ANNO XL – N. 4 – Mensile delle Missioni Cattoliche ... Aprile 2014.pdf · Operatore: Leo Caruso...

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ANNO XL – N. 4 – Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale Aprile 2014 Rorschacherstr. 105, 9000 St. Gallen CHF 1.- AZB 9000 ST. GALLEN Prego segnalare cambiamenti d’indirizzo / Bitte Adressänderungen mitteilen / Svp. signaler changements d’adresse Comunità – Heimatstrasse 13 – 9000 St. Gallen comunità Cristo, mia speranza, è risorto Lui è con noi e nessuno è mai viandante solitario lungo la strada della vita Trascorso il sabato, Maria di Magda- la, Maria madre di Giacomo e Salomè comprarono gli aromi per imbalsamare il corpo di Gesù e di buon mattino anda- rono al sepolcro. Per strada s’interroga- vano dicendo: “Chi ci sposterà la pietra che chiude il sepolcro?”. Infatti era una pietra molto pesante. Giunte al sepolcro, videro che la pietra era rimossa e, guar- dando dentro, non videro il corpo del Signore ma due angeli, e rimasero stupi- te. Gli angeli dissero alle donne: “Perché cercate tra i morti il Vivente? Non è qui, è risorto, come vi aveva predetto”. Ritor- nate dal sepolcro, riferirono agli Apostoli quanto avevano visto. Ma le loro parole furono credute vaneggiamenti di donne, e non vi prestarono fede. (Dal Vangelo) La riluttanza a credere: gli stessi disce- poli di Gesù non erano affatto disposti ad ammettere una così straordinaria la- cerazione delle leggi della morte. “Non credevano per la gioia”. Come noi, che ci troviamo impreparati a ricevere noti- zie consolanti. Alla gioia si crede meno che al dolore. La giornata di Pasqua non fu facile per i discepoli del Signore. Non fu lieta neppure per i due che nel tardo pomeriggio andavano verso Emmaus. E- rano tristi, nonostante fossero informati di ciò che le donne e Pietro e Giovanni avevano visto. “Eravamo sicuri, noialtri, che proprio lui, Gesù, avrebbe liberato Israele, invece... Alcune donne sono ve- nute a dirci che il sepolcro era vuoto; alcuni dei nostri sono andati a verificare, ma Lui non l’hanno visto”. La sfiducia dell’uomo c’è sempre stata. Oggigiorno ce n’è molta: la leggi in volto a quanti confidi la tua. E diffidi di loro se ti dicono che domani tutto sarà meglio. E la gioia è sempre più rara. C’è un po’ di al- legria in giro, ma è più frastuono, rumore: tradisce l’inquietudine, lo scontento che c’è dentro, nel cuore, che si sente solo. “Se uno è solo, io sono con lui” ha detto lo sconosciuto compagno di viaggio ai due discepoli di Emmaus. Quant’è diffi- cile credere che nessuno è mai viandan- te solitario lungo la strada della vita! C’è sempre qualcuno accanto: desiderato o maledetto, non ci lascia. Poiché Lui solo sa quanto è necessario per la nostra pace. “Resta con noi, Signo- re”. Ed Egli di rimando: “Rimante in me. Io sono sempre con voi!”. Giotto, Apparizione di Gesù risorto alla Maddalena. Assisi, Basilica di S. Francesco

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ANNO XL – N. 4 – Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale Aprile 2014Rorschacherstr. 105, 9000 St. Gallen CHF 1.-

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unità – Heimatstrasse 13 – 9000 St. Gallencomunità

Cristo, mia speranza, è risortoLui è con noi e nessuno è mai viandante solitario lungo la strada della vita

Trascorso il sabato, Maria di Magda-la, Maria madre di Giacomo e Salomè comprarono gli aromi per imbalsamare il corpo di Gesù e di buon mattino anda-rono al sepolcro. Per strada s’interroga-vano dicendo: “Chi ci sposterà la pietra che chiude il sepolcro?”. Infatti era una pietra molto pesante. Giunte al sepolcro, videro che la pietra era rimossa e, guar-dando dentro, non videro il corpo del Signore ma due angeli, e rimasero stupi-te. Gli angeli dissero alle donne: “Perché cercate tra i morti il Vivente? Non è qui, è risorto, come vi aveva predetto”. Ritor-nate dal sepolcro, riferirono agli Apostoli quanto avevano visto. Ma le loro parole furono credute vaneggiamenti di donne, e non vi prestarono fede. (Dal Vangelo)

La riluttanza a credere: gli stessi disce-poli di Gesù non erano affatto disposti ad ammettere una così straordinaria la-cerazione delle leggi della morte. “Non credevano per la gioia”. Come noi, che ci troviamo impreparati a ricevere noti-zie consolanti. Alla gioia si crede meno che al dolore. La giornata di Pasqua non fu facile per i discepoli del Signore. Non fu lieta neppure per i due che nel tardo pomeriggio andavano verso Emmaus. E-rano tristi, nonostante fossero informati di ciò che le donne e Pietro e Giovanni avevano visto. “Eravamo sicuri, noialtri, che proprio lui, Gesù, avrebbe liberato Israele, invece... Alcune donne sono ve-

nute a dirci che il sepolcro era vuoto; alcuni dei nostri sono andati a verificare, ma Lui non l’hanno visto”.

La sfiducia dell’uomo c’è sempre stata. Oggigiorno ce n’è molta: la leggi in volto a quanti confidi la tua. E diffidi di loro se ti dicono che domani tutto sarà meglio. E la gioia è sempre più rara. C’è un po’ di al-legria in giro, ma è più frastuono, rumore: tradisce l’inquietudine, lo scontento che c’è dentro, nel cuore, che si sente solo.

“Se uno è solo, io sono con lui” ha detto lo sconosciuto compagno di viaggio ai due discepoli di Emmaus. Quant’è diffi-cile credere che nessuno è mai viandan-te solitario lungo la strada della vita! C’è sempre qualcuno accanto: desiderato o maledetto, non ci lascia.

Poiché Lui solo sa quanto è necessario per la nostra pace. “Resta con noi, Signo-re”. Ed Egli di rimando: “Rimante in me. Io sono sempre con voi!”.

Giotto, Apparizione di Gesù risorto alla Maddalena. Assisi, Basilica di S. Francesco

2comunitàAprile 2014 Indirizzi utili

IMPRESSUM

Anno XL – N. 4 Aprile 2014 – Mensile delle Mis-

sioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orien-

tale. Aderente alla Federazione Unitaria della

Stampa Italiana all’Estero (FUSIE).

Direzione-Redazione: Don Egidio Todeschini (det).

Email: [email protected]

Amministrazione:

Heimatstrasse 13 – 9000 St. Gallen

Redazioni locali: MCI San Gallo, MCI Wil,

MCI Schaan

Tipografia: La Buona Stampa (TBS) – Via Fola 11,

6963 Pregassona

Abbonamento: CHF 12 annuo

Consegna del materiale da pubblicare entro il gior-

no 15 di ogni mese

SOMMARIO

pag. 4-7 San Gallo-Rorshach

pag. 8-11 Wil–Herisau

pag. 12-15 Schaan–Marbach

pag. 16-17 Servizi Speciali

pag. 18 Patronato Acli

pag. 19-22 Scalaforum

Chi non riceve il giornale, chi non lo vuole, chi riceve

più copie, chi cambia indirizzo, è pregato di comuni-

carlo alla propria Missione.

ANNO XL – N. 4 – Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale Aprile 2014Heimatstrasse 13, 9000 St. Gallen CHF 1.-

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unità – Heimatstrasse 13 – 9000 St. Gallencomunità

Cristo, mia speranza, è risortoLui è con noi e nessuno è mai viandante solitario lungo la strada della vita

Trascorso il sabato, Maria di Magda-la, Maria madre di Giacomo e Salomè comprarono gli aromi per imbalsamare il corpo di Gesù e di buon mattino anda-rono al sepolcro. Per strada s’interroga-vano dicendo: “Chi ci sposterà la pietra che chiude il sepolcro?”. Infatti era una pietra molto pesante. Giunte al sepolcro, videro che la pietra era rimossa e, guar-dando dentro, non videro il corpo del Signore ma due angeli, e rimasero stupi-te. Gli angeli dissero alle donne: “Perché cercate tra i morti il Vivente? Non è qui, è risorto, come vi aveva predetto”. Ritor-nate dal sepolcro, riferirono agli Apostoli quanto avevano visto. Ma le loro parole furono credute vaneggiamenti di donne, e non vi prestarono fede. (Dal Vangelo)

La riluttanza a credere: gli stessi disce-poli di Gesù non erano affatto disposti ad ammettere una così straordinaria la-cerazione delle leggi della morte. “Non credevano per la gioia”. Come noi, che ci troviamo impreparati a ricevere noti-zie consolanti. Alla gioia si crede meno che al dolore. La giornata di Pasqua non fu facile per i discepoli del Signore. Non fu lieta neppure per i due che nel tardo pomeriggio andavano verso Emmaus. E-rano tristi, nonostante fossero informati di ciò che le donne e Pietro e Giovanni avevano visto. “Eravamo sicuri, noialtri, che proprio lui, Gesù, avrebbe liberato Israele, invece... Alcune donne sono ve-

nute a dirci che il sepolcro era vuoto; alcuni dei nostri sono andati a verificare, ma Lui non l’hanno visto”.

La sfiducia dell’uomo c’è sempre stata. Oggigiorno ce n’è molta: la leggi in volto a quanti confidi la tua. E diffidi di loro se ti dicono che domani tutto sarà meglio. E la gioia è sempre più rara. C’è un po’ di al-legria in giro, ma è più frastuono, rumore: tradisce l’inquietudine, lo scontento che c’è dentro, nel cuore, che si sente solo.

“Se uno è solo, io sono con lui” ha detto lo sconosciuto compagno di viaggio ai due discepoli di Emmaus. Quant’è diffi-cile credere che nessuno è mai viandan-te solitario lungo la strada della vita! C’è sempre qualcuno accanto: desiderato o maledetto, non ci lascia.

Poiché Lui solo sa quanto è necessario per la nostra pace. “Resta con noi, Signo-re”. Ed Egli di rimando: “Rimante in me. Io sono sempre con voi!”.

