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Il ritorno degli angeli nella filosofia del Novecento H. Vorgrimler, allievo di K. Rahner e poi suo successore sulla cat- tedra di Dogmatica e Storia dei dogmi presso l’Università di Münster (D) nel 1991 pubblicava un piccolo volume: Wiederkehr der Engel? Ein altes Thema neu durchdacht 1 dedicato al tema dell’angelo, meglio al «ritorno degli angeli», tema antico ma oggetto di un nuovo appro- fondimento teorico. Questa nuova attenzione teologica per l’angelo è frutto anche della rimeditazione filosofica dell’angelologia nel Nove- cento. Prospettiva che continua anche nel nuovo secolo. Basti pensare alla recente antologia monumentale curata dal filosofo G. Agamben Angeli 2 che consta di ben 2016 pagine con i testi selezionati e le corpose introduzioni. Paradossalmente, sembra che sia stata propria la ricerca filosofica sull’angelo ad aver determinato un insospettato recupero in ambito teologico del tema angelologico. Dopo una presenza fin sovrabbondante ed eccessiva degli ange- li nella religiosità popolare, che era caratteristica fino agli inizi del Novecento, abbiamo progressivamente assistito a una sorta di rimo- zione dell’angelo sia a livello popolare, sia nella riflessione teologica. Sembrava avverarsi la tesi teologica di R. Bultmann che voleva essere anche una sorta di profezia: «Non ci si può servire della luce elettrica e della radio, o far ricorso in caso di malattia ai moderni ritrova- ti scientifici e clinici, e nello stesso tempo credere al mondo degli spiriti» 3 , agli angeli. 1 H. Vorgrimler, Wiederkehr der Engel? Ein altes Thema neu durchdacht, Butzon & Bercker, Kevelaer 1991. 2 Cf. G. Agamben - E. Coccia (edd.), Angeli. Ebraismo. Cristianesimo Islam, Neri Pozza, Vicenza 2009. 3 R. Bultmann, Nuovo Testamento e mitologia. Il manifesto della demitizzazione. CredOg 30 (4/2010) n. 178, 26-43 S. Zucal

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Il ritorno degli angelinella losoa del NovecentoH. Vorgrimler, allievo di K. Rahner e poi suo successore sulla cat-tedra di Dogmatica e Storia dei dogmi presso lUniversit di Mnster (D) nel 1991 pubblicava un piccolo volume: Wiederkehr der Engel? Ein altes Thema neu durchdacht1 dedicato al tema dellangelo, meglio al ritorno degli angeli, tema antico ma oggetto di un nuovo appro-fondimento teorico. Questa nuova attenzione teologica per langelo frutto anche della rimeditazione flosofca dellangelologia nel Nove-cento. Prospettiva che continua anche nel nuovo secolo. Basti pensare alla recente antologia monumentale curata dal flosofo G. Agamben Angeli2checonstadiben2016pagineconitestiselezionatiele corpose introduzioni. Paradossalmente, sembra che sia stata propria laricercaflosofcasullangeloadaverdeterminatouninsospettato recupero in ambito teologico del tema angelologico.Dopo una presenza fn sovrabbondante ed eccessiva degli ange-linellareligiositpopolare,cheeracaratteristicafnoagliinizidel Novecento, abbiamo progressivamente assistito a una sorta di rimo-zione dellangelo sia a livello popolare, sia nella rifessione teologica. Sembrava avverarsi la tesi teologica di R. Bultmann che voleva essere anche una sorta di profezia: Non ci si pu servire della luce elettrica edellaradio,ofarricorsoincasodimalattiaaimoderniritrova-tiscientifcieclinici,enellostessotempocrederealmondodegli spiriti3, agli angeli.1 H. Vorgrimler, Wiederkehr der Engel? Ein altes Thema neu durchdacht, Butzon & Bercker, Kevelaer 1991.2Cf.G.Agamben-E.Coccia(edd.),Angeli.Ebraismo.CristianesimoIslam, Neri Pozza, Vicenza 2009.3 R. Bultmann, Nuovo Testamento e mitologia. Il manifesto della demitizzazione. CredOg 30 (4/2010) n. 178, 26-43S. ZucalCO 026-043 zucal.indd 26 3-08-2010 11:57:50CredOg n. 178 27Lobiettivodiquestomiocontributo,dunque,quellodiriper-correrealcunetappedecisivedelritornoflosofcoallangelonel Novecento.Protagonistisarannosiapensatoricristiani(cattolicio ortodossi)comeS.N.Bulgakov,E.dOrs,R.Guardini,E.Stein,sia non cristiani come W. Benjamin o M. Cacciari.1. Sergej NikolaevicBulgakov e langelo amicoUna proposta angelologica davvero originale quella del flosofo (e teologo) russo S.N. Bulgakov (1871-1944). Nello splendido scritto angelologico La scala di Giacobbe del 19294, che compone una trilogia insiemeaIlrovetoeaLamicodelloSposo,Bulgakovhainnestato unastraordinariaangelologianelsuoparticolaresistemaflosofco-teologicochevasottoilnomedisofologia.PerBulgakovesiste unprofondovincoloontologicocheunisceilmondocelestedegli angeli a quello terrestre degli uomini per cui si pu addirittura parlare disyn-anthropiadegliangelichesonoinviatialluomoedesistono con lui e per lui, cos come di una syn-angelia umana, in forza della conformit delluomo agli angeli.Bulgakovdedicaunaparticolareattenzioneallangelocustode. Esso lamico celeste delluomo, il suo io celeste o io dallalto. Questangelo, dunque, amico spirituale o alter ego unico e perso-nale di ogni singolo uomo, veglia sulluomo, gli sempre accanto. per lui lessere pi prossimo e vicino, ma insieme anche il pi lontano, perchnonmainvisibilenudibilenaccessibileaunaqualche percezionecorporeaopsichica.Lattivitdiquestangeloneinostri