Agricoltura Alessandrina

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Coldiretti Alessandria - Anno 59° numero 8 - 16/09/2013 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione Coldiretti Alessandria - Anno 59° numero 8 - 16/09/2013 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria P P eriodico eriodico del del mondo mondo agricolo agricolo di di c c oldiretti oldiretti a a lessandria lessandria

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Sergio Marini "L'Italia imprima una svolta all'Europa"

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3simone moroni Direttore

AgricolturAalessandrinam a G a z i n e

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ALESSANDRIA SRL

Editoriale

Editoriale

n° 8 - Settembre 2013

In COPERTInA

Il Presidente Marinicon Nunzia De Girolamo:lo scorso luglio il Ministroha firmato il patto per l’agricoltura davantia 15.000 imprenditoripresenti al Palalottomatica.Stop all’IMU:scelta responsabile

Chiuso in redazioneil 16 Settembre 2013

e le conservefatte in casa

n questo scampolo di estate mi è capitato di leggere, anchese la notizia a dire la verità era già rimbalzata su qualche quo-tidiano nei mesi scorsi ma l’avevo debitamente ignorata, che

saranno gli insetti a salvarci dalla fame. Attirato dal titolo “Un insettoci sfamerà” mi sono avventurato tra le colonne dell’articolo per ap-profondire che in un prossimo futuro per nutrire tutti gli abitanti delpianeta carne e pesce non basteranno più.Ecco allora che qualche temerario, in parti del mondo non troppolontane da noi, già si cimenta ed attrezza per allevare cavallette, for-miche, locuste perché pare siano ricchi di proteine animali... il tuttoper 1.900 specie di insetti ritenute commestibili per 2 miliardi di per-sone che, secondo un dettagliato rapporto Fao, già se ne ciberebberoogni giorno. Non voglio discutere sulla bontà o meno dell’articolo(né tantomeno dell’argomento è il caso di dirlo) ma sicuramente è statoun modo per spostare l’attenzione su qualcosa che non avesse a chefare con la politica, i suoi ministri e le vicende del “Cavaliere”. Però, proseguendo nella lettura mi sono immaginato questo futurodescritto e ipotizzato dalla Fao e ho capito perché avessi ignorato gliarticoli usciti sull’argomento nei mesi scorsi. Una corretta alimentazione non può prescindere dalla realtà produt-tiva e culturale locale: questo principio vale per i Paesi del TerzoMondo come in quelli sviluppati. Non si può trattare il cibo comeuna merce qualsiasi: per combattere la fame occorre soprattutto in-vestire nell’agricoltura delle diverse realtà del pianeta, dove servonoprima di tutto politiche agricole regionali e mirate che sappiano po-tenziare le produzioni locali con la valorizzazione delle identità ter-ritoriali per sfuggire all’omologazione che deprime i prezzi e aumentala dipendenza dall’estero. A questo principio non possono sfuggireneanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentareche anche se iperproteici sono però molto lontani dalla realtà culi-naria nazionale. Dati alla mano, proprio quest’estate si è registratoun boom degli italiani, quasi 9 milioni, che quest’anno al rientro dallevacanze si mettono al lavoro tra pentole e vasetti nella preparazionedi conserve fatte in casa per garantirsi una alimentazione più genuinae naturale, ridurre gli sprechi e risparmiare. Grande successo ancheper lo street food: quasi 3 italiani su 4 (73%) hanno acquistato cibo distrada facendo annotare un’impennata di vendite per questa nuovaforma alternativa di ristorazione low cost, nel tempo della crisi. Un fenomeno che ha contagiato 35 milioni di italiani perché concilial’esigenza del risparmio con la scoperta del territorio e dei suoi pro-dotti tipici da poter gustare proprio in strada passeggiando. Detto ciò... ma voi ve lo immaginate se se al posto di piadine, arancinio di un trancio di piazza sentissimo chiedere... “Scusi, uno scartocciodi locuste, grazie!” Sarebbe tutta un’altra storia, non da riscrivere mada cancellare.

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P e r i o d i c o e d i t o d a

impresa Verde alessandria

d i r e t t o r e a m m i n i s t r a t i V o

simone moroni

d i r e t t o r e r e s P o n s a b i l e

ilaria lombardi

G r a f i c a , i m P a G i n a z i o n e

christian boero

H a n n o c o l l a b o r a t o a q u e s t o n u m e r o

alessandro albertelli, luisa bo, daniela colombini,domenico Pesce, alberto Pansecchi, don ivo Piccinini,marino ravera, emanuele sconfienza,Valerio scarrone.

f o t o G r a f i earchivio coldiretti, christian boero

redazione ed amministrazionecorso crimea 69 - 15121 alessandriatel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

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QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO AUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

L’Italia potrà anticipare al 16 ottobre 2013il pagamento degli aiuti Pac sino al 50%

degli importi. Per quanto riguarda i pagamentiper i bovini (per gli Stati membri che prevedonotale pagamento) l’importo dell’anticipo puòessere incrementato sino all’80%. La deci-sione è stata presa unanimemente dagliesperti degli Stati membri riuniti in seno alcomitato di gestione che hanno approvato laproposta della Commissione che autorizzal’anticipo dei pagamenti, causa le difficoltàmetereologiche che quest’anno ha colpito di-verse regioni. Il versamento degli aiuti, cheviene eseguito normalmente il 1° dicembre,potrà essere effettuato a condizione che leamministrazioni nazionali abbiano procedutoalla verifica abituale delle domande. Il saldodei pagamenti sarà erogato in data successivaconsiderando il tasso di riduzione che saràstabilito a titolo della disciplina finanziaria perl’anno 2014. Sul prossimo numero verrà pub-blicato un approfondimento.

Ultima Ora

Anticipati gli aiutiPac per il 2013

AgricolturAalessandrina

Ma qualcuno torna a parlare anchedi cibi alternativi: Coldiretti non cista, una corretta alimentazione nonpuò prescindere dalla realtà produt-tiva e dalla culturale locale

Lo street food

risposta alla crisie tutela del buongusto Made in Italy

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In ritardo rispetto alle ultimeraccolte quella di quest’annoè caratterizzata da tempi cheriportano indietro, al saporedella tradizione

Vendemmia 2013

hi sarà stato più bravo neitrattamenti avrà le uve mi-

gliori. Questa è un’annata in cui a fare ladifferenza sarà, in misura più evidente,l’uomo”. Alberto Pansecchi, responsabilevitivinicolo Coldiretti Alessandria, non hadubbi, su questo si giocherà la partita dellaqualità tra i filari per quanto riguarda lavendemmia 2013. Ovviamente l’ultima pa-rola si potrà dire quando le uve sarannoin cantina ma le premesse sono davverosoddisfacenti. Grazie anche ad una situa-zione climatica che sta, via via, indirizzan-dosi verso l’optimum, con giornate caldee soleggiate alternate a notti fresche e

tenzione. Non precoce come ci eravamo abi-tuati negli ultimi anni ma un ritorno alla tra-dizione. “Quest’anno la primavera è statapiovosa ma le temperature dell’estate sonostate ottime. - affermano il presidente e il di-rettore della Coldiretti alessandrina RobertoParavidino e Simone Moroni - Se non ci sa-ranno stravolgimenti meteorologici nelleprossime settimane, si potrà catalogarequest’annata come di eccellente qualità. Per ilmomento siamo ottimisti anche se ad accom-pagnarci c’è sempre un pò di cautela e scara-manzia”. Dal punto di vista prettamente

arieggiate e adun ritardo nelle

fasi fenologiche, sistanno creando le

condizioni perfette perle uve che proseguono nella maturazione.Stiamo comunque assistendo ad un’annatamolto particolare in quanto il tempo di cuile piante hanno avuto a disposizione percompiere il proprio ciclo produttivo an-nuale, nonostante si vendemmierà avantinella stagione, non è stato molto. La vite,infatti, dopo un germogliamento legger-mente ritardato, è rimasta ferma per circatre settimane e anche se la fioritura è ini-ziata e si è conclusa in due o tre giorni, ilgrappolo ha cominciato a formarsi con unritardo di 20 giorni circa. Anche se le sor-prese, in chiave positiva degli ultimi anni,sono state frequenti e il livello di prepara-zione dei viticoltori, ormai focalizzati sullaricerca della qualità, notevolmente miglio-rato, tutto fa pensare che occorrerà an-cora un po’ di tempo alle vite percompletare la formazione equilibrata dellebacche. Non si dovrà quindi, per ora ab-bassare la guardia o pensare di aver rag-giunto, anche quest’anno l’obiettivosperato. Una vendemmia, insomma, che,potrebbe rivelarsi davvero importante siaper la qualità che la quantità; al viticoltorespettano ancora alcune settimane di at-

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Vendemmia 2013

Moscato: “L’intesa raggiunta per la vendemmia 2013 É utile ad affrontare le sfide del futuro

tecnico il raccolto si presenta promettentesia sotto il profilo della sanità dell’uva chedella equilibrata quantità, una buona allega-zione ha compensato il disseccamento diqualche grappolo, anche nelle aree dove iprecoci attacchi di peronospora, prima dellafioritura, hanno colpito. Annata che si pre-senta quindi “eccellente”, ma non facile peril viticoltore, che ha dovuto intervenire convarie operazioni e lavorazioni agronomicheper contenere l’accrescimento delle erbespontanee e la pressione delle malattie fun-

gine, specie ad inizio stagione. Il costo diproduzione, già di per sé rilevante per la ti-pologia di viticoltura esclusivamente colli-nare e per le lavorazioni manuali, è quindiulteriormente lievitato. Più articolato inveceil quadro sull’andamento di mercato. Quiregistra vivacità nella ricerca di uve e di vini,anche spinta da due annate particolarmenteavare, specie l’ultima che ha fatto registrareuna scarsezza produttiva addirittura a livellointernazionale. Segni incoraggianti questiche aiutano a comprendere dati statistici

che seppur differenti da vino a vino, nelcomplesso e nel confronto tra il 2013 e il2012 riflettono una tenuta sull’imbottigliato(qualche caso con segno meno e altri con in-crementi interessanti), tendente alla crescita,se consideriamo l’aumento dei volumi cer-tificati e la riduzione delle giacenze.La riduzione dei consumi nazionali è ampia-mente compensata dalla richiesta del-l’estero, spinta dalla intensa promozioneeffettuata ai vari livelli. La maturazione staprocedendo lentamente ma in modo

stata siglata l’intesa sul Mo-scato, dopo intense trattative,culminate con l’accordo rag-giunto dalla Commissione Pa-

ritetica, a notte inoltrata. “É importante chel’accordo sia stato raggiunto per tutelare leaziende in un momento in cui era quantomai necessario, a ridosso della vendemmia”evidenziano Roberto Paravidino e SimoneMoroni, presidente e direttore di ColdirettiAlessandria. L’impegno dell’Organizzazione,di salvaguardare le imprese agricole, ha per-messo di ottenere un accordo che nono-stante le lunghe trattative, è stato chiuso intempo utile”. L’accordo prevede per il 2013una resa di 95 quintali per ettaro, con lapossibilità di applicazione del meccanismoblocage-deblocage per ulteriori 5 quintali.Nello specifico, i 5 quintali di blocage po-tranno essere sbloccati con il parere favo-revole e vincolante delle organizzazioni edassociazioni professionali agricole nell’am-bito della Commissione Paritetica, sullabase di apposita richiesta del Consorzio diTutela corredata di dati oggettivi di imbot-tigliamento e vendita. Guardando al conte-

nuto dell’intesa: il prezzo delle uve è statofissato a euro 106,50 lordi. Il netto è104,50€ al quintale: l’accordo prevede un

contributo di 1,00€/quintale per il fondo diparte agricola, di cui 0,70€ sono indirizzatialle associazioni di produttori per la ge-

stione dell’accordo e 0,30€ ai vigneti condifficoltà di coltura individuati dalla Com-missione (sorì); inoltre, un contributo, in viadel tutto eccezionale, pari a 1€ al quintalesarà destinato al Consorzio che lo riser-verà alle attività istituzionali. “Abbiamo pre-ferito mantenere la prudenza neldeterminare la resa. - hanno aggiunto Para-vidino e Moroni - La relativa lunga storia diquesto accordo insegna che trattandosi diun prodotto con fortissima vocazione a gi-rare il mondo si alternano situazioni di eu-foria, come le ultime due campagne, a fasidi calma. L’accordo 2013 contiene i presup-posti e gli impegni per le parti utili ad af-frontare le sfide future sempre più difficiliin un clima di concorrenza con prodottiche non hanno il plusvalore del territoriocome l’Asti DOCG e della sua qualità, macavalcano le mode avvantaggiandosi dell’as-senza di regole produttive e quindi di costiinferiori. Il successo è comunque legato allefuture decisioni che dovranno vedere coin-volte sempre di più la parte agricola, quellaindustriale ed il Consorzio di Tutela, sottoogni profilo”.

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Vendemmia 2013

equilibrato, distribuita in un giusto lassodi tempo e non concentrata come è av-venuto, sia pur per ragioni diverse, nel2011 e nel 2012. Una lenta maturazioneè presupposto di più elevati parametriqualitativi, favorendo l’accumulo delle so-stanze aromatiche e polifenoliche essen-ziali per determinare il pregio sia delleuve a bacca bianca che di quelle a baccarossa. Siamo di fronte a un’annata chedeve ancora giocare buona parte dellesue potenzialità. Per quanto riguarda il Piemonte, secondofonte Assoenologi, si prevede un +5% ri-spetto alla vendemmia 2012. Lo scorsoinverno il territorio piemontese è statocaratterizzato da abbondanti precipita-zioni e le viti hanno potuto iniziare il ciclovegetativo con una buona riserva idrica. Ilmese di aprile non particolarmente miteha causato un ritardo del germogliamento

rispetto alle ultime annate, avvenuto solonei primi giorni di maggio, anche se conregolarità e uniformità.Le ricche precipitazioni del mese di mag-gio e della prima decade di giugno nonhanno disturbato l’allegagione; complessi-vamente i grappoli si presentano compatticon acini tendenzialmente grandi. I conti-nui mutamenti climatici e l’elevato tassodi umidità, spesso accompagnati da gior-nate coperte e senza sole, hanno creatole condizioni ideali per il diffondersi delleprincipali ampelopatie primaverili chehanno colpito in maniera diversa parecchivigneti. Le temperature si sono poi innal-zate in maniera netta senza però permet-tere alla vite di recuperare il ritardo delciclo vegetativo, se non solo parzialmente.Solo da metà agosto, con giornate soleg-giate e una buona escursione termica, èiniziata la lenta ma costante maturazione

dell’uva e del legno. La varietà che risultameno produttiva è il Nebbiolo, per tuttigli altri vitigni (Moscato, Brachetto, Bar-bera) si prevede una produzione in au-mento rispetto al 2012 del 5%, pari a circa2.500.000 ettolitri di vino.L’epoca di vendemmia è prevista in ri-tardo rispetto al 2012 di circa quindicigiorni ma sicuramente in linea rispetto aun’annata normale. La raccolta delle uveChardonnay e Pinot Nero base spumanteè iniziata negli ultimi giorni di agosto perconcludersi a inizio settembre, mentreper le uve Brachetto e Moscato bisogneràattendere la prima decade di settembre.Per tutte le altre varietà, in particolareBarbera e Nebbiolo, l’epoca di raccoltasarà condizionata dalle condizioni delmese di settembre. La qualità dei vini si preannuncia ottima,ma risulteranno fondamentali le condi-zioni climatiche e meteoriche da oggi altermine dei conferimenti. Le scorte sono molto basse sia per i vinirossi sia per quelli bianchi, mentre risul-tano più importanti per i vini aromatici(Moscato e Brachetto). “Quello della ven-demmia - concludono Paravidino e Mo-roni - è sempre uno dei momenti piùattesi dell’anno e più importanti per l’in-tero territorio italiano. Un brindisi per festeggiare l’aumento invalore del 10 per cento nelle esportazionidi vino Made in Italy che vola verso il re-cord storico di 5 miliardi delle spedizioniall’estero, se l’attuale trend di crescitasarà mantenuto alla fine dell’anno”. L’Italiacon la vendemmia 2013 è quindi il se-condo produttore mondiale di vino dopola Francia in cui la produzione è stimatapari a 46 milioni di ettolitri in aumentodel’11% rispetto allo scorso anno.

