ANNO 57 - N. 3 PERIODICO ... - SEZIONE DI BRESCIA · Per le fotografie si ringraziano: Giuseppe...
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ANNO 57 - N. 3DICEMBRE 2017
PERIODICO QUADRIMESTRALE DELLA SEZIONE A.N.A. DI BRESCIAFondato nel 1961 - copie stampate 13.500 - in omaggio ai soci
poste italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/2/2004) art. 1 comma 2, DCB Brescia
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ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINISezione di Brescia
e-mail: [email protected]
Direttore Editoriale: Gian Battista TurriniDirettore Responsabile: Massimo CortesiComitato di Redazione: Franco Richiedei, Giuseppe Lamberti
Hanno collaborato: Piero Cravotti, Battista Ravelli, Ferruccio Casali, Enzo Rizzi, Domenico Castelnovo
Per le fotografie si ringraziano: Giuseppe Valetti, Foto Digital Bertazzoli, New Eden Group, Luca Geronutti
Autorizzazione del Tribunale di Brescia n. 15/2012 del 19/07/2012
Stampa: REGGIANI S.p.A. - Via Rovera 40- 21026 Gavirate (VA)Abbonamento: 10,00 euro allanno
contattare la segreteria sezionale allo 030 2003976
Appuntamenti nazionaliAppuntamentisezionali
GENNAIO11, sede sezione: Consiglio direttivo20, Val Palot: Trofeo Padre
Marcolini: gara dislalom gigante
20, Lumezzane S.S: 77 aniversariodella MOVMSerafino Gnutti
27-28:75 ANNIVERSARIO DELLA
BATTAGLIA DINIKOLAJEWKA
FEBBRAIO8, sede sezione: Consiglio direttivo11, Gaver: Trofeo Ragnoli;
gara di sci difondo
MARZO4, liceo Leonardo,auditorium divia Balestrieri: Assemblea dei
Delegati8, sede sezione: Consiglio direttivo10, Pezzeda: Trofeo S.
Lazzari: gara disci alpinismo
24, Bettolino di Trenzano:Trofeo Piotti,gara di tiro alpiattello
GENNAIO27, 28, BRESCIA: 75 ANNIVERSARIO DELLA
BATTAGLIA DI NIKOLAJEWKA
FEBBRAIO4, CASTIONE DELLAPRESOLANA (BERGAMO) CAMPIONATO DI SLALOM
18, PRAGELATO(SEZ. PINEROLO) CAMPIONATO DI SCI DI FONDO
MARZO18, PONTEDILEGNO CAMPIONATO DI SCI ALPINISMO
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LA PAROLA AL PRESIDENTE
Il motto della prossima Aduna-ta Nazionale in programma a Trentosar Per gli alpini non esiste lim-possibile una frase scolpita a carat-teri cubitali nella roccia del DossTrento. E unespressione che, a vol-te, viene citata per significare cheimprese ritenute senza speranza disuccesso, sono invece state portate atermine positivamente dalle pennenere.
Di esempi al limite del miraco-loso se ne potrebbero ricordare a iosadurante i vari conflitti: dagli atti eroicisulle ambe africane, ai colpi di manocon imprese alpinistiche ardite sullecime delle Alpi, dal posizionamentodell ippopotamo nella guerra bian-ca in Adamello, alle famose galleriedel Pasubio, dalle mine del Col di Lanae del Lagazuoi/Castelletto allepicosfondamento del cerchio diNikolajewka.
Ma anche in tempi pi recenti,cosiddetti di pace, gli alpini hannosaputo realizzare opere al limite delleumane possibilit: basti pensare aicantieri per la ricostruzione del Friuli,allAsilo Sorriso di Rossosch, al vil-
laggio di Fossa o, per restare in casanostra, alla scuola Nikolajewka che siappresta a chiedere un ulteriore pro-digio.
Oltre che dei valorosi combat-tenti, possiamo dire di essere stati an-che dei grandi costruttori. Col passa-re del tempo diventato e sar sem-pre pi difficile mantenere il trend dichi ci ha preceduto, perch lattualesociet affetta da due gravi malat-tie: la burocrazia e lautolesionismo.
La prima, con le sue normesempre pi complicate, mortifica ilnostro entusiasmo e limita la nostravolonterosa concretezza; il secondo,con la scriteriata decisione di sospen-dere la leva (ne ha parlato anche latrasmissione Terra! qualche giornofa), annacqua progressivamente i va-lori di patriottismo, identit, senso deldovere, disciplina, solidariet e rispet-to.
Quel rispetto e senso di appar-tenenza che sembrano aver smarritoanche alcuni dei nostri soci che han-no scambiato le nostre assemblee permeeting di partito con schermagliepretestuose e rivendicazioni di frange
di minoranza organizzata nei confrontidei ruoli istituzionali. Fino a qualcheanno fa, infatti, il rispetto mai avreb-be ammesso comportamenti comequelli registrati nella riunione del 21/10 u.s. che non ci hanno fatto farebella figura di fronte ai nostri superio-ri.
Forse qualcuno si era erronea-mente convinto che la linea della Se-zione di Brescia fosse deviata ri-spetto a quella nazionale. Chiss seora che anche il CDN ha approvatoil nostro regolamento (senza toccarenemmeno una virgola) e dopo le se-vere parole, molto esplicite e chiare,del Consigliere Nazionale di riferimen-to, si sar ricreduto.
Leditoriale del direttore pubbli-cato su lAlpino di novembre po-trebbe aiutare a riflettere
Chiss se la maggioranza silen-ziosa sapr far rientrare nei ranghi idissidenti ricompattando lorganico inun unico granitico blocco, dotato delgiusto spirito di appartenenza che ser-ve per affrontare i gravosi impegniche ci attendono nei prossimi mesi enei prossimi anni.
Improbabile? Difficile?No, non credo. Personalmente
sono fiducioso, perch Per gli alpi-ni non esiste limpossibile.
Il clima natalizio potrebbe fa-vorire
Tanti auguri a tutti gli alpini erispettive famiglie!!!
Gian Battista Turrini
Alpini, unit e rispetto
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INTERVENTO DI RIPRISTINO
Lidea di recuperare i manufattimilitari sul Maniva nata allAdunataSezionale di Marcheno nel 2014 du-rante la visita alla rassegna sulla Gran-de Guerra, in cui erano esposti pan-nelli della mostra itinerante Collioterra di confine che ritraggono ilManiva nella Prima Guerra Mondia-le. Certo, allora non si pensava di ave-re davanti una burocrazia cos lungae complicata.
Sono molti i tecnici, Alpini e non,che hanno messo a disposizione la loroesperienza professionale per questilavori: ling. Fabio Lazzari, Respon-sabile Unico del Procedimento,coadiuvato dallarch. RaffaelloSarasini di Bovegno, progettisti dellin-tervento, il geom. Aldo Zubani, espertominerario e progettista dellinterven-to della galleria del bunker per mitra-gliatrice, il geom. Urbano Lazzari, di-rettore lavori e tecnico comunale delComune di Collio ed il geologo dott.Angelo Ghiroldi, espressamente ri-chiesto dalla Soprintendenza.
La sicurezza stato un aspettomolto curato, sia in fase di progetta-zione dalling. Luca Campana fornen-do il Piano di Sicurezza e Coordina-mento sia in fase di esecuzione, con igeometri Cristian Peli ed AlbertoMarchetti. Questi ultimi, dopo averaggiornato il Piano Operativo di Sicu-rezza della Sezione di Brescia (giredatto in altra occasione dalling.Franco Richiedei), hanno procedutoallaggiornamento del Piano di Sicu-rezza e Coordinamento, puntando lat-tenzione su ogni porzione di cantiere.Crediamo sia di primaria importanzaper il proseguo del cantiere lavorarein sicurezza cercando di evitare rischiche metterebbero a repentaglio lin-tero andamento del cantiere stesso.
Grande utilit riveste la sedelogistica messa a disposizione dal si-gnor Lucchini, dove la nostra Sezioneha allestito il suo centro per i lavori edove ogni sabato si ritrovano gli Alpi-
ni volontari. Inoltre vi stato il sup-porto tecnico/scientifico da parte delMuseo della Guerra Bianca nella fi-gura del suo direttore John Ceruti edinfine, non ultimo, il dottor Breda del-la Soprintendenza di Brescia, senza ilcui interessamento non saremmo riu-sciti ad ottenere i vari permessi.
Altro ringraziamento particola-re va ai proprietari dei terreni che han-no permesso laccesso alle loro pro-priet ed ai ristoranti della zona,Bonardi e Dosso Alto, che hanno pre-disposto una convenzione dedicata agliAlpini. Non dimentichiamo poi gli in-gegneri Daniele Guerrini ed Erika
Piotti che hanno discusso una tesi pro-prio inerente a questi lavori. Ci sonoanche ditte che hanno contribuito di-rettamente ai lavori: limpresaGerardini Fabio e figli e quella LazzariDoriano e Figlio e Lino di lavone chehanno messo a disposizione le mac-chine movimento terra necessarie peralcuni specifici interventi.
Tutto il lavoro fin qui eseguitocomunque non avrebbe potuto essereportato a termine se non ci fosse sta-to il grande impegno dei volontariANA ed il supporto organizzativodellANA stessa.
Ogni sabato erano presenti alManiva, divisi in squadre di quattropersone, una media di una quindicinadi volontari che, dopo la firmaattestante la presenza, logistica coor-dinata da Cometti Michele(Capogruppo di Collio), iniziavano illavoro accompagnati dai capicantiere.Il lavoro era distribuito lungo i 3 chilo-metri circa del cantiere suddiviso insettori al fine di ottimizzare il lavoro.
Lorganizzazione del cantiereprendeva il via ancora il marted, quan-do il vicepresidente Claudio Turati ini-ziava a raccogliere i nomi dei volon-tari presenti il sabato successivo percomunicarlo direttamente sia alla com-pagnia assicuratrice sia ai responsa-
Trincee sul Maniva: obiettivo d
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bili della sicurezza e ai responsabili dellavoro.
Una turnazione, quella degliAlpini, che avveniva per Zone in cui divisa la Sezione. Anche molti volon-tari non Alpini hanno prestato gratui-tamente la loro opera.
Il sabato infine tutti al Maniva:breve briefing sulla sicurezza conCristian od Alberto e, a seguire, la for-mazione delle squadre per poi raggiun-gere i vari cantieri.
Solitamente il lavoro termina-va verso le 13,30 per permettere il ri-torno a tutte le squadre sul piazzaledel Maniva e poi al ristorante (Ettoreo Bonardi) per il pranzo.
A coordinare a tavolino tuttoquesto lavoro era stata costituita pres-so la Sezione di Brescia unappositaCommissione presieduta dal Presiden-te, inizialmente Forlani ed ora Turrini.
Da questanno sono iniziateanche le visite organizzate per le scuo-le, unopera divulgativa degli Alpiniche hanno fortemente voluto questorecupero a ricordo di tutti quei ragaz-zi che hanno sacrificato la loro gio-vent nelle trincee della Prima Guer-ra Mondiale.
Il Presidente onorario Forlani,sullonda della sua passione storica,si messo a disposizione come guidaper queste visite scolastiche. Una si-gnificativa visita stata quella orga-nizzata da Luca Calzolari, Alpino diCellatica, che ha accompagnato lescuole di Cellatica (ben 4 pullman),seguite dopo alcuni giorni da una clas-se di Collio accompagnata dagli Alpi-ni di San Colombano.
Questanno si lavorato inten-samente su uno dei sette siti indivi-duati in fase di progetto: oltre al ripri-stino del sentiero che porta al DossoAlto, ed in particolare al rifacimentocompleto del tratto prima di quello suroccia sotto la cima, dove si trovanoaltre strutture difensive, si sono libe-rati gli ingressi alle 5 gallerie/ricovero
presenti lungo il sentiero.Si intervenuti anche a ripri-
stinare il sentiero di accesso alla grot-ta Comando da cui si ha una visionedi tutta larea difensiva del Maniva.Effettivamente il nome grotta Coman-do non ha supporti storici per, essen-do posta in un punto strategico da cuisi governa tutto il fronte, una dedu-zione logica.
Lavorando sulle cinque galle-rie poste sul sentiero per il Dosso Altosi avuto unulteriore conferma diunimprovvisa sospensione, a quel tem-po, dei lavori, dovuta, come si sa, allafine della guerra. Infatti le retroviecome quella del Maniva furono rin-forzate dopo la disfatta di Caporettoma i lavori vennero interrotti dallar-mistizio.