Giotto, Apparizione di Gesù risorto alla Maddalena. Assisi, Basilica di S. Francesco

MISSIONI CATTOLICHE ITALIANE–SVIZZERA ORIENTALE

San Gallo–Rorschach:Missionario:

Rorschacherstr. 105, 9000 S. GalloDon Piero Corea Tel. 079 8470441

Wil–Herisau:Missionario:Missionario emerito:

Lerchenfeldstrasse 5, 9500 WilDon Alfio BordigaDon Peppino Salvadè

Tel. 076 740 21 10Tel. 071 911 58 51

Schaan–Marbach:Missionario:

Reberastrasse 1, 9494 SchaanDon Egidio Todeschini

Tel. 00423 2322922

Rapperwil–Jona:Missionario:

Herrenberg 53, 8640 RapperswilP. Giulio De Zulian

Tel. 055 210 52 63

Coordinazione delle MCI:Coordinatore Nazionale:

Brauerstr. 101,8004 ZürichDon Carlo De Stasio

Tel. 044 240 51 25

CONSOLATO D’ITALIA – SAN GALLO E LIECHTENSTEINFrongartenstrasse 9, 9000 St. Gallen

Email: [email protected] • www.consangallo.esteri.it • Telefax 071 227 41 40

Centralino Tel. 071 227 41 41 Segreteria Tel. 071-227 41 44

Anagrafe/Elettorale Tel. 071 227 41 38 Stato civile Tel. 071 227 41 36

Cittadinanza Tel. 071 227 41 37 Assistenza Tel. 071 227 41 37

Passaporti/Leva Tel. 071 227 41 34 Notarile Tel. 071 227 41 39

Rimpatri definitivi Tel. 071 227 41 39 Cancelleria Tel. 071 227 41 45

Archivio Tel. 071 227 41 33 Visti Tel. 071 227 41 42

Ufficio scuola Tel. 071 227 41 47 Archivio Tel. 071 227 41 33Orari di aperturaLunedì: 09.00-12.30 Martedì: 15.00–18.00 Mercoledì: 09.00–12.30Giovedì: 15.00–18.00 Venerdì: 09.00–12.30

PATRONATO ACLI – PER I SERVIZI SOCIALIPatronato e Assistenza sociale ACLI (Associazione Cristiana Lavoratori Italiani)

Operatori: Matteo Di Gennaro e Agnese Vailati

San Gallo Heimatstrasse 13,9008 San GalloTel. 071 244 81 01/04Email: [email protected]

LunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdì

9.00-12.009.00-12.00; 15.00-19.009.00-12.00; 15.00-19.009.00-12.009.00-12.00; 15.00-18.00

Kreuzlingen presso il Circolo ACL, Bärenstrasse 32.Con due presenze al mese: 2° e 4° giovedì dalle ore 16.00 alle 19.00.

Marbach presso la Missione Cattolica Italiana, Staatstrasse 58.Con due presenze al mese: 1° e 3° lunedì dalle ore 15.30 alle 18.00.

Buchs presso la sala della parrocchia, Pfrundgutstrasse 5.Ogni sabato: ore 9.00–11.00.

PATRONATO ITAL-UIL A RORSCHACH E WIL

Rorschach Presso la sede della Pro Senectute; Reitbahnstr. 2, 9400 RorschachTutti i giovedì dalle 18.30 alle 20.00Operatore: Gianni RubertiTel. 071 220 96 22 / 077 433 44 01

Wil Hörnlistrasse 19, 9500 WilOperatore: Leo Caruso Telefono 071 220 96 22

LunedìMartedìMercoledì

9.30-12.30; 14.00-17.309.30-12.30; 14.00-17.309.30-12.30; 14.00-17.30

3comunitàAprile 2014 Editoriale

Pasqua: dalla sofferenza la felicitàLe croci della vita come passaggio provvisorio per ogni vittoria definitiva

“Non siate afflitti come gli altri che non hanno speranza”: questo l’invito che l’apostolo Paolo rivolge ai cristiani di Tessalonica che pian-gevano i loro morti. Paolo pone una questione decisiva della loro fede: “Se crediamo che Gesù è morto ed è risorto, così Dio riunirà insieme con lui anche quanti si sono addormen-tati in Gesù”.

La speranza della risurrezione è il motivo per cui i Tessalonicesi sono invitati a non disperarsi circa i loro compagni morti né riguardo il loro futuro.

Paolo inoltre, scrivendo ai fedeli di Corinto (altra comunità da lui fonda-ta) contraddice coloro che negano la risurrezione dei morti: “Se Cristo non fosse risorto, vana sarebbe la nostra predicazione, vana la vostra fede”. A partire da queste premes-se, essi hanno tutte le buone ragioni per essere felici. Il discorso non fa una piega.

Se non che a distanza di oltre due-mila anni dalla Pasqua di Gesù è come se neppure per i credenti la felicità da Lui promessa non si fosse per nulla realizzata. E come se la ri-surrezione, la sconfitta della morte, non avesse nessun effetto concreto. È come se l’umanità stesse ancora aspettando la realizzazione di un so-gno di giustizia, di pace, di serenità. Di fatto sperimentiamo giorno dopo giorno sulla nostra pelle che la realtà è un’altra, è tragica, è una storia di sofferenze. Siamo tempestati di noti-zie e immagini di drammi, catastrofi, soprusi. C’è quindi motivo di dispe-

rare, di considerare l’infelicità come una condizione normale. Anzi, a motivo anche dello sviluppo conti-nuo dell’informazione, ci siamo abi-tuati a ricevere la nostra dose gior-naliera di disastri. Qualsiasi progetto di trasmettere soltanto “buone noti-zie” sembra destinato al fallimento. In sostanza, sia nel campo della fede religiosa che sul piano umano, non riusciamo ad uscire dal circolo vizio-so dell’assurdo o delle promesse di-sattese. Ma è proprio così?

Paolo ci ricorda nella Lettera ai Ro-mani: “Penso che le sofferenze del tempo presente non hanno valo-

re proporzionato alla gloria che si manifesterà in noi”. Non è però u-na facile via d’uscita dal paradosso quella che l’Apostolo indica qui. È bensì il cammino faticoso compiuto da Gesù; è la sua strada che consi-dera la sofferenza come passaggio provvisorio, anche se obbligato, non una condanna definitiva. È il sentiero stretto della fede che si-gnifica dono di sé. “Se il chicco di grano non muore, rimane solo. Se invece muore, porta molto frutto”. È la Pasqua della rinascita, è la vittoria sulla speranza delusa.

Don Egidio Todeschini

Andrea Mantegna (1431-1506), Risurrezione. Tours, Museo comunale

4comunitàAprile 2014 San Gallo • Rorschach

LA MISSIONE

Missionario: Don Piero CoreaRorschacherstrasse 105, 9000 St. Gallenemail: [email protected] parrocchiale: 079 847 04 41Da Lunedì a Giovedì ore 9.00-11.30Per comunicazioni alla segreteria o per richieste di documenti, S. Messe, benedi-zione delle Case, Confessioni o dialoghi spirituali si prega di telefonare allo079 84 70 441

SS. MESSEPrefestiveRheineck: ore 17.00Festive San GalloCappella degli Angeli: ore 09.30Bruggen: ore 18.15Festive RorschachChiesa di San Colombano: ore 11.00Feriali Rorschach:Ogni Lunedì e ogni Venerdì alle ore 19:00 presso la Seelenkapelle;Feriali San Gallo: Ogni Mercoledì e ogni Giovedì alle ore 18:30 presso la Chiesa Parrocchiale di St. Fiden

ALTRI SERVIZIConfessioni: mezz'ora prima della S. MessaMatrimoni: corso di preparazione da gen-naio ad aprile di ogni anno.Battesimi: per i battesimi annunciarsi e concordare con il MissionarioCresima adulti: per la preparazione della Cresima prendere contatto con il Missionario

PATRONATO ACLIOrari:Lunedì: Ore 09.00 – 12.00Martedì: Ore 09.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00Mercoledì: Ore 09.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00Giovedì: Ore 09.00 – 12.00Venerdì: Ore 09.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00Operatori: Matteo Di Gennaro Agnese VailatiTelefoni: 071 – 244 81 01 071 – 244 81 04

Il PATRONATO A.C.L.I. di SAN GALLO a se-guito della riorganizzazione della Missione Cattolica Italiana di San Gallo a partire da Gennaio 2014, ASSICURA la continuità dei servizi di assistenza previdenziale e fiscale allo stesso indirizzo in cui ha fi-nora operato: Heimatstrasse 13-9008 St. Gallen,Tel 071 244 81 01/04. E-Mail: sangallo patronato.acli.it. Il responsabile Matteo Di Gennaro, l’opera-trice Agnese Vailati.

Carissimo/a,Conosciamo la volontà di Gesù su di noi: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato”.I discepoli della prima ora ascoltarono il loro Maestro e Signore e divennero i missionari del suo vangelo: “Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano”.Come attuare oggi questo comando? Come far giungere ad ogni uomo la pa-rola della salvezza? Di quali forme nuo-ve possiamo noi servirci per operare la nuova evangelizzazione che tanto a cuo-re sta al Santo Padre, ai Vescovi e alla Chiesa tutta?Una soluzione possibile è questa: ognu-no nel suo piccolo deve divenire pelle-grino del Vangelo.Come? Impegnandosi ad essere un fede-le discepolo di Gesù, mettendo lui per primo in pratica il Vangelo della salvez-za.Man mano che lui cresce nel compimen-to e nell’osservanza della Parola di Gesù si impegna a trasmetterla ai fratelli che incontra sulla sua via, nella quotidianità della vita, con la testimonianza di una vita fondata sui valori della verità e della giustizia, con il dono di una parola d’in-vito che chiama a Cristo Gesù, perché si aderisca a Lui e si entri a far parte attiva nella comunità cristiana.A livello personale questo deve essere fatto ogni giorno. Ogni occasione deve trasformarsi in missione, in annunzio, in evangelizzazione, in invito a seguire Ge-sù, ascoltandone la voce e seguendolo sulla via della verità e dell’amore. Comu-nitariamente, come Missione, intendia-mo vivere per tutto il tempo di Pasqua la seguente iniziativa:Ogni domenica i partecipanti alla Santa Messa riceveranno dal Sacerdote una be-nedizione Speciale e un invito con l’im-

“Pellegrini del Vangelo”

pegno di consegnarlo ad una famiglia che non frequenta la Chiesa, o ad una persona che è lontana dalla comunità e vive come se l’appartenenza alla Chiesa fosse senza significato. Sarà cura di tut-ti assumersi l’impegno di pregare e far pregare affinché assieme alla consegna dell’Invito vi sia anche il ritorno nella comunità dei credenti di questi fratelli assenti. Se metteremo ogni impegno, se invocheremo l’aiuto del Cielo, se crede-remo che attraverso noi la fede si risve-glierà in molte coscienze, il Signore non farà mancare i suoi frutti di conversione e di accoglienza di Cristo nella sua co-munità che celebra di domenica in do-menica il mistero della salvezza.Vuoi essere un pellegrino del Vangelo?Pensaci e dai la tua risposta a Cristo Ge-sù e alla Madre della Redenzione, che ci chiama a ricordare il Vangelo di suo Fi-glio Gesù che il mondo ha dimenticato.

