Eterno Auriga - Aprile 2014

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APRILE 2014

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traduzione italiana del Sanathana Sarathi dell'Organizzazione Sathya Sai Italiana

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APRILE 2014

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Devoted to the Moral and Spiritual Uplift of Humanity through

Aprile 02 14© Sri Sathya Sai

Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam

2 La Divinità Dà Valore a Ogni Cosa Discorso di Bhagavan del 27 agosto 1996 14 Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca17 Acquisite Fede negli Ideali di Rama Dai nostri Archivi19 Ricordi Indelebili dell’Amore di Bhagavan Kamala Padmanabhan23 Aderenza alla Rettitudine Chinna Katha24 Swami è sempre Presente Effulgenza della Gloria Divina25 Il Divino Guaritore e Salvatore Vicemaresciallo dell’Aria (a riposo) dottor Vinod Kumar Varma

27 Angolo degli Studenti29 Notizie dai Centri Sai

S O M M A R I O

Fotografia di Copertina: Statua di Hanuman

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“Tattwamasi (Tu sei Quello). Questa è una delle profonde dichiarazioni dei Veda che prospetta la vostra unità con Dio. Quando comprenderete questo, sarete liberi da ogni rapporto che vi lega. Giorno dopo giorno, sperimentate rapporti mondani che vi legano. Allora, perché dovreste stabilire un simile rapporto anche con Dio?”

E t e r n o A u r i g aE t e r n o A u r i g a

Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

VERITÀ RETTITUDINE PACE AMORE NON VIOLENZA

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FIUME D’IMMORTALITÀ DISCORSO DI BHAGAVAN DEL 27 AGOSTO 1996

F O C A L I Z Z AT E T U T T O I L V O S T R O A M O R E S U D I O

P

LA DIVINITÀ DÀ VALORE A OGNI COSA

Incarnazioni dell’Amore!ER L’UOMO È NATURALE avere genitori, fratelli e sorelle, moglie e figli in questo mondo, ma

ciò che è importante per lui è avere le relazioni spirituali, sacre, vere ed eterne. Chi è la vostra vera madre? È la madre che vi ha fatto nascere e vi ha allevati? Quella madre può lasciarvi in qualunque m o m e n t o . Vostra madre effettiva è la Verità. “La Verità non cambia nei tre periodi di tempo, cioè nel passato, nel presente e nel futuro.” “La

Saggezza è il vostro vero padre.” Che cosa s’intende per Saggezza? “L’esperienza del non dualismo è Saggezza.”

Ciò che è uno senza secondo è la Saggezza vera, è vostro Padre. “Il Dharma è vostro fratello, la Compassione l’amico, la Pace

è la moglie, la Tolleranza il

figlio.”Queste sono

le vere relazioni dell’essere umano. “Far fluire l’Amore Divino verso i vostri simili è il segno della devozione

“La verità è la madre, la saggezza il padre, la rettitudine il fratello, la compassione l’amico, la pace la moglie e la tolleranza il figlio.Queste sei qualità sono le vere relazioni dell’uomo.”

(Verso Sanscrito)

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suprema. La vita dell’essere umano sarà santificata quando egli vivrà con la consapevolezza di esser nato per servire la società e non per condurre una vita egoistica; egli troverà compimento quando si dedicherà al servizio degli altri dimenticando se stesso. A che serve essere nati come esseri umani se non si colma il cuore d’Amore immacolato e non si servono i propri simili? Che altro si può comunicare a questa assemblea di anime nobili?”Liberatevi del non Sé

Incarnazioni dell’Amore!L’essere umano compie molte pratiche spirituali per avere la visione dell’Atma, per essere in comunione con l’Atma e per sperimentare la Beatitudine Atmica. Egli segue le nove vie della devozione, cioè Shravanam (l’ascolto delle storie di Dio), Kirtanam (il canto delle Sue lodi), Vishnusmaranam (la contemplazione del Signore Vishnu), Padasevanam (agire offrendo tutto ai Suoi Piedi di Loto), Vandanam (l’atteggiamento di profondo rispetto verso tutte le forme di vita), Archanam (l’adorazione rituale), Dasyam (l’atteggiamento di servo dedito e fedele verso Dio), Sneham (il sentimento d’amicizia con Dio), Atmanivedanam (l’affidamento totale a Lui), e pensa di poter così ottenere la visione dell’Atma, ma questo è un grande errore: la Divinità non si può raggiungere semplicemente effettuando delle pratiche spirituali. Esse servono ad aiutarvi nella rinuncia a tutto ciò che non è il Sé. Una volta che vi siate

liberati del non Sé, il Sé diverrà manifesto in ogni dove.

Il fuoco diventa visibile quando soffiate via la cenere che lo ricopre; non c’è bisogno di fare uno sforzo speciale per vedere il sole: lo si vede quando le nuvole che lo ricoprono se ne vanno. Voi vi illudete di eseguire le pratiche spirituali per avere la visione dell’Atma. Di fatto, esse non hanno lo scopo di condurvi alla visione dell’Atma, ma quello di separarvi dal non Sé e unirvi con il Sé. Voi pregate Dio dicendo:

“Tvameva matacha pita tvameva, tvameva bandhuscha sakha tvameva, tvameva vidya dravinam tvameva, tvameva sarvam mama devadeva.”O Signore! Tu solo sei mio padre e mia madre, l’amico e il parente, la saggezza e la ricchezza.

Dio non si aspetta niente da nessuno. Qualunque persona

del mondo vi ama in modo più o meno interessato.

Solamente l’Amore di Dio è privo completamente di egoismo e interesse personale. Anche i genitori vi amano in seguito alla vostra relazione fisica

con loro, mentre Dio non ha relazioni simili; la Sua relazione è da cuore a cuore e da amore

ad amore. Egli non ha alcun motivo egoistico nel Suo Amore; quindi voi dovreste offrire la vita

solamente a Lui.

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Tu sei il mio tutto.Che cosa fa questa preghiera? Che

risultato ne ottenete? Questa preghiera dichiara che voi siete differenti da Dio e avete una relazione secolare con Lui. Questa relazione di tipo terreno è la causa del legame: il padre non può diventare il figlio e il figlio non può diventare il padre. Il padre è il padre e il figlio è il figlio, non possono diventare uno; rivolgersi a Dio come padre o madre è quindi segno d’ignoranza. “Voi siete Me e Io sono voi.” Questa è la preghiera migliore. Tattvamasi (Quello tu sei) è una delle affermazioni più profonde dei Veda e dichiara la vostra unità con Dio. Se comprendete questo sarete liberi da qualunque relazione che vi leghi. Voi sperimentate, dalla mattina alla sera, relazioni terrene che vi legano; perché dovreste allacciare una relazione di questo tipo anche con Dio? Solamente Dio è presente in tutti. “Con mani, piedi, occhi, testa, bocca e orecchie che pervadono ogni cosa, Egli permea l’universo intero.”

Se Dio è presente in tutti, come potete dire che Egli è vostro padre e vostra madre? Dovete acquisire lo spirito di unità. “Io sono presente in tutti gli esseri come Atma”, dice il Signore. Lo stesso Atma è presente in voi, in Me e in tutti. L’Atma non ha differenze di casta o religione, non è legato al tempo, allo spazio o alle circostanze.Tutti i nomi e le forme appartengono a Dio

Dio è uno ed è lo stesso per tutte le nazioni, per tutti i popoli, per tutte le

religioni, per tutte le comunità e per tutti i tempi; è per questo che i Veda dichiarano:

“La Verità è una, ma il saggio vi si riferisce con nomi vari.”Dio è uno, ma voi Lo chiamate con

molti nomi; da dove sono scaturite queste differenze? Voi concepite queste differenze e vi ingannate perché vedete delle diversità nella forma; giorno dopo giorno, vi ingannate sempre di più. Fintantoché avete bhrama (l’illusione), non potete avere Brahma (Dio); se vi liberate dell’illusione, diventate Dio voi stessi.

“L’Uno volle diventare i molti.”Dio è uno e tutti sono uno. Tutti sono

presenti in Dio e Dio è presente in tutti; tutte le forme e i nomi sono Suoi. Voi adorate Dio recitando i mantra “Keshavaya Namah, Narayanaya Namaha, Madhavaya Namah, Govindaya Namah, Madhusudanaya Namah”, ma, recitando questi Nomi diversi, offrite l’adorazione allo stesso idolo.

“Io sono Brahman.”I devoti dovrebbero maturare una fede

così forte. Oggi ci sono tante differenze tra essere umano ed essere umano, ci sono moltissime differenze tra i modi di pensare delle varie persone: come potete sperimentare l’unità? Possono esserci differenze tra una persona e l’altra nella forma, ma dovrebbe esserci unità nel modo in cui esse pensano. Brahman pervade il mondo intero. Gli scienziati dicono che tutto il cosmo è fatto di atomi e molti di essi affermano che è sciocco attribuire una forma a Dio e adorarLo. Dovreste indagare

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su quale sia la realtà. Tutto il mondo ha una forma e anche ogni atomo che lo costituisce ne ha una.

“Brahman è più sottile del più sottile e più vasto del più vasto.”L’atomo stesso non è privo di forma, per

cui in questo mondo non c’è niente che non abbia forma.

“Tutti i nomi e le forme sono manifestazioni dell’Essere Supremo che è l’Incarnazione della pace e della prosperità. Egli è Esistenza, Conoscenza, Beatitudine Assolute e Non dualità. Egli è Verità, Bontà, Bellezza.”È Dio ad assumere tutte le forme. La

stessa verità è dichiarata nel Purusha Sukta:

“L’Essere Cosmico ha migliaia di teste, occhi e piedi.”Tutte le forme appartengono a Dio e

l’uomo riduce se stesso al livello di un animale se non comprende questa verità e non ha armonia tra pensiero, parola e azione. Questa non è umanità.

“Lo studio adatto all’umanità è l’uomo.”Dovrebbe esserci unità completa tra

pensieri, parole e azioni; in questo consiste il vero significato della natura umana.Dio è presente ovunque

Noi diciamo che tutte le forme appartengono a Dio, ma affermiamo anche che Egli non ha forma.

“Egli è privo di attributi, immacolato, dimora finale,

eterno, puro, illuminato, libero e incarnazione della sacralità.”Qual è il significato profondo di questo?

La diversità ha valore solamente quando è associata con l’unità.

Se aggiungete uno 0 all’1, esso diventa 10; se continuate ad aggiungere zeri, il valore diventa 100, 1000, 10.000 ecc. Come fa lo zero ad acquistare valore? Lo fa legandosi all’uno, per cui l’uno è “hero” (eroe) e il mondo è “zero”. Il mondo ha valore solamente grazie a Dio che è l’Hero; è soltanto la Divinità a dare valore a tutto.

Senza Dio non può esserci alcun mondo. Egli è la Causa e il mondo è l’effetto; questa creazione non è altro che la manifestazione di causa ed effetto. Com’è che l’essere umano è incapace di comprendere questo Principio Divino avendo ottenuto una nascita umana? C’è Divinità in ogni atomo dell’universo: questa

Dio è uno ed è lo stesso per tutte le nazioni, per tutti i popoli, per tutte le religioni, per tutte le comunità e per tutti i tempi; è per questo

che i Veda dichiarano: “La Verità è una, ma il saggio vi si riferisce con

nomi vari.” Dio è uno, ma voi Lo chiamate con molti nomi; da dove sono scaturite queste differenze? Voi concepite queste differenze e vi ingannate perché vedete delle

diversità nella forma.