Sono ricomparsi altri repertidurante i lavori di scavo: ad esempioallinterno della terza galleria si sco-perto un camino, alto oltre 20 metri,predisposto per la costruzione di unappostamento di mitragliatrice che ri-sulta semifinito (lo si vede esternamen-te dopo essere stato liberato dai pinimughi) con il cordolo di cemento pron-to per la costruzione della cupola for-tificata, simile a quella nei pressi dellacroce. Le ultime due gallerie, invece,formavano ununico tunnel non termi-
o dei lavori il 4 novembre 2018
nato con i due tronconi separati soloda un diaframma spesso pochi metri.
Si e scoperta finalmente anchela funzione del pozzo che si trova afianco nella parte iniziale del sentieroper il Dosso Alto: era il pozzo di unappostamento per mitragliatrice nonfinito. Si deduce cos anche la tecnicadi lavoro: due squadre differenti sca-vavano; luna iniziava il pozzo e lal-tra la galleria, che non doveva esserein linea rispetto al pozzo. In questocaso i lavori non finiti hanno impeditoil ricongiungimento fra pozzo e galle-ria di accesso. Altre gallerie sono ve-nute alla luce: una vicinoallappostamento di mitragliatricepresso la croce dove peraltro, stannoemergendo alcuni problemi per libe-rare lingresso. Un lavoro impegnati-vo portato avanti con continuit (conla presenza tutti i sabati) dal GruppoAlpini di Trenzano.
Il primo sito ormai pronto al90% e quindi il prossimo anno si potriniziare il lavoro sul sito a sinistra del-la croce. Allora dopo la pausa inver-nale, ricominceremo con vigore pergiungere allobiettivo del 4 Novembre2018.
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Maniva, immagini dal fronteINTERVENTO DI RIPRISTINO
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Di buon mattino parto daIsorella con dentro tanto entusiasmoper la scarpinata che mi aspetta: 15aAlpinata in Glem.
Le previsioni gi da venerddavano fulmini e tempestate tantoda far rinviare addirittura una partitadi serie A del sabato al Marassi. magli Alpini non hanno paura diceuna canzone.
Cos mi son messo in testa chepiel, fiochl, tmpstl io sareiandato sul Glem.
Decido di salire da Caregnovisto che lanno scorso mi sono tro-vato bene quando al ritorno ho fattoun bel pranzetto e una cantata allachiesetta degli Alpini di Marcheno.
Come da programma, penso disalire con la colonna n 2 e l orarioprevisto per la partenza alle ore7.00. Arrivo al parcheggio, in orario,aspetto 5- 10-15 minuti, scalpito, nonriesco pi ad aspettare e decido di par-tire sotto una pioggerella sottile chetira di traverso ma che mi rende feli-ce e che mi accompagner per tuttala giornata.
Cosi finalmente partita lacolonna n 2 da Caregno compostada un solo Alpino. Trovo gli StallettiBassi e neanche un cane in giro, sal-go, salgo e con la nebbia che conti-nua a scendere pi fitta mi trovo ilRedentore imponente davanti a me,come se fosse apparso dal nulla.
Che bello vederlo cos! Mi fer-mo un attimo a assaporare questesensazioni di silenzio, di spiritualit, dinebbiolina avvolgente che ti fa solle-vare dai pensieri di tutti i giorni. Dopoun po ritorno in me e mi accorgo chesono solo. Vuoi vedere che statarimandata o sospesa la manifestazio-ne? Provo a scendere verso il rifugioAlmicie finalmente sento alcunevoci attutite dalla nebbia e mi rincuoro.Si stava pensando, visto le condizionidel tempo di far celebrare la SantaMessa al rifugio.
Secondo me sarebbe stata una
Un bassaiolo allAlpinataSUL GUGLIELMO
decisione sbagliata, perch piol,fiochel, tempestella Messa si fa allachiesetta. Siamo Alpini o no? Risalgodi nuovo, si fa tutta la manifestazionegrazie al prodigarsi di Alberto Giudicie company c persino la banda diCellatica questanno che ci accompa-gna.
Si, io vi dico che per me statauna delle Alpinate in Glem pi belle,pi vicina al mondo alpino, me la ri-corder per sempre. Verso sera, dopoun delizioso pranzetto offerto dalGruppo Alpini di Sale Marasino e unaimmancabile cantatina sotto il ten-done vicino al rifugio, ritorno al miopaesello felice e contento di aver tra-scorso una giornata speciale.
Un grazie di cuore va a tutti gliAlpini che si sono adoperati per far si
che la manifestazione o de rinf o deranf avesse il suo percorso natura-le. Per finire voglio fare una amaraconsiderazione e mi piange il cuoredoverla fare. Ma i miei amici Alpinidella valle dove erano?. Quelli che nonperdono occasione per farmi sentireun Ter, forse per la sola colpa diessere nato in un paese della Bassa.Sono convinto invece che non ci sia-no Alpini di serie A e di serie B. Alpinisi nasce, Alpini si dentro, Alpini bi-sogna esserlo tutti i giorniUnapacca sulla spalla, un abbraccioe.un arrivederci a presto
Ciao a tutti daGianfranco Tavolazzi
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Irma: un 2017 intenso e ricco
Anche questanno la Casa diIrma stata messa a disposizione digruppi esterni. Hanno soggiornato peruna settimana la Parrocchia diCasaglia, lAssociazione MEOA diGardone V.T, un gruppo di maturandidi Sarezzo, gli scout di Quinzano,lAssociazione Onlus di Concesio, ilGSO Maclodio; per due giorni, lascuola primaria di Esenta (Lonato),sollecitata e seguita dal CapogruppoGiuseppe Gallina con altri quattroAlpini (e qui ringrazio gli Alpini Re-nato Valentini del Gruppo di Bovegnoe Dario Bertelli del Gruppo di Irmaper la loro disponibilit).
Abbiamo anche messo a di-sposizione la casa ai genitori di DonFederico Corsini, sacerdote novello,per il pranzo della prima Messa e afine settembre alla Pro LocoRiscopriamo Irma per un pranzosociale con gli anziani del paese.
Le procedure del soggiorno si
Unatmosfera di rinnovato en-tusiasmo ha arricchito il campeggio diquestanno: i serramenti nuovi elascensore hanno dato ai 50 ragazzipresenti un ambiente pi confortevo-le. Il tempo stato quasi sempre buo-no, permettendo le quotidiane passeg-giate e i giochi allaperto.
Lobiettivo di far divertire i bam-bini, cercando di creare un gruppo stato raggiunto con giochi di squa-dra e con un interessante laboratorioteatrale: i ragazzi hanno inventato unastoria, i canti e i balli, elaborando lascenografia per la rappresentazione fi-nale che ha premiato il loro impegno.
Le passeggiate in montagnaabituavano a resistere agli sforzi ed arispettare le regole; le attivit serali pre-diligevano laspetto cognitivo miglio-rando le relazioni reciproche. Si cer-cato anche di sensibilizzare i ragazzialla storia del nostro Paese, conlalzabandiera e lammainabandieraquotidiani. Sono state organizzate ini-ziative culturali e ricreative, visite gui-date, e incontri formativi, come la vi-sita al castello di Montichiari ed almuseo Lechi organizzata dal localeGruppo Alpini; un incontro con il ma-estro di arti marziali che ha insegnatosemplici tecniche di autodifesa; unapasseggiata (con la collaborazione delComune) sul Sentiero dellacqua;una lezione con i cinofili della P.C. diOspitaletto e una sulla flora e sulla fau-na locali tenuta dal Maresciallo deicarabinieri forestali. Inoltre il 27 luglioabbiamo ricevuto la visita del Presi-dente nazionale Sebastiano Favero.
Ringraziamo il personale di ser-vizio, la cuoca, le crocerossine chehanno reso possibile la riuscita del sog-giorno, nonch il Gruppo di Isorellache ha organizzato una ottima grigliata.
Con questa premesse, un pro-mettente futuro per la Casa dellAlpi-no non solo un auspicio ma una soli-da certezza.
Edoardo Contessa
sono sempre svolte secondo ledirettive della Sezione pertanto nonci sono stati problemi di particolareentit. La Casa adesso chiusaperch, come noto, priva del riscal-damento ma gli Alpini della Zona Istanno facendo alcuni lavori di ma-nutenzione che la renderanno sem-pre pi ospitale e sicura.
La Casa de LAlpino di Irma il primo monumento vivente volutoe costruito dai Reduci della GrandeGuerra per poter ospitare i bambiniche non potevano permettersi unavacanza: lanno prossimo celebrerlottantesimo compleanno e la Sezio-ne di Brescia non ha mai abbando-nato questa missione. Per questo sia-mo tutti invitati a promuovere nei pa-esi, nelle parrocchie, nei gruppi scout,nei gruppi sportivi e nelle scuole, labella esperienza di passare alcunigiorni allaria aperta tra le montagnedi Irma.
Claudio Turati
CASA DE LALPINO
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CAMPEGGIO ESTIVOANA BRESCIA
Anche questanno la Sezione diBrescia organizza un turnodedicato ai ragazzi per far loropassare una settimana di ferie,di crescita e maturazione.
Il soggiorno si svolger dal 14al 28 luglio, e il costo rimaneinvariato rispetto a quellodellanno scorso.Le iscrizioni sono aperte finoalla fine di maggio.
Per informazioni e iscrizionirivolgersi alla sede dellaSezione al tel. 0302003976 ocon una e-mail [email protected]
Mercoled 27 e gioved 28settembre 2017 gli alunni della clas-se 4^ della scuola primaria M.Buonarroti dellIstituto Compren-sivo di Lonato del Garda hannovissuto unesperienza indimentica-bile: accompagnati dai loro inse-gnanti Manuela e Gianfranco han-no soggiornato presso la Casa del-lAlpino di Irma, il pi piccolo Co-mune della provincia bresciana, acui sono giunti, dopo unora e mez-za di camminata in un sentiero nelbosco, partendo da Marmentino.
Per i ragazzi i due giorni alrifugio sono stati non solo unoc-casione arricchente dal punto divista didattico con lintervento de-gli addestratori cinofili della Pro-tezione Civile, con la lezione dellaGuardia Forestale sullambientemontano, con i percorsi dellAcquae degli Gnomi, ma anche formativocon la possibilit di vivere in un ri-
fugio attrezzatissimo, con spazi perlo svago come il biliardo, il biliar-dino, il parco giochi, in un piccoloangolo di paradiso.
Fondamentale stato il sup-porto organizzativo del responsa-bile della struttura, Claudio Turatie degli Alpini del Gruppo di LonatoGiuseppe, Roberto, Carlo e Isidoroche, oltre ad aver preparato squi-siti pranzetti, hanno trasmesso, conla loro esperienza sul campo, lospirito di collaborazione e coope-razione che, da sempre,contraddistingue il Corpo degli Al-pini.
E stato per tutti il migliormodo per iniziare splendidamentelanno scolastico e per trascorrereore serene che rimarranno a lungonel cuore.
di presenze e soddisfazioni
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RADUNO DEL 2 RAGGRUPPAMENTO
Una partecipazione da recordche ha stupito anche chi ai grandi nu-meri ci abituato. 135 gagliardetti, ol-tre 900 alpini in sfilata e quasi 1000persone a pranzo. Sono i numeri dellapartecipazione bresciana al Radunodel 2 Rgpt. che si tenuto aSalsomaggiore Terme, lo scorso 15ottobre.
Quello del Secondo Raggrup-pamento un raduno, per cos dire,un po artificiale; i Raggruppamenti,infatti, sono nati per esigenze ammi-nistrative allo scopo di avere una rap-presentanza intermedia tra le singoleSezioni e i vertici nazionali; di fatto lesezioni lombarde ed emiliane hannopoco in comune se non il confine se-gnato dal Po. Lo stesso accade per ilPrimo Raggruppamento (Piemonte,Valle dAosta e Liguria), mentre undiscorso a parte merita il Triveneto, lecui Sezioni sotto legida del Leone diSan Marco sentono molto pi di noilappartenenza ad un raggruppamen-to che ricalca di fatto il grande domi-nio serenissimo.
Comunque il raduno del Rag-gruppamento c ed bello parteci-parvi, tanto pi che cadendo in otto-bre ha preso il posto della classicaottobrata, la gita che molti Gruppi
Salsomaggiore: numeri record p
organizzavano in questo mese. A que-sto appuntamento partecipano inoltremogli, figli, amici, diventando unoc-casione per stare insieme e per pas-sare una bella giornata in allegria. Inol-tre, fatto questo non meno importan-te, consente a quei Gruppi robustiche non avrebbero mai la possibilitdi ospitare una Adunata Nazionale(vuoi per le dimensioni della citt, vuoiper le difficolt viabilistiche o di ac-
coglienza, vuoi perch non fannoSezione pur avendo numeri di tuttorispetto), di ospitare comunque unevento di rilievo, con tanto di LabaroNazionale.
