Dati, dati, dati: l’Umanesimo digitale per i Professionisti Osservatorio... · in rari casi,...

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Osservatorio Professionisti e Innovazione DigitaleDati, dati, dati: l’Umanesimo digitale per i Professionisti

Maggio 2019

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Introduzione 3 di Umberto Bertelè, Alessandro Perego, Raffaello Balocco e Mariano Corso

LA RICERCA

Executive Summary 7 di Claudio Rorato ed Elisa Santorsola

I Rapporti 25

La Nota Metodologica 27

Il Gruppo di Lavoro 31

IL CONVEGNO

L’Agenda del Convegno 35

I Relatori 37

La Selezione di Slide 41

Il Premio “Professionista Digitale 2018/19” 61

GLI ATTORI

La School of Management 113

I Sostenitori della Ricerca 123

Indice

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Le riprese dell’evento sono disponibili in video on demand su www.osservatori.net

Dati, dati, dati: l’Umanesimo digitale per i ProfessionistiCopyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale

In poco più di 12 mesi – maggio 2018, luglio 2019 – sono entrati o entreranno in vigore impor-tanti provvedimenti legislativi, i cui impatti sul sistema economico saranno via via più incisivi: dal GDPR (25 maggio 2018) alla fattura elettronica (primo scaglione 1 luglio 2018, secondo scaglione 1 gennaio 2019), fino al processo tributario telematico (1 luglio 2019). Grazie a un’innovazione prevalentemente law driven, l’ecosistema si rinnova, modificando i comportamenti individuali e di relazione. In questo contesto le professioni giuridiche ed economiche – avvocati, commercia-listi, consulenti del lavoro – hanno la duplice necessità di adeguare i modelli organizzativi e di business sia perché sono un importante anello della catena di fornitura di servizi alle imprese, sia perché le loro specificità dovrebbero stimolare la crescita della cultura delle imprese clienti.

Dopo aver individuato ed esaminato nelle scorse edizioni dell’Osservatorio i segmenti che compongono la popolazione professionale, ci siamo posti due principali obiettivi:

• elaborare tre indicatori in grado di illustrare il posizionamento degli studi su altrettante di-rettrici – propensione alla collaborazione, uso delle tecnologie, cultura innovativa – che qua-lificano gli attuali ecosistemi, sempre più interconnessi;

• valutare se e come stia mutando la domanda di servizi da parte delle PMI, incrociando i risultati con l’offerta degli studi, allo scopo di far emergere eventuali distonie.

Il convegno della sesta edizione dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale – Dati, dati, dati: l’umanesimo digitale dei professionisti – propone alcune riflessioni sui dati, sempre più disponibili grazie all’innovazione digitale, la cui organizzazione produce informazioni in gra-do di fornire interpretazioni arricchite dei fenomeni aziendali (gestione del personale, gestione

Introduzione

di Umberto Bertelè, Alessandro Perego, Raffaello Balocco e Mariano Corso

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I risultati completi della Ricerca sono consultabili su www.osservatori.net


Introduzione

amministrativa, contrattuale, finanziaria, strategica, creditizia, …). Un tempo relegati a semila-vorato, su cui il professionista aggiungeva valore per garantire prevalentemente la compliance normativa, oggi i dati rappresentano un ‘asset patrimoniale’ da valorizzare e l’input per costruire nuovi rapporti collaborativi con i clienti.

Per il terzo anno consecutivo la spesa ICT da parte degli studi è in crescita (+7,9% rispetto al 2017), segnando, inoltre, un gap significativo rispetto all’andamento registrato dalle imprese (+0,7%)1. Qualcosa si muove e non solamente perché i nuovi dispositivi di legge obbligano gli studi ad adeguare le dotazioni informatiche. I progetti avviati dagli studi, alcuni dei quali rilevati dal contest annuale che l’Osservatorio propone, evidenziano una crescita della consapevolezza sulle tematiche digitali, sulle nuove dinamiche di mercato e sull’impiego delle soluzioni informa-tiche in grado di migliorare con una certa ambizione i modelli organizzativi e di business.

La strada è ancora lunga, soprattutto per raggiungere una diffusione più ampia del cambia-mento, tuttavia gli esempi virtuosi e indipendenti dalle dimensioni, sono in aumento e proiettati sulla costruzione di una relazione sempre meno di fornitura con i clienti e sempre più collabora-tiva e di partenariato operativo.

1 www.assintel.it/osservatori-2/assintel-

report/assintel-report-2019

Comitato Scientifico

Umberto BertelèChairman degli

Osservatori Digital Innovation

Raffaello BaloccoComitato Scientifico


Alessandro PeregoDirettore Scientifico


Mariano CorsoComitato Scientifico


Maggio 2019

Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale Dati, dati, dati: l’Umanesimo digitale per i Professionisti

La Ricerca

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La Ricerca 2018-2019

La ricerca condotta nella sesta edizione dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Di-gitale si è posta l’obiettivo di verificare quanto la domanda e l’offerta di servizi professionali siano tra loro allineate e in che misura gli studi professionali stiano procedendo sulla strada del cambiamento per ridisegnare non solo i modelli organizzativi e di business ma anche il loro ruolo di fornitori di servizi a valore aggiunto.

I 3.947 questionari compilati da Studi di Avvocati, Commercialisti, Consulenti del lavoro e Multidisciplinari, hanno permesso un esame ancora più profondo e rappresentativo della realtà professionale in Italia, integrato da una ricerca, statisticamente significativa, condotta sulle PMI insieme a Doxa.

Lo scopo delle pagine che seguono è di individuare i comportamenti degli studi professio-nali attraverso le seguenti dimensioni tematiche:

• investimenti attuali e prospettici in tecnologie e relazione tra redditività e tecnologia;• contenuti della domanda di servizi da parte delle PMI e confronto con l’offerta per

verificarne eventuali disallineamenti;• tecnologie adottate e di interesse futuro;• opinioni dei professionisti relativamente ai timori che riguardano l’esercizio della pro-

fessione.

Executive Summary

di Claudio Rorato ed Elisa Santorsola

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Executive Summary

L’INVESTIMENTO IN TECNOLOGIE DIGITALI

Cresce l’investimento in ICT da parte delle professioni giuridico-economiche, non solo per effetto degli obblighi normativi, ma anche per una crescita dell’alfabetizzazione in-formatica Prende corpo una sorta di ‘piccola borghesia’ di studi che, pur non investendo grandi cifre in ICT (3mila-10mila euro), manifesta una crescente consapevolezza sull’u-tilità delle ICT Gli studi multidisciplinari sono i più sensibili all’introduzione di tecno-logie

Nel 2018 il mondo delle professioni giuridico-economiche incrementa la spesa complessiva in ICT del 7,9% rispetto al 2017, passando da 1.172 milioni di euro a 1.2651. Nel quadriennio 2015-2018 il CAGR2 è del 4,29%. I valori percentuali esprimono, inoltre, una propensione superiore a quella espressa dalle aziende, ferme a una crescita dello 0,7% nel corso dell’ulti-mo anno. L’ultima rilevazione dell’Osservatorio evidenzia interessanti fenomeni rispetto al 2017 (Fig. 1):

• si dimezza (2% vs 1%) la quota degli studi che non hanno investito in ICT;• crolla la quota degli studi con micro investimenti (fino a 3mila euro: 52% vs 19%);• cresce sensibilmente la quota degli studi che investono tra i 3mila e i 10 mila euro in ICT

(36% vs 75%);• si dimezzano le percentuali dei medi e grandi investitori (oltre 10mila euro: 10% vs 5%)

Confortante la lettura che deriva dai dati presentati. Innanzitutto, si sta formando una sor-ta di ‘piccola borghesia’ consistente nei numeri che, pur non destinando somme ingenti alle tecnologie, mette in luce una crescente consapevolezza rispetto al passato sui temi digitali, non spiegabile, quindi, solamente con l’obbligatorietà dei recenti provvedimenti normativi.

1 Le previsioni effettuate dall’Osservatorio durante la scorsa

edizione parlavano di 1.217 milioni di euro,

con uno scostamento negativo del 3,8%

rispetto al dato reale registrato nel 2018.2 CAGR: Compound

Annual Growth Rate, è un indice del tasso di crescita media di una grandezza in un arco

temporale.

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Executive Summary

Investimento degli Studi in tecnologie

<1.000€

Spesa dello Studio in tecnologie informatiche nel 2018

0€ 1.000€ - 3.000€ 3.000€ - 10.000€ >10.000€

Investimento totale in ICT da parte degli Studi in Italia

1.142 Mln €1.115

Mln €

Previsionestimata

+2,5%

Media imprese+1,8%

Media imprese+1,9%

+2,6%

+7,9%

€ 6.000

€ 9.400

€ 8.900

€ 15.500

11%

COMMERCIALISTI

CONS. DEL LAVORO

AVVOCATI

MULTIDISCIPLINARI

75%

8%1%

5%

2015 2016 2017 2018 2019

1.351 Mln €

+6,8%

Media imprese+0,7%

Q: Quanto ha speso lo Studio nel 2018 in tecnologie informatiche?Base empirica: 3166 Studi di Professionisti

1.172 Mln €

1.265 Mln €

FIG 1. INVESTIMENTO DEGLI STUDI IN TECNOLOGIE

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Executive Summary

Le tecnologie confermano il loro ausilio alla redditività, perché a mano a mano che cresce la presenza di tecnologia a più elevata innovatività (portali per la condivisione di attività, fino a business intelligence o a soluzioni di condivisione interna di documenti e archivi o, in rari casi, anche di intelligenza artificiale e blockchain), aumenta la redditività degli studi (aree verdi del grafico) (Fig. 2).

15% 17% 20%

28% 23% 11%

43%39%

16%

14% 21%

53%

Andamento della redditività

Aumento superiore al 10%

Aumento tra lo 0% e il 10%

Diminuzione tra lo 0% e il 10%

Diminuzione superiore al 10%

Innovatività delle tecnologie utilizzate dallo Studio

BASSA MEDIA ALTA

Andamento della redditività e adozione di tecnologie

Redditività e tecnologie

15%

28%

43%

14%

17%

23%

39%

21%

20%

11%

16%

53%

Base empirica: 3220 Studi di Professionisti

Redd

itiv

ità

FIG 2. REDDITIVITÀ E TECNOLOGIE

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Executive Summary

Al di là degli effetti dovuti agli obblighi normativi, che hanno sensibilmente innalzato l’u-tilizzo della fattura elettronica e della conservazione digitale a norma, è evidente la crescita nell’impiego e nell’interesse di breve periodo per alcune tecnologie. In particolare, rispetto alla precedente rilevazione, gli incrementi più significativi riguardano i software per il con-trollo di gestione (+9%), i portali per la condivisione di documenti con la clientela (+10%), i software di gestione documentale (+7%). Stenta ancora a decollare il sito internet, statico nella rilevazione complessiva di uso attuale (38%) e interesse futuro (27%). È il sintomo di una cultura ancora poco orientata al mercato, soprattutto quello relativo alla nuova cliente-la, verso la quale le categorie professionali hanno difficoltà a individuare adeguate azioni da porre in essere.

A livello di singole professioni emergono le seguenti peculiarità:

Avvocati• più elevata percentuale (5%) di studi che non hanno effettuato investimenti in ICT;• più elevata percentuale (59%) di micro investitori, a sottolineare ancora una volta la par-

ticolarità della professione;• più elevata percentuale di studi in grado di investire tra i 100mila e i 250mila euro in

ICT (2%). È, infatti, nella professione legale che si concentrano gli studi dalle dimensioni maggiori.

Commercialisti• più alta percentuale (49%) di ‘piccola borghesia’ con investimenti tra i 3mila e i 10mila

euro in ICT;

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Executive Summary

Consulenti del lavoro• percentuali abbastanza omogenee tra le diverse classi di investimento e vicine a quelle

espresse dai commercialisti

Multidisciplinari• unica categoria presente in tutte le fasce di investimento, segno di una maturità diffusa

nelle diverse dimensioni di studio e di una necessità tipica dell’interdisciplinarietà;• più basse percentuali di micro investitori in ICT (20,5%);• più alta percentuale (29,8%) di studi che hanno investito tra i 10mila e i 50mila euro.

COLLABORAZIONE, TECNOLOGIA, CULTURA: TRE INDICI PER GLI STUDI PROFESSIONALI

Gli studi sono poco sviluppati su tre direttrici tipiche dell’economia digitale: collabo-razione, digitalizzazione, cultura dell’innovazione Le fasce evolute oscillano tra il 34% e il 38% degli studi Tuttavia, la fascia di ingresso sulle tre dimensioni, valutata come suffi-ciente, tende ad aumentare rispetto alle precedenti rilevazioni È il segnale della crescita dell’alfabetizzazione digitale tra i professionisti, anche se a livello basico (Fig 3)

Collaborazione – La dimensione individua le modalità di relazione interne ed esterne, con lo scopo di comprendere il livello di integrazione nel microcosmo dello studio e nell’e-cosistema in cui è inserito lo studio stesso. Il 63% rivela un indice di scarsa o sufficiente collaborazione, il restante 37% la dichiara buona oppure ottima. L’idea di un pensiero col-laborativo ancora in fieri e differenziato per professione è suffragata dall’esistenza di portali

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Executive Summary

per la condivisione documentale nel 37% degli studi di commercialisti, nel 32% di studi di consulenza del lavoro, nel 18% (fanalino di coda) degli studi legali e nel 46% degli studi mul-tidisciplinari, mediamente più evoluti anche sotto il profilo culturale.