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è la verità che dovete comprendere. Come potete comprendere la verità di essere voi stessi Dio se vi identificate sempre con il corpo, la mente e l’intelletto? Il corpo, la mente, l’intelletto ecc. sono semplici strumenti; voi siete il padrone, l’Atma. L’Atma è onnipervadente; Braham e Atma sono la stessa cosa. Brahman indica il Principio Divino onnipervadente e sempre espansivo. La stessa verità fu proclamata molto tempo fa da Prahlada quand’era bambino; egli era figlio di Hiranyakashipu e Virochana era suo figlio. L’imperatore Bali, nel cui nome si celebra oggi la festività di Onam, era figlio di Virochana. Bali era l’incarnazione della rettitudine e del sacrificio; egli considerava il benessere dei suoi sudditi come suo stesso benessere. Il ministro che ha parlato poco fa ha detto che il servizio all’essere umano è servizio a Dio; anche l’imperatore Bali seguiva questo nobile principio.

Una volta, alcune persone andarono da Buddha e chiesero: “Tu, che hai a lungo compiuto pratiche spirituali, puoi dirci qualcosa su Dio?” Buddha rimase in silenzio, il che significa solamente che non c’è scopo nell’argomentare e replicare su argomenti relativi a Dio. In effetti, che cosa sapete di Dio da affrontare una discussione? Dio è presente nel sì come nel no, è presente nella verità e nella rettitudine come nella menzogna e nella disonestà; come potete discutere di Dio che è presente in tutto? Quindi non imbarcatevi in alcun tipo di discussione su Dio: è puro spreco di tempo e sciocchezza

assoluta. Dio è l’Incarnazione della Verità, della Rettitudine e della Non violenza; per questo le Scritture insegnano:

“Di’ la verità, sii retto.”La Verità, la Rettitudine e la Non

violenza sono le vere forme di Dio. Alcune persone andarono da Ramakrishna Paramahamsa e chiesero: “O maestro, tu sei in comunicazione costante con Dio: Lo hai visto?” Ridendo di cuore, egli disse: “Sì, io ho visto Dio. In effetti, sto vedendo voi come la forma effettiva di Dio. Dio è presente proprio qui davanti ai miei occhi nella vostra forma. Tutti sono incarnazioni di Dio, ma il vostro modo di vedere è diverso; voi vi considerate esseri umani, considerate ciò che vedete intorno a voi come il mondo.

“È sciocco chi vede eppure non riconosce la Realtà.”Ciò che vedete intorno a voi è solamente

Dio; come potete negare Dio se Lo vedete sempre e dovunque? Come può la gente non vedere Dio? Gli individui desiderano la vita, la moglie, il marito, il potere, il nome e la fama, ma desiderano veramente Dio? No. Se desidererete Dio quanto le cose materiali, Egli si manifesterà immediatamente davanti ai vostri occhi.

Voi avete una devozione parziale per Dio, mentre ne avete una totale per il mondo; per le cose terrene, siete pronti a sacrificare tutto. I Veda dichiarano:

“L’immortalità non si ottiene tramite l’azione, la progenie o la ricchezza: si ottiene solamente con il sacrificio.”

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A che cosa dovete rinunciare? Non occorre che rinunciate alla casa e alla vita famigliare; ciò di cui dovete liberarvi è l’illusione.

“La rinuncia non consiste semplicemente nell’abbandonare i propri averi e la famiglia per andare nella foresta: rinunciare significa abbandonare le qualità malvagie. Questa è vera rinuncia e unione con Dio.”Eliminate dalla mente le qualità malvagie:

questo è il vero sacrificio. Quanta gente lo fa? Potete sperimentare la Realtà solamente mettendo in pratica questo principio; se qualcuno vi impedisce il sacrificio, chiunque sia, dovete disconoscerlo. L’imperatore Bali vide entrare Vamana nello yajnashala (lo spazio in cui si celebra lo Yajna, il sacrificio rituale). Egli lo accolse offrendoGli da sedere con rispetto e disse: “Swami, quale tuo desiderio posso soddisfare?” Vamana rispose: “Non voglio nient’altro che tre passi di terra.” Bali, allora, chiese: “Che cosa significa ciò? Hai bisogno di venire fin qui soltanto per tre passi di terra che chiunque ti avrebbe dato?” Vamana replicò: “Io voglio tre passi di terra solamente da te.” Il precettore di Bali, Shukracharya, che era in piedi dietro di lui, lo avvertì: “O re! Egli non è un uomo comune. Non fare l’errore di esaudire la sua richiesta.” Bali rispose: “C’è un errore più grande del mancare a una promessa? Io gli ho già dato la mia parola: posso persino disobbedire al mio guru, ma non posso mancare a una promessa.” Perciò,

tenne fede alla promessa fatta a Vamana. Egli era l’incarnazione della verità; era quello che non si sarebbe mai rimangiato la parola data. Per questo la gente del Kerala conserva la sua memoria nel cuore e celebra la festività di Onam ogni anno.

Che cosa dovete adorare? Dovete adorare la Verità. Nient’altro che la Verità ha valore. “Senza la Verità, la Rettitudine, la Pace e l’Amore, il valore di tutta la vostra educazione è zero. Senza la Verità, la Rettitudine, la Pace e l’Amore, il beneficio di tutti i vostri atti di carità e gentilezza è zero. Senza la Verità, la Rettitudine, la Pace e l’Amore, l’utilità di tutte le vostre posizioni di potere è zero. Senza la Verità, la Rettitudine, la Pace e l’Amore, il risultato di tutte le vostre buone azioni è zero. La Verità, la Rettitudine, la Pace e

È soltanto la Divinità a dare valore a tutto. Senza Dio non

può esserci alcun mondo. Egli è la Causa e il mondo è l’effetto; questa creazione non è altro che

la manifestazione di causa ed effetto. Com’è che l’essere umano

è incapace di comprendere questo Principio Divino avendo ottenuto una nascita umana?

C’è Divinità in ogni atomo dell’universo: questa è la verità

che dovete comprendere.

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l’Amore sono il fondamento effettivo della vita umana. Che altro si può comunicare a questa assemblea di anime nobili?”Dovete riconoscere l’importanza della

Verità, della Rettitudine, della Pace e dell’Amore (Satya, Dharma, Shanti e Prema) che sono i veri Valori Umani.

La Verità è Dio, la Rettitudine è Dio. Si dice: “Rama è il Dharma personificato.” Il Dharma assunse la forma di Rama. Allora la Pace dov’è? Non è all’esterno; fuori, nel mondo, ci sono solamente “pieces” (pezzi), non “Peace” (pace). La Pace è la

perla preziosa e l’ornamento dell’essere umano. Voi siete l’incarnazione della Pace.Dio solo è il vostro vero amico

“L’Amore è Dio. Vivete nell’Amore.”Senza amore non c’è vita. L’amore è la

principale forza vitale dell’essere umano, ma, sfortunatamente, le persone ne fanno un uso improprio.

C’è amore tra moglie e marito, tra madre e figli, con gli amici e i parenti; in questo modo la gente frammenta l’amore. Riunite tutti questi pezzi e dirigete tutto il vostro amore verso Dio.

(Swami mostra il Suo fazzoletto - N.d.T.)

Una volta che vi siate liberati del non Sé, il Sé diverrà manifesto in ogni dove. Il fuoco diventa visibile

quando soffiate via la cenere che lo ricopre; non c’è bisogno di fare uno sforzo speciale per

vedere il sole: lo si vede quando le nuvole che lo ricoprono se ne vanno. Voi vi illudete di eseguire le pratiche spirituali per avere la visione dell’Atma. Di fatto, esse non hanno lo scopo di condurvi alla visione dell’Atma, ma quello di separarvi dal non Sé e unirvi

con il Sé.

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Potete vedere come sia forte questa stoffa grazie al fatto che tutti i fili sono uniti; se i fili sono separati, potete romperli con le dita. Quindi focalizzate tutto l’amore su Dio.

“Onora la madre, il padre, il precettore e l’ospite come Dio.”Anche l’amico è Dio. Di fatto Dio

solamente è il vostro vero amico. Dei nove gradini della devozione, l’amicizia precede l’abbandono; se stringete amicizia con Dio, avrete ogni cosa. Se volete affidarvi completamente a Dio, dovete prima diventare Suoi amici, il che significa rimettere a Lui le tre qualità di purezza, attività/passione, e inerzia (sattva, rajas e tamas); questa è amicizia. Gli amici terreni considerano la vostra tasca e la posizione di vostro padre. Se c’è denaro nella tasca e vostro padre è importante, avrete centinaia di amici che vi salutano “ciao, ciao”, ma, se la tasca è vuota e il padre è in pensione, tutti vi abbandonano senza nemmeno dire arrivederci. Potete chiamarli amici veri? No, no. Dio è il vostro vero amico. Egli è sempre con voi, in voi, intorno a voi, sotto di voi e non vi abbandonerà mai. Tutti gli amici e parenti vi seguiranno fino al cimitero; solamente il Nome Divino non vi lascerà mai. Dio è il vostro salvatore nei momenti di angoscia e vi segue dovunque andiate; quindi allacciate un’amicizia solamente con Lui. L’imperatore Bali considerava Dio come il suo amico e si affidava completamente a Lui. Molti in questo mondo, come atto di carità, donano terra, oro, cibo, indumenti,

denaro e altre proprietà terrene, ma quello dell’imperatore Bali fu un atto di sacrificio supremo: egli offrì se stesso a Dio e questa è la forma più elevata di devozione. Egli non donò semplicemente tre passi di terra; donò se stesso. “Io offro la mia famiglia, la ricchezza e ogni cosa a Te. Io mi affido completamente a Te e offro anche me stesso. Proteggimi. Io Ti offro me stesso; fai qualunque cosa Ti piaccia fare. O Signore! Io offro il mio cuore a Te che me lo hai dato; che altro c’è per me da usare per adorare i Tuoi Piedi? Ti prego di accettarlo con i miei umili omaggi.” Bali disse: “Che altro posso offrirTi? Se penso di offrirTi l’acqua del Gange, comprendo che il Gange è proprio la Tua forma; se penso di adorarTi con dei fiori, capisco che Tu li hai creati; se vado a comprare dei frutti al mercato per offrirTeli, non sono essi una Tua creazione?” Il Vedanta insegna il significato recondito dell’offerta di fiori e frutti al Signore. Una volta, Rukmini pregò:

“Ti si può offrire una foglia, un fiore, un frutto o persino dell’acqua, ma, se è vero che Tu offri Te Stesso a chi ha devozione, o Krishna, possa Tu essere bilanciato da questa foglia di tulasi!”Che cosa significa la foglia? Indica forse

una foglia di bilva o di tulasi? No, il vostro corpo è la foglia. Quale fiore dovreste offrire a Dio? È un fiore di gelsomino o uno di calendula? No, no. Voi dovreste offrire il fiore del vostro cuore. Qual è il frutto che Dio gradisce? È la banana, la guava o l’arancia? No, non sono questi

