Quadrimestrale della Federazione Italiana Cronometristi - anno 65° - Luglio 2010S

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Ficr e Federazioneciclistica,collaborazione semprepiù stretta

Ficr e Federazioneciclistica,collaborazione semprepiù stretta

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ABACO SERVIZI ABBOTT DIVISIONE DIAGNOSTICI ACCADEMIA DI SANTA CECILIA ACEA ACI ADN KRONOS AEFFE AERONAUTICAMILITARE ITALIANA AEROPORTI DI ROMA AGENZIA GIORNALISTICA ITALIA AGIP PETROLI ALENIA ALEXANDER MCQUEEN ALITALIAANGELINI API ANONIMA PETROLI ITALIANA API SOI AREA ARMANDO TESTA ART ATTACK ADVERTISING ARTIGIANCASSA ARNOLDOMONDADORI EDITORE ASSITALIA ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER ASSOCIAZIONE VIACONDOTTI ASSORETI AS ROMA ATAC AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA BANCA AKROS BANCA DI ROMA BANCO DI SICILIABARABINO & PARTNERS BARD BIPOP CARIRE BLUNAUTA BNL GRUPPO BNP PARIBAS BOEHRINGER INGELHEIM ITALIA BONELLIEREDE PAPPALARDO BORSA ITALIANA BVLGARI BURSON & MARSTELLER CAPITALIA GRUPPO BANCARIO CARRÈ NOIR CHRISTIE‘SCLIFFORD CHANCE CANTIERI NAVALI LAVAGNA CANTIERI NAVALI DEL MEDITERRANEO CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIACHRISTIE’S CIGA HOTELS CNR CONI CONI SERVIZI CROCE ROSSA ITALIANA D & C FINANCIAL COMMUNICATION DAIMLER CHRYSLERDANIEL ROTH & GERALD GENTA DAVIDE CAMPARI DE AGOSTINI DE MONTIS D’URSO MUNARI GATTI STUDIO LEGALE EDINDUSTRIAEDITALIA EDITORIALE GENERALI EDIZIONI ELDEC ENAV ENEA ENEL ENI ENI CORPORATE UNIVERSITY ENTE EDITORIALE ARMACARABINIERI ENTE EDITORIALE GUARDIA DI FINANZA ENTE FIERA DI ROMA ERG PETROLI EUROPCAR FARMINDUSTRIA FEDERAZIONEITALIANA ATLETICA LEGGERA FEDERAZIONE ITALIANA BOCCE FEDERAZIONE ITALIANA CANOA E KAYAK FEDERAZIONE ITALIANACANOTTAGGIO FEDERAZIONE ITALIANA CICLISMO FEDERAZIONE ITALIANA CRONOMETRISTI FEDERAZIONE ITALIANA GINNASTICAFEDERAZIONE ITALIANA GOLF FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO FEDERAZIONE ITALIANA MOTOCICLISTICA FEDERAZIONEITALIANA NUOTO FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO FEDERAZIONE ITALIANA SPORTEQUESTRI FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS FEDERAZIONE ITALIANA TIRO CON L’ARCO FEDERAZIONE PUGILISTICA ITALIANA FENDIFERROVIE DELLO STATO FIMIT FINECO BANK FINMECCANICA FONDAZIONE MUSICA PER ROMA FORMEZ G & Z GAIA GAMBEROROSSO EDITORE GENERAL MOTORS GENTIL GESTEDIL GHELLA GIANNI ORIGONI & PARTNERS GRANAROLO GRIMALDI E ASSOCIATIGUCCI GROUP HILL & KNOWLTON IAAF IFAD IL SOLE 24 ORE IL VELTRO IMAGE BUILDING IMI INA INTERNO OTTO IPGRI IRFIS ISPESLISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA ITALIANI EUROPEI ITAMA LOTTOMATICA MANPOWER MC CANN ERICKSON MCC

NEOPHARMED NET INSURANCE NISSAN ITALIA OGILVY & MATHER OPEL ORGANON PAN ADVERTISING PFIZER ITALIA PIQUADROPIRELLI & C. REAL ESTATE POSTE ITALIANE PROCTER & GAMBLE PUBLICIS RENAULT ITALIA RUINI STUDIO SACE SAATCHI & SAATCHISALVATORE FERRAGAMO SCHERING SEAT SERGIO ROSSI SERONO PHARMA SERVIER ITALIA SIMEST SISTEMI INFORMATIVI SOCIETÀAUTOSTRADE MERIDIONALI SOCIETÀ ITALIANA BREVETTI SOLARIS STELLA MCCARTNEY STUDIO LEGALE CHIOMENTI STUDIOORIZZONTE SWISS RE TALCO TELECOM ITALIA TELETHON THOMPSON ROMA TIM TNT DESIGN TOSHIBA TOYOTA ITALIA TRONCONITWICE SIM TWISTER COMMUNICATION UFFICIO PUBBLICAZIONI UFFICIALI COMUNITÀ EUROPEA UNICREDIT VALENTINI

MEDIOBANCA MERCK SHARP & DOHME MICCA CLUB MINISTERO DEI TRASPORTI MINISTERO DELL’AMBIENTE MPS FINANCE

’CESAROTTI ASSOCIATI WIND TELECOMUNICAZIONI WOLTERS KLUWER ITALIA YOUNG & RUBICAM VYDIA EDIZIONI D ARTE

Tutti i nomi che leggete qui soprahanno scelto il nome che leggete qui sotto

Passione per la stampa è il nostro motto fin dal 1918. Da allora ne abbiamo fatta di strada e Marchesi Grafiche Editoriali è diventatal’industria grafica scelta da chi pretende massima qualità e affidabilità. Se ancora non ci conoscete: www.marchesigrafiche.it

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Per ITN aggiornamento a Formia tra didattica e

simulazione rallyFrancesca Pisani

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FEDERAZIONE ITALIANA CRONOMETRISTI

DIRETTORE RESPONSABILE Orazio Chiechi E-mail: chiechi.editor@libero.it

REDAZIONE Cristina Latessa DIREZIONE REDAZIONALE Viale Tiziano, 70 - 00196 Roma Tel.

06.36858796 - Fax 06.36858112 kronos@ficr.it - www.ficr.it STAMPA Marchesi Grafiche

Editoriali SpA Via Flaminia, 995 - 00189 Roma Tel. 06.332161 – Fax 06.33216333

e-mail: info@marchesigrafiche.it

SPEDIZIONE in abbonamento postale 70% Filiale di Roma Autorizzazione del Tribunale di Roma

n. 6759 del 23/2/1959

Tempi di crisi ma tifiamo per Roma olimpica

Gianfranco Ravà

ED ITORIALE

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Girobio, ritorno al ciclismo ‘eroico’

Cristina Latessa

AVVENIMENTI

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La comunicazione entra in associazione

ecco la carica degli addetti stampa

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Quadrimestrale della Federazione Italiana Cronometristi - anno 65° - Luglio 2010

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Ficr e Federazioneciclistica,collaborazione semprepiù stretta

Ficr e Federazioneciclistica,collaborazione semprepiù stretta

Anno 65° - N.2 Luglio 2010 SOMMARIO

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Cronos Brescia in evidenza al Rally Mille Miglia

Andrea Pederzoli8

Federica Pellegrini, nuovo record...

a Pescara certificato FicrNicola Pannunzio

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Mondiale Cross Country:fatiche da Dakar

Gregorio Tocco

VITA FEDERALE

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Servizi ad alta tecnologia per il kartingAntonio Rondinone

14Accogliendo a Roma oltre2000 bimbi da tutta Italia

Francesca Pisani28

Swim for children a Padova:la Ficr certifica

il record da guinnessUmberto Colpi

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Daniela Meregalli‘firma’ il logo Ficr più bello20

La precisione del tempo in “regolarità” il software

sviluppato dalla FicrLuigi Coccia

Misurare il tempo, un fascino imprescindibile

Luca Masotto

Cronos del trivenetomodello di collaborazione

Alessandro Traldi

26ESPER IENZE

LA PAROLA A

TECNICA

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editoriale

TEMPI DICRISI MATIFIAMOPER ROMAOLIMPICA

È tempo di manovra finanziaria, di tagli ai costi, a cuiil governo mette mano per evitare che l’Italia venga atrovarsi in condizioni economiche non più gestibili, co-me avvenuto in altri Paesi, puntellando i conti pubbli-ci dalle voragini di deficit e debito. La nostra nazionenon è tra quelle con i bilanci più virtuosi in Europa equesto la costringe a ricorrere a una finanziaria d’emer-genza che chiede sacrifici indubbi ma inevitabili.Sulla stessa scia il Coni deve affrontare un probabileridimensionamento delle risorse attribuite dal governoe, per questo, ha varato una sua fi-nanziaria, una politica del rispar-mio che prevede un impegno del-le federazioni al massimo conteni-mento dei costi.‘’Guardando a un futuro non faci-le – ha detto il presidente del Co-ni Gianni Petrucci – è necessariotagliare dove possibile’’. Le federa-zioni sono state invitate a misureconcrete di risparmio, a partire dal-le spese di rappresentanza e quel-le per le Commissioni.La nostra risposta sulla eliminazio-ne di voci superflue è stata imme-diata, ma come federazione di ser-vizio dobbiamo fare i conti con le

scarse entrate che, legate per la maggior parte al con-tributo del Coni, non profilano uno scenario incorag-

giante. Questo però sarà uno stimo-lo ulteriore a trovare altre fonti di in-troito che diano sostegno alla no-stra attività in tempi, oltretutto, in cuici si deve confrontare con una cre-scente concorrenza, sempre più ag-guerrita, da parte delle società pri-vate di cronometraggio.Nel frattempo stiamo prevedendoun contenimento dei costi e degli in-vestimenti, cercando di razionaliz-zarli in previsione delle maggiorinostre utilità.È dunque necessario competerecon servizi sempre più completi edotazioni tecniche di altissimo livel-lo. In questa ricerca di nuovi input

di Gianfranco Ravà

È dunque necessario competere con servizi

sempre più completi e dotazioni tecniche di

altissimo livello. In questa ricerca di nuovi

input finanziari, contiamo sulla validità

delle iniziative messe in campo già da qualche

tempo per promuovere la nostra immagine

e dare visibilità al movimento.

