Fattori che influenzano apprendimento e allenamento...Dieta Dukan (Pierre Dukan) 4 fasi : 1. La fase...
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La crescita: Fattori che influenzano
apprendimento e allenamento
Dott.ssa Francesca Romana de Jorio
Concetto generale
Considerando che una singola disciplina non contiene da sola tutti i presupposti della motricità di base, è opportuno tenere sempre presente che bisogna privilegiare gli aspetti pedagogici e consentire al bambino (soprattutto quando piccolo) di acquisire quante più competenze motorie possibili prima di orientare la propria motricità verso forme più specialistiche.
Schemi motori di base • Sono chiamati così perché sono a fondamento di tutti i
più complessi gesti motori dell’essere umano. • Si organizzano nel bambino dai 4-5 ai 9-10 anni • Quando nel movimento sono coinvolti i segmenti
corporei senza spostamento dinamico nello spazio di tutta la massa corporea si parla di Schemi posturali statico-dinamici
• Nel caso in cui nel movimento sia coinvolto tutto il corpo che si sposta dinamicamente nello spazio si parla di Schemi motori
Schemi motori di base
Camminare
Correre
Saltare
Afferrare- lanciare
Rotolare – strisciare
Arrampicarsi
(calciare, colpire, girare, camminare in equilibrio, appendersi)
Flettere Piegare Addurre Abdurre Ruotare
Slanciare Elevare Circondurre Torcere
Schemi posturali di base
(praxìa: fare) Capacità di fare un movimento pensato e finalizzato. È l'insieme di associazioni neuromotorie ordinate per formulare piani di azione finalizzati.
• Ci possono essere prassie naturali (camminare, correre, gesticolare, afferrare...) o acquisite (attività collegate al sapere fare, manipolare, costruire, montare o smontare un oggetto …).
• Alcune prassie sono: equilibrio, coordinazione dinamica generale, coordinazione oculo manuale, respirazione, propriocettività specifica, attività artistico plastiche, evoluzione del disegno, attività di pregrafismo, attività espressivo mimica.
LE PRASSIE
LE GNOSIE • Gnosia è la interiorizzazione percettiva che diviene
stabile sul piano psichico cosciente grazie alla spinta delle funzioni prassiche. Se la prassia è il poter fare qualche cosa, la gnosia è il saper fare.
• Alcune gnosie sono: schema corporeo, interiorizzazioni relative alla lateralità, interiorizzazioni spaziali.
• Il piano gnosico per eccellenza è lo schema corporeo
Creazione dello schema corporeo Tutte le informazioni senso-percettive che arrivano al cervello attraverso i canali: Esterocettori cutanei, visivi e uditivi. Propriocettori, che trasmettono le informazioni provenienti dai muscoli, dai tendini, dalle articolazioni. Interocettori, che consentono l’arrivo delle informazioni attraverso la respirazione, gli organi viscerali
Apprendimento motorio • In generale, potremmo definirlo come il passaggio
dal movimento volontario a quello automatico.
Gli impulsi nervosi determinano una sorta di traccia del percorso tra le cellule cerebrali. In un successivo passaggio gli impulsi nervosi ritrovano quella traccia che ripercorrono determinando quello che si definisce apprendimento.
Fasi dell’ apprendimento motorio
PRIMA FASE DELL’APPRENDIMENTO: ACQUISIZIONE VISIVA DEL MODELLO TECNICO DA APPRENDERE, MEDIANTE DIMOSTRAZIONE DI UN ATLETA O VISIONE DI UN FILMATO
• Discriminare le componenti del gesto per capire cosa si deve eseguire. Nel campo sportivo-motorio i canali percettivi maggiormente interessati sono: TATTO delle mani e dei piedi, CINESTESI (posizione delle articolazioni, grado di forza applicata), EQUILIBRIO, SENSO DEL RITMO, ORIENTAMENTO SPAZIALE, PERCEZIONE DELLE TRAIETTORIE.
• Richiamare gli automatismi o gli schemi motori coinvolti. Non si può apprendere da zero un gesto nuovo, specie se complesso.
Occorre partire sempre da qualcosa di simile che già si
possiede.
TIMING SECONDA FASE DELL’APPRENDIMENTO: ACQUISIZIONE DELLA
STRUTTURA RITMICA (TIMING) DEL MOVIMENTO. La capacità di percepire e sentire su se stessi il ritmo delle azioni è
fondamentale per la riuscita dell'apprendimento.
