Analisi di redditività degli investimenti sul biogas
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Dipartimento di Economia e Ingegneria agrarie – Università di Bologna
Alessandro RagazzoniAlessandro Ragazzoni
Analisi di redditività degli investimenti sul biogas
Le prospettive per la produzione di biogas in Italia alla luce delle nuove tariffe
incentivanti
ConvegnoL’impatto del sistema di incentivazione sul «mercato» del biogas
da discarica RU
da fanghi dep.
da agricoltura [EurObserv’ER. 2010]
La situazione del biogas: EUROPALa situazione del biogas: EUROPA
La situazione del biogas: ITALIALa situazione del biogas: ITALIA
Censimento CRPA (2011)
ll Piano di azione nazionale (Pan) per le energie rinnovabili in Italia, in attuazione della direttiva 28/2009/Ce, pone importanti sfide al settore del biogas, con l’obiettivo fissato al 2020 di 1.200 MW elettrici.Nel Pan, inoltre, si evidenzia la necessità di consentire anche in Italia l’immissione del biogas-biometano nella rete del gas naturale e/o il suo utilizzo come biocarburante e di prevedere un’apposita tariffa incentivante per tale operazione.
Situazione al 2010Situazione al 2010
521 impianti totali, di cui:- 130 impianti sono in costruzione;- ~350 MWe installati;- in Lombardia: * 210 impianti (di cui 49 sono in costruzione): * 56 MWe
Censimento CRPA (2011)
La situazione del biogas: ITALIALa situazione del biogas: ITALIA
QUADRO NORMATIVO DI QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO PER L’ANALISI RIFERIMENTO PER L’ANALISI
ECONOMICAECONOMICA
Parte 1Parte 1
APPROVVIGIONAMENTODELLA BIOMASSABIOMASSA
ESERCIZIODELL’IMPIANTOPER BIOGASBIOGAS
GESTIONE DEL DIGESTATODIGESTATO
PRODUZIONE DIENERGIAENERGIA
INDICAZIONIINDICAZIONI(D.Lgs. N. 28 3 marzo 2011)(D.Lgs. N. 28 3 marzo 2011)
ITER PROCEDURALE
CRITERI PER LE AUTORIZZAZIONI
DEFINIZIONE DEI SOTTOPRODOTTI
INCENTIVI FINANZIARI
FISCALITA’ D’IMPRESA
(1) Autorizzazione
TIPOLOGIA DI IMPIANTO POTENZA
Operanti in assetto cogenerativo
0 – 50 kWe
Realizzati in edifici esistenti, a condizione che non alterino i volumi e le superfici.
0 – 200 kWe
Operanti in assetto cogenerativo
50 – 1.000 kWe
3.000 kWt
Alimentati da biomasse 0 – 200 kWe
Alimentati da biogas 0 – 250 kWe
Altri casi in cui non si prevede cogenerazione e recupero di energia termica
------
(A) Semplice comunicazione
(B) Procedura abilitativa semplificata (PAS)
(C) Autorizzazione unica
REDDITO AGRARIOREDDITO AGRARIODeterminato in base alle rendite
catastali dei terreni (Art. 32 T.U.I.R)
La cessione di energia elettrica ottenuta da fonte agricola e forestale con materia prima proveniente
prevalentemente dal fondo, effettuata da imprenditori agricoli rientra tra le attività
connesse disciplinate dall’ art. 2135 del C.C..
IMPOSTE DIRETTE
(2) Fiscalità
«…possono essere sottoprodotti (…): materiali fecali, vegetali provenienti da sfalci e potature di manutenzione del verde pubblico e privato, oppure da attività
agricole, anche al di fuori del luogo di produzione, ovvero ceduti a terzi, o utilizzati in impianti aziendali o interaziendali per produrre energia o calore, o biogas...».
(3) Sottoprodotti
Quadro normativoD.m. 205 (3 dicembre 2010)
D.lgs. 28 (3 marzo 2011)
(4) Incentivi (a partire dal 1° gennaio 2013)
Potenza1) da 1 a ≤ 3002) da 300 a ≤ 6003) da 600 a ≤ 1.000
Dieta1) Prodotti di origine biologica2) Sottoprodotti di origine biologica3) FORSU (frazione org. Rifiuti)
Quadro normativoQuadro normativo
Il quadro autorizzativo prevede tre categorie:A) impianti considerati a edilizia libera e a semplice comunicazione;B) impianti realizzabili mediante procedura abilitativa semplificata;C) impianti soggetti ad autorizzazione unica.
