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ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
Istituto Tecnico Commerciale Statale
“Rino Molari”
Santarcangelo di Romagna - Rimini
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO
DI CLASSE
ESAME DI STATO 2016
CLASSE 5F
Indirizzo RIM
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
2
INDICE
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ................................................................................................................................... 3
METODO DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ......................................................................................................... 6
PROGETTI E ATTIVITÀ SVOLTE NELL'ARCO DEL TRIENNIO ............................................................................................ 8
ELENCO TITOLI TESINE INTERDISCIPLINARI DEGLI ALUNNI ........................................................................................... 9
GRIGLIE DI VALUTAZIONE .......................................................................................................................................... 10
SIMULAZIONI PROVE D'ESAME .................................................................................................................................. 16
RELAZIONI E PROGRAMMI FINALI DELLE VARIE DISCIPLINE ....................................................................................... 45
ITALIANO .................................................................................................................................................................... 45
STORIA ........................................................................................................................................................................ 52
ECONOMIA AZIENDALE E GEOPOLITICA ..................................................................................................................... 55
DIRITTO E RELAZIONI INTERNAZIONALI ..................................................................................................................... 57
RELIGIONE CATTOLICA ............................................................................................................................................... 62
MATEMATICA APPLICATA .......................................................................................................................................... 64
SCIENZE MOTORIE e SPORTIVE .................................................................................................................................. 67
LINGUA FRANCESE ..................................................................................................................................................... 69
LINGUA E CIVITA’ INGLESE ......................................................................................................................................... 73
LINGUA SPAGNOLA .................................................................................................................................................... 78
FIRME DEL CONSIGLIO DI CLASSE .............................................................................................................................. 81
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
PREMESSA Il documento del 15 maggio fa riferimento alla programmazione didattica curriculare ed extracurriculare, educativa
ed organizzativa della scuola dell’autonomia che, coerentemente con gli obiettivi generali ed educativi della scuola,
intende interpretare le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, recepire le proposte
formative del territorio, promuovere la formazione globale dei giovani attraverso percorsi progettati e realizzati con
l’aiuto di tutte le componenti interne ed esterne alla scuola.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è composta da 25 alunni, 21 femmine e 4 maschi. L’attuale classe VF si è formata per fusione al termine del
biennio da sezioni diverse di classi seconde e fin da subito il gruppo si è presentato con un quadro eterogeneo di
interessi, capacità e relazioni interpersonali. Nel triennio, il percorso della classe, dal punto di vista della
composizione alunni, è stato abbastanza lineare. Durante il terzo anno è stata inserita un’alunna proveniente dal
Paraguay grazie a AFS Intercultural Programs; sempre grazie a un programma di Intercultura una studentessa ha
frequentato una scuola francese a Tolosa nei primi quattro mesi del quarto anno. Al termine della terza un solo
studente è stato respinto, e all’inizio della quarta un’alunna si è trasferita a Cesena, mentre una nuova alunna si è
unita al gruppo classe proveniente da un’altra sezione. Al termine della quarta non ci sono stati studenti non
ammessi.
Il gruppo classe si è caratterizzato per la corretta relazione con il docente, un impegno assiduo, l'attenzione e
l'ascolto recettivi ma scarsamente critici.
La classe risulta nel complesso piuttosto eterogenea: un gruppo di ragazzi presenta una forte motivazione, una
spiccata curiosità intellettuale e grazie ad un impegno notevole, è riuscito a raggiungere risultati lodevoli in tutte le
discipline; un altro gruppo ha dimostrato attitudini più spiccate in alcune discipline rispetto ad altre. Sono pochi gli
studenti che hanno affrontato lo studio con minore motivazione e a volte in maniera inadeguata; ma anche questi
hanno cercato comunque di superare le proprie difficoltà, seppure con risultati non sempre in linea con l’impegno
profuso.
E’ importante sottolineare che gli alunni hanno sempre tenuto un comportamento educato e corretto, hanno
garantito una frequenza regolare, favorendo un processo di crescita continuo e apprezzabile.
La composizione della classe nel corso dei 5 anni è stata la seguente:
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CONTINUITÀ DIDATTICA NEL TRIENNIO (STUDENTI)
CLASSE 5ªF
anno classe SCRUTINATI AMMESSI NON AMMESSI DEBITI FORMATIVI
M F TOT M F TOT M F TOT M F TOT
2013/14 3ª 5 22 27 4 22 26 1 0 1 0 5 5 2014/15 4ª 4 21 25 4 21 25 0 0 0 0 2 2 2015/16 5ª 4 21 25
CONTINUITÀ DIDATTICA NEL TRIENNIO (DOCENTI) Nel corso del triennio hanno operato stabilmente gli insegnanti di Francese, Spagnolo, Matematica, Economia
Aziendale e Geopolitica, Inglese, Scienze Motorie e Sportive, Italiano e Storia, Diritto e Relazioni Internazionali e
Religione. Nel corso del corrente anno scolastico Il prof. Magnani è stato sostituito all’inizio del pentamestre dal
prof. Pasquale Orefice
Docenti 2013/14 Classi
FABBRI, PAOLA 3F ED. FISICA
FUCILI, GHERARDO 3F EC. AZIENDALE
LAZZARINI, FRANCA 3F INGLESE
MAGNANI, LUIGI 3F DIRITTO
MUSSONI, MANUEL 3F RELIGIONE
NERI, MARCO 3F INFORMATICA
PROCUCCI, ALESSANDRA 3F ITALIANO STORIA
RODRIGUEZ, F. MARIA OLGA 3F SPAGNOLO
SAPIGNOLI, MANUELA 3F FRANCESE
SPADA, LAURA 3F MATEMATICA
Docenti 2014/15 Classi
FABBRI PAOLA 4F Educazione Fisica
FUCILI GHERARDO 4F Economia Aziendale
LAZZARINI FRANCA 4F Inglese
MAGNANI LUIGI 4F Diritto
MUSSONI MANUEL 4F Religione
NERI MARCO 4F Informatica
PROCUCCI ALESSANDRA 4F Italiano Storia
RODRIGUEZ F. MARIA OLGA 4F Spagnolo
SAPIGNOLI MANUELA 4F Francese
SPADA LAURA 4F Matematica
Docenti 2015/2016
FABBRI PAOLA sc.motorie e sportive
FUCILI GHERARDO Economia Aziendale
LAZZARINI FRANCA 1^lingua inglese
MAGNANI LUIGI/ PASQUALE OREFICE Diritto,relaz.internazionali
MUSSONI MANUEL Religione
PROCUCCI ALESSANDRA Ling.lett.It. ITA,Storia
RODRIGUEZ FERNANDEZ MARIA OLGA 2^lingua spagnolo
SAPIGNOLI MANUELA 3¦lingua francese
SPADA LAURA Matematica Applicata
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L’ORARIO SETTIMANALE DEL CORSO RIM È STATO IL SEGUENTE:
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METODO DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di classe, in gran parte stabile per continuità didattica, ha sempre lavorato con serenità e affiatamento.
Tale collaborazione ha consentito di raggiungere un pieno accordo nella definizione degli obiettivi didattici ed
educativi e nel loro perseguimento.
L’acquisizione di un metodo di studio efficace è stato un obiettivo fondamentale che il consiglio di classe si è
proposto di perseguire, sia attraverso le singole discipline nelle ore curriculari, sia attraverso la partecipazione a
convegni, conferenze, uscite didattiche.
In classe si è cercato di sviluppare negli alunni abilità operative per permettere di esprimere capacità di analisi,
sintesi, elaborazioni autonome critiche e creative, unite a sicure competenze, per effettuare personali collegamenti
all’interno delle tematiche culturali affrontate in diversi ambiti disciplinari.
Una parte della classe ha raggiunto pienamente tali obiettivi; nella parte restante si riscontra invece una autonomia
operativa non sempre soddisfacente specialmente per quanto concerne l’utilizzo di informazioni in ambiti
trasversali.
Il lavoro scolastico è stato integrato con la partecipazione ad incontri concernenti l’ambito professionale e culturale
in genere, ai quali i ragazzi hanno risposto sempre con un discreto interesse.
Il Consiglio di Classe sottolinea infine di aver privilegiato, sia nell'apprendimento che nella rielaborazione, la qualità
rispetto alla quantità e di aver abituato gli studenti, durante il corso dell'anno, ad un processo di autovalutazione.
OBIETTIVI
Descrizione obiettivi Discipline coinvolte
1 L’alunno conosce gli argomenti e i contenuti delle varie materie e riesce ad effettuare collegamenti interdisciplinari.
Tutte
2 Sa padroneggiare gli strumenti espressivi necessari a gestire l’interazione comunicativa verbale, decodificando e codificando messaggi scritti e orali ed esprimendosi con un linguaggio adeguato al contesto di situazione
Tutte
3 È in grado di individuare gli scopi del lavoro svolto; gestisce il proprio lavoro in modo critico e autonomo, riconoscendo e utilizzando gli strumenti a sua disposizione.
Tutte
4 Sa operare analisi e sintesi di testi studiati, ed è in grado di rappresentarle anche tramite schemi, tavole, diagrammi ecc. con una certa autonomia.
Tutte
Strategie per il loro conseguimento
1 Effettuare verifiche scritte e orali, formative e sommative.
2 Fornire agli alunni il linguaggio tecnico specifico, privilegiare le verifiche orali per consolidare la rielaborazione dei contenuti.
3 Utilizzare la proposizione di casi, esperienze simulate, collegamenti con il mondo del lavoro
4 Realizzazione di mappe concettuali, schemi, diagrammi…
5 Correggere regolarmente i lavori individuali
Obiettivi Relazionali e Comportamentali
Descrizione obiettivi
1 Ha atteggiamenti rispettosi nei confronti degli altri; riconosce e rispetta i diversi ruoli
2 Sa assumersi e mantenere gli impegni
3 Sa lavorare in gruppo, rispettando consegne, ruoli e ritmi; collabora e progetta insieme con i compagni e con i docenti
4 Ascolta e interviene in modo corretto nel rispetto delle opinioni degli altri e delle regole date; partecipa attivamente al dialogo educativo
Strategie per il loro conseguimento
1 Fare rispettare le regole rilevando e annotando puntualmente ogni eventuale infrazione
2 Favorire la partecipazione al dialogo, ascoltando e rispettando il punto di vista altrui
3 Utilizzare strumenti didattici di laboratorio. Favorire l’integrazione e la coesione.
4 Attenzione ai tempi e alle modalità di intervento
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TECNICHE D’INSEGNAMENTO Le tecniche di insegnamento alle quali si è fatto ricorso sono state prevalentemente:
lezione frontale e partecipata
lavoro di gruppo
inversione dei ruoli
lezioni sul posto
problem solving
simulazioni
ATTIVITA' DI RECUPERO E APPROFONDIMENTO Durante il corso dell'anno sono stati attivati momenti di recupero e ripasso ove necessario:
rallentamento del programma
ripresa degli argomenti affrontati con linguaggi diversi
esercizi guida e lavori a gruppi di auto-aiuto
corsi di recupero pomeridiani
PERCORSO INTERDISCIPLINARE CLIL
Constatata l’assenza di docenti DNL in possesso delle necessarie competenze linguistiche e metodologiche all’ interno dell’ Istituzione scolastica, non sono stati attivati moduli CLIL.
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE I rapporti con le famiglie, improntati alla massima trasparenza, cordialità e rispetto, sono avvenuti soprattutto, ma non solo, in occasione degli incontri pomeridiani scuola-famiglia, la partecipazione è risultata assidua, proficua e collaborativa.
VERIFICA E VALUTAZIONE STRUMENTI: Durante il corso dell'anno il Consiglio di Classe ha utilizzato come strumenti di verifica: interrogazioni, questionari, compiti scritti. prove di comprensione e analisi testuale, discussioni critiche, risoluzione di problemi. CRITERI: Per la valutazione, sono stati ritenuti essenziali i seguenti elementi: Correttezza espositiva Padronanza dei linguaggi specifici, propri di ciascuna disciplina Pertinenza a quanto richiesto Capacità di collegamento e di rielaborazione personale Capacità di analisi e di sintesi Progressione nelle conoscenze Costanza e continuità nel percorso scolastico Partecipazione attiva al lavoro di classe Eventuale capacità di collegamenti pluridisciplinari e/o apporti personali. Relativamente alla definizione del voto, il Consiglio di Classe attribuisce la massima importanza al patrimonio di conoscenze possedute dallo studente, unito alla qualità delle sue competenze, che siano tuttavia inserite in un quadro di impegno, di partecipazione e di progresso rispetto ai livelli di partenza.
DEFINIZIONE DELLA SCALA DEI VOTI DA UTILIZZARE PER LA CLASSIFICAZIONE Il consiglio di classe formula e si impegna a rispettare la seguente scala dei voti:
3 - 4 non conosce gli argomenti proposti; commette gravi errori; non ha conseguito le abilità richieste.
4 - 5 conoscenza frammentaria e superficiale; commette errori; ha conseguito alcune abilità ma non è in grado di
utilizzarle in modo autonomo, anche in compiti semplici.
6 livello minimo in termini di conoscenze e di abilità conosce gli argomenti fondamentali, ma non li ha
approfonditi; non commette errori nell'esecuzione di compiti semplici, ma non è in grado di applicare le conoscenze
acquisite in compiti complessi.
7 - 8 conosce, comprende in modo analitico e sa applicare i contenuti e le procedure proposte; non commette
errori ma soltanto imprecisioni.
8 - 10 conosce e padroneggia tutti gli argomenti proposti e non commette errori nè imprecisioni; sa organizzare
autonomamente le conoscenze in situazione nuova (sintesi) e sa valutare criticamente contenuti e procedure
(valutazione).
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8
PROGETTI E ATTIVITÀ SVOLTE NELL'ARCO DEL TRIENNIO
ATTIVITA’ INTEGRATIVE
Nel corso del triennio gli allievi hanno partecipato alle seguenti attività integrative:
3^ E 4^ Educazione alla salute – Peer education
Incontri con la Polizia Municipale di Santarcangelo sul tema dell’Educazione stradale
Certificazioni in lingue straniere B1 e B2
Soggiorno linguistico a Brighton in terza e Salamanca in quarta
Partecipazione al progetto “Conoscere la Borsa”
Progetto sul Medio Evo
Spettacolo sulla Commedia dell’Arte
Project work su organizzazione eventi
Certificazione ECDL
Partecipazione alla Giornata Europea della Giustizia Civile
5^ Corso di rianimazione cardio-polmonare
Soggiorno studio a Nizza
Incontro con il giornalista Gigi Riva sui flussi migratori
Incontro con esponenti delleUniversità del territorio per l’orientamento universitario
Partecipazione all’Open Day dell’Università di Bologna
Incontri per l’orientamento post-diploma per ITS e IFTS
Giorno della Memoria
Incontro con responsabili AVIS sul tema della donazione del sangue
Peer education
Partecipazione al concorso di traduzione all’istituto San Pellegrino
Certificazione ECDL
Progetto Tutor Junior
Lezione formativa/informativa sul Patto di Stabilità interno tenuta da un esperto del Comune di Gatteo
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9
ELENCO TITOLI TESINE INTERDISCIPLINARI DEGLI ALUNNI
Bernardi Valentina Uguaglianza e Unicità
Boschetti Chiara Save the Children Brigliadori Laura L’Alimentazione
Casadei Parlanti Lucia Il Capitalismo attraverso il Cinema
Cifuentes Villarroel Andrea Le Olimpiadi Conti Jessica L’Illusione
Frisoni Cristal Il Sogno
Gazzoni Elena La Forza della Parola
Gherardi Giada Il Lavoro
Giorgetti Sofia Sport – “United in Diversity” Gori Chiara Il Diritto di Voto alle Donne
Maiani Eleonora La Moda Martina Sara Il Musical
Mei Michele Il Commercio Elettronico Nanni Valentina La Libertà dell’uomo
Nappini Giorgia Amor di Patria
Nucci Martina Il Piccolo Principe – una Metafora del Mondo Pari Cristal La Mente Umana: una Risorsa o un Limite?
Pasolini Martina Il Razzismo Retico Alessandro Internet
Taccioli Cristian L’Economia che Cambia
Vuovolo Angelica Il Cioccolato Zamagni Valentina La Spagna del 1936
Zammarchi Eleonora La Diversità Zannoni Valentina Dalla Terra al Cielo
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10
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO
TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
ALUNNO_______________________________________________________CLASSE__________________
Indicatori Descrittori Punti
15
COMPRENSIONE DEL
TESTO
(Parafrasi/
riassunto)
Fraintende il testo / Non ne riconosce i contenuti essenziali
Riconosce solo parzialmente i contenuti; comprende il testo in modo frammentario
Riconosce gli elementi essenziali del significato; comprensione sostanziale del testo
Comprensione chiara dei concetti chiave
Comprensione chiara, precisa e ampia dei concetti chiave
Comprensione del testo completa e dettagliata
0,5
1
1,5
2
2,5
3
ANALISI DEL TESTO
(analisi del contenuto e
degli aspetti formali )
Mancato riconoscimento degli aspetti contenutistici e formali e interpretazione inadeguata
Parziale riconoscimento degli aspetti contenutistici e formali e interpretazione non sempre
adeguata
Riconoscimento dei principali aspetti contenutistici e formali e interpretazione complessivamente
adeguata
Riconoscimento corretto degli aspetti contenutistici e formali e interpretazione adeguata
Riconoscimento completo degli aspetti contenutistici e formali e interpretazione adeguata
Riconoscimento completo e preciso degli aspetti contenutistici e formali e interpretazione
appropriata, argomentata e originale
0,5
1
1,5
2
2,5
3
INTERPRETAZIONE
CRITICA E
APPROFONDIMENTO
Scarsi riferimenti al contesto, modeste e scarsamente articolate le argomentazioni
Pochi riferimenti al contesto; argomentazioni generiche e non sempre corrette;
Sufficienti riferimenti al contesto; argomentazioni essenziali, semplici, ma complessivamente
corrette
Appropriati riferimenti al contesto; argomentazioni corrette e ben articolate; approfondimenti
adeguati
Opportuni riferimenti al contesto; argomentazioni e approfondimenti articolati e significativi;
riflessioni ampiamente motivate
1
1,5
2
2,5
3
COMPETENZE
LINGUISTICHE
Competenza sintattica e
grammaticale,
registro e stile
Numerosi e ripetuti errori in ambito ortografico e/o morfologico, sintattico; povertà lessicale
Forma non sempre corretta: qualche errore morfosintattico e/o ortografico, alcune improprietà
lessicali
Rari e lievi errori/improprietà; lessico semplice e poco vario, ma adeguato alla materia trattata
Occasionali imperfezioni morfosintattiche; discreta padronanza del lessico, controllo abbastanza
sicuro del registro; espressione chiara e abbastanza scorrevole.
Buona padronanza del lessico e controllo sicuro del registro; espressione chiara e scorrevole,
sintassi corretta.
Lessico ricco e vario; sicuro controllo del registro; sintassi corretta con elementi di complessità.
1
2
2,5
3
3,5
4
STRUTTURA DEL TESTO
Organizzazione e
coesione del testo
Assenza parziale o completa di un filo logico; coerenza e coesione scarse
Sviluppo logico del discorso con qualche disomogeneità
Sufficiente sviluppo logico del discorso; organizzazione del testo semplice ma lineare
Discorso chiaro ed efficace, logico e coeso
0,5
1
1,5
2
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA
____/15
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11
TIPOLOGIA B SAGGIO BREVE E ARTICOLO DI GIORNALE
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
ALUNNO__________________________________________________________CLASSE_________________
Indicatori Descrittori Punti
15 imi
COMPETENZE LINGUISTICHE
Competenza sintattica e grammaticale,
registro e stile
Numerosi e ripetuti errori in ambito ortografico e/o morfologico, sintattico; povertà
lessicale
Forma non sempre corretta: qualche errore morfosintattico e/o ortografico, alcune
improprietà lessicali
Rari e lievi errori/improprietà; lessico semplice e poco vario, ma adeguato alla
materia trattata
Occasionali imperfezioni morfosintattiche; discreta padronanza del lessico, controllo
abbastanza sicuro del registro; espressione chiara e abbastanza scorrevole.
Buona padronanza del lessico e controllo sicuro del registro; espressione chiara e
scorrevole, sintassi corretta.
Lessico ricco e vario; sicuro controllo del registro; sintassi corretta con elementi di
complessità.
1
2
2,5
3
3,5
4
PERTINENZA RISPETTO
ALLA TIPOLOGIA DI
SCRITTURA
Utilizzo della documentazione;
Rispetto delle consegne inerenti al
genere testuale (titolo, collocazione,
citazioni, introduzione,…)
Mancato rispetto delle consegne e utilizzo inadeguato e inefficace dei documenti
Limitato utilizzo dei documenti; utilizzo parzialmente adeguato dei documenti
Utilizzo semplice ma corretto dei documenti; sufficiente il rispetto delle consegne.
Uso dei documenti appropriato e articolato; puntuale il rispetto delle consegne.