Interiorizzare il modello da eseguire (allenamento ideomotorio).
“Il cervello non fa differenza tra una situazione realmente vissuta e una immaginata molto vividamente”.
Ciò che rende la visualizzazione molto sintetica e legata in un tutt'uno dinamico e realistico è il ritmo. La struttura ritmica del gesto da apprendere, infatti funge da trama e conduce la mente nella temporizzazione (timing) delle singole azioni degli arti (appoggi, slanci, tiri ecc).
Interiorizzazione del modello motorio
TERZA FASE DELL’ APPRENDIMENTO: CENESTESI E VISIONE INTERNA DELL’ ALLENAMENTO IDEOMOTORIO
Interiorizzare un modello significa farlo proprio, sentirlo aderente sul proprio corpo. Non si tratta di memorizzare delle immagini e basta; significa vedersi dal di dentro (e non dal di fuori) con tutte quelle sensazioni (tattili, cinestesiche, uditive) che si vivrebbero proprio come se si stesse eseguendo il movimento.
Sistema senso motorio: organi di senso sistema nervoso centrale e periferico muscoli scheletro
Compito principale: •Organizzare •Controllare •Adattare
Movimento
NB: non si sviluppano separatamente anzi molte
attività (esercizi e giochi) sviluppano
contemporaneamente più capacità coordinative
Capacità Coordinative Generali Capacità di Controllo Motorio
Capacità di controllare il movimento in modo che corrisponda
il più possibile a ciò che era stabilito
Capacità di Apprendimento Motorio
Assimilare movimenti in rapporto alla continua esercitazione
Capacità di Adattamento Motorio
Capacità di adattare modifiche in rapporto a situazioni esterne
Capacità Coordinative Speciali
1- Combinazione Motoria: saper combinare e collegare più parti di uno o più movimenti in una struttura motoria unitaria
2- Differenziazione Dinamica: saper differenziare ed interpretare i dati e le sensazioni che riceviamo da oggetti ed eventi attraverso gli organi di senso
3- Equilibrio: saper reagire adeguatamente alla sollecitazione gravitazionale senza alterare l’esecuzione motoria
4- Orientamento Spazio- Temporale: determinare e modificare la posizione dei segmenti o di tutto il corpo nello spazio disponibile
5- Ritmizzazione: riconoscere e poi attuare i tempi e i ritmi dei movimenti
6- Reazione: dare risposte più o meno predeterminate a segnali prestabiliti o a situazioni varie
7- Trasformazione: saper cambiare con sapienza il gesto motorio più adatto
Capacità di compiere movimenti rapidi Condizionata dal SNC Vincolata dal patrimonio genetico del bambino Collegata alle capacità coordinative (ritmo) Stabilizzazione intorno ai 12 anni
Capacità di superare attivamente resistenze o di opporvisi
Divisione in Forza Rapida, Forza Massimale e Forza Resistente (queste ultime due da allenare dopo pubertà per la possibilità di creare problemi osteo-tendinei che rallentano fino ad inibire la crescita)
Capacità di sopportare l’affaticamento o di prolungare il lavoro muscolare nel tempo mantenendone costante la quantità
Condizionata dalla produzione di energia a livello muscolare (meccanismi aerobici e anaerobici intrinseci al muscolo)
Capacità di effettuare movimenti con la maggior escursione articolare possibile
Dipende dall’elasticità dei tendini e dei muscoli
Facilmente sviluppata con l’allenamento
Miglioramento soprattutto tra i 6 e gli 11 anni
Sistema nervoso in crescita
Sistema nervoso maturo
Capacità motorie
Abilità motorie
Alfabetizzazione motoria
Corpo libero
Forma ludica
Proporzionale all’età
I bambini fanno quello che vedono
I bambini ci guardano
L’allenatore è un punto di riferimento
Alimentazione Cosa mangiamo? Chi seguiamo?
CARBOIDRATI • Complessi : AMIDI: Cereali e tutti i prodotti derivati dalle farine (
pasta, pane, riso, orzo, farro, mais, segale), Legumi, Patate, Castagne, Zucca, Patate dolci , Carne e pesce (in piccole quantità sotto forma di glicogeno)
FIBRE : tutte le verdure, nessun alimento origine animale
• Semplici :Frutta (In particolare uva, cachi, fichi, banane). Frutti meno zuccherini sono ad esempio i frutti di bosco, pere, mele e la frutta grassa come cocco e avocado.