Don Piero Corea

5comunitàAprile 2014 San Gallo • Rorschach

San Gallo:ogni Martedì dalle ore 14:30 presso la Offenes Haus sita in Greithstr. 8, 9000 St. Gallen, incontro del Gruppo Anzia-ni.

Corso prematrimoniale:Le coppie che vorranno seguire il Cor-so prematrimoniale, dovranno annun-ciarsi presso la Segreteria della Missio-ne, al numero 079 84 70 441 e presen-tarsi nelle seguenti date:Martedì 8 Aprile alle ore 19:30 pres-so il Pfarreizentrum di St. Fiden, Greithstr. 7/a, St, Gallen.Eventuali eccezioni sono da concorda-re con Don Piero.

Battesimi:Per i battesimi annunciarsi e concorda-re con il Missionario.

Sospensione delle S. MesseLe S. Messe nella Cappella degli Angeli delle ore 9:30 sono sospese una volta al mese e precisamente nelle seguenti date:Domenica 13 Aprile 2014Domenica 18 Maggio 2014Domenica 8 Giugno 2014

Rorschach:• ogni lunedì alle ore 20:00 presso il St.

Kolumban Zentrum catechesi;• ogni Venerdì dalle ore 16:00 Gruppo

Anziani;

• ogni Sabato dalle ore 15:30 alle ore 16:45 Gruppo Bambini, Preadole-scenti e Adolescenti.

L’angolo delle Associazioni:L’Associazione Alpini di San Gallo in-vita tutti gli iscritti a partecipare alla S. Messa del 4 Maggio alle ore 9:30 ce-lebrata in suffragio di tutte le Anime dei fratelli defunti dell’Associazione. Si prega di portare lo stendardo dei vari gruppi.

Comitato Scuola Famiglia-San Gallo: L’ORA DEL RACCONTO per i bambini a partire dai 3 anni alla Freihandbiblio-thek di San Gallo dalle ore 10.15-11.15: SABATO 10 MAGGIO 2014

ATTIVITÀ

Punto Giovani All'inizio dell’anno abbiamo avu-

to la possibilità di decidere gli ar-gomenti sui quali vogliamo parlare durante l'incontro con le nostre ani-matrici. Attualmente stiamo parlan-do dell’amicizia.

Che cosa è l amicizia? Perché ab-biamo bisogno degli amici? Co-me sarebbe la vita senza amici? Tutte queste domande le abbiamo poste alle nostre animatrici che, con molta pazienza, hanno spiegato molto bene, facendoci anche esem-pi attuali e soprattutto concreti.

A cosa serve un’amicizia?L’amicizia, quella vera, crea fiducia e serve anche a potersi sfogare quan-do, magari, si hanno dei problemi. Con un amico si passano momenti belli di gioia, di allegria, di spen-sieratezza; ma anche nei momenti brutti bisogna essere consapevoli che un vero amico ci sostiene e ci dona una spalla su cui piangere.

Come si cura l`amicizia? Si cura parlando con l`amico, con-

frontandosi con lui e fidandosi l’uno dell’altro, costruendo così un'amici-zia sincera e vera. Dio ci ha dato Ge-sù come modello da seguire. Gesù era amico con tutti e anche noi dob-biamo essere amici con tutti. Quan-do non si vuole bene una persona, non significa che si può giudicarla o trattarla male. Non ti è simpatica,

lasciala in pace, ma quando ha bi-sogno di te, allora offri il tuo aiuto.Tu ragazza/o che stai leggendo quest'articolo, hai tra i 13 e i 17 anni? Vieni a trovarci il sabato nel Kolum-banzentrum di Rorschach dalle ore 15.30 alle 16.45. Noi ti aspettiamo!

Emiliana Labriola

6comunitàAprile 2014 San Gallo • Rorschach

I NOSTRI DEFUNTI

in Svizzera. Nel frattempo coronò il suo sogno d’amore con Angelina Grossi, che si unirono in matrimonio il 23. Gennaio 1958. Si trasferirono in Svizzera e precisamen-te in una casa della Langgasse 124 in St. Gallo. Quella casa nel tempo divenne luogo d’approdo sicuro per tanti compa-esani, che cercavano un futuro migliore.Intanto nel Novembre del 1958 ci fu il lieto evento della nascita del primogenito figlio Giovanni. Capostipite di una gran bella e numerosa famiglia, che negli an-ni si completò con la nascita di un altro fratello e sette sorelle. La famiglia era la sua visione per un riscatto sociale e mo-rale. L’ottimismo che era innato in lui, lo portava con forza e leggerezza a superare le difficoltà incontrate lungo il percorso della vita. Ha lavorato per 40 anni come gruista nella ditta Stutz + Rudorf AG, ap-prezzato e stimatissimo dai suoi compa-gni e dai superiori.

Un Lungo Viaggio

• Fiore-Grossi Alfonso

*11.02.1931 a Le Fos-sate - Terelle (Frosi-none)

+ 3.3.2014 San Gallo

In un lontano giorno del secolo scorso e precisamente l’11. Febbraio 1931 in un piccolo paese della Ciociaria (Le Fossate-Terelle) affacciato sull’abbazia di Monte-cassino nasceva Alfonso Fiore. Secondo di due fratelli Giuseppe e Francesco e della sorella Addolorata. Trascorse l’ado-lescenza nel paese natìo, subendo come tutti in quel periodo l’immane tragedia della guerra. La svolta della sua vita avvenne nel lon-tano 1956, quando decise di emigrare

Oltre al lavoro ha saputo crearsi un mon-do parallelo dove nel tempo libero tro-vava la sua pace interiore. Dal nulla ha creato un giardino stupendo che donava a tutti noi dei frutti meravigliosi, che e-rano espressione del suo legame parti-colare con la terra. L’amore e le cure che gli dedicava erano proverbiali. I lunghi pomeriggi domenicali passati insieme a lui e i suoi amici a giocare a carte sono uno dei tanti ricordi che riempiono il mio cuore di felicità. Purtroppo la sua vita e anche la nostra è stata segnata dal dolore. Il protrarsi della lunga malattia dell’amata figlia Dolly ave-va incrinato la gioia di vivere. E quando Dolly ha trovato la pace eterna, giorno dopo giorno ha trovato la forza di lottare ancora a lungo per la gioia di tutti noi, finché il Signore lo ha chiamato a sé.

Grazie Papà e Buon Viaggio

1 Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo.

2 Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3 le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; 4 le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in

piccoli vasi. 5 Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. 6 A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! 7 Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lam-

pade. 8 E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le no-

stre lampade si spengono. 9 Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per

voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. 10 Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e

le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.

11 Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici!

12 Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. 13 Vegliate dun-que, perché non sapete né il giorno né l'ora". ( Mt 25,1-13 )

Vangelo in pillole

7comunitàAprile 2014 San Gallo • Rorschach

• 13 Aprile 2014

Domenica delle Palme

alle ore 11:00 tutte le comunità sono invitate a riunirsi

presso la Cattedrale di San Gallo per la Celebrazione

Eucaristica

• 14 Aprile 2014

Lunedì Santo

alle ore 19:00 Celebrazione Eucaristica presso la Seelen-

kapelle di Rorschach

alle ore 20:00 presso il St. Kolumban Zentrum Catechesi

sulla Passione - Morte e Risurezione

• 16 Aprile 2014

Mercoledì Santo

alle ore 18:30 Celebrazione Eucaristica presso la Chiesa

Parrocchiale di St. Fiden.

• 17 Aprile 2014

Giovedì Santo

alle ore 18:30 Celebrazione Eucaristica in Coena Domini

• 18 Aprile 2014

Venerdì Santo

alle ore 20:00 presso la St. Kolumban Kirche in Ror-

schach meditiamo con la Via Crucis animata dal Coro

Santa Cecilia.

• 19 Aprile 2014

Sabato Santo

alle ore 18:30 presso la Chiesa di Rheineck celebrazione

della Santa Pasqua.

• 20 Aprile 2014

Domenica di Pasqua

alle ore 9:30 Celebrazione Eucaristica presso la Cappella

degli Angeli - San Gallo

alle ore 11:00 Celebrazione Eucaristica presso la St. Ko-

lumban Kirche di Rorschach

alle ore 18:15 Celebrazione Eucaristica presso la St. Mar-

tin Kirche in Bruggen - San Gallo

LA SETTIMANA SANTA

Domenica 27 Aprile 2014non sarà celebrata nessuna Santa Messa in Lingua Italiana in nessuna delle zone della

Missione di San Gallo - Rorschach.Invitiamo, pertanto, a prendere visione degli orari delle S. Messe delle varie Parrocchie.

Avviso Importante

8comunitàAprile 2014 Wil • Herisau

LA PAROLA DEL MISSIONARIO

Se passi dalla croce arrivi alla vita

Questa mattina un sms curio-so è stata fonte di preghiera e di confessione di fede. Il testo del-l’sms diceva: “Buongiorno, se hai il numero di cellulare di Gesù chia-malo e avvertilo di non andare a Gerusalemme perché qualcuno sta complottando di farlo fuori, io non ho credito per chiamarlo, avvertilo mi dispiacerebbe che un uomo co-sì faccia una brutta fine! Buona Pa-squa”. Ovviamente un sms di una persona della comunità che voleva farmi degli auguri in maniera ori-ginale. E ci è riuscita perché il testo dell’sms mi ha portato a dare sen-so a quello che significa per noi la Pasqua la cui strada passa dal Ve-nerdì Santo. È il desiderio di molti vivere la gioia della risurrezione senza passare per la fatica del “da-re la vita” per quella GIOIA, che è una GIOIA che si espande come una macchia d’olio e che nessuno può fermare perché la sua natura è entrare dappertutto per essere do-

nata!! Sento che molti sono alla ri-cerca di una formula di vita di gioia che comporti poca fatica, proprio come la massima dei profitti con poco impiego di costi che è la for-mula pazza del capitalismo.

Il dio denaro, il mercato, che è la sua corte, s’impone, proprio come ogni dittatore che la storia ha co-nosciuto e continua a conoscere. Mentre il Dio di Gesù propone, in-vita, offre un cammino di vita che ha come meta la GIOIA e la VITA ben vissuta, ma senza calpestare quella altrui. L’incisività del Vange-lo è sorprendente. Il desiderio di Dio di condividere la sua vita con la nostra, di essere con noi anche nella fatica, soprattutto quando tutto è dichiarato perduto, senza attrazione né interesse, proprio allora Dio si fa VIVO e da vita e coraggio per guardare oltre la sof-ferenza dopo averle dato un senso.

