Agricoltura Alessandrina

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l e s s a n d r i n a periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria Coldiretti Alessandria - Anno 60° numero 11 - 13/12 /2013 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria magazine

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Periodico del mondo agricolo della Coldiretti di Alessandria

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3Roberto Paravidino Presidente

m a G a z i n e

ALESSANDRIA SRL

Editoriale

Editoriale

n° 11 - Dicembre 2013

In COPERTInA

Il Presidente Nazionale Coldiretti Roberto Moncalvoal valico del Brenneroper la“Battaglia di Natale”

Chiuso in redazione

il 13 Dicembre 2013

n un anno scandito dalla crisi è difficile parlare di festività e re-gali. Coldiretti alessandria, per questo motivo, ha deciso chequest’anno gli auguri avranno per tutti il sapore della solida-

rietà. Un gesto dettato dalla necessità di andare incontro alle esi-genze sempre più impellenti delle diverse realtà che si dedicano adaiutare gli altri, per sostenere in modo concreto e diretto chi si oc-cupa tutti i giorni di coloro che cercano conforto.Chi ha avuto occasione di transitare verso sera per via gramsci avrànotato una fila sempre più consistente di persone che aspettanol’apertura di una porticina dalla quale nessuno viene respinto.Un punto di riferimento importante, per questo motivo abbiamoscelto di devolvere proprio alla mensa dei frati francescani di ales-sandria il nostro “Buon natale” dove abbiamo incontrato FratelloLuigi, il responsabile del “Ristoro francescano” gestito interamenteda volontari, aperto 365 giorni l’anno, in grado di offrire non solo unpiatto di minestra ma anche una parola di conforto. La “nuova” povertà, infatti, colpisce un numero sempre maggiore dipersone, anche nella nostra città. i Frati Francescani Cappuccini losanno bene poiché ogni sera, dalle 17 alle 19, accolgono nella mensain via gramsci 10 allargano la tovaglia della fratellanza.La mensa offre un pasto caldo a 60/70 persone, italiani e stranieri,uomini e donne, giovani e anziani che si trovano nell’impossibilità diprovvedere autonomamente ad uno dei bisogni fondamentali del-l’uomo. Una realtà fatta di una solidarietà silenziosa e importante peril nostro territorio dove, da dieci anni rappresenta un simbolo fortedi quell’aiuto agli ultimi che è l’essenza stessa della missione france-scana. ad aggravare la situazione ci pensa anche la crisi economicache ha colpito fasce di popolazione rimaste sinora indenni. ecco chearrivano allora nuovi commensali che non ti aspetteresti: padri se-parati che non riescono a pagare l’assegno di mantenimento oppuregiovani con meno di 40 anni che hanno perso il lavoro. in prevalenzasono uomini, ma negli ultimi tempi hanno cominciato ad affacciarsialla mensa anche le donne, seppure in numero minore.Difficile fare un “identikit” dei fruitori della mensa: hanno molte na-zionalità, diverse età, differenti storie alle spalle. in comune hanno“solo” la povertà. essere solidali con questa iniziativa significa esserea fianco di chi si occupa del prossimo, dare conforto a chi ne ha bi-sogno, cercare di ovviare alle carenze delle istituzioni. Significa anchearricchimento personale per chi lo fa. Proprio come si legge nellaCostituzione dei Cappuccini dove viene sottolineato come “da sem-pre i frati Cappuccini hanno cercato di vivere il carisma della frater-nità accanto ai poveri, vivendo le loro povertà e la loro umilecondizione. mentre li soccorrono nelle loro necessità materiali e spi-rituali, si dedicano con la vita, l'opera e la parola, alla loro promozioneumana e cristiana”. Questo è il natale che vogliamo, e lo vogliamocondividere con tutti voi!