Verdura La verdura ha meno zuccheri della frutta Miele, agave, sciroppo d’acero, sono fonti di
glucosio/fruttosio. Tutti i cibi con zuccheri aggiunti (cibi con zucchero aggiunto o dolcificanti naturali, come i dolci in genere)
PROTEINE • proteine di origine
animale ( carne, pesce, uova, latticini) sono considerate di alto valore nutrizionale. Contengono tutti gli amminoacidi
• proteine di origine vegetale (legumi, cereali, frutta secca, semi, alghe)
NB carenti di uno o più degli amminoacidi essenziali.
GRASSI alimentari prevalenti: TRIGLICERIDI
Acidi grassi saturi - Più stabili alla digestione e al calore.
Acidi grassi insaturi - Più instabili
- Più facilmente digeribili
- Più facilmente assorbibili a livello intestinale
ACIDI GRASSI ESSENZIALI:
acido linoleico (capostipite degli ω6)= olio vegetali (mais,..)
acido α-linolenico (capostipite degli ω3) = pesce
• Acqua
• Minerali
• VITAMINE LIPOSOLUBILI : A,D,E, K
NB in eccesso, possono raggiungere livelli tossici
• VITAMINE IDROSOLUBILI:
• B1 – tiamina • B2 – riboflavina • B3 - ac. Nicotinico • B5 - ac.pantotenico
• B6 – piridossina • B8 – biotina • B9 – ac. Folico • B12 – cobalamina • C – ac.ascorbico
Dieta mediterranea • Circa 2.500 Kcal/die: 55-65% carboidrati, 20-30% lipidi e solo il 10-
15% proteine • proteine vegetali >> proteine animali • grassi saturi << grassi vegetali insaturi • Moderazione della quota calorica globale • carboidrati complessi (80%) >> semplici (20%) • Elevata introduzione di fibra alimentare • Riduzione dell'apporto di colesterolo • carne bianca >> carne rossa (1/2 volte a settimana) • Alto consumo di pesce e legumi • I dolci solo in occasioni particolari • La dieta mediterranea prevede inoltre una drastica riduzione del
consumo di: insaccati, super alcolici, zucchero bianco, burro, formaggi grassi, maionese, sale bianco, margarina, carne bovina, carne suina, strutto, caffè.
Vantaggi
• difesa contro malattie come aterosclerosi, ipertensione, infarto del miocardio e ictus, disturbi motilità intestinale , cancro tratto gastrointestinale
• Diffusa e di facile aderenza
Svantaggi
Antica
A ciascuno il suo
Indice glicemico
Misura della velocità con la quale un
alimento provoca l'aumento della
glicemia, quindi l'entità della risposta
insulinica
Si valuta mettendo in relazione la
curva di assorbimento con quella del
glucosio
Ormoni regolatori insulina / glucagone
NB Associare fibre, proteine e grassi a carboidrati riduce il loro indice glicemico
Picco glicemia Picco insulina Deposito grassi
Dieta mima digiuno (Valter Longo ) • Privarsi del cibo in modo drastico, sporadico ma
ciclico
• Mandare volutamente l’organismo in carenza di glucosio e proteine.
• Fondamentale fase di re feeding (digiuno e abbuffate fin dalla preistoria)
• Più un alimento stimola la produzione di insulina, più stimola i processi di invecchiamento.
• L’attività fisica consuma molti zuccheri e intacca i depositi di glicogeno muscolare, abbassando l’insulinoresistenza dei muscoli permette che immagazzinino efficacemente gli zuccheri al loro interno, a discapito dei depositi adiposi
• Più proteine si consumano, più ormone della crescita il corpo produce e l’ ormone della crescita è legato all’ invecchiamento e allo sviluppo di tumori.