Uso dei documenti critico e personale con selezione dei dati efficace e pertinente;
puntuale il rispetto delle consegne
1
1,5
2
2,5
3
CONOSCENZE
Conoscenze e idee generiche e superficiali, talvolta non pertinenti e/o imprecise
Osservazioni limitate, conoscenze modeste
Osservazioni sufficientemente motivate; conoscenze e idee non approfondite ma
accettabili
Comprende bene i dati forniti, li utilizza e integra efficacemente con osservazioni
motivate e pertinenti
Mostra ottima padronanza dell’argomento, rielabora i dati forniti in modo organico e
approfondito
1
1,5
2
2,5
3
STRUTTURA DEL TESTO
Organizzazione e coesione del testo
Assenza parziale o completa di un filo logico; coerenza e coesione scarse
Sviluppo logico del discorso con qualche disomogeneità
Sufficiente sviluppo logico del discorso; organizzazione del testo semplice ma lineare
Il testo è articolato con chiara coerenza logica degli elementi del discorso
Il discorso è ben padroneggiato; svolgimento coeso fondato su relazioni logiche
ineccepibili
1
1,5
2
2,5
3
ARGOMENTAZIONE E RIFLESSIONE
CRITICA
Capacità di rielaborazione critica,
originalità, creatività
Assenza di apporti critici personali
Sporadica presenza di apporti critici personali; argomentazione debole e superficiale
Presenza di alcuni spunti critici, sia pure circoscritti o non sviluppati
Rielaborazione personale dei contenuti; valutazioni critiche opportunamente
motivate
Riflessioni ampiamente e criticamente motivate; argomentazioni e approfondimenti
articolati, significativi, anche con elementi di originalità.
0
0,5
1
1,5
2
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA ____/15
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12
TIPOLOGIA C (TEMA DI ARGOMENTO STORICO) E D (TEMA DI ORDINE GENERALE)
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
ALUNNO_________________________________________________CLASSE___________DATA______________
Indicatori Descrittori Punti
15 imi
Competenze linguistiche
Competenza sintattica e
grammaticale,
registro e stile
Numerosi e ripetuti errori in ambito ortografico e/o morfologico, sintattico; povertà
lessicale
Forma non sempre corretta: qualche errore morfosintattico e/o ortografico, alcune
improprietà lessicali
Rari e lievi errori/improprietà; lessico semplice e poco vario, ma adeguato alla materia
trattata
Occasionali imperfezioni morfosintattiche; discreta padronanza del lessico, controllo
abbastanza sicuro del registro; espressione chiara e abbastanza scorrevole
Buona padronanza del lessico e controllo sicuro del registro; espressione chiara e
scorrevole, sintassi corretta
Lessico ricco e vario; sicuro controllo del registro; sintassi corretta con elementi di
complessità
1
2
2,5
3
3,5
4
Aderenza alla traccia completezza
della trattazione
Inadeguata conoscenza dell’argomento; il testo è scarsamente pertinente alla traccia
Trattazione superficiale e incompleta dell’argomento; parziale pertinenza rispetto alla
traccia
Conoscenza essenziale, ma sufficiente, dell’argomento; complessiva aderenza alla
traccia
Conoscenza adeguata dell’argomento; informazione pertinente e discretamente
approfondita;
Buona padronanza dell’argomento; informazione pertinente e adeguatamente
approfondita
Conoscenza ricca, articolata e approfondita dell’argomento; puntuale l’aderenza alla
traccia
0,5
1,5
2
2,5
3
3,5
Capacità
argomentative
Argomentazioni irrilevanti.
Argomentazioni approssimative/superficiali.
Argomentazioni semplici/ non sempre motivate.
Argomentazioni chiare e lineari
Argomentazione esauriente e ben articolata; approfondimenti adeguati.
Argomentazione articolata, significativa, anche con elementi di originalità.
0,5
1
1,5
2,5
3
3,5
Capacità di rielaborazione critica,
originalità, creatività
Assenza di note personali e di spunti critici.
Rielaborazione carente, ma parzialmente accettabile
Presenza di alcuni spunti critici non ampiamente sviluppati
Riflessioni critiche ben motivate; buona rielaborazione personale
Rielaborazione ricca, originale e personale
0
0,5
1
1,5
2
Struttura del testo
Organizzazione e coesione del testo
Assenza parziale o completa di un filo logico; coerenza e coesione scarse
Sviluppo logico del discorso con qualche disomogeneità
Sufficiente sviluppo logico del discorso; organizzazione del testo semplice ma lineare
Il testo è articolato con chiara coerenza logica degli elementi del discorso
Il discorso è ben padroneggiato; svolgimento coeso fondato su relazioni logiche
ineccepibili
0
0,5
1
1,5
2
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA
____/15
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13
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA – LINGUA INGLESE
INDICATORI DESCRITTORI LIVELLO PUNTI
COMPRENSIONE DEL TESTO E
COERENZA
CON LE RICHIESTE
________ / 7
Completa e supportata dai necessari
elementi di giustificazione
Abbastanza completa e supportata da alcuni
elementi di giustificazione
Essenziale
Incompleta
Nulla o frammentaria
Ottimo
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
7
5-6
4-4,5
2-3
1-1,5
COMPLETEZZA E
RIELABORAZIONE PERSONALE
________ / 4
Testo articolato e originale
Testo piuttosto articolato
testo semplice
testo a volte un po' confuso
testo di difficile comprensione
Ottimo
Discreto-buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
4
3,5
3
2-2,5
1
CORRETTEZZA
MORFOSINTATTICA
________ / 3
Corretta, chiara, sciolta; lessico ricco ed
appropriato
Sostanzialmente corretta/abbastanza
sciolta, con errori che non compromettono
la comprensione
Non sempre sciolta/Alcuni errori e
imprecisioni lessicali
Poco sciolta, piuttosto scorretta/confusa;
lessico impreciso ed inadeguato
Molto scorretta, stentata, anche nelle
strutture di base; lessico inadeguato
Ottimo
Discreto-buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
3
2,5
2
1-1,5
0,5
RISPETTO DEL LIMITE IMPOSTO
( NUMERO PAROLE)
________ / 1
Utilizza un numero congruo di parole
rispetto alla richiesta
Utilizza un discreto numero di parole anche
se non del tutto conforme alla richiesta
Non utilizza un numero congruo di parole
Adeguato
Non completamente
adeguato
Inadeguato
1
0,5
0,25
Punteggio __ / 15
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14
TERZA PROVA SCRITTA CANDIDATO………………………………………CLASSE ……………….
INDICATORI PUNTEGGIO ELEMENTI DI GIUDIZIO
Conoscenza dei contenuti e
pertinenza alla traccia
1
2
3
4
5
6
Carente
Scarsa
Lacunosa
ESSENZIALE Completa
Approfondita ed elaborata
Organizzazione dei contenuti e
capacità di rielaborazione
1
2
3
4
5
Limitata
Incerta
ADEGUATA
Più che adeguata
Ottima
Correttezza espositiva ed esatto uso
dei termini specifici della disciplina
1
2
3
4
Inadeguata
Imprecisa
Corretta
Appropriata ed articolata
PUNTEGGIO TOTALE
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15
COLLOQUIO D’ESAME ESAMI DI STATO 2015/2016
CLASSE 5___
Scheda per la conduzione strutturata del colloquio
Cognome e nome dello studente
Argomento presentato dallo studente
Osservazioni sul colloquio
INDICATORI Punteggio massimo
attribuibile all’indicatore
Livelli di valore
/ valutazione
Punteggio corrispondente ai
diversi livelli
Voto attribuito
all'indicatore
1) Capacità espressiva generale e specifica
5 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo/Eccellente
1
2
3,5
4
4,5
5
2) conoscenza degli argomenti proposti e di quelli richiesti
15 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo /Eccellente
6
8
10
12
14
15
3) capacità di preservare le conoscenze e di collegarle anche in forma pluridisciplinare
6 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo /Eccellente
1
3
4
5
5,5
6
4) Capacità di discussione e approfondimento dei diversi argomenti
4 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo /Eccellente
1
2
2,5
3
3,5
4
__________________________________ Voto complessivo ________/30
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16
SIMULAZIONI PROVE D'ESAME Sono state effettuate, durante l’anno scolastico, alcune prove simulate dell’esame di Stato per la seconda e terza
prova scritta al fine di abituare gli alunni a prendere coscienza delle fasi, delle tipologie, della struttura e delle
caratteristiche dei compiti che dovranno affrontare in sede d’esame.
Simulazione prima prova di Italiano 26 febbraio
Simulazione seconda prova di Inglese il 29 aprile
Le discipline coinvolte nella prima simulazione della terza prova (10 marzo)sono state:
Relazioni Internazionali
Spagnolo
Matematica
Economia Aziendale e Geopolitica
Le discipline coinvolte nella seconda simulazione della terza prova (20 aprile) sono state:
Relazioni Internazionali
Francese
Spagnolo
Economia Aziendale e Geopolitica
Si allegano le copie delle prove simulate dell'Esame di Stato
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COPIA DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “RINO MOLARI”
ESAME DI STATO 2015-2016
SIMULAZIONE PRIMA PROVA DI ITALIANO
26-02-2016
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. Durata massima della prova: 6 ore. E' consentito
soltanto l'uso del dizionario italiano.
PRIMA OPZIONE
Steve Jobs, Discorso all’università di Stanford, 12 giugno 2005
La mia seconda storia parla di amore e di perdita.
Fui molto fortunato - ho trovato cosa mi piacesse fare nella vita piuttosto in fretta. Io e Woz fondammo la Apple nel
garage dei miei genitori quando avevo appena vent’anni. Abbiamo lavorato duro, e in dieci anni Apple è cresciuta da
noi due soli in un garage sino ad una compagnia da due miliardi di dollari con oltre quattromila dipendenti. Avevamo
appena rilasciato la nostra migliore creazione - il Macintosh - un anno prima, e avevo appena compiuto trent’anni...
quando venni licenziato. Come può una persona essere licenziata da una Società che ha fondato? Beh, quando Apple
si sviluppò assumemmo una persona - che pensavamo fosse di grande talento - per dirigere la compagnia con me, e
per il primo anno le cose andarono bene. In seguito però le nostre visioni sul futuro cominciarono a divergere finché
non ci scontrammo. Quando successe, il nostro Consiglio di Amministrazione si schierò con lui. Così a trent’anni ero a
spasso. E in maniera plateale. Ciò che aveva focalizzato la mia intera vita adulta non c’era più, e tutto questo fu
devastante.
Non avevo la benché minima idea di cosa avrei fatto, per qualche mese. Sentivo di aver tradito la precedente
generazione di imprenditori, che avevo lasciato cadere il testimone che mi era stato passato. Mi incontrai con David
Packard e Bob Noyce e provai a scusarmi per aver mandato all’aria tutto così malamente: era stato un vero
fallimento pubblico, e arrivai addirittura a pensare di andarmene dalla Silicon Valley. Ma qualcosa cominciò a farsi
strada dentro me: amavo ancora quello che avevo fatto, e ciò che era successo alla Apple non aveva cambiato questo
di un nulla. Ero stato rifiutato, ma ero ancora innamorato. Così decisi di ricominciare.
Non potevo accorgermene allora, ma venne fuori che essere licenziato dalla Apple era la cosa migliore che mi
sarebbe potuta capitare. La pesantezza del successo fu sostituita dalla soavità di essere di nuovo un iniziatore, mi
rese libero di entrare in uno dei periodi più creativi della mia vita.
Nei cinque anni successivi fondai una Società chiamata NeXT, un’altra chiamata Pixar, e mi innamorai di una
splendida ragazza che sarebbe diventata mia moglie. La Pixar produsse il primo film di animazione interamente
creato al computer, Toy Story, ed è ora lo studio di animazione di maggior successo nel mondo. In una mirabile
successione di accadimenti, Apple comprò NeXT, ritornai in Apple e la tecnologia che sviluppammo alla NeXT è nel
cuore dell’attuale rinascimento di Apple. E io e Laurene abbiamo una splendida famiglia insieme.
Sono abbastanza sicuro che niente di tutto questo mi sarebbe accaduto se non fossi stato licenziato dalla Apple. Fu
una medicina con un saporaccio, ma presumo che ‘il paziente’ne avesse bisogno. Ogni tanto la vita vi colpisce sulla
testa con un mattone. Non perdete la fiducia, però. Sono convinto che l’unica cosa che mi ha aiutato ad andare
avanti sia stato l’amore per ciò che facevo. Dovete trovare le vostre passioni, e questo è vero tanto per il/la vostro/a
findanzato/a che per il vostro lavoro. Il vostro lavoro occuperà una parte rilevante delle vostre vite, e l’unico modo
per esserne davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello
che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le
faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l’avrete davanti. E, come le grandi storie d’amore,
diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continuate a cercare finché non lo trovate. Non
accontentatevi.
La mia terza storia parla della morte.
Quando avevo diciassette anni, ho letto una citazione che recitava: “Se vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo, prima
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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o poi lo sarà veramente”. Mi fece una gran impressione, e da quel momento, per i successivi trentatré anni, mi sono
guardato allo specchio ogni giorno e mi sono chiesto: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello
che sto per fare oggi?”. E ogni volta che la risposta era “No” per troppi giorni consecutivi, sapevo di dover cambiare
qualcosa.
Ricordare che sarei morto presto è stato lo strumento più utile che abbia mai trovato per aiutarmi nel fare le scelte
importanti nella vita. Perché quasi tutto - tutte le aspettative esteriori, l’orgoglio, la paura e l’imbarazzo per il
fallimento - sono cose che scivolano via di fronte alla morte, lasciando solamente ciò che è davvero importante.
Ricordarvi che state per morire è il miglior modo per evitare la trappola rappresentata dalla convinzione che abbiate
qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è ragione perché non seguiate il vostro cuore.
Un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro. Effettuai una scansione alle sette e trenta del mattino, e mostrava
chiaramente un tumore nel mio pancreas. Fino ad allora non sapevo nemmeno cosa fosse un pancreas. I dottori mi
dissero che con ogni probabilità era un tipo di cancro incurabile, e avevo un’aspettativa di vita non superiore ai tre-sei
mesi. Il mio dottore mi consigliò di tornare a casa ‘a sistemare i miei affari’, che è un modo per i medici di dirti di
prepararti a morire. Significa che devi cercare di dire ai tuoi figli tutto quello che avresti potuto nei successivi dieci
anni in pochi mesi. Significa che devi fare in modo che tutto sia a posto, così da rendere la cosa più semplice per la
tua famiglia. Significa che devi pronunciare i tuoi ‘addio’.
Ho vissuto con quella spada di Damocle per tutto il giorno. In seguito quella sera ho fatto una biopsia, dove mi
infilarono una sonda nella gola, attraverso il mio stomaco fin dentro l’intestino, inserirono una sonda nel pancreas e
prelevarono alcune cellule del tumore. Ero in anestesia totale, ma mia moglie, che era lì, mi disse che quando videro
le cellule al microscopio, i dottori cominciarono a gridare perché venne fuori che si trattava una forma molto rara di
cancro curabile attraverso la chirurgia. Così mi sono operato e ora sto bene.
Questa è stata la volta in cui mi sono trovato più vicino alla morte, e spero lo sia per molti decenni ancora. Essendoci
passato, posso dirvi ora qualcosa con maggiore certezza rispetto a quando la morte per me era solo un puro concetto
intellettuale:
Nessuno vuole morire. Anche le persone che desiderano andare in paradiso non vogliono morire per andarci. E
nonostante tutto la morte rappresenta l’unica destinazione che noi tutti condividiamo, nessuno è mai sfuggito ad
essa. Questo perché è come dovrebbe essere: la Morte è la migliore invenzione della Vita. E’ l’agente di cambio della
Vita: fa piazza pulita del vecchio per aprire la strada al nuovo. Ora come ora ‘il nuovo’ siete voi, ma un giorno non
troppo lontano da oggi, gradualmente diventerete ‘il vecchio’e sarete messi da parte. Mi dispiace essere così
drammatico, ma è pressappoco la verità.
Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei
dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui
zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra
intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è
secondario.
Quando ero giovane, c’era una pubblicazione splendida che si chiamava The whole Earth catalog, che è stata una
delle bibbie della mia generazione. Fu creata da Steward Brand, non molto distante da qui, a Menlo Park, e costui
apportò ad essa il suo senso poetico della vita. Era la fine degli anni Sessanta, prima dei personal computer, ed era
fatto tutto con le macchine da scrivere, le forbici e le fotocamere polaroid: era una specie di Google formato volume,
trentacinque anni prima che Google venisse fuori. Era idealista, e pieno di concetti chiari e nozioni speciali.
Steward e il suo team pubblicarono diversi numeri di The whole Earth catalog, e quando concluse il suo tempo, fecero
uscire il numero finale. Era la metà degli anni Settanta e io avevo pressappoco la vostra età. Nella quarta di copertina
del numero finale c’era una fotografia di una strada di campagna nel primo mattino, del tipo che potete trovare
facendo autostop se siete dei tipi così avventurosi. Sotto, le seguenti parole: “Siate affamati. Siate folli”. Era il loro
addio, e ho sperato sempre questo per me. Ora, nel giorno della vostra laurea, pronti nel cominciare una nuova
avventura, auguro questo a voi.
Siate affamati. Siate folli.
Steve Jobs (1955-2011), nel 1976 insieme con Steve Wozniak e Ronald Wayne fondò la Apple, dopo aver elaborato
i primi progetti nel garage di casa sua. In soli dieci anni la società raggiunse i 2 miliardi di dollari di fatturato e
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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quattromila dipendenti: oggi Apple è la seconda azienda in America e la prima nel settore dell'hi-tech a livello
mondiale davanti a Google e Microsoft. Jobs pronunciò questo discorso di fronte ad una vasta platea di neo
laureati dell'università californiana di Stanford.
1. Comprensione del testo
Basandoti sui fatti narrati scrivi la fabula di questo brano utilizzando al massimo 30 righe d foglio protocollo.
2. Analisi e interpretazione
2.1 Per quale motivo, rileggendo la storia della sua vita, Steve Jobs valuta positivamente un fatto doloroso come
il suo licenziamento nel 1985 da Apple, la società che lui stesso aveva fondato?
2.2 Quali considerazioni hanno aiutato Steve Jobs ad affrontare le scelte della vita con maggior leggerezza?
2.3 L'autore mette sullo stesso piano la passione per il proprio lavoro e quella sentimentale. Spiega questa
affermazione.
2.4 II richiamo alla certezza della morte, che spesso nella storia dell'uomo voleva suonare minaccioso per
ricordare il giudizio divino, assume in questo discorso un valore positivo: perché?
2.5 Quali condizionamenti possono influenzare la nostra vita? Elencali spiegandoli.
2.6 Spiega il motto finale con cui Jobs saluta i neolaureati di Stanford: Stay hungry, stay foolish.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
II momento storico che stiamo attraversando, la crisi economica, la mancanza di certezze, una società complessa che
ci richiede la capacità di reinventarci ogni giorno ci suggerisce di affrontare l'esistenza da hungry e foolish? Esponi la
tua opinione.
SECONDA OPZIONE
GIOVANNI PASCOLI, La tessitrice
La lirica, pubblicata nel 1898 sulla rivista II Marzocco, fu poi inserita nella sezione finale dei Canti di Castelvecchio
(1903), intitolata II ritorno a San Mauro.
Mi son seduto su la panchetta1
come una volta... quanti anni fa?
Ella, come una volta, s'è stretta2
su la panchetta.
E non il suono d'una parola;
solo un sorriso tutto pietà.
La bianca mano3 lascia la spola
4.
Piango, e le dico: Come ho potuto,
dolce mio bene, partir da te?
Piange, e mi dice d'un cenno muto:
Come hai potuto?
Con un sospiro quindi la cassa5
tira del muto pettine a sé.
Muta la spola passa e ripassa.
Piango, e le chiedo: Perché non suona
dunque l'arguto pettine più?
Ella mi fissa timida e buona:
Perché non suona?
E piange, e piange - Mio dolce amore,
1La panchetta: la panchetta che si trova davanti al telaio.
2S’ è stretta: la tessitrice fa posto al poeta.
3Bianca mano: la mano è cerea come quella di una morta.
4Spola: piccolo strumento per la tessitura su cui si avvolge il filo; la
spola viene fatta passare trai fili dell'ordito per ottenere il tessuto. 5La cassa... a sé: il telaio è composto da spola, pettine (stecche
verticali che dividono i fili dell'ordito), cassa (parte mobile che
trascina il pettine; il quale abbassandosi fa stringere i fili della
trama). Di solito l'arguto pettine ha un suono acuto e penetrante,
ora invece è muto. 6In questa tela...dormirò: il termine tela può alludere
ambiguamente al lenzuolo nuziale che le fanciulle un tempo
tessevano oppure al lenzuolo funebre che avvolgeva il corpo del
defunto.
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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non t'hanno detto? non lo sai tu?
Io non son viva che nel tuo cuore.
Morta! Sì, morta! Se tesso, tesso
per te soltanto; come, non so;
in questa tela6, sotto il cipresso,
accanto alfine ti dormirò.
1. Comprensione del testo
Sintetizza in 8-10 righe il contenuto della poesia
2. Analisi e interpretazione
2.1 Nella poesia il dialogo tra l'io lirico e la tessitrice è, in realtà, un monologo. Spiega il significato di tale
affermazione, servendoti di opportuni riferimenti testuali.
2.2 Quale significato simbolico assume la figura della giovane tessitrice?
2.3 Esamina il testo a livello lessicale e stilistico, individuando parole chiave, figure retoriche e registro
linguistico. Procedi con opportuni riferimenti al testo e motivando le tue scelte.
2.4 Spiega qual è il tema del componimento, facendo riferimenti anche ad altre liriche dell’ autore.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
3.1 L'interlocutrice pascoliana si può identificare con Erminia Tognacci, giovane tessitrice di Rimini, segretamente
amata dal poeta ma morta ventenne nel 1878. La situazione lirica evoca Silvia di Leopardi all'opre ferrminiIi intenta e
che con la man veloce percorrea la faticosa tela (A Silvia vv. 10, 21-22). Quali analogie e differenze riscontri nelle due
immagini femminili?
