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1 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE NULLO BALDINI Via Marconi, 2 – 48124 RAVENNA – Tel. 0544/404002 – Fax 0544/406056 Codice Fiscale: 80011270396 – Codice Fatturazione Elettronica: UFA662 E-mail: [email protected] , [email protected] PEC: [email protected] WEB: http://www.itisravenna.gov.it DOCUMENTO DEL CONSIGLIO della classe 5^BEL CORSO DI ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Articolazione Elettrotecnica Anno scolastico 2014 – 2015 15 Maggio 2015

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE NULLO BALDINI

Via Marconi, 2 – 48124 RAVENNA – Tel. 0544/404002 – Fax 0544/406056 Codice Fiscale: 80011270396 – Codice Fatturazione Elettronica: UFA662

E-mail: [email protected], [email protected] PEC: [email protected] WEB: http://www.itisravenna.gov.it

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO della classe

5^BEL

CORSO DI ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

Articolazione Elettrotecnica

Anno scolastico 2014 – 2015

15 Maggio 2015

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INDICE

1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE PAG. 4

2. ELENCO CANDIDATI PAG. 5

3. PROFILO PROFESSIONALE IN ESITO PAG. 6

4. PROFILO GENERALE DELLA CLASSE PAG. 7

5. PROGRAMMAZIONE DI CLASSE PAG. 8

6. CRITERI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI PAG. 9

7. ATTIVITÀ CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI PAG. 12

8. SIMULAZIONI TERZE PROVE PAG.13

9. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA PAG. 14

10. GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA PAG. 17

11. GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA PAG. 18

12. SCHEDE RELATIVE AD OGNI SINGOLA DISCIPLINA

ITALIANO PAG. 19

STORIA PAG. 25

INGLESE PAG. 27

TEP PAG. 30

SISTEMI PAG. 32

MATEMATICA PAG. 35

ELETTROTECNICA PAG. 38

EDUCAZIONE FISICA PAG. 40

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA PAG. 42

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ALLEGATI (solo formato cartaceo)

Scheda individuale alunno DSA

Simulazione Prima prova scritta

Simulazione Seconda prova scritta

3 Simulazioni Terza prova scritta

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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

COGNOME NOME DISCIPLINA N° ore

settimanali

MIRRI ANDREA TEP 6

MIRRI ANDREA SISTEMI 6

MAGRINI AMBRA ITALIANO 4

MAGRINI AMBRA STORIA 2

ALESSANDRINI MONICA MATEMATICA 3

SANGIORGI MATTIA ELETTROTECNICA 5

BARIONI ELEONORA INGLESE 3

DI LISA ALFREDO ED. FISICA 2

FALOTICO MARIA TERESA RELIGIONE 1

RAVAIOLI CLAUDIO LAB. TEP 3

ARGENTO GIUSEPPE LAB. SISTEMI 3

SINTONI STEFANO LAB. ELETTROTECNICA 2

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PROFILO PROFESSIONALE IN ESITO

Il Diplomato in “Elettronica ed Elettrotecnica”: - ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici,

elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici,

dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione; - nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi

elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione. È in grado di: - operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi; - sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati

elettronici; - utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; - integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire

nell’automazione industriale e nel - controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e

all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione; - intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro

controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza; - nell’ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella

tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell’organizzazione dell’azienda

– applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i procedimenti

dell’elettrotecnica e dell’elettronica. – utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare

verifiche, controlli e collaudi. – analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature

elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento. – gestire progetti. – gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. – utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione. – analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici.

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PROFILO GENERALE DELLA CLASSE

La classe 5^BEL si presenta oggi composta da 27 studenti, 24 dei quali provengono dal gruppo classe della

terza elettrotecnica. Nell'anno scolastico 2012-13, la classe era composta di 30 alunni, di cui uno è stato bocciato. Nell'anno 2013-14 quattro alunni sono stati bocciati. In quest'ultimo anno sono stati inseriti tre alunni non ammessi all'esame al termine del precedente anno scolastico. E’ presente fino dalla classe terza un alunno diversamente abile, seguito dall’insegnante di sostegno.

Numerosi sono stati anche gli avvicendamenti degli insegnanti, in sintesi solo i docenti di italiano e storia, di tecnologia e progettazione, di matematica, di religione e due tecnico pratici hanno accompagnato la classe dalla terza alla quinta. Tale avvicendamento ha inciso non sempre positivamente sull'apprendimento di tipo metodologico-didattico.

Fin dalla terza, la classe si è mostrata nel suo insieme affiatata ed ha ben accolto gli ingressi degli alunni respinti che si sono per questo facilmente inseriti. Corretti quindi i rapporti instaurati fra gli alunni e con gli insegnanti, anche se problemi familiari e qualche fragilità individuale, hanno portato alcuni ad isolarsi o a manifestare una certa indolenza. Per questo gli insegnanti hanno più volte messo in atto strategie volte a spronare, a infondere fiducia e chiedere il rispetto degli obiettivi psico-comportamentali stabiliti.

L’impegno nelle singole discipline è stato per una parte di studenti saltuario e superficiale e nel corso di quest'ultimo anno scolastico, gli insegnanti hanno spesso sollecitato gli allievi ad una partecipazione più attiva soprattutto nella disciplina di indirizzo di Elettrotecnica. In tutte le discipline è stato necessario ribadire e riproporre alcune unità didattiche, privilegiando determinati argomenti, per permettere a tutti l'acquisizione delle competenze minime stabilite.

Alcuni studenti più caparbi ed assidui nello studio e nella partecipazione, hanno proseguito il loro percorso, impegnandosi nelle diverse discipline, conseguendo risultati discreti e buoni. La frequenza alle lezioni è stata solo per alcuni assidua, mentre per altri è stata irregolare.

Oggi la classe presenta un livello mediamente più che sufficiente: _ un esiguo numero di studenti ha raggiunto una preparazione ampia e approfondita, l'impegno regolare ha

permesso loro di conseguire sicure competenze nelle diverse discipline; _ un altro esiguo gruppo ha raggiunto competenze più che sufficienti nella maggior parte delle discipline e

discrete in altre, grazie anche ad un crescente impegno in questo anno scolastico _ un terzo gruppo dimostra una preparazione modesta, in particolare nelle discipline di indirizzo per

impegno e partecipazione altalenanti.

Nelle discipline umanistiche il livello generale raggiunto, sia dal punto di vista linguistico-espressivo, sia da quello contenutistico ed elaborativo, è da considerarsi complessivamente più che sufficiente; meno sicuri sono invece i risultati raggiunti nelle discipline scientifiche.

Nelle materie d’indirizzo la situazione è più complessa, solo una parte ha raggiunto in tutte un soddisfacente

livello di competenze e abilità ed è pertanto in grado di affrontare con sicura autonomia il mondo del lavoro.

Le esperienze integrative compiute sono state tutte valutate positivamente e hanno dato ai ragazzi, che

hanno attivamente partecipato, conoscenze e competenze importanti e spendibili sia nel mondo del lavoro,

sia per poter proseguire adeguatamente gli studi universitari.

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PROGRAMMAZIONE DI CLASSE

Come risulta evidente dall’elenco delle discipline e dal relative quadro orario, le materie tecniche sono state oggetto di revisione da parte del Collegio Docenti, come consentito dalle normative dell’autonomia scolastica, spostando alcuni contenuti (come ad esempio diversi elementi di elettronica) dalla disciplina “Elettrotecnica ed Elettronica” verso “Sistemi automatici” e “Tecnologie e Progettazione di Sistemi elettrici ed elettronici”; queste ultime hanno cambiato dunque denominazione, pur mantenendo l’ossatura principale degli argomenti. Tale scelta è stata dettata da un desiderio di miglioramento della didattica, dell’uso dei laboratori della scuola, da necessità di costruire più semplicemente l’organico.

Per quanto riguarda la programmazione in senso stretto, il Consiglio di Classe della 5^AEL ha

recepito, approvato quanto stabilito durante la riunione del Corso di Elettrotecnica per quanto concerne sia le modalità di raccordo delle singole discipline, con relativa scansione temporale degli argomenti, sia gli obiettivi, sia i criteri di valutazione per le varie prove (scritte, orali, pratiche).

Sono pertanto stati stabiliti i seguenti obiettivi minimi: Comportamento: - sa partecipare al dialogo educativo; - accetta la pluralità delle idee e delle persone; - sa rapportarsi con gli altri; - ha acquisito un valido metodo di studio; - sa ragionare in maniera autonoma e razionale; - organizzare il proprio lavoro in modo ordinato e rigoroso; - sa adeguarsi ai cambiamenti; - è capace di autovalutazione. Curricolari: - stabiliti dalle singole discipline, per la cui definizione si rimanda alle loro schede. Cognitivi: - sa comprendere diversi tipi di testo; - sa esporre in modo corretto; - utilizza la terminologia appropriata; - conosce gli aspetti fondamentali delle discipline; - sa interpretare testi, relazioni, schemi e disegni; - analizza dati di varia natura; - analizza sistemi elementari; - utilizza gli strumenti in modo appropriato; - sa progettare e realizzare sistemi elementari; - è capace di seguire tutte le fasi di un progetto; - gestisce autonomamente il proprio lavoro; - risolve esercizi interdisciplinari semplici in modo autonomo.

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CRITERI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Allo scopo di costruire una pratica valutativa delle competenze, occorre valutare la qualità delle

conoscenze e delle abilità, componenti essenziali delle competenze. La misurazione del livello di acquisizione di abilità e conoscenze fissate per ogni singola fase di lavoro avverrà attraverso frequenti prove orali, verifiche scritte e test. Viene stabilita la corrispondenza fra la valutazione e la classificazione in decimi, di seguito descritta.

1 -2 Rifiuto sistematico di ogni collaborazione, in presenza di potenziali capacità

3 Il lavoro è stato svolto solo in parte evidenziando lacune gravissime ed errori in concetti fondamentali. Conoscenza tanto lacunosa da non permettere la comprensione delle richieste

4 Il lavoro è stato svolto solo in piccola parte, oppure è affetto da gravi errori o con grosse irregolarità formali nei confronti della normativa. Gravi lacune nelle conoscenze e abilità di base da non permettere di rispondere a domande standard o svolgere esercizi già proposti.

5 Il lavoro è svolto in modo incompleto e/o caratterizzato da errori lievi. Sono parzialmente presenti le capacità di comprendere la richiesta, di esporre e collegare ,ma la conoscenza dei contenuti è incompleta (oppure la conoscenza è generalizzata ma a livello mnemonico, senza capacità di compiere operazioni logiche anche semplici ). Difficoltà di svolgere esercizi già noti.

