Il Marketing Mix prodotto-prezzo-comunicazione Classe IV B A.F.M.
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Il Marketing MixIl Marketing Mixprodotto-prezzo-comunicazioneprodotto-prezzo-comunicazione
Il Marketing MixIl Marketing Mixprodotto-prezzo-comunicazioneprodotto-prezzo-comunicazione
Classe Classe IV B A.F.M.IV B A.F.M.
Prof. Angelo Leocata ITS
"P.Branchina" Adrano (CT)
2Prof. Angelo Leocata ITS "P.Branchina" Adrano (CT)
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Marketing Mix Marketing Mix
Azioni e politiche messe in atto da un’impresa per raggiungere gli obiettivi strategici di marketing
Si realizza facendo leva su quattro elementi
1. Prodotto2. Prezzo3. Comunicazione4. Distribuzione
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Si considera prodotto, tutto ciò che può essere offerto ai consumatori per soddisfare un loro bisogno o desiderio
1. Prodotto
Prodotto Generico: oggetto fisico, materiali e componenti tra loro assemblati
TelefonoProdotto Atteso: comprende tutti i beni o servizi che possono
essere aggiunti al prodotto per incrementare l’utilità che il consumatore si attende quando acquista il bene (installazione,
assistenza tecnica, accessori, ecc.) garanzia e diversi tipi di funzione previsti
Prodotto Potenziale: include la possibilità di nuovi e futuri impieghi del prodotto (espansioni di memoria)
possibilità di effettuare pagamento on-line evitando la carta di credito
Prodotto Utilità: funzione che il bene può svolgere “vantaggio fondamentale” legato al possesso del prodotto stesso (soddisfazione di un particolare
bisogno o esigenza) soddisfacimento del bisogno di comunicare e di
informarsi
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Da privilegiare il concetto di prodotto utilità
Individuazione dei bisogni
Prodotti di utilità
Soddisfazione del
consumatore
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Abitudini di acquisto del consumatore
1. Prodotti grocery (banali o non problematici)
1. Beni di largo consumo2. Acquistati frequentemente
e a impulso3. Si dedica il minor tempo
possibile(detersivi, alimentari, prodotti
igiene della casa)1. Prodotti non grocery (non banali o problematici)
1. Beni di qualità2. Acquistati con minor frequenza
3. Si dedica molto tempo e attenzione al rapporto prezzo/qualità
(automobili, attr. sportiva, abbigliamento, computer, cellulari)
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Le imprese offrono vasto assortimento di prodotti, simili tra di loro, per soddisfare meglio i clienti e ampliare così l’offerta di
mercato
Prodotti grocery: …. Generalmente venduti nei supermercati, pubblicità
molto semplici, ecc Prodotti non grocery: …. Generalmente venduti
attraverso negozi specializzati o reparti specializzato in
grandi supermercati, pubblicità più sofisticate, ecc
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Assortimento = Gamma
Insieme di tutti i prodotti che l’azienda offre sul mercato (Barilla produce pasta, biscotti, sughi, ecc.)
Ampiezza: numero di linee offerte
Profondità: numero di varianti di ogni prodotto di ciascuna linea
LineaInsieme di prodotti tra loro affini per:
UtilizzoBisogni soddisfattiConsumatori serviti
Canali distributivi utilizzati(Mulino Bianco – biscotti colazione, merenda, ecc)
È misurato da
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Ruolo importante nella strategia di prodotto rivesteLa Marca (Brand) nome del prodotto o dell’Azienda
Ruolo della politica della Marca:1. Rende riconoscibile l’offerta
2. Sviluppare un rapporto tra prodotto e consumatore3. Trasmettere una immagine di affidabilità e di
qualità del prodotto, dell’azienda 4. Fidelizzare la clientela
La Marca può essere riferita:
1) A prodotti simili, ma appartenenti alla stessa linea2) A prodotti diversi, comunque appartenenti alla stessa linea
3) A prodotti diversi di linee diverse (Marca Ombrello)es. Ferrero – diverse linee e diverse marche (vedi es. libro)
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Ciclo di vita delProdotto
Ciclo di vita delProdotto
Nasce
Cresce
si Sviluppa
Muore
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1 a fase 2 a fase
3 a fase
4 a fase
5 a fase 6 a fase
ritiro
espa
ns
ione
m
atu
rità
saturazione declino
rilancio per
innovazione
lancio
Grafico del ciclo di vita del prodotto
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1) Fase di lancio Introduzione del
prodotto sul mercato
Acquirenti pionieri - strategie di marketing
spingere i consumatori a
provarlo
2) Fase di espansione
Si incrementano le vendite con alti
profitti
La concorrenza inizia a prendere iniziative -
strategie di marketing per spingere i consumatori a
preferire il prodotto
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3) Fase di maturità Incremento delle vendite
lento-bassi profitti-concorrenza agguerrita
Strategie possibili: Riduzioni di prezzoDifferenziazione del
prodotto (design,accessori,confezione)Maggiore pubblicità e/o
offerte promozionali (offerte speciali, sconti, 3x2)
4) Fase di saturazione
le vendite diminuiscono
Esaurita la riserva di consumatori potenziali – si riducono i profitti con possibilità di perdite - strategie di
marketing possibile:Sconto del prodotto
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5) Fase di declino Diminuzione delle
vendite
I consumatori si orientano verso prodotti sostitutivi - strategie di marketing possibili:Ritiro del prodotto;Rilancio del prodotto.