• Eliminare carboidrati semplici e assumere frutta e verdura
Vantaggi
• Rallenta invecchiamento
• Rinnova e fortifica sistema immunitario
• Migliora insulino resistenza
• Utilizzata in chemioterapia
Svantaggi
• Ipocalorico
• Periodi di digiuno in persona attiva
Aging Cell (2015) 14, pp497–510. Interventions to Slow Aging in Humans: Are We Ready? Valter D. Longo,Adam Antebi, Andrzej Bartke, Nir Barzilai, Holly M. Brown-Borg, Calogero Caruso,Tyler J.Curiel, Rafael de Cabo,Claudio Franceschi, David Gems, Donald K. Ingram,Thomas E. Johnson, Brian K. Kennedy, Cynthia Kenyon, Samuel Klein, John J. Kopchick, Guenter Lepperdinger,Frank Madeo, Mario G. Mirisola,James R. Mitchell, Giuseppe Passarino,Karl L. Rudolph, John M. Sedivy, Gerald S. Shadel, David A. Sinclair, Stephen R. Spindler, Yousin Suh, Jan Vijg, Manlio Vinciguerra and Luigi Fontana
Dieta Dukan (Pierre Dukan) 4 fasi : 1. La fase d'ATTACCO: 72 alimenti a base di proteine pure da mangiare a volontà. Attività fisica 20 minuti 2. La fase di CROCIERA: Aggiunta di 28 verdure a volontà. Alternanza di giorni di proteine pure (giorni PP) e giorni di proteine e
verdure (giorni PV). Attività fisica 30 minuti 3. La fase di CONSOLIDAMENTO: Aggiungere: i frutti, il pane integrale,una porzione di formaggio, porzioni
di farinacei e un pasto di gala a settimana. Giovedì proteico, il giovedì PP che aiuta a mantenere il peso Attività fisica 25 minuti 4. La fase di STABILIZZAZIONE: dieta libera. 3 regole da seguire a vita : - una giornata di proteine pure a settimana ( giovedì PP)
- 20 minuti di camminata al giorno e rinuncia all'ascensore - 3 cucchiai di crusca d’avena al giorno
Vantaggi
• Perdita di peso
Svantaggi
• Eccesso proteico, chetoacidosi
• debolezza, irascibilità, ipotensione e incapacità di praticare attività motoria sostenuta e/o prolungata
• Sovraccarico fegato e reni
• Carenza acidi grassi omega 3 e omega 6
• Carenze vitamine liposolubili e idrosolubili , minerali
• Alta percentuale persone che la seguono in maniera autonoma e scorretta
Dieta vegana
• esclude TOALMENTE i prodotti di origine animale
• Motivazioni mediche, etico, comportamentali, religioso, filosofiche
• Prescinde da ogni rischio legato ai cibi derivanti dagli animali: dislipidemie, coronaropatie, iperuricemie ecc
• 75-87% di carboidrati
• 6-15% di proteine (tra cereali e legumi)
• 5-10% di lipidi (0% di grassi animali; 0% aggiunti; 100% intrinseci degli alimenti vegetali )
Dieta vegetariana • No proteine
animali
• Diverse correnti : latto ovo vegetariano, pesco vegetariano , vegetariano puro
• Molto vicina a dieta vegana
Vantaggi
• Abbattere rischi cardiovascolare
• Riduzione colesterolo
• Maggior consapevolezza sul proprio stato di salute e maggior attenzione all’alimentazione
• Alto contenuto di fattori protettivi : magnesio, potassio, vit K, folati, vit C, vit E
• Riduzione incidenza cancro : vegani tumori femminili , latto-ovo-vegetariani tumori tratto gastroenterico
• Minor consumo di alcol
• Minor BMI
The American Journal of Clinical Nutrition: Vegetarian diets and bone status. Katherine L Tucker
Cancer Epidemiol Biomarkers Prev. 2013 February ; 22(2): 286–294. doi: 10.1158/1055-9965.EPI-12-1060. VEGETARIAN DIETS AND THE INCIDENCE OF CANCER IN A LOW-RISK POPULATION. Yessenia Tantamango-Bartley, Karen Jaceldo-Siegl, Jing Fan, and Gary Fraser, Loma Linda
Svantaggi • Deficit vit B12 (compensato da prodotti fortificati) correlato aumento omocisteina
• Deficit vit D (compensato da prodotti fortificati)
• Deficit ac grassi essenziali omega 3
• Deficit calcio (calcio disponibile nel mondo animale meglio assorbito di alimenti fortificati e farmaci )
• Deficit zinco (alimenti fortificati)
• Deficit ferro(assorbimento ferro da alimento non animale inferiore )
• la dieta vegana non è un regime alimentare consigliabile, specie in periodi "delicati" della vita come l'infanzia, l'adolescenza, la gravidanza, l'allattamento e la terza età.