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finanziari, contiamo sulla validità delle iniziative mes-se in campo già da qualche tempo per promuovere lanostra immagine e dare visibilità al movimento. In par-ticolare il piano di comunicazione affidato allo StudioGhiretti ha già portato a importanti riconoscimenti e ciha consentito di farci apprezzare in nuovi ambiti. La re-altà dei cronos ora viaggia in treno, sulle pagine del-la patinata rivista di Trenitalia, ma si affaccia anchenelle università, dove ho avuto modo di illustrare la no-stra attività come relatore ad un master di managementdello sport. A tal proposito nel mese di novembre sa-rò ancora relatore in un masterdi diritto sportivo organizzatodalla testata giornalistica del So-le 24 Ore a cui la nostra fede-razione, insieme ad altre, haconcesso il patrocinio.Ma l’essenza dei servizi Ficr statrovando valorizzazione anchesul territorio, attraverso la capil-lare diffusione dell’informazionea cui stanno contribuendo le no-stre associazioni con gli addet-ti stampa interni.Per questi preziosi comunicatorila federazione organizzerà pre-sto dei corsi di comunicazione,al fine di agevolare la loro mis-sione di ‘ponte’ con i media.Ma a portare un po’ di luce sul-l’orizzonte di uno sport che de-ve fare i conti con la crisi piùgrave degli ultimi decenni è ar-rivata la scelta del Coni sulla candidatura di Romaper le Olimpiadi 2020. Contrariamente alle premes-se di un testa a testa con l’altra città concorrente, Ve-nezia, condito da polemiche anche poco signorili,alla fine il verdetto a favore della capitale è statopressochè unanime, a dimostrazione della forte vo-lontà da parte di tutti gli appartenenti al mondo spor-tivo di essere uniti per una ripresa del movimentosportivo.Sono felice di aver potuto dare un contribuito a que-sto risultato, ma ancor più di essere stato testimone diun momento storico per il Coni e la città di Roma. Ma

ora dobbiamo pensare a portare al successo questacandidatura. Riportare la fiaccola olimpica a Roma sa-rebbe una soddisfazione ineguagliabile e un poten-te traino per il rilancio del movimento sportivo nazio-nale. Già dal 2013, quando il Cio sceglierà la se-de dei Giochi 2020, per la città che vincerà e losport del Paese che rappresenta si apriranno prospet-tive di crescita e opportunità di valorizzazione. Noidobbiamo tifare per Roma perchè è una città che hatutte le carte in regola per ospitare al meglio la ma-nifestazione olimpica. Come evidenzia il primo dos-

sier presentato al Coni, la si-tuazione impianti della capita-le è molto buona e si stannoinoltre completando altre realiz-zazioni, come la trasformazio-ne del centro sportivo delle TreFontane.Naturalmente il nostro tifo perRoma si accompagna alla spe-ranza di essere anche noi pro-tagonisti di questo evento, co-me già lo siamo stati ai Giochiolimpici ospitati dalla capitalenel ’60. A quel tempo si affac-ciavano le grandi società di ti-mekeeping e noi avemmo il pri-vilegio di far parte della com-pagine organizzativa con circa180 cronometristi provenientida tutta l’Italia. Oggi le multina-zionali del cronometraggio so-no protagoniste nei grandi

eventi internazionali ma per noi si schiudono comun-que occasioni di collaborazione per l’espletamentodei servizi, in quanto offriamo un’alta professionali-tà qualificata a costi minimi. Questo ci avvantaggiae ci consente di farci valere ed apprezzare nelle gran-di manifestazioni sportive internazionali, come alcu-ne che ci vedranno protagonisti nei mesi a venire.Quindi il nostro obiettivo deve essere quello di miglio-rare sempre e rendere la nostra opera necessaria edinsostituibile, prefiggendoci un traguardo certamenteambizioso: esserci in un’eventuale Olimpiade dispu-tata in casa! �

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avvenimenti di Cristina Latessa

Il ciclismo vero, quello del sudore e della fatica, del camera-tismo, dei valori antichi riassunti nella mitica foto del passag-gio della borraccia tra Coppi e Bartali, del controllo medicoprima, durante e il dopo gara: tutto questo è il ‘Girobio’, Girociclistico d’Italia under 27, che si è appena concluso sulle mi-

tiche strade bianche di Gaiole in Chianti con la vittoria delcolombiano Carlos Betancur. Anche la scelta del territorio in questo ‘Girobio’ non è casua-le: si percorrono le strade dei campioni del ciclismo di ieri edi oggi, come in un viaggio fantastico tra le immagini e lesuggestioni che questo sport ha saputo regalare.In questo Giro, tutto naturale e ‘senza additivi’, che è an-che la riproposizione del Giro d’Italia dilettanti dopo tre an-ni di stop, la Ficr assicura il servizio di cronometraggio edelaborazione dati, pienamente calata nei valori esaltati dal-la corsa.‘’Questo è un ritorno all’antico in tutti i sensi – osserva NinoRinaldi, responsabile del servizio di cronometraggio. Non acaso il manifesto della corsa è un bambino che pedala su untriciclo d’epoca per esprimere il senso del ciclismo che cre-sce. L’atmosfera è conviviale e di amicizia e i dirigenti dellesquadre vivono lontani dai ragazzi che fanno vita collegia-le. Non hanno radioline, a differenza dei professionisti, e cor-rono secondo le loro forze, gestendosi di conseguenza’’. ‘’Ci piace molto questo idealismo sportivo – aggiunge Rinaldi –e può anche accadere di dormire in un convento, comeappunto ci è capitato lo scorso anno, ma noi siamo dispo-nibili a vivere in tutto e per tutto questa atmosfera autenti-camente sportiva’’.Per questa edizione del Girobio, che ha visto partecipare180 corridori, con una folta rappresentanza straniera, la

GIROBIO,RITORNO AL CICLISMO

‘EROICO’ANCHE I CRONOS TRA I PROTAGONISTI DI QUESTO GIROD’ITALIA DILETTANTI, IMPRONTATO A RIPROPORRE IVALORI DELLO SPORT E IN PARTICOLARE DEL CICLISMODELLE GRANDI IMPRESE, DI MUSCOLI E VOLONTÀ

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Ficr è scesa in campo con l’équi-pe nazionale normalmente utiliz-zata nelle manifestazioni dellaFederciclismo e il servizio tecni-co operato nelle manifestazioni‘top’ di calendario. Oltre a Rinaldihanno prestato servizio, tra tra-sponder, FinishLynx ed elabora-zione dati, Gabriele Bani, AlessioMiccinesi, Domenico Pellegrino,Martino Marzocchi e SergioTomasetto.‘’Anche in questa occasione il ser-vizio di cronometraggio della Ficrè stato all’altezza della corsa eha superato anche la prova delmaltempo – osserva il presidentedi ‘Girobio’ Giancarlo Brocci –.Volevamo una corsa di alto livel-lo tecnico e per questo siamo ri-corsi al meglio sulla piazza perfar funzionare tutti gli aspetti.Grazie alla partnership con il GsEmilia abbiamo un’organizzazione di eccellenza. Siamo an-che particolarmente orgogliosi dello staff medico provenien-te da tre università in grado di studiare gli atleti nel loro im-pegno sportivo, assicurandone il perfetto stato di salute e lepari condizioni di gara’’.Il senso di appartenenza al gruppo, con i corridori che stan-no il più possibile assieme, nelle stanze, nei pullman, nelle ta-volate e nelle riunioni serali in cui si ritrovano le radici del ci-

clismo nel racconto e nelle esperienze di grandi campioni delpassato, è il tratto saliente di questa corsa unica nel suo ge-nere che si è subito proposta come grande evento sul pianosportivo, ma soprattutto sociale e culturale.L’Italia non ha mancato di figurare sul podio finale dell’edi-zione 2010 con il potentino Antonio Santoro, grintoso scala-tore, terzo classificato dietro ai colombiani Beltran e Betancur.‘’Questo Giro piace a tutti – sottolinea Brocci – Ci sono gra-

ti per aver rimesso in piedi il Giro dilettanti chenon si faceva dal 2006. Sono venuti a trovarcimolti grandi nomi del ciclismo, ultimo dei qualiMoreno Argentin, che ha trovato la nostra orga-nizzazione degna di quella di una corsa profes-sionistica’’.La presenza di un qualificato staff di medici alseguito dei corridori, oltre al riscontro giorna-liero delle condizioni di salute e le migliori in-dicazioni, per esempio, sui profili nutrizionalida adottare, ha permesso anche una serie distudi per implementare le cognizioni scientifi-che. Per esempio in questo Giro – rendono no-to gli organizzatori – sono stati svolti prelievi econtrolli per capire se ‘campioni si nasce o sidiventa’. In pratica, capire se già nel dna è scrit-ta la disposizione ad essere campione. Studiosuggestivo e che sicuramente non mancherà difornire un contributo interessante alla scienzasportiva. �

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avvenimenti di Andrea Pederzo l i

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CRONOS BRESCIAIN EVIDENZA ALRALLY MILLE MIGLIADA 14 ANNI L’ASSOCIAZIONE BRIXIA CRONO HA INSTAURATOUN RAPPORTO DI FIDUCIA E APPREZZAMENTO CON GLIORGANIZZATORI, CULMINATO QUEST’ANNO CON LAGESTIONE COMPLETA DELL’EVENTOSono passati ormai 14 anni da quando l’associazione BrixiaCrono ha ‘strappato’ la gestione del centro classifica delRally Mille Miglia a una ditta privata. Infatti, prima del 1996,per 19 edizioni la gestione del centro classifica era stata fat-ta da una ditta informatica privata che era anche sponsor.Nell’edizione del 1996, il Consiglio della Brixia Crono hadeciso, vista l’esistenza diprogrammi federali, di pro-porre la gestione anchedel centro classifica. La fi-ducia che gli organizza-tori ci hanno accordato hafatto sì che nascesse unacollaborazione che duratutt’oggi. Nella gestione delle primeedizioni, ci siamo avvalsi,viste le particolari esigen-ze degli organizzatori, del-l’équipe nazionale, che ciha sempre garantito pro-fessionalità e collaborazio-ne. Fin da subito le richie-ste degli organizzatori cihanno visto impegnati, ol-tre che nella gestione delcentro classifiche, anchenell’allestimento della salastampa (almeno 18 posta-

zioni) e la gestione dell’info-point al riordino, in grado di stam-pare le classifiche in tempo reale, tale postazione collocatadistante dal centro classifica. In questo caso l’utilizzo dell’équi-pe federale ci ha permesso di dare agli organizzatori ciò chevolevano. All’avvio della nostra collaborazione si iniziavaad avere la necessità di avere i tempi dalle prove il più velo-

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cemente possibile, e in una edizione è statoutilizzato, con la collaborazione dei Radio -amatori, la trasmissione via radio. In seguitol’organizzazione ha fornito linee telefonichefisse in tutte le postazioni che per alcuni annici hanno facilitato le comunicazioni. Con l’evento di internet, le cose sono cambia-te e - sempre con l’aiuto dei colleghi di Cuneoe di Mauro Cedrani - abbiamo sperimentatola trasmissione con i primi palmari e quindi ilservizio si è fatto sempre più tecnologico e iltempo reale è diventato realtà. Con il cambio dei programmi federali, cisiamo avvalsi dell’esperienza maturata deicolleghi dell’equipe regionale Toscana, con-tinuando nella crescita tecnologica e utiliz-zando al posto dei palmari i modem con ot-timi risultati. Nel 2010 abbiamo deciso il ‘grande salto’,provare a gestire in proprio la manifestazio-ne. Il Consiglio direttivo, valutata la situazio-ne e le apparecchiature necessarie, dateci in dotazione dal-la federazione (Semafori Alge-Timy-portatili) e dopo aver ef-fettuato test su rally minori, ha deciso per la gestione in pro-prio della gara.

