palazzo pitti

La mostra dedicata alla grafi-ca di Giovanni Fattori, inserita nel ciclo Italia mia, propone un percorso volto a privilegiare una tematica fondamentale nella produzione dell’artista. “Il mio ideale è stato i soggetti militari, perché mi è sembrato vedere questi buoni ragazzi pronti a tutto sacrificare per il bene della patria e della famiglia però minuto osser-vatore mi è piaciuto illustrare anche la vita sociale nelle sue manifestazioni, le più tristi”. In queste poche parole, scritte dal pittore quasi ottantenne, è racchiuso il senso della sua vita e della sua arte. Quel sentimento di vera italianità e quell’amore per la realtà quotidiana, che non è mai

cronaca fine a se stessa, arriva a toccare e a far grandi le cose più umili e semplici.

l’acqua, la pietra e il fuoco. Bartolomeo Ammannati scultorefino al 18 settembreMuseo nazionale del Bargello

La mostra prevede la ricostru-zione, nel cortile del Bargello, della fontana marmorea progettata per il Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio (e perciò detta “di Sala Grande”), composta di sei grandi statue. Tra le opere esposte (quaranta), anche l’Ercole e Anteo dalla fontana del giardino di Castello, oltre a bronzi , marmi, disegni, progetti provenienti da musei italiani e stranieri.In mostra anche il ritratto di Laura Battiferri, moglie di Ammannati, capolavoro del Bronzino.

l’eredità di Giottol’arte a firenzetra il 1340 e il 1375fino al 2 novembreGalleria degli Uffizi

Gli studiosi dei nostri giorni concordano nell’assegnare al grande patriarca dell’arte fiorentina un ruolo di assoluta preminenza nell’orientare i caratteri fondamentali della pittura in quello che il grande storico dell’arte Roberto Lon-ghi definì “il più gran secolo dell’arte italiana”.

firenze e gli antichipaesi BassiDialoghi artistici,1430 – 1530fino al 26 ottobreGalleria palatina

La mostra si propone di offrire una panoramica delle opere olandesi presenti a Firenze nel periodo 1430-1530, rtimento. Tanti stand enogastronomici e tanta musica ad invadere piazze e strade.

Dal 23 giugno al 23 luglio nel-la Sala del basolato di piazza

Mino si aprirà, a cura di Gigliola Melani Paciscopi e con un testo critico di Giovanni Faccenda, una rassegna di immagini scattate dal medico/fotografo Luciano Bo-nuccelli che il titolo, “Suggestioni dantesche”, indica chiaramente ispirate alla “Divina Commedia”. Si tratta di un tema che Bonuccel-li ha già affrontato nel 2010 nella sua seconda mostra brasiliana a Niteroi, dopo quella del 2002 al-lestita a Rio de Janeiro sotto l’egi-da dell’Istituto Italiano di Cultura, ma che in questa occasione fieso-lana si gioverà di lavori recentissi-mi e inediti. Come scrisse Cesare Garboli nel 2002 presentandolo nella Galleria Il Bisonte di Maria Luigia Guaita, Bonuccelli alla sua tastiera di soggetti figurativi molto diversi tra loro “affianca un forte interesse verso quella che si potrebbe definire la metafisica della materia”. E “Suggestioni dantesche” viene a dimostrarlo, nell’ordine voluto da chi ha ideato e disposto le immagini, dramma-tiche e talvolta angoscianti quelle ispirate all’Inferno ottenute con particolari tecniche di utilizzo della fotocamera, sospese e so-fisticate nella loro impostazione informale quelle del Purgatorio, raffinate, eteree e di impianto naturalistico quelle dedicate al Paradiso. Contemporaneamente alla mostra nella Sala del Baso-lato, la Fondazione Primo Conti di Fiesole ospiterà, nelle sale del Museo di via Dupré, una galleria fotografica di artisti e letterati del Ventesimo Secolo realizzata dal Bonuccelli medico/fotografo nel corso della duplice attività che lo ha portato a contatto e a rapporti di amicizia con molti protagonisti della cultura italiana, artisti, criti-ci, letterati.