6 Il lavoro evidenzia una conoscenza adeguata rispetto a quanto richiesto ma non approfondita in relazione alla preparazione ricevuta. Capacità di interpretare la richiesta; conoscenza dei contenuti fondamentali, anche se con qualche incertezza; capacità di esporre con linguaggio appropriato anche se con qualche imprecisione ed errore; capacità di compiere operazioni logiche semplici (analisi, classificazioni, causa-effetto, confronto) anche se in modo parziale e guidato dalle sollecitazioni dell'insegnante. Capacità di risolvere esercizi già noti

7 Il lavoro risponde in modo completo ed ordinato alle richieste anche senza particolare originalità. Stesse capacità del punto precedente, ma senza lacune evidenti e con maggiore sicurezza ed autonomia nelle operazioni logiche e nell'espressione linguistica. Capacità di risolvere problemi noti e di affrontarne dei nuovi.

8 Il lavoro è trattato in modo approfondito con elementi di originalità. Lo svolgimento è curato ed ordinato. Conoscenza completa dei contenuti; capacità di compiere operazioni logiche complesse (sintesi, giudizio critico, applicazione delle conoscenze a situazioni nuove); proprietà nell'espressione linguistica. Capacità di valutazione e capacità di porsi e di risolvere anche problemi nuovi.

9 Lavoro svolto con capacità di approfondimento, di rielaborazione dei dati, di approccio originale alle strategie di soluzione. Esposizione ordinata e caratterizzata da padronanza linguistica. Piena conoscenza dei contenuti, con integrazioni personali originali; capacità logica spontaneamente espressa ed applicata. Capacità di rilevare e di affrontare situazioni problematiche inedite.

10 Applicazione al lavoro di capacità di approfondimento, di rielaborazione dei dati e delle strategie operative, di approccio originale e creativo nelle problematizzazioni e nella ricerca di soluzioni. Comunicazione caratterizzata da chiarezza, precisione, padronanza lessicale, concettualizzazioni, scelte testuali consapevoli. Piena conoscenza dei contenuti, con integrazioni e approfondimenti personali. Nell'analisi e soluzione dei problemi, utilizzo di conoscenze e capacità logiche applicate in modalità interdisciplinare e con approccio creativo.

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Di seguito si propongono le griglie per la valutazione delle prove scritte, orali, pratiche.

Prove scritte

1 - 2 Il compito non è stato svolto - NULLO

3 Il lavoro è stato svolto solo in parte evidenziando lacune gravissime ed errori in concetti fondamentali - GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

4 Il lavoro è stato svolto solo in piccola parte oppure affetto da gravi errori o con grosse irregolarità formali nei confronti della normativa - GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

5 Il lavoro è svolto in modo incompleto e/o caratterizzato da errori di non grossa entità - INSUFFICIENTE

6 Il lavoro evidenzia una conoscenza adeguata rispetto a quanto richiesto ma non approfondita in relazione alla preparazione ricevuta - SUFFICIENTE

7 Il lavoro risponde in modo completo ed ordinato alle richieste anche senza particolare originalità - DISCRETO

8 Il lavoro è trattato in modo approfondito con elementi di originalità. Lo svolgimento è curato ed ordinato - BUONO

9 - 10 Stesse capacità del punto precedente ma con accentuata originalità e capacità creativa – OTTIMO

Prove orali

1 - 2 L'allievo non evidenzia alcuna conoscenza neanche su argomenti fondamentali dell' anno precedente o rifiuta l’interrogazione. - NULLO

3 Nessuna partecipazione al dialogo educativo e nessuna conoscenza consolidata. - GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

4 Conoscenza tanto lacunosa da non permettere la comprensione delle richieste o incapacità di svolgere esercizi già svolti in classe. - GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

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Sono parzialmente presenti le capacità di comprendere la richiesta, di esporre e collegare, ma la conoscenza dei contenuti è incompleta (oppure la conoscenza è generalizzata ma a livello mnemonico, senza capacità di compiere operazioni logiche anche semplici). Difficoltà di svolgere esercizi già noti - INSUFFICIENTE

6 Capacità di interpretare la richiesta; conoscenza dei contenuti fondamentali, anche se con qualche incertezza; capacità di esporre con linguaggio appropriato anche se con qualche imprecisione ed errore; capacità di compiere operazioni logiche semplici (analisi, classificazioni, causa-effetto, confronto) anche se in modo parziale e guidato dalle sollecitazioni dell'insegnante. Capacità di risolvere esercizi già noti - SUFFICIENTE

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7 Stesse capacità del punto precedente, ma senza lacune evidenti e con maggiore sicurezza ed autonomia nelle operazioni logiche e nell'espressione linguistica. Capacità di risolvere problemi noti e di affrontarne dei nuovi. - DISCRETO

8 Conoscenza completa dei contenuti; capacità di compiere operazioni logiche complesse (sintesi, giudizio critico, applicazione delle conoscenze a situazioni nuove); proprietà nell'espressione linguistica. Capacità di valutazione e capacità di porsi e di risolvere anche problemi nuovi. - BUONO

9 - 10 Stesse capacità del punto precedente, con maggiore creatività nelle operazioni logiche (collegare tra loro diverse discipline, trovare soluzioni personali ed originali) e maggiore sicurezza e ricchezza nell'esposizione. - OTTIMO

Con riferimento agli obiettivi del corso che richiedono capacità progettuali ed esecutive fortemente integrate e non una differenziazione netta fra le prove orali, scritte e pratiche, gli insegnanti ritengono opportuno assegnare il voto pratico non facendo riferimento solo alle capacità di una esecuzione puramente manuale, ma anche alla partecipazione a lavori di gruppo e all'attitudine a sapersi organizzare autonomamente.

Il voto complessivo dei lavori di gruppo tiene conto non solo di prove oggettive, che per ovvi motivi di tempo non potranno essere così frequenti e numerose come auspicato, ma sarà espressione anche dei risultati evidenziati nei vari momenti delle attività sopra ricordate e nelle attività collegate alla prova, interverrà nella votazione globale con un peso approssimato del 10%; nelle verifiche singole successive alle prove di gruppo ogni studente potrà essere valutato anche per queste.

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ATTIVITÀ CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI

Come prescritto per le classi terminali del Nuovo Ordinamento, è stato attivato un percorso C.L.I.L., sostenuto e condotto dai docenti Lingua Inglese e di Tecnologie con elementi di elettronica (quest’ultimo in possesso della Certificazione del livello B2, conseguita attraverso il corso attivata dall’USP di Ravenna) gli argomenti relativi a tale progetto sono indicati all’interno delle programmazioni

Attività extracurricolari - la visita all'Isola degli Spinaroni, luogo della Resistenza ravennate, nel giorno 25 maggio.

Qui gli studenti hanno preso parte a due lezioni tenute da volontari ANPI, una di tipo storico e l'altra naturalistico-ambientale sulla Pialassa della Baiona.

- Sia lo scorso anno scolastico, sia durante quello in corso, la classe ha seguito il Progetto “Incontro con l'autore” e dopo aver letto i romanzi di Benedetta Tobagi, ha incontrato i l’autrice per discutere sulle strategie e le tecniche di elaborazione di un romanzo nella giornata del 30 aprile

- La classe nella giornata dell’1 dicembre 2014 ha partecipato alla proiezione del film “Torneranno i prati” presso il cinema Mariani

- La classe ha partecipato nel giorno 3 febbraio 2015 agli incontri per i servizi digitali della rete bibliotecaria di Romagna e San Marino presso l’aula magna dell’Istituto

- La classe ha partecipato poi dal 13 al 15 aprile ad un viaggio di istruzione presso Roma, finalizzato alla conoscenza dei principali monumenti della città. Gli obiettivi formativi di tale viaggio sono stati quello di educare all’arte di viaggiare per arricchirsi non solo in termini di conoscenze, facendo propri principi di turismo responsabile ed accrescendo la curiosità verso particolari aspetti della cultura italiana, affinando l’apprezzamento per un contesto culturale diverso da quello di residenza

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SIMULAZIONI TERZE PROVE

Criteri seguiti per la progettazione della Terza Prova La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno di corso. Tuttavia il

Consiglio di classe, tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi definiti dalla programmazione didattica, della composizione della commissione e della disciplina oggetto della seconda prova scritta, ha deciso di far ruotare le prove su tutte le materie ad eccezione di italiano, storia ed educazione fisica.

È stata scelta la tipologia B a 12 quesiti a risposta singola per un numero di quattro discipline coinvolte.

Tempi di effettuazione: Dicembre - maggio, con tempi di 45’ per materia (totale di tre ore). Calendario delle simulazioni della Terza Prova

Data e ora Tipologia Materie

Giovedì, 15 gennaio 2015 180 minuti (8.00- 11.00)

(proff. Mirri, Ravaioli, Alessandrini)

Quesiti a risposta singola

(Tipologia B)

-ELETTROTECNICA -INGLESE -MATEMATICA -TEP

Mercoledì, 11 marzo 2015

180 minuti (8.00- 11.00) (proff. Mirri, Ravaioli, Barioni)

Quesiti a risposta singola

(Tipologia B)

-ELETTROTECNICA -INGLESE -MATEMATICA -SISTEMI AUTOMATICI CON

ELEMENTI DI ELETTRONICA

Martedì, 12 maggio 2015

180 minuti (8.00- 11.00) (proff. Mirri, Ravaioli,

Alessandrini)

Quesiti a risposta singola

(Tipologia B)

-ELETTROTECNICA -INGLESE -MATEMATICA -SISTEMI AUTOMATICI CON

ELEMENTI DI ELETTRONICA

I testi delle simulazioni sono inseriti tra gli allegati del documento.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA

TIPOLOGIA A- ANALISI DEL TESTO

COMPRENSIONE

Max: Punti 3.5

Comprensione esauriente e completa del significato e degli elementi del testo

3.5

Comprensione corretta del tema, del significato complessivo e degli elementi del testo

2.5

Comprensione sommaria degli elementi del testo, con qualche imprecisione

2

Comprensione solo di alcuni elementi del testo 1

ANALISI

Max: 4.5

Analisi completae puntuale con l’individuazione di tutti gli elementi formali e stilistici richiesti.

4,5

Analisi del testo corretta con l’individuazione dei principali elementi formali e stilistici richiesti

3

Analisi del testo con l’individuazione di alcuni elementi formali e stilistici richiesti

2

Analisi del testo con errori e imprecisioni. 0.5

APPROFONDIMENTI

Max: Punti 3,5

Comprensione corretta della consegna con compiutezza e ricchezza di contenuti

3,5

Comprensione corretta della consegna con esposizione esaurientee pertinente dell’insieme dei contenuti.