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che dovreste offrire; dovreste offrire il frutto della vostra mente. In modo simile, Dio non si aspetta che Gli offriate l’acqua del Gange o di qualunque altro fiume o pozzo; dovreste offrirGli le vostre lacrime di gioia. Questi fiori e frutti non crescono sugli alberi; crescono sull’albero della vostra vita. Il corpo è la foglia, il cuore è il fiore, la mente è il frutto e le lacrime di gioia sono l’acqua. Ecco perché l’imperatore Bali offrì se stesso al Signore. Nessun’altra offerta può esser paragonata a quella di Bali. Se offrite un oggetto materiale, offrite qualcosa di transeunte, ma ciò che Bali offrì al Signore era qualcosa che non sarebbe svanito col tempo; ecco perché meritò grande nome e grande fama. Egli era discendente di Jaya e Vijaya che erano le guardie della porta del Signore Vishnu; essi si incarnarono come Hiranyaksha e Hiranyakashipu. Prahlada era figlio di Hiranyakashipu.Il carattere è la vostra più grande ricchezza

Gli studenti devono conoscere la grandezza e nobiltà di Prahlada. Egli era la personificazione del carattere più elevato. Una volta, egli sconfisse Indra e cominciò a regnare sul suo regno, il paradiso. Avendo perduto il Suo regno, Indra era molto scoraggiato, per cui andò dal Suo precettore e gli chiese: “Swami, come posso riconquistare il Mio regno? Mostrami gentilmente come fare.” Il precettore rispose: “Ora Prahlada sta compiendo il rito chiamato Vishvajit. In questo periodo, egli darà in elemosina qualunque cosa gli si chieda; quindi vai

da lui nel momento giusto e chiedigli il suo carattere come carità.” Perciò assunse la forma di un bramino e andò da Prahlada che lo accolse e gli chiese che cosa desiderasse. Seguendo il consiglio del suo precettore, Indra chiese a Prahlada il suo carattere. Questi domandò a che gli servisse il suo carattere e il bramino rispose che non c’era bisogno di questa precisazione: egli aveva presentato la sua richiesta a seguito dell’offerta ricevuta da Prahlada di dare qualunque cosa gli venisse chiesta da chiunque in occasione del Vishvajit Yajna. “Sei disposto a darmelo o no?” - egli domandò. Prahlada gli dette immediatamente ciò che egli chiedeva con la cerimonia dovuta.

Dopo pochi minuti, una forma splendente emerse da Prahlada. A questa egli chiese: “Chi sei?” La figura splendente si prostrò davanti a lui e disse: “Io sono il tuo carattere. Finora sono stato in te, ti ho procurato nome e fama; ora tu mi hai dato come regalo, per cui ti lascio.” Poco dopo, un’altra figura bellissima e luminosa prese forma da lui. Prahlada chiese: “Chi sei tu, o re?” La figura raggiante rispose: “Io sono la tua reputazione; per il fatto che il carattere ti ha lasciato, io non ho più posto in te. Io sono il servitore del carattere; essendo esso andato via, io devo fare altrettanto.” Prahlada era sbalordito. A seguire, un’altra forma femminile bellissima e splendente si manifestò da lui, ed egli chiese: “Madre, chi sei tu?” Ella rispose: “Dopo la partenza del carattere e della reputazione, io, Rajya Lakshmi (la Dea della prosperità regale),

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non ho più un posto dentro di te.” Dopo questo, un’altra forma luminosa emerse da lui e gli chiese di lasciarlo; quando egli chiese chi fosse, la figura luminosa disse di essere il Dharma, al che Prahlada gli negò il permesso perché se il Dharma lo avesse lasciato, in lui non sarebbe rimasto più niente. Egli si aggrappò al Dharma e lo pregò di non lasciarlo. Il Dharma esaudì la sua preghiera e rimase con lui. In seguito alla sua decisione, la Dea della ricchezza regale, la reputazione e il carattere tornarono da lui dicendo che sarebbero rimasti dove c’era il Dharma. In questo modo, Prahlada dimostrò che il Dharma è della massima importanza per l’essere umano.

Da questa storia, potete vedere che dove c’è il Dharma, si trova tutta la ricchezza, il nome e la fama. Prahlada era dotato dei sei tipi di opulenza, cioè la rettitudine, la ricchezza, la fama, il potere, la saggezza e il distacco, ma egli li perse tutti e sei avendo perduto il carattere. Qual è la vera ricchezza? È la ricchezza della Saggezza, dell’Amore e della Rettitudine. Prahlada era uomo di grande carattere e rettitudine. Dovreste comprendere l’importanza del carattere anche dal punto di vista spirituale. Si può abbandonare qualunque qualità, ma non il carattere. Dovete offrirvi solamente a Dio e a nessun altro, perché Dio è l’Incarnazione dell’altruismo.Non abbandonate mai Dio

Dio non si aspetta niente da nessuno. Qualunque persona del mondo vi ama in modo più o meno interessato. Solamente

l’Amore di Dio è privo completamente di egoismo e interesse personale. Anche i genitori vi amano in seguito alla vostra relazione fisica con loro, mentre Dio non ha relazioni simili; la Sua relazione è da cuore a cuore e da amore ad amore. Egli non ha alcun motivo egoistico nel Suo Amore; quindi voi dovreste offrire la vita solamente a Lui. Questo è l’ideale che mostrò l’imperatore Bali. Onorate la madre, il padre, il precettore e l’ospite finché essi non intralciano la vostra relazione con Dio. Kaikeyi si comportò strumentalmente nell’impedire l’incoronazione di Rama e mandarLo nella foresta; in seguito a questa azione malvagia, Bharata le disobbedì. Come si può onorare la propria madre come Dio se ella vi allontana da Lui? Bharata sta a significare che, se vostra madre intralcia la vostra relazione con Dio, la dovete abbandonare. Hiranyakashipu cercò in molti modi di far smettere suo figlio dal recitare il Nome Divino “Om Namo Narayana”. Prahlada era pronto ad abbandonare persino suo padre, ma non avrebbe smesso di recitare il Nome del Signore. In modo simile, l’imperatore Bali disobbedì al suo precettore e offrì se stesso al Signore. Si deve fare qualunque sacrificio per rimanere legati a Dio.

Quando Maharana impose a Mira di allontanarsi dal tempio di Krishna, ella ebbe un dubbio su quale fosse il suo Dharma: rimanere con il marito o andar via e offrire se stessa a Dio. Tramite un messaggero, ella inviò a Tulsidas, che era suo contemporaneo, una lettera in cui

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manifestava quel dubbio. Il saggio viveva allora sul monte Citrakuta. Mira chiedeva “Swami, che cosa dovrei fare ora? Devo abbandonare mio marito o Dio?” Tulsidas le inviò una risposta dicendo: “Mogli e mariti cambiano di vita in vita; solamente Dio è con te in tutte le tue incarnazioni; quindi puoi abbandonare tuo marito ma non Dio.” Così, ella decise di andar via di casa e cantò: “O mente! Vai sulle rive del Gange e dello Yamuna.” Prayag è la confluenza dei due fiumi, ma non c’è bisogno di comprare un biglietto per andare a Prayag: Gange e Yamuna indicano i canali sottili Ida e Pingala. Il punto in mezzo alle sopracciglia (bhrumadhya) è la vera Prayag, in cui i tre canali nervosi Ida, Pingala e Sushumna si incontrano.

“L’acqua del Gange e dello Yamuna è molto fresca e pura, il che rende sereni e pacifici. Quindi, o mente, vai sulle rive del Gange e dello Yamuna.”Là troverai il Signore Krishna che

indossa una veste gialla, una corona di penne di pavone e orecchini luccicanti. In questo modo, Mira rinunciò alla casa, alla famiglia e al marito per seguire il Signore. Non date mai ascolto alle parole di alcuno che vi consigli di abbandonare Dio. Anche se vi accade una calamità terribile, non lasciate mai Dio. Anche se doveste portare una palla di fuoco con le mani, non lasciate mai Dio. Anche se la terra diventasse il cielo e il cielo diventasse la terra, non lasciate mai Dio. In tutte le circostanze, la vostra fede in Dio deve rimanere salda;

una fede simile, che non vacilla, è la vera protezione. Prima di andare sul campo di battaglia, Abhimanyu offrì il suo saluto reverenziale alla madre Subhadra e chiese le sue benedizioni, ma ella cercò di dissuaderlo dall’andarci dicendo: “L’armata dei Kaurava è stata schierata nella forma di Padmavyuha da Dronacharya che ha il potere di sottomettere, a suo piacere, la fierezza dei nemici più potenti. Sostenere l’attacco furibondo di Bhishma non è facile; inoltre, tua moglie aspetta un figlio. Noi non sappiamo se il momento ci sia favorevole o no. Tuo padre e lo zio Krishna non sono qui per aiutarti; quindi recedi da questa decisione di entrare nel campo di battaglia.”

Quando la madre cercò di fermarlo in questo modo, Abhimanyu divenne furioso e disse: “Nel momento in cui io sto per balzare come un leone senza paura sull’esercito dei Kaurava e annichilirli con una pioggia di frecce potenti, è appropriato che tu mi dissuada dall’andare sul campo di battaglia invece di darmi le tue benedizioni e dirmi poche parole di incoraggiamento?”

I giovani di allora sostenevano così l’onore della famiglia, con coraggio e valore. Essi erano pronti a fare qualunque sacrificio per proteggere l’onore della famiglia. Abhimanyu si prostrò davanti alla madre per avere le sue benedizioni chiedendole il permesso di andare in battaglia. Subhadra non ebbe altra scelta che porgli la mano sulla testa e benedirlo in questo modo: “Possa tu ricevere le stesse benedizioni che madre Gauri dette al figlio Kumara

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Eterno Auriga Aprile 2014 13

quando egli andò a combattere contro Tarakasura, le benedizioni che Bhargavi sparse su suo figlio quando Shambarasura doveva essere ucciso, le benedizioni riversate da Vinata sul figlio che partiva per la sacra missione di liberare sua madre dalla schiavitù, le benedizioni che madre Kaushalya dette al figlio Rama che andava nella foresta per proteggere il rito sacrificale di Vishvamitra, e, soprattutto, tutte le più potenti e divine benedizioni di Rama siano con te e ti proteggano sul campo di battaglia.”

Dando al figlio le sue copiose benedizioni per la sua protezione, Subhadra gli permise di andare in battaglia. Si possono avere tutti i tipi di benedizioni e protezioni, ma, se si manca della protezione di Dio, tutti gli altri tipi di protezione saranno inutili. Potete avere ogni tipo di poteri, ma, senza il potere di Dio, essi saranno inutili. Come descritto nel Ramayana, non c’era nessuno più potente di Hanuman; allo stesso modo, nel Mahabharata, Bhima è considerato il più possente. Se essi erano così forti, potete ben immaginare quale sia il potere di Dio. Esso può scuotere tutta la terra in un momento o causare il diluvio in un batter d’occhio, ed è lo stesso potere che dà luce al mondo intero tramite il sole. Non può esserci potere più grande di quello di Dio.