Digitalizzazione – La dimensione individua la diffusione degli strumenti digitali e le

43%

32%

39%

19%

28%

27%

33%

33%

30%

5%

5%

4%COLLABORATIVO

Avvocati

Gli indici di studio

Base empirica: 2644 Studi di Professionisti

DIGITALE

CULTURALE

43%

40%

37%

20%

24%

25%

30%

29%

35%

8%

7%

3%COLLABORATIVO

Consulenti del Lavoro

DIGITALE

CULTURALE

42%

35%

32%

20%

27%

30%

30%

33%

32%

8%

5%

6%COLLABORATIVO

Commercialisti

DIGITALE

CULTURALE

35%

33%

32%

29%

31%

32%

20%

23%

22%

16%

13%

14%COLLABORATIVO

Multidisciplinari

DIGITALE

CULTURALE

OTTIMOBUONOSUFFSCARSO

FIG 3. GLI INDICI DI STUDIO

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Executive Summary

prassi digitali nei processi di lavoro e di relazione. Il 61% rivela un indice di scarsa o sufficiente digitalizzazione, il restante 39% la dichiara buona oppure ottima. Gli obblighi normativi spin-geranno i professionisti a una crescente digitalizzazione dei processi lavorativi. Tuttavia, una minoranza sta sviluppando una conoscenza in grado di andare oltre l’adempimento normativo per cogliere le opportunità collegate ai nuovi dispositivi di legge, che consentiranno di svilup-pare nuove aree di servizio per la clientela.

Cultura innovativa – La dimensione individua i comportamenti e le scelte effettuate, sin-tomo di un ‘pensiero’ in grado di orientare le azioni di contenuto innovativo. Il 64% rivela un indice di scarsa o sufficiente digitalizzazione, il restante 36% la dichiara buona oppure ottima. A riprova di ciò, è utile segnalare che nel corso del 2018 i professionisti che hanno partecipato a corsi formativi al di fuori delle tematiche giuridico-economiche oscillano tra il 20% e il 30%, mentre questa percentuale diminuisce tra il personale dipendente, con una punta del 12% per l’addestramento all’uso delle tecnologie adottate dallo studio.

DOMANDA E OFFERTA DI SERVIZI: PMI VS STUDI

Da riallineare l’offerta di servizi professionali da parte degli studi con la domanda espres-sa dalle PMI Da migliorare la capacità propositiva degli studi, soprattutto per i servizi che impattano sulla gestione caratteristica delle aziende clienti Velocità delle risposte, loro esaustività e affidabilità sono, invece, i pilastri sui cui domanda e offerta trovano ampia convergenza

L’indagine, svolta nei confronti di un campione statisticamente significativo di PMI, ha verifi-

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Executive Summary

cato verso le quali si stia dirigendo la domanda di servizi da parte delle aziende e quali siano le opinioni nei confronti dei professionisti abitualmente utilizzati (avvocati, commercialisti, con-sulenti del lavoro, studi multidisciplinari).

I servizi di interesseDalla differenza tra la percentuale dei servizi che gli studi sono interessati a inserire nel por-

tafoglio (offerta di servizi) e la percentuale relativa ai servizi desiderati e non ricevuti dalle PMI (domanda di servizi), sono stati selezionati quelli con i delta in doppia cifra, per verificare l’esistenza di eventuali scostamenti tra offerta e domanda, i cui risultati sono riportati di seguito:

assistenza per finanziamenti, partecipazione a bandi (19 punti percentuali di differenza tra offerta e domanda), servizi per la gestione finanziaria (18), conservazione digitale a norma (14), analisi della concorrenza (11), conformità dei processi lavorativi alle normative (10). L’esubero di offerta rispetto alla domanda dev’essere letto tenendo conto di almeno due chiavi di lettura:

• è valido se considerata a livello di mercato complessivo e non di singolo portafoglio di stu-dio, che potrebbe trovarsi addirittura in una condizione contraria;

• il confronto è utile a comprendere quanto sia necessario orientare le competenze e, di con-seguenza, i servizi sulla base di una conoscenza più approfondita dei singoli portafogli clienti e sui bisogni di un ecosistema più ampio del cliente stesso;

• gli studi devono porsi anche nella condizione di stimolare la domanda di alcuni servizi, perché non sempre, come in qualsiasi contesto di mercato, la domanda di servizi è esplicita e consapevole.

Inoltre, l’ambiente competitivo, rispetto a una decina di anni fa è molto più popoloso. L’area dei servizi tradizionali vede impegnati nuovi attori che gli studi individuano soprattutto nelle consulting direzionali (percentuali tra le 4 categorie professionali che oscillano tra il 15% e il

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Executive Summary

35%), nelle società di pratiche amministrative (24%-29%), nell’agenzia delle entrate (15%), nelle banche (15%-18%), nelle softwarehouse (11%-13%). Da qui la necessità di diversificare i servizi, sviluppare nuove competenze distintive e fornire supporto alle aziende nello sviluppo di una cultura gestionale più efficace.

La capacità propositivaCirca quattro anni fa l’Osservatorio condusse un’indagine sulle PMI, dalla quale, in estrema

sintesi, emersero due principali tendenze:• elevata soddisfazione per i servizi tradizionali (oltre l’80% del campione espresse apprez-

zamento)• scarsa capacità propositiva da parte degli studi abitualmente utilizzati dalle imprese, so-

prattutto in termini di supporto alle decisioni più delicate relative al business dell’impresa.

Dopo quattro anni riproponiamo un’indagine simile, per capire se e come siano mutate le situazioni (Fig.4):

• la soddisfazione complessiva scende al 70% perché, probabilmente, cresce la necessità di avere più sostegno sulle attività più collegate alla gestione caratteristica del cliente;

• il panorama degli studi individua tre segmenti: ▶ studi proattivi (46%), che affiancano spontaneamente l’azienda nelle attività più delicate, perché conoscono le necessità del settore/business, ▶ studi ancorati ai servizi tradizionali e inattivi verso le nuove esigenze (manifeste o meno) (25%); ▶ studi della ‘terra di mezzo’ (29%) che attendono la richiesta del cliente ma che, successi-vamente, riescono ad attrezzarsi per rispondere alle nuove richieste.

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Executive Summary

Comportamento degli Studi Professionali

Soddisfazione per gli Studi professionali

70%

28%

2%

Pienamente soddisfatti

Soddisfatti in parte

Poco soddisfatti

Per niente soddisfatti

46%

29%

11%

14%

Sono proattivi nel fornire\ proporre attività di miglioramento per l’azienda

Soddisfazione degli Studi professionali

Si attrezzano a rispondere alle richieste di attività di miglioramento dell’aziendaPercepiscono ma non soddisfano le nuove esigenze dell’aziendaNon percepiscono le nuove esigenze dell’azienda

Base empirica: 300 PMI

FIG 4. SODDISFAZIONE PER GLI STUDI PROFESSIONALI E LORO COMPORTAMENTO VALUTATO DALLE PMI

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Executive Summary

Il sistema di servizioPMI e studi concordano che la velocità delle risposte, la profondità delle spiegazioni e l’af-

fidabilità sono i pilastri principali su cui valutare o costruire un sistema di servizio (Fig. 5). Tuttavia, il sistema di servizio pensato dagli studi come idoneo a soddisfare le esigenze dei Clienti risulta sbilanciato nelle proporzioni, rispetto a ciò che manifestano le PMI.

Le PMI, oltre alle tre principali caratteristiche, rivelano risposte articolate anche nelle altre voci, segno di una varietà di esigenze da soddisfare.

Gli studi manifestano una polarizzazione più elevata sulle prime quattro caratteristiche e sul supporto alle decisioni dell’azienda. Sulle caratteristiche retanti, invece, emerge un ap-piattimento su valori decisamente inferiori rispetto al pensiero delle aziende, rivelando una cultura market oriented ancora in fieri che, al momento, non consente di intercettare le di-verse espressioni della domanda.

I datiIl ‘petrolio del terzo millennio’: i dati. Un asset patrimoniale da valorizzare per gli studi e

per le aziende con lo scopo di trarre nuova conoscenza, nuovi servizi. Aziende e studi sono pronti a fare il passo, a lavorare sui dati prodotti?

Un quinto delle aziende non è in grado di rispondere, metà ritiene di fornire agli studi dati in abbondanza, mentre un terzo circa condividerebbe volentieri più dati con gli studi per trarne ulteriore valore (Fig. 6). Il mercato dell’offerta di servizi, cioè gli studi, non appare

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Executive Summary

Dati, dati, dati: l’umanesimo digitale per i Professionisti #OPID1908.05.19

Il sistema di servizio

Base empirica: 300 PMI Base empirica: 2779 Studi di Professionisti

24%6%

9%9%

11%12%12%

14%14%

23%28%

30% Rispondere tempestivamente alle richieste

Fornire spiegazioni esaurienti

Mantenere gli impegni dichiarati

Consigliare l’azienda nel suo sviluppo

Fornire una risposta a ogni quesito sottoposto

Offrire nuovi servizi per soddisfare nuove esigenze

Anticipare le esigenze/problematiche dell’azienda

Produrre documenti facili da comprendere

Fornire con anticipo le informazioni

Fornire supporto alle decisioni dell’azienda

Relazionarsi con il personale aziendale interno

Niente di tutto ciò 2%3%17%

2%6%

8%4%

24%6%18%

39%58%

Le opinioni delle PMI Le opinioni degli Studi

FIG 5. CARATTERISTICHE DESIDERATE NEGLI STUDI PROFESSIONALI

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Executive Summary

però ancora preparato. Solamente un terzo fornisce servizi di controllo di gestione e circa il 3% utilizza i software di business intelligence per organizzare servizi data based. I compor-tamenti degli studi sono coerenti con una cultura del dato ancora in fieri, testimoniata da una conoscenza della redditività dei clienti puntualmente rilevata solamente dal 14% degli studi.

I TIMORI DEI PROFESSIONISTI

L’inadeguatezza delle competenze e delle dotazioni informatiche, unitamente alle dif-ficoltà di procurarsi lavoro sufficiente per mantenere lo studio o per ingrandire le sue dimensioni, sono le principali preoccupazioni espresse dai professionisti In particolare, gli avvocati esprimono percentuali più elevate di preoccupazione, al contrario degli studi multidisciplinari che appaiono, invece, più sereni

Le necessità che esprime un’economia sempre più abilitata dal digitale non si limitano all’adeguamento tecnologico, ma coinvolgono anche le competenze e le capacità di svilup-pare nuovo lavoro per soddisfare bisogni emergenti o di aumentare le dimensioni degli studi.

Competenze attuali e future – Gli avvocati sono la categoria più preoccupata per l’inade-guatezza attuale e futura delle competenze possedute (17%), ma anche quella, insieme agli studi multidisciplinari, che si ritiene attualmente superiore alla media e adeguata anche per il futuro in termini di competenze possedute (11% e 12% rispettivamente).

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Executive Summary

29%

49%

23%

Sì, l’azienda condividerebbe volentieri altri dati con gli Studi di Professionisti

Non so

No, il professionista ha già molti dati dell’azienda e non è necessario fornirne degli altri

Disponibilità dell’azienda a fornire più dati agli studi

Q: L’Azienda sarebbe disposta a fornire altri dati ai propri Studi Professionali abitualmente utilizzati per ottenere altri servizi o servizi più approfonditi?Base empirica: 300 aziende PMI, indagine realizzata in collaborazione con DOXA

FIG 6. DISPONIBILITÀ DELL’AZIENDA A FORNIRE PIÙ DATI AGLI STUDI

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Executive Summary

Dotazioni informatiche – Anche per le dotazioni informatiche sono gli avvocati a espri-mere le maggiori preoccupazioni in termini di inadeguatezza attuale e futura (13%). Sono, invece, gli studi multidisciplinari a evidenziare la percentuale più elevata (14%) in termini di dotazioni informatiche superiori alla media e adeguate anche per il futuro.

Altre preoccupazioni – Per avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro vi è un’impor-tante polarizzazione sul timore di non sviluppare una mole di lavoro in grado di garantire la sopravvivenza dello studio e sulla difficoltà ad aumentare le dimensioni dello studio (organico e clienti). Gli studi multidisciplinari, invece, proprio per la maggiore complessità interna e le dimensioni mediamente più elevate, esprimono preoccupazioni più distribuite tra le diverse classi. Le differenze maggiori, rispetto ai colleghi monodisciplinari, riguar-dano i timori di non riuscire a esaudire le richieste di nuovi servizi (17%) o di gestire il cambiamento (14%) L’interdisciplinarietà se, da una parte, diventa fonte di opportunità e solidità, da un’altra è percepita come una rigidità superiore per apportare modifiche al modello organizzativo o di business

SINTESI FINALE

Di seguito riportiamo i principali risultati della Ricerca relativa all’edizione 2018-2019 dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale, integrata da un’indagine sulle PMI, condotta insieme a Doxa:

• cresce l’investimento in ICT da parte delle professioni giuridiche, non solo per effetto degli obblighi normativi, ma anche per una crescita dell’alfabetizzazione informatica.