D.LGS 28D.LGS 28(3 marzo 2011)(3 marzo 2011)
a) Indicazioni per l’iter procedurale a) Indicazioni per l’iter procedurale
TIPOLOGIA DI IMPIANTO POTENZA
Operanti in assetto cogenerativo 0 – 50 kWe
Realizzati in edifici esistenti, a condizione che non alterino i volumi e le superfici, non comportino modifiche delle destinazioni d’uso, non riguardino le parti strutturali dell’edificio, non comportino aumento delle unità immobiliari e non implichino incremento dei parametri urbanistici
0 – 200 kWe
Operanti in assetto cogenerativo 50 – 1.000 kWe
3.000 kWt
Alimentati da biomasse 0 – 200 kWe
Alimentati da gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas
0 – 250 kWe
SEMPLICECOMUNICAZIONE
PROCEDURAABILITATIVA
SEMPLIFICATA
PAS
Altri casi in cui non si prevede cogenerazione e recupero di energia termica
------AUTORIZZAZIONE AUTORIZZAZIONE
UNICAUNICA(Conferenza dei servizi (Conferenza dei servizi
regionale)regionale)
TIPOLOGIA DI SOTTOPRODOTTITIPOLOGIA DI SOTTOPRODOTTI PROVENIENZAPROVENIENZA
Materiali fecali(tutti gli effluenti zootecnici)
Da attività agricole
Materiali vegetali Da attività agricole
Sottoprodotti utilizzati in impianti aziendali o interaziendali oppure ceduti a terzi e dagli stessi utilizzati
All’interno dell’azienda agricola oppure fuori dal luogo di produzione dei sottoprodotti
IMPIEGOIMPIEGO
LUOGO DI IMPIEGOLUOGO DI IMPIEGO
Dlgs 152/2006 (art. 185)Dlgs 4/2008 (art. 2, comma 22)
Legge 129/2010 (art. 1, comma 3)DM 3 dicembre 2010 n. 205
Dlgs 3 marzo 2011 n. 28
MO
DIF
ICH
EM
OD
IFIC
HE
b) Indicazioni per la definizione dei sottoprodottib) Indicazioni per la definizione dei sottoprodotti
Durata di erogazione delle tariffe: 20 anni
Tariffa omnicomprensiva:0,28 euro/kWh fino al 31/12/2012 (< 1 MWe)
c) Indicazioni per gli incentivic) Indicazioni per gli incentivi
Valorizzazione Valorizzazione energia elettrica energia elettrica
Dal 2013? Dal 2013?
Tariffe incentivanti distinte per potenza installata potenza installata e dieta di alimentazionedieta di alimentazione
DIETAa) Prodotti di origine biologica
b) Sottoprodotti di origine biologica
c) Rifiuti organici (FORSU)
POTENZA (kW)
1< P ≤ 300
300 < P ≤ 600
600 < P ≤ 1.000
1.000 < P ≤ 5.000
P > 5.000
FONTE RINNOVABILE
TIPOLOGIA
BIOGAS
a) Prodotti di origine biologica
b) Sottoprodotti di origine biologica
c) Rifiuti organici (ambito extra-agricolo)
Proposte di tariffe di incentivazione per il settore del biogas e vita utile convenzionale dal 1° gennaio 2013
(*) CHP (Combined Heat and Power): si intende la produzione combinata di energia elettrica e termica: a tal proposito è proposto un incentivo per il recupero e l’impiego reale dell’energia termica.
