Ciclo di letture poetiche di "IncontrArci in Poesia"

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CICLO DI INCONTRI E LETTURE DI TESTI POETICI CIRCOLO INCONTRARCI, SANT’ANASTASIA (NA) 2 – 6 – 9 – 13 – 16 OTTOBRE 2009 CON IL PATROCINIO MORALE DEL COMUNE DI SANT’ANASTASIA (Provincia di Napoli)

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CICLO DI INCONTRI E LETTURE DI TESTI POETICI

CIRCOLO INCONTRARCI, SANT’ANASTASIA (NA)

2 – 6 – 9 – 13 – 16 OTTOBRE 2009

CON IL PATROCINIO MORALE DEL COMUNE DI SANT’ANASTASIA (Provincia di Napoli)

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CIRCOLO LETTERARIO ANASTASIANO

Presentazione

L’idea di realizzare una serie di incontri con poeti del nostro territorio è stata subito accolta con entusiasmo dalla maggior parte degli autori interpellati, e per questo ringrazio, personalmente e a nome di tutte le associazioni coinvolte in questo progetto, tutti i partecipanti. Naturalmente, poiché il numero dei poeti era considerevole, è stato necessario suddividere il ciclo in almeno 5 incontri, due alla settimana, per dare la possibilità a tutti i 59 poeti di leggere i propri testi, in uno spazio di tempo congruo, di circa 5 minuti ciascuno. Gli incontri si susseguiranno quindi con un ritmo abbastanza serrato, in modo da tener desto l’interesse sia da parte dei partecipanti, sia da parte degli ospiti in sala. Si è voluto così realizzare una “congiunzione delle tematiche e degli stili dell’attuale poesia non solo campana, ma anche nazionale”, in quanto molti poeti partecipanti sono autori noti e affermati, e provenienti anche da altre regioni italiane. Si spera che il presente progetto di incontri possa, con l’aiuto e il sostegno economico di Enti, Istituzioni e Sponsor, assurgere a livelli superiori, costituendo il nucleo di un evento ancora più prestigioso e assimilabile ad un “Festival della Poesia Anastasiana”. La suddivisione in “CapoVersi” è del tutto indicativa, giusto per dare un titolo ad ogni Incontro. Gli autori partecipanti potranno esprimersi liberamente, senza seguire una traccia precisa, in modo da concedere loro ampia scelta tra i testi da loro stessi più graditi, o più rappresentativi della loro linea e dettato poetico. Particolare cura è stata posta nel formare i 5 “gruppi”, cercando, per quanto possibile, di conciliare stili, affinità, provenienze. Giusto per lasciare una “traccia” degli incontri, si è pensato di realizzare il presente volumetto, che non è da considerarsi certamente un’Antologia, bensì solo una testimonianza scritta degli interventi, elaborata in forma sobria al computer e poi riprodotta in fotocopie, ma qualitativamente valida per i contenuti e per lo spessore dei poeti intervenuti. Si spera di essere riusciti, almeno in parte, nell’intento. Giuseppe Vetromile

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Il programma 1° CapoVerso: La valenza storica e stilistica – venerdì 2 ottobre 2009 ALESSANDRO CARANDENTE – GIAN BATTISTA NAZZARO – GERARDO PEDICINI – FELICE PIEMONTESE – WANDA MARASCO – UGO PISCOPO – MIMMO GRASSO – RAFFAELE URRARO – ANTONIO SPAGNUOLO – ENZO REGA – SALVATORE VIOLANTE. 2° CapoVerso: Armonia e sentimento – martedì 6 ottobre 2009 NUNZIA AMATO – ANNA BRUNO – CARMEN PERCONTRA – VINCENZO CERASUOLO – RITA AMELIA – CIRO CARFORA – SERGIO SCISCIOT – ROSARIA ZIZZO – DORA CELESTE AMATO – RAFFAELE LIGUORO – BRIGIDA GALLO – NATALE PORRITIELLO. 3° CapoVerso: La valenza comunicativa – venerdì 9 ottobre 2009 VERA D’ATRI – PASQUALE DEL GIUDICE – COSTANZO IONI – EUGENIO LUCREZI – GIOVANNA MARMO – GIUSEPPE NUTINI – PRISCO DE VIVO – ANNIBALE RAINONE – MARCO DE GEMMIS – CARMINE DE FALCO – MARISA PAPA RUGGIERO – NINO VELOTTI. 4° CapoVerso: La ricchezza espressiva – martedì 13 ottobre 2009 RAFFAELE BARBIERI – DOMENICO CIPRIANO – EMANUELA ESPOSITO – ARMANDO SAVERIANO – COSIMO CAPUTO – AGOSTINA SPAGNUOLO – ORIANA COSTANZI – STELVIO DI SPIGNO – MARIA ROSARIA LUONGO – CARMINA ESPOSITO – FERDINANDO TRICARICO. 5° CapoVerso: Lo spessore della parola - venerdì 16 ottobre ANTONIETTA GNERRE – ROSSELLA LUONGO – CARLA VIDIRI VARANO – LELLO AGRETTI – CARLANGELO MAURO – MARIO APUZZO – ILARIA CAPUTI – GIUSEPPE IULIANO – REGINA PEREIRA – ROSSELLA TEMPESTA – GIUSEPPE NAPOLITANO – IRENE VALLONE – LUCIANNA ARGENTINO.

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Le note personali e i testi dei Poeti partecipanti (in stretto ordine alfabetico) LELLO AGRETTI Lello Agretti, poeta e scrittore, vive a Caserta. Partecipa a convegni ed incontri letterari ed è attento cultore della poesia, seguendone le tracce più genuine e più profonde. L’intorno è una misura “Non è certo, ma può accadere che, mentre leggi, il mondo s’allontani e un angelo venga. E ti sieda accanto. Se hai, poi, fortuna, può accadere che a leggere ecco non sei più tu, ma lui fatto sostanza, voce, e voce silenziosa di un’anima. Addirittura eccolo muovere, traslocare, penetrarti nel petto, divenire la tua stessa voce. Insomma, senza che tu lo comprenda, , non leggi più, ti stai parlando, ascoltando. Forse, è qui la meridiana, è questo l’indicibile che ha nome poesia. Tuttavia, può capitare che nulla di ciò succeda e tutto resti immobile, esterno a te. Come sarà tra noi? Intanto mi son fatto piccolo tanto… da starti in una mano. Attento, però: potrebbe essere un modo per entrare nei tuoi favori! Se poi accadesse, ebbene, qui mi confido: mi son fatto piccolo perché l’intorno è una misura.” (Da “Questo è il luogo”) DORA CELESTE AMATO Dora Celeste Amato, laureata in Lingue e Letterature dell’Europa Occidentale, è insegnante di francese nelle Scuole Superiori, traduttrice ed interprete. Da tempo si dedica all’attività di scrittrice. Ha pubblicato diversi libri sul Sud per la De Agostini, per il Touring Club Italiano e per le Edizioni Scientifiche Italiane. E’ stata anche programmista-regista di molti documentari per RAI3 e per Napoli Canale 21. Ha recentemente pubblicato la silloge di poesie “Ho dischiuso l’uscio”, Edizioni Intra Moenia, Napoli, libro che è stato presentato con successo dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Sant’Anastasia nel mese di giugno scorso. "Spero non piova su di te ascetico viandante poeta. Ti ho chiesto di vestirti di lilla per donare speranza di gioia. Velata. Gioia al nostro coraggio intriso di lacrime. Pioggia di lacrime arcobaleno".

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NUNZIA AMATO Poetessa, risiede a Somma Vesuviana (Na). Partecipa a concorsi ed incontri sulla poesia. RITA AMELIA Rita Amelia, nata a Marigliano (Na) ed ivi residente, è laureata in giurisprudenza ed abilitata alla professione ed è funzionario amministrativo dell'Inps. Nel 2000 comincia a scrivere poesie in lingua ed in vernacolo, riscuotendo un discreto successo nei concorsi letterari. A breve, intende pubblicare una raccolta delle sue poesie. Parole di pietra ( Terremoto in Abruzzo 2009 ) Come pioggia cadono parole, piovono dall’alto, asciutte e fredde, sciorinate da una primavera stanca. Piombano su una terra sussultante e tramortita, dove il dolore ha divelto gli argini di un fiume di pianto e immobilizzato i pensieri

in gabbie di disperazione. Macigni caduti dal nulla, nella fatalità degli eventi, tra tanti se e troppi perché. Parole schiaccianti di accuse, che non aiutano alla risalita un popolo piegato e dolente. Parole di pietra, prive di gesti concreti, orbe di sentimenti, che pesano su ciò che resta tra detriti di case, di anime e di sogni dissolti.

MARIO APUZZO Mario Apuzzo, pittore, scultore, design e operatore culturale, è nato a Minori. Dal 1975 diventa sempre più intensa la sua produzione e continua la partecipazione a Rassegne Nazionali ed Internazionali. Dal 1980 risiede a Terzigno, paese alle falde del Vesuvio, famoso per la pietra lavica che l’artista utilizza per le sue sculture più recenti. Nel 1997 ristruttura una tipica dimora del 1800 e fonda così nella propria casa di Terzigno, il Centro Studi Xeniart, che tuttora dirige con la presidente Colomba Iovino. Nel 2004 istituisce il Premio “Leggio d’Oro”, opera in cristallo e pietra lavica che autorevoli personalità del mondo della cultura nazionale ed internazionale riceveranno, quali: il filosofo Aldo Masullo, l’astrofisica Margherita Hack, il violinista Uto Ughi, il cuoco Gualtiero Marchesi. A Minori è invitato nel 2006 dal Sindaco a ricoprire la carica di assessore alla cultura, promuovendo così, con il Centro Studi Xeniart, tre edizioni di “Il convivio sul Bene-Essere”, tre reading di poesia “Sui sentieri della luna” e, a novembre 2008, la 1° edizione a Terzigno di “Il Verso diVino*il Vino diVerso”, incontro con 32 poeti.