Buone Feste

I

P e r i o d i c o e d i t o d a

impresa Verde alessandria

d i r e t t o r e a m m i n i s t r a t i V o

simone moroni

d i r e t t o r e r e s P o n s a b i l e

ilaria lombardi

G r a f i c a , i m P a G i n a z i o n e

christian boero

H a n n o c o l l a b o r a t o a q u e s t o n u m e r o

alessandro albertelli, luisa bo, daniela colombini,fabio fracchia, irene Grosso, alberto Pansecchi,domenico Pesce, don ivo Piccinini, marino ravera,emanuele sconfienza.

f o t o G r a f i earchivio coldiretti, christian boero

redazione ed amministrazionecorso crimea 69 - 15121 alessandriatel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

r e G i s t r a z i o n e t r i b u n a l edi alessandria n.69 del 21.1.1953

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QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO AUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

“i nostri auguri

che vogliamo”

greta!

Fiocco Rosa

La mensa dei frati francescani:una realtà silenziosa e importanteper il nostro territorio

avranno il sapore

questo è il Natale

agricoltural e s s a n d r i n a

periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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agricoltural e s s a n d r i n a

periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

della solidarietà:

E’ nataLa nostra collega PaolaGuasco, Responsabile CAAdell’ufficio zona di Casale ha “regalato“ alla piccola

emma una sorellina.

Auguri a Paola ed Eugenioper il lieto eventoda parte di tutta

la Coldiretti!

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stato il Presidente nazionaleColdiretti Roberto moncalvo aguidare il presidio organizzato alvalico del Brennero dove migliaia

di allevatori e coltivatori, tra i quali moltiimprenditori alessandrini, si ritrovati perportare avanti “la battaglia di natale persalvare il Made in Italy”. i momenti di sen-sibilizzazione organizzati al Brennero, aReggio emilia e davanti a montecitoriohanno voluto essere un segnale forte, cheha trovato pieno appoggio e consenso daparte dei consumatori. Sono state giornatemolto intense e di fondamentale impor-tanza per lanciare, ancora una volta, a chidi dovere, il messaggio sulla necessità di ga-ranzie qualitative e sanitarie chiare e tra-sparenti sui prodotti alimentari importati,a difesa dei consumatori e delle molte im-prese agricole alessandrine, piemontesi eitaliane. “anche le istituzioni hanno aderitoa questo ennesimo momento di denuncia.- hanno affermato il presidente e il diret-tore della Coldiretti alessandrina Roberto

Paravidino e Simone moroni - Per l’italia ciòha significato valorizzare concretamente il“vero” Made in Italy in una situazione in cuinegli ultimi anni con la mobilitazione a fa-vore della trasparenza dell’informazione, laColdiretti è riuscita a ottenere l’obbligo diindicare la provenienza per carne bovina,ortofrutta fresca, uova, miele latte fresco,pollo, passata di pomodoro, extravergine dioliva ma ancora molto resta da fare conl’etichetta che è anonima per circa la metàdella spesa: dai formaggi ai salumi, dalla pastaai succhi di frutta”. Con questa mobilita-zione Coldiretti ha voluto dimostrare chec’è un’altra Italia intera in termini di quantitàdi latte, di carne e di altri prodotti della no-stra agricoltura che proprio dai valichi,come quello del Brennero, entra legalmentenel nostro Paese per confondere il mercatoed ingannare i consumatori. “Parlare di cibo vuol dire parlare di diritto edi territorio, ritagliando alla nostra Organiz-zazione un ruolo sociale fondamentale. -continuano Paravidino e moroni - noi com-

Èbattiamo per la trasparenza e la trasparenzaè una questione morale. Coldiretti non rap-presenta solo interessi ma anche diritti, unmodo di essere, la trasparenza, l’etica e ibeni. Un ruolo che la Società riconosce ap-pieno alla nostra Organizzazione.Per questo siamo tornati alle frontiere e lanostra protesta non si fermerà: il messaggiolanciato all’opinione pubblica ed alle istitu-zioni è stato chiaro e riguarda la mancanzadi garanzie qualitative e sanitarie del pro-dotto importato e sulle “schifezze” che sirischia di mangiare se non intervengono mi-sure di trasparenza”. in questo modo si intende rafforzare il con-cetto che la mancanza di rintracciabilitàdanneggia i consumatori e fa chiudere molteimprese agricole italiane. Quando si parla di“Paese vero” ci si riferisce a questo: alla tra-sparenza, all’economia reale, alla verità di va-lori e non alla finanza. Questa è stata, è esarà la scelta Coldiretti: rappresentare im-prese e persone, di cui tutti noi facciamoparte, questa è “l’italia che vogliamo”.