• eccesso di fibre alimentari e chelanti che favoriscono malassorbimento di nutrienti
• Osteoporosi, anemia perniciosa e sideropenica, ipotiroidismo, neuropatie, spina bifida nel feto
• Maggiore incidenza di patologie mentali (depressione, ansia, disturbi dell’alimentazione)
Nutrients 2014, 6, 1318-1332;Comparison of Nutritional Quality of the Vegan, Vegetarian, Semi-Vegetarian, Pesco-Vegetarian and Omnivorous Diet. Peter Clarys , Tom Deliens, Inge Huybrechts, Peter Deriemaeker, Barbara Vanaelst,Willem De Keyzer , Marcel Hebbelinck and Patrick Mullie
Vegetarian diet and mental disorders: results from a representative community survey Johannes Michalak, Xiao Chi Zhang and Frank Jacobi
Dieta iperproteica (anche detta ketogenica)
• Carboidrati << proteine e grassi
• Dieta mediterranea: apporto proteico 0,8-1,2 g/ Kg di peso corporeo
• Dieta iperproteica: 1,8-2,2 g/Kg
• La dieta iperproteica è controindicata soprattutto in caso di problemi epatici e renali (insufficienza renale, nefropatia diabetica ecc).
• Non è adatta a chi pratica sport di resistenza come la corsa o il ciclismo.
Regole generali • Limita il consumo di zuccheri semplici (zucchero, dolci, bevande
zuccherate ecc.) e più in generale di alimenti ad alto indice glicemico (soprattutto alla sera).
• Limita il consumo di pane, pasta, riso e cereali in genere evitando di associarli tra loro all'interno dello stesso pasto.
• Preferisci invece frutta e verdura, cruda o cotta al vapore, preferibilmente di stagione
Aumenta il consumo di proteine e grassi nella dieta rispettando comunque le seguenti regole:
• preferisci la carne bianca (pollo, tacchino, coniglio) alla rossa (manzo, maiale), ma non escludere completamente quest'ultima dalla dieta.
• Riduci il consumo di formaggi grassi e preferisci quelli "magri" come ricotta, mozzarella, certosino, robiola, crescenza, fiocchi di latte
• (continua…)
• Limita il consumo di insaccati e carne conservata, soprattutto di quella grassa e di quella in cui tra gli ingredienti compaiono i nitriti (E249 E250).
• Non saltare mai la prima colazione o gli spuntini • Almeno 3 volte alla settimana sostituisci la carne con il pesce • Almeno 3 volte alla settimana sostituisci la carne con i legumi. • Per incrementare l'apporto di grassi nella dieta aumenta il consumo
di frutta secca, accompagnandola ad un frutto durante gli spuntini. • Condisci le pietanze con olio di oliva senza demonizzare il burro, le
uova ed i grassi saturi in genere (ad esempio lo yogurt non dev'essere necessariamente magro, meglio invece evitare quello alla frutta, spesso troppo ricco di zuccheri). Evita di consumare acidi grassi “trans” o idrogenati (contenuti nella margarina, nel burro di arachidi e in molti alimenti da forno che li contengono).
• L'apporto di proteine non dovrebbe comunque superare gli 1,8-2 grammi/kg di peso corporeo o il 18-22% dell'apporto energetico quotidiano.
• La quota di grassi nella dieta non dovrebbe comunque superare il 40-45% dell'apporto energetico quotidiano.
Vantaggi
• mantiene costanti i livelli di insulina • aumenta il metabolismo basale,
stimola la lipolisi e di conseguenza il dimagrimento
• secrezione di ormoni anabolici come il testosterone ed il GH. Tale effetto è importante soprattutto per chi pratica sport di potenza
• favorire l’aumento della massa muscolare e la riduzione del grasso corporeo
• L’elevato livello di corpi chetonici riduce drasticamente l’appetito
• I corpi chetonici prodotti in eccesso vengono espulsi con le urine
• La chetosi fa sì che il metabolismo sia maggiormente orientato al consumo dei lipidi favorendo, conseguentemente, il dimagramento
Svantaggi
• affaticamento di reni e fegato provocato dal superlavoro cui sono sottoposti per smaltire i corpi chetonici.
• carenze vitaminiche e di minerali
• alitosi, astenia, cefalea, stitichezza
• CHETOACIDOSI ( coma o addirittura la morte.)
Alcolemia:
Unità Alcolica
Tutte quantità a rischio
Consigliato non superare:
Bambini sotto i 18 anni, anziani sopra 65anni, donne in gravidanza e allattamento = 0 UA
Donne e ragazzi tra i 18 e i 21 anni = 1UA/die
Uomini = 2UA / die
NB consigliati 2 giorni alla settimana di astensione
Cosa salviamo?