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LUCIANNA ARGENTINO Lucianna Argentino è nata a Roma nel 1962. Fa parte della redazione del blog letterario collettivo "Viadellebelledonne". E’ coautrice con Vincenzo Morra del libro “Alessio Niceforo, il poeta della bontà” (Viemme, 1990). Ha pubblicato i seguenti libri di poesia: “Gli argini del tempo” (ed. Totem, 1991), “Biografia a margine” (Fermenti Editrice, 1994) con la prefazione di Dario Bellezza e disegni di Francesco Paolo Delle Noci, segnalato al premio Montale nel 1995. “Mutamento” (Fermenti Editrice, collana “Il tempo ansante” diretta da Plinio Perilli, 1999), con la prefazione di Mariella Bettarini, “Verso Penuel “ (Edizioni dell’Oleandro, 2003), con la prefazione di Dante Maffia (Premio Donna Poesia 2006). “Diario inverso” (Manni Editori, 2006), con la prefazione di Marco Guzzi. Con Pagina-Zero ha realizzato un e-book tratto dalla raccolta inedita "Le stanze inquiete". Una citazione di Lucianna Argentino: Lo dice la parola il verso è aratro che scava il solco alla necessità delle cose. RAFFAELE BARBIERI Nato ad Avellino nel 1960, vive a Montefusco. Vincitore nel 1996 del premio “Scrivi una poesia d’Amore” indetto dal settimanale “TV Sorrisi e Canzoni”, ha pubblicato la raccolta L’abito nuovo (Delta 3 ed.) nel 1997. Per anni DJ radiofonico, ha coniugato le sue passioni realizzando testi per canzoni e dando vita ad eventi di poesia e musica, tra cui si ricorda “Omaggio al gruppo dei Nomadi”, con la partecipazione dei musicisti del gruppo. È presente in antologie e collettive. Custodi della piazza Custodi della piazza i miei concittadini aspettano il miraggio di isole incantate. Rivolti verso il tempo datato di apatia osservano il risveglio di antiche sensazioni.

Non trovano il coraggio di andare alla deriva segnati dal destino di antiche imbarcazioni. Orgoglio misto a rabbia affiora nei discorsi seguiti da silenzi mesti e rassegnati.

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ANNA BRUNO Anna Bruno, insegnante, è nota poetessa e scrittrice. Ha partecipato e partecipa a numerosi premi letterari di rilevanza nazionale, ottenendo sempre lusinghiere affermazioni. La sua poesia è forte e si discosta notevolmente dai soliti dettati di una frequente e ormai usurata e sdolcinata letteratura poetica di superficie, portando avanti un discorso che per lo più verte al sociale e alle problematiche del vivere quotidiano. Ma anche in prosa Anna Bruno sa dare il meglio di se stessa, unendo all’ispirazione la competenza letteraria. Vicepresidente dell’Associazione Napoli Cultural Classic di Nola, è l’organizzatrice del noto premio letterario omonimo, “Napoli Cultural Classic”, giunto quest’anno alla quarta edizione. E’ inoltre membro di giuria in molti importanti concorsi letterari di rilevanza nazionale. Parlano di voi… Tace, avvolta dal grigiore cenerino, la brace che vivida occhieggiava; finge il torpore quieto di un bambino laddove era briosa fiamma che scalciava. Ed io staziono qui, nel buono della sera che mi siede al racconto degli eventi e m’inchioda a crepitii spenti ancor prima che divengan suono. Sfilano volti incolti sullo schermo, maglie divelte dalla catena che ci serra; alle battaglie par posto punto fermo ma di morte si fa forte nuova guerra. Gemme sgualcite su rami mille volte saccheggiati, segni incompiuti di disegni già violati, parlano di voi che d’ore di sonno fate veglie mute, vendute da profani come scorie, tra rappezzi di memorie sui portoni (scuola di storie di nefasti eroi) e graffiti di rivolta sopra i muri

e grugni duri a frantumar miserie in vicoli di selve per le belve. D’ombre, la notte lascia impronte, lorde di sangue, e da serpe si trascina, esasperata e inviperita, a sputar veleno sulla vita. Ai piedi di questo monte arreso ad esser fronte di camorra nessuno vuol che scorra la violenza ma pende la lenza con esche vive all’amo e nel catino colmo d’acqua scura boccheggiano le ore tra molecole di paura. E’ scalpiccìo di pensieri cupi sui sentieri a lasciar orma di lupi e le prede sono lì, a metter piede, nella poca luce del giorno infame che a tesser trame d’orrori s’è posata. Ed è strazio che non spegne il sopruso: ancor alita il fumo inverecondo dal fuoco che giace, e laddove era brace si cela impudente l’insidia del mondo.

ILARIA CAPUTI Laureata a Harvard, Ilaria Caputi ha trascorso gran parte della sua vita negli Stati Uniti. E' stata docente universitaria, corrispondente da Washington per varie testate, realizzatrice televisiva per la Rai Corporation, e consulente linguistica per la National Geographic Society. Ha fatto parte del consiglio direttivo della Foreign Correspondents Association e, in Italia, dell'Unione Nazionale Scrittori. Come giornalista si è occupata principalmente di scienza (NIH, NASA) e del panorama religioso americano.

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Come saggista ha vinto la Targa della Presidenza del Senato nel contesto del Premio Lunigiana-Cinque Terre (2001). Ilaria Caputi è socia del Rotary Napoli Nord, ove è impegnata da anni nella Commissione Pubbliche Relazioni. Ha coordinato una serie di 20 trasmissioni satellitari sulle attività rotariane (Sky 878), ed ha vinto il primo premio Poesia Edita al concorso nazionale di poesia indetto dal Rotary Salerno (2008). Alcune delle sue poesie sono comparse in varie riviste letterarie in Italia e in America, nell'antologia dei poeti di Linfera, e in due dei volumi pubblicati a Roma dall'UNS in collaborazione con l'UNESCO in occasione della giornata Mondiale della Poesia. Una sua silloge sull'esperienza dell'imminenza della morte, "Costellazione Cancro", è comparsa nell'ultimo numero della Italian Poetry Review (Columbia University). La nota prevalente nella sua poesia è la passione (metafisica, erotica, umanitaria, conoscitiva), e i suoi temi principali sono: il genius loci, l'amore, la psiche, l'oriente, il cancro, il divino, la scienza, la magia.����

Eclissi Eri così vicino. E ti ho lasciato andare. Nella notte barbagliante di rubino* col mantello ondulante tra le stelle sei andato. E ora sei oltre. E non ti ho mai baciato E vuota è la mia coppa del tuo vino. Sei andato oltre i flutti ed oltre i venti nella tua torre di cristallo grigio spietata come colonne di basalto specchiata, come stagno nell'aurora.

Non ti giunge il mio grido. Corro di borgo in borgo a supplicare, a urlare, a mendicare Sventolano i miei capelli nella pioggia si inzuppan le mie vesti disperate. Corro per i sentieri e canto: lo conoscete? dorso ha di re e sguardo di profeta, ha parole solenni e volto calmo e nelle orbite ha gorghi risplendenti. Mi ha estratta dal mio corpo di crosta di pane e ha sospeso la mia anima di neve sopra le acque dove il fiume si fa mare sopra le acque dove il mare si fa cielo.

*rubino: allusione a un testo mistico del poeta sufi Rumi.

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COSIMO CAPUTO Nato a Calvi – San Nazzaro (BN) il 21.08.1954, residente in San Giorgio del Sannio (BN). Laureato in Storia e Filosofia, Università Federico II di Napoli. Bibliotecario presso il Comune di residenza. Ha pubblicato finora 9 testi di poesia : “Il sapore delle fragole” – “Il cielo non ha età” – “La teatralità dell’indigenza”- “Il nulla fiorito e altre poesie” – “Prove per il cuore dei salvati” – “Strade dopo la pioggia”- “L’adesso delle mani” – “L’immanenza” – “La speranza che va oltre la fine”. Di prossima pubblicazione la raccolta “Derive”. Il falco che attraversa l’aria di vetro è come la vana rincorsa del sapere che tende oltre con la polpa sfatta di nuvole inquiete a custodire lo stanco alternarsi tra la notte e il giorno Anche io cerco un odore un luogo a cui legare il fili della memoria con l’eterno ritorno dei pensieri a sondare l’ineffabile materia e così le cose si rivestono d’una insolita trasparenza con le ombre che scivolano via da mani pietrificate Fragile isola ogni nostro ardire e se nel canto risiede l’illusione la fine sta proprio nel “non dire”.

ALESSANDRO CARANDENTE Alessandro Carandente è nato a Quarto (NA) nel 1958. Laureato in Filososia con una tesi su Charles Baudelaire, insegna Materie Letterarie. Dirige dal 1977 Secondo Tempo, Rivista di letteratura e arte, per conto della Marcus Edizioni. Risveglianze è il titolo dell'ultimo libro di poesie. * Espongo le gambe a sacrificio e subito arriva a volo una zanzara poi un’altra e un’altra ancora Quando m’affaccio dalla pagina che sto leggendo seduto è già tardi il prurito alle caviglie è già tanto il bruciore acuto e insopportabile Sono zanzare tigri che se allunghi la mano scappano ma poi ritornano a girarti intorno a sfidarti in un ronzio fitto senza tregua Intenta a succhiare qualcuna indugia morirà schiacciata da uno schiaffo in un impasto denso di rosso e di nero.

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CIRO CARFORA Ciro Carfora è nato a Napoli. Ha pubblicato una ventina di raccolte di poesia, delle quali si sono interessati eminenti critici e personalità del nostro panorama artistico letterario. E’ socio fondatore e membro del consiglio direttivo del Cenacolo Accademico Europeo “Poeti nella società”. Ha vinto numerosissimi premi, tra i quali si citano quelli della Presidenza della Repubblica, della Segreteria di Stato della Santa Sede, dell’Università Popolare di Milano, dell’Assessorato alla Cultura della Città di Torino. E’ il fondatore del Premio Nazionale di Poesia “Madre Claudia Russo”. Nella sera di maggio Nella sera di Maggio ho chiuso registri di cifre e di tariffe per ritrovare i sogni

che persi nel cuore… Con una carezza ho parlato col gatto che placido mi guardava dall’universo

di un sofà… Per un’ora ho scoperto di essere felice.