POTENZADURATA
INCENTIVOINCENTIVO
BASEINCREMENTO PER
CHP (*)
(kW) (anni) (euro/MWh) (euro/MWh)
1< P ≤ 300 20 180 40
300 < P ≤ 600 20 160 40
600 < P ≤ 1.000 20 140 40
1.000 < P ≤ 5.000 20 104 40
P > 5.000 20 91 40
1< P ≤ 300 20 236 10
300 < P ≤ 600 20 206 10
600 < P ≤ 1.000 20 178 10
1.000 < P ≤ 5.000 20 125 10
P > 5.000 20 101 10
1 < P ≤ 1.000 20 216 10
1.000 < P ≤ 5.000 20 109 10
P > 5.000 20 66 10
TASSAZIONE TASSAZIONE ORDINARIAORDINARIA
ATTIVITA’ ATTIVITA’ CONNESSACONNESSA
Non tassabili autonomamente se l’imprenditore agricolo è titolare
di reddito agrario
Art. 86 T.U.I.R per produzione di energia oltre i limiti
REDDITO AGRARIOREDDITO AGRARIODeterminato in base alle rendite
catastali dei terreni (Art. 32 T.U.I.R)
IMPOSTE DIRETTE
SINO
d) Indicazioni per la fiscalità dell’impresad) Indicazioni per la fiscalità dell’impresa
La cessione di energia elettrica ottenuta da fonti rinnovabili di provenienza agricola e forestale con materia prima proveniente prevalentemente dal fondo, effettuata da imprenditori agricoli rientra tra le attività connesse disciplinate dall’ art. 2135 del
Codice Civile.
IMPRESA AGRICOLAIMPRESA AGRICOLA “ “ENERGETICA”ENERGETICA”
Produttori di energia elettrica e termicada fonti agricole e forestali
MODELLO DI ANALISI PER LA MODELLO DI ANALISI PER LA VALUTAZIONE ECONOMICA E VALUTAZIONE ECONOMICA E
FINANZIARIAFINANZIARIA
Parte 2Parte 2
APPROVVIGIONAMENTODELLA BIOMASSABIOMASSA
ESERCIZIODELL’IMPIANTOPER BIOGASBIOGAS
GESTIONE DEL DIGESTATODIGESTATO
PRODUZIONE DIENERGIAENERGIA
DIGESTATODIGESTATOBIOMASSABIOMASSA ENERGIAENERGIABIOGASBIOGAS
1. Valutazione della biomassa1. Valutazione della biomassa
A
0,06
1 0,06
7 0,07
3 0,07
9 0,08
5 0,09
1 0,09
7 0,10
3 0,10
9 0,11
5 0,12
1
1.000,0 1.200,0 1.400,0 1.600,0 1.800,0 2.000,0
Costo colturale (euro/ettaro)
0,050
0,060
0,070
0,080
0,090
0,100
0,110
0,120
0,130
Costo
uni
tario
per
ene
rgia
ele
ttrica
(eur
o/kW
h)
Stima del costo di approvvigionamento della biomassaCosto colturale dell’insilato di mais (euro/kWh)
MAIS SORGO
Capitoli di spesa Alta Intensità
MediaIntensità
Bassa Intensità
Alta Intensità
Media Intensità
Bassa Intensità
(euro/ha) (euro/ha) (euro/ha) (euro/ha) (euro/ha) (euro/ha)Preparazione terreno 484,00 484,00 384,00 519,00 477,00 377,00Operazioni meccan. 605,5 575,5 575,5 432,5 372,5 347,5Materie prime 909,05 614,9 502,7 539 412,5 295,5TOTALE 1.998,55 1.674,40 1.462,20 1.490,50 1.262,00 1.020,00
La conversione da unità di terreno (euro/ettaro) a unità di potenza (euro/kW) ha considerato i seguenti coefficienti:- rendimento energetico medio delle colture: 300 kWh/t300 kWh/t (per il mais è pari a >320 kWh/t e per il sorgo è pari a ~290 kWh/t);- funzionamento medio annuale impianto: 7.800 ore/anno.7.800 ore/anno.