6) Fase del ritiro o del rilancio
Il livello di vendita non è economico e l’impresa ritira il
prodotto dal mercato ………. Se è possibile un
restyling (innovazione
sotanziale) o proporre nuovi utilizzo del prodotto ………
fase di Espansione
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Prodotti di Moda:1. Fase di
espansione;2. Fase di declino;
Il modello di “vita del prodotto” non è valido per tutti i prodotti
Strategie Aziendali sul ciclo di vita del prodotto
“ritirarsi in Vetta” (impresa italiana Diesel)
Prodotti essenziali:1. Fase di espansione;2. Nessuna fase di
declino;
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Politiche di ProdottoPolitiche di Prodotto
Posizionamento e lancio sul mercato del prodotto
Indispensabile far percepire al consumatore che il prodotto è in grado di soddisfare una sua
necessità, (per creare così in lui un nuovo bisogno)
Gestione del prodotto
Eliminazione del prodotto
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Politica del Posizionamento
Ruolo che il prodotto deve svolgere sia nel mercato-obiettivo scelto che
nell’ambito dell’assortimento aziendale
a) Posizionamento per Attributi:Vengono individuati uno o più attributi capaci di
differenziare il prodotto rispetto alla concorrenza. Attributi maggiormente utilizzati:
• Prezzo (elevato per conferire prestigio a un prodotto – premium price)• Marca (per conferire personalità al prodotto “griffe” )
• Caratteristiche qualitative (conferiscono al bene qualità o prestigio – Ferrari, Rolex. Gucci, Armani ) (lufthansa “puntualità e
affidabilità”
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b) Posizionamento in base ai benefici del prodotto/servizio:
Evidenzia immediatamente l’esigenza di consumo che viene soddisfatta (alberghi con centri benessere)
c) Posizionamento per occasioni d’uso:Associa al singolo bene una specifica modalità di
utilizzazione (scarpa da “tempo libero o da cerimonia”)
d) Posizionamento per tipo di utilizzatore:Associa al singolo bene uno specifico utilizzatore (sciampo
per bambini – scarpe per ragazzi)
e) Posizionamento rispetto a una classe di prodotti:Finalizzato a differenziare tipologie di prodotti
omogenee con qualche differenza qualitativa sostanziale (yogurt da bere-kinder fetta a latte “latte da mangiare”)
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Packaging
da al cliente la possibilità di percepire
il prodotto in modo diverso
Confezione e attività di studio della confezione
serve a rendere riconoscibile e identificabile il
prodotto al fine di attrarre il cliente
Dopo aver deciso:1. Posizionamento;