“Si può avere la potenza fisica e il potere dell’intelligenza, ma si cadrà nel dolore se si manca della Grazia Divina. Karna era un guerriero potente, ma

quale fu il suo fato? Non dimenticate mai questa verità.”Il potere fisico, la forza lavoro e il potere

dell’intelletto, la ricchezza e la posizione non sono importanti; il potere della rettitudine e quello di Dio sono importanti. Che seguiate o meno una disciplina spirituale, meditate sulla massima vedica: “Io sono Brahman” (Aham Brahmasmi) e diverrete Brahman.

“Colui che conosce Brahman diventa veramente Brahman Stesso.”Non concepite relazioni insignificanti

con Dio. “Io e voi siamo uno”: dovete sforzarvi di sperimentare questa unità. Voi potete fare meditazione, recitare i mantra, cantare i bhajan e celebrare dei riti, ma tutto questo serve soltanto alla soddisfazione mentale. La mente è di natura instabile, quindi non cercate di soddisfarla; soddisfate la coscienza. Solamente così potete avere l’esperienza di Satcidananda. Sat è l’Essere, Cit è la Consapevolezza e l’unione di Sat e Cit è Ananda (Beatitudine). Dovreste ricordare sempre questo Principio Divino e meditare su di Esso.

Bhagavan ha concluso il Discorso con il bhajan: “Hari bhajana bina sukha shanti nahin……”

- Dal Discorso di Bhagavan a Prashanti Nilayam il 27 agosto 1996

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14 Aprile 2014 Eterno Auriga

ESACRA FESTIVITÀ DI

SIVARATHRI

LEGANTEMENTE DECORATO, IL Sai Kulwant Hall vibrava di toccanti Bhajan quando, la notte del 28

febbraio 2014, la grande assemblea di devoti, lì riuniti, ha cantato le glorie del Signore Siva per celebrare la sacra festività di Sivarathri a Prasanthi Nilayam. Inoltre, gli studenti delle istituzioni educative Sri Sathya Sai, molti gruppi del personale dell’Ashram e i devoti hanno condotto i Bhajan per tutta la notte di Sivarathri dalle 18 del 28 febbraio alle 6 del 1° marzo 2014, inondando così l’intera assemblea di vibrazioni spirituali.

Il 27 febbraio 2014, vigilia di Sivarathri, il Prasanthi Dance Group ha eseguito l’esibizione danzata “Abhinayanjali” (offerta in danza) dedicata al Signore Siva. La dolce musica, il sapiente gioco di gambe dei ballerini e la sensibile espressione di nobili sentimenti hanno fatto della danza un’eccellente presentazione. Sono seguiti i Bhajan. In questa fausta occasione, sono stati festeggiati i destinatari di ulteriori 300 case costruite dallo Sri Sathya Sai Central Trust per gli alluvionati dell’Odisha e offerti loro abiti e oggetti ricordo. Con ciò, il numero totale di case donate dallo Sri Sathya Sai Central Trust per gli alluvionati dell’Odisha è arrivato a 999 dalle 699 case

che erano state consegnate in precedenza ad altrettante famiglie beneficiarie.

Il 28 febbraio, il programma è cominciato con una presentazione di musica devozionale comprendente Stotra e canti devozionali eseguiti dagli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, fra cui gli Stotra “Viswanathashtakam”, “Lingashtakam” e i canti devozionali “Shambho Mahadeva”, “Sankar Siva Meri Laaj Rakho” (O Signore, salvami) ecc. Questa emozionante presentazione, cominciata alla 8,30, è terminata alle 10 con l’Arati.

Il programma del pomeriggio è iniziato con il Lingabhishekam (abluzione cerimoniale dello Siva Linga). Alle 16, il Sayeeswara Linga è stato portato in una grande processione su una portantina tra il canto dei Mantra vedici eseguiti dai sacerdoti e le fauste note musicali del Nadaswaram eseguite da un gruppo di studenti, e posto su una piattaforma splendidamente decorata di fronte al Samadhi di Bhagavan. Il capobramino, assistito da altri sacerdoti, ha quindi eseguito l’Abhishekam del Sayeeswara Linga con latte, caglio, ghee (burro chiarificato), miele, zucchero, foglie di bilva, Akshata (riso santificato), Vibhuti, Kumkum (cinabro) ecc., tra il canto dello Sri Rudram e di altri Mantra vedici. Il Linga è stato successivamente decorato

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Aprile 2014 15Eterno Auriga

e solennemente adorato durante la recita dello Sri Sathya Sai Ashtottara Sahasra Namavali e gli è poi stato offerto l’Arati.

Il Lingabhishekam è stato seguito da un Discorso Divino di Bhagavan ove Egli afferma che la verità è immutabile nei tre periodi di tempo. Egli ha esortato tutti a sperimentare l’unità dell’Atma e a

La processione della portantina del Sayeeswara Linga.

comprendere pienamente questa trascendentale verità per ottenere la Beatitudine Atmica. Bhagavan, alle 18, ha concluso il Discorso con il Bhajan “Sathyam Jnanam Anantham Brahma” che ha segnato l’inizio dell’Akhanda Bhajan di Sivarathri di 12 ore.

Subito dopo, la Teertham (acqua sacra) del Lingabhishekam è stata aspersa sui devoti in tutto

il Sai Kulwant Hall. I Bhajan, durati tutta la notte, sono stati condotti da gruppi di studenti, devoti e personale dell’Ashram. La proiezione del video del Lingodbhava di Bhagavan, nel corso di precedenti Bhajan di Sivarathri, ha aggiunto sacralità all’evento. Un gran numero di devoti ha osservato la notte di veglia e ha partecipato ai Bhajan

con grande devozione. I Bhajan di Sivarathri sono terminati alle 6 del 1° marzo 2014, con i Bhajan “Om Sivaya Om Sivaya” e “Subrahmanyam Subrahmanyam” cantati da Baba, cui ha fatto seguito l’Arati. Alla fine è stato offerto a tutta l’assemblea di devoti e studenti presenti nel salone, il Prasadam di riso al tamarindo e riso dolce.I devoti che hanno osservato la veglia e partecipato ai Bhajan

di Sivarathri.

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16 Aprile 2014 Eterno Auriga

INAUGURAZIONE DI UN NUOVO EDIFICIO

Il mattino del 12 marzo 2014, si è svolta, con una semplice cerimonia, l’inaugurazione di un nuovo edificio del Campus di Prasanthi Nilayam dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai fra il canto dei Mantra vedici. Inoltre, gli studenti e il personale dell’Istituto, i Fiduciari dello Sri Sathya Sai Central Trust e molte altre personalità hanno preso parte alla cerimonia che è cominciata alle 8,45 ed è terminata alle 9,30 con l’Arati, dopo il Poornahuti.

PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL BIHAR E DEL JHARKHANDIl 15 e 16 marzo 2014, per celebrare la

sacra festività di Holi, circa 700 devoti, tra cui bambini Bal Vikas del Bihar e del Jharkhand, sono giunti in un pellegrinaggio di due giorni a Prasanthi Nilayam e hanno presentato programmi musicali e culturali.

Il 15 marzo, è stato presentato nel Sai Kulwant Hall un bel programma di danze dei bambini Bal Vikas e canti devozionali dei giovani del Bihar e del Jharkhand, che ha raffigurato il ricco patrimonio culturale di questi Stati, animando il vibrante spirito di Holi e mostrando la Divina Grandezza di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Anche i Bhajan che sono seguiti al termine di questa incantevole presentazione sono stati guidati dai devoti di questi due Stati. Nel frattempo, i partecipanti hanno ricevuto le congratulazioni. Il programma, che è iniziato alle 17, si è concluso alle 18 con Arati. Il programma del 16 marzo comprendeva la commedia “Kya Aapne

Bhagavan Ko Dekha Hai?” (avete visto Dio?). Mostrando come un comune giovane, Naren, sia stato trasformato in un grande maestro spirituale dal tocco di Swami Ramakrishna Paramahamsa, la commedia ha vividamente illustrato i principali episodi della vita di Swami Vivekananda.

Il canto conclusivo “Manav Seva Madhav Seva, Yahi Sandesh Hamara” (il servizio all’uomo è servizio a Dio è il nostro messaggio) ha sintetizzato l’ideale supremo e la filosofia di Swami Ramakrishna Paramahamsa che Swami Vivekananda adottò nella sua luminosa vita. Al termine, i partecipanti alla commedia hanno ricevuto i complimenti. I Bhajan che sono seguiti erano anch’essi condotti dai devoti del Bihar e del Jharkhand. Il programma è giunto a conclusione alle 18,15 con l’Arati dopo il Bhajan “Chitta Chora Yashoda Ke Bal” (il Figlio di Yashoda è il ladro dei cuori), cantato da Bhagavan.

Una scena della commedia “Kya Aapne Bhagavan Ko Dekha Hai?”

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Aprile 2014 17Eterno Auriga

ACQUISITE FEDE NEGLI IDEALI DI RAMA

SVILUPPATE FEDE NEL SÉ E CONDUCETE UNA VITA SANTA

TIncarnazioni dell’Amore Divino!

UTTI GLI OGGETTI DI QUESTO mondo sono soggetti al cambiamento, tutti gli esseri viventi

devono morire un giorno o l’altro, ma gli ideali e gli obiettivi sacri insiti nel cuore umano splendono per sempre. Se si vuole vivere coerentemente con un ideale, si deve esser pronti ad affrontare molte tribolazioni, difficoltà, calunnie, prove e cimenti. Questi ideali hanno continuato fino a oggi a rifulgere nel cuore delle persone perché sono stati sostenuti a dispetto delle vicissitudini e delle tribolazioni. Gli eoni possono trascorrere, i continenti apparire e scomparire, le persone morire, ma gli ideali e i valori rimangono come fonte perenne di ispirazione per il mondo.L’intelletto riceve l’illuminazione dall’Atma

Ciò che non può essere ottenuto tramite la forza fisica, il potere dei numeri o della ricchezza, può essere raggiunto per

mezzo del potere di Buddhi (l’intelletto). La discriminazione è il segno distintivo dell’intelletto e l’uomo l’acquisisce solamente tramite l’aderenza alla Verità e alla Rettitudine; la Saggezza non si può alimentare senza seguire la Verità. La luce della saggezza deriva dall’intelletto e l’illuminazione di questo è dovuta all’Atma (lo

“Più dolce dello zucchero, più gustoso del curd, certamente più dolce del miele è il Nome di Rama. La ripetizione costante di questo dolce Nome fa provare il sapore del nettare divino. Per questo, si dovrebbe meditare incessantemente sul Nome di Rama.”

(Poesia Telugu)

Tutti devono mirare a diventare persone ideali; la parola d’ordine

dovrebbe essere “ideali” e non “ostentazione”. L’era

di Rama verrà in essere nel momento in cui abbandoneremo l’ostentazione, avremo fede nel

Se e condurremo una vita divina. Allora, ognuno sarà un amante di Rama. “Rama” non indica il figlio di Dasharatha: l’Atma è Rama, per

cui ci si riferisce a Rama come Atma Rama.

