57

Il campo di concentramento di Fossoli

Il nostro gruppo ha lavorato sul Campo di concentramento di Fossoli. Leggendo documenti e guardando immagini e mappe abbiamo appreso molte cose. Il campo di Fossoli viene istituito dagli italiani nel maggio 1942 come campo per prigionieri di guerra inglesi. Dopo l’8 settembre del 1943 viene occupato dai tedeschi attratti dalle sue strutture in muratura di recente costruzione e dalla posizione geografica che fa di Fossoli un punto strategico sulla strada ferroviaria che porta al nord, verso i campi della morte. Nel mese di dicembre 1943 il campo diventa Campo di concentramento, dove venivano rinchiusi gli ebrei che si trovavano in Italia in quel momento. Gli ebrei vengono sistemati nel Campo Nuovo. Successivamente agli ebrei, incominciano ad affluire anche i politici e civili di nazionalità straniera specialmente dall’Italia centrale e meridionale.

58

CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI FOSSOLI DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE

59

Scheda compilata da : Arianna Capitanio, Veronica Cattelani, Denia Goldoni, Riccardo Pignatti, Giordano Santini. Collocazione archivistica • Archivio: Storico Comunale di Carpi • Fondo o raccolta: 1949, cat. 15, fasc. 7, “Campo di concentramento di Fossoli” • Numero di volume o filza: busta 3/3

Tipo di documento: foto

Analisi del contenuto Data:1942 Autore: fotografo anonimo Argomento: campo di concentramento Scopo di chi lo scrive: mostrare il campo Informazioni ricavate: FOTO 1 Dal campo di prigionia non si scappava, i prigionieri inglesi vivevano in tende. FOTO 2 Campo di concentramento:i deportati non erano più solo inglesi ma anche ebrei, non vivevano più in tende ma in baracche.

Considerazioni conclusive Nel campo di tende si nota che i prigionieri sembravano più liberi di muoversi; alcuni erano sdraiati per terra altri parlano tra di loro. Invece nel campo in muratura, i prigionieri sembrano dover rispettare una disciplina più rigida, non si vede quasi nessuno in giro per il campo. Ricavare informazioni attraverso foto è stato più difficile che ricavarle su documenti scritti, perché noi dovevamo interpretare ciò che la foto ci voleva comunicare.

60

MAPPA DEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI FOSSOLI DISEGNATA DA BELGIOJOSO

Scheda compilata da: Arianna Capitanio, Riccardo Pignatti, Santini Giordano, Denia Goldoni, Veronica Cattelani. Collocazione archivistica • Archivio: Storico Comunale di Carpi • Fondo o raccolta: 1949, cat. 15, fasc. 7, “Campo di concentramento di Fossoli” • Numero di volume o filza: busta 2/3

Tipo di documento: mappa

Analisi del contenuto Autore: Ludovico Barbiano di Belgiojoso Argomento: Campo di concentramento di Fossoli - Struttura delle baracche e distribuzione degli spazi

61

Scopo di chi lo scrive: fare vedere come era fatto il Campo

Informazioni ricavate Abbiamo scoperto come erano distribuite le baracche e i servizi nel campo di Fossoli e il loro numero. Era presente un’infermeria quindi c’era un medico. Dormivano al campo oltre alla truppa anche gli ufficiali perché ci sono baracche a loro disposizione.

TESTIMONIANZA DI UN SOPRAVVISSUTO: NEDO FIANO

Titolo del documento: Il coraggio di vivere

Scheda compilata da: Arianna Capitanio, Veronica Cattelani, Denia Goldoni, Riccardo Pignatti, Giordano Santini.

Analisi del contenuto Autore: Nedo Fiano Argomento: condizioni di vita nel Campo di Fossoli Scopo di chi lo scrive: testimoniare quello che lui ha vissuto

Informazioni ricavate Il narratore dice che sono stati trasferiti da un carcere al campo di Fossoli e si rende conto che ora sono sotto il controllo degli S.S. Descrive il trattamento riservato ai prigionieri appena arrivati: la consegna di valori e documenti, la registrazione dei dati e l’assegnazione della baracca dove avrebbero alloggiato. La dimensione era ancora umana, le condizioni di vita erano tollerabili e le famiglie vivevano nella stessa baracca.

Considerazioni conclusive Ci ha colpito che i nuclei familiari erano mantenuti all’interno delle baracche dove erano state ricavate delle stanze. Abbiamo avuto difficoltà ad analizzare questo documento però, alla fine abbiamo ricavato le informazioni che cercavamo.