2. Packaging coerente.
Test market(verifica del gradimento del prodotto da parte
del consumatore mediate intervista o questionario “costi
elevati”)
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Time to market
strategie per ridurre i tempi dall’ideazione del prodotto al suo lancio sul mercato
Segmentazione del prodotto
Individuazione del mercato- obiettivo
Scelta dal ruolo della marca all’interno del segmento
Posizionamento del prodotto
Lancio del nuovo prodotto
Logica dell’azione Aziendale
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Protezioni giuridiche UE
DOP (Denominazione Origine Protetta) = legame con il territorio:
Reperimento della materia prima - fasi della lavorazione -ottenimento del
prodotto = stesso territorio
Consentono l’utilizzo di una denominazione o di
una indicazione geografica solo da parte
dei produttori che operano nella zona
individuata
IGP (Indicazione Geografica
Protetta) = legame meno intenso con il
territorio:Almeno una fase della
lavorazione = localizzata nella specifica zona
Doppia tutela per il produttore e per il consumatore
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La politica di Prezzo
Prezzo che il consumatore è
disposto a pagare per un
prodotto
Indica il valore che egli attribuisce a
quel determinato
bene
Il Prezzo è (particolare) influenzato da fattori esterni
Se l’azienda non è leader del mercato Il prezzo viene fissato
tenendo conto di: Concorrenza
Domanda
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1. Imprese price maker:Sono capaci di imporre ai consumatori il prezzo del
prodotto
Fissazione dei prezzi di vendita
Tecnica del Ricarico (Matematica):• Mark-on (base di calcolo…Costo Primo)• Mark-up (base di calcolo…Prezzo di
vendita)
2. Imprese price taker:Devono tener conto della pressione della concorrenza
Ricarico = Differenza tra
prezzo di vendita e costo primo unitario del prodotto
espresso in %
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Costo Primo
Ricarico Prezzo di Vendita
La % che viene aggiunta al costo primo può essere calcolata:
1. Costo primo2. Prezzo di vendita
+ =
Es. Costo primo di un prodotto € 300, ricarico di € 75;
1. Ricarico sul costo primo mark-on; 100 : X = 300 : 75 X = 25%
2. Ricarico sul prezzo di vendita mark-up; 100 : X = 375 : 75 X = 20%
Ricarico ….. Punto di partenza per il calcolo del prezzo di vendita
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Pricing
Processo di fissazione dei prezzi di vendita messo in atto da una impresa
relativamente alle proprie scelte di Marketing mix
La politica di prezzo deve:
1. Rispettare il posizionamento del prodotto;2. Realizzare gli obiettivi di vendita;3. Assicurare la copertura dei costi;
4. Permettere il conseguimento di un utile.
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Target Pricing
Prima viene fissato il prezzo di vendita che può essere accettato dal pubblico e successivamente si adattano i costi di
produzione e distribuzione del prodotto.
Si stabilisce un Prezzo Obiettivo e si fa in modo
che i costi siano inferiori ad esso.
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Cost Plus Pricing
I costi sono la base di partenza per determinare il
prezzo di vendita;
Le considerazioni di mercato non entrano a far
parte del processo di determinazione dei costi;
Si lavora sui costi per eliminare gli sprechi e le
inefficienze.
Target Pricing
I prezzi di vendita accettati dal mercato determinare i costi;
Lo studio del mercato determina i costi;
Le opinioni del pubblico guidano la riduzione dei
costi
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Obiettivi raggiungibili con la politica dei prezzi
Penetrazione sul mercato (prezzi bassi per stimolare la domanda – politica utilizzata nella fase di lancio di un
prodotto)
Scrematura del mercato (vengono fissati prezzi elevati se una parte della domanda attribuisce al prodotto un particolare
valore ed è quindi disposta a pagare un prezzo più alto)
Promozione dell’intera linea di prodotti “Prodotti civetta-Prezzi civetta” (prezzo basso su un prodotto
affermato così da attirare acquirenti che sicuramente acquisterà altri prodotti che fanno parte dell’assortimento aziendale)
Prezzi multipli (prezzi diversi per prodotti che si differenziano solo da elementi secondari o irrilevanti - prodotti venduti in
confezioni più o meno eleganti – posti in teatro, prezzi diversi per lo stesso spettacolo)
Prezzi stagionali (prezzi diversi nei vari periodi dell’anno – vendite fuori stagione, vendite promozionali, saldi)
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La Politica di ComunicazioneIl prodotto ha lo scopo di
soddisfare le esigenze del mercato
Il prezzo determina il valore del prodotto
La distribuzione rende il prodotto disponibile
nei punti vendita
La comunicazione serve a informare i potenziali clienti
dell’esistenza di un determinato prodotto
o a convincerli ad acquistare
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Il messaggio deve essere efficace (compreso)
Flusso di ritorno (feedbach) = crescita del volume d’affari – aumento ordinativi
= non accettazione del messaggio –
ritenuto violento, aggressivo, v volgare, ecc.
Piano comunicazionale
Pubblicità; Direct marketing (telemarketing – televendita); Attività promozionali; Relazioni esterne.
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Insieme di attività che mirano a promuovere le vendite.