(Da: “Chiave di lettura”, Edizioni Magna Graecia, Napoli)

VINCENZO CERASUOLO Nato a Napoli il 17/02/47, risiede in Marigliano (NA). E’ tra i fondatori del Centro Studi Accademia Internazionale “Michelangelo”, dell’Associazione Artistico-Culturale “Leonardo” di Casalnuovo di Napoli, e dell’Associazione Artistico-culturale “Marilianum” di Marigliano, di cui è anche Presidente. Promotore dei premi “Marilianum-Città di Marigliano” e “Omaggio a Vincenzo Russo”, feconda attività culturale, come operatore del settore e non disdice di appartenere a quella fascia di poeti cosiddetti "vernacolari" della Napoli storica. Presente in Rassegne e Dispense, nonché in Documenti culturali, l’Autore napoletano scrive fin dalla prima giovinezza, rinnovandosi nella ricerca e approfondendo non solo valori, ma tutta una serie di filosofie che lo portano spesso in cenacoli e salotti, laddove la poesia è ritmo e musica. Ha preso parte a numerosi Concorsi Letterari, nonché a Premi Internazionali, non solo in lingua, ma anche, e principalmente, in vernacolo napoletano, che gli permette di inserirsi tra i maggiori esponenti della poetica vesuviana.

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Fotogrammi

Corre la penna come nella bruma, mentre la febbre arde e mi consuma; scorrono i fogli sotto il mio dettare… come la vita che mi vuol lasciare. Riemerge dalla nebbia il mio passato: quello che fu… e quel che m’è mancato; passano volti… frasi sussurrate: scene di gioia… e lacrime salate.

Sento soave chi mi chiama:”Figlio!”, …e m’accarezza sulla fronte e il ciglio; m’appare il padre mio tutto severo… che m’incita a seguirlo sul sentiero.

Vedo ragazzi coi calzoni corti correr felici… quanti sono morti! Torna il sorriso d’una giovanetta, che fato mi strappò… e che m’aspetta, il muso del mio Dick… e l’abbandono: cerco col pianto mio il suo perdono. Quanti anni vissuti in pochi istanti! Torno al presente… e tu mi sei davanti. Guardi i miei occhi ancora un po’ bagnati: il tuo sorriso già me l’ha asciugati. Son vecchio… ma stanotte son bambino: amore mio… tienimi vicino!

DOMENICO CIPRIANO È nato nel 1970 a Guardia Lombardi (Av). Già vincitore del premio Lerici-Pea 1999 per l’inedito, nel 2000 ha pubblicato la raccolta Il continente perso (Fermenti ed., Premio Camaiore). Ha dato vita al progetto di jazz-poetry “JP band” con cui ha realizzato il CD Le note richiamano versi (Abeat, 2004). Tra le collaborazioni con altri artisti si ricorda la plaquette L’enigma della macchina per cucire (L’Arca Felice ed., 2009), con un disegno di Prisco De Vivo. Suoi contributi sono accolti su Gradiva, IPR, La Mosca, ecc. È redattore della rivista “Sinestesie”. (www.domenicocipriano.it) Ci è stato donato un mondo Ci è stato donato un mondo inverosimile, tra vetrate innalzate e seminterrati, distanze paradossali astrali prove di esistenza. Si alzano stratificazioni della roccia, cedono le foglie sulla pietre: uno scambio teso alla resistenza, a perdonare gli occhi, la pelle nuda delle stelle.

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ORIANA COSTANZI Nata a Rodigo (Mn) il 15/12/1955, diplomata in chimica, scrive per il pubblico (poesia e narrativa) da circa 20 anni. Già impegnata nel movimento sindacale e femminile, attualmente vive in provincia di Avellino dove svolge l’attività di impiegata comunale. Il suo romanzo “Piero e basta” (Tespi editore) si è classificato al secondo posto, sezione libri editi, al 14° Concorso Artistico Internazionale “Amico Rom 2007”, oltre ad essere finalista del Premio “Poesia, Prosa e Arti Figurative” e del Premio teatrale “Angelo Musco” 2008 indetti dall’Accademia Internazionale “Il Convivio di Castiglione di Sicilia (CT). L’autrice ha ricevuto la targa con pergamena per il terzo posto al “Premio Nazionale di Poesia e Narrativa Città di Pompei Lampedusa Nel viso dell’uomo non sgorgava acqua Più Seccate le labbra Inerti le dita La pelle filtrava d’Africa sangue (Le dolci spiaggette baciavan le mani alle belle signore bagnate di sole) Ed il mare, infuriato, ingrassava di spada la coda dei pesci cadaveri, ancora (il turista, di razza, mangiando KusKus abbronzava la pelle di un bel nero africano ) (Lampedusa risplende) Coi suoi Morti da Niente VERA D’ATRI Romana, archivista, a Napoli dal ‘92, all'attivo pubblicazioni di racconti in ambito antologico, alcuni finalisti presso concorsi regionali. Per le edizioni “la Biblioteca” una silloge di poesie a cura di Giovanni Pugliese: "Il museo di vaniglia". Menzione di merito al concorso di poesia Lorenzo Montano, diciassettesima edizione, con la raccolta "Abitare Sparta", reading presso librerie, fabbriche, istituti e piazze in occasione di giornate dedicate a temi particolari.

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....l'esperienza, morbidamente, e il cuore con durezza scelgono una residenza tra memoria e premonizione..... (versi tratti dalla raccolta "Fuori dal gioco" ) Un motto: Io mi volgo all'illogico e non cambio natura. CARMINE DE FALCO Carmine De Falco vive in provincia di Napoli, ha pubblicato tre raccolte di poesia: “Linkami l’immagine” e “Loop Vernissage” (in Specchio Poetico) presso Fara Editore, e “Italian Day”, edito nel 2009, presso le Edizioni Kolibris. Un’ampia selezione di testi tratti da “Linkami l’immagine” e “Loop Vernissage”, e dall’inedita “Napre”, si può leggere in “Nella borsa del viandante” a cura di Chiara De Luca, Fara Editore (2009). Il trittico “Variazioni” è presente sull'antologia “Pro/Testo” (2009). Poesie sparse sono state pubblicate in riviste e antologie, tra cui “Vicino alle nubi sulla montagna crollata” a cura di Enrico Cerquiglini e Luca Ariano (ed. Campanotto). Con gli occhi sgranati di un ingordo Mangiamo senza gusto crude scene noi Dimenticati i sapori Aspri e acidi delle violente cene. *** Monti La scena del suo volto che si gira. Tingi i capelli nei quali formi Casette di piccole storie favola (per addormentare)

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MARCO DE GEMMIS Marco De Gemmis è nato e lavora a Napoli. Per Bibliopolis ha recentemente pubblicato “Seconde singolari (cento poesie)”. Forse sta lavorando a una raccolta dal titolo “Seconde cento poesie”. Da San Paolo del Brasile mi scrive Carlo Ernst: esistono moltissimi, non infiniti, volti umani: per una bizzarria della natura (alcuni per fortuna, altri in maggior numero a dispetto) tutti si ripetono a distanze geografiche pure molto grandi:

agli antipodi dell´Europa (qui dove qualche disagio mi spedì) vivono i doppioni dei lontani e io ne incontro al mese due o tre e li fermo, scruto, chiedo dove tengono il mio analogo nascosto

PRISCO DE VIVO Nato a San Giuseppe Vesuviano, vive a Saviano (Na). E’ pittore, scultore e poeta. Si è interessato di filosofia, teatro e cinema. Ha tenuto numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero. Ha pubblicato le raccolte: “L’inverno nel cuore”, edizioni Libroitaliano, Messina, 1994; “Dell’amore del sangue e del ricordo” (selezionato al Premio Pascoli 2005), Il Laboratorio/le edizioni, Napoli, 2004; “Dalla penultima soglia”, Marcus Edizioni, Napoli, 2008. Vernissage Angeli, dentisti, poeti, sarti, avvocati, adulatori. Dal vetro una pittura scialba scivola sulle vostre facce come una tegola senza senso. Chi comprerà il quadro? Visioni perpendicolari all’occhio, nient’altro, occasioni di vanità, teorie di passeggiate, e qualche buffet buono. Di notte mi ritorna un pensiero rotto, consumato in queste ossa. (dal libro “Dalla penultima soglia”)

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PASQUALE DEL GIUDICE Del Giudice Pasquale Pietro (1987), studente di filosofia, ha ricevuto una menzione d’onore nel 2005 al premio di poesia “Versi con mani di pomice”, è presente nell’antologia Nodo Sottile 5 (Le Lettere, 2008 a cura di Vittorio Biagini e Andrea Sirotti). Chiaroscuro Chiedersi ancora dell'inverno per leggerezza e confusione nembi, stoppie impediscono la vista, la vita distante un bacio non occorre Dicembre per fitte nebbie, raffiche nuove nel bosco le bacche rade appaiono più preziose ognuna è quello stesso messaggio questa notizia conservata di corolla in corolla di traduzione in transizione

parola, segreto che tiene, spiga nel vaso dimenticata si stenta a farne grazia a sottrarre un acino al peso degli eventi al buio delle immagini, cresce oltre il foglio l’incostanza e la colpa fa' che non sia poco, fa' come puoi la casa è il nido che una gazza raccoglie e un capriccio disperde.

STELVIO DI SPIGNO E’ nato a Napoli nel 1975. È laureato e addottorato in Letteratura Italiana presso l’Università “l’Orientale” di Napoli. Ha pubblicato la silloge Il mattino della scelta in Poesia contemporanea. Settimo quaderno italiano a cura di Franco Buffoni (Marcos y Marcos, Milano 2001), i volumi di versi Mattinale (Sometti, Mantova 2002, Premio Andes; 2ed. accresciuta Caramanica, Marina di Minturno 2006), Formazione del bianco (Manni, Lecce 2007) e la monografia Le “Memorie della mia vita” di Giacomo Leopardi – Analisi psicologica cognitivo-comportamentale (L’Orientale Editrice, Napoli 2007). Vive a Gaeta.

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Salvezza a Elena, Velia, Vittorio e Amelia Dove sarà la terra e il fiumicciatolo inutile della salvezza Passerà in un bicchiere attraverso una folla di panchine dove ancora siedono i miei morti e si attacca, si appiccica l’amore che sono diventati. Ma davanti allo schermo di questo foglio elettrico non ci sono parole per dire che inutile è stato sperare, desiderare

il pane, farsi la croce in un rosario di camere sfitte Dove sarà il mare, il circuito delle sue mosse sempre le stesse, solo nei libri ormai, nelle foto dell’azzurro e del nero così esteso Magari ci fossi ancora dentro io – ma da esse resto staccato e scomparso non si può chiedere più altro se non il perdono di esserci stato anche solo un momento.