La viabilit di accesso alla cit-t stata organizzata veramente benedalle Penne Nere romagnole, che han-no individuato un percorso ad anelloper i pullman che entravano, scarica-vano e ripartivano senza rallentareeccessivamente lafflusso; le autoseguaivano altre strade. Davvero bra-vi, anche perch Salsomaggiore non una metropoli, e le strade sono tipi-che di un paese collinare, con curvestrette, salite e larghezza delle carreg-giate non eccessiva.
La sfilata partita alle 10, pur-troppo rispetto agli altri annilammassamento era dislocato lungole vie del paese e non stato possibilesentire i discorsi di saluto delle autori-t; noi della Sezione di Brescia ci sia-mo comunque messi in cammino bendopo le 11; una sfilata lughissima, pocomeno di 4 chilometri che ha messo adura prova gli Alpini pi attempati, che,complice anche il caldo atipico della
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stagione, sono arrivati allo scioglimentoveramente stanchi. La sfilata stataeccessivamente lunga, ma ha permes-so di godere dei pi bei scorci che lacittadina termale potesse offrire.
A conti fatti a SalsomaggioreTerme siamo stati bene: lelegante cit-tadina ai piedi delle verdeggianti colli-ne dellAppennino parmense, in unaposizione geografica suggestiva e pit-toresca, percorsa da viali alberati eadornata da parchi e giardini, appareoggi leggermente appannata, ma mo-stra orgogliosa le vestigia di un pas-sato mondano e sociale che ha avutorisonanza in tutto il mondo. Le pro-priet termali delle sue acque hanno illoro riferimento nelle terme Berzieri,splendido centro termale in stile liberty,oggi monumento nazionale.
Sviluppatasi verso la fine del-lOttocento con uno stile particolaredovette subito competere con altreVilles dEaux europee (citt dac-qua, termali), e dalle quali ha eredita-to lo stile elegante e curato. una cit-t liberty con palazzi e monumentiche ricordano una rigogliosa stagionedco di cui ledificio delle Terme
Berzieri uno degli esempi pi stra-ordinari. Purtroppo tanto splendorenegli ultimi anni venuto meno: daquando le cure termali non sono pi acarico del servizio sanitario nazionalela popolazione della citt si dimez-zata; non si tiene pi il concorso diMiss Italia, ed oggi Salsomaggioremostra parecchi angoli semi abban-donati, dai quali affiorano le vestigiadi un recente e glorioso passato mache aspirano a ritornare vivi e vissuti.
Larrivo degli Alpini ha sicura-mente dato uno scossone ad una cittsonnacchiosa che vive il suo declinonel silenzio degli anziani che vi trascor-rono le cure termali, dando alle viecentrali colore, vivacit ed allegria.Certo il centro storico, davanti al pa-lazzo delle terme veramente splen-dido, curato, perfino vanitoso, e hafatto da splendida cornice allarrivodella sfilata, dove erano installate letribune e dove le Penne Nerelombarde ed emiliane hanno salutatocon deferenza le 216 Medaglie dOrodel Labaro Nazionale.
Al termine della sfilata gli Alpi-ni bresciani si sono ritrovati ai pullman
per proseguire verso la bella CascinaLa Secca a Monticelli dOngina, neipressi di Caorso, dove grazie alcatering prenotato dalla commissionesezionale le Penne Nere hanno pran-zato insieme. Una location, come siusa dire oggi, veramente suggestiva:una cascina che appartenuta perdiverse generazioni ai Conti Manfredi;si dice che fu abitata da una ventinadi famiglie contadine (circa un centi-naio di persone) e che in passato alsuo interno vi fosse addirittura unscuola, i forni per fare il pane e ancheuna cappella.
Unica nota stonata, il caldo dav-vero eccessivo che ha parzialmenterovinato il pranzo a quelli che eranoseduti sotto il portico.
A parte questo inconveniente,rimane da archiviare un bel raduno,vissuto in allegria, forse lunico appun-tamento annuale dove gli Alpini di tut-ta la Sezione possono passare del tem-po assieme in allegria, e che lannoprossimo si terr in quel di MarianoComense.
Franco Richiedei
d per le Penne Nere bresciane
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ASSEMBLEA DEI DELEGATI E RIUNIONE CAPIGRUPPO
Per permettere lentrata in vi-gore del nuovo regolamento seziona-le (che stato approvato dal Consi-glio Direttivo Nazionale lo scorso 18novembre), alla prossima Assembleaordinaria dei Delegati, ne stata in-detta una straordinaria lo scorso 21ottobre. Per semplicit organizzativasi anche anticipata la consueta Riu-nione dei Capigruppo, che si tenutasubito dopo.
LAssemblea si aperta alle 14,dopo lAlzabandiera, con la nomina diDavide Forlani a Presidente. Presen-te anche il Consigliere Nazionale diriferimento Luciano Zanelli. Hannopartecipato 317 delegati per comples-sive 605 deleghe, corrispondenti al94% degli aventi diritto.
Dopo aver votato e approvatoallunanimit il verbale dellultimaAssemblea Ordinaria, il PresidenteGianbattista Turrini ha illustrato le pre-messe che hanno portato ad elabora-re le modifiche al regolamento. Quin-di il Vicepresidente Angelo Bersini hadato lettura di tutti gli articoli modifi-cati.
Prima di passare alla votazio-ne stato dato spazio agli interventidei delegati. Manenti (Vill. Sereno) haspiegato le motivazioni che lo hannospinto, lanno scorso, a firmare assie-me ad altri 13 Capigruppo, la richie-sta di modifica del regolamento, chie-dendo una revisione della scheda perla votazione dei Consiglieri e di rive-dere la composizione della Commis-sione Elettorale. Non soddisfatto delrisultato perch la sua posizione, con-traria a quella della stragrande mag-gioranza dei Gruppi della Sezione, quella di permettere ai non Alpini dipoter far parte delle Commissioni Se-zionali (Coro, Fanfara, sport, cultu-ra); per questo ha preannunciato ilsuo voto contrario al nuovo regolamen-to.
Dello stesso tenore linterven-to di Pasinelli (Pontoglio) che pur ap-prezzando il lavoro della Commissio-
ne, trova il regolamento ancora caren-te sul tema dei non Alpini. Plebani(Nigoline) essendo un avvocato sot-tolinea la poca chiarezza sulladerogabilit di alcuni punti del regola-mento.
Forlani, ha risposto a Pasinelli,affermando che non pensabile vo-tare il regolamento punto per punto;Turrini, in risposta a Manenti, ricordache le idee dellex Capogruppo delVillaggio Sereno in tema di non Alpi-ni, sono ristrette ad una sparuta mino-ranza, solo 13 Gruppi su 160.Incontestabile e lapidaria la rispostadi Luciano Zanelli: lANA non unpartito politico; chi lo vuol far diven-tare tale e non rispetta il regolamento invitato ad uscire dallAssociazio-ne. Se sono 100 anni che si avanti cossenza problemi, vuol dire che i nostriveci hanno scritto le cose giuste.
Quindi si passati alla votazio-ne del regolamento che stato appro-vato a larga maggioranza: 39 voti con-trari, 3 astenuti, 275 favorevoli; le de-leghe rappresentate dai votanti con-trari sono 103; 8 le deleghe degli aste-nuti, 494 quelle dei votanti favorevoli.
Al termine della votazione ilPresidente ha letto i componenti dellanuova Commissione Elettorale: quellinominati dal Consiglio direttivo sezio-nale ( Davide Forlani, Mario Simoni,Lorenzo Ossoli, Enrico Mazzoldi) equelli nominati dalle macrozone(Valter Cornali, Vincenzo Broglio,Mario Crescini).
Il Consiglio ha nominato un Al-pino proveniente dalla rosa dellemacrozone (Lorenzo Ossoli), confer-mando la buona sintonia e la comu-nione di intenti e di vedute con lastragrande maggioranza dei Gruppi.
Prima della Riunione deiCapigruppo, il Consigliere NazionaleZanelli ha fornito qualche aggiorna-mento dal CDN: lassegnazione del-lAdunata Nazionale del 2019 a Mila-no, linaugurazione del Ponte dellami-cizia a Livenka-Nikolajewka fissata
per il 15 settembre dellanno prossi-mo; linaugurazione, il 26 novembre,del primo edificio costruito dallANAa Campotosto, uno dei paesi colpiti dalsisma del 2016. Infine ha aggiornatolAssemblea sui lavori di ampliamen-to del Museo del Doss Trent, che do-vrebbe esser pronto per lAdunataNazionale a Trento lanno prossimo.
Riunione CapigruppoDopo qualche informazione dal
Presidente Turrini sulle prossime atti-vit sezionali, la parola passata aiCapigruppo. Manenti (ex Capogruppodel Vill. Sereno), ha chiesto di averevia mail la relazione della Assembleadi oggi: risponde il Presidente spiegan-dogli che la Riunione dei Capigrupponon prevede alcuna relazione; men-tre quella dellAssemblea dei Delegativiene regolarmente pubblicata su Ocioa la pna; Cometti (Collio), in un in-tervento poco comprensibile alla mag-gior parte dei presenti, ha polemizzatosu questioni private tra lui e il Presi-dente, riguardo la partecipazione delgagliardetto del suo Gruppo a Irmadurante la visita del Presidente Na-zionale. Cornali (Rovato) si scaglia-to contro la vena contestatoria che daqualche tempo sembra caratterizzarei Gruppi, invitandoli ad una maggiorcollaborazione, e fare meno polemi-che.
Al termine degli interventiTurrini ha dato qualche aggiornamen-to sulla candidatura della Sezione diBrescia alla Adunata Nazionale del2020; ha poi ricordato il nutrito pro-gramma del prossimo 75 diNikolajewka.
Purtroppo oltre agli interventiricordati sopra, nessun Capogruppo haparlato dei grandi progetti della Sezio-ne: Adunata Nazionale e 75 diNikolajewka, lasciando che la riunio-ne si concludesse alle 17 senza averparlato di questi importanti argomen-ti. Si vede che linteresse deiCapigruppo era rivolto altrove.
La voce dei Capigruppo
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RIVISTO IL REGOLAMENTO
Nuove regole per la chiarezzaLe modifiche votate a maggio-ranza dai Delegati chiamati al-lAssemblea Straordinaria delloscorso 21 ottobre possono esse-re riassunte in tre categorie: mo-difiche formali che adeguano icontenuti alle ultime modifichedello Stauto Nazionale (per lequali non sarebbe nemmeno sta-ta necessaria una assemblea deiDelegati; le modifiche avrebbe-ro semplicemente potuto esseredeliberate dal Consiglio); quelle so-stanziali che introducono nuove real-t e nuove responsabilit; modificheamministrative che regolano meglioquanto gi stabilito, e chiariscono al-cuni punti che potevano suscitare qual-che peplessit. Passiamole inrassegna:
1. modifiche formali:sono solo quelle che riguardanogli articoli 5 e 31, nei quali in os-sequio alle recenti modifichedello Statuto Nazionale vienetolto il temine socio riferito agliaggregati; questi non hanno laqualifica di socio, pertanto nonsono in alcun modo paragonabiliagli Alpini che invece hanno laqualifica di socio.