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Executive Summary

Si sta costituendo una sorta di ‘piccola borghesia’ di studi che manifesta una crescente consapevolezza sull’utilità delle ICT negli studi;

• professionisti poco sviluppati su tre direttrici tipiche dell’economia digitale: collabora-zione, digitalizzazione, cultura dell’innovazione. La fascia di ingresso sulle tre dimen-sioni tende a ingrossarsi rispetto a simili rilevazioni degli scorsi anni;

• da riallineare l’offerta di servizi professionali da parte degli studi con la domanda espres-sa dalle PMI;

• da migliorare la capacità propositiva degli studi, soprattutto per i servizi che impattano sulla gestione caratteristica delle aziende clienti;

• velocità delle risposte, loro esaustività e affidabilità sono, invece, i pilastri sui cui doman-da e offerta trovano ampia convergenza.

• inadeguatezza delle competenze e delle dotazioni informatiche, unitamente alle difficol-tà di procurarsi lavoro sufficiente per mantenere lo studio o per ingrandire le sue dimen-sioni sono le principali preoccupazioni che esprimono i professionisti.

Claudio Rorato Elisa Santorsola

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I Rapporti con i risultati completi della Ricerca scaricabili da www.osservatori.net

Progettare nuovi servizi digital based: i professionisti al lavoro

Disponibile da maggio 2019. Il rapporto illustra la metodologia e i contenuti del lavoro congiunto di un gruppo di professionisti selezionati per progettare nuovi servizi data based.

Le professioni si guardano dentro

Disponibile da giugno 2019. Il rapporto illustra l’analisi complessiva del mercato delle professioni giuridiche ed economiche insieme ai risultati delle verticalizzazioni per ciascuna professione.

La domanda di servizi Cosa ne pensano le PMI

Disponibile da luglio 2019. Il rapporto, frutto di un’indagine condotta insieme a Doxa, illustra come stia cambiando la domanda di servizi professionali da parte delle PMI ed esamina le eventuali distonie con l’offerta.

I Rapporti

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La Nota Metodologica

L’ambito di analisi

La Ricerca prende in esame gli studi di Avvocati, Commercialisti e Consulenti del Lavoro. L’analisi prevede anche un’altra categoria di studi, ovvero quella dei Multidisciplinari (studi che contengono al loro interno più di una professione), trattati alla stregua di una categoria a sé stante per le peculiarità che esprimono. I dati richiesti con la somministrazione di un questionario online, escludono la clientela definibile “privata”, ma si concentrano esclusiva-mente su quella aziendale o, comunque, dotata di partita iva.

È stato inoltre analizzato, in collaborazione con DOXA, un campione di 300 PMI italiane che utilizzano in modo continuativo le prestazioni dei Professioni oggetto della Ricerca. Il questionario è stato sottoposto ad un campione con caratteristiche (Settore Aziendale, Area Geografica e Numero di Dipendenti) ponderate per ottenere risultati statisticamente validi.

Gli obiettivi della Ricerca

L’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale da sei anni fornisce un apporto di sostanza per la diffusione consapevole dell’Innovazione Digitale all’interno degli studi di Avvocati, Commercialisti e Consulenti del Lavoro. L’approccio utilizzato è di tipo sistemico, perché prende in esame il mondo delle Professioni e le relazioni con i Clienti, i Vendor tec-nologici e il loro Canale, la PA e gli Istituti Finanziari.

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In questo contesto la ricerca di quest’anno dell’Osservatorio aveva i seguenti obiettivi:

• comprendere lo stato di adozione delle principali tecnologie, la propensione a investire in nuove tecnologie e i modelli organizzativi e di business degli studi; per rispondere alle domande: quali sono i trend di adozione delle diverse tecnologie negli studi? Quanto e come investono in tecnologia gli studi? Quali sono i trend comportamentali che stanno emergendo?

• individuare le esigenze di servizio dei clienti degli studi, con focus sulle PMI italiane, per rispondere alle domande: le imprese come scelgono i loro professionisti? Quali servizi vorrebbero avere e cosa ritengono più utile? Chi sono o potrebbero essere i loro fornitori di servizi professionali?

• capire come ricavare valore dai dati per migliorare la gestione dello studio e sviluppare nuovi servizi, sviluppando un percorso attraverso tavoli di lavoro interattivi (per singola professione) con la Community dell’Osservatorio.

Le metodologie di ricerca

Per raggiungere gli obiettivi indicati, nelle attività dell’Osservatorio sono state utilizzate diverse metodologie di ricerca:

Fotografia della situazione degli studi di Professionisti Attraverso un questionario CAWI rivolto agli studi di Professionisti (Avvocati, Commer-

cialisti e Consulenti del Lavoro) erogato da febbraio 2019 ad aprile 2019, sono stati raccolti 8.669 questionari; di questi ne sono stati utilizzati 4.113 mentre 2.747 sono risultati compi-

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lati per intero. Attraverso dei correttivi, il campione analizzato è stato riportato alle percen-tuali di distribuzione reale dei Professionisti.

Una scelta pesata di alcune domande selezionate ha consentito di elaborare tre indici (col-laborazione, digitale, culturale), che rappresentano importanti direttrici comportamentali e di atteggiamento tipiche dell’economia digitale.

Alle risposte fornite dagli studi è stato assegnato un punteggio, che ha consentito di co-struire quattro fasce di valutazione (scarso, sufficiente, buono, ottimo) tarate sulla media di ciascuna professione.

Fotografia delle relazioni tra PMI italiane e Studi Professionali L’Osservatorio ha predisposto un questionario CATI, somministrato da DOXA a un cam-

pione di 300 aziende private da 10 a 250 dipendenti, che utilizzano in modo continuativo le prestazioni professionali di Avvocati, Commercialisti e/o Consulenti del Lavoro. Le risposte raccolte sono state ripartite in 7 macrosettori aziendali (aggregati secondo la classificazione ATECO) e suddivisi secondo Area Geografica (Nord Est, Nord Ovest, Centro, Sud e Isole) e Numero di Dipendenti (da 10 a 49 e da 50 a 249), ponderate in modo da ottenere una distri-buzione con validità statistica.

Tavoli di lavoro con i Professionisti e i vendor tecnologici della Community dell’Osser-vatorio

Nel corso dell’edizione 2018/19 dell’Osservatorio sono stati organizzati 3 workshop in-terattivi, in cui 5 gruppi di Professionisti hanno ragionato insieme per compilare il mo-dello del canvas dei dati ideato dall’Osservatorio. L’output finale di ciascun gruppo è stato l’ideazione di un servizio originale e innovativo, basato sull’utilizzo efficace dei dati a disposizione degli Studi mappati durante i tavoli di lavoro precedenti. L’obiet-

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tivo ulteriore era di stimolare il confronto per far emergere le diverse prospettive che ri-guardano i temi oggetto di analisi, le opportunità, i rischi, le resistenze evidenti o latenti. Ai workshop interattivi hanno partecipato i membri della Community dell’Osservatorio, composta da professionisti selezionati, da rappresentati delle istituzioni centrali e territoriali delle professioni e da rappresentanti dei vendor tecnologici e di fornitori di servizi Partner e Sponsor dell’Osservatorio. Inoltre, sono stati invitati come ospiti degli esperti di tematiche di interesse per il tema in esame, in modo da fornire degli spunti di ragionamento ai gruppi di lavoro.

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Il Gruppo di Lavoro

Alessandro PeregoDirettore Scientifico Osservatorio Digital Innovation

Claudio RoratoResponsabile Scientifico Professionisti e Innovazione Digitale

Federico Iannella Ricercatore Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale

Elisa Santorsola Direttore Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale

Pietro Trabacchi Ricercatore Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale

Per qualsiasi commento e richiesta di informazioni: [email protected]

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Il Gruppo di Lavoro

Si ringraziano per il prezioso contributo i partecipanti ai Tavoli di Lavoro tenuti durante l’edizione 2018/2019 dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale e tutti coloro che hanno fornito un efficace sostegno all’attività di Ricerca:

Pietro Antonietti, Studio AntoniettiMarco Badà, CLSYSTEMMassimiliano Baiocco, 2B1Loris Beretta, Studio Beretta & AssociatiMichele Beretta, Studio Beretta & AssociatiGian Paolo Bergo, Unic@Fabrizio Bernardini, Associazione PNIGiovanni Bottinelli, Studio Broggini e AssociatiGian Luca Bracciali, Studio BraccialiRobert Braga, Swing SrlGiulio Broggini, Studio Broggini e AssociatiPietro Buccarelli, Studio Legale Gianni Origoni Grippo Cappelli

& PartnersPaola Callegari, SISTEMILuca Canella, Studio AntoniettiEnza Capodicasa, Unic@Paolo Cappi, TeamsystemStefano Dovier, Studio DovierMarco Ferraro, Studio Legale Ferraro Giove e AssociatiEmanuele Galli, CLSYSTEMAlex Gasperoni, Studio GasperoniOlindo Giamberardini, SISTEMIGloria Giraldi, Associati.net stpGiacomo Goria, Studio SciandraKathleen Lemmens, Studio Legale Gianni Origoni Grippo

Cappelli & PartnersCesare Ligorio, Unappa

Daniela Mannino, Unic@Mario Maschietto, Studio MaschiettoFrancesco Massaro, LserviceRoberto Massucco, Project BICarlo Mauri, Project BIMauro Mazzolari, AGMMauro Monti, Studio Broggini e AssociatiFabrizio Oteri, Studio legale Toffoletto De Luca TamajoElena Pascolini, Studio LombardSandra Passoni, Intesa Marco Perini, Studio Legale Ferraro Giove e AssociatiFabio Porcellini, Studio PorcelliniGiulia Primicerio, NexumStpLorena Raschellà, Unic@Gabriele Rossetti, Unic@Lorenzo Sagulo, NexumStpAndrea Salemi, NexumStpFrancesca Savona, Giuffrè Francis LefebvrePatrizia Sonnati, Studio BraccialiNicola Testa, UnappaFranco Toffoletto, Studio legale Toffoletto De Luca TamajoFausto Turco, Si-NetLuca Zampiccoli, Filosofia fiscaleMichela Zampiccoli, Filosofia fiscaleMauro Zanin, NexumStpAnnalisa Zurlo, Progetto Studio


Il Convegno

Maggio 2019

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14:00 Registrazione e welcome coffee

14:30 Introduzione lavori e Key note Speech: “Intelligenza Artificiale, 5G, Big data, Industria 4 0: nulla sarà più come prima”

Umberto BertelèChairman Osservatori Digital Innovation – Politecnico di Milano

15:15 Le videopillole dai Consigli Nazionali

Rosario De LucaPresidente Fondazione Studi Consulenti del Lavoro

Maurizio GrossoConsigliere Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

15:20 I risultati della Ricerca

Claudio RoratoResponsabile Scientifico Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale

Elisa SantorsolaDirettore Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale

15:45 Premiazione del Contest “Professionista Digitale 2018/19” Categorie: Avvocati, Commercialisti e Consulenti del Lavoro

16:30 Tavola Rotonda

Modera:Claudio RoratoResponsabile Scientifico Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale

Discutono i risultati della Ricerca:Stefano GaristoDirettore Generale GIUFFRÈ FRANCIS LEFEBVRE Spa

Olindo GiamberardiniResponsabile Marketing di Prodotto SISTEMI Spa

Luca MalgratiDirettore Commerciale GRUPPO PROGETTO STUDIO

Mauro MazzolariAmministratore AGM Spa

Nicola TestaPresidente UNAPPA

L’Agenda del Convegno 8 Maggio 2019

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L’Agenda del Convegno

16:50 I risultati della Ricerca

Claudio RoratoResponsabile Scientifico Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale


17:15 Tavola Rotonda

Modera:


Discutono i risultati della Ricerca:

Marco BadàSocio e amministratore CL SYSTEM

Massimiliano BaioccoCeo 2B1

Paolo CappiResponsabile Professional Market Management TEAMSYSTEM

Fausto TurcoCeo SI-NET Srl

Sandra PassoniDirettore Self & Channel Solutions INTESA

17:35 Chiusura lavori

Sul sito www osservatori net è possibile rivedere le riprese integrali del Convegno “Dati, dati, dati: l’Umanesimo digitale per i Professionisti”

Visita www osservatori net e seguici sui nostri social network

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Marco Badà è Consulente del Lavoro, socio ed amministratore di CL System Informatica – produ-zione software per l’amministrazione del personale. Dopo gli studi ha iniziato l’attività professionale come Consulente del Lavoro e successivamente la collaborazione con CL System Informatica, nell’a-rea vendite, poi analisi e sviluppo prodotto. L’esperienza professionale diretta ha consentito l’ap-proccio al software, dedicato ai Consulenti del Lavoro, con l’obiettivo di migliorare l’organizzazione degli studi clienti, attraverso prodotti che garantiscano la massima automazione dello studio

professionale.

Marco Badà

Socio e amministratore,CL SYSTEM

Sono un esperto in progetti di customer experience. Aiuto le grandi organizzazioni a migliorare sensibilmente i risultati, agendo sulla loro modalità di gestire i clienti. Supporto le organizzazioni a migliorare la cultura, la strategia, il marketing, le relazioni, il servizio clienti e l’esercizio della lea-dership. Per fare ciò continuo a effettuare ricerche e analisi e a condividere idee su come le organiz-zazioni possono migliorare le mprestazioni. Sono co-fondatore del Gruppo 2B1, una società di con-sulenza leader per le attività in outsourcing in ambito Contabilità e Finanza.