In zona Cesarini, avrebbe detto Sandro Ciotti. Nella

partita dei 150 anni dell’Uni-tà d’Italia, all’ultimo minuto lo scaffale delle nuove uscite in libreria deve trovare spa-zio a un nuovo volume. Esce infatti per Le Lettere, “Fratelli di Toscana” (pagg. 127, euro 14,90), seconda fatica storica del giornalista fiorentino Mau-ro Bonciani. Dopo le grandi battaglie, il cronista del Cor-riere Fiorentino, raccoglie in un libro zeppo di illustrazioni le puntate di una fitta inchie-sta condotta per il quotidiano sul rapporto tra Firenze, la Toscana ed il Risorgimento aggiungendo tre capitoli tutti nuovi. Un nodo cruciale quel-lo tra le nostre terre e l’Unità, se si pensa a quanta parte di quella storia è stata giocata tra l’Arno e il Tirreno. Del re-sto, un fiorentino illustre che di queste cose masticava as-sai come Giovanni Spadolini disse: “Solo con la Toscana l’Italia era fatta. E solo con la Toscana, il Piemonte diventa-va Italia”. Un libro che risulta gradevole ed utile. Piacevole perché le storie raccontate da Bonciani scorrono fluide e incuriosiscono per la moltitu-dine di dettagli e aneddoti su uomini e cose, luoghi e tra-sformazioni politico-sociali. Fruttuoso perché ci aiuta a comprendere, a poche settima-ne da quel 17 marzo così trico-lore e festeggiato a Firenze e in Toscana, quanto questa regio-ne abbia offerto a quella cau-sa. Un viaggio che non poteva cominciare che con Garibaldi (che si fermò a Talamone per il primo “pit-stop”) e che pro-segue attraverso volti e storie a volte dimenticati.

Con le foto di Bonuccelli

L’inferno di Dantearriva a Fiesole

L’ultimo di Mauro Bonciani

Fratelli d’Italia? No, di Toscana

La MostraIL LIBro

/C.B. /S.B.

Tortelli, porcini, patate, bistecca e frit-to misto. Ma anche pesce, cacciagio-

ne e tartufo. Per mangiare un piatto spe-ciale in un’atmosfera informale non è più necessario prendere l’auto e uscire dalla città andando alla ricerca della sagra del-la settimana. L’alternativa alla gita fuori porta, nella speranza di trovare un posto dove mangiare bene a un prezzo giusto, è il Piazzale del gusto, che da lunedì 6 giugno fino ad autunno inoltrato trasfe-rirà tutta l’atmosfera e le caratteristiche di una vera e propria sagra di paese nei locali dell’Ex Bologna, il mitico patti-naggio a due passi dal Piazzale Miche-langelo, caro a tutti i fiorentini. Dodici selezioni di cibi tipici, a rotazione, ogni quindici giorni rinnoveranno l’appeal del

locale offrendo pochi, semplici, ma ben selezionati piatti, tutti rigorosamente ba-sati su ingredienti di stagione. E allora, se si tratterà di funghi, si troveranno de-clinati nelle diverse varianti di antipasti, primi e secondi, e lo stesso varrà per le due settimane in cui ci si troverà di fron-te una carta a base di carne alla griglia, come quella che aspetterà gli avventori della seconda metà di giugno, o quella dedicata al cinghiale, in programma a settembre, o ancora alla castagna e vino nuovo, dolce finale di stagione, a novem-bre (per vedere il calendario completo consulta l’elenco allegato). Il tutto innaf-fiato da una lista di vini selezionati per ciascun abbinamento. www.piazzaledel-gusto.it.

Lorenzo Andreaggi, ventunenne attore fiorentino, capocomico della Compa-

gnia Giovani del Teatro Reims di Firenze, a 17 anni aveva già scritto un libro, addirittura un romanzo storico. Oggi l’editrice Sarnus (Mauro Pagliai) gli offre la soddisfazione della stampa e mette in libreria “I traboc-chetti del bandino” (pp. 144, euro 10), gusto-sa storia ambientata prevalentemente nella Florentia del quattordicesimo secolo che trova il suo epilogo fantastico addirittura nel 3015. Il luogo è magico e arcinoto ai fio-rentini, il Bandino, un borgo antico e pieno di misteri. Incantesimi, delitti, cattiverie e bontà, si intrecciano a due passi dall’odierno viale Europa. Storie sconcertanti che solca-no i secoli fino ad arrivare a noi coinvolgen-do intere famiglie. Tutti i trabocchetti possi-