Questi sono gli auguri che sento di fare a tutti voi. Dopo il tempo quaresimale, nelle tante situazioni di vita che siamo chiamati a vivere, dove il volto di Dio è da scoprire come ha fatto la Veronica asciu-gando il volto di Gesù dal sangue, dalla fatica e dalla tristezza del cammino.

Se avete il numero di Gesù passa-temelo, vorrei dargli coraggio nel-la scelta che ha fatto di andare a Gerusalemme, anche se non ho capito a fondo il perché di questa scelta, la condivido e mi aggrappo alla Croce che ci porta alla Resur-rezione.

Don Alfio

LA MISSIONE

Ufficio: Missione Cattolica ItalianaLerchenfeldstrasse 5, 9500 WilTel. 076-740 21 10Missionario: Don Alfio BordigaMail: [email protected] emerito: Don Peppino SalvadèTel. 071-911 58 51

La Missione comprende i Decanati di Appenzell, Gossau, Wil-Wattwil

UFFICIO

Per ogni necessità, per la celebrazio-ne dei Sacramenti, per documenti, per incontri di direzione spirituale o Con-fessione, per segnalare un ammalato in ospedale, chiamate pure al mio nu-mero di cellulare 076- 740 21 10. Se non rispondo subito, state certi che vi richiamerò.

SANTE MESSE

Appenzell: a Herisau seconda, quarta e quinta domenica del mese ore 11.30; ad Appenzell Bühler-Teufen prima do-menica del mese ore 17.00 in inverno, ore 18.00 in estate; a Bühler terza do-menica del mese ore 17.00; a Deger-sheim terzo sabato del mese ore 17.30 (sospesa Sabato Santo e mese luglio)

Wil-Wattwil: a Wil prima, seconda*, terza, quarta* e quinta* domenica del mese ore 11.15; a Wattwil prima e terza domenica del mese ore 09.15; a Bütschwil (sospesa mese agosto) secondo sabato del mese ore 19.00; a Bazenheid quarta* domenica ore 10.00; a Ebnat-Kappel seconda domenica del mese ore 18.00; a Oberuzwil terzo sa-bato del mese ore 19.00 (sospesa Sa-bato Santo e mese luglio)

PATRONATO ITAL-UILHörnlistrasse 19, 9500 Wil

Lunedì: 09.30-12.30/14.00-17.30Martedì: 09.30-12.30/14.00-17.30Mercoledì: 09.30-12.30/14.00-17.30Operatore: Leo CarusoTel. 071-220 96 22

Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610).Deposizione, Pinacoteca Vaticana.

9comunitàAprile 2014 Wil • Herisau

DALLA COMUNITÀ DI APPENZELL

Domenica 2 febbraio in occasione della S. Messa in Appen-zell abbiamo avuto la possibilità di conoscere personalmente il nuovo missionario Don Alfio. Con un aperitivo alla fine della Messa e con allegria gli abbiamo dato il benvenuto nella nostra comunità: auguri di cuore per il suo grande compito fra noi.

In Appenzell abbiamo un gruppo formato da 8 persone che cer-ca di mantenere i contatti con la comunità italiana, organizzan-do 3 volte l’anno incontri legati a ricorrenze tradizionali come: la festa della mamma, la castagnata ed il pranzo di Natale. Nel nostro piccolo, ma con entusiasmo e buona volontà, cerchiamo in queste occasioni di essere orgogliosi delle nostre origini, passando qualche ora piacevole insieme.

Il 18 febbraio ci siamo riuniti con Don Alfio, esponendo i nostri programmi e facendogli conoscere Appenzell con le sue tradi-zioni, sperando nel suo sostegno e collaborazione nella nostra comunità. Grazie anticipatamente.

Nel nostro ultimo incontro in occasione della festa di Natale avevamo annunciato di voler donare la somma di 1000 frs a chi aveva più bisogno di noi: la donazione è nelle mani dell’UNI-CEF che il 15 gennaio ha mandato i suoi ringraziamenti.

Con la speranza che la nostra comunità si mantenga sempre viva e con sempre migliore entusiasmo diamo il benvenuto a chi vorrà essere tra noi.

Per qualsiasi informazione: Loconte Pietro, Unteres Ziel 7, 9050 Appenzell, Tel. 071 787 49 55.

CALENDARIO DELLA QUARESIMA

• 12 marzo, ore 19.00:Via Crucis e catechesi alla Missione di Herisau

• 19 Marzo, ore 19.00:Rosario alla Missione di Gossau

• 26 Marzo, ore 19.00:Via Crucis e catechesi alla Missione di Gossau

• 28 Marzo, ore 19.00:catechesi a Niederuzwil (VII Comandamento)

• 16 Aprile, ore 19.00:Liturgia penitenziale alla Missione di Herisau

• 18 Aprile, ore 19.00:Via Crucis per tutte le comunità a Flawil

CELEBRAZIONI DI MAGGIO

• Venerdì 2 Maggio – S. Cuore 18.00 Confessioni individuali 19.00 S. Messa in Cappella S. Pietro

• Domenica 4 Maggio 11.15 S. Messa in S. Pietro

• Domenica 11 Maggio: Festa della Mamma 11.15 Solenne celebrazione della Messa in S. Pietro per tutte

le Mamme

• Martedì 13 Maggio 19.00 Cappella di S. Pietro in onore della Madonna di Fatima

• Domenica 18 Maggio 11.15 S. Messa in S. Pietro

• Sabato 24 Maggio: Via Crucis in Marienkirche Dreibrun-nen

19.00 Via della Croce

• Domenica 25 Maggio 11.15 S. Messa in S. Pietro 20.00 S. Messa e processione dei ceri con la Vergine Maria

• Mercoledì 28 Maggio – Domenica 1 Giugno Pellegrinaggio a Lourdes con don Peppino

I NOSTRI DEFUNTI

• Resenterra Luigi

* 17.06.1923

+ 09.02.2014

Il 9 febbraio scorso è morto serenamente Luigi Resenterra (nella foto). Era nato a Wil il 17 giugno 1923, figlio di genitori emigrati da Lamon (BL). Al lavoro, alla famiglia e alla chiesa è rimasto sempre molto legato. Dopo la morte della moglie Gina, si era ritirato alla casa di riposo, dove ha trascorso gli ultimi 5 anni. Alle figlie Anna e Marlis, al figlio Giovanni e ai familiari le nostre condoglianze. Riposi in pace.

10comunitàAprile 2014 Wil • Herisau

Festa del Papà e onomastico di don Peppino Il 19 marzo è la festa di San Giu-

seppe. Il Santo che ha vissuto sempre modestamente al servizio del Signore per proteggere l’infanzia di Gesù. San Giuseppe viene ricordato come il pro-tettore dei lavoratori ed in particolare dei falegnami. Per la regione di Wil e Wattwil è anche l’occasione per cele-brare l’onomastico del caro don Pep-pino Salvadè, da 50 anni alla direzio-ne della Missione.

Mercoledì 19 marzo nel centro parrocchiale di Wattwil alle ore 18,30 si è svolta una grande festa in onore del nostro “caro papà” don Pep-pino Salvadè, missionario e nostro pa-dre nella fede. La festa si è protratta fino a domenica 23 marzo nella solenne concelebrazione delle o-re 11,15 a Wil, cui ha fatto seguito il pranzo presso il Centro Italiano.

Anche la comunità di Bazenheid ha voluto festeggiare don Peppino. Don Peppino, infatti, una volta al mese celebra ancora la S. Messa nella cappella di Bazenheid e domenica 16 marzo è seguito il pranzo comunita-rio e i festeggiamenti in suo onore. Per finire sabato 5 aprile a Bütschwil dopo la S Messa delle ore 19.00 si terrà un aperitivo per festeggiare don Pep-pino insieme alla comunità italiana.

Un po’ di storia – Nella ricorrenza della festività del 19 marzo, si cele-brano diversi riti che assumono di regione in regione atteggiamenti di-versi ma sempre ricollegati alle virtù del santo che è anche il protettore dei poveri, dei deboli e dei derelitti. La festa di S. Giuseppe ha profonde radici bibliche; Giuseppe è l’ultimo patriarca che riceve le comunicazioni del Signore attraverso l’umile via dei sogni. Come l’antico Giuseppe, è l’uo-

mo giusto e fedele (Mt 1,19). Il Nuovo Testamento non attribuisce a san Giu-seppe neppure una parola. Quando comincia la vita pubblica di Gesù, egli è probabilmente già scomparso (alle nozze di Cana, infatti, non è menzio-nato), ma noi non sappiamo né dove né quando sia morto; non conoscia-mo la sua tomba. Il Vangelo gli confe-risce l’appellativo di Giusto. Giuseppe discende dalla casa di David, di lui sappiamo che era un artigiano che la-vorava il legno. Non era vecchio, al contrario, egli era un uomo nel fiore degli anni, dal cuore generoso e ricco di fede, indubbiamente innamorato di Maria. Con lei si fidanzò secondo gli usi e i costumi del suo tempo. Il fidanzamento per gli ebrei equivaleva al matrimonio, durava un anno e non dava luogo a coabitazione né a vita coniugale tra i due; alla fine si teneva la festa durante la quale s’introduceva

la fidanzata in casa del fidanzato ed iniziava così la vita coniugale. Se nel frattempo veniva concepito un figlio, lo sposo copriva del suo nome il ne-onato; se la sposa era ritenuta colpe-vole di infedeltà poteva essere denun-ciata al tribunale locale.

La procedura da rispettare era a dir poco infamante: la morte all’adultera era comminata mediante la lapidazio-ne. Ora appunto nel Vangelo di Matteo leggiamo che “Maria, essendo pro-messa sposa a Giuseppe, si trovò incinta per virtù dello Spirito San-to, prima di essere venuti ad abi-tare insieme. Giuseppe, suo sposo, che era un uomo giusto e non vo-leva esporla all’infamia, pensò di rimandarla in segreto”(Mt 18-19). Mentre era ancora incerto sul da farsi, ecco l’Angelo del Signore a rassicu-rarlo: “Giuseppe, figlio di Davide,

Caravaggio: S. Giuseppe, riposo durante la fuga in Egitto”

11comunitàAprile 2014 Wil • Herisau

non temere di prendere con te Ma-ria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu lo chiamerai Gesù; egli infatti sal-verà il suo popolo dai suoi peccati” (Mt 1,20-21). Giuseppe può accettare o no il progetto di Dio.

