Il Fatto n. 017

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Unʼestate segnata dalle lacrime Un’estate drammatica: decine di incidenti stradali e già tre morti. Ragazzi giovanissimi che hanno detto addio alla vita. Non dimenticare significa provare a cambiare le cose. Non serve puntare il dito quando le coscienze rimangono assopite ed indifferenti. Molfetta mercoledì 6 agosto 2008 Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000. n° 17 Zona pedonale : si cercano soluzioni La chiusura nei fine settimana di via Dante e del Lungomare non è piaciuta ai commercianti che hanno chiesto all’amministrazione tutela per il loro lavoro. Decisa l’organizzazione di concerti per rendere più “appettibili” le due zone. Non si placa la polemica: le donne coinvolgono Prefetto e Tar. Politica Assolti in quat- tro. Carabinieri accusati sulla base di fatti insussistenti. Cronaca La storia di Annalisa Nappi, da Molfetta alla corte di Giorgio Armani. Cultura Tutto lo sport cittadino: dal basket alla pallavolo passando per la canoa ed il calcio. Sport Inchiesta pagina 4 pagina 7 pagina 17 pagina 19 pagina 3 pagina 6 Soccorritori in prima linea

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Page 1: Il Fatto n. 017

Unʼestate segnata dalle lacrimeUn’estate drammatica: decine di incidenti stradali e già tre morti. Ragazzi giovanissimi che hanno detto addio alla vita. Non dimenticare significa provare a cambiare le cose. Non serve puntare il dito quando le coscienze rimangono assopite ed indifferenti.

Molfetta mercoledì 6 agosto 2008Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000. n° 17

Zona pedonale: si cercano soluzioniLa chiusura nei fine settimana di via Dante e del Lungomare non è piaciuta ai commercianti che hanno chiesto all’amministrazione tutela per il loro lavoro. Decisa l’organizzazione di concerti per rendere più “appettibili” le due zone.

Non si placa la polemica: le donne coinvolgono Prefetto e Tar.

PoliticaAssolti in quat-tro. Carabinieri accusati sulla base di fatti insussistenti.

CronacaLa storia di Annalisa Nappi, da Molfetta alla corte di Giorgio Armani.

CulturaTutto lo sport cittadino: dal basket alla pallavolo passando per la canoa ed il calcio.

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Unʼestate drammatica

Tre tragedie che presto diventeranno solo un ricordo sbiadito incapace di dare un corso nuovo al destino.

In linea d’aria via Terlizzi e via Genera-le Amato distano davvero poco. Perife-ria della città, lunghe serate d’estate e sangue sull’asfalto. Domenica 27 luglio in via Terlizzi hanno perso la vita Giuseppe, venti anni e Domenico 22, erano a bordo di una grossa moto che si è schiantata su di un auto. Quattro giorni dopo, nottata tra mercoledì e giovedì in via Generale Amato si sono consumati gli ultimi minuti di Marco, 17 anni. Marco viaggiava in sella ad uno scooter. Forse una mancata precedenza ad un incrocio. Fatale l’impatto.Giuseppe era uno studente universitario, chissà cosa avrebbe fatto da grande. Marco giocava a calcio e sognava enormi campi verdi.Tre tragedie. Tre morti. Tre giovani vite spezzate. E tante lacrime versate dagli occhi di chi è rimasto. Di chi non ha neanche la forza di imprecare contro il destino. Di chi sa, o lo capirà presto, che una parte della sua vita non ha più senso.Un film già visto e rivisto. Che si ripete in tutta la sua drammaticità ogni volta che si sentono le sirene delle ambulanze ululare e rompere il silenzio. Ogni volta che il telefono del cronista squilla e dall’altra parte qualcuno annuncia l’evento. Ogni volta che si è costretti a ricostruire vite, a cercare nomi a spiega-re perché è accaduto. E quando poi non basta più il vocabola-rio per raccontare il dolore allora ci

sono fotogrammi scuri che scorrono scandendo i secondi del dramma.Giuseppe, Domenico e Marco sono solo gli ultimi tre. Poi, purtroppo, ce ne saranno altri. Ed altri ancora. Come tanti ce n’erano stati prima di loro… Gaetano, Antonio, Gianfranco, Gigino. Tante pagine di un libro nero che sembra

non voler mai finire.Poi, con freddezza, sei costretto a star lì per dare una spiegazione a qualcosa che sembra essere fuori da ogni logica: la velocità, l’imprudenza, il mancato rispetto delle regole. Ma vallo a spiega-re a chi invece piange un padre, un figlio, un amico. Parole che si ricorrono

in un vortice senza fine.La città si interroga su un’estate che, come abbiamo già scritto sul nostro sito internet, seppur non ancora vicina alla conclusione può già essere annoverata tra le più buie che le menti possano ricordare.Il sole, da domani, continuerà a splende-re sulle nostre spiagge. Le urla e le risate saranno ancora padrone del lungomare. I politici continueranno a discutere riempiendosi la bocca di chiacchiere e noi saremo ancora qui a vendere parole. Forse non basteranno gli appelli alla prudenza. I consigli degli esperti. Anche le parole cariche di rabbia dell’amico che ti invita ad allacciare il casco. Non basteranno nemmeno i se ed i ma. Conti-nuerà la caccia alle streghe: non ci sono i vigili, i carabinieri non multano, l’amministrazione è assente, quella strada non è sicura. Tante verità per raccontare di un unico problema, di una società che corre troppo e che non ha più il tempo di piangere i suoi morti e di risvegliare le coscienze. Si muore oggi, domani è un altro giorno ed il passato non conta.Giuseppe, Domenico e Marco quando leggerete queste righe faranno già parte del passato ed in pochi se ne ricorderan-no. Solo l’asfalto su cui hanno perso la vita continuerà a conservare il loro sangue, il loro dolore. In attesa della prossima vittima di un destino ancora tutto da scrivere.

Corsivo 3mercoledì 6 agosto 2008

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Arrivederci a settembreNel mese di agosto una sola edizione de “il Fatto”. Il prossimo numero in distri-buzione il 3 settembre. Nel frattempo la nostra informazione continua sul sito

internet www.ilfatto.net.

Agosto, mese dedicato al riposo ed al relax per ricaricare le batterie in vista di un nuovo anno che, su tutti i fronti, si preannuncia ricco di novità e di impegno. “Il Fatto”, come avviene oramai puntualmente a partire dal 5 dicembre del 2007, è anche oggi in

distribuzione, un’ulteriore dimostrazione di impegno e di rispetto verso i cittadini molfettesi che in questi primi mesi della nostra vita hanno imparato ad apprezzare il nostro lavoro inviandoci incoraggianti segnali di stima. Anche noi però, ci sia consentito, abbiamo bisogno del giusto riposo: per riorganizzare le idee, proget-tare nuove iniziative, farci trovare pronti ad un nuovo anno di lavoro. Così, solo per questo mese, “il Fatto” avrà un’unica edizione, anziché le consuete due (o anche tre come è capitato!). Torneremo quindi a farvi compagnia il 3 settembre, a pochi giorni dalla Festa Patronale, con un numero nuovamente a 32 pagine ricco di

notizie, immagini e curiosità.Nel frattempo non dimenticheremo certo di assicurarvi l’informazione quotidiana attraverso il nostro quotidiano on-line all’indirizzo www.ilfatto.net, con notizie sempre aggiornate ed i video realizzati dalla nostra web tv. Sempre attraverso internet potrete continuare a far sentire la vostra voce, scrivendo all’indirizzo [email protected], oppure potrete utilizzare il telefono cellulare inviandoci un sms per commentare i nostri articoli (in questo caso indicando il codice dell’articolo commentato) oppure per fare segnalazioni al numero 347.11.36.778.

Vi ricordiamo inoltre che potrete continuare a prenotare la vostra copia del fumetto “Mr Villain”, scritto e disegnato dal giovane artista molfette-se Salvatore Scardigno, recandovi personalmente presso il Place Blanc i piazza Margherita di Savoia oppure tramite l’apposita area presente nel nostro sito internet. E, per chi risiede fuori Molfetta continua anche la campagna abbonamenti: con pochi spiccioli “il Fatto”, in versione cartacea, arriva in tutto il mondo.Da parte nostra non possiamo che augurarvi buone vacanze ed arriveder-ci a settembre!

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Page 4: Il Fatto n. 017

Con il Nucleo di Valutazione si chiude il cerchioGli incarichi assegnati a Mario Amato (uomo del PdL) e Antonio Giancola, fratello del consigliere Pasquale.

La giunta comunale di Molfetta con delibera dello scorso 21 luglio ha provve-duto alla nomina dei due componenti esterni del Nucleo di Valutazione.Chiamati a fare parte del nucleo, che comprende di diritto anche il segretario generale del comune di Molfetta, l'avvo-cato Mario Amato (nella foto), già consi-gliere comunale nella passata ammini-strazione Azzollini, che seppur rieletto alle ultime elezioni nella lista del PdL, aveva rinunciato a ricoprire il mandato conferitogli dagli elettori ed il dottor Antonio Giancola, in passato componen-te del consiglio di amministrazione della

Multiservizi nonchè fratello del consiglie-re comunale di Molfetta in Azione, Pasquale.Sia Amato che Giancola, il cui incarico avrà scadenza con la fine dell'attuale amministrazione, percepiranno per il loro lavoro un compenso annuo di circa ventimila euro.Al Nucleo di Valutazione spetta la funzio-ne di controllo sulla gestione dell’intera attività dell’Ente, rivolto al perfeziona-mento e migliore coordinamento dell’azione amministrativa, ai fini dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione e della economicità della spesa pubblica

locale. In altre parole si tratta di un organo "indipendente" posto a tutela dell'interes-se pubblico di fronte all'attività degli amministratori.La nomina di Amato e Giancola fa segui-to alle precedenti dell’avvocato Mauro de Sario e dell’avvocato Raffaele Pellegrini, entrambi decaduti con la fine della prima amministrazione Azzollini.Con la nomina dei due componenti del Nucleo di Valutazione ha termine, salvo cambiamenti in corsa o ulteriori necessi-tà, l’assegnazione degli incarichi di sottogoverno. Resta da definire unica-mente la posizione del presidente del

consiglio di amministrazione della Molfetta Multiservizi, il cui incarico a tempo non è ancora scaduto e che attual-mente è ricoperto da Maurizio Solimini.

Al via la “crociata” delle donne per ottenere un posto in giunta

La Consulta femminile presenta ricorso al Prefetto, la Commissione regionale Pari Opportunità al Tri-

bunale amministrativo

Sui contenuti del ricorso, presentato al Prefetto nelle scorse settimane, le componenti della Consulta femminile mantengono il più stretto riserbo. Non possono smentire però il fatto che sia stato presentato e che rappresenti solo una delle azioni poste in essere fino a questo momento per contrastare la decisione, assunta dal sindaco Antonio Azzollini, di escludere dalla giunta comunale la componente femminile. Non è l’ultima delle azioni in scaletta. La Commissione regionale Pari Opportunità della Regione Puglia e la Consigliera di Parità, secondo fonti attendibili, sarebbero impegnate nella stesura di un ricorso da presentare al Tar, il tribunale ammini-strativo regionale, per investirlo del problema. Come è noto l’articolo 37 dello Statuto comunale di Molfetta puntualizza che “il Sindaco, nella formazio-ne della Giunta assicura la presenza dei due sessi”. Questa amministrazione comunale, con un colpo di spugna, ha rimosso ogni cosa. L’articolo è ancora parte dello Statuto ma è come se non ci fosse; è un insieme di parole di cui, considerato quanto è accaduto, si può anche non tenere conto.

La Consulta femminile, in ogni caso, non voleva arrivare a tanto. Da subito, già nelle settimane successive alla elezione del sindaco e del nuovo consiglio comunale, proprio mentre il primo cittadi-no era impegnato nella costituzione della squadra di governo della città, aveva scritto al sindaco per rivendicare la presenza delle donne nell’esecutivo comunale. “La Consulta Femminile di Molfetta, organismo di partecipazione popolare, ai sensi dell’articolo 57 dello Statuto Comunale – precisava la lettera della Consulta - opera già dal 1991 nel territorio con l'obiettivo di svolgere un ruolo attivo nella società per la promozione delle Pari Opportunità. La Consulta, avendo constatato la mancanza di

politiche di Pari Opportunità nel programma nell'at-tuale Amministrazione, nonché l'assenza, al momen-to, della componente femminile nella Giunta, denun-cia tali carenze e ritenendo delegittimato lo Statuto Comunale, richiama l’applicazione dell’articolo 37”. L’appello è rimasto, nei fatti, lettera morta.Poi è arrivata la solidarietà delle altre donne, della Commissione regionale Pari Opportunità e del suo massimo rappresentante, Magda Terrevoli, della Consigliera di Parità, Serenella Molendini, che si dicevano pronte a far ricorso al Tar. “Le sosteniamo nella loro richiesta al Sindaco per una corretta appli-cazione di quelle finalità recepite negli obiettivi programmatici del citato Statuto Comunale (art. 4, comma 2, lett.d); art 10, comma 1; art 23) per quanto concerne la politica delle Pari Opportunità, affermando, tutte insieme, che uno Stato di diritto si basa sul rispetto delle regole democraticamente approvate ed una comunità non dovrà mai essere governata esclusivamente da uomini escludendo di fatto il 50% della popolazione”. Ora si passa dalle dichiarazioni di intento ai fatti.

Politica4 mercoledì 6 agosto 2008

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Primo Piano 5mercoledì 6 agosto 2008

Via ai lavori nelle piazze e nel centro storico

Finanziati con fondi Cipe e del comune, riguarderanno piazza Minuto Pesce, piazza Gramsci e le principali vie della città vecchia. Il

centro storico sarà “chiuso” dai Pilomat.