confrontinonconoscesosta,tuttavianonferisceocondizionamai lanostralibert:nonhanulladiimperiosoodicostrittivo.Ilsuo contatto spirituale davvero dolce e delicato, la sua presenza silente e impercettibile. Non simpone n mai vuol contraddire lamico ter-restre: guida, illumina, ispira, mai suggestiona o costringe. Cosquandonoiciabbandoniamoallinfussodiquestoessereteneroecaro, mai egli ci insegna qualcosa direttamente, ma, con la sua stessa esistenza Il problema della demitizzazione del messaggio neotestamentario, tr.it. di L. Tosti - F. Bianco, Queriniana, Brescia 20057 [or. 1941], p. 110.4 S.N. Bulgakov, La scala di Giacobbe. Sugli angeli, tr.it. M. Campatelli, Lipa, Roma 2005 [or. 1929].CO 026-043 zucal.indd 27 3-08-2010 11:57:5028CredOg n. 178e la sua presenza accanto a noi, suscita in noi le nostre forze migliori che altrimenti sarebbero ignote a noi stessi, come se fossero versate in noi da lui. Di questo infusso non siamo capaci di rendercene conto, non per la sua debolezza, piuttosto per la sua profonda e delicata intimit. Essa simile allispirazione che permette alluomo di scoprire la profondit pi personale5.Langelo sollecita luomo con un servizio svolto senza imposi-zioni ma in modo personale e interiore a manifestare pienamente se stesso. Luomo cos non mai solo, ma ha sempre con s il proprio compagnoceleste.Questangelo,perBulgakov,stabilisceconluo-mo unamicizia sponsale: egli ama luomo che gli affancato con amorepersonaleevivo.Stabilisceunarelazionedamiciziaconuna tale profondit che supera ogni forma di umano amore per pienezza eassolutezza.Unamorechenonfuiscesolo,inmodototalmente asimmetrico,dallangeloalluomomacomeogniautenticoamore personale ritorna anche a vantaggio della vita dellangelo. dunque una dimensione essenziale anche per lui: langelo vive con luomo, ne condivide il destino, ne ricerca la corrispondenza damore. Si tratta, dunque,diunautenticolegamereciprocochefapartediunmi-nisterovolutodaDiostessoallattodellacreazionedellangeloe chenerappresentaladimensioneontologicacostitutiva.Langelo, prendendosi cura delluomo, in certo qual modo cambia egli stes-so, non perch venga compromessa la beatitudine senza fne che gli vienedallacontemplazionediDio,maperch,legandosiinmodo sponsalealluomo,lastessavitaangelica,incertamisura,condi-zionata dalluomo e dal suo destino. C, per Bulgakov, una sorta di rinuncia angelica alla pienezza della visione divina per poter guidare luomo in questa vita al compimento integrale di s:Questo amore un certo abbandono della beatitudine del mondo angelico nellunioneconlavitaeildestinodellanaturacorporea,carnale.Perlo spiritoincorporeositrattadiunautoimpoverimentometafsico,diuna kenosi ontologica, grazie alla quale la sua vita si unisce per amore alla vita delluomo di carne. [...] Lessere angelico non si fa uomo, ma diventa sin antropico, cio co-umano, si unisce alluomo con i legami dellamore6.Amicizia totale con luomo, puro amore oblativo, fedelt che per-dura anche quando un tale amore angelico viene disconosciuto, gratu-5 Ibid., pp. 33-34.6 Ibid., p. 37.CO 026-043 zucal.indd 28 3-08-2010 11:57:50CredOg n. 178 29it assoluta. Un amore davvero particolare rivolto alluomo che gli affdato: un amore che rimane sempre, inizia con la nascita e accom-pagnaluomofnoallamorteeallabeatitudineceleste.Addirittura, un tale amore angelico preesiste alla stessa nascita delluomo: langelo il mio prototipo celeste, il me celeste, il polo in cielo delluomo. Questostraordinarioamicospiritualeperluomolospecchioin cui egli pu rifettersi, conoscersi spiritualmente e amarsi senza amor proprio. Langelo invita luomo a quella trasformazione interiore che pu realizzare la sua forma teofanica potenziale fno a divenire icona vivente,epifaniaterrenadellavitadivina.Senzalangelo,dunque, luomo perde di vista la sua natura profonda, che celeste, mutila la suapersonalitintegrale,rinunciaallapropriavocazioneprofonda. Ispiratore segreto delluomo, amico vero, portatore della conoscenza pi alta, langelo costituisce, per Bulgakov, lunica possibilit di uscire da un riduzionismo antropologico devastante che imporrebbe alluo-mo un carico etico insopportabile e, alla fne, impossibile da reggere eportare.Sololangeloamicopu,dunque,aiutareluomoaessere pienamente se stesso, evocando linvisibile alterit di una mta di cui egli solo conosce il segreto.2. Eugenio dOrs e langelo del sovraconscioLa grande angelologia del flosofo Eugeni dOrs i Rovira dorigine catalana,conosciutoinSpagnacomeEugeniodOrs(1881-1954),si concentranelloperaIntroduccinalavidaanglica7incuieglisi autodefnisce restauratore della fede negli angeli8. Il testo raccoglie leglosasscritteinformaepistolareneglianniTrentaededicateal temadellesistenzaedellassistenzadellangelo.Lasuaprospettiva sicollocainunprecisoquadroantropologicocheprevede,aldil delladimensioneconsciaedellinconscioosubconscio,unmeta-consciooveintervienelassistenzadellangelo:Seafancodella coscienza c una subcoscienza, perch si chiede dOrs non deve esistereallostessomodounasovracoscienza?9.Cosnelfondo 7E.dOrs,Introduccinalavidaanglica,EditorialTecnos,Madrid19862(or. 1939)8 Ibid., p. 52.9 Ibid., p. 23.CO 