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on c’è stata la firma di Coldi-retti al tavolo della Commis-sione Paritetica regionale per

concordare il prezzo del Gavi Docg. “Éstata una decisione presa dopo un lungoconfronto con la nostra base associata. -ha affermato il presidente provincialeColdiretti Alessandria Roberto Paravi-dino - Non siamo soddisfatti di come siè conclusa questa Paritetica. Non ci sonodubbi che il nostro abbia voluto essereun segnale forte, finalizzato ad esprimerepreoccupazione e apprensione. Per que-sto riteniamo indispensabile ritornare alpiù presto a discutere nell’interesse ditutte le imprese del settore”. Attual-mente l’andamento del mercato con-trappone da una parte la domanda delGavi Docg in salita, come dimostrano i12 milioni di bottiglie vendute que-st’anno, dall’altra parte, il timore riguar-dante il rischio di giacenze nelle cantinein caso di contrazione della domanda equindi il pericolo di un abbassamento fu-turo dei prezzi. “La firma dell’accordo -ha continuato Paravidino - specialmentesulla resa, deve garantire un redditocerto alle aziende agricole, adeguato alcontinuo aumento dei costi di produ-

zione, non produrre eccedenze che an-drebbero seriamente ad ipotecare il fu-turo del comparto che ha bisogno di unaccordo di durata pluriennale anche pergarantire un minimo di programmazionee di certezze sia alle imprese agricole cheal resto della filiera produttiva”. Mentrela Regione Piemonte si dice soddisfatta

dell’accordo raggiunto per essere riu-scita a conciliare le richieste di produt-tori e imbottigliatori, nelle prossime oreColdiretti tornerà a fare il punto con lapropria base associata. Intanto, il contoalla rovescia per la raccolta delle uve èiniziato e si già si parla delle caratteristi-che organolettiche che avrà il Gavi 2013.

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lturaVendemmia 2013

Coldiretti non firma l’accordo vendemmia 2013 per il Gavi DocgAl momento di andare in stampa l’intesa raggiunta dalla Pariteticanon ha soddisfatto la base associata della nostra Organizzazione

1) Compenso uve destinate a D.O.C.G. GAVI Il compenso minimo delle uve intere Cortese bianco destinate alla D.O.C.G. Gaviper la vendemmia 2013 è stabilito come segue:

l Tavolo interprofessionale dell’uva Bra-chetto che si è riunito lo scorso 13 set-tembre in Regione ha stabilito,

nonostante Coldiretti e altri soggetti non ab-biano firmato l’accordo, per la vendemmia2013 di ridurre la resa ad ettaro di vino clas-sificabile a DOCG “Brachetto d’Acqui” o“Acqui” tipologia spumante fino ad un mas-simo di 25.90 ettolitri per ettaro (equivalentia 37 q.li/ha di uva). Ridurre la resa ad ettaro divino classificabile a DOCG “Brachetto d’Ac-qui” tipologia rosso (cosiddetto “tappo raso”)fino ad un massimo di 45.50 ettolitri per et-taro (equivalenti a 65q.li/ha di uva). Ridurre laresa ad ettaro la resa di vino classificabile aDOC “Piemonte Brachetto” tipologia spu-

mante fino ad un massimo di 28.00 ettolitriper ettaro (equivalenti a 40q.li/ha di uva). Ri-durre la resa ad ettaro di vino classificabile aDOC “Piemonte Brachetto” tipologia rosso(cosiddetto “tappo raso”) fino ad un massimo i50.40 ettolitri per ettaro (equivalenti a72q.li/ha di uva). Il prezzo delle uve è stabilitoin: 1,35 euro al chilo per i docg e 1,20 per ildoc. Il prezzo dei mosti è fissato in 2,18 €/litro+ IVA per il Brachetto d’Acqui e 1,96 €/litro+ IVA per il Piemonte Brachetto. Per il paga-mento: 50% entro 15 dicembre anno vendem-mia; 50% entro il 30 giugno successivo allavendemmia. Per gli interventi a sostegno delBrachetto d’Acqui e del Piemonte Brachettosi effettueranno le seguenti trattenute:

• 0.025€/kg + iva per ogni kg di uva destinataa Brachetto d’Acqui per la promozione; • 0.065€/kg + iva per ogni kg di uva destinataa Brachetto d’Acqui per il finanziamento pro-dotto invenduto 2012 e e declassamento an-nate 2010, 2011 da parte delle cantinecooperative;• 0.025€/kg + iva per ogni kg di uva destinataa Piemonte Brachetto per la promozione;• 0.065€/kg + iva per ogni kg di uva destinataa Piemonte Brachetto per il finanziamentoprodotto invenduto 2012 e e declassamentoannate 2010, 2011 da parte delle cantine coo-perative. Le uve eccedenti le rese sopra ripor-tate potranno essere destinate a:

• succhi d’uva;• mosto o mosto muto o mostoparzialmente fermentato rossoo bianco;

• vino;• distillati.

Vietato il passaggio dal mosto parzialmentefermentato Brachetto d’Acqui tappo raso allatipologia spuymante. Si può passare dalla tipo-logia spumante a quella a tappo raso, mante-nendo la resa dello spumante (37ql/ha).Vietato il passaggio dal mosto parzialmentefermentato Piemonte Brachetto tappo rasoalla tipologia spumante. Si può passare dalla ti-pologia spumante a quella a tappo raso, man-tenendo la resa dello spumante (40ql/ha).

Gradazione alcolica €/quintale

9,50 – 11,20 72,5 0

11,21 – 12,40 76,5 0

> 12,40 (da uve selezionate) 92,00

Gradazione alcolica €/quintale

9,50 – 11,20 91,50

11,21 – 12,40 94,50

> 12,40 (da uve selezionate) 111,00

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2) Compenso uve destinate a D.O.C.G. GAVI del Comune di Gavi Il compenso minimo delle uve intere Cortese bianco destinate alla D.O.C.G. Gavi conuna delle menzioni aggiuntive riferite ai comuni o alle frazioni per la vendemmia 2013 èstabilito come segue:

Uve Brachetto 2013: al Tavolo in RegioneColdiretti non ha siglato l’intesa

[a cura di Valerio Scarrone]

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imu aGricola

l Governo ha annunciatol’abolizione definitiva dellaprima rata dell’IMU 2013. La

sospensione operata a giugno, di-viene quindi cancellazione, sia perl’abitazione principale che per iterreni agricoli e i fabbricati rurali.“Una scelta responsabile che rico-nosce il ruolo ambientale, sociale eculturale della nostra agricolturache contribuisce a produrre queibeni comuni che il mercato nonremunera”. É quanto ha affermatoil presidente della Coldiretti SergioMarini nel commentare congrande soddisfazione la decisionedel Governo sull’IMU agricola.Lo stesso Governo ha preso l’im-pegno di cancellare anche il saldo,mediante un prossimo interventodella Legge di Stabilità di ottobre,con la quale verranno definite lecoperture necessarie alla cancella-zione definitiva per tutto il 2013.Con tale provvedimento, verrà ri-definita la tassazione degli immobilie della fiscalità locale dei comuni,prevedendo una service-tax che in-globerà anche la tassa sui rifiuti eservizi. “Come già dichiarato dai

vertici Nazionali della nostra Con-federazione, che ha seguito diret-tamente il complesso iter, che haportato all’approvazione dell’at-teso provvedimento, si tratta diuna scelta responsabile che rico-nosce il ruolo ambientale, sociale eculturale della nostra agricolturache contribuisce a produrre queibeni comuni che il mercato nonremunera. - hanno affermato il pre-sidente e il direttore della Coldi-retti alessandrina, RobertoParavidino e Simone Moroni. -Grande soddisfazione quindi diColdiretti, che ringrazia in partico-lare il Ministro delle Politiche Agri-cole Nunzia De Girolamo che,nonostante le oggettive difficoltàpolitiche ed economiche, ha man-tenuto l’impegno sottoscritto nelpatto per l’agricoltura davanti ai15mila agricoltori presenti all’As-semblea di Coldiretti lo scorso lu-glio, dimostrando di crederenell’agricoltura quale perno peruna nuova stagione di crescita so-stenibile del Paese”.L’IMU agricola avrebbe compor-tato un insostenibile onere di circa

IMU agricola:una battaglia vinta nell’interessedelle imprese agricole piemontesi

700 milioni di euro alle imprese agricole per il 2013;in Piemonte l’incidenza stimata da Coldiretti è varia-bile tra i 70 e i 95 milioni di euro.A questo grande risultato, si aggiunge il ritorno dellafiducia nelle imprese, spinto soprattutto dalla crescitadelle esportazioni che nell’agroalimentare raggiun-gerà il record storico di 34 miliardi nel 2013 con unaumento stimato del 7%.I risultati positivi nelle esportazioni compensano idati ancora negativi nei consumi interni, che hannocolpito come mai era accaduto prima anche l’alimen-tare con un taglio della spesa del 4% nel primo se-mestre dell’anno. A livello nazionale il gettito 2012dell’IMU agricola è stato di 692 milioni di euro, di cui628 per i terreni e 64 per i fabbricati strumentali.L’IMU agricola è stata pagata da circa 3 milioni di con-tribuenti, di cui 600mila agricoltori professionali(aziende agricole) secondo i dati divulgati dal ministerodelle Politiche Agricole e Forestali.

Il Presidente Nazionale Sergio Marini

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approfondimento

Imu, lo stop vale anche per il fotovoltaico rurale

Con la pubblicazione sulla GazzettaUfficiale del decreto legge del 31agosto 2013 n.102 “Disposizioni

urgenti in materia di IMU”, si è provve-duto ad abolire la prima rata 2013 dell’im-posta municipale per i terreni agricoli efabbricati rurali, e dei relativi impianti fo-tovoltaici realizzati in connessione con leattività agricole. Il provvedimento fa se-guito al decreto legge del 21 maggio 2013n.54 “Interventi urgenti in tema di so-spensione dell'imposta municipale pro-pria, di rifinanziamento di ammortizzatorisociali in deroga, di proroga in materia dilavoro a tempo determinato presso lepubbliche amministrazioni e di elimina-

zione degli stipendi dei parlamentarimembri del Governo”, aveva già sospesoil pagamento della prima rata dell’impo-sta, in scadenza il 17 giugno. Secondoquanto stabilito dalla Nota dell’Agenzia

del Territorio n.3189 del 6 giugno 2012,infatti, “agli immobili ospitanti le installa-zioni fotovoltaiche, censiti autonoma-mente e per i quali sussistono i requisitiper il riconoscimento del carattere di ru-ralità, nel caso in cui ricorra l’obbligo didichiarazione in catasto (...) è attribuita lacategoria D/10 - fabbricati per funzioniproduttive connesse a attività agricole”.Ricordiamo che la norma prevede l’abo-lizione della prima rata 2013, gli impren-ditori agricoli possono ragionevolmentesperare nell’annullamento della secondarata come enunciato dal Governo. Per maggiori informazioni, consulta il sitohttp://www.fattoriedelsole.org/.

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alentina Binno è la nuovadelegata Giovani Impresa

Piemonte, già delegata pro-vinciale di Alessandria: eletta

all’unanimità in data odiernadall’assemblea dei giovani in

rappresentanza di tutto il territoriopiemontese. Il suo incontro con l’agri-coltura è avvenuto una decina di annifa, dopo aver conseguito il diploma al-l’Istituto Tecnico per geometri. Coniu-gata, due figlie, ha scelto di dedicare lapropria professionalità nell’aziendaagricola di famiglia, a indirizzo zootec-nico con allevamento di suini. A leicompete oggi la direzione commer-ciale e amministrativa della “Varetto eBosco s.s.agr.”. “L’impegno a lavorareper la realizzazione della progettualitàeconomica di Coldiretti Piemonte siaattraverso i contratti di filiera sia conla valorizzazione delle produzioniMade in Italy rappresentano un impor-tante richiamo per i giovani che scel-gono di occuparsi dell’attività agricola”ha detto Valentina Binno, neo eletta“Proseguendo il percorso già avviatocon ottimi risultati dal delegatouscente Dario Perucca, la mia respon-sabilità e di tutto il comitato regionale,sarà quella di contribuire attivamenteai progetti dell’organizzazione e di es-sere elemento propulsore per nuoveidee e nuove attività”. “Si stanno ulti-mando i rinnovi dei delegati regionalisu tutto il territorio; un segnale di fortevivacità e rinnovamento della nostraorganizzazione che vanta una classe di-rigente giovane, coraggiosa e dinamica”aggiunge Carmelo Troccoli, segretarionazionale Giovani Impresa, intervenutoall’assemblea piemontese “ Il talento, lacreatività e la voglia di fare dei giovaniimprenditori sono le carte vincenti percontrastare la crisi e il periodo di diffi-coltà che sta attraversando l’intero si-stema Paese”. I dati confermano comenel settore agricolo la crescita sia disegno positivo: aumento del 6,7% dinuove imprese giovani e incremento

del 27% di nuove matricole alla facoltàdi agraria negli ultimi 5 anni. “Un’ele-zione che rappresenta un passaggio im-portante dopo il grande lavoro svoltodal delegato uscente Dario Perucca, acui va il ringraziamento della federa-zione” aggiungono Roberto Moncalvoe Bruno Rivarossa, rispettivamentepresidente e direttore Coldiretti Pie-monte “Il lavoro della nuova squadrasarà finalizzato a delineare e proseguirele progettualità future del movimentoGiovani Impresa a livello piemontese:un tassello essenziale per costruire, in-sieme, “L’Italia che vogliamo”.