3.2 Inquadra l'ideologia e la poetica pascoliana nel Simbolismo europeo, riferendoti ai temi e alle scelte stilistiche.
(Scegli uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e
nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua
trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo
coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e
il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non
superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
ARGOMENTO: Il poeta-bambino: un’immagine ricorrente
Documento 1
Imperocché quello che furono gli antichi, siamo stati noi tutti, e quello che fu il mondo per qualche secolo, siamo
stati noi per qualche anno, dico fanciulli e partecipi di quella ignoranza e di quei timori e di quei diletti e di quelle
credenze e di quella sterminata operazione della fantasia; [...] quando i colori delle cose quando la luce quando le
stelle quando il fuoco quando il volo degl'insetti quando il canto degli uccelli quando la chiarezza delle fonti tutto ci
era nuovo o disusato, né trascuravamo nessun accidente come ordinario, né sapevamo il perché di nessuna cosa, e
ce lo fingevamo a talento nostro, e a talento nostro l'abbellivamo; quando le lagrime erano giornaliere, e le passioni
indomite e svegliatissime, né si reprimevano forzatamente e prorompevano arditamente.
Giacomo Leopardi, Discorso di un Italiano intorno alla poesia romantica, 1818
Documento 2
È dentro noi un fanciullino che non solo ha brividi [...] ma lagrime ancora e tripudi suoi. Quando la nostra età è
tuttavia tenera, egli confonde la sua voce con la nostra, e dei due fanciulli che ruzzano e contendono tra loro, e,
insieme sempre, temono sperano godono piangono, si sente un palpito solo, uno strillare e un guaire solo. Ma quindi
TIPOLOGIA B- REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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noi cresciamo, ed egli resta piccolo; noi accendiamo negli occhi un nuovo desiderare, ed egli vi tiene fissa la sua
antica serena maraviglia; noi ingrossiamo e arrugginiamo la voce, ed egli fa sentire tuttavia e sempre il suo tinnulo
squillo come di campanello. Il quale tintinnio segreto noi non udiamo distinto nell'età giovanile forse così come nella
più matura, perché in quella occupati a litigare e perorare la causa della nostra vita, meno badiamo a quell'angolo
d'anima d'onde esso risuona. E anche, egli, l'invisibile fanciullo, si perita vicino al giovane più che accanto all'uomo
fatto e al vecchio, ché più dissimile a sé vede quello che questi.
Giovanni Pascoli, Il fanciullino, 1897
Documento 3
Dobbiamo provare a cercare le prime tracce dell'attività poetica già nel bambino? L'occupazione preferita e più
intensa del bambino è il giuoco. Forse si può dire che ogni bambino impegnato nel giuoco si comporta come un
poeta: in quanto si costruisce un suo proprio mondo, o meglio, dà a suo piacere un nuovo assetto alle cose del
mondo. Avremmo torto se pensassimo che il bambino non prenda sul serio un tale mondo; egli prende anzi molto
sul serio il suo giuoco e vi impegna notevoli ammontari affettivi, distingue assai bene il mondo dei suoi giuochi dalla
realtà e appoggia volentieri gli oggetti e le situazioni da lui immaginati alle cose visibili e tangibili del mondo reale.
Questo appoggio e null'altro distingue il "giocare" del bambino dal "fantasticare". Anche il poeta fa quello che fa il
bambino giocando; egli crea un mondo di fantasia, che prende molto sul serio; che, cioè, carica di grossi ammontari
affettivi, pur distinguendolo nettamente dalla realtà.
Sigmund Freud, il poeta e la fantasia, 1907
Documento 4
Per fare, come per comprendere, l'arte, una cosa, è prima di ogni altra, necessaria: avere conservata in noi la nostra
infanzia; che tutto il processo della vita, d'altra parte, tende a distruggere. Il poeta è un bambino che si meraviglia
delle cose che accadono a lui stesso, diventato adulto. Ma fino a che punto adulto? Tocchiamo qui una delle
differenze che corrono fra la piccola e la grande poesia. Solo là dove il bambino e l'uomo coesistono, in forme il più
possibile estreme, nella stessa persona, nasce - molte altre circostanze aiutando - il miracolo: nasce Dante. Dante è
un piccolo bambino, continuamente stupito di quello che avviene a un uomo grandissimo; sono veramente «due in
uno». [...] Se l'uomo prevale troppo sul bambino [...] il poeta (in quanto poeta) ci lascia freddi. Se quasi solo il
bambino esiste, se sul suo stelo si è formato appena un embrione d'uomo, abbiamo «il poeta puer» (Pascoli); ne
proviamo insoddisfazione e un po' di vergogna
Umberto Saba, Scorciatoie e raccontini, 1945
Documento 5
Nella ricerca dell'autenticità, nell'attenzione all'es-sere, alle regioni profonde della sensibilità, il Decadentismo arriva
presto alla scoperta dell'infanzia come dimensione privilegiata di decisive esperienze. [...] L'infanzia attrae l'artista
decadente perché appare simbolo per eccellenza dell'essere, magari in contrasto con la vita adulta, che diventa
luogo [...] dell'anonimato alienante dell'agire e del fare. Siamo esattamente nella parabola che ha portato al rifiuto di
ogni tipo di razionalismo: la ragione nel senso classico è prerogativa dell'uomo adulto, consapevole, colto: le età
classiche non hanno conosciuto per niente l'infanzia, le sue risorse, la sua ricchezza. [...] Con l'insurrezione
dell'inconscio, comincia la progressiva valorizzazione dell'infanzia e la considerazione di essa come stagione
autonoma, autosufficiente [...]. Già il Pascoli è ben consapevole, nelle pagine del Fanciullino, del ruolo che gioca nella
poesia la condizione infantile.
Elio Gioanola, Il decadentismo, Roma, Edizioni Studium, 1972
2. AMBITO
SOCIO – ECONOMICO
ARGOMENTO: La scrittura nell’era digitale
Documento 1
Scuola digitale - Cl@ssi 2.0
L’azione Cl@ssi 2.0 si propone di modificare gli ambienti di apprendimento attraverso un utilizzo costante e diffuso
delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana.
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
22
156 classi prime di scuola secondaria di primo grado diventano Cl@ssi 2.0: alunni e docenti possono disporre di
dispositivi tecnologici e device multimediali e le aule vengono progressivamente dotate di apparati per la
connessione ad Internet.
Le Cl@ssi 2.0 costruiscono, con il supporto dell'A.N.S.A.S. e di una rete di Università associate, un progetto didattico
per la sperimentazione di metodologie didattiche avanzate.
Fonte: MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca)
Documento 2
La tradizione fa tendenza: tornano penna e calamaio
Non solo Bic, si riscoprono le stilografiche preziose
Lasciateci le penne: lo vuole il capufficio, lo impone la carriera, lo suggerisce Sabo Smart. D’altronde, se Sarah Jessica
Parker, giornalista e scrittrice, rinuncia al suo amato Mac per infilare nella borsetta una stilografica di lusso,
coordinata al colore del vestito, non possiamo che partire alla ricerca del prossimo e prezioso acquisto. Anche perché
lo stile si misura dal pennino e dall’inchiostro scelti. Lo sa anche capitan Calamaio e la sua ciurma. Poco importa se i
gemelli Biro e Stilo sono schierati in seconda linea. È tempo di penne, piume e calamai. Sulla scrivania da lavoro
ritornano prepotenti: una volta tesori nascosti nel baule in soffitta (o ricordo di scuola di nonni e antenati), oggi sono
riproposti in una vasta gamma di soluzioni e colori. La tendenza vuole carta color avorio, tonalità che fa capolino
anche da agende e quaderni con un richiamo alle vecchie pergamene.
Roberta Maresci, IL TEMPO.it 23/02/2014
Documento 3
«Non ci togliete l'unica cosa che tutti siamo in grado di fare ed è unica per ciascuno di noi. Il corsivo è l'impronta
digitale della nostra creatività. Scrivere a mano consente alla nostra anima di venir fuori. Il mondo è già abbastanza
freddo e aspro: perché toglierci questo piccolo, personale pezzo di umanità?».
Michael Moore, regista
Documento 4
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
23
Documento 5
Il modo di vivere delle persone è mutato e gli studenti hanno nuove opportunità di apprendi mento. In che modo la
scuola si sta muovendo per rispondere al cambiamento?
“I nostri studenti acquisiscono nuove conoscenze, sviluppano abilità e competenze non solo nel ristretto contesto
scolastico, ma in contesti molto più ampi e globali.
Quello che gli esperti individuano infatti come ‘apprendimento formale’ rappresenta ormai solo una parte dello
sviluppo cognitivo dell’individuo. Le tecnologie consentono, attraverso l’ambiente virtuale della rete e
l’interconnessione, di apprendere in modo organizzato, ma non formale e spesso l’apprendimento stesso avviene tra
pari, in una grande community dove tutti i soggetti contribuiscono ad accrescere le competenze comuni.
Quando la scuola avrà piena consapevolezza di questo cambiamento, peraltro non più reversibile, il divario tra
docenti-studenti comincerà ad assottigliarsi.
Charles Darwin disse: “Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai
cambiamenti”. Una scuola che voglia sopravvivere, non può che far proprio questo pensiero. Per “sopravvivere”,
come suggeriva Darwin, dobbiamo, quindi, promuovere una cultura dell’apprendimento basata su un uso
consapevole e critico dei linguaggi multimediali e delle tecnologie della comunicazione, dobbiamo gestire
l’innovazione tecnologica, non sottovalutarla o tenerla lontana dalle aule scolastiche.
Rita Coccia, dirigente scolastica dossier Tecnologie, Scuola digitale ed educazione
Documento 6
Il modo di vivere delle persone è mutato e gli studenti hanno nuove opportunità di apprendi mento. In che modo la
scuola si sta muovendo per rispondere al cambiamento?
“I nostri studenti acquisiscono nuove conoscenze, sviluppano abilità e competenze non solo nel ristretto contesto
scolastico, ma in contesti molto più ampi e globali.
Quello che gli esperti individuano infatti come ‘apprendimento formale’ rappresenta ormai solo una parte dello
sviluppo cognitivo dell’individuo. Le tecnologie consentono, attraverso l’ambiente virtuale della rete e
l’interconnessione, di apprendere in modo organizzato, ma non formale e spesso l’apprendimento stesso avviene tra
pari, in una grande community dove tutti i soggetti contribuiscono ad accrescere le competenze comuni.
Quando la scuola avrà piena consapevolezza di questo cambiamento, peraltro non più reversibile, il divario tra
docenti-studenti comincerà ad assottigliarsi.
Charles Darwin disse: “Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai
cambiamenti”. Una scuola che voglia sopravvivere, non può che far proprio questo pensiero. Per “sopravvivere”,
come suggeriva Darwin, dobbiamo, quindi, promuovere una cultura dell’apprendimento basata su un uso
consapevole e critico dei linguaggi multimediali e delle tecnologie della comunicazione, dobbiamo gestire
l’innovazione tecnologica, non sottovalutarla o tenerla lontana dalle aule scolastiche.
Rita Coccia, dirigente scolastica dossier Tecnologie, Scuola digitale ed educazione
Documento 7
Le opportunità offerte dalla tecnologia sono da considerarsi non soltanto in relazione allo sviluppo di specifiche
conoscenze o abilità, ma a supporto dell’intero processo di insegnamento/ apprendimento per l’acquisizione di
competenze complesse come la risoluzione dei problemi, lo sviluppo di congetture e dimostrazioni. L’uso delle ICT
(Information and Communications Technology) ed il loro utilizzo applicato alla didattica offre la possibilità ai nativi
digitali di confrontarsi con i contenuti curriculari delle varie discipline in maniera innovativa e coinvolgente,
utilizzando un linguaggio condiviso, comune. Il web diventa il presidio di un apprendimento in rete, un ambiente in
cui si trovano stimoli e potenzialità molto forti; un ambiente in cui il docente ha la possibilità di impostare l’azione
didattica nello stile di un linguaggio usato dai digital natives; un ambiente che diventa luogo di insegnamento e di
apprendimento, un ambiente libero da confini nozionistici ed aperto ai contenuti del villaggio globale.
Anna Pietra Ferraro, Cosa significa insegnare al tempo dei nativi digitali
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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Documento 7
Scrivere a mano? "Aiuta ad apprendere meglio"
“Non conta solo cosa scriviamo, ma come lo scriviamo”. Con questa frase la scrittrice Maria Konnikova ha riaperto il
dibattito negli Stati Uniti sulla necessità o meno di continuare a insegnare l'arte di scrivere a mano. […]. La tesi ha
incontrato non poco consenso ma come ampiamente immaginabile è tutt’altro che unanimemente condivisa. Nel
suo articolo per il NY Times, la Konnikova dà proprio voce a quanti, specie nel campo della psicologia cognitiva, sono
poco o per nulla convinti del fatto che il corsivo possa essere tranquillamente relegato tra le “bizzarre reliquie del
passato”. Tra questi lo psicologo francese Stanislas Dehaene: scrivere a mano – afferma – mette in moto un circuito
neurale che ci farebbe gradualmente assimilare il gesto necessario a tracciare uno specifico segno. Ed è quel circuito
– sintetizza – a rendere più facili i nostri percorsi di apprendimento. A sostegno di questa teoria, nell’articolo si legge
anche di un test del 2012, condotto dalla psicologa Karin James, e realizzato con un gruppo di bambini. Il loro
compito era di riprodurre una lettera in tre differenti modi: su un foglio bianco; su una pagina che già conteneva un
contorno tratteggiato della lettera; e sullo schermo di un computer, servendosi di una tastiera. Con uno scanning
cerebrale effettuato successivamente, fu chiaro che nel solo caso della scrittura a mano libera venivano attivate con
intensità le stesse aree del cervello normalmente stimolate negli adulti alle prese con attività di lettura e scrittura.
Questo perché, stando alle interpretazioni della James, è solo scrivendo a mano libera che il bambino deve in pratica
imparare a compiere un percorso, senza disporre di nessun altro aiuto se non la possibilità di trarre tesoro dai propri
errori.[…].
Sbagliando si impara, in estrema sintesi, e forse si riesce anche a immaginare di più, come suggerisce un altro studio
a opera di Virginia Berninger, secondo la quale “scrivendo a mano, i ragazzi non solo erano in grado di comporre più
parole e più in fretta, ma anche di esprimere più idee e pensieri”. Inoltre e infine, i soggetti con la grafia migliore
sembravano anche in grado di attivare le stesse aree del cervello normalmente stimolate durante le attività di
memorizzazione.
ParER (Polo archivistico dell’Emilia-Romagna )
Documento 8
Scuola, strano, ma vero: bambini e ragazzi mostrano una crescente difficoltà a scrivere a mano. Molti hanno perso la
capacità di usare il corsivo e lo sostituiscono con caratteri stampatelli, affiancati gli uni agli altri. Per indagare sulle
origini di questa recessione, l’università Roma Tre ha lanciato un esperimento i cui risultati sono stati illustrati oggi
nel corso di un convegno al Museo nazionale romano.
“C’è una evidente relazione tra questa caduta della scrittura manuale e la diffusione di mezzi digitali” dice Antonella
Poce, ricercatrice e docente di pedagogia sperimentale al dipartimento di Scienze della formazione dell’Università
Roma Tre, “Ci si deve chiedere però se ci si trovi di fronte solo a un cambiamento tecnico nella produzione dei segni,
oppure se al diverso modo di scrivere corrispondano cambiamenti nell’attività mentale che, in particolare nel caso
dei bambini e dei ragazzi, possono produrre conseguenze negative”.
Quel che gli studiosi delle neuroscienze stanno osservando, spiega Poce, è che alla diffusione dei mezzi digitali
corrisponde una diminuzione della memoria, della capacità di orientamento spaziale e una meno precisa percezione
delle relazioni temporali. “Da un punto di vista educativo la diminuzione della capacità di scrittura manuale appare
spesso associata a una più limitata capacità di coordinamento percettivo-motorio: è come dire che si osserva una
sorta di rottura del rapporto tra pensiero e azione”.
Tommaso Micelli, Leccezionale Salento
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
25
AMBITO STORICO – POLITICO
ARGOMENTO: Sicurezza e libertà
Documento 1
Si accentua nel nostro tempo una forma di insicurezza collettiva indotta dalla situazione pericolosa, violenta e
incontrollabile in cui si trova una società globale allo sbando, sotto la guida di élite politiche e finanziarie in grave
crisi. Da questa insicurezza, sempre più evidente, hanno origine disagi nel comportamento individuale e collettivo
che vale la pena di indagare. La paura delle responsabilità della vita adulta, l'ansia di controllo sulla realtà
circostante, la diffidenza verso il prossimo, i rituali ossessivi come garanzia scaramantica, l'angoscia senza apparente
motivo, la rimozione della morte, gli attacchi di panico, il culto ridotto a idolatria, il distacco dagli istinti, la violenza
senza movente e certe disperate fasi depressive sono solo alcuni diffusi segnali che l'inconscio ci invia per aiutarci a
riconoscere la gravita della situazione collettiva. Cambiare forse si può ancora, ma per una trasformazione sociale
sembra necessario tenere conto anche di che cosa vuoi dire, dal punto di vista psicologico, quello che sta
succedendo a ognuno di noi e nel mondo intero.
Marina Valcarenghi, L'insicurezza, 2009
Documento 2
Fino a che punto la libertà può essere limitata a vantaggio della sicurezza personale? Partendo dal presupposto che
la sicurezza è la base di un’esistenza libera bisogna però concentrarsi sulla percezione del "limite alla libertà", che è
tanto maggiore quanto più questo limite ci coinvolge da vicino. «Se ai fini di tutelare la nostra sicurezza poniamo un
limite alla libertà di qualcuno che percepiamo diverso da noi – esordisce il ministro Amato –, consideriamo quel
limite meno restrittivo. Ma se esso riguarda noi stessi lo avvertiamo. Un esempio plausibile è dato dalla disputa in
corso tra Usa e Ue sulle norme di controllo volute dal governo americano nei confronti di chi entra negli Stati Uniti.
Per gli europei sono limitazioni eccessive ai diritti della persona».
«Non sempre capiamo quello che la metà degli imam predicano. In qualità di giudice posso espellere dal Paese
coloro che sono considerati artefici di disegni terroristici futuri. Ma l’espulso può ricorrere alla Corte europea di
Strasburgo se nel Paese di destinazione c’è violazione dei diritti umani». Insomma, ci troviamo a un bivio. «Da una
parte ci sono i diritti umani dell’espulso. Dall’altro, invece, una questione: che cosa succederebbe se non decretassi
l’espulsione?». C’è la presa di coscienza, allora, che esiste un profilo della sicurezza che porta a misure che possono
mettere a repentaglio diritti che noi consideriamo non tangibili. Una via a senso unico, dunque.
Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università Cattolica di Milano, 22-5-
2007
Documento 3
«Ai giorni nostri il problema sicurezza si è decisamente complicato - prosegue il ministro -: il terrorismo
internazionale, il post 11 settembre, il fenomeno dell'immigrazione, la facilità di una comunicazione internazionale
capace di creare reti. In questo scenario la semplice distinzione noi-altro è diventata illusoria». Di conseguenza nasce
spontaneo domandarsi cosa sia ragionevole chiedere a tutti, a "noi" e agli "altri", ai fini di prevenire il terrorismo,
essendo quest’ultimo un fenomeno completamente nuovo per il nostro paese. «Il terrorismo ha introdotto in Europa
una minaccia, non esterna come quella alla quale eravamo abituati si tratta di gruppi privati dal potenziale illimitato
che possono disporre di arsenali, chimici o nucleari, in grado di provocare stragi di massa»
Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università Cattolica di Milano, 22-5-
2007
Documento 4
L’Unione europea si fonda sul rispetto dei diritti dell’uomo, delle istituzioni democratiche e dello Stato di diritto. La
Carta dei diritti fondamentali sancisce tutti i diritti - personali, civili, politici, economici e sociali - dei cittadini
dell’Unione. L'Agenzia europea per i diritti fondamentali aiuta i politici a elaborare la normativa in questo campo e a
sensibilizzare l'opinione pubblica ai diritti fondamentali. Il cosiddetto "accordo di Schengen" garantisce il diritto di
spostarsi liberamente da un paese all’altro. Oggi, dunque, i cittadini europei non devono più esibire il passaporto o la
carta d’identità quando si recano in un altro paese dell'UE. ..... Importanti diritti sono riconosciuti anche ai cinque
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
26
milioni di cittadini di paesi terzi che attualmente lavorano nell'Unione europea. Sono state elaborate procedure
comuni per agevolare, per esempio, il ricongiungimento familiare o l'integrazione dei nuovi arrivati.
Mentre sempre più persone tentano di raggiungere l’Unione europea per sfuggire a guerre, persecuzioni e catastrofi
naturali o semplicemente nella speranza di una vita migliore, gli Stati membri cercano soluzioni comuni a sfide
comuni. In particolare, stanno elaborando norme minime e procedure per i richiedenti asilo, che determinino le
modalità per presentare la domanda di asilo e le autorità competenti per esaminarla, lo status del beneficiario e il
ruolo delle autorità nazionali nell’assolvere queste responsabilità.
Nel 2008 i leader dell'UE hanno siglato un patto europeo sull'immigrazione che fissa i principi alla base di diverse
normative europee. L'obiettivo è gestire l'immigrazione regolare in maniera tale da tener conto delle priorità e delle
esigenze dei singoli paesi europei e da promuovere l'integrazione. I controlli alle frontiere esterne dell'UE saranno
resi più efficaci. L'UE punta anche a creare partenariati con i paesi di origine e di transito al fine di migliorare le
condizioni di vita in tali paesi. L’Unione europea è anche determinata a dare un giro di vite all’immigrazione
clandestina. Nel 2005 ha istituito l’agenzia Frontex, con il compito di organizzare la collaborazione operativa tra gli
Stati membri nel campo della sicurezza delle frontiere esterne. La libera circolazione all’interno dell’UE è possibile
soltanto se sono in atto controlli efficaci ed efficienti in tutti i punti d’ingresso.
