“Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono...

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“Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti.” GILBERT KEITH CHESTERTON

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“Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini

che i draghi possono essere sconfitti.” GILBERT KEITH CHESTERTON

Xmas Project è il regalo che vogliamo

farci a Natale. E che abbiamo scelto di

farci per tutti i Natali. Ci siamo regalati

un’idea, la speranza e il coraggio di

farla diventare realtà. Le abbiamo dato

un nome: Xmas Project. L’abbiamo fatta

diventare Associazione, le abbiamo

consegnato un compito da portare a

termine; faremo un libro, diverso ogni

anno. Tutti coloro che desiderano farsi

questo regalo: sono loro il Xmas Project.

Inquadrate con il vostro telefono il Qr-code qui sotto per guardare il nostro video o cliccate su: https://youtu.be/Z_TCF6i-ahE

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Buongiorno a tutti,

quello che tenete tra le mani è il KIT DIDATTICO PER LE SCUOLE 2016 dell’Associazione Xmas Project, uno strumento pensato e realizzato per accompagnare le scuole e le classi che hanno deciso di aderire al nostro progetto. Quest’anno siamo nella Striscia di Gaza, uno dei luoghi più difficili al mondo: insieme tenteremo di acquistare e di allestire "Una Biblio-TukTuk per Um Al Naser", ovvero una biblioteca mobile con tantissimi libri, pronta per girare le strade di Gaza a raccontare storie ai bambini.

Troverete tutti i nostri spunti di lavoro in questa cartelletta: potrete scegliere quali stimoli accogliere e fare vostri, quali percorsi sviluppare, quali tra i temi proposti quelli approfondire, quelli su cui ragionare insieme…

Quest’anno la cartelletta-contenitore che avete ricevuto è particolarmente importante. È una cartelletta magica perché, attraverso il vostro lavoro, si trasformerà in uno splendido teatrino dove "rappresentare" la storia che dovrete realizzare. Per poter essere presenti sulle pagine del prossimo Librosolidale, infatti, vi chiediamo di realizzare il laboratorio descritto alle pagine 8-11, seguendo tutte le indicazioni riportate.

Tutte le altre proposte sono suggerimenti da seguire liberamente, laboratori facoltativi proposti come stimoli di lavoro, che potrete approfondire e fare vostri nei tempi e modi a voi più consoni.

Crediamo fermamente che la scuola sia la casa dove fare esperienze di vita e dove si possa imparare ad aprire gli occhi su realtà vicine e lontane e a essere cittadini del mondo. Per questo motivo, vi ringraziamo per la partecipazione e... buon lavoro!

Ecco cosa trovate dentro la cartelletta del Xmas Project 2016:

• Il Kit didattico che state leggendo con la presentazione del progetto e tutte le informazioni• Il dépliant pieghevole di presentazione del progetto 2016• 5 importantissimi cartoncini bianchi in formato A3 su cui scriverete e disegnerete la vostra storia• Una grande busta bianca che servirà per consegnare al Xmas Project il vostro lavoro• Le ”Cartoline dell'ascolto”• La mappa poster della Striscia di Gaza da appendere in classe• Due bastoncini uniti da una cordicella, ovvero un importantissimo "hyoshigi"... scoprirete presto cos'è!

Nelle prossime pagine vi spiegheremo come potrete usare questo materiale.

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Che cos’è il Xmas Project?

C’erano una volta, e ci sono ancora, degli amici che ogni tanto si ritrovano intorno a un tavolo per chiacchierare e stare insieme. Un giorno parlando del Natale si domandarono:

PERCHÉ NON TROVIAMO UN MODO PER AIUTARE CHI È MENO FORTUNATO DI NOI?

Fu un pensiero felice che entusiasmò tutti. Ognuno fece delle proposte...

… e l’idea cominciò a farsi strada: un’associazione che avrebbe potuto cercare fondi per finanziare piccoli progetti di solidarietà nel mondo. Così è nata Xmas Project. Poi l’idea crebbe:

PERCHÉ NON INVENTARE UN REGALO DIVERSO CHE AVREBBE RESO PIÙ VERO IL NATALE E DATO UN NUOVO SENSO AL LORO STARE INSIEME?

Così è nato il Librosolidale: un libro che racconta storie appassionanti e coinvolgenti di uomini, donne e bambini che vivono in situazioni difficili, un libro da comprare e poi regalare!

L’IDEA ADESSO HA BISOGNO DI TE!

Se prometti di regalarlo puoi anche tu scrivere, disegnare e raccontare fra le pagine del libro. Così chi lo riceve in regalo vi trova dentro qualcosa di te. Che meraviglia pensare di regalarlo alle persone con cui lavoriamo, giochiamo, passiamo le nostre giornate!

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Buongiorno bambini!

Siamo di nuovo insieme, pronti per un nuovo anno scolastico e un nuovo progetto Xmas Project. Quest’anno supereremo muri e confini, con uno strumento potente e pacifico: la fantasia! Qualcuno a volte vi dice che ne avete troppa e che è meglio restare con i piedi per terra? Oppure che è meglio non perdere tempo a fantasticare? Beh, è ora di smettere di ascoltarlo! Quest’anno la fantasia deve volare libera perché abbiamo una storia da inventare, anzi: avete una, o tante, storie da inventare! Diventerete dei giovani Cantastorie e le vostre favole saranno il cuore del Librosolidale.

Ma le storie e le fiabe dove si trovano, oltre che nella nostra fantasia? Nei libri, certo! E il posto dove chiunque può andare a prendere un libro è la Biblioteca: forse a scuola ne avete una, oppure avete creato la vostra Biblioteca di Classe, oppure siete andati a visitare quella del vostro quartiere. Purtroppo esistono posti, nel mondo, dove le biblioteche non ci sono, oppure sono difficili da raggiungere. Allora è necessario che siano le favole e i libri che le contengono a “farsi crescere le gambe” e a raggiungere tutti coloro che hanno bisogno della libertà che la fantasia può portare.

C’è un posto dove è difficile ascoltare o narrare fiabe, e noi lì vogliamo portarle, a tutti i bambini che ci vivono, a tutti gli adulti che vorranno ascoltarle.