A difesa dei produttori

e consumatori italiani

per tutelare il patrimonio

del vero Made in Italy

agroalimentare

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mOBiLitaziOne- la battaglia di natale aalessandrina

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Battaglia di Natale,

al BrenneroSmaScherati

proSciutti

tedeSchie latte polacco

ozzarelle provenienti dalla germania edestinate alla Sicilia, latte proveniente

dalla Polonia e destinato a Brescia, cagliate in-dustriali per fare il formaggio provenienti dalBelgio e destinate a Verona, prosciutti prove-nienti dalla germania e destinati a modena.Sono solo alcuni degli “inganni” smascherati alvalico del Brennero dalle migliaia di agricoltoridella Coldiretti, guidati dal presidente nazio-nale Roberto moncalvo che ha annunciato chedopo i troppi orrori scovati durante il blitz dioggi,  il presidio continuerà per tutta la nottee anche domani, in collaborazione con le forzedell’ordine. tra i tanti prodotti trasportati daitir che entravano nel nostro Paese i carabi-nieri dei nas hanno prelevato dei campioni diprosciutti non timbrati sui quali fare delle ana-lisi. L’inventario del “falso Made in Italy” stilatoal presidio dalla Coldiretti per difendere l’eco-nomia e il lavoro dalle importazioni di bassa

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qualità che dopo aver oltrepassato le no-stre frontiere vengono spacciate per ita-liane, conta anche piante olandesi dirette aLatina, fiori prodotti in equador, transitatiin Olanda e diretti in Veneto e in toscana,patate tedesche destinate a un mercatoortofrutticolo della Sicilia. É impressio-

nante la quantità di latte proveniente dagermania e Polonia e destinato aun’azienda di trasformazione bresciana:oltre 100.000kg in poche ore. Un vero eproprio “furto” ai danni della provincia cherappresenta la “capitale” italiana della pro-duzione di latte.

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mOBiLitaziOne- la battaglia di nataleaalessandrina

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er la prima volta migliaia di allevatoriprovenienti da tutte le regioni hannoportato i propri maiali davanti al Parla-

mento per chiedere alle istituzioni di “adottarli”per salvare le stalle italiane, dopo che solo nel-l’ultimo anno sono scomparsi dal territorio na-zionale 615mila maiali “sfrattati” dalleimportazioni dall’estero per realizzare falsi sa-lumi italiani di bassa qualità. Slogan della mobi-litazione “La battaglia di natale: scegli l’italia”:da una parte c’è stato il presidio alla frontieradel Brennero di allevatori e agricoltori percombattere le imitazioni che fanno concor-renza sleale ai nostri produttori in vista dellefestività di natale dalle quali dipende la soprav-vivenza di migliaia di stalle e aziende agricole edei posti di lavoro. al centro della piazza davantimontecitorio è stato sistemato un grande libroper raccogliere le domande di “adozione” deimaiali di cittadini e rappresentanti delle istitu-zioni che vogliono salvare il vero prosciutto ita-liano, assunto a simbolo della protesta. ma,insieme ai maiali, gli agricoltori hanno portatoanche il “bottino” dei presidi alle frontiere dallequali arrivano in italia miliardi di litri di latte, ca-gliate e polveri, ma anche milioni di cosce di ma-iale, conserve di pomodoro, concentrati difrutta e altri prodotti come formaggi, prosciutti,sughi, succhi di frutta che diventano magica-mente italiani perché manca l’obbligo di indi-care in etichetta la provenienza della materiaprima impiegata. Sul palco allestito vicino ad unpiccola stalla dove hanno potuto razzolare co-modamente i maiali di fronte a montecitoriosono stati allestiti i bidoni di concentrato di po-modoro cinese, sacchi di polvere di latte delnord europa, cagliate industriali straniere perprodurre mozzarella “senza latte” in italia ecosce di maiale dalla germania arrivate sul ter-ritorio nazionale per diventare prosciutti. Lachiusura forzata degli allevamenti è stata pro-vocata dall’impossibilità di coprire i costi di pro-duzione per i bassi prezzi provocati dalleimportazioni dall’estero di carne di scarsa qua-lità per ottenere prosciutti da “spacciare” comeMade in Italy per la mancanza dell'obbligo di in-dicare in modo chiaro in etichetta la prove-nienza. gli allevatori della Coldiretti hanno