Inizieranno presto i lavori di riqualificazione igienico sanitaria di piazza Gramsci e piazza Minuto Pesce, insieme ai lavori di recupero di alcune strade principali del Centro Storico. Complessivamente l’intervento è finanziato con Fondi Cipe (“Risorse Aree Urbane” del F.a.s.) per 2,7 milioni di euro e con un cofinanziamento del Comune per 300 mila euro. Nel caso dello storico mercato di piazza Minuto Pesce, il progetto prevede la riqualificazione igienico-sanitaria e il miglioramento funzionale dell’intera area mercatale. Inoltre, per una migliore igiene del luogo, gli stessi banconi di vendita saranno ciascuno collegati alla rete dei sottoservizi per consentire il regolare smaltimento delle acque utilizzate nel lavaggio e nella lavorazione del pesce ed evitare così il loro riversamento sulla pavimen-tazione. Nuovi anche gli impianti elettrici e di illumina-zione. Le murature in tufo, che attualmente chiudono due delle tre arcate lato nord del chiostro, saranno abbattute migliorando l’accesso all’area di vendita. Tutti gli ambienti saranno pavimentati con chianche in pietra locale scura. All’esterno, saranno rimosse le barriere architettoniche mediante l’ampliamento del marciapiede prospiciente il mercato il quale si unirà a quello di Corso Dante già dotato di rampa per disabili. Infine, il progetto prevede la realizzazione di due nuovi bagni pubblici all’interno della struttura.Anche per il mercato di prodotti alimentari di piazza Gramsci, nella zona di levante della città, sono previsti nuovi impianti idrico, fognario, di illuminazione, antincendio, di lavaggio in linea con quanto disposto dalla nuove norme ministeriali in tema di compatibilità igienico-sanitaria delle aree pubbliche adibite a mercato. Il progetto prevede interventi di manutenzione della struttura metallica posta a copertura della stessa piazza, il completo rifacimento della pavimentazione, la realizza-

zione di un nuovo sistema di caditoie per la raccolta e il drenaggio delle acque reflue e, per quanto attiene l’are destinata alla vendita del pesce, la realizzazione di tubazioni collegate dai singoli banconi direttamente alla rete fognaria. Il sistema di lavaggio della piazza prevede il riutilizzo dell’acqua piovana: quest’ultima, attraverso apposite canalizzazioni, verrà raccolta all’interno di cisterne sotterranee per il successivo riuso in alternativa alla rete di acqua potabile comunque predisposta. Anche per il centro storico sono previsti interventi di particolare importanza, a cominciare dall'installazione del sistema "Pilomat", necessario a regolamentare il traffico veicolare all'interno della città vecchia. Il

sistema, che sarà fornito da una ditta di Miglionico, verrà posizionato nei tre principali punti di accesso del centro storico e consentirà il transito (attraverso appositi ceppi a scomparsa automatica) unicamente ai mezzi autorizzati di residenti, forze dell'ordine e personale di soccorso. Un espediente già utilizzato in molti comuni dell'intera provincia e che ha dato ottimi risultati.Contemporaneamente partiranno anche i lavori di riqualificazione del basolato di numerose strade del centro storico, l'interramento dei cavi e dei tubi che attualmente "deturpano" le facciate di numerosi palazzi ed il posizionamento di arredo urbano nuovo e che ben si adatta al contesto architettonico dell'area.

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Primo Piano6 mercoledì 6 agosto 2008

Autista e cronista in solitudineA bordo del bus navetta per un giro di sperimentazione.

E’ domenica sera, ore 23,20 circa. Seguendo le indicazioni e gli appelli del Comune di Molfetta di lasciare le auto nei parcheggi indicati dal progetto “Park & Ride” , ovvero zona ex Matta-toio e zona Park Club, anche noi de “Il Fatto” abbiamo sperimentato la navetta per tornare, dopo una salutare passeg-giata domenicale, in periferia e ripren-dere l’auto. Puntuale, forse anche troppo, il mezzo si ferma dinanzi allo Snack Bar e ci lascia salire a bordo. Al suo interno regna una pace e un

silenzio inquietante, mentre all’esterno il traffico automobilistico intorno alle zone pedonali è come sempre intenso. La navetta è vuota e lo è stata per la maggior parte delle corse, come ci dice l’ autista, il che nel vederci salire è rimasto notevolmente sorpreso. “Ormai rassegnato nel percorrere la città in solitudine – afferma – ero così assorto nei pensieri che stavo per non fermarmi”. Ed infetti sono davvero come le mosche bianche gli utenti che utilizzano la navetta messa a disposi-

zione dal Comune per raggiungere dalle periferie il centro urbano. I maggiori avventori, naturalmente si parla di non più di una trentina di persone da quando è stato attivato il servizio, sono soprattutto anziani. Nonostante tale servizio sia stato attivato nelle principali città della provincia, Bari e Trani fra tutte, a Molfetta sembra non essere così apprezzato dagli utenti. L’idea è senza dubbio lodevole, ma la mentalità dei cittadini è probabilmente troppo “retro-

grada” per pensare di lasciare l’auto e recarsi in centro in autobus. Questo però non esclude il fatto che il servizio abbia necessità di essere perfezionato, magari coinvolgendo altre zone perife-riche come 167 e nuovi comparti, oltre al fatto che risulta indispensabile rendere più “attive” e “partecipate” quelle zone a traffico limitato, che tanto stanno facendo alterare i commercianti della zona, in modo da indurre realmente i cittadini a lasciare a casa le proprie auto.

Traffico limitato e bus navetta: prosegue la sperimentazione

I commercianti protestanomentre i cittadini snobbano il

servizio “park & ride”.

Forse è ancora troppo presto per tracciare un bilancio delle iniziative ma, a poche settimane dal via della sperimentazione del servizio “Park & Ride” e della istituzione delle zone a traffico limitato, non si può certo dire che i molfettesi abbiano dimostrato partico-lare interesse ed attenzione. Da una parte il servizio del bus navetta praticamente ignorato dai cittadini, dall’altro i commercianti del lungomare che, dopo aver registrato un vertiginoso calo degli affari nel week end, hanno chiesto addirittura la revoca dell’ordinanza sindacale con cui si dispone la chiusu-ra al traffico del tratto di litoranea il sabato e la dome-nica sera. Lamentele che hanno messo in allarme l’amministrazione che, anche dopo un incontro con i commercianti, si è detta disponibile a cercare soluzio-ni per migliorare la situazione ma ha fortemente respinto l’ipotesi di una revoca della zona a traffico limitato."L’obiettivo della Zona a Traffico Limitato (che sarà sospesa nei giorni tra il 14 ed il 17 agosto) deve essere quello di contemperare l’interesse dei cittadini ad avere spazi come Corso Dante e il Lungomare Colon-na più vivibili, più sicuri e meno inquinati, con l’interesse di altri cittadini a svolgere la propria attivi-tà commerciale in questi stessi spazi in maniera profittevole", queste le parole dell’assessore alla sicurezza, Domenico Corrieri, a margine di un incon-tro organizzato con gli undici commercianti firmatari di una lettera con cui si chiedeva la revoca del provvedimento di chiusura del traffico.“Non siamo affatto disposti a vedere morire le nostre attività commerciali” ci ha detto un esercente che ha chiesto l’anonimato, “da quando il sabato e la dome-nica sera il lungomare è vietato al traffico abbiamo avuto un calo vertiginoso nelle vendite: purtroppo

l’amministrazione non ha compreso che per invoglia-re i molfettesi a lasciare l’auto ed a venire a piedi sul lungomare bisogna offrire qualche motivo di interes-se. Invece ci si limita a mettere due transenne e si pensa che il problema sia risolto. Non è stata organiz-zata una manifestazione capace di attrarre gente, non ci danno la possibilità di organizzate attrazioni o di diffondere musica, ancor più difficile solo pensare di mettere tavolini e sedie in strada per accogliere i clienti. L’unico risultato della chiusura del traffico è che la clientela viene dirottata verso altre vie della città o addirittura per i più giovani fuori Molfetta”. E non è un caso che, ad esempio, domenica 27 luglio scorso uno dei più noti locali del lungomare abbia deciso di restare chiuso piuttosto che sopportare le spese di una apertura non redditizia. Così, se da un lato i residenti nella zona hanno in parte apprezzato lo sforzo dell’amministrazione di portare tranquillità e sicurezza, dall’altra si provoca l’effetto “desertifica-zione” in una città già di per se povera di attrattive. Problemi che l’amministrazione ha dichiarato di aver compreso impegnandosi a trovare in breve periodo soluzioni capaci di dare una mano anche ai commer-cianti, come l’organizzazione già decisa di alcuni concerti nella zona del lungomare (le date dovrebbero essere quelle del 9 e 23 agosto).C’è poi il capitolo “Park & Ride”, un servizio che nei primi due week end di funzionamento ha fatto

registrare in totale appena 83 biglietti venduti (il minimo è stato toccato domenica 27 luglio con 8 tagliandi staccati) a fronte di 156 chilometri percorsi e di un finanziamento, per il solo servizio navetta di oltre 1500 euro: numeri decisamente poco incorag-gianti che però non sconfortano più di tanto l’assessore Corrieri. “I risultati del nuovo servizio Park & Ride, riferiti alle prime due settimane, sconta-no da una parte alcune difficoltà operative contingen-ti –ha dichiarato- dall’altra una sorta di resistenza culturale da parte dell’utenza. Solo per fare un esem-pio, faccio notare che il risultato non certo brillante ottenuto nell’ultima giornata è spiegabile con il contemporaneo svolgimento delle processioni religiose proprio lungo alcuni punti del percorso interessato dal Park & Ride”.“Del resto –ha proseguito Corrieri- sapevamo già che questo nuovo servizio che comprende il parcheggio in periferia (nella foto quello “deserto” dell’ex Matta-toio) più il trasporto pubblico serale, essendo il primo esempio di mobilità sostenibile mai realizzato finora a Molfetta, avrebbe avuto bisogno di tempo per il definitivo ‘rodaggio’. Ed è proprio per questo motivo che l’amministrazione comunale intende andare avanti affinché questa iniziativa diventi una abitudine per i cittadini. Lo faremo ovviamente apportando le necessarie migliorie al servizio e affiancando ad esso iniziative collaterali di sostegno e promozione. Come già detto in altre occasioni, ritengo che si tratti di una scommessa culturale importante per la città, una sfida che nel tempo rivelerà ai molfettesi che lasciare l’auto e prendere l’autobus conviene in termini di facilità di parcheggio, migliore impatto ambientale e migliore vivibilità”.Per la serie: “chi vivrà vedrà!”.

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Accusati sulla base di fatti insussistenti

Cronaca 7mercoledì 6 agosto 2008

Ecco le motivazioni della sentenza di assoluzione dei carabinieri mandati sotto processo a Potenza da due loro colleghi

Depositate le motivazioni della sentenza che ha portato all'assoluzio-ne di Pietro Rajiola Pescarini, Vito lLovino, Luigi Policastri e Antonio Rosato, tutti militari dell'Arma dei carabinieri, accusati, a vario titolo di falso, nell'ambito delle indagini, condotte nel 1992, per l'omicidio di Anna Maria Bufi. Secondo l'accusa i quattro con i loro comportamenti avevano in qualche modo consentito ad uno degli indagati, Marino Dome-nico Bindi, poi processato per omici-dio e assolto in primo grado, di elude-re le indagini. Secondo il giudice Lucia Gesummaria del Tribunale di Potenza, dove si svolgeva il processo, il principale accusatore, Antonio Caldarulo, non è attendibile. L’altro accusatore, nei fatti, invece di rafforzare le dichiarazioni di Caldarulo le smentisce. Neanche le intercettazioni telefoniche hanno evidenziato dati probatori univoci e rilevanti per fondare l'accusa. Tutto il processo ruotava attorno all’episodio legato al ritrovamento, riferito da Caldarulo per la prima volta ad otto anni di distanza dall'omicidio della giovane donna, di un paio di scarpe sporche di fango a casa di Bindi durante una perquisizio-ne e poi scomparse o restituite addirit-tura al legittimo proprietario dopo essere state portate in caserma. Secondo il giudice ci sono “molteplici fattori che fanno vacillare il suo racconto fino addirittura a smentirlo tanto da fare seriamente dubitare che le circostanze riferite da Caldarulo si siano realmente verificate e non siano, invece, frutto di cattivi ricordi e di confusione derivante dalla sovrapposizione di eventi riferibili alle molteplici attività investigative svolte dal militare nel corso degli anni”. Secondo il giudice non c’è intento calunniatorio da parte del militare che accusa i suoi superiori, l’uomo, sempre secondo il giudice, è in buona fede.Ciò nonostante “le accuse di presunte falsità, commesse dagli imputati il 4 febbraio del 1992 sono state per la prima volta esternate da Caldarulo intorno al 2000, cioè – precisa la sentenza - dopo che erano state riaperte le indagini, in precedenza archiviate, relative all’omicidio della giovane Annamaria Bufi: tale circo-stanza getta senz’altro un’ombra sulla improvvisa decisione del teste di riferire agli inquirenti fatti accaduti ben otto anni prima senza mai preoc-cuparsi di rivelarli agli inquirenti. Tale condotta del Caldarulo desta ancora maggiori perplessità soprattut-

to se si considera che avendo parteci-pato all’attività investigativa sull’omicidio della donna, era ben consapevole della notevolissima rilevanza investigativa avevano le scarpe sporche di terra”.Per sostenere le dichiarazioni di Antonio Caldarulo l’accusa produce le dichiarazioni rese da un altro carabiniere, un brigadiere anche lui in servizio a Molfetta, Leonardo Grande. Ma tra le dichiarazioni rese dai due testi ci sono alcune discrasie che alimentano “il dubbio sulla effet-tiva portata delle dichiarazioni del Grande le quali non costituiscono affatto un riscontro ai fatti riferiti dal Caldarulo, ma semmai il contrario, essendo le circostanze raccontate dai testi del tutto divergenti tra loro”. Anche Grande è in buona fede. Secondo il giudice non si può esclu-dere che l’uomo abbia assistito ad un colloquio tra colleghi che verteva su un paio di scarpe ma non si trattava, considerate alcune sostanziali diffe-renze, di quelle a cui faceva riferi-mento Caldarulo. “L’intera motivazione della sentenza – ha dichiarato l’avvocato Giacomo Ragno, legale di due dei quattro imputati - ha accertato l’inattendibilità dei testi tanto da portare il giudice a dubitare che le circostanze riferite fossero realmente accadute. Perfino le intercettazioni telefoniche anziché, come sostenuto dall’accusa, provare l’elemento psicologico del reato, non fanno altro che, per la loro genuinità, dare la prova assoluta dell’innocenza dei carabinieri”.I quattro militari erano accusati di falso e di favoreggiamento. Ora, forti di questa sentenza, i quattro imputati assolti con formula piena, perchè il fatto non sussiste, si preparano a muovere azione legale. “Il dispositivo della sentenza – il commento di Luigi Policastri, uno dei quattro militari assolti - aveva final-

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mente reso giustizia in una vicenda processuale che non doveva nemme-no iniziare, le motivazioni hanno evidenziato l’insussistenza delle accuse mosse e l’assoluta inattendibi-lità dei testi addotti dall’accusa. Se

per un verso si è fatta luce sulla vicen-da per l’altro rimane oscuro il motivo per il quale i due supertestimoni abbiano assunto un tale atteggiamen-to calunnioso per il quale ci riservia-mo di agire in separata sede”.