Dal 22 al 24 scorso la provincia di Brescia è stata degno palco-scenico del 34° rally 1000 miglia, gara di cartello nel rallysmoitaliano, di grande visibilità ed impatto mediatico e per questomolto appetibile per le strutture cronometristiche private, nostre con-

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avvenimenti

correnti, sempre ben disposte verso manifestazioni di prestigio chepossono aggiungere una riga sul loro biglietto da visita.Il nostro presidente Giambattista Fasani, ben conscio di quan-to sopra e fermo nella volontà di contenere il rosicchiamentoin essere, ha chiesto ed ottenuto che il tutto fosse gestito daun team di crono bresciani. È stato un lavoro di squadra; nello specifico la suddivisione deicompiti prevedeva: gestione ‘’politica’’ dell’evento: contatti coni vertici Aci Brescia e così via; gestione organizzativa: recluta-mento di crono (gara di giovedì e venerdì, giorni lavorativi permolti); gestione strumentazione (il prestito e il noleggio di com-puter e tabelloni necessari); gestione percorso: Km e Km perverificare il segnale telefonico e provare le apparecchiature perla trasmissione dei tempi; gestione informatica e media, quin-di accordi con Rai per prova speciale in diretta tv, con Microplusquale interfaccia tra noi e la Rai, con televisioni locali, con AciSport e con il responsabile della sala stampa. Per quanto attiene la gestione informatica, riteniamo dovero-so un grazie all’amico Marco della PerugiaTiming, per la fat-tiva e costante collaborazione prestata.

Insomma un vero lavoro di squadra, con l’imperativo di ‘’fargirare la carta’’, cosi che tutto il team, ed in primis il presi-dente, fosse al corrente dello stato di avanzamento dei lavo-ri e dei compiti assegnati.Tutta la manifestazione si è svolta nel rispetto degli appunta-menti e degli accordi presi, unico neo il black out di un pa-io d’ore venerdì mattina dovuto ad un sovraccarico delle li-nee telefoniche che ha coinvolto noi e tutti quelli che, per illoro ruolo, dovevano affidarsi a ponti forse non adeguata-mente strutturati per l’occasione.Anche il server federale è stato messo a dura prova, lo testi-moniano i grafici relativi agli accessi, passati da una mediadi circa 400 contatti a punte di circa 4000 contatti.Al termine della manifestazione, trascorsi i canonici 30 minu-ti dall’esposizione delle classifiche, i rappresentanti della Fiae della Csai presenti in Direzione gara si sono avvicinati al-la nostra postazione per complimentarsi e ringraziare tutti icronometristi per il lavoro svolto, salutandoci con un arrive-derci all’anno prossimo. Gesto molto gratificante che sottoli-nea la validità del servizio da noi effettuato. �

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Nella prima giornata dei Giochi del Mediterraneo diPescara 2009, Federica Pellegrini aveva regalato ai cro-nos incaricati l’emozione di registrare un record del mon-do; quel 4’00”41 che nella mente di tutti i cronometristiimpegnati nella manifestazione resterà come un ricordoindelebile. A distanza di quasi un anno, sempre nel ba-cino ‘portafortuna’ del complesso Le Naiadi di Pescara,Federica è tornata a regalare al pubblico, in occasionedel Trofeo Settecolli, un nuovo record: quel 4’03”12che segna la miglior prestazione mondiale dell’anno sul-la distanza dei 400 metri stile libero.A Riccione ai Campionati assoluti aveva vinto in 4’04”30,con il primo 100 nuotato al di sotto del passaggio del

record del mondo di 3’59”15 (57”86 contro 58”66)e il secondo in linea (1’59”48 contro 1’59”42). APescara ha nuotato più lenta nei primi tre quarti di ga-ra (passaggi 1’00”32, 2’01”77 e 3’03”04) e acce-lerato nelle ultime due vasche (3’33”51 ai 350 metri).Durante il prosieguo della competizione del TrofeoSette Colli, Federica ha vinto anche altre gare, tra cuigli 800 metri stile libero, battendo la sua collega dinazionale Alessia Filippi. Non contenta di tutto que-sto, ha trascinato la sua squadra di club, il circoloCanottieri Aniene, al successo nella competizione asquadre, lo scudetto del nuoto, per il quarto anno con-secutivo

FEDERICA PELLEGRINI,NUOVO RECORD...

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di Nico la Pannunz io

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avvenimenti di Gregorio Tocco

La Parigi Dakar è una gara tra le più famose e ricchedi fascino al mondo, anche ora che non si disputapiù nei deserti africani ma tra i deserti e le montagnedel Sudamerica. Vede impe-gnate per circa 20 giorni au-to, camion e moto su traccia-ti e distanze al limite dell’im-possibile.Sulla scia di questa gara leFederazioni internazionali mo-tociclistica (FIM) e automobili-stica (FIA) organizzano entram-be un Campionato mondiale,denominato Tout Terrain o CrossCountry, e una tappa delleMoto, denominata SardegnaRally Race, che si svolge daalcuni anni sull’isola, portandoi concorrenti a scoprirne anchegli angoli più inaccessibili.In Italia questo tipo di gare vie-

ne definito Motorally e l’FMI affida ad un ‘promoter’ lagestione del Campionato italiano e del mondiale.L’organizzatore è Rally Managing Group, capeggiato

CROSS COUNTRY:FATICHE DA

MONDIALE

DAKAR

CINQUE TAPPE E MILLESEICENTOCINQUANTA CHILOMETRI, CONNOVECENTO CHILOMETRI DI PROVA SPECIALE: QUESTO È IL SARDEGNARALLY RACE, PROVA DEL MONDIALE CROSS COUNTRY DOVE ICRONOS SI SONO DISTINTI

CON LE MOTO SULLE STRADE DELLA SARDEGNA

da sinistra, il coordinatore dell’equipe nazionale motorally

patrizio tassi e il consigliere federale gregorio tocco

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da Antonio Assirelli, che ha affidato alla nostra équipela gestione dei centri classifiche.Il Sardegna Rally Race ha visto impegnati, a fine mag-gio, in 5 giorni di gara, 2 cronometristi di Prato eTorino che hanno portato la loro esperienza neiMotorally al centro classifiche e 14 cronometristi nel-le due prove speciali giornaliere enei vari controlli orari, facenti partedelle associazioni di Cagliari, Nuoroe Sassari.La manifestazione è stata svolta in ma-niera impeccabile, grazie soprattuttoal lavoro dei colleghi impegnati in pro-va speciale e alla loro pazienza, vistoche sono in azione tutti e cinque i gior-ni dall’alba fino a pomeriggio inoltra-to; inoltre il Sardegna Rally Race ci havisto effettuare un vero e proprio girodella Sardegna, dato che siamo par-titi da San Teodoro, poco sotto Olbia,per arrivare ad Oristano alla fine del-la prima tappa, nel Poligono militaredi Capo Teulada, di nuovo sulla co-sta orientale a Muravera, poco so-pra Villasimius e ai 1000 metri sullivello del mare di Fonni, in pienoGennargentu, per arrivare ancora aSan Teodoro, per uno spostamento me-dio giornaliero di circa 200 km. Il cronometraggio è stato svolto coni Digitech Master ai CO e in parten-za e arrivo delle prove speciali, lun-

ghe tra i 50 e i 200 km; col-legati con i modem al centroclassifiche, in modo da poterleggere in tempo reale le oredi passaggio dai cronometri;questa operazione è stata re-sa difficoltosa dalla natura delterritorio che impedisce unabuona copertura telefonicama, grazie anche al lavoro diverifica fatto in precedenza,e ai crono impegnati come‘rabdomanti’ nella ricerca delcampo TIM o Vodafone, sia-mo stati in grado di svolgereil nostro servizio. Il Mondiale CrossCountry haun regolamento diverso dal

Motorally; le classifiche sono state fatte con il softwarefederale Enduro, opportunamente modificato da MarcoManfroni di Perugia, che ha svolto con Patrizio Tassi diPrato un buon lavoro di preparazione della gara e diassistenza durante la stessa, anche se impegnato nellaSuperbike negli Usa. �

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vita federale di Antonio Rondinone

SERVIZI ADALTA TECNOLOGIAPER IL KARTING Il rapporto tra i cronos e la Federazione italiana karting si consolida ulteriormente.Il vicepresidente della Ficr Antonio Rondinone, delegato per i rapporti con la Fik,ci parla dell’ultima evoluzione di questa collaborazione: il servizio al Campionatointernazionale d’Italia Open Masters con la gestione elettronica dei dati