In ogni vocazione che si rispetti, al mistero della chiamata fa sempre da contrappunto l’esercizio della libertà, giacché il Signore non violenta mai l’intimità delle sue creature né mai in-terferisce sul loro libero arbitrio. Giu-seppe allora può accettare o no. Per amore di Maria accetta, nelle Scritture leggiamo che “fece come l’Angelo del Signore gli aveva ordinato, e prese sua moglie con sé”(Mt 1, 24). Egli ubbidì prontamente all’Angelo e in questo modo disse il suo sì all’ope-ra della Redenzione.

Perciò quando noi guardiamo al sì di Maria dobbiamo anche pensare al sì di Giuseppe al progetto di Dio. Forzan-do ogni prudenza terrena, e andando al di là delle convenzioni sociali e dei costumi del suo tempo, egli seppe far vincere l’amore, mostrandosi acco-gliente verso il mistero dell’Incarna-zione del Verbo. Fu sposo, custode, discepolo, guida e sostegno.

Perché di Gesù è stato il padre, sia pu-re adottivo, di Maria è stato lo sposo. Sono davvero senza numero le grazie che si ottengono da Dio, ricorrendo a san Giuseppe. Eletto Patrono uni-versale della Chiesa per volere di Papa Pio IX, è conosciuto anche come patrono dei lavoratori nonché dei mo-ribondi e delle anime purganti, ma il suo patrocinio si estende a tutte le ne-cessità e sovviene a tutte le richieste.

Dedicata a tutti i Papà

M'hai stretto la mano non per trattenermi ma per dar libero sfogo

alla mia curiosità, m'hai lanciato in aria con le mani non per insegnar-

mi a volare ma per togliermi la paura di cadere, m'hai mostrato le tue

spalle non per ignorarmi ma per difendermi, m'hai fulminato con lo

sguardo severo non per odio ma per insegnarmi a combattere, m'hai

distolto lo sguardo non per sconfitta ma per rispetto, m'hai fatto assag-

giare l'amaro della sconfitte non per umiliarmi ma per insegnarmi a

non demordere, m'hai detto un "bravo", anche quando non lo meritavo,

perché la forza delle vittorie si costruisce sulla fiducia, e m'hai detto un

"non è niente", divorando l'ira per non darmela a vedere, perché sul

cammino gli inciampi devono essere da slancio invece che da ostacolo,

e rincorriamo pensieri sulle sponde dei ricordi che ci scaldano di emo-

zioni vissute, nascoste, celate dietro al lume dell'orgoglio, d'un nostro

cresciuto col sapore del volersi bene, incondizionatamente.

12comunitàAprile 2014 Schaan • Marbach

Per non andare a Messa si possono trovare molte scuse. Che però non “scusano”. Per esempio, c’è chi dice: “Quelli che vanno a Messa sono peg-giori degli altri”. Può essere vero. Io stesso che dico Messa non sono mi-gliore, perché anch’io sono peccatore. La Messa celebrata o partecipata va poi vissuta nella vita. Ma è anche vero che nessuno può giudicare l’altro peg-giore di noi. Per giudicare bisogna co-noscere. Ma che cosa noi conosciamo degli altri. Vediamo quello che fanno, ma non tutto quello che fanno e non sappiamo perché lo fanno. Li osser-viamo mentre sbagliano, ma non sap-piamo quanti sforzi hanno fatto per migliorare se stessi.La Chiesa non è la famiglia dei puri e dei “senza peccato”. Il primo gesto che la Chiesa ci fa compiere, all’inizio della Messa, ci affratella tutti in una comune miseria, dal Papa all’ultimo dei fedeli.

LA MISSIONEComprende il Principato del Liechtenstein e tre zone del cantone di San Gallo: Wer-denberg, Sarganserland, Rheintal.Missionario: Don Egidio Todeschi-ni, Reberastrasse 1, 9494 Schaan. Tel. 00423-2322922; Fax 00423-2322919; Email:[email protected].

LA MESSASabato: a Marbach primo del mese ore 18.15 (Missione); ad Au secondo del mese ore 18.15 (Altersheim); a Diepolsau terzo del mese ore 17.00 (parrocchia); a St. Mar-grethen quarto del mese ore 17.00 (par-rocchia)Domenica: a Buchs ore 9.00 (parrocchia); a Balgach ore 10.30 (Frongarten); a Schaan ore 11.00 (S. Pietro); a Mels ore 18.00 (Cappuccini), eccetto la prima del mese; a Flums ore 18.00 (Justuskirche), la prima del mese.

INFORMAZIONEComunità: è il mensile delle Missioni di San Gallo-Rorschach, Wil-Herisau, Schaan-Marbach. Siete pregati di comunicare i vo-stri cambiamenti di indirizzo. Per chi non lo riceve, basta scrivere o telefonare.Internet: il sito www.donegidio.com contiene informazioni sulla Missione di Schaan-Mar-bach. Con articoli settimanali e pubblicazio-ni del missionario; www.missioni.ch invece è il sito delle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera.Angolo: ogni settimana notizie in italiano in quattro giornali locali: Volksblatt e Va-terland, Werdenberger & Obertoggenbur-ger, Sarganserland.

CONSOLATOSchaan: martedì ore 18.30-20.00 alla Mis-sione (Reberastrasse 1). Operatore socia-le: Egidio Stigliano.Buchs: sabato ore 9.00-11.00 nell’aula sot-to la chiesa cattolica. Operatore sociale: Matteo Di Gennaro.Marbach: mercoledì ore 18.30-20.00 alla Missione (Staatstrasse 58). Operatore so-ciale: Theo Palmisano.

PATRONATOBuchs: sabato ore 9.00-11.00 nell’aula sot-to la chiesa cattolica. Operatore sociale: Matteo Di Gennaro.Marbach: 1° e 3° lunedì del mese ore 15.30-18.00 alla Missione (Staatstrasse 58). O-peratore sociale: Matteo Di Gennaro.Heerbrugg: mercoledì ore 18.45-20.00 nel-la sede del Sindacato Unia (Auenstrasse 25). Operatore sociale: Gianni Ruberti Tel. O77-4334401.

Vado a Messa quando mi sentoLettera aperta ai parrocchiani del vostro missionario

Recitando il “Confesso a Dio onnipo-tente” e battendoci il petto, chiediamo perdono a Dio e ai fratelli e ciascuno riconosce: “ho molto peccato in pen-sieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa”. Un uomo non è grande quan-do non pecca mai; è grande quando riconosce d’aver sbagliato, chiede per-dono e ricomincia da capo. E’ proprio vero che quelli che non vanno in chie-sa sono migliori di coloro che ci vanno spesso? E’ giusto e cristiano il senso di superiorità e di disprezzo nei confron-ti di chi, davanti a Dio e ai fratelli, si riconosce peccatore?Un’altra obiezione: “Vado a Messa quando mi sento”. Ci sono senza dub-bio dei cristiani che vanno in chiesa per abitudine e senza tanta voglia. Ma il regolarsi in base al “quando mi sen-to” è pericoloso. I bisogno di andare a Messa non si fa sentire in maniera impellente come, ad esempio, il biso-gno di mangiare o di bere. Ma a forza di non andarci quando non ci si sente, un po’ alla volta poi non ci si sente più. Quanto meno si va a Messa, tanto meno si sente il bisogno di andarci. E poi quando uno non sente appetito, è un brutto segno: vuol dire che già non sta bene di salute. Così è anche per la vita dello spirito.Ma soprattutto è sbagliato regolare il rapporto con il Signore sul “quando mi sento”. Il Signore chiede di essere messo al primo posto, di essere amato con tutto il cuore, con tutte le nostre forze.Cari genitori, che cosa direste se vo-stro figlio vi dicesse: “Io vi obbedisco, vi rispetto, vi onoro quando mi sen-to?”. Perché allora con Dio ci compor-tiamo così?

Don Egidio

13comunitàAprile 2014 Schaan • Marbach

CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA

• Domenica delle Palme: S. Messa con benedizione dell’ulivo a Buchs ore 9.00; a Balgach (Frongarten) ore 10.30; a Schaan ore 11.15 (chiesa parrocchiale con il Coro italiano); a Mels ore 18.00 (Justuskirche)

• Lunedì 14 aprile: nella clinica di Valens ore 17.30 S. Messa con distribuzione dell’ulivo agli ammalati e loro familiari

• Martedì 15 aprile: celebrazione della Penitenza a Schaan (San Pietro) ore 20.00

• Mercoledì 16 aprile: celebrazione della Penitenza a Mels (Cappuccini) ore 20.00

• Giovedì Santo: liturgia dell’Ultima Cena a Schaan (S. Pietro) e a Balgach (Frongarten) ore 20.00. Segue benedizione e di-stribuzione del pane

• Venerdì Santo: ore 15.00 celebrazione della Penitenza e liturgia della Passione a Balgach (Frongarten). Alle ore 20.00 a Mels ce-lebrazione della Via Crucis alla Grotta di Lourdes

• Sabato Santo: Veglia Pasquale a Schaan (S. Pietro) e a Balgach (Frongarten) ore 20.00. Segue benedizione e distribuzione delle uova

• Domenica di Pasqua: S. Messa a Buchs ore 9.00; a Balgach ore 10.30 (Frongarten); a Schaan (S. Pietro) ore 11.00; a Mels ore 18.00.

• Confessioni – Celebrazione della Penitenza martedì 15 aprile ore 20.00 a Schaan (S. Pietro); mercoledì 16 aprile ore 20.00 a Mels (Cappuccini). A Balgach P. Emilio sarà a disposizione prima e dopo le celebrazioni del Giovedì, Venerdì e Sabato Santo.

• Comunioni – Durante la Settimana Santa e nel periodo pasquale il missionario porterà la S. Comunione nelle case degli ammalati e degli anziani che ne faranno richiesta. Basta una telefonata alla Missione 00423-232 29 22.

Sull’insegnamento dell’italiano nei Licei svizzeri L’assemblea del Forum per l’italiano in Svizzera, riunita a Coira il 25

gennaio 2014, ha approvato all’unanimità la presente risoluzione sull’in-segnamento dell’italiano nei Licei svizzeri:

• sia offerto come materia di maturità liceale in ogni sede• debba essere insegnato come disciplina fondamentale e/o come op-

zione specifica• possa pure essere offerto come opzione complementare, ma non in

sostituzione della disciplina fondamentale e dell’opzione specifica• non sia vincolato da accordi intercantonali e cantonali secondo cui

l’offerta della terza lingua nazionale venga centralizzata in alcuni Licei.

S’invitano la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della Pubblica educazione e il Consiglio federale ad adattare tempestivamente il Rego-lamento concernente il riconoscimento degli attestati liceali di maturità in modo da assicurare pari dignità alla lingua e alla cultura italiana e di migliorare la sua offerta negli studi liceali che, stando al rapporto della Commissione svizzera di maturità, oggi è presente solo nella metà delle sedi liceali.