2. modifiche sostanziali: 1. negli art. 22 e 25 vengo-no modificate le modalit di candida-tura a Consigliere Sezionale (adessoil candidato deve essere votato dallazona di appartenenza); 2. viene cambiata completamen-te la composizione della Commissio-ne Elettorale (art. 26), non pi di esclu-siva nomina del CDS. Su 7 compo-nenti, 4 verranno nominati dal CDS, etre dalle Macrozone che compongo-no la nostra Sezione; 3. con il nuovo art. 32 viene isti-tuito il Collegio dei Probiviri per ten-tare una mediazione nel caso di dissi-di tra Gruppi o con il CDS; una sorta
di soggetto pacificatore che intervie-ne prima di passare la palla alla Com-missione Disciplinare Nazionale;3. modifiche amministrative: 1. viene modificata la scheda elet-torale che riporter anche i nomi dei
candidati Consiglieri non nominati dallaCommissione Elettorale, per dar modoa chi volesse dare il voto ad un candi-dato non nominato dalla Commissio-ne di poterlo votare; 2. nellart. 22 vengono imposte li-mitazioni chiare e precise sui limiti allacandidabilit ed alle cause di esclu-sione (concomitanza con cariche po-litiche); 3. sono chiarite le responsabilitdei Capigruppo, gli scopi e i fini chedevono ispirare ogni attivit del sin-golo Gruppo (art. 41), le modalit ditenere lAssemblea annuale con i pro-
pri Alpini, i termini entro cui con-vocarla (art. 35 e 36)
In conclusione il nuovo regola-mento non si discosta molto daquello precedente; ne miglioraalcune parti che potevano dareadito a dubbi interpretativi, e in-troduce una nuova realt asso-ciativa, la Commissione deiProbiviri, Alpini noti e diaffidabilit riconosciuta che
avranno il compito di trovare una me-diazione tra le liti sempre pi frequen-ti che scoppiano allinterno della no-stra Sezione. Purtroppo spesso ilpersonalismo, lambizione e la miopiache non fa vedere pi in l del proprio
orticello fanno perdere di vista igrandi scopi associativi per cuinoi esistiamo ed operiamo; e poi-ch il pi delle volte i motivi didissidio sono di scarsa importan-za o addirittura esterni allambi-to alpino, si ritenuto di costitu-ire questo soggetto mediatore,prima di ricorrere ai richiami di-sciplinari previsti dal Regola-mento nNazionale.Adesso il compito degli Alpinidella Sezione di Brescia: leggerloattentamente, senza improvvi-sarsi legulei o cavillatori, e con-tinuare a tenere un comporta-mento Alpino: schietto, sincero,
magari rude ma sempre onesto e tra-sparente. Il vostro parlare sia s,s, no no; il resto vien dal malignodisse un Tale. Facciamo nostro que-sto consiglio e..... viva gli Alpini!!!
Renzo Tramaglino dallavvocato Azzeccagarbugli
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IL NUOVO REGOLAMENTO
Critiche e proteste: costruttive lPrendendo in prestito alcuni
versetti della prima lettera ai Corinzidove San Paolo, spiega cos la cari-t, si potrebbe dire: Se con le atti-vit del mio gruppo portassi in cas-sa anche un milione di euro mafaccio attivit che nulla hanno ache vedere con gli scopi dellAs-sociazione sono come un bronzoche tintinna e un cembalo sonoro.Se verso ogni anno delle sommeconsiderevoli allasilo del paese,alla parrocchia, al ricovero ma nontiro fuori un nichelino per soste-nere le attivit della Sezione, nonconto nulla. E se facessi tuttequante le cose pi buone del mon-do per gli altri ma fossi attiguo allapolitica, sono come un trombone (ouna trombetta a seconda dellamole.). Chiaro il concetto?
Gi immagino: Chi sei tu pergiudicare il grado di alpinit. Cer-chiamo di fare chiarezza.
Sabato 21 ottobre si tenutaunAssemblea Straordinaria per lap-provazione del nuovo regolamentosezionale. Per un anno circa una com-missione composta da Alpini di pro-venienza, mentalit ed esperienza di-verse ha analizzato accuratamente iproblemi sollevati pervicacemente daqualcuno e ha studiato alcune modi-fiche al regolamento.
LAssemblea le ha approvate,ma contrariamente ad ogni altra vo-tazione, il risultato non arrivato al-lunanimit bens a semplice maggio-ranza. Questo risultato possibile leg-gerlo solo in chiave di protesta,giacch, in fin dei conti, le modificheerano poco pi che formali.
Sotto processo, nella realtcerano due nodi e tutti lo sapevano:lapertura ai simpatizzanti e le moda-lit di presentazione delle candidatu-re e di elezione al Consiglio Seziona-le.
Il primo nodo: lapertura ai sim-patizzanti
Era stato approvato con uno odue voti contrari (quindi quasi alluna-nimit) in una Assemblea di qualcheanno fa, presente il Presidente Nazio-nale. Con il problema della Fanfaratornava a galla ogni volta che ci si riuniti, fino allo sfinimento. Ora che pareessere chiarito staremo a vedere, loscopriremo alla prossima riunione.
Probabilmente parecchi di quelliche hanno votato contro, hanno sem-plicemente ubbidito a quello che altri(che conoscevano il meccanismo) han-no detto di fare, come il Capogruppoche ha chiesto, come nelle piinfuocate e mai dimenticate assembleesindacali sia messo in votazione!,,oppure quello che rappresentava 19deleghe (diciannove!). Pareva unaassemblea di un sindacato o di un par-tito politico! Un po difficile applicar-ne i metodi ad una Associazione dAr-ma!
LANA nata da unesperien-za di vita e vive tuttora su unespe-rienza comune a tutti i soci: laver fat-to il servizio militare negli Alpini. Eevidente, perfino banale, affermareche chi non ha fatto il militare negliAlpini non ha diritto ad entrare. Chiha fondato lANA nel 1919 lo sapevabene e lo ha scritto nello Statuto, per-ch la politica esisteva gi allora. Vo-levano suggerirci che da l non dob-
biamo muoverci, e non ci si maimossi, almeno fino a pochi anni fa; finoa quando questi valori sono rimasti allabase di tutte le nostre attivit, fintantoche ogni Gruppo lavorava nel rispettodi questi valori fondanti e tenendolisempre davanti a s; vi era una unitdi origine, di intenti, di lavoro che ren-deva la nostra associazione compat-ta, unita, granitica, unica.
Da qualche tempo purtroppo iGruppi (per lo pi alcuni loro capi)hanno cominciato a guardare pi alproprio orto (quartiere, paese o par-rocchia) che agli articoli 1 e 2 delloStatuto, contravvenendo ai veri scopidellAssociazione. Si sono allontanatidalla Sezione, spesso mettendosi incontrasto con il Presidente o con ilConsiglio; hanno sostituito il fine con imezzi, dedicando tutte le loro energie(umane ed economiche) allasilo delpaese, alle suore, alle parrocchie, allecooperative, ai disabili, alla collettaalimentare e perfino alla ScuolaNikolajewka, che il nostro Monu-mento, ma che per noi deve essereun mezzo, non il fine ultimo.
Sono attivit, queste, lodevolis-sime e condivisibilissime per carit, mache centrano con gli scopi associati-vi? Se io mi metto a fare una cosanon alpina, ovvio che mi rivolgoanche a chi Alpino non : faccio cosealpine, chiedo agli Alpini; faccio cosenon alpine, entrano i non Alpini. E unequilibrio non facile da tenere.
A tirare la prima pallonata, quel-la che ha fatto il buco nella rete, statala Sede Nazionale, quando si trova-ta davanti il gioiello dellospedale dacampo senza medici e infermieri alpi-ni. Soluzione? Faccio diventare alpinii medici! Hai visto mai che per tenereaperta la Scuola Nikolajewka avessi-mo deciso di mettere il cappello alpi-no alle dottoresse!
Daltra parte facile lasciarsiattrarre da quegli aspetti minori, inprimis perch portano i soldi, perch
Art. 8 bis regolamentonazionale: Lammissionedegli aggregati deliberata dal C.D.S. suparere favorevole dellaGiunta di Scrutinio. Ladecisione di rigetto delladomanda di ammissionenon deve essere motivata
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sappiamo tutti che la Penna Nera faallentare le corde delle borse (oramolto meno); in secundis perch allalunga fungono da elevatore sociale perchi li propugna.
Provate a chiedere a questiCapigruppo di lavorare in Sezione, virispondono come Caio Giulio Cesaredopo la conquista della Gallia: a chi glisuggeriva di tornare a Roma rispon-deva: Malo hic esse primus quamRomae secundus (Preferisco esse-re primo qui (nel villaggio dove sitrovava) che secondo a Roma).
Purtroppo sotto quei cappelli lamaggior parte delle volte ci sono dellebrave persone che di alpino, per,hanno qualche straccio di brandello.
Quando erano i Reduci a gui-dare con autorit i nostri Gruppi, nes-suno avrebbe mai osato trasformarliin societ enogastronomiche, enti dibeneficenza, cooperative, club dellabriscola, ecc. I Reduci, quelli che han-no fatto lAfrica, la Grecia, la Russia,o, prima ancora, quelli dellAdamello,erano di un altro stampo!! Quadrati,poche e chiare idee, piedi ben piantatiper terra. Non erano opportunisti, nonritenevano di avere la verit in tasca,non pensavano che qualsiasi opinionefosse da rispettare: avevano il corag-gio di dire in faccia a chi sbagliava chestava sbagliando!
Invece da qualche anno, pur-troppo, chi trasgredisce le regole an-che o solo per il suo tornaconto vieneconsiderato uno che vede pi in l, unprecursore, un profeta e magari an-che premiato. Bene ha detto il Consi-gliere Nazionale Luciano Zanelli du-
rante lAssemblea Straordinaria deidelegati: Chi non accetta le rego-le, se ne pu uscire dallAssocia-zione! E meglio restare in pochiAlpini che in tanti benefattori!!
Ecco allora che il morso delleredini della Sezione fa male a queiCapigruppo che credendosi purosan-gue di razza pensano di rappresenta-re lavanguardia e scalpitano, ma soloper far crescere il loro orticello. Non un caso che i Gruppi che vorrebbe-ro aprire ai simpatizzanti siano, in lar-ga parte, quelli che meno si vedono inSezione e che raramente partecipanoalla vita sezionale, accampando moti-vi discutibili. Non fanno nulla per gliAlpini, ma vorrebbero far entrare i nonAlpini! Fortunatamente sono ancorapochi, ma non pochissimi e, per alcu-ni di loro anche abbastanza eviden-te il motivo: dietro langolo si intrave-de la politica. Sono quelli che parlan-do della Sezione dicono Chei dBrsa!!!! E sono gli stessi che allaproposta di candidarsi per portare leloro idee in Consiglio, rispondono im-mancabilmente con un secco no per-ch essere Consigliere della Sezione un incarico troppo pesante ed im-pegnativo.
Il secondo nodo: le elezioni inConsiglio Sezionale
Si sono introdotte alcune va-rianti, mantenendo per la possibilitdi vagliare le candidature. Come det-to, lANA non un movimento politi-co e chi prende in mano unereditmorale cos grande non pu arrivarel come ci arrivano i politici, special-mente quelli di oggi.
La parola candidatura nei tem-pi antichi aveva proprio questo sco-po: le persone che si proponevano inpolitica si vestivano di bianco in modoche tutti potessero vedere cosa face-vano e come la pensavano. La stessacosa hanno cercato di farla i nostriveci, accogliendo nei consigli che si
sono susseguiti dal 1920 ad ora, Alpi-ni disposti a impegnarsi e che aveva-no visto lavorare sul campo. Parimentidavano il benservito a chi dimostravadi aver capito male lantifona. Que-sta semplicissima precauzione, perqualcuno, sembra diventata il metodoche il Consiglio usa per perpetuare sestesso. Mentre fino ad ora si invitavail candidato a farsi vedere in Sezionee a lavorare, ora saranno le Zone adoversi mettere daccordo su chi pro-porre. Da una parte si solleva il Pre-
sidente dal dover elemosinare la di-sponibilit di qualcuno, pena la non ele-zione di un numero sufficiente di Con-siglieri, dallaltra nessuno potr pi direche il Consiglio si autorigenera. Quantoai risultati..siamo nelle mani di Dio.
La scheda conterr i nomi ditutti i candidati: quattro saranno pro-posti dalla Sezione e tre dalleMacrozone. Per dimostrare la propriadisponibilit il CdS ha indicato un Al-pino presentato dalle Macrozone,cambiando cos le proporzioni: tre dallemacrozone, tre dalla Sezione ed unoda entrambe. Sulla scheda ci sarannoanche i nomi dei Consiglieri in sca-denza ma rieleggibili. La scheda con-segnata in bianco frutta un voto per icandidati dalla Commissione fasul-lo, ma sufficiente che i Delegati can-cellino il nome del candidato che nonvogliono, votare e la libert di voto assicurata. Forse qualcuno pensa chei Delegati abbiano lanello al naso! Nelprossimo mese di marzo potremmoaverne la conferma.
Franco Richiedei
Non il regolamento chevieta lingresso deisimpatizzanti, ma lavolont del Consiglio e delPresidente
Nello Statuto Nazionalenon esiste la parolaaggregato; non esiste ladenominazione amicodegli Alpini; non esiste laparola simpatizzante
e le prime, un po sterili le altre
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LA NUOVA NIKOLAJEWKA
Il 26 novembre, alla presenzadei rappresentanti nazionali e sezio-nali dellAna e delle autorit cittadi-ne, stata ufficialmente posata la pri-ma pietra della Nuova Nikolajewka.