Massimiliano Baiocco

Ceo,2B1

Laureato in Economia Aziendale presso l’Università L. Bocconi di Milano, ha lavorato fino al 2014 per il gruppo Sole 24 ORE come Product Line Manager delle soluzioni gestionali per Commercialisti e Consulenti del Lavoro. Nel 2014 è entrato a far parte del gruppo TeamSystem, nell’ambito della Direzione Marketing & Digital ricopre oggi l’incarico di Responsabile del Product Management per il mercato Professional e SME.

Paolo Cappi

Responsabile Professional Market Management,TEAMSYSTEM

I Relatori

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I Relatori

Stefano Garisto, 38 anni, laureato in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano, è in Giuffrè (oggi Giuffrè Francis Lefebvre) dal 2011, quando viene chiamato per unirsi alla task force dedicata allo sviluppo dell’offerta fiscale. La sua formazione da ingegnere unita all’esperienza professionale maturata come consulente di direzione aziendale per importanti progetti editoriali sono asset fon-damentali per accompagnare Giuffrè nel percorso di trasformazione digitale e per sviluppare la stra-tegia di integrazione tra l’editoria professionale e le nuove funzionalità rese possibili dall’uso di so-

luzioni tecnologiche e software interattivi. Dal 2014 al 2018 Garisto guida lo sviluppo commerciale della casa editrice con la carica di Direttore Commerciale e Marketing. Dal 2019 Stefano Garisto è il Direttore Generale di Giuffrè Francis Lefebvre.

Stefano Garisto

Direttore Generale GIUFFRÈ FRANCIS,

LEFEBVRE Spa

Laureato in Economia e Commercio, dopo un’esperienza iniziale in Studio, da 25 anni si occupa di soluzioni software per Studi Professionali di Commercialisti, Consulenti del Lavoro, Avvocati in Sistemi S.p.A. seguendo progetti di consulenza, avviamento e formazione presso Utenti e Partner.

Olindo Giamberardini

Responsabile Marketing,Prodotto SISTEMI Spa

Nato a Varese nel 1967, si è interessato ed appassionato al mondo dell’Information Technology fin dal periodo scolastico. Il padre è stato uno dei primi tecnici specializzati in IBM Italia. Durante il corso di studi universitario, ha lavorato presso varie amministrazioni comunali e provinciali della Lombardia, per la realizzazione di progetti di riorganizzazione dei sistemi informativi, allora inno-vativi per la Pubblica Amministrazione. Laureato in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi di Milano, è Dottore Commercialista dal 1993. Come imprenditore, ha fondato e sviluppato

aziende di produzione e commercializzazione software, orientate al mercato degli studi professionali, delle aziende e delle associazioni di categoria. Dal 2015 è Direttore Commerciale di Gruppo Progetto Studio, primario software partner Teamsystem a livello nazionale, nel quale detiene anche una partecipazione societaria.

Luca Malgrati

Direttore Commerciale,GRUPPO PROGETTO

STUDIO

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I Relatori

Da oltre 35 anni mi occupo di organizzazione e di analisi di processi per Studi Professionali e Aziende. Il continuo e costante contatto con gli studi e l’esperienza maturata come System Integrator mi ha permesso di sviluppare le capacità per accompagnare gli studi verso la Digital Transformation.

Mauro Mazzolari

Amministratore,AGM Spa

Sandra Passoni lavora in Intesa, azienda del Gruppo Ibm con sede a Torino, presso la quale riveste il ruolo di Direttore delle Soluzioni Self e del Canale verso i Business Partner, con particolare riferi-mento alla proposizione di servizi di digital transformation. In precedenza, nel medesimo contesto aziendale, ha ricoperto ruoli di Cloud & MarketPlace Manager, Transformation Manager, Client Solution Leader, Finance Sector Consultant, Offering leader e Marketing Analyst. Operando anche in assegnazione, ha rivestito ruoli in IBM Emea e presso società di consulenza Informatica di

Milano. Sandra Passoni è laureata in Economia e Commercio presso l’Università di Torino.

Sandra Passoni

Direttore Self & Channel Solutions,Intesa

Nicola Testa assume la responsabilità dell’associazione Unappa, rappresentando la categoria nell’am-bito dell’attività istituzionale. Promotore della Legge 4/2013 sulle professioni non riconosciute in albi professionali, ne segue oggi sviluppo ed evoluzione. Assume la carica di Presidente e Amministratore Delegato di Unappa Servizi e si occupa dello sviluppo delle attività e di servizi diffusi tramite il net-work associativo. Svolge la sua attività nell’ambito dei servizi amministrativi telematici, della sempli-ficazione e dei servizi digitali quali firma digitale, conservazione a norma, privacy, spid.

Nicola Testa

Presidente,UNAPPA

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I Relatori

Aiuto gli studi professionali a costruire il sistema informativo più integrato possibile e il percorso di Digitalizzazione Tecnologico, mettendo al centro le persone per lasciare loro il tempo di dedicarsi alle proprie attività di business e costruire nuovi modelli di servizi intorno alla tecnologia, con solu-zioni IT e digitali che permettono di avere un maggior controllo sui processi interni ed esterni.

Fausto Turco

CEO,Si-Net srl

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La Selezione di Slide


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Il Premio “Professionista Digitale 2018/19”

Il Premio è dedicato agli studi che si sono distinti per capacità innovativa, utilizzando le tecnologie digitali per gestire il miglioramento dei loro modelli organizzativi e di business. Sono stati selezionati tre vincitori e una menzione d’onore.

I Vincitori:

Per la Categoria Avvocati

Toffoletto De luca Tamajo e Soci www.toffolettodeluca.it

Per la Categoria Commercialisti

Studio Beretta & Associati www.studio-beretta.com

Studio Bernardini di Bernardini dott Fabrizio & Partners www.studiobernardinifabrizio.it

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Il Premio del “Professionista Digitale 2018-2019”

Per la categoria Consulenti del Lavoro

Studio Roberto Corno https://studio-corno.it

Gli altri Finalisti:

Avvocato Federico Vincenzi (BS)Barbieri & Associati Dottori Commercialisti (BO)Maurizio Maraglino (TA)Nexumstp S.p.A. (Roma)Studio Commercialista Baseggio Di Baseggio Simona (Roma)Studio di Consulenza - Societario Tributario (Roma)Studio Miazzo (NO)

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Gli Attori

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La School of Management

La School of Management del Politecnico di Milano

La School of Management del Politecnico di Milano, costituita nel 2003, accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nel campo dell’economia, del management e dell’industrial engineering che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili.

La Scuola ha ricevuto, nel 2007, il prestigioso accreditamento EQUIS. Nel 2009 è entrata per la prima volta nel ranking del Financial Times delle migliori Business School europee. Nel 2013 ha ottenuto il prestigioso accreditamento internazionale da AMBA (Association of MBAs). Dal 2015, la Scuola è membro di AACSB International – The Association to Advance Collegiate Schools of Business. La membership non implica l’accreditamento. La Scuola è presente inoltre nei QS World University Rankings con i programmi MBA. Nel 2017, la School of Management è la prima business school italiana a vedere riconosciuta la qualità dei propri corsi erogati in digital learning nei master Executive MBA attraverso la certificazione EOCCS (EFMD Online Course Certification System). La Scuola è membro PRME (Principles for Responsible Management Education), Cladea (Consejo Latinoamericano de Escuela de Administración) e QTEM (Quantitative Techniques for Economics & Management Masters Network).

Fanno parte della Scuola: il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e MIP Graduate School of Business che, in particolare, si focalizza sulla formazione executive e sui programmi Master. Le attività della School of Management legate all’Innovazione Digitale si articolano in:

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• Osservatori Digital Innovation, che fanno capo per le attività di ricerca al Dipartimento di Ingegneria Gestionale;

• Formazione executive e programmi Master, erogati dal MIP.

Gli Osservatori Digital Innovation

Gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano nascono nel 1999 con l’obiettivo di fare cultura in tutti i principali ambiti di Innovazione Digitale. Oggi sono un punto di riferimento qualificato sull’Innovazione Digitale in Italia che integra attività di Ricerca, Comunicazione e Aggiornamento continuo.

La Vision che guida gli Osservatori è che l’Innovazione Digitale sia un fattore essenziale per lo sviluppo del Paese.

La Mission degli Osservatori è produrre e diffondere conoscenza sulle opportunità e gli impatti che le tecnologie digitali hanno su imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini, tramite modelli interpretativi basati su solide evidenze empiriche e spazi di confronto in-dipendenti, pre-competitivi e duraturi nel tempo, che aggregano la domanda e l’offerta di innovazione digitale in Italia.

I fattori distintivi Le attività degli Osservatori Digital Innovation sono caratterizzate da 4 fattori distintivi:1. Ricerca. Le attività di ricerca sono svolte da un team di quasi 100 tra Professori, Ri-

cercatori e Analisti impegnati su 40 differenti Osservatori che affrontano tutti i temi

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chiave dell’Innovazione Digitale nelle Imprese (anche PMI) e nella Pubblica Ammi-nistrazione.

2. Aggiornamento. Osservatori.net è il punto di riferimento per l’aggiornamento pro-fessionale sull’innovazione digitale. Il portale è una fonte unica di informazioni e dati basati su Pubblicazioni, Webinar e Workshop realizzati da analisti ed esperti con un know-how unico e distintivo. Il tutto è erogato tramite una piattaforma multime-diale e interattiva per l’aggiornamento a distanza.

3. Comunicazione. Attraverso Convegni, Media e Pubblicazioni gli Osservatori diffon-dono buone pratiche, esperienze e cultura legata all’innovazione digitale, realizzando ogni anno oltre 5000 uscite stampa e 200 eventi pubblici.

4. Networking. Gli Osservatori aggregano la più ampia community di decisori della domanda, dell’offerta e delle Istituzioni, che collabora e sviluppa relazioni concrete nelle numerose occasioni di interazione per contribuire alla diffusione dell’Innova-zione Digitale in Italia.

Gli Osservatori Digital Innovation (2017-2018)Gli Osservatori Digital Innovation sono classificabili in 3 macro categorie:

1. Digital Trasformation, che include gli Osservatori che analizzano in modo trasversale i processi di innovazione digitale che stanno profondamente trasformando il nostro Paese;

2. Digital Solutions, che raggruppa gli Osservatori che studiano in modo approfondito specifici ambiti applicativi e infrastrutturali relativi alle nuove tecnologie digitali;

3. Verticals, che comprende gli Osservatori che analizzano l’innovazione digitale in spe-cifici settori o processi.

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I numeri chiave del 2018

Per maggiori informazioni si veda il sito www osservatori netSeguici anche su:

• oltre 200 pubblicazioni con i risultati delle ricerche

• 200 convegni, workshop e webinar

• Archivio di 200 pubblicazioni e 600 video on demand

• 400 partner e sponsor• 150 000 contatti• 8 500 Contatti c-level• 20 000 partecipanti

agli eventi

• 40 Osservatori• 6 000 casi• quasi 100 Professori/Ricercatori/Analisti

• 210 Eventi• 5 000 Uscite stampa• 22 000 Report cartacei distribuiti

• 30 Pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali

I numeri (2018)

Aggiornamento continuo

Ricerca

Network Comunicazione

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MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business

Gli Osservatori Digital Innovation sono fortemente integrati con le attività formative della Scuola: nel senso che rappresentano un’importante sorgente per la produzione di materiale di insegnamento e di discussione per i corsi e traggono anche spesso linfa vitale dalle espe-rienze di coloro che partecipano ai corsi (in particolare a quelli post-universitari erogati dal MIP) o vi hanno partecipato nel passato.

In sinergia con gli Osservatori, il MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business ha lanciato diverse iniziative nell’ambito Digital Innovation:

• Master Executive MBA con possibilità di scegliere corsi elective focalizzati sui temi della Digital Business Transformation;

• Percorso Executive in Gestione Strategica dell’Innovazione Digitale;• Corsi brevi Digital Innovation.

Per maggiori informazioni si veda il sito www mip polimi it

Il punto di riferimento per l’Aggiornamento Executive sull’Innovazione Digitale

visita www.osservatori.net e scopri come accedere a tutti i servizi

L’innovazione digitale a portata di Click!

In un contesto in cui l’innovazione digitale ha sempre più rilevanza per la competitività delle imprese e il cambiamento incessante caratterizza le nuove tecnologie, aggiornarsi è fondamentale per tutti i professionisti a vari livelli aziendali. Dedicare tempo e risorse all’aggiornamento di skill e competenze in questo ambito è fondamentale e va fatto in modo permanente lungo tutta la vita professionale, attraverso nuovi strumenti compatibili con il lavoro quotidiano.

Fattori Distintivi

- Piattaforma multimediale e interattiva per un aggiornamento continuo a distanza;

- Ricerca indipendente, caratterizzata da rigore scientifico, modelli originali e basata sull’analisi dell’eccellenza;

- Analisti e esperti con un know-how unico e distintivo al servizio di manager e professionisti.