14comunitàAprile 2014 Schaan • Marbach

Pellegrinaggio a Lourdesda mercoledì 21 a domenica 25 maggio 2014

Mercoledì 21–In serata partenza con il Bus GT

Giovedì 22–Arrivo a Lourdes–Pranzo in Hotel–Visita del-la Grotta–Cena–Fiaccolata

Venerdì 23–Colazione–S. Messa–Pranzo–Nel pomeriggio visite alle Grotte di Betharram–Casa natale di Berna-dette e altro

Sabato 24–Colazione–S. Messa–Giornata libera–per devozioni e Confessioni–Bagno nelle piscine -Pranzo e cena in Hotel–In serata–Viaggio di rientro in Svizzera

Prezzo adulti CHF 440Bambini dai 6 ai 12 anni 350Supplemento camera singola 40

Per iscrizioni e ulteriori informazioni: Missione Cattolica Ita-liana Tel. 00423-2322922 [email protected] oppure Tino Family Reisen Tel. 079 404 81 90 [email protected].

Iscrizioni entro fine marzo oppure fino ad esaurimento dei posti.

con Tino Family Reisen

BATTEZZATI NELLA COMUNITÀRICORDIAMO I NOSTRI DEFUNTI

Domenica 16 febbraio 2014 nel-la chiesa di San Pietro a Schaan è stata battezzata Emma Car-roccia, figlia di Antonio Car-roccia e di Elisabetta Guarino, nata a Grabs il 16 ottobre 2013. La famiglia abita a Balzers. Pa-drini: Carroccia Salvatore e So-pran Felicia.Ai genitori e ai padrini augu-riamo di crescere la loro figlia in buona salute, nell’amore del Signore e fede della Chiesa nel-la quale hanno chiesto il Bat-tesimo.

Il 2 febbraio 2014 all’ospedale di Wa-lenstadt, dopo lunga e sofferta ma-lattia, è morto Dalsasso Luigi (nella foto).

Era nato a Roncegno (Trento) il 9 ago-sto 1934. Era da molti anni emigrato a Flums dove era da tutti stimato. I funerali si sono svolti a Flums venerdì 7 febbraio con una folta partecipazio-ne di fedeli, parenti e amici. Alla ve-dova Annamaria e alle figlie Samuela e Doris le condoglianze della nostra comunità.

PROSSIMI APPUNTAMENTI DI MISSIONE

• Domenica 6 aprile a Balgach: Azione Quaresimale. Pranzo po-vero dopo la Messa nella sala Frongarten

• Da domenica 30 marzo a sabato 12 aprile: soggiorno ad Abano Terme per pensionati

• Domenica 11 maggio a Buchs, a Schaan, a Mels: Festa della Mamma. Regalo a tutte le mamme presenti alle Messe

• Sabato 17 maggio a Marbach: Festa della Madonna di Fatima. Segue Festa della Mamma nel Centro italiano

• Da mercoledì sera 21 a domenica 25 maggio: pellegrinaggio con bus della Missione a Lourdes

• Domenica 29 giugno: 45° di ordinazione di don Egidio. Messa nella chiesa parrocchiale a Schaan. Segue festa nella sala co-munale

• Sabato 30 agosto a Schaan: Festa della Madonna della Pietra

• Da venerdì 5 a domenica 7 settembre: gita del Coro e amici a Bergamo

15comunitàAprile 2014 Schaan • Marbach

Il 5 febbraio scorso, il Governo del cantone di San Gallo ha preso ufficialmente posizione contro la chiusura del Consolato d’Italia in San Gallo. In una risposta scritta all’interpellanza della consigliera cantonale Laura Bucher, il ministro cantonale Benedikt Würth ha esposto le preoccupazioni per la chiusura della sede consolare che vanta oltre cento anni di presenza nella città di San Gallo.Nella presa di posizione il Governo sangallese scrive tra l’altro: “Il Consolato è divenuto una piattaforma importante per tutti gli Italiani della Svizzera Orientale. Con la sua chiusura c’è pericolo che anche le altre strutture e utili servizi alla comunità italiana ven-gano col tempo a mancare come esempio il Comitato degli Italiani e le annuali attività che curano e mantengono vivo il contatto con le autorità svizzere. Il contributo che il Consolato italiano apporta all’attività e ai rapporti esteri del Cantone non è da sottovalutare. IL Cantone di San gallo e tutta la Svizzera Orientale sono strettamente legati al Nord-Italia; con le sue provincie e regioni esistono contatti e scambi regolari, che il Consolato d’Italia ha saputo sempre sostenere”Il documento del Governo san gallese ricorda poi la partnership con la provincia di Udine, l’appartenenza alla Comunità ARGE ALP delle regioni alpine dell’Alto Adige, Trentino e Lombardia e non ad ultimo il patronato sulla Scuola Svizzera di Roma. Relativamente a questi rapporti, il Governo cantonale ha sempre contato sulla collaborazione ed il sostegno del Consolato d’Italia.Da ultimo, il ministro Würth comunica che il Governo del cantone ha inviato una nota scritta alla Ministra italiana degli Affari Esteri in cui esprime dispiacere per l’annunciata chiusura del Consolato ed invita a ripensare e a rivedere tale decisione.

Contro la chiusura del Consolato d’ItaliaUfficiale presa di posizione del Governo cantonale sangallese

16comunitàAprile 2014 Servizi speciali

17comunitàAprile 2014 Servizi speciali

18comunitàAprile 2014 Patronato ACLI

Come ormai i pensionati sanno benissimo, oltre all’accertamento annuale dell’esistenza in vita, vi è anche l’accertamento periodico, da parte dell’Inps, dei redditi percepiti dai pensionati nell’anno preceden-te. Ciò alfine di verificare un possi-bile diritto (o meno) a delle maggio-razioni sulla pensione italiana spet-tante. Cosi come verificare l’esatta quota in percentuale della pensione ai superstiti spettante alle vedove e ai vedovi. Fino allo scorso anno l’ac-certamento avveniva attraverso u-na comunicazione scritta che l’Inps inviava a tutti i titolari di pensione vedovile e ad una buona parte dei titolari di altra pensione.

Da quest’anno vi è una ennesima novità: l’Inps non invia subito la solita lettera di richiesta dei redditi dell’anno 2013 ma dovrà essere lo stesso pensionato ad attivarsi e chie-dere al proprio ente di Patronato se deve o meno presentare la dichia-razione. La sede del Patronato ha infatti la possibilità di verificare per via telematica, presso l’Inps, se oc-corre o meno trasmettere il modello reddituale. Solo successivamente l’I-stituto verificherà quanti pensiona-ti, attraverso i Patronati, hanno nel frattempo inviato i dati reddituali e solo a chi non ha espletato la forma-lità sarà spedita poi una lettera di sollecito.

Già dal 10 febbraio scorso è aperta la procedura telematica di acquisi-zione dei dati reddituali da effet-tuarsi tramite gli uffici di Patronato. Chi deve fare sicuramente ogni an-

Redditi sulle pensioni con una novitàL’INPS non invia la richiesta scritta e il pensionato verifica tramite il Patronato

no all’Inps la dichiarazione dei red-diti, sono tutte le persone che rice-vono la pensione vedovile italiana. Gli altri pensionati presentano inve-ce la dichiarazione generalmente o-gni due-tre anni. Ma, ripetiamo, chi percepisce una pensione vedovile può tranquillamente presentarsi già presso il più vicino ufficio di Patro-nato. Infatti, la pensione ai supersti-ti, che normalmente è pari al 60% dell’importo pensionistico spettante al pensionato o assicurato defunto, viene ridotta se il vedovo o la ve-dova possiedono redditi superiori a determinati limiti. Di conseguenza, la prestazione viene ridotta del 25% se il titolare ha redditi, nel 2013, su-periori a euro 19.321,77; del 40% con redditi superiori a euro 25.762,36; del 50% con redditi, conseguiti sempre nel 2013, superiori a euro 32.202,95. Chi in pratica ha ricevuto una quota maggiore al dovuto dovrà restituire l’eccedenza nel frattempo percepita. Per tale motivo i vedovi e le vedove ricevono quasi ogni anno l’antipati-ca lettera dall’Inps attraverso la qua-le vengono informate di tali indebiti.

Come sempre, da dichiarare sono la rendita svizzera del primo e secondo pilastro (AVS-AI e Cassa pensione), altre rendite di Stati esteri, eventuali rendite da assicurazione infortuni, redditi da lavoro, ecc. I pensionati sposati devono dichiarare i redditi anche del coniuge. Oltre ad esibire tutti gli attestati o ricevute dei red-diti relativi all’anno precedente, oc-corre portare anche i documenti di identità di entrambi i coniugi con i rispettivi nuovi numeri AVS.

Ricordiamo infine che sempre attra-verso i Patronati è possibile richie-dere telematicamente, come già lo scorso anno, la certificazione Inps (CUD) con l’indicazione dell’impor-to pensionistico ricevuto nell’anno 2013. Tale documentazione, utile al-la dichiarazione fiscale svizzera, non viene più inviata per posta ai pen-sionati ma sono i diretti interessati a richiederla. La nuova procedura è divenuta però più rigida in quanto comporta la presenza quasi obbliga-toria del pensionato presso l’ufficio di Patronato che dovrà firmare una delega che, insieme al passaporto o carta di identità, devono essere tra-smesse telematicamente all’Inps per scaricare la certificazione.

Gaetano Vecchio / Patronato ACLI

AVVISO AGLI UTENTI DEL PATRONATO

A.C.L.I

Il Patronato ACLI di San Gallo, a seguito della riorganizzazione della Missione Cattolica Italiana di San Gallo, a partire da Genna-io 2014, continua ad ASSICURARE i servizi di assistenza previdenziale e fiscale allo stesso indirizzo in cui ha finora operato:

Heimatstrasse 13 - 9008 St. Gal-len – Tel. 071 244 81 01/04E-Mail: sangallo patronato.acli.it.

Il responsabile Matteo Di Gennaro, l’operatrice Agnese Vailati

Nel segno del dialogo interculturale e interreligioso

Foglio dello Scalaforum - Rorschach /San Gallo (Svizzera)

Dignità del lavoro e vera coscienza sociale:

La Fondazione “Giovanni Paolo II”

Maria Vitagliano La Fondazione Giovanni Paolo II per il dialogo, la cooperazione e lo svi-luppo nasce come risultante del lavoro decennale e dell’impe-gno considerevole e costante delle Diocesi di Fiesole e di Monte-pulciano- Chiusi - Pienza, in collaborazione con numerose altre Diocesi, istituzioni e realtà laiche e cattoliche, a favore dei Paesi del Medio Oriente e di altre zone del mondo svantaggiate.