2,5

Esposizione con contenuti sufficienti 2

Contenuti essenziali, ma incompleti o non sempre pertinenti 1.5

Esposizione con contenuti limitati e non pertinenti 1

CORRETTEZZA FORMALE E PROPRIETÀ LESSICALE

Max: Punti 3,5

Forma espressiva controllata fluida ed elaborata; adeguata proprietà lessicale.

3.5

Forma espressiva corretta, scorrevole, lessico appropriato 3

Forma espressiva corretta, anche se non sempre scorrevole, con qualche errore, o di carattere lessicale o morfosintattico o ortografico.

2,5

Forma espressiva con diversi errori morfosintattici, ortografici, lessicali, lessico impreciso

1.5

Forma espressiva scorretta; ripetuti errori morfosintattici e ortografici, lessico limitato

0.5

Punteggio totale

Voto ( per arrotondamento)

___/ 15

Nota: le righe evidenziate indicano il punteggio considerato sufficiente relativamente al criterio

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TIPOLOGIA B- SAGGIO BREVE , ARTICOLO DI GIORNALE

RISPETTO DELLA CONSEGNA

Max: Punti 2

La consegna è rispettata in modo completo e puntuale (titolo pertinente e destinazione e registro adeguati)

2

La consegna è rispettata in modo corretto. 1.5

La consegna è rispettata con qualche approssimazione. 1

La consegna è rispettata in modo parziale. 0.5

UTILIZZO DELLE INFORMAZIONI

Max: 2

Le informazioni sono utilizzate in modo corretto e completo 2

Le informazioni sono comprese e utilizzate in modo corretto. 1.5

Le informazioni sono interpretate correttamente, ma non sempre ben contestualizzate

1

Le informazioni non sono sempre utilizzate in modo corretto. Le informazioni sono poco utilizzate

0.5

COSTRUZIONE DELLA SINTESI

Max: Punti 4

Il testo presenta una sintesi coerente, completa e arricchite da significativi apporti personali .

4

Il testo presenta una sintesi coerente e organica 3

Il testo presenta una sintesi coerente, ma poco rielaborata 2,5

Il testo presenta una sintesi non sempre coerente. 1.5

Il testo è poco elaborato / non è coerente 0.5

COERENZA ARGOMENTATIVA

Max: Punti 3

Il discorso sviluppa tutti gli argomenti in modo organico ed approfondito. 3

Il discorso è articolato in modo chiaro e coerente. 2.5

Il discorso è composto in modo semplice, ma lineare e corretto 2

Il discorso è articolato in parti non sempre ben collegate fra loro. 1

Il discorso risulta confuso e contraddittorio. 0.5

FORMA ESPRESSIVA E

COERENZA STILISTICA

Max: Punti 3

Forma espressiva corretta, controllata ed elaborata; lessico appropriato alla destinazione prescelta.

4

Forma espressiva corretta, scorrevole, lessico appropriato 3

Forma espressiva corretta, anche se non sempre scorrevole, con qualche errore, o di carattere lessicale o morfosintattico o ortografico.

2.5

Forma espressiva con diversi errori morfosintattici, ortografici, lessicali 1.5

Forma espressiva scorretta; lessico limitato. 1

Punteggio totale

Voto ( per arrotondamento)

___/ 15

Nota: le righe evidenziate indicano il punteggio considerato sufficiente relativamente al criterio.

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TIPOLOGIA C – D : TEMA di STORIA o di ATTUALITÀ

PERTINENZA ALLA

TRACCIA E CONOSCENZA DEI CONTENUTI

Max: Punti 4

Elaborato esauriente con conoscenze ampie ed approfondite 4

Elaborato pertinente alla traccia con buone conoscenze 3.5

Elaborato non del tutto esauriente rispetto alla traccia, ma con conoscenze discrete

3

Elaborato appena pertinente rispetto alla traccia con conoscenze sufficienti

2

Elaborato non pertinente rispetto alla traccia con conoscenze elementari o scarse.

1

CAPACITÀ DI ANALISI E DI APPROFONDIMENTO

E SPUNTI ORIGINALI

Max: 3.5

Analisi approfondita, con spunti originali 3.5

Analisi coerente degli aspetti significativi del problema 2.5

Analisi semplice, corretta degli aspetti del problema 2

Individuazione di alcuni concetti chiave 1

Individuazione errata o assente dei concetti 0.5

ARTICOLAZIONE E COERENZA DELL’ARGOMENTAZIONE (O ESPOSIZIONE)

Max: Punti 3.5

Il discorso sviluppa tutti gli argomenti in modo organico ed approfondito. 3.5

Il discorso è articolato in modo chiaro e coerente. 2.5

Il discorso è composto in modo semplice, ma lineare. 2

Il discorso è articolato in parti non sempre ben collegate fra loro, non sempre coerente

1

Elaborato disorganico o confuso 0.5

CORRETTEZZA FORMALE

E

PROPRIETÀ LESSICALE

Max: Punti 3.5

Forma espressiva controllata fluida ed elaborata; adeguata proprietà lessicale.

4

Forma espressiva corretta, scorrevole, lessico appropriato 3

Forma espressiva corretta, anche se non sempre scorrevole, con qualche errore, o di carattere lessicale o morfosintattico o ortografico.

2.5

Forma espressiva con diversi errori morfosintattici, ortografici, lessicali, lessico impreciso

1.5

Forma espressiva scorretta; ripetuti errori morfosintattici e ortografici, lessico limitato

1

Punteggio totale

Voto ( per arrotondamento)

___/ 15

Nota: le righe evidenziate indicano il punteggio considerato sufficiente relativamente al criterio.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA

Pertinenza Valutazione

Punti attribuiti

Traccia trattata in modo esauriente Traccia trattata in modo completo Traccia trattata nelle linee generali Traccia trattata parzialmente Traccia non svolta

4 3 2 1 0

Conoscenza degli argomenti Valutazione

Punti attribuiti

Accurata ed esaustiva Corretta e completa Corretta e completa negli elementi essenziali Corretta e incompleta Incompleta e non sempre corretta Inesistente o errata

8 7 6

4-5 2-3 1

Esposizione e utilizzo del linguaggio tecnico Valutazione

Punti attribuiti

Uso di terminologia sicura e accurata Uso di terminologia corretta ma non sempre appropriata Uso di terminologia poco appropriata e parzialmente corretta Non presente o completamente non appropriata

3 2 1 0

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: ___ / 15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA

Tipologia B: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA -

1. Conoscenza dell’argomento, coerenza tra domanda e risposta, applicazione delle conoscenze ai casi proposti

9 ottimo (Conosce gli argomenti proposti, le risposte sono coerenti alle

domande poste e applica in modo corretto tutte le conoscenze esposte)

8 buona (Conosce gli argomenti proposti, le risposte sono coerenti alle

domande poste e applica in modo corretto le conoscenze esposte. È presente solo qualche piccola incertezza)

7 discreta (Conosce gli argomenti proposti, le risposte sono coerenti alle

domande poste e applica in modo corretto le conoscenze esposte. Sono presenti alcune incertezze o un solo errore rilevante nelle conoscenze e/o nelle applicazioni)

6 sufficiente (conosce l’essenziale di ogni argomento; nelle applicazioni sono

presenti alcune incertezze e/o un solo errore rilevante)

5 superficiale (risponde enunciando correttamente solo le definizioni e non applica o

applica in modo errato agli esercizioppureenuncia in modo confuso le definizioni e nelle applicazioni sono presenti alcune incertezze e/o un solo errore rilevante)

4 incompleto (risponde enunciando le definizioni e in modo confuso e/o parziale;

non applica o applica in modo errato agli esercizioppureenuncia in modo parziale ed approssimativo le definizioni e nelle applicazioni sono presenti varie incertezze ed uno o due errori rilevanti)

3 fortemente lacunoso (mancano nelle risposte alcuni degli elementi essenziali e/o compaiono

alcune incoerenze tra le domande e le risposte che dimostrano la scarsa conoscenza dell’argomento e/o le applicazioni sono completamente sbagliate)

2 scarso (le risposte date sono totalmente incoerenti con le domande poste e/o

le applicazioni sono completamente sbagliateoppurenella risposta sono presenti solo poche indicazioni che a fatica permettono di valutare l’effettiva conoscenza dell’argomento)

1 nullo (non risponde alle domande)

2. Correttezza espositiva, simbologia e/o lessico appropriati

3 Buona (usa la terminologia e il lessico proprio della disciplina in modo

corretto)

2 Sufficiente (usa la terminologia e la simbologia essenziale in modo semplice anche

se con qualche imprecisione)

1 scarso (Errori sostanziali nell’uso della terminologia e della simbologia e/o le

risposte sono così essenziali da non permettere la valutazione della conoscenza dell’uso della terminologia e della simbologia)

0 nullo

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(non risponde alle domande)

3. Completezza e organicità delle risposte, capacità di tipo elaborativo, analitico-sintetico, logico e rielaborativo

3 buona (le risposte sono complete, corredate di tutti i particolari necessari,

adeguatamente commentate, organizzate in modo logico)

2 Sufficiente (manca qualche considerazione non essenziale e/o le risposte, anche se

sostanzialmente complete, sono date in forma schematica, poco fluida)

1 Scarso (mancano parti essenziali della risposta e/o le informazioni fornite sono

poche e rendono difficoltosa la valutazione di questo elemento)

0 Nullo (non risponde alle domande)

TOTALE

Nota: le righe evidenziate indicano il punteggio considerato sufficiente relativamente al criterio, con la voce corretta .