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news

Aaagrico

lturaelezione deleGata reGionale GioVani imPresa

La nuova DelegataRegionale Giovani Impresa Valentina Binno

Giovani Impresa Piemonte

BINNO?

valentina Binno

Chi è valentina

nuova delegata

� Valentina Binno è nata adAlessandria il 13 marzo 1984, 29anni, coniugata, due figlie, un diplomaconseguito nel 2003 all’Istituto Tec-nico per Geometri “P.L.Nervi” diAlessandria. Nel 2006 entra a farpare della “Varetto e Bosco s.s.agr. diMarco Bosco & C”, azienda agricolazootecnica con allevamento di suinicon sede in Strada Redabue 14 aMasio, in provincia di Alessandria,dove si occupa della parte ammini-strativa, nel 2010 diventa socia.La ”Varetto-Bosco” possiede oltre6.500 suini da ingrasso (di proprietànon in soccida) e 200 ettari di ter-reno coltivato a grano, mais esorgo. Un’impresa a conduzionefamiliare, frutto della continuità ge-nerazionale: una realtà sorta nellacintura torinese e poi approdata nel1988 nell’alessandrino, a Masio, dovegià esisteva una struttura di pro-prietà, idonea all’allevamento suini-colo. Nel corso degli anni l’azienda ècresciuta diventando sempre più

competitiva e all’avanguardia anchedal punto di vista tecnologico rap-presentando un esempio concretoper affrontare e sfidare il momentodi forte sofferenza che sta attraver-sando il comparto suinicolo.Tradizione e innovazione sono i con-cetti chiave che animano la filosofiadell’imprenditrice Valentina Binno:nata e cresciuta non un ambientenon agricolo ha saputo avvicinarsialla campagna vivendo da protagoni-sta la crescita e l’ampliamento diun’azienda che ha tutte le carte inregola per affrontare il futuro condeterminazione e fermezza. Oggicompete a lei la direzione commer-ciale e amministrativa della “Varettoe Bosco”. La storia di Valentina Binnova di pari passo con la storia del suoimpegno in agricoltura dove i sacri-fici vengono ogni giorno ricompen-sati dalla forza e determinazione diun gioco di squadra fondamentaleche ha portato l’azienda ad eccellerenel proprio settore: una storia che èappena iniziata. Il 27 maggio 2013 èstata eletta all’unanimità responsa-bile provinciale Giovani Impresa edè entrata a far parte della Giunta diColdiretti Alessandria. Il 12 settem-bre è stata eletta delegata GiovaniImpresa Coldiretti Piemonte.

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Piano sViluPPo rurale 2007-2013

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news

Aaagrico

ltura Si annunciano nuovi bandi sulle misure 112e 311 per giovani agricoltori e diversificazione

l costante monitoraggio effettuato sulla ge-stione del PSR 2007-2013, prossimo allaconclusione, ha evidenziato un margine di

fondi non ancora utilizzati sulle misure 112 (in-

sediamento di giovani agricoltori) e 311 (diversifica-

zione in attività non agricole). Si è dunque ritenutoopportuno, tenendo conto anche della posizioneespressa dalla Commissione Europea, prevederel’emanazione di nuovi bandi. I nuovi bandi do-vranno tuttavia tenere conto del ridottissimotempo a disposizione delle Province per l’istrut-toria delle domande ed a disposizione dei richie-denti per la realizzazione di insediamenti edinvestimenti, poiché, per disposizione dei Rego-lamenti comunitari, i contributi ed i premi ero-gati dovranno essere rendicontati all’UnioneEuropea improrogabilmente entro il 2015.

É dunque possibile ipotizzare il seguentecronoprogramma:• Emanazione dei bandi nella seconda metà disettembre 2013 (per evitare sovrapposizioni coni bandi della misura 121 “health check” - Reti an-tigrandine e Sistemi di irrigazione - attualmenteaperti);

• Chiusura della presentazione delle domande afine gennaio 2014;

• Ultimazione da parte dei richiedenti della rea-lizzazione degli insediamenti/investimenti e pre-sentazione delle richieste di pagamento a saldoentro fine gennaio 2015;

• Conclusione da parte delle Province della atti-vità istruttoria, “collaudi” e predisposizione deglielenchi di pagamento entro giugno 2015, inmodo che Arpea possa procedere entro fine2015 all’erogazione e rendicontazione.

Tenendo conto del cronoprogramma, sarannonecessarie le seguenti procedure:• la presentazione telematica delle domandeverrà consentita soltanto fino ad esaurimentodel budget. Nella procedura informatica opere-ranno controlli bloccanti che attueranno ilblocco della presentazione delle domande nelmomento in cui il budget sia raggiunto.

• Le Province comunicheranno alle aziende agri-cole la avvenuta ricezione delle domande e la ri-cevibilità delle stesse. Successivamente irichiedenti sono tenuti a procedere a proprio ri-schio alla effettuazione degli insediamenti e deilavori/investimenti.

• Non si procederà nella fase iniziale né all’istrut-toria né alla definizione delle domande, adempi-menti che sono posticipati alla fase successivaalla realizzazione degli investimenti.

• Non possono essere erogati contributi per in-sediamenti/lavori/investimenti e/o spese effet-tuati prima della presentazione della domanda.

• Non saranno erogati anticipi e/o acconti, ma leerogazioni saranno effettuate esclusivamente asaldo dopo la completa realizzazione degli inse-diamenti e dei lavori.

• Alla erogazione dei premi e dei contributi siprocederà secondo l’ordine della trasmissionetelematica, da parte del beneficiario, della comu-nicazione di ultimazione insediamento/lavori.

• In caso di esaurimento del budget, i richiedentiche non avessero ancora trasmesso la comuni-cazione di ultimazione insediamento/lavori nonpotranno più ottenere il premio o il contributo,anche se il ritardo dovesse essere determinatoda cause indipendenti.

• Le domande dovranno essere presentatecomplete di tutti i permessi e le autorizzazioninecessari a consentire l’immediata cantierabi-lità. Sarà responsabilità del richiedente non in-serire nella domanda investimenti che nonpossano essere completamente conclusi entrogennaio 2015, tenendo conto del fatto che itermini indicati non saranno in alcun modoprorogabili.

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PSR 2007-2013

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sistrinew

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gricoltura

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riprogettiamo IL SISTEMA TRACCIABILITà DEI RIFIUTI

Slitta la partenza per i produttori di rifiuti pericolosi

inviata la partenza del Sistri per i pro-duttori di rifiuti pericolosi. E’ quantostabilito dall’articolo 11 del decreto

legge 31 agosto 2013, n. 101, che reca Dispo-sizioni urgenti per il perseguimento di obiet-tivi di razionalizzazione nelle pubblicheamministrazioni. La norma, modificando l’ar-ticolo 188 ter del codice ambientale (de-creto legislativo 3 aprile 2006, n.152), oltrea fissare al 1° ottobre 2013 l’operatività delsistema per gli enti o le imprese che raccol-gono o trasportano rifiuti pericolosi a titoloprofessionale, o che effettuano operazioni ditrattamento, recupero, smaltimento, com-mercio ed intermediazione di rifiuti perico-losi, ridefinisce sostanzialmente l’elenco deisoggetti obbligati ad aderire al sistema ditracciabilità. Sono previsti, tra gli obbligati adaderire al sistema, i produttori iniziali di ri-fiuti pericolosi e gli enti o le imprese che rac-colgono o trasportano rifiuti pericolosi atitolo professionale, o che effettuano opera-zioni di trattamento, recupero, smaltimento,commercio e intermediazione di rifiuti peri-colosi, inclusi i nuovi produttori. I soggettinon contemplati in questo elenco possonoaderire su base volontaria. Fatte salve even-tuali ulteriori proroghe e fatta salva la possi-bilità di utilizzare il sistema su basevolontaria, l’avvio dell’operatività è fissato al3 marzo 2014 per i produttori iniziali di ri-fiuti pericolosi e per i comuni e le impresedi trasporto dei rifiuti urbani del territoriodella regione Campania. La norma approvata dispone che con de-creto del Ministro dell’ambiente e della tu-tela del territorio e del mare da adottare insede di prima applicazione, entro il 3 marzo

2014 o, al più tardi, nei sei mesi successivi, sidebba procedere alla semplificazione del si-stema, anche alla luce delle proposte delleassociazioni rappresentative degli utenti, ov-vero delle risultanze delle rilevazioni di sod-disfazione dell’utenza. Le semplificazioni,finalizzate, tra l’altro, ad assicurare la ridu-zione dei costi di esercizio del sistema pergli utenti, devono essere adottate previa ve-rifica tecnica e della congruità dei relativicosti da parte dell’Agenzia per l’Italia Digi-tale. Il decreto, inoltre, prevede che per leviolazioni di cui all’articolo 260-bis del D.Lgs.n. 152 del 2006 commesse fino al 31 marzo2014 dai soggetti per i quali il SISTRI è ob-bligatorio dal 1° ottobre 2013, e fino al 30settembre 2014 dai soggetti per i quali il SI-STRI è obbligatorio dal 3 marzo 2014, le san-zioni sono irrogate nel caso di più di tre

violazioni nel medesimo rispettivo arco tem-porale. Tale regime è previsto limitatamentealle condotte di informazioni incomplete oinesatte ed a quelle previste a carico dei tra-sportatori di rifiuti per la violazione dei re-lativi obblighi. Nelle more dell’entrata inoperatività del sistema, le imprese sono te-nute alla tenuta dei registri di carico e sca-rico e dei formulari, sulla base delledisposizioni previgenti alle modifiche appor-tate con il decreto legislativo n.205/10.Tra le novità del decreto, infine, va segnalatala soppressione del Comitato di vigilanza econtrollo del SISTRI e la sostituzione di taleorganismo con un Tavolo tecnico di monito-raggio e concertazione, costituito pressol’Ufficio di Gabinetto del Ministero dell’am-biente, che assolve alle funzioni di monito-raggio del sistema.

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news

Aaagrico

ltura

decreto del fare

Il Decreto del Fare

prevede anche norme

di agevolazione della filiera

corta che consentono

agli imprenditori agricoli di vendere

direttamente i loro prodotti

e organizzare il consumo sul posto

per i clienti senza ulteriori

autorizzazioni, utilizzando

i propri locali

e arredi aziendali

“”

onferma del taglio dell’accisa sulgasolio, proroga per i patentini deitrattori, semplificazione su vendita

diretta e valutazione dei rischi, agevolazioniper l’acquisto di macchinari e beni strumen-tali. Sono le novità più importanti contenutenel Decreto del Fare varato dalle Cameree diventato legge con l’obiettivo di rilanciarela competitività del sistema Italia. Uno deiprovvedimenti più attesi riguardava l’accisasul gasolio da serra. La norma ha confer-mato la riduzione della tassa a 25 euro permille litri, “a condizione che i richiedentisiano serricoltori per i quali l’attività im-prenditoriale agricola costituisce l’esclusivoo comunque il prevalente fattore produt-tivo, cioè coltivatori diretti e imprenditoriagricoli professionali, iscritti nella relativa ge-stione previdenziale ed assistenziale”. La di-sposizione, che decorrerà dal 1° agosto2013 e fino al 31 dicembre 2015, intendedare una risposta concreta alla perdita dicompetitività del settore florovivaistico edorticolo a causa da un lato, del venir menodelle disposizioni che prevedevano l’esen-zione dall’accisa per il gasolio destinato alleserre e, dall’altro, dai continui aumenti deiprezzi dei carburanti con un aggravio deicosti di produzione insostenibili.Il livello di imposizione agevolato sarà appli-cato sul gasolio per la serricoltura a condi-zione che le imprese beneficiarie siobblighino a ridurne il consumo, dando cosìun fattivo contributo al raggiungimento diuna maggiore tutela ambientale. Come ri-chiesto da Coldiretti, è stata prorogata al 22marzo 2015 l’entrata in vigore delle dispo-sizioni sul cosiddetto patentino (abilitazioneall’uso delle macchine), introdotto dall’Ac-cordo del 22 febbraio 2012 e che aveva de-terminato confusione ed incertezzeinterpretative. Ma non è la sola novità im-portante in materia di lavoro. Il legislatore

ha introdotto un nuovo modello di sempli-ficazione della valutazione dei rischi per leimprese agricole con particolare riguardo ailavoratori a tempo determinato e stagionalie per le imprese piccole dimensioni. Il mo-dello che interessa non solo la valutazionedei rischi, ma anche formazione, informa-zione e sorveglianza sanitaria - da definirsicon decreto interministeriale - si aggiungee completa il quadro delle semplificazioniavviato con l’Avviso comune del 16 settem-bre 2011 relativamente alla formazione, in-formazione e sorveglianza sanitaria per leimprese con lavoratori stagionali fino a cin-quanta giornate. Confermata la proroga al 7ottobre 2014 dell’entrata in vigore dellenuove norme sulla prevenzione incendi perquelle imprese prima non soggette alla nor-mativa e per quelle di nuova costituzione.Ulteriori semplificazioni riguardano più ingenerale la formazione, la valutazione dei ri-schi interferenziali e il Durc. Merita, infine,attenzione la abrogazione delle visite medi-che pre assuntive dei minori, bambini e ado-lescenti, e del relativo certificato, previste e

sanzionate da una legge speciale, eccezionfatta per le lavorazioni a rischio laddove co-munque operano gli obblighi dettati dallenorme sulla sorveglianza sanitaria.Ma il Dl Fare prevede anche norme di age-volazione della filiera corta che consentonoagli imprenditori agricoli di vendere diretta-mente i loro prodotti e organizzare il con-sumo sul posto per i clienti, senza ulterioriautorizzazioni, utilizzando i propri locali earredi aziendali. Si potrà effettuare la venditadiretta in occasioni di sagre e fiere senza ne-cessità di comunicarlo preventivamente alComune interessato e di avviare la venditadiretta mediante commercio elettronicocontestualmente all’invio della comunica-zione. Altra novità di interesse per le im-prese è l’esonero di cantine, essicatoi efrantoi dall’obbligo dall’obbligo di autorizza-zione per le emissioni in atmosfera. Vienepoi estesa alle aziende agricole l’accesso acontributi a tassi agevolati per l’acquisto dimacchinari e beni strumentali. Agevolazionipure per le cooperative agricole che ope-rano in aree svantaggiate.

