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Economia Monetaria - 87018 a.a. 2019-2020
© Prof. AnnaMaria Variato Primavera 2020 1
Presentazione 5
La moneta nei sistemi economici – teoria dell’offerta: approcci recenti e ruolo della Banca Centrale
Prof.ssa Anna Maria Variato
a.a. 2019-2020
Economia Monetaria 87018
Temi della presentazione 5
1. La base monetaria e la sua formazione
2. La domanda di base monetaria
3. L’offerta di base monetaria
4. Gli strumenti convenzionali della politica monetaria
5. La politica monetaria non convenzionale
Riferimento bibliografico: P. Alessandrini (2015), Economia e politica della moneta, Cap. 6
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1. La base monetaria
Come più volte osservato, nei sistemi economici evoluti, la base monetaria è solo il primo elemento costitutivo della moneta in circolazione, poiché la moneta è un aggregato di attività ad elevato grado di liquidità (negoziabilità)
• La Banca Centrale è l’istituzione a cui è attribuito il compito di fornire al sistema economico base monetaria (BM), garantendo la liquidità (e la fiducia).
• Alla Banca Centrale vengono inoltre delegate funzioni di monitoraggio del sistema bancario e del mantenimento della stabilità dei prezzi
1.1 Formazione della base monetaria
La creazione della BM viene registrata nel passivo della Banca Centrale e accreditata nei conti correnti di gestione delle banche ordinarie aperti presso la Banca Centrale stessa.
Quindi (differentemente da quanto si immagina, o che accadeva in tempi ormai lontani) la base monetaria non si concretizza in larga misura attraverso l’emissione fisica di moneta e/o banconote
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1.1 Formazione della base monetaria
Il processo di creazione di BM si articola in questo modo:
1. Banca Centrale accredita i conti di deposito banche ordinarie (addebita proprio stato patrimoniale)
2. Banche ordinarie lasciano presso Banca Centrale la parte di BM che costituisce la riserva obbligatoria ed eventualmente anche la riserva libera
3. Banche ordinarie regolano attraverso il conto della Banca Centrale gli impegni reciproci (propri e della clientela)
4. Banche ordinarie chiedono alla BC di stampare banconote nella misura necessaria a soddisfare le proprie esigenze di cassa e per le necessità di pagamento in contanti delle famiglie e delle imprese (aggregato monetario M1)
Complessivamente la BM (offerta) è la somma della base monetaria detenuta dalle banche (BMB) e della base monetaria detenuta dagli altri operatori nell’economia (BMEC) (domanda)
�� = ��� + ����
2. Determinazione della domanda di base monetaria
Utilizzando il criterio della scelta di portafoglio, possiamo rappresentare la domanda di base monetaria (BMd
EC) come quota funzionale della ricchezza finanziaria lorda (RFLEC)
Idealmente è possibile rappresentarla come funzione implicita di una serie di determinanti:
����� = (��, ��� , ��� , ���� , ���� , ��, �
�, �, ��, �)�����
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2. Determinazione della domanda di base monetaria
BMd è influenzata positivamente da:
• rischio delle attività finanziarie (moneta σTM e titoli σTRG)
• reddito monetario (Y=PQ)
• costi di transazione per acquistare titoli (b)
• rischio liquidità delle banche (R)
BMd è influenzata negativamente da:
• interesse sui depositi bancari (iD)
• rendimento delle attività finanziarie (moneta rTM e titoli rTRG)
• livello atteso prezzi (Pa)
• innovazione tecnologica (IT)
EC
a
TRGTRGTMRMD
d
EC RFLRITbPPQrrifBM ),,,,,,,,,( σσ=
2. Determinazione della domanda di base monetaria
La domanda di base monetaria espressa dalle banche (BMdB)
agisce da «ammortizzatore» nel funzionamento del sistema economico (essendo il risultato del rapporto di intermediazione fra Banca Centrale ed altri operatori nel sistema)
��� = �� + � + �� = � � + �� + � + ��
• LB = liquidità bancaria
• Df = deposit facility
• CB = moneta legale in circolazione
• ROB = riserva obbligatoria
• RL = riserva libera
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3. L’offerta di base monetaria
E’ desumibile dalla struttura del bilancio della Banca Centrale che mette in evidenza anche la tipologia di operazioni che vengono poste in essere per l’attuazione delle politiche monetarie
La BM, per effetto delle relazioni internazionali si modifica attraverso canali interni (BMI) e canali esterni (BME)
Passività
ROB = riserve
(+ ) RL = riserve libere
(+)LB = liquidità bancaria
(+) Df = Depositi overnight
(+) CB = Circolante banche
BMB = Base monetaria banche
(+) BMEC = Base monetaria economia
BM = Base monetaria
DTDB = depositi a tempo determinato
TESPA = tesoreria PA
Attività
TMBC = titoli monetari