Osservatori.net

Gli Osservatori Digital Innovation rappresentano una fonte unica di conoscenza sull’Innovazione Digitale sviluppata da un team di 90 Ricercatori e Professori del Politecnico di Milano, che da anni punta a fornire a professionisti, manager e imprenditori una visione strategica e manageriale dell’innovazione digitale, consapevole che questa rappresenta una leva indispensabile per la competitività delle imprese e il rilancio economico e sociale del nostro Paese.

Il punto di riferimento per l’Aggiornamento Executive sull’Innovazione Digitale

RapportiOsservatori.net offre la più completa raccolta di analisi e dati sull’Innovazione Digitale in Italia. I Rapporti sono caratterizzati da formati inno-vativi che consentono una rapida ricerca delle informazioni di proprio interesse

Workshop e Webinar PremiumEventi Premium della durata di circa 4 ore (Workshop) e 1 ora (Webinar), durante i quali i partecipanti possono confrontarsi con gli Analisti e Esperti che approfondiscono i temi chiave dell’innovazione digitale

PercorsiWorkshop e Webinar sono organizzati in Percorsi focalizzati su un particolare tema!

Gli Osservatori Digital Innovation organizzano diversi percorsi tematici, composti da Workshop e Webinar, con l’obiettivo di aiutare a comprendere quali effetti abbia l’evoluzione tecnologica nelle nuove strategie digitali, attraverso la discussione dei risultati emersi dalle Ricerche annuali.

Tutti gli eventi possono essere seguiti in diretta web e on demand sulla piattaforma www.osservatori.net

Per maggiori dettagli visitare: www.osservatori.net/it_it/percorsi


| 123 |Dati, dati, dati: l’Umanesimo digitale per i ProfessionistiCopyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale

I Sostenitori della Ricerca

Istituzioni e associazioni di rappresentanza

• AIDC – Sezione di Milano• CNDCEC (Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e

degli Esperti Contabili)• CNF (Consiglio Nazionale Forense)• Federnotai• Fondazione Studi Consulenti del Lavoro

• Unappa• Associazione nazionale dipendenti studi notarili• AgID• ADC Nazionale• Associazione Nazionale Dottori Commercialisti• MOPI

Partner

• 2BI Group• AGM• CL SYSTEM INFORMATICA• Giuffrè Francis Lefebvre• Progetto Studio

• Intesa• Si-Net• Sistemi• Teamsystem• Unappa Servizi

Startup

• Filosofia Fiscale• LService• PBV Monitor• Performance Mind• ProjectBI


| 124 | Dati, dati, dati: l’Umanesimo digitale per i ProfessionistiCopyright © Politecnico di Milano | Dipartimento di Ingegneria Gestionale

www.osservatori.netI Sostenitori della Ricerca ISTITUZIONI E ASSOCIAZIONI DI RAPPRESENTANZA

AIDC – Sezione di Milanowww.aidc.pro

L’Associazione Italiana Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili – Sezione di Milano è espressione milanese, socia fondatrice e ispiratrice dell’AIDC nazionale.

L’Associazione Italiana Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili trae origine dalla nascita dell’Associazione Dotto-ri Commercialisti Milano il 13 giugno 1991 per effetto della fusione delle tre organizzazioni sindacali allora presenti nel panorama milanese. Il 22 marzo 2006 viene fatto il primo pas-so verso una associazione nazionale cambiando la denomina-zione in Associazione italiana Dottori Commercialisti spinti dal desiderio di continuare ed esportare la propria esperienza anche al di fuori dei pur ampi confini milanesi. Un ventennio dopo la nascita di ADC, il 18 marzo 2010, con la partecipa-zione di 28 sezioni locali rappresentative di 11 regioni prende vita l’Associazione Italiana Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

Oggi come allora AIDC vuole essere la casa comune di tutti i Dottori Commercialisti, consapevole del fatto che l'unione

è molto più premiante e produttiva rispetto alle divisioni. L’AIDC – Sezione di Milano vuole continuare ad essere una realtà giovane e dinamica al servizio dei Dottori Commer-cialisti milanesi. Nello stesso tempo, vuole portare la propria esperienza fatta di risultati prestigiosi al servizio di tutta la categoria in modo che possa costituire la base sulla quale co-struire i successi del futuro con l'aiuto di tutti i Dottori Com-mercialisti italiani.



www.osservatori.net I Sostenitori della RicercaISTITUZIONI E ASSOCIAZIONI DI RAPPRESENTANZA

CNDCEC (Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili)www.commercialisti.it

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) è un ente pubblico non economico a carattere associativo, che rappresenta istituzionalmente gli iscritti agli Albi e promuove i rapporti con le istituzioni.

Coordina, inoltre, le attività degli Ordini per favorire il miglioramento e la specializzazione professionale.

Il CNDCEC persegue, tra gli altri, l’obiettivo di costruire una comunità in cui tutti gli iscritti all’Albo si possano riconoscere, in modo da accrescere il ruolo fondamentale che i Dottori Commercialisti e gli Esperti Contabili rivestono nel tessuto economico e sociale del Paese.

Le aree di intervento del Consiglio per il Mandato, seppur ridotto, 2014-2016 includono l’intervento della categoria nel dibattito sulla riforma delle Professioni e sulle principali materie tecniche, il suo ruolo nello scenario internazionale e la gestione dei rapporti dei singoli Ordini locali con gli Atenei

delle rispettive aree territoriali di riferimento, allo scopo di ottimizzare interventi di formazione continua per gli iscritti.




CNF (Consiglio Nazionale Forense)www.consiglionazionaleforense.it

Il Consiglio Nazionale Forense (CNF) è l’istituzione di vertice del sistema ordinistico forense, con il quale è regolamentata in Italia l’Avvocatura.

La nuova legge Forense n. 247/12 ha confermato il ruolo centrale del CNF nell’ordinamento della professione d’avvocato, la responsabilità sociale dell’Avvocatura, presidio per la tutela dei diritti, in collaborazione con gli organi di Governo e con l’Ordine Giudiziario. È riservata “in via esclusiva” al Consiglio Nazionale la rappresentanza istituzionale dell’Avvocatura a livello nazionale.

Il CNF “esprime, su richiesta del Ministro della giustizia, pareri su proposte di legge che, anche indirettamente, interessino la professione forense e l’amministrazione della giustizia”.

La nuova legge attribuisce al CNF la funzione di promuovere “attività di coordinamento e di indirizzo dei Consigli dell’Ordine circondariali al fine di rendere omogenee le condizioni di esercizio della professione e di accesso alla stessa”.

Fondamentale funzione è quella disciplinare, che il CNF esercita

in forme propriamente giurisdizionali. Il CNF giudica innanzi tutto sui reclami proposti contro i provvedimenti disciplinari adottati (in forma amministrativa) dai Consigli degli Ordini locali, nonché sulle controversie in materia di elezioni dei Consigli dell’Ordine. La giurisdizione speciale del CNF è stata preservata con l’entrata in vigore della Costituzione, all’esito della “revisione” delle giurisdizioni speciali imposta dall’art. 102 della Costituzione e dalla VI disposizione transitoria. Dalla natura giurisdizionale dei giudizi del Consiglio nazionale deriva il potere di emanare un codice deontologico che indichi i comportamenti richiesti all’avvocato nell’esercizio delle sue funzioni e nella sua condotta sociale.

A questi pilastri fondamentali si aggiungono numerose ulteriori funzioni in diversi campi d’interesse per la professione forense, come la tenuta dell’Albo degli avvocati abilitati al patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori, e dell’Albo Nazionale degli Avvocati italiani o la qualità di sede unica per le prove per lo svolgimento della professione in Italia da parte di avvocati di altro Stato membro della UE.

Il Consiglio Nazionale Forense partecipa con entusiasmo a questo progetto di ricerca condotta dall’Osservatorio ICT & Professionisti della School of Management del Politecnico di Milano, per promuovere la diffusione e l’utilizzo da parte degli avvocati degli strumenti di information technology al fine di rendere anche per questa via il migliore e più efficiente servizio di giustizia.




Federnotaiwww.federnotai.it

Federnotai è la Federazione delle associazioni sindacali regio-nali dei notai italiani. Nasce a Milano nel 1978 con lo scopo ini-ziale di partecipare alle trattative per la stipulazione del primo contratto di lavoro per i dipendenti degli studi professionali. Si deve a Federnotai la sottoscrizione della prima polizza assi-curativa collettiva per la responsabilità civile professionale dei notai.

Attualmente oltre all'impegno sindacale di categoria, ha assun-to un respiro più ampio per rappresentare e sostenere il ruolo del notaio come consulente al fianco del cittadino e a garanzia dei suoi diritti. L'associazione è impegnata su molti fronti: con-trasto del riciclaggio, informatizzazione degli atti immobiliari, e più in generale è noto il suo impegno nella promozione e dif-fusione di una cultura della legalità, profondamente connessa al ruolo del notaio. Organizza attività di comunicazione, pubblicazioni, incontri di studio, convegni e congressi per promuovere la certezza dei diritti e il rispetto delle regole anche in settori e ambiti non tra-dizionali.

Federnotai è costantemente impegnata nella valorizzazione della funzione pubblica notarile quale applicazione concreta dei principi della Costituzione ed esercizio di giurisdizione preventiva a protezione dei cittadini e delle imprese. Attraverso il contatto diretto con i colleghi di tutto il territorio italiano e con gli organi istituzionali – nazionali e locali – del Notariato, elabora e promuove progetti di riforma.

Da alcuni anni, esercita la sua funzione sindacale anche attra-verso l’adesione a Confprofessioni, nella quale ha conquistato un ruolo di primo piano: il presidente di Federnotai è membro del consiglio generale, la carica di segretario della giunta nazio-nale di Confprofessioni è affidata a un notaio e sono notai tre presidenti di confederazioni regionali.




Fondazione Studi Consulenti del Lavorowww.consulentidellavoro.it

I Consulenti del Lavoro sono professionisti dell’area giuridico-economica; esercitano le funzioni soprattutto nelle realtà impren-ditoriali medio-piccole, favorendo lo sviluppo dei processi econo-mici aziendali e la gestione delle risorse umane, collocandosi in posizione centrale tra impresa, istituzioni pubbliche e lavoratori.

Da conoscitore della tecnica retributiva e contributiva aziendale, il Consulente del Lavoro si è andato affermando per formazione culturale e competenza professionale in materia di contabilità e consulenza fiscale, identificandosi in una funzione di dirigente esterno della piccola impresa.L’ambito professionale comprende:

• genesi, definizione, evoluzione del rapporto di lavoro con la gestione degli aspetti contabili, economici, giuridici, assicura-tivi, previdenziali e sociali;

• assistenza e rappresentanza dell’azienda nelle vertenze extra-giudiziali (conciliazioni e arbitrati), derivanti dai rapporti di lavoro dipendente e autonomo;

• assistenza e rappresentanza nel contenzioso con Istituti Previ-denziali, Assicurativi e Ispettivi del Lavoro;

• selezione e formazione del personale;• consulenza tecnica d’ufficio e di parte;

• igiene e prevenzione negli ambienti di lavoro;• tecniche di analisi dei costi d’impresa per la definizione del

prezzo del prodotto/servizio;• gestione aziendale tramite analisi, costituzione e piani pro-

duttivi, assistenza fiscale e tributaria, tenuta delle scritture contabili, controllo di gestione e analisi dei costi, redazione dichiarazione dei redditi;

• assistenza nel contenzioso tributario presso commissioni e uffici dell’Amministrazione Finanziaria;

• consulenza e assistenza nelle relazioni e nei rapporti aziendali (con-tratti, convenzioni, etc.) di carattere obbligatorio, tipico e atipico;

• trasmissione telematica delle dichiarazioni fiscali;• certificazione tributaria (visto pesante);• autentica C.C.I.A.A.;• certificazione eticità del rapporto di lavoro;• funzioni nelle segnalazioni di denuncia di attività di antirici-

claggio e finanziamento del terrorismo;• gestione delle crisi aziendali, nelle quali è richiesta la riconfigu-

razione degli assetti produttivi e commerciali e la ridefinizione delle risorse umane impiegate. Il Consulente del lavoro si pro-pone come soggetto idoneo a fornire indicazioni per migliorare la gestione dei rapporti di lavoro nella crisi aziendale, nonché ad analizzare strumenti e risorse offerte dall’ordinamento giuridico (procedure di mobilità, CIGS, CDS, procedure fallimentari).

Il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro è l’organo elettivo di coordinamento amministrativo e di vigilanza sui Consigli Provinciali. Composto da 15 membri eletti dai Consigli Provinciali, elegge al suo interno il presidente, il vice presidente, il segretario e il tesoriere.