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Ferragosto allʼinsegna della sicurezzaCarabinieri, Guardia di Finanza e Guardia Costiera in prima linea per tutelare bagnanti, automobilisti,

turisti e residenti

Tutto è pronto per l’operazione “Ferra-gosto tranquillo”. L’obiettivo è garan-tire la massima sicurezza a quanti hanno deciso di trascorrere il giorno più hot dell’estate riversandosi sul litorale o nascondendosi nelle campa-gne. Guardia costiera, carabinieri, Guardia di finanza, come è accaduto l’anno scorso, hanno già predisposto servizi specifici che, in alcuni casi, andranno ad implementare quelli già in atto da alcune settimane. Nel corso dei servizi saranno impiegati anche elicotteri. Massima attenzione sarà riservata alla circolazione stradale per frenare gli entusiasmi di quanti decideranno di alzare il gomito; alle “spacconerie” in riva al mare; agli abusi in genere. La guardia costiera, già dalle prime ore del giorno, sarà presente in mare con tutti i mezzi navali di cui dispone il compartimento, battelli veloci, gommoni e motovedette. Lungo il litorale personale in divisa provvederà a distribuire materiale informativo predisposto dal ministero e dal coman-do generale delle capitanerie di porto per invitare i bagnanti a tenere, sulla spiaggia e in mare, un comportamento corretto e per scongiurare situazioni di

pericolo il più delle volte causate dalla superficialità. Lungo le arterie cittadine e nelle zone di accesso alla città saranno invece predisposti specifici posti di blocco. I carabinieri, su disposizione del comando provinciale, pattuglieranno tutto il territorio lungo l’intero arco della giornata con particolare attenzio-ne alle orari caldi, partenze e rientri. Gli automobilisti saranno sottoposti ad alcol test per verificare i livelli di alcol nel sangue. I controlli saranno eseguiti sulla base di schemi già collaudati con impiego di personale in borghese e in divisa. Massima attenzione sarà riservata alle persone sottoposte a particolari misure di sicurezza. Analoghi servizi saranno predisposti anche dagli uomini della Guardia di finanza che pattuglieranno il territorio da terra e dal cielo con mezzi aerei. Sul solo territorio di Molfetta saranno operativi complessivamente circa cinquanta militari. Per tutte le emer-genze saranno comunque a disposizio-ne degli utenti i numeri di pronto intervento. Ma al di là dei servizi predisposti resta il buon senso e l’appello a tutti a non esagerare e ad essere prudenti.

Cronaca8 mercoledì 6 agosto 2008

Cade una gru: tragedia sfiorata

Lʼincidente si è verificato allʼinterno di un cantie-re edile lungo via Giovinazzo. Due gli operai rimasti

feriti.

Avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi un incidente verificatosi mercoledì 30 luglio in un cantiere edile alle porte di Molfetta lungo via Giovinazzo. Per motivi sui quali sono ancora in corso indagini, un braccio di una grande gru utilizzata nel corso della costruzione di uno degli stabili di nuova realizzazione a pochi passi dalla sede succursale dell'Istituto Alberghiero ha avuto un cedimento precipitando nell'area sottostante.Il braccio cadendo avrebbe travolto due mezzi meccanici che operavano all'interno del cantiere. Due gli operai rimasti feriti per fortuna non in modo grave e trasportati presso il locale pronto soccorso.La zona è stata subito isolata ed indagini sono state avviate dai carabi-nieri in collaborazione con il servizio tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro della ASL Bari.La grande struttura nel cadere è fortu-natamente finita in una zona sgombra

da costruzioni ed a distanza di sicurezza dalla strada statale 16 lungo la quale si trova il cantiere.

Secco punto a favore del Comune di Molfetta nella vicenda giudiziaria avviata dalla Coop Estense sulla questione delle aperture domenicali straordinarie. Il Consiglio di Stato ha infatti sancito la legittimità dell’ordinanza firmata a febbraio scorso dal sindaco Antonio Azzollini con la quale si stabiliva il calendario delle aperture domenicali riguardante

gli esercizi commerciali. La decisione del Consiglio di Stato ha quindi ribaltato la sentenza del Tar Puglia che in prima istanza aveva contestato il provvedimento del primo cittadino. Nello specifico, è stata riconosciuta la tesi del legale del Comune, l’avvocato Gennaro Notarnicola, secondo cui il Comune non è privato del potere di regolamentare la mate-ria riguardante le aperture domenicali del settore commercio anche alla luce di quanto previsto dalla normativa regionale."Ancora una volta –ha commentato il sindaco Antonio Azzollini– viene riconosciuta la regolarità e la legitti-mità dell’operato dell’amministrazione comunale e del sindaco".

Le aperture domenicalile decide il comune

Il Consiglio di Stato ha dato ragione al comune ribaltando la sentenza del Tar Puglia.

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Page 9: Il Fatto n. 017

Attualità 9

Volontari dellʼANPANA a tutela dellʼambienteOperano a Molfetta dal 2003. Sono in 30 e svolgono la loro attività come in modo

del tutto volontario.

Operano a Molfetta dal 2003 e sono in trenta tra soci semplici e guardie. Stiamo parlando dei volontari dell’ANPANA di Molfetta, l’Associazione Nazionale per la Protezione dell’Ambiente della Natura e degli Animali, ente nazionale operante sul territorio italiano sin dal 1985.I volontari in divisa verde, coordinati dal comandante Antonio de Stena, operano su tutto il territorio cittadino svolgendo attività di polizia ecozoofila consistente nel controllo e monitoraggio delle aree urbane e campestri, nella segnalazione alle autorità competenti di situazioni di rischio o di reati consumati e nella verifi-

ca del rispetto di leggi e norme a tutela dell’ambiente e della fauna.Uno dei fronti su cui si registra il maggio-re impegno dei volontari è quello del controllo sugli animali domestici: nel corso del 2007 sono stati oltre 300 i proprietari di cani controllati e per circa la metà di essi è scattata la segnalazione poiché non avevano provveduto a fare applicare l’apposito micro chip di ricono-scimento all’animale come invece previsto dalla legge. I volontari, che da qualche settimana stanno concentrando la loro attenzione sulle numerose discariche abusive comparse nell’agro molfettese,

sono impegnati anche in supporto alle autorità per attività di protezione civile e di controllo dell’ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive e culturali.

mercoledì 6 agosto 2008

Mai piùanimali

abbandonatiAl via la campagna contro lʼabbandono promossa dalla Lega per la Difesa del

Cane

578

L’appello dei volontari della Lega nazionale per la Difesa del Cane è arrivato puntuale anche quest’anno. Come ogni estate. La speranza, anche quest’anno, è che non rimanga lettera morta, che riesca a raggiungere il cuore dei padroni dei cani per scongiurare il pericolo rappresentato dall’abbandono di amici a quattro zampe che d’estate all’improvviso diventano ingombranti, difficili da gestire, un fagotto troppo pesante, una cosa vecchia di cui ci si può disfare. Quello che è difficile da razionalizzare è che questo possa davvero accadere.Solo chi ha avuto la fortuna di imbat-tersi in un cane, di fare con lui un pezzo di strada, è in grado di comprendere fino in fondo cosa siano capaci di dare in cambio di qualche carezza e una ciotola di cibo. La verità è che ci sono persone capaci di abbandonare il proprio cane, ce ne sono altre che pensano di farlo ma poi, per fortuna, ci ripensano, ce ne sono sempre meno che non lo farebbero mai. Un cane, anche se maltrattato dal proprio padrone, non penserà mai di abbandonarlo. Per quei peluche con cuore e sentimenti la fedeltà e la riconoscenza sono qualcosa che vanno oltre ogni cosa.“Abbandonare un animale - precisano i volontari della Lega - è un gesto insensibile ed incosciente, oltre che punibile penalmente con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro (articolo 727 codice penale). Non si può pensare di lasciare ad un triste destino il nostro miglior amico, anche lui ha un cuore ed una sensibilità, "una storia contro l'abban-dono" può rendervene l'idea. Speriamo vivamente che quest’anno la musica sia cambiata e che i nostri amici a quattro zampe possano passare splendide vacanze”. Speriamo sia davvero così, in fondo sperare e sognare non costa nulla.

Era una bella e tiepida serata estiva, quando il mio padrone prese il guinza-glio che stava appeso a quel chiodo che guardavo spesso con eccitazione: il mo padrone che si avvicinava a quel chiodo per me significava tutto, la gioia della sua compagnia, le passeggiate, le corse, le risate e le coccole.Incominciai a saltellargli intorno, felice, ma lui non sorrideva come al solito. Povero padrone mio, forse era stanco.Lo stesso il suo pensiero correva a me e a quel momento di svago che era solo nostro. Il guinzaglio mi fu messo e, via, dentro la macchina e verso una corsa nei

campi. Niente radio, quel giorno. Niente musica. La voce del mio padro-ne taceva. Come era strano.Forse aveva litigato con qualcuno? Cosa avrei fatto per alleviare i suoi tormenti….ma lui non mi parlava, ed io potevo solo guaire in apprensione.Arrivammo dove sempre arrivavamo quando faceva bello; il nostro grande campo.Lui mi tolse il guinzaglio ed insieme a me si mise a correre a perdifiato.Era quello di sempre: avevo ritrovato il mio padrone. Mi lanciò, come sempre, il ramoscello e come sempre glielo riportai fremente e desideroso di quel gesto di amicizia che era la sua mano sulla mia testa.Di nuovo tirò il bastone, molto, molto, molto lontano…corsi a perdifiato e quando mi voltai per corrergli ancora una volta incontro lo vidi che si affret-tava ad entrare nella nostra macchina.Partì all’improvviso, lasciandosi dietro una nuvola di polvere: il mio guinzaglio sul ciglio della strada; io con il mio bastone tra i denti.Corsi e corsi e corsi….ma la nostra macchina andava veloce. Poi fu un lampo, come un’esplosione…Un gran botto, ma nessun dolore. Capii soltanto che qualcuno diceva: “poveri-no, devono averlo abbandonato”No, non era così: adesso sentivo un

dolore caldo lungo la schiena e non riuscivo a muovere la testa, ma avevo la forza di pensare.Pensavo a lui, al mio padrone: non mi avrebbe mai abbandonato…Chissa’ forse era dovuto correre d’urgenza da qualche parte e non poteva aspettarmi…ma sarebbe tornato a riprendermi…Io sento ancora che mi chiama:Birillo. Portami il bastone! Bravo Birillo, corri Birillo.”Improvvisamente mi sembrò che la sera si facesse fredda: tremavo, mentre chi pensava che il mio padrone mi avesse abbandonato se ne andava via con la stessa auto che mi aveva centrato in pieno.Tenevo ancora stretto tra i denti il bastone quando mi addormentai: non volevo perderlo…il mio padrone ne sarebbe rimasto deluso.Lo strinsi ancora di più quando il freddo si fece insopportabile e quando la terra che avevo negli occhi incomin-ciò a dolere.Mi addormentai così guardando il cielo di una calda sera d’estate. “Addio padrone mio: forse non ce la faccio a rivederti. Perdonami per il dolore che sto per infliggerti, ma … non ce la faccio più. E così mi addormentai”. Sul mio corpo una coperta di stelle.

Una storia contro lʼabbandono579Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice

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Page 10: Il Fatto n. 017
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Dalla “commedia allʼitaliana” al futuro del soccorsoIl 118 servizio indispensabile per garantire soccorsi efficienti. Nelle prossime pagine quando chiamarlo,

come comportarsi e tanto altro ancora.