026-043 zucal.indd 29 3-08-2010 11:57:5030CredOg n. 178dellio forse pi profondo dellio c un altro volere di irriducibile libert10 che agisce in noi, assistendoci e accompagnandoci senza che ce ne rendiamo conto. proprio questa quellentit a cui le religioni hannodatoilnomediangelo,demone,numen11.Seladimensione subconsciarappresentavalinvisibileperoscurit,quellasovracon-scia riguarda linvisibile per abbagliamento (deslumbramiento): que-sta la regione dellumano dove governa langelo. Se il subconscio disorganizzazione,dispersione,spersonalizzazione,ilsovraconscio presiedutodallangelocoordinamentoeunitsuperioredellavita. Ilprimohailsuocentrogravitazionalenelpassato,ilsecondonel futuro.Unfuturochevaalambireleterno,illuogodellangelo, percuilavitadelluomograzieallapresenzaangelicasiconvertein unipostasi indiscernibile12 di storicit e di eternit. Per dOrs poi importanterecuperarelagrandiositdellangeloequestoeglilofa soprattutto con le arti fgurative, prima fra tutte la rappresentazione virile dellangelo che accompagna Tobia proposta dal Pollaiolo e che sitrovanellaPinacotecaRegiadiTorino.Cisono,perdOrs,tre fgure dellangelo:langeloribelle(archetipodellagiovinezza)nelladolescenzache presiede alle rivoluzioni anticonformiste;langelodellannunciazione(langelodellaragione)nellamaturit che ordina e struttura la personalit e le costituzioni sociali langelocustodenellaserenitchepresiedeairitianchesociali oltre che individuali di congedo.DaquestatrilogiaangelicadOrstraeunaconseguenzache insiemeunmonito:Disgraziatochiabbiavissutosenzalasequen-zialecompagniadiquestitreangeli.Mapidisgraziatoancorachi confondeilloroordine13,determinandoundisastroesistenziale maanchesociale.Adesempio,ribellealmomentodellincombente congedo,disincantatofnoadivorziaredallavitaallappuntamento 10 Ibid., p. 21.11 E. dOrs, El secreto de la flosofa, Editorial Tecnos, Madrid 1997, p. 107.12J.L.Aranguren,LaflosofadeEugenioDOrs,EdicionesyPublicaciones Espaolas, Madrid 1945, p. 104.13 E. dOrs, Tres ngeles, in Faro de Vigo (nmero extraordinario del centena-rio), aprile 1953, pp. 33-34.CO 026-043 zucal.indd 30 3-08-2010 11:57:51CredOg n. 178 31con la maturit, prematuramente e troppo ragionevole e conformista nelladolescenza.3. Romano Guardini: langelo del mito e langelo della fedeParticolarmente ricca e complessa la prospettiva angelologica di R. Guardini (1885-1968)14. Egli parte dalla considerazione che lange-lo una realt presente sia nellesperienza religiosa universale sia nella fede ebraico-cristiana. Ogni grande religione conosce la credenza in spiriti intermedi negativi o positivi. Egualmente, nellAntico come nel Nuovo Testamento, langelo riappare di continuo. Questa doppia fgura dellangelo, langelo delle religioni e langelo della rivelazio-ne , per Guardini, allorigine di tutti i problemi. La domanda decisiva la seguente: quale pu essere il rapporto tra langelo dellesperienza religiosa umana pre-cristiana (o post-cristiana) e langelo di cui parla la Scrittura? C il rischio concreto che un teologo liberale demitiz-zante che vuol sbarazzarsi delle scorie mitiche che sarebbero a suo dire presenti nella Bibbia e uno storico delle religioni di convinzioni razionalistiche, possano concordare nel ritenere langelo della Bibbia equellodellesperienzareligiosaextra-bibilicalostessoangelo.Per luno e per laltro gli angeli rappresenterebbero una forma di credenza primitivaeirrifessaneglispiriti.Uominiepopoliprimitivi(oggi le persone superstiziose), incapaci di spiegare in modo scientifco gli eventi e gli imprevisti della vita o le sorprendenti realt della natura, avrebberoimmaginatodegliesseripotenticheguiderebberolavita degliuominicoscomeiprocessinaturali.Lacredenzanegliangeli sarebbe mero sintomo di ignoranza o comunque di fragilit psicologi-ca. Oppure la credenza negli angeli potrebbe rispondere a un naturale bisogno umano di inserire tra lassoluto (la divinit troppo lontana) e la policroma variet del mondo umano e terrestre, un essere s divino per meno diverso dalluomo: una sorta di intermediario di certo pi grande e pi in alto delluomo ma, pur sempre, al di sotto della divinit assoluta. In tal modo viene colmata labissale lontananza tra la fragilit umana e la potenza sovrana dellassoluto. Pur con molte varianti e articolazioni, langelo delle religioni e quello della Scrittura 14Hocercatodiricostruirlanellamiamonografa:S.Zucal,Alidellinvisibile. Langelo in Guardini e nel 900, Morcelliana, Brescia 1998.CO 026-043 zucal.indd 31 3-08-2010 11:57:5132CredOg n. 178risponderebbero a tale duplice istanza: trovare una causa e una guida perquantoriguardaglieventisorprendenti,colmareladistanzatra umano e divino. Anche Ges ne sarebbe condizionato, egli parlerebbe di angeli solo perch infuenzato dalla storia religiosa del suo popolo. La visione biblica dellangelo risentirebbe cos dellinfusso culturale determinantediciviltincuierafrequentelarappresentazionedi esseri-mediatori:costragliassiri,ibabilonesie,inmondopar-ticolare,ipersiani.AquestoquadrocomplessivoGuardinioppone anzitutto il fatto inoppugnabile chesepersonediuncertorangoreligioso,comeimaestridellAnticoedel Nuovo Testamento per non dire di Ges