Andremo nella Striscia di Gaza, una piccola lingua di terra affacciata sul Mediterraneo, lunga appena 45 chilometri e larga meno di 10, popolata da circa due milioni di abitanti. Oltre il 43% della popolazione ha un’età compresa fra 0 e 14 anni. L’età media è di 18 anni. Pensate… sono tutti giovanissimi!

L’infanzia dura poco nella Striscia di Gaza e – come sempre accade – sono proprio i bambini a pagare il prezzo più alto di una vita segnata dagli errori e dagli orrori di intere generazioni di adulti. Dalla Striscia di Gaza non si può uscire: i suoi confini sono un muro e il mare, entrambi controllati dall’esercito israeliano e, in parte, egiziano. In questo luogo così difficile esiste un centro, “La Terra dei Bambini”, che rappresenta un’oasi di pace e tranquillità. Nella “Terra dei Bambini” ci sono un centro per le donne, una scuola per l’infanzia e servizi sociali di aiuto alle famiglie del villaggio di Um Al Naser, a Nord della Striscia.

Il progetto 2016 nella Striscia di Gaza

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Dovete sapere che il villaggio di Um Al Naser è l’unico comune beduino della Striscia di Gaza; ha una popolazione di 5.000 persone, di cui il 95% registrate come rifugiati e il 60% bambini. I beduini, fino a quando la guerra non li ha costretti a fermarsi, erano una popolazione nomade, che viveva di pastorizia e si spostava secondo i ritmi delle stagioni.

Il villaggio è vicino al valico di Eretz, unica porta verso Israele, sul confine della "No Go Zone", una zona cuscinetto a ridosso del muro nella quale è vietato a tutti accedere. È purtroppo uno dei luoghi con le peggiori condizioni ambientali, sociali ed economiche di tutta la Striscia. In questo contesto, il centro è un importante riferimento per tutta la comunità, offre non solo servizi, ma un posto bello, sereno e dignitoso dove trovarsi, discutere, sperimentare, giocare e studiare.

Cosa vogliamo fare insieme? Partendo dalla Terra dei Bambini di Um Al Naser, vorremmo andare in giro per la Striscia di Gaza. Come? Con una Biblioteca mobile, un Tuk Tuk (un piccolo “Apecar", lo conoscete?) allestito con tantissimi libri, pronto per girare le strade di Gaza, per incontrare i bambini che ci vivono, passandoci gran parte del loro tempo. E abbiamo deciso che lo chiameremo “Haduta-Tuk Tuk", che significa più o meno: “il Tuk Tuk delle storie" (la parola araba “ " significa appunto "storia").

Perché Gaza è un posto davvero difficile e i bambini giocano per strada, la strada è il loro spazio. È uno spazio a volte pericoloso, senza giardinetti o parchi, a volte anche sporco e fatiscente. Però, e voi lo sapete bene, ai bambini piace comunque stare in strada, basta poter giocare e liberare la fantasia! La Biblioteca sarà allestita con albi illustrati (silent books, storie tradizionali e storie contemporanee), e sarà condotta da un animatore/attore che saprà coinvolgere i partecipanti. Sarà un Cantastorie, come voi!

Allora, ci aiutate? Supportate il Xmas Project e divulgate il Librosolidale che anche quest’anno contribuirete a realizzare.

Coraggio bambini, è arrivato il momento di raccontare fiabe! Sarete i nostri migliori autori. È ora di raccontare una storia. E la storia cominciò…

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Collaboriamo con le Associazioni Vento di Terra e il Canaan Institute of New Pedagogy. Chi sono? Cosa fanno?

Vento di Terra è un’associazione che realizza progetti di cooperazione internazionale centrati sull’attivazione e la promozione delle risorse locali. Vento di Terra ha scelto di operare in territori di frontiera: campi profughi, aree territoriali marginalizzate, territori colpiti da conflitti, cercando di promuovere

processi di superamento delle crisi e di sviluppo virtuosi, tesi all’autonomia. Agisce in ottica di sviluppo di comunità e per la tutela dei diritti di base delle popolazioni più emarginate e promuove principalmente interventi nei settori educativo, della bioarchitettura e dello sviluppo di impresa sociale. L’Associazione opera nei Territori Palestinesi dal 2006, e dal 2010 è presente anche nella Striscia di Gaza con interventi di supporto alle comunità beduine locali. Nei suoi interventi mette in campo competenze in ambito educativo, formativo e sociologico, con la convinzione che un intervento, se efficace e a misura di territorio, può divenire un modello e contribuire al cambiamento. Per questo l’Associazione promuove e difende l’idea di un intervento pensato e gestito dal basso, su piccola scala, tanto che i progetti nascono sempre da una proposta della comunità locale. La metodologia di intervento privilegia le reti sul territorio, i percorsi di progettazione partecipata e gli scambi interculturali.

Per questo progetto, il partner locale è il Canaan Institute of New Pedagogy, organizzazione che concentra il suo intervento sulla promozione di nuovi approcci pedagogici nel settore della prima infanzia, fornendo servizi e formazione agli insegnanti. Canaan ha sviluppato un’importante esperienza nel settore e nella regione partecipando al programma internazionale per l’innovazione sui programmi di sviluppo della prima infanzia e la promozione dei processi di “apprendimento attivo”. Canaan metterà a disposizione personale qualificato per la realizzazione del programma.

Fotografie del progetto sono disponibili e scaricabili a questo link:https://beeblob.blob.core.windows.net/xmasprojectit/download/kit_gaza.zip

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Lingua: arabo

Città principale: Gaza City

Forma di governo: Repubblica semi-presidenziale

Area: 365 km² (lunghezza: 40km,larghezza: 10km circa)

Popolazione: 1.816.000 ab.

Religione: 99,3 musulmana

Età media: 18,1 anni

Densità: 4.751 ab./km²

Moneta: nuovo shekel israeliano (il dinaro giordano è usato negli scambi interni).