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SCHEDE RELATIVE AD OGNI SINGOLA DISCIPLINA

ITALIANO Docente: Magrini Ambra

1. CONTENUTI

MODULO 1 DI COLLEGAMENTO L’ETÁ DEL ROMANTICISMO Unità 1 Le caratteristiche del romanzo storico ALESSANDRO MANZONI La vita e le opere La formazione culturale e la poetica I Promessi sposi: la scelta del romanzo storico, la struttura narrativa e i personaggi MODULO 2 NATURALISMO E VERISMO Le coordinate storiche: dall’Unità d’Italia all’età giolittiana Le coordinate culturali: tra Positivismo e Decadentismo (fotocopia) La figura dell’intellettuale nel secondo Ottocento Unità 1 IL NATURALISMO FRANCESE Un precursore del Naturalismo: Flaubert; la nascita e i caratteri del Naturalismo; lo

scrittore scienziato; Zola e il ciclo dei Rougon- Macquart; i fratelli de Goncourt AUTORI E TESTI E. Zola Da L’Assommoir Gervaise e l’acquavite E. e J. De Goncourt Germinie Lacerteux Questo romanzo è un romanzo (prefazione) vero Unità 2 GIOVANNI VERGA E IL VERISMO L’origine e i temi del verismo; Naturalismo e Verismo. Verga: vita, pensiero e poetica. Vita dei campi, le Novelle rusticane, I Malavoglia, Mastro don Gesualdo (quadro

generale) TESTI Da Vita dei campi La lupa Da Novelle rusticane La roba Da I Malavoglia La Prefazione ai Malavoglia La famiglia Toscano e la partenza di ‘Ntoni

L’addio di ‘Ntoni MODULO 3 (modulo tematico) L’IRRUZIONE DEL TRENO NELL’ARTE E NELLA LETTERATURA Il treno simbolo e metafora Viaggi di piacere, viaggi di dolore

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TESTI W.Turner Pioggia, vapore e velocità Lev Tolstoj Il suicidio di Anna Claude Monet La stazione di Saint-Lazare E.Zola La locomotiva U.Boccioni Gli addii Primo Levi Un viaggio verso l’inferno MODULO 4 IL DECADENTISMO Le coordinate culturali: tra Positivismo e Decadentismo (fotocopia) L’intellettuale e la perdita dell’aureola Unità 1 BAUDELAIRE E I SIMBOLISTI La poesia del Decadentismo in Francia Baudelaire e la nascita della poesia moderna La poetica del Simbolismo AUTORI E TEST C. Baudelaire Da I fiori del male L’albatro Corrispondenze Unità 2 IL ROMANZO DECADENTE Dalla narrativa realistica al nuovo romanzo L’Estetismo; le novità formali Oscar Wilde e il ritratto di Dorian Gray AUTORI E TESTI O.Wilde Da Il ritratto di Dorian Gray La bellezza come unico

valore Unità 3 GIOVANNI PASCOLI La vita, il pensiero e la poetica Myricae e Canti di Castelvecchio: quadro generale TEST Da La grande proletaria si è mossa La grande Proletaria Da I Canti di Castelvecchio Il gelsomino notturno Da Myricae Il lampo Novembre Lavandare L’assiuolo Unità 4 GABRIELE D’ANNUNZIO D’Annunzio: la vita; il pensiero e la poetica ( fotocopie) Il piacere, manifesto dell’estetismo La grande poesia di Alcyone

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TESTI Da Il piacere L’attesa dell’amante Da Alcyone La pioggia nel pineto MODULO 5 IL PRIMO NOVECENTO Le coordinate storiche: dall’età giolittiana alla prima guerra mondiale Le coordinate culturali: l’età dell’irrazionalismo; Einstein e la relatività; Freud e la

scoperta dell’inconscio Unità 1 NARRATIVA TRA SPERIMENTAZIONE E AVANGUARDIA Le avanguardie storiche IL futurismo: un movimento d’avanguardia; l’esaltazione della modernità; un nuovo

linguaggio. Il romanzo del primo Novecento: la trasformazione del genere; la centralità del

soggetto; l’opera aperta; le tecniche narrative. La narrativa di area francese: Marcel Proust La narrativa di area tedesca: Franz Kafka La narrativa di area inglese: James Joyce AUTORI E TESTI M.Proust Dalla parte di Swann La “Madeleine”

F.Kafka Da La metamorfosi Il risveglio di Gregor Samsa J.Joyce Da Ulisse Il monologo di Molly Bloom F.T.Marinetti Da Manifesto del Futurismo Il primo manifesto del

Futurismo Manifesto tecnico della letteratura futurista Unità 2 LUIGI PIRANDELLO Il pensiero e la poetica dell’umorismo Le Novelle per un anno:quadro generale (v. fotocopia) Le opere teatrali: quadro generale (v. fotocopia) Il fu Mattia Pascal: genesi e trama; una struttura anomala; la morte dell’identità TESTI Da L’umorismo Una vecchia signora imbellettata Da Novelle per un anno Il treno ha fischiato Da Così è (se vi pare) Il finale (Atto III, scena IX) Da Il fu Mattia Pascal La nascita di Adriano Meis Nel limbo della vita Il libro “Il fu Mattia Pascal” è stato letto integralmente da una parte della classe. Unità 3 ITALO SVEVO La vita, il pensiero, la poetica La Coscienza di Zeno: una struttura insolita; storia di una nevrosi; l’assenza di una verità

oggettiva; le novità dell’impianto narrativo TESTI Da La Coscienza di Zeno L’analista contro il paziente: la prefazione L’ultima sigaretta

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Lo schiaffo del padre L’esplosione finale Il libro “La Coscienza di Zeno” è stato letto integralmente da una parte della classe. MODULO 6 TRA LE DUE GUERRE Le coordinate storiche: Il primo dopoguerra; i regimo totalitari; la Seconda guerra

mondiale e la Resistenza. Unità 1 GIUSEPPE UNGARETTI La vita, le opere. L’allegria: le tematiche; l’essenzialità dello stile. TESTI Da L’Allegria I fiumi San Martino del Carso Veglia Sono una creatura Soldati 2. METODI Lezioni frontali, presentazioni power point, brain storming, lezioni interattive, ricerche

individuali, correzione ed autocorrezione. Attività di recupero in itinere. 3. MEZZI Testo in adozione: A. Roncoroni-M.M.Cappellini- A.Dendi- E.Sada- O.Tribulato IL ROSSO

E IL BLU Ed. C.Signorelli Scuola (libri n.3a-3b) Testo di lettura: Come mi batte forte il tuo cuore, di Benedetta Tobagi ; incontro con

l’autrice. Uso di dispense, fotocopie, LIM 4. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Criteri : Si sono seguiti i seguenti criteri gerarchici di valutazione:

- il raggiungimento degli obiettivi minimi - l’evoluzione positiva della personalità - il rapporto con il gruppo classe

Strumenti per la verifica � orale:

� commento orale a un testo dato; � domande flash ed esercitazioni in classe su segmenti tematici o parti significative di essi; � esposizione argomentata su temi del programma svolto; � colloquio per accertare la padronanza complessiva della materia e la capacità di

orientarsi in essa; � interrogazione per ottenere risposte puntuali su dati di conoscenza.

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� scritta:

� Test di comprensione e conoscenza con risposte aperte e chiuse; � Testi secondo le tipologie indicate dagli Esami di Stato.

Ai fini della valutazione si terrà conto dei seguenti elementi:

Tipologia A- analisi del testo: comprensione, analisi, approfondimenti, correttezza formale e proprietà lessicale

Tipologia B- saggio breve , articolo di giornale: rispetto della consegna, utilizzo delle informazioni, costruzione della sintesi, coerenza argomentativa, forma espressiva e coerenza stilistica

Tipologia C – D : tema di storia o di attualità: pertinenza alla traccia e conoscenza dei contenuti, capacità di analisi e di approfondimento e spunti originali, articolazione e coerenza dell’argomentazione ( o esposizione), correttezza formale e proprietà lessicale

( Si allegano griglie di valutazione)

Numero verifiche per quadrimestre: tre per la valutazione scritta ( con consegna entro 15 giorni),

per la valutazione orale quattro (1^quadrimestre) tre (secondo quadrimestre). 5. OBIETTIVI CONSEGUITI Gli obiettivi prefissati in termini di conoscenze, competenze e capacità, sono stati

globalmente conseguiti. Alcuni studenti hanno dimostrato un’ attenzione alla disciplina saltuaria e

superficiale ed è stato necessario sollecitarli ad un impegno più attivo; altri si sono rivelati più assidui nello studio e nella partecipazione conseguendo risultati discreti e buoni.

Oggi la classe presenta un livello mediamente più che sufficiente: - un esiguo numero di studenti ha raggiunto una preparazione ampia e approfondita,

l'impegno regolare ha permesso loro di conseguire sicure competenze; - un altro esiguo gruppo ha raggiunto competenze discrete grazie anche ad un

crescente impegno; - un terzo gruppo dimostra una preparazione modesta, per impegno e partecipazione

altalenanti.

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STORIA Docente: Magrini Ambra

1.CONTENUTI

Unità di collegamento con il programma di quarta

Volume 2b Unità 8 L’imperialismo La crisi delle relazioni internazionali Volume 3a Unità 1 La società di massa Che cos’è la società di massa Di--battito politico e sociale Unità 2 L’età giolittiana Caratteri generali; il doppio volto di Giolitti; tra successi e sconfitte Unità 3 La prima guerra mondiale Cause e inizio della guerra; l’Italia in guerra; la Grande guerra; i trattati di pace

Dossier L’inferno delle trincee

Unità 4 La Rivoluzione russa (sintesi) L’URSS di Stalin (sintesi) Dossier L’arcipelago gulag Documenti Il governo dei soviet

Unità 5 Il primo dopoguerra I problemi del dopoguerra: i limiti dei trattati di pace; la Società delle Nazioni Il

Biennio Rosso (v.Fotocopia) Dittature, democrazie e nazionalismi: l’Europa delle dittature. Unità 6 L’Italia tra le due guerre: il fascismo La crisi del dopoguerra; il Biennio Rosso in Italia; la marcia su Roma ( V.fotocopia)

Dalla fase legalitaria alla dittatura; l’Italia fascista; l’Italia antifascista. Dossier La resistibile ascesa di Mussolini Unità 7 La crisi del 1929 Gli anni ruggenti (sintesi)

Il “Big Crash” Dossier Sacco e Vanzetti: ingiustizia è fatta. Unità 8 La Germania tra le due guerre: il Nazismo La Repubblica di Weimar; dalla crisi economica alla stabilità; la fine della repubblica di

Weimar (sintesi);il Nazismo;il Terzo Reich;la politica economica nel settore industriale. La Shoah (fotocopia) Unità 9 Il mondo verso la guerra

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La guerra civile in Spagna (sintesi)

La vigilia della guerra mondiale Unità 10 La Seconda guerra mondiale 1939-40: la “guerra lampo”

1941: la guerra mondiale Il dominio nazista in Europa: resistenza e collaborazionismo 1942-43: la svolta 1944-45: la vittoria degli Alleati Dalla guerra totale ai progetti di pace La guerra e la Resistenza in Italia dal 1943 al 1945

La Resistenza nel ravennate (sintesi in fotocopia) Volume 3b Dei seguenti argomenti è stato presentato un quadro di sintesi Unità 1 Le origini della guerra fredda Unità 4 L’Italia repubblicana: dalla ricostruzione al Sessantotto Il terrorismo politico in Italia (fotocopia) Inoltre sono state promosse le seguenti attività: - Visione del film “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin

- Uscita didattica all’Isola degli Spinaroni, una base partigiana tra natura e storia

2. METODI Lezioni frontali, presentazioni power point, brain storming, lezioni interattive, ricerche individuali,

correzione ed autocorrezione. Attività di recupero in itinere.