Unappawww.unappa.it

U na p pa nasce nel 1994 a Milano. Gli operatori del settore – Agenzia di Pratiche Amministrative – decidono di far con-vergere idee, problemi e programmi di sviluppo in un’organiz-zazione in grado di raccogliere e diffondere una nuova cultura di Agenzia, entrando tra i primi operatori nella sperimentazio-ne digitale delle Camere di Commercio. Una categoria scono-sciuta, benché siano migliaia gli operatori che l’associazione rappresenta, a prescindere dall’adesione formale o meno, che svolgono la propria attività di facilitatori, verso le Pubbliche Amministrazioni, nella gestione di adempimenti burocratico-amministrativi. La legislazione che regola l’attività “Agenzia di affari”, non più adeguata (articolo 115 T.U.L.P.S. – D.lgs 31.3.1998 nr. 112 articolo 63, comma 1, lett. d) ai tempi, non identifica le attività che il Professionista può svolgere. Quest’ul-timo aspetto pregiudica costantemente lo sviluppo delle attivi-tà, ostacolandone la crescita e la diffusione regolamentata. È su questa base che, da anni, U.na.p.pa. svolge il proprio ruolo di rappresentanza nel sistema pubblico e istituzionale, sollecitan-do l’attenzione del legislatore. Tra i più importanti promotori della Legge 4/2013, che crea un sistema professionale duale,

U.na.p.pa. colloca la professionalità del proprio esperto e ne attesta la competenza in base alla delega data dalla legge per i vari profili previsti dal proprio statuto. Tuttavia, non è suf-ficiente a chiarire e potenziare le grandi possibilità di questo emisfero economico e sociale, visto il ruolo che assume questo Professionista nel sistema di semplificazione in atto nel Paese. Per questo da anni la proposta di istituire una nuova figura, il Procuratore Telematico (Emandamento G13.101 nell’Odg ap-provato dal Governo Letta), un profilo che si inserisce appieno nell’era digitale e che, sempre più, necessita e necessiterà di fi-gure qualificate in grado di gestire per conto di terzi, ove richie-sto, adempimenti, in generale servizi digitali. Il processo non sarà breve. Una figura funzionale per altro, se ben utilizzata, utile al mercato e alla Pubblica Amministrazione. Sono miglia-ia gli adempimenti gestiti dai Professionisti del settore. Un’as-sunzione di ruolo in grado di garantire consumatori, utenti, Pubblica Amministrazione, grazie a formazione e investimento in conoscenza sempre più alla base della crescita individuale e collettiva.




Associazione nazionale dipendenti studi notariliwww.associazioneunica.org

L’“ASSOCIAZIONE NAZIONALE DIPENDENTI STUDI NOTARILI ITALIANI”, denominata “UNIC@” con sede in Castenaso (Bologna), costituita l’11 giugno 2007, ha come scopo la valorizzazione e la tutela della professionalità, del-la competenza, delle aspettative e dell’immagine dei dipen-denti e collaboratori, a qualsiasi titolo e livello, degli Studi Notarili direttamente o tramite soggetti terzi; la promozione di iniziative di divulgazione ed approfondimento della cultura giuridica, economica, organizzativa, informatica, della tecni-ca gestionale e della prassi burocratica concernenti l’attività degli Studi notarili, anche mediante l’organizzazione di con-vegni, manifestazioni, corsi di studio e di perfezionamento, di aggiornamento e simili; la rappresentazione in ogni sede e ad ogni livello della categoria professionale degli Assistenti degli Studi Notarili; la conoscenza e la promozione della cultura in generale anche attraverso l’attuazione di iniziative culturali, ricreative, ludiche. Per il conseguimento dello scopo l’Asso-ciazione propone misure legislative e/o regolamentari volte alla tutela del proprio settore di lavoro; organizza manifesta-zioni, convegni e/o eventi di carattere nazionale ed interna-

zionale, propone e attua gemellaggi con altre associazione eu-ropee ed internazionali. Queste ultime sono: la Confédération du Personnel des Notariats de l’Union Européenne, con sede in Bruxelles (La Confederazione del personale del Notariato dell’Unione Europea) – acronimo CPNUE, che rappresenta tutti gli impiegati notarili degli stati membri dell’Unione Eu-ropea nei quali vige il notariato latino; la Union International Profesional de Auxiliares del Notariado acronimo Uipan, con sede in Madrid che rappresenta più di ottocento mila dipenden-ti notarili esistenti nel mondo.




AgIDwww.agid.gov.it

L'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) ha il compito di garantire la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda Digitale italiana in coerenza con l’Agenda Digitale europea e contribuisce alla diffusione dell'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, allo scopo di favorire l'innovazione e la crescita economica.

AgID coordina le attività dell'amministrazione statale, regionale e locale, progettando e monitorando l'evoluzione del Sistema Informativo della Pubblica Amministrazione, anche adottando infrastrutture e standard che riducano i costi sostenuti dalle singole amministrazioni e migliorino i servizi erogati a Cittadini e Imprese. Definisce linee guida, regolamenti e standard e svolge attività di progettazione e coordinamento di iniziative strategiche, per un’efficace erogazione di servizi online della Pubblica Amministrazione a Cittadini e Imprese, assicurando, fra l'altro, l'uniformità tecnica dei sistemi informativi pubblici.

L'Agenzia sostiene la diffusione dell'innovazione digitale, per

contribuire allo sviluppo economico, culturale e sociale del Paese. Collabora con le istituzioni e gli organismi europei, nazionali e regionali aventi finalità analoghe, anche attraverso la stipula di accordi strategici, promuovendo l’alfabetizzazione digitale di cittadini e imprese, creando nuove conoscenze e opportunità di sviluppo.

AgID svolge, inoltre, i compiti necessari per l'adempimento degli obblighi internazionali assunti dallo Stato in materia di innovazione digitale, informatica e internet.

Con riferimento alla Fatturazione Elettronica verso la PA coordina, supporta e indirizza – in forte sinergia con l’Agenzia delle Entrate e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (nelle sue diverse declinazioni) – le Pubbliche Amministrazioni nel percorso di adeguamento all’innovazione introdotta a partire del 6 giugno 2014 e che vede nel 31 marzo 2015 il termine per l’estensione a tutti gli Enti della PA. In collaborazione con le Associazioni di categoria, Confindustria e i Consigli nazionali degli ordini professionali si occupa della formazione/sensibilizzazione sui temi della Fatturazione Elettronica PA.




ADC Nazionalewww.adcnazionale.it

L’ADC è un’ associazione di natura sindacale rappresentativa della categoria professionale degli iscritti nell’Albo Unico – se-zioni A, B dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili. L'associazione è apartitica ed apolitica, ha carattere volontario e non ha scopo di lucro. L’Associazione ha per oggetto:• assumere, promuovere, valorizzare e realizzare tutte quelle ini-

ziative a carattere nazionale ed internazionale nel campo le-gislativo, tecnico, culturale e amministrativo che interessino la categoria professionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili;

• promuovere a livello nazionale ed internazionale lo studio, an-che tramite apposite commissioni, per la risoluzione di pro-blemi o di temi oggetto della professione o di interesse della categoria dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili;

• consentire ai giovani sia già iscritti all'Albo dei Dottori com-mercialisti e degli Esperti contabili, sia in procinto di farlo, purché regolarmente accreditati quali tirocinanti presso i ri-spettivi Ordini di esprimersi sulle problematiche culturali, professionali e di categoria;

• rappresentare sindacalmente sia in sede nazionale o interna-zionale sia in sede locale i propri iscritti per la difesa e la tutela dei diritti e degli interessi, anche economici, della categoria dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili ed in modo specifico stipulare contratti collettivi ed accordi con Autorità, Enti pubblici o privati, Sindacati e Ordini Professionali;

• rappresentare presso il CNDCEC, presso i singoli ODCEC e presso le Casse di Previdenza ed assistenza di riferimento gli interessi della categoria professionale e dei singoli iscritti; pro-muovere le opportune azioni finalizzate a migliorare le norme che regolamentano l'ordinamento, la tariffa, l'assistenza e la previdenza pensionistica e tutte le condizioni di esercizio della professione;

• collaborare con gli Enti locali, Enti Regionali, organi dello Stato e con le altre Organizzazioni della categoria o di categorie affini alla formazione e/o alla modificazione di norme legislative o regolamentari che riguardino problematiche che interessino lo svolgimento della professione degli iscritti all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili o professioni affini

• organizzare e promuovere su tutto il territorio nazionale, in collaborazione con il CNDCEC e gli ODCEC: – la formazio-ne professionale continua di aggiornamento approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle competenze tecniche sulle materie oggetto di esercizio dell’attività professionale per gli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commerciali-sti e degli esperti contabili.

• L’ADC è ente formatore accreditato presso il CNDCEC, il MEF e Fondoprofessioni (ente bilaterale di categoria).




Associazione Nazionale Dottori Commercialistiwww.andoc.info

L’A.N.Do.C. (Associazione Nazionale Dottori Commercialisti) nasce come associazione di secondo livello per aggregare e rappre-sentare, a livello istituzionale nazionale, le molteplici Accademie territoriali dei Dottori Commercialisti, ovvero associazioni locali che aggregano Dottori Commercialisti i quali intendano porre al centro del loro operato il rispetto per la Cultura, la Meritocrazia e l’Etica. Il “credo” di chi aderisce alle Accademie è la “Forza della divulgazione delle idee” , in antitesi alla “ricerca delle poltrone”.L’idea dell’A.N.Do.C. della Professione Economico Giuridica si fonda sul presupposto che essa debba essere svolta da soggetti competenti, autorevoli e responsabili. Ciò è, peraltro, in linea con la vigilanza che il Ministero della Giustizia esercita sugli Ordini Professionali e che è identificabile in uno degli elementi che hanno contribuito a rendere le interrelazioni tra soggetti economici, non solo nel nostro Paese, più eque, maggiormente in linea con i caratteri della legalità formale e sostanziale, in definitiva, più giuste e trasparenti.L’A.N.Do.C. crede che le attività professionali, se correttamente in-quadrate e vigilate, possano e debbano dare ancora molto al Paese, in termini di contributo alla crescita, all’equità e alla giustizia. È altret-tanto convinta, però, che questo potrà avvenire solo se i Professionisti

sapranno interrogarsi in maniera approfondita sul ruolo che vogliono interpretare come Classe dirigente del Paese, non per mandato rappre-sentativo ma per incarico pubblicistico legato al proprio ordinamento.Per l’A.N.Do.C., il Professionista non è un semplice “operatore di mercato”. Non può esserlo già in base all’ordinamento vigente ma, ancor di più, non deve esserlo nell’accezione più ampia (e nobile) del ruolo che Egli deve svolgere nella società. Il Profes-sionista (e, nel caso di specie, quello Economico Giuridico) deve essere l’interfaccia (anche solo eventuale) tra le esigenze dello Stato (e, in generale, della giustizia, legittimità e trasparenza del-le operazioni) e il mondo dell’economia privata, rappresentata a tutte le dimensioni, dalla grande industria alla micro impresa.Il Professionista non è (e non deve essere) Pubblico Ufficiale, ma deve operare a “tutela della fede pubblica”. Chi ad Egli si rivolge deve sapere che riceverà indirizzo, guida e chiarimenti, in poche parole “consulenza al corretto inquadramento dei fenomeni ed alla miglio-re decisione operativa o strategica”, nell’interesse non solo di logiche di profitto ma anche di tutela delle esigenze della giustizia e legalità.Per fare questo, l’A.N.Do.C. ritiene che la “Classe Professionale” deb-ba essere selezionata mediante il rispetto di severi standard di compe-tenze tecniche, integrità morale e deontologia operativa. L’A.N.Do.C. crede molto nel merito e nei valori che hanno fatto grande questo Paese e che, probabilmente ora in parte accantonati, sono oggi più che mai necessari per l’individuazione e applicazione di strategie e politiche di crescita, di benessere, di legalità e di giustizia.Questi i Valori dell’A.N.Do.C., che l’Associazione si impegna a far si che diventino i nuovi Ideali fondanti di una grande Professione al servizio del Paese.




MOPIwww.mopi-italia.org

MOPI è un’associazione che riunisce professionisti nel settore del marketing, della comunicazione e dell’organizzazione degli studi professionali, sia a livello nazionale sia a livello interna-zionale.

Nasce con l’obiettivo di costruire un network per promuovere lo scambio di esperienze ed informazioni tra i professionisti associati, nonché creare uno spirito di collaborazione e parteci-pazione tra i propri Soci.

MOPI ha come obiettivo la diffusione della cultura di Marketing e dell’Organizzazione degli studi professionali attraverso la ri-flessione, la elaborazione e lo studio delle problematiche con-nesse.

MOPI intende promuovere l’attività di ricerca, di insegnamen-to e di aggiornamento volte all'evoluzione teorica ed applicativa del Marketing e dell’Organizzazione degli studi professionali.

MOPI intende promuovere eventi al fine di divulgare la cono-

scenza e creare la cultura sul complesso di funzioni di supporto ad uno studio professionale.