Non sono certo state rimosse dalla mente le immagini di quei tanti film della commedia all’italiana in cui infermieri un po’ imbranati a bordo di sgangherate ambulanze “armate” di ululanti sirene correvano da una parte all’altra delle grandi città per prestare improbabili soccorsi agli sfortunati di turno. Scene che nella finzione cinematografica riusci-vano a strappare sorrisi ai telespettatori ma che in molti possono testimoniare essere state semplicemente specchio fedele, anche se parodiato, di ciò che effettivamente avveniva nel mondo dell’emergenza e della sanità italiana sino a qualche anno fa.Non c’erano i moderni pronto soccorso, né gli attuali sistemi di comunicazione. Men che meno personale addestrato e mezzi di soccorso all’avanguardia. Tutto era lasciato al buon cuore ed al tanto spirito di sacrificio (condito dall’umana incoscienza dettata dalla solidarietà) di “portantini-primari” che a bordo di furgo-ni travestiti da ambulanze non facevano

altro che caricare feriti ed ammalati e trasportarli da un posto all’altro, sperando di salvare qualche vita. C’erano poi i primi volontari, persone che dedicavano il loro tempo libero al prossimo e che, mentre nel nord Italia rappresentavano una larga fetta di popolazione impegnata sin dalla metà del Novecento, al sud iniziarono a comparire verso la fine degli anni Settanta. A Molfetta, in particolare, dopo il terremoto dell’Irpinia dei primi anni Ottanta. Nacquero così nel tempo il Sermolfetta, la delegazione della Croce Rossa Italiana, la Confraternita della Misericordia. Tutti al servizio del prossi-mo. Ma ognuno per sé. Poco coordina-mento, tante risorse umane spesso male utilizzate e paradossi giornalieri che non si contavano. Poteva così capitare che per una persona colta da malore venissero allertate anche tre diverse ambulanze i cui operatori dovevano decidere a sorte a chi competeva il soccorso stesso. Oppure che nessuna delle strutture avesse mezzi di soccorso a disposizione per rispondere alle chiamate creando panico e dando il via a vorticose catene di telefonate alla disperata ricerca di una ambulanza.Poi, e la storia è quella degli ultimi sei

anni, ecco arrivare anche in Puglia (al nord era già operativo dai primi anni Novanta) il Servizio di Emergenza Sanitaria 118. Un unico ente capace di coordinare uomini e mezzi, avere sempre una mappa aggiornata di posti letto e disponibilità ospedaliere, evitare disper-sioni inutili delle forze in campo e garan-tire il soccorso adeguato e tempestivo in ogni circostanza. Tutto questo semplice-mente digitando sul proprio telefono tre cifre: 118. Il numero gratuito cui fare riferimento e che nelle prossime pagine vi faremo conoscere suggerendovi anche quando chiamarlo e quando non necessa-rio farlo, cosa riferire agli operatori che vi rispondono e tante altre curiosità.Informazioni utili che, specie in un primo scorcio di estate che a Molfetta ha già fatto registrare tre vittime per incidenti stradali (avevano 22, 20 e 17 anni i ragazzi deceduti in due diversi eventi accaduti domenica 27 e giovedì 31 luglio), possono servire per essere pronti ad intervenire. Magari per dare una mano. Consapevolmente e con la certezza di trovare dall’altra parte del telefono qualcuno sempre pronto ad arrivare in soccorso.

Inchiesta 11mercoledì 6 agosto 2008

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Page 12: Il Fatto n. 017

Pochi secondi per salvare una vita

Quando si è costretti a contattare il Servi-zio di Emergenza Sanitaria contattando il numero telefonico 118 è necessario osservare alcune piccole regole per consentire un intervento immediato ed idoneo. Per prima cosa si raccomanda di parlare con calma e lentamente per consentire agli operatori che rispondono dalla Centrale Operativa di Bari di ottenere informazioni necessarie ad attivare la macchina dei soccorsi.All’operatore bisognerà quindi fornire notizie dettagliate: cosa è successo per prima cosa fornendo in particolare detta-gli sul tipo di evento ed eventualmente sul meccanismo dell'evento. Ed ancora, dove è successo, specificando il comune, la località, la via completa di numero civico. Bisognerà inoltre fornire il numero telefonico di chi chiama o il numero al quale chiamare per parlare con chi è presente sul luogo dell'evento ed il numero delle persone coinvolte e l’eventuale età apparente. In merito agli infortunati bisognerà cercare di descrivere nel migliore dei modi le condizioni visibili delle persone coinvolte e quindi se la persona che necessità di soccorso risponde, respira, sanguina, o si muove. È importante non interrompere la comunicazione con la Centrale Operativa fino a che l'operatore non lo chiede. E soprattutto mantenere la calma: pochi secondi in più al telefono possono essere fondamentali per salvare una vita.

Il Decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992 ha determinato una svolta epocale nell’organizzazione dei servizi di emergenza sia intraospedaliera che extraospedaliera. Anche se già precedentemene tra le priorità del sistema sanitario nazionale era stato individuato l’investimento di risorse per il potenziamento ed il coordinamento dei servizi di emergenza. Successivamente un accordo tra Stato e Regioni ha portato alla nascita di quello che è oggi il Sistema di Emergenza Sanitaria 118. La Regione Puglia si è dotata, estendendolo progressivamente a tutto il territorio regionale, di un Sistema di Emergenza-Urgenza territoriale “118” con Centrali Operative che svolgono la loro attività nei cinque capoluoghi di provincia coordinando le circa 170 ambulanze dislocate in tutto il territorio. Nel corso del 2007 la postazione di Molfetta ha compiuto oltre 2700 interventi impiegando un mezzo di rianimazione messo a disposizione dalla Pubblica Assistenza Sermol-fetta. Nei primi sei mesi del 2008 il Sermolfetta ha già registrato oltre 3000 interventi poichè impegnato a garantire il servizio anche nella vicina Giovinazzo.Gli utenti cui il Sermolfetta attraverso il 118 Bari garantisce assistenza 365 giorni l'anno in tre turni da otto ore, sono circa 100mila. Su ogni mezzo di soccorso (uno a Molfetta l'altro a Giovi-nazzo) sono impiegati un autista-soccorritore ed un soccorritore volontari e personale medico ed infermieristico della ASL.I mezzi utilizzati sono dotati delle più moderne tecnologie destinate al soccorso ed all’assistenza sanitaria: dai defibrillatori semi-automatici alla possibilità di effettuare elettrocardiogrammi con lettura in tempo reale attraverso una rete telefonica di trasmissione dati.L’impiego dei mezzi e, successivamente, lo smistamento dei pazienti soccorsi, viene coordinato dalla Centrale Operativa di Bari, la stessa che riceve le chiamate degli utenti. Alla Centrale Operativa quindi, spetta il compito di verificare la disponibilità di posti letto nei presidi ospeda-lieri e di decidere, soprattutto a seconda delle esigenze sanitarie, verso quale nosocomio il mezzo di soccorso dovrà accompagnare il paziente.La Centrale Operativa del 118 opera a stretto contatto con gli altri servizi di emergenza territo-riale (carabinieri, polizia di stato e vigili del fuoco) per garantire la massima copertura di tutto il territorio di competenza.

- Grave malore - Incidente stradale - Incidente domestico - Incidente sportivo - Incidente sul lavoro - Ricovero urgente - Problema di coscienza: paziente non cosciente (non apre gli occhi se chiamato) paziente cosciente solo a tratti paziente non ben orientato nel tempo e nello spazio paziente che ha avuto una perdita di coscienza che si è risolta - Problema di respiro: paziente che non respira paziente che ha qualcosa nelle vie aeree che ostruisce il respiro paziente che respira male (il paziente stesso dice di respirare male, cute bluastra, respiro rumoroso) - Problema di dolore: dolore toracico non in seguito ad un trauma dolore importante in qualsiasi parte del corpo dopo trauma (es. caduta) - Avvelenamento- Problema di movimento: difficoltà a muovere una parte del corpo dopo trauma (es. caduta) difficoltà a muovere una parte del corpo non in seguito ad un trauma - Ustione grave: ustione estesa ustione del viso ustione delle vie respiratorie - Trauma serio: trauma associato ad una perdita di sangue importante trauma associato ad una ferita profonda e/o estesa trauma ad alta energia (es. caduta da un'altezza superiore al doppio della propria altezza)

La Regione Puglia è stata una delle ultime ad attivare il servizio di emergenza sanitaria che oggi è garantito su tutto il territorio attra-

verso le cinque Centrali Operative.

Oramai tutti conoscono il numero di telefono 118 per lʼemergenza sanitaria. Ma quando è necessario chiamarlo e quando invece no? Scopriamolo insieme.

Un medico sempre pronto ad assisterviUna volta si chiamava “guardia medica” oggi è il Servizio di Continuità Assi-

stenziale garantito dalla ASL.

Spesso si tende a confondere due importantissimi servizi di assistenza sanitaria garantiti dalle ASL ai cittadini. Può quindi capitare di rivolgersi al Servi-zio 118 per esigenze di competenza della Guardia Medica o viceversa. Per questo è importante infor-marsi su chi, come e dove può essere d’aiuto per risolvere i nostri problemi.Il Servizio di Guardia Medica è oggi detto Servizio di Continuità Assistenziale. Garantisce al cittadino prestazioni sanitarie quando non è possibile reperi-re il proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta, ed in particolare garantisce agli utenti il consulto telefonico, la visita medica in sede o a domicilio del paziente, prescrizioni farmaceuti-che. Tutte le prestazioni garantite dai medici del Servizio sono erogate a titolo gratuito. In caso di malattia il medico della “continuità assistenziale” ha il compito di intervenire al più presto su richiesta diretta dell'assistito, di familiari, conviventi o vicini di casa recandosi, quando necessario, presso il domicilio del paziente per effettuare la visita medica. Il medico di continuità assistenziale non sostituisce il medico di medicina generale o il pediatra ma si integra con lo stesso per le emergenze notturne o festive. Può prescrivere solo i farmaci necessari per la terapia d'urgenza nella quantità sufficiente a garantire la terapia per un periodo massimo di 48 ore. Può anche rilasciare,

su richiesta, certificazioni dello stato di malattia ai fini lavorativi o scolastici solo in caso di necessità e per un periodo massimo di tre giorni. Nei casi dove se ne ravvisi la necessità può disporre il ricovero ospedaliero. Il servizio è attivo nei giorni feriali dalle ore 20 alle

ore 8, nei giorni prefestivi dalle ore 10 del sabato o di altro giorno prefestivo alle ore 8 del lunedì o del giorno successivo al festivo. A Molfetta il servizio è allocato presso l’Ospedale “don Tonino Bello” e può essere contattato attraverso il numero telefoni-co 080.3349264.

Dal 2002 al servizio dei cittadini118: il numero che

salva la vita

Il 118 può essere definito, sebbene in maniera molto riduttiva, come il numero di telefono da digitare al momento di necessità di un'ambulanza. Quando si chiama il 118 risponde una Centrale Operativa, ovvero un luogo dove perso-nale addestrato gestisce le richieste di soccorso sanitario da parte dei cittadini. Il concetto di Centrale Operativa per il coordinamento delle richieste di soccorso è un concetto abbastanza recente per la realtà italiana. Le prime centrali italiane nascono nel 1992 ed iniziano a coprire il centro-nord Italia. In Puglia solo nel novembre 2002 viene istituito il 118 e di conseguenza la centrale operativa del Policlinico di Bari. Prima di allora le chiamate di soccorso venivano gestite in maniera molto "variopinta" e diversa a seconda della Regione. Il cittadino memorizzava un numero di telefono, quello del Sermolfetta ad esempio, che componeva in caso di necessità. Le chiamate venivano ricevute e smistate da persone con formazione molto disomoge-nea a seconda delle diverse realtà (centralinisti di Associazioni di Volontari del Soccorso, centralinisti di strutture ospedaliere, ecc). Spesso, nella mancanza di un unico numero di telefono, il cittadino si rivolge-va alle Centrali Operative della Polizia, dei Carabinieri o dei Vigili del Fuoco. Il Sermolfetta, che nasce con la vocazione di aiutare la popolazione in situazioni di emergenza, è stato da sempre leader in questo campo, formando personale altamente specializzato, utilizzando sempre attrezzature all'avanguardia e soddisfacendo pienamente le esigenze della cittadinanza. Da quando il 118 è attivo nel nord-barese il Sermolfetta è titolare della postazione di Molfetta e successivamente di Giovinazzo segno di grande competenza, professionalità e fiducia da parte delle istituzioni.Il Sermolfetta partecipa tramite conven-zione con la Centrale Operativa 118 di Bari alla fornitura di mezzi, equipaggi e personale volontario per l'effettuazione dell'emergenza extra-ospedaliera. Il Sermolfetta fornisce ambulanze equipag-giate secondo le più recenti norme e protocolli nonché personale volontario ed altamente specializzato.

Chiamo o non chiamo?

Inchiesta12 13

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Il 118 si chiama per: Il 118 NON si chiama per:- Ricovero programmato - Dimissione di ricoverato - Trasferimento o trasporto non urgente

Da www.sermolfetta.it

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Pochi secondi per salvare una vita

Quando si è costretti a contattare il Servi-zio di Emergenza Sanitaria contattando il numero telefonico 118 è necessario osservare alcune piccole regole per consentire un intervento immediato ed idoneo. Per prima cosa si raccomanda di parlare con calma e lentamente per consentire agli operatori che rispondono dalla Centrale Operativa di Bari di ottenere informazioni necessarie ad attivare la macchina dei soccorsi.All’operatore bisognerà quindi fornire notizie dettagliate: cosa è successo per prima cosa fornendo in particolare detta-gli sul tipo di evento ed eventualmente sul meccanismo dell'evento. Ed ancora, dove è successo, specificando il comune, la località, la via completa di numero civico. Bisognerà inoltre fornire il numero telefonico di chi chiama o il numero al quale chiamare per parlare con chi è presente sul luogo dell'evento ed il numero delle persone coinvolte e l’eventuale età apparente. In merito agli infortunati bisognerà cercare di descrivere nel migliore dei modi le condizioni visibili delle persone coinvolte e quindi se la persona che necessità di soccorso risponde, respira, sanguina, o si muove. È importante non interrompere la comunicazione con la Centrale Operativa fino a che l'operatore non lo chiede. E soprattutto mantenere la calma: pochi secondi in più al telefono possono essere fondamentali per salvare una vita.