Fonti: ns. elaborazione da indagini dirette
ParametriParametri
Costo colturaleCosto colturaleA
Obiettivo minimo: produzione di almeno il 51% di biomassa aziendale
0,03
0 0,03
6 0,04
2 0,04
8 0,05
5 0,06
1 0,06
7 0,07
3 0,07
9 0,08
5 0,09
1
500,
0
600,
0
700,
0
800,
0
900,
0
1.00
0,0
1.10
0,0
1.20
0,0
1.30
0,0
1.40
0,0
1.50
0,0
Costo affitto (euro/ettaro)
0,020
0,030
0,040
0,050
0,060
0,070
0,080
0,090
0,100
Cos
to u
nita
rio p
er e
nerg
ia e
lettr
ica
(eur
o/kW
h)
Costo affitto: 0,04-0,07 euro/kWh
Costo di affitto dei terreni extra aziendaliCosto di affitto dei terreni extra aziendaliB
Costo unitario per energia elettrica(euro/kWh)
1.500 / (300 • • 55) = 0,091
0,09
7 0,11
3
0,12
9 0,14
5 0,16
1 0,17
7 0,19
4 0,21
0
150,0 175,0 200,0 225,0 250,0 275,0 300,0 325,0
Prezzo di mercato granella (euro/ton)
0,080
0,100
0,120
0,140
0,160
0,180
0,200
0,220
Cost
o un
itario
per
ene
rgia
ele
ttric
a (e
uro/
kWh)
Prezzo della biomassa in base al mercato dei cereali
ScenariScenari Minimo(euro/kWh)
Medio(euro/kWh)
Massimo(euro/kWh)
Produzione biomassa su terreni in proprietàProduzione biomassa su terreni in proprietà 0,0800,080 0,0950,095 0,1100,110
Produzione biomassa su terreni in affittoProduzione biomassa su terreni in affitto 0,1200,120 0,1500,150 0,1800,180
Acquisto della biomassa in base al mercato dei cerealiAcquisto della biomassa in base al mercato dei cereali 0,1300,130 0,1550,155 0,1800,180
Costo acquisto: 0,13-0,18 euro/kWh
C
2) Quota integrativa fabbisogno matrice organica: reperimento biomassa all’esterno
Costo di trasporto (t)
Costo trasporto (euro/t) = [quota fissa + (quota variabile ● distanza)]/carico vettore
Ad esempio per una distanza di 15 chilometri:
60 euro quota fissa + (1 euro/km quota variabile ● 15)--------------------------------------------------------------------------------
20 t (carico vettore)
TRA
SPO
RTO
TRA
SPO
RTO
0,000
0,009
0,018
0,027
0,036
0,046
0,055
0,064
0,073
0,082
0,091
0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9,0 10,0
Costo unitario di trasporto (euro/ton)
0,000
0,010
0,020
0,030
0,040
0,050
0,060
0,070
0,080
0,090
0,100
Costo
uni
tario
di tr
aspo
rto (e
uro/
kWh)
Digestato Biomassa
La stima è impostata considerando il trasporto dell’insilato di mais all’impianto (26 ton/kW) ed il costo per la gestione del digestato (40 ton/kW di fase solida).
Costo trasporto: da 0,04 a 0,06 euro/kWh
C
DIGESTATODIGESTATOBIOMASSABIOMASSA ENERGIAENERGIABIOGASBIOGAS
2. Costi di realizzazione e di gestione dell’impianto2. Costi di realizzazione e di gestione dell’impianto
B
1) Costi di realizzazione dell’impianto1) Costi di realizzazione dell’impianto
Partendo da un costo industriale, di 4,0 Mio euro per una potenza di 1.000 kW, l’intervallo di valori indicato
dalle rilevazioni, appare in linea con il metodo della pratica impiantistica di scalare con un fattore di 2/3.
100 200 300 400 500 600 700 800 999
Potenza (kW)
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
Cos
to u
nita
rio (e
uro/
kW)
C = (P/Po)2/3 • Co
Stima della relazione tra costo e potenza
P = 200,00 kWP0 = 1.000,00 kWC0 = 4.000.000,00 eurocoeff. scalare 0,67 C = 1.367.980,76 euroC unitario = 6.839,90 euro/kW
Costo(euro/kW) 5,00% 5,50% 6,00% 6,50% 7,00% 7,50% 8,00%
4.000,0 0,049 0,051 0,053 0,055 0,056 0,058 0,060
B) Costi finanziariB) Costi finanziari
(rqn)---------(qn – 1)
Coefficiente per la determinazione della rata del
mutuo annuale
dove:n = numero di annir = saggio di interesseq = (1 + r)
per cui la rata annuale risulta:x = costo impianto • coefficiente
Ipotesi di costo della rata
annuale del mutuo (15 anni)
Voci di costoCosto
(euro/kW)Coefficiente di
rischio
- Impianti lettromeccanici X X • 2,00%2,00%
- Cogeneratore Y Y • 1,50%1,50%
C) Costi straordinariC) Costi straordinari
Impianti: X = 3.500 • 2,00% = 70,00 euro/kWCogeneratore: Y = 1.000 • 1,50% = 15,00 euro/kW
Capitoli di spesa Potenza elevata (÷ 1MW)Minimo (euro/kWh)
Potenza ridotta (< 200 kW)Massimo (euro/kWh)