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Eterno Auriga 18 Aprile 2014

Spirito che dimora interiormente). Gli esseri umani, nella loro ignoranza, considerano solamente la luce che viene dall’intelletto dimenticando la sorgente fondamentale della sua luce: l’Atma. L’Atma è il Fondamento, è Brahman, è i l Supremo Principio Cosmico, è il Sé universale, il Principio Avatarico.Il Divino in Forma umana

La gente comune non potrebbe ottenere alcun beneficio se l’Assoluto Senza Forma rimanesse nel Kailasa o nel Vaikuntha; adorare l’Assoluto Senza forma non è possibile, quindi Dio si incarna in forma umana come Rama per dare la possibilità all’umanità di sperimentare l’Assoluto Senza Forma in una forma che le sia accessibile e utile. L’uomo non può comprendere l’Assoluto Senza Forma e Senza Attributi. Sfortunatamente, anche quando l’Assoluto Senza Forma ne assume una, ci sono persone che, spinte dalle loro caratteristiche, assegnano le loro ubbie all’Avatar. “Se Egli ha la stessa nostra forma e le stesse fattezze, mangia, parla e va in giro come ognuno di noi, qual è la differenza tra l’Avatar e noi stessi?” - essi chiedono. A causa di questa posizione mentale ristretta, queste persone si allontanano dal Divino.

Gli Avatara vengono per insegnare il Principio di Unità

L’essenza della religione dei Bharatiya, come proclamato nei Veda, è il raggiungimento dell’unità dell’individuo con il Divino tramite il riconoscimento

della propria Divinità inerente. Gli Avatar vengono per insegnare

all’umanità questo Principio di Unità in modo che essa possa liberarsi dell’idea della diversità e manifestare la

Divinità inerente realizzando la propria fondamentale natura spirituale. “Discesa dell’Avatar” significa che il Divino scende al livello dell’umano.

Acquisite fede negli ideali di Rama. Tutti

devono mirare a diventare persone ideali; la parola d’ordine dovrebbe essere “ideali” e non “ostentazione”. L’era di Rama verrà in essere nel momento in cui abbandoneremo l’ostentazione, avremo fede nel Se e condurremo una vita divina. Allora, ognuno sarà un amante di Rama. “Rama” non indica il figlio di Dasharatha: l’Atma è Rama, per cui ci si riferisce a Rama come Atma Rama. - Estratto del Discorso

di Bhagavan per Sri Rama Navami

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Aprile 2014 19Eterno Auriga

ERSONE DI QUALUNQUE PARTE del mondo hanno provato, gustato e bevuto il nettare dell’amore alla diretta presenza del nostro

amato Signore Sai. Esse hanno provato e riconosciuto l’onnipresenza, l’onniscienza e l’onnipotenza di Sathya Sai Baba. Swami ha benedetto mio marito, il dottor R. S. Padmanabhan e la nostra famiglia, concedendoci la fortuna di stare con Lui e al Suo servizio. Vorrei condividere alcune delle mie esperienze con Swami, che mettono in luce il Suo copioso amore e il Divino Messaggio.Il mio viaggio con Swami a partire dalla tenera età

Nel 1944 mi recai a casa di mia zia a Chamrajpet, una zona centrale di Bangalore; lo scopo era di assisterla, poiché sofferente per un disturbo. Ero felice, perché avevo l’opportunità di visitare la città e provare la vita cittadina. Neppure lontanamente immaginavo che questo viaggio sarebbe stato l’inizio del mio percorso con Swami. Fu a casa di mia zia che sentii parlare di Swami e dei Suoi modi miracolosi di guarire le persone. Perciò i nostri parenti insistettero per portare mia zia al Darshan di Swami il giorno successivo.

L’accompagnai assieme ad altri parenti e rimasi in un angolo della stanza. All’epoca avevo 14 anni. Il Darshan si svolgeva nell’abitazione di un devoto. Dopo un po’ cominciai a essere irrequieta a causa della fame. Nel frattempo altre signore avevano preso posto

vicino a Swami. Io stavo là indifferente, a una certa distanza da Swami, eppure fui sorpresa dal Suo sguardo affettuoso che non mi abbandonava e dalla Sua richiesta di avvicinarmi a Lui. Ero perplessa e rifiutai di andarGli più vicina: pensavo che era mia zia che stava male e che aveva bisogno di essere guarita. Ma quando Swami insistette, dovetti andare vicino a Lui. In modo assai amorevole mi disse che mi sarei sposata e che Egli aveva già scelto per me un ragazzo, di professione dentista. Fui presa alla sprovvista e rifiutai di accettare le Sua parole.

Agendo sull’altro fronte, Swami incontrò il dottor Padmanabhan e gli disse di aver già visto la ragazza per lui e che si sarebbe sposato il 14 febbraio. Il giovane cercò di convincere Swami che egli non aveva alcun lavoro, ma Swami fu irremovibile nel dire che si sarebbe sposato in quella data. Il matrimonio ebbe luogo il 14 febbraio, come Egli aveva programmato. Questa è stata per me un’esperienza indimenticabile. È stata una lezione sull’onniscienza di Swami, perché era solo Lui a sapere tutto della coppia scelta: i due sarebbero stati i Suoi strumenti nella commedia divina ideata dall’Avatar.

Kamala Padmanabhan

P

RICORDI INDELEBILI DELL’AMORE DI BHAGAVAN

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20 Aprile 2014 Eterno Auriga

Tutto nella Sua mano

All’epoca Puttaparthi era solo un piccolo villaggio e una visita a Parthi implicava doversi portare tutti i generi necessari al soggiorno. Una sera Bhagavan ci dette il Darshan sulla riva del fiume Chitravathi. Poiché era già trascorso un bel po’ di tempo dall’inizio del Darshan, io e mia cugina stavamo diventando irrequiete per la fame. Mia zia non era molto contenta del nostro comportamento, ma Swami notò la nostra impazienza e sorrise. Dopo un po’ chiese a mia zia la causa della nostra agitazione. Essa rispose che sentivamo fame e Lo pregò di darci qualcosa da mangiare.

Sorridendo, Swami mise la mano nella sabbia e… oplà! Tirò fuori un Rava Laddu fumante all’aroma di Kumkum Puvvu (zafferano), frutta secca e gocciolante di Ghee: una delizia divina. Egli distribuì il dolce a tutti e ci disse di mangiarlo. Noi eravamo deluse, perché il Laddu era buono oltre ogni dire, ma la porzione era troppo piccola. Ricordo come Peddamma (la zia) si lamentava con Swami: “Ogni giorno il cibo che preparo va sprecato, Swami; queste ragazze non hanno mangiato nulla durante la settimana.” Non sentimmo fame per più di una settimana dopo aver condiviso la delizia divina del Rava Laddu. Quando è Madre Annapurna stessa a saziare la fame e a riversare la Sua grazia, come possiamo sentirci affamati?L’inizio del movimento Bal Vikas

Una domenica mattina del 1969, dopo il Darshan, Swami si ritirò nella Sua stanza interna; mio marito e altri uomini erano nei loro luoghi di lavoro per portare a termine gli impegni della giornata. Eravamo un gruppo di otto signore che aspettavano che

i propri mariti finissero le attività lavorative. Sedevamo tutte intorno alla statua del Signore Krishna a Brindavan, occupate in chiacchiere inutili. Nessuna si era accorta che Swami si stava avvicinando, giacché eravamo immerse nella conversazione.

Dopo un po’ sentimmo la dolce voce di Swami: “Invece di sprecare tempo, non potreste fare qualcosa di utile?” Ci girammo indietro e vedemmo che Swami era là. Ci inchinammo rispettosamente e Gli dicemmo: “Siamo pronte a fare qualunque cosa, Swami.” Presi l’iniziativa e avviai la conversazione, poiché ero l’unica che conosceva il telugu. Swami chiese: “Conosci l’arte del racconto? Ricordi le storie narrate dai tuoi genitori?” Risposi: “Sì, Swami.”

Allora Egli disse a tutte le signore: “Andate dai vostri vicini e convincete i genitori a mandare i loro figli da voi. Raccontate loro storie contenenti valori; cercate di far assorbire i valori alle giovani menti. Inizialmente fate lezioni di soli 10 minuti e poi, vedendo la risposta, aumentate la durata. Tutte le signore risposero: “Sì, Swami.” Swami avvertì il dottor V.K. Gokak di organizzare una lezione sui Valori Umani, aggiungendo che Egli Stesso avrebbe condotto la lezione per le signore. Ricordo che ci insegnò ogni minimo dettaglio su come condurre la lezione: scegliere il posto, persuadere i genitori a mandare i bambini, insegnare i valori attraverso le storie, introdurre i Bhajan, i canti e infine insegnare ai bambini il valore del tempo.

Così ebbe luogo la nascita del movimento dei Bal Vikas e sono felice che il Signore abbia scelto me all’interno della Sua grande missione. Ogni cosa deve

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Eterno Auriga Aprile 2014 21

accadere quando è il Signore a volerla.Amore e premure di Swami per i Suoi devoti

Fu un momento di benedizione per la nostra famiglia quando Swami riversò la Sua grazia visitando casa nostra nella giornata dell’Akhanda Bhajan (Bhajan ininterrotti) Mondiale. Mio marito era indaffarato ad andare avanti e indietro da Brindavan, assieme ad altri importanti membri dell’Organizzazione, per invitare Swami all’Akhanda Bhajan Mondiale. Perciò la responsabilità di organizzare molte cose ricadde su di me. Dalle più alte cariche del Lalbagh (il famosissimo orto botanico di Bangalore) dovetti ottenere l’autorizzazione di far aprire i cancelli, e al Comandante della Polizia dovetti chiedere il permesso di far deviare il traffico per facilitare la visita di Swami a casa nostra. Ringrazio mio marito per avermi preparato con largo anticipo a gestire tutto il lavoro secondario completamente da sola. Per riversare il Suo amore e la Sua grazia su un’umile devota come me, Swami disse a mio marito: “Mando una macchina con autista. Kamalamma può usarla ogni volta che ne ha bisogno.”

Quando tutti i preparativi furono completati, aspettammo ansiosamente l’arrivo del Signore. Dopo aver dato avvio ai Bhajan all’Adarsh Mahila Samaj alle 18, Swami ci fece la grazia di venire a casa nostra, e si ritirò nella Sua stanza piuttosto tardi. Ero esausta dopo un giorno di lavoro frenetico, ma avevo un forte desiderio di partecipare all’Akhanda Bhajan almeno per un po’. Mio marito dormiva all’esterno della stanza di Swami e io ero nell’atrio agitata perché non riuscivo a dormire. Perciò

svegliai mio marito verso mezzanotte e gli chiesi di portarmi in macchina alla sede dei Bhajan.

Sentendo la nostra voce, Swami uscì dalla Sua stanza e si rivolse a mia marito per sapere che cosa gli stessi chiedendo. Mio marito Gli disse che volevo partecipare ai Bhajan. Swami mi guardò e mi invitò ad andare a letto, visto che ero molto stanca; poi entrò in camera Sua. Dopo un po’, ancora una volta supplicai mio marito di portarmi al centro Bhajan. La terza volta, quando stavo per ripetere la richiesta, Swami venne fuori e disse: “Chudu Kallu Entha Yerraga Unnayo! (Guarda come sono rossi i tuoi occhi!). Sei stanca. Vai a dormire.” Senza farmelo ripetere, andai a dormire e il giorno dopo mi alzai bella fresca. La mattina Swami mi disse amorevolmente: “Eri molto stanca ieri sera. Per questo ti ho chiesto di andare a dormire, in modo che oggi tu possa lavorare.” Chi altri se non il Signore Stesso può avere per noi una premura così amorevole?Il tempo personificato

Era uno di quei giorni memorabili in cui Swami era con noi. Sapevo che Egli ogni

Avevamo un dondolo per Swami accanto alla pianta di Tulasi. Perciò lo pulii e vi stesi per Lui una coperta e dei cuscini nuovi. Ero così

immersa nei miei pensieri che persi la cognizione del tempo. Dopo tali preparativi cominciai

a prepararmi per la Puja delle 18. Appena il tempo di girarmi e… non riuscivo a credere

ai miei occhi: Swami stava entrando in casa. Lacrime di gioia mi riempirono gli occhi e

scivolarono sulle guance.