Comunicazione impersonale
La Pubblicità
1) Pubblicità di Prodotto (promuove un singolo prodotto
o una linea di prodotto – sughi Barilla)
2) Pubblicità Istituzionale (rafforzare l’immagine dell’impresa – Fiat Scritta cartellone bordo campo di calcio)
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Obiettivi della Pubblicità
1) Informare
2) Convincere
3) Ricordare
Fornire al mercato messaggi informativisul prodotto o servizio e sulle
caratteristiche che lo differenziano dall’offerta della concorrenza
Spingere il consumatore a provare il prodotto e a
diventargli fedeleConvincere il consumatore a provare il prodotto o a
mantenersi fedele verso la marca
Rafforzare nei consumatori il ricordo della propria offerta
Pubblicità di sostegno
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Pubblicità Informativa di prodotto
Acqua uliveto “povera di sodio”
Pubblicità di prodotto Con obiettivo di convincere
Nutella “ti aiuta a crescere”
Pubblicità di Ricordo Istituzionale
Chicco “dove ce un bambino”
Pubblicità Informativa Istituzionale
Anche d’estate l’informazione non va in vacanza “Associazione italiana giornalisti”
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Piano di Comunicazione
fissazione del Budget pubblicitario
obiettivi di target audience
obiettivi di comunicazione pubblicitaria
strategie di messaggio e di canale
verifica dell’efficacia della pubblicità
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1) Budget pubblicitario
Somma da investire in pubblicità
Metodi di calcolo
Percentuale sulle vendite (conseguite o previste)
Confronto competitivo (stanziamento fissato in rapporto agli investimenti dei concorrenti)
Risorse disponibili (in base all’importo
effettivamente disponibile)
Obiettivi da realizzare (in base agli obiettivi specifici che si
intendono perseguire con tale leva di marketing)
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Vincoli al Budget Pubblicitario (indipendentemente dal metodo scelto)
La Capacità Produttiva (incremento della domanda superiore
alla potenzialità produttiva)
La Capacità Finanziaria dell’Impresa (l’investimento pubblicitario non deve
alterare l’equilibrio finanziario dell’impresa)
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Target audience
Potenziali consumatori – Segmento di mercato che si intende raggiungere
con il messaggio pubblicitario (pubblico-obiettivo)
Obiettivi di comunicazione
Tipi di reazione che si vuole stimolare nei destinatari del messaggio pubblicitario
(conoscenza – atteggiamento - comportamento da parte del consumatore)
Strategie di messaggio
Il messaggio deve raggiungere i destinatari:• indicare il vantaggio ottenuto consumando il
prodotto pubblicizzato;• Fornire “ l’argomento prova” ….. Effettiva esistenza
del vantaggio• indicare un “tono” appropriato per il messaggio.
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Vantaggio
Promessa di base – 1. Di carattere merceologico (materiali utilizzati-
fattori estetici)
2. Di carattere funzionale (prestazioni del prodotto)
3. Di carattere valoriale (prodotto status symbol- per chi vuole essere
sportivo - per chi vuole sentirsi giovane)
Argomento prova
Sostegno alla promessa di base. Rendere credibile la promessa:
• Frase di chiusura posta alla fine dei messaggi pubblicitari (spesso pronunciata da personaggi famosi-
testimonial);• Fornire “ l’argomento prova” ….. Effettiva esistenza
del vantaggio• indicare un “tono” appropriato per il messaggio.
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Argomento Prova
Ha lo scopo di rendere credibile la promessa (Testimonial)
Tono (modalità di presentazione)
Il messaggio deve essere comprensibile – facilmente percepibile con immediatezza dal
Target 1. Il tema di fondo deve essere Conservativo
per un tempo lungo (Galbani vuol dire fiducia – Così tenero che si taglia con un grissino “tonno
Rio Mare”)
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Strategia di messaggio o di canale
1. Stampa (comunicazione generica - tener conto delle esigenze di tutti i target)
2. Televisione (comunicazione generica )
3. Radio e Affissioni (comunicazione generica )
4. Internet ( comunicazione segmentata – indirizzata a specifici target)
5. Direct Marketing (pubbl. nelle sale cinematografiche)
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Dopo aver scelto il mezzo di comunicazione
bisogna definire i Veicoli (specifico giornale – fascia oraria – strade in cui far installare cartelloni )
bisogna definire i mezzi - veicoli (devono garantire il raggiungimento del numero desiderato di esposizioni del messaggio pubblicitario al pubblico )
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Numero Desiderato di Esposizioni
Frequenza (numero di volte in cui ciascun elemento del Target sarà mediamente esposto al messaggio
in un certo arco di tempo)
Contatti (numero di potenziali lettori o ascoltatori esposti al messaggio in un certo arco di tempo)
= Contatti X Frequenza ……. Gross Rating Point
Es. uno spot trasmesso 10 volte in Tv durante una fiction vista da 5 milioni di telespettatori ha un GRP di 5 milioni
Ogni GRP ha un costo (costo contatto)
costo contatto =
costo totale del messaggio
numero di persone raggiunte appartenenti al target
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Efficacia della Pubblicità
Misurazione ConsuntivaMisurazione Preventiva
Sottoporre a un ristretto campione di potenziali consumatori
la campagna pubblicitaria prima che venga diffusa al pubblico.