62

ISPEZIONE AL CAMPO DI CONCENTRAMENTO

Scheda compilata da: Denia Goldoni, Veronica Cattelani, Arianna Capitanio, Riccardo Pignatti, Giordano Santini Collocazione archivistica • Archivio: Storico Comunale di Carpi • Fondo o raccolta: 1949, cat. 15, fasc. 7, “Campo di concentramento di Fossoli” • Numero di volume o filza: busta 3/3

Tipo di documento: battuto a macchina

Analisi del contenuto Data :1946, 3 luglio Autore: ufficiale sanitario Argomento: campo profughi Scopo di chi lo scrive: nel campo di concentramento per profughi di Fossoli c’è bisogno di un medico

Informazioni ricavate Nel campo di concentramento per profughi c’era carenza di materiale da medicazione e di medicinali. Abbiamo scoperto che nel campo di Fossoli non c’erano sufficienti medicine e serviva un medico perché si potevano diffondere malattie. L’ufficiale sanitario dopo una visita decide che è necessaria la supervisione di un medico perché si possono diffondere epidemie.

63

NOMADELFIA

Scheda compilata da: Cattelani Veronica, Santini Giordano, Pignatti Riccardo, Denia Goldoni, Arianna Capitanio Collocazione archivistica • Archivio: Storico Comunale di Carpi • Fondo o raccolta: 1949, cat.15, cl. 7, fasc. 5, “Il campo di concentramento di Fossoli” • Numero di volume o filza: busta 1/3 (in copia)

Tipo di documento: mappa

Analisi del contenuto Data :1949 Autore: anonimo Argomento: progetto di modifica degli spazi del Campo di concentramento per trasformarlo in Nomadelfia Scopo di chi lo scrive: dare un idea della disposizione degli spazi. Informazioni ricavate Nel campo più recente notiamo di diverso che la cartina è stata disegnata molto meglio, con qualche cambiamento: dove prima si faceva l’appello, è stato diviso in vie con al centro una piazzetta ed abbellito. Le case, edifici e scuole sono state modificate, ingrandite e anch’esse abbellite, ristrutturate. Più tardi, è stata concessa più libertà ed infatti è stato dato il permesso di costruire un campo sportivo.

Successivamente sono stati realizzati dei giardini. È stato anche costruito un campo ricreativo di bocce. Hanno anche costruito dei nuovi edifici tipo: cinema, bar di ritrovo, scuola di musica, lavanderia…

64

IL VILLAGGIO SAN MARCO

Scheda compilata da: Veronica Cattelani, Denia Goldoni, Arianna Capitanio, Riccardo Pignatti, Giordano Santini. Collocazione archivistica: • Archivio: Centro documentazione e ricerca Etnografica Carpi.

65

Tipo di documento: Fotografia.

Analisi del contenuto Autore: non specificato. Argomento: il Villaggio San Marco

Informazioni ricavate: 1^foto Notiamo che nelle prima foto a scuola avevano tutte le stesse divise: i maschi con i pantaloni, le femmine con la gonna, ma comunque degli stessi colori. Non avevano i banchi, ma scrivevano con i quaderni sopra le ginocchia. Avevano una sola insegnante per tutte le materie e la lavagna era mobile, con i piedistalli. Invece dei neon avevano un solo lampadario e sulle finestre avevano le tende; non c’erano le tapparelle. La classe era formata da non più di quindici alunni rispetto ad oggi le cose sono molto cambiate. 2^ foto: notiamo che nella seconda foto, ci sono diverse baracche: case d’abitazione, magazzini, pollai, scuole.

66

Fossoli era di proprietà di un monastero bresciano. Un documento del 916 attesta che la Badessa Berta diede in affitto le terre chiamate Corte a un certo Triumperto.

Vinceslao, re dei Romani, nel 1389 donò il territorio di Novi, Fossoli, Gorgadello, San Marino ai Signori Pio, per la fedeltà dimostrata.

Delle Grida del 1722 stabilivano che non si poteva far pascolare gli animali nei prati di Fossoli, Cortile e San Marino in certi periodi. Chi lo faceva veniva multato pesantemente.

Prima, per raggiungere Novi si utilizzava una strada chiamata via Ducale. La strada statale è stata costruita più in alto, rispetto al terreno circostante.

Nel 1389 Fossoli è stata donata ai Pio, la famiglia che governava a Carpi?

Nel 1722 non si poteva pascolare il bestiame nei prati?

La strada SS Romana Nord è stata costruita nel 1781?

Leggendo la mappa antica abbiamo notato che il paese era diviso in tre zone: i prati di Fossoli, la Corte e il Borgo.

Analizzando il censimento del 1763, dove sono riportati anche i dati sul lavoro della popolazione, abbiamo visto che i Fossolesi erano per la maggior parte mezzadri, terzadri o cameranti. Abbiamo trovato anche qualche casaro e qualche muratore. Pensate: viene citato anche un servo!

Il territorio tra Carpi e Novi era diviso in quattro vallate: la valle di Novi, di San Marino, di Rovereto e di Fossoli. Nella valle di Fossoli si contavano solo diciotto case. Evidentemente questo territorio non era molto ospitale.

Fossoli nella mappa del 1764 era divisa in tre zone?