C

L’aumento dei prezzi della benzina sotto laspinta della crisi in Siria colpisce 4,4 milioni gliitaliani in vacanza nel mese di settembre inco-raggiati dalle previsioni meteo sull’arrivo dell’ul-timo scampolo di estate. E’ quanto afferma laColdiretti in occasione dei nuovi aumenti deiprezzi del carburante nel sottolineare che ilcosto dei trasporti è uno dei fattori che ha con-dizionato pesantemente le ferie degli italiani. Il32 per cento dei vacanzieri - sottolinea la Col-diretti - ha scelto di trascorrere le vacanze inlocalità più vicine rispetto allo scorso anno conben sette italiani su dieci (70%) in vacanza inItalia e di questi ben il 24 per cento che non siallontana neppure dalla propria regione se-

condo l’indagine Ipr marketing. Tra chi lascia iconfini nazionali appena il 4% dei vacanzieri hascelto - precisa la Coldiretti - lontane mete ex-tracomunitarie. La scelta di vacanze a “chilome-tri zero” in località non troppo lontane èvincente anche a settembre in cui si registra in-fatti un aumento in percentuale del turismo le-gato alla natura in collina, montagna, nei parchie nelle campagne rispetto alle mete tradizionalidel mare. Ad avvantaggiarsene sono quindianche i ventimila agriturismi italiani dove con leprevisioni di un caldo settembre si registra -conclude la Coldiretti - una tendenza all’au-mento delle prenotazioni anche se prevale il lastminute secondo Terranostra.

BENZINA: rincari per 4,4 Milioni in vacanza a settembreil costo dei trasporti è uno dei fattori critici che oscurano la nostra economia

COMe rIChIeSTO Da COLDIreTTI è STaTa PrOrOGaTa aL 22 MarzO 2015L’eNTraTa IN vIGOre DeLLe DISPOSIzIONI SUL “Patentino”

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news

Aaagrico

lturasicurezza

ei giorni scorsi, è stata pubblicatasulla Gazzetta Ufficiale la L. 98/2013che ha convertito, con modifica-

zioni, il D. L. 69/2013 (c.d. “Decreto del fare”)con alcune importanti novità in tema di sem-plificazione per la sicurezza sul lavoro. Di se-guito, si vanno ad illustrare gli aspettimaggiormente rilevanti evidenziando che al-cuni di questi rappresentano, secondo Coldi-retti, un punto di partenza importante versoun approccio alla sicurezza sul lavoro che,nella consapevolezza dell’importanza della tu-tela di tutti i lavoratori, non rappresenti maiun inutile adempimento burocratico.

•PROROGA CORSI PATENTINI perMACCHINE AGRICOLE (art. 45-bis)

Viene prorogata al 22 marzo 2015 l’entratain vigore della disciplina in tema di corsi diabilitazioni all’uso delle macchine agricole(c.d. “patentini”). E’ importante sottolineareche tale proroga è limitata alle “macchineagricole” (quindi, trattrici, carriraccoglifrutta,ecc.). La proroga è da intendersi riferita sia ailavoratori dipendenti che autonomi. Il mede-simo articolo 45-bis prevede che l’AccordoStato-Regioni che disciplina i corsi “paten-tini” prenda in considerazioni anche “condi-zioni considerate equivalenti alla specificaabilitazione”, in questo modo aprendo lapossibilità ad una concreta valorizzazionedell’esperienza maturata sul campo.

•SEMPLIFICAZIONE per gliADEMPIMENTI delle AZIENDEAGRICOLE (art. 35)

Viene previsto che con Decreto Ministerialesiano definite “misure di semplificazionedegli adempimenti relativi all’informazioneformazione, valutazione dei rischi e sorve-glianza sanitaria per le imprese agricole, conparticolare riguardo a lavoratori a tempo

determinato e stagionali, e per le imprese dipiccole dimensioni”. Ovviamente, occorreattendere un ulteriore intervento norma-tivo da parte del Ministero del Lavoro che,però, alla luce della citata norma, ha impor-tanti spazi per apportare concreti interventidi semplificazione per la sicurezza sul lavorodelle aziende agricole sia con riguardo allaformazione che alla valutazione dei rischi ealla sorveglianza sanitaria. Sull’argomento, si-curamente, Coldiretti non mancherà di so-stenere, con proposte concrete, l’interventoministeriale.

•CREDITI FORMATIVI per laFORMAZIONE sulla SICUREZZASUL LAVORO (art. 32)

Con Accordo Stato-Regioni dovranno es-sere definite le modalità per il riconosci-mento di crediti formativi per la durata ei contenuti della formazione già svolta daparte sia datori di lavoro e dei lavoratori.In questo modo, la norma si pone l’obiet-tivo di evitare che il proliferare di obblighiformativi in materia di sicurezza sul la-

voro abbia l’effetto spesso di duplicare gliargomenti con inutile dispendio di tempoe risorse.

•SEMPLIFICAZIONE VDR perATTIVITÁ a BASSO RISCHIO (art. 32)

Viene previsto che con Decreto Ministe-riale siano individuati i settori a basso ri-schio di infortuni e malattie professionali,sulla base di criteri e parametri oggettividesunti dagli indici infortunistici e dellemalattie professionali dell’INAIL. Leaziende appartenenti a tali settori po-tranno effettuare la valutazione del rischioutilizzando un modello semplificato.

•ABOLIZIONE VISITE MEDICHEMINORI e APPRENDISTI (art. 42)

L’articolo 42 D.L. 69/2013 ha previstol’abolizione di alcune certificazioni sani-tarie tra cui quella prevista per gli ap-prendisti (art.9 DPR 1668/1956) e per iminori (art.8 L. 977/67), “limitatamenteai lavori non a rischio” per i quali è ne-cessario attivare la sorveglianza sanita-ria. Pertanto, a decorrere dal 22 giugno2013, non è più prevista la visita medicapreventiva per apprendisti e minori(quella fatta all’ASL). Qualora i medesimisiano soggetti a “lavorazioni a rischio”(quali movimentazione manuali dei carichi,rischio chimico, rischio rumore, ecc.), deveessere attivata la sorveglianza sanitariae devono essere sottoposti al giudizio diidoneità da parte del medico compe-tente come previsto dal D. Lgs. 81/08).Va altresì evidenziato che nella valuta-zione del rischio, il datore di lavoro deveesaminare i rischi e le forme di preven-zione e protezione tenendo conto dellapresenza di lavoratori minorenni (conscarsa esperienza e idoneità fisica).

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“Decreto del fare” Novità in materia di sicurezza sul lavoro

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news

Aaagrico

ltura

[a cura di Alberto Pansecchi]attualità aGricola

Corilicoltori tedeschi interessatiai noccioleti di Lu Monferrato

ncora una volta, dopo la visita avve-nuta nel novembre 2011 di alcunitecnici corilicoli della Bassa Baviera,

un nutrito gruppo di coltivatori tedeschi dinocciolo è tornato a visitare la nostrareatà produttiva. La visita tecnica è stata or-ganizzata dall’Isituto per la ricerca e l’assi-stenza tecnica ai coltivatori di nocciole diFurth, nei pressi di Norimberga. Accompa-gnati dalla Dr.ssa Carola Nitsch, responsa-bile di tale Istituto, ben 26 corilicoltoritedeschi hanno voluto visitare i noccioletidi Lu Monferrato, ove sono stati accolti dalProf. Alessandro Roversi dell’UniversitàCattolica del Sacro Cuore di Piacenza e dalDr. Alberto Pansecchi della Coldiretti diAlessandria. Gli ospiti hanno subito mani-festato particolare interesse alla pregiatacultivar locale la Tonda Gentile Trilobata(che loro chiamano ancora Tonda Gentile delleLanghe), alle forme di allevamento, alla ge-stione del suolo e alla biologia fiorale sot-toponendo Roversi e Pansecchi ad unintenso fuoco incrociato di domande tec-niche e di problematiche derivanti dallaloro attività di corilicoltori. In particolare l’interesse degli ospiti si é ri-volto alla forma di conduzione delle pianteallevate a palmetta che, nella realtà dei fatti,non sono presenti in nessun altra zona co-rilicola italiana o straniera. Il dott. Pansec-chi, ha intrattenuto gli ospiti sulle modalitàoperative necessarie per ottenere taleforma innovativa di allevamento mentre Ilprof. Roversi ha evidenziato come l’in-fluenza di tale forma di conduzione, garan-

tendo un’ottimale illuminazione dellachioma, porti benefici verso diversi aspettifisiologici delle piante. Il Professore ha ri-sposto inoltre a numerose domande circala produttività dei rami di un anno di di-versa lunghezza ed il Dr. Pansecchi ha sot-tolineato come la potatura stimolil’emissione di tali rami vigorosi e fertili. Neé seguita una interessante e lunga discus-sione sui pregi e sui difetti della potaturameccanica che a Lu viene abitualmente eregolarmente effettuata. Le problematicheriguardanti la difesa fitosanitaria sono stateaffrontate da Pansecchi mentre gli appro-fondimenti sull’importanza e sulla impre-

scindibilità dell’impollinazione incrociataper ottenere ricche produzioni di noccioledi ottima qualità sono toccati a Roversi.Durante la visita ai differenti noccioleti edalla collezione varietale gli ospiti hanno ma-nifestato il loro interesse ed entusiasmoper il notevole livello tecnologico raggiuntonei noccioleti del Monferrato ponendomolte domande finalizzate a scoprirne i se-greti. Nel pomeriggio gli ospiti sono stati ri-cevuti nella sala consiliare del comune di Luove Dino Trisoglio ha portato loro il ben-venuto ed i saluti del sindaco, della Corilùe del Consorzio di Tutela Nocciola Pie-monte di cui é presidente.

AParticolare attenzione rivolta alla conduzione delle Piante allevate a Palmetta

Foto di gruppo per i produttori corilicoli della Baviera assieme a quelli monferrini

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Le e

sige

nze

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occi

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scheda nocciolo n.28

• Varietà esigente• Impollinazione anemofila• Pianta eliofila• Acqua amica e nemica

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schedaAatecn

ica

Il nocciolo è una specie adattabile a diverse situazioni climatiche e pedologi-

che. Esso è infatti diffuso sia spontaneamente che in coltura, in Paesi e regioni

molto differenti sia per il terreno che per il clima.

Tuttavia nell’impianto di un nuovo noccioleto i fattori del clima, della località

prescelta e la natura del suolo dovranno essere valutati attentamente.

La varietà piemontese, la Tonda Gentile Trilobata, è l’esempio più evidente di

quanto le esigenze ambientali per il nocciolo siano determinanti non solo per

i risultati produttivi che si otterranno ma per la vita stessa della pianta.

[a cura di Alberto Pansecchi]

La specie si adatta sia ai climi freddidel nord Italia (anche -20° C) chea quelli più caldi del Mediterraneo.I fiori femminili, in febbraio, durantela fioritura, sopportano tempera-ture di -8 °C mentre e gli amentimaschili di -5 °C.

Il germogliamento rappresenta unmomento critico: abbassamentitermici appena al di sotto dellozero, sono sufficienti a necrotizzarei germogli e bloccare la crescita deitubetti pollinici all’interno degli stilidei fiori femminili.

In primavera ed estate, temperature di 23-27°C stimolano un’attiva crescita dei germogli e deifrutti e la loro maturazione e promuovono la differenziazione a fiore delle gemme, mentre tem-perature superiori a 35°C, soprattutto se accompagnati da ridotta disponibilità idrica, possonoprovocare il disseccamento delle foglie, limitare l’accrescimento del seme ed abbassare la resa inprodotto sgusciato.

La temperatura

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[a cura di Alberto Pansecchi]

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tecnica

L’umidità atmosferica, le piogge e la neveLa fioritura e l’impollinazione necessitano di giornate asciutte e leggermente ventilate, mentre, durante la stagionevegetativa, non vi deve essere concomitanza di alte temperature e vento che possono provocare estesi dissec-camenti delle foglie.

Abbondanti precipitazioni (piogge e neve) nel periodoautunnale e primaverile sono utili per costruire suffi-cienti riserve idriche nel terreno. Durante la fioritura,invece, giornate serene favoriscono il trasporto del pol-line e la sua germinazione sugli stimmi. Durante l’estate,piogge cadenzate e sufficienti evitano stress idrici allapianta e favoriscono una normale crescita del seme neimesi di giugno-luglio.

Le forme di allevamento a cespuglio o quelle monocaulea vaso troppo aperto, a seguito di abbondanti nevicate,possono andare incontro a sbrancamenti.

La LuceLocalità soleggiate e bene esposte favoriscono unabuona lignificazione dei rami e un’abbordante induzionefiorale. In noccioleti troppo fitti, la carenza di luce in-duce una scarsa fioritura. È importante curare chel’esposizione dei noccioleti collinari, l’orientamentodelle file e le distanze di impianto consentano di fruireal massimo della luce.

La ventositàUna leggera ventilazione favorisce l’impollinazione cheè anemofila. Al contrario, durante la fioritura, i ventitroppo intensi provocano il disseccamento degli stili deifiori femminili.

Il vento inoltre può causare rotture di rami, germogli ebranche. Frequenti sono la disidratazione dei giovanitessuti, l’esaurimento per evapotraspirazione dellescorte idriche della pianta e del terreno e la deforma-zione della chioma, se i venti spirano in direzione co-stante. Venti forti, in fase di riempimento dei frutti,possono addirittura strappare le infruttescenze conperdite di produzione anche molto rilevanti.

Il terrenoIl nocciolo si adatta a diversi tipi di terreno. Sono co-munque da scartare i terreni eccessivamente grosso-lani, troppo permeabili e soggetti quindi ad aridità incui l’acqua, percolando rapidamente negli strati pro-fondi, allontana gli elementi nutrizionali, e i terrenimolto argillosi in cui sono scarsi sia la circolazione diacqua e sali minerali che di aria. In presenza di eccessiidrici si verifica asfissia e marciume radicale.

I terreni migliori sono in definitiva quelli con caratteri-stiche intermedie, ossia sabbiosi-limosi o di medio im-pasto, profondi, mediamente permeabili, in grado cioèdi poter mantenere a lungo una certa freschezza senzasaturarsi d’acqua. Il pH può essere compreso tra 5,5 e8. Il contenuto in calcare attivo non deve superare il10%, per non andare incontro a fenomeni di clorosi.