Variazioni delle quantità vendute
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Direttiva UEPratiche Commerciali Scorrette
La Pubblicità deve essere:
PaleseVeritieraCorretta
Ingannevole o Aggressiva
Offerte per un tempo limitato Falsi premi
Telefonate insistenti Far leva sui bambini
Offerte gratuite (offerte gratuite con costi di spedizione)
Vendite aggressive (il destinatario invita il venditore a non ritornare) Pressioni emotive ( il venditore non può far credere
al compratore che perderà il lavoro se non riesce a vendere il prodotto) False Informazioni ( sulla qualità o sui prezzi di mercato)
Forzatura psicologica ( far credere al consumatore di non poter lasciare il locale
senza prima acquistare un prodotto)
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La Pubblicità Comparativa
Identifica in modo Implicito o esplicito un concorrente o i beni o i servizi
offerti da quest’ultimo.
Lo scopo ….. Mettere in evidenza caratteristiche e vantaggi dei beni pubblicizzati
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Requisiti per essere una pubblicità definita Comparativa
1. Il prodotto (servizio) deve essere messo a confronto con uno o più prodotti concorrenti nominato in maniera
chiara (pubblicità comparativa esplicita)
o riconoscibili facilmente (pubblicità comparativa implicita) 2. La comparazione deve essere basata su uno o più
attributi del bene o servizio
Pubblicità comparativa Indiretta
Pubblicità comparativa Diretta
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Pubblicità comparativa Indiretta (i concorrenti non sono nominati ne identificabili)
L’Impresa paragona il proprio prodotto ad altri prodotti concorrenti “quando non c’è il libro c’è Tablet Asus”
L’Impresa paragona il proprio prodotto ad altri prodotti della stessa categoria
“caffè decaffeinato rispetto a quello normale”
Pubblicità che utilizza frasi esagerate e non confortate da dimostrazioni effettive “tecnica Puffery”
“Melinda, la mela più buona che c’è”
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Pubblicità comparativa Diretta (deve avere precisi requisiti)
Non deve essere ingannevole;
Non deve denigrare prodotti o brand concorrenti;
Deve confrontare caratteristiche essenziali, pertinenti e verificabili in maniera obiettiva (confrontare prezzi o consumi per le
autovetture – ridotta presenza di grassi nei prodotti alimentari o prezzi più bassi)
Raffronti con riferimento a offerte speciali devono indicare la data di inizio e di fine dell’offerta speciale;
confrontare prodotti rispondenti agli stessi bisogni ( comparazione fra utilitarie )
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Pubblicità Occulta (è espressamente vietata)
Deve essere chiaro il passaggio dal programma alla pubblicità (lo spot deve essere preceduto da uno stacco ottico e acustico – ben
visibile in tv la scritta “pubblicità”)
Intervalli di almeno venti minuti tra un passaggio e l’altro;
Il messaggio non deve mai interrompere azioni sportive (spot solo con calciatore a terra )
Particolari limitazioni programmi per bambini.
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Soggetti del Mercato Pubblicitario
2) Agenzie di pubblicità
1) Utenti
Aziende appartenenti ai vari settori economici, che ricorrono alla pubblicità
Organismi che creano e realizzano campagne pubblicitarie per conto degli utenti che affidano
loro i propri budget pubblicitari
Sulla base delle indicazioni fornite dall’utente sulle indicazioni del prodotto, agli obiettivi del
piano di marketing, sugli effetti che si vorrebbero ottenere dalla pubblicità e dal
budget.