- Gestione e manutenzione ordinaria impianto 0,015 0,020- Full service cogeneratore 0,020 0,040
TOTALE: 0,035 0,060
A) Costi ordinariA) Costi ordinari
2) Costi di esercizio dell’impianto2) Costi di esercizio dell’impianto
Dinamica del costo totale di esercizio di un impianto a potenza crescente
Fonti: nostra elaborazione da indagini aziendali e riferimenti bibliografici
100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999
Potenza (kW)
0,000
0,025
0,050
0,075
0,100
0,125
0,150
0,175
0,200Co
sto
(eur
o/kW
h)Finanziamento esterno Ammortamento capitale proprio Esercizio e gestione
DIGESTATODIGESTATOBIOMASSABIOMASSA ENERGIAENERGIABIOGASBIOGAS
3. Analisi dei ricavi dall’energia elettrica3. Analisi dei ricavi dall’energia elettrica
C
140
280
420
560
700
840
980
1.120
1.260
1.400
1.540
1.680
1.820
1.960
2.100
2.240
2.380
500
1.00
0
1.50
0
2.00
0
2.50
0
3.00
0
3.50
0
4.00
0
4.50
0
5.00
0
5.50
0
6.00
0
6.50
0
7.00
0
7.50
0
8.00
0
8.50
0
Funzionamento (ore/anno)
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
Ric
avi (
euro
/kW
)
Dinamica dei ricavi in base al tempo di funzionamento del cogeneratore
RicaviRicaviPrezzo energia Prezzo energia ●● Tempo di erogazione Tempo di erogazione
0,280,28 euro/kWh • 7.800 ore/anno = 2.184 euro/kW
2.184 euro/kW2.184 euro/kW
DIGESTATODIGESTATOBIOMASSABIOMASSA ENERGIAENERGIABIOGASBIOGAS
4. Costi di gestione del digestato4. Costi di gestione del digestatoD
Obiettivo:Obiettivo:1) Contenere i costi di trasporto finale del
digestato: per l’azienda agricola è un capitolo di spesa aggiuntivo;
2) Valorizzare il potere fertilizzante ed ammendante del digestato
3) Produrre attraverso la separazione due fasi distinte: una solida palabile ed una liquida chiarificata.
In un processo cosiddetto “umido”, la
fermentazione è eseguita in presenza di una
matrice con circa il 10% di solidi totali
Processo diseparazione solido/liquida
FASE SOLIDA: FASE SOLIDA: 20%20%
FASE LIQUIDA:FASE LIQUIDA:80%80%
~ 15-18 ton/kW
TERRENI EXTRA AZIENDALI
FERTIRRIGAZIONE
APPLICAZIONE DEL MODELLO DI APPLICAZIONE DEL MODELLO DI ANALISIANALISI
Parte 3Parte 3
APPROVVIGIONAMENTODELLA BIOMASSABIOMASSA
ESERCIZIODELL’IMPIANTOPER BIOGASBIOGAS
GESTIONE DEL DIGESTATODIGESTATO
PRODUZIONE DIENERGIAENERGIA
Comparazione dei risultati economici tra scenari differenti
Durata di erogazione delle tariffe: 20 anni
SCENARIPROGETTUALI
SCENARIO 1 SCENARIO 2 SCENARIO 3 SCENARIO 4
Potenza crescente
(100 > 900 kW)
Dieta: insilato di mais prodotto in azienda ed
extra-aziendale
Potenza crescente
(100 > 900 kW)
Dieta: insilato di mais prodotto in azienda
Potenza crescente
(100 > 900 kW)
Dieta: refluo zootecnico
Potenza crescente
(100 > 900 kW)
Dieta: refluo zootecnico e insilato di mais
prodotto in azienda
Categorie delle tariffe incentivanti
PotenzaDa 1 a ≤ 300DietaProdotti di origine biologica
PotenzaDa 300 a ≤ 600DietaProdotti di origine biologica
PotenzaDa 600 a ≤ 1.000DietaProdotti di origine biologica
PotenzaDa 1 a ≤ 300DietaSottoprodotti di origine biologica
PotenzaDa 300 a ≤ 600DietaSottoprodotti di origine biologica
PotenzaDa 600 a ≤ 1.000DietaSottoprodotti di origine biologica
Fonti: nostra elaborazione da indagini aziendali e riferimenti bibliografici
Scenario A: dieta composta da insilati di cereali aziendali ed extra-aziendali
COSTI DI GESTIONE: BIOMASSA ED IMPIANTO- Acquisto esterno del 5% di biomassa ogni 90 kW incrementali di potenza;- Costo di trasporto relativo solo per la biomassa esterna e per il conferimento del digestato.COSTICOSTI
100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999
Potenza installata (kW)
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250
0,300
Valo
ri un
itari
(eur
o/kW
h)
Costo TOTALE Ricavi energia elettrica Ricavi energia termica
COSTI DI GESTIONE: BIOMASSA ED IMPIANTO- Acquisto esterno del 5% di biomassa ogni 90 kW incrementali di potenza;- Costo di trasporto relativo solo per la biomassa esterna e per il conferimento del digestato.