MOPI si propone come una realtà dove gli associati possano confrontarsi per risolvere e sviluppare tematiche utili per la propria professione.




www.osservatori.net I Sostenitori della RicercaPARTNER

2BI Groupwww.2b1group.it

2B1 Group, è una delle principali società italiane di servizi pro-fessionali dedicata alla erogazione di servizi in outsourcing in ambito amministrativo/contabile. Collaboriamo con ogni clien-te per fornire un servizio di Finance & Administration Business Process Outsourcing (F&A BPO), personalizzato in base alle spe-cifiche esigenze. Le soluzioni coprono differenti livelli di com-plessità, dalla singola transazione di prima nota, alla gestione totale di un intero processo amministrativo. Le nostre persone, l'approccio metodologico, la nostra esperienza, contribuiscono ad offrire il massimo valore aggiunto nell'erogazione dei servizi di F&A BPO. Il controllo sull'efficacia/efficienza del processo am-ministrativo, l'impostazione volta al continuo miglioramento, la sicurezza e l'eccellenza nell'erogare i servizi di F&A BPO secondo le più rigorose normative nazionali ed internazionali quali, Six Sigma, ISO 9001:2015,ISO 27001, SOX, D.lgs 231 e, fanno di 2B1 Group il partner ideale a cui chiedre maggiore efficienza, flessibi-lità e trasparenza, riducendo al minimo i rischi e costi. 2B1 Group collabora con clienti nazionali ed è impegnata ad operare anche in contesti internazionali mettendo a disposizione di ogni clien-te, non solo la conoscenza linguistica, ma anche le competenze

legate ai requisiti civilistico fiscali dei paesi della comunita euro-pea. La modularità dell'approccio di 2B1 Group rende accessibile i servizi di F&A BPO a clienti di qualsiasi dimensione siano esse aziende o studi professionali. I nostri clienti operano in una vasta gamma di settori, tra cui, quello manifatturiero quello dei servi-zi, il settore food, quello del consumer products e del banking. Importante risalto va dato alla divisione PANGEA outsourcing per gli studi commercialistici che registra da ormai diversi anno tassi di crescita del 35% anno, arrivando a gestore alla fine dell’an-no 2017 più di 3.700 contabilità tra semplificate e ordinarie. 2B1 Group si propone quindi come “Global Value Added Partner” nel campo dei servizi amministrativi in outsourcing, oltre che alla consulenza direzionale. Attraverso l’erogazione dei propri servizi 2B1 Group intende aiutare i clienti ad attuare miglioramenti so-stanziali nelle performance delle loro aziende. Il corretto bilan-ciamento tra tempi, qualità, e costo, che rappresentano i fattori critici di successo di ogni impresa, i servizi offerti da 2B1 Group sono volti a garantire soluzioni alle problematiche che abbiano un impatto concreto e duraturo. Gli elementi caratterizzanti l’at-tività di 2B1 Group sono il rispetto delle metodologie del cliente e la flessibilità nelle modalità di erogazione del servizio o del pro-getto. A questo scopo, i nostri consulenti, lavorano in maniera integrata con l’azienda cliente. Frutto di questa integrazione è la definizione “condivisa” delle soluzioni più appropriate ai proble-mi, nel pieno rispetto di tempi e dei costi d’esecuzione. Più di 30 professionisti dislocati su due sedi, Milano, e Roma e oltre 130 dipendenti a Tirana (Albania), ed una rete di partner certificati completano il profilo dell’azienda.



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AGM www.agmspa.it

A G M S p A , parte del gruppo IMTEAM, è una società che si occupa di ICT, consulenza, organizzazione e di processo di stu-di professionali. A.G.M. si occupa inoltre di trasformare la ge-stione di norme obbligatorie e volontarie in un’occasione unica per migliorare le prestazioni dello studio.

Consulenti in Digital Transformation ci occupiamo di opera-re in un’ottica di visione d’insieme, consentendo così di effi-cientare i processi dello studio e fornire alla governance uno strumento di controllo e governo strategico potente e flessibile attraverso un approccio basato sulla gestione del rischio, sulla sostenibilità e sulla conformità ai requisiti di legge.

A.G.M. aiuta gli studi professionali a cogliere le opportunità of-ferte dalla digital transformation e a mettere in moto il proprio percorso digitale creando, ottimizzando e integrando i tuoi si-stemi di studio con le tecnologie più avanzate ad oggi disponi-bili finalizzate a massimizzare l’efficienza dello studio.

Sulla base delle caratteristiche dello studio professionale,

A.G.M. progetta il modello di governo adottando modalità operative per:• Gestione dei rischi e opportunità• Raggiungimento degli obiettivi prefissati• Conformità ai requisiti normativi

Sin dal 1995 A.G.M. è sinonimo di affidabilità, competenza e sicurezza. Da sempre partner SISTEMI S.p.a. nella distribuzio-ne dei prodotti rivolti a studi professionali e aziende.

Dal 2008 è entrato a far parte del gruppo IMTEAM che ad oggi conta più di 100 persone tra collaboratori e professionisti.




CL SYSTEM INFORMATICAwww.clsystem.it

CL SYSTEM INFORMATICA è una software house italiana che vanta oltre 50 anni di esperienza, interamente dedicati allo sviluppo di software per Consulenti del Lavoro.

La nostra specializzazione ci consente di produrre software, che dispongono di una architettura evoluta e innovativa, in grado di garantire prestazioni superiori, con cospicuo risparmio di tempo e risorse, oltre a garantire la certezza del risultato.

Forniamo la gamma completa di software applicativi per ge-stire tutte le attività dello studio di Consulenza del Lavoro, garantendo l’operatività immediata senza necessità di attività preliminari.

I nostri plus:• Completezza della gamma dei software applicativi; • Operatività immediata: non occorrono attività preliminari; • Archivio anagrafico unico: dinamico ed autogenerato; • Niente più tabelle, formule, parametri e personalizzazioni;

Conversione automatica degli archivi;

• Tutto è già previsto all’origine; • Calendario on-line dall’origine; • Tutti i ccnl e settori in un algoritmo universale (invenzione

CL SYSTEM); • Assistenza diretta in tempo reale.

I nostri moduli software:• GENIUS Paghe e costo lavoro subordinato e parasubordinato• PULSE Foglio presenze elettronico via web• SHARE PLUS Gestione documentale via web• WELCOME Assunzioni/Contratti e amministrazione del

personale• BUSINESS Parcellazione e fatturazione• SWING Aggiornamento minimi CCNL• DUTY Sostituto d'imposta• BUDGET Costo lavoro presunto• FORECAST Costo industriale• MONEY Netto/ Lordo/ Costo• FAST Rilevazione magnetica delle presenze• EVENTS Storico rapporto di lavoro• CHECKING Acquisizione certificati di malattia • REPORT Reportistica organizzativa • JOIN Interfaccia contabile• POLICY Gestione accessi




Giuffrè Francis Lefebvrewww.giuffrefrancislefebvre.it

Giuffrè Francis Lefebvre (GFL) è leader in Italia nell’editoria professionale nelle aree legale e fiscale. GFL è parte del Grup-po internazionale Lefebvre Sarrut e nasce nel luglio 2018 dal-la fusione tra la storica casa editrice Giuffrè Editore, fondata a Milano nel 1931, e Memento Francis Lefebvre, da oltre 25 anni specializzata nella produzione di volumi e supporti digitali per i professionisti legali e tributari, con più di 50 mila clienti solo in Italia.

Giuffrè Editore è entrato a far parte di Lefebvre Sarrut (LS), leader mondiale nell’editoria professionale legale e fiscale, nel novembre del 2017. Con questa operazione LS ha ampliato il suo catalogo e rafforzato la sua leadership nell’editoria profes-sionale in Italia, un mercato da 550 milioni di Euro, specializza-to nelle aree giuridica e fiscale, che coprono il 75% del volume d’affari dell’intero mercato, molto concentrato, con elevate bar-riere all’ingresso e con una decisa spinta all’innovazione e alla digitalizzazione.

Oltre al catalogo cartaceo che conta più di 15.000 volumi e 40

periodici specialistici, Giuffrè Francis Lefebvre edita la banca dati giuridica online DeJure, la più utilizzata negli gli studi le-gali italiani, crea e gestisce corsi di formazione in aula accredi-tati dal Consiglio Nazionale Forense e dal CNDCEC, realizza software per la trasmissione telematica degli atti alle cancellerie e per la gestione degli studi legali (Cliens), pubblica 19 portali tematici online negli ambiti del diritto, del lavoro e del fisco.

La leadership di GFL è rafforzata da una capacità distributiva capillare su tutto il territorio nazionale, che si compone di due reti di vendita dedicate rispettivamente alle aree legale e fisca-le, oltre alle librerie professionali. Negli ultimi anni alla rete di agenti, canale distributivo privilegiato nell’editoria professiona-le per il rapporto fiduciario con i professionisti e gli studi pro-fessionali, si è aggiunto anche l’e-commerce, con lo shop online https://shop.giuffre.it/.

Giuffrè Francis Lefebvre in cifre• 15.000 volumi nel catalogo cartaceo• 800 pubblicazioni all’anno• 40 periodici specializzati• 19 portali tematici online negli ambiti del diritto, del lavoro

e del fisco• 200 dipendenti• Oltre € 60 milioni di fatturato aggregato nel 2018




Progetto Studiowww.progettostudio.com

Abbiamo un solo obiettivo: creare INNOVAZIONE!

Dal 1984, il nostro Gruppo è un punto di riferimento che offre, a Professionisti, Enti e Aziende di ogni tipo, le miglio-ri soluzioni Software e Hardware sistemistico, coadiuvati da un’assistenza veloce e puntuale.

Oggi, operiamo in campo informatico a 360 gradi, grazie alle specifiche conoscenze sviluppate in anni di esperienza, e la costante volontà di soddisfare la clientela nelle sue molteplici esigenze, per affiancarli nell’affrontare la sfida più grande di tutte: la DIGITALIZZAZIONE del proprio business!

Grazie a 10 sedi sul territorio italiano e a 130 consulenti tec-nici e funzionali specializzati, ci contraddistingue il nostro Team di assistenza: persone e tecnologie si incontrano, dan-do vita ad un vero e proprio servizio di “pronto intervento” capillare, capace di risolvere e appianare rapidamente pro-blemi e frenesie operative tipiche dell'attività professionale ed aziendale.

Siamo partner ufficiali TeamSystem, leader italiano assoluto nel mercato delle soluzioni digitali e ERP per lo sviluppo del business e delle piene potenzialità dei Professionisti e delle Aziende del futuro.

Non a caso, il marchio del Gruppo è un PI-Greco: il simbolo forse più affascinante dell’universo matematico che rappre-senta la tendenza infinita alla perfezione…

La nostra mission è essere il partner tecnologico perfetto per i nostri ormai 6000 clienti, ed è proprio la perfezione ad ispi-rarci, che seppur irraggiungibile, deve costituire lo stimolo continuo dell’uomo e delle sue attività.




Intesawww.intesa.it

Intesa è un’azienda del Gruppo IBM che dal 1987 affianca i clienti nel percorso di digitalizzazione di dati e processi, aiutandoli a comunicare e collaborare in rete in modo sicuro e integrando i loro processi con quelli dei partner commer-ciali a livello mondiale in tutti i settori di industria.

I servizi e le soluzioni Saas (anche in cloud) sono fornite in ottica end to end: dallo scambio dati e portali di collabo-ration alla gestione documentale, dalla fatturazione elettro-nica e conservazione a norma, alle soluzioni di firma elet-tronica e identità digitale, dalla tracciabilità delle merci e certificazione delle consegne alle soluzioni di pagamento, Intesa si pone come interlocutore unico lungo tutta la supply chain.

I servizi sono resi disponibili alle aziende di maggiori di-mensioni in modalità tradizionale, completamente integra-ti con i propri sistemi informativi e alle aziende di minori dimensioni o agli studi professionali in una formulazione più semplice, flessibile e praticamente automatica, in self-

provisioning, sul cloud e sulla suite innovativa di servizi di-gitali Selftrust, accessibile via Web, App oppure tramite API.

Caratterizzata da un’anima innovativa e tecnologica coadiu-vata da una forte attenzione al contesto normativo all’inter-no del quale i servizi digitali sono erogati, Intesa promuove il design e lo sviluppo di processi nativamente digitali, che si possano adattare alle strutture organizzativa già presen-ti e che abilitino, al tempo stesso, migliori performance del business attraverso il controllo e l'analisi dei dati digitali resi disponibili in real-time.

Intesa promuove lo sviluppo di una supply chain più intel-ligente, mediante piattaforme in grado di portare un valore enorme a tutto il business grazie all’integrazione delle solu-zioni già ampiamente collaudate con tecnologie innovative quali IOT, analytics, blockchain e intelligenza artificiale.

Intesa è certificata come Conservatore Accreditato, Certi-fication Authority e Gestore PEC (AgID), Qualified Trust Service Provider (eIDAS) e Fornitore di Servizi Fiduciari di Identificazione Digitale (SPID).

L’azienda ha sede a Torino, filiali a Milano e Roma ed una vasta rete di esperti e professionisti che operano diretta-mente sul territorio nazionale ed internazionale.

An IBM Company





Si-Netwww.si-net.it

Si-Net è un’azienda specializzata in servizi informatici e consu-lenza per le aziende e gli studi professionali, attiva da oltre 30 anni nell’integrazione di Sistemi Informativi e nella formazio-ne, assistenza e supporto sui prodotti Microsoft.

Il team di professionisti di Si-Net è attivo nella trasformazione digitale del business dei clienti di tutte le dimensioni e opera fin dall’inizio nell’introduzione di soluzioni Cloud, integrando le soluzioni dei grandi produttori di informatica con le applica-zioni proprietarie e i servizi sviluppati al proprio interno.

Tutti i livelli dell’informatizzazione si rendono disponibili gra-zie a Si-Net, dal trattamento del dato al prodotto gestionale per organizzare il proprio business fino alle risorse Cloud e alla si-curezza.

Si-Net è Gold Partner di Microsoft e ha ottenuto la competenza Microsoft Gold Small and Midmarket Cloud Solutions, avva-lendosi di oltre 10 tecnici certificati. L’azienda ha sedi in Legna-no (MI) e Milano.