messo sotto accusa anche gli insostenibili squi-libri nella distribuzione del valore dalla stalla allatavola: per ogni 100 euro spesi dai cittadini insalumi ben 48 euro restano in tasca alla distri-buzione commerciale, 22,5 al trasformatore in-dustriale, 11 al macellatore e solo 18,5 euroall’allevatore. in altre parole mentre in mediaall’allevatore i maiali allevati sono pagati circa1,4 euro al chilo, il consumatore spende oltre23 euro al chilo per il prosciutto Dop. Una for-

bice troppo larga che danneggia cittadini e alle-vatori italiani costretti a chiudere le stalle. initalia nel 2013 sono allevati meno di 8,7 milionidi maiali (erano 9,3 milioni nel 2012) destinatiper il 70% alla produzione dei 36 salumi chehanno ottenuto dall'Unione europea il ricono-scimento di denominazione di origine(Dop/igp). il settore della produzione di salumie carne di maiale in italia, dalla stalla alla distri-buzione, vale 20 miliardi.

Battaglia di Natale

gli allevatori

portano

i maialiin parlamento

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Vincenzo gesmundoSegretario Organizzativo nazionale Coldiretti duranteil suo intervento al valicodel Brennero

Su170Tirfermati al Brennero

con finto27%Made in Italy

l 27% dei 170 tir, camion e container fermati e con-trollati al presidio di agricoltori ed allevatori al valicodel Brennero trasportava prodotti alimentari stra-

nieri destinati ad essere venduti come Made in Italy. Équanto emerge dalla mobilitazione della Coldiretti “Labattaglia di natale: scegli l’italia” che si è estesa dal Bren-nero a Roma in Piazza montecitorio per difendere l’eco-nomia e il lavoro dalle importazioni di bassa qualità chevarcano le frontiere per essere spacciate come italiane.“abbiamo verificato personalmente quanto sia grave ilproblema della mancanza di trasparenza sull’origine deglialimenti che ogni giorno portiamo in tavola e che fannoconcorrenza sleale alle nostre produzioni”, ha affermatoil presidente della Coldiretti nell’apprezzare il sostegnodelle istituzioni alla battaglia della Coldiretti per avere alpiù presto l’obbligo di indicare in etichetta la provenienzadi prodotti agroalimentari. É sconvolgente trovare spa-ghetti cinesi in un camion ceco diretto a Firenze, tipicoesempio di triangolazione Cina-Paese dell’est europeo-italia, ma è impressionante - sottolinea la Coldiretti - con-statare la quantità di latte proveniente da germania ePolonia e destinato a aziende private e a cooperative ita-liane per diventare latte a lunga conservazione e formaggi

“italiani”. mozzarelle provenienti dalla germania e desti-nate alla Sicilia, latte proveniente dalla Polonia e destinatoalla Lombardia, cagliate industriali per fare il formaggioprovenienti dal Belgio e destinate a Verona, prosciuttiprovenienti dalla germania e destinati a modena. Sonosolo alcuni degli “inganni” smascherati al valico del Bren-nero dalle migliaia di agricoltori della Coldiretti. tra i tantiprodotti trasportati dai tir che entravano nel nostroPaese - sottolinea la Coldiretti - i carabinieri dei nashanno prelevato dei campioni di prosciutti non timbratisui quali fare delle analisi. L’inventario del “falso Made inItaly” stilato al presidio dalla Coldiretti per difenderel’economia e il lavoro dalle importazioni di bassa qualitàche dopo aver oltrepassato le nostre frontiere vengonospacciate per italiane, conta anche piante olandesi direttea Latina, fiori prodotti in equador, transitati in Olanda ediretti in Veneto e in toscana, patate tedesche destinatea un mercato ortofrutticolo della Sicilia. ma non mancano- conclude la Coldiretti - il pane precotto congelato condestinazione Bolzano e mantova dove andrà a “spiazzare”i pani artigianali italiani che sono spesso simbolo di iden-tità territoriale e gli albumi d’uovo provenienti dal-l’Olanda con destinazione Veneto.