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Il karting è stata una delle prime di-scipline sportive per la quale laFederazione italiana cronometristiha effettuato un investimento tecno-logico all’avanguardia per i tempi.Era il 1994, infatti, quando ilConsiglio federale decise di dota-re tre associazioni del sistema di

telemetria basato sui trasponder dell’olandese AMB IT. Da allora di tempo ne è trascorso, le associazioni spe-cializzate sono diventate quindici e coprono l’intero ter-ritorio nazionale; il primo sistema AMB 400 è stato so-stituito dall’attuale tranX 160; il software per la gestio-ne del cronometraggio si è evoluto fino all’attuale soft-ware MyLaps Sport Timing ORBITS 4, mentre per la vi-sualizzazione dei tempi si utilizza anche il programma“Mylaps Monitor”; inoltre, è sempre più diffuso l’utiliz-zo di decoder aggiuntivi per garantire la sicurezza delcronometraggio o la gestione di zone di rilevamento ditempi supplementari. Non si rinuncia spesso ad ulterio-ri apparecchiature tecnologiche che consentono a mol-te nostre associazioni di offrire altri servizi collaterali. Oggi il cronometraggio automatico è previsto nella qua-si totalità delle manifestazioni e la professionalità acqui-sita dai nostri cronometristi nel corso degli anni è sem-pre pienamente apprezzata dai vari organizzatori edancor più dalla Federazione italiana karting che ha rite-nuto utile concludere con la Ficr un importante accordo. Da quest’anno, infatti, la nostra Federazione è deputa-

ta al cronometraggio ufficiale del Campionato interna-zionale d’Italia Open Masters ed al servizio di gestio-ne elettronica dei dati della manifestazione, detto inacronimo EDP (Electronic Data Processing). Proprio l’affidamento del servizio EDP alla Ficr rappre-senta la novità nell’evoluzione dei rapporti Ficr-Fik. Il cronometraggio ufficiale viene svolto dall’associazio-ne competente per territorio in possesso del sistema ditelemetria AMB, mentre il servizio di EDP viene gestitoda tre operatori, attualmente dell’associazione di Ferrarae di Roma, i quali collaborano direttamente con i cro-nometristi addetti al cronometraggio. Il lavoro dei cronos incomincia alcuni giorni prima del-la manifestazione, ancora prima di raggiungere il cam-po gara: la Fik infatti invia in forma elettronica ai cro-nometristi dell’EDP l’elenco degli iscritti alla gara immi-nente. I cronos preparano a questo punto i moduli pre-compilati di autocertificazione dei vari concorrenti/con-duttori, completati attraverso i dati di iscrizione perve-nuti. Questi moduli in formato elettronico vengono spe-diti via e-mail alla segreteria Fik, per poi essere com-pletati e firmati dai concorrenti/conduttori durante lefasi di verifica del venerdì. In campo gara, la presenza dei cronos è richiesta fin dal-le fasi iniziali della manifestazione; si parte dal giovedìpomeriggio, per curare l’abbinamento trasponder-concor-renti, nonché l’elaborazione e stampa dei piloti iscritti/ve-rificati per il venerdì mattina (e l’eventuale aggiornamen-to dei moduli di autocertificazione di cui sopra). Proprio

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il venerdì prende l’avvio il servizio di cronometraggio conla gestione tempi delle prove libere, per poi concludersi,nella domenica, con le finali delle varie categorie. Tra i vari compiti espletati dai cronos addetti all’EDP, èprevista la produzione e stampa dei risultati di gara informa provvisoria ed anche alla ripubblicazione deglistessi risultati in forma definitiva dopo il via libera delcollegio dei Commissari sportivi Fik. Oltre a questo, ven-gono realizzate e aggiornate evento per evento leClassifiche ufficiali (a punti) di Campionato (per la pre-cisione dei 3 tipi di classifica “Campionato OpenMasters”, “Campionato italiano Open Masters” e“Classifica Karting Club”, ciascuno dei tre per ogni ca-tegoria); a ciò si aggiunge la pubblicazione dei filesin formato PDF di tutti i risultati prove/gara sul sito del-la Ficr e della Fik al termine di ogni sessione di gara.Inoltre, è messa a disposizione la visualizzazione del-le fasi stesse della gara “live”,non solo nei televisoripredisposti (dalla Fik) in ogni circuito, ma anche sullostesso portale Internet della nostra federazione, grazie

ad un apposito programma di real time creato ad hoc. Per raggiungere questo prestigioso risultato sono stati ef-fettuati investimenti importanti, come l’acquisto del soft-ware ORBITS 4 per tutte le associazioni coinvolte nelcampionato; va però evidenziato che l’obiettivo federa-le, nel breve periodo, è quello di estendere la dotazio-ne del programma ORBITS 4 anche per tutte le altre chegestiscono i trasponder AMB. Grazie alle nostre risorse interne sono stati realizzati pro-grammi per la gestione dell’EDP e del real time; i cro-nos Carlo Chinappi, componente della Ctf, Luigi Vetranodell’associazione di Roma e Sebastiano Lodi dell’asso-ciazione di Ferrara sono stati coloro i quali, con la loroprofessionalità ed abnegazione, hanno consentito allanostra federazione di poter offrire questi servizi.Con la Fik, vorrei ricordare, esiste a tutt’oggi un accor-do per il campionato Open Master 2011, ma l’auspi-cio è certamente quello di proporre il servizio in altremanifestazioni di alto livello, per le quali si sta ultiman-do la definizione di diversi accordi. �

le schermate del ‘Live Timing Results’

l’home page della sezione kart della manifestazione con tutte le classifiche finali

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vita federale di Francesca P isani

Si sono ritrovati a Formia, presso il Centro di prepara-zione olimpica del Coni, gli istruttori tecnici nazionali,a ranghi completi dopo la selezione del 2009, per l’an-nuale corso di aggiornamento. In programma una pri-ma parte dedicata alle metodologie didattiche e alle di-namiche di gruppo, curata da Lucio Cereatti ed una se-conda, più tecnica, incentrata sui programmi federalirally, salita e enduro preparata da Antonino Lo Sassocon il supporto di Antonio La Valva e Nicolò Palmeri.Cereatti, psicologo già noto ai cronos, si è dichiaratosoddisfatto dell’attenzione ricevuta e ha riconosciuto al-la Ficr un merito unico nel panorama delle federazionisportive nazionali, tanto da sottolineare che ‘’l’insegna-mento è nel dna degli Itn’’. Gli Itn, riuniti in gruppi di lavoro, hanno messo a puntouna vera e propria simulazione di un rally e, grazie al-la connessione di rete, hanno potuto anche pubblicarei risultati delle varie prove speciali in un’area test del si-to federale.Sono stati due giorni intensi e proficui, anche perché gliItn delle strutture periferiche della Sfc hanno avuto tem-po e modo di riunirsi informalmente ed analizzare la si-tuazione didattica a livello territoriale. Daniela Guardone,inoltre, si è spesa ad illustrare agli Itn gli obiettivi dellaSfc e la nuova riforma che, a partire dal 1° luglio, ve-drà l’assegnazione dei crediti a tutti i cronos.Il Consiglio direttivo della Sfc, riunito a Formia in conco-mitanza con il corso Itn, ha stilato le linee guida del siste-ma di crediti che sarà sottoposto al Consiglio federale.La Sfc prevede un’attività didattica, sul territorio e attra-verso il sito e-learning, sempre più pianificata e organiz-

zata, in sinergia con il lavoro dei presidenti regionali ein ottica di ascolto rispetto alle esigenze dei presidentidi associazione.In chiusura del corso, il direttore della Sfc ha affermato:“In questi giorni a Formia si è lavorato alacremente, acominciare dal venerdì pomeriggio, dall’incontro con icoordinatori delle strutture periferiche, proseguendo do-po cena con la riunione del comitato direttivo insiemeal direttore del Centro Studi, Francesco Contino, per ladeterminazione dei crediti formativi e, nelle giornate disabato e domenica mattina, con il corso di aggiorna-mento per gli Itn.‘’Il lavoro è stato proficuo – conclude Guardone - e hapermesso uno scambio di idee e opinioni, che sarannoutili suggerimenti per la futura attività della Scuola a li-vello centrale e periferico”. �

PER ITN AGGIORNAMENTOA FORMIATRA DIDATTICA ESIMULAZIONE RALLYNELL’OCCASIONE SI È ANCHE RIUNITO IL DIRETTIVO DELLA SCUOLA FEDERALEDI CRONOMETRAGGIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI CREDITI FORMATIVI

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“TRA VECCHI E NUOVI CRONOSLA STAFFETTA FUNZIONA”

Parla lo psicologo della Scuola dello SportLucio Cereatti:

Se la Scuola Federale, come i candidati alle elezioni, avesse bisogno di uno slogan, quello giusto sareb-be “Rinnovamento nella continuità”.Con una sostanziale differenza, però: gli slogan dei politici, nella loro banalità, promettono un ipotetico fu-turo tutto da realizzare. Quello della Scuola Federale è la fotografia nitida di un presente che si sta vivendo.Formia, e prima ancora l’Acquacetosa, sono stati per me due importanti occasioni per riprendere un dia-logo formativo durato per più di un decennio e poi ‘’inspiegabilmente’’ interrotto.Ma la ripartenza questa volta non ha presentato alcuna difficoltà: le premesse per l’intesa con il nuovostaff dirigente c’erano già ed erano i numerosi momenti d’incontro e di studio organizzati negli anni ’90dal primo direttore della Scuola, l’indimenticabile prof. Fresia.Cosicché con Daniela Guardone, Antonino Lo Sasso e Quintino Galasso i progetti dei corsi ed i temi datrattare sono scaturiti con un accordo spontaneo, come tra amici di vecchia data.Mentre invece con i discenti, giovani e meno giovani, si sono riannodati i fili di un discorso sulla forma-zione che, come un fiume carsico, aveva continuato a scorrere senza soste, sottoterra.Nonostante queste condizioni, debbo confessare che mi sentivo però anche gravato da non poche re-sponsabilità: in primis quella di riuscire a portare contenuti ed argomenti sempre più attuali.Per il primo incontro all’Acquacetosa ho svolto una riflessione sul ruolo che la formazione può giocarein una federazione sportiva. Ruolo naturalmente importantissimo perché è alla formazione che è affida-to il compito di addestrare i nuovi cronos, ma in primo luogo di veicolare i valori di appartenenza adun gruppo, di giustizia sportiva e di rispetto delle regole.Ma soprattutto, attraverso un approccio empatico, quello di far respirare il ‘’clima’’ della federazione at-traverso gli alveoli rappresentati dalle associazioni locali.Il secondo appuntamento, quello di Formia, si è invece concretizzato nel tema più specifico dell’insegnamen-to-apprendimento, centrale per chi vuole percorrere agevolmente i sentieri non sempre facili della didattica.In questa fase, per evitare riascolti troppo scontati, ho separato (un pò arbitrariamente l’ammetto) i“vecchi lupi” dai “giovani levrieri”, assegnando lavori didattici diversi.Alla restituzione assembleare dei lavori di gruppo è avve-nuto qualcosa di inaspettato e sorprendente: i “vecchilupi” avevano preparato una simulazione incentrata sulruolo del “tutor” che ha concretamente esemplificato unodei metodi di formazione che avevo presentato, solo teo-ricamente, ai “giovani levrieri”.Ho visto veramente in quel momento realizzarsi una sal-datura, quasi una fusione, tra consolidate esperienze ebuone pratiche future.La simulazione, applicata in modo didatticamente inec-cepibile, si era trasformata nel simbolico testimone di unastaffetta che ha veramente ricominciato a correre.Se i tempi sono buoni lo diranno i vostri cronometri!