In realt i lavori veri e propri,come avr constatato chiunque si siarecato nella nostra sede sezionale,erano cominciati gi in ottobre, con larecinzione del cantiere, gli scavi perposare la grande cisterna per lacquae, quindi, quelli per le fondazioni veree proprie.
Una grande opera, come sape-te, che, in meno di due anni, porter alraddoppio (ma anche qualcosa in pi)dellattuale struttura e dar aicentoventi ospiti della Nikolajewkaquanto di pi moderno ci sia oggi nelsettore. Il nuovo edificio sar pi effi-ciente, pi ecologico e consentir dimonitorare in tempo reale la situazio-ne di tutti gli ospiti grazie ad unampiainformatizzazione.
La Nuova Scuola Nikolajewka,
poi, consentir di utilizzare gli spazi diquella attuale per realizzare residen-ze di sollievo per le famiglie degli amicidisabili e residenze adatte ad unesi-stenza il pi possibile autonoma deidisabili stessi. Naturalmente, sempreutilizzando i programmi che vengonosviluppati dalla struttura della Coope-rativa che si occupa di informaticafacilitante e di domotica (ovvero dellacomputerizzazione della maggior par-te delle funzioni domestiche).
Vi abbiamo gi riferito pi vol-te della notevole onerosit dellimpre-sa: alla fine, per completare loperaoccorreranno circa sette milioni dieuro. Per fortuna, oltre met dellasomma gi in possesso di Fondazio-ne e Cooperativa Nikolajewka, un al-tro milione circa dovrebbe venire dal-la vendita di un immobile generosa-mente lasciato da un privato alla Co-operativa a Ponte di Legno.
Altri fondi verranno raccoltiattraverso finanziamenti regionali e
Dopo la prima pietra si lavora
accordi con istituti di credito. E poi,come sempre, contiamo sulla genero-sit dei Gruppi Alpini, che continuanoinstancabili a far pervenire offerte:alcune sono veramente cospicue, tan-to che a questi sodalizi con la PennaNera saranno intitolati alcuni locali del-la nuova struttura. Ma qualunque of-ferta, anche piccola, ovviamentesempre utile e graditissima.
Volendo, anche possibile con-tribuire con la fornitura di materialesia in campo edile, sia elettrico o idrau-lico: per in questo caso necessariocontattare rapidamente la Segreteriadella Nikolajewka, perch indispen-sabile accordarsi per tempo con le im-prese che si sono aggiudicate gli ap-palti.
Trentacinque anni dopo la scel-ta di realizzare il nostro Monumentovivente il nuovo grande viaggio partito, la rotta tracciata: dobbiamotenere la barra diritta.
Massimo Cortesi
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Il secondo Raggruppamento,che comprende le Sezioni di Lombar-dia ed Emilia Romagna, ha, tra gli al-tri, il compito di organizzare ogni announa esercitazione di Protezione Civileche coivolga i volontari delle due re-gioni.
Questanno toccato alla Se-zione di Bergamo. Cos sabato 30 set-tembre una sessantina di volontari delnostro nucleo P.C. si sono recati aCividate al Piano, luogo prescelto perle attivit, con il compito di ripulire lerive del fiume Oglio, rimuovendo al-beri, sterpi e quantaltro potesse ral-lentare il deflusso delle acque del fiu-me in caso di piena.
E noto infatti che a causa del-la eccessiva e dissennatacementificazione dei decenni scorsi, ifiumi hanno perso il naturale sfogo incaso di piena, cos invece di rallenta-re e laminare la corrente impetuosa si costretti a peggiorare le cose pulen-do gli argini e favorendo cos la velo-cit della corrente nella speranza chela portata di piena venga smaltita pri-ma che la velocit dellacqua si portivia anche gli argini. Ma tant!
Gli Alpini bresciani della P.C.si sono distinti per la qualit del lavorosvolto, portando a termine lincaricoloro assegnato senza grossi problemi.Luso corretto e accorto dei mezzi, del-le dotazioni di sicurezza, delle manima anche e soprattutto della testa hapermesso di concludere lesercitazio-ne senza infortuni e nei tempi previ-sti.
Bravi giovani e diversamentegiovani, andiamo avanti cosi!
Il Coordinatore della P.C.della Sezione di Brescia
Battista Ravelli
PROTEZIONE CIVILE
Sistemati gli argini sullOglio
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Giovedi 11 GennaioOre 11.00 Palazzo Loggia -Sala Giudici
Conferenza stampa
Sabato 13 GennaioOre 9.30 Campo di Marte
Intitolazionedel campo sportivo militarea Sam QuilleriArrivo Autorit,invitati e Gonfaloni.Saluto della Banda e scoprimento della lapide
Ore 11.00 Palazzo Martinengo delle PalleVia S.Martino della Battaglia, 18Convegno: Sam Quilleri, un protagonistadel Novecento bresciano tra Resistenza escelta liberale
Ore 16.30 Sala della Cavallerizza, Via CairoliApertura Mostra Gli Alpini in guerra,dal la Grecia alla Russia.
Ore 20,30 Brescia, Chiesa dei SS. Faustino e GiovitaVia S. Faustino,74Cori in concerto - Coro Alte Cime, Coro BATe Coro ANA Vallecamonica
Sabato 20 GennaioOre 17,30 Pieve di Urago Mella,
Via della Chiesa,136Mostra degli artisti Bresciani Nikolajewkail cerchio spezzatoPresentazione del libro: Fausto Gamba, labreve vita di un eroe a cura della Sezione diBrescia; con la partecipazione del CoroAlpino Palazzolese
Gioved 25 GennaioOre 20.30 Teatro Grande, C.so Zanardelli
Spettacolo della Russian Cossack StateDance Company
Sabato 27 GennaioOre 8.45 Brescia centro citt
Deposizione di corone e serti aimonumenti
Ore 9,45 Scuola NikolajewkaAlzabandiera , deposizione di fiorialla lapide dedicatoria, commemora-zione da parte di un Reduce
Ore 11,30 Sacrario Cimitero VantinianoVia Milano,17Onore ai caduti
Ore 13,30 Campo MarteCampo militare: rievocazione sto-rica del fronte russo 1943
Ore 14,00 Brescia, Via SolferinoRicevimento ed onori al LabaroNazionale
Ore 14.30 Inizio sfilataOre 15.30 Palazzo Loggia
Saluto del Sindaco Emilio Del Bonoe della massima autorit militare
Ore 16.30 Brescia, CattedraleP.zza Paolo VIS.Messa in suffragio dei Caduti eDispersi presieduta da S.E. il Vesco-vo Emerito Luciano Monari econcelebrata dai Cappellani Militari
Ore 18,00 Brescia, Palazzo LoggiaFirma del Patto di Fratellanza trale Genti bresciane ed il Popolo Russo
Ore 18.00 P.zza Paolo VI, P.zza LoggiaCarosello Fanfara Val Chiese in P.zzaPaolo VI, sfilata con carosello finaledella Fanfara Militare da P.zza PaoloVI a P.zza Loggia
Domenica 28 GennaioOre 9.00 Piazzale Arnaldo
AmmassamentoOre 10.00 Piazzale Arnaldo
Resa degli Onori al Labaro nazionalee alle massime autorit da parte diuna Compagnia di Formazione
Ore 10.30 Inizio Sfilata per Corso Magenta,Corso Zanardelli, Via X Giornate, ViaIV Novembre, P.zza VittoriaOre 11.30 Piazza Vittoria Cerimonia Conclusiva,Orazioni Ufficiali, Onori finali
Ore 13,00 Brescia, Istituto tecnico Tartagliavia Oberdan,12Pranzo Ufficiale
75 ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI NIKOLAJEWKAProgramma
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A LIVENKA (NIKOLAJEWKA)
Arriva il Ponte dellamiciziaParafrasando la celebre frase
di Neil Armstrong al primo passo sul-la Luna potremmo dire un piccoloponte per un grande messaggio. IlPonte dellamicizia che sar instal-lato tra aprile e maggio ad un km daLivenka (cittadina russa che per noiera e resta Nikolajewka) rinsalda ilrapporto che si creato tra le PenneNere e quella terra in cui, 75 anni, fa inostri vci entrarono dolorosamentee valorosamente nella storia.
Dando seguito al protocollo diRossosch del 2013 nellambito del-lOperazione Sorriso, infatti, lANA hadeciso di realizzare un ponte sul fiu-me Valuj, poco lontano dal centro abi-tato, sostituendo lattuale passerella adir poco fatiscente. Un ponte che, persua intrinseca natura, destinato adunire le sponde come le genti.
In metallo, dodici metri di lun-ghezza, sei di larghezza, compresi duemarciapiedi di 75 cm, costruito a prez-zo simbolico dalla Cimolai diPordenone (il fratello delling. Cimolai disperso in Russia), il ponte ha lesponde che ritraggono sagome di Al-pini, intagliate col laser. Sono in con-clusione racconta ling. LucianoZanelli, il progettista, della Sezione diSal e Consigliere Nazionale - le trat-tative con unimpresa locale per laposa di pali di sostegno in acciaio, per-ch la zona paludosa, e delle spal-lette di calcestruzzo. Alla posa con-tribuir anche una squadra di tecnicidella CMC di Vezza DOglio dei F.lliRizzi, specializzati nel settore.
Poi si provveder anche allasistemazione dei relativi tratti di stra-da ed alla piantumazione dellarea. Il15 settembre prevista la cerimoniadi inaugurazione.
Un altro monumento-capolavo-ro degli Alpini, dunque, a cui, anchese linvestimento non particolarmen-te rilevante, tutte le Sezioni ed i Grup-pi sono chiamati a contribuire.
Ma. C.
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Benefattori dellaCasa de lAlpino
Dott. Rossi AlessandroArrigotti DomenicoIndustria Dolciaria Giorgio GandolaDott. Franco DusinaOrtofrutta Cazzoletti - MairanoGruppo Alpini di RovatoSig. Bonomelli CesareGruppo CaionvicoGruppo di MazzanoGruppo di CalvisanoGruppo MairanoGruppo di CasagliaGruppo di MontichiariIl Sindaco MontichiariAssessore alla Cultura di MontichiariTaboni Michela, Vicesindaco di IrmaCarabinieri Forestali di MarchenoSquadra Cinofili Ospital ettoArchetti GianluigiFausti MarioPagani MilaIspettnce provinciale CRIDott. Remedio AdolfoSig.a Mozzoni AnnaSig.a Mozzoni MiriamDotti PieroChiesa MarcoGhidinelli GiacomoContessa EdoardoComencini GiuliaScalmana BeatriceKristin BindiConti Elisa
OSSIGENO PER LE NOSTRE ATTIVITA DAL 1 LUGLIO AL 30 OTTOBRE
Il Gruppo di Casaglia, con cinque per-sone e la collaborazione degli Alpinidi Travagliato, ha offerto due giorna-te di lavori edili, comprensivi di mate-riale ed attrezzature, per la sistema-zione di porte e tramezze dei localiutilizzati per il servizio di lavanderiadella Scuola Nikolajewka.Inoltre, in settembre, le Penne Neredei Gruppi di Casaglia e Trenzano,grazie alla fornitura dellescavatore daparte di Andrea Verzeletti, figlio delgrande Bruno, hanno posato il mar-ciapiede di collegamento tra la nuovalavanderia e la Scuola Nikolajewka.Ai lavori, seguiti dallAlpino FrancoRichiedei, ha partecipato anche il Re-sponsabile di Zona Giuseppe Cotelli.