I

Il Presidente Roberto Moncalvo

Sarebbe grave

Se il miniStronon SteSSe con gli

agricoltoriarebbe grave se un ministro dell’agri-coltura non stesse al fianco degli agri-coltori che lottano per difendere il

lavoro, le aziende e la buona e sana alimen-tazione in italia. É quanto afferma il presi-dente della Coldiretti, Roberto moncalvo,nell’esprimere apprezzamento per la parte-cipazione e il sostegno del ministro dellePolitiche agricole, nunzia De girolamo, as-sieme ad altri ventimila agricoltori che tra ilBrennero e Reggio emilia hanno manife-stato per la tutela del vero Made in Italy eper la trasparenza dell’informazione in eti-chetta per i consumatori che hanno il di-ritto di sapere cosa mangiano.

S

mOBiLitaziOne- la battaglia di natale

coldiretti in primo piano

La battaglia di Natale ha conquistato le “copertine”di tutte le più importanti emittenti televisive nazionali.

il piemonte protagonista

Molti gli imprenditori alessandrini e piemontesi che hanno preso parte alla mobilitazione. A destra il Diret-tore Regionale Coldiretti Piemonte Bruno Rivarossa.

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maDe in itaLy - i parlamentari con coldirettiaalessandrina

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parlamentari alessandrini hanno salutatocon favore le iniziative messe in campodalla Coldiretti il 4 e 5 dicembre 2013 al

Brennero, a Reggio emilia e a Roma, alla Ca-mera dei Deputati, per aiutare le imprese agri-cole italiane e tutelare i cittadini-consumatori.“Condividiamo pienamente le preoccupazioniespresse dalla Coldiretti di alessandria, perquesto abbiamo dato il nostro pieno sostegnoalla loro mobilitazione in difesa del vero Madein Italy”. in sintesi, sono state queste le paroleche hanno caratterizzato gli incontri i parla-mentari alessandrini, onorevoli e senatori chehanno ascoltato con interesse le motivazioniche hanno portato nuovamente Coldiretti allefrontiere. il rilancio dell’economia italiana,quindi anche quella piemontese e alessandrina,può avvenire solo se si valorizzano i punti diforza del nostro sistema produttivo, e fra questil’industria agroalimentare ha un ruolo da pro-tagonista in quanto rappresenta il 17% del PiLnazionale”, sottolineano, i quali tengono a pre-

cisare che “seppur in una congiuntura econo-mica negativa, questo comparto è riuscito amantenere alta la bandiera del Made in Italy”. aiparlamentari sono state consegnate interroga-zioni da presentare a Roma al fine di richiamarel’attenzione sulla necessità di mettere in campopolitiche mirate, a sostegno e a tutela del settoreagricolo, che crea occupazione e valore. La pro-duzione nazionale non solo ha retto alla compe-

tizione internazionale, ma continua a mostrareuna crescita in termini di esportazioni. il messag-gio fatto arrivare ai parlamentari è stato chiaro:la normativa a tutela del Made in Italy va assolu-tamente rivista per combattere i fenomeni diimitazione e pirateria commerciale. Basti pen-sare che il fatturato del falso Made in Italy nelmondo ha superato i 60 miliardi di euro e sot-tratto all’italia 300 mila posti di lavoro.