Il Decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992 ha determinato una svolta epocale nell’organizzazione dei servizi di emergenza sia intraospedaliera che extraospedaliera. Anche se già precedentemene tra le priorità del sistema sanitario nazionale era stato individuato l’investimento di risorse per il potenziamento ed il coordinamento dei servizi di emergenza. Successivamente un accordo tra Stato e Regioni ha portato alla nascita di quello che è oggi il Sistema di Emergenza Sanitaria 118. La Regione Puglia si è dotata, estendendolo progressivamente a tutto il territorio regionale, di un Sistema di Emergenza-Urgenza territoriale “118” con Centrali Operative che svolgono la loro attività nei cinque capoluoghi di provincia coordinando le circa 170 ambulanze dislocate in tutto il territorio. Nel corso del 2007 la postazione di Molfetta ha compiuto oltre 2700 interventi impiegando un mezzo di rianimazione messo a disposizione dalla Pubblica Assistenza Sermol-fetta. Nei primi sei mesi del 2008 il Sermolfetta ha già registrato oltre 3000 interventi poichè impegnato a garantire il servizio anche nella vicina Giovinazzo.Gli utenti cui il Sermolfetta attraverso il 118 Bari garantisce assistenza 365 giorni l'anno in tre turni da otto ore, sono circa 100mila. Su ogni mezzo di soccorso (uno a Molfetta l'altro a Giovi-nazzo) sono impiegati un autista-soccorritore ed un soccorritore volontari e personale medico ed infermieristico della ASL.I mezzi utilizzati sono dotati delle più moderne tecnologie destinate al soccorso ed all’assistenza sanitaria: dai defibrillatori semi-automatici alla possibilità di effettuare elettrocardiogrammi con lettura in tempo reale attraverso una rete telefonica di trasmissione dati.L’impiego dei mezzi e, successivamente, lo smistamento dei pazienti soccorsi, viene coordinato dalla Centrale Operativa di Bari, la stessa che riceve le chiamate degli utenti. Alla Centrale Operativa quindi, spetta il compito di verificare la disponibilità di posti letto nei presidi ospeda-lieri e di decidere, soprattutto a seconda delle esigenze sanitarie, verso quale nosocomio il mezzo di soccorso dovrà accompagnare il paziente.La Centrale Operativa del 118 opera a stretto contatto con gli altri servizi di emergenza territo-riale (carabinieri, polizia di stato e vigili del fuoco) per garantire la massima copertura di tutto il territorio di competenza.

- Grave malore - Incidente stradale - Incidente domestico - Incidente sportivo - Incidente sul lavoro - Ricovero urgente - Problema di coscienza: paziente non cosciente (non apre gli occhi se chiamato) paziente cosciente solo a tratti paziente non ben orientato nel tempo e nello spazio paziente che ha avuto una perdita di coscienza che si è risolta - Problema di respiro: paziente che non respira paziente che ha qualcosa nelle vie aeree che ostruisce il respiro paziente che respira male (il paziente stesso dice di respirare male, cute bluastra, respiro rumoroso) - Problema di dolore: dolore toracico non in seguito ad un trauma dolore importante in qualsiasi parte del corpo dopo trauma (es. caduta) - Avvelenamento- Problema di movimento: difficoltà a muovere una parte del corpo dopo trauma (es. caduta) difficoltà a muovere una parte del corpo non in seguito ad un trauma - Ustione grave: ustione estesa ustione del viso ustione delle vie respiratorie - Trauma serio: trauma associato ad una perdita di sangue importante trauma associato ad una ferita profonda e/o estesa trauma ad alta energia (es. caduta da un'altezza superiore al doppio della propria altezza)

La Regione Puglia è stata una delle ultime ad attivare il servizio di emergenza sanitaria che oggi è garantito su tutto il territorio attra-

verso le cinque Centrali Operative.

Oramai tutti conoscono il numero di telefono 118 per lʼemergenza sanitaria. Ma quando è necessario chiamarlo e quando invece no? Scopriamolo insieme.

Un medico sempre pronto ad assisterviUna volta si chiamava “guardia medica” oggi è il Servizio di Continuità Assi-

stenziale garantito dalla ASL.

Spesso si tende a confondere due importantissimi servizi di assistenza sanitaria garantiti dalle ASL ai cittadini. Può quindi capitare di rivolgersi al Servi-zio 118 per esigenze di competenza della Guardia Medica o viceversa. Per questo è importante infor-marsi su chi, come e dove può essere d’aiuto per risolvere i nostri problemi.Il Servizio di Guardia Medica è oggi detto Servizio di Continuità Assistenziale. Garantisce al cittadino prestazioni sanitarie quando non è possibile reperi-re il proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta, ed in particolare garantisce agli utenti il consulto telefonico, la visita medica in sede o a domicilio del paziente, prescrizioni farmaceuti-che. Tutte le prestazioni garantite dai medici del Servizio sono erogate a titolo gratuito. In caso di malattia il medico della “continuità assistenziale” ha il compito di intervenire al più presto su richiesta diretta dell'assistito, di familiari, conviventi o vicini di casa recandosi, quando necessario, presso il domicilio del paziente per effettuare la visita medica. Il medico di continuità assistenziale non sostituisce il medico di medicina generale o il pediatra ma si integra con lo stesso per le emergenze notturne o festive. Può prescrivere solo i farmaci necessari per la terapia d'urgenza nella quantità sufficiente a garantire la terapia per un periodo massimo di 48 ore. Può anche rilasciare,

su richiesta, certificazioni dello stato di malattia ai fini lavorativi o scolastici solo in caso di necessità e per un periodo massimo di tre giorni. Nei casi dove se ne ravvisi la necessità può disporre il ricovero ospedaliero. Il servizio è attivo nei giorni feriali dalle ore 20 alle

ore 8, nei giorni prefestivi dalle ore 10 del sabato o di altro giorno prefestivo alle ore 8 del lunedì o del giorno successivo al festivo. A Molfetta il servizio è allocato presso l’Ospedale “don Tonino Bello” e può essere contattato attraverso il numero telefoni-co 080.3349264.

Dal 2002 al servizio dei cittadini118: il numero che

salva la vita

Il 118 può essere definito, sebbene in maniera molto riduttiva, come il numero di telefono da digitare al momento di necessità di un'ambulanza. Quando si chiama il 118 risponde una Centrale Operativa, ovvero un luogo dove perso-nale addestrato gestisce le richieste di soccorso sanitario da parte dei cittadini. Il concetto di Centrale Operativa per il coordinamento delle richieste di soccorso è un concetto abbastanza recente per la realtà italiana. Le prime centrali italiane nascono nel 1992 ed iniziano a coprire il centro-nord Italia. In Puglia solo nel novembre 2002 viene istituito il 118 e di conseguenza la centrale operativa del Policlinico di Bari. Prima di allora le chiamate di soccorso venivano gestite in maniera molto "variopinta" e diversa a seconda della Regione. Il cittadino memorizzava un numero di telefono, quello del Sermolfetta ad esempio, che componeva in caso di necessità. Le chiamate venivano ricevute e smistate da persone con formazione molto disomoge-nea a seconda delle diverse realtà (centralinisti di Associazioni di Volontari del Soccorso, centralinisti di strutture ospedaliere, ecc). Spesso, nella mancanza di un unico numero di telefono, il cittadino si rivolge-va alle Centrali Operative della Polizia, dei Carabinieri o dei Vigili del Fuoco. Il Sermolfetta, che nasce con la vocazione di aiutare la popolazione in situazioni di emergenza, è stato da sempre leader in questo campo, formando personale altamente specializzato, utilizzando sempre attrezzature all'avanguardia e soddisfacendo pienamente le esigenze della cittadinanza. Da quando il 118 è attivo nel nord-barese il Sermolfetta è titolare della postazione di Molfetta e successivamente di Giovinazzo segno di grande competenza, professionalità e fiducia da parte delle istituzioni.Il Sermolfetta partecipa tramite conven-zione con la Centrale Operativa 118 di Bari alla fornitura di mezzi, equipaggi e personale volontario per l'effettuazione dell'emergenza extra-ospedaliera. Il Sermolfetta fornisce ambulanze equipag-giate secondo le più recenti norme e protocolli nonché personale volontario ed altamente specializzato.

Chiamo o non chiamo?

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mercoledì 6 agosto 2008

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Il 118 si chiama per: Il 118 NON si chiama per:- Ricovero programmato - Dimissione di ricoverato - Trasferimento o trasporto non urgente

Da www.sermolfetta.it

Page 14: Il Fatto n. 017

Donare sangue per unʼestate più serenaBasta avere più di 18 anni e mettere a disposizione un̓ ora del proprio tempo per compiere un gesto utile a salvare vite umane.

Estate tempo di divertimento, di vacan-ze e di giornate spensierate. Ma, purtroppo, anche stagione che segna la ricorrente “emergenza sangue”: aumentano le necessità e nel contempo diminuiscono le donazioni. Un proble-ma che si ripete anno dopo anno nono-stante l’impegno lodevole delle associazioni di volontariato che sosten-gono campagne di sensibilizzazione ed invitano i tanti soci ad un gesto di solidarietà prima di partire per i luoghi di villeggiatura.A Molfetta, città simbolo in tutto il meridione d’Italia per la cultura della donazione, si continua a lavorare per garantire al nostro Centro Trasfusiona-le la presenza costante di donatori che possano contribuire a ridurre l’emergenza e, in caso di bisogno, ad andare incontro anche alle necessità di altre zone della Regione.I donatori volontari di Avis e Fidas, le due maggiori associazioni operanti a Molfetta, anche i questo periodo estivo non dimenticano di compiere il loro gesto di solidarietà e di invitare i tanti cittadini molfettesi che ancora non lo

abbiano fatto a recarsi presso l’ospedale di Molfetta per la donazio-ne.“La donazione di sangue –dicono i volontari dell’Avis- è un’azione volon-taria e dettata da puro spirito di solida-rietà di chi dona il proprio sangue affinché siano possibili trasfusioni a chi ne ha bisogno e non comporta rischi di alcun genere per la salute, in quanto il sangue è una fonte di energia rinnovabile ed è quindi possibile privarsene in parte senza che l'organi-smo ne risenta. Il donatore ha anche la possibilità di fare prevenzione control-lando periodicamente il proprio stato di salute”. Può donare chiunque abbia un'età maggiore ai 18 anni, un peso corporeo non inferiore ai 50 chili e sia in buono stato di salute. I cittadini molfettesi che ancora non lo abbiano fatto, possono presentarsi a digiuno presso il Centro Trasfusionale dell'Ospedale “don Tonino Bello” di Molfetta tutti i giorni feriali dalle 8 alle 12,30, ma ricorda. Per donare è neces-sario non aver avuto malattie infettive

gravi (epatite, malattie da trasmissione sessuale, ecc.), non essere affetto da malattie cardiache, renali, diabete, non aver mai fatto uso di stupefacenti, non cambiare spesso patner sessuale, non aver avuto rapporti sessuali con perso-ne a rischio, non fare uso abituale di alcolici, non essere affetto da ulcera gastro-duodenale, non essere affetto da epilessia o convulsioni, non aver

ricevuto trasfusioni di sangue negli ultimi 5 anni. Se donna, non essere in periodo mestruale e lasciare trascorrere almeno un anno da gravidanze o interruzioni di maternità.Ulteriori informazioni possono essere richieste presso lo stesso Centro Trasfusionale o rivolgendosi alle associazioni di donatori del sangue Avis o Fidas di Molfetta.

Inchiesta14 mercoledì 6 agosto 2008

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Page 15: Il Fatto n. 017

In Città 15mercoledì 6 agosto 2008

L̓ astro nascente della piccola AngelicaAd otto anni già numerose esperienze cinematografi-

che e nel campo della moda.

Otto anni, due occhioni dolci e grinta da vendere. Si presenta così la piccola Angelica Brattoli, modella ed attrice in erba che ha già calamitato le attenzioni del mondo del cinema e di importanti firme del panorama stilistico italiano.Tra le sue passioni, oltre alla moda ovviamente, anche il canto e lo sport. Dall’età di tre anni studia danza classica e moderna ed ultimamente si diletta anche con il pattinaggio artistico. Anche nel campo della recitazione non è certo meno a suo agio: dopo aver studiato recitazione ha avuto esperienze come figurante nel film “The gravity” girato nel 2006 e nella soap opera “Sottocasa” trasmessa da Rai Uno.

Via le bombe dai fondali del portoEmanata una ordinanza per scongiurare ogni possibile forma

di pericolo. Ce nʼè per tutti dai mercantili ai sub

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A conti fatti è probabile che le opera-zioni di bonifica dell’area portuale andranno avanti fino alla primavera prossima. Il numero considerevole degli ordigni, già individuati, presenti sui fondali e le condizioni meteo marine porteranno ad una dilatazione dei tempi. D’altro canto per le operazioni di bonifica, in cui sono impegnati i sub del nucleo Sdai, corpo speciale della marina militare, sono stati già preventivati centotren-ta giorni lavorativi utili, insomma festivi e mare mosso esclusi. Per la popolazione residente, il porto è parte integrante della città, e per gli operatori del mare non c’è comunque alcun pericolo. In ogni caso, per allontanare ogni dubbio, la capitaneria si è dotata di una ordinanza specifica che impone comportamenti idonei a tutte le parti in causa. “Durante le operazioni di bonifica ai fini della salvaguardia della pubblica incolumità – si legge nella ordinanza - è fatto obbligo alle unità in transito e/o in entrata e/o uscita dal porto di navigare ad una

velocità non superiore alla velocità minima di governo e di mantenersi ad una distanza di sicurezza non inferiore ai 500 metri dal punto di immersione dei sub”. E ancora “per un raggio di 500 metri dal punto di immersione degli operatori subacquei del Nucleo SDAI, sono comunque vietati la sosta di unità in genere, nonché la pesca in qualsiasi forma praticata ed ogni altra attività connessa con gli usi del mare. Ogni attività subacquea è vietata fino ad una distanza di 1000 metri dal punto di immersione dei sommozzato-ri del Nucleo SDAI”. Le distanze potranno variare sulla base delle disposizioni che saranno impartite al momento dal personale militare imbarcato a bordo delle Unita Navali del Corpo presenti in zona, su indicazione del Nucleo SDAI. Per tutta la durata delle operazioni i movi-menti di entrata e uscita delle unità mercantili dal porto di Molfetta, potranno avvenire esclusivamente a seguito di espresso nulla osta comuni-cato dal Nucleo SDAI per il tramite dell’Autorità Marittima. La Madonna

in processione a bordo del SirioSorteggiato il motopesca che avrà lʼonore di imbarcare il simulacro. Sarà affiancato dal Marconi I e dallʼEverest II.