CARMINA ESPOSITO Nata ad Afragola (Na), insegnante di Arte e Immagine nelle scuole medie, si è da tempo imposta all’attenzione del pubblico e della critica per il costante valore comunicativo del suo lavoro, che nel connubio ideale tra poesia e pittura svela gli effetti più calorosi della sua mediterraneità. Ha pubblicato “L’aspra terra del Sud” (1991), “Verso mezzogiorno” (1995), “Allegria di cavalli a dondolo” (1998), “Spettri dal lucernario” (2007). Nel 2004 costituisce l’Associazione culturale “L’artefatta” realizzando incontri di poesia destinati soprattutto ai giovani attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie. Ha collaborato con il poeta nolano Aristide La Rocca e con il poeta irpino Armando Saveriano per la realizzazione di spettacoli di poesia-teatro.

La poesia: pazza che affonda le mani nella terra, rotola il corpo nel fuoco, naviga per l'aria, riposa sull'acqua. Urla e canta, appaga e semina zizzania: guarisce, ammalia, corrompe. Strega e fata non passa inascoltata.

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EMANUELA ESPOSITO Emanuela Esposito, nata a Napoli il 29 Giugno del 1986, partecipa dal 2002 a numerosi concorsi di poesia ricevendo premi e consensi. E' stata per diversi anni consigliere per la scrittura giovanile dell'associazione Napoli Cultural Classic di Nola e membro di giuria dell'omonimo concorso di poesia e letteratura. Dopo la pubblicazione di “Crisalide” nel 2004, nel maggio scorso ha pubblicato una nuova raccolta di poesie dal titolo “Sottovoce”. Laureata in Lingue moderne nello scorso marzo, al momento studia e lavora in Germania, con l'obiettivo di conseguire la specializzazione in Germanistica e comunicazione presso l'università di Aquisgrana. Perché sono qui ora Amore...questo letto vuoto ha l'odore della mancanza, oggi ho vissuto così poco, e già vado a dormire. Io non so se mi sono persa, o se un bel giorno capirò di avermi sempre avuta, di aver solo scordato di esser nata triste. Eppure erano secoli che non scrivevo, era la pace nostra a lasciare scritte ovunque,

anche nei giorni d'ansia e di disgusto. Io so solo che ti ho, lontano nel tempo e nello spazio, e che la forza di partire l'ho inventata, creata e usata solo per quel volo. Or sono in terra, e non trovo nulla, nessun suolo che adesso mi sostenga, nessuna zolla che riconosca, niente che mi spieghi... perché sono qui, ora.

BRIGIDA GALLO Di origine anastasiana, in un periodo particolare della sua vita ha iniziato a scrivere sull’onda dei sentimenti. Nonostante alcuni dubbi, ad un certo punto ha condiviso con altri questi pensieri. Ciò le è stato di sprone a continuare e cercare nuove strade per comunicare, emozioni, pensieri, scorci di vita di tutti i giorni, che proprio per l'immediatezza e la semplicità colpiscono l'ascoltatore. Riconoscersi e pensare di non essere soli a provare certe emozioni può dare un senso alla vita e spingerci a cercare la parte migliore di noi, magari nascosta per paura sotto la corazza della quotidianità. Vivila tutta la tua vita, sempre col sorriso sulle labbra nei giorni belli e in quelli tristi. E se qualche volta la vita ti sembrerà buia sta a te renderla luminosa come una stella, e se il tuo morale sarà giù e il mondo sembrerà girare a vuoto tu non mollare mai.

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ANTONIETTA GNERRE �

Antonietta Gnerre è nata ad Avellino e vive a Prata di Principato Ultra. Ha studiato all’Istituto “S.G. Moscati” di Avellino Scienze Religiose e successivamente ha conseguito il Magistero in Scienze Religiose all’Istituto S. Matteo di Salerno (ambedue gli Istituti riconosciuti dalla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale), con una tesi sui Diritti dei Fanciulli. Ha superato presso la Diocesi di Avellino l’Idonietà/Abilitazione all’insegnamento della religione Cattolica per ogni ordine di scuola. Ha pubblicato i seguenti libri di poesia: Il Silenzio della Luna (Menna, 1994); Anime di Foglie (Delta 3, 1996). È presente in varie antologie e ha ricevuto numerosi riconoscimenti a concorsi di carattere nazionale.

In Irpinia le ginestre scolorano i piedi dei contadini tra la cenere d’agrifoglio affidata

al cibo dei ricordi

con le mani nelle ortiche tra i silenzi dei portoni che non si aprirono

(Da: “Fiori di vetro”, Fara Editore, 2007) MIMMO GRASSO

Mimmo Grasso si occupa di poesia e di critica (sia letteraria che di arti visive) con approccio cognitivista. Crede che la poesia sia il luogo privilegiato della teoria del caos e si diverte a prevedere come si muoverà la goccia d'inchiostro gettata nel bicchiere d'acqua. In questo periodo si interessa della polarità della mente.

Sintesi della sua poetica: - Di ciò, di cui nulla può dirsi, occorre tacere (Wittgenstein, pensiero 1.1). - Se niente hai da dire, sta' zitto (Grasso, pensiero 90).

Una poesia:

la bella addormentata sognava il principe azzurro. il principe azzurro la baciò. il principe azzurro si svegliò. la bella addormentata si riaddormentò. la bella addormentata baciò il principe. ll principe si trasformò in rospo.

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COSTANZO IONI Costanzo Ioni è nato a San Giorgio a Cremano nel 1953. La sua attività artistica, individuale o di gruppo (Indizi '80, Limina Coralia, Gruppo '93, Culture in Movimento), è documentata in diverse pubblicazioni antologiche (ultima in ordine di tempo: Poeti in Campania, di G.B. Nazzaro, Marcus edizioni, 2006). Da Ciurme Tempestose I eh ma allù(?) a stu poeta è nommeno scrittore ot isso è lo piuttosto botaniere (di quelli che cresciono li fleurs) (e le fioriere?) II e allù(?) nun m'arispanni? non mi stendi al sol non mi nomanni? e allù, al lupo sciancoliato che in fame se l'in cerca nel secchiume (quello del pattume) il lupo marsicano morso de cul e fianco tout sì sec manc k' 'e pull face cchiù nu break III e stu poeta po ch'età che cià? (nce l'ha n'età?) o è comme nu villano (e) screanzato che dice desse nato (d'esse n'ato)(?) quanno piantanno un arbro che mo nun può sape' ch'età che cià pecché n'hanno tagliato (a l'arbro mica al screanzato)(!) (pubblicata nella rivistina Altri Luoghi di Genova - n. 7 anno 1992)

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GIUSEPPE IULIANO Giuseppe Iuliano è irpino di Nusco. Giornalista-pubblicista, è direttore del quindicinale Altirpinia, del periodico di cultura e storia “Civiltà Altirpina” e della rivista “Poesia meridiana”. Ha ricoperto cariche politiche e sindacali. Ha pubblicato libri di poesia, saggistica e narrativa. Alcuni suoi testi sono inseriti nei recital della Compagnia del Sancarluccio di Napoli, con cui nel 1982 ha partecipato alla Biennale di Venezia. È fondatore, assieme a Paolo Saggese, del Centro di Documentazione sulla poesia del Sud e condirettore de “Il festival della poesia del Sud…e per il Sud”. Premio cultura Presidenza del Consiglio. Cavaliere al merito della Repubblica. In ginocchio Noi siamo i testimoni credibili del grido profondo della terra che si torce, si strozza e trascina sgomenta nelle tenebre il dolore che dispera. Gli Appennini, le nostre scale al cielo, sono giganti in catene che hanno schiena di pietra e vertebre di vetro. Spesso scoppiano in frantumi e vibrano ai sussulti della terra con onde lunghe di lutti e miserie. Il Sud non fa differenza di borgo e stagione

quando il corpo affannato affonda nell’abisso e soffoca nel vortice di rovesce la voce degli uomini. Sudari e requiem di Stato interrano gli uomini e le loro sventure per nuove settimane di Passione in Pasque di sangue, smemori di penitenze aggiuntive. Unghie spezzate e sudore antico setacciano rovine mucchi di memorie da stipare con cura dell’anima in tascapani rattoppati di futuro.

(inedita) RAFFAELE LIGUORO Raffaele Liguoro risiede a Sant'Anastasia. Frequenta a Napoli la Facoltà di Farmacia. Scrive i primi versi all' età di tredici anni e continua tuttora riscuotendo giudizi favorevoli da parte di autori e critici autorevoli. Si avverte nella sua poesia una discreta ricerca della parola unita alla volontà di non sacrificare la sfera emotiva.

Ed il corpo muterà ogni cosa che sia terrena per divenire segno eterno e vero che predice e svela tra i miei fratelli uguali.

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EUGENIO LUCREZI

Eugenio Lucrezi (1952), famiglia leccese, vive a Napoli. Medico, giornalista, musicista attivo nei circuiti del blues e della performance artistico-musicale, ha pubblicato opere di narrativa e di poesia, specialmente. Ultimo libro: CantaCaruso: LenOnosong, con Marzio Pieri, libro + cd musicale, La finestra editore, Trento, 2008.

Iposonetto dei Trascendental

MARIA ROSARIA LUONGO

Maria Rosaria Luongo risiede in in San Giorgio a Cremano (Na). Ha pubblicato vari libri di poesia, tra cui: “Qualche peso di troppo”, Ed. Bibliograf, Rimini, 1993; “La cerimonia degli addii”, Ed. Il Candelaio, Pisa 1993 ( 1° premio al Portone di Pisa); “Animale metropolitano”, Ed. Istituto di Cultura di Napoli, 1993; “Senza sgomento”, Edizioni della Rocca, Castelnuovo di Garfagnana, 1997. Ha conseguito premi e segnalazioni in prestigiosi concorsi di poesia (Nosside, S. Nicola di Arcella , Bari Marina di Palese e tanti altri). L’obolo (a mia nipote Maria) Non dimenticarti l’obolo sotto la lingua per il mio ultimo viaggio: basterà quel tuo gettone di plastica (per te così prezioso)

colorato di rosso e d’innocenza.