3. MEZZI Testo in adozione: Palazzo-Bergese-Rossi, Magazine per la Riforma, Ed. La Scuola ( vol. 3a-3b) Uso di dispense, fotocopie, LIM

4. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Criteri : Si sono seguiti i seguenti criteri gerarchici di valutazione:

- il raggiungimento degli obiettivi - l’evoluzione positiva della personalità

- il rapporto con il gruppo classe Strumenti per la verifica

� orale: � domande flash ed esercitazioni in classe su segmenti tematici o parti significative di essi; � colloquio per accertare la padronanza complessiva della materia e la capacità di

orientarsi in essa;

� interrogazione per ottenere risposte puntuali su dati di conoscenza. � scritta:

� Test di comprensione e conoscenza con risposte aperte e chiuse; Numero verifiche per quadrimestre: tre

5. OBIETTIVI CONSEGUITI Gli obiettivi prefissati in termini di conoscenze, competenze e capacità, sono stati globalmente

conseguiti. Alcuni studenti hanno dimostrato un’ attenzione alla disciplina saltuaria e superficiale ed è stato necessario sollecitarli ad un impegno più attivo; altri si sono rivelati più assidui nello studio e nella partecipazione conseguendo risultati discreti e buoni.

Oggi la classe presenta un livello mediamente più che sufficiente: • un esiguo numero di studenti ha raggiunto una preparazione ampia e approfondita,

l'impegno regolare ha permesso loro di conseguire sicure competenze; • un gruppo consistente ha raggiunto competenze discrete grazie anche ad un crescente

impegno; • un esiguo gruppo dimostra una preparazione modesta, per impegno e partecipazione

altalenanti.

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Materia: Lingua e Civiltà Inglese Docente: Eleonora Barioni

Conoscenze Organizzazione del discorso nelle principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico professionali. Produzione di testi comunicativi relativamente complessi , scritti e orali, anche con l’ausilio di strumenti multimediali e per la funzione in rete. Strategie di esposizione orale e d’interazione in contesti di studio e di lavoro. Strategie di comprensione di testi relativamente complessi riguardanti il settore di indirizzo. Strutture morfo-sintattiche adeguate alle tipologie testuali e ai contesti d’uso, in particolare professionali. Lessico e fraseologia contestuale per affrontare situazioni sociali e di lavoro; varietà di registro e di contesto. Lessico di settore codificato da organismi internazionali. Aspetti socio culturali riferiti in particolare al settore di indirizzo. Modalità e problemi basilari della traduzione in lingua italiana di testi tecnici inglesi. Abilità Esprimere le proprie opinioni con relativa spontaneità nell’interazione anche con madrelingua, su argomenti generali di studio e di lavoro. Comprendere idee principali , dettagli e punto di vista in testi orali in lingua standard, riguardanti argomenti noti di attualità, di studio e di lavoro. Comprendere idee principali, dettagli e punti di vista in testi scritti relativamente complessi riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro. Comprendere globalmente messaggi radiotelevisivi e filmati divulgati tecnico -scientifici di settore. Utilizzare le principali tipologie testuali, anche tecnico -professionali, rispettando le costanti che le caratterizzano. Produrre, nella forma scritta e orale, riassunti relativi al settore di indirizzo. Utilizzare il lessico di settore, compresa la nomenclatura internazionale codificata. Trasporre in lingua italiana brevi testi scritti in inglese relativi all’ambito di studio e di lavoro. Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica e della comunicazione interculturale. Obiettivi trasversali e ruolo specifico della disciplina nel loro raggiungimento: rispetto dei compagni rispetto dell'ambiente

• consapevolezza del rispetto dovuto a culture e realtà diverse dalla propria Strumenti utilizzati La rilevazione dei livelli in ingresso degli studenti è stata effettuata mediante colloquio in

lingua inglese con i singoli alunni, mirante a verificare, attraverso l’articolazione dello stesso in domande e risposte/esercizi di lettura/brevi esercitazioni alla lavagna/ la padronanza lessicale, grammaticale e comunicativa dello studente. Le lezioni si sono svolte principalmente con il

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supporto del libro di testo, della lavagna multimediale interattiva (LIM), utilizzata sia per il materiale audio che video, di schemi, mind maps, fotocopie fornite ad integrazione del libro di testo e degli appunti. L’insegnante ha tenuto le spiegazioni in lingua inglese, stimolando gli studenti ad utilizzare la lingua studiata per esprimersi, ricorrendo solo in alcuni casi all’uso della lingua madre italiana. Metodi di insegnamento Approcci didattici, tipologia di attività e modalità di lavoro: approccio comunicativo-funzionale con attività da svolgere individualmente, a coppie, a piccoli gruppi sia su singole abilità che su "integrated skills". Apprendimento essenzialmente induttivo con riflessione sulla lingua, attività CLIL sul modulo “Renewable Energies” svolto in accordo e collaborazione con il docente della materia di indirizzo. Strumenti di lavoro Libri di testo: Evans Dooley – Upstream – Express Publishing On charge English for Electronics and telecommunications – Petrini Jordan Fiocchi – Grammar File - Trinity Whitebridge Testi di lettura, di consultazione, dispense, fotocopie: se necessario si utilizzeranno fotocopie per integrare, consolidare, approfondire certi argomenti. Sussidi audiovisivi, informatici e/o laboratori: DVD/ Cd allegati ai libri di testo, materiale video se si presenta l'occasione, software da utilizzare nell'aula multimediale, LIM.

Programma di Lingua e Civiltà Inglese della Classe 5B EL che è stato svolto e che, comunque,

sarà svolto entro il termine delle lezioni

Contenuti

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Primo quadrimestre Secondo quadrimestre Modulo 1 :Revision of tenses : present

simple, present continuous, past simple, past continuous and past perfect, present perfect and present perfect continuous (just, ever/never, not..yet, already, for/since).

Modulo 2: Unità 1 : Passive (all tenses) Unità 2 : Connectors : therefore, since,

however, hence, on the one hand..on the other, infact, but, so/as, last but not least, etc..

Unità 3 : Reported speech and thoughts

Reorted question

Modulo 3 : Verbs and infinitives Phrasal verbs and idioms (selection) Modals If clauses (zero, first, second, third type)

Testo: On Charge – Petrini e altri (English for New Technology)

Modulo 1:Atoms and electrons, a simple

battery and how it works Conductors, insulators, semiconductors Future of technology: the fuel cell Future of technology: superconductors Electricity and magnetism Modulo 2:Job Skills: vocabulary, dialogues

and listening activities related to:

• talking on the phone: making and receiving a phone call

• travelling by train and plane

• describing companies

• describing charts

• reading job ads

• writing a CV and a letter of application

• managing job interviews (Vision of the film excerpt “The Pursuit of Happiness”, in English and subtitled in English, with a particular focus and comprehension activities on the main character’s interview on the job)

Modulo 4: CLIL Module Innovative ideas for generating electricity Fossil Fuel Power Stations Nuclear Reactors Renewable Energy: sun, water, wind and the

earth Hydroelectric power Wind turbines Solar Furnace and solar cells Geothermal energy, biomass and biofuels:

an introduction Advantages and disadvantages of the main

forms of renewable energy: hydro, biomass, solar and wind.

Modulo5: Simple applications of electromagnetism Method of generating electricity MAGLEV Trains Definition of generator and its components AC versus DC generators Current and Circuits: AC and DC circuits First aid for shock victims Types and features of AC and DC motors Types of batteries

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PROGRAMMAZIONE TECNOLOGIA E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI

PROF. MIRRI-RAVAIOLI

Libro di testo: “Tecnologia e progettazione dei sis temi elettrici ed elettronici” Vol. 3 Ed. Hoepli

N

. Argomenti previsti Modalità

1

Ripasso Linee elettriche: dimensionamento delle linee elettriche e della loro protezione da sovraccarico e da corto circuito. Caduta di tensione ammissibile, caduta di tensione unitaria, momenti amperometrici, scelta dell’interruttore magnetotermico. PLC CGE one plus: progetto di azionamenti, stesura del diagramma Ladder e uso del linguaggio AWL (bobine, segnalazioni, memorie, timer e contatori).

Lezioni frontali e dialogate, esercizi.

Consegne dom. Laboratorio.

Obiettivi didattici: � saper dimensionare una linea in corrente continua e alternata monofase e trifase; � saper progettare e realizzare un impianto con PLC CGE one plus.

2

Impianti con PLC Siemens S7 -300. Uso di memorie, contatore e timer. Disegno del diagramma

Ladder e programmazione in AWL per impianti con cicli di lavoro e di produzione con temporizzatori e contatori. Azionamenti industriali di diverso tipo. Collaudi con PLC CGE One Plus e Siemens S7-300.

Lezione dialogata

Consegne dom. Esercizi.

Laboratorio. Obiettivi didattici: � interpretare e disegnare un diagramma Ladder anche complesso; � utilizzare le funzioni del PLC: temporizzatore e contatore; � sapere progettare un azionamento complesso.

3

Conversione statica dell’energia. Convertitori AC/DC: ponti raddrizzatori controllati e semi-

controllati a doppia semionda e trifase. Convertitori DC/DC: buck, boost, buck-boost. Convertitori DC/AC: inverter monofase e trifase ad onda quadra e con tecnica PWM. Convertitori AC/AC: di tensione e di frequenza.

Lezione frontale e dialogata Consegne dom.

Esercizi.

Obiettivi didattici: � conoscere, descrivere distinguere le funzioni dei vari convertitori; � saper dimensionare un convertitore note le esigenze della produzione; � saper spiegare il principio di funzionamento e le problematiche dei convertitori.

4

Le macchine elettriche rotanti: motore asincrono. Struttura e principio di funzionamento della macchina asincrona

trifase e monofase. Caratteristiche costruttive di statore, rotore e avvolgimenti, criteri di progettazione della struttura, montaggio e realizzazione. Avviamenti motore asincrono trifase con rotore a gabbia e rotore avvolto. Azionamenti Dahlander, con resistenza rotoriche, con inverter

Laboratorio: disegno degli avviamenti e montaggio dei circuiti di comando e potenza per l’avviamento stella triangolo.

Lezione frontale Lezione

dialogata. Consegne dom.

Esercizi. Laboratorio.