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quindici anni dalla sua com-parsa o, meglio, dalla sua ir-ruzione nei vigneti

alessandrini, la Flavescenza Doratacontinua a essere un argomento“caldo” che come nei migliori pro-grammi di avanspettacolo ospitasul proprio palcoscenico, a turno,voci di provenienza e contenuti di-versi e a volte discordanti. All’ini-zio dell’emergenza, nel 1998,alcuni ricercatori, facendosi scudodella propria credibilità, negavanoaddirittura l’esistenza stessa dellamalattia mettendo in discussione itrattamenti insetticidi come me-todo di contenimento delle infe-zioni e facendo perdere tempoprezioso e possibilità di successoal controllo della Flavescenza.Purtroppo oggi, è evidente echiara a tutti l’esistenza e la peri-colosità della malattia come la ne-cessità di giungere il primapossibile a una soluzione. Per que-sta ragione è risultata importanteuna chiacchierata alla quale hannopartecipato i principali attori delcoordinamento dell’emergenzaFlavescenza in provincia: PaolaGotta del Settore Fitosanitariodella Regione Piemonte, GisellaMargara dell’Assessorato Agricol-tura di Alessandria, Marco Castellidel Comitato di Coordinamentoper la Difesa Fitosanitaria delle

Colture in Provincia di Alessandria(Condifesa), Alberto Pansecchi,Marco Visca e Fabrizio Bullano ri-spettivamente agronomi di Coldi-retti, Confagricoltura eConfederazione Italiana Agricol-tori hanno voluto approfondire ildiscorso partendo da considera-zioni concrete e accertate.Sono oltre venti i tecnici che si oc-cupano di Flavescenza doratanell’alessandrino. Sono tecnicidelle Associazioni Agricole Provin-ciali coordinate dal Condifesa, dei

Consorzi di valorizzazione e difesa(Moscato, Gavi, Colli Tortonesi) edell’Assessorato Provinciale Agri-coltura di Alessandria oltre ai li-beri professionisti collaboratoridel Settore Fitosanitario Regio-nale, l'Ente della Regione Pie-monte preposto all'applicazionedella normativa relativa alle malat-tie delle piante e quindi anche delDecreto Ministeriale di lotta ob-bligatoria alla Flavescenza dorata.A nome di tutti loro intendiamotentare di chiarire attraverso que-

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Pubblichiamo integral-mente, per maggiore chia-rezza e trasparenza,l’articolo che i tecnici chesi occupano dei monito-raggi dell’insetto vettoredella Flavescenza doratahanno scritto per la pub-blicazione su “La Stampa”in risposta agli articolicomparsi sul quotidiano lu-nedì 26 agosto. Sul numerodi giovedì 5 settembre “LaStampa” ne ha pubblicatoun estratto che abbiamo ri-tenuto incompleto.

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tecnica

sto quotidiano il problema Flave-scenza dorata, consapevoli che unarticolo non è assolutamente suffi-ciente a spiegare i vari meccanismiin gioco, che invece sono stati piùvolte esposti - e molto chiaramente- in vari convegni e incontri con i vi-ticoltori, spesso purtroppo disertati.Innanzi tutto capiamo la preoccupa-zione dei viticoltori: la loro preoc-cupazione è anche la nostra; è perquesto motivo che da tecnici,avendo ben presente la situazione,fin dal 1998 stiamo lavorando perprevenire la diffusione della Flave-scenza dorata.Occorre subito chiarire che la Fla-vescenza dorata è una malattia con-tro la quale non ci sono rimedi,cure o medicine: è una malattia in-curabile. L’unica modalità di difesadella vite è la lotta all’insetto vettoreScafoideus titanus che trasmette lamalattia da piante colpite a piantesane. Questo è il primo punto fon-damentale. Per difendere la vite dal-l’insetto occorre effettuaretrattamenti insetticidi che, quindi,non hanno come obiettivo la curadella malattia, ma la prevenzionedegli attacchi del vettore della ma-lattia, lo scafoideo. Data la sua diffu-sione nel territorio vitatoalessandrino scientificamente si ri-tiene che non sia eradicabile, ma chesia necessario imparare a conviverecon la malattia. Per la sua pericolo-sità, la Flavescenza dorata fin dal2000 è assoggettata a una lotta ob-bligatoria su tutto i territorio nazio-

nale. La lotta obbligatoria, senza en-trare in dettagli, prevede: da due aquattro trattamenti insetticidi el’estirpo delle piante ammalate odella vegetazione che porta i sin-tomi della malattia. Questi interventidi profilassi sono in vigore, comedetto, in Italia, e in Piemonte, dal2000. Negli ultimi anni la situazionein alcune zone, Astigiano e Roeroma anche nella Provincia di Alessan-dria sembra davvero essere senzacontrollo. A nostro parere sono duele ragioni principali che spiegano larecrudescenza della malattia.La prima è che le linee di interventonon sono state seguite da tutti.Molti hanno (forse) iniziato ad ese-

guire i trattamenti insetticidi nel2005 e nel 2006 e forse anche dopoe forse non sempre. Questo ha per-messo allo scafoideo di diffondersianche nelle aree non coltivate macon presenza di vite spontanea por-tando in tali aree spesso anche il fi-toplasma; da tali aree lo scafoideoritorna nei vigneti trasmettendo lamalattia alle piante sane. Questemostrano i sintomi della malattiaanche alcuni anni dopo l’infezione:questo periodo di latenza ha infattidurata estremamente variabile erappresenta un punto critico impor-tante: la pianta non sintomatica puòessere comunque infettiva.La seconda è appunto legata allapresenza di vite spontanea negli in-colti nei quali l’insetto vettore trovarifugio (in queste aree non è am-messo effettuare trattamenti), trovanutrimento (l’insetto si nutre esclu-sivamente della linfa della vite) etrova fonte di infezione.Noi tecnici siamo del parere che setutti avessero seguito le regole finda subito ora forse ci troveremmonella situazione meno grave, che ne-cessiterebbe meno trattamenti in-setticidi (inizialmente quelli obbligatorierano due).Cosa è mancato negli anni e cosaquindi ci si propone che venga rea-lizzato nel futuro?Quello che è davvero mancato èfare squadra a livello di territorio:monitorare l’insetto vettore per ca-pire quando intervenire per evitaredi sprecare insetticida e per verifi-

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care che il trattamento fosse effi-cace in modo coordinato e contem-poraneo nei vari comprensoriviticoli, sull’esempio dei modelli dilotta francesi: in Francia sicuramenteil problema non è risolto ma almenoè sotto controllo grazie all’impegnodei Gruppi di Azione Locale che so-vraintendono a tutte le attività di ta-glio delle viti infette e monitoraggiodel vettore. Queste attività sonosvolte al 90 % da gruppi di viticoltorivolontari e cittadini volontari. Ancheda noi contro la Flavescenza è im-portante fare squadra: i viticoltoridevono lavorare insieme, devonocollaborare fra loro, devono capirequando c’è l’insetto per fare il trat-tamento nel momento giusto pro-prio per rispettare l’ambiente,preservare la salute e rispettare leapi. Questo è quanto stiamo fa-cendo a livello provinciale monito-rando vigneti in tutte le zone vitatedell’alessandrino, segnalando attra-verso bollettini le epoche ottimaliper i trattamenti. Certamente abbiamo ancora moltoda migliorare a livello di comunica-zione, anche se abbiamo purtroppoverificato che “non esiste peggiorsordo di chi non vuole ascoltare”:Gli articoli usciti lo scorso 26 ago-sto su questo giornale ne sonol’esempio più lampante e sono giu-stificabili, anche se non condivisibili,solo se si tiene ben presente la di-sperazione e la frustrazione di viti-coltori che in questo settoreoperano, al quale dedicano il pro-prio tempo e affidano le speranze dicrescita e soddisfazione di tutta unavita. Non è però abbassando la guar-

dia e lasciandosi andare al lamentoimpotente che questa battaglia, cheè di tutti, viticoltori, tecnici e ricer-catori, può essere vinta! Purtroppo non esistono soluzionifacili e immediate: se manca anche laconsapevolezza che la strada da per-correre in modo unitario è quelladei trattamenti e dell’asportazionedella vegetazione o, nei casi piùgravi, dell’intera pianta ammalata, laconvivenza con la Flavescenza saràmolto difficile. In questi anni anchela ricerca sta tentando nuove stradedi intervento, quali l’identificazionedi molecole e microrganismi antago-nisti alla diffusione del fitoplasmanella pianta, lo sviluppo di cloni divite tolleranti oppure di insetti checontrastino lo Scaphoideus titanus;

purtroppo soluzioni immediata-mente applicabili e risolutive per oranon ci sono e questi campi di ri-cerca sono in una fase iniziale.Anche se lo scoramento è grande ecomprensibile, occorre che la lottaalla flavescenza sia combattuta attra-verso gli interventi che oggi sap-piamo essere decisivi: trattamenti,effettuati da tutti i viticoltori, il piùpossibile contemporaneamente percomprensorio; estirpo delle pianteammalate e eliminazione della vege-tazione sintomatica; cura e puliziadegli incolti ove la vite selvatica èfonte di infezione. Tutti dobbiamo fare il nostro com-pito fino in fondo: anche attraversocampagne di informazione correttee esaurienti.

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[a cura di Alessandro Albertelli]

IDENTIFICAZIONE

CICLO BIOLOGICO

L’afide lanigero (Erio-

soma lanigerum), originario delle regioni

centrali e orientali del Nord America è

stato introdotto accidentalmente in In-

ghilterra intorno al 1787 ed è stato ritro-

vato in Italia nel 1841. Attualmente è

diffuso in tutte le aree di coltivazione del

melo, escluse le regioni fredde.

Vive preferibilmente a spese del melo, ma

attacchi sporadici si possono osservare su

pero, cotogno e sorbo infestando i rami

di ogni età e il tronco. Particolarmente

attaccate sono alcune cultivar tra le quali

Cox’s Orange Pippin, Starking, Renetta

del Canada, Calvilla bianca, Bella di Bo-

skoop. Resistenti sono alcuni portainnesti

clonali di Dolcino e Paradiso della serie

East Malling (M2, M7, M10, M12 E M13)

e quelli della serie Malling Merton.

Le punture dell’afide sui rami, sul tronco

e sulle radici provocano lo sviluppo di in-

grossamenti tumorali con conseguente di-

sorganizzazione del tessuto vascolare.

• L’afide sverna per mezzo delle neanidi (forme giovanili) ripa-rate nelle screpolature corticali nella parte inferiore dellabranche, nelle lesioni causate dalla nectria, nella aperturedelle gallerie di insetti xilofagi (rodilegno e sesie), nelle feritecausate dalla grandine, nelle cicatrici dei grossi tagli di pota-tura, nel colletto e sulle radici di piante maggiormente su-scettibili.• Annualmente l’afide compie fino a 20 generazioni, con so-spensione dell’attività a partire dal mese di Novembre.• Occasionalmente possono comparire in autunno formealate che colonizzano altre piante e sulla quali originano unadiscendenza di femmine attere (senza ali).• Raramente può essere deposto l’uovo durevole, ma la fon-datrice che nasce nella primavera successiva muore pocodopo senza essersi alimentata.

• Forma attera con corpo di colore bluastroricoperto di bianca lanugine cerosa. Addomecon ghiandole ciripare (che producono cera).• Dimensioni mm 2,8 di lunghezza.• Forma alata con capo e torace nero lucido,bruna nella restante parte del corpo.

PrEmEssA

schedaAatecn

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Afidi avvoltidalla cera

Afidi neldettaglio

Cere prodottedagli Afidi

Eriosoma lanigerum(Hausmann)

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scheda n.31

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[a cura di Alessandro Albertelli]

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tecnica

DANNI

• L’afide vive in colonie rico-perto di un’abbondante secre-zione cerosa biancastra diaspetto lanuginoso sui rami,sulle radici o negli anfratti deltronco e delle branche.

• Il danno provocato dalle pun-ture è causato dalla saliva dell’in-setto e consiste nella comparsaspecie sui giovani rami di tumoridovuti ad una ipertrofia ed iper-plasia delle cellule.

• La pianta di conseguenza sipresenta sofferente, special-mente in caso di forti attacchiprolungati nel tempo.

• La pianta diviene più recet-tiva ad altre fitopatie; l’attaccodi afide lanigero può favorirel’ingresso di cancri di originefungina e di fitofagi secondari(es: Sesidi) che attaccanopiante deboli.

LOTTA La lotta contro l’Afide lani-gero del Melo può essere fatta conmetodi di lotta biologica, e mediantetrattamenti chimici specifici con latecnica della lotta guidata. L’afide viene controllato in natura daun parassitoide l’Imenottero afelinideAphelinus mali. L’Imenottero importato dagli StatiUniti nel 1920 svolge 9 generazioni al-l’anno e sverna all’interno degli afidiparassitizzati che si presentano al mo-mento dello sfarfallamento dell’Ime-nottero come mummie nerastre conforo di uscita del parassitoide.Si applica il metodo inoculativo del-l’Imenottero che consiste nel toglierei rametti con le colonie parassitizzatee immetterli successivamente ai trat-tamenti invernali (oli minerali, polisol-furi) che sarebbero dannosi all’insetto.Non è da sottovalutare l’attività dialtri ausiliari come alcune specie dimiridi, adulti e larve di coccinellidi,larve di crisopidi ecc. Negli interventi

chimici basati sul metodo della lottaguidata si interviene quando con in-festazioni in atto si supera la soglia di10 colonie vitali su 100 organi con-trollati. Il ricorso a mezzi chimici puòessere limitato attraverso una cor-retta potatura basata sull’allontana-mento dei rami colpiti e sullalimitazione dei grossi tagli. I principi attivi e il numero di inter-

venti applicabili (norme tecniche P.S.Rmisura 214.1) sono: PIRIMICARB,ACETAMIPRID*, IMIDACLOPRID*,TIAMETOXAM* (*impiegabili un voltaall’anno contro l’avversità in alternativatra loro inoltre imidacloprid e tiameto-xam non vanno impiegati in pre-fiori-tura). SPIROTETRAMAT (in post-fioritura,ammesso un trattamento all’anno).

Ferita di potatura concolonie di Afide lanigero

manicotti cerosisulle branche

Tumori dovuti all’attività dell’Afide

Bibliografia:

FERRARI M.; MARCON E., MENTA A. (1992) - Fitopatologia ed Entomologia Agraria, 429.

POLLINI A. (1998) - Manuale di Entomologia Applicata, 216.

POLLINI A., PONTI I.; LAFFI F.; (1988) ) - Fitofagi delle Piante da Frutto, 60.

REGIONE PIEMONTE. (2013) - Norme tecniche di produzione integrata,37.

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news

Aaagrico

lturaGabiano - aGrofarmaci

Non !

N.B. Le informazioni sulle revoche sopra riportate sono mensilmente estratte da diversi siti disponibili in rete. É possibile vi siano inesattezzeo dimenticanze. Si declina ogni responsabilità per errori riconducibili alle indicazioni originarie.