Il Gruppo Alpini di Palazzolo s/O haofferto alla sede sezionale, viveri perEuro 350;00
Sisma Centro ItaliaGruppo di Castegnato 300Gruppo di Bagnolo Mella 650Gruppo di Manerbio eamici biblioteca 663Gruppo di Nuvolera 2.000Gruppo di Remedello 10.000
Per attivit istituzionali sede SezioneGruppo di Cogozzo 1000Gruppo di Pedrocca 500Gruppo di Trenzano 500Gruppo di Ospitaletto 1000Gruppo di Castenedolo 40Gruppo Paderno F.C. 500Gruppo di Bagnolo Mella 500Gruppo di Bornato 300Gruppo di Casaglia 300Zona B 245Gruppo di Calcinato 280Gruppo di Calvisano 500Congedanti Batt. Edolo 400Gruppo di Cremini 60Gruppo di Mairano 200Gruppo di Mompiano 250Gruppo di Timoline 300Tomasoni 18Gruppo di Caionvico 1000Zona F-G 1039Gruppo di Monterotondo 300Gruppo di Poncarale 500
Scuola Nikolajewkaricevute in Sezione
Quaresmini Luigi 250Gruppo Pedrocca 500Gruppo Pralboino 500Gruppo Paitone 1000Gruppo Paderno F.C. 3000Gruppo Caionvicoin mem. Montanari B. 100Gruppo CaionvicoAmici di Cristiana 100Gruppo Bornato 350Gruppo Manerbio 200Bianchi Enrico - Gottolengo 50Benetti B. e Zecchi C.per 50 Matrimonio 500Famiglia Buizza/Vezzola 300Gruppo Gottolengo 1000Gruppo Lodetto 1500Gruppo Mairano 300Luigi e Zia Giuseppina 40Gruppo Nuvolera 900Gruppo Provezzein mem. Faustini L. 100Gruppo Timoline 300
Protezione CivileGruppo Paderno F.C. 500
Museo e CulturaGruppo di Fantecolo 100
Gruppo SportivoGruppo di Trenzano 500
Casa de lAlpinoGruppo di Pedrocca 500N / N 100Gruppo Paderno F.C. 500Gruppo di Bornato 350
Il Gruppo Alpini di Chiesanuova ha do-nato alla Scuola una carrozzellaautomatizzata elettronica. Era perve-nuta al Gruppo grazie al sig. MarioTagliani, che donandola al Gruppo eracerto che le Penne Nere cittadine neavrebbero fatto buon uso
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ORTIGARA: ALTARE DELLA PATRIA
Lang
olo
del p
oetaOrtigara:
sui tuoi fianchi martoriati senti il tempopassare,ove la carne e la pietra si fusero assiemein unepopea di gloria.Caddero in righe di sei, caddero i plotoni,caddero i battaglioni col fronte avanti,ma mai cess lardimento ed il coraggioquass, ove or tutto tace.
Testimoni silenti abitano gli anfratti rocciosi:son schegge, giberne, elmetti, gavette ...che alla notte silluminano al quietoraggio lunare in buche e viadottiprendendo vita e forma.
Fantasmi tranquilli vagano nelle trincee ...Vorrei vedere, anzi vedo -con locchio delcuoregliuomini di allora. Vedo i compagni di mio padre,rivedo lui stesso e nella trasparenza di unalacrimarivivo il sacrificio di molti, di troppi.
Ortigara, Ortigara !!Perch sono rimasto cos lontano da tesenza conoscerti, ch la tua vistastrazia il cuore ma fa bene allanima !!
Siedo in una buca di granata.
Mastico senza appetito e guardo attorno.Pellegrini passano e non li vedo, non li odo ...Penso, penso troppo e non scorgoche balze, nude rocce, camminamenti.
Giro lo sguardo a Cima Dodici:sorella anche tu di tanto dolore !Una folata di nebbia lieve mavvolgeed io scendo pi gi, in fondo alla buca.Il freddo mi prende e mi rattrappisce.
Ecco, scorgo cos due occhi bruniche dal basso mi stanno fissando: tra i sassidue piccole schegge disperse ristanno. Chi siete ? Che volete ? E questo il vostroregno,il vostro dominio ? Ma, dite, chi avete
ucciso nel tragico vostro dirompere ?Che lingua parlava quel soldato colpito ? Non conta. Uniti quass per sempreAlpini e Kaiserjger trovaron la gloria,han trovato il riposo.
E il vento che sfiora la stele sussurra,passando veloce tra i sassi e i dirupitra le bombe inerti e le affioranti ossa: PER NON DIMENTICARE, PER NONDIMENTICARE facendo suo il motto dei sopravvissuti.
DellArt. mont. Enzo Franzoni - Brescia
Offerte pervenute dal 01.11.2016 al 31.10.2017direttamente alla segreteria della scuola
GRUPPI ALPINI SEZ.BRESCIAADRO 500,00BADIA 2.700,00BAGNOLO MELLA 1.000,00BETTOLE BUFFALORA 5.505,00BORGOSATOLLO 28.593,00BOTTONAGA 1.250,00BRESCIA CENTRO 563,00CAIONVICO 7.000,00CALCINATO 2.000,00CHIARI 1.500,00COLLEBEATO 1.300,00CORTINE DI NAVE 700,00DELLO 1.200,00ERBUSCO 1.500,00FIUMICELLO 6.500,00GR. DIV. RACCOLTADOM.PALME 6.544,00GR.SPORTIVO BRESCIA 500,00GUSSAGO 50,00LAMARMORA 500,00LENO 1.200,00LUMEZZANE PIEVE 1.880,00LUMEZZANE S.S.S.APOLLONIO 3.120,00
MAZZANO 50,00MOLINETTO 100,00MOMPIANO 5.648,00MONTICHIARI 500,00OSPITALETTO 3.000,00PADENGHE 7.000,00PASSIRANO 10.000,00PEDROCCA 2.000,00PILZONE ( La Mortadellata) 5.000,00POMPIANO 2.000,00REZZATO 1.000,00S.EUFEMIA 500,00S.POLO E CORO ALTE CIME 273,00SAN ZENO 7.638,00TRAVAGLIATO 500,00TRENZANO 50,00VILL. SERENO 5.000,00VILL.PREALPINO 200,00ZANANO 200,00
GRUPPI SEZ. MONTESUELLOAGNOSINE 150,00DESENZANO 1.400,00GAVARDO 2.000,00MONIGA 200,00
MUSCOLINE 1.500,00PERTICA BASSA 1.000,00POLPENAZZE 500,00POZZOLENGO 300,00PREVALLE 910,00ROE VOLCIANO 300,00S.MARTINO 300,00SALO-VILLA-CUNETTONE-SERNIGA 2.000,00SIRMIONE 700,00SOPRAPONTE 1.500,00TOSCOLANO MADERNO 1.650,00
GRUPPI SEZ. VALLECAMONICAPIANBORNO 250,00
PRIVATIALPINO GUIDO 1.000,00CAZZANELLI FAUSTO in memoria54 Comp.Btg.Vestone 800,00FAM.PICCARDI (Bottonaga)in memoriaGiancarlo (Coro Alte Cime) 1.000,00N.N. ALPINI 135,00COM. ALPINO DI CONCHE 1.230,00
Giuseppe ParisioGruppo Villa Pedergnano
ADAMELLO
Fantasmi dal camice immacolatoneve assetata di sanguecornice di filo spinato
nel fuoco e nel geloprigionieri di un gelido invernoammantati da un candido velo
sulle creste di ghiaccio e di rocciaquando il piombo incontra la carnerosso porpora il fiore che sboccia
e i monti son cupi e tersiaria gelida di morte del mattinopoveri anni persi!
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Visti d
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ssimo
Corte
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PONTOGLIO Lasede in via De Gasperi 22 bella,
moderna, grande (250 i mq), funzio-nale (a piano terra, con comodo ac-cesso carraio al magazzino). Ma, so-prattutto, una delle pochissime sedidi propriet di un Gruppo Alpini: lePenne Nere di Pontoglio, infatti, die-ci anni fa erano partite in 9 in alcunilocali comunali di Palazzo Vezzoli, inpiazza XXV Aprile. Ma il Gruppo cresciuto e oggi conta su ben 74 Al-pini e 22 amici: il Comune aveva giapprovato la convenzione per unasede in localit Campetto dei gialli, male cose non sono andate in porto. Al-lora il Gruppo ha tagliato corto e lasede se l comperata, da privati: cosquella che prima era una stireria e poiun bar ore la casa delle penne nere.E che casa: grande salone con ango-lo bar, sala consiglio, cucina, servizi emagazzino. La sede aperta il gio-ved sera, per organizzarsi per le do-meniche successive: Sono moltocontento racconta il CapogruppoPierluigi Pasinelli perch in riunio-ne non siamo mai meno di venti/ventidue. Ad affiancarlo il vice An-tonio Vermi, il tesoriere Paolo Paga-ni, gli alfieri Enrico Castelanelli e Gio-vanni Seghezzi ed il segretario Loren-zo Marella.
La struttura a disposizione, arichiesta, di altre associazioni o pri-vati, che per non possono utilizzarecucina e sala consiglio. I rapporti conla comunit sono intensissimi: a co-minciare dalla scuola media, i cui stu-denti vengono portati in gita sui luo-ghi della nostra storia (come ai museidi Trento e Tem); sempre alla scuo-la si fornisce il servizio dordine allaGiornata dei diritti dei bambini; e al-lOratorio assistenza per i pellegrinag-gi. Non manca naturalmente il sup-porto alle processioni. Il rapporto molto stretto anche con la Casa di ri-poso, dove i nostri vanno a cantare
due volte lanno, realizzando una mo-stra sulla storia degli Alpini (e riceven-do in dono dagli ospiti un bellissimocollage dedicato alle Penne Nere). Trale iniziative annuali spiccano la tre gior-ni di Festa alpina in zona laghetto, conla domenica dedicata alle famiglie e legite, come quella in Alta Val Venosta,dove nel 72 un Alpino di Pontoglio,Mossali, sopravvisse alla valanga cheuccise sette commilitoni: per ricordorealizz una croce usando sette ferridei reticolati. I nostri sono tornati l,hanno ritrovato la croce ed oggi par-tecipano alle cerimonie coi famigliaridi quella vittime, nella cappella chesorge l vicino. Ma le gite hanno inte-ressato anche Redipuglia, Nervesadella Battaglia, Rivolto (casa delleFrecce Tricolori), ecc.
Al Gruppo si deve anche la re-alizzazione del bel volume La vocedella memoria dedicato ai racconti deisei Reduci ancora viventi del paese.Sempre nelloperazione-memoria rien-tra il recupero delle 64 targhe coi nomidei Caduti, che una volta erano suglialberi dei viali e poi giacevano in Co-mune.
difficile elencare tutte le atti-
vit del Gruppo: come AspettandoSanta Lucia, Natale in piazza, la se-rata musicale a favore del frate cap-puccino ed Alpino del paese, missio-nario in Thailandia. E che dire del so-dalizio con la Bocciofila per il Granpremio di solidariet alpina Boccia-mo lindifferenza (il prossimo turnosar il 15 aprile) o della vigilanza allaVecchia Fattoria, la festa della agri-coltura nata dieci anni fa, che raccontala campagna comera.
Alcuni Alpini cantano nel CoroAlpino Palazzolese, altri sono figurantidella nostra Commissione cultura. Ec che vince trofei di sci. Avr certodimenticato qualcosa: ma a Pontogliosono davvero troppo bravi!
Pontoglio e Casaglia: laPontoglio e Casaglia: la forza della gioventPontoglio e Casaglia: la forza della giovent
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Visti da vicino
di Massimo Cortesi
PROSSIME VISITEROCCAFRANCA E VOLTA
CASAGLIA Sono i Gruppicome quello di Casaglia che ti ricon-ciliano il cuore con lessenza dellanostra Associazione: clima sereno,grande amicizia, massima disponibili-t ad intervenire quando c un biso-gno anche a livello sezionale e tanto,tanto buon umore.
Quarantadue sono gli Alpini diquesto giovanissimo sodalizio, fonda-to il 18 marzo 2012. Per la verit ciracconta il Capogruppo Giancarlo Sal-vi il Gruppo di Casaglia cera ginegli Anni Cinquanta, poi conflu sto-ricamente in quello di Torbole. Poiper ci siamo resi conto che in paesecerano oltre trenta Alpini e che vale-va la pena di ricostituirlo; in seguitoabbiamo raccolto alcuni dormienti, e
cos. Salvi ci accoglie nella suasede, unex forneria, generosamenteconcessa in comodato dalla famigliaBoldini, in via Verdi 49, praticamentesulla Statale 235. Locali molto acco-glienti, sistemati molto bene dagli Al-pini, con bar, salone, cucina e servizied un bel cortiletto alle spalle dovepreparare gli spiedi e non solo.
Con Salvi, il vice Angelo Salvi( suo fratello), il segretario EnricoBettoni, il revisore Giancarlo Colosioe gli alfieri Bruno Mafezzoni e Fran-co Anelli. La sede sempre aperta ilvenerd ed il sabato, anche alla ses-santina di associati-amici del Gruppo,ormai un punto di riferimento costan-te per i 2.800 abitanti di Casaglia. Edue volte allanno si organizza pureuna gara di briscola.