Prediligere alimenti integrali Maggiori fibre Più Verdure Meno proteine Variare alimenti Muoversi
La gestione del trauma sportivo
Cosa avere a portata di mano Disinfettante anionico ( Citrosil® o Betadine ®) o acqua
ossigenata
Compresse di garza sterile e non
Guanti monouso
Cerotti a rotolo e/o a taglio di varie misure
Ghiaccio
DAE
Principi generali di trattamento in urgenza
Astenersi da manovre poco conosciute o incongrue
In casi apparentemente gravi ( perdita di coscienza
, emorragie gravi ) non perdere tempo ad allertare i Servizi di Emergenza ( 112 )
Rassicurare sempre la vittima, allontanare i curiosi
Ambiente sicuro, soccorritore sicuro
Nuove modalità chiamata NUMERO UNICO DI EMERGENZA
Dal 14 febbraio 2017 entrata in vigore del nuovo numero unico di emergenza 112
Mantenere la calma
Rispondere a domande dell’operatore
Comunicare cosa è successo (modalità del trauma e parti del corpo interessate)
Se vittima è cosciente o no!!!
Luogo da dove si chiama (se luoghi irraggiungibili spiegare meglio possibile come raggiungerli)
Numero di telefono di chi chiama o di persona disponibile sul luogo
Ferite Le FERITE sono soluzioni di continuità della cute Le lesioni più superficiali sono ABRASIONI. Ogni soluzione di continuità della cute rappresenta una porta aperta ad agenti patogeni che possono provocare infezioni ( ascessi, flemmoni, setticemie, tetano ). Le ferite sono sempre accompagnate da EMORRAGIE più o meno cospicue.
Detersione con acqua corrente e sapone, acqua ossigenata o tensioattivi ( No alcol !! )
Compressione con tamponi di garza sterile, aggiungendo nuovi tamponi in caso di mancato arresto dell’emorragia
No cotone emostatico bendaggio compressivo ( dove possibile, es. arti )
Trattamento delle ferite
Epistassi
Emorragia nasale per rottura di piccoli vasi dovuta a traumi, fratture, ma anche a fragilità capillare, farmaci (antiaggreganti). TRATTAMENTO: Paziente seduto ( soprattutto se emorragia cospicua), a capo flesso in avanti Compressione delle ali del naso Applicazione di ghiaccio sulla fronte e sulla nuca ( induce vasocostrizione , e pertanto riduce la perdita di sangue) NON USARE cotone emostatico !!! Il tamponamento nasale anteriore o posteriore va effettuato da parte di personale sanitario esperto ( in pratica: NON METTETE NULLA NEL NASO!!! )
Contusioni
Si tratta delle più comuni lesioni da sport, osservabili quotidianamente su ogni campo di gioco. Derivano da un urto contro le parti molli e sono accompagnate da: edema ( gonfiore ) ecchimosi ( stravaso di sangue dai piccoli vasi cutanei ) La guarigione è rapida. TRATTAMENTO ghiaccio, compressione Uso di antiinfiammatori locali No creme o ghiaccio diretto su cute abrasa
Fratture
Le fratture si possono classificare in vari modi: COMPLETE o INCOMPLETE a seconda che l’osso sia lesionato interamente o solo in parte ( es. Fratture “a legno verde” dei bambini ) COMPOSTE o SCOMPOSTE a seconda che i capi ossei abbiano o meno mantenuto i loro rapporti PLURIFRAMMENTARIE o COMMINUTE quando i frammenti sono numerosi e di piccole dimensioni ESPOSTE quando l’agente lesivo ( dall’esterno ) o gli stessi monconi ossei ( dall’interno ) determinano una lesione della cute ( rischio elevato di infezione dell’osso , o OSTEOMIELITE)
TENERE FERMO E NON SPOSTARE FINO ALL’ARRIVO DEL PERSONALE SANITARIO!
FRATTURE VERTEBRALI: Ogni trauma della colonna va trattato come un possibile trauma spinale cercando , senza allarmare il paziente, di immobilizzare il capo ancora prima di valutare lo stato di coscienza, porlo in posizione neutra ( NO IPERESTENSIONE ! ) valutare possibili compromissioni di tipo neurologico ( deficit di movimento e di sensibilità agli arti ).