AGROFARMACO NUM. REG. DATA SCADENZA impiego TIPO DI UTILIZZO

CRITTAM GD 80 435 17-09-2013 ANTICRITTOGAMICO

DIZIRAM 76 WG 11475 17-09-2013 ANTICRITTOGAMICO

MEZENE 2173 17-09-2013 ANTICRITTOGAMICO

POMARSOL Z WG 1066 17-09-2013 ANTICRITTOGAMICO

SILZIR 90 434 17-09-2013 ANTICRITTOGAMICO

TILT 10 EC 5748 17-09-2013 ANTICRITTOGAMICO

ROUNDUP QUATTROCENTO 6250 20-09-2013 DISERBANTE

SERENO CENTOVENTI 7677 20-09-2013 DISERBANTE

Revoche acquisti e impieghi agrofarmaci - SETTEMBRE 2013

AGROFARMACO NUM. REG. DATA SCADENZA impiego TIPO DI UTILIZZO

MOLINAM 72,6 EC 23-10-2013 DISERBANTE

Revoche acquisti e impieghi agrofarmaci - ottobre 2013

AGROFARMACO NUM. REG. DATA SCADENZA ACQUISTO TIPO DI UTILIZZO

EQUATION CONTACT 10120 12-11-2013 ANTICRITTOGAMICO

Revoche acquisti e impieghi agrofarmaci - novembre 2013

ndicesimo compleanno per la FieraMercato della Nocciola Piemonteche ogni anno si svolge con rinno-

vato interesse da parte di esperti del set-tore e di pubblico alla Piagera di Gabiano, inVal Cerrina. La rassegna è stata inauguratadal primo cittadino di Mombello Rosa MariaDughera alla presenza di altri sindaci dellavalle e dell’on. Franco Stradella. Ventidue i contenitori in esposizione con-tenenti le prelibate “tonde gentili”, dodiciprovenienti da Lu e i restanti da coltivatorilocali. Interessante, come ogni anno, il con-vegno organizzato da Coldiretti in collabo-razione con l’amministrazione comunale: unvero e proprio approfondimento tecnico ecommerciale sulle prospettive del settorecorilicolo. Il sindaco di Gabiano, Mario Tri-bocco ha aperto l’incontro sottolineandocome l’anomalo andamento climatico deimesi scorsi abbia influito sul raccolto ecome, a livello istituzionale, la burocraziacontinui a mettere ostacoli piuttosto ch of-frire opportunità. La parola è quindi passataal presidente provinciale Coldiretti RobertoParavidino il quale ha puntato l’attenzionesulla difesa del Made in Italy e sull’impor-tanza di consolidare i contratti di filiera pertutelare il nostro patrimonio agroalimentareda passaggi di proprietà che spesso signifi-cano solo delocalizzazione della produzione,

chiusura di stabilimenti e perdita di occupa-zione. Si è iniziato con l’importare materieprime dall’estero per produrre prodotti tri-colori. Poi si è passati ad acquisire diretta-mente marchi storici, il prossimo passo è lachiusura degli stabilimenti italiani per trasfe-rirli all’estero. Ecco perché occorre accele-rare nella costruzione di una filiera agricolatutta italiana che veda direttamente prota-gonisti gli agricoltori per garantire quel le-game con il territorio che ha consentito aigrandi marchi di raggiungere traguardi pre-stigiosi”. Stefano Grosso, responsabile acqui-sti della Novi-Dufour ha puntatol’attenzione sulle esigenze dell’industria che

vanno dalla reperibilità della merce alla qua-lità del prodotto, ai trattamenti a cui ven-gono sottoposte le nocciole fra cui latostatura. Alberto Pansecchi, agronomoColdiretti ha insistito sulla scelta di qualitàche devono effettuare i coltivatori piemon-tesi, senza farsi irretire da lusinghe legateall’aumento della quantità che andrebbe adiscapito dell’attuale eccellenza della noc-ciola nostrana. Parole che sono state ap-prezzate e condivise da Dino Trisoglio,presidente della Coopertiva Co.Ri.Lu. Perquanto riguarda il concorso i premiati sonostati Maria Luisa Meda, Andrea Verri e Giu-seppe Manfredi.

Ual convegno ha partecipato anche Stefano Grosso, responsabile acquisti elah-Novi-Dufour

“Come trasferire nel noccioleto le esigenze dell’industria”

L’intervento del Presidente provinciale Roberto Paravidino durante l’undicesima edizione della fieramercato della “Nocciola Piemonte” che si svolge ogni anno a Gabiano. Durante la sua relazione ha ri-chiamato l’attenzione sull’importanza della tutela del Made in Italy e dei contratti di filiera

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attualità aGricola

news

Aaagrico

ltura

on la legge di conversione del decretolegge 21 giugno 2013 n.69, è stato ap-provato l’esonero dall’obbligo di auto-

rizzazione per le emissioni in atmosfera di alcuniimpianti di grande interesse per il settore agri-colo. “Finalmente il lungo impegno sindacale por-tato avanti dalla nostra Organizzazione -affermano il presidente e il diretto della Coldirettialessandrina Roberto Paravidino e Simone Mo-roni - ha prodotto i risultati auspicati, evitandoad un numero rilevante di aziende, significativicosti e oneri burocratici che viceversa si sareb-bero dovuti sostenere per la sostituzione o l’ade-guamento degli impianti. In questo modo è stataampiamente riconosciuta dal Ministero dell’Am-biente la tesi sempre sostenuta da Coldiretti, se-condo la quale gli impianti di essicazione deiprodotti agricoli, cereali in particolar modo, sianoscarsamente significativi per le immissioni in at-

mosfera.” Nel testo normativo, che contiene di-sposizioni urgenti per il rilancio dell’economia,l’articolo di riferimento è il 41 - iter che reca“norme ambientali per gli impianti ad inquina-mento scarsamente significativo”.Nello specifico sono stati inseriti tra gli impiantiad inquinamento scarsamente significativo, cometali non soggetti all’obbligo di autorizzazione alleemissioni in atmosfera, le seguenti attrezzatureed attività: i silos per i materiali vegetali; gli im-pianti di essiccazione di materiali vegetali impie-gati da imprese agricole o a servizio delle stessecon potenza termica nominale, per corpo essic-cante, uguale o inferiore a 3MW se alimentate ametano o a GPL o a biogas; gli impianti di essic-cazione di materiali vegetali impiegati da impreseagricole o a servizio delle stesse con potenza ter-mica nominale, per corpo essiccante, uguale o in-feriore a 1MW se alimentate a biomasse o a

biodiesel o a gasolio come tale, o in emulsionecol biodiesel; le cantine che trasformano fino a600 tonnellate l’anno di uva, nonché gli stabili-menti di produzione di aceto o altre bevande fer-mentate, con una produzione annua di 250ettolitri per i distillati e di 1.000 ettolitri per glialtri prodotti. Tutti gli impianti di essicazione dimateriali vegetali impiegati da imprese agricole oa servizio delle stesse e gli stabilimenti di produ-zione di vino o bevande fermentate, non ricom-presi tra quelli menzionati dal decreto, sonocomunque soggetti al regime semplificato dell’au-torizzazione generale. Sono sempre escluse, in-dipendentemente dalla produzione annua, le fasidi fermentazione, movimentazione, travaso, addi-zione, trattamento meccanico, miscelazione, con-fezionamento e stoccaggio delle materie prime edei residui effettuate negli stabilimenti elencati ei frantoi.

C

Grazie al pressing di Coldiretti accolte dal ministero dell’ambientele richieste di sburocratizzazione sulle strutture agricole di essicazione

el cosiddetto “Decreto del fare”, ap-provato in via definitiva (Legge 9 ago-sto 2013 n. 98: Conversione in legge,con modificazioni, del decreto-legge

21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni ur-genti per il rilancio dell'economia) e pubblicatosulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italianan. 194 del 20 agosto 2013, è stato mantenuto ilprovvedimento, all’articolo 6, concernente il ga-solio per il riscaldamento delle coltivazioni sottoserra, la cui accisa nel 2013 viene stabilita in 25euro per mille litri, condizionata al rispetto dellaprogressiva riduzione del consumo di gasolio perfinalità ambientali. La copertura é assicurata dauna riduzione dei consumi medi standardizzatidi gasolio da ammettere all'impiego agevolato.Art. 6. Gasolio per il riscaldamentodelle coltivazioni sotto serra1. A decorrere dal 1° agosto 2013 e fino al 31dicembre 2015, a favore dei coltivatori diretti edegli imprenditori agricoli professionali iscritti

nella relativa gestione previdenziale ed assisten-ziale è applicata, sul gasolio utilizzato per il riscal-damento delle coltivazioni sotto serra, nelrispetto di quanto previsto dall’articolo 17, pa-ragrafo 1, lettera b) , della direttiva 2003/96/CEdel Consiglio del 27 ottobre 2003 e successivemodificazioni, l’accisa al livello di imposizione, perl’anno 2013, pari a euro 25 per 1.000 Litri, qua-lora gli stessi soggetti, in sede di richiesta dell’as-segnazione del gasolio, ai sensi del decreto delMinistro dell’economia e delle finanze 14 dicem-bre 2001, n. 454, si obblighino a rispettare la pro-gressiva riduzione del consumo di gasolio perfinalità ambientali.2. Ai sensi dell’articolo 25 del regolamento (CE)n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto2008, il livello di accisa da corrispondere nondeve essere inferiore al livello minimo di impo-sizione definito dalla direttiva n. 2003/96/CE, esuccessive modificazioni. Qualora tale livello mi-nimo sia modificato l’accisa dovuta per il gasolio

utilizzato per il riscaldamento delle coltivazionisotto serra viene corrispondentemente ade-guata. La sintesi delle informazioni relative allamisura di cui al presente articolo è comunicataalla Commissione europea con le modalità di cuiall’articolo 9 del citato regolamento (CE) n.800/2008.3. All’onere derivante dall’attuazione dei commi1 e 2, pari a 14,4 milioni di euro per l’anno 2013e 34,6 milioni di euro per ciascuno degli anni2014 e 2015 si provvede mediante riduzione deiconsumi medi standardizzati di gasolio da am-mettere all’impiego agevolato di cui al decretodel Ministro delle politiche agricole e forestali 26febbraio 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale20 marzo 2002, n. 67, in misura tale da garantirela copertura finanziaria di cui al presente comma. 4. Con decreto del Ministro delle politiche agri-cole alimentari e forestali, di concerto con il Mi-nistro dell’economia e delle finanze, vienedisciplinata l’applicazione del presente articolo.

NNel “Decreto del fare” confermate le riduzioni delle accise

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Aaagrico

lturaattiVità aGricola

l Consorzio per lo Smaltimento deiRifiuti di Origine Animale ricorda chedallo scorso 5 agosto è operativa la

D.G.R. 10-6022 del 28 giugno 2013, pub-blicata sulla G.U. della Regione Piemontein data 18 luglio 2013, avente quale og-getto le norme sanitarie applicabili du-rante il trasporto degli animali diqualunque specie morti in allevamento alfine di garantire l’effettiva tracciabilità delcorretto smaltimento. La delibera, che di-sciplina la modalità di smaltimento deicapi morti in allevamento, anche in ottem-peranza alle più recenti regolamentazionie disposizioni della Comunità Europea,prevede per tutti gli allevamenti aderential Cosman e al relativo programma assi-curativo, la facoltà di smaltimento concertificazione semplificata anziché concertificazione veterinaria. La certificazioneveterinaria è sostituita dal DocumentoCommerciale Semplificato - allegato 3della Conferenza Stato-Regioni del 7 lu-glio 2013 la cui compilazione avviene acura della ditta incaricata del recuperodelle spoglie - così come previsto dall’al-legato VIII capo 3 punto 6 del Regola-mento (UE) 142/2011, qualora ilproprietario abbia provveduto tramite il

Co.sm.An a richiedere al Servizio Veteri-nario dell’Asl competente per territorio,il nullaosta al trasferimento dell’animalemorto presso un centro di smaltimentoautorizzato. In tal caso l’allevatore dovràcontattare unicamente il Call CenterSmaltimenti - senza attendere la visitapreventiva del Veterinario Ufficiale - che,verificato il rispetto delle disposizionicontenute nella D.G.R., provvederà al-l’inoltro della Ditta di Smaltimento richie-sta. La procedura semplificata non potràessere adottata in tutti i casi in cui non ri-sulti possibile provvedere alla trasmis-sione informatica dei dati di smaltimento,

quali ad esempio: capi di aziende non ade-renti al Co.Sm.An e al relativo programmaassicurativo e spoglie di animali da redditoabbandonate. Non sarà altresì applicabileagli allevamenti sottoposti a vincoli di ca-rattere sanitario. Nel corso della primafase transitoria, sarà possibile smaltire glianimali morti, sia con certificazione sem-plificata, sia con certificazione veterinaria.La scelta è affidata all’allevatore interes-sato. Gli uffici del Consorzio (tel.011-4326084) e il Call Center Smaltimenti(tel. 199.151.128) sono a completa dispo-sizione per qualunque informazione do-vesse rendersi necessaria.

ILe novità in ottemperanza alle più recenti regole e disposizioni della Comunità europea

Consorzio Smaltimento Rifiuti Origine Animale

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progetto granoesempio di accordo di filiera per premiarein modo virtuoso chi produce e chi consuma

a cura di Emanuele Sconfienza

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Aaagrico

ltura

attiVità aGricola

Alessandria, provincia ce-realicola per eccellenza,

ha partecipato con interesseal convegno che il Cadir Labha organizzato lunedì 9 set-tembre in Camera di Com-mercio per fare il punto sulgrano di qualità. Un appunta-mento che ogni anno vienemesso in calendario, attesoda addetti ai lavori e impren-ditori, che offre importantispunti di riflessione in uncomparto dove ricerca e in-novazione, da sempre, vannoa braccetto con qualità ecompetenza. L’incontro,giunto alla sua quinta edi-zione, è stato organizzatonell’ambito del progetto divalorizzazione del frumentotenero alessandrino, e hamesso in evidenza le molte-plici qualità del grano di Ales-sandria per la campagna2012-2013 e della sua filiera.Sono stati resi noti i risultatidella sperimentazione incampo, i dati qualitativi equantitativi ottenuti dalleanalisi e l’elenco delle varietàconsigliate dai tecnici per la

semina della prossima sta-gione ma soprattutto, lostato dell’arte, del progettodenominato proprio “Granodi Alessandria - dal campoalla tavola”, pensato e creatoper divulgare le attività del

programma in tutta la sua ri-levanza. “Un progetto bello eimportante per valorizzare inostri prodotti locali che de-vono essere potenziati e resi

riconoscibili dai consumatori:a loro la libertà di poter sce-gliere. - ha affermato il presi-dente provinciale RobertoParavidino - Una battagliache va combattuta insiemeper contrastare una omolo-gazione globale del gusto, perdifendere la qualità e la tipo-logia dei prodotti. Anche inprovincia la crisi del com-parto ha fatto sentire forte-mente le sue ripercussioni:troppi prodotti arrivanodall’estero con scarsa, onulla, rintracciabilità a prezzi“inspiegabilmente” troppobassi, procurando danni in-genti alla cerealicoltura e, piùin generale, al mondo agri-colo. Ecco perché è necessa-rio ripartire dal territorioseguendo il discorso di filieradove la qualità deve fare ladifferenza, dove l’azienda sipossa sentire tutelata dallespeculazioni di mercato, al-leata con tutti quei soggettiche credono in un’agricol-tura fatta di qualità e traspa-renza. Accordi che preminoin modo virtuoso chi pro-

serVe una nuoVa normatiVa

Coldiretti chiede alla regionedi accelerare l’iter della nuovalegge sulla e di intervenire per sbloccarel’

cacciaattività venatoria

Prendiamo atto della decisone del Tar delPiemonte di sospendere il calendario ve-

natorio regionale e chiediamo alla Giunta Regio-nale Piemontese di provvedere già nel corsodella prossima seduta a recepire i rilievi del TarPiemonte e ad adottare gli atti amministrativi ne-cessari per accogliere le istanze evidenziate”.Questa la richiesta di Roberto Moncalvo eBruno Rivarossa, presidente e direttore di Col-diretti Piemonte alla Giunta regionale, dopo lasentenza che blocca la delibera regionale del ca-lendario venatorio.E continuano “questa sospensione aggiunge diffi-coltà ulteriori in una realtà piemontese così for-temente colpita dall’esponenziale aumento deidanni all’agricoltura e all’ambiente ed agli inci-denti stradali causati dalla selvaggina. Siamo co-scienti che non è solo la normale attivitàvenatoria che può risolvere una problematicacosì grave ed anche per questo, in questi anni, ab-biamo sollecitato più volte tutti gli Enti preposti,per interventi straordinari urgenti anche con cat-ture di rispetto ambientale e proponendo le ste-rilizzazioni, ma è ovvio che il non esercizio dellacaccia vada a gravare tale situazione”. Coldiretti Piemonte ricorda, a tal fine che la Re-gione è notevolmente in ritardo nel versamentodei fondi utili al pagamento dei danni agricoli, cosìcome sono ormai tre anni che non vengono piùindennizzate le persone e gli automezzi coinvoltinegli incidenti stradali con selvatici, cinghiali inparticolar modo. Coldiretti ricorda infine che ilPiemonte è senza una legge regionale che disci-plini l’attività venatoria da oltre un anno. Unalegge indispensabile per il rispetto dell’equilibrioambientale che non può continuare ad essereignorato per tutelare le ragioni di bottega del-l’associazionismo venatorio.