Con una simile premessa non difficile immaginare che gli Alpinifacciano un po da motore qui: cosprati e siepi di chiesa, oratorio ed asi-lo sono curati da loro (il prete e lesuore ci chiamano sempre, sorrideSalvi). Come pure il Monumento aiCaduti, che stato restaurato ed ab-bellito (con luci e pavimentazione). Ola Madonnina allasilo, che stata af-fiancata da una vasca coi pesciolini
per far divertire i bimbi. Penne nereattivissime (montaggio, smontaggio,cucina, ecc.) anche per la Festa delPatrono, S. Filastrio, che a luglio durauna settimana, come pure la campe-stre Corsa dei fontan, tra le cascine,che lhanno scorso ha iscritto 680 con-correnti! Una mano si d sempre an-che alla Festa del Ringraziamento degliagricoltori, che un anno si tiene aTorbole ed un anno a Casaglia.
Ma quelli di Casaglia possonovantare soprattutto una robusta forzalavoro da esportazione: due, infatti,i mesi di lavoro dedicati al recuperodelle trincee in Maniva; poi la realiz-zazione del nuovo magazzino dellaCasa di Irma (in collaborazione colGruppo di Trenzano) e quindi la co-struzione della strada daccesso edelle tramezze ai locali provvisori del-le lavanderie della ScuolaNikolajewka, dove nel frattempo stato aperto il cantiere per la nuovasede. A proposito di Irma: questannosono stati ben sessanta i ragazzi delgrest di Casaglia che hanno trascorsola prima settimana di luglio nella CasadellAlpino, dove il Gruppo ha lascia-to anche un bel po divettovagliamento, che la domenicadopo stato utile in occasione dellaGara di marcia in montagna.
Tra i vanti del sodalizio alpinoricordiamo per inciso anche ManuelScalmati, uno dei due maestri del CoroAlte Cime della Sezione. Ma la au-tentica forza delle Penne Nerecasagliesi la coesione: tra laltro traloro ci sono un buon numero di Alpinisotto i quarantanni, molto attivi, unabella garanzia per il futuro. E che lospirito sia saldo si riscontra anche alleAdunate Nazionali: il pullman di 52 po-sti, infatti, sempre tutto esaurito.
a: la forza della gioventPontoglio e Casaglia: la forza della gioventPontoglio e Casaglia: la forza della giovent
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Commissione Cultura
Nato nel 1879 con il nome diGiuseppe Garibaldi, in onore del non-no, ma conosciuto come PeppinoGaribaldi, fu il primogenito di RicciottiGaribaldi. Nel 1912 and a combatte-re in Grecia col padre ed i fratelli,mentre tra il 1913 ed il 1914 visse ne-gli Stati Uniti, rientrando in Europa perpartecipare alla Prima Guerra Mon-diale. Recatosi a Parigi, gi nellau-tunno del 1914 diede vita, assieme acinque dei suoi fratelli, alla LegioneGaribaldina, un corpo di volontari ita-liani inquadrato come 4 Reggimentodi Marcia del 1 Straniero. Icinquemila volontari che lo compone-vano, dopo una sommaria istruzionemilitare, furono messi al comando diPeppino Garibaldi al quale il governofrancese aveva nel frattempo attribu-ito il grado di tenente colonnello. Gra-vi difficolt si ebbero invece per la di-
visa: la Camicia Ros-sa, che tanto spera-vano dindossare,venne proibita con lascusa che il rossoera troppo visibile.Naturalmente fu in-dossata dai volonta-ri, ma sotto lunifor-me francese! Allin-terno della LegioneRicciotti assunse ilgrado di capitano,Sante quello di te-nente, Bruno ed Eziosottotenenti e Co-stante adjutant chef (maresciallo).A dicembre il contingente garibaldinovenne inviato nelle Argonne, dove siimpegn valorosamente in ripetuti at-tacchi, alcuni dei quali anche allarmabianca, che costarono molte perdite.Il 26 dicembre, durante un assalto neipressi di Bolante sotto il fuoco dellemitragliatrici, perse la vita Bruno, unodei fratelli Garibaldi, e nove giorni dopo,a Four de Paris, cadde anche Costan-te.
L8 gennaio i garibaldini accor-sero per riconquistare una posizionenei pressi di la Maison Forestrir ap-pena persa dalle truppe francesi. At-taccando un contingente dieci volte pinumeroso, i volontari italiani riusciro-no a riconquistare le posizioni respin-gendo il nemico per pi di un chilome-tro oltre le sue linee. Per quellimpre-sa, a Peppino Garibaldi venne concessala Legion donore. Decimata dai nu-merosi combattimenti (circa 300 mor-ti, 400 feriti e molti altri colpiti da ma-lattia), il 6 marzo del 1915 la LegioneGaribaldina fu sciolta.
Rientrati in Italia, i volontari en-trarono a far parte della Brigata Alpi,discendente diretta di quella BrigataCacciatori delle Alpi in cui militaro-no i Garibaldini di risorgimentale me-moria. Peppino comand la Brigata edi fratelli superstiti (Ricciotti, Menotti,
Sante ed Ezio) andarono a comanda-re compagnie e battaglioni dei Reg-gimenti 51 e 52. Peppino Garibaldisi rese famoso per la conquista delCol di Lana. Lillustrazione de LaDomenica del Corriere, che vedePeppino piantare la bandiera sullavetta conquistata, non veritiera: las-senza di Peppino Garibaldi dal cam-po di battaglia al momento della con-quista del Col di Lana storicamenteaccertata, cos come nota la diatriba(per altro feroce) fra Garibaldi edArturo Andreoletti per la conquistadel Serata in Marmolada, attribuitagiustamente a questultimo (e quindiagli Alpini). I suoi fratelli furono pro-tagonisti di altre imprese durante la
Ricciotti Garibaldi Con la moglie ed 5 dei suoi figli
Reperto del museo A.N.A di Brescia:camicia rossa garibaldina donata daPeppino Garibaldi al Capitano deglialpini Francesco Guerrini medagliadargento al valore sul Carso nellaPrima Guerra Mondiale.
gfgf Un garibaldino al fronte nePEPPINO GARIBALDI
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guerra, Ricciotti nella zona delCostabella, Ezio e Sante sul Serta inMarmolada.
Dopo la battaglia di Caporettodellottobre-novembre 1917, gli Alle-ati inviarono truppe fresche sul fronteitaliano contribuendo a dar tempo alRegio Esercito di riorganizzarsi. Neiprimi mesi del 1918, alla vigilia dellof-fensiva di primavera, il Regno dItaliadecise di contraccambiare inviando sulfronte occidentale un corpo di spedi-zione a sostegno dello sforzo alleato.
Il Comando Supremo scelse ilII Corpo dArmata di Milano, impe-gnato dalle battaglie dellIsonzo a quel-la del Piave ed allora in riserva perriorganizzarsi, essendo di fatto ridottoa causa delle perdite in battaglia allaforza di una Brigata. Al comando del-
LAZARE PONTICELLI
Lultimo della Grande Guerra
la grande unit venne confermatoil generale Alberico Albricci.
Lorganico era basato sulla3, formata dalle Brigate Napo-li e Salerno, ed 8 Divisione diFanteria, con le Brigate Bresciaed Alpi, per un tale di circa25.000 uomini. Negli aspri com-battimenti tra il 15 ed il 23 luglio letruppe di Albricci tennero com-plessivamente un ottimo compor-tamento, assolvendo ai propri com-piti in continuo coordinamento coni francesi. Riuscirono a bloccareloffensiva tedesca tendente aconquistare Eparnay, evitando coslaggiramento di Reims. Il prezzofu per altissimo: 10.915 uominitra morti e feriti, un terzo dellor-ganico del Corpo dArmata.
Lazare Ponticelli nacque, comeLazzaro, il 7 dicembre 1897 aGroppoducale di Bettola,sullAppennino piacentino in una fa-miglia poverissima. A nove anni, dasolo, scalzo, analfabeta e senza cono-scere una parola di francese, tranne ilnome di un bistrot dove si riunivano isuoi compaesani, Lazzaro raggiunseParigi per ricongiungersi con la ma-dre ed alcuni fratelli. Fortunosamenteriuscito nellimpresa, cominci a lavo-rare come spazzacamino e strillone digiornali.
Nellagosto del 1914, per grati-tudine verso il Paese che lo aveva ac-colto, barando sullet, si arruol nellaLegione Straniera. Come italiano ven-ne trasferito al 4 Reggimento di Mar-cia del 1 Straniero, la LegioneGaribaldina guidata da PeppinoGaribaldi.
Lentrata in guerra dellItalia,per, gli ricord i suoi obblighi versola terra di origine e cos due gendarmi
lo riportarono a Tori-no consegnandoloalle autorit militari.Montanaro di origine,fu assegnato al 3Reggimento Alpinicon il quale partecipa tutta la guerra rima-nendo seriamente fe-rito al volto sul monteCucco.
Ha rifiutatolofferta fattagli diesser sepolto nelPantheon, tra i Grandi di Francia, ac-cettando per i funerali di Stato, masolo a condizione che si svolgesseroin forma semplice e che fossero intesiad onorare tutti i Caduti francesi or-mai dimenticati, ci che stato fattocon una lapide inaugurata nel pome-riggio del 17 marzo 2008. Quella mat-tina undici legionari con il tradizionalechep bianco ne hanno portato a spal-la la bara cui sono stati resi gli onori
militari da tre picchetti di legionari, digendarmi e di Alpini.
Lorazione funebre stata te-nuta dallo storico, di origine italiana,Max Gallo che ha cos concluso il suointervento: Se questo un uomo (initaliano), Lazare Ponticelli uomo dipace, modesto ed eroico, buono e fra-terno, italiano per nascita, franceseper scelta, vivo fra noi.
te nella Prima Guerra Mondiale
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Il Museo degli Alpini, che oc-cupa buona parte del secondo pianoed i piani interrati della nostra sedesezionale, cresce continuamente gra-zie alle donazioni, cui concorrono eredidi Alpini o di militari di altri Corpi, col-lezionisti che scelgono di veder espo-ste e catalogate le loro raccolte,amatori che decidono di dare visibilitai loro cimeli, persone che si sono ri-trovate materiali bellici (di cui ignora-no tutto) ma sentono di doverli salva-re consci del valore intrinseco edestrinseco e cittadini che, vincendo lagioia personale del possesso, con ge-nerosit donano scegliendo di contri-buire a tramandare alle nuove gene-razioni la memoria del Corpo degliAlpini.
Con grande soddisfazione an-nunciamo che il Museo degli Alpiniultimamente si arricchito di alcunepreziose opere pittoriche: grazie infattiai buoni uffici dellavvocato GiovanniMazzolari, Tenente degli Alpini, la si-gnora Anna Maria Fausti, vedova delTenente Giulio Prati, il 12 settembre,onorandoci con la sua presenza insede, ufficialmente ha donato al Mu-seo nove opere del marito.
Sono dipinti raffiguranti situa-zioni belliche di cui gli Alpini furonoprotagonisti: ambientati sulle monta-gne dove si combatt per completareil Risorgimento, immortalano momentidi trasferimento, appostamenti, assal-ti tra i cavalli di frisia, esplosioni, bom-bardamenti, cura e trasporto dei feri-ti.
Copie delle stesso opere sonoesposte nella sala al piano interrato delnostro Museo, da tempo dedicata aGiuliano Prati, a corredo e commentodelle vetrine della sezione dedicata allaPrima Guerra Mondiale.
Le opere originali, debitamenteincorniciate, fanno ora bella mostra dis nella sala consiliare al secondo pia-no della nostra sede, affinch abbia-no visibilit continua. La doppia
dislocazione delle opere del pittoreGiuliano Prati sembrata la sceltamigliore per ricordarlo e valorizzarnela pittura che racconta la quotidianitdella vita militare degli Alpini coinvoltinella Grande Guerra.
La sua narrazione artistica,paragonabile ad un eccelso diario diguerra, aderisce alle istanze dellacontemporaneit che, figlia dellimma-gine, la cerca, insieme alla lettura, allalezione od alla presentazione. Le sco-laresche, che sempre pi numerosevisitano il Museo preparate alla visitadai loro insegnanti, grazie alle imma-gini di Giuliano Prati riescono infatti a
IL NOSTRO MUSEO
Da Prati uneredit artistica
memorizzare meglio date ed eventi.E lartista vive perch con-
tinua a parlare al cuore ed alla mentecon la sua lezione pittorica, che tra-manda ai posteri la memoria delle azio-ni del glorioso Corpo degli Alpini.
Il Museo della Sezione A.N.A.di Brescia, orgoglioso di possedere leopere del pittore, sentitamente ringra-zia la signora Anna Maria Fausti.
Il Museo aperto tutti i marte-d dalle ore 20,30 alle 22, oppure suprenotazione.