il prof. lucio cereatti riceve

un omaggio dal direttore della

sfc daniela guardone

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vita federale

Ad oggi sono 46 le associazioni che hanno comuni-cato il nominativo dell’addetto stampa. Molti tra questicronos, prestati al giornalismo, si sono già attivati conla redazione di comunicati che sono stati prontamen-

te pubblicati sul sito federale e inviati anche alle testa-te di quotidiani sportivi locali.Inoltre, sono in fase di studio alcuni progetti per of-frire a tali figure degli strumenti utili per lo svolgimen-

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to dell’attività promozionale a mezzo stampa: dapiccoli vademecum per la scrittura e l’immagine averi e propri corsi di formazione con il supportodello Studio Ghiretti.L’obiettivo è quello di pubblicizzare l’attività della Ficrper costruire un’immagine uniforme sul territorio, cre-dibile e riconoscibile da tutti gli operatori del mondodello sport.Come ricordato ai presidenti di associazione neiseminari di inizio anno a loro dedicati “Chi non co-munica, non esiste”, un principio cartesiano da ap-plicare sui campi di gara per valorizzare la presen-za e la professionalità dei cronos e cogliere tuttequelle opportunità che derivano proprio dall’esser-ci: dialogo con l’organizzatore per sfruttare il pro-prio ufficio stampa, partecipazione alla conferenzastampa di apertura delle manifestazioni sportive,eventuale apposizione di pannelli pubblicitari fede-rali, attività di PR e ospitalità, ecc.Molte associazioni si sono già organizzate in que-sto senso: Padova e Venezia, in occasione dei lo-ro anniversari, hanno organizzato conferenze stam-pe ed eventi come la mostra museo delle apparec-chiature antiche e moderne; Avellino ha fatto altret-tanto per la Giornata dello Sport 2010.Gli obiettivi di comunicazione, sia a breve che a lun-go termine, sono certamente nelle possibilità dei cro-nometristi e la Ficr a livello centrale si impegnerà persupportare al meglio queste attività. ■

ASSOCIAZIONE NOME COGNOMEALESSANDRIA Maurizio PIANFETTIAOSTA Lorenzo FUSINAZAREZZO Ferdinando DONATELLIAVELLINO Luigi COCCIABRESCIA Andrea PEDERZOLICAGLIARI Antonello CARTACARRARA Attilio PAPINICHIETI Giulio MOLINARICIVITAVECCHIA Francesca TENENTICOSENZA Floriana DE FILICAIACREMONA Danio ANSOLDIENNA Flavio GUZZONEFERRARA Manuela PIANCASTELLIFOGGIA Vincenzo BRANCAFROSINONE Manila DEL BROCCOGORIZIA Luca SIROTTIIMOLA Paola PISONIISERNIA Elvira PETRECCAL’AQUILA Vittorio DE PETRISLA SPEZIA Ciro PRUDENTELECCO Jenna SARTILIVORNO Valerio MOGGILODI Claudia IMPARATOLUCCA Mauro MAFFEIMACERATA Mario ZEGAMANTOVA Sandro PONTONIMATERA Antonio BISCAGLIAMILANO Fabrizio MORELLIPADOVA Umberto COLPIPERUGIA Marco PREPIPESARO Antonella D’ACERNOPISA Fabrizio ANDREONIPORDENONE Paolo DA DALTPRATO Francesco RAMPELLINIRAVENNA Giorgio LEONARDIREGGIO CALABRIA Demetrio CALLUSORIETI Andrea BIANCHETTISULMONA Giovanni DI MATTIATORINO Federico BARTOLINITRAPANI Salvatore MARTINOTRIESTE Franco BENEDETTIVARESE Tiberio CALAMAIVELLETRI Francesco BRENCIOVENEZIA Riccardo VETTORELLOVICENZA Francesco PARISEVITERBO Giancarlo BANDINI

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vita federale

Nel progetto presentato da DanielaMere galli, che ha inviato due loghi al-l’esame della Commissione federale, lacreazione e la realizzazione delle pro-poste sono state finalizzate a sintetiz-zare lo spirito della federazione e del-la sua attività.Due elementi fondamentali hanno com-posto la prima proposta: la forma gra-fica stilizzata del cronometro analogi-co e la scritta Ficr in carattere digitale.Il passato e il presente. L’evoluzione.I colori scelti sono stati l’azzurro, rap-presentativo degli atleti italiani, e ilgrigio, colore neutro, sinonimo di im-parzialità dell’attività. Nella seconda proposta la scritta “Ficr”è stata studiata in una font moderna e dinamica, come i tem-pi che percorriamo. La forma grafica sintetizza quello che èil simbolo dell’operato e che identifica i cronos su tutti i cam-pi, il cronometro.Daniela Meregalli è diventata cronometrista nel 1987 dopouna carriera da atleta. “Non avendo più tempo per gli alle-namenti, ho seguito il consiglio del mio allenatore, Lamperti,che al tempo allenava anche Marisa Massullo, che mi ha in-dirizzata verso un mondo sconosciuto. Come spesso accade,non potendo più praticare l’attività agonistica, si sceglie di ri-manere nel mondo dello sport con un ruolo diverso”. E da al-

lora, insieme all’impegno da cronos,Daniela ha iniziato a lavorare nel mon-do della comunicazione, prima comegrafica e web designer e poi nel directmarketing.“Ho passato oltre 10 anni in autodro-mo a Monza e poi mi sono dedicataanche all’atletica e al rally. La passioneper la grafica mi è rimasta e sono mol-to soddisfatta che i loghi che ho realiz-zato siano piaciuti. L’immagine federa-le è molto migliorata negli ultimi anni,soprattutto nel sito internet federale e so-no felice di aver dato il mio contributo”.Tutte le proposte ricevute dai cronosche hanno partecipato alla competi-zione, che si ringraziano a nome del

presidente federale Ravà, hanno condensato nei colori e nel-le forme grafiche alcuni aspetti importanti e significativi dellafederazione. Questo prezioso materiale sarà inviato ad unstudio grafico per la valutazione del nuovo logo federale. Lelinee guida saranno quelle di ricondurre il nuovo logo ai va-lori espressi dall’attività della Ficr, che sia una bandiera ascacchi, un cronometro stilizzato, l’azzurro nazionale e il tri-colore. Particolare attenzione sarà richiesta al ‘lettering’, cioèall’individuazione di un carattere tipografico innovativo e al-l’inserimento dei loghi del Coni e del Cip, enti che ricono-scono ufficialmente la Ficr. �

DANIELA MEREGALLI‘FIRMA’ IL LOGOFICR PIÙ BELLO

È DANIELA MEREGALLI DELL’ASD CRONOMETRISTI MILANESI “A. TEICHMANN”LA VINCITRICE DEL CONCORSO PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO LOGOFEDERALE. LA DECISIONE È STATA RATIFICATA DAL CONSIGLIO FEDERALESULLA BASE DELLE RISULTANZE DELLA COMMISSIONE COMPOSTA DAAGOSTINO OCCHIUZZI, FRANCESCO CONTINO E FRANCESCA PISANI

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Con l’approvazione degli statuti di cinque nuove fede-razioni paralimpiche e, successivamente, con l’elezionedegli organi di rappresentanza (che avverrà nel corsodelle assemblee elettive fissate per il settembre prossi-mo), il Comitato italiano paralimpico completerà il per-corso, avviato nel 2003, che porterà alla definitiva rea-lizzazione della propria struttura organizzativa, qualevero e proprio Coni dello sport praticato dalle personedisabili. In buona sostanza, dall’ottobre prossimo, il Cipaccoglierà, al suo interno, dieci federazioni olimpiche -Fic, Fci, Fitarco, Fitet, Fise, Fit, Fiv, Fisg, Fick, Ficr - settefederazioni paralimpiche – Federazione sport sordi Italia(Fssi), Federazione italiana sport disabili intellettivi e re-lazionali (Fisdir), Federazione italiana pallacanestro incarrozzina (Fipic), Federazione italiana nuoto paralim-pico (Finp), Federazione italiana sport paralimpici e spe-rimentali (Fispes), Federazione italiana sport paralimpi-ci ipovedenti e ciechi (Fispic) e Federazione italiana sportinvernali paralimpici (Fisip) – cinque discipline associa-te, due delle quali di matrice olimpica –Federazione italiana wheelchair hockey(Fiwh), Federazione italiana golf disabili (Figd),Federazione italiana sport automobilismo pa-tenti speciali (Fisaps), Federazione italianadanza sportiva (Fids) e Federazione italianasci nautico (Fisn) – tre organizzazioni promo-zionali – Associazione nazionale famiglie dipersone con disabilità Intellettiva e/o rela-zionale (Anffas), Ente nazionale sordi (Ens),Unione italiana ciechi (Uic) – e due associa-zioni benemerite, Special Olympics Italia (Soi)e Panathlon.Dato come presupposto di partenza l’indi-rizzo internazionale di trasferire alle fede-razioni di riferimento le attività paralimpi-che, l’Uci, l’organismo internazionale di ri-ferimento per il ciclismo, non accettava piùcomunicazioni riguardanti il ciclismo para-limpico e hand bike se non trasmesse diret-tamente dalla Federazione ciclistica italia-na. Il Cip si è preoccupato non solo di ac-celerare questo processo, ma anche di ga-rantire la piena dignità di ogni sua attivitàall’interno delle federazioni olimpiche e di

trovare, nel caso, alternative credibili e percorribili, gra-zie alle federazioni paralimpiche. Questa struttura or-ganizzativa permetterà al Cip di puntare verso altriobiettivi, non solo l’attività di top level, grazie al lavo-ro delle federazioni olimpiche e paralimpiche e dellediscipline associate, ma anche – e soprattutto – versoquei progetti di promozione sportiva che vedono inte-ressati il mondo della scuola, le unità spinali, i centridi riabilitazione, con il fattivo supporto delle organiz-zazioni promozionali. Perché al Cip rimarrà la compe-tenza su tutta l’attività di avvio alla pratica di primo li-vello di tutte quelle persone che, almeno inizialmente,non hanno desiderio di agonismo sfrenato, ma di unasemplice attività sportiva per il puro desiderio di occu-pare il loro tempo libero. Saremo degli incubatori diopportunità per i giovani disabili e i freschi incidenta-ti, un alveo protetto dove imparare a conoscere gli in-dubbi benefici dell’attività fisica: perché sia garantitaa tutti l’opportunità di fare sport. �

CIP COMPLETA STRUTTURAORGANIZZATIVA

dal Comitato Italiano Paralimpico

ATTIVITÀ TOP LEVEL MA ANCHE PROMOZIONE

IL PRESIDENTE FICR GIANFRANCO RAVÀ CON LUCA PANCALLI, VICEPRESIDENTE CONI E PRESIDENTE CIP

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Il software, sviluppato direttamente dal settore informatico dellaSegreteria generale della Federazione italiana cronometristi adopera di Alberto Lucaferri, si è diffuso sin dal suo primo rilascioin versione di test fra tutte le associazioni cronometristi che inter-vengono nel servizio di cronometraggio di campionati e trofeiche si svolgono sotto l’egida della Csai o dell’Asi.Durante il periodo di sviluppo dell’applicazione, il program-matore si è avvalso della collaborazione della Commissionetecnica federale, della Perugia Timing e dei preziosi sugge-rimenti di tanti cronometristi che sono a contatto sui campi digara e nei centri classifica con questa disciplina sportiva. Lasinergica collaborazione fra Segreteria generale, associa-zioni e cronos italiani ha consentito al software di essere sinda subito operativo per la redazione di elenchi, classifiche,cronologici di gara e quant’altro richiesto dalle Direzioni digara delle competizioni di regolarità automobilistica.Per essere precisi il software “Regolarità” è di per sé una pro-cedura informatica per la gestione del centro classifiche e leelaborazioni dei tempi cronometrati per tutte quelle competi-zioni sportive di regolarità. È per questo motivo che esso puòessere utilizzato come soluzione alle esigenze di elaborazio-ne tipiche di quelle discipline sportive automobilistiche (Aci –Csai – Acsi, etc.), ciclistiche (Fci), motociclistiche (Fmi), etc.riservate a mezzi storici o moderni, dove i concorrenti com-petono percorrendo dei tratti del percorso di gara, detti“P.C.” (Prove Cronometrate), rispettando una velocità mediaregolare, così da poter transitare nei punti di rilevamento cro-nometrati impiegando un determinato tempo, imposto daregolamento, ed indicato nella loro Tabella di Marcia.Ovvero può essere utilizzato in tutte le tipologie di competi-zioni sportive in cui vi sia un “confronto” di “tempi imposti”con dei “tempi effettivi” (siano essi rilevati al secondo, al

decimo di secondo, al centesimo o al millesimo di secondo)e per le quali le classifiche saranno da elaborare in base adelle penalità espresse in punti. Ogni punto di penalità cor-risponderà, a seconda della precisione configurata, aisecondi, o ai decimi, o ai centesimi o millesimi di secondo,in meno o in più, risultanti dal confronto del TempoImpiegato con il Tempo Imposto dal regolamento, per per-correre quello specifico tratto del percorso di gara.Salvo che questi tratti non siano collocati in circuiti, essi vengo-no sempre percorsi a “traffico aperto” dai concorrenti, i quali sitroveranno di fronte alle normali condizioni di percorrenza dellestrade (traffico locale, semafori, deviazioni, interruzioni, rispet-to dei limiti di velocità, etc…). Potrebbe sembrare che questocomporti potenziali difficoltà per i concorrenti a raggiungere i

tecnica di Lu ig i Cocc ia

LA PRECISIONE DEL TEMPOIN “REGOLARITÀ”IL SOFTWARE SVILUPPATODALLA FICRRilasciato a fine marzo del 2009 nella sua versione preliminare, oggi il software federale“Regolarità” è utilizzato per la gestione dei centro classifiche delle competizioni automobilistichedi regolarità classica e turistica, che si svolgono in Italia e all’estero.

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traguardi della gara nei tempi stabiliti, ma in linea teorica è dif-ficile che ciò avvenga in quanto i tempi di percorrenza nei trat-ti di trasferimento o di gara sono sempre stimati in maniera taleche i piloti si troveranno a rispettare delle medie di velocità chenon supereranno mai i limiti imposti dal codice della strada.Questo tipo di gare -a traffico aperto- offrono al pubblico,ed a chiunque si trovasse a transitare nei luoghi interessatidal passaggio dei piloti, l’occasione di ammirare, come nelcaso delle competizioni motoristiche storiche, automobili omotocicli di sicuro interesse storico culturale, patrimoniodella storia automobilistica o motociclistica per rarità, tipolo-gia, epoca, marca, modello. Nelle competizioni di regolarità automobilistica storica, distin-te per la Commissione automobilistica italiana nelle diversetipologie “classica”, “turistica”, “sport” e “challenge”, oltre almero interesse tecnico scientifico, ogni singolo mezzo portacon sé anche la personale storia dei proprietari, che non dirado sono gli stessi piloti o navigatori che conducono ilmezzo in gara, a volte anche abbigliati con mise in perfet-ta sintonia con quelle in voga nel periodo storico di costru-zione o in cui il loro mezzo era in auge sulle strade.Il software può essere prelevato dal Server FTP federale nellacartella ftp://ftp2.coni.it/_SoftwareFederali/Regolarita, epuò essere installato su personal computer con sistema ope-rativo Microsoft Windows XP, Microsoft Windows Vista. Il sistema è stato progettato per l’elaborazione degli Orari diIngresso e di Uscita delle Prove Cronometrate (P.C.), delleProve di Media (P.M.) e dei Controlli Orari (C.O.) inseritimanualmente o acquisiti automaticamente da un file di testo(inviato ad esempio via e-mail al Centro Classifiche), com-posto con gli orari di transito, così come rilevati ed acquisi-ti dalla memoria di cronografi scriventi, utilizzando lo speci-fico modulo facente parte del pacchetto software, denomi-nato “Acquisizione Orologio”.Il programma, oltre a consentire il prelevamento automaticodei tempi dai cronometri Digitech Master, Microgate REI 2(sia via cavo, che via radio), Tag Heur CP-520, Alge Timy,

è abilitato ad elaborare anche file creati con procedure soft-ware di terze parti. Questa apertura verso altri standard didownload dei tempi dai cronometri consente al softwareRegolarità di essere molto flessibile e gestire la maggiorparte delle apparecchiature in dotazione alla Ficr (Alge TDCe Timer, Longines TL, Digitech DG500, Tag Heur 502,Timelink, Omega Powertime, Telecron 1210…), ed infineconsente il prelievo dei tempi rilevati anche dal programmaspecifico presente sul cronometro Master della Digitech peril cronometraggio della regolarità: Linekeeper.Il software Regolarità ha comunque un modulo per inserire egestire manualmente l’immissione, la modifica o la cancella-zione degli orari solari di passaggio per i vari punti di rile-vamento previsti nella gara.Infine, senza scendere nel dettaglio delle singole stampe edelaborazioni previste, il Programma è in grado di forniretutti i risultati conformi alla regolamentazione Csai (R.N.S.N.S. 23 Regolarità Classica Auto Storiche) – classica – turi-stica – sport – challenge ed Asi ed inoltre è stato progetta-to per poter implementare specifici Regolamenti Particolaridi Gara (R.P.G.), ad esempio poter indicare tempi impostidiversi, di una stessa Prova Cronometrata, per concorrentidi divisioni/gruppi o raggruppamenti/classi differenti.Fra gli altri punti che ne caratterizzano la flessibilità per gesti-re le situazioni di gara più disparate, è da evidenziare la pos-sibilità di attribuire medie ai concorrenti, riammetterli in gara aseguito di esclusione, copiare i tempi di passaggio relativi adun qualsiasi punto di rilevamento, in un qualsiasi altro punto dirilevamento. Quest’ultima caratteristica permette di configuraretabelle di marcia sia per prove cronometrate singole (entratae uscita), che per prove concatenate (con uscita di una p.c.coincidente con l’ingresso della successiva), sia per proveconsecutive (con tempo di ingresso sempre riferito al primopunto di rilevamento del blocco di prove cronometrate).Inoltre si possono elaborare classifiche in funzione di qualifica-tori e coefficienti, anche Asi, che caratterizzano i singoli equi-paggi, punteggi Top Driver e Top Car, di scuderia con metodoTop Car o basate sulla classifica generale, classifiche partico-lari di trofei, inclusi nell’ambito della stessa gara, che si dispu-tano solo su una serie consecutiva di prove cronometrate ed infi-ne generare con un’unica elaborazione le schede dettagliatedei singoli concorrenti. Ad ogni tipologia di stampa i cronospossono sempre attribuire intestazioni, titoli o commenti in com-pleta autonomia e così come richiesto dagli organizzatori.Tra le tante manifestazioni in Italia e all’estero nelle quali i cro-nometristi hanno già utilizzato con successo il nuovo softwarefederale si possono ricordare diverse edizioni dei Campionatiitaliani di Regolarità Classica 2009 e 2010, Super TrofeoAsi, Trofeo Città di Teolo e Montemerlo, Trofeo “RolandoD’Amore”, Rievocazione Storica Treponti-Castelnuovo, GiroMediterraneo Croazia, Coppa d’Oro Appia Antica, laMillecurve, Le Mitiche Sport a Bassano, Mille Chilometri diSicilia e tante altre. �

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Ha conosciuto il suono di una ruota spinta da una catena cheera in fasce. Un respiro, una magia, un destino. Il presidentedella Federazione ciclistica italiana (Fci), Renato Di Rocco, ènato da una famiglia di produttori di biciclette, la sua infanziaè trascorsa tra corse e corsi, competizioni a livello giovanile ecentri di avviamento del Coni. L’azienda di famiglia ha fornitobici a giovani talenti, assicurato un’officina specializzata dedi-cata alla ricerca e allo sviluppo del mezzo meccanico, custo-dito una eredità di passione e impegno che il numero uno del-la federazione (in carica dal 2005) non ha mai abbandonatonel corso della sua lunga e corposa carriera professionale, col-tivando l’amore per uno sport che negli anni corre, si aggior-na, sempre al passo con i tempi e le tecnologie. Con un pas-sato da dirigente della Federatletica (per due anni segretariogenerale) conosce tutti i misteri, le problematiche, il fascino el’utilità di un rilevamento cronometrico essenziale, competentee professionale. Da qui la volontà di rinnovare con la Ficr laconvenzione stipulata tra le due federazioni nell’ottobre del2008, per contribuire a migliorare lo standard tecnico-organiz-zativo e funzionale delle manifestazioni ciclistiche.‘’Certamente ci sono tutti i presupposti per portare avanti unpercorso sinergico e continuato. I rapporti con il presidentedella Ficr sono straordinari, solidi e di reciproca stima. E quel-li con il delegato al ciclismo evidenziano grande disponibili-tà, attenzione e competenza’’.