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a cura di Emanuele Sconfienza

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Aaagrico

lturainiPa

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1Sottoazione A) Formazione in campo agricolo

on la Determinazione 467 del 18giugno scorso la Regione Pie-monte ha adottato il “Piano regio-nale di prevenzione in agricoltura

e selvicoltura per l’anno 2013”, in applica-zione dell’accordo Stato-Regioni del 7 feb-braio 2013 che ha prorogato, sino al terminedi quest’anno, il Piano Nazionale della pre-venzione 2010-2012. Il Piano, che ha indivi-duato la priorità nei controlli proprio suisettori dell’agricoltura e dell’edilizia, a causadell’elevato tasso infortunistico statistica-mente rilevato, parte dal presupposto chel’andamento infortunistico del settore agri-

colo dell’ultimo periodo è caratterizzato daun trend favorevole in termini di incidenzama mantiene una stabilità nel numero di in-fortuni mortali. In particolare, viene eviden-ziato come nel comparto agricolopersistano delle fasce più “refrattarie” alla si-curezza sul lavoro, individuabili soprattuttoin aziende di più piccole dimensioni, essen-zialmente a conduzione familiare o con di-pendenti stagionali di breve periodo,economicamente più deboli e meno predi-sposte al cambiamento. Proprio per questomotivo, del numero complessivo di controlliprogrammati per l’anno 2013, la maggior

parte riguarderà aziende rientranti in questatipologia. Nel merito dei controlli, poi, desti-nati prioritariamente alle macchine agricole,viene comunque rimarcata la necessità dirafforzare la presenza anche sulle problema-tiche degli allevamenti e sull’impiego dei pro-dotti fitosanitari. La normativa, inoltre,prevede una collaborazione più stretta conla Polizia Stradale e la Polizia locale e pro-vinciale per il controllo delle macchine agri-cole circolanti su strada, tenendo conto dellapresa di posizione del Ministero del Lavoroin merito alla sanzionabilità, su strada, dellemacchine agricole non in regola.

C

oldiretti ha da tempo predispostouna convenzione con il Cadir-Lab,grazie alla quale gli associati pos-

sono ottenere tutte le prestazioni necessa-rie per poter verificare la propria correttaattenzione alle predisposizioni di legge sullasicurezza e per valutare la conformità dellemacchine e delle attrezzature alle norme vi-genti. Inoltre, attraverso il proprio istitutodi formazione Inipa, Coldiretti ha sempre di-mostrato particolare attenzione alle proble-matiche della sicurezza, nel più assolutointeresse dell’attività delle aziende associate.L’obiettivo sicurezza è stato perseguito at-traverso la realizzazione di corsi di forma-zione, attraverso l’organizzazione diconvegni tematici con la partecipazione diesperti del settore, attraverso una sensibi-lizzazione diffusa sulle principali tematicheinerenti alla sicurezza sul lavoro. A livello

normativo, poi, la nostra organizzazione hasempre profuso il proprio impegno nel con-fronto con le istituzioni ponendosi comeobiettivo primario la salvaguardia della sa-lute dei propri associati, pur perseguendouna politica di controlli che non vada a “sof-focare” la normale, quotidiana attività lavo-rativa. Sul tema “sicurezza”, comunque,proseguirà ininterrotta l’attività di Inipa, cheha già posto in programma nel prossimo pe-riodo autunno-invernale una serie di corsidi mirati: dalla formazione dei responsabiliaziendali per la sicurezza, la prevenzione ela protezione (RSPP), a quella generale especifica resa obbligatoria dall’accordoStato-Regioni; dalle problematiche relativeal primo soccorso, all’intervento antincen-dio e alla “guida sicura” di macchinari agri-coli, senza tralasciare interventi dedicati allasicurezza alimentare e all’uso di fitofarmaci.

Inipa Alessandria è a disposizione per for-nire ulteriori spiegazioni al riguardo. Chifosse interessato a queste tipologie di corsipotrà far pervenire la propria pre-adesionetelefonando presso la sede di Alessandria, alnumero 0131-235891 (interno 668); in-viando una mail a [email protected]; inviando un fax al numero0131-252144; rivolgendosi presso gli ufficidi Zona di Coldiretti.

C

Prevenzione

Obiettivo sicurezza

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a cura di Luisa Bo

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terranostra

Pick your own è…festa della Vendemmia

[pagine a cura di Luisa Bo]

AL rOCCO DI CArPENETO

Ripartono con la raccolta autunnale di mele, uva e riso…ATTIVITà DIDATTICHE

Chi maneggia gli inglesismi lo chiama Pickyour own, ma più semplicemente la po-

tremmo chiamare esperienza in cascina. Non sitratta di lavoro ma semplicemente di una verae propria “esperienza” offerta dalle aziende agri-cole ed in particolare dalle fattorie didattiche,che aprono le porte dell’azienda per far parte-cipare turisti, clienti, amici, grandi e piccini ad al-cune delle attività aziendali. L’autunno poi, èsicuramente la stagione più florida ,quella nellaquale si raccolgono i frutti di un’annata di lavoroe dove quindi, si può partecipare alla raccoltadella frutta, alla trebbiatura del riso, alla vendem-mia... Se vi facesse perciò piacere partecipareanche solo occasionalmente al lavoro della ven-demmia, (bellissima esperienza per chi non la co-nosce), tra le tante aziende che la propongono,quest’anno sarà possibile farlo anche all’AziendaRocco di Carpeneto, dove Paolo e Lidia stannodedicandosi anima e corpo al nuovo prodotto.Differentemente dalle ultime annate, caratteriz-zate da un insolito anticipo nell’avvio della sta-gione vendemmiale, il ritmo dell’evoluzione edella maturazione delle uve in vigna pare ritor-nato nel 2013 alle tempistiche più tradizionali.In questi giorni si stanno infatti, al Rocco, cam-pionando con regolarità le vigne per singolo vi-tigno, e pur con qualche incertezza residuatutto indica che la vendemmia partirà intornoal 20 settembre, con la raccolta del dolcetto(bacca rossa) e del cortese (bacca bianca): per labarbera (bacca rossa) si aspetteranno ragione-volmente i primi giorni di ottobre. Apprezzarei prodotti delle nostre campagne e nello speci-fico un buon vino, significa conoscerne anchel’impegno e la fatica che c’è dietro ad una bot-tiglia, per cui l’appuntamento per la vendemmiaè tra le 7 e le 11.30, ciò consente infatti di evi-tare che i processi di ammostamento si avviinoincontrollatamente massimizzando la qualitàdelle uve in ingresso in cantina.

Le scuole riaprono in questi giorni e ripartono anche, a pieno ritmo, le attività in cascina dellefattorie didattiche. Ed è proprio l’autunno la stagione più prospera per la campagna e pertanto

più didatticamente interessante per il mondo scolastico un vero divertimento educativo per iragazzi che si possono sbizzarrire nella raccolta delle mele e delle castagne, nella vendemmia enella trebbiatura del mais e del riso, ma anche da quest’anno nella raccolta della “trifola”. Lefattori didattiche accreditate dalla Regione Piemonte che hanno inserito nei loro programmi que-ste attività didattiche sono:

Az. Agr. “Il rocco” di Carbonetti LidiaVini d’Alto Monferrato Socio FIVI e del Consorziodell’Ovada DOCG - Strada Cascina Rocco 50015071 Carpeneto (AL)Tel. +39 0143-85492 - Mobile: +39 [email protected]

Cascina GALLArETO [raccolta del mais] Castelnuovo Bormida 15017 (AL)Cascina Gallareto 66/A -Tel.0144-714982 cell.333-2391180 [email protected]

Il CAmPAssO [vendemmia] Strevi 15019 (AL)Regione Carpeneta 21 - cell.338-4222714 [email protected]

Cascina ArDIZZINA [trebbiatura del riso] Casale Monf.to 15033 (AL)Str. Valenza 21 -Tel.0142-451555 cell.335-6622378 [email protected]

Az. BECCArIA DAVIDE [vendemmia] Ozzano 15039 (AL)Casc. MossaVia G. Bianco 3 -Tel.0142-487321 cell.339-8567804 [email protected]

Cantine VALPANE [vendemmia] Ozzano 15039 (AL)Casc. Valpane 10/1-Tel.0142-486713 cell.335-5478607 [email protected]

Cascina DANETO [trebbiatura del riso] Occimiano 15040 (AL)Cascina Daneto -Tel.0142-809117 cell.348-0170622 [email protected]

Cascina GOrETTA [raccolta della frutta] Cereseto 15020 (AL)Cascina Merli 79 -Tel.0142-940337 cell.340-2943801 [email protected]

La BALDEA [vendemmia] Vignale Monferrato 15049 (AL)Ca Baldea 18/2 -Tel.0142-933653 cell.340-9193882 [email protected]

La POmErA [raccolta della frutta] Vignale Monf.to 15049 (AL)Cascina Pomera 1- Tel.0142-933378 cell.349-4119877 [email protected]

La mADDALENA [vendemmia] Rocca Grimalda 15078 (AL)Piani del Padrone 257 - Tel.0143-876074 cell.348-8081075 [email protected]

CAsCINA DEGLI ULIVI [vendemmia] Novi Ligure 15067 (AL)Str. Mazzola 14 -Tel.0143-744598 cell.339-4265600 [email protected]

La mELLINA [raccolta delle castagne] Arquata Scrivia 15061 (AL)Via XXV Aprile 36/1 -Tel.0143-636646 cell.328-9040728 [email protected]

La sTALLA dei CIUCHI [vendemmia] Cantalupo Ligure 15060 (AL)Loc. Cascina Borassi 14 - cell.340-7449728 o 338-3387213 [email protected]

CA BIANCA [raccolta della frutta] Montemarzino Fraz. Costa 15050 (AL)Via XXIV Maggio 17 -Tel.0131-878260 [email protected]

CAsA CAsTELLINI [ricerca del tartufo] Garbagna 15050 (AL)Fraz. Cà Castellini 14 -Tel.0131-877878 cell.338-4953264 [email protected]

CAsCINA GALEAZZO [vendemmia]Volpeglino 15050 (AL)Cascina Galeazzo 1 -Tel.0131-806257 cell.348-5527238 [email protected]

Il FATTOrILE [vendemmia] Volpeglino 15050 (AL)Via Leardi n.9 -Tel.0131-80408 cell.333-3684031 o 333-4319669 [email protected]

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lturacamPaGna amica

Ingredienti

• fagioli borlotti

• pane secco

• salvia

• alloro

• 4 spicchi d’aglio

• 5 acciughe sotto sale

• maltagliati fatti a mano

• olio d’oliva o olio di noci

La perbureira è un piatto tipico di Roccagrimalda, nell’ovadese,

zona che confina con la Liguria dalla quale arrivano due im-

portanti ingredienti di questo piatto le acciughe e l’olio d’oliva.

Preparazione

Far ammollare i fagioli in acqua tiepida per almeno una notte.

Quindi cuocere i fagioli aggiungendo qualche foglia di alloro, a

fuoco lento finché saranno completamente disfatti.

In un tegame mettere l’olio d’oliva e rompere il pane a pezzi gros-

solani, unire 4\5 spicchi di aglio tritato, le acciughe precedentemente

pulite sotto acqua corrente. Rosolare leggermente.

Nella pentola dei fagioli cuocere i maltagliati al dente. Aggiungere il soffritto

di aglio e acciughe nella pentola dei maltagliati e servire caldo come piatto unico.

Ésempre stata una meta importante lafrazione Martini di Lu Monferrato e

giù per la strada del Fontanone tutti, pro-prio tutti, una volta, venivano a prenderel’acqua alla fontana, una sorgente ancoraoggi attiva che non da più acqua ai vian-danti ma, ancora è attrazione attraversol’Agriturismo che ne prende inevitabil-mente il nome.Graziano De Martini avvocato, ritornatoall’agricoltura nell’azienda di famiglia lecui origini, lo dice lo stesso cognome,sono proprio della frazione Martini, unadelle cinque che compongono il paese diLu Monferrato, ha ridato vita all’aziendacon l’attività agrituristica.Lu, il paese delle chiese e dei prelati, è unpaese infatti di origini preistoriche; inquesta zona è stata rinvenuta un'area fu-neraria paleocristiana da cui è emersa lapiù antica epigrafe cristiana tra quelleriaffiorate nel Piemonte meridionale. Re-centi studi archeologici hanno poi sotto-lineato l'importanza della pieve carolingiadi San Giovanni di Mediliano (secc. IX-X),dove secondo la tradizione, avvenne ilmiracolo del campo di grano maturo in

gennaio. Il nome di Lu ha dato poi luogoa una serie aneddoti con cui si è tentatodi giustificare un nome così strano (LVcome Lega Quinta, Legio Quinta, 55º mi-glio ecc.) anche se poi un’analisi storica,toponomastica e linguistica è giunta allaconclusione che il nome di Lu derivi dallacontrazione di LUCUS, termine latinocon cui i Romani chiamavano generica-mente boschi sacri alle divinità.Nel mese di settembre, Lu è sempre infesta e la Sagra dell’Uva è l’appunta-mento per eccellenza carri allegorici, ma-jorettes, carrozze trainate da cavalli pergrandi e piccini, tombouva e tanto, tantovino. Quel buon vino che ritroviamosulla tavola dell’Agriturismo La Fontana,ogni giorno.

lA MAddAlENA di Anna Poggio - Località Piani del Padrone 258 rocca Grimaldatel. 0143-876074/0143-329853 - www.cascina-maddalena.com - [email protected]

LA RICETTA DEL MESE

LA fONTANAdi Graziano Demartinifr. MARTINILu Monferrato (TO)Tel. [email protected]

LA PERBUREIRA

Dal 2013, con le modifiche introdotte dal Decreto Bal-duzzi a fine 2012, le aziende agricole mantengono

l’esenzione al pagamento delle tariffe relative ai controllisanitari ai sensi del D.Lgs 194/208, solo se rientrano nellefasce produttive annue A o B dell'allegato A sezione 6.Fino allo scorso anno, infatti, tutti gli imprenditori agricoli(ai sensi dell'articolo 2135 del C.C "È imprenditore agri-colo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazionedel fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attivitàconnesse, ecc..") erano completamente esclusi dal paga-mento della tariffa prevista dal D.Lgs 194/208, previa com-pilazione ogni anno di un'autocertificazione.