Striscia di GazaCol termine Striscia di Gaza si indica un territorio palestinese confinante con Israele ed Egitto nei pressi della città di Gaza City. Rivendicato dai palestinesi, assieme alla Cisgiordania e a Gerusalemme est, come parte dello Stato di Palestina nella regione storico-geografica della Palestina, dal 2007 è governato dal movimento di Hamas in seguito alle elezioni legislative del 2006 e alla battaglia di Gaza del 2007. Nonostante il ritiro dei militari e dei civili israeliani da Gaza nel 2005, le Nazioni Unite, le organizzazioni internazionali per i diritti umani, e la maggioranza dei governi e dei giuristi considerano il territorio ancora occupato da Israele, che mantiene sulla striscia un blocco insieme all’Egitto. Israele controlla lo spazio aereo e marittimo della striscia, le frontiere terrestri e il movimento di merci e persone dentro e fuori dalla striscia.

La Striscia di Gaza è il luogo a più alta densità del pianeta, ove vivono ammassati e in condizioni molto difficili quasi due milioni di esseri umani.

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La bandiera palestinese è stata originariamente progettata da Sharif Hussein per la rivolta araba contro l’Impero ottomano nel 1916. Il 18 ottobre 1948, il Governo di tutta la Palestina ha adottato questa bandiera a Gaza e la Lega araba l’ha riconosciuta bandiera del popolo palestinese.

È costituita da tre strisce orizzontali di pari dimensione sulle quali, a sinistra, è sovrapposto un triangolo isoscele. I colori rappresentano rispettivamente il sangue versato per liberare il paese (rosso), la tristezza e il dolore provato durante il periodo dell’occupazione israeliana (nero), la pace del popolo palestinese prima dell’occupazione (bianco) e infine la terra della Palestina (verde).

Un evento storico per i sostenitori dello Stato palestinese è avvenuto nel 2012, quando la Palestina è stata riconosciuta come Stato dall’Assemblea generale dell’ONU e ammessa nell’Organizzazione delle Nazioni Unite in qualità di “Stato non membro osservatore”.

Il 30 settembre 2015 la bandiera palestinese ha sventolato per la prima volta, insieme alle bandiere degli altri 193 Stati del mondo membri dell’ONU, davanti al Palazzo di Vetro, la sede delle Nazioni Unite a New York.

Um Al Naser è l’unico villaggio beduino riconosciuto come municipalità in tutta la Striscia di Gaza.

Fondato nel 1997 e riconosciuto ufficialmente come municipalità dal governo locale nel 1999, accoglie la popolazione beduina che prima del 1948 risiedeva nell’area di Bersheva e che, a causa del conflitto, è stata costretta a rifugiarsi nei pressi di Beit Hanoun, dove ha vissuto in baracche e tende fino all’edificazione della municipalità.

Nel villaggio regna una grande povertà. Solo le due strade principali sono asfaltate,

non esiste un sistema fognario, l’acqua potabile scarseggia e la fornitura di energia

elettrica è soggetta a restrizioni.

Nel villaggio non ci sono opportunità di lavoro, mancano servizi essenziali e la popolazione vive di quanto i pochi campi coltivabili producono. Per fortuna, ogni famiglia dispone ancora di qualche pecora, capre e animali da giardino come galline, tacchini e anatre. I bambini giocano per strada sin da piccoli usando ciò che trovano.

Nonostante tutto, a Um Al Naser abbondano i sorrisi, le persone sperano e si adoperano per costruire un futuro diverso e possibile. Lo fanno attraverso la scuola, attraverso la partecipazione delle donne e dimostrando, anche nei momenti più difficili, grande coraggio, dignità e forza.

Nel villaggio di Um Al Naser si contano circa 760 famiglie, composte in media da 6,7 persone. La popolazione si divide in: circa 2.000 adulti e 1200 giovani tra 12 e 18 anni. Sono invece circa 1800 i bambini in età compresa tra 0 e 12 anni.

Tra i bambini e le bambine i nomi più diffusi sono Mahmud, Ahmad, Tarek, Salah, Fatima, Nura.

Nei campi del villaggio si coltivano alcuni vegetali e frutti tipici come: i ceci (Hummus), le patate, la bamia, la muluhiye (una specie di spinacio che esiste solo in medio-oriente), i melograni, l’uva, la guava.

IL TEMA DEL LIBROSOLIDALE 2016/17

C’era una volta un Re, seduto sul sofà, che chiese alla sua dama “raccontami una storia”. La dama incominciò: “C’era una volta un Re…”. Così inizia un’antica e famosa filastrocca per bambini. A tutti i bambini piace ascoltare favole e storie. E solo i bambini sanno ascoltarle con stupore e rapimento. Ma qualcuno si è mai chiesto quante storie ci sono nel cuore e nella fantasia di un bimbo? Tantissime! Oggi vi chiediamo di raccontarcele, per il Librosolidale. Avrete uno strumento antico e magico per presentarle: il Kamishibai. Scoprirete qui a fianco che cos’è: starà poi a voi costruirlo, colorarlo, decorarlo e infine farlo vivere con una storia inventata, raccontata e disegnata da voi. Insieme alle vostre e ai vostri insegnanti e prendendo spunto dai suggerimenti che troverete nel Kit didattico del Xmas Project, diventerete autori. E grandi e piccini potranno leggere insieme la vostra

storia, godendo della libertà che solo la fantasia sa portare ovunque.

Il lavoro che realizzerete verrà immortalato nelle pagine del prossimo Librosolidale: sul libro verranno pubblicate le cinque pagine illustrate della vostra storia accompagnate dall'incipit del racconto. Il vostro lavoro dovrà essere pronto nella settimana dal 7 all'11 novembre perché durante quella settimana verremo nella vostra classe (previo appuntamento) per ritirare la busta disponibile in questo kit – sulla quale indicherete la vostra scuola e la vostra classe – e nella quale inserirete i cinque fogli A3 con la vostra storia. Alla fine del vostro lavoro, fotografatevi tutti insieme con il vostro teatrino Kamishibai e inviate una solo foto a [email protected], nominando il file con il nome della vostra scuola e della vostra classe (es. nomescuola_3B.jpg). Queste foto verranno pubblicate sul sito internet dell’Associazione Xmas Project, insieme ai teatrini di tutti i ragazzi che hanno partecipato come voi al progetto!

... E LA STORIA INCOMINCIÒ

IL LABORATORIO PER IL LIBROSOLIDALE

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CHE COS'È UN KAMISHIBAI?