Il ciclismo è una delle discipline sportive che più si avvalgo-no del ruolo dei cronometristi ufficiali federali. La Ficr ha pre-disposto ultimamente un complesso e sofisticato sistema di ri-levamento multiprogrammabile. Si può parlare di rapporto “in-dissolubile” tra le due federazioni? Con la bici non si può rimanere fermi ed anche quando lo sifa per motivi tecnici (surplace su pista) si deve ricorrere al cro-no. La nostra disciplina non può prescindere dalla misurazio-ne del tempo, ma non può fare a meno anche di linee e figu-re. Impossibile immaginarla senza. Al contrario servono appa-rati sempre più sofisticati e perfetti. La nostra collaborazionevanta una lunghissima tradizione. L’impegno e l’aggiornamen-to ai nostri regolamenti è significativo. In momenti di particola-re difficoltà economica si deve guardare anche l’aspetto costiper cautelare e sostenere le nostre società organizzatrici, so-prattutto quelle che rivolgono attenzione al mondo giovanile.Tecnologia e formazione professionale sono alla base dellaricerca per migliorare la qualità. La Ficr deve molto al cicli-smo come stimolo all’innovazione. È così anche per la Fci? È interesse comune e nel tempo è quanto mai utile lo scambiodi informazioni ed esperienze da ricondurre sempre ad un po-sizionamento di attualità ed avanguardia. Il confronto stimolae migliora sempre il rapporto prodotto-servizio-risultato. Noistiamo lavorando per formare giudici di gara specializzati persingole discipline, le gare di mountain bike differiscono da unacronotappa. Serve dunque per tutti la specificità.Può lo sport fare a meno del rilevamento cronometrico? Comese lo immagina senza?Vivere senza è impossibile! Qual è il crono che più le è rimasto impresso? Il record del-l’ora di Moser a Città del Messico ha fatto storia, è la primaimmagine mediatica di come lo sport, applicato alla scienzadel... centesimo di secondo, sia una sfida dell’uomo controil tempo.Quella di Moser ha significato grande entusiasmo e visibili-tà, soprattutto un cambiamento significativo nella ricerca, tec-nica, scientifica e di metodologia con un grandissimo impat-to mediatico. Era più un fatto tecnico che cronometrico. Perfortuna le emozioni si rinnovano, in fondo la novità è semprequella che deve accadere. E mi rifaccio alla volata per l’ag-giudicazione del titolo uomini su strada dei Giochi delMediterraneo di Pescara. Nessuno spazio luce tra EnricoPeruffo e lo sloveno Kump che ha preso l’argento. I cronome-tristi mi diedero la fotografia del fotofinish che regalai all’az-zurro. Ma ricordo anche l’ultima Tirreno-Adriatica terminata,

MISURARE IL TEMPO,UN FASCINOIMPRESCINDIBILE

INTERVISTA A RENATO DI ROCCO, PRESIDENTE FEDERCICLISMO di Luca Masot to

Il presidente federale Renato Di Rocco conosce tutti i misteri, leproblematiche e il fascino del crono: “Impossibile immaginarelo sport senza i rilevamenti cronometrici”. Verso un rinnovodella convenzione con la Ficr: “Ci avvarremo sempre dellaprofessionalità dei cronometristi federali, sono una garanzia”

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dopo tantissimi chilometri, in una frazione di centesimo. Comedire anche che se il crono è freddo riesce comunque a far tra-smettere emozioni e sensazioni palpabili. Ed è in quelle cir-costanze che viene fuori lo strumento e la tecnologia. La stagione è ancora in corso ma si può tracciare un primobilancio?Il bilancio è positivo, il rapporto di fiducia instaurato è gene-ralizzato e percepito dalla utenza. Lavoreremo, se possibile,per specializzare sempre di più gruppi da destinare alle cor-se a tappe e a discipline particolari come la pista ed il fuori-strada. Attenzione massima anche per il paraciclismo, entra-to a piena dignità nella nostra famiglia ciclistica. Consolidanumeri e prestazioni di larghissimo riguardo.Il concetto per cui “è il tempo il primo avversario da vincere”nel ciclismo non vale sempre. È questa sua diversità rispettoad altre discipline a renderlo così popolare e affascinante?

Anche nel ciclismo il tempo è un avversario da battere: bastipensare alle prove cronometriche su strada e pista, ma an-che nella discesa di MTB. Il ciclismo è una disciplina com-plessa, che non lascia nulla al caso o agli altri ed è capacedi offrire opportunità sportive di ogni tipo con o senza il cro-no. Ma per fortuna la vostra Federazione ci segue con gran-de professionalità e competenza e quindi il tempo non potràmai essere non considerato. Per battere il tempo, limitarne la sua corsa inesorabile, si ri-corre da sempre a soluzioni antisportive. Ora oltre al dopingspuntano anche i “telai motorizzati”. Il crono è davvero cosìodiato o è la scienza che chiede all’uomo sempre di più?Il crono non è odiato, ma certamente per chi non è speciali-sta della cronometro è un avversario temibile. Tuttavia per cam-pioni come Fabian Cancellara – come in passato per EddyMerckx – è un “piacere” essere cronometrati. �

PESCARA 2009: IL FOTOFINISHUFFICIALE CHE HA ASSEGNATO

LA MEDAGLIA D’ORO NELLAGARA DI CICLISMO IN LINEA A

ENRICO PERUFFO VITTORIOSOCON UN DISTACCO DI SOLI TRE

DECIMILLESIMI DI SECONDO

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esperienze di A lessandro Tra ld i

II rapporti di collaborazione tra le associazioni delTriveneto sono, da sempre, molto buoni e improntati al-la massima collaborazione. Campanilismi e gelosie nonfanno parte del nostro modo di operare. Quanto avve-nuto lo scorso primo maggio è forse uno degli esempipiù evidenti del clima che si respira in queste regioni. Partiamo da un po’ più lontano.A Treviso abbiamo una lunga tradizione di gare di en-duro e, nel corso degli anni, siamo stati più volte chia-mati anche al di fuori del nostro territorio per gestire ilcentro classifica di queste complesse manifestazioni. Datempo abbiamo cercato di coinvol-gere i locali comitati Fmi per intro-durre l’utilizzo dei transponder an-che nelle gare di CampionatoTriveneto, 6/7 gare che vedonomediamente dai 300 ai 330 mo-tociclisti iscritti, talvolta anche 400. Dallo scorso anno la nostra asso-ciazione ha deciso di acquistareuna prima tranche di transponderAMB TranX260. Quando ci è per-venuta la richiesta di cronometrag-gio delle 5 gare del Trofeo VenetoHard Race (enduro a coppie), ab-biamo dovuto rinunciare, ma ab-biamo girato la richiesta all’asso-ciazione di Venezia, che ha un nu-mero di transponder adeguato eche così ha potuto dare prova dieccellenza anche in una discipli-na per loro non comune. Per una serie di coincidenze, que-st’anno, il Moto Club Civezza -

no (TN) si è rivolto direttamente ai cronometristi diVenezia per il cronometraggio della seconda provadel Campionato Triveneto di Enduro. Vista la comples-sità della gara, il presidente di Venezia, Berton, ci harestituito la cortesia e ci ha girato la richiesta. Ma aquesto punto ci è venuta l’idea: perchè non la faccia-mo insieme e proviamo a gestirla con i transponder?Ma dato che, pur mettendo insieme la loro e la nostraattrezzatura, non saremmo riusciti a garantire transpon-der a sufficienza, abbiamo coinvolto gli amici dell’as-sociazione di Udine che condividono con noi molte

CRONOS DEL TRIVENETOI rapporti di collaborazione tra le associazioni del no (TN) si è rivolto direttamente ai cronometristi di

MODELLO DI COLLABORAZIONE

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gare del Campionato Triveneto, i quali si sono dimo-strati subito disponibili. Il vulcanico Berton ci ha garan-tito la massima disponibilità a recuperare ulteriore ma-teriale, qualora ne avessimo avuto bisogno: e così èarrivata da Varese una dotazione di ulteriori transpon-der e decoder, materiale che poi non è stato utilizza-to perché appartenente ad una serie diversa. Come Dsc, a me è toccato il compito di definire la squa-dra, assegnando compiti e mansioni. Oltre a Treviso eVenezia, sono state coinvolte le associazioni di Trento eUdine e, solo per uno sfortunato incidente occorso al-l’amico Francesco Parise la sera prima della gara, l’as-sociazione di Vicenza non è stata della partita. Dato chenon tutti i cronos coinvolti avevano avuto esperienze ingare di enduro, abbiamo deciso di mischiare le carte e,quindi, in ogni postazione sono stati presenti cronometri-sti di associazioni diverse, chi con compiti di rilevamen-to, altri addetti alla gestione computer e così via. Così come abbiamo miscelato gli uomini, altrettantoabbiamo fatto con le attrezzature e gli strumenti. Temoche per i prossimi mesi saranno frequenti le telefona-te tipo “per caso hai tu il nostro cavo? E tu hai la bat-teria?”....speriamo bene!

