I falò di San Giovanni

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Cena a tema propiziatoria del solstizio d'estate Sin dai tempi più remoti il cambio di direzione che il sole compie, tra il 21 e il 22 giugno, è visto come un momento particolare e magico. Questo giorno, detto solstizio d'estate, è il primo giorno di una nuova stagione; nella notte tra il 23 e il 24 giugno si usa bruciare le vecchie erbe nei falò e andare alla raccolta delle nuove oltre che mettere in atto diversi tipi di pratiche per conoscere il futuro perchè, come dice il detto, " San Giovanni non vuole inganni".

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I falò di San Giovanni solstizio d'estate

SABATO 26 GIUGNO 2010

menu:

Aperitivo della casa

Insalatina di coniglio con aceto balsamico e ribes

Lumache e rane fritte su crema di fave

(in alternativa "Tartrà su crema di fave")

Carbonara di tajarin con asparagi

Cosciotto di maiale ai profumi dell'orto

con patata al cartoccio e burro d'alpeggio

Tartufo alle fragole con coulisse ai lamponi

e gelato menta e cioccolato

Caffè con piccola pasticceria

Vini a scelta dalla cantina Massucco Roero Arneis, Favorita, Dolcetto, Barbera d'Alba , Nebbiolo d’Alba e Roero

! 40,00 (bevande incluse)

Durante la serata verranno accesi i falò di San Giovanni nelle vigne

Ristorante “le vigne e i falò”via Serra 21/d – fraz. S.Giuseppe 12050 Castagnito (CN)

tel. 0173/212697 – cell.331/3565807www.levi gneeifalo.com – [email protected]

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"San Giovanni non vuole inganni"

Nella notte del solstizio d'estate si usa bruciare le vecchie

erbe nei falò e andare alla raccolta delle nuove oltre che

mettere in atto diversi tipi di pratiche per conoscere il futuro.

Questo giorno, detto solstizio d'estate, è il primo giorno di

una nuova stagione e in magia è associato alla festa di San

Giovanni Battista, 24 giugno, giorno della sua nascita sei mesi

prima del Cristo ( da quanto affermato dalla chiesa ) perché in

questo breve ma intenso arco di tempo, tutte le piante e le

erbe sulla terra vengono influenzate con particolare forza e

potere.

Il fuoco è considerato purificatore come la rugiada. E' bene

augurale saltare sul fuoco avendo ben chiare le cose che

vorremmo veder cambiare nella nostra vita. Più intenso e puro

sarà il desiderio espresso mentalmente al momento del salto

e più esso avrà ottime possibilità di realizzarsi.

Sotto il guanciale vengono messe le "erbe di San

Giovanni", legate in mazzetto in numero di nove compreso

l'iperico, per avere dei sogni premonitori.

Il giorno di San Giovanni se si compera l'aglio si avrà un anno

prospero.

Si mangiano le cosiddette " lumache di San Giovanni " con tutte le corna che assumono il significato di discordie e

preoccupazioni.

Mangiarle significa distruggerle le avversità.

Portare l'iperico all'occhiello nella notte della festa, protegge

dalle streghe.