Obiettivi didattici: � conoscere e descrivere le caratteristiche costruttive e le funzioni dei componenti della

macchina asincrona trifase e monofase; � conoscere e risolvere le problematiche dell’avviamento; � saper disegnare con autocad i circuiti di avviamento della macchina;

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30

� saper collegare un motore per i circuiti di avviamento stella triangolo.

5

Cabine di trasformazione MT/BT. Definizione e classificazione. Connessione alla rete di

distribuzione, schemi tipici, scelta dei componenti lato MT. Trasformatore MT/BT. Scelta componenti lato BT. Sistemi di protezione e impianto di terra. Dimensionamento di una cabina.

Lezione frontale Lezione

dialogata Diegno al PC.

Consegne dom. Esercizi

Obiettivi didattici: � conoscere, descrivere e riconoscere i componenti delle cabine MT/BT; � saper disegnare lo schema elettrico di una cabina; � saper dimensionare le protezioni lato BT e MT.

6

Produzione e distribuzione dell’energia elettrica ( modulo in lingua inglese – lezioni in modalità C.L.I.L.).

Aspetti generali. Centrali idroelettriche. Centrali termoelettriche. Centrali nucleo-termoelettriche. Produzione da fonti rinnovabili.

Trasmissione e distribuzione. Sovratensione e relative protezioni. Una parte di tali lezioni sono state svolte in modalità C.L.I.L.

Lezione frontale e dialogata

Consegne dom.

Obiettivi didattici: � conoscere e descrivere le problematiche della produzione di energia elettrica; � conoscere e descrivere le problematiche della distribuzione di energia elettrica; � conoscere e descrivere le diverse centrali di produzione; � conoscere e dimensionare le protezione per sovratensione.

7

Sistemi di distribuzione in media e bassa tensione. Baricentro elettrico. Sistemi di distribuzione in media e bassa

tensione. Quadri elettrici per bassa tensione. Apparecchi di manovra e di protezione. Componenti delle linee

elettriche aeree e in cavo.

Lezione frontale Lezione

dialogata Consegne dom.

Obiettivi didattici: � conoscere e descrivere e saper progettare impianti in bassa e media tensione; � conoscere e saper dimensionare apparecchi di manovra e linee in BT/MT.

8

Impianti fotovoltaici. Funzionamento della cella fotovoltaica, generatore, inverter,

inclinazione dei pannelli, parallelo con la rete, esempi applicativi. Esempi ed esercizi.

Lezione frontale Lezione

dialogata Consegne dom.

Obiettivi didattici: � descrivere e spiegare le caratteristiche elettriche e tecnologiche delle apparecchiature di

un impianto fotovoltaico e il suo principio di funzionamento; � saper progettare un impianto fotovoltaico nelle linee generali.

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PROGRAMMAZIONE SISTEMI AUTOMATICI PROF. MIRRI-ARGENTO Libro di testo “Sistemi Automatici” Ed. Hoepli vol. 3+appunti forniti dal docente

1° Modulo: REGOLAZIONE E REGOLATORI.

1. Introduzione. 2. Algebra degli schemi a blocchi.

Semplificazione e risoluzione di schemi a blocchi anche a più ingressi 3. Differenza tra comando e controllo (regolazione) 4. Architettura di un sistema di controllo; controllo del livello di un serbatoio, ovvero di un

regolazione di velocità per un motore in DC: • sistema di controllo ad anello aperto, • sistema di controllo ad anello chiuso, • sistema di controllo di tipo feed-forward,

5. Differenza tra controllo ON –OFF (concetto di isteresi) e controllo continuo Controllo PWM.

6. Analisi del controllo in retroazione con tutti i blocchi puramente algebrici (sistema a retroazione negativa): schema a blocchi di un sistema di controllo Standard, composizione del ramo diretto e del ramo inverso, approfondimento dei singoli blocchi a seconda delle grandezza da calcolare(cenni)

7. Sistemi non pronti e tempo invarianti: passaggio da G a FDT(s), problema dell’immunità o riduzione all’effetto dei disturbi. Esempi relativi.

Introduzione al problema delle stabilità e/ o riduzione dell’errore a regime 8. Cenni alla possibilità di miglioramento delle stabilità, velocità di risposta, riduzione

dell’errore tramite i controllori universali (cenni) :ad azione proporzionale (P) (cenni), ad azione proporzionale e integrativa (PI) (cenni) , ad azione proporzionale e derivativa (PD) (cenni), ad azione proporzionale integrativa e derivativa (PID) (cenni).

2° Modulo: FUNZIONE DI TRASFERIMENTO

1. Forma di Bode della Funzione di trasferimento. 2. FDT: Sistemi lineari nel dominio in s 3. Problema della Stabilità e funzione di trasferimento. 4. Guadagno ad anello chiuso: FDT relativa. Relativa FDT ad anello aperto 5. Introduzione del transitorio e della risposta a regime; eventuale sovraelongazione 6. Analisi passando da jω a s, di semplici circuiti RR, RC, CR.

3° Modulo: STABILITA' NEI SISTEMI RETROAZIONATI.

1. Criterio generale di stabilità 2. La risposta in frequenza (cenni) e i diagrammi di Bode. 3. I diagrammi di Bode nel caso generale - funzioni a più poli e zeri. 4. Margine di fase e di guadagno. 5. Il criterio di Bode semplificato 6. Studio tramite il metodo del Luogo delle Radici. 7. Esercizi vari sul Luogo delle Radici. Valutazione solo qualitativa dello smorzamento del sistema. 4° Modulo: I SISTEMI RETROAZIONATI.

1. Caratteristiche dei sistemi retroazionati. 2. Errori a regime di posizione, velocità, accelerazione con retroazione unitaria e segnale

di riferimento Vr unitario (tabella) 3. Errore a regime: il caso della retroazione non unitaria e segnale di riferimento non

unitario (tabella). 4. Errori parametrici e errori sommativi

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5° Modulo: IL PROGETTO DEI SISTEMI DI CONTROLLO LINEARI

1. Semplice dimensionamento del guadagno del ramo diretto per un sistema composto da blocchi totalmente pronti, in base al valore massimo ammesso in uscita dell’errore massimo o dell’errore %, per un semplice controllo di posizione.

2. Realizzazione della condizione di compatibilità per il ramo di retroazione dati i valori di Vr e Yd.

3. Possibilità di miglioramento della stabilità, velocità di risposta, riduzione dell’errore, tramite l’inserimento nella catena, di controllori universali PID

4. Conversione A/D: cenni. I sistemi di controllo a microprocessore (cenni)

Lo studio di sistemi automatici assume importanza sia dal punto di vista della metodologia sia da quello delle finalità.

Dal punto di vista metodologico si è posto l'accento sul concetto di variabile di stato. Le variabili di stato risultano indispensabili per una corretta descrizione della realtà dal punto di vista sistemistico e a tal fine sono state introdotte già a partire dal terzo anno di corso, al fine di evidenziare la comune matrice che lega differenti problematiche dei diversi tipi di sistemi.

Nello studio dei vari argomenti, con particolare riferimento a quelli con maggiore contatto con l'aspetto fisico, è stato adottato per quanto possibile un approccio di tipo induttivo. Affrontando prima un caso concreto specifico per giungere successivamente alla generalizzazione e formalizzazione del problema.

La trattazione è stata sviluppata partendo inizialmente da modelli facilmente comprensibili per giungere gradualmente alla generalizzazione dei concetti e alla loro formalizzazione tramite l'uso delle opportune metodologie matematiche, fino a porre i metodi trasformazionali di Laplace. I metodi trasformazionali sono stati affrontati in modo da mantenere un continuo raccordo tra i risultati del dominio della trasformata e quelli nel dominio del tempo.

L'informatica non è stata proposta come scienza autonoma ma come strumento di lavoro. A questo fine si è puntato sulla necessità di fare acquisire concrete capacità operative finalizzate a specifiche esigenze del corso di sistemi.

I programmi di simulazione hanno permesso di supportare lo studio teorico delle problematiche sistemistiche senza entrare nella conoscenza di particolari nozioni informatiche.

OBIETTIVI

Gli obiettivi didattici tenuti in maggiore considerazione sono stati: • far acquisire un corretto approccio metodologico e un adeguato metodo di indagine tipico

della sistemistica, come mezzo di interpretazione dei diversi fenomeni fisici e dei processi tecnologici;

• fornire un insieme di conoscenze e abilità di base che permettono allo studente non tanto l'inserimento nel settore produttivo dell'automazione ma piuttosto di essere in grado di non trovarsi disorientato ma viceversa culturalmente predisposto per un suo eventuale graduale inserimento in tale settore produttivo;

• fornire allo studente una visione d'insieme delle problematiche e delle tecnologie coinvolte nel settore dell'automazione;

• fornire allo studente le necessarie capacità di analisi di processi prevalentemente di tipo fisico con un corretto approccio sistemico;

• porre gli studenti nelle condizioni di progettare piccoli sistemi automatici utilizzando le diverse tecnologie disponibili;

• abituare lo studente a considerare i diversi settori di studio tecnico-scientifico come elementi tra di loro fortemente integrati vedendo quindi in Sistemi automatici una disciplina fortemente condizionata dall'esigenza di una cultura ad ampio spettro e non settoriale;

• conoscere l'uso di tecniche informatiche e del loro uso nel campo dell'automazione e della simulazione di fenomeni e processi fisici;

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• far acquisire una visione aperta e dinamica della materia, sempre soggetta, in molte sue parti legate ad ambienti produttivi tecnologicamente avanzati, a rapida e continua evoluzione;

• far acquisire allo studente una capacità di autonoma consultazione della documentazione tecnica delle ditte costruttrici;

• soddisfare le esigenze, indicate dai programmi ministeriali, di tipo abbastanza eterogeneo.

METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO USATI

Dal punto di vista metodologico si è posto l'accento sul concetto di variabile di stato. Le variabili di stato risultano indispensabili per una corretta descrizione della realtà dal punto di vista sistemistico e a tal fine sono state introdotte già a partire dal terzo anno di corso, al fine di evidenziare la comune matrice che lega differenti problematiche dei diversi tipi di sistemi.

Nello studio dei vari argomenti, con particolare riferimento a quelli con maggiore contatto con l'aspetto fisico, è stato adottato per quanto possibile un approccio di tipo induttivo. Affrontando prima un caso concreto specifico per giungere successivamente alla generalizzazione e formalizzazione del problema.

La trattazione è stata sviluppata partendo inizialmente da modelli facilmente comprensibili per giungere gradualmente alla generalizzazione dei concetti e alla loro formalizzazione tramite l'uso delle opportune metodologie matematiche, fino a porre i metodi trasformazionali di Laplace. I metodi trasformazionali sono stati affrontati in modo da mantenere un continuo raccordo tra i risultati del dominio della trasformata e quelli nel dominio del tempo.