Sarà il motopeschereccio “Sirio” ad avere l’onore di ospitare il simulacro della Madonna dei Martiri in occasione della processione a mare dell’8 settembre. A deciderlo il sorteggio tenutosi nell’ultima domenica di luglio nella sede dell’Associazione Armatori da Pesca.Il vicepresidente del Comitato Feste Patronali, Leonardo de Pinto, prima di procedere al sorteggio del motopesca ha preso la parola, rivolgendosi ai giornalisti presenti in sala e lanciando un grido d’allarme a difesa della tradizionale sagra a mare. “E’ bene che la stampa ponga l’attenzione non solo sulla devozione dei 23 pescherecci e dei suoi armatori che partecipano al sorteggio, ma anche sul sacrificio economico, soprattutto in

questo periodo di caro gasolio, che essi sono pronti ad affrontare quando sorteg-giati. Infatti, al contrario di quello che comunemente si pensa, il motopesca prescelto non riceve nessun incentivo e l’armatore si impegna a sborsare tra i 4 ai 5 mila euro per organizzare il trasporto del simulacro e provvedere ad eventuali opere di manutenzione. Riteniamo sia importante almeno avere la vicinanza della gente se si vorrà continuare nel tempo questa magnifica tradizione".Il “Sirio” appartenente agli armatori De Gennaro e Rotondella sarà affiancato dalle barche damigelle, "Marconi I" dell'armatore Cesare Giancaspro ed il motopesca "Everest II" della società De Gennaro & C. Sas.

Il fermo resterà in vigore fino al 2 settembre prossimo. E’ cominciato lunedì scorso lo stop alle attività di pesca a cui dovrà attenersi la marineria locale secondo quanto ha disposto il decreto ministeriale del 18 luglio scorso. I pescherecci resteranno attrac-cati alle banchine del porto per quattro settimane. Ci saranno deroghe speciali per le imbarcazioni che fanno pescatu-rismo e per quelle che adoperano particolari sistemi di pesca.Al termine del fermo biologico per otto settimane successive, fino al 26 ottobre, tutte le unità da pesca, iscritte nel compartimento marittimo di

Molfetta, che effettuano pesca a strascico o volante, dovranno rientrare in porto entro il giovedì anziché il venerdì. Non sono obbligate a rispetta-re questo ulteriore giorno di fermo le imbarcazioni abilitate alla pesca costie-ra entro le sei miglia dalla costa.Le norme che disciplinano il fermo sono riportate nella ordinanza numero 52 del 2008, emanata dalla capitaneria di porto e a firma del comandante del compartimento marittimo, capitano di fregata Antonio Cuocci, e del coman-dante in seconda, capitano di corvetta, Marcello Notaro.Quest’anno, a differenza degli altri anni, a fronte del fermo delle attività di pesca saranno erogati contributi, oltre che per gli equipaggi dei pescherecci anche per gli armatori. Nel caso in cui le due figure coincidano il contributo sarà doppio.

Nel campo della moda ha già sfilato per importanti stilisti posando anche per nume-rosi cataloghi e riviste specializzate. Dalla Diesel a Pignatelli Cerimonia, passando per Ferrè, Fiorucci, Biblos e Gai Mattiolo, la piccola Angelica ha già accumulato tanta esperienza e chissà che un domani non faccia parlare ancora di se lontano dalla sua Molfetta.

Stop alle attività di pesca

Si ritorna in mare il 2 settembre. I pescherecci resteranno attraccati alle banchine del porto per quattro settimane

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Page 16: Il Fatto n. 017

Intorno al mondo con la Puglia nel cuoreHanno fatto tappa a anche a Molfetta i giovani selezionati dal Cnipa Puglia

per imparare la cucina dei loro nonni

Sono tornati in Puglia per riscoprire le loro origini partendo dalla cucina della tradizione locale. Ora sono pronti per esportarla. Si è concluso con una lezione di pasticceria, rigorosamente barese, tenuta dal maestro pasticcere Francesco Lanza, vice presi-

dente dell’associazione cuochi baresi, a Molfetta, il corso di formazione “Accademia dell’enogastronomia pugliese” promosso nell’ambito del piano di interventi finanziato dalla Regione Puglia e dal Cnipa Puglia a favore dei

pugliesi nel mondo.Sei ragazzi di origine pugliese, Adriano, Maria Paula, Flavio, Isabella, Rocco e Francis, nell’ultima lezione in programma hanno imparato a realizzare fruttini in pasta di mandorle, scarcelle, “sospiri” biscegliesi e, su loro richiesta specifica, un tiramisù. Nei giorni precedenti si sono cimentati in antipasti, primi e secondi piatti.I ragazzi, per un mese intero, hanno seguito un corso teorico e pratico, tenuto, per quello che riguarda le lezioni di “cucina pugliese”, dai docenti dell’associazione cuochi baresi, lo chef di cucina, Giuseppe Fumarola, e il maestro pasticcere, France-sco Lanza, e, per gli altri moduli, dai sommelier dell’Ais Puglia, Michele Saverio Mastropierro, Betty Mezzina, oltre che dai docenti Luca D’Aloja, Bene-detto Spagnuolo, Rosario Di Donna, Luigi Perrucci, Vanessa Lorusso, Letizia Valenzano. Sono stati sempre seguiti dal direttore del progetto Gaetano Centenni e dalla tutor Valentina Coletti. Tutti moduli, ad eccezione della lezione di pasticceria, sono stati sviluppati nelle cucine del ralais Corte Altavilla di Conversano. Tutti i ragazzi che hanno preso parte al corso di formazione porteranno la cucina barese nel mondo. Adriano ha vent’anni, vive a Bruxelles in Belgio, sua madre è di Bisceglie; Maria Paula, ne ha ventitré, vive in Argentina, i suoi nonni erano di Castellana Grotte; Flavio, vent’anni, vive in Svizzera, suo padre è barese, è cuoco nel ristorante di famiglia ma voleva saperne di più sulla cucina pugliese; Isabella, ha ventitre anni, vive a san Paolo in Brasile, i suoi nonni erano baresi; Rocco, vent’anni, vive in Venezuela, il suo papà è di Valen-zano; Francis, ha ventitre anni, è figlio di molesi, vive a Houston, Texas. Ha un sogno nel cassetto: aprire un ristorante in cui servire orecchiette baresi a volontà.

In Città16 mercoledì 6 agosto 2008

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Se dici “olio”, dici Marcinase e Goccia di Sole592Invia un sms sull'articolo al 3471136778 inserendo il codice

Comunque vada Molfetta si impone sulle produzioni delle altre città italiane e riesce a spuntarla anche sulle produzioni estere.

Un fatto è certo. L’olio extravergine d’oliva prodotto a Molfetta riesce sempre a distinguersi nelle competi-zioni a livello internazionali, sia che si tratti di olii convenzionali sia che si tratti di olii da agricoltura biologica. A contendersi la leadership Marcinase e Goccia di Sole. Comunque vada Molfetta si impone sulle produzioni delle altre città italiane e riesce a spun-tarla anche sulle produzioni estere.Senza nulla voler togliere agli altri, senza ombra di dubbio, lo scettro del biologico appartiene al Marcinase, prodotto dall’azienda Minervini, menzionato e consigliato anche da riviste specializzate che dettano le tendenze-gusto del momento sulle tavole di tutto il mondo. Il Marcinase, sul mercato del biologico dal 1993, dal 2000 è iscritto anche nella Dop Terra di Bari-Bitonto. Nel 2008, anno ancora in corso, solo per citare alcuni esempi, la guida “L’extravergine 2008”, ha inserito il Marcinase fruttato intenso nella Top 15 dei migliori olii nel mondo; nella categoria fruttato medio il Marcinase è vincitore assoluto del concorso

internazionale Leone d’Oro dei Mastri Oleari; l’intera produzione è stata selezionata dalla Guida agli Extraver-gini di Slow Food; sempre il Marcina-se ha ottenuto 5 Gocce nella guida Ais per il fruttato intenso e per il fruttato medio, 4 Gocce per il fruttato leggero; menzione di merito al concorso Sirena d’Oro di Sorrento, finalista al concorso Ercole Oliario di Spoleto; finalista al concorso Olio Capitale di Trieste; ha ricevuto il Biolkind al concorso internazionale Biol; il Produit Gourmet 2008 al concorso Paris Giourmet; sia il fruttato intenso che il fruttato leggero sono stati selezionati da Der Feinschmecker in Germania dove hanno ricevuto il Certificato di Idoneità alla quinta rassegna nazionale olii monovarietali; con il fruttato leggero si è classificato al secondo posto al concorso Oriolo d’Oro di Gradara, riservato agli oli extravergini di oliva biologici.Il concorso è stato promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino, dal Comune di Pesaro, Assessorato allo Sviluppo economico e Turismo, dalla Camera di Commercio di Pesaro e

Urbino, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, della Regione Marche e dell'Associazione Città dell'Olio. Nell'ambito del concorso, si gareggia-va in due categorie: fruttato leggero e fruttato medio. Nello stesso concorso nella categoria fruttato leggero succes-so della Puglia con l'olio "Goccia di Sole" prodotto dall'Oleificio Coopera-tivo Goccia di Sole di Molfetta. Il riconoscimento consente ai produt-tori di fregiare gli oli premiati con il bollino de L’Orciolo d’Oro. Preceden-

temente, il 22 marzo si sono concluse le selezioni del 6° Concorso oleario Internazionale Sol d'Oro organizzato da Veronafiere nell’ambito del SOL (Salone Internazionale dell’Olio) di Verona riservato agli oli extravergini tipici di alta qualità italiani ed esteri. A contendersi l’edizione 2008, 226 oli provenienti da 15 regioni italiane e 6 Paesi stranieri. La giuria ha valutato e premiato con Diploma di Gran Menzione l’olio extravergine DOP Goccia di Sole per la categoria fruttato leggero.

Page 17: Il Fatto n. 017

Cultura & Spettacoli 17mercoledì 6 agosto 2008

De Gregori canterà per la LILTLʼartista romano protagonista del Sesto Concerto per la Vita.

Dopo i successi nei concerti estivi di Gino Paoli e della straordinaria artista statunitense, Dionne Warwick, Molfetta si appresta ad ospitare venerdì 12 settembre Francesco de Gregori. Il nome del cantautore romano era stato associato al cartellone dell’Estate Molfettese dello scorso anno. Voci risultate successivamente infondate. Quest’anno invece i numerosi estimatori di de Gregori avran-no l’opportunità di “toccare con mano” il variegato stile dell’artista romano, che come ben noto, richiama sia le sonorità rock, sia quelle melodiche, passando talvolta da una musica popolare. Vari e ricchi di significato sono anche i suoi testi, dove l’utilizzo di uno stile metaforico, spesso di non immediata interpretazione, cela significati intensi e aspetti etico-politici, con riferimenti all’attualità e alla storia. L’arrivo di Francesco de Gregori del 12 settembre si accomuna al “Sesto concerto per la Vita”, organizzato dalla Fondazione “Vincenzo Maria Valente” presieduta da Pietro Centrone, a favore della Lega Italiana Lotta ai Tumori. Anche quest’anno l’evento godrà oltre che del patrocinio del Comune di Molfetta e della Provincia di Bari, anche dell’alto patronato del Presidente della Repubblica. Già negli scorsi anni il Concerto per la Vita ha fornito un grosso contributo alla Lega Italiana Lotta ai Tumori, ente benefico presieduto dal professor Francesco Schittulli, che ha più volte ringraziato la Fondazione Valente per il nobile e puntuale contributo offerto alla LILT attraverso l’organizzazione di eventi culturali di un certo livello per la lotta al cancro. “Oggi il 53% degli italiani colpiti da cancro guarisce – aveva ricordato lo scorso anno il prof. Schittulli in occasione del Concerto per la Vita di Paolo Conte - ma saremo in grado di guari-re l’80% mettendo in campo opportune campagne di prevenzione dedicate all'anticipazione diagnostica di rare neoplasie”.Toccherà dunque a de Gregori quest’anno attraverso la sua presenza e i suoi mitici pezzi, onorare un rito “benevolo” che da tempo a Molfetta è divenuto un appuntamento consueto, caratterizzato dalla beneficenza, ma anche dalle più alte espressioni di cultura. Secondo alcune indiscrezioni, Francesco de Gregori dovrebbe trattenersi a Molfetta subito dopo il concerto almeno per qualche ora, durante le quali avrà modo di degustare alcune specialità gastronomiche locali. Il tutto dovreb-be essere affidato all’Associazione Cuochi Baresi, ormai maestra nel curare eventi di un certo spessore. Intanto molti in città sono già interessati all’acquisto dei biglietti che avranno un costo variabile tra i 20 ed i 30 euro, anche se in realtà la prevendita non è ancora iniziata. Certo è che sarà ancora una volta un concerto da tutto esaurito.