bili e immaginabili, gli inganni e le amicizie false in un solo piccolo luogo. Per un verso leggenda popolare e per l’altro spy story, “I trabocchetti del Bandino” si sviluppa velo-cemente in periodi diversi della storia citta-dina, regalando al lettore ritratti e panorami di una certa originalità. Andreaggi dice di aver scritto il romanzo attingendo a fonti sto-riche, alle leggende tramandate in famiglia e poi ci ha messo del suo, intingendo la penna nella fantasia e nella sua potente vena umo-ristica. Oltre a essersi diplomato come grafi-co pubblicitario, ha studiato recitazione alla Scuola Cinematografica di Giuseppe Ferlito e alla Scuola Teatrale di Adelaide Foti. Nel 2010 ottiene la sua prima parte nel film di Neri Parenti Amici Miei: come tutto ebbe inizio.

il locAle lA recenSione

Sbarca all’ex Bolognala “sagra permanente”

I misteri del Bandinosvelati da un giovane attore

/Barbara Biondi /Ciro Becchimanzi

Page 45: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

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Page 47: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011

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LE BAGNESI contesto tranquillo total-mente nel verde vendiamo piano terra invillino bifamiliare di mq 105 con giardinodi proprieta’ recintato di mq 116 e 2 postiauto ingresso sala cucina abitabile studio3 camere 2 bagni finestrati ottime rifiniturerichiesta € 495.000,00 rif vo 119

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PIAZZALE MICHELANGELO adiacenzain villa antica vendesi porzione di mq 500su 2 livelli doppio ingresso corte abitabilegiardino garage al piano terra vani 7 oltreil bagno finestrato 2 camini al primo piano4 camere e 3 bagni cantina e vani tecnicirif vo 107 ☎055 414545 - 055 419096

RIMAGGIO stupenda porzione di casacolonica di 200 mq composta da salone,grande cucina abitabile, 3 camere, 2 ba-gni, studio oltre bellissima loggia e giar-dino ☎335 7678437 - 331 8532086

S.DONATO immersa nel verde, bellis-sima posizione (no autostrada), splen-dida villa di circa 400 mq circondata da3000 mq di parco e 150 mq di balconie logge. Possibilità di frazionamento€ 1.150.000,00 trattabili

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VILLAMAGNA in villetta a schiera bifami-liare appartamento di 170 mq dispostosu 2 livelli con 2 ingressi volendo divisi-bile per 2 nuclei familiari oltre giardino eterreno con ulivi e piante da frutto per1.330 mq. € 450.000,00

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VALDISIEVE

CONSUMA villa di recente costruzione dicirca 200 mq disposta su due livelli; apiano terra grande taverna con camino,due camere e bagno, al primo piano cu-cina, sala da pranzo, salone, due camere,bagno e due verande. Garage di 50 mq.Parco, giardino, orto, piscina. Tutto recin-tato. Volendo completamente arredata.€ 330.000 ☎347 7869181 - 055 868215

CONSUMA villa indipendente immersanel verde di grandi faggete, disposta sudue livelli, a piano terra taverna, cucina,bagno, a piano primo 2 camere, salone edue bagni. parco totalmente recintato. sivende arredato. € 335.000

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PONTASSIEVE nella zona bellissima delCapitano esclusiva posizione panoramicoin villino quadrifamiliare 6 vani tavernaampia caminetto giardino 500 mq log-giato 30 mq garage ampio Ag. Marco Ri-stori UTI dal 1946 www.immobiliareri-stori.it Cell. 338 6136167

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VALDARNO

A 3 MINUTI DA SAN GIOVANNI appar-tamento in bellissima villa padronalecompletamente ristrutturata. Ingresso conantico soffitto con volta a crociera e in-gresso indipendente. Composto da: in-gresso, soggiorno con doppia finestra,cucina, 2 camere, 2 bagni, ripostiglio. Ter-razza 40 mq con vista sul parco. Garage.Vendita diretta. Pronta consegna rif. G€ 271.000 trattabili

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RIGNANO SULL’ARNO al confine conbagno a ripoli immersa nel verde, in po-sizione panoramica e tranquilla porzionedi villa padronale del ’700 di circa 225mq completamente restaurata con finituree materiali di pregio. annesso parco conpiscina, pozzo privato e terreno agricolodi circa 3 ettari con oltre quattrocentopiante di olivo. rif. 2/4 richiesta € 850.000