L'informatica non è stata proposta come scienza autonoma ma come strumento di lavoro. A questo fine si è puntato sulla necessità di fare acquisire concrete capacità operative finalizzate a specifiche esigenze del corso di sistemi.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

• Prove scritte su esercizi a risposta singola – durata 50 min. • Problemi a soluzione rapida - durata 50 min. • Progetti di semplici automatismi - durata 100 min. • Colloqui individuali orali - durata 15 min. • Discussioni collegiali su singoli argomenti.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per la valutazione si sono seguiti i criteri fissati dal consiglio di classe. In particolare il

livello di sufficienza era legato a:

• Capacità di comprendere le richieste; • Comprendere ed utilizzare la terminologia tipica della disciplina; • Esprimere i concetti e le regole basilari, con qualche incertezza; • Applicare i concetti e le regole note, con qualche errore non grave; • Risolvere esercizi di tipo già visto.

STRUMENTI DI LAVORO

• Testo. • Lezioni frontali di analisi e approfondimento. • Lezioni con proiettore e PC. • Prove di laboratorio svolte dai docenti. • Esercizi di verifica svolti collegialmente.

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Disciplina: MATEMATICA Docente: Monica Alessandrini

Contenuti e abilità Il programma è stato suddiviso in tre unità:

Integrali (settembre – marzo)

Contenuti disciplinari Abilità disciplinari

Integrale indefinito e sue proprietà. Metodi di integrazione: metodo per parti, per sostituzione, integrazione di funzioni fratte.

Integrale definito e sue proprietà. Teorema della media.

Funzione integrale. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Calcolo di aree. Formula per il calcolo di volumi di solidi di rotazione

Integrali impropri.

Calcolare l'integrale indefinito o una primitiva di una funzione, applicando i metodi noti;

Calcolare semplici aree e volumi di solidi di rotazione;

Riconoscere e classificare un integrale improprio;

Calcolo delle probabilità (gennaio-febbraio)

Contenuti disciplinari Abilità disciplinari

Richiami sul calcolo delle probabilità.

Probabilità di eventi composti ed eventi indipendenti.

Il teorema della probabilità totale e probabilità condizionata. Teorema di Bayes

Utilizzare la formula di Bayes nei problemi di probabilità condizionata

Distribuzioni continue di probabilità e statistica inferenziale (marzo-maggio)

Contenuti disciplinari Abilità disciplinari

Richiami sulle variabili aleatorie discrete

Variabili aleatorie continue e distribuzioni continue di probabilità

Distribuzioni uniforme, esponenziale. Distribuzione normale e normale standardizzata

Statistica inferenziale: stima di un parametro. Intervallo di confidenza per la stima di una media di una popolazione.

Riconoscere in contesti diversi le distribuzioni di probabilità

Utilizzare le diverse funzioni densità per il calcolo della probabilità riferita ad una variabile continua.

Calcolare la probabilità di una variabile normale tramite le tavole della normale standardizzata

Costruire stime puntuali e intervallari per la media

Metodi d’insegnamento L'approccio ai nuovi temi è avvenuto prevalentemente attraverso lezioni frontali così organizzate: • presentazione dei problemi • scoperta della loro soluzione scegliendo la più adeguata tra le proposte degli studenti e/o del

docente • formalizzazione dei concetti tramite definizioni, teoremi, formule

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• risoluzione di esercizi applicativi • discussione dei risultati Venivano successivamente assegnati esercizi tratti dal libro da svolgere a casa per permettere agli

studenti di riflettere e rielaborare quanto appreso in classe.

Mezzi d’insegnamento Il libro di testo di riferimento è:

Testo: L- Sasso: Nuova Matematica a colori Edizione verde volume 5 Petrini Sono stati inoltre utilizzati: - materiale preparato dall’insegnante - esercizi integrativi mirati al recupero o all’approfondimento; - calcolatrice - LIM Spazi utilizzati Tutte le attività son state svolte in classe. Criteri e strumenti di valutazione Per la valutazione sono stati seguiti i criteri fissati durante le riunioni di Corso e i Consigli di Classe sulla

programmazione. In particolare, in questa disciplina, il livello di sufficienza era legato a: capacità di comprendere le richieste; conoscere i concetti e le regole basilari, pur con qualche incertezza; applicare i concetti e le regole note, pur con qualche errore non grave; risolvere esercizi di tipo già visto. Per la valutazione sono state utilizzate: verifiche orali; verifiche scritte con quesiti a risposta singola, trattazione sintetica di argomenti, problemi semplici. Ogni verifica comprendeva enunciati di teoremi e definizioni per valutare le competenze linguistiche,

esercizi di tipo standard per valutare gli obiettivi minimi ed alcuni esercizi di approfondimento, per valutare capacità di livello superiore. In presenza di una prova dai risultati insoddisfacenti, si provvedeva al recupero dell’argomento con esercizi di integrativi per colmare le lacune e consolidare le conoscenze.

Obiettivi raggiunti Gli obiettivi minimi non sono stati raggiunti da tutti gli studenti, in alcuni casi perchè ostacolati da una

conoscenza debole, incerta e lacunosa delle tecniche di calcolo di base, in altri casi per via dell'impegno quotidiano carente e lo studio discontinuo. La maggior parte degli studenti ha dimostrato di essere in grado di utilizzare con discreta correttezza la terminologia propria della disciplina (competenza linguistica) e di individuare le formule e i teoremi utili alla risoluzione di un problema, almeno nei casi più semplici (competenze di modellizzazione). Qualche alunno è in grado di analizzare e risolvere problemi anche di elevata complessità.

In particolare, riguardo alle competenze previste dalla disciplina è possibile affermare che nell'insieme la classe è in grado di:

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

Comprendere un testo e utilizzare correttamente la simbologia propria della materia per esprimere concetti matematici

Possedere la conoscenza del calcolo e delle strutture base della matematica;

Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

Affrontare semplici situazioni problematiche, individuando i dati e le relazioni necessarie alla costruzione di un modello risolutivo.

Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.

Analizzare dati, organizzarli in tabelle, individuare funzioni o indici che sintetizzino il fenomeno.

Non tutti sono in grado di Interpretare i risultati

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ottenuti.

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.

Utilizzare strumenti informatici sia per risolvere un esercizio o un problema sia per eseguire una ricerca.

Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

Ogni qualvolta sia stato introdotto un concetto si è cercato di fornire semplici informazioni sui matematici che lo hanno messo a punto.

Durante questo anno scolastico si è preferito dare più spazio all’importanza che determinati concetti matematici hanno avuto nel campo della scienza e delle tecnologie, facendo spesso riferimento a problemi tratti da situazioni reali

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ELETTROTECNICA Docente: Dott. Ing. Mattia Sangiorgi; Per. Ind. Stefano Sintoni Testi Utilizzati: Fondamenti di Elettrotecnica ed Elettronica (Ferrari – Rinaldi) e appunti. PROGRAMMA SVOLTO: MODULO N. 0: RECUPERO PREREQUISITI U.D. 1: Sistemi trifase. MODULO N. 1: MACCHINE A CORRENTE CONTINUA U.D. 1: Dinamo – Costituzione e funzionamento. U.D. 2: Dinamo – Circuiti equivalenti. U.D. 3: Motore in corrente continua – Costituzione e funzionamento. U.D. 4: Motore in corrente continua – Circuiti equivalenti. MODULO N. 2: MACCHINE AD INDUZIONE O ASINCRONE U.D. 1: Costituzione e funzionamento. U.D. 2: Parametri della macchina asincrona. U.D. 3: Avviamento del motore asincrono. MODULO N. 3: MACCHINE SINCRONE U.D. 1: Costituzione e funzionamento. U.D. 2: Parametri della macchina sincrona. OBIETTIVI: MODULO N. 1: MACCHINE A CORRENTE CONTINUA Conoscere le principali particolarità costruttive delle macchine a corrente continua. Conoscere il principio di funzionamento e il circuito equivalente sia nell’impiego come generatore che come motore per le principali configurazioni di eccitazione. Saper determinare le caratteristiche di funzionamento in base alle condizioni di alimentazione, di eccitazione e di carico. Comprendere i dati di targa della macchina in corrente continua e saperli interpretare. Svolgere esercizi cercando di evidenziare i diversi metodi di risoluzione. MODULO N. 2: MACCHINE AD INDUZIONE O ASINCRONE Conoscere le principali particolarità costruttive delle macchine asincrone. Conoscere il principio di funzionamento e il circuito equivalente delle macchine asincrone, principalmente nel funzionamento da motore. Saper calcolare i parametri del circuito equivalente di un motore asincrono trifase. Saper determinare le caratteristiche di funzionamento di un MAT in base alle condizioni di alimentazione e di carico. Comprendere i dati di targa di un MAT e saperli interpretare. Svolgere esercizi cercando di evidenziare i diversi metodi di risoluzione. MODULO N. 3: MACCHINE SINCRONE Conoscere le principali particolarità costruttive delle macchine sincrone. Conoscere il principio di funzionamento e il circuito equivalente, nel funzionamento da generatore. Saper determinare le caratteristiche di funzionamento di una macchina sincrona trifase, in base alle condizioni di alimentazione, di eccitazione e di