stesso parlano degli angeli, lo fanno per la semplice ragione che gli angeli esistono. Lo hanno esperimen-tato e questa esperienza attesta la realt; allo stesso modo che un discorso sulle aquile si basa sul fatto che la gente ha visto delle aquile con i propri occhi. Suona molto strano che un dotto del XIX o XX sec. che forse non ha mai fatto personalmente vere esperienze religiose, n sta nellautentica tradizione religiosa, voglia giudicare che cosa signifca quando la Genesi o Isaia o Ges stesso parlano di angeli15.Non si pu quindi parlare dellangelo al di fuori dellesperienza di fede e, in tale direzione, lo scontro con la soluzione banale della demitizzazionerazionalisticainevitabile.Ma,pertornarealcuore dellangelologia biblica, occorre schivare un ulteriore pericolo ovvero quellodellacorruzioneealterazionedisensochelangelohapro-gressivamenteconosciutonelsentimentodiffusoenellaconcezione dominante.Occorre,perGuardini,ritrovareunagrandesobrietdi linguaggioediimmagini.Bastipensareacomelapaccottigliade-vozionaleharidottolangelo,allesciocchezzeealdisonore,dicui lindustria del Natale si fa colpevole con la fgura dellangelo16. Un vero e proprio smarrimento iconografco che dice una deriva spiritua-le: angeli, angioletti, fgure ambigue, effeminate, sensuali... Langelo delluomononunafgurastrappa-lacrimenuntoccasananun terapeuta del dolore. Il fatto che la sua potenza sabbassi fno alluomo nontogliecheessarimangaumanamenteinattingibileenonpossa essere impunemente sfgurata fno alla caricatura.15 R. Guardini, Langelo tra religioni e Bibbia (or. 1959), tr.it. C. di Zoppola, in Id., Langelo, Morcelliana, Brescia 1994, pp. 59-74, qui pp. 61-62.16R.Guardini,Langelodegliuomini(or.1956),tr.it.diG.Colombi,inId., Langelo, cit., pp. 43-58, qui pp. 43-44.CO 026-043 zucal.indd 32 3-08-2010 11:57:51CredOg n. 178 33Tornando al punto decisivo: indubbio, per Guardini, che lange-lo dellesperienza religiosa universale non langelo della fede. Con ci per non si vuol dire che tutta langelologia meramente religiosa sia da buttare. Essa annuncia come in stato di avvento la rivelazione dellautenticanaturadellangelo.Lareligiositnaturalepurifcata dalla rivelazione e non semplicemente soppressa. Essa porta alla fede cristiana nellangelo forze e immagini elementari, elementi del mondo e della vita, attese e speranze delluomo che la rivelazione angelologica pu discernere, chiarire e portare a compimento.4. Edith Stein e langelo liberatoreLa pensatrice e martire del nazismo E. Stein (1891-1942) sostiene che non bisogna vedere langelo come una barriera tra noi e Dio:Vorreispezzareunalanciainfavoredegliangeli:nonstannotranoie Diocomeunabarriera;ilraggiodiluceche(secondoDionigi)giunge anoidopoaverattraversatotuttiinovecori,abbracciatuttoilmondo spirituale;lastessaTrinitpresenteinognigrado,fnoallultimocoro angelico.IlfattocheDiotratticonnoiattraversodeimessaggerinon segno di maest inavvicinabile, bens di amore straripante. La loro felicit collaborare con Dio nel distribuire le grazie; questo del resto costituir anche la nostra felicit17.Affascina la Stein il lavoro dellangelo che non va mai intralcia-to: solo cos avverr una specifca epifania dellangelo, come ricorda laricorrenzadiSanPietroinVincoli,unaricorrenzaamemolto caradicelaflosofanoncomemeracommemorazione,manel sensodellaliberazionedaiceppidapartedellangelo18.Unangelo liberatore, dunque, oltre che messaggero e distributore di grazie. Per Steinlangelohauntrattopersonale,nelsuopropriumanalogoalla singolaritumana:tuttocichenoichiamiamopersona,chesiano uomini o angeli, rationalis naturae individua substantia nel senso checontienenelsuoquidqualcosadiincomunicabile,chenon 17E.Stein,LasceltadiDio.Lettere1917-1942,Mondadori,Milano1998(or. 1967), pp. 102-103.18 Ibid., p. 36.CO 026-043 zucal.indd 33 3-08-2010 11:57:5134CredOg n. 178divideconnessunaltro19.Ancheseinmododiversodagliuomini spiriti incorporati e legati alla materia i puri spiriti angelici sono caratterizzatidavitaperfetta.Essa,totalmenteliberadallamateria, puprocederedasinunmovimentodeltuttodiversodaquello dumana auto-attuazione, un movimento essenzialmente ek-statico e di auto-trascendenza:Inuncaso,per,unmovimentopercuilente[luomo]inquanto divienegiungeasestesso;nellaltrocaso[langelo]unmoto,incui lente in quanto perfetto esce da s, si attua senza per questo lasciarsi o perdersi20.Invirtdelladimensionespiritualesituatanellacorporeitoda essa libera, uomo e angelo si differenziano nel loro essere persona, nelloroabbracciareeportareapienezzalapropriaessenzaperso-nale. Luomo infatti diversamente dallangelo deve dominare con lospiritoilfondooscurodellapropriavitacorporeo-materiale esolocospuelevarsiingrandezzadinanziaDioqualetrasfgu-ratoreinsensospiritualedituttocichematerialeecherischia diimprigionarlo.Langeloinvecediversamentedalluomopu formarepersonalmentetuttoilsuos,puilluminarloedomi-narlo agevolmente21. Ne viene per langelo e per luomo una diversa libert.Langelosar,intalsenso,assolutamentelibero,avruna pronta scelta nel libero arbitrio22, conoscer la verit senza discorso e ricerca, senza dubbio o diffcolt nel discernere e giudicare. Una li-bert straordinaria e luminosa