Viviane Reding, Direzione generale Giustizia, libertà e sicurezza
Documento 5
Garantire la sicurezza dei cittadini è una delle priorità assolute dell’Unione. Ciò significa servirsi di strumenti pratici e
giuridici per impedire che le organizzazioni criminali – baroni della droga, trafficanti di esseri umani, riciclatori di
denaro sporco, terroristi - approfittino delle libertà garantite nell’Unione. All’atto pratico, cresce la cooperazione fra
le forze di polizia nazionali, specie nel quadro dell’Europol. Un’apposita legislazione è stata adottata per lottare
contro il riciclaggio. Essa permette di confiscare i proventi di reati e fa obbligo agli istituti creditizi e finanziari e a
determinate categorie professionali, come avvocati, contabili e case da gioco, di dichiarare le operazioni di valore
pari o superiore a 15 000 euro.
Viviane Reding, Commissario europeo per la Giustizia
Documento 6
I ministri dell'interno dei Paesi UE, non hanno le idee chiare sulla conservazione dei dati del traffico telefonico e
telematico. Ma il nostro Ministro dell'interno Pisanu non ha manifestato incertezze e ha detto semplicemente che il
signor Rossi deve accettare qualche limitazione della sua privacy per avere maggiore sicurezza. Tutto qui?
Se il problema fosse solo questo non ci sarebbe nulla da ridire: la difesa dal terrorismo vale bene una limitata
compressione del diritto alla riservatezza. In realtà i problemi sono molti e molto seri. Esiste una cornice allarmante:
quella della "autorizzazione di polizia" per svolgere l'attività, con il corredo delle ispezioni e dell'acquisizione dei dati
da parte delle forze dell'ordine. Il che comporta la possibilità che i dati acquisiti con la finalità di combattere il
terrorismo vengano usati anche per procedimenti per la presunta commissione di altri reati.
Inoltre si deve valutare il fatto, non secondario, che la presenza di una sterminata quantità di archivi di dati
personali, nelle mani di titolari che non possono essere tutti onesti, rigorosi e preparati, costituisce un rischio per la
riservatezza degli utenti. Ma c'è di più.
Le attività di cui stiamo parlando costituiscono il motore stesso della società dell'informazione: fornitura e
acquisizione di servizi per via telematica, scambio di corrispondenza, ricerca di informazioni. Sottoporre queste
attività ad una "autorizzazione di polizia" è intollerabile in una società che si dice libera e democratica. Contravvenire
all'obbligo della richiesta di autorizzazione è un illecito punibile. "Autorizzazione di polizia" significa che "Gli ufficiali e
gli agenti di pubblica sicurezza hanno facoltà di accedere in qualunque ora nei locali destinati all'esercizio di attività
soggette ad autorizzazione di polizia" (art. 16 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza).
Assoggettare a restrizioni di questo genere attività ormai quotidiane nella nostra società è tipico dei Paesi dove non
c'è una democrazia compiuta (la Cina, per esempio). E' vero che il terrorismo internazionale è una minaccia
gravissima, incombente. Per combatterlo si deve arrivare a misure di questa gravità?
Perché, nella sostanza, queste norme impongono pesanti limitazioni al nostro essere cittadini nella società
dell'informazione. Basta riflettere sul fatto che i dati delle nostre "navigazioni" possono rivelare le nostre idee
politiche, le nostre tendenze sessuali, le nostre convinzioni religiose il nostro stato di salute. Se si aggiungono gli
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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header delle nostre e-mail, si aggiunge la possibilità di ottenere la "mappa" completa dei nostri rapporti personali e
di lavoro: è il caso di dire "privacy addio".
Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, Interlex, Diritto, Tecnologia, Informazione, 12-09-2005
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
3. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Insediamenti urbani: quali problemi oggi?
Documento 1
L'esplosione delle città del Terzo mondo è stato soprattutto un fenomeno della seconda metà del Novecento, e questa
crescita non è stata più sinonimo di sviluppo industriale. Milioni di persone in Asia, in Africa e in America Latina si sono
spostate da zone agricole divenute sovraffollate, poco produttive o desertificate, a città impreparate ad accogliere un
così elevato flusso di immigrati. In pochi anni le grandi metropoli del Nord America, dell'Europa e del Giappone si sono
viste superare da Città del Messico, San Paolo del Brasile, Calcutta, Nairobi, che però non erano in grado di offrire
lavoro e adeguati servizi ai nuovi arrivati. La disperazione di milioni di disoccupati agricoli ha generato la speranza di
trovare lavoro nelle città, sedi del terziario con tutte le sue ramificazioni, ma la maggior parte degli immigrati, spesso
analfabeti, non ha potuto integrarsi.
Città, quindi, nei paesi arretrati non è più sinonimo di industria: da metropoli a megalopoli, gli immensi agglomerati
urbani del Terzo mondo crescono in tutte le direzioni possibili, senza un piano regolatore, senza servizi, e finiscono per
diventare enormi focolai di malattie e di problemi sociali. Così, intorno ad edifici moderni e grattacieli che ospitano
uffici e abitazioni dei ceti più abbienti, grandi alberghi e centri commerciali, crescono gli slums, le bidonvilles, le
favelas, insediamenti informali che costituiscono ormai la maggior parte dei quartieri delle metropoli del Terzo
mondo.
In America Latina migliaia di bambini di strada (meninhos de rua, ninos de rua), abbandonati dai genitori, o fuggiti da
nuclei famigliari poverissimi, vivono in strada e rubano per vivere.
Atlante, Bologna, Zanichelli, 2012
Documento 2
L'obiettivo di un progetto di edilizia sostenibile consiste nel limitare al massimo le scelte tecnologiche potenzialmente
nocive, anche alla luce del fatto che l'abitazione e il luogo di lavoro costituiscono lo spazio in cui l'uomo soggiorna per
buona parte della sua esistenza. La sostenibilità nell'edilizia non è quindi un lusso, ma nuova politica dell'abitare,
responsabilità sociale e, anche, social housing. Una simile prospettiva induce a porre notevole attenzione, soprattutto
in fase progettuale, alle istanze del recupero dell'edilizia esistente, alla riduzione degli sprechi di energia,
all'innovazione delle tecnologie costruttive, alla preferenza verso i materiali riciclabili, all'utilizzo di fonti di energia
rinnovabili ed energia pulita ed, infine, alla collocazione di ampie zone verdi all'interno degli spazi edificati.
Ecco allora che non si parla soltanto della costruzione del singolo edificio, ma soprattutto dell'intero ciclo di vita del
prodotto edilizio (dalla progettazione alla dismissione del manufatto, passando attraverso la sua costruzione e la fase
operativa), il concetto di "eco-design" (o design ecocompatibile), inteso come insieme di criteri di scelta, competenze,
soluzioni tecnologiche e strumenti applicativi, diviene elemento portante delle strategie per la sostenibilità
dell'ambiente costruito, nelle diverse fasi del processo costruttivo e alle diverse scale di riferimento.
Non basta: non si parla più di singolo edificio, ma di interi quartieri, di intere realtà urbane che andrebbero progettate
e ricostruite con criteri di sostenibilità, riorganizzando tutti i servizi dell'abitare e della città, come il trasporto delle
persone e delle merci, il servizio energia, l'uso e il riciclo dei materiali, l'acqua, gli spazi di aggregazione e socialità, la
natura in città e l'agricoltura di prossimità. È ancora la città la principale infrastruttura per la vita e l'economia
sostenibile del futuro.
ANCE Lombardia, Legambiente, Costruire città sostenibili,
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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Documento 3
Fin dall'Ottocento i gasometri sorgevano nei centri industriali ed erano magazzini di gas, ottenuto dal carbone e dal
petrolio sottoposti a speciali trattamenti e destinato alle città per i servizi domestici e per l'illuminazione.
La Ruhr, popolosa regione dal territorio ricco di carbone e di ferro, è stata a lungo la "capitale" tedesca dell'industria
metallurgica ed estrattiva. Decontaminato agli inizi degli anni Novanta con capitali forniti da un consorzio di società
locali, il paesaggio del bacino è cambiato molto, trasformandosi in parchi, giardini, laghi, canali. Le antiche strutture
industriali non sono state demolite ma trasformate in luoghi di interesse turistico, sia per promuovere la conoscenza
della storia della regione sia per ospitare attività culturali e ricreative di ogni genere (mostre, dibattiti, spettacoli,
concerti e servizi collaterali come ristoranti, bar, luoghi di ritrovo). La riconversione della Ruhr da sede industriale a
grande area verde, museo industriale e luogo |i attività sportive e culturali ha dato notevoli risultati sul piano dei
profitti, che hanno di gran lunga superato gli investimenti, e dell'occupazione.
Il primo conflitto mondiale è il primo tragico esempio della cosiddetta "guerra totale", di una guerra, cioè, che non
coinvolge solo eserciti e governi, ma che impegna tutte le energie e le risorse di una nazione. Proponi un'analisi critica
delle principali caratteristiche di questo fenomeno, con particolare riferimento alla situazione italiana dell’epoca.
Il candidato si soffermi anche, alla luce degli eventi più recenti, sul nuovo concetto di “guerra totale” che investe
l’aspetto ideologico, sociale ed economico.
"Campagne e paesi d'Italia recano ancora le tracce di antichi mestieri che la produzione industriale non ha soppiantato
del tutto. Le botteghe artigiane continuano a essere luoghi di sapere e cultura ai quali l'opinione pubblica guarda con
rinnovato interesse.
Contemporaneamente anche il mondo artigiano è stato investito dall’innovazione tecnologica che ne sta modificando
contorni e profilo. Rifletti sulle caratteristiche dell’artigianato oggi e sull’importanza storica, sociale ed economica che
ha avuto e può avere in prospettiva per il nostro Paese”.
TIPOLOGIA C- TEMA DI ARGOMENTO STORICO
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
OPERA: Gasometro di Oberhausen (bacino della Ruhr)
Germania).
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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SIMULAZIONE II PROVA
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
INDIRIZZO: ITRI – AMMINISTR.FINANZA MARKETING
ARTICOLAZIONE RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING
TEMA DI: LINGUA INGLESE PART 1: Reading Comprehension
EXECUTIVE SUMMARY
This five-year marketing plan for Blue Sky Clothing has been created by its two founders to secure additional funding
for growth and to inform employees of the company’s current status and direction. Although Blue Sky was launched
only three years ago, the firm has experienced greater-than-anticipated demand for its products, and research has
shown that the target market of sport-minded consumers and sports retailers would like to buy more casual clothing
than Blue Sky currently offers. They are also interested in extending their product line as well as adding new product
lines. In addition, Blue Sky plans to explore opportunities for online sales. The marketing environment has been very
receptive to the firm’s high-quality goods—casual clothing in trendy colors with logos and slogans that reflect the
interests of outdoor enthusiasts around the country. Over the next five years, Blue Sky can increase its distribution,
offer new products, and win new customers.
COMPANY DESCRIPTION
Blue Sky Clothing was founded three years ago by entrepreneurs Lucy Neuman and Nick Russell. Neuman has an
undergraduate degree in marketing and worked for several years in the retail clothing industry. Russell operated an
adventure business called Go West! which arranges group trips to locations in Wyoming, Montana, and Idaho, before
selling the enterprise to a partner. Neuman and Russell, who have been friends since college, decided to develop and
market a line of clothing with a unique—yet universal—appeal to outdoor enthusiasts.
Blue Sky Clothing reflects Neuman’s and Russell’s passion for the outdoors. The company’s original cotton T-shirts,
baseball caps, and fleece jackets and vests bear logos of different sports—such as kayaking, mountain climbing,
bicycling, skating, surfing, and horseback riding. But every item shows off the company’s slogan: “Go Play Outside.”
Blue Sky sells clothing for both men and women, in the hottest colors with the coolest names—such as sunrise pink,
sunset red, twilight purple, desert rose, cactus green, ocean blue, mountaintop white, and river rock gray.
Blue Sky attire is currently carried by small retail stores that specialize in outdoor clothing and gear. Most of these
stores are concentrated in northern New England, California, the Northwest, and a few states in the South. The high
quality, trendy colors, and unique message of the clothing have gained Blue Sky a following among consumers
between the ages of 25 and 45. Sales have tripled in the last year alone, and Blue Sky is currently working to expand
its manufacturing capabilities.
Blue Sky is also committed to giving back to the community by contributing to local conservation programs.
Ultimately, the company would like to develop and fund its own environmental programs. This plan will outline how
Blue Sky intends to introduce new products, expand its distribution, enter new markets, and give back to the
community.
BLUE SKY’S MISSION AND GOALS
Blue Sky’s mission is to be the leading producer and marketer of personalized, casual clothing for consumers who love
the outdoors. Blue Sky wants to inspire people to get outdoors more often and enjoy family and friends while doing
so. In addition, Blue Sky strives to design programs for preserving the natural environment.
During the next five years, Blue Sky seeks to achieve the following financial and nonfinancial goals:
• Financial Goals
Obtain financing to expand manufacturing capabilities, increase distribution, and introduce two new product lines.
Increase revenues by at least 50 percent each year.
Donate at least $25,000 a year to conservation organizations.
• Nonfinancial goals
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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Introduce two new product lines—customized logo clothing and lightweight luggage.
Enter new geographic markets, including southwestern and Mid-Atlantic States.
Develop a successful Internet site, while maintaining strong relationships with retailers.
Develop its own conservation program aimed at helping communities raise money to purchase open space.
CORE COMPETENCIES
Blue Sky seeks to use its core competencies to achieve a sustainable competitive advantage, in which competitors
cannot provide the same value to consumers that Blue Sky does. Already, Blue Sky has developed core competencies
in (1) offering a high-quality, branded product whose image is recognizable among consumers; (2) creating a sense of
community among consumers who purchase the products; and (3) developing a reputation among retailers as a
reliable manufacturer, delivering the requested number of products on schedule. The firm intends to build on these
competencies through marketing efforts that increase the number of products offered as well as distribution outlets.
By forming strong relationships with consumers, retailers, and suppliers of fabric and other goods and services, Blue
Sky believes it can create a sustainable competitive advantage over its rivals.
[760 words]
http://www.iowacentral.edu/business/BCD/contests/MarketingPlan.doc.
Answer the following questions by using complete sentences and your own words.
What is the purpose of the Blue Sky Clothing’s marketing plan?
What are the company’s plans for the next five years?
What did the founders do before starting their business together?
Why does Blue Sky Clothing reflect the founders’ “passion for outdoors”?
What consumer target does the company aim at?
Where are the company’s products sold?
What are the company’s main goals?
How is the company going to give back to the community?
What are Blue Sky’s core competencies?
How does the company intend to outperform its competitors?
PART 2: WRITING
Choose one of the following questions.
Number your answer clearly to show which question you have attempted.
Either
You work in the Human Resources Department of Blue Sky Clothing. You have organized a training seminar for the
staff.
Write an e-mail to the staff to provide all the relevant information: type of seminar, aims, date, time, place, why it is
necessary to attend, etc. (250 words)
Or
You work in the Marketing Department of Blue Sky Clothing. The company is launching a new line of products.
Write a promotional article for the customer newsletter. (250 words).
__________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso dei dizionari monolingue e bilingue. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3
ore dalla dettatura del tema.
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
32
ITSE “RINO MOLARI”
Classe VF
A.S. 2015-2016
Simulazione della Terza Prova per l'esame di Stato – 10 marzo 2016
RELAZIONI INTERNAZIONALI
COGNOME E NOME___________________________________
DATA 10/03/2016
Descrivi gli effetti economici dell’incremento delle entrate pubbliche generato dai prestiti
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Descrivi gli effetti economici della spesa pubblica anticiclica
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ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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Descrivi gli effetti economici delle imposte dirette ed indirette evidenziandone le differenze
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ECONOMIA AZIENDALE E GEOPOLITICA
COGNOME E NOME___________________________________
1) Il controllo di gestione è un sistema di processi e di strumenti che guida la gestione verso il raggiungimento degli obiettivi aziendali, assicurando che le risorse vengano acquisite e utilizzate in modo efficiente ed efficace. Il candidato dopo aver illustrato con opportune esemplificazioni tale affermazione, consideri le
seguenti
informazioni relative ad Alfa spa, impresa che svolge attività industriale.
L’impresa ha una struttura in grado ottenere, al massimo dell’occupazione degli impianti, una produzione di 150.000
prodotti all’anno. Sapendo che i costi fissi ammontano a 2.268.000 €, i costi variabili sono 14 € è che il prezzo di
mercato è di 35 €, determina:
a. Il punto di equilibrio e traccia il grafico su assi cartesiani b. Il risultato economico per una vendita pari al 60% e all’85% del grado di occupazione della struttura
produttiva
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2) Quali informazioni possiamo trarre dall’indice ROE e in quali indici può essere scomposto? A quale condizione l’impresa riesce ad aumentare la redditività pur aumentando l’indebitamento?
Elabora quindi un CE riclassificato a Valore Aggiunto dalla base dei seguenti indici, completandolo con dati a scelta:
ROE 7% ROI 12% Capitale Proprio 850.000 euro Totale investimenti 1.950.000 euro ……………………………………………………………………………………………………………………...................................................................
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MATEMATICA
COGNOME E NOME___________________________________
1. Dopo aver brevemente spiegato cosa sono i punti critici di una funzione e come si trovano, ricercare massimi,
minimi e flessi della seguente funzione:
35 53 xxy
2. Dopo aver illustrato come si costruisce il diagramma di redditività e quali informazioni si possono ricavare da esso, risolvere il problema: un’impresa produce un bene che vende al prezzo di euro 300, sostenendo costi espressi dalla funzione
24,0805000)( xxxC . Determinare la quantità da produrre per avere il massimo utile e l’intervallo di
produzione per non essere in perdita, nell’ipotesi che la capacità produttiva massima sia di 350 pezzi.
Determinare inoltre le funzioni del costo unitario e del costo marginale ed il punto in cui si incontrano.
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
37
II LINGUA STRANIERA- SPAGNOLO
COGNOME E NOME___________________________________
1.-) El candidato comente el texto, relacionándolo con el comercio y la distribución:(20 righe) “La importación y la exportación en España han variado mucho en los últimos años. Tal y como revelan las investigaciones del Observatorio de Complejidad Económica del MIT, España es el principal exportador de: productos hortofrutícolas (lechugas, pimientos, coles, melones y frutas), productos naturales procesados como el aceite de oliva puro,bloques de hierro, otras embarcaciones de mar. Los países a donde se dirigen éstos y otros productos varían, aunque la lista de destinos más importantes la encabezan: Francia (17,12%) , Alemania (10,72% ), Portugal (7,95%), Italia ( 7,47%), Reino Unido (7,17%). Es curiosa la lista de países de donde proceden los productos que España importa, lo que da también una idea de la heterogeneidad de sus compras. Los cinco lugares que encabezan la lista de exportadores son, según Datos Macro: Alemania (12,22% ), Francia (11,78%.), Italia (6,29%), China (5,71%), Holanda (5,03% ).” Publicado por: EAE Business School
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2.-) ¿En qué consiste la forma de pago llamada “Autocobro Express”? (20 righe)
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39
ITSE “RINO MOLARI” Classe VF
A.S. 2015-2016
Simulazione della Terza Prova per l'esame di Stato – 20 aprile 2016
RELAZIONI INTERNAZIONALI
COGNOME E NOME___________________________________
DATA 20/04/2016
Descrivi il rapporto giuridico previdenziale, soffermandoti sui contributi e la loro gestione
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Definisci e descrivi i principi del bilancio preventivo dello Stato
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Definisci e descrivi lo strumento del project financing
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ECONOMIA AZIENDALE E GEOPOLITICA
COGNOME E NOME___________________________________
1) I principi contabili internazionali e i principi contabili nazionali richiedono che il bilancio d’esercizio delle
imprese comprenda non solo i documenti previsti dalla normativa civile, ma anche il Rendiconto finanziario.
Descrivi le funzioni alle quali assolve il Rendiconto finanziario e rappresentane il contenuto con un esempio
con dati a scelta.
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2) Un’impresa industriale fabbrica due tipi di prodotto, i cui dati sono i seguenti:
prodotto UNO: quantità prodotte e vendute n. 2 200; ricavi di venrdita 902 000 euro; costi sostenuti: materie
prime 165 000 euro, manodopera diretta 220 000, altri costi variabili di produzione 48 400 euro, costi fissi
specifici della linea di produzione 60 500 euro;
prodotto DUE: quantità prodotte e vendute n. 1 100; ricavi di vendita 539 000 euro; costi sostenuti: materie
prime 88 000 euro, manodopera diretta 132 000, altri costi variabili di produzione 23 100 euro, costi fissi
specifici della linea di produzione 29 700 euro;
I costi fissi industriali, comuni alle due produzioni, sono pari a 160 400 euro.
Determinare:
*in base alla contabilità a direct costing, il margine di contribuzione di primo e di secondo livello di ciascuna
produzione nonché il risultato economico lordo complessivo; evidenziare, inoltre, in una ipotesi di sviluppo del
mercato quale produzione converrebbe maggiormente incentivare;
*in base alla contabilità a full costing, il costo industriale e il risultato economico lordo di ciascuna produzione,
ripartendo i costi comuni industriali in proporzione al costo primo delle tre produzioni.
(sia a DC che a FC determinare il costo e i risultati per produzione e per unità di prodotto).