Le aziende agricole quindi che rientrano nella fascia pro-duttiva C e vendono all’ingrosso, sono, da quest’anno, te-nute a pagare, a meno che, l’attività di vendita al dettagliosia prevalente.

l’agriturismo di camPagna amica pagamento tariffe controllisanitari - d.Lgs 194/2008

É tutto pronto a Cascina ORTO di Francavilla Bisioper il via della 2a edizione dell'ORTO BEER FEST che siterrà in cascina. Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29settembre a partire dalle 18 del venerdì cene e pranzifino a domenica notte, mercatino bio e del baratto, con-certi, attrazioni e attività per bambini nel verde dellecampagne di Francavilla - Grande Festa con Birra Pa-sturana e Cascina Orto.

orto beer fest 2a edizione

AgrIturISMo lA FoNtANA dI lu uN SEttEMBrE IN FEStA

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ePaca [a cura di Marino Ravera]news

Aaagrico

ltura

on la lettera circolare n.10478/13 ilMinistero del Lavoro ha fornito in-

dicazioni operative al personale ispettivosulla disciplina delle prestazioni di naturaoccasionale rese dai familiari dell’impren-ditore (individuale o socio) nell’ambito diaziende appartenenti ai settori dell’arti-gianato, del commercio e dell’agricoltura,con particolare riguardo alla possibilità diutilizzare l’attività di familiari che siano giàtitolari di altro rapporto di lavoro, pen-sionati o soggetti che non svolgano taleattività in modo prevalente o continua-tivo, a titolo di collaborazione meramenteoccasionale, senza necessità di assolveregli obblighi nei confronti dell’Istituzioneprevidenziale competente. In larga partetali collaborazioni sono rese in virtù diun’obbligazione di natura “morale”e nonprevedono la corresponsione di alcuncompenso. L’occasionalità delle presta-zioni è l’elemento che consente di esclu-dere l’obbligo di iscrizione all’Enteprevidenziale, con conseguente versa-mento contributivo. Per attività occasio-nale si intende quella caratterizzata dallanon sistematicità e stabilità dei compitiespletati, non integrante comportamentidi tipo abituale e prevalente nell’ambitodella gestione e del funzionamento de-l’impresa. Secondo il Ministero vi sono deicasi in cui la collaborazione del familiaresi considera presuntivamente di naturaoccasionale, salva prova contraria; in par-ticolare si tratta dei seguenti soggetti pa-renti o affini dell’imprenditore: pensionati,occupati full-time presso altri datori di la-

voro. Vi sono poi ipotesi di utilizzo delconcetto di lavoro gratuito occasionaledisciplinate dalle norme e, in particolare,le seguenti: art.21, co.6-ter, D.L. n.269/03per il settore artigiano, art.74, D.Lgs.n.276/03 per l’agricoltura.La prima prevede che gli imprenditori ar-tigiani possano avvalersi, in deroga allanormativa previdenziale vigente, di colla-borazioni occasionali di parenti entro ilterzo grado, aventi anche il titolo di stu-dente, per un periodo complessivo nelcorso dell’anno non superiore a novantagiorni e purchè tali collaborazioni abbianocarattere di aiuto, a titolo di obbligazionemorale, ovvero senza compensi, e sianorese nel caso di temporanea impossibilitàdell’imprenditore artigiano all’espleta-mento della propria attività lavorativa.Resta obbligatoria l’iscrizione all’Inail. Laseconda, in riferimento alle attività agri-cole, prevede che non siano rapporti dilavoro autonomo o subordinato le pre-stazioni svolte da parenti e affini sino alquarto grado in modo meramente occa-sionale o ricorrente di breve periodo, atitolo di aiuto, mutuo aiuto, obbligazionemorale senza corresponsione di com-pensi. Per il settore del commercio nonesiste una norma specifica sulle collabo-razioni occasionali dei familiari svolte a ti-tolo gratuito, ma l’art.29, L. n.160/75,prevede l’obbligo di iscrizione alla ge-stione commercianti solo per i titolari ogestori in proprio di imprese che sianoorganizzate o dirette prevalentementecon il lavoro proprio e dei componenti

della famiglia, compresi i parenti e gli affinientro il terzo grado, ovvero i familiari,coadiutori preposti al punto vendita, chepartecpino personalmente al lavoroaziendale con carattere di abitualità e pre-valenza. In tali settori la nozione di occa-sionalità secondo il Ministero coincidecon un limite quantitativo di 90 giorniannui, frazionabili in ore, ossia 720 ore nelcorso dell’anno solare. Nel caso di supe-ramento dei 90 giorni limite quantitativosi considera comunque rispettato ancheladdove l’attività resa dal familiare sisvolga soltanto per qualche ora al giorno,fermo restando il tetto massimo delle720 ore annue.

Vincoli di parentela e affinitàPossono rientrare nell’ambito delle col-laborazioni occasionali quelle instauratetra il titolare dell’azienda, oltre che conil coniuge, con i parenti e gli affini entroil terzo grado (4° grado per l’agricoltura).

Collaborazioni familiarinon occasionaliNelle diverse realtà il familiare collabo-ratore può essere inquadrato con diffe-renti tipologie contrattuali, quali ilcontratto di natura subordinata, auto-noma o mediante voucher, nel rispettodelle libere scelte imprenditoriali, spessoai fini della corresponsione di un tratta-mento economico o della maturazionedelle prestazioni pensionistiche. Tali tipo-logie di rapporti sono prese in conside-razione dal Ministero, in quanto gli stessipotrebbero essere disconosciuti qualoranon fossero riscontrati come effettivi.

CommerCio e agriCoLtura

CI COLLABORATORI FAMILIARI NeLL’ARTIGIANATO

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lturaconsiGliere ecclesiastico - Gamma donna

a torino L’1-2-3 ottobre 2013

n Papa che fa a meno delportaborse e sale l’aereo

portando la sua borsa come unqualsiasi passeggero, un Papa chescambia la papalina durantel’udienza in piazza San Pietro, unPapa che fa le foto con l’autoscattoinsieme a un gruppo di giovani èun Papa che inaugura uno stilenuovo. É un Papa che con i gesti cidice: sono con voi, dalla vostraparte. Il suo è uno stile assoluta-mente sincero. Uno stile che ciparla della sua persona. Uno stileche comunica. Uno stile che non èuna strategia per assicurare la be-nevolenza dei non credenti estrappare l’applauso dei credenti eaumentare la popolarità personale.É uno stile che ha superato la lunadi miele della novità e della sor-presa.Il Papa ha detto: “Non applauditeme, ma Gesù”.Al centro non mette la sua per-sona, ma l’annuncio del Vangelo.Come ha sempre fatto, da prete,da vescovo e da cardinale non si faservire (anche nelle cose più piccolee banali) ma serve.Si mette il grembiule - un Papa che

ci invita a digiunare per la pace esceglie di digiunare con noi. Egli cimanda a dire che sui grandi valoridella nostra fede, non farà sconti anessuno. Tanto meno a se stesso. Igesti di Papa Francesco riportanoal centro la questione dello stile.Lo stile è il segno della coerenzatra pensieri, parole e azioni. Lo stilediventa segno di coerenza. Oggimerce tanto rara. Le folle sono av-vertite. E sono chiamate a seguirloanche quando dice quello che nonpiace. Quanti saranno quelli cheapprezzano questo stile e si sfor-zeranno di seguirlo anche nell’ar-dua avventura di discepoli?

Don Ivo

imettersi in gioco. Sul lavoro,nel modo di fare impresa, nella

propria vita. Oggi la sfida al futuropassa da qui, la sfida di chi vuole co-struire nuovi modelli di business, dichi cerca percorsi di carriera alter-nativi o magari un nuovo tipo di im-piego. Una sfida raccolta e rilanciatadalla 5° edizione del Salone GammaDonna, perché nelle donne e neigiovani c’è un potenziale in grado dirimettere in moto l’economia delPaese e la sua società. Attraversoun’arte preziosa: la capacità di re-in-ventarsi, la strada attraverso cuirompere gli schemi per riprendersiil futuro. Il 2 e 3 ottobre a Torinoverrà affrontato questo tema avva-lendosi della partecipazione attivadel pubblico e di numerose testimo-nianze di successo, dando vita a unprogramma concreto e fortementeinterattivo, rivolto all’innovazione ealla collaborazione di rete. Una duegiorni introdotta, la sera del 1° ot-tobre al BasicVillage, da un partico-lare atélier creativo, il cuiprotagonista sarà lo strumentoespressivo del collage. Una metaforaartistica dell’atteggiamento impren-ditoriale del reinventarsi grazie anuove connessioni. Un lavoro digruppo che preparerà il terreno al

Salone e porterà alla realizzazionedi un’opera di “instant art”, parte in-tegrante della scenografia del-l’evento. Per info: [email protected]

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R

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Page 32: Agricoltura Alessandrina

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Aaagrico

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sCADENZA ImPOsTA ADEmPImENTI sOGGETTI OBBLIGATI

ottobre

15 IVA

IVA

IVA

ritenutealla fonte

IVA

2013

16 2013

16 2013

ottobre25 2013

ottobre31 2013

ottobre162013

Emissione fattura differita per la cessione di benispediti o consegnati nel mese precedente, la cui conse-gna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a

identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione

Soggetti passivi IVA

Contribuenti IVA mensili

IVA

Versamento ritenute alla fonte su:• redditi di lavoro dipendente e assimilati• redditi di lavoro autonomo• provvigioni• corrisposti nel mese precedente

Comunicazione in via telematicadei dati contenuti nelle dichiarazionid’intento ricevute nel mese precedente

Contribuenti IVA

Comunicazione dei datidelle operazioni intercorse nel mese precedenteo trimestre precedente nei confronti di operatori

economici aventi sede, residenza o domicilionegli Stati o territori black list

Invio telematico elenchi INTRASTATriepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o

prestazioni di servizi intracomunitari relativial mese precedente e al trimestre precedente

Contribuenti IVA che hannoricevuto le dichiarazioni d’intentorilasciate da esportatori abituali

Operatori intracomunitaricon obbligo mensile e trimestrale

Soggetti operanti in qualità di sostituto d’imposta

Liquidazione e versamento dell’IVAa debito del mese di settembre 2013

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news

Aaagrico

lturascadenze ottobre - conVocazione - aViaria

[a cura di Daniela Colombini]

ottobre

ottobre

uesto premio è arri-vato sicuramenteinaspettato, un bel

segnale in un momento non fa-cile per chi ha intrapreso lastrada del coltivatore diretto.Un incentivo a superare le diffi-coltà e credere nell’innovazione.Un riconoscimento che dedicoa mio nonno, Giuseppe Adorno,storico presidente della federa-zione alessandrina che ha sem-pre creduto nell’agricoltura e inColdiretti”. Sono state queste le

prime parole dette da AndreaAdorno, giovane imprenditoredi Ponti, nell’Acquese, dopo averricevuto nell’ambito dell’edi-zione 2013 di Oscar Green ilpremio speciale “De Concilio”.L’azienda Adorno è situata aPonti, esempio di filiera tuttaagricola e tutta italiana che hafatto della multifunzionalità lasua bandiera: l’ultima scom-messa è il gelato realizzato conlatte di capra dedicato agli intol-leranti.

GLI OsCAr GrEEN rEGIONALI

16/09/2013

Q“

Il premio “De Concilio” ad andreaadorno imprenditore dell’acquese

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Aaagrico

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LuttiDio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione

della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti,che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta

nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sentite condoglianzeda parte della Coldiretti

alla famiglia Coronaper la scomparsa del caro

UGO

socio di VignaleMonferrato

La Federazione Coldirettiesprime cordoglio

alla famiglia Giorcelliper la scomparsa

della cara

MARGhERITAsocia di Vignale

Monferrato

✟ 15/01/1947 - 15/07/2013 ✟

Porgiamo le nostresentite condoglianze

alla famiglia Ferraris,per la scomparsa

della cara

GIUSEPPINAsocia di Conzano

Esprimiamo cordoglioalla famiglia Gatti

per la scomparsa del caro

vINCENzO

socio di AltavillaMonferrato

✟ 09/07/1934 - 22/08/2013 ✟

Apreoccupare gli allevatori sono soprattutto i dannieconomici che rischiano di far chiudere le aziendee per questo serve intervenire urgentemente con

misure eccezionali di sostegno al settore che potrebbesubire perdite per alcune decine di milioni di euro anchea seguito dei numerosi vincoli alla movimentazione deiprodotti avicoli che hanno praticamente bloccato la pro-duzione e il mercato nelle aree delimitate. É quantochiede la Coldiretti nel commentare il sesto focolaio in-dividuato a Bondeno che sulla base dei protocolli opera-tivi per la prevenzione della diffusione del virus rendenecessario istituire una nuova zona di protezione e sor-veglianza. Si tratta di difendere uno dei pochi comparti incui l’Italia è praticamente autosufficiente che produce 1,3milioni di tonnellate di carni avicole e oltre 12 miliardi diuova con fatturato di settore pari a 5,7 miliardi di euro(dati 2012). Va ricordato peraltro che - conclude la Col-diretti - in un momento difficile di crisi con un forte calodei consumi alimentari, l’unica voce ad aumentare nelprimo semestre dell’anno è la spesa per le uova (+4%) eper la carne di pollo naturale (+6%) con un consumoannuo di oltre 19 chili di prodotti avicoli a testa che ga-rantisce alle famiglie il necessario apporto proteico ade-guato nell’alimentazione a prezzi più contenuti.

AVIArIAColdiretti, servono misureurgenti, decine di milioni di danni

✟ 26/07/1927 - 09/07/2013 ✟

✟ 01/04/1916 - 17/07/2013 ✟

Coldiretti si unisceal dolore della moglie

e delle figlie perla scomparsa del caro

MARIOMIGLIETTAsocio di Mirabello

Monferrato

✟ 16/07/1938 - 31/08/2013 ✟

L’Ufficio Stampa,della Coldiretti Provinciale

di Alessandria si unisce al doloredi Michelangelo Pellegrino,

Responsabile della Comunicazionedi Coldiretti Piemonte e Cuneo,per la scomparsa del caro papà

ANTONIOPELLEGRINOStorico imprenditore

agricolo e allevatore di Boves

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gricoltura

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