Il kamishibai, o teatro d'immagini, è una forma espressiva tradizionale giapponese di narrazione per immagini. Ebbe un'enorme diffusione in Giappone tra gli anni '30 e '50 del secolo scorso come teatro di strada. Il termine deriva dall'unione delle parole “kami” (carta) e “shibai” (teatro, drammatizzazione) e si può tradurre come “teatro di carta”. Consiste in una valigetta in legno di misure ridotte ("butai”) che aprendosi si trasforma in palcoscenico, all'interno del quale un narratore (“gaito kamishibaiya”) fa scorrere delle immagini disegnate che illustrano una storia in sequenza: da una parte il disegno e dall’altra il testo. Lo spettatore vede l’immagine mentre il narratore legge la storia. Il narratore si spostava da un villaggio all'altro in bicicletta

e, per annunciare il proprio arrivo nei villaggi e raccogliere i bambini aintorno a sé, batteva due pezzi di legno collegati da un cavo comunemente chiamato "hyoshigi”.

Fu soppiantato dall'avvento della televisione e in tempi recenti è stato oggetto di riscoperta in Giappone e in altri paesi del mondo, dall'Europa al Sudamerica.

Il Kamishibai è un originale ed efficace strumento per l'animazione alla lettura: invita a raccontare e a fare teatro ovunque, a scuola, in biblioteca, in ludoteca, a casa... È un luogo scenico per creare un forte coinvolgimento tra narratore e pubblico.

Come si usa? Basta inserire le tavole illustrate nella fessura laterale del teatro. Ogni immagine è numerata sul retro. Lo spettatore vede l’immagine mentre il narratore legge la storia, sfilando e infilando nuovamente le tavole nella fessura, da davanti a dietro.

Per saperne di più:http://www.giapponeinitalia.org/le-storie-erranti-del-giappone/

IL LABORATORIO PER IL LIBROSOLIDALE

ORA TOCCA A VOI! Una volta inventata, scritta e illustrata la vostra storia, potrete rappresentarla all’interno del vostro kamishibai.Come fate a realizzarlo? Beh... basta girare pagina!

E non dimenticatevi, prima di iniziare a raccontarla, di usare il vostro speciale "hyoshigi" per richiamare l'attenzione di tutti! Buon divertimento e buon lavoro!

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IL LABORATORIO PER IL LIBROSOLIDALE

LE ISTRUZIONI PER CREARE IL KAMISHIBAI

La cartelletta che avete ricevuto diventerà il teatro del vostro racconto. Seguite le istruzioni con attenzione e realizzate il vostro personale kanishibai!

Cosa vi occorre innanzitutto? Un righello da 50 cm, una matita, un rotolo di scotch biadesivo molto resistente, una forbice e della colla. Infine, un bel piano comodo... la cattedra ad esempio!

Questa è la cartelletta che avete ricevuto. Tra il materiale che trovate all'interno ci sono anche 5 fogli in formato A3 che vi serviranno per questo lavoro. Apritela in tutte le sue parti, partendo dalla patella (A) e liberando il cartone dagli incastri.

Una volta stesa su una comoda superficie come fosse un grande foglio aperto, usando righello e matita, disegnate due tracce sul cartone, seguendo l'esempio delle linee rosse segnate qui sotto nel disegno. Il rettangolo al centro dovrà misurare 39x22 cm, mentre la sagoma sulla patella dovrà avere anch'essa larghezza 39cm e altezza massima di 24cm, partendo dall'estremità dell'incastro (B).

Con la forbice tagliate le due sagome che avete disegnato. Otterrete un rettangolo di cartone che dovrete custodire, mentre sulla patella dovrete tagliare solo i lati tracciati, lasciando la sagoma attaccatta alla cartelletta sul lato in alto (C).

339 cm

22 c

m

2

1 A

B

C

6 cm

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IL LABORATORIO PER IL LIBROSOLIDALE

Incollate una striscia di biadesivo lunga circa 30cm sulla parte di cartelletta in basso (D), posizionandola centrata e appena sopra il vertice del triangolo.

Tenendo questa parte della cartelletta appoggiata sulla superficie, sollevate la sagoma tagliata della patella (E) verso di voi. Alzate poi verso l'alto la patella stessa (A) e infine – sempre verso l'alto – alzate la superficie con il rettangolo forato (F).

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Ruotate la parte sagomata della patella e fatela combaciare con la parte sulla quale avete posizionato la striscia biadesiva (D) e attaccate le due superfici, premendo e facendole aderire bene. Prima di fare questo, assicuratevi che le due alette (G) rimangano bene aperte e piegatele all'indietro: serviranno per dare stabilità al vostro kamishibai. Infine, incollate due striscie di biadesivo ai lati della maniglia (H).

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D

A

E

F

I

N

H

G

Prendete ora il rettangolo che avete ritagliato al punto 3. Seguendo l'esempio delle linee rosse qui a fianco, tracciate con matita e righello un triangolo (I) (tenendo il punto centrale del foglio come vertice) e cinque striscie rettangolari sulla parte rimanente del foglio, alte 2 cm. Infine, tagliate con la forbice il triangolo e create i dieci rettangoli (N), tagliando le striscie a metà.

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Ora il teatro è pronto per accogliere la vostra storia e tutta la vostra meravigliosa fantasia. Buon lavoro e buon divertimento!

Incollate il triangolo (I) sopra la maniglia della cartelletta, utilizzando le due striscie di biadesivo già posizionate al punto (H). Infine, sulla parte alta dei cinque fogli A3 che avete trovato all'interno del kit, incollate i dieci rettangoli, due per foglio come qui indicato (N): queste strisce serviranno da facilitatori per lo scorrimento dei fogli all'interno del vostro kamishibai.

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N

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UNA FIABA BEDUINA

Salha, 14 anni, è una studentessa della scuola di Bambù di Wadi Abu Hindi, nel villaggio di Anata, Gerusalemme est. Due anni fa ha scritto una fiaba intitolata “Verso i Mondiali 2014”, raccontando il suo viaggio fantastico ma anche descrivendo la difficile realtà dei villaggi beduini in Cisgiordania. Con questo racconto ha ricevuto una segnalazione al Premio Andersen nella sezione ragazzi e la speciale targa del Presidente della Repubblica. Qui ve la proponiamo: può essere uno spunto per l’ideazione della vostra storia e insegnarvi qualcosa in più sulla popolazione beduina che vive nei luoghi dove quest'anno arriveremo con il nostro Librosolidale.