La Giustizia ci manca, arride la Verità al vino e rode la bottiglia di vetro, stride il vaso che bagna le code incantatrici dell’Amore sospeso in respiro di fiati animosi, che strema il cuore battente, che spreme commiati. La Verità e la Giustizia animano gli impetuosi Trascendentali che stracciano i pianti vani degli esperienti peritali che siamo, e stentano domani i prossimi battiti d’ali.

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ROSSELLA LUONGO

Rossella Luongo, avellinese, è nata nel 1971. Avvocato e pubblicista dal 1995, recentemente consulente legale ed editoriale per Samuele Editore, Fanna (PN). Suoi versi e racconti sono apparsi su riviste e antologie di settore, ha ottenuto riconoscimenti per la poesia e la prosa e ha pubblicato due raccolte di poesie: “La Fata e il Poeta” per Fermenti Ed., Roma 2007, e “Canti metropolitani” per Samuele Editore, Fanna (PN), 2009. Di prossima uscita un suo romanzo dal titolo “Latte acido”. Il suo spazio è: www.rossellaluongo.it Carnevale La città è anche questo una staccionata di pensieri tra losanghe d'aria, storie di passanti moto rombanti auto normali bimbi mascherati, tra le finzioni truccate della gente che pensa e parla senza ascoltare, senza guardare il volto della città nuda smascherata dal freddo e dalla storia, colpita dai lutti e dalle nascite nel moto perpetuo dei giorni, infilati nelle stesse losanghe

d'aria mentre nel tuo paese sfilano Zeze e allegorie con la tarantella popolare, dove la gente semplice almeno per un giorno dimentica la povertà e il male come tu non sei riuscito a fare, mai. Sul ciglio della strada passa un tuo vecchio amico gobbo per l'età, con la sciarpa al collo che parla di una certa piazza Verdi che non conosco, e continua a parlare convinto, da solo per la strada di febbraio.

WANDA MARASCO

Wanda Marasco è nata a Napoli, dove tuttora risiede. Laureata in Filosofia e Pedagogia, si è poi diplomata in Regia e Recitazione all’Accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico” di Roma. In teatro ha lavorato, tra gli altri, con Ruggero Iacobbi, Luca Ronconi, Renato Carpentieri. Nei ruoli di regista, autrice e attrice, ha partecipato al Festival Dei Due Mondi di Spoleto, Festival delle Ville Vesuviane, Rassegna Estiva Giardini di Naxos. Ha pubblicato numerose raccolte poetiche, edite da prestigiose Case Editrici e recensite da illustri poeti quali Elio Pecora, Dario Bellezza, Maria Luisa Spaziani, Milo De Angelis, Giovanni Raboni. Suoi testi poetici sono apparsi su varie e importanti Riviste (tra le quali “Poesia” di Crocetti), e tradotti in inglese, spagnolo, tedesco, greco moderno. Il suo primo romanzo, “L’arciere d’infanzia”, è stato accolto e prefato da Giovanni Raboni. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti per la poesia e la narrativa, tra i quali il Premio Montale, il Premio Bagutta “Opera prima” e il Premio “Le quattro porte” alla carriera.

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Casualità Quando vengono prima del naufrago le onde sono contrastanti e blu secondo la forza che inonda quel giorno il quadro della tempesta. Il non centro Non dopo – prima – la gelida pace, la fame feroce, e con se stesso il non esatto centro della riva soltanto da guardare senza mai vedere. (Dall’antologia “Da Napoli / Verso”, Kairos Edizioni, Napoli)

GIOVANNA MARMO

Ha pubblicato: Occhio da cui tutto ride (No Reply, 2009), Lunghe Piogge (Ogopogo, 2008), Fata morta (Edizioni d’if, 2006), Regno dei muti (2005, Oedipus), il cd audio Sex in Legoland (DeriveApprodi, 2002), Poesie (Studiozeta, 1998). È presente in antologie e riviste. Ha realizzato spettacoli-performances. Nel 2005 ha vinto il premio per la poesia Antonio Delfini (Modena). Nel 2007 ha vinto il premio Fuori Luogo (Napoli) per monologo teatrale. Dipinge e illustra libri. Vive a Napoli.

La canoa Cadi. È il cielo che è nero e pieno di uccelli muti. I sentieri dormono. La roccia taglia la luna. E le grandi foglie sono bianche. E il lago è profondo,

sotto le foglie immobili. E i fiumi sono lunghi, toccano i sentieri lenti scorrono tra la tundra e la taiga. Il fondo del lago si solleva. La canoa affonda tra le alghe.

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CARLANGELO MAURO Carlangelo Mauro nato nel 1965 vive a S. Paolo Belsito in provincia di Napoli. Docente nei Licei, dottore di ricerca in Italianistica, è attualmente assegnista all’Università “L’Orientale di Napoli”. Ha pubblicato saggi sul ‘500 e sul ‘900 occupandosi in particolare di poesia. Ha pubblicato di poesia: In margine (ICI, Napoli, 1997), Antidoto (Campanotto, Udine, 2000, pref. di Umberto Piersanti), Alla madre (L’Arca e L’Arco, Nola, 2003). Suoi testi sono apparsi in varie riviste: «Porto Franco», «Arenaria», «Hyria», «Gradiva» (con nota di Maurizio Cucchi), «Schema», «La Clessidra», «Specchio» - «La Stampa» ecc.) e antologie: 900 e oltre. Inediti italiani di poesia contemporanea, a cura di R. Pasanisi e G. Salvadori, Pref. di P. Giannantonio, ICI edizioni, Napoli, 1997; 7 poeti Campani, Edizioni Orizzonti Meridionali, Cosenza, 2006; da Napoli, verso, a cura di A. Spagnuolo e S. Di Spigno, Kairòs Editore, Napoli, 2007; Le amorose risonanze, a cura di Mario Fresa, Edizioni l’Arca Felice, Salerno, 2009. Ha curato con Enzo Rega: La poesia a scuola. A colloquio con i poeti. Milo De Angelis, Luigi Fontanella, Giampiero Neri, Stango Editore, Roma, 2003. per me, per quel che vale Marina Scerba ha negli occhi una luce indefinita cerca una risposta al suo essere lì con la spina dorsale rotta per un peso d'anima e pochi spiccioli le sue parole mescolate senz'arte mi legano all'albero del mio inutile giro d'inchiostro

GIUSEPPE NAPOLITANO Giuseppe Napolitano è nato a Minturno (Lt) il 12.2.1949 e vive a Formia. Figlio d’arte, laureato in Lettere a Roma con una tesi sul teatro surrealista francese, ha insegnato per 33 anni (25 dei quali nel Liceo Scientifico “Fermi” di Gaeta). Presidente dell’Associazione culturale “la stanza del poeta”, si dedica alla promozione della letteratura e in particolare della poesia. Principali pubblicazioni di poesia: Momenti 1970; Dentro l’orma 1978; Maschera (Premio “Casa Hirta”) 1978; Se rincorri un po’ di ieri nel domani 1989; E poi... /Et puis... 1991; Creatura (premio “Alfonso Gatto”) 1993; Poesia / non poesia (premio “Portico di Onofrio”) 1994; Gaeta. 17 cartoline (con i disegni di Mario Magliozzi) 1996; Parola di parole 1998; Cuore di sabbia 1998; Partita 1999; Equilibrio variabile /

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Equilibrio variable 2000; Passaggi (5 piccoli libri), 2002; Sextines de Campodimele / Sestine di Campodimele (traduzioni da Nicole Drano Stamberg) 2002; Insieme a te io sono nato ancora 2003; Alla riva del tempo 2005; Il tempo trovato (poesie dell’adolescenza) 2006; Vola alta, parola (poesie 2002-2007) 2007; Via crucis (meditazioni a S. Giovanni Rotondo) 2008; Antologia (poesie 1967-2007) 2008; Misura di vita/Medida de vida (con traduz. in spagnolo di C. Vitale) 2009; Ditet e Naimit (premio “Venafro”) 2009. Foscoliana (Inedita) A egregie cose la poesia chiama chi poco ascolta ma chi ascolta prende in mano la sua vita e la regala (corrispondenza di amorosi sensi!) perché nel tempo un’orma sua si stampi per il fratello che verrà cercando nel tempo a venire percorsi alternativi al quieto vivere GIAN BATTISTA NAZZARO Gian Battista Nazzaro è nato a Montesarchio (Bn), ma vive a Napoli dal 1959. Negli anni Sessanta è stato uno dei protagonisti dell’Avanguardia, sperimentando poesia visiva e tecnologica, e partecipando a mostre nazionali ed internazionali con il Gruppo ’70 e con l’Operativo ’64. Ha pubblicato saggi fondamentali sul Futurismo, ha fondato con Sergio Lambiase la rivista “Es”. Intensa e cospicua la sua produzione di testi di poesia. Ha pubblicato recentemente una ricca antologia di poeti, intitolata “Poeti in Campania”, Marcus Edizioni, Napoli, 2006. E’ redattore della Rivista “Secondo Tempo”.

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1 sparla e mette a caso parole assetate di senso nel suo discorso corteccia staccata dal tronco che smemora dubbi sul vetro che opaco s’arrende nel gelo stampato nel calco di un’ombra la voce traligna in un turbine di moniti antichi svuotati da un cielo silente che sbalza felpate carenze di stelle nel sangue che macula i lobi del firmamento rossore dipinto sul volto per ondate eccessive di tonfi poi il respiro si estingue inerte cadendo nella rigida mota mestata dall’ombra essiccata in rapprese condense di accidia connubi insipienti di false lascivie stampate in ruvide forme di fogli sconvolti dal vento (da “Sinopie” – o della pura metafora – su “Secondo Tempo” Libro Trentaquattresimo, Marcus Edizioni, Napoli, 2008) GIUSEPPE NUTINI Tex Pirler Pistolero dai guanti bianchi in amore sei primitivo, ti gridò: 'tesoro, mi manchi!' e tu... centrasti l'obiettivo.