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43
II LINGUA STRANIERA- SPAGNOLO
COGNOME E NOME___________________________________
1.-) El candidato explique de qué habla el texto y lo sitúe en el contexto histórico adecuado. (10 righe) «La situación es pavorosa, tenemos toda la provincia sin pan y sin la posibilidad ni la perspectiva de adquirirlo. Aceite hace más de cuatro meses que no se ha racionado, y de otros productos no digamos. En la provincia, prácticamente todos seríamos cadáveres si tuviéramos que comer de los racionamientos de la Delegación de Abastos», aseguraba un informe de la Jefatura alicantina de la Falange, en diciembre de 1940.
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2.-) El candidato explique las causas económicas y sociales que llevaron a la Guerra Civil (10 righe)
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LINGUA FRANCESE
COGNOME E NOME___________________________________
La Guyane
La pêche, est traditionnellement un secteur important de l’économie guyanaise. La production agricole demeure
difficile en raison de la végétation et des dimensions de l’espace guyanais. En 2008, l’or est toujours le principal
produit exporté avec un montant de 36 millions d’euros.
L’économie guyanaise est tirée par les activités spatiales, la bonne tenue de la commande publique et l’investissement
privé.
Les caractéristiques géographiques de la Guyane (proximité de l’équateur, accès direct à la mer à la fois vers le nord et
le nord est) lui ont valu de bénéficier de l’implantation du centre spatial de Kourou en 1968.
Avec un record de 10 lancements en 2012, le tourisme d’affaires, quasi exclusivement lié aux activités du Centre
Spatial Guyanais, reste pré-dominant.
Parallèlement, le secteur touristique en Guyane se développe, notamment grâce aux produits éco-touristiques : un
touriste sur trois visite la Guyane pour sa biodiversité, ses fleuves et sa forêt. Le développement d’un éco-tourisme de
qualité est donc un axe majeur de la croissance économique de la région. Le nombre de visiteurs est ainsi passé de 96
800 en 2009 à 105 000 en 2011 et se stabilise autour de 100 000 par an depuis.
Ce tourisme, qui se veut responsable, doit veiller aussi bien à la conservation du milieu naturel qu’au bien être des
populations.
Quels sont les aspects économiques et plus significatifs de la Guyane?
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Décrivez la France physique
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Exposez l’organisation administrative de la France
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RELAZIONI E PROGRAMMI FINALI DELLE VARIE DISCIPLINE
ITALIANO
Prof.ssa Alessandra Procucci
Testo in adozione: L'attualità della letteratura – volume 2, volume 3.1, volume 3.2
Autori: G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria
Editrice Paravia
RELAZIONE INTRODUTTIVA
Profilo della classe
Gli alunni si sono sempre dimostrati fin da subito educati e rispettosi delle regole della classe; hanno manifestato
interesse e volontà nel seguire le lezioni presentate e hanno sentito come prioritaria la necessità di riuscire bene nel
proprio lavoro scolastico. Attenti a quanto si andava studiando, pur presentandosi eterogenei per capacità, attitudini e
motivazioni, hanno tenuto un andamento scolastico sostanzialmente uniforme, effettuando un percorso di studi,
nell'arco del triennio, positivo e proficuo. Si sono dimostrati autonomi nell'esecuzione e nella produzione individuale
di esercizi assegnati loro.
Ognuno dei 25 alunni si è caratterizzato per la sua tipicità, offrendo alla classe il suo apporto di volta in volta, in base
alle attività presentate. Una sorta di timore nei confronti del giudizio scolastico, però, che poteva riflettersi sui propri
risultati scolastici o una eccessiva timidezza personale ha indotto una parte della classe a non esporsi con commenti o
interventi diretti nelle discussioni educative di classe. Gli alunni, nel complesso, hanno vissuto con grande impegno e
sforzo personale lo studio e vissuto la vita scolastica da un'ottica forse più legata al voto come obiettivo imminente
piuttosto che come cammino verso una formazione personale. La responsibilità dello studio individuale non sempre è
stata recepita da tutti gli alunni come modalità di confronto quotidiano con la disciplina, ma è stato inteso come
incontro obbligato con il docente verso il quale riferire le informazioni del testo.
L'insegnante ha messo in campo fin da subito (fin dalla classe terza) una serie di strategie e modalità alternative alla
lezione frontale, per agevolare, dare spazio e opportunità a tutti gli aspetti che potessero essere di aiuto nella
formazione del percorso educativo-scolastico dell'intera classe. Al termine del triennio, quindi, gli alunni hanno
approfondito la conoscenza disciplinare anche come mezzo e spunto per la riflessione personale, sia in modo
collettivo in classe con opportuni interventi, sia in maniera autonoma e personale.
Verso la conclusione del percorso formativo, comunque, la voglia di scoprire collegamenti con quanto studiato e la
frequenza delle “chiacchierate” docente-alunni è andata crescendo per un acquisita maturità e volontà di migliorarsi
da parte dell'intera classe e per raggiungere i risultati auspicati in vista dell'esame di stato.
Nello specifico durante le ore di italiano/studio della letteratura nei tre anni di scuola i ragazzi hanno dimostrato nel
complesso di seguire le poetiche e le riflessioni degli scrittori analizzati; partendo da un primo approccio alla materia
hanno cercato di conoscere il periodo storico, fino alla padronanza di correnti letterarie ed autori. Si è, quindi,
proceduto con l'insegnamento di tale disciplina non esclusivamente in maniera tradizionale, ma con spunti e lezioni
interattive, permettendo alla classe di relazionarsi con il docente e, col passare del tempo, anche fra gli stessi alunni in
classe, manifestando interesse a quanto studiato. Le lezioni sono state improntate su modalità differenti oltre alla
lezione tradizionale, quali domande stimolo, lavori di riflessione su testi, schematizzazioni individuali o di classe,
agganci con l'attualità o analisi di fonti, brevi drammatizzazioni, visioni di film, ricerche individuali e realizzazioni di
semplici presentazioni multimediali, cercando di proporre autori e correnti letterarie non solo come concetti da
interiorizzare, ma come strumenti per la propria formazione personale e come confronto con il mondo circostante. Le
attività proposte al di fuori della normale lezione frontale (uscite/attività/ lezioni su altri argomenti) sono state bene
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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accolte dagli alunni, ma con una certa perplessità per timore di non riuscire a soddisfare il carico settimanale di lavoro
richiesto.
Nel campo della produzione scritta i discenti hanno saputo cogliere gli aspetti delle tipologie proposte e realizzare i
vari di tipi di elaborati richiesti, seguendo l'indole individuale e la propria creatività. Nell'arco del quinto anno l'intera
classe è riuscita, nel complesso, ad interiorizzare i moduli didattici non solo in modo “meccanico”, ma riflessivo e
adeguato all'età, seguendo con criticità e interesse idee e periodi letterari, richiedendo, a volte, da parte di alcuni,
informazioni ulteriori oppure tentando un approccio multi-temporale (da un concetto base cercare di allargare
l'orizzonte a più autori/periodi letterari).
Per quanto riguarda il livello di preparazione della classe occorre differenziare per una eterogeneità di attitudini,
competenze e capacità. Alcuni ragazzi, dotati di buone capacità hanno lavorato con impegno, assiduità e
determinazione conseguendo risultati buoni; altri si sono impegnati molto riuscendo a superare le difficoltà incontrate
migliorando il metodo di lavoro e di studio; altri hanno dimostrato in alcune occasioni alcune perplessità a livello di
organizzazione concettuale-logica, cercando con l'insegnante la soluzione migliore per ottenere i risultati cercati. Si è
continuato di insistere sul miglioramento dei mezzi espressivi dei ragazzi, per dare chiarezza e organicità al proprio
pensiero.
OBIETTIVI GENERALI
autonomia critico-cognitiva
educazione alla complessità e formazione del senso storico-letterario
OBIETTIVI SPECIFICI
acquisire interesse e curiosità verso le letture svolte
motivare le proprie scelte e valutazioni in merito a quanto appreso/letto
decodificare un testo nei suoi diversi livelli: linguistico, contenutistico, storico
riconoscere i legami tra i testi di uno stesso autore o di autori diversi e rapportarli al contesto
rielaborare i contenuti con organicità, senso critico e padronanza di linguaggio
esprimersi (scritto e orale) in modo chiaro e corretto
OBIETTIVI DIDATTICI
collocare un'opera nel suo contesto storico-culturale-letterario,
confrontare i prodotti di uno stesso genere a distanza nel tempo,
individuare l'intreccio tra fattori materiali e ideali nella storia letteraria,
individuare gli elementi di continuità e di mutamento nella storia delle idee.
METODOLOGIA E ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI
Nello svolgimento del programma di italiano e storia si è cercato di evidenziare l'aspetto unitario che è alla base della
cultura, conducendo uno studio sincronico tra le due discipline e sollecitando possibili collegamenti con le altre
discipline. Il percorso di letteratura italiana nel triennio è stato impostato su un'asse cronologico, da intendersi non
come disposizione uniformemente sequenziale degli argomenti, ma come supporto intorno al quale si dispongono
attività con percorsi orizzontali, verticali e con raccordi a distanza di tempo. La scansione cronologica tra Ottocento e
Novecento ha consentito di dare spazio adeguato alla letteratura e alla cultura del Novecento, per le quali è
necessario fornire allo studente strumenti di orientamento. La lettura di testi è stata supportata da un serie di analisi
del vissuto dei ragazzi in modo da stabilire differenze o analogie con i periodi studiati. La formazione letteraria degli
studenti è stata integrata da una serie di letture domestiche consigliate dall'insegnante. Il percorso lungo i secoli della
letteratura non ha avuto lo scopo di fornire una conoscenza esauriente del vasto patrimonio letterario italiano, ma di
compiere esperienze significative di lettura, interpretazione e confronto, tali da suscitare la curiosità e da fornire un
sommario catalogo ragionato, una sorta di contenitore ideale in cui collocare le esperienze. Alcune parti del
programma sono state condotte, su suggerimento del materiale da presentare, da piccoli gruppi di alunni al fine di
responsabilizzarli nel loro compito e abituarli all’esposizione orale.
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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In linea generale si sono seguiti i seguenti percorsi:
il ruolo dell'intellettuale;
l'evoluzione della lirica attraverso l'opera di Leopardi, Pascoli, D'Annunzio, Ungaretti e Montale;
l'evoluzione del romanzo attraverso le opere di Verga, Pirandello, Svevo e di alcuni scrittori neorealisti.
Si è cercato di soffermarsi su quei temi che potevano avere maggiore attinenza con l'esperienza degli alunni e con la
realtà circostante.
La vastità del programma di letteratura ha imposto un approccio non enciclopedico, ma modulare attuando singole
unità didattiche suddivise in sequenze specifiche di apprendimento. Il metodo di lavoro ha avuto come partenza la
lettura e l'interpretazione dei testi, dei documenti, di parti di opere cercando di far avviare semplici discussioni e
confronto di ipotesi.
STRUMENTI
Sono stati utilizzati testi manualistici, materiale integrativo, schemi e mappe concettuali in funzione delle fasi di lavoro
e delle opportunità offerte da ogni argomento; si sono svolti lavori di gruppo o letture individuali di documenti con
restituzione alla classe di quanto interpretato, sono state effettuate presentazioni multimediali e momenti di scrittura
creativa incentrate sulle tematiche di volta in volta analizzate, sia individualmente che di gruppo.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Si sono effettuati momenti di verifica orale in itinere per permettere alla classe di rendersi conto del grado di
acquisizione dei concetti e di confronto fra gli alunni; le verifiche sommative, invece, hanno assunto forme diverse
quali la tradizionale interrogazione, la compilazione di questionari, la stesura di elaborati personali sulla base delle
indicazioni della prima prova scritta dell'esame di stato, (valutando in questo caso il lessico utilizzato, l’impostazione
del discorso, il rispetto della consegna). Effettuati anche esercizi sulle altre tipologie dell'esame di stato (saggio breve,
articolo di giornale), tema storico e di ordine generale.
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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PROGRAMMA SVOLTO DI ITALIANO
IL ROMANTICISMO
Aspetti e componenti della cultura del Romanticismo; quadro ideologico e filosofico.
Giacomo Leopardi
Poetica e poesia, le fasi del pensiero, il vago e l’indefinito, la Natura, il pessimismo e l’aspetto della solidarietà.
I Canti (struttura e contenuto): L'Infinito, A Silvia, Il sabato del villaggio, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia,
la Ginestra.
Le operette morali: Dialogo di un islandese e della Natura, Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere,
Cantico del Gallo silvestre.
LA NARRATIVA DEL SECONDO OTTOCENTO
Naturalismo francese: fasi e caratteristiche generali
Flaubert: I sogni romantici di Emma (da Madame Bovary)
Emile Zola: L'alcol inonda Parigi (da L'Assommoir)
Naturalismo e Verismo a confronto: aspetti peculiari, somiglianze e divergenze.
Il Verismo: caratteri generali ed esponenti,
Giovanni Verga
Adesione al verismo, ideologia e poetica
Il ciclo dei vinti: aspetti generali,
I Malavoglia: lettura integrale dell'opera, aspetti caratteristiche e modalità di scrittura.
Le novelle: La roba, Rosso malpelo.
La Scapigliatura: elementi principali
“La Scapigliatura e il 6 febbraio” di Arrighi,
“Memento”, L'attrazione della morte” di Tarchetti
DECADENTISMO E SIMBOLISMO
Il Simbolismo: il simbolo, l'analogia e la sinestesia.
ll Simbolismo, aspetti generali e periodo storico; “La perdita di aureola”
Charles Baudelaire: vita e opere principali
Corripondenze, L'albatro, Spleen (da I fiori del male)
Arthur Rimbaud, Vocali
Confronto tra le biografie e letture dei testi indicati.
S. Mallarmè: Un colpo di dadi non abolirà mai il caso (da Un colpo di dadi)
P. Verlaine: Languore
Rimabaud: Vocali
Il Decadentismo: aspetti e componenti della cultura e confronto con ideologie dell'epoca
Giovanni Pascoli
Vita, poetica e raccolte principali, la scoperta delle umili cose, il simbolismo, la poesia pura e i simboli. Le soluzioni
formali.
da Il fanciullino: Una poetica decadente (vv. 1-53)
da Myricae: X Agosto, L'assiuolo, Temporale, Il lampo, Il tuono
da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno
da Primi poemetti. Italy
Gabriele d'Annunzio
Pensiero e poetica: l'estetismo, il superomismo, il panismo.
I romanzi: elementi essenziali
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Da Il Piacere: Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli e Elena Muti, Una fantasia “in bianco maggiore”, Il ritratto di un
esteta, Andrea Sperelli e la poetica dannunziana
Da Le vergini delle rocce Il programma politico del superuomo
Le Laudi, da Alcyone: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto (ascolto della lirica recitata da Gassman)
da Notturno, La prosa notturna, Scrivo nell'oscurità
LA CONCEZIONE DEL TEMPO
Il tempo cronologico e il tempo interiore; soggettività del tempo percepito.
Il tempo e il ricordo.
La concezione del tempo in Einstein, Nietzsche, Bergson (slancio vitale)
Freud e la psicoanalisi (Es, Io e Super-Io).
Ricerca di informazioni generali su autori e principali opere:
F. Kafka, la scrittura introspettiva, lettura di La metamorfosi.
M. Proust, Dalla parte di Swann Le intermittenze del cuore
J. Joyce, da Ulisse Il monologo di Molly, visione del video di Stefania Rocca sulla modalità del flusso di coscienza.
IL NOVECENTO
In questo modulo gli alunni hanno lavorato in gruppi di cooperative-learning per rintracciare e predisporre uno
schema relativo agli argomenti da affrontare, facendo uso di vari manuali altre al proprio libro di testo.
Periodizzazione, le Avanguardie, il Futurismo, il ruolo dell'intellettuale, la concezione della poesia.
Filippo Tommaso Marinetti: Il Manifesto del futurismo, Manifesto tecnico della letteratura futurista (selezione di passi
scelti), Bombardamento di Adrianopoli
Aldo Palazzeschi E lasciatemi divertire
Majakovshij La guerra è dichiarata
Guillaume Apollinaire e i calligrammi, Saliente
Il futurismo russo, Dadaismo e Surrealismo (brevi accenni sui principali contenuti)
Tzara Manifesto del Dadaismo (passi scelti)
LA NARRATIVA DEL PRIMO NOVECENTO
Italo Svevo
Pensiero, poetica e tematiche, l'inetto consapevole, l'inettitudine e l'esplorazione dell'inconscio, il malato e la società.
Visione del film “La coscienza di Zeno”.
Dal libro di testo: La profezia di un'apocalisse cosmica.
Lettura integrale di Senilità.
Dal libro di testo: Il ritratto dell'inetto, il male avveniva, non veniva commesso, La trasfigurazione di Angiolina
Collegamento con Schopenhauer (lottatori e contemplatori), Darwin e Freud; tecniche narrative e scelte linguistiche;
analisi in parallelo della sua produzione: Una vita, Senilità.
Luigi Pirandello
Pensiero e tematiche, la poetica dell'umorismo, l'assurdità e la tragicità dell'esistere, la maschera e il suo significato, il
vitalismo, il relativismo conoscitivo, il teatro (metateatro), l’Enrico IV (accenni), Sei personaggi in cerca d'autore
(trama)
Da L'Umorismo: Un'arte che scompone il reale (v. 20-50, 64-80, 97-105, 124-140).
da Novelle per un anno: Ciàula scopre la luna, La signora Frola e il signor Ponza, suo genero, La carriola, Il treno ha
fischiato, La patente, Una giornata, La giara
Lettura integrale dell'opera Uno, nessuno e centomila o Il fu mattia Pascal
Dal libro di testo: La “lanterninosofia” (righe 30-134).
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LA LIRICA DEL PRIMO NOVECENTO
Giuseppe Ungaretti
Pensiero e poetica, l’Ermetismo, la scoperta della parola e la poesia pura, l'esperienza personale e la scrittura, le
principali raccolte poetiche.
Da L'Allegria: Il porto sepolto, Veglia, I fiumi, San Martino del Carso, Mattina, Soldati
da Sentimento del tempo: L’isola
*Eugenio Montale
Pensiero e poetica, il significato del correlativo oggettivo, il “varco”, le principali raccolte, lingua e stile, la funzione
salvifica della donna.
Da Ossi di seppia: I limoni, Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto
*Da Le occasioni: La casa dei doganieri
Da La bufera e altro: Piccolo testamento
*IL NEORALISMO
*Il romanzo neorealista. Tematiche e tecniche espressive
*Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway (lettura integrale)
*La narrativa meridionalista: Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia (lettura integrale)
*TEMATICHE A CONFRONTO
Il fantastico e il realistico
Buzzati Il segreto del bosco vecchio
Orwel 1984
Il pensiero
Tabucchi Sostiene Pereira
Il realismo oggi
De Carlo Due di due
Ammaniti Io e te
LA DIVINA COMMEDIA
Dante Alighieri: il Paradiso, geografia e significato della cantica, significato delle guide di Dante durante il percorso,
simbologie e significati allegorici.
Lettura dei seguenti canti: I (vv. 1-33, 43-114, 136-142), III, VI (lavoro a gruppi), XI (28-66, 82-132), confronto con il
canto XII, XV (vv. 97-135), XVII(vv. 55-120), riassunto di alcuni canti, XXXIII (analisi e lavoro multimediale individuale).
L’attività è stata supportata tramite visione di DVD relativi ai canti analizzati.
Per la produzione scritta gli alunni sono stati avviati, fin dalla terza, alla stesura delle varie tipologie d’esame,
seguendo un ordine graduale di difficoltà e comprensione del testo, portandoli a sostenere in quinta compiti scritti
similari alle prove d’esame di stato .
Si precisa che alla data del 15 maggio 2016 non sono ancora stati svolti gli argomenti contrassegnati dall'asterisco.
E’ stata realizzata la lettura integrale dei seguenti romanzi/opere come approfondimento durante l’anno scolastico:
Orwell 1984
Verga I Malavoglia
Svevo Senilità
Kafka La metamorfosi
Pirandello Uno, nessuno e centomila (o in alternativa) Il fu Mattia Pascal
Sciascia Il giorno della civetta
Buzzati Il segreto del bosco vecchio
De Carlo Due di due
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Ammaniti Io e te
Hemingway Il vecchio e il mare
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STORIA
RELAZIONE INTRODUTTIVA AL PROGRAMMA DI STORIA
Prof.ssa Alessandra Procucci
Testo in adozione: A. Brancati, T. Pagliarani
Dialogo con la storia e l'attualità Vol. 3
Editrice: La Nuova Italia
PROFILO DELLA CLASSE
Gli alunni sono stati condotti ad un ascolto e conoscenza graduale del contesto storico di riferimento; dall'ascolto della
lezione in parallelo al libro si è cercato di portare gli alunni ad effettuare collegamenti temporali e/o contenutistici per
abituare la classe ad una certa mentalità critica. In seguito l'insegnante ha proposto lezione tematiche in cui gli alunni
venivano abituati a leggere ed interpretare i documenti analizzati, ricostruendo personalmente le fasi dello studio con
il manuale. Alcuni alunni hanno manifestato alcune difficoltà nell'orientarsi nello spazio e nel tempo, ma gli stessi
hanno messo in campo tutti gli strumenti a loro necessari per trovare collegamenti e raggiungere così l'obiettivo finale
di un dialogo ragionato in ambito storico. La vastità del programma non sempre ha permesso di approfondire a dovere
le materie trattate, soprattutto il numero esiguo di ore settimanali (n. 2) ha reso necessario una scelta anche sui
contenuti da trasmettere. In ambito storico i ragazzi hanno dimostrato di collegare fatti e personaggi del periodo
studiato, ricercando cause e conseguenze di particolari fatti attraverso prevalentemente lezioni interattive, il ricorso
all'analisi di fonti storiche e documenti riportati dal loro libro di testo, approfondimenti con anche tramite l'uso di
video (filmati o lezioni in powerpoint).