LABORATORIO DI LETTURA

Il mio nome è Salha. Studio nella scuola di Jahalin e vivo in una piccola tenda nella valle di Abu Hindi.

Ho 14 anni e durante il giorno studio in una scuola di bamboo. È di bamboo perché l’esercito ci ha detto che la nostra è una zona militare dove i soldati si addestrano e imparano a sparare sulle nostre terre coltivate.

Abbiamo 70 pecore. Quando torno a casa da scuola le mungo e preparo il formaggio. Le pascolo, andiamo in giro e poi le riporto a dormire anche se i soldati non ci autorizzano a camminare su tutti i sentieri.

Loro si esercitano e sparano ogni notte. Io odio il rumore dei proiettili e ormai mi fa quasi impazzire. E scappo. Sì scappo. Ma non ho una bicicletta perché le strade sono tutte rovinate e non ho una macchina e non ho un aeroplano. Però ho una cosa sulla quale posso scappare. Si avvicinano, i soldati si avvicinano e vi bisbiglierò il mio segreto.

Ho un agnello che vola, il suo nome è Antush. È nero, ha le orecchie lunghe e ha delle ali che nasconde sotto la lana e può spiegarle quando gli sussurro nell’orecchio “Oh Antush, oh agnello, spiega le ali da lì sotto”. Glielo bisbiglio nelle orecchie quando l’esercito inizia a sparare. E salgo su di lui e lui mi fa volare. Ieri notte mi ha portato a Barcellona.

Vi dirò un’altra cosa. Nella valle di Abu Hindi non ci sono campi da gioco e in origine tutto era solo un unico campo minato.

A Barcellona abbiamo incontrato Messi, il nostro grande amico goleador. Abbiamo giocato con lui per ore e ore e il mio agnello Antush era il guardiano della porta. Io ho attaccato Messi e la sua squadra e abbiamo fatto 5 goal. Messi ha chiesto a me e Antush di rimanere e giocare nella sua squadra ma noi ci siamo rifiutati perché volevamo tornare ad Abu Hindi. Le pecore ci stavano aspettando. Non c’è nessun altro che le possa mungere. Mio padre è in prigione da sei anni e gliene mancano ancora diciannove.

Vi dirò un ultimo segreto. Messi mi ha detto che visiterà Abu Hindi tra due anni. Nel 2014 ci saranno i mondiali nella nostra valle e tutti assieme toglieremo le mine e costruiremo il più grande campo del mondo. Lo chiamero Stadio Antush e l’agnello sarà il simbolo dei Mondiali. Vi aspettiamo ad Abu Hindi.

LE PAROLE CHIAVE

Un elenco di parole, alcune nuove, altre più comuni e già conosciute, da approfondire e conoscere. Sono le parole importanti che abbiamo associato al progetto di quest’anno... Cercatele nel vocabolario, create frasi, discutetene in classe.Dietro a questo foglio, invece, vi proponiamo un gioco che potrà aiutarvi nella scelta del tema per la vostra storia da rappresentare nel kamishibai. Abbiamo predisposto la sagoma stesa di un cubo che potrete fotocopiare e ritagliare in classe. Una volta lette e imparate le parole qui sotto, potrete sceglierne sei, quelle per voi più importanti e che sentite più vicine al tema di quest'anno. Scrivetene una su ogni faccia del cubo che avrete montato e... lanciate il "dado"! La sorte vi dirà quale sarà la parola che diventerà protagonista del vostro racconto.

LABORATORIO LINGUISTICO

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LA CARTOLINA DELL’ASCOLTO

Quest'anno quando regalerete a qualche compagno/a questa cartolina, state per chiedere loro una cosa difficile e impegnativa. State chiedendo di farvi raccontare una storia, una storia qualsiasi che a loro piace o che per loro è importante. Siate pazienti se ci vorrà un po' di tempo prima che chi la riceverà sia disposto a raccontervela ma soprattutto siate pronti voi ad ascoltare, senza giudicare, con molta attenzione: del resto, lo sapete anche voi che tra veri amici è indispensabile sapersi ascoltare! E su questa cartolina, quando la invierete, potrete scrivere anche voi il perché!

LABORATORIO EMOTIVO

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IL LABORATORIO CULINARIO

PRONTI A CUCINARE? PREPARIAMO L'HUMMUS!

L’Hummus è un piatto molto antico e molto popolare nel Vicino Oriente. È una tipica crema di ceci che viene servita come antipasto insieme alla pita, tipico pane locale. Si mangia accompagnata a verdure o con polpette di fave e ceci. Ha un sapore molto delicato ed essendo anche nutriente può essere servita anche come piatto unico. Per dare la giusta consistenza e cremosità all'Hummus viene utilizzata la tahina, una morbida pasta di sesamo, che viene adoperata in numerosi piatti dal sapore medio orientale (nei negozi arabi si può trovare già pronta).

Ingredienti per 6 persone: • 400 gr di ceci (secchi)• 2 spicchi di aglio• 4 cucchiai di tahina• 1 limone (il succo)• 1 cucchiaino di cumino (in polvere)• 1/2 cucchiaino di pepe (di caienna)• q.b. di sale

Preparazione:1. Per preparare l'Hummus mettete i ceci in ammollo per un'intera notte.2. Cuoceteli nella pentola a pressione, ricoprendoli di acqua fresca per 20 minuti.3. Quando i ceci saranno cotti e intiepiditi, strofinateli tra le dita per eliminare le pellicine a ogni

cece (questa è la parte più lunga e noiosa della preparazione, ma conferirà il sapore doc al piatto, garantendo leggerezza e digeribilità dei legumi).

4. Riunite i legumi con l'aglio sbucciato e iniziate a frullare il tutto.5. Aggiungete il succo di limone, il cumino e il pepe di caienna e frullate ancora. Sale q.b.6. Infine unite la tahina e qualche cucchiaio di

acqua se il composto dovesse risultare troppo duro (dipenderà dalla qualità dei ceci).