Claudio Zambelli
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ATTIVITA ANTINCENDIO
Annus horribilis: cos pu essere definito il 2017 sul fron-te incendi boschivi. Per noi e per le nostre zone, questannodevastante cominciato il 28 dicembre 2016 con lincendiosul monte Muffetto (pi di cento ettari di pascoli e bosco ince-neriti) ed proseguito fino allaprile successivo.
In luglio, durante le nostre cosiddette vacanze pagateal mare, siamo stati impegnati ogni giorno a domare pi in-cendi a San Menaio, Cagnano Varano, Sannicandro Garganico,Mattinata, Rodi Garganico e San Marco in Lamis. Ed a que-sti, che sono i principali incendi da noi affrontati in una setti-mana, si aggiunta la ciliegina sulla torta: due giorni dinter-vento alle Isole Tremiti. Insomma, alla fine per tutti questiinterventi abbiamo totalizzato qualcosa come 449 oredoperativit. Dov stato possibile abbiamo documentato conalcune fotografie i nostri interventi, scatti che vi proponiamo acorredo di queste brevi note sullattivit dellAIB nel 2017.
Ringrazio dalle pagine del nostro giornale tutti i volon-tari, da chi partecipa attivamente alle operazioni di spegni-mento a chi mantiene in efficienza le attrezzature.
Gli Alpini che volessero avvicinarsi allAIB, possonocontattarci su [email protected], tel. 3357326470 orivolgersi in sede sezionale al coordinatore di PC. Ultima an-notazione: durante la stagione invernale comincia per noi unperiodo estremamente critico a causa della mancanza dac-qua e di neve che, associati alla siccit, possono creare foco-lai dincendio poi difficilmente gestibili.
Paride BelleriAib ANA Brescia
Un anno davvero... di fuoco
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Un imponente progetto di siste-mazione e valorizzazione delle testi-monianze della Grande Guerra nelbresciano, voluto dalla nostra Sezioneper commemorarne degnamente ilcentenario, ha come protagonistalesteso sistema difensivo del Passodel Maniva che, questestate, ha ac-colto la Commissione Giovani dellanostra Sezione per lannuale campa-gna di recupero dei manufatti bellici,un fine settimana sulle montagne dicasa dopo aver toccato negli anni scor-si i campi di battaglia pi famosi edimpervi del fronte italiano nel primoconflitto mondiale, lOrtigara ilPasubio, il Freikofel, il Lagazuoi ed ilMonte Grappa.
Proprio sul confine tra il RegnodItalia e lImpero Austro-ungarico,infatti, negli anni immediatamente pre-cedenti lo scoppio della guerra i Co-mandi italiani avevano deciso di crea-re una linea difensiva tra i Passi diCrocedomini e del Maniva, a suppor-to dello Sbarramento delle Giudicarie
ed a protezione delle vie daccesso alterritorio bresciano, con la costruzio-ne di trinceramenti, postazioni darti-glieria e per mitragliatrici, fortilizi, os-servatori, ricoveri e caserme tuttecollegate con nuove strade militariappositamente tracciate,apprestamenti ulteriormente rinforzatiin seguito alla rotta di Caporetto del-lautunno 1917 e poi abbandonati dicolpo con la firma dellarmistizio nelnovembre 1918.
Partito nel primo pomeriggio digioved 3 agosto, il nostro gruppo, qua-si una trentina di giovani e diversa-mente giovani, ha raggiunto il Passodel Maniva dove, nei pressi della sedelogistica delle Penne Nere di Brescia,abbiamo allestito il campo-base mon-tando le tende fornite dalla nostra Pro-tezione Civile e completate con lebrandine offerte dal Gruppo Alpini diOspitaletto. Terminata questa primafase e preso possesso di quella chesarebbe stata nostra casa per i suc-cessivi tre giorni, abbiamo cominciato
a guardarci attorno per capire in qualisettori del cantiere (che si estende suun fronte ampio ben tre chilometri) sisarebbe andati ad operare lindomanie provare la new entry di questanno,una motocarriola cingolata per il tra-sporto di una parte delle attrezzaturepi pesanti ed ingombranti.
Venerd di buon mattino, dopoaver attestato la nostra presenza fir-mando lapposito modulo e con la gui-da di Fabio Lazzari, la maggior partedi noi, con decespugliatori, pale e pic-coni in spalla, si inerpicata lungo ifianchi del Dosso Alto per dare il viaal rifacimento completo del tratto disentiero fino alla cima con il tagliodellerba e lo scavo del sentiero veroe proprio in tratti caratterizzati da unaforte pendenza, mentre un piccologruppo si fermato pi in basso perdisboscare e ripulire alcune zone incorrispondenza delle gallerie-ricove-ro scavate alle pendici del monte. Nelpomeriggio, dopo aver suddiviso gliAlpini in diverse squadre (compresi
COMMISSIONE GIOVANI
Un lungo weekend di agosto l
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alcuni giovani dei Gruppi della ValTrompia arrivati appositamente alPasso anche nei giorni successivi),abbiamo ripreso alacremente sia i la-vori lungo il sentiero del Dosso Altoche il taglio delle piante e dei tronchi,affiancando a questi interventi anchela sistemazione di un ampio spiazzovicino alla casermetta prospicente ilsentiero ed il ripristino di una trinceache congiungeva le postazioni realiz-zate dietro lattuale Chiesetta delle TreValli con la casermetta stessa, crean-do cos un sistema di collegamentoprotetto ed ininterrotto dal Passo delManiva praticamente fino alla cima delDosso Alto.
In serata, complici la sagra delgnocco ed il concerto del CharlieCinelli Folk Group, il Passo si ani-mato con la presenza di diverse deci-ne di persone: cos anche noi abbia-mo potuto dare spettacolo intonan-do abbastanza bene, grazie ai coristidel Gruppo di Calcinato, diversi cantialpini sotto le stelle coinvolgendo moltidei presenti.
Lintera giornata di sabato 5agosto ha visto i nostri volontari im-pegnati nella prosecuzione dei lavorigi avviati e, in alcuni casi, portati atermine in breve tempo, visitati inmattinata dal nostro PresidenteGianbattista Turrini e dal Presidenteemerito Davide Forlani accompagna-ti dai responsabili del cantiere, men-tre la sera, durante la cena, sono sta-te consegnate a tutti i presenti lefascette attestanti la partecipazionealla campagna di recupero 2017.
Domenica mattina, mentre ungruppo proseguiva i lavori di rifaci-mento e tracciamento del sentierosotto la cima del Dosso Alto, gli altriAlpini hanno smontato il campo-basecaricando tende e materiali sui furgo-ni telonati della Sezione e del Gruppodi San Pancrazio. Appena concluse leoperazioni il tempo, sempre splendido
fin da gioved, si improvvisamenteguastato con larrivo dalla Val Trompiadi enormi nuvoloni portatori prima diunintensa pioggia e poi addiritturadella grandine, con un brusco abbas-samento delle temperature: ci siamocos rifugiati nella sede logistica in at-tesa che terminasse il fortunale, men-tre vedevamo ciclisti e motociclistiraggiungere il valico completamenteinzuppati e la molta gente salita alPasso per la Messa in ricordo dei
Caduti senza Croce in programma nelpomeriggio nella Chiesetta delle TreValli andarsene in gran fretta lascian-do lampio piazzale quasi deserto.
A tutti coloro che vogliono co-noscere e vivere i luoghi della Gran-de Guerra, la Commissione Giovanisezionale rinnova lappuntamento peril prossimo anno, centenario della Vit-toria, per continuare a percorrere in-sieme il sentiero tracciato dai Padri.
Giuseppe Lamberti
lavorando in mezzo alla storia
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GRUPPO SPORTIVO
Trofeo Lantieri de ParaticoGara sezionale di tiro a segno
27/05/2017 Poligono di Gardone Val TrompiaClassifica Pistola1 BERNARDI PAOLO BORGOSATOLLO2 SIGNORELLI MAURIZIO BRESCIA3 ZACCHI GIULIO BOTTICINO SERA4 TERZI GIANMARCO CHIARI4 BELLERI PIERANGELO GARDONE VAL TROMPIA5 CREMINI RENATO MARCHENO6 PIAZ GIORGIO GUSSAGO7 ZANI EZIO LUMEZZANE PIEVE8 OTTELLI ALESSANDRO BOVEGNO9 BALDUCCHELLI MIRCO PEZZAZE
Classifica CARABINA1 BONOMETTI CRISTIANOLUMEZZANE PIEVE2 BONO GUIDO RODENGO SAIANO3 BELLERI FABIO GUSSAGO4 GHIDINI GIULIANO CHIESANUOVA5BELLERI ALESSANDRO SAREZZO6 PELI MAURIZIO MARCHENO7 ANTONINI ANDREA MOMPIANO8 FRASSINE DANIELE COLLEBEATO9 VALOTTI ARCISO RODENGO SAIANO10 BELLERI PIERANGELO GARDONE VAL TROMPIA
Classifica COMBINATA1 BERNARDI PAOLO BORGOSATOLLO2 ZACCHI GIULIO BOTTICINO SERA3 TERZI GIANMARCO CHIARI4 SIGNORELLI MAURIZIO BRESCIA CENTRO5 BELLERI PIERANGELO GARDONE VAL TROMPIA6 ANTONINI ANDREA MOMPIANO7 BALDUCCHELLI MIRCO PEZZAZE8 BONO GUIDO RODENGO SAIANO9 GHIDINI GIULIANO CHIESANUOVA10PICENI DANIEL VILLAGGIO SERENO
Classifica GRUPPI1 CHIESANUOVA2 GUSSAGO3 RODENGO SAIANO4 PEZZAZE5 LUMEZZANE P.6 PADENGHE7 BORGOSATOLLO8 GARDONE V.T.9 MARCHENO10 CONCESIO
Classifica SQUADRE1 CHIESANUOVA A2 BORGOSATOLLO A3 GARDONE V.T. A4 LUMEZZANE PIEVE C5 RODENGO SAIANO A6 CHIESANUOVA B7 LUMEZZANE PIEVE A8 CHIESANUOVA D9 PADENGHE A10 CHIESANUOVA C
Trofeo Carlo CocchettiTorneo sezionale di bocce
Bocciodromo di San Vigilio
Vincitore: Luciano Alberti Montichiari
Cartellinati A-B1 Luciano Alberti Montichiari2 Angelo Zizioli Gussago
Cartellinati C-D1 Angelo Piardi Gussago2 Mario Gobbini Castenedolo
Non Cartellinati1 Vittorio Busi Rezzato2 Albino Raffelli Rodengo Saiano3 Vittorio Inverardi Passirano4 Francesco Greotti Gussago
Classifica Bajetti1 Rodengo Saiano 2902 Pezzaze 2603 Chiesanuova 2454 Gussago 2005 Concesio 1256 Castenedolo 1157 Marcheno 1108 Flero 1059 Montichiari 10010 Polaveno 85
Classifica Gelmi1 Montichiari 1002 Rodengo Saiano 953 Gussago 904 Rezzato 805 Castenedolo 756 Chiesanuova 60
Pezzaze7 Concesio 558 Brozzo 50
NuvoleraMarcheno
9 Ome 45FleroBorgosatollo
10 Botticino Mattina 40Lumezzane PievePassirano
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Immagini di un anno di sport
Le tre squadre delle tre Sezioni bresciane in occasione del torneo triangolare disputato a Trenzano lotto luglio
Tre componenti della nostra commissione sportiva La squadra della Sezione di Brescia, vincitrice del torneo
Il calcio di inzio affidato al Presidente sezionale Gian Battista Turrini Una fase della gara di mountain bike
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Quando leggerete queste righe,gli alpini del Gruppo di Bottonagaavranno condotto in porto ledizione2017 della casoncellata benefica,svoltasi tra il 18 ed il 19 novembre.Una manifestazione a cui, la domeni-ca, associata anche la tradizionalefiera con le bancarelle in via Corsica.
Una storia iniziata quasi 40 annifa, nel 1978, quando il Gruppo avevasolo quattro anni, con lo sloganPortm aanti la tradisiu de laMadunna dei cust. Una storia chedimostra limportanza del radicamentodi un Gruppo Alpini nel suo territorio,in questo caso un quartiere della cit-t. Una tradizione nata fra le ortagliesuburbane a Sud di piazzale Repub-blica. E gi nel 1850 il quotidiano LaProvincia dava risalto alla sagra. Gliortolani si ritrovavano il 21 novembreper la Messa nella cisulna, S. Ma-ria in Silva, sullangolo fra via Corsicae via Sostegno, offrendo prodotti del-la terra alla Madunna, protettrice deicust (il torsolo della verza). Unof-ferta che si ripete an