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22 Aprile 2014 Eterno Auriga

giorno prendeva il caffè alle 5,30. Ero solita alzarmi alle 4, fare il bagno, preparare il decotto e aspettare che il Signore aprisse la porta della Sua stanza. Attendevo che Egli venisse e si sedesse nella Sua sedia, pronta a offrirGli il caffè. Un giorno, come al solito, aspettavo di sentire il rumore della porta. Nel frattempo la cameriera insisteva che tenessi pronto il latte e così facendo mi chiedevo perché Swami non si alzasse puntualmente. Con questi pensieri in testa, mentre tornavo sui miei passi, vidi Swami che stava dietro di me. Mi chiese amorevolmente: “Kamalamma, non hai sentito il rumore della porta?” Ero senza parole. Egli era a conoscenza dei miei pensieri. Era una grande sicurezza sapere che Baba è sempre con noi, in ogni momento e in ogni luogo. Noi possiamo dimenticare il tempo, ma il Signore no, poiché Egli è il tempo. Anche con questo piccolo accadimento Swami mi ha insegnato l’importanza del tempo. Dio risponde ai sentimenti sinceri della nostra preghiera

La celebrazione del Ksheerabdi Dwadasi o Tulasi Puja si effettua nel mese di Kartika del calendario induista (ottobre-novembre). Essendo un’ardente devota del Signore Krishna, eseguivo sempre questa Puja con grande riverenza. Mentre stavo facendo i preparativi - come sistemare i Diya (lampade), decorare la pianta di Tulasi, fare disegni e motivi (rangoli) con vari colori sul pavimento ecc. -, ebbi il forte desiderio di offrire le mie preghiere a Swami nella Sua forma fisica. Così chiesi a Swami che le mie preghiere di poter offrire l’adorazione ai Suoi Piedi di Loto avessero risposta. Avevamo un dondolo per Swami

accanto alla pianta di Tulasi. Perciò lo pulii e vi stesi per Lui una coperta e dei cuscini nuovi. Ero così immersa nei miei pensieri che persi la cognizione del tempo. Dopo tali preparativi cominciai a prepararmi per la Puja delle 18. Appena il tempo di girarmi e … non riuscivo a credere ai miei occhi: Swami stava entrando in casa. Lacrime di gioia mi riempirono gli occhi e scivolarono sulle guance. Ero incantata e senza parole.

Swami andò dritto verso il dondolo e vi si sedette. Cercai di dirGli che non era pronto per far accomodare il Signore. Egli mi rimproverò bonariamente dicendo: “Tu fai tutto in modo meticoloso; completa la tua Puja.” Come ordinato da Swami, eseguii la Puja con grande devozione e amore per la Sua grazia. Poi espressi il desiderio di fare Pada Puja ai Suoi Piedi di Loto. Swami accettò e potei offrirGli la mia adorazione. Al termine della Puja, Egli mi chiese il Prasadam. Mentre lo distribuiva, Gli chiesi: “Com’è che sei venuto qua, Swami? Non ho mai saputo il Tuo programma.” Al che Swami sorridendo rispose: “Avevo del lavoro da fare da queste parti e anche tu pregavi di voler eseguire la Puja alla Mia forma fisica; per questo sono venuto.” Quando raccontai a mio marito della visita a sorpresa di Swami, anch’egli fu al colmo della gioia.

Questo episodio rivela a tutti noi che Dio vede solo i Bhava (sentimenti) nelle nostre preghiere e può manifestarsi ovunque. Luogo e tempo non Gli interessano.

– L’autrice, Smt. Kamala Padmanabhan, è Coordinatrice Nazionale dell’Ala Educativa dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Karnataka

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Eterno Auriga Aprile 2014 23

GAderenza alla RettitudineAderenza alla Rettitudine

Chinna Katha

LI ESERCITI DEI KAURAVA E dei Pandava erano allineati sul campo di battaglia di Kurukshetra. Entrambi gli schieramenti

fecero suonare le conchiglie come segnale d’inizio della battaglia. Proprio in quel momento, Dharmaraja si tolse improvvisamente le calzature e la corona, depose le armi e cominciò a camminare verso l’esercito dei Kaurava. Vedendo ciò, il Signore Krishna fece cenno ai fratelli più giovani di Dharmaraja di seguire il loro fratello maggiore. Obbedendo, i fratelli minori seguirono Yudhishthira. Quando Duryodhana vide questo strano comportamento dei Pandava, pensò: “Oh! Che cosa significa questo? I Pandava stanno venendo ad arrendersi davanti a noi?”

Yudhishthira si avvicinò a Bhishmacharya e fece atto di umile sottomissione toccandogli i piedi: “Oh, nonno! Sei stato solo a tu ad allevarci dopo la morte di nostro padre.

Come ordinato dal destino, dobbiamo lottare contro di voi. Anche se ci dispiace molto farlo, non possiamo evitare questa guerra. Per favore, dacci le tue benedizioni.” Versando lacrime di gioia, Bhishma li fece avvicinare e li benedisse dicendo: “O incarnazioni della rettitudine! La vostra rettitudine vi proteggerà. Dharmo Rakshati Rakshitah (se proteggete il Dharma sarete protetti dal Dharma). Non c’è null’altro che io possa dire.”

Successivamente, tutti e cinque i fratelli Pandava andarono dal loro Guru Dronacharya e, offrendogli i loro reverenti omaggi, dissero: “Venerabile Guru! Ci dispiace di esser costretti a combattere contro di te che ci hai impartito tutti i tipi di conoscenza. Per favore, concedici le tue benedizioni.” Impressionato dalla loro devozione, Dronacharya li benedisse, dicendo: “La vostra rettitudine vi proteggerà.”

I cinque Pandava dimostrarono la loro adesione al Dharma esprimendo devozione e fiducia nei confronti del loro nonno Bhisma e del Guru Dronacharya, che combattevano dalla parte dei loro nemici sul campo di battaglia.

Yudhishthira offrì i suoi reverenti omaggi a Bhishmacharya sul campo di battaglia e lo pregò di concedergli le sue benedizioni

prima che iniziasse la battaglia.

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24 Aprile 2014 Eterno Auriga

Swami è Sempre Presente

Effulgenza della Gloria Divina

C OME TUTTI I DEVOTI, MI sentivo persa e depressa dopo che Swami aveva lasciato il Suo corpo fisico, anche se sappiamo

benissimo che Egli è con noi in ogni nostro respiro. Conoscendo il mio cuore come ogni padre conoscerebbe quello di sua figlia, Swami mi fa sentire di essere sempre con me! È una garanzia, proprio per farmi felice! Ecco che cosa è successo.

Swami lasciò il Suo corpo il 24 aprile 2011, domenica di Pasqua. Il mondo intero rimase scioccato, me compresa! Al nostro Centro Sai fu detto di tenere i Bhajan lunedì 25 aprile. Allora pensai di fare una ghirlanda per Lui. Tagliai qualche rosa che avevo nel mio giardino, compresi i boccioli, in modo da poter avere abbastanza fiori per inghirlandare sia l’immagine di Shirdi Sai sia quella di Sathya Sai che sono sull’altare del nostro Centro. Anche se ero felice che la ghirlanda fosse abbastanza grande per entrambi i quadri, mi sentivo avvilita perché non era abbastanza lunga.

Al termine dei Bhajan, il Presidente del Centro comunicò di aver avuto la notizia che avremmo dovuto cantare i Bhajan anche il pomeriggio di martedì 26 aprile, poiché in India i riti finali sarebbero stati eseguiti in quel frangente (mercoledì mattina).

Il giorno dopo andai al lavoro, ma la mia sola preoccupazione era di non aver nessun fiore nel mio giardino. Il cuore

mi diceva che avrei dovuto offrire una ghirlanda a Swami quella notte poiché era il momento degli ultimi riti. Allora, che cosa avrei dovuto fare? Avevo bisogno di molti fiori per fare la ghirlanda, ma non c’era un solo fiore nel mio giardino giacché li avevo tagliati il giorno precedente, compresi i boccioli. Ero inquieta e continuavo a conversare con Swami (internamente). Pensai che Lo avrei deluso come figlia se non avessi potuto offriGli nemmeno una ghirlanda per mostrarGli il mio amore e il mio rispetto. Mi sentivo triste e tornai a casa alle 16. I Bhajan sarebbero cominciati alle 19.

Quando parcheggiai l’auto sulla strada di casa, la prima cosa che guardai fu il nostro giardino, ove vidi qualche rosa. Rimasi sorpresa nel vederne ancora alcune e ne fui felice. Così corsi in casa e presi un piccolo recipiente e le forbici per tagliare i fiori. In pochi istanti, il recipiente si riempì. Rincasai nuovamente e ne presi uno più grande che… presto fu anch’esso pieno di fiori! Tornai quindi dentro, presi un grande vassoio di alluminio e iniziai a tagliare le rose. Anch’esso fu presto pieno. Presi allora un altro vassoio di alluminio e continuai a tagliare le rose. Con mia meraviglia anch’esso si riempì di fiori. La gioia nel mio cuore non aveva limiti dopo che ebbi compreso ciò che Swami aveva fatto per farmi felice dandomi l’opportunità

continua a pagina 26...

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Eterno Auriga Aprile 2014 25

Vicemaresciallo dell’Aria (a riposo) dottor Vinod Kumar Varma

L’amore e la compassione incondizionati di Bhagavan per i Suoi devoti sono indescrivibili. Egli ci concede sempre tutto ciò che

meritiamo al momento giusto e nel luogo giusto.