7. Frullate ancora fino a ottenere una crema liscia e morbida, simile al nostro purè.

8. Il vostro Hummus è pronto, servitelo con un filo d'olio, del coriandolo fresco tritato e una spolverata di pepe di caienna. Se non trovate il coriandolo fresco, sostituitelo con il prezzemolo.

Per servire:• q.b. di olio d'oliva (extravergine)• q.b. di coriandolo (fresco) • q.b. di pepe (di caienna)

Strumenti utilizzati:• frullatore o tritatutto

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IL LABORATORIO "ARABO"

Come si dice “storia" in lingua araba?

Ci sono diverse parole per indicare in arabo la parola “storia": ognuna ha una sua sfumatura, un suo specifico utilizzo... un po' come per noi in italiano le parole “storia", “racconto", “cronaca", “novella", o ancora “favola", “fiaba", “parabola"... Una di queste l'abbiamo già incontrata ed è "Haduta" ( ): così abbiamo infatti deciso di chiamare il futuro Tuk Tuk che girerà per le strade di Gaza. Un'altra parola, che traslitterata si legge “Hikayat" ( ), fa riferimento all'arte del raccontare. Da essa deriva la parola "cantastorie" (“hakawati” – ). La parola che trovate grande qui sotto viene invece utilizzata per un'espressione tipo: “ti racconto una storia" o “senti che storia!". Traslitterata si legge “Qussat" ( ). Coloratela come volete, ritagliatela e, se vi va, appendetela nella vostra classe! ... E ricordatevi: l'arabo si legge al contrario, ovvero da destra verso sinistra !

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LABORATORIO DI STORIA DELL'ARTE

L’ARTE RACCONTA….

Proponiamo come sempre un percorso di educazione all’immagine, curato da Tiziana Marino, esperta di storia dell'arte e di didattica museale e amica del Xmas Project che ormai da qualche anno è diventata compagna di viaggio.

Oggi come ieri l'uomo racconta e si racconta e lo fa attraverso espressioni artistiche di forma e contenuto diverse che tutte hanno in comune la possibilità di lasciarsi interrogare.L'ascolto questa volta si fa osservazione...

“In ogni tempo, attraverso le immagini dell’arte, gli uomini hanno narrato le storie, le usanze, i riti della propria civiltà. Infatti la prima cosa che ha fatto l’uomo primitivo è stata illustrare, raccontare per immagini eventi accaduti o auspicati. La comunicazione orale è arrivata dopo e la scrittura molto più tardi. Per il lunghissimo periodo in cui saper leggere e scrivere era il privilegio di una minoranza, furono le immagini a trasmettere la conoscenza agli uomini del proprio tempo e a tramandare questa memoria illustrata alle generazioni successive. Storie sacre e profane, eventi straordinari o quotidiani, tanti i racconti dove realtà e fantasia si mescolano, diversi gli artisti e differente il loro modo di raccontare. Immagini realizzate non solo per rappresentare il fatto in sé, ma anche qualcosa del suo significato. Sono i personaggi che con i loro gesti, sguardi ed espressioni ci guidano e ci coinvolgono nella lettura. Immagini che suscitano in noi emozioni e a cui diamo parola, trasformandoli di nuovo in racconti.”

Come sanno tutti coloro che operano nella scuola, ogni tema, ogni argomento si presta a essere trattato a livello interdisciplinare; in questo contesto si colloca la proposta qui inserita. L’esperta ci propone una traccia che poi ogni docente potrà calare nella realtà della propria classe. Si potrà scegliere di analizzare una sola delle opere d’arte suggerite, o seguire l’intero percorso.

Il percorso di quest'anno si intitola “L'arte racconta" e sarà disponibile a partire da lunedì 3 ottobre. Verrà inserito nella versione digitale di questo kit didattico, scaricabile online sul nostro sito www.xmasproject.it.

Per tutti gli insegnanti che lo desiderano verrà organizzato nel mese di febbraio un incontro nel quale Tiziana Marino ci condurrà in una sorta di visita guidata virtuale alla scoperta delle opere d'arte inserite nel Kit didattico. La data precisa verrà comunicata a tutti i docenti che avranno aderito al progetto.

Sede dell'incontro: Auditorium Scuola primaria Bacone - Via Matteucci 3, Milano.

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LABORATORIO MULTIMEDIA

CONNETTIAMOCI CON LA TERRA DEI BAMBINI

Con i ragazzi e le ragazze della “Terra dei Bambini” o con le donne del “Centro per le donne Zeina” di Um Al Naser, a Gaza, forse non sarà facile comunicare ma potrà forse bastare guardarsi e sorridere o magari scambiarsi un saluto o qualche parola in Inglese...

Inviateci la vostra adesione al Laboratorio Skype entro il 15 ottobre a [email protected], indicando il titolo: “Skype con la Terra dei Bambini” e specificando scuola, classe ed eventuali preferenze di orario. Oppure, se avete un referente del progetto Xmas Project, comunicate direttamente a lui/lei la vostra adesione:

Ecco i contatti:

Children's Land (La Terra dei bambini)Miss Fatima Abu Rasheed - direttriceSkype: Children's Land

Zeina Women's Center (Centro per le donne Zeina)Skype: Zeina Women's Center Facebook: Zeina Women's CenterTelefono +970 598 348 757

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LABORATORIO DI PACE

COSTRUIAMO I PACIFICI!Roberto Papetti, Emanuela Bussolati e Luciana Bertinato ci presentano un percorso didattico che, partendo dal confronto con i pensieri e le riflessioni dei bambini, propone a tutti di coltivare la pace.

La parola Pace, sempre poco presente rispetto al suo opposto “Guerra”, è una parola iceberg. Tanto quanto la Guerra si vede, nelle sue devastazioni e violenze, tanto meno è visibile la parola Pace, che lavora in silenzio, giorno dopo giorno, passo dopo passo. La Pace non “scoppia”, si insedia poco per volta nelle piccole azioni quotidiane.Per far sì che la riflessione sulla Pace cresca e si diffonda, con semplicità e mitezza attraverso un cammino comune, vi proponiamo di partecipare a un percorso didattico che, partendo dal confronto con i pensieri e le riflessioni dei bambini, arriva all’esposizione dei PACIFICI nei punti più significativi dei paesi e delle città.I Pacifici: truppette formate da sagome disegnate e colorate dai bambini stessi a chiusura del loro percorso di approfondimento. Passato, presente, futuro!