Sistemiwww.sistemi.com

Siamo un’impresa italiana e da 40 anni rispondiamo alle esi-genze di studi professionali, imprese e associazioni con soluzio-ni software e servizi dedicati.

In Sistemi sviluppiamo il software, i supporti e le piattaforme che permettono ai nostri 100 Partner di certificarsi e affiancare ogni giorno oltre 30.000 Utenti in tutta Italia.

Con i nostri Partner e Utenti abbiamo messo a punto un modello di lavoro efficiente per tutti e lo abbiamo integrato nelle solu-zioni software.• PROFIS per i servizi contabili, fiscali e digitali dei commer-

cialisti; fornisce al professionista tutte le gestioni fiscali e la possibilità di creare un sistema informativo integrato con le aziende clienti, grazie alla condivisione di documenti, dati e applicazioni.

• JOB per i Professionisti delle paghe e Consulenti del Lavoro; gestisce oltre ai numerosi adempimenti fiscali e contributivi relativi alle paghe anche il controllo di gestione del personale, budget e analisi dei costi. JOB/Risorse per gli specialisti HR e

la gestione delle risorse umane.• STUDIO per la gestione degli studi professionali; consente di

informatizzare le attività di gestione e amministrazione dello studio.

• SPRING per la gestione amministrativa e commerciale delle PMI.

• eSOLVER per automatizzare i processi aziendali e soluzioni verticali come ad esempio ENOLOGIA per le imprese viti-vinicole.

Tutto disponibile anche sul cloud Sistemi, a scelta dell’Utente.

La nostra crescita è costante, non si è mai fermata e in questi anni guarda al digitale che da un lato aiuta studi e imprese a migliorare i processi interni e dall’altro crea nuove opportunità di collaborazione e condivisione. Gli Utenti Sistemi hanno a di-sposizione le soluzioni per evolvere verso il digitale.




Teamsystemwww.teamsystem.com

TeamSystem è il leader italiano nel mercato delle soluzioni di-gitali per la gestione del business di imprese di ogni settore e dimensione, dei professionisti (commercialisti, consulenti del lavoro, avvocati, amministratori di condominio, liberi profes-sionisti) e delle associazioni.

Da quarant’anni presente sul mercato del software gestionale italiano, 356 Milioni di Euro di fatturato nel 2018 (dati pro-forma 2018, TeamSystem e società controllate), 1,3 milioni di clienti, 2 mila persone in organico questi i numeri che rappre-sentano un gruppo in costante crescita, con un consolidato know how alle spalle, in grado di affiancare i propri clienti con soluzioni e servizi che permettono di essere più competitivi sul mercato. TeamSystem non è un semplice produttore di softwa-re, ma è diventata a tutti gli effetti un abitatore di competitività digitale che contribuisce al successo dei suoi clienti con solu-zioni e servizi integrati.

Oltre 550 tra Software Partner e sedi dirette assicurano una presenza capillare in tutta Italia e un'assistenza qualificata di

altissimo livello, in grado di sviluppare soluzioni personalizzate per imprese e professionisti.

Integrando le competenze delle diverse società che lo compon-gono, il gruppo fornisce a professionisti ed aziende una suite completa di prodotti, servizi e contenuti, spaziando dalla con-sulenza ai software gestionali, all'education e alla formazione manageriale e professionale.

L'offerta TeamSystem per Imprese e Professionisti si basa su soluzioni web e cloud che offrono agli utilizzatori flessibili-tà, semplicità d’uso, lavoro in mobilità, accessibilità anche da smartphone, tablet e notebook. Un nuovo modo di lavorare per fare tutto in meno tempo e ovunque, con l’affidabilità e la soli-dità di sempre.

Diventare un'azienda o uno studio digitale è una grande op-portunità per migliorare: le capacità analitiche e decisionali; i processi collaborativi e operativi dell'azienda e dello studio; le performance, la compliance, la reputazione e l'immagine azien-dale e dello studio; la relazione con i clienti potenziali e attuali. TeamSystem affianca imprese e studi professionali nel loro per-corso di innovazione verso il digitale con una serie di prodotti e servizi che semplificano le attività quotidiane e aumentano l'efficacia e l'efficienza operativa. Semplificare i processi, incre-mentare la produttività, migliorare la comunicazione, svilup-pare conoscenza condivisa e ridurre gli errori sono i benefici principali che le soluzioni digitali TeamSystem garantiscono.




Unappa Serviziwww.unappa.it

Nasce nel 2006 a Milano. Il suo profilo è quello di socie-tà di scopo con il compito di sviluppare soluzioni, propo-ste commerciali, servizi tecnici professionali per il settore delle imprese affiliate in rete a Unappa. Imprese di piccole dimensioni che, malgrado la predisposizione all’innova-zione, all’investimento e alla qualità del servizio, soffrono sul piano organizzativo, perdendo così grandi occasioni di sviluppo, dati dalla penetrazione digitale nella Pubblica Amministrazione. Un concetto nuovo, la rete, che per l’A-genzia di Pratiche Amministrative si rende possibile grazie alla chiarezza progettuale e condivisione degli investimenti in filiera, che rendono così possibile anche l’entrata di mi-cro imprese nel progetto, contribuendo a una diffusione più ampia. Una Rete organizzativa che accorpa in sè funzioni di coordinamento operativo, garanzia economica verso ter-zi, ove necessario, attività commerciale e sviluppo di solu-zioni tecnologiche, da prima utilizzate al proprio interno e nel tempo trasformate in prodotto e servizio da commer-cializzare. Tra questi la realizzazione di una moderna rete infrastrutturale e di un portale di servizi, che tutta la rete

condivide. Unappa Servizi è distributore ufficiale Infoca-mere di banche dati pubbliche, è Business Partner Infocert per alcuni ambiti, è presente su tutto il territorio nazionale con la propria rete di Professionisti. Sviluppa i suoi asset su Conservazione Documentale, PEC, Firma Digitale, XBRL e servizi connessi, da prima funzionali alla gestione di adem-pimenti burocratici telematici, che si completano poi con la realizzazione di procedure e supporto alla commercializza-zione. Ultima, in ordine di arrivo, la piattaforma di fattu-razione elettronica verso la PA e non solo. Unappa Servizi rafforza la presenza nel mercato dei servizi professionali fornendo outsourcing di qualità per Professionisti e Azien-de, con garanzia e uniformità di gestione, un modello orga-nizzativo comune e l’aggiornamento costante della propria rete, composta da oltre 300 imprese, che diffondono servizi e competenza in vari ambiti tecnologici. Tuttavia, la carat-teristica prevalente e la mission aziendale non sono esclu-sivamente tecnologiche, anzi, sono secondarie in rapporto al servizio consulenziale, che rappresenta il vero punto di forza della rete. La forte fidelizzazione del Cliente è resa possibile dal mix garantito tra organizzazione di una gran-de struttura, diffusa tramite un punto di vicinato presente, e disponibilità a soddisfare l’esigenza del Cliente, quasi ar-tigianale. Unappa Servizi è il Partner ideale per chi volesse affrontare il tema della semplificazione amministrativa di-gitale (Suap, …) in modo snello e funzionale, che si rafforza con la proposta “Easyitaly”, a breve presente sul mercato dei servizi professionali tecnici.



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Filosofia Fiscalewww.filosofiafiscale.it

Filosofia fiscale (www.filosofiafiscale.it) è una startup innovativa che ha ideato e sviluppato un applicativo che permette la comple-ta digitalizzazione delle procedure di verifica e controllo fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate e della GDF nonchè di altri Organi di controllo. Il sistema di Filosofia fiscale, oltre a permettere agli utenti di ridurre i tempi e l'invasività dei controlli fiscali e di tenere sotto controllo con maggior presidio il rischio legato agli stessi, è un potente strumento di digitalizzazione dei processi interni alle aziende e degli studi professionali nonchè un mezzo per condivide-re con idonei requisiti di sicurezza e tracciabilità documenti e dati strutturati con tutta la Pubblica Amministrazione e con qualsiasi terzo interessato (Banche, Revisori, Odv, professionisti e consulen-ti, Caf, ecc.).

L'idea è di dotare ogni contribuente di una "Sfera", ossia uno spazio cloud "ufficiale" e "a norma" dove lo stesso (o chi per esso) possa archiviare – anche in dialogo con i gestionali aziendali e utilizzati dagli Studi professionali – tutta la documentazione e dati strutturati per sè e per condividerli in maniera sicura e tracciata con i potenziali interessati, presidiando le operazioni in tutta trasparenza e sicurezza. Un modello di questo tipo può recare una importante semplificazio-

ne del Sistema. L'approccio di Filosofia fiscale permette ad esempio di superare la logica dell'adempimento, ossia di eseguire operazioni esclusivamente ai fini di inviare al Fisco determinati dati e docu-menti (logica che sta diventando un enorme peso per il sistema): si tratta invece di utilizzare uno strumento che permetta di coordinare le operazioni in modo da raggiungere prima di tutto vantaggi molte-plici per i contribuenti (eliminazione della carta, maggiore sicurezza dei dati e dei documenti, efficientamento di numerosi processi inter-ni e di condivisione, risparmio di tempo e di costi) e solo in seconda battuta la messa a disposizione degli stessi al Fisco.

Filosofia fiscale è convenzionata con l'Agenzia delle Entrate di Trento relativamente alla digitalizzazione delle procedure di veri-fica e controllo fiscale e sta sollecitando anche altre Agenzie e altri Organi di controllo nell'utilizzo del sistema nonchè il Governo a ri-conoscere lo standard a livello nazionale. Filosofia fiscale ha anche sviluppato una articolata proposta legislativa, con apposito disegno di legge e con incontri con i Ministri competenti, che prevede, oltre alla digitalizzazione dei processi di verifica, di introdurre un Re-gime premiale unico per i cd. "Soggetti Fiscalmente Sostenibili", ossia per i soggetti che mettono a disposizione i propri documenti e dati al Fisco in via continuativa, in cambio di importanti vantag-gi: drastica riduzione degli adempimenti, accertamenti in remoto e sistemi di regolarizzazione agevolati, canale di comunicazione privilegiato per ridurre rischio fiscale, minori imposte. Un Regime di questo tipo porterebbe a una sorta di "certificazione" dei contri-buenti più trasparenti e collaborativi che verrebbero valorizzati dal Fisco, il quale potrebbe anche concentrare i controlli sui soggetti che non vogliono o non possono permettersi certi standard di tra-sparenza.



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LServicelservice.srl

Lservice è una società che nasce da CDA e appartiene ed eredi-ta la storia e l’esperienza delle società di HAPPY NETWORK.

In particolare LService è una società che presta consulenza e formazione specialistica alle imprese e ai professionisti nei prin-cipali settori del diritto nazionale ed internazionale ed è in gra-do di assistere i propri clienti in tutti gli aspetti normativi, finan-ziari, tecnico-economici ed organizzativi.

Avvalendosi di un team di esperti specializzati con esperienza trentennale in Diritto Societario con focus sulla contrattualisti-ca commerciale, Tutela Brevettuale, Privacy, Web Compliance, Antiriciclaggio, Definizione dei modelli di organizzazione, ge-stione e controllo previsti dal D.Lgs. 231/2001, LService offre un servizio integrato tra differenti professionalità in grado di soddisfare in modo adeguato le richieste della propria clientela.

Nel 2018 questa nuova società ha avviato un processo finalizza-to alla creazione di una “struttura di rete” tra le Organizzazioni e professionisti operanti su tutto il territorio Nazionale.

ERVICE



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PBV Monitorwww.centrostudipbvpartners.com

PBV Monitor è una piattaforma di business intelligence che raccoglie informazioni sulle attività di circa 86.000 avvoca-ti e commercialisti d’affari appartenenti a più di 7.000 studi Tax&Legal in 77 giurisdizioni nel mondo. Strutturato come un social network gratuito, la piattaforma consente lo sviluppo di contatti professionali nell’ambito dei servizi legali e garantisce un aggiornamento giornaliero sul coinvolgimento degli studi professionali nelle principali ope-razioni di mercato, attraverso la consultazione di più di 9.200 articoli collegati all’attività professionale dei maggiori studi Tax&Legal a livello globale.



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ProjectBIwww.projectbi.it

Project BI è una start-up innovativa italiana che opera al fianco delle aziende e dei professionisti per fornire loro gli strumenti necessari alle attività di monitoraggio e controllo economico-finanziario per la “finanza sostenibile” a tutela e salvaguardia del patrimonio delle piccole e medie imprese.

Unendo principi di Data Analysis e una pluriennale esperienza in ambito gestionale e fiscale Project BI ha sviluppato un inno-vativo sistema di controllo e monitoraggio economico e finan-ziario, applicabile a qualsiasi gestionale aziendale, che permette di segnalare all’imprenditore in tempo reale l’evolversi della si-tuazione così da prevedere possibili crisi, definendo le misure da attuare in ottemperanza a quanto richiesto dalla legge sulla Riforma Fallimentare.

La mission dell’azienda è quella di utilizzare l’enorme patrimo-nio informativo, che spesso le aziende hanno a disposizione, ma non riescono a sfruttare adeguatamente, per creare infor-mazioni di valore mettendole al servizio di professionisti e im-prenditori, con l’obiettivo di prendere decisioni migliori.

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