B

IL DIVINO GUARITORE E SALVATORE

HAGAVAN SRI SATHYA SAI Baba è rimasto sulla terra nella Sua forma fisica per 85 anni, durante i

quali ha trasformato milioni di persone di tutto il pianeta con il Suo Divino Amore. Ma c’è di più: nel Suo stato informale, Egli sta trasformando l’umanità e ripristinando il Sanathana Dharma col Suo Supremo, Eterno Spirito Divino che pervade ogni atomo dalla forma più piccola a quella più grande. Le Sue glorie e i Suoi Leela non possono essere descritti a parole. Vivo a Puttaparthi da nove anni con mia moglie Rama. Bhagavan mi fornì un’occasione d’oro per servire nella Sua missione, ragione per la quale Gli sono infinitamente grato. Ora, racconterò due Divini Leela, da noi sperimentati, messi in atto dal Signore, emblema della compassione e della misericordia.Il tocco guaritore di Bhagavan

Il 30 settembre 2001, perdemmo il nostro unico figlio Rohit di 28 anni, che soffriva da due mesi di un mieloma acuto (cancro del sangue). Poiché la nostra fede in

Bhagavan era molto forte, affidammo il corpo fisico di Rohit ai Suoi Piedi di Loto. Dal momento che questo lutto improvviso e scioccante era insopportabile, entrambi ci recammo a Puttaparthi nell’ottobre del 2001, per il avere il Darshan di Baba, in modo da poter ottenere conforto e pace mentale grazie alle Sue benedizioni. L’onnisciente Signore sapeva tutto: mi venne vicino, mi materializzò della Vibhuti e disse: “Santosham” (molto felice), facendo Abhayahastha (gesto di benedizione e protezione). Quest’unica parola del Signore mi fece uscire dall’estrema angoscia e dal trauma. In modo simile, anche Rama, seduta in prima fila, fu inondata dalle benedizioni di Bhagavan Baba non appena Egli le prese una lettera. Dopo il ritorno da Parthi, mi sentivo confortato, ma Rama, essendo la madre, era sempre depressa, triste e persa nel ricordo del suo unico figlio. Ella pregava Swami di concederle la forza di superare tale irreparabile perdita.

Il Messaggero DivinoDopo sei mesi dalla morte di Rohit, uno

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Eterno Auriga 26 Aprile 2014

studente con calzoni, camicia e scarpe bianchi, tenendo un pacchetto di Vibhuti in mano, arrivò a casa di un mio amico il 21 marzo 2002, alle 9,30, e disse: “Mi chiamo Shivam Subramanyam. Swami mi ha mandato da Puttaparthi per trasmettere il Suo messaggio alla moglie di Varma che è molto triste per suo figlio Rohit. Dille che suo figlio è con Baba.” Dopo aver ricevuto questo messaggio divino, la moglie del mio amico fece sedere Shivam sul divano con amore e rispetto. Poco dopo, Shivam si alzò, entrò nella loro stanza della Puja e si sedette a meditare. In quel preciso momento, il mio amico

mi telefonò dicendomi di andare subito a casa sua. Non appena arrivai nella sua dimora che era ad appena cento metri da casa mia, entrammo tutti nella stanza della Puja e rimanemmo di stucco nel vedere che Shivam era sparito. L’amore e la compassione incondizionati di Bhagavan per i Suoi devoti sono indescrivibili. Egli ci concede sempre tutto ciò che ci meritiamo al momento giusto e nel luogo giusto.

L’autore, Vicemaresciallo dell’Aria (a riposo), dottor Vinod Kumar Varma, è il Direttore Sanitario dell’Ospedale Generale Sri Sathya Sai di Prasanthi Nilayam.

di mostrare il mio amore! Corsi in casa e cominciai a comporre la ghirlanda che risultò molto voluminosa, sufficientemente grande per entrambe le immagini e, incredibilmente, mi rimasero ancora molti fiori e potei fare un’altra ghirlanda per la fotografia del volto di Swami sulla mensola del caminetto!

Non riuscii a contenere la mia gioia per l’amore che Swami aveva riversato sotto

forma di rose! Quest’esperienza mi ha dato la forte convinzione che Swami è con me e con tutti coloro che aprono il proprio cuore a Dio! Che benedizione abbiamo ad avere fra noi un Maestro così onnisciente, onnipotente e onnipresente! Per mostrare il Suo Amore, Egli ha concesso molte altre esperienze estremamente gratificanti a questa figlia che si era persa!

– Yasoda Mukkamala, U.S.A.

Si dovrebbe prima render stabili se stessi in ciò che è giusto; solo allora

sarà possibile insegnare agli altri. L’uomo saggio non dovrebbe esporsi

al biasimo.

Si dovrebbe agire come si insegna agli altri; solo se si doma completamente

se stessi si potranno domare gli altri. Ammansire se stessi, infatti, è difficile.

– DhammapadaVersi 158 - 159

...continua da pagina 24

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Eterno Auriga Aprile 2014 27

ELLA SOCIETÀ MODERNA, GLI studenti credono che lo scopo dell’istruzione sia studiare bene, assicurarsi un buon lavoro e

ottenere sicurezza economica. Anch’io sono stato influenzato da questa tendenza prevalente, ma, fortunatamente, i miei genitori mi hanno offerto l’opportunità di partecipare ai Bal Vikas avviati dall’Avatar del Kali Yuga, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba in Persona. Il principale insegnamento che mi ha influenzato nelle lezioni Bal Vikas è stato il fatto che si dovrebbe diventare come la lampada posta sulla soglia di casa, che diffonde luce sia all’esterno sia all’interno. Non solo: si dovrebbe diventare come un lampione, un faro o anche una stella polare per diffondere luce in tutto il mondo. Questo è il messaggio di Bhagavan Baba. A volte, nella nostra mente possono sorgere dubbi su come possiamo raggiungere tale altezza, come una stella polare. Questi dubbi vengono fugati gradualmente quando ascoltiamo gli Insegnamenti del nostro Maestro nelle lezioni Bal Vikas. Bhagavan ha detto:

“Gli studenti dovrebbero perseguire quel tipo d’istruzione che conferisce loro qualità sacre come il buon carattere, l’aderenza alla verità, la devozione, la disciplina e il dovere.”Massime come questa, dateci da

Bhagavan, ci insegnano a conoscere qual è la vera istruzione, che cos’è l’istruzione mondana e che cos’è “educare”. Attraverso

la comprensione del significato profondo di educare, che è come il quinto Veda, l’uomo può ottenere la vittoria su tutto il mondo e raggiungere il più alto livello di spiritualità. Questa è la grande verità che dovremmo sapere. Educare è la luce che illumina la nostra mente, inculca in noi i valori umani, ci dà maggior levatura e ci permette di conoscere il nostro Sé. Vediamo come questa verità porti a Loka Vikas (il benessere del mondo). Questo può esser fatto seguendo gli ideali di altissimi livelli di etica, moralità e spiritualità esemplificati da grandi e nobili personaggi dell’India nella loro vita. Essi comprendono l’imperatore Sibi, che offrì la carne del proprio corpo a un falco per salvare la vita di un uccello; il re Harishchandra, che cedette il suo regno per sostenere la verità, e il Signore Rama che andò nella foresta per 14 anni per mantenere la promessa di Suo padre. Questi sono i luminosi ideali che abbiamo ereditato dalla nostra grande cultura indiana. Gli insegnamenti dei maestri Bal Vikas, la lettura di storie, la pratica della meditazione, il canto di gruppo, e lo svolgimento di attività di servizio e di programmi culturali ci aiutano a manifestare le nostre innate buone qualità, che fioriscono come un loto dai mille petali. Questa è vera istruzione. Bhagavan Baba ha detto molte volte che educare è l’essenza dell’umanità e di tutta la conoscenza spirituale. Le storie narrate da Bhagavan non sono semplici storie;

“EDUCARE” È L’ESSENZA DI TUTTA LA SAGGEZZA SPIRITUALE

N

L’Angolo degli Studenti

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Eterno Auriga 28 Aprile 2014

Z P R Y C A R A T T E R EO B P T B U C R E S C E UU C I E D N F L N D I O NT R U M E I H O Z Q U V IR E S E M O R A L I T A OL S A R Z N M A N I S P NM C N E D U C A Z I O N EQ E T C P R E G A N O R AZ X E D F E L I C I T A O

sono un tesoro d’amore e di saggezza. Come afferma Bhagavan, non esiste un valore più grande dell’amore; quando alimentiamo l’amore, tutte le altre qualità si sviluppano automaticamente in noi. Così, il processo del nostro divenire incarnazioni d’amore inizia nelle lezioni Bal Vikas. Swami ha detto:

“In questo mondo, il denaro va e viene. Solo la moralità e l’etica restano con noi per sempre. La nascita umana viene santificata quando il cuore è colmo di moralità ed etica.”Qualunque professione possa adottare,

uno studente Bal Vikas è consapevole che deve dare la priorità a norme e regolamenti. Sono solo i Bal Vikas a inculcare, nel cuore degli studenti, i sentimenti di devozione alla madre e alla madrepatria, a sviluppare

in loro lo spirito di servizio disinteressato, a indurre una trasformazione, facendo loro capire che il benessere della società è più importante del benessere individuale. Questa è la verità suprema che ho imparato nelle lezioni Bal Vikas. I Bal Vikas Sri Sathya Sai sono un ombrello divino, uno scudo difensivo che protegge non solo gli studenti, ma anche tutta la loro famiglia. Noi ora vediamo solo in misura limitata come la nostra trasformazione individuale, determinata dai Bal Vikas, contribuisca a sviluppare Loka Vikas. In futuro, potremo vedere accadere ciò in tutto il mondo.

– Dal discorso di Pranay Vidyut, ex studente Bal Vikas dell’Andhra Pradesh, pronunciato a Prasanthi Nilayam il 4 gennaio 2014, in occasione del Convegno Nazionale degli Ex Studenti Bal Vikas e degli studenti del Gruppo 3.

Qui di seguito, alcune importanti massime di Swami. Ricordate queste massime e trovate nel cruciverba le parole sotto riportate:

Felicità, moralità, unione, Dio, cresce, educazione, carattere, più sante, mani, pregano, paura.

(i) La felicità è unione con Dio.(ii) Il denaro viene e va, la moralità viene e cresce.(iii) Il fine della conoscenza è l’amore; il fine dell’educazione è il carattere.(iv) Mani che aiutano sono più sante di labbra che pregano.(v) Perché temere quando Io sono qui?

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CROAZIA

IRCA 100.000 PERSONE HANNO partecipato alla 36a mostra internazionale del libro “Interliber”, svoltasi a Zagabria, capitale della

Croazia, dal 12 al 17 novembre 2013.

Nella mostra, che ha generato un considerevole interesse per gli Insegnamenti di Swami e le attività dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai, sono stati presentati scritti sulla vita e le opere di Bhagavan. Alla mostra, che ha ottenuto l’interesse della stampa attraverso la stazione televisiva nazionale HRT, hanno partecipato il Presidente della Croazia, il Sindaco di Zagabria e numerosi ministri. In tale evento, è stato anche presentato dai devoti Sathya Sai uno toccante programma basato sui valori umani.

NEPAL

Nel Nepal, con l’entusiasmo di tutta la nazione, è stato celebrato l’88°

C

Mostra internazionale del libro, Croazia.

Compleanno di Bhagavan. Fra il 19 e il 23 novembre 2013, in oltre 90 luoghi, migliaia di devoti Sathya Sai hanno partecipato alle attività devozionali e di servizio, comprendenti visite a centri per anziani e ospedali, pulizia di templi e strade, e messa a dimora di alberi. Sono state organizzate campagne di donazioni di sangue che hanno raccolto, in 23 campi, circa 450 litri di “Amore Liquido”. Sono state assegnate borse di studio e distribuiti vestiti e forniture a centinaia di studenti bisognosi. È stato amorevolmente offerto cibo a più di 11.000 persone in 90 sedi, e sono state distribuite coperte a circa 300 senzatetto. Sono stati distribuiti ai bambini vasi da fiori, contenenti germogli, per formarli alla cura delle piante come espressione d’amore per la Madre Terra.