che pu per generare anche lopzione demoniaca e nichilistica negli angeli caduti:Gliangeli[intalcaso]devononecessariamentecaderedalregnodella luceinunaltroregnoedevonoprodurlodasestessiperchnonlo trovano.Essoportainsisegnidellasuaorigine:proprioperloppo-sizioneaquelloacuisisottratti,qualifcatocometenebra,vuoto, assenza, nulla23.19 E. Stein, Essere fnito e Essere eterno. Per unelevazione al senso dellessere, ed.it. L. Vigone, Citt Nuova, Roma 1992 (or. 1937), p. 380.20 Ibid., p. 391.21 Cf. Ibid., p. 398.22 E. Stein, Natura, persona, mistica. Per una ricerca cristiana della verit, a cura di A. Ales Bello, Citt Nuova, Roma 1997, p. 54.23 Ibid., p. 55.CO 026-043 zucal.indd 34 3-08-2010 11:57:51CredOg n. 178 35Bendiversoildestinoumanoaffaticatonellasualibert.Uomo e angelo sonoaccomunatidalfattocheentrambidiventanoconsapevolidellavitadel loroIoepossonoagireliberamentesulsuoandamento.Sonodiversiin quanto il comportamento libero dellanima [umana] non abbraccia tutto il suo essere, ma un interferire in un accadere in atto, e in quanto il suo comportamentolasciatracceinessa,cosicchessaricevedapprimauno sviluppoeunaforteimprontadallesterno.Ilpurospirito[dellangelo] riceve la sua essenza come forma defnita, e la sviluppa nella sua vita, senza cambiarvi nulla. (Prescindendo dallinversione dellessenza nella decisione unica degli angeli caduti). Lanima [umana, invece,] deve dapprima arrivare al possesso della sua essenza e la sua vita la via per giungere a questo24.NelparagrafodelVIIcapitolodiEsserefnitoeEssereeterno, interamente dedicato agli angeli, la Stein riprende la Gerarchia celeste diAlbertoMagnoe,inparticolare,quellespressionescritturistica assuntadaAlbertoeapplicataagliangeli:Adlocum,undeexeunt, fuminarevertuntur,utiterumfuant(Qo1,7).Gliangeli,quindi, clticomefumichetornanoalluogodacuisonovenutiperpoi riscorrere25.Luogodivinochealimentainpermanenzalalorofun-zione di collaboratori di Dio e suoi messaggeri: essi soltanto possono trasmetterelapotenzagerarchica:sono,infatti,messaggeridiDio, inviatiaportarelalucedivinanellacreazione26.Gliangelisonoi primiilluminatidaDioefungonodasuoiintermediarinellerivela-zioni trasmesse alluomo: I puri spiriti sono come raggi attraverso i quali la luce eterna si comunica alla creazione27. La peculiarit della comunicazioneangelica,perlaStein,ilsuocaratterelinguistico metaforico: Gli angeli hanno comunicato le cose divine servendosi di metafore28. Lo scopo del linguaggio metaforico o simbolico degli angeli quello disottrarre allo sguardo profano della moltitudine il sacro e rivelarlo a coloro cheaspiranoallasantit,acoloroche,abbandonatalamentalitpuerile, hanno acquistata la necessaria acutezza mentale e la visione delle semplici verit29.24 Stein, Essere fnito e Essere eterno, cit., pp. 444-445.25 Cf. Ibid., p. 405.26 E. Stein, Vie della conoscenza di Dio e altri scritti, EMP, Padova 1983, p. 132.27 Stein, Essere fnito e Essere eterno, cit., p. 481.28 Stein, Vie della conoscenza, cit., p. 139.29 Ivi.CO 026-043 zucal.indd 35 3-08-2010 11:57:5136CredOg n. 178Fondamentale, infne, per la Stein, contemplare la vita comune degli angeli modulata in modo trinitario:Acausadellapurezzadellorodonarsi,lavitacomunedegliangeli anchelimmaginepipuradellavitadivinaintrepersone;infattiogni spiritocelesteunitodallamoreaunospiritosuperiore,einvirtdi questunionedfrutti,risvegliandolavitadivinaneglispiritiinferiori. LalorovitadigloriarappresentaunapartecipazioneallavitadiDio unoetrino,comenonpossibileanessunaltrouomodurantelavita terrena30.5. Walter Benjamin e langelo nuovoTutto litinerario flosofco ed esistenziale di W. Benjamin (1892-1940),pensatoretragicomortosuicida,profondamenteintreccia-to con la fgura dellangelo e segnatamente con quellAngelus novus dipintodaP.KleeaMonaconel1920eincuiegliravvislangelo dellastoria.Diquestangeloenigmatico,raffguratoinunacquerel-lo relativamente piccolo, Benjamin fece il compagno prediletto, una sorta di personale genio tutelare, portandolo con s lungo tutta la sua breve e tormentata esistenza. LAngelus novus per lui un angelo di carattere effmero, debole appunto: non appartiene alla schiera degli angelisuperbamenteimmortali,buoniocattivi,dellaScrittura,ma aquelnumerosterminatodinuoviangelidicuiparlalatradizione talmudica.AngelicreatidaDiopervivereunsoloistante,iltempo di cantare un loro inno davanti al suo trono, per poi svanire nel nulla come la favilla sul carbone:Perfno gli angeli nuovi ogni attimo in schiere innumerevoli secondo una legge talmudica vengono creati per cessare di esistere e dissolversi nel nulla, non appena abbiano cantato il loro inno davanti a Dio31.Questangelo non ha per solo signifcato personale, non soltan-to il genio tutelare, lIo segreto delluomo di cui come vedremo custodisceilnomeegualmentesegreto,maassumeunavalenza storica. In un testo del 1931, egli scrive:30 Stein, Essere fnito e Essere eterno, cit., p. 480.31 G. Scholem, Walter Benjamin e il suo angelo, tr.it. M.T. Mandalari, Adelphi, Milano 1978 (or. 1972), pp. 31-32.CO 026-043 zucal.indd 36 3-08-2010 11:57:51CredOg n. 178 37Bisogna avere gi scorto langelo nuovo di Klee, che preferirebbe