I parlamentari

alessandrinia SoStegno

del veromade in italyagroalimentare

cristina bargeroOnorevole del PD, componente Vi Commissione (Finanze)

federico fornaroSenatore, gruppo PD,Vi commissione permanente(Finanze e tesoro)

fabio laVagnoOnorevole del SeL,componente Vi Commissione (Finanze)

renato balduzziOnorevole, Scelta Civica perl’italia, Presidente Commis-sione Questioni Regionali

manuela repettiOnorevole, gruppo PDL,componente ii Commissione(Giustizia) On

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daniele borioliSenatore, gruppo PD,Viii commissione permanente(Lavori pubblici, comunicazioni)

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“Rafforzeremo il ruolo delle nostre aziende”

Intervista a:

Roberto Moncalvopresidente nazionale coldiretti

Alcuni stralci dell’intervista rilasciata dal Presidente della Coldiretti,

Roberto Moncalvo, al settimanale “L’Informatore Agrario”

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ORganizzaziOne - l’intervista aalessandrina

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una variabile importante per la competitività delle im-prese agricole è rappresentata dalle regole di attuazionedella pac. come pensa di agire per porre all’attenzione dellegislatore le istanze della sua base sociale? ritiene che leposizioni delle principali organizzazioni professionali po-tranno collimare o divergere su temi specifici? ed even-tualmente quali?tante opportunità sono state perse in passato a causa dell’assenzadella politica italiana al momento di prendere le decisioni. É per

questo che siamo partiti già due anni fa con una “road map” di in-contri con i principali protagonisti del negoziato. in questo modo ab-biamo potuto porre le istanze delle nostre imprese e, soprattutto,illustrare la nostra idea di Politica agricola. Con tutte le principali or-ganizzazioni italiane abbiamo elaborato un documento comune sullaRiforma della Pac dove, tra le altre cose, si ribadisce che le risorsedevono andare agli agricoltori professionali, “quelli che lavorano e vi-vono di agricoltura” e che la definizione di agricoltore attivo deveessere demandata alla Stato membro. auspichiamo che su questo nonci siano ripensamenti.

rimanendo sulla regole della nuova pac va sottolineatocome una serie di aiuti a pioggia di poche centinaia di europer azienda “brucino” decine di milioni di euro che po-trebbero invece essere utilizzati per politiche volte a raf-forzare le imprese in grado di creare occupazione e dicompetere sui mercati internazionali. a questo riguardaqual è la posizione di coldiretti?

il vero problema della distribuzione dei fondi della Pac sono i mi-lioni e milioni di euro che per anni hanno foraggiato le rendite fon-diarie, che da sempre tolgono risorse preziose alle vere imprese checreano sviluppo e lavoro sul territorio. L’accordo sulla Riforma rag-giunto qualche settimana fa ha migliorato la proposta iniziale, conl’inserimento dei soggetti estranei all’agricoltura in un’apposita blacklist. Ora bisogna completare l’opera, definendo al più presto la figuradi “agricoltore attivo” in termini di redditualità.

come pensa di agire per porre all’attenzione del legislatorele istanze della sua base sociale? Vedremo una manifesta-zione unitaria con le bandiere di tutte le organizzazioni?

L’unitarietà ha senso se fondata su progetti e visioni comuni nel-l’interesse dei nostri soci; in altre parole, può essere un mezzo mamai un fine. Dunque, continueremo a confrontarci sulle questioniconcrete, collaborando laddove ci possa essere una convergenza diposizioni ma senza farci rascinare in mediazioni al ribasso che fannomale alle imprese. a livello più generale, proseguiremo l’impegnoportato avanti in questi anni per mantenere e rafforzare la posi-zione e il ruolo delle nostre aziende associate con i nostri progettiCampagna amica e Filiera agricola italiana per portare più redditoalle nostre imprese a alle nostre cooperative. in tutto ciò sarà ov-viamente importante un costante dialogo con la politica, ma sempretenendo presente che il successo delle nostre imprese passa oggidalla capacità di comprendere i bisogni del cittadino consumatore.

coldiretti in questi anni ha elaborato un progetto econo-mico assai articolato: fai, ue-coop, campagna amica,cai, ecc., ha in mente qualche altro tassello?