REDDITIVITA’REDDITIVITA’
Fonti: nostra elaborazione da indagini aziendali e riferimenti bibliografici
Scenario B: dieta composta da insilato di mais prodotto in azienda
COSTI DI GESTIONE: BIOMASSA ED IMPIANTO- Utilizzo di solo prodotto aziendale;- Costo di trasporto relativo solo alla fase solida del digestato da trasportare fuori azienda per una quota del 50%.
COSTICOSTI
100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999
Potenza installata (kW)
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250
0,300
Valo
ri un
itari
(eur
o/kW
h)
Costo TOTALE Ricavi energia elettrica Ricavi energia termica
COSTI DI GESTIONE: BIOMASSA ED IMPIANTO- Utilizzo di solo prodotto aziendale;- Costo di trasporto relativo solo alla fase solida del digestato da trasportare fuori azienda per una quota del 50%.
REDDITIVITA’REDDITIVITA’
Fonti: nostra elaborazione da indagini aziendali e riferimenti bibliografici
Scenario C: dieta composta da reflui zootecnici
COSTI DI GESTIONE: BIOMASSA ED IMPIANTO- Utilizzo di soli reflui aziendali;- Costo di trasporto relativo solo alla fase solida del digestato da trasportare fuori azienda;- Valorizzazione del refluo in base al potere fertilizzante.
COSTICOSTI
0,199
0,171
0,157
0,148
0,142
0,137
0,133
100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999
Potenza crescente (100 - 999 kW)
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250
Cos
to u
nita
rio (e
uro/
kWh)
Costo BIOMASSA
Costo IMPIANTO
Costo TRASPORTO
Costo totale
100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999
Potenza installata (kW)
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250
0,300
Valo
ri un
itari
(eur
o/kW
h)
Costo TOTALE Ricavi energia elettrica Ricavi energia termica
COSTI DI GESTIONE: BIOMASSA ED IMPIANTO- Utilizzo di soli reflui aziendali;- Costo di trasporto relativo solo alla fase solida del digestato da trasportare fuori azienda;- Valorizzazione del refluo in base al potere fertilizzante.
REDDITIVITA’REDDITIVITA’
Fonti: nostra elaborazione da indagini aziendali e riferimenti bibliografici
0,209
0,187
0,173
0,164
0,157
0,152
0,148
100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999
Potenza crescente (100 - 999 kW)
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250
Cos
to u
nita
rio (e
uro/
kWh)
Costo BIOMASSA
Costo IMPIANTO
Costo TRASPORTO
Costo totale
Scenario D: dieta composta da refluo zootecnico e insilato di mais (max 30%)
COSTI DI GESTIONE: BIOMASSA ED IMPIANTO- Utilizzo di solo prodotto aziendale sia refluo, sia insilato;- Costo di trasporto relativo solo alla fase solida del digestato da trasportare fuori azienda per una quota del 50%.
COSTICOSTI
Si pone come ipotesi che nel caso di impiego di una quota di insilato di mais < 30% della una quota di insilato di mais < 30% della dieta totaledieta totale, si ottengano gli incentivi per gli impianti alimentati a sottoprodotti.