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RIGNANO SULL’ARNO san donato incollina terratetto di nuova realizzazione inintervento di recupero composto da sog-giorno, cucina pranzo, camera matrimo-niale con cabina armadio, cameretta,doppi servizi, studio, balcone oltre can-tina lavanderia, terrazza a tasca, riposti-glio, giardino e posto auto. ultimato. rif.2/12 richiesta € 420.000

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SALTINO immersa nel verde della forestavallombrosana si vende villa storica inpietra di circa 250 mq con parco circo-stante recintato. posizione panoramica.€ 500.000 ☎347 7869181 - 055 868215

SALTINO villa indipendente mq 300 to-talmente ristrutturata con materiali di pre-gio e arredata. parco/giardino di 2.500mq. € 650.000

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FIRENZE

ANTELLA/BELMONTE splendida por-zione di colonica in perfette condizionicomposta da sala con camino, salapranzo, cucina in muratura, 3 camere, 3bagni, studio, resede, posti auto.€ 590.000,00

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BAGNO A RIPOLI Le corti, collinare, ot-tima esposizione , bellissima porzioneangolare di antica colonica superba-mente restaurata composta da : cucinaabitabile, sala doppia con camino, 2 ma-trimoniali, 2 bagni, stanza in soppalco,bellissima taverna/garage di 70 mq.in-gresso indipendente con 350 mq di giar-dino. € 580.000,00

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GIOGOLI collina del Galluzzo panora-mica bellissima porzione libera 3 lati su2 piani colonica rimessa finemente 160mq con splendido giardino e terreno olivimq 4.000 € 780.000 Esclusiva Ag. Cri-stiano Ristori

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OLMO, di Fiesole, spettacolare villa inpietra, circa 350 mq libera su 4 lati conampi saloni, camini originali già divisa in2 unità, oltre annesso di 80 mq.circondatada terreno di circa 15.000 mq, possibilitàdi frazionarla in più unità o adatta peragriturismo . € 1.400.000,00

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MUGELLO

BARBERINO DEL MUGELLO localita’mangona a 25 km da firenze proponiamoin vendita una splendida colonica di 400mq 5 appartamenti con piscina privata eparco recintato di 1 ettaro pozzo privatola struttura e’ in pietra interni in cotto etravi a vista richiesta interessante€ 630.000,00 rif c 110

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BIVIGLIANO/ BORGO , meravigliosa por-zione di colonica, libera s 3 lati, in posi-zione panoramica vista mozzafiato con2000mq di giardino, composta da :grande cucina, salone doppio con ca-mino, 3 camere, 2 bagni, lavanderia, le-gnaia. Curatissima ristrutturazione, og-getto di gran fascino € 750.000,00

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VALDISIEVE

4 KM DA ROSANO , collinare e panora-mica, antica colonica in pietra, libera su4 lati, ottime condizioni; composta da :cucina, sala pranzo con camino, salonecon camino, 3 camere, 3 bagni, tavernacon angolo cottura,( possibilità 4a ca-mera), giardino, terreno con ulivi e pi-scina.possibilità di acquisto di depan-dance già civile abitazione

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FIRENZE SUD direzione Rosano, por-zione di colonica su tre livelli e libera sutre lati, composta da sala con camino,cucina abitabile, 3 camere, 3 servizi oltretaverna, garage, giardino e terreno.€ 590.000,00 trattabili

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VALDARNO

FRA FIGLINE E SAN GIOVANNI in bel-lissima villa ristrutturata, con parco conpiante secolari, appartamento su due li-velli: cucinotto, grande soggiorno-pranzo, camera e bagno al primo-livello,sopra (in suggestiva colombaia) cameracon bagno. Ottime rifiniture in stile to-scano. Vendita diretta senza mediazione.Pronta-consegna. Possibilità-garage.Rif. H1 € 248.000 trattabili

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RIGNANO SULL’ARNO zona bomboneposizione panoramica porzione di colo-nica in intervento di recupero, piano ter-reno, composta da ampia zona giorno,due camere da letto, bagno, ripostigliooltre circa 750 mq di giardino esclusivo.possibilita’ di vendita anche al grezzo.rif3/7 richiesta € 290.000

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Page 48: Il reporter-Chianti Fiorentino-Giugno 2011