Annalisa Nappi: molfettese “marchiata” ArmaniVive e lavora a Roma dove si occupa di grafica pubblicitaria.

Ci siamo ormai abituati a raccontare attraverso le pagine del nostro quindicinale i successi di giovani molfettesi, capaci di trovare fortuna e soddisfazione lontano dal luogo di origine. Questa è anche la storia di Annalisa Nappi, 27enne molfettese, attualmente residente a Roma e impiegata come direttore creativo per la Fremil International Spa, distributrice del marchio di abbigliamento West Scout. Annalisa si occupa al momento dell’immagine istituzionale dell’azienda, dell’immagine dei cataloghi, dei siti web e prodotti simili. Dopo aver frequentato l’Istituto Statale d’Arte a Corato, a soli 19 anni ha dovuto lasciare Molfetta per frequentare una scuola privata di “graphic & web design” a Milano e successiva-mente un master. “A malincuore ho dovuto lasciare la mia città – ci ha raccontato – ma la voglia di affermar-mi in quella che ritengo innanzitutto una passione mi

ha spinto a partire per Milano, dove subito dopo gli studi, ho cominciato a lavorare per un’agenzia pubblicitaria”. Ben presto però la giovane creativa di Molfetta si è trasferita nella capitale. “Essendo nata e cresciuta in una cittadina come Molfetta – ha conti-nuato Annalisa Nappi - un paese del sud, caldo, accogliente, tranquillo e a misura d’uomo, la pioggia e il “grigio” di Milano che affascina tanta gente, a me non suscitava questo effetto. Quindi ho deciso di cercare la mia strada in un’altra città magari avvici-nandomi più al sud… e l’ho trovata in Roma, ricca di storia, dove la gente ti saluta e ti sorride. Roma ha un ritmo di vita che si avvicina di più al mio! Mi sono innamorata dal primo istante di Roma e dei romani ed ho cominciato a cercare lavoro in questa città meravi-gliosa”. Ed è proprio nella “città eterna” che la giova-ne molfettese si è tolta le prime soddisfazioni, in un settore di elevata competizione dove emergere è pressoché difficile, eppure Annalisa non ha certo perso la fiducia, al contrario, con lo spirito di sempre ha partecipato anche ad un concorso bandito niente-meno che da Giorgio Armani, vincendolo. “E’ stata una bella soddisfazione per me vincere il concorso – ha affermato entusiasta - essere il direttore creativo di questa campagna pubblicitaria stampa e incontrare Giorgio Armani. Sono orgogliosa di tutte le mie campagne pubblicitarie, nessuna esclusa, perché adoro il mio lavoro e lo faccio con passione. Vedo tutti i miei lavori nascere nella mia mente, crescere sulla carta o su un foglio bianco sul mio monitor,

migliorare giorno dopo giorno, fino alla loro pubbli-cazione sia su carta che su web. Quello diventa il giorno più bello, paragonabile al giorno della recita scolastica di un figlio che ti fa fare bella figura e ti fa pensare… quello è mio figlio!”. Umile, ma allo stesso tempo ambiziosa, Annalisa non di certo si sente “arrivata”, ma con sacrificio giorno dopo giorno continua a progettare il suo futuro, affidandosi, come ci ha detto, al Signore, alla vicinanza della famiglia e del suo ragazzo Emiliano. “I miei progetti sono tanti, ma il mio sogno è avere un’agenzia pubblicitaria tutta mia, un po’ fuori dalle righe, uno spazio libero che pullula di idee e creatività”. A chi come Annalisa volesse intraprendere questa stessa professione, l’artista molfettese consiglia di “superare all’inizio la paura del “foglio bianco”, essere in continua ricerca, staccare dal lavoro quando si hanno vuoti di creativi-tà” ma, soprattutto ricorda “che questo è un lavoro che costa moltissimi sacrifici ma è anche il lavoro più bello del mondo”. Soddisfatta per i suoi successi, Annalisa Nappi non nasconde quel pizzico di nostal-gia per la sua Molfetta, che continua ad amare: “Di Molfetta mi manca la mia famiglia, l’odore dei panni puliti stesi ai balconi e del ragù di prima mattina per strada, le sedioline con sopra prodotti locali fuori alle porte delle case al piano terra, le feste di paese, le bontà culinarie, il pane, i frutti di mare crudi e il tono di voce un po’ alto tipico dei molfettesi, che mi fa sempre sorridere, perché mi ricorda che sono arrivata a casa”.

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Page 18: Il Fatto n. 017

Offro Lavoro18 mercoledì 6 agosto 2008

OFFRO LAVORO

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Page 19: Il Fatto n. 017

Sport 19mercoledì 23 gennaio 2008

Mancini “conquista” anche la SiciliaNuova impresa del sessan-tatreenne canoista solita-

rio molfettese.

Angelo Mancini, sessantatreenne molfettese, ha compiuto la sua ultima impresa: la circumnavigazione della Sicilia in solitaria a bordo della sua canoa. Partito da Molfetta alcune settimane fa senza alcun clamore di cronaca, ha toccato numerosi proti dell’Isola prima di approdare a Siracu-sa. Mancini ha dichiarato ai cronisti locali che donerà la sua canoa alla locale Lega Navale Italiana per ringra-ziarla dell'accoglienza ricevuta. L'ulti-mo gesto prima del "pensionamento" dal mare e dopo aver di fatto concluso il suo personale Giro d'Italia. Anche se non è escluso che, l'estate prossima,

Antonaci alla guida dellʼASD Pallavolo

Sarà ancora lʼingegnere a ricoprire la carica di presiden-te del sodalizio.

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Anche per quest'anno sarà l'ingegner Antonaci il presidente della Pallavo-lo Molfetta, da poco trasformata in Srl dopo la fusione con la Ragno Volley ed oramai pronta al via in vista del prossimo campionato di B1. "Ci sono tutte le condizioni, anche a breve termine, per fare bene" ha dichiarato il riconfermato presidente. "Si consideri che la società ha una sua forza sin dal suo atto di nascita, essendo una società di capitale. Non è solo un fatto formale perché la pallavolo odierna richiede sacrifici economici importanti, come dimo-

strano le difficoltà incontrate da molte società, anche di livello nazio-nale, praticamente scomparse. Ecco, noi abbiamo giù una solidità notevo-le"."In due o tre anni puntiamo alla promozione in A2 –ha proseguito Antonaci- per quest'anno siamo da playoff". Nel frattempo la Fipav ha pubblicato la composizione del girone C della prossima serie B1. Oltre a Molfetta, ci saranno Volley 2000 Terlizzi, Cabv Bari Volley, Telcom Fasano, Avis Villa Igea Foggia, Città di Squinzano, Metal.ma Galatina, Pallavolo Avelli-no, Sa Italgrafica Marcianise, Hera-clea Gela, Ciesse Volley Brolo, Maroni MM Spoleto, CLT Thissen-krupp Terni, Ostia Volley Club, Globo Sora e Galeno Pallavolo Chieti). Del girone, di cui non fanno parte squadre calabresi né, contraria-mente a quanto “temuto”, sarde, i roster che appaiono più competitivi in cui sembrano quelli di Terlizzi, Bari e Sora.

Serie C con lʼaccento molfetteseAnche Nicolò Calò sbarca nel terzo campionato nazionale di

calcio.

Continua ad infoltirsi la pattuglia di "giacchette nere" molfettesi impegnate nei campionati nazionali di calcio. Il prossimo campionato di Serie C, infatti, vedrà l'esordio di Nicolò Calò.Calò, trentenne bancario molfettese purosangue, scenderà in campo con il ruolo di assistente arbitrale. Dopo un anno di pausa e cinque trascorsi come arbitro in Serie D, Calò ha affrontato e brillantemente superato le prove organiz-zate dall'Associazione Arbitri per selezio-nare i migliori ex arbitri di D da transitare in C con il ruolo di assistente. Con l'arrivo di Calò nel campionato di C e con quello precedente di Grillo, si costituisce una

coppia tutta molfettese, che certamente continuerà a far ben parlare di se sui campi di tutta Italia.

La Federazione Pallavolo ha diramato il calendario del campionato di serie B2 femminile che comincerà il 20 settembre. L’Azzurra Molfetta, allena-ta da Annagrazia Matera (nella foto), dovrà vedersela con Aquila Azzurra Trani, Noi-Turi, Ostuni, Taranto e Tuglie, Montescaglioso, Potenza, Matera, Sarno, Sala Consilina, Scafati, Battipaglia, Salerno, Aversa e Bene-vento.Nel frattempo l’Azzurra Volley, che comincerà la preparazione al campio-nato l’11 agosto, ha centrato un altro importante colpo di mercato: dopo un corteggiamento durato quasi due mesi, la società del presidente Vincenzo Giancaspro ha ottenuto il “si” della centrale abruzzese Paola Di Bucchiani-

co. L’atleta, che nella passata stagione aveva sposato il progetto del Ruvo in serie C, è alta 176 cm, classe '74, vanta una carriera tutta trascorsa sui campi di serie B2 e B1, tra le fila di Lanciano, Montesilvano, Ostuni, Brindisi e Florens Castellana raggiungendo con quest’ultima la promozione in A2. Paola Di Bucchianico si aggiunge alle centrali Nappi, La Forgia e Racanati, quindi per Annagrazia Matera ci sarà l’imbarazzo della scelta. Con l’arrivo di Paola Di Bucchianico possono quindi considerarsi concluse le opera-zioni di mercato dell’Azzurra i cui dirigenti hanno deciso di rinunciare alla partecipazione alla Coppa Italia di B2 per concentrare tutte le attenzioni sul campionato.

possa tentare la circumnavigazione della Sardegna. Nelle parole di Manci-ni non è però mancata l’amarezza nei confronti dell’amministrazione comu-nale di Molfetta che nonostante tante promesse non ha in alcun modo soste-nuto la sua ultima impresa.

Di Bucchianico ultimo colpo dell A̓zzurra

Con la centrale abruzzese può considerarsi definitiva-mente concluso il mercato.

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Per la Virtus esordio stagionale a Latina

Successo di pubblico e risultati per il Memorial “Abbattista”

La Lega Pallacanestro ha varato il calendario. Parti-ta la campagna abbonamenti e confermata la partecipa-

zione ai tornei di Santeramo e Bari.

La manifestazione svoltasi in notturna sugli impianti del “Paolo Poli”, organizzata dallʼAssociazione Spor-tiva Olimpia Club.

La Virtus Molfetta disputerà la prima gara del prossimo campionato sul parquet del Latina nell'anticipo di sabato 4 ottobre. La prima in casa sarà invece la domenica successiva quando sul parquet del "Poli" arriverà il Barcellona dell'ex Andrea Capita-nelli. Per il derby di andata contro l'Ostuni (che si disputerà nella città bianca), bisognerà invece attendere il 16 novembre. La stagione regolare avrà termine il 5 aprile. Nel frattempo la società ha dato il via alla campagna abbonamenti. Tutti i titolari di abbo-namento avranno diritto ad un posto numerato ed assegnato. Il costo della tessera, che consentirà l'ingresso anche nella giornata Pro Virtus ed alle eventuali gare play off o play out, sarà di 150 euro, per le donne è prevista una "tessera rosa" al costo di 120 euro. I ragazzi dai 15 ai 18 anni pagheranno 60 euro mentre quelli dai 6 ai 14 anni 50 euro. Prevista anche la promozione "famiglie": i genitori che si abboneranno, potranno fare abbo-

nare i loro figli indipendentemente dall'età a prezzi vantaggiosi. Infatti il primo figlio pagherà l'abbonamento 70 euro, dal secondo figlio in poi l'abbonamento costerà 50 euro. I tagliandi singoli di accesso costeran-no 10 euro. I ridotti 7 euro per i ragaz-zi dai 15 ai 18 anni e 5 euro per i ragazzi dai 6 ai 14 anni. Infine, in attesa del via della prepara-zione estiva con l'appuntamento fissa-to al 18 agosto, la Virtus ha conferma-to la sua presenza a due importanti appuntamenti pre campionato organizzati a Santeramo e Bari. Si comincerà il 6 e 7 settembre con il Memorial "dott. Orlando Leone", organizzato a Santeramo ed al quale prenderanno parte oltre alla Virtus Molfetta anche l'Ostuni, il Potenza ed il Matera. Poi il 27 e 28 settembre spazio al Trofeo "Patella", organizza-to dal Cus Bari sul proprio parquet ed al quale prenderanno parte il Cus neo promosso in B Dilettanti, il Ruvo di Puglia ed il Matera.

Ancora una volta l’Associazione Sportiva Olimpia Club, benemerita società molfettese di atletica leggera, nel mantenere fede a un tradizionale appuntamento, ha centrato l’obiettivo

nell’organizzazione del Meeting Nazionale Assoluto di Atletica Leggera su Pista Maschile e Femminile valido per il 16° Memorial “Sofia Abbattista”, svoltosi giovedì 24 luglio 2008.