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MARISA PAPA RUGGIERO Marisa Papa Ruggiero vive a Napoli, dove ha svolto attività di docente nei Licei. La sua attività letteraria è documentata in diverse pubblicazioni antologiche e in riviste con testi poetici, in prosa e interventi visuali. E' autrice di vari libri di poesia e del testo in prosa "Le verità bugiarde” Aggrappato con tutte le forze a ringhiere che non esistono con lo scroscio delle voci cadute fino al suono che sostiene l'eco verso un niente che solo balugina da lontananze d'acqua (amuleto in una bolla d'aria che galleggia nella mente) è tutto il suo accadere l'incantevole sua improbabilità. GERARDO PEDICINI Poeta e critico d’arte. Premiato al Lerici-Pea nel 1969, al Premio di Poesia internazionale Aeclanum nel 2003 e nel 2008 al Premio “Filari in versi”. Ha raccolto i suoi testi poetici in Marame, Admiranda emblemata, Cinque stanze di Murillo, Lisboa, Dodici sonetti ancipiti per dodici capricci incisi, Canto e controcanto, Buthos e Giornale di bordo dal Baltico (edito da Leidykla Kalendorius, Kaunas 2009 con traduzioni in lituano, francese e inglese, e in plaquette a tiratura limitata. Sue poesie si trovano anche in Albe insieme ai versi di Elio Filippo Accrocca, Maria Luisa Spaziani, Bianca Maria Frabotta e Antonio Porta, e in Altre terre insieme ai versi di Giorgio Barberi Squarotti, G.Battista Nazzaro, Alessandro Carandente e Paolo Ruffilli. In prosa, ha pubblicato i racconti Il maestro di Casapuzzano, Circe, Il sogno di Anaceto vasaio, Il pozzo di S. Lorenzo, I puri di cuore di S. Maria La Stella, Una estate piena di pioggia, Don Pedro de Toledo e il romanzo Goethe a Napoli. Come critico d’arte, ha organizzato mostre di pittura e di scultura a livello nazionale e internazionale. Attualmente collabora alla rivista letteraria Secondo Tempo, al quindicinale Sussurri&grida, al bimestrale Sabato è con saggi critici, poesie, racconti, articoli di critica d’arte.

Dichiarazione poetica La poesia è chiamare a sé le cose. Un chiamare che è anche un corrispondere. Abitare nel linguaggio e dargli voce: la voce intima e segreta dell’anima. Ciò è il risultato di un costante esercizio, di un continuo interrogarsi, di un perenne stato di allerta capace di non rappresentare il linguaggio fenomenologico così com’è, ma di trascenderlo. La parola poetica vive costantemente questo stato di intimità, questa incessante ricerca di autenticità. Essere cioè dentro le cose e, nello stesso tempo, situarsi nella quiete della dif-ferenza. Perché come dice Nelo Risi, “la poesia in sé non conta nulla, conta ciò che sta dietro la poesia e in segreto l’alimenta”. Un alimentarsi che è anche un riconoscersi nella propria essenzialità fisica e spirituale, un darsi continuamente alle cose per coglierne tutte le possibili istanze e vibrazioni profonde.

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CARMEN PERCONTRA

Partecipa a molti concorsi Letterari Nazionali e Internazionali, spesso posizionadosi sul podio. Scrive liriche poetiche, testi teatrali e piccole scenette comiche. Molti sono gli inserimenti in antologie prestigiose. Ha pubblicato "L'Altra faccia della Luna" (raccolta di liriche); fa parte di compagnie. teatrali. Studia attivamente tammorra e balli popolari. Antico sentimento Tengo ottant’anni, e me sento ancora guagliunciello. Stammatina m’è trasuta ‘a primmavera dint’ ‘a ll’anema cu tante penziere maleziuse. ‘O core me sbatte forte ‘mpietto. State pensanno ca sò viecchio e ‘o core è comme a mme. No, ve state sbaglianno… Me sò sulo ‘nnammurato ‘e na figliola ca tene poche anne meno ‘e me. Ma overamente vui cridite ca ‘a st’’età uno nun se pò nammurà? Sbagliate, perché nuie viecchie l’assapurammo meglio st’antico sentimento.

REGINA PEREIRA

Regina Célia Pereira da Silva, docente di Lingua, Cultura e Tradizione Portoghese dell’Instituto Camões nell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Ha pubblicato diversi saggi e poesie, tra i quali: due poesie “Quegli sconosciuti” e “Innocenza” http://poetrydream.splinder.com (Aprile 2009); due Poesie: Modus Vivendi e Vida, in Rivista di poesia elettronica, disponibile in www.poiein.it (Marzo 2009); Poesia: “Napoli in me/Nápoles em mim”, in ‘Rivista Mundus’, per un’etica del rifiuto’, Napoli, dicembre 2008; “Come la pioggia”, con litografie di Manuel Cargaleiro, traduzione di poesie di Mimmo Grasso, Edizioni Laboratorio, Napoli, 2007.

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Aquilo de que gosto nos jardins é a diversidade, as diferentes cores das flores que brilham e em todos os cantos da cidade resplandecem, convivem. Infinitas variedades Inúteis guerras ou conflitos Porque a riqueza, a pluralidade

É proprio multicultura

FELICE PIEMONTESE

Felice Piemontese è nato nel 1942 a Monte Sant’Angelo (Foggia). Vive a Napoli, facendo il giornalista e il critico letterario. Del suo ultimo libro di poesia (“Il migliore dei mondi”, 2006, premio Napoli e premio Minturnae) Giuseppe Montesano ha scritto (su “Il Mattino”): “Piemontese maneggia da maestro la tecnica del montage, la costruzione a tasselli dei versi in cui sembra scomparire l’io del poeta e apparire una sorta di trasparente oggettività”. E Lello Voce (su “L’Unità”): “Tutta giocata sui grigi, quasi gozzaniani, di toni apparentemente dimessi, distanti, amaramente ironici, la nuova fatica di Piemontese è in realtà un’opera politica, in cui la critica al presente, a volte sprezzante, è veicolata attraverso piccoli, fulminanti frane crepuscolari, fermo immagine, o spezzoni di pellicole interrotte che raccontano una storia di distanze incolmabili, di crudeltà, di contraddizioni immedicabili, a sostanziare tutta la verve polemica del titolo, che allude sarcasticamente a un mondo nel quale “tutti/parlano una lingua/impossibile”. E Francesco Durante (“Il Corriere del Mezzogiorno”): “La nuova raccolta di P. alterna momenti ‘civili’ a toni più intimi, con ciò ben rappresentando la complessità dell’ispirazione di questo poeta esemplarmente impegnato da sempre sul fronte della ricerca”. qui il tramonto è sublime, ci avvertì l’uomo delle acque porgendoci la chiave. Ma preferimmo guardare ancora una volta le foto di Brassaï, vecchie puttane col trucco disfatto, canaglie di periferia, il muro della prigione della Santé, bordelli, Picasso nel suo atelier, strade immerse nella nebbia, di notte. Per dirsi addio, domandasti, andrà bene una poesia di Baudelaire? Ma un po’ sragionavi, non so se per il vino o per la febbre. Prima di vederti scomparire, lessi una grande scritta pubblicitaria (chi sa perché in castigliano): ESTA VA A SER TU MEJOR PRIMAVERA (Da “Il migliore dei mondi”)

Quello che mi piace nei giardini è la diversità, i differenti colori dei fiori che brillano e in tutti gli angoli della città scintillano, convivono. Infinite varietà Inutili guerre o conflitti Perché la ricchezza, la pluralità È proprio multiculturalità.

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UGO PISCOPO

Nato a Pratola Serra (Av), vive e lavora a Napoli. E’ stato docente e preside in vari licei, ispettore scolastico, ricercatore di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Salerno. Ha scritto testi teatrali e pubblicato lavori di saggistica, prevalentemente su autori e movimenti sperimentali. Ha collaborato attivamente a quotidiani e riviste ed è stato responsabile delle rubriche culturali d’arte di “Paese Sera”. Ha all’attivo vari volumi di poesia, premiati in importanti concorsi letterari quali il “Gallicanum” e il “Premio Minturnae”. Beata Mustiola topina del Signore Piccole donne rifatte topine e faine bucavano luci in siti di bosco à foutre le champ a furbi striscii sì ti vide nel ventre di sua donna e nel cappio del nome di Mustiola ti prese tuo padre a stelo d’avena lucertola che guizza sul sentiero fra i campi il colle di Chiusi le tombe ti lesinasti mai a sfogliar di vento addensar di rose sibili d’erbe con muso di seta dovunque sbucavi per questo gli etruschi concittadini non una ma due tombe ti donaro a castello di tufo e laterizio perché sempre altrove fossi nell’altra ora sorride perfino il Signore al tuo posto vacante per affabili fughe chissà dove a squittii di zampe (Dall’antologia “Da Napoli / Verso”, Kairos Edizioni, Napoli)

NATALE PORRITIELLO

Nasce nel 1943 a Sant’Anastasia, dove vive e lavora. Il suo incontro con il tenore Lino Cavallaro, Presidente della R.A.P. (associazione culturale partenopea) e la conseguente sua iscrizione alla stessa, oltre che all’Associazione Nazionale Poeti Dialettali ed alla Associazione culturale “Cosmopolis”, lo spingono a manifestare vieppiù la sua vena poetica.

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‘A casa mia

Tengo na casa bella quanto maje… Pare na reggia… Ma stu core è troppo sulo p’’a scarfà’… Tengo sultanto gelo attuorno a mme! E penzo a chella casa

addò so’ nato: na stanza cu nu lietto e cinche frate… addò ‘o viento traseva p’’a porta e asceva p’’a fenesta rotta… Ma nun ce steva friddo dint’’a chella casa!

(Dal libro: “Il viale dell’anima”)

ANNIBALE RAINONE

Annibale Rainone, docente di materie letterarie, è editor presso Città della Scienza (Napoli). Si riporta di seguito il testo d’ingresso alla raccolta di poesie e componimenti in prosa Mappe scritte a voce (prossima pubblicazione). ���������

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ENZO REGA

Enzo Rega, nato a Genova nel 1958, vive tra Palma Campania e Siracusa. Già docente Siss all'Università "Suor Orsola Benincasa", collabora con l'Università di Salerno. Ha pubblicato libri di saggistica, narrativa e poesia ed è presente in diverse antologie poetiche. Scrive su varie riviste, tra cui "L'Indice", "Gradiva", "Italian Poetry Review", "Poeti e Poesia", "La Clessidra", "La Mosca di Milano", "Sinestesie". Madonie L’arco del cielo s’è teso a scoccare dal sole dardi infiammati e sul prato nell’accolta degli amici incedi vestita di chiaro come Gradiva scesa d’auto i capelli raccolti come un elmo guerriera d’amore armata di te amata del tuo sorriso armata e non c’è guerra e non sconfitta ma il laccio d’incondizionata resa matrimonio di terre sposalizio di mari connubio di cibi: qui

(sotto ulivi sicani) formaggio delle Madonie e vino forte del Vesuvio a letto poi da ebbrezza a ebbrezza sciogliere i tuoi capelli fra le dita e baciarti fino all’ arco dei piedi tuoi orizzonte dei miei passi mia donna Madonna delle Madonìe

(pubblicata non integralmente in "Il Denaro" (Napoli), n. 169, 12 settembre 2009)

ARMANDO SAVERIANO

Armando Saveriano (Avellino, 1954), poeta, critico letterario, scrittore di prosa, e maestro in arti sceniche, aderisce al “Manifesto del pensiero emotivo” di Giorgio Manacorda, e al “Manifesto della poesia mediterranea” elaborato da Aristide La Rocca con il team intellettuale di Nola. Estimatore di Rafael Alberti, propone una poesia estremamente sensibile a più correnti e influssi, tra lirismo ed epica, intimismo e graffiature politico-sociali. Il suo è un verso lessicalmente rigoglioso o imprevedibilmente “stondato”.