L'azione complessiva profusa ha prodotto notevoli risultati, soprattutto in Israele, in Cisgiordania, nella Striscia di Gaza, in Libano e in Iraq, con interventi e progetti che non hanno mirato all'occasionalità – salvo nei momenti di emergenze umanitarie vere e proprie – ma hanno sempre cercato di creare le condizioni per uno sviluppo globale e a lungo termine, in particolare nel sociale, nell'istruzione e nei servizi sanitari. L’obiettivo costante e prioritario è stato quello di creare nuovi posti di lavoro nella consapevolezza che solo la dignità del lavoro contribuisce a creare una vera giustizia sociale. La Fondazione Giovanni Paolo II intende proseguire e potenziare questo cammino aggregando, oltre ai collaboratori e agli enti pubblici che dall’inizio hanno condiviso l'esperienza, anche altri soggetti del mondo ecclesiale, laico, imprenditoriale e istituzionale, nella ferma convinzione che solo un’azione sinergica e coordinata di tanti soggetti animati dai medesimi propositi può produrre risultati veri e incidenti nelle realtà locali. Proprio nei rapporti di collaborazione tra varie realtà ecclesiali, laiche, istituzionali e imprenditoriali sta la ragione di essere principale della Fondazione Giovanni Paolo II. In altre parole la Fondazione ha il compito prioritario di fungere da collegamento cercando di ottimizzare gli interventi, di mettere insieme risorse e forze per approntare progetti di lungo respiro che possano lasciare tracce tangibili e durature e incidere profondamente nel tessuto economico, sociale e culturale delle zone di azione. In riferimento a quanto sopra detto, appare chiaro che la Fondazione svolge una funzione in un certo senso innovativa o perlomeno non consueta nel mondo della cooperazione internazionale. Gli stessi membri del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Scientifico provengono da realtà ed esperienze molto diverse.

In ambito economico la Fondazione funge da raccordo e da soggetto unitivo tra realtà del mondo cooperativo nazionale e realtà del mondo imprenditoriale. Il progetto mira a creare le condizioni per la commercializzazione su larga scala in Italia, non solo dei prodotti manifatturieri e artigianali palestinesi, ma anche di prodotti di eccellenza della zona mediorientale quali i prodotti di bellezza del Mar Morto e la frutta

Ai lettori Forti dell’esperienza maturata in anni di impegno, alcune personalità legate al mondo dell’acco-glienza e della solidarietà sociale hanno deciso di istituzionalizzare la loro attività e la loro testi-monianza di lavoro, di renderla riconoscibile, permanente e più incisiva, dando vita alla Fondazione Giovanni Paolo II, avendo co-stantemente in evidenza come il dialogo tra le religioni, le culture e le società presuppone un nuovo modo di porsi e di operare. Per ciò che concerne l'operatività a breve e media scadenza, la Fondazione ha in corso di realiz-zazione sei grandi interventi: 1) in Libano: costruzione di un ospedale nella zona montuosa al confine con lo Stato d'Israele; 2) in Libano: istruzione e educazione per i bambini profughi provenienti dall’Iraq e dalla Siria; 3) a Gerusalemme: costruzione e allestimento del Centro per la gioventù “Giovanni Paolo II”; 4) a Betlemme: costruzione della Clinica di chirurgia pediatrica “Benedetto XVI”; 5) a Betlemme: gestione e animazione del Centro permanente di formazione professionale “Giovanni Paolo II”. 6) a Baghdad: compimento della Cittadella “Giovanni Paolo II”. Dal mese di febbraio la Fondazione Giovanni Paolo II ha posto la sua sede per la Svizzera ed il Nord Europa a San Gallo, presso il Centro Culturale italiano, dove ha sede operativa anche lo Scalaforum. La Fondazione è stata presentata nel corso della riunione Scalaforum del 31 gennaio scorso dalla responsabile per la Svizzera, signora Maria Vitagliano, che è inoltre direttrice del progetto LIBANO.

Scalaforum/foglio 32

Anno 5° - San Gallo, 18.02. 2014

2 Scalaforum 18.02.2014 la Fondazione “Giovanni Paolo II” continuazione

Come tutto ebbe inizio: il “miracolo” d’agosto 30 luglio 1997. Un doppio attentato al mercato di Mahane Yehuda nel cuore di Gerusalemme ovest provoca la morte di sedici persone (incluso i due kamikaze palestinesi) e il ferimento di oltre 150. Per rappresaglia, il governo israeliano decide il blocco totale dei Territori palestinesi; l’obiettivo è costringere il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Yasser Arafat a trovare i mandanti della strage. Cisgiordania e Striscia di Gaza vengono quindi completamente isolate: diventa impossibile per i residenti uscire dai Territori e inimmaginabile per i turisti entrarci. E’ in questo contesto che si svolge nell’agosto dello stesso anno il primo pellegrinaggio in Terra Santa della diocesi di Fiesole, organizzato in preparazione al Giubileo dell’anno 2000. Sono numerose – più di 600 – le persone al seguito del vescovo Luciano Giovannetti. Dopo aver percorso le strade della Galilea, i pellegrini giungono alle porte di Betlemme domenica 24 agosto. Vengono però fermati a un posto di blocco: le forze di sicurezza negano loro l’accesso alla città. I responsabili del pellegrinaggio non si perdono d’animo e cominciano a trattare con i militari; essi rimangono tuttavia inflessibili. Dopo circa un’ora di dialogo infruttuoso, viene chiesto a tutti i pellegrini di scendere dai pullman. L’ordine non è impartito dai soldati israeliani, bensì dal vescovo Luciano: poiché non si può raggiungere i luoghi della Natività, egli decide di celebrare la liturgia della Parola della notte di Natale, tutti rivolti verso la città natale di Gesù. Ai fiesolani si sono aggregati pellegrini della diocesi di Pordenone e altri provenienti dalla Francia; in tutto sono più di mille. L’atmosfera è raccolta: i canti gioiosi rendono densa di fede e di serenità un’atmosfera che avrebbe potuto caricarsi di tensione. Nel frattempo si è sparsa la voce del blocco dei pellegrini: televisioni e giornalisti arrivano sul posto, creando confusione e incrementando il viavai delle forze di sicurezza. Sono presenti alcune reti mediorientali, addirittura i corrispondenti di diverse televisioni e giornali occidentali. Le parole di Monsignor Giovannetti si fanno vigorose: «Ancora ai nostri giorni, come duemila anni fa, per Gesù non c’è accoglienza: egli continua a essere rifiutato e indesiderato». Le autorità israeliane capiscono che stanno perdendo il controllo della situazione: ciò che consideravano finora una banale operazione di sicurezza si sta trasformando in cattiva pubblicità per il loro Paese. Dopo l’omelia, Monsignor Giovannetti invita i pellegrini a pregare per la fine del conflitto in Terra Santa e a scambiare un gesto di pace. Tale segno viene anche rivolto ai soldati del posto di blocco, i quali non si sottraggono a una così inconsueta attenzione. I pellegrini ormai rassegnati a cambiare rotta risalgono quindi sui pullman. Giunge però, inaspettata quanto sorprendente, la notizia

che le autorità israeliane hanno dato ordine di lasciarli entrare a Betlemme. L’intervento dei giornalisti, in effetti, ha raccapricciato il governo di Tel-Aviv; dopo lunghe trattative tra Stato Maggiore dell’Esercito, Ministeri del Turismo e degli Affari Religiosi, e ufficio del Primo Ministro, giunge l’ordine del Premier israeliano Benjamin Netanyahu in visita a Tokyo di aprire il varco. Il blocco è stato infranto dalla preghiera, l’assedio rotto dal canto. La gioia esplode e si fa contagiosa, non solo tra i pellegrini ma anche tra i Palestinesi di Betlemme che accolgono i loro visitatori come veri e propri liberatori. I Betlemmiti si riversano per le strade della città e festeggiano l’apertura del blocco che li stremava da quasi un mese. Il giorno dopo, una delegazione delle autorità di Betlemme, desiderosa di manifestare la gratitudine per il gesto compiuto, incontra ufficialmente il vescovo e una rappresentanza di pellegrini. Come a confermare la portata dell’evento, martedì 26 agosto il blocco viene tolto. E’ Natale in piena estate… Ecco il “miracolo” d’agosto, il punto di partenza di un’avventura che sboccerà nella nascita della Fondazione Giovanni Paolo II nel 2007.

La maturazione : 1997-2007 Il pellegrinaggio è stato un’occasione unica per stringere legami con la popolazione locale, per rendersi conto delle sue sofferenze e dell’assenza di prospettive nei Territori. Di ritorno in Italia, il proposito della delegazione diocesana è di coltivare quello che è avvenuto, di crescere l’interesse e l’amore verso la Terra Santa, per «essere vicini a questa terra non solo affettivamente, ma anche e soprattutto effettivamente».

La dinamica della solidarietà s’innesca piano piano, non solo a livello ecclesiale ma anche a livello istituzionale. In effetti, nel 1998 il Comune di Pratovecchio (AR) – il cui sindaco è allora Angiolo Rossi – stenta ad attuare un gemellaggio con Betlemme in vista del Bimillennio. Le difficoltà sono enormi, a tal punto che il progetto sta per essere abbandonato. Angiolo Rossi, che è anche responsabile della Caritas diocesana per l’Alto Casentino, ne parla con il vescovo Giovannetti, il quale lo incoraggia ad andare avanti. Lo indirizza verso il guardiano del convento francescano di Fiesole, Padre Rodolfo Cetoloni O.F.M. Quest’ultimo, uno degli animatori del pellegrinaggio del 1997, lo mette in contatto con l’allora Custode di Terra Santa, Padre Giuseppe Nazzaro O.F.M. Angiolo Rossi incontra quindi Padre Nazzaro, il quale gli promette di fare da facilitatore e garante del progetto di gemellaggio con Betlemme. Questo contatto si rivela poi decisivo: nonostante il comune di Betlemme riceva ogni anno centinaia di richieste di questo tipo, la città palestinese accetta di gemellarsi con il paesino casentinese. Nell’ottobre del 1998, il sindaco Rossi si reca in Palestina per formalizzare il gemellaggio insieme alle autorità di Betlemme. Lì incontra Padre Ibrahim Faltas O.F.M., un frate francescano egiziano alla guida della scuola Terra Sancta College di Betlemme. Così si abbinano gli aspetti ecclesiali e istituzionali. S’intreccia inoltre la rete