libe-raregliuominiprendendoloroquellochehannoanzichrenderlifelici coidoni,perpotercomprendereunumanitchesiaffermanelladistru-zione32.Unaliberazionecheavvienedunquenellasottrazione,unasal-vezza nellapocalisse. Langelo della storia, ovvero langelo liberatore, coluichedeveopporsiesconfggereilmalenellalottafnale,non indossa qui le vesti dellangelo eterno della potenza, ma, appunto, quelle della debolezza, quellepiumilidellAngelusnovus,langelo dellistante,chespezzaconlasuaistantaneairruzionelacontinuit deltempo,lasignoriadelmondo,mostrandonelaprecarietenul-lit.Unangelodebole,dicerto,masapienteneldemistifcare:non operaimponendosi,catturandogliuominieriempiendolididoni, ma semmai sottraendo le loro illusioni, ci che pensano di possedere. Li libera dalla schiavit del tempo effmero e delle cose, veri idoli perluomo.Lasuaquindiunaliberazionechevuolfaresplodere lautenticalibertdelluomo:renderloundonatore,unuomodel gratuito, piuttosto che un predatore insaziabile che savventa su per-sone e cose per agguantarle.Taleliberazioneoperatadallangelosenzamaiimporsi,senza precipitarsi e avventurarsi sulluomo, ma grazie alla sua straordinaria capacit di fascinazione, di trattenersi, di fermarsi presso gli uomini eattendere,perpoitrascinarli,retrocedendo,versoilfuturodacui egli proviene:Iosonoinsuperabileneldonare.Anzi,langelostatoforseattrattoda un donatore rimasto a mani vuote. Poich egli stesso, che [pur] possiede artigli e ali appuntite, anzi afflate, come lame, non accenna a precipitarsi su colui che ha avvistato. Lo tiene docchio risolutamente a lungo, poi retrocede a scatti ma inesorabilmente. Perch? Per trarselo dietro su quella via verso il futuro da cui venuto e che conosce tanto bene da poterla per-correre senza voltarsi e senza perder docchio colui che ha prescelto33.Questangelo che, in modo singolare, procede retrocedendo, qua-si risucchiato allindietro da una corrente invincibile, con lo sguardo rivoltoagliuomini,ciportaallestremafgurazionechelangeloha 32W.Benjamin,Avanguardiaerivoluzione.Saggisullaletteratura,tr.it.A.M. Marietti, Einaudi, Torino 1973, p. 132.33 W. Benjamin, Agesilaus Santander, in Scholem, Walter Benjamin e il suo angelo, cit., p. 24.CO 026-043 zucal.indd 37 3-08-2010 11:57:5238CredOg n. 178assunto in Benjamin. Si tratta dellangelo che appare nella nona delle sue Tesi sulla storia, scritte agli inizi del 1940, poco prima della tragica morte.LAngelusnovusdiKleequiancoralangelodellastoria, mascontaunimpotenzaradicale,unadebolezzaefallimentototali. Hapersoilruolodiliberatore,hasmarritolaforzadellapotenzae dellattesachelocaratterizzava,trascinatoinesorabilmenteverso ilfuturosenzapotermetterealriparo,riscattareeportareconsle cose:pusolorivelarnelanaturarovinosa.Anchelesuealisisono appesantite, non sono pi come nel 1933 simbolo ed epifania della sua potenza, ma anzi evidenziano ancor pi la sua sconftta, lincapacit di resistere alla tempesta che spira dal futuro mentre la storia solo un paesaggio di morte e macerie:C un quadro di Klee che sintitola Angelus novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fssa lo sguardo. Ha gliocchispalancati,laboccaaperta,lealidistese.Langelodellastoria deveaverequestoaspetto.Hailvisorivoltoalpassato.Doveciappare unacatenadieventi,eglivedeunasolacatastrofe,cheaccumulasenza treguarovinesurovineelerovesciaaisuoipiedi.Eglivorrebbetratte-nersi, destare i morti e ricomporre linfranto. Ma una tempesta spira dal paradiso, che si impigliata nelle sue ali, ed cos forte che egli non pu pi chiuderle. Questa tempesta lo sospinge irresistibilmente nel futuro, a cui egli volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui al cielo. Ci che chiamiamo progresso questa tempesta34.Questangelodellastoria,fssolosguardoalpassatocaricodi tragedie,dacuisallontana,voltelespallealfuturoversocuiloso-spinge una bufera che viene dal paradiso, luogo insieme dellorigine edellamta,vedelesuealiradicalmenteinibiteinpotenza.Come un araldo egli corre dinanzi a questa bufera che si chiama progres-so, non canta pi inni, ma sa quale o sarebbe ormai la sua unica e singolarissima missione: vorrebbe dinanzi alla catastrofe incombente della storia destare i morti e ricomporre linfranto. In tale compito nonpuchefallire:Langelodellastoriadunque,infondo,una fgura melanconica che naufraga nellimmanenza della storia35. Im-manenzachesolounadiscontinuitradicaleditipomessianicopu superare. Langelo di Benjamin rappresenta dunque il rifuto di quella 34W.Benjamin,Tesidiflosofadellastoria,inId.,Angelusnovus.Saggiefram-menti, Einaudi, Torino 1962, pp. 76-77.35 Scholem, Walter Benjamin e il suo angelo, cit., p. 62.CO 026-043 zucal.indd 38 3-08-2010 11:57:52CredOg n. 178 39prospettiva storica che pone il regno fnale, quello della redenzione, come un regno sorto dal progresso della storia e in continuit con essa.Questangelodiceduecosefondamentali:laredenzionenon liberazione dal passato, ma memoria desso; il futuro non il luogo verso cui si va, ma ci da cui si viene. Langelo di Benjamin insegna ed esprime la discontinuit radicale tra tempo storico e tempo mes-sianico. Il suo sguardo, prezioso, smaschera il mito del progresso enedenunciailcaricoinevitabiledirovineedimorte.EilMessia, evocato