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Cercavo un verbo, dragando il mio stento linguaggio, forestiero decorato per via d’antichi sillogismi, corvo bianco, fallito delatore nelle pupille d’Ischi. Queste regioni allargano l’ombra nel sole, amplificano la fiamma che il fortilizio della notte attizza, abbracciano scheletri di millenni, moderne conce di pelli, coprono dialoghi di fogliame in mezzo a ferro filato, a daghe disasprite, a bossoli svuotati, ad agoniche stoppie. E astiose vipere difendono, che come agli dietro i sassi s’attrecciano, nere nere nel morso, invisibili e fatali nelle brillanti valli. (dall’inedito “Come Abramo”)

SERGIO SCISCIOT

Sergio Scisciot è nato a Napoli nel 1930. Si è laureato in Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e ha esercitato un lungo curriculum d’insegnamento presso i Licei classici di Napoli. Ha conseguito riconoscimenti e premi nella poesia con le due sillogi A metà del guado (1979) e Parete Nord (1994) e con i poemetti Sinfonia della luce (2002) e Luce dalla notte (2004). Nel campo narrativo ha conseguito premi e consensi con In Dolomiti un’estate (1996), con i racconti di Atmosfere (2000); è Accademico dei Parmenidei di Ascea per il libro Un Napoletano Parmenideo (1997). Inserito e conosciuto nella vita culturale partenopea, ha scritto e scrive su riviste nazionali come L’Arco, di Benevento; Valori umani, AZ, di Roma; Vita, di Sorrento; Luce Serafica; Vomero News ed Essere del Centro Fromm. È inserito in numerose antologie nazionali di poesia e prosa. “Metafore”, Graus Editore, napoli, è la sua pubblicazione più recente.

AGOSTINA SPAGNUOLO

Agostina Spagnuolo vive a Capriglia Irpina (AV). Laureata in Scienze Biologiche, è docente presso il Liceo Ginnasio “P. Colletta” di Avellino. È sposata e ha tre figli. Oltre alla poesia, coltiva l’interesse per il canto polifonico. È presente in diverse antologie tra cui: “Versi per il Formicoso” edito dal “Centro di Documentazione sulla poesia del Sud”, “Rassegna di poeti campani” ed. Scuderi. Con la sua prima pubblicazione “Volevo guardare il mare”, Per Versi editori aprile 2009, ha ricevuto il Premio Speciale Opera Prima Poseidonia - Paestum 11 luglio 2009.

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Volevo guardare il mare Ne volevo sentire il canto e il profumo salmastro per l’aria satura di sole. Volevo riallacciare i fili dei miei colloqui con l’Infinito.

Volevo guardare il mare.

ANTONIO SPAGNUOLO

Nato a Napoli nel 1931, è presente in diverse mostre di poesia visiva ed in antologie varie. Collabora a periodici culturali ed ha pubblicato numerosi volumi di poesia, quasi tutti premiati. Tradotto in inglese, in spagnolo, in greco moderno, è inserito nella “Letteratura italiana” curata da Asor Rosa per le Edizioni Einaudi. Dirige la collana “Le parole della Sibilla” (Kairos Editore, Napoli). Sguardi All’improvviso riprende l’ora, l’attimo che chiude per abitare l’assedio, l’attimo distratto che tra le crepe dei muri sussurra ancora una promessa: io scriverò le quattro cose che farfuglio ogni giorno, tra il sospetto di morte ed il cicaleggio impertinente dei residui del sesso, ormai traballante per le tue pupille variegate ed il mio cervello impaurito. Aleggia un soffio che nel bilico annega, un bilico tra le circonvoluzioni cerebrali insinuando qualche verità, a volte incerta nel verso, e gioca , gioca in abissi che nella ragione sanno alternare progetti. Quindi si narra la fine, anche se arde una vecchia stufa appisolata, e avvolte in fogli di alluminio scommettono le palpebre riflessi inaspettati. Non sappiamo resistere al tranello che propone qualche ora sottratta nel sorriso, e che rinnova sguardi vellutati.

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ROSSELLA TEMPESTA Rossella Tempesta è nata a Napoli. Vissuta a Terlizzi, Milano, Cattolica e Rimini attualmente risiede fra Napoli e Formia. Si occupa di Poesia e Cultura anche promuovendone la divulgazione con eventi e iniziative corali. Suoi testi e interventi appaiono sulle riviste “La Mosca di Milano”, “Graphie”, “ClanDestino”, “AttraVerso”, “Poesia”, “Poeti e Poesia”. Per la sua poesia ha ricevuto i premi “Dario Bellezza”, “Salvatore Quasimodo”, “Miramare Poesia”, “Hostaria dal Terzo”, “Sandro Penna”. Fra le sue opere i volumi Alla tua porta prefazione di Davide Rondoni (Walter Raffaelli, Rimini 2000) e Passaggi di Amore prefazione di Elio Pecora (Edizioni della Meridiana, Firenze 2007) La poesia è – io spero essa sia – un’incisione, un segno profondo, una fessura nella superficie coriacea del mondo umano, un taglio spiraglio sulla pelle inaridita della vita senza più scandalo che è l’oggi.

Infilo gli occhi nel verde non vedo più la strada, sfuggono le case. Così il mondo è già completo, solo distese verdi file di alberi immensi e alberi soli e immoti. Perfette sono le siepi e i rampicanti perfetti gli ikebana di sterpi e fiori.

Sono lontana, sono una foglia un tronco una farfalla.

Solo per il tuo canto ritorno.

FERDINANDO TRICARICO Nato a Napoli nel ’67. Poeta e performer, attivo sul versante della scrittura di ricerca e di sperimentazione fà della sonorità, dell’invenzione linguistica, dell’affabulazione la sua cifra non abbandonando, però, mai il senso, l’impegno civile, la materialità del linguaggio. Ha coordinato nel ’91 il gruppo “Tam Tam poesia in movimento” occasione di confronto e riflessione dell’ala creativa del movimento della “Pantera”. Nei primi anni ’90 con l’associazione “Mulini a Vento” è stato organizzatore di numerose iniziative e manifestazioni culturali legate alla contaminazione delle forme espressive contemporanee. E’ stato nel 2001 tra i fondatori dell’associazione Cultureinmovimento che ha riunito in laboratori, performances, scritture collettive, poeti di diverse generazioni. Ha, più di recente, pubblicato il racconto “Sottopressione” per le edizioni Rem di Palmi, la lassa “Se me lo dice prima” nella raccolta di fotoscritture Attraversamenti ( 2001 Michele Di Salvo Editore), il libro illustrato Courage (2005, Michele Di Salvo Editore), è in pubblicazione il volume Precariat 24 acca.

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Lombricaglia (ditirambo strambo) Taratarattattà lumbricodi d’anofele struppieldi d’architravvi spluscitori cacacaccaccà gasloffi d’ergatoli miserischi capebombe capecazzi capentrulli sciamilacqui voti floti crodi spasticaschi biofriabli turzammaferi delinguini raschiolino piecorilli bee bebe beberembebè schiavichielli poterfrusci spuzzoli gastrufi claustronbi scornettari fusolacchi fustigotti crocchioli sconcigli malignaccia burissini umbrostracci merdiellicci viscignati stervi storvi stardi sgonomuffi liqquamuschi puteoliti franfrilimi! Ferdinando Tricarico (14 agosto 2003) RAFFAELE URRARO Raffaele Urraro ha prodotto numerose pubblicazioni di poesia e di saggistica e, in collaborazione con Giuseppe Casillo, molte antologie di classici latini per le Scuole Superiori (Loffredo, Napoli) e una Storia della Letteratura latina in 5 volumi (Bulgarini, Firenze). Ha recentemente pubblicato, per i tipi della Olschki Editore, il saggio “Giacomo Leopardi, le donne, gli amori”. Rimbalzano le mie parole rimbalzano le mie parole dalla terra di creta al cielo di cristallo e non trovano nulla : trovano soltanto il silenzio dell’assenza ombra grigia che pigia le nevrosi del sogno l’uomo è solo con la mente che vola e che s’impiglia

negli spazi frantumati del nulla e il silenzio squarcia le pareti di pietra è un silenzio impalpabile come tenebra oscura sotto le dita dell’anima solo la parola può uccidere il silenzio e se svanisce nel nulla resta l’eco trasportata dal vento

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IRENE VALLONE

Irene Vallone, nata a Zurigo, ha fatto studi economico-giuridici ed è stata impegnata in ambito finanziario. Ha sempre avuto interesse per l’arte, la letteratura in generale e la poesia in particolare, coltivandola in privato e infine trovando il coraggio di uscire in pubblico con la prima pubblicazione dal titolo Attraverso edito nella collana La stanza del poeta. Dal 2000 inizia a curare assieme a Giuseppe Napolitano gli incontri di poesia mediterranea nella città di Gaeta e poi nell’ambito dell’Associazione la stanza del poeta nel� Sud-pontino. Ha della poesia un concetto molto vasto raffigurabile con l’onda che propagandosi accomuna forme del sapere e del sentire di popoli diversi mossi dall’interesse per le forme espressive attraverso le quali si trasmette la coscienza presente alle generazioni future. ���������� � � da “Attraverso” Si assopisce questa tiepida festa non resta che la smorfia statica delle strade lerce e dentro le case il ghigno sbieco sulla matassa di pensieri che in caldo aggruma peripezie sotterfugi espedienti traghettando verso il varco buono questa massa che m’affolla � NINO VELOTTI NinoVelotti, napoletano, è poeta, scrittore e musicista. Laureato in Filosofia, ha pubblicato giovanissimo la raccolta di poesie Giardino di Pésah (Edizione Del Giano, testi scelti da Dario Bellezza, 1991, Roma, Premio “Nuove Lettere” e Selezione Premio “Montale” 1992). Nel 1998 ha pubblicato il libro d’arte e poesia Quadernetto d’amore (Il Laboratorio/Le Edizioni, Napoli). Di narrativa ha pubblicato il romanzo per ragazzi con prefazione di Domenico Rea Pinocchio 2000 (Fabbri Editori, 1995, Milano) e la raccolta di novelle La T-shirt bianca e altri racconti (Salani Narrativa-Le Monnier, 2003, Firenze). Collabora a molte riviste di poesia, arte e letteratura e un suo testo è compreso nel CD di poesie in musica Lee Marvin ha paura (Ediclass, 1998). Cresciuto in una famiglia di musicisti, suona il piano e le tastiere da sempre e lavora come arrangiatore e autore di musiche per il teatro, per siti web e per sfilate di moda. 00001 O rime sparse e dolenti d'inchiostro che urla ancora! O lamenti di un cane accarezzato! Apostrofi di un re prostrato! Che senso avete? Perché mi assalite Ancora? O dipinti tranelli Del male.