OBIETTIVO GENERALE:
acquisizione del senso storico e critico
OBIETTIVI SPECIFICI:
individuare le principali categorie storiche: tempo, spazio, mutamento, trasformazioni,
individuare le connessioni logiche,
cogliere la complessità e la problematicità del dato storico
METODOLOGIA:
dal documento al contesto, lezioni frontali, lezioni dialogate
VERIFICHE
Le verifiche si sono svolte tramite domande di ripasso o approfondimenti in itinere e attraverso le interrogazioni (o
verifiche scritte) che vertevano sulla capacità di padronanza ed esposizione dei concetti appresi.
STRUMENTI
Libri di testo, materiale consegnato dall'insegnante, schemi riassuntivi, lezioni multimediali.
PROGRAMMA DI STORIA
L'Europa e il mondo nel secondo Ottocento
Conoscenze
Riconoscere i fattori che hanno portato allo sviluppo della
società di massa e individuare le caratteristiche
dell’economia della seconda metà dell’Ottocento
Competenze
Spiegare gli aspetti della società italiana del periodo
Capacità
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Saper confrontare aspetti del reale e capirne le
motivazioni
L'ETA' DELL'IMPERIALISMO E LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Unità 1
L'imperialismo e la crisi dell'equilibrio europeo
Unità 3
L'Italia giolittiana.
Unità 4
La prima guerra mondiale.
Unità 5
La rivoluzione russa
Unità 6 (6.1, 6.2, 5.3)
Conferenza di pace e società delle nazioni, nuovo volto
dell’Europa, la spartizione del vicino Oriente, i Paesi afro-
asiatici verso l’indipendenza
Conoscenze
Spiegare i concetti di colonialismo, imperialismo,
autodeterminazione dei popoli. Conoscere la situazione
geo-storica e sociale dell'Europa e dell'Italia di fine
ottocento e inizi novecento. Identificare il processo che ha
portato allo scoppio della prima guerra mondiale.
Competenze
Illustrare i principali tratti comuni del fenomeno
dell'imperialismo.
Analizzare gli esiti e le conseguenze politiche, sociali ed
economiche della grande guerra.
Illustrare le dinamiche e gli eventi che hanno portato alla
rivoluzione comunista del 1917 – Ideologia e regime
zarista.
Capacità
Utilizzare gli strumenti concettuali della storia per
individuare le permanenze e i mutamenti.
L'ETA' DEI TOTALITARISMI E LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Unità 7
L'Unione Sovietica fra le due guerre mondiali e lo
stalinismo.
Unità 8
Il dopoguerra in Italia e l'avvento del fascismo.
Unità 9
Gli Stati Uniti e la crisi del 1929.
Visione filmato RAI Storia
Unità 10
La crisi della Germania repubblicana e il nazismo.
Unità 11
Il regime fascista in Italia.
Unità 12 (12.3, 12.5)
L'Europa verso una nuova guerra.
Guerra civile spagnola in lingua spagnola.
Unità 13
La seconda guerra mondiale.
Laboratorio su 13.6 con laboratorio “cruciverba”
Conoscenze
Spiegare i concetti di totalitarismo, economia pianificata,
antisemitismo, propaganda, guerra totale.
Analizzare le caratteristiche politiche, istituzionali, sociali e
culturali dell'Europa post-bellica.
Riconoscere i caratteri di un regime totalitario.
Competenze
Individuare le componenti razziste dei regimi totalitari.
Utilizzare un modello storico in rapporto a contesti diversi.
Identificare il processo che ha portato alla seconda guerra
mondiale.
Analizzare e illustrare i principali avvenimenti, gli esiti e le
conseguenze della seconda guerra mondiale.
Capacità
Comprendere i meccanismi di condizionamento della
società di massa
IL MONDO BIPOLARE: DALLA GUERRA FREDDA ALLA DISSOLUZIONE DELL'URSS
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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*Unità 14 (selezione paragrafi)
Il bipolarismo Usa-Urss, la guerra fredda e i tentativi di
disgelo.
*Unità 18 (selezione paragrafi)
L'Italia della prima Repubblica
Conoscenze
Conoscere le fasi dell'equilibrio dell'assetto bipolare
Competenze
Utilizzare i concetti di guerra fredda
Capacità
Individuare i principali nessi causa-effetto nel complesso
panorama studiato
Approfondimenti
Lezione laboratorio sulle pagelle durante l’epoca fascista: visione di documenti originali e individuazione, tramite essi,
dei principali aspetti storici della società dell’epoca.
Incontro in Aula Magna con il giornalista Gigi Riva giornalista dell'Espresso.
Visione di alcuni brevi documentari dal sito Rai Storia.
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ECONOMIA AZIENDALE E GEOPOLITICA
DOCENTE: GHERARDO FUCILI Profilo della classe
La classe è composta da n. 25 alunni, di cui 21 femmine e 4 maschi.
Il gruppo classe, durante l'intero triennio, si è caratterizzato per la corretta relazione con il docente, un impegno
adeguato, l'attenzione e l'ascolto recettivi ma scarsamente critici.
L'attività didattica è stata basata sullo svolgimento guidato degli esercizi; sono state svolte quasi totalmente le
esercitazioni riportate sul libro di testo, a cui si sono aggiunte quelle elaborate personalmente dal docente. Alcune
esercitazioni sono state svolte direttamente in classe sotto la guida del docente, mentre la maggior parte è stata
assegnata per lo svolgimento a casa e poi corretta collettivamente in classe nelle ore di lezione successive.
Sono stati selezionati alcuni argomenti cardine su cui l'attività didattica è stata più insistita, continua ed approfondita
con lo svolgimento di diverse esercitazioni.
L'accertamento delle competenze e delle conoscenze è avvenuto tramite verifiche scritte, articolate su esercizi di
diverso grado di difficoltà che accertassero non solo le conoscenze, ma anche le capacità risolutive anche se, in
prevalenza, i test sono stati strutturati cercando di valorizzare soprattutto le abilità applicative.
Le prove somministrate sono state corrette e commentate in classe, al pari degli errori commessi dagli studenti, in
modo da stimolare le capacità di autovalutazione dello studente.
Il recupero è avvenuto con la modalità “in itinere”. Al fine di consentire al maggior numero di alunni di acquisire un
livello di preparazione sufficiente, è stato necessario rallentare il ritmo delle spiegazioni e selezionare i contenuti del
programma. Da segnalare infine che un gruppo di studenti si è particolarmente distinto per impegno e capacità
davvero encomiabili.
Obiettivi trasversali:
(Sulla base della programmazione del Consiglio di Classe)
Favorire un clima di rispetto e collaborazione
Partecipare alle attività in modo ordinato e pertinente lasciando a ciascuno lo spazio e le motivazioni per intervenire
Favorire l'acquisizione di un metodo di studio personale e produttivo
Abituare all'utilizzo interdisciplinare dei saperi appresi
Obiettivi cognitivi:
(Sulla base della programmazione di Dipartimento)
Competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali
Competenze generali nel campo della normativa civilistica
Competenze generali nel campo degli strumenti di marketing
Metodologie e strumenti
Libro di testo: Entriamo in Azienda Oggi 3 ed TRAMONTANA
Lo svolgimento del lavoro ha visto come metodologia prevalente la lezione frontale, a volte supportata da lavori di
gruppo; sui vari argomenti sono state svolte numerose esercitazioni e il lavoro assegnato è stato regolarmente
confrontato e corretto in classe.
Gli argomenti svolti sono stati puntualmente verificati con prove scritte e orali al fine di valutare non solo le
conoscenze ma anche la comprensione del contenuto di documenti, la capacità di analisi e di sintesi.
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PROGRAMMA SVOLTO
Modulo A : LE ANALISI DI BILANCIO E LA REVISIONE CONTABILE
Obiettivi di conoscenza: sapere
Il bilancio d’esercizio secondo il dettato del Codice Civile: forma e contenuto
I principi contabili nazionali e internazionali per la valutazione delle poste da iscrivere in bilancio
Le funzioni e gli obiettivi delle analisi per indici e per flussi
Le fasi dei processi di analisi e i criteri di riclassificazione dei bilanci in funzione delle analisi
I diversi tipi di indicatori e le modalità di classificazione, di calcolo e di impiego degli stessi
Il coordinamento a sistema degli indici e la loro lettura unitaria
La metodologia di analisi dei flussi di Ccn e la formazione dei relativi rendiconti finanziari
I principi e i metodi che orientano la lettura e l’interpretazione del rendiconto finanziario
Obiettivi operativi: saper fare
Riclassificare il bilancio in funzione delle analisi
Calcolare i principali indici di bilancio
Coordinare gli indici a sistema e redigere una relazione interpretativa
Redigere il rendiconto finanziario dei flussi di Ccn
Redigere una relazione interpretativa di rendiconto
Modulo B : IL SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
Obiettivi di conoscenza: sapere
L’oggetto e gli scopi della contabilità analitica
Le differenze fra la COAN e la COGE
Le fondamentali classificazioni dei costi
I diversi sistemi di svolgimento della contabilità analitica
La break-even analysis
I principi e la logica dell’activity based costing (ABC)
Il concetto e le funzioni della pianificazione, della programmazione e del controllo di gestione
La funzione dei costi standard e il loro utilizzo al fine del controllo di gestione
L’articolazione del sistema di budgeting
Il sistema di reporting
Obiettivi operativi: saper fare
Calcolare i rendimenti dei fattori produttivi
Classificare i costi per aree funzionali
Distinguere i costi speciali e comuni, diretti e indiretti, preventivi e consuntivi
Rappresentare graficamente i costi fissi e i costi variabili
Calcolare i costi di prodotto, di processo e di lotto, secondo configurazioni a costi pieni e a costi variabili
Applicare la break-even analysis a concreti problemi aziendali
Risolvere alcuni semplici problema di scelta
Redigere i budget settoriali e il budget annuale
Effettuare l’analisi degli scostamenti fra dati standard e dati affettivi, con riferimento a costi, ricavi e risultati industriali
Modulo C : LA GESTIONE STRATEGICA D’IMPRESA
Obiettivi di conoscenza: sapere
Il concetto di strategia d’impresa
Il concetto di pianificazione strategica
Le fasi del processo di pianificazione strategica
I più significativi modelli di strategia competitiva
Obiettivi operativi: saper fare
Leggere e comprendere le scelte aziendali sulla scorta di alcuni casi
Identificare con riferimento ai casi esaminati le strategie adottate
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DIRITTO E RELAZIONI INTERNAZIONALI
PROF. PASQUALE OREFICE Programma
Il programma svolto ha mirato a creare per gli alunni un bagaglio culturale semplice ma sufficientemente chiaro e
corretto, al quale potessero fare riferimento per le loro necessità professionali pratiche e culturali.
In relazione al programma di diritto, grazie anche all’interesse mostrato dalla classe, è stato possibile trattare l’intero
programma, approfondendo in particolare la tutela del consumatore ed i pagamanti internazionali.
Per quanto concerne il programma di relazioni internazionali, sono stati sviluppati in maniera abbastanza
approfondita la spesa e le entrate pubbliche, in particolare l’imposta, il bilancio dello Stato con le manovre di politica
di bilancio ed il sistema tributario italiano fino all’Irpef.
Finalità e obiettivi
Gli alunni sono stati indirizzati verso obiettivi di apprendimento finalizzati a far acquisire loro un uso corretto ed
appropriato del linguaggio giuridico-economico, un’analisi critica ed autonoma del ruolo dello Stato nell’economia ed
una maggiore consapevolezza dello status di cittadini italiani ed europei.
Metodologia didattica
Per il conseguimento degli obiettivi sopra esposti sono state svolte lezioni frontali, lezioni partecipate, lavori di
gruppo, interscambi culturali tra 5C e 5F, prove di verifica strutturate e semi strutturate, esercitazioni, visioni di film
ed inchieste giornalistiche, letture di quotidiani e stampa specializzata.
Strumenti didattici.
Sono stati adottati strumenti didattici quali i libri di testo e più precisamente per diritto: “Diritto per il quinto anno
R.I.M.” di Busani, Deponti e Della Ratta edizione Le Monnier Scuola; per relazioni internazionali: “Economia Mondo 2”
di Crocetti, Cernesi edizione Tramontana.
Tempi e orario
Le ore di insegnamento sono state cinque settimanali (due di diritto e tre di relazioni internazionali).
Durante il pentamestre, a far data dal 09/01/2016, il Prof. Luigi Magnani è stato sostituito dal Prof. Pasquale Orefice
fino al termine dell’anno scolastico in corso.
La classe ha risposto in maniera proattiva al cambio docente e ha dimostrato di condividere da subito sia il percorso
che il metodo didattico delineato dal Prof. Orefice.
La programmazione didattica (dettagliata di sotto) è stata equamente distribuita tra trimestre e pentamestre.
Criteri di valutazione
Sono state svolte tre verifiche scritte e due verifiche orali nel pentamestre.
I voti relativi alle verifiche orali sono stati assegnati da un minimo di 6,5 nei casi di conoscenza dell’argomento che
tuttavia denotavano una non brillante capacità critica e di collegamento, ad un massimo di “8,5”, quando l’alunno era
in grado di elaborare personalmente i contenuti e dimostrava di saper operare i collegamenti con sicurezza. Per le
prove strutturate e semi-strutturate è stato attribuito un punteggio per ogni quesito trasformato poi in decimi, in
particolare, le prove scritte riportano voti assegnati da un minimo di “5” ad un massimo di “9+“.
Obiettivi e risultati raggiunti
Durante il pentamestre è stato possibile stabilire, con diversi alunni, un proficuo rapporto di collaborazione.
Le sollecitazioni proposte sono state positivamente recepite ed il profitto medio raggiunto è più che discreto. Alcuni
alunni, tuttavia, non sono riusciti a superare le difficoltà incontrate nello studio ed hanno sopperito all’impegno
discontinuo con uno studio mnemonico.
Un gruppo di alunni, con punte di eccellenza, è bene orientato, con buone basi culturali e brillante partecipazione.
Con loro si è potuto instaurare un clima di utili confronti su svariati argomenti di attualità politica ed economica.
Nella classe si sono spesso affrontate problematiche sociali affinché gli alunni maturassero un atteggiamento
razionale e realistico nei confronti del mondo contemporaneo.
La classe ha partecipato con molto interesse alla giornata informativa presso la UniBo di Rimini e all’esperienza della
convivenza in casa famiglia.
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PROGRAMMA DI RELAZIONI INTERNAZIONALI
L’ATTIVITÀ ECONOMICA PUBBLICA LA PRESENZA DEL SOGGETTO ECONOMICO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO
Il problema delle scelte nel sistema economico
Il ruolo dello Stato e della finanza pubblica
Il sistema liberista e la finanza neutrale
La finanza della Riforma sociale e il sistema collettivistico
La crisi del 1929. Finanza congiunturale e finanza funzionale
Il sistema economico misto
L’ampia nozione di soggetto pubblico
LE DIVERSE FUNZIONI SVOLTE DAL SOGGETTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO
Le ragioni dell’intervento pubblico nell’attività economica
La correzione dei fallimenti del mercato
La funzione redistributiva del reddito
Le altre funzioni dell’intervento pubblico
Le differenti modalità dell’intervento pubblico nell’economia
L’INTERVENTO PUBBLICO DIRETTO E LA REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO
La proprietà e l’impresa pubblica
La dicotomia Stato-mercato
La proprietà pubblica
L’impresa pubblica
Il processo di privatizzazione
La regolamentazione del mercato come soluzione
L’Autorità garante della concorrenza
L’influenza della legislazione di protezione sul funzionamento dei mercati
LA POLITICA FISCALE IL FENOMENO DELLA SPESA PUBBLICA
Il concetto di spesa pubblica
La classificazione della spesa pubblica
L’espansione della spesa pubblica
Il problema del controllo della spesa pubblica
La politica della spesa pubblica
Gli effetti negativi di un’eccessiva espansione della spesa pubblica
LA SPESA SOCIALE
Lo Stato sociale
La previdenza sociale in generale
Il sistema pensionistico
Le prestazioni previdenziali a sostegno del reddito
L’assicurazione contro infortuni e malattie professionali
L’assistenza sanitaria: cenni
L’assistenza sociale: cenni
LE ENTRATE PUBBLICHE
Le entrate pubbliche in generale
Classificazione delle entrate pubbliche
I tributi in particolare
Le dimensioni delle entrate pubbliche
Le entrate pubbliche come strumento di politica economica
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LE IMPOSTE
L’obbligazione tributaria
Il presupposto di imposta
Gli elementi dell’imposta
I diversi tipi di imposte
I diversi tipi di progressività di imposta
I principi giuridici di imposta
Il principio di generalità o universalità dell’imposta
Il principio di uniformità dell’imposta
Il principio di progressività
Gli effetti microeconomici dell’imposta
L’evasione fiscale
L’elusione fiscale
La rimozione dell’imposta
La traslazione dell’imposta
Ammortamento e diffusione dell’imposta
LA POLITICA DI BILANCIO
La programmazione della politica economica
Le tipologie di bilancio
I principi del bilancio preventivo italiano
Il ciclo e le fasi del bilancio
Le classificazioni del bilancio
I saldi di bilancio
Il controllo sulla gestione e sulle risultanze di bilancio
La Tesoreria dello Stato
Il disavanzo pubblico
Il debito pubblico e le politiche europee
La spending review
La politica di bilancio
Dal centralismo al federalismo fiscale
Il Patto di stabilità Interno
IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO IL SISTEMA TRIBUTARIO
Che cos’è il sistema tributario?
La dichiarazione dei redditi
L’IRPEF
I caratteri dell’Irpef
Le singole categorie di reddito
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PROGRAMMA DI DIRITTO
LE ORGANIZZAZIONI ATTIVE NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE LE FONTI DEL DIRITTO E GLI ORGANISMI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI
Aspetti generali
Le organizzazioni mondiali
Le organizzazioni regionali europee
Le organizzazioni italiane per l’internazionalizzazione delle imprese
I CONTRATTI DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE LA CONTRATTAZIONEINTERNAZIONALE E LE CONDIZIONI DI RECIPROCITA’
La redazione del contratto internazionale
Le condizioni di reciprocità
IL CONTRATTO INTERNAZIONALE DI COMPRAVENDITA
Aspetti generali
La formazione del contratto
Le condizioni generali di vendita e di acquisto
Fornitura e resa della merce
Il pagamento
Obblighi del venditore
Obblighi del compratore
I contratti di compensazione
GLI ALTRI CONTRATTI: AGENZIA E DISTRIBUZIONE
Aspetti generali
Il contratto di agenzia
Il contratto di distribuzione
I CONTRATTI DI SPEDIZIONE E TRASPORTO E LE DOGANE
I contratti di spedizione e trasporto
Le dogane
LE JOINT VENTURE
Perché ricorrere ad una joint venture
Le forme di joint venture
Come scegliere il tipo di joint venture
Le fasi di costituzione di una joint venture
Il gruppo europeo di interesse economico
I PAGAMENTI INTERNAZIONALI I SISTEMI E LE CONDIZIONI DI PAGAMENTO
Aspetti generali
Sistemi di pagamento
Le condizioni di pagamento
LE MODALITA’ DI PAGAMENTO
Le principali forme di pagamento nel commercio internazionale
Il credito documentario
LE GARANZIE NEI CONTRATTI INTERNAZIONALI
Aspetti generali
La fideiussione
Le garanzie autonome
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LA TUTELA DEL CONSUMATORE I DIRITTI DEL CONSUMATORE
Le norme a tutela del consumatore
Le clausole vessatorie
Il diritto di recesso
La garanzia di buon funzionamento
Stesso trattamento economico per tutti i consumatori UE
Le pratiche commerciali scorrette
La tutela del consumatore turista
La class action
LA TUTELA DEL CONSUMATORE NEL COMMERCIO ELETTRONICO
Gli scambi internazionali via internet e l’e-contract
La tutela del consumatore che acquista online
LA RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE LA GIUSTIZIA INTERNAZIONALE
Aspetti generali
Lo spazio di giustizia UE
Le sentenze dei paesi extra UE
LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
Struttura e competenze
La Corte di giustizia UE
Il Tribunale UE
Decisioni della Corte UE e del Tribunale in materia economica
LA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA
La protezione diplomatica
Funzioni e composizione della Corte internazionale di giustizia
Avvio e fasi del processo
Sentenze della corte internazionale di giustizia in ambito commerciale
Le eccezioni all’obbligo di esaurire i mezzi di ricorso interno
Limiti alla tutela diplomatica
L’ARBITRATO, LA MEDIAZIONE E LA NEGOZIAZIONE
I sistemi alternativi di risoluzione delle controversie
L’arbitrato
La mediazione e la negoziazione
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RELIGIONE CATTOLICA
PROF. : MANUEL MUSSONI
Il programma poneva come obbiettivo primario quello di dare un metodo di interpretazione del contesto culturale in
cui viviamo; attraverso di esso lo studente può maturare un senso critico adeguato e una capacità di affrontare ed
argomentare in maniera attiva le questioni più importanti che caratterizzano la nostra cultura.
Il lavoro iniziale ha visto un approfondimento sul tema dell'interpretazione del testo sacro e dell'influenza sulle
coscienze che esso comporta. In particolare è stata osservata la differenza tra interpretazione letterale e spirituale del
testo.