3 Scalaforum – 18.02.2014 La Fondazione “Giovanni Paolo II” continuazione

dei personaggi-chiave della futura Fondazione : Monsignor Giovannetti (Presidente), Padre Ibrahim Faltas O.F.M. (Vice-Presidente), Angiolo Rossi (Direttore), Monsignor Cetoloni (oggi Vescovo di Grosseto e membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione). Il sindaco Rossi inizia a coinvolgere diversi attori del mondo aziendale di sua conoscenza. Tutte queste persone, attratte dall’approccio imprenditoriale e dalla flessibilità dell’operare, accettano di mettere gratuitamente le loro competenze al servizio di iniziative volte a creare prospettive di sviluppo socio-economico in Palestina. Per anni, cioè tra il 2000 e il 2005, la maggior parte delle risorse e delle forze a disposizione è dedicata alla realizzazione per conto della Custodia di Terra Santa del Saint Francis Millenium Center di Betlemme, uno spazio polivalente a due passi dalla Basilica della Natività. Un progetto enorme, realizzato durante gli anni della seconda Intifada; nonostante la situazione geopolitica critica, il Millenium Center è per tanto tempo l’unico cantiere aperto in Palestina. In quegli anni vengono realizzati anche micro-progetti e azioni di primo intervento non strutturate volte ad assicurare fonti di sostentamento alla comunità di Betlemme. La nascita della Fondazione La Conferenza Episcopale Italiana, vedendo i risultati che il gruppetto toscano riesce a ottenere, fa affidamento ad esso per lo sviluppo dei progetti di solidarietà con la Terra

Santa. Per garantire trasparenza, tutela del donatore e maggior efficienza, viene decisa la strutturazione del gruppo sotto la forma di una fondazione Onlus. Così, il 16 aprile 2007 nasce la Fondazione Giovanni Paolo II. Il nome viene scelto sull’onda della simpatia per il Papa polacco dopo la sua morte e perché il pontefice era molto attento e premuroso nei confronti dei cristiani d’Oriente. Monsignor Luciano Giovannetti diventa il

Presidente della Fondazione e Angiolo Rossi assume la funzione di Direttore. Entrano nella Fondazione tutte le persone che nel corso degli anni hanno dato il loro contributo, in un modo o nell’altro, alla realizzazione dei progetti. Sia per quanto riguarda gli interventi sociali e umanitari come quelli che investono il mondo economico, la Fondazione è in stretto contatto con fondazioni bancarie nazionali interessate a operare unitamente ai soggetti già indicati. Particolare interesse è stato rivolto alla costruzione di rapporti con istituti bancari regionali e nazionali al fine di addivenire all’allestimento di progetti di microcredito etico in favore delle famiglie cristiane dei Paesi interessati e delle piccole realtà economiche e commerciali là presenti. La Fondazione, considerando che Gerusalemme si presenta come snodo fondamentale a livello internazionale per le questioni religiose, politiche, civili e sociali, ha aperto nel 2007 una sede operativa nella città, integrandola, nel 2009, con l’apertura di una sede operativa di riferimento a Betlemme. La Fondazione Giovanni Paolo II è inoltre riconosciuta legalmente sia dallo Stato Israeliano sia dall’Autorità Nazionale Palestinese. Nel 2012 è stata inaugurata la sede di Venezia, la quale ospita il CENTRO STUDI PER L’ECUMENISMO IN ITALIA, parte integrante della Fondazione Giovanni Paolo II. Infine, dal 2009 la Fondazione fa parte della R.O.A.C.O. (RIUNIONE OPERE AIUTO CHIESE ORIENTALI) presso la Congregazione per le Chiese Orientali. Ne è attualmente l’unico membro italiano.

STRATEGIE INTEGRAZIONE TERRITORIALE: Le richieste provengono dalle comunità locali e i progetti sono elaborati insieme ai nostri colla-boratori e agli interlocutori presenti in loco. Il nostro collegamento con il terri-torio è assicurato dalla presenza in Terra Santa: - di due uffici della Fondazione (Gerusalemme, Betlemme), gestiti da collaboratori locali;

- del Vice-Presidente, di nazionalità egiziana. Possiamo inoltre contare su una rete di partner locali: parrocchie, diocesi, Custodia di Terra Santa, Patriarcato di Gerusalemme dei Latini, istituzioni civili, enti locali.

Sede della Fondazione a Betlemme

MODALITÀ OPERATIVE DIVERSIFICATE: La Fondazione opera secondo una tripla modalità: 1) realizzando i propri progetti in maniera autonoma; 2) facendo da “catalizzatore”: per realizzare i propri progetti cerca collaborazioni in cui ogni attore apporta le proprie competenze; 3) partecipando ad iniziative altrui per favorirne la corretta realizzazione e lo sviluppo tramite le competenze acquisite e la rete di contatti e partner locali.

CREAZIONE DI OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO GLOBALE: Tramite macroprogetti, cerchiamo di svilup-pare le infrastrutture economiche, sanitarie e formative (istruzione di base e formazione professionale) del Vicino Oriente. La fon-dazione non mira alla provvisorietà o alla me-ra risoluzione di situazioni di emergenza, ben-sì alla trasformazione a lungo termine della realtà locale.

RESPONSABILIZZAZIONE DELLE COMUNITÀ LOCALI: Una volta conclusi, i progetti sono affidati alle cure delle comunità locali e autogestiti dalle stesse. La Fondazione opera un monitoraggio per garantire una efficace continuità degli interventi assicurando una adeguata rispon-denza rispetto alle esigenze manifestate. La fondazione si prefigge in primo luogo di sostenere le comunità cristiane di Terra Santa e del Vicino Oriente. Tale missione viene realizzata in tre ambiti: 1) Istruzione e formazione professionale; 2) Sanità e azione sociale; 3) Pastorale.

Pag. 4 – Scalaforum - 18.02.2014 La Fondazione “Giovanni Paolo II”

PROGETTI REALIZZATI PALESTINA - Costituzione della Cooperativa San Francesco di Betlemme, che raggruppa 47 ditte dell’artigianato del legno di olivo e della madreperla.

- Riorganizzazione dell’accoglienza turistica e dei pellegrini in Cisgiordania a seguito di incarico conferito dall’Autorità Nazionale Palestinese.

- Realizzazione di strutture per l’accoglienza turistica in Betlemme nei pressi della Basilica della

Natività.

- Distribuzione di generi di prima necessità nei campi-profughi di Cisgiordania (con la Camera di Commercio di Betlemme).

- Progetto formativo per operatori di clownterapia presso il Caritas Baby Hospital di Betlemme e altre strutture sanitarie e sociali (con la diocesi di Montepulciano, la provincia di Siena e il comune di Chianciano Terme).

- Realizzazione del Saint Francis Millenium Center di Betlemme (centro polifunzionale).

- Costruzione della scuola materna del Terra Sancta College di Betlemme.

Scuola materna del Terra Sancta College di Betlemme - Mostra fotografica itinerante sul tema dell’infanzia negata in Palestina (con EBRET - Ente Bilaterale Regionale Toscano per l’Artigianato).

- Apertura e avviamento del Centro permanente di formazione professionale di Betlemme.

- Microcredito per l’apertura di attività imprenditoriali da parte dei giovani (con la Banca Islamica e la Banca di Credito Cooperativo del Valdarno).

- Ristrutturazione e ampliamento dell’Hogar Niño Dios (casa per bambini disabili) di Betlemme. - Sostegno psicologico in favore dei bambini della Striscia di Gaza a seguito dell’operazione “Piombo fuso” (2008-2009).

- Ricostruzione di case distrutte a Gaza City durante l’operazione “Piombo fuso” (con la Conferenza Episcopale Italiana).

- Ampliamento della scuola del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini a Gaza City (con la Conferenza Episcopale Italiana).

Scuola cattolica di Gaza - Realizzazione di laboratori di formazione per la lavorazione della madreperla e del legno d’ulivo (con la Provincia Autonoma di Trento).

- Ristrutturazione del parco giochi dell’Istituto Paolo VI – Effetà per la rieducazione audio fonetica di Betlemme.

LIBANO

- Ampliamento del liceo di Rmeich, nella zona di Tiro (con la diocesi di Tiro dei Maroniti e la municipalità di Rmeich).

- Realizzazione di un asilo nido a Beirut (con la Custodia di Terra Santa). (nella foto il liceo di Rmeich)

ISRAELE

- Ampliamento della scuola cattolica di Tarshiha, Galilea (con la diocesi melchita di Haifa).

- Ristrutturazione dei locali della parrocchia latina di Gerusalemme (con la Custodia di Terrasanta).

- Corsi per formatori e allenatori sportivi (con la diocesi di Montepulciano, la provincia di Siena e il comune di Abbadia San Salvatore).

- Pubblicazione di libri di catechismo in lingua ebraica per la comunità cattolica ebreofona (con il Patriarcato di Gerusalemme dei Latini). IRAQ - Costruzione della Cittadella “Giovanni Paolo II, centro polifunzionale al servizio della comunità cristiana della città (con la diocesi di Baghdad dei Latini e la Conferenza Episcopale Italiana). GIORDANIA - Finanziamento delle spese sanitarie di lavoratori immigrati sprovvisti di copertura sanitaria (con l’Ospedale Italiano di Karak). CIPRO - Arredamento di un centro di aggregazione per lavoratori srilankesi a Nicosia (con la congregazione delle Suore di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso). ITALIA

- Collaborazione e partenariato con il Centro di accoglienza “Padre Nostro” del quartiere Brancaccio di Palermo.

- Convegno internazionale “Il Mediterraneo e le città. Prospettive economiche, culturali e spirituali tra le città, le regioni e i popoli del Mediterraneo”, Firenze, 15-17 maggio 2011 (con la Regione Toscana e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze).

- Contributo al Congresso internazionale “Le vie del sapere in ambito siro-mesopotamico dal III al IX secolo” organizzato dal Pontificio Istituto Orientale (Roma, 12-13 maggio 2011).

Foglio dello Scalaforum

Sede legale Scalaforum: MCI – Rorschach Padre Angelo Negrini responsabile

[email protected] Sede operativa e redazione del Foglio:

Centro Socio Culturale Italiano Unt. Graben 1 – 9000 St. Gallen – 071 2237693

prof. Rolando Ferrarese - responsabile [email protected]

***************************************

Fondatore: Padre Angelo Negrini

Presidente Onorario: Gianni Franchi (San Gallo)

Coordinamento: prof. Rossella Pauletti (San Gallo)

[email protected] prof. Rolando Ferrarese (Arbon)

Pubbliche relazioni e Stampa: Dr.ssa Caterina Corea (Herisau)

[email protected]

Assistente Ecclesiastico: Don Piero Corea

Segreteria: Filippo Barbarotto – Horn TG [email protected]

ÖffnungszeitenMontag bis Samstag

11.00 – 14.00 / 17.30 – 22.30

Pizzeria da FrancoParkstrasse 14

9430 St. MargrethenTel. 071 744 21 71

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