Creative strategy (documento che indica: vantaggio, argomento-prova, tono, testo,
colonna sonora o jingle “tintinnio” )
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3) Concessionarie di Pubblicità
Aziende intermediarie di spazi e tempi pubblicitari
Utenti di Pubblicità
Agenzia di Pubblicità
Mezzo di comunicazione
Concessionario di Pubblicità
Spazi pubblicitariDOMANDA OFFERTA
Struttura del Mercato Pubblicitario
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Direct Marketing (Vendita Diretta)
Vengono raccolti ordini senza dover sostenere costi di intermediazione commerciale
(coupon da utilizzare per l’ordinazione )
Attività Promozionali
Strumento di Comunicazione Commerciale (ha lo scopo di raggiungere obbiettivi di mercato –
offerta ai consumatori di vantaggi aggiuntivi per un periodo ben definito)
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Principali Attività PromozionaliConcorsi
Scopo:1. Diffondere la conoscenza del prodotto;
2. Attirare nuovi consumatori;3. Instaurare rapporti diretti con i consumatori.Raccolta Punti
Scopo:1. Incentivare la clientela alla ripetizione dell’acquisto;
2. Consolidare la marca.
Sampling (Isole promozionali – degustazioni)
Scopo:1. Introdurre un nuovo prodotto;
2. Incentivare la prima prova.Vendite abbinate
Scopo:1. Invogliare alla prima prova;
2. Incentivare il consumo di un prodotto nuovo o meno conosciuto abbinandolo ad uno già diffuso sul mercato.
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Formato Speciale (multipack o maxiconfezioni) Scopo:
1. Premiare i consumatori abituali;2. Incentivare un maggior consumo.
Buoni scontoScopo:
1. Attirare nuovi consumatori;2. Indurre a anticipare gli acquisti.Sconto
Possono essere:• Routinarie = mensili-quindicinali-settimanali.
• Periodiche = festività pasquali, natalizie – festa del papà.• Tematiche = collegati a particolari prodotti “sconto al cinema il martedì”
• Occasionali = non strettamente commerciali “lotteria” Scopo:
1. Accelerare i consumi;2. Incentivare la prima volta.
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2x1 – 3x2 – 4x2Scopo:
1. Accelerare i consumi;2. Incentivare la prima volta;
3. Spingere all’acquisto i beni a bassa rotazione.
Aspetti negativi:1. Sovrastoccaggio del consumatore – subito dopo
la promozione forte calo delle vendite
Esposizioni preferenziali (valorizzare un certo prodotto nell’ambito dell’assortimento
“Isole promozionali” )
Scopo:1. Acquisire spazi privilegiati nei punti vendita;
2. Favorire gli acquisti d’impulso;3. Accompagnare gli stimoli di una campagna pubblicitaria.
Il comportamento del consumatore all’iniziativa
promozionale non è sempre immediata
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Relazioni Esterne Forme di ComunicazioneScopo:
1. Far conoscere l’impresa;
2. Far conoscere i prodotti dell’impresa;
3. Rafforzare la sua immagine;
4. Costruirsi una propria personalità nei
confronti dei consumatori;
5. Migliorare le relazioni con l’ambiente
esterno.
Sponsorizzazioni
Relazioni Pubbliche
Prof. Angelo Leocata ITS
"P.Branchina" Adrano (CT)
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SponsorizzazioneTecnica attraverso la quale un’impresa
(sponsor) , dietro pagamento, ottiene che il proprio marchio venga
evidenziato da una organizzazione che svolge attività seguite dal pubblico.
1) Promosponsorizzazioni
Sponsorizzazioni di Eventi, di programmi televisivi e radiofonici:
1. Torneo di calcio “Acqua Lete”
2) Articoli PromoredazionaliRiviste che propongono periodicamente un
servizio Tematico:
1. “Inverno in montagna” vestiti, calzature
e accessori per attività in montagna3) Sponsorizzazioni in forma associata
Sponsorizzazioni di Grandi Eventi, Olimpiadi – Campionati mondiali di calcio:
1. Coca Cola “Sponsor Ufficiale delle Olimpiadi”
Prof. Angelo Leocata ITS
"P.Branchina" Adrano (CT)
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Relazioni Pubbliche Insieme di attività svolte al fine di assicurarsi il favore e la simpatia delle diverse categorie di pubblico con cui
entra in relazione.
Scopo favorire la :1. comprensione dell’azienda;
2. delle sue finalità;3. dei suoi comportamenti;
4. delle sue strategie;5. Superare atteggiamenti negativi
del pubblico nei suoi confronti.
Strumenti per le Pubbliche Relazioni
1. Pubblicazioni di carattere culturale e artistico2. Organizzazione di congressi e conferenze
3. Pubblicazioni sull’attività dell’impresa4. Partecipazione alle attività delle associazioni di categoria5. Partecipazione a cause di interesse generale, umanitarie,
scientifiche o culturali6. Partecipazioni a eventi o manifestazioni