In seguito è stato elaborato un confronto tra le principali religioni monoteiste e l'approccio dinanzi al testo sacro.
Il programma successivamente ha proposto una riflessione sul concetto di laicità soffermandosi sulla presenza della
religione nel dibattito politico, nel contesto scolastico e più in generale nell'ambito culturale.
Un altro argomento che ha caratterizzato numerose lezioni è il tema della bioetica. C'è stato un approfondimento
introduttivo su concetti generali e sulle concezioni di bioetica conosciute oggi; in seguito sono stati analizzati gli ambiti
più importanti che riguardano questa tematica: aborto, eutanasia, eugenetica e procreazione assistita.
L'ultimo passo del programma riguarda il tema della sessualità. C'è stato un primo lavoro di contestualizzazione, un
approfondimento del concetto di amore nella cultura greca e un approfondimento sintetico del magistero cattolico.
La serietà dell'approccio alle lezioni ha permesso di collegare frequentemente certi argomenti con l'esperienza
attuale.
In particolare si è tentato un lavoro di approfondimento e di comprensione del fenomeno del fondamentalismo
religioso e del terrorismo alla luce dei gravi fatti di cronaca osservati in questi mesi.
Per favorire l'attenzione e la partecipazione sono stati frequentemente analizzati casi di cronaca attuale; si evidenzia
una buona capacità critica e dialettica nel commentare fenomeni di attualità.
La classe ha mostrato fin dall’inizio una buona capacità di ascolto e di riflessione, sono emersi anche vivaci e ricchi
contributi durante dibattiti aperti. Tale atteggiamento ha portato a cambiare a volte il metodo di lezione, da lezioni
frontali in cui era richiesto solo ascolto a lezioni basate su dialogo e confronto continuo.
Viste la disponibilità a lavorare e la maturità dimostrata durante i dibattiti si può concludere che gli obiettivi sono stati
positivamente raggiunti.
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PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
1. Esegesi biblica
Interpretazione del testo sacro
Influenza sulle coscienze del testo sacro
Analisi di un testo
2. Concetto di laicità
Laicità/laicismo
Religione a scuola
Vita politica
Tolleranza religiosa: situazione attuale nel mondo
3. Bioetica generale
La vita: riflessione a partire dalla cultura contemporanea e dalla proposta biblica
Le questioni del relativismo, del soggettivismo e dell’utilitarismo morale
La necessità di una nuova riflessione sull’idea di bene
La vita come valore
4. Bioetica speciale
La questione morale dell’aborto
La questione morale dell’eutanasia
La questione morale dell'eugenetica
La questione morale della procreazione assistita: distinzione fra fecondazione assistita e inseminazione
artificiale
5. Sessualità
Riflessione sul contesto attuale
I 3 concetti di amore nella cultura greca
Magistero e Scrittura
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MATEMATICA APPLICATA
DOCENTE: LAURA SPADA TESTO IN ADOZIONE:
AUTORI: Bergamini, Trifone, Barozzi
TITOLO: Matematica. Rosso 5
EDITORE: Zanichelli
La classe, che la sottoscritta conosce, per la gran parte, fin dal primo anno del corso di studi, ha sempre tenuto un
atteggiamento rispettoso delle regole, educato e corretto nel relazionarsi con l'insegnante; i rapporti umani fra gli
alunni sono stati buoni e si sono manifestati sovente comportamenti di disponibilità e di collaborazione fra gli stessi.
Anche se gli impegni riguardanti il lavoro da svolgere a casa non sono stati rispettati da tutti con la stessa puntualità e
precisione, è da evidenziare che l’assiduità della frequenza e la presenza alle verifiche scritte programmate hanno
caratterizzato quasi tutti gli studenti, così come sono sempre apparse doti apprezzabili l’onestà individuale e l’assenza
di atteggiamenti polemici. Il clima di lavoro è stato pertanto sereno, stimolante e favorevole all'apprendimento. La
fisionomia della classe, caratterizzata da una certa eterogeneità per quel che riguarda le attitudini, le abilità,
l’impegno, la motivazione ed il metodo di studio, è apparsa evidente fin dall’inizio e si è per lo più mantenuta. I livelli
iniziali così differenziati di conoscenze e di competenze, hanno in parte reso più impegnativo il lavoro in classe; lavoro
che ha raggiunto comunque gli obiettivi prefissati, in termini di crescita formativa di ciascun alunno, e laddove si
sono evidenziati una adeguata preparazione di base, una organizzazione sistematica e scrupolosa del lavoro a casa, un
metodo di studio critico e rielaborativo i risultati ottenuti sono stati ottimi.
Dal punto di vista didattico, la situazione iniziale, in base alle prime verifiche ed alla discussione in classe,
presentava, in sintesi, quanto segue:
- potenzialità differenti, in termini di capacità e di competenze,
- livelli di conoscenze di base possedute abbastanza eterogenei tra gli studenti,
- studio talvolta carente dal punto di vista quantitativo e /o metodologico,
- difficoltà espressive collegate a volte a scarsa chiarezza ed organicità del pensiero, imprecisioni nell'uso dei termini e
dei simboli matematici.
A consuntivo, in generale, la classe ha raggiunto, seppur con differenti livelli di profitto, gli obiettivi didattici
trasversali e disciplinari specifici ed alcuni alunni hanno dimostrato di possedere la capacità di rielaborare,
approfondire e collegare in maniera autonoma e proficua le tematiche affrontate e quella curiosità individuale che
porta, anche attraverso la ricerca personale, alla costruzione del proprio sapere e delle proprie idee. Per alcuni alunni,
la preparazione, soprattutto nel pentamestre, sebbene ancora un po’ scolastica, si è arricchita di maggiori contenuti e
di competenze raggiungendo un discreto livello di conoscenza delle tematiche affrontate. Sono da rilevare anche
alcuni livelli di profitto sufficiente, dovuti ad una situazione iniziale un po’ lacunosa e mancante di qualche
competenza algebrica o geometrica, ad un metodo poco analitico e/o ad un impegno che, soprattutto nel trimestre,
non è stato sempre costante.
OBIETTIVI FORMATIVI E DIDATTICI Con l'insegnamento della matematica in classe quinta, a completamento di un percorso formativo che
coinvolge l'intero triennio, si intendono raggiungere i seguenti obiettivi:
- sviluppo della capacità di elaborare modelli matematici di fronte ad un problema di natura economica,
- acquisizione di capacità di analisi autonoma e di giudizio,
- utilizzo di un linguaggio sintetico corretto, che sappia fare uso della simbologia e della esatta terminologia
matematica, e definire i concetti con la necessaria chiarezza ed univocità,
- sviluppo e consolidamento della capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche che si discostano dai
modelli già visti,
- acquisizione di competenze nella gestione di dati e di informazioni,
- abitudine ad effettuare collegamenti interdisciplinari ed approfondimenti nell'ambito delle materie professionali,
- possesso di una preparazione di base, soprattutto metodologica, indispensabile per l'inserimento del diplomato
nell'attuale realtà economico-aziendale ed, eventualmente, per consentire il proseguimento degli studi.
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In particolare, a fine anno, lo studente dovrà:
Conoscere:
- le funzioni di una variabile, i concetti di dominio, di limite, di derivata, di asintoto, di massimo e di minimo relativo ed
assoluto, di flesso, di convessità e di concavità,
- le funzioni di domanda, di offerta, dei costi, del ricavo, del risultato economico, l'elasticità di una funzione, i valori
medi e quelli marginali,
- gli scopi ed i metodi della " Ricerca operativa" e la classificazione dei problemi di scelta,
Saper fare:
- saper studiare e rappresentare funzioni reali di una variabile reale,
- saper determinare e rappresentare funzioni economiche quali: funzione della domanda, dell'offerta, del costo totale,
marginale e medio, del ricavo totale e marginale, dell'utile, saperne determinare valori massimi e minimi
commentando i relativi grafici, calcolare inoltre coefficienti di elasticità, trovare punti di equilibrio,
- risolvere problemi di ricerca operativa di media difficoltà dopo aver costruito il relativo modello matematico,
- saper operare scelte sia con effetti immediati sia con effetti differiti,
- saper operare scelte sia in condizioni di certezza sia di incertezza.
METODI E TECNICHE DI INSEGNAMENTO Considerato il carattere fondamentale dell'educazione matematica, che è il porre e risolvere problemi di varia
natura, l'insegnamento è stato condotto prevalentemente per problemi, per portare l'alunno a scoprire le relazioni
matematiche sottostanti a ciascuna problematica e quindi a collegare razionalmente ed a verificare le nozioni
teoriche via via apprese facendo apparire chiare ai ragazzi, fin dall’inizio, le domande alle quali si andava a
rispondere affrontando un dato argomento.
Sono stati effettuati la lezione frontale, quella partecipata e il problem solving, sollecitando continuamente gli
alunni ad intervenire con risposte e con osservazioni e deduzioni personali in modo da stimolare in ognuno l'analisi
della situazione, la ricerca della soluzione ed il confronto con le deduzioni altrui. Fondamentalmente si è cercato di
far acquisire agli alunni gli strumenti per analizzare ed interpretare la realtà economica, mediante la costruzione di
modelli matematici semplificati, ma in grado di assicurare la correttezza delle deduzioni, di potenziare le capacità
di ragionamento, critiche e di sintesi e di abituare alla esposizione il più possibile rigorosa dei contenuti. Ogni
argomento progressivamente ampliato e continuamente ripreso è stato costantemente verificato
nell'apprendimento. Lo strumento base è stato rappresentato dal libro di testo, sovente integrato con esercizi
desunti da altri testi per la classe quinta. Numerosi sono stati gli esercizi svolti in classe e quelli assegnati a casa e
comunque sempre regolarmente e interamente corretti in classe. I contenuti specificamente pluridisciplinari sono
stati individuati nell'applicazione dell'analisi a problemi di economia e nella ricerca operativa. E' stato inoltre
attuato in itinere, quindi senza sospensione della normale attività didattica, il seguente recupero:
- il primo periodo è stato quasi esclusivamente dedicato al ripasso degli argomenti svolti nel precedente anno e
propedeutici per quello corrente ed alla verifica delle abilità conseguite,
- si sono proposti costantemente momenti di ripasso e di consolidamento su unità didattiche già trattate, nell'anno in
corso ed in quelli precedenti, incentivando la partecipazione ed i vari collegamenti,
- si è dedicato ampio spazio alla correzione in classe degli esercizi e delle verifiche scritte effettuate.
VALUTAZIONE Il raggiungimento degli obiettivi cognitivi ed i livelli di apprendimento, il metodo di studio, le capacità (di
analisi, di applicazione, di rielaborazione, di esposizione) e le competenze (saper individuare relazioni e costruire
modelli, saper interpretare dati, saper collegare i contenuti) sono stati verificati attraverso prove scritte (esercizi,
domande aperte, problemi a soluzione rapida o casi pratici) e prove orali, attenendosi nella misurazione in decimi alla
griglia prevista nel piano di lavoro. Le varie verifiche, anche informali, hanno contribuito inoltre ad accertare, in che
misura ciascun allievo, autonomamente, sia in grado di trasferire le proprie conoscenze su casi e situazioni diversi da
quelli già affrontati. Nel processo di valutazione finale si considerano fattori importanti oltre alle conoscenze ed alle
competenze disciplinari raggiunte, anche la progressione nell'apprendimento, il recupero di eventuali carenze,
l'atteggiamento responsabile, serio e tenace di fronte alle scadenze ed agli impegni, l’ interesse e la partecipazione
critica e costruttiva.
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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PROGRAMMA DI MATEMATICA
PARTE PRIMA
MATEMATICA GENERALE
1. Studio e grafici di funzioni reali - Funzioni reali di una variabile reale: generalità
- Dominio di funzioni di una variabile
- Intersezioni con gli assi di una funzione
- Segno di una funzione
- Simmetrie nel grafico di una funzione
- Limiti di funzioni di una variabile
- Continuità di una funzione reale
- Derivate di funzioni di una variabile
- Calcolo di limiti mediante il teorema di De L’Hôpital
- Funzioni crescenti e funzioni decrescenti
- Massimi e minimi relativi
- Analisi dei punti di non derivabilità di una funzione
- Studio della concavità
- Ricerca dei flessi a tangente orizzontale, obliqua e verticale.
- Massimi e minimi assoluti
- Asintoti orizzontali, verticali ed obliqui
- Grafici di funzioni reali intere, fratte, irrazionali, esponenziali, logaritmiche, con il valore assoluto.
PARTE SECONDA
MATEMATICA APPLICATA
2. Applicazioni della matematica all'economia - Funzioni marginali
- Elasticità di una funzione: puntuale e dell’arco
- Domanda ed offerta: caratteristiche e grafico
- Equilibrio del mercato di libera concorrenza
- Costi di produzione
- Costo medio e punto di fuga
- Costo marginale
- Ricavi e profitti
- Ricavo medio e ricavo marginale
- Diagramma di redditività e ricerca dei break-even points
- Analisi marginale per la massimizzazione del profitto.
3. Ricerca operativa - Presentazione
- Scopi e metodi della ricerca operativa
- Modelli matematici e problemi di scelta
- Scelte in condizioni di certezza con effetti immediati: scelte nel caso continuo e scelte nel caso discreto, problemi di
massimo e problemi di minimo
- Problemi di scelta fra due o più alternative
- Il problema delle scorte e le ipotesi semplificatrici
- Scelte in condizioni di certezza con effetti differiti: criterio dell'attualizzazione e criterio dell'onere medio annuo
- Scelte in condizioni di incertezza: criterio del valore medio, scelte che tengono conto del rischio, criterio del
pessimista e dell’ottimista.
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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
INSEGNANTE: PROF.SSA PAOLA FABBRI
Libro di testo: IN PERFETTO EQUILIBRIO, pensiero e azione per un corpo intelligente. P.L. Del Nista, J. Parker, A.
Tasselli.
Obiettivi disciplinari
L’Educazione fisica concorre, insieme alle altre discipline, alla formazione integrale della persona, e nelle classi del
triennio terminale si propone il conseguimento dei seguenti obiettivi in termini di conoscenze, capacità e competenze:
- conoscere le possibilità organiche e muscolari del proprio corpo, saper utilizzare adeguatamente le proprie capacità
per affrontare correttamente un’azione motoria finalizzata.
- acquisire una discreta tecnica nei fondamentali dei giochi sportivi; conoscere e saper applicare i regolamenti tecnici
anche in compiti di arbitraggio.
- saper utilizzare i vari attrezzi in modo sicuro e proficuo;
- conoscere la terminologia specifica.
Modalità di valutazione
Il giudizio finale è stato il frutto di una continua osservazione degli alunni nel loro comportamento e nel loro impegno.
La valutazione è stata effettuata accertando il grado di competenze, conoscenze e delle abilità motorie, utilizzando
una scala di valutazione come stabilito dal Consiglio di Classe.
Sono stati considerati i risultati ottenuti in relazione alla situazione di partenza; tali risultati sono influenzati
dall’impegno personale, dalla partecipazione, dalla continuità e dalla serietà dimostrati.
Sono state ritenute sufficienti , nell’attività pratica, quelle valutazioni in cui l’alunno ha dimostrato buone capacità ma
non lavora con continuità ed impegno, limitando la sua partecipazione alle sole verifiche ; oppure, pur non mostrando
attitudini e capacità specifiche verso questa disciplina, partecipa con interesse e costante impegno alle lezioni
proposte.
Sono state effettuate lezioni strutturate con esercitazioni individuali, a coppie e a gruppi, guidate dall’insegnante. Le
esercitazioni sono state proposte rispettando il principio di gradualità nella difficoltà e nell’intensità dei carichi di
lavoro, e tenendo conto anche degli interessi e delle aspettative degli studenti.
L’accertamento dell’acquisizione degli obiettivi è avvenuto attraverso n. 2 prove pratiche nel trimestre e 3 prove
pratiche nel pentamestre, utilizzando test e prove motorie.
Mezzi e strumenti
Attrezzi della palestra – spazi esterni adibiti alle attività sportive adiacenti la palestra.
Giudizio complessivo della classe
La classe in questo anno scolastico ha mostrato un atteggiamento positivo nei confronti della disciplina, partecipando
regolarmente alle attività proposte; gli alunni hanno tenuto un comportamento corretto, lavorando con costanza e
serietà. Gli argomenti preventivati sono stati svolti con regolarità e la preparazione raggiunta, nel complesso è buona.
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PROGRAMMA SVOLTO In questo anno scolastico sono state svolte le seguenti attività:
- Esercitazioni per il miglioramento della resistenza organica generale.
- Esercitazioni di potenziamento muscolare generale a carico naturale.
- Esercitazioni per il miglioramento della mobilità e scioltezza articolare eseguiti dalle varie stazioni; andature
preatletiche.
- Percorsi di agilità e circuiti allenanti.
- Allungamento muscolare e stretching.
- Abilità coordinative: es. tipici e di riporto alla funicella, combinazione.
- Esercizi tecnici e di riporto ai grandi attrezzi : quadro svedese (traslocazioni ascendenti e discendenti su una e due
file di quadrati; entrata e uscita in capovolta rovesciata), trave.
- Atletica leggera: scatti di velocità, corsa veloce.
- Nordic Walking.
- Conoscenza e pratica delle attività sportive:
- Pallavolo: esercitazioni di tecnica individuale (palleggio, bagher, battuta schiacciata, muro); esercitazioni
tattiche di ricezione, d’attacco e di difesa; conoscenza delle regole di gioco.
- Pallacanestro: : esercitazioni di tecnica individuale e collettiva di gioco, conoscenza delle principali regole.
- Calcio a cinque: esercitazioni di tecnica individuale e collettiva di gioco, conoscenza delle principali regole.
- Il badminton : il servizio e le regole principali.
- Tennis tavolo.
- Corso di rianimazione cardio-polmonare e nozioni di primo soccorso.
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LINGUA FRANCESE
Prof.ssa Manuela Sapignoli
PROFILO DELLA CLASSE Insegno Francese nella classe dall’inizio del triennio, l'inserimento nella nuova classe formatasi è stato semplice , gli
alunni sono sempre stati motivati e hanno seguito in modo molto diligente le lezioni e le indicazioni per lo studio. Un
gruppo numeroso di alunni aveva già studiato Francese alle scuole medie, il resto della classe era principiante. Fra
questi ultimi pochissimi alunni hanno avuto qualche difficoltà, ma sono stati sufficienti tempi più lunghi per
recuperare ed acquisire le competenze adeguate .
L'elemento che caratterizza la classe è sicuramente l'impegno nello studio e la motivazione ad ottenere buoni risultati.
All'inizio dell'anno scolastico 2015-2016 la classe ha partecipato ad un soggiorno studio a Nizza. L’esperienza è stata
molto positiva per consolidare a acquisire maggior sicurezza in ambito linguistico e per confrontarsi con la realtà
culturale e sociale francese.
Gli alunni più predisposti alla materia, nel corso del triennio hanno hanno ampliato sensibilmente le loro conoscenze e
raggiunto un buon livello nelle quattro abilità: comprensione/produzione scritte e orali.
Nel complesso la classe sa interagire all’orale ed esporre gli argomenti studiati utilizzando lessico, funzioni
comunicative e codici linguistici adeguati alle situazioni. Per la valutazione sono stati privilegiati i contenuti rispetto
alla correttezza grammaticale e ortografica.
Nell’ambito delle abilità di Comprensione scritta e orale e Produzione scritta e orale, particolare attenzione è stata data
alle seguenti competenze:
Comprendere le idee ed i particolari significativi di testi orali e scritti;
Sostenere una conversazione;
Interagire in maniera efficace in dialoghi, argomentando le proprie opinioni;
Produrre testi scritti adeguati al contesto e alla situazione di comunicazione su argomenti generali e di
carattere specifico all'indirizzo commerciale sugli argomenti trattati;
Favorire la produzione in modo personale, con sufficiente coerenza, coesione e lessico appropriato;
Prendere coscienza degli aspetti fondamentali della civiltà del paese straniero, comprenderli e confrontarli con
quelli relativi alla propria civiltà;
Utilizzare un dizionario bilingue e monolingue
OBIETTIVI DISCIPLINARI:
Comprensione orale
Comprendere conversazioni o messaggi autentici, comprendere una conversazione telefonica
Produzione orale
Interagire in conversazioni su temi o argomenti noti, esprimendo il proprio pensiero o opinioni, esporre argomenti e
relazionare argomenti di civiltà utilizzando un lessico adeguato e /o specifico.
Comprensione scritta
Comprensione di testi autentici, tratti da giornali o riviste, inerenti argomenti di attualità, fatti di cronaca, economia,
turismo e attualità sociale;
Produzione scritta
Redigere lettere commerciali guidate
Riassumere un testo;
Produrre testi espositivi, personali su argomenti noti
VERIFICHE E VALUTAZIONE Per la valutazione finale dei livelli di apprendimento, si è tenuto conto oltre che dei dati precisi derivati dagli
accertamenti e dalla misurazione delle prove di verifica, di fattori quali l'interesse, la partecipazione attiva e
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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costruttiva, l'impegno, lo sforzo fatto per migliorare il proprio livello di conoscenza della materia e la propria
formazione di base.,
Le verifiche proposte sono diverse e diversificate in relazione ai percorsi disciplinari attuati: testi, questionari a
risposta aperta, chiusa, multipla.
Nello specifico per le prove scritte si osservano i seguenti criteri:
pertinenza;
organicità, applicazione;
correttezza formale e di applicazione;
ricchezza di contenuti;
originalità, approfondimenti, rielaborazione.