100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999
Potenza installata (kW)
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250
0,300
Valo
ri un
itari
(eur
o/kW
h)
Costo TOTALE Ricavi energia elettrica Ricavi energia termica
COSTI DI GESTIONE: BIOMASSA ED IMPIANTO- Utilizzo di solo prodotto aziendale sia refluo, sia insilato;- Costo di trasporto relativo solo alla fase solida del digestato da trasportare fuori azienda per una quota del 50%.
REDDITIVITA’REDDITIVITA’
ALCUNI ELEMENTI DI RIFLESSIONE ALCUNI ELEMENTI DI RIFLESSIONE FINALEFINALE
Parte 4Parte 4
APPROVVIGIONAMENTODELLA BIOMASSABIOMASSA
ESERCIZIODELL’IMPIANTOPER BIOGASBIOGAS
GESTIONE DEL DIGESTATODIGESTATO
PRODUZIONE DIENERGIAENERGIA
POTENZA POTENZA IMPIANTOIMPIANTO BIOMASSABIOMASSA
Strategia Strategia AA Strategia Strategia BBCOSTANTECOSTANTEL’imprenditore fissa una costante nel progetto:L’imprenditore fissa una costante nel progetto:a)a) la potenza da installare;la potenza da installare;ovvero,ovvero,b) la disponibilità reale di biomassa in azienda.b) la disponibilità reale di biomassa in azienda.
BASSOBASSOALTOALTO
IMPRENDITOREIMPRENDITOREENERGETICOENERGETICO
IMPRENDITOREIMPRENDITORETRASFORMATORETRASFORMATORE
POTENZA POTENZA IMPIANTOIMPIANTO
BIOMASSABIOMASSA
1. 1. Strategie di impresaStrategie di impresa
LIVELLO DI RISCHIOLIVELLO DI RISCHIO
VARIABILEVARIABILEIn relazione della costante fissata (potenza o biomassa) In relazione della costante fissata (potenza o biomassa) l’imprenditore deve impostare la filiera con gradi di rischio l’imprenditore deve impostare la filiera con gradi di rischio differenti:differenti:a)a) reperimento della biomassa necessaria per il reperimento della biomassa necessaria per il funzionamento della potenza installata;funzionamento della potenza installata;ovvero,ovvero,b) realizzare un impianto di potenza congrua alla b) realizzare un impianto di potenza congrua alla disponibilità reale di biomassa in azienda.disponibilità reale di biomassa in azienda.
Allevamentozootecnico
IMPIANTOCOGENERAZIONE
CONSORZIO DITRATTAMENTO
REFLUI E SCARTIAGRO-ZOOTECNICI
DIGESTOREANAEROBICO
ENERGIAELETTRICA
ENERGIATERMICAFlusso del refluo
Flusso di energia
Flusso di digestato
LEGENDA:
Aziendaagricola
Digestato
Allevamentozootecnico
Allevamentozootecnico
Aziendaagricola
Fasi del processo Fasi del processo integratointegrato
2. 2. Strategie di consorzioStrategie di consorzio
Risultati scientifici e non solo approcci di scelta emotivi
3. 3. Strategie del cittadinoStrategie del cittadino
Grazie per la pazienza!!!!
Durata di erogazione delle tariffe: 20 anni
SCENARIPROGETTUALI
SCENARIO 1 SCENARIO 2 SCENARIO 3 SCENARIO 4Potenza crescente (100 > 900 kW)
Dieta: insilato di mais prodotto in azienda ed extra-aziendale
Potenza crescente (100 > 900 kW)
Dieta: insilato di mais prodotto in azienda
Potenza crescente (100 > 900 kW)
Dieta: refluo zootecnico
Potenza crescente (100 > 900 kW)
Dieta: refluo zootecnico e insilato di mais prodotto in azienda
Categorie delle tariffe incentivanti
PotenzaDa 1 a ≤ 300
DietaProdotti di origine biologica
PotenzaDa 300 a ≤ 600
DietaProdotti di origine biologica
PotenzaDa 600 a ≤ 1.000
DietaProdotti di origine biologica
PotenzaDa 1 a ≤ 300
DietaSottoprodotti di origine biologica
PotenzaDa 300 a ≤ 600
DietaSottoprodotti di origine biologica
PotenzaDa 600 a ≤ 1.000
DietaSottoprodotti di origine biologica
Figura 6 – Ipotesi progettuali considerate nel modello di valutazione economica