Ed ecco la proposta alle scuole italiane, alla quale anche noi del Xmas Project abbiamo deciso di dare spazio ed evidenza: lavorare con i bambini sui temi della Pace, dell’inclusione e della cittadinanza attiva, seguendo un percorso di consapevolezza, nei modi che ciascuna classe riterrà più opportuni per i bambini e la loro età.

Indichiamo di seguito un possibile percorso didattico:• Leggere la poesia "I giusti" di J. L. Borges.• Dialogare sui litigi e i rapporti sereni, i gesti e le parole pesanti e leggere, i diritti e i doveri:

a partire dalla vita quotidiana di ciascun bambino.• Ricercare le soluzioni positive ai conflitti per accettare le diversità e stare bene insieme.• Conoscere i luoghi nel mondo dove c’è la guerra e chi ne soffre.• Realizzare il proprio personaggio pacifico a partire da una sagoma di cartoncino che trovate

qui a fianco: potete fotocopiarla e realizzarne... tantissime!• Scrivere una breve frase individuale che entri in una struttura compositiva collettiva.• Fotografare ed esporre i Pacifici nei luoghi significativi, a scuola e nei dintorni: il municipio, il

monumento ai caduti, i giardini, il comando dei vigili, una via dedicata a un eroe della pace…

La restituzione del lavoro, attraverso le fotografie e i pensieri infantili, sarà uno strumento di partecipazione per la scuola intera e la cittadinanza o il quartiere!

Per saperne di più: https://youtu.be/OBAcipkgQEo

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BIBLIOGRAFIAAnche quest’anno per la bibliografia abbiamo passeggiato fra gli scaffali in compagnia di due amici del nostro progetto, Fausto Boccati, libraio della “Libreria dei ragazzi” di Milano e Ludovico Cipriani (Jacopo per gli amici) che cura laboratori di lettura nelle scuole…

Pensando alla Striscia di Gaza…Secondo Jacopo:

• “L’uomo che parla alla torretta. Lettere dalla striscia di Gaza”, di F. Cecchini - Frilli

Per Fausto:

• “Un asino a strisce”, di G. Scaramuzzino – Salani• “Come i pini di Ramallah”, di A. Ferrara – Fatatrac• “Sulle onde della libertà”, di N. Bortolotti – Mondadori• “La vita graffiata”, di T. Verete-Zehavi – Sonda• “Sognando Palestina", di R. Ghazy -Rizzoli• “Le due facce di Gerusalemme”, di A. Melis - Piemme

Nei Silent Book…Jacopo segnala:

• “Viaggio”, di A. Becker – Feltrinelli• “Scoperta”, di A. Becker – Feltrinelli

Fausto suggerisce:

• “Il barbaro” – Gallucci • “Casa del tempo” La Margherita• “L’ombrello rosso – Lemniscaat• “Mentre tu dormi” - Carthusia• “Facciamo cambio?” – Lapis• “La zattera” – Orecchioacerbo• “Orizzonti” – Carthusia• “Fiume lento” – Rizzoli• “Un giorno, un cane” - Gallucci• “Giochi di luce” – Terredimezzo• “Miramuri” – Terredimezzo• “Telefono senza fili” – Gallucci

Cercando libri nei quali i Narratori di storie siano protagonisti della vicenda…Jacopo sceglie:

• “La principessa sposa”, di W. Goldman - Marcos y Marcos• “Il nonno che aggiustava i sogni”, di U. Orlev - Feltrinelli• “Lettere dello scoiattolo alla formica”, di T. Tellegen - Feltrinelli• “Federico”, di Leo Lionni - Babalibri• “Le mille e una notte” – Gallucci• “Il Lorax”, Dr. Seuss - Giunti• “Ernest e Celestine”, di D. Pennac - Feltrinelli

LABORATORIO MULTIMEDIA

Due pubblicazioni proposte dall'Associazione Vento di Terra:• “Ghoula, Anasiye e Huseini: storie tradizionali raccontate dai bambini

beduini ai bambini del mondo" - Tamer• “Lettere al di là del muro", di B. Archetti, S. Baldini, S. Apuzzo –

Stampa Alternativa

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Fausto seleziona per noi:

• “Il narratore”, di Saki – Orecchiacerbo• “C’era la luna”, di E. Nava – Salani• “La storia infinita”, di M. Ende – Salani• “L’occhio del lupo”, di M. Ende – Salani• “Il bambino che guarda l’isola”, di G. Quarzo – Salani• “L’Africa, piccolo Chaka”, di M. Sellier – L’Ippocampo• “Io sono un ladro di bestiame felice”, di G. Tessaro – Il Castoro Perché non lasciarci incuriosire da libri dal formato particolare…Jacopo propone:

• “Lettera a un figlio”, di R. Kipling (formato gigante)

• “L’albero”, di S. Silverstein (formato mini)

Fausto consiglia:

• “Toc! Toc! Dov’è il mio orsetto? – Donzelli• “Io sono così”, di A. Ferrara – Settenove• “La mia piccola officina delle storie”, di B. Gibert – EDT• Collana Storiesconfinate di Carthusia• I Kamishibai di Artebambini• Collana Carteintavola di Fatatrac Tra i libri di poesie e filastrocche…Jacopo consiglia:

• “Ancora.. e poi basta!”, di L. Schwarz (Hoepli)• Tutti i libri in rima del Dr. Seuss

Fausto propone:

• La collana “Il suono della conchiglia” – Motta junior• “Ogni goccia balla il tango”, di P. Capello – Rizzoli• “Raccontare gli alberi” – Rizzoli• “La poesia sei tu”, di G. Kuijier – Feltrinelli

Fra i libri in cui testo e immagine raccontano in modo particolare la storia...Fausto segnala:

• “A che pensi?”, di L. Moreau – Orecchioacerbo• “Il libro senza figure”, di B.J. Novak – Bompiani• “Un libro/Un gioco/Colori”, di H. Tullet – Minibomdo• “Hei, questo libro ha appena mangiato il mio cane!”, di R. Byrne – Gallucci• “Lola e io”, di C. Segre – Camelozampa• “Tararì tararera“, di E. Bussolati – Carthusia• “ Fiabe per occhi e per bocca”, di R. Piumini e E. Bussolati – Einaudi ragazzi

Fra le storie italiane...Fausto ci suggerisce:

• “Cola pesce” (o “il pozzo delle meraviglie”), di G. Pitré – Donzelli• “Stretta la foglia, larga la via”, di L. Capuana – Donzelli• “Pinocchio” nella versione di R. Innocenti – ed. La Margherita • “Le fiabe italiane di Calvino”, nei volumi della Mondadori Contemporanea

LABORATORIO MULTIMEDIA

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BREVE (o MINI) FILMOGRAFIAIl filo conduttore "E la storia cominciò" – quindi la narrazione di storie – ben si sposa con il cinema. Sarebbe però stato arbitrario scegliere dei film che tutti con tecniche diverse, secondo differenti punti di vista, raccontano storie. Abbiamo perciò pensato che si potrebbero immaginare più filoni e abbiamo indicato qualche titolo, solo come esempio.

Film per sole immagini e musica(da mettere in parallelo con i silent book proposti nella bibliografia):• “Il pupazzo di neve", di R. Briggs • “Fantasia", di W. Disney• “Allegro non troppo”, di B. Bozzetto

Film di registi italiani che hanno raccontato storie ai bambini...• “Momo”, di E. D’Alò• “Il flauto magico", di E. Luzzati

Film di registi che hanno usato tecniche diverse per raccontare storie...• “Le avventure di Winnie the Pooh", di J. Lounsbery e W. Reitherman• “I Cinque Lionni”, di L. Lionni e G. Gianini• “Si alza il vento”, di H. Miyazaki• "Mary Poppins", di R. Stevenson• “Azur e Asmar”, di M. Ocelot• “Nat e il segreto di Eleonora”, di D. Monféry• “Ernest e Celestine”, di S. Aubier, V. Patar e B. Renner• “L'uomo che piantava gli alberi”, di F. Back• “E.T.”, di S. Spielberg• “WALL•E“, di A. Stanton• “Bell e Sebastien”, di N. Vanier• “Hugo Cabret”, di M. Scorsese

Film documentari o con storie vere, romanzate ma legate a fatti realmente accaduti...• “Hachiko - Il tuo migliore amico”, di L. Hallström• “La bicicletta verde", di H. Al-Mansour• “Storia di una ladra di libri”, di B. Percival• “Jona che visse nella balena”, di R. Faenza• “Vado a scuola", di P. Plisson

E per chiudere, tre film ambientati nel luogo geografico dove “andremo” quest’anno:• “Giraffada”, di R. Massalha• “The Wanted 18”, di A. Shomali Paul Cowan• “The Idol”, di di H. Abu-Assad

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Modulo di adesione per le classiProgetto 2016: “Una Biblio-TukTuk per Um Al Naser, Striscia di Gaza“ in collaborazione con l'Associazione Vento di Terra e il Canaan Institute of New Pedagogy

Questo Modulo di adesione è utilizzabile dall’insegnante o dal rappresentante di classe per preparare un ordine collettivo di acquisto di Librisolidali. I libri saranno consegnati presso la scuola entro il 16 dicembre 2016. Ogni Librosolidale “adottato” dalle classi diventerà uno strumento di raccolta fondi: i ragazzi – oltre a essere coinvolti in un progetto didattico e formativo – potranno essere stimolati insieme alle loro famiglie a divulgare e distribuire il Librosolidale 2016/17. Avranno infatti la possibilità di acquistarne delle copie e di utilizzarlo come loro regalo di Natale ad amici e parenti (un bellissimo oggetto, carico di contenuti e in particolare arricchito dal loro personale contributo creativo). Della somma raccolta, un terzo resterà alla scuola per contribuire ai progetti d’istituto.

SCUOLA: ……………………………………………………………………………………………………………………………………………

CLASSE: ……………………………………………………………………………………………………………………………………………

INDIRIZZO: ……………………………………………………………………………………………………………….. n°………………….

CITTÀ, PROVINCIA: …………………………………………………………………………………………… cap ………………………

PERSONA DI RIFERIMENTO (insegnante, rappresentante di classe)

NOME: ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….

COGNOME: ……………………………………………………………………………………………………………………………………….

TELEFONO: ………………………………………………………………………………………………………………………………………..

E-MAIL: ……………………………………………………………………………………………………………………………………………..

Siamo stati informati delle finalità dell’Associazione Xmas Project, in particolare del Progetto 2016:

“Una Biblio-TukTuk per Um Al Naser, Striscia di Gaza”. Chiediamo di poter aderire al progetto.

Riceveremo n. __________ copie del Librosolidale 2016/17, donando un’offerta minima a volume di

Euro 15,00 e versando la somma totale di Euro ___________ alla consegna del libro*.

__________________________________________________________________________________________

Ai sensi del D.lgs 196/03, autorizzo il trattamento dei miei dati personali. FIRMA: ______________________________________________Si prega di inviare il presente modulo via fax al n° 0270030857, oppure di consegnarlo personalmente a chi vi ha contattato per il progetto, o ancora di inviarlo via e-mail all’Associazione ([email protected]). Prima di inviare i libri richiesti verrà data conferma via e-mail, via fax o telefonicamente.

* Chi effettua donazioni a favore dell’Associazione Xmas Project ONLUS può godere dei benefici fiscali previsti dal D.Lgs. 460/97. Le donazioni in contanti non sono detraibili. A titolo di giustificativo della donazione verrà inviata una ricevuta da parte dell’Associazione.

#

Associazione Xmas Project ONLUSC.F. 97297830156

Fax +39 0270030857 – [email protected]

www.xmasproject.it

ContattiPer qualsiasi ulteriore informazione, visitate il nostro sito www.xmasproject.it

o mettevi in contatto con il nostro Responsabile dei progetti scolastici:

STEFANO D’ADDA

[email protected] – cell. 349.2838239

Grazie per la partecipazione e buon lavoro!