Siamo sulla buona strada. La sfida più importante che ci attende èproprio quella di completare il percorso avviato, mettendo a regime irisultati ottenuti e sviluppando appieno le potenzialità non completa-mente espresse. Sulla base dell’evoluzione del progetto si potrannopoi valutare ulteriori passi avanti.

le risorse

devono andare

agli agricoltori

professionali:

quelli che lavorano

e vivono di

agricoltura

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eCOnOmia- riforma pacaalessandrina

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Via libera alla riforma della Pacall’italia 33,4 miliardi 

n merito al pagamento del saldo DomandaUnica 2013 (50% del premio a completa-

mento del 50% già erogato tra luglio e novem-

bre 2013) si comunica che in queste settimanesi stanno completando le procedure informati-che per il calcolo esatto del premio e verosimil-mente le stesse si concluderanno entro la finedell’anno 2013. al termine di questo percorsosarà possibile effettuare i pagamenti, in linea conl’obiettivo di erogazione nell’anno solare incorso. alla luce del periodo legato alle festivitànatalizie e alla fase di chiusura delle attività lavo-rative in generale (e bancarie nello specifico), te-nuto conto inoltre che a seguito dei decreti dipagamento effettuati da arpea è necessario il re-cepimento degli stessi da parte degli istituti dicredito, si prevede che le risorse finanziarie ver-ranno accreditate nei conti correnti delleaziende agricole intorno al 15 gennaio 2014.

CAMPAGNA 2013�2014Scelte decisive per i titoli futuriVia libera dal Parlamento europeo alla la riforma

della Politica agricola comune. Dopo la fumatabianca sul bilancio comunitario, gli eurodeputatihanno approvato a grande maggioranza le cinqueproposte di regolamento scaturite dal’accordocon il Consiglio. nei prossimi sette anni all’agri-coltura italiana arriveranno a vario titolo fondieuropei per 33,4 miliardi di euro a cui si aggiun-geranno quelli del cofinanziamento nazionale.Coldiretti reputa indispensabile definire al piùpresto la figura di “agricoltore attivo” per garan-tire l’effettiva attenzione della politica agricola achi lavora e vive di agricoltura. intanto il Consi-

glio ha fissato il tasso di adattamento dei paga-menti diretti per l’anno 2013. gli importi supe-riori a 2.000 euro, da erogare agli agricoltori perle domande di aiuto presentate relativamenteall’anno 2013, saranno ridotti del 2,45%.

I PAGAMENTI DIRETTIL’attuale regime di pagamento unico e i paga-

menti relativi all’art. 68 saranno mantenuti perl’anno di domanda PaC 2014. Pertanto il regola-mento (Ce) n. 73/2009 continua ad applicarsi nel2014. Le nuove norme della Pac 2014-2020 en-treranno in vigore dal 2015, compreso lo spac-chettamento nelle sette tipologie di pagamenti

diretti. Quindi, anche il greening entrerà in vigoredal 2015. Pertanto, nel 2014, i pagamenti direttisaranno divisi in due categorie: i pagamenti di-saccoppiati: 92% del plafond; i pagamenti accop-piati dell’art. 68: 8% del plafond. La quasi totalitàdel sostegno della Pac verrà erogato sotto formadi pagamenti disaccoppiati nell’ambito del regimedi pagamento unico, in funzione dei titoli (ordinari

e speciali) posseduti da ogni agricoltore. gli unicipagamenti accoppiati che rimangono in vigorenel 2014 riguardano i settori interessati all’arti-colo 68 (carni bovine, carni ovicapine, olio di oliva,

latte, tabacco, barbabietola da zucchero, tabacco, Da-

naee racemosa, avvicendamento al CentroSud).

ISaldo dei premi PAC CAMPAGNA 2013-2014

2014, eccO le nOviTà per la pac. ScelTe deciSive per i TiTOli fuTuri

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eCOnOmia- riforma pac aalessandrina

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RISERVA NAZIONALEanche per il 2014, è consentito l’accesso a

tre fattispecie della riserva nazionale: nuoviagricoltori; agricoltori in zone soggette a pro-grammi di ristrutturazione. non è previsto untaglio dei titoli per alimentare la riserva nazio-nale. Pertanto, gli agricoltori che hanno dirittoalla riserva nazionale non hanno la garanzia diaccoglimento della domanda, qualora le risorsefinanziarie disponibili non siano sufficienti. tut-tavia, va ricordato che, dal 2005 ad oggi, la ri-serva nazionale