TRGBC = titoli obbligazionari
FMg = finanziamenti marginali
T2 = saldi monetari UME
eRU = riserve internazionali
3.1 Bilancio tipo di una Banca Centrale del SMBCE
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3.2 Canali di modifica della BM
BMI = Interni
TMBC = titoli monetari
+ TRGBC = titoli obbligazionari
+ FMg = finanziamenti marginali
- DTDB = depositi a tempo determinato
- TESPA = tesoreria PA
BME = Esterni
• T2 = saldi monetari UME
• + eRU = riserve internazionali
Convenzionali
• Operazioni di mercato aperto
• Operazioni su iniziativa delle controparti
• Regime di riserva obbligatoria
Non convenzionali
Tutte le altre manovre…
ossia quelle che sostanzialmente sono state adottate dal 2008 ad oggi e sono sinteticamente note con etichetta «Quantitative Easing»
(rinvio per dettagli)
4. Strumenti di politica monetaria
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4.1 Operazioni di mercato aperto
Temporanee
• Comportano variazione monetaria tramite compravendita di titoli con operazioni pronti contro termine
• Espansione: BCE acquista a pronti titoli a sconto e li rivende a termine a prezzo pieno
• Contrazione: BCE vende titoli a prezzo maggiorato
Definitive
• Comportano variazione monetaria tramite operazioni di compravendita titoli solo a pronti
• Espansione: BCE acquista a pronti titoli a sconto
• Contrazione: BCE vende a pronti titoli a prezzo maggiorato
4.1 Operazioni di mercato aperto
Operazioni di rifinanziamento principale (RP)
Aste settimanali per contratti di durata mensile
BCE stabilisce il tasso minimo
(denominato tasso ufficiale di
riferimento) i*RP
Operazioni di rifinanziamento a
lungo termine (RLT)
Aste mensili per contratti
trimestrali
BCE fissa la quantità titoli ma
non il tasso
Fine Tuning (FT)
Operazioni destinate a
stabilizzare il mercato a fronte
di esigenze impreviste e di
carattere temporaneo
Operazioni strutturali (OS)
Operazioni di aggiustamento
strutturale
�! = �� + ��� + �� + " = ���� + ��#�� $ ����
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4.2 Le aste
Asta a tasso fisso
Le banche partecipano indicando la quantità di titoli che
intendono acquistare
BCE stabilisce il tasso minimo i*RP e l’ammontare della liquidità Aggiudicazione pro-quota
Asta a tasso variabile
Le banche partecipano all’asta indicando la quantità desiderata
e il tasso che sono disposte a pagare
BCE decide ammontare di liquidità e aggiudica al tasso più basso (comunque non inferiore a
i*RP)
Asta olandese (a tasso unico)
Asta americana (a tasso multiplo)
La BCE esercita il suo potere di monopolistaistituzionale scegliendo fra tipi di asta
e tipi alternativi di aggiudicazione
G.B
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4.2.1 Le aste: rappresentazione di asta a tasso fisso
4.2.2 Le aste: rappresentazione di asta a tasso variabile (riferita ad una politica monetaria espansiva)
iA = i*RP
i
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4.2.3 Le aste: svantaggi delle aste olandesi
Le aste a tasso unico presentano due svantaggi dal punto di vista della allocazione efficiente della liquidità (soprattutto in un contesto di informazione limitata). I più rilevanti sono:
1. Effetto «rendita»: per il fatto che a tutti gli aggiudicatari della liquidità viene applicato lo stesso tasso (a prescindere dalla disponibilità dichiarata per partecipare all’asta) la Banca Centrale perde una parte delle entrate che avrebbe ottenuto senza alcuna imposizione
2. Effetto «distorsione»: dal momento che le banche partecipanti possono presentare più di una offerta in ciascuna asta, si sviluppano comportamenti sleali (c’è un incentivo a presentare almeno due offerte: una alta per guadagnare posizione alta in graduatoria, ed una bassa, per spingere il tasso verso il basso)
4.2 Operazioni su iniziativa delle controparti
La BCE influisce sul tasso di mercato monetario, basandosi sul cosiddetto schema del corridoio.
Sulla base di questo schema la BCE non solo fissa un tasso di interesse sul rifinanziamento, ma remunera anche i depositi presso di essa delle banche commerciali. Quest’ultimo costituisce il limite inferiore del corridoio, mentre quello di riferimento ufficiale, i*RP, ne è il limite superiore: il tasso overnight obiettivo della Banca Centrale si colloca tra questi due limiti.
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Rappresentazione dello schema del corridoio
BMS
BMd
i*FMg
i*Df
iIB
BM
Il tasso di interesse
overnight (iIB)si colloca
tra il max tasso di rifinanziamento
delle operazioni marginali (I*FMg) e il
min del tasso sui depositi presso la
BCE
(i*Df)
i
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Fonte: ECB: Financial market data; Daily; Euro area (changing composition); Key interest rate; Levels