Per le prove orali:
conoscenza dei contenuti;
correttezza espositiva;
pronuncia e intonazione
approfondimento, rielaborazione critica e personale;
collegamenti fra gli argomenti.
Il livello minimo riconosciuto è dato dal rispetto dei primi tre punti dello schema di valutazione sinteticamente sopra
esposto.
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PROGRAMMA
Libro di testo: PALMARES EN POCHE, édition compacte, ed. Lang
Funzioni comunicative dal libro di testo unità 12-13-14-15:
exprimer son état d’âme
prendre, donner, garder la parole
s’excuser, accepter ou refuser des excuses• demander des renseignements ou des services
exprimer un désir, un espoir, un souhait• dire comment on se sent,
donner des conseils
Strutture grammaticali :
la cause
c’est, ce sont Il/elle est, Ils/elles sont
les adverbes en -ment
les indéfinis chaque et chacun
le verbe suivre• le conditionnel et le futur dans le passé
quelques connecteurs logiques
Monsieur, Madame et Mademoiselle
les indéfinis rien, personne et aucun(e)
le verbe plaire• l’hypothèse
les indéfinis tout, toute, tous, toutes
les verbes en -uire
Lessico
les voyages,
au guichet de la gare
à la réception de l’hôtel
le corps humain
communication par téléphone
Letture su fotocopie fornite dall’insegnante per approfondimenti :
Civiltà e commercio
La communication commerciale
Les outils de la communication
Les contats écrits: la lettre, le’e-mail, le fax
Le marketing : théorie
Leclerc s'essaye à la vente de Hich tech
A nouvelle ère, nouveau marketing
Civiltà, geografia, storia
La France physique
L’organisation administrative de la France
Les Drom et les Com
l'OIF: l'Organisation mondiale de la francophonie
L'économie de la France :
Une crise économique mais des atouts
Les différents secteurs de l'économie française
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Les 35 heures
Expo: le message de la France, les quatre piliers
La question de l'écologie, l'environnement une urgence mondiale
Six tuyaux pour être informé. Envie de préserver notre planète Terre?
L’informatique dans le commerce et dans le quotidien
Letture sull’utilizzo di Internet in ambito personale e lavorativo, rischi e precauzioni, uso di smarthphone e
applicazioni e settore scuola
Le Facebook des ados et des jeunes se ses dangers
L'amité à l'épreuve de Facebook
Dans mon pays je ne suis pas allée à l'école
Les adolescents ont une activité physique insuffisante
Les fans de Facebook auraient de moins bonnes notes
Internat pension magique?
Étudier: comment réviser efficacement?
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LINGUA E CIVITA’ INGLESE
Prof.ssa LAZZARINI FRANCA
La classe ha mostrato notevole interesse e motivazione all’apprendimento della Lingua Inglese durante l’intero
triennio ed ha saputo cogliere stimoli e suggerimenti tesi a migliorare le competenze ed abilità linguistiche e ad
ampliare gli orizzonti culturali.
In virtù di ciò, alcuni alunni hanno frequentato corsi extra curricolari tenuti da esperti di madrelingua e conseguito le
certificazioni PET (B1) e FCE (B2). A ciò si aggiunge l’esperienza significativa del soggiorno studio in Inghilterra,
realizzato durante il terzo anno, che ha contribuito a rafforzare le competenze interculturali e linguistiche degli
studenti attraverso la sperimentazione della convivenza, in ambito scolastico e familiare, con persone di provenienza
culturale e sociale diversa.
Va sottolineato il senso di responsabilità con cui la classe ha sempre affrontato la vita scolastica, nonché il
coinvolgimento attivo nel dialogo educativo e l’impegno preciso e puntuale profuso nello studio. Questi element i
hanno contribuito a determinare condizioni favorevoli al processo di insegnamento ed una efficace progressione
nell’apprendimento degli studenti.
Alcuni alunni, che si sono distinti per vivacità intellettuale, autonomia di giudizio e capacità critiche, hanno raggiunto e
mantenuto negli anni eccellenti livelli di profitto. A questi si affiancano studenti che, sostenuti da forte interesse e
motivazione personale, hanno progressivamente rafforzato le competenze linguistiche e conseguito risultati
soddisfacenti, che si collocano fra il discreto e il buono.
Anche gli studenti linguisticamente più fragili hanno effettuato un percorso di crescita significativo, testimoniato
altresì dalla tenacia con cui hanno mirato al raggiungimento degli obiettivi.
L'insegnamento della lingua straniera ha mirato innanzitutto all’acquisizione di un atteggiamento interculturale, cioè
di una visione del mondo ampia e priva di pregiudizi.
Esso si è articolato, pertanto, in modo tale da favorire la coscienza di una realtà multiculturale e la percezione della
diversità come fonte di arricchimento personale, finalizzata all'instaurarsi di un atteggiamento di comprensione per
chi è linguisticamente e culturalmente diverso; ha mirato altresì alla formazione umana, sociale e culturale degli
alunni, attraverso l’acquisizione della consapevolezza delle radici della propria identità culturale e di quelle comuni
della cultura europea.
La programmazione delle attività didattiche del 5° anno di corso ha perseguito le seguenti finalità:
- L’acquisizione di una competenza comunicativa che consenta un’adeguata interazione in contesti
diversificati ed una scelta di comportamenti espressivi sostenuta da un più ricco patrimonio linguistico;
- La comprensione interculturale, non limitata alle sue manifestazioni quotidiane, ma estesa a manifestazioni
più complesse della civiltà straniera e agli aspetti più significativi della sua cultura;
- La consapevolezza della matrice comune che lingue e culture appartenenti allo stesso ceppo conservano
attraverso il tempo, pur nelle diversità della loro evoluzione;
- L’educazione linguistica che coinvolga anche la lingua italiana, sia in un rapporto comparativo sistematico,
sia nei processi di fondo che stanno alla base dell’uso e dello studio di ogni sistema linguistico;
- La consapevolezza dei propri processi di apprendimento che permetta la progressiva acquisizione di
autonomia nella scelta e nell’organizzazione delle proprie attività di studio.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
STANDARD MINIMI IN TERMINI DI CONOSCENZE E DI ABILITA’
Al termine del quinto anno di corso lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di:
Interagire in conversazioni brevi e chiare su argomenti familiari inerenti la sfera
sociale, d’attualità o di lavoro, utilizzando anche strategie compensative.
Comprendere idee principali e specifici dettagli di testi relativamente complessi, inerenti la sfera
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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personale, l’attualità o il settore d’indirizzo.
Produrre testi per esprimere in modo chiaro e semplice opinioni, intenzioni, ipotesi e descrivere
esperienze e processi.
Produrre brevi relazioni, sintesi e commenti coerenti e coesi, anche con l’ausilio di strumenti multimediali,
utilizzando il lessico appropriato.
Distinguere e utilizzare le principali tipologie testuali, in base alle costanti che le caratterizzano.
Utilizzare in autonomia i dizionari ai fini di una scelta lessicale adeguata al contesto.
Riconoscere la dimensione culturale e interculturale della lingua straniera in un confronto sistematico con la
lingua e la cultura italiana.
METODI DI INSEGNAMENTO
APPROCCI DIDATTICI, TIPOLOGIA DI ATTIVITA’, MODALITA’ DI LAVORO
L'insegnamento della lingua straniera nel biennio terminale di tale corso di studi si contraddistingue per il carattere di
trasversalità nel curricolo, partendo dal presupposto che i contenuti proposti, pur non perdendo di vista la loro
specificità, non debbano essere estranei alla esperienza culturale degli alunni, ma già assimilati in altri ambiti
disciplinari, anche ai fine di sviluppare capacità inferenziali, evitando un apprendimento stereotipato e non
interiorizzato dei linguaggi settoriali.
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si è fatto ricorso a modalità di lavoro che consentissero un'acquisizione
operativa della lingua, mediante lo svolgimento di attività su compiti specifici, in cui essa fosse percepita come
strumento e non come fine immediato dell'apprendimento. Si è privilegiato un approccio metodologico centrato
interamente
sullo studente, che è stato continuamente chiamato in causa. per eseguire compiti, analizzare e commentare testi di
vario tipo, esprimere le proprie opinioni e confrontarle con le opinioni altrui, in un costante scambio comunicativo.
Per ciò che riguarda lo studio della microlingua commerciale, si è cercato di stabilire raccordi con le altre discipline, in
modo che i contenuti proposti nella lingua straniera avessero carattere trasversale nel curricolo, anche al fine di
favorire 1'acquisizione delle stesse, senza indebiti sforzi di memorizzazione meccanica..
I linguaggi settoriali sono stati utilizzati in modo che lo studente li percepisse come strumento e non come fine
immediato dell'apprendimento. L'obiettivo è stato quindi non solo 1'acquisizione di conoscenze, ma anche lo sviluppo
di competenze e abilità. La conoscenza dei vari linguaggi è stata approfondita mediante la lettura e 1'analisi di testi
scritti, anche autentici, l'ascolto e la comprensione di testi orali e si è cercato di avviare la discussione dei problemi
affrontati anche attraverso il confronto con problematiche analoghe nel nostro paese.
Lo sviluppo delle abilità ricettive e produttive è stato perseguito presentando varietà di lingua e di registro, attraverso
testi, documenti informativi e articoli, in modo da fornire continui riferimenti alle analogie e differenze fra il contesto
culturale straniero e quello italiano.
Per il consolidamento delle abilità audio-orali lo studente è stato coinvolto in attività che hanno richiesto spesso un
impiego integrato delle abilità linguistiche di base, anche al fine di sviluppare abilità trasversali oltre che competenze.
Sono state attivate particolari strategie di lettura: globale, per la comprensione dell'argomento generale del testo,
esplorativa, per la ricerca di informazioni specifiche, analitica, per la comprensione più dettagliata de1 testo. Per la
tipologia dei testi analizzati si è fatto uso oltre che del libro di testo, di materiale autentico (articoli, documenti,
Internet) e di materiale integrativo.
La produzione scritta ha visto lo studente impegnato oltre che in attività guidate e strutturate, anche in attività
sempre più autonome e creative, finalizzate alla produzione di “essays”, “articles”, “business letters”.
E' stato inoltre privilegiato un approccio metodologico "learner-centred", finalizzato allo sviluppo dell'autonomia
dell'apprendimento.
La consapevolezza della specificità della cultura straniera è stata perseguita anche tramite la riflessione linguistica,
considerata parte integrante di un discorso più articolato sulla comunicazione e sulle differenze fra codice orale e
scritto.
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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Durante il percorso di studi anche il dizionario monolingue, oltre a quello bilingue, è divenuto strumento di lavoro,
per 1'arricchimento lessicale e il controllo della correttezza ortografica, morfologica e della pronuncia.
La verifica si è avvalsa di procedure sistematiche e continue e di momenti più formalizzati, con prove di tipo oggettivo
e soggettivo, di riconoscimento e di produzione, orali e scritte. Le prove oggettive sono state impiegate per la verifica
delle abilità ricettive, mentre ci si è avvalsi di prove soggettive per il controllo degli aspetti produttivi della
competenza comunicativa. A questo proposito, al fine di ridurre la soggettività della loro lettura, sono stati fissati ogni
volta parametri controllabili, suddivisi in livelli con descrittori delle possibili variabili.
L'analisi dell'errore ha rappresentato uno strumento diagnostico fondamentale, per impostare le attività di recupero e
per orientare il processo di insegnamento/apprendimento. Si è inoltre cercato di rendere l'allievo consapevole del
momento della valutazione, per condurlo gradualmente all'autovalutazione.
La valutazione di fine corso non può prescindere dal raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati; tuttavia assume
valore prioritario la scorrevolezza del discorso rispetto all'accuratezza formale dell'espressione linguistica.
Per la valutazione finale dei livelli di apprendimento, si è ovviamente tenuto conto oltre che dei dati precisi derivati
dagli accertamenti e dalla misurazione delle prove di verifica, di fattori quali l'interesse, la partecipazione attiva e
costruttiva, l'impegno, lo sforzo fatto per migliorare il proprio livello di conoscenza della materia e la propria
formazione di base, che inevitabilmente concorrono ad una valutazione globale dell'alunno e fra i quali ha avuto un
peso particolare il contributo offerto al dialogo educativo.
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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PROGRAMMA LINGUA E CIVILTÀ INGLESE
LIBRO DI TESTO:
Maria Teresa Ciaffaroni “MIND YOUR BUSINESS”, Zanichelli
Business Theory
Organisation
Business organisation; Business activity;
Goods, Needs / Products, Services;
Factors of Production; Sectors of Production
Types of business
Sole Trader; Partnerships; Limited Companies;
Private Limited Companies (LTD);
Public Limited Companies (PLC)
Cooperatives; Franchising
Business plan
(integrato con materiale tratto da: Bentini/Richardson/Vaugham:
“In Business”, Longman)
Marketing
The Concept and the Process; Situation Analysis:
Market research; Methods of Market Research;
Marketing Strategy; Targeted Marketing;
The marketing mix: The four Ps
Payment in foreign trade
Cash with Order; Cash on Delivery;
Open Account; Documentary Collection;
Bank Transfer; Draft; Letter of Credit
(integrato con materiale tratto da: Bentini/Richardson/Vaugham:
“In Business”, Longman)
Business Communication
Methods of Communication: Written / Oral Communication;
Business Transaction; Application for a Job;
Enquiries; Replies to Enquiries; Orders; Complaints
Cultural Background
Globalisation
What is Globalisation?
A Digital World; The World Wide Web; The Digital Divide;
Global Trade; The World Bank; The International Monetary Fund;
The World Trade Organization;
Global Companies; Multinationals Relocation:
Offshoring and Outsourcing
(From Bowen/Cumino:“Business Plan”,Petrini)
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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The United Kingdom: Politics and Government
The UK Political System; A Parliamentary Democracy;
The Monarchy; The British Constitution;
The House of Commons; The House of Lords;
Government; Ministers and MPs;
The Legislative Process; The Electoral System
(integrato con materiale tratto da: Bowen/Cumino:
“Step into Business”, Petrini; Allen/Smith: “Life and Culture in the English Speaking World”,
La Spiga Languages)
“Election 2015 results” (from The Guardian)
The European Union
EU Key Facts; Basic Information; EU Symbols;
Europe at a glance: Trade, Employment, Research,
Infrastructure, Energy and Environment;
EU Treaties and their purpose;
EU Institutions: European Parliament, Council of the EU,
Commission; European Council, Court of Auditors,
Court of Justice;
“What does the European Union do?” (adapted from www.politicsworld.co.uk)
“The real danger of Brexit” (from The Economist,27th
February 2016)
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LINGUA SPAGNOLA
INSEGNANTE: MARIA OLGA RODRIGUEZ FERNANDEZ
PROFILO DELLA CLASSE La classe VF RIM è composta attualmente da 25 alunni, tutti studiano la lingua spagnola come seconda lingua
straniera.
Ho svolto il mio lavoro di insegnante con questa classe durante il triennio, in questo tempo, si è instaurato un clima di
lavoro sereno e volenteroso, gli alunni partecipano alle lezioni e svolgono tutte le attività scolastiche e domestiche con
diligenza. Sin dal primo momento della classe terza, gli allievi hanno dimostrato grande interesse verso la lingua
spagnola, specialmente verso argomenti di cultura e civiltà.
Educati e corretti, sono dotati di strumenti di base nel complesso idonei, a parte alcune fragilità; hanno seguito un iter
formativo nel complesso positivo e favorevole a ognuno, che ha permesso loro l’acquisizione di contenuti disciplinari e
culturali ampi e articolati.
Per quanto riguarda i risultati, la maggior parte degli allievi ha raggiunto buoni i livelli di conoscenza, specialmente
nella produzione orale, alcuni alunni mostrano dei risultati veramente notevoli.
Durante il terzo anno, alcuni alunni della classe hanno frequentato il corso di preparazione alla certificazione in lingua
spagnola DELE (livello B1) sostenendo poi l'esame finale.
Durante il quarto anno, la classe ha partecipato al soggiorno linguistico a Salamanca (Spagna).
Gli alunni hanno vissuto una settimana alloggiati in famiglie e hanno frequentato un corso di lingua spagnola.
Questa esperienza ha contribuito senza dubbi a rinforzare la loro motivazione allo studio della lingua, creando
un'occasione unica di contatto con la realtà della cultura e la società spagnola.
Infine, durante quest'anno scolastico, tre allieve hanno partecipato al premio per la traduzione indetto dalla
Fondazione Universitaria “San Pellegrino”, svolgendo la prova di lingua spagnola.
OBIETTIVI DIDATTICI
L'obiettivo primario è stato quello di rafforzare e sviluppare negli studenti un livello di apprendimento corrispondente
al livello B2 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue, potenziando le quattro abilità linguistiche
(comprensione e produzione orale, comprensione e produzione scritta).
Gli obiettivi di apprendimento in termine di conoscenze e competenze sono i seguenti:
Comunicare oralmente, interagendo in modo adeguato in varie situazioni reali, dando maggiore spazio alle
funzione comunicative e al lessico particolarmente legato al settore economico e aziendale
Utilizzare strategie nell'interazione e nell'esposizione orale
Produrre testi comunicativi relativamente complessi
Redigere email, lettere commerciali, documenti del settore economico
Utilizzare lessico e fraseologia di settori codificati da organismi internazionali
Leggere, comprendere e riutilizzare testi informativi e pubblicitari come dépliant, lettere, messaggi
pubblicitari, articoli di giornale
Stabilire collegamenti tra le tradizioni e le situazioni economiche e commerciali del proprio paese con i paesi
di lingua spagnola.
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GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI
Gli obiettivi programmati all'inizio dell'anno sono stati raggiunti da tutti gli alunni, in maniera più che soddisfacente
per la maggior parte degli allievi.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Sono state svolte diverse prove scritte, sia con argomenti meramente grammaticali che con argomenti del mondo
dell'economia e la cultura ispanica.
Oggetto di valutazione sono state le due simulazioni della III prova dell'Esame di Stato che gli alunni hanno svolto
durante il pentamestre.
Per quanto riguarda la parte orale, molto sollecitata dal docente, è stata valutata l’interazione in attività
comunicative, la capacità di parlare di argomenti di cultura ed economia.
Di grande importanza nella valutazione, sia orale che scritta, è stata la correttezza formale nei diversi ambiti linguistici:
sintassi, lessico, morfologia, ortografia.
METODOLOGIE E STRUMENTI
La metodologia prevalente è stata la lezione frontale, ma sempre cercando di coinvolgere e sviluppare l'efficacia
comunicativa, stimolando la partecipazione degli allievi con delle domande sugli argomenti trattati o semplicemente
chiedendo la loro opinione sui diversi temi affrontati.
La classe si è dimostrata capace di interagire in lingua spagnola, in maniera abbastanza autonoma.
Il lessico specifico è stato acquisito dai ragazzi anche effettuando dei collegamenti con le altre discipline (ad. esempio
Economia e Diritto), cercando, dove possibile, l'interdisciplinarità.
Gli argomenti svolti sono stati oggetto di verifiche, scritte e orali, e inseriti durante il pentamestre nelle due
simulazioni della III prova svolte.
STRUMENTI DI LAVORO
Il libro di testo in adozione è il manuale di spagnolo commerciale“¡Trato hecho!” (Edit.Zanichelli),. L’insegnante ha
integrato il testo con materiale cartaceo, audio e audiovisivo alla classe, oltre a proporre esercitazioni guidate.
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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PROGRAMMA SVOLTO
Nel trimestre, sono stati privilegiati i contenuti di natura grammaticale, mentre nel pentamestre si è preferito dare
ampio spazio ai contenuti economici e culturali.
Grammatica
Gli accenti
Coppie di verbi: llevar-traer, pedir-preguntar, coger-tomar, etc
Forme perifrastiche
Discorso diretto/indiretto
Le preposizioni “por”, “para”
Ripasso di elementi grammaticali
Economia e cultura
Le riunioni
Marketing
I prodotti
I prezzi
Pubblicità
Gestione dei prodotti
Le promozioni
I dépliant
Il commercio e la distribuzione dei prodotti
Relazioni commerciali
La franchigia
Il commercio equo solidale
Le forme di pagamento
Rischi nelle relazioni commerciali
Le clausole di pagamento nelle transazioni commerciali
Materiale da imballaggio
Import, export: bolla di consegna e fattura
I trasporti
Gli Incoterms
I documenti di vendita e trasporto
La Camera di Commercio
Le dogane
La OMC
La Guerra Civile spagnola
La dittatura di Franco
La transizione
La situazione dell'economia spagnola
ITSE Rino Molari Documento del 15 maggio Classe VF RIM a.s. 2015/2016
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FIRME DEL CONSIGLIO DI CLASSE
IL PRESENTE DOCUMENTO È STATO REDATTO E APPROVATO ALL’UNANIMITÀ DAI DOCENTI COMPONENTI IL
CONSIGLIO DELLA CLASSE 5F, CORSO RIM NELL’ANNO SCOLASTICO 2015/2016
Docenti Materia Firma
Fabbri Paola Scienze Motorie e
Sportive
Fucili Gherardo Economia Aziendale
e Geopolitica
Lazzarini Franca I Lingua Inglese
Mussoni Manuel Religione Cattolica
Orefice Pasquale Diritto e Relazioni
Internazionali
Procucci Alessandra Lingua e Letteratura
Italiana e Storia
Rodriguez Fernandez Maria Olga II Lingua Spagnolo
Sapignoli Manuela III Lingua Francese
Spada Laura Matematica Applicata
Santarcangelo di Romagna, 15 maggio 2016
Approvato dai rappresentanti di classe
Cifuentes Villarroel Andrea _________________________
Taccioli Cristian _________________________
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Maria Rosa Pasini