Il pick up (movimento) del paziente va effettuato da una squadra addestrata, con mezzi idonei ( tavola spinale, immobilizzatori ). Una frattura vertebrale può infatti causare una lesione del midollo spinale, con conseguenti lesioni neurologiche anche molto gravi ( para – e tetraplegie, gravi disturbi respiratori )
Lussazione della spalla La testa dell’omero si disloca dalla propria sede, portandosi in
avanti ( lussazione anteriore ) o indietro ( lussazione posteriore ). Lesione della capsula articolare Recidive frequenti se non trattata
IMMOBILIZZARE!! 112
Distorsione del ginocchio Comune nel calcio, spesso in rotazione interna con lesione di: MENISCHI LEG. COLLATERALI LEG. CROCIATI ( più spesso ANTERIORE ) Vistoso edema, dolore ed impotenza funzionale. Possibile frattura del piatto tibiale se dolore eccessivo immobilizzare e 112 “Triade sfortunata”: lesione di LCA LCM Menisco interno
Distorsione di caviglia Uno dei traumi sportivi più comuni per brusche sollecitazioni ( cambi di direzione, contrasti ) o a causa del terreno accidentato. Dolore molto intenso, vistoso edema e versamento, ecchimosi in caso di lesione dei legamenti, impotenza funzionale, impossibilità al carico.
Leg PAP Leg PAA
Leg PC
TRATTAMENTO IN URGENZA: Immobilizzazione Ghiaccio Bendaggio funzionale
RICE Rest = riposo Ice = ghiaccio Compression = compressione Elevation = elevazione dell’arto colpito
Lesioni muscolari
MOLTO COMUNI NELLA PRATICA SPORTIVA Il brusco allungamento del muscolo produce la rottura di un numero variabile di fibre muscolari. DISTRAZIONE ( ELONGATION ) rottura di alcune fibre. Dolore generalmente avvertito dopo la sospensione dell’attività sportiva. STIRAMENTO lesione più estesa. Il dolore viene avvertito improvvisamente durante l’attività, in occasione di un allungo, uno scatto, ecc. STRAPPO MUSCOLARE lesione estesa, anche all’intero muscolo. Dolore violento durante l’attività sportiva, impossibile proseguire il gioco, spesso sensazione di “sassata” o “ bastonata” alla parte colpita, a volte sensazione uditiva di “crack “
TRATTAMENTO: Attenzione non massaggiare! (Sì ghiaccio e immobilizzazione) RICE + FANS e miorilassanti per periodi variabili in rapporto alla lesione Spesso evidente vasto ematoma per lesioni più estese ATTENZIONE AI TEMPI DI RECUPERO ! ( pericolo di recidive ) PREVENZIONE: STRETCHING e RISCALDAMENTO
Trauma cranico Può interessare la faccia o il capo
Può determinare conseguenze anche gravi a carico del SNC, in particolare se associato a distorsione o fratture del rachide cervicale ( collo ). (per questo si immobilizza)
Importante valutare stato confusionale, far parlare l’infortunato, se perdita di coscienza 112!!
Una perdita di coscienza traumatica a remissione spontanea con esame neurologico negativo al risveglio viene definita COMMOZIONE CEREBRALE.
nel momento del trauma e per i 3 giorni successivi!! OBBLIGATORIO SOSPENDERE L’ATTIVITA’! Seconda trauma cranico maggior rischio di danno cerebrali.
112
Lesione di organi interni RENE
I reni possono essere lesi da un trauma alla regione lombare ( caduta, urto o contrasto con avversari ).
In caso di:
dolore in regione lombare dopo un trauma
malessere
nausea
difficoltà alla minzione (fare pipì)
soprattutto ematuria ( presenza di sangue nelle urine )
è d’obbligo sottoporre il soggetto ad accertamenti ( ecografia addominale, esami del sangue e delle urine )
MILZA
La milza ( situata nell’addome, sotto l’arcata costale sinistra ) può essere lesa da un trauma addominale.
Attenzione a fratture costali a sinistra!
La rottura di milza è una grave emergenza medica, in quanto causa una grave emorragia che porta rapidamente a shock ipovolemico. La rottura può avvenire in due tempi ( intracapsulare dapprima, all’esterno della capsula successivamente ). Sospettare una lesione alla milza dopo un trauma addominale se compaiono :
pallore
malessere
debolezza intensa
difficoltà respiratorie
perdita di coscienza
112!!!!
E voi?
Grazie per l’attenzione