dallangelo come autentico liberatore, non sar un liberatore potente e mondano, il suo regno non avr i tratti di un regno storico. La debolezza dellangelo dinanzi al male della storia e alla sua terribile insensatezzademistifcaecombattelidolatriadeltempostoricoe deisuoiprotagonisti,desacralizzalastoriaenecustodisceladiffe-renza insopprimibile con leternit. Il regno messianico fnale non incontinuitconquestomondo:limpigliarsidellealidellAngelus novuscostituisceilprezzonecessarioperchtaledialetticarimanga aperta.Perchlasintesinonsiadasubitopronunciata,loscandalo dellastoriarimosso,imortiridestatielinfrantoricomposto.Lim-potenza dellangelo, il suo (provvisorio) fallimento, sono pur sempre un passaggio inevitabile perch il novum venga in pienezza e non sia semplicementeescatologiasecolarizzata:unutopiaumanachenon potrebbe che miseramente occultare inutile maschera la dispera-zione insopprimibile.NellapropostadiBenjamin,suunaltroterreno,apparefon-damentaleilrapportotralangeloeilnomedelluomo.Sianella prima come nella seconda stesura dellappunto Agesilaus Santander, anagramma di Der Angelus Satanas, scritto dal flosofo a Ibiza, tra il 12 e il 13 agosto del 193336, egli parla dellangelo e del legame con il suo proprio nome. Non con il nome profano ma con il nome segreto chenonpuessereconfdatonrivelatoadalcuno.Latradizionale immaginegiudaicadellangelopersonaledogniessereumano,che rappresenta lio segreto delluomo e che talora pu anche trovarsi in contrasto e in forte tensione con la creatura terrena cui associato, strettamenteconnessaesaldatainBenjaminallarealtdelnome segreto:36Cf.W.Benjamin,Operecomplete,acuradiR.Tiedemann-H.Schweppen-huser,vol.V(Scritti1932-1933),ed.it.E.Ganni-H.Riediger,Einaudi,Torino 2003, pp. 500-503.CO 026-043 zucal.indd 39 3-08-2010 11:57:5240CredOg n. 178Liocelestediogniessereumano[...]intessuto,informaangelicama in parte anche nella forma del suo nome segreto, in un velario che pende davanti al trono di Dio37.Sinstaura in Benjamin una dialettica tra due segreti: la segretez-zadellautenticonomeumanoelanalogasegretezzadelnome angelico (lAngelus novus non volle dire a Benjamin il proprio vero nome38). La prima segretezza trova il senso nellaltra, la seconda la custodisce. Il mistero del nome dellangelo, dunque, per salvaguar-dare il mistero del nome delluomo.6. Massimo Cacciari e langelo necessarioM. Cacciari (1944-) nel suo celebre volume LAngelo necessario39 haelaboratounacomplessarifessionesullangelochehailmerito di aver riportato il tema angelologico entro la contemporaneit. Egli ritieneimpossibilesiacontrapporre(comeavvieneinK.Barth)sia relazionaredialetticamente(comeaccadeinR.Guardini)langelo biblico e langelo delle religioni pagane. C una continuit di fondo tra i due angeli, anzi langelologia biblica non conosce, di fatto, una vera autonomia. Langelo biblico dovrebbe essere creatura libera, ma per Cacciari basti pensare agli angeli descritti da Ezechiele anches-so, come accadeva per gli angeli della tradizione religiosa babilonese, stasottoilsegnodemonicodellanecessit40.PerCacciariproprio langelologia la fondamentale riprova di quel rapporto vivente tra paganesimoerivelazionedicui,daoppostipuntidivista,parlano SchellingnellaFilosofadellarivelazioneeRosenzweignellaStella della redenzione41. La lotta, se di lotta si pu parlare, tra Angelo della rivelazioneeAngelodellereligionisirisolveinevitabilmenteconla sconftta del primo. Langelo pagano vive come eterno presupposto, eternamente tolto, ma eternamente rammemorato nelle fgure ange-liche della rivelazione. Liconografa cristiana in campo angelologico statarefrattaria,alleorigini,nelrappresentarelangeloconleali 37 Scholem, Walter Benjamin e il suo angelo, cit., p. 33.38 Ibid., p. 66.39 M. Cacciari, Langelo necessario, Adelphi, Milano 1986.40 Ibid., p. 94.41 Ibid., pp. 94-95.CO 026-043 zucal.indd 40 3-08-2010 11:57:52CredOg n. 178 41(abbiamonumerosiesempinegliaffreschidellecatacombe,suvari sarcofagipaleocristiani,diangelisenzali,vestitiditunicaepallio, avolteperfnobarbuti)perdistinguereinmodonettolimmagine dellangelo cristiano da quella alata della pagana Vittoria. Ma, sotto-linea il flosofo veneziano:conladefnitivaaffermazionedelcristianesimosiavrebbelarivincita dellantica dea, la cui immagine trionfa nelle coppie di angeli che sovra-stano i mosaici presbiterali nella chiesa di San Vitale di Ravenna! Poich nessunopilaricordava,eccocheellapotevafareritorno.Paradossi della memoria ma paradossi anche dellangelo, che per tanti, essenziali aspetti dovr sempre ricordare il proprio passato demonico42. dunque, per Cacciari, una pura illusione quella, ad esempio, di Guardini di poter disincagliare e purifcare langelo ebraico-cristiano dai suoi legami religiosi per poi successivamente inverarli: piuttosto langelo del religioso a trascinare con s nel suo mondo langelo della fede. In tal senso einutilmenteidottoridelTalmudcercherannoattraversoestenuantialle-goresi, di purifcarne la fgura. Inutilmente lortodossia scolastica ten-teranaloghevie.Datuttalimaginatiodellacristianit,dellebraismo, dellislam,ritornailkaribuassiro.