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CARLA VIDIRI VARANO Nata a Napoli, professoressa di Lettere, giornalista pubblicista, ha collaborato per diversi anni alla pagina culturale de La Voce Repubblicana e a varie riviste e quotidiani. Ha pubblicato quattro sillogi di poesia, prefate da Domenico Rea e da Francesco D'Episcopo. Dove io sola migro (ED.Sen, Napoli, 1982), Satòri (Ed. Marotta, Napoli 1984), Toppe di lustrini (Ed. IL Gabbiano, Messina 1990). Farfalle di poggia (Ed. Oxiana Napoli 1999). Ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali (quattro primi premi assoluti e all'Accdemia di Paestum la medaglia del Presidente delle Repubblica). Ha ottenuto lusinghiere recensioni e molti suoi componimenti compaiono in riviste e antologie e sono stati tradotti in più lingue. E' socia del Centro Internazionale di poesia Eugenio Montale di Roma da cui ha ottenuto un invito a essere protagonista di una serata come poeta scelto del Centro. Ha partecipato quale unica rappresentante della Campania al convegno internazionale di poesia di Bari nel 1992 e nel 1993 alla Galassia Gutenberg di Napoli i suoi libri sono stati presentati e commentati molto favorevolmente da Dario Bellezza che ne ha evidenziato la forza, l'originalità e la grande capacità trasfigurativa. Prati d’uomini Prati d’uomini che ogni vento può decimare repressi in una zolla da vivi con l’angoscia d’un salto nel buio alla fine son verde di paura oggi come un filo d’erba…

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SALVATORE VIOLANTE Salvatore Violante vive a Terzigno. Autentico e incisivo poeta vesuviano, predilige i toni forti della satira e il ritmo martellante della ballata. Ha pubblicato diversi libri di poesia, tra cui, il più recente, “Sulle tracce dell’uomo”, edizioni Marcus. Suoi testi sono presenti in numerose antologie e riviste di rilevanza nazionale. Attualmente collabora con “Il Gazzettino Vesuviano” e la Rivista Letteraria “Secondo Tempo” di Alessandro Carandente. (a Marcello Carlino) Certi poeti a(r)mati, Prufessò hanno scomposto in pezzi la Campana usando i cocci a modo di yoyo. Moderno, il vate, ingolla il suo stufato, frullato d’audio-video-trombe-cori: evacua i suoi frappè sintonizzati su note ansate e zombi da metrò. Conosco il canto aperto, modulato corale, a voci alterne, sussurrato cerco l’orecchio trepido, turbato, dal suono terso, non mummificato. Vedo il sorriso in lacrime argentate

e voglio, sveglio, un sogno figurare posso dargli il calore di un safari e distillarlo al clima di rio Bò. L’odore, sarà forte e penetrante capriccio intenso e soffio di narici, come un profumo d.o.p. che se lo dici sai di che parli come anch’io lo so. Il suono, sarà forte, dei rumori che scagliano frantumi e patatrac, gradevole e scabroso, un poco fuori ma sempre in grado di ballare in frac.

ROSARIA ZIZZO Rosaria Zizzo, figlia di siciliani, è nata a Salerno e vive a Battipaglia. È docente di lingua inglese all’Istituto di istruzione superiore “E. Corbino di Contursi Terme. Ha pubblicato: Attimi di Vita, 2003; Petali di Parole, 2005; Finalista al premio MAIOR con Agnese Moro, Stefania Craxi, Lucrezia Lerro (21 luglio 2006). I suoi libri sono stati presentati negli USA. Ha organizzato la prima manifestazione: “Il Sabato del Villaggio”, arte, musica e poesia a Petina. Ha curato la rassegna poetica:- “M’illumino d’immenso” al Centro Sociale di Battipaglia in collaborazione con la Fita. Vincitrice di numerosi premi letterari, Il 6 marzo 2007 a Contursi, l’11 luglio 2007 alla Provincia di Salerno,il 5 marzo a Eboli l’8 marzo a Campagna, il 15 marzo a Bellizzi, il 17 marzo 2008 al Trianon a Napoli, e il 27 novembre in Provincia a Torino ha rappresentato il testo teatrale “Vite in cenere”. Per quest’opera ha ricevuto:il “Premio Contursi Terme 2007” e il Premio Nazionale “Dimensione Donna 2008” il premio Azione Donna a Roscigno Vecchia settembre 2009. autrice di testi teatrali il suo monologo è stato rappresentato a Eboli il 6 agosto 2009 riscuotendo grande successo.

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Non più una rosa Il mio corpo non è più radioso come una rosa, avvizzisce senza acqua. La pelle vuole percepire il contatto della vita. Mi lascio accarezzare dai petali di un fiore mentre il cuore gelido osserva trascorrere i giorni. Gli sguardi scivolano su di me e mi rattristo: è una siepe che devo passare. Il campo di grano è divenuto di stoppie che il fuoco brucia in cenere. Acqua cerco nel deserto, il refrigerio stenta a venire dal pozzo. La luna è triste come donna vestita di dolore si nasconde nell’immensità della notte solitaria.

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Dimostrami mia cara quando il giorno è una babele

il necessario appuntamento con la luna per non regredire nei rigidi asserti di sole

:nonostante il desolato confine d’ombra

e il muro che ci separa da sempre dalla resurrezione

non ho avuto abbastanza teoremi

e neppure corollari per risolvermi l’arcano smateriarsi

della vita

(Da: “Regole dell’infinito effimero”, I)

Giuseppe Vetromile Giuseppe Vetromile è nato a Napoli il 20 giugno 1949. Il suo impegno nel campo della poesia risale al 1970. Ha partecipato e partecipa a numerosi concorsi letterari nazionali, nei quali ha sempre ottenuto lusinghiere affermazioni, sia per la poesia che per la narrativa. Si è classificato primo in tantissimi e noti concorsi in tutta Italia, dal Trentino alla Sicilia. Ha finora pubblicato 17 libri di poesie, con vari Editori (Marotta, Ripostes, Bastogi, Scuderi). Della sua poesia si sono interessati importanti scrittori, poeti e critici letterari, tra i quali Angelo Calabrese, Maurizio Cucchi, Giorgio Barberi Squarotti, Francesco D’Episcopo, Mario M. Gabriele, Vittoriano Esposito, Maria Grazia Lenisa, Pasquale Maffeo, Alberto Mario Moriconi, G. B. Nazzaro, Anna Gertrude Pessina, Luigi Pumpo, Enzo Rega, Paolo Saggese, Armando Saveriano, Antonio Spagnuolo, Raffaele Urraro e tanti altri. E’ presente in numerose Antologie (“L’altro Novecento”, voll. V° e VII°, di Vittoriano Esposito, ediz. Bastogi; “Da Napoli, verso”, a cura di Antonio Spagnuolo, Kairos Edizioni, Napoli), in saggi (“La parola negata, rapporto sulla poesia a Napoli”, di Mario Gabriele, ediz. Nuova Letteratura; “Poeti in Campania”, di Gian Battista Nazzaro, Marcus Edizioni, Napoli), ed inoltre collabora a giornali e riviste letterarie, per le quali cura recensioni e profili critici. Partecipa a convegni letterari ed è promotore di incontri e dibattiti sulla poesia e di carattere letterario in genere. E’ il responsabile del Circolo Letterario Anastasiano (http://circololetterarioanastasiano.blogspot.com) sorto nell’ambito dell’Associazione “Incontrarci” di Sant’Anastasia. E’ membro di giuria in importanti concorsi letterari nazionali. E’ l’ideatore e il coordinatore del Premio Nazionale di Poesia “Città di Sant’Anastasia”, di cui si sono svolte finora sette edizioni.

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Si ringrazia per la collaborazione:

- Associazione Culturale “Napoli Cultural Classic”, Somma Vesuviana, prof.ssa Anna Bruno.

- Lions Club International, V Circoscrizione Cittadinanza Umanitaria, arch. Giacomo Vitale.

- Sindacato Pensionati Italiani SPI-CGIL Lega di Sant’Anastasia, sig. Eduardo Paudice.

- Centro Sociale Anziani “Madonna dell’Arco”, sig. Salvatore Olivieri.

- Federcasalinghe Sant’Anastasia, sig.ra Anna Pagano

- Federconsumatori Sant’Anastasia, sig.ra Giovanna Marino

IL PRESENTE LIBRETTO, PRODOTTO INTEGRALMENTE CON MEZZI PROPRI, E’ FUORI COMMERCIO. LA DISTRIBUZIONE E’ COMPLETAMENTE GRATUITA.

NE E’ AUTORE IL CIRCOLO LETTERARIO ANASTASIANO DI GIUSEPPE VETROMILE, CON SEDE IN PIAZZA C. CATTANEO 9, SANT’ANASTASIA (NA).

http://circololetterarioanastasiano.blogspot.com e-mail: [email protected]