I Fossolesi nel 1763 erano quasi tutti mezzadri o cameranti?

Nella valle di Fossoli, nel 1852 c’erano solo 18 case?

Prima della bonifica nel 1925, le piogge e le inondazioni dei fiumi allagavano le zone vallive intorno a Fossoli e ad altri paesi della Bassa. Perciò era difficile spostarsi, ci si muoveva solo in barca o a cavallo ed era impossibile coltivare la terra.

Su un documento di Luce abbiamo letto che i dottori, nel 1905 raggiungevano i malati più gravi anche in barca; i malati meno gravi spesso non venivano visitati, guarivano da soli. Fino al 1930 si poteva anche morire per malattie come il morbillo o una semplice tosse. Le malattie erano molto diffuse, ma le cure erano poche.

Secondo quanto abbiamo letto l’igiene era molto scarsa, nei periodi estivi ci si lavava nei fossi e veniva utilizzata l’acqua dei canali anche per lavare i panni e i piatti.

In un articolo del 1900 del settimanale Luce viene ribadita l’obbligatorietà dell’istruzione e la necessità di aumentare il numero dei maestri, se possibile uomini perché ritenuti più capaci nella gestione delle classi maschili.

Fino la 1925 la valle intorno a Fossoli era coperta dall’acqua anche per nove mesi all’anno?

I dottori curavano solo le persone più gravi, perché era difficile raggiungere le case?

Ci si lavava nel fosso?

Nella scuola di Fossoli c’erano due maestre e 150 alunni?

L’inchiostro, nel campo di concentramento di Fossoli, si faceva con la

57

I prigionieri del Campo per scrivere le lettere avevano escogitato questo sistema perché ovviamente l’inchiostro era un lusso a loro non concesso.

Secondo il documento che abbiamo letto era stata deliberata la costruzione della scuola e per la fornitura di arredi erano stati spesi circa 20.000 lire.

Negli anni trenta e quaranta, le donne per lavorare si spostavano persino in Piemonte e chi aveva figli li affidava alle donne che rimanevano in paese, o perché troppo anziane o perché avevano bimbi molto piccoli.

In un documento del Comune di Carpi si è

deliberato l’allacciamento telefonico da Carpi con Fossoli, in un posto telefonico pubblico, usato soprattutto per le emergenze.

La scuola costruita nella corte di Gruppo nel 1933 è costata 215.000 lire?

Il primo telefono a Fossoli è arrivato a Fossoli nel 1937?

I figli delle mondine venivano accuditi dalle donne del paese che non andavano in Piemonte?

57

Elenco alunni classe VA 1. Aguzzoli Daniela 2. Arshad Awais 3. Bellei Francesco 4. Bertani Margherita 5. Bisi Valentina 6. Casari Eleonora 7. Cattani Enrico 8. Coppi Vanessa 9. Di Donato Elena 10. Gallucci Stefania 11. Govi Giulia 12. Latta Lorenza 13. Lodo Andrea 14. Malavasi Samuele 15. Malvezzi Davide 16. Mascioli Diego 17. Ricchetti Giulia 18. Scimeca Anna 19. Storchi Giacomo 20. Venosa Giorgia 21. Verderi Matteo

Elenco Alunni VB 1. Amato Alessandro 2. Bequiraj Lorella 3. Bernini Manuel 4. Capitanio Arianna 5. Carretti Irene 6. Carretti Valentina 7. Cattelani Veronica 8. De Vito Giada 9. El Natour Yassmin 10. Goldoni Denia 11. Imbimbo Sara 12. Mambrini Luca 13. Mantovani Andrea 14. Montagnini Gabriele 15. Pagiusco Eleonora 16. Pignatti Riccardo 17. Romano Cecilia 18. Sanguedolce Valentina 19. Santini Giallanza Giordano 20. Vitale Gianmarco 21. Zini Simone

57

FONTI BIBLIOGRAFICHE NATALE MARRI, Memorie storiche critico-toppograffiche della città di Carpi…, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, 2002 LUCIANA NORA, Terre pregiate terre bonificate grandi produzioni, Carpi 2004 NUNZIA MANICARDI (a cura di), Il coro delle mondine - immagini e canti dalle risaie padane, Modena 1998 NEDO FIANO, Il coraggio di vivere, Monti 2003 FONTI ARCHIVISTICHE Archivio Storico Comunale di Carpi, Archivio Guaitoli

Archivio Storico Comunale di Carpi, Archivio Pio

Archivio Storico Comunale di Carpi, 1949, cat. 15, cl. 7, fasc 5, il Campo di

concentramento di Fossoli

Archivio Ufficio Tecnico Comune di Carpi

Archivio Scuola Primaria “L. Gasparotto”

Archivio parrocchiale di Fossoli

Archivio Franco Salvaterra

Centro documentazione e ricerca etnografica di Carpi