Il grande richiamo della notturna, ha portato sulla pista e sulle pedane del glorioso stadio comunale “Paolo Poli” oltre 300 partecipanti provenienti da tutte le regioni che si sono confrontati, in un clima di sana e leale competizio-ne sportiva, per aggiudicarsi la vittoria in una delle quaranta specialità tecni-che del programma della manifestazio-ne.E’ stato un susseguirsi di emozioni e di spettacolo rivenienti dagli ottimi risultati fatti registrare dagli atleti che, fortemente motivati nel migliorare le prestazioni personali, hanno dato vita a delle gare dall’ottimo contenuto tecni-co che hanno entusiasmato il numero-sissimo e competente pubblico di sportivi ed appassionati presente sugli spalti, decretando così l’ennesimo successo del Memorial.Tra le prestazioni di assoluto valore tecnico da sottolineare i 68,36 metri nel giavellotto maschile di Alamnio Romano delle Fiamme Gialle Ostia che ha superato Marcello de Cesare dell’Aden Exprivia Molfetta fermo a 63,65 metri; i 17’28”47 nei 5000 metri donne di Touria Samiri dell’Atletica Gran Sasso Teramo; i 51”63 nei 400 metri di Gianluca Mastrapasqua della

Scotellaro Matera; i 7,01 metri nel lungo di Alessandro Altamura dell’Aden Exprivia Molfetta; i 4’46”31 nei 1500 metri di Veronica Inglese dell’Atletica Gran Sasso Teramo. Doppietta degli atleti pugliesi nella marcia 5 km maschile e femminile. Entrati ormai stabilmente di diritto nella squadra azzurra giovanile, ancora una volta hanno dato prova della loro superiorità Vito di Bari (nella foto) del Cus Bari e Antonella Palmisano della Don Milani Mottola che si sono impo-sti rispettivamente con l’ottimo tempo di 20’38”81 e di 23’39”88. Anche nel settore giovanile la Puglia continua ad esprimere degli ottimi talenti tra i quali merita una particolare citazione il giovanissimo Salvatore Acquaviva dell’Atletica Belvedere Andria che si è aggiudicato sia il peso con 14,80 metri che il disco con 42,76 metri, nonché Sofia Romano della Italgest Salento Atletica Matino nel triplo con la misura di 11,91 metri. Va dato ampio merito ai dirigenti dell’Olimpia Club che grazie al loro continuo impegno e ai tanti sacrifici che affrontano, riescono a portare nella nostra Molfetta manifestazioni di così alto livello.

Nel giro di pochi anni aveva meritato l’appellativo simpatico di “Ferguson biancorosso”. Riccardo di Giovanni (nella foto) è stato certamente l’anima e l’artefice di un piccolo grande miracolo sportivo: portare in cima al modo pallo-naro pugliese una squadra, la Molfetta Calcio, composta di operai e capace di centrare prima una semifinale play off (persa immeritatamente di fronte al

Cerignola) e poi una altrettanto miraco-losa, seppure inutile, salvezza ai play out (sempre contro il Cerignola). Prima ancora il buon “baffone” aveva segnato sul suo palmares una finale di Coppa Italia di Eccellenza alla guida del San Paolo Bari che aveva consentito alla squadra del “quartiere” il salto nel campionato nazionale di Serie D. Oggi di Giovanni saluta Molfetta, con tanto sconforto nel cuore come ha confi-dato al nostro cronista, per sedersi sulla prestigiosa panchina del Locorotondo, squadra negli ultimi anni capace di ben figurare nel massimo campionato regio-nale e che oggi chiede al mister (per ora unico molfettese ad allenare in Eccel-lenza) un’altra stagione nella parte medio alta della graduatoria. Una richie-sta che di Giovanni è pronto ad esaudire e per farlo ha portato con sé in Valle d’Itria i “molfettesi” di Bari, Baldassar-re, Luciani, Lobascio, Campanella e Paparella. Per un altro campionato condito da duro lavoro e tanta passione.

Di Giovanni alla guida del Locorotondo

Dopo lʼintensa esperienza molfettese, il mister chiamato alla guida di una società ambiziosa.

Sport20 mercoledì 6 agosto 2008

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Rubrica 21mercoledì 6 agosto 2008

Il nome che inizia per S appartiene ad una persona solitamente ingenua, nella quale prevale l'istinto e l' estro, si presenta dunque una persona molto

passionale e a volte possessiva.Proprio per queste sue caratteristiche, il suo percorso lavorativo potrebbe essere segnato da alcune discussioni e contrasti, che però affronta sempre con molta onestà grazie alla solidità morale che la contraddistingue.

Il nome che inizia per F appartiene ad una persona che ama l'armonia in tutto ciò che la circonda, ha una fortissima personalità che gli permette, spesso,

di imporsi e farsi notare con gran facilità. Oltre ad avere fortemente sviluppato il senso dell'intuito, ha un altra virtù, la fedeltà nell'amicizia e nell'amore.

L Il nome che inizia per L appartiene ad una persona con grandi capacità letterarie, che ama comunicare con gli altri e trasmettere tutte le sue sensa-

zioni. Detesta qualsiasi forma di imposizione e limitazione tanto fisica quanto mentale.

Il nome che inizia per O appartiene ad una persona dotata di grande autocontrollo ed estremamente ambiziosa ma sempre ligia alle

regole che rispetta fino in fondo. Nei suoi pensieri al primo posto ci sono sempre e solo le persone che ama.

Il nome che inizia per V appartiene ad una persona molto che ama lavorare in compagnia, esigente nel lavoro, con gli altri ma anche e soprattutto con sé

stessa, riesce non solo a pensare ma anche a fare le cose in grande. Nonostante abbia una certa capacità nell'affrontare le difficoltà, risulta, almeno inizialmente, abbastanza impressionabile.

Il nome che inizia con la R appartiene ad una persona con spiccate doti di comando, con tutte le qualità necessa-rie per poter mirare e raggiungere alti

livelli in ambito lavorativo. E' una persona sensibile che tende ad amareggiarsi talvolta senza un ben precisa ragione.

E Il nome che inizia per E appartiene ad una persona con una grande apertura mentale che gli permette di adattarsi a qualunque situazione,

inoltre suscita un certo fascino attraverso i suoi discorsi e la sua gestualità.

Il nome che inizia per A appartiene a chi è creativo, ha sempre idee originali ed ama

molto la natura. Persona sufficientemente concreta, pronta a superare ogni ostacolo con fermezza e caparbietà.

Il nome che inizia per B appartiene ad una persona che pur essen-do timida e pacata, a

volte troppo, riesce quasi sempre a realizzare i suoi desideri. Talvolta è pigra e si chiude in se stessa ma ha un forte bisogno di sentirsi amata.

Il nome che inizia per C appartiene ad una persona molto ambizio-sa che, però, nasconde

anche una certa insicurezza. Persona riservata, creativa, con un'eccezionale attitudine alla sintesi ed un profondo sentimen-to di amicizia e sincerità verso chi stima.

Il nome che inizia per D appartiene ad una persona contraddistinta per una quasi prover-

biale pazienza ed una forte volontà di riuscire a risolvere, con efficienza, ogni problema. E' una persona molto organizzata che pare abbia un vero e proprio pollice verde.

Quando la prima lettera con la quale inizia il nome è una vocale significa che la persona in questione è forte-mente combattuta tra la testa e il

cuore.Il nome che inizia con I appartiene ad una perso-na estremamente romantica, forse poco pratica ed eccessivamente riflessiva, ma che ha le quali-tà necessarie per poter essere un ottimo insegnante.

Il nome che inizia per N appartiene ad una persona riflessiva che senza farsi notare riesce, piano piano, ad arriva-re dove vuole perché ha una pazienza

non comune. Non disdegna la conoscenza per tutto ciò che riguarda le arti magiche.

Il nome che inizia per U appartiene ad una persona molto socievole e abba-stanza abitudinaria, che ama essere adulata e corteggiate.E' una persona

sostanzialmente prudente, che spesso si trova a dover decidere tra materialismo ed idealismo.

Il nome che inizia per T appartiene ad una persona il più delle volte baciata dalla dea Fortuna, soprattutto per quanto riguarda le amicizie e gli amori

che ha incontrato o incontrerà. E' una persona molto calma, tanto calma da sembrare addirittura lenta in tutto quel che fa, tende ad avere poca fiducia nelle sue capacità che invece sono supportate da una buona dose di saggezza.

Il nome che inizia per G appartiene ad una persona perspicace ed ostinata, che talvolta tende a rimuginare il passato e che per questo può chiudersi

in se stessa.Ama la cultura nei suoi diversi aspetti ed il lavoro che le da spesso molte soddisfazioni.

Il nome che inizia per M appartiene ad una persona ottimista e sorridente, che vive la vita in tutti i suoi momenti facendo dell'Amore la

sua linfa vitale. E' una persona tradizionale in grado di adattarsi alle più disparate situazioni.

Il nome che inizia con la P appartiene ad una persona molto indipendente e padrona di sé ma la cui praticità nell'affrontare la vita potrebbe essere

ostacolata dalla sensibilità e talvolta insicurezza che cerca di nascondere il più delle volte isolan-dosi. Sa perfettamente discernere la serietà dalla frivolezza e per questo riesce a prenderla con filosofia, grazie anche ad una certa solidità interiore.

Il nome che inizia con la Z appartiene ad una persona molto intuitiva, che ama mettersi alla prova a volte unica-mente per il mero piacere di vincere.

Dedita alla famiglia e alla casa, sembra orienta-ta verso tutto ciò che ha a che fare con l'occulti-smo.

Page 22: Il Fatto n. 017

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Rubriche22 mercoledì 6 agosto 2008

DIFFICILE

S U D O K UFACILE

SO

LUZIO

NI n

° 16

Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 "sottogriglie", chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero.

Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni.Fonte:(it.wikipedia.org)

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TUBETTINI ALLE COZZEIngredienti per 6 persone

Tubettini gr.500Cozze gr.1000Pomodorino a filo o pachino gr.300Olio extravergine dʼoliva gr.100Vino bianco secco ½ bicchiereAglio 1 spicchioSalePepe

Procedimento:

pulire e lavare bene le cozze eliminando il bisso, aprirle e recuperare il frutto e la loro acqua. In una padella versate l’olio extravergine d’oliva, fatelo riscaldare e aggiungete lo spicchio d’aglio intero lasciandolo rosolare, unite le cozze e la loro acqua in precedenza filtrata, bagnante con il vino bianco fatelo evaporare e unite i pomodorini lavati e divisi in due, fate cuocere il tutto per 10 minuti.

A parte cuocete in abbondante acqua salata i tubettini, appena cotti scolateli e versateli nella padella dove avete preparato il condimento, salate e pepate a piaci-mento continuando la cottura per qualche minuto. Servite il tutto con prezzemolo tritato e olio extravergine d’oliva.

NOTA: è un piatto tipico della cucina barese, preparato principalmente nel periodo estivo nelle zone che si affacciano lungo la costa della provincia,si racco-manda l’utilizzo di ingredienti freschissimi per ottenere un ottimo gusto e profumo

IL FATTOQuindicinale gratuito di informa-zione

EDITOREActiva Srlcon unico socio

PRESIDENTEGiulio Cosentino

DIRETTORE RESPONSABILECorrado Germinario

Registrato presso ilTribunale di Traniaut. del 19 ottobre 2007n. 17/07

REDAZIONEVia degli Antichi Pastifici,Zona Artigianale A/[email protected]

PROGETTO GRAFICO & IMPAG.Vincenzo de Pinto

STAMPATipografia Sedit SrlServizi EditorialiVia delle Orchidee 1Modugno

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Rubriche 23

La vostra principale occupazione non vi soddisfa proprio ma non è questo il momento per pensare ai cambiamenti. Godetevi l’estate fino in fondo per affrontare poi le decisioni più importanti in seguito. Con l’arrivo dell’autunno tutto sembrerà più chiaro.

C’è fermento attorno a voi in tutti i campi e da ogni punto di vista. Approfittatene e lasciatevi travolgere dagli eventi senza opporre resistenza. Vi farà bene mettere da parte la razionalità. Fuochi d’artificio per chi è alla ricerca di un partner e di nuove avventure.

Nuovi incontri e storie intriganti all’orizzonte. Vi aspetta un agosto molto caldo in tutti i sensi. Ritrov-erete anche la complicità perduta con il partner. Serate all’insegna del buon umore e del divertimento. Meglio di così.

E’ da un po’ che avete fame di coccole. Allora perché non prendete l’iniziativa e cominciate a concedervi un po’ di più. La risposta dall’altra parte magari non sarà immediata ma arriverà e riuscirà a saziare i vostri appetiti.

Non dovete fare altro che aspettare e cogliere al volo le opportunità che vi si presenteranno, non poche per la verità. Mantenete i piedi per terra, qualche vostro eccesso potrebbe ferire una persona che vi sta molto a cuore.

C’è una questione in sospeso che non può più aspettare. Affrontate l’argomento e mettete fine ad una situazione che si trascina da tempo e che si trascina rancori inutili quanto ingiustificati. Dopo vi sentirete meglio, sicuramente più sereni.

Avete una energia superiore alla media ma non inesauribile. Nelle prossime settimane ci saranno cambiamenti radicali che potrebbero addirittura modificare il normale corso delle cose. Non vi lasciate cogliere impreparati. Ponderate bene le scelte.

Per carattere e per scelta non ammettete imposizioni e limitazioni di qualsiasi genere. Ogni tanto però bisogna fare uno strappo alla regola non fosse altro per rompere con la routine. Le occasioni di divertimento non mancheranno. Coglietele.

Mettete da parte la gelosia non fa bene al vostro umore e non fa bene al vostro rapporto. Per il resto tutto è ok. Nei limite del possibile provate a dedicare un po’ più di tempo ai vostri familiari, Nelle ultime settimane li avete trascurati.

Gli ostacoli si possono aggirare non è necessario abbatterli sempre e comunque. Imparate a farlo anche voi. Vi aiuterà a raggiungere l’equilibrio interiore che negli ultimi mesi avete perso. Provate a ritagli-arvi uno spazio tutto per voi.

Le pratiche di meditazione non fanno proprio per voi anche se, in alterna-tiva, potreste riflettere un istante in più prima di assumere decisioni impor-tanti. Adesso siete alla ricerca di un’avventura estiva. Bene, ma non vi lamentate poi delle conseguenze.

Nei rapporti di coppia c’è caos per questo occorre pazienza. Riuscirete nell’impresa ma con un certo impegno. Nelle prossime settimane incontrerete gente nuova che vi consentirà di allargare i vostri orizzonti e di fare chiarezza nella vostra mente.

mercoledì 6 agosto 2008

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