La gara è forse la parte meno interessante di questa sto-ria. La fase preparatoria mi ha riportato alla memoria itempi dei servizi nei rally con l’Equipe regionale, quan-do gli amici Gottardo e Lorenzini arrivavano a Trevisocon tonnellate di materiali e facevamo notte fonda perallestire il Centro Classifiche. Così è stato anche questavolta. Un furgone carico di materiale, borse e valigedappertutto. L’inesperienza ci ha fatto commettere alcu-ni errori: avevamo deciso di provvedere di persona alcollocamento del supporto sulla moto, e così, termina-ta alle 22 la fase di consegna dei transponder, ci sia-mo spostati al parco chiuso e fino alle 24 abbiamo si-stemato oltre 300 supporti! Verso le 2, terminata la stam-pa delle tabelle di marcia, abbiamo potuto recarci inalbergo per riposare un paio d’ore, visto che alle 6.30eravamo di nuovo operativi. Dato che l’utilizzo dei transponder costituiva una primaassoluta per noi in queste manifestazioni, per cautelar-mi ho predisposto il servizio in modo tale da avere siail rilevamento automatico che quello tradizionale (per ilsacro principio che fidarsi è bene, ma è sempre meglioavere pronta una via di fuga...). Pertanto, quando lagara è cominciata ero più curioso che preoccupato. In effetti, alcuni problemi tecnici legati alla trasmissio-ne dati hanno limitato l’efficacia del sistema. Così, al-la fine, in centro classifiche abbiamo lavorato comedannati dalle 8 alle 18, francamente molto più di quan-to avessi previsto. Nonostante tutto, grazie all’impegno profuso da tutti, ab-biamo completato tutte le classifiche entro un’ora dall’ar-rivo dei concorrenti, con grande soddisfazione nostra edegli organizzatori. Mentre con Michele Conte proce-devamo ad un frenetico controllo di tabelle di marcia ecronologici, i colleghi di Udine e Venezia si sono ado-perati per la cernita dei transponder e dei supporti. Di questa giornata resterà, oltre alla stanchezza fisica,anche la soddisfazione di aver cominciato a tracciareuna nuova strada verso una collaborazione ancora piùforte tra le associazioni sul territorio. �

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esperienze di Francesca P isani

Il 2010 è il 125° anniversario della fondazione dellaFederazione ciclistica italiana (Fci). Il presidente Renato DiRocco ha pensato che debbano essere proprio i giovani iprotagonisti di questo importante compleanno della Fci, lan-ciando il messaggio che il ciclismo, pur essendo uno sportcon antiche tradizioni radicate sul territorio, è comunque unadisciplina proiettata verso il futuro.Per l’occasione, i festeggiamenti della Fci si sono legati alconcomitante svolgimento del Meeting nazionale di societàper giovanissimi – Memorial Adriano Morelli, forse l’unicamanifestazione al mondo che vede protagonisti migliaia dibambini e bambine di età compresa tra i 7 ed i 12 anni,praticanti il ciclismo.La Ficr ha pienamente condiviso i valori delle iniziative spor-tive e celebrative e, nel puro spirito di federazione di ser-vizio, ha gestito il cronometraggio con 20 cronos delle as-sociazioni di Roma, Viterbo, Frosinone, Lucca, Napoli edAvellino che hanno utilizzato 4 sistemi di FinishLynx, 12cronometri scriventi, 16 fotocellule e 4 tabelloni per la vi-sualizzazione dei risultati.Dal 1 al 4 luglio oltre 3.000 bambini si sono cimentati in pro-ve di gimkana, fuoristrada, prove su strada e sprint sui traccia-ti dello Stadio dei Marmi e del Parco di Via Alfana a Roma.Inoltre, proprio per festeggiare il 125° anniversario della Fci

è tornato il “Museo itinerante del tempo”, la mostra di appa-recchiature antiche e moderne per il timing che è stata ospi-tata allo Stadio dei Marmi.Tra le apparecchiature in vetrina, tra i ragazzi hanno suscita-to grande curiosità la fotocellula Pantecne ed il cancelletto dipartenza per lo sci alpino, utilizzate a Cortina d’Ampezzo perle Olimpiadi invernali del 1956 e gli impianti tendifilo postisul traguardo della pista di atletica dello Stadio Olimpico diRoma per le Olimpiadi del 1960. Proprio questo tendifilo fer-mò il tempo del record del mondo di Livio Berruti nei 200m.In mostra anche i sistemi di fotofinish da quelli degli anni ’70fino ai più moderni e attuali sistemi di FinishLynx. �

FCI FESTEGGIA IL SUO 125° ANNIVERSARIOACCOGLIENDO A ROMA

OLTRE 2000 BIMBIDA TUTTA ITALIA

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Festa dello sport nel segno dell’integrazione etnica

DA SOTTOSCRIZIONE CRONOS 48.000 EURO A L’AQUILACon un cerimonia presso il Coni provin-ciale de L’Aquila sono stati assegnati adalcune associazioni di volontariato48.000 euro raccolti dalla FederazioneItaliana Cronometristi (Ficr) nella mobili-tazione seguita al terremoto.I fondi erano originariamente destinatiai cronometristi aquilani colpiti dalla tra-gedia che, invece, con molta genero-sità, pur avendo subito danni alle pro-prie abitazioni e vari disagi, hanno una-nimamente deciso di devolvere i fondia favore delle associazioni di volonta-riato operanti nel territorio aquilano.La Ficr ha consegnato un furgone FiatDoblo’, adattato al trasporto dei disa-bili, alla Sezione aquilana dell’As -sociazione italiana sclerosi multipla. Sono state inoltre regalate attrezzature medico-sanitarie (congelatore verticale e biofoto-metro) alla sezione aquilana dell’Associazione Italiana conto le Leucemie. La parte restante dei fondi raccolti è stata assegna-ta all’Associazione L’Aquila per la Vita, che ha utilizzato il contributo per l’acquisto di un Eco-Color-Doppler.I fondi sono stati consegnati dal presidente Ficr, Gianfranco Rava, ai rappresentanti delle associazioni di volontariato. Alla ce-rimonia erano presenti anche il vice-sindaco e assessore allo sport de l’Aquila, Giampaolo Arduini e l’assessore provinciale al-lo sport Roberto Romanelli. ■

‘’Questa manifestazioneha dimostrato che lo sportpuò essere il seme dalquale fratellanza e inte-grazione potranno final-mente germogliare, ac-cumunando giovani didifferente etnia, cultura ereligione’’. Così il presi-dente dell’associazionenapoletana cronometristi,Francesco Serratore, si ècomplimentato con il pre-sidente del Coni provincia-le di Napoli, AmedeoSalerno, per il successo del-

la manifestazione ‘’l’arcobaleno dello Sport’’, svoltasi nell’am-bito della Giornata nazionale dello Sport, assicurandogli lacollaborazione della Ficr anche per le prossime edizioniI cronos partenopei hanno dato ampio sostegno alla ma-nifestazione che ha radunato 1.200 ragazzi di tutto il mon-do, figli di immigrati, nel segno dello sport che unisce. Icronos hanno dato supporto sia nella fase organizzativa

che nel rilevamento dei tempi dell’atletica leggera.‘’Un momento di gioia e una grande festa dell’integrazio-ne. Sul terreno di gioco sono scesi ragazzi provenienti datutto il mondo, figli di immigrati che ormai sono italiani atutti gli effetti perché vivono nella nostra città da anni e han-no appreso costumi, cultura e lingua’’, ha dichiarato Salerno.Alla festa multietnica organizzata dal Coni Napoli hannopartecipato oltre 1.200 figli di immigrati e giovani napole-tani di età compresa fra i 10 ed i 15 anni. I ragazzi, pro-venienti da 41 nazioni, si sono esibiti in 13 discipline spor-tive, dall’atletica al basket, passando per calcio, cricket, ju-do, tennistavolo e bowling. Cina, Nigeria, Bangladesh eSri Lanka, oltre all’Italia, le nazioni più rappresentate. �

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esperienze di Umber to Co lp i

Il 12 giugno scorso, precisamente alle 20:00, “Swim forChildren” ha battutto il Guinnes World Record che nelle24 ore ha fatto nuotare il maggior numero di persone peralmeno una vasca, con 5.028 partecipanti che hanno per-corso con successo la distanza di 18.3 metri. La manife-stazione si è tenuta presso la piscina della Padovanuoto.L’evento è partito alle otto di sera dell’undici giugno, conil via ufficiale della Federazione italiana cronometristi incollaborazione con i giudici del gruppo Ufficiali Gara del-la Federazione italiana nuoto che hanno dedicato le lorocompetenze per tutte le 24 ore.Le prime ore sono state molto produttive per i partecipan-ti, in quanto più di 200 persone all’ora, di media, sonoriuscite a nuotare la distanza richiesta. Durante la notte,quando la gran parte del pubblico stava dormendo, vigi-li del fuoco, poliziotti e rappresentanti della Protezione ci-vile hanno dedicato parte del loro tempo a realizzare que-sto record. Il 12 giugno il flusso dei partecipanti non si è fermato, conmolte famiglie arrivate per trascorrere una giornata sotto ilsole. Sono arrivati anche gruppi provenienti da tutta Italia,

il che ha fatto intendere che non si voleva semplicementebattere il record precedente, lo si voleva polverizzare!Quello che ha reso la manifestazione ancora più specia-le è stato il fatto che fosse aperta a chiunque in grado dinuotare senza aiuti, dai giovanissimi ai più anziani.Uno dei momenti salienti della giornata è stato dedicatoal più giovane partecipante alla prova, Massimiliano, disoli 4 anni, che è stato spronato da tutto il pubblico. Il piùanziano nuotatore ha portato in vasca ben 81 primavere.Oltre ad aver investito il loro tempo e aver bruciato un pòdi calorie, i partecipanti hanno percorso una distanza su-periore a 92Km e sono riusciti a raccogliere più di 50.000euro per l’istituto di ricerca pediatrico “Città della Speranza”.Anche per i cronometristi la sfida è stata vinta: siccome le pia-stre non potevano stare immerse in acqua per più di 18 ore,i cronos si sono inventati un sistema manuale per la registra-zione dei tempi ed il conteggio delle vasche e dei nuotatori,con l’ausilio di cronometri scriventi REI e sincronizzatori. I 10cronometristi dell’ASD Padova Crono impegnati in piscina sisono dati il cambio mentre il presidente, lo stoico UmbertoColpi, ha fatto una 24ore di cronometraggio. �

SWIM FORCHILDREN A PADOVA:LA FICR CERTIFICAIL RECORD DA GUINNESS

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di Lu ig i Cocc ia

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