KENIA

Il Mahali Pa Usalama a Tudor, Contea di Mombasa, Kenia, è un centro di accoglienza e recupero per bambini indigenti gestito dall’Arcidiocesi Cattolica di Mombasa. A partire dal 2008, il Centro ha aiutato oltre 1000 bambini a riunirsi alle loro famiglie o integrarsi nelle scuole. Per le sue esigenze quotidiane, il centro dipende dall’acqua di un pozzo, poiché non c’è nessun altro approvvigionamento affidabile di acqua dolce. Il pozzo precedente si era prosciugato, causando disagio a 30 bambini e altri residenti. Nel gennaio del 2014, il Centro Sathya Sai di Mombasa ha costruito un nuovo pozzo per l’approvvigionamento idrico a favore del centro e delle comunità circostanti. L’Arcidiocesi Cattolica di

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Eterno Auriga 30 Aprile 2014

Mombasa ha espresso gratitudine in una lettera all’Organizzazione Internazionale Sri Sathya Sai del Kenia per aver fornito acqua dolce in modo sostenibile, e l’inaugurazione di questa struttura, il 19 gennaio 2014, ha interessato la stampa.

INDONESIA

Nel gennaio del 2014, le forti piogge, con scarso drenaggio e la fuoriuscita di acqua da una diga nei pressi di Giacarta, hanno provocato inondazioni a Kamung Pulo e altre aree di Giacarta, uccidendo almeno 23 persone, e privandone migliaia della propria casa.

I devoti Sathya Sai hanno immediatamente offerto servizi di soccorso umanitario. Il 25 gennaio, oltre 90 volontari dell’Organizzazione Internazionale Sri Sathya Sai dell’Indonesia, comprendenti 11 medici, 4 infermieri e 12 farmacisti, hanno organizzato un campo medico nella periferia di Giacarta. È stata offerta assistenza medica e sono state distribuite medicine a 433 persone bisognose colpite dall’alluvione.

GRECIA

Il 7 dicembre 2013, 12 volontari Sathya Sai hanno distribuito 35 pacchi di cibo, abiti e farmaci a 30 famiglie bisognose a Perama, nel Pireo, vicino ad Atene. Sono stati offerti servizi medici e vaccinazioni a circa 20 bambini.

Il 29 dicembre, i volontari Sathya Sai hanno restaurato il tetto danneggiato e riparato la cucina di una casa dove una ragazza madre vive con il figlio.

MESSICO

Dal 4 al 31 gennaio 2014, si è svolto a Cuernavaca, nello Stato di Morelos, Messico, il Quinto Corso per Diploma SSEHV dell’America Latina, tenuto da 17 facilitatori provenienti da cinque Paesi, cui hanno partecipato venti studenti provenienti da Messico, Venezuela, Colombia, Bolivia, Brasile, Cile e Argentina. Il 19 gennaio, il gruppo ha visitato le piramidi di Xochicalco e la città di Taxco, dove si è tenuto un dibattito sulla tradizione spirituale delle culture preispaniche e sulla cultura messicana corrente.

Canti spirituali degli studenti della Scuola Sathya Sai di Cuernavaca, Messico.

Campo medico per la popolazione alluvionata.

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Eterno Auriga Aprile 2014 31

A conclusione della cerimonia, i bambini della Scuola Sathya Sai di Cuernavaca hanno presentato canti spirituali e inni sulla luce.

PERÙ

Il 10 ottobre e il 15 dicembre 2013, sono stati organizzati due campi medici nella periferia di Lima.

Nel campo di ottobre, 105 bisognosi hanno ricevuto cure di medicina generale, odontoiatria, ostetricia e psicologia, assieme alle ricette di farmaci. Nel campo di dicembre, 63 pazienti hanno ricevuto esami negli stessi settori specialistici e anche la prescrizione di medicine. Da sei a dieci professionisti medici hanno partecipato a ciascun campo, assieme a circa sei volontari. In Perù, i volontari Sathya Sai hanno continuato a fornire ricette di farmaci ogni mese presso il Trujillo Teaching Hospital. Durante il Natale del 2013, sono state donate medicine ai centri medici situati sulle montagne della Provincia di Huacaybamba, a un’altitudine di oltre 3000 metri.

Campo medico in Perù.

GIAPPONE

L’88° Compleanno di Swami ha un profondo significato per i devoti giapponesi, in quanto “88” si pronuncia “Baba”, o “Haha” che in giapponese vuol dire “madre”. Circa 170 persone hanno preso parte alle celebrazioni dell’88° Compleanno al Centro Sathya Sai di Tokyo. L’altare era stato decorato con colori dorati, argentati e rossi, ed è stato offerto a Bhagavan un dondolo addobbato con variopinti fiori freschi. Gli studenti SSE hanno messo in scena la commedia intitolata “Amare Dio” e hanno concluso con un canto devozionale dei bambini. È stato mostrato un filmato riguardante Swami intitolato “Il Messaggio del Signore”, doppiato in giapponese. Il programma è terminato con una nuova canzone devozionale scritta in giapponese e con un video di Swami relativo alle celebrazioni del Compleanno del 1988.

– Organizzazione Internazionale Sathya Sai

INDIA

Haryana e Chandigarh - Con una grande cerimonia tenutasi il 23 febbraio 2014, l’ospite d’onore, Rajiv Bhalla, Giudice dell’Alta Corte del Punjab e dell’Haryana, ha posato la prima pietra dello Sri Sathya Sai Seva Kendra, Kurukshetra. La cerimonia è stata presieduta dal Giudice Nawab Singh, Presidente della Commissione dell’Haryana per la Conciliazione dei Reclami dei Consumatori.

Dopo il discorso di benvenuto di Sri P.S. Tanwar, Presidente del Distretto, il Presidente dello Stato, Sri Subhash C. Dheer, ha tenuto il suo discorso

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32 Aprile 2014 Eterno Auriga

sottolineando il Messaggio Divino: Ama Tutti, Servi Tutti. Parlando all’assemblea dei devoti, l’ospite d’onore, Giudice Rajiv Bhalla, ha espresso la sua preoccupazione per la diffusione dell’aggressività ovunque nella società, come si nota ai giorni nostri attraverso la televisione e i giornali, e ha sottolineato l’importanza degli Insegnamenti di Bhagavan alla società moderna. Nelle sue osservazioni, il Giudice Nawab Singh ha narrato le proprie esperienze personali con Bhagavan Baba. Parlando in tale occasione, Sri Ashok Yadav, Amministratore Delegato dell’HAFED, ha evidenziato la santità della sacra area del Kurukshetra. Oltre 3000 devoti, provenienti da tutto lo Stato dell’Haryana e del Chandigarh, compresi i cittadini illustri del Kurukshetra, hanno partecipato alla cerimonia.

L’attraversamento stradale dello Sri Sathya Sai Seva Kendra è stato battezzato Sai Chowk e, dopo l’Abhishekam, è stata tolta la copertura alla statua di Shirdi Baba.

Karnataka – La Bhumi Puja (cerimonia della rottura del suolo di un’area fabbricabile) per il nuovo edificio dell’ostello dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai (SSSIHL) del Campus di Muddenahalli ha avuto luogo il 3 marzo 2014, presso il Campus universitario di Muddenahalli. La cerimonia è iniziata alle 9,15 con il canto dei Veda e i Bhajan. Il Rettore, accompagnato dal Vicerettore, ha invocato le benedizioni di Bhagavan, rotto le noci di cocco e spalato una manciata di terra, come gesto simbolico della rottura del terreno. Anche i Fiduciari dello Sri Sathya Sai Central Trust e altri membri senior dell’Università hanno partecipato alla cerimonia. Sono seguiti gli

interventi del Segretario Amministrativo, del Vicerettore, del Rettore dello SSSIHL, di Sri V. Srinivasan, Presidente Panindiano delle Organizzazioni Internazionali Sri Sathya Sai Seva, e del dottor AR Manjunath, Direttore del Campus di Muddenahalli. La cerimonia mattutina si è conclusa con i Bhajan seguiti dall’Arati.

Domenica 9 marzo 2014, a Brindavan, Bengaluru, con una variopinta cerimonia organizzata dal Mahila Vibhag dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Karnataka, è stato consegnato il prestigioso Premio Easwaramma a Smt. Parvathy Ponnappa, Fiduciario della Sai Ranga Deaf e del Dumb School (scuola per sordomuti) di Mysore, e rinomata operatrice sociale. Il dottor Swarna Bharadwaj, Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Mediche Sri Sathya Sai, ha consegnato il premio alla presenza di Sri Nagesh Dhakappa, Presidente dello Stato, del Coordinatore Sri Y.N. Gangadhar Setty e di molti eminenti ospiti compresi i premiati degli anni precedenti. La grande assemblea di devoti presenti a tale evento ha applaudito il vincitore. Il programma è terminato con il Narayana Seva.

Il 19 gennaio 2014, nel villaggio Kodkani (Kumta) nel nord del distretto del Karnataka, è stato inaugurato il 62° Sri Sathya Sai Grama Seva Kendra. Una grande assemblea di oltre 2500 devoti ha partecipato al programma e ricevuto le benedizioni di Bhagavan. Il Kendra (Centro) sarà di immenso beneficio agli abitanti del villaggio nella conduzione di tutte le attività spirituali e di servizio.

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Ospedale Generale Sri Sathya SaiPrasanthi Nilayam -515134

Email: [email protected], Tel.: 08555-287256, Fax: 08555-289409 Inviare le domande ai seguenti indirizzi:

Dipartimento della Nutrizione: Indirizzo in Tecnica della NutrizioneQualifica: B.Sc. (Scienza Domestica / Cibo e Alimentazione)È richiesta esperienza nel settore / preferibilmente di formazione in un grande ospedale.Consulente Junior / Senior Residente nel Dipartimento di Ostetricia & Ginecologia – Preferibilmente su Base Continuativa / Contratto base per un periodo di un anno o circa).Qualifica: M.B.B.S. + MD / D.G.O. + rilevante esperienza nel Dipartimento di OBGYLivello di retribuzione: Consulente Junior: Stipendio complessivo 71,915 - Residente Senior (con Laurea PG): Stipendio Complessivo Rs 48,165 - Residente Senior (con Diploma): Stipendio complessivo Rs 39,900 -Inviare al più presto la domanda al Medical Superintendent, Sri Sathya Sai General Hospital, Prasanthi Nilayam, con curriculum completo e fotografia.

– Il Direttore Sanitario

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La Beatitudine di Sperimentare

– Baba

Le persone stanno sprecando la loro preziosa vita nella ricerca di piaceri effimeri e meschini. Fate il miglior uso dell’opportunità che avete ora ottenuto. Questa è vera devozione. Solo voi siete responsabili della vostra condizione a causa del modo in cui funziona la vostra mente. Fate il vostro dovere, riconoscete la verità del vostro essere, e sarete in grado di sperimentare la vostra divinità. Dovete purificare il vostro cuore per sperimentare il Divino. Potete avere desideri, aspirazioni e desiderio di felicità, ma non c’è nulla che eguagli la beatitudine di sperimentare il Divino.

Adorazione del Sayeeswara Linga.

Esibizione danzata – I devoti del Bihar e del Jharkhand.

L’incantevole presentazione danzata dei bambini Bal Vikas del Bihar e del Jharkhand.

il Divino

E d i z i o n e I t a l i a n a d e l S a n a t h a n a S a r a t h i