[...]Diquestepericoloseaffnitil Talmuderabenconsapevole:cossiesprimevailrabbinoSimeoneben Laqisch (III secolo): I nomi degli angeli sono venuti con quelli che tor-narono da Babilonia43.QuestoperCacciariilverodrammairrisoltodellangelologia. Nonccatarsinpossibileterapia:Soloabolendolangelostesso sarebbe possibile guarirlo da tali immagini44 che lo condizionano irreversibilmente. La dipendenza dellangelo biblico dallangelologia babilonese esplicita, per Cacciari, nella dimensione astrale, anzi zo-diacale, che caratterizza gli stessi angeli biblici, guardiani del tempo e quindi nocchieri del corso dei mesi e delle stagioni, dellalternarsi del giornoedellanotte,dellacrescitadeifrutti.InDantelangelologia fondatasulritmodellanecessitastraleapparirintuttalasuaevi-denza: nel grande poeta lidea dellangelo come animal necessitato, comeunenteinesorabilmentecollocatonellordinecosmicogiunge 42 Ibid., p. 155.43 Ibid., p. 95.44 Ivi.CO 026-043 zucal.indd 41 3-08-2010 11:57:5242CredOg n. 178infatti alla sua pi dura espressione45. Unimmagine dellangelo, quella dantesca, insieme trionfale e necessitata. Essa ha dietro di s le grandi angelologie cristiane di Agostino, Bonaventura e Tommaso e ne disve-la la palese impotenza di svincolarsi dal paganesimo angelologico.Il problema irrisolto (ovvero il legame indissolubile con langelo delle religioni pagane) per langelo cristiano tutto qui. Come co-niugaresenonantinomicamentelibertenecessit?Unangelo, come quello biblico, che si deciso una volta per sempre per o contro Dio, non si forse insieme e per sempre consegnato a una necessit, quelladiangelosalvatooppurediangeloperduto?Ealloranonsi ritornaforsenellalogicazodiacaleconleinfuenzeastralifauste einfauste,angelicheedemoniache?Questo,perCacciari,nonun problema ma il problema dellangelologia giudaico-cristiana:Comeliberaredavverolangelodallanecessitastrologicadiquestorit-mo,cheincessantementesembrasedurloversolefguredellidoloedel demone,contaminandolasuafunzioneteofanica?Comeimmaginarela libert dellangelo, se la sua fgura proviene da quelle rappresentazioni mitologiche e zodiacali, e ancora vi si accompagna?46.Proprioquelladecisioneiniziale,chehadeterminatoildestino angelico, fssando e anzi pietrifcando la decisione di Satana (risvolto negativo di unanaloga fssit e defnitivit per gli angeli fedeli), appare a Cacciari il sigillo che chiude la sua rifessione. Non c redenzione perlangelobiblico.Maipotrdistricarelapropriafguradaquella miticanecessitchelesuestesseoriginirivelano.Tuttiitentatividi instaurare unalterit o una polarit, di liberare langelo della fede da ogni contaminazione idolatrica sono solo unastraordinariareinvenzionediunmitodelleorigini,dellattimocheapre lavventura delluniverso. Per defnire langelo natura perfettamente spiri-tuale, occorreva non risolverlo totaliter nellatto stesso della sua creazione, occorrevaimmaginarlodavveroliberoe,dunque,condurloaquelbivio fatale. Ma ecco che, ora, la volont dellangelo appare fessibile solo pri-ma di quellistante; il movimento della sua volont ne esce perfettamente necessitato. Da questistante, la fgura dellangelo non pu pi variare; gli angeli cessano di potersi volgere, [...] come invece continuano a essere le altre creature. E al non potersi pi pentire corrisponde simmetricamente, in cielo, il non poter pi essere sedotti. Il corso dellangelo diviene fermo 45 Cf. Ibid., p. 132.46 Ibid., p. 98.CO 026-043 zucal.indd 42 3-08-2010 11:57:52CredOg n. 178 43esicurocomequellodellestelle,certissimocomequellodellargineche lo zodiaco forma intorno alla terra abitata47.La fgura dellangelo biblico sembra riaccostarsi drammaticamen-teaquellastrologiadallecuispireavevacercatoinognimododi liberarsi. La lotta dellangelo della fede con langelo del religioso non pucosconcludersi,perCacciari,cheinungrandescacco.E, aldildelletesidiCacciari,rimaneilveroproblemaapertoperla rifessione angelologica in generale e, in particolare, per langelologia cristiana.Silvano ZucaldocentediFilosofaelinguaggidella modernit presso la Facolt di Lettere e Filosofa dellUniversit di TrentoSommarioNella flosofa del Novecento il tema degli angeli ha avuto una risonanza note-vole,cheappareincontrastoconlarimozionedellostessoavvenutaincampoteo-logico. Pare quasi che la rifessione flosofca abbia contribuito al recupero teologico delsignifcatodegliangeli.LarticolosisoffermainparticolaresulpensierodiS.N. Bulgakov,checonsideralangelocomeamicodelluomo,quasiunsuoalterego checonamoregratuitologuidaversolatrasformazionespirituale.Perilpensatore catalano E. dOrs, langelo rappresenta invece il sovraconscio che si concretizza in una triplice fgura angelica a seconda delle varie et della vita umana. In ambito cattolico siaR.GuardinicheE.Steinvalorizzanolangelodellafede,cheliberaluomodalla schiavit del banale, per fargli intravedere metaforicamente la purezza del divino. Pi complessa infne la visione di W. Benjamin, per il quale lAngelus novus ha il compito dicombatterecontroilmaledellastoria,mentreperM.Cacciaritralangelodelle religioni e quello della rivelazione esiste una lotta impari, ma destinata a concludersi in un grande scacco.47 Ibid., pp. 106-107.CO 026-043 zucal.indd 43 3-08-2010 11:57:52