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carico. Comprendere i dati di targa di una macchina sincrona e saperli interpretare. Svolgere esercizi cercando di evidenziare i diversi metodi di risoluzione. METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO USATI – CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE USATI I metodi di trasmissione dei contenuti adottati sono stati: la lezione frontale, come momento di introduzione dell’argomento, poi lavoro di gruppo, lezione partecipata generalizzata o personalizzata attraverso continui controlli in itinere per il recupero di eventuali lacune; successivamente, quando necessario sono stati impostati i metodi di recupero. Sono state distribuite agli studenti dispense in formato digitale, tali dispense sono anche state proiettate in aula tramite l’ausilio della LIM. I metodi di verifica adottati, con lo scopo di evitare l’osservazione casuale ed episodica, hanno mirato all’elaborazione di precisi strumenti per la registrazione dell’apprendimento dell’alunno nel suo processo evolutivo. Si è ritenuto indispensabile quindi usare il più possibile l’osservazione sistematica condotta con norme rigorose con lo scopo di consentire rispetto e penetrazione della realtà. Gli strumenti di verifica utilizzati sono stati: prove strutturate (o questionari a risposta multipla) a valutazione sommativa con successiva discussione guidata sugli esiti della prova (tali questionari sono stati utilizzati sia per le verifiche orali, sia per verifiche scritte e pratiche); discussioni generalizzate o personalizzate al posto oppure alla lavagna cioè “approfondimenti” per valutazione formativa ed eventuale recupero; osservazione sistematica; compiti scritti o prove semistrutturate; prove di laboratorio; interrogazioni con valutazione sommativa. Per quanto riguarda i criteri di valutazione e la successiva classificazione in decimi è stata utilizzata la scala di misurazione approvata dal consiglio di classe all’inizio di quest’anno scolastico (riportati in calce a questo documento); per le prove strutturate si è optato per l’assegnazione di un punteggio positivo e constante per ogni risposta corretta e per la penalizzazione delle risposte sbagliate rispetto all’astensione. Le prove pratiche e le successive relazioni sono state svolte, generalmente a gruppi, in laboratorio o a casa. La valutazione dei lavori di gruppo ha avuto un peso molto minore (approssimativamente il 10%) rispetto alla valutazione delle prove singole. OBBIETTIVI CONSEGUITI Gli obbiettivi prefissati sono stati in larga parte raggiunti, il programma è stato comunque svolto per intero, ma bisogna sottolineare che la maggior parte degli studenti presentava ad inizio anno gravi lacune che in alcuni casi non è stato possibile colmare. In generale una parte della classe ha mostrato solo a tratti interesse per la materia e uno scarso impegno nello studio, il livello di preparazione raggiunto è in questo caso solo modesto. Una parte più cospicua di studenti ha dimostrato un impegno abbastanza continuo e ha maturato una preparazione più che sufficiente ed è quindi in grado di affrontare con successo l’ingresso nel mondo del lavoro. Un esiguo numero di studenti ha raggiunto una ottima preparazione, maturando competenze più che adeguate per proseguire gli studi a livello universitario.

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Disciplina : SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Docente: Di Lisa Alfredo

PRESENTAZIONE

Sono state svolte normalmente le due ore di lezione curricolare settimanali in palestra. Le lezioni hanno avuto uno svolgimento essenzialmente pratico, vista la disponibilità di due palestre e della sala pesi, rivolgendo particolare attenzione agli sport di squadra ed ai giochi sportivi. Gli alunni si sono dimostrati sempre interessati a tutti i modi di svolgimento delle lezioni anche se hanno preferito i giochi di squadra nei quali, peraltro, si sono sempre comportati correttamente e sportivamente.

Nel corso dell’anno scolastico sono state svolte complessivamente n. 54 ore di lezione entro il 15 maggio.

Ambienti utilizzati: palestra grande per il gioco del calcetto, palestra piccola per il gioco della pallavolo, sala pesi, campo da calcetto all’aperto.

OBIETTIVI CONSEGUITI

• Abilità motorie connesse ai singoli contenuti.

• Conoscenza ed uso dei linguaggi specifici, delle regole di gioco e delle metodologie operative.

• Consapevolezza del significato culturale e salutistico delle attività. PROGRAMMA

Obiettivi fondamentali: potenziamento fisiologico, rielaborazione degli schemi motori, sviluppo della socialità, consolidamento del carattere e del senso di responsabilità, conoscenza e pratica di alcune attività sportive in vista anche dell’acquisizione di abitudini permanenti di vita.

Tali obiettivi sono stati perseguiti attraverso il potenziamento del dialogo educativo nel rispetto delle differenziazioni, dei diversi gradi di maturazione psicofisica e delle necessità emergenti.

In questo quadro, il programma effettivamente svolto è il seguente:

• Esercizi di potenziamento generale e specifici del tronco, degli arti inferiori e superiori, esercizi a corpo libero di coordinazione neuro-muscolare eseguiti nelle tre stazioni fondamentali; andature ginnastiche eseguite sia di passo sia di corsa, esercizi semplici e combinati eseguiti anche in serie ed in progressione.

• Esercizi ai grandi attrezzi: alla spalliera, al quadro svedese, al plinto, esercizi coi piccoli attrezzi.

• Facili esercizi di preacrobatica.

• Esercizi di preatletismo generale e specifici della corsa. Esercizi a coppie ed in piccoli gruppi.

• Fondamentali e regolamento federale del calcio a cinque.

• Fondamentali al tennis tavolo.

• Fondamentali individuali e di squadra della pallavolo e regolamento federale.

• Fondamentali individuali e cenni di quelli di squadra della pallacanestro.

• Giochi ginnastici e presportivi (anche calcio e calcetto all’aria aperta).

• In sala pesi serie d’esercizi con carichi leggeri alle macchine disposte in circuito razionale che prevedono l’impegno successivo dei muscoli degli arti inferiori, superiori e del tronco.

• Affidamento a rotazione di compiti di giuria ed arbitraggio.

• Conoscenze d’alcune tecniche d’allenamento quali lo stretching.

• Conoscenza dei primi rudimenti di primo soccorso e presa del battito cardiaco a riposo.

• Conoscenza delle nozioni fondamentali di anatomia e alimentazione.

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CRITERI DI VALUTAZIONE

Nel quadro dei criteri concordati con il consiglio di classe si è tenuto conto della specificità della disciplina, pertanto sono stati valutati:

- Impegno e partecipazione all’attività generale. - Sviluppo delle capacità coordinative e condizionali. - Valutazione della potenza muscolare e della mobilità articolare. - Valutazione delle capacità e dell’impegno nei giochi sportivi con riferimento anche alle

regole di gioco. - Osservazioni sistematiche mensili. - Test motori e Sportivi. - Test a risposta multipla. - Valutazione del comportamento, della socialità e del dialogo educativo didattico.

Si è stabilito di assegnare un punteggio pari a:

• sei decimi allo studente che partecipa attivamente almeno al 60% delle lezioni. Nella valutazione inoltre, si tiene conto dell’impegno profuso dall’allievo nell’attività, indipendentemente dalle capacità di base di cui è dotato.

• sette decimi quando dimostra un impegno di solito costante ed una buona disponibilità a tutte le forme d’attività proposte.

• otto decimi quando dimostra un impegno assiduo unitamente a buona disponibilità e discreta capacità a tutte le forme d’attività proposte.

• nove o dieci decimi quando dimostra ottime capacità ginniche particolarmente sviluppate in una o più discipline sportive (pallavolo, pallacanestro, calcio...): partecipa attivamente almeno al 90% delle lezioni e collabora attivamente con l’insegnante alla partecipazione della classe alle lezioni d’Educazione Fisica,prende parte attivamente ai “Campionati

Studenteschi” che si svolgono con le altre scuole.

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PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE FINALE RELIGIONE I.R.C. ANNO SCOLASTICO 2014/2015 DOCENTE: Prof.ssa Maria Teresa Grazia Falotico 1° MODULO: PRIORITA’ DELL’ETICA E AGIRE MORALE OBIETTIVI DISCIPLINARI: saper distinguere etica e morale, morale laica e morale religiosa CONTENUTI: 1. La ricerca scientifica interpella l’etica 2. Quali possibili rapporti tra scienza, etica e religione 2° MODULO: IL PROGRESSO SCIENTIFICO E LA BIOETICA OBIETTIVI DISCIPLINARI: saper comprendere il mito del progresso e le sue possibili alternative CONTENUTI: 1.La biologia: le cellule staminali e gli o.g.m. 2.La medicina: la fecondazione assistita, l’eutanasia e distanasia 3.La fisica: energia nucleare 3° MODULO: ETICA ECOLOGICA OBIETTIVI DISCIPLINARI: saper comprendere che la tutela dell’ambiente è un problema etico che è possibile risolvere con il contributo di tutti CONTENUTI: 1.Il problema ecologico riconosciuto nella sua dimensione etica oltre che politica, giuridica ed economica 2.Gli errori fatti nel passato, l’uomo custode e non padrone del creato 3.Modalità operative per la tutela ambientale 4.Turismo responsabile 4° MODULO: ECONOMIA SOLIDALE OBIETTIVI DISCIPLINARI: prendere coscienza che è possibile un nuovo modello di sviluppo CONTENUTI: 1.Lo sviluppo sostenibile 2.Consumismo critico 3.Associazioni no profit 4.Banca etica 5° MODULO: PAGINE DIFFICILI DI STORIA DELLA CHIESA OBIETTIVI DISCIPLINARI: conoscenza dei rapporti tra chiesa cristiana e regime totalitario CONTENUTI: 1.Chiesa e antisemitismo, antigiudaismo cristiano 2.Noi ricordiamo: una riflessione sulla shoah 6° MODULO: L’Unione Europea OBIETTIVI DISCIPLINARI: conoscenza del ruolo del Cristianesimo nella storia e il suo contributo alla formazione della cultura europea CONTENUTI: 1.I segni cristiani in Europa: il patrimonio artistico, musicale, storico e letterario

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7° MODULO: L’uomo e la ricerca della verità OBIETTIVI DISCIPLINARI: conoscere il concetto di verità scientifica e quello di verità di fede CONTENUTI: Fede e scienza sono campi autonomi di un unico contesto culturale. In relazione alla programmazione svolta, sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di competenze,conoscenze e abilità. COMPETENZE: sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale. CONOSCENZE: ruolo della religione nella società contemporanea, secolarizzazione, pluralismo e nuovi fermenti religiosi. Identità del cristianesimo in relazione ai suoi documenti fondanti e al Concilio Vaticano II e sue indicazioni su aspetti peculiari della realtà sociale, economica e tecnologica. ABILITA’: riconoscere il rilievo morale delle azioni umane, con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico. METEODOLOGIE: confronto e dialogo, lezione frontale, ricerca individuale e di gruppo, integrazione con i professori di italiano e storia. STRUMENTI E MODALITA’ DI LAVORO: libro di testo, articoli di giornale o di libri, visione di film o documentari sull’argomento. Dibattiti in classe, lavori di gruppo, uso di internet. Integrazione con i professori di italiano e storia. VERIFICHE E VALUTAZIONI: per verificare il raggiungimento degli obiettivi programmati si procederà a frequenti verifiche tramite colloqui orali. Si considererà soprattutto l’impegno e la partecipazione al dialogo educativo.

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ALLEGATI

Elenco allegati

Simulazioni di prima, seconda e terza prova (allegati in formato cartaceo)

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FIRME

Il presente documento è condiviso dal Consiglio di Classe.

COGNOME NOME FIRMA

MIRRI ANDREA

MAGRINI AMBRA

ALESSANDRINI MONICA

SANGIORGI MATTIA

BARIONI ELEONORA

DI LISA ALFREDO

FALOTICO MARIA TERESA

RAVAIOLI CLAUDIO

ARGENTO GIUSEPPE

SINTONI STEFANO

Ravenna, 15 maggio 2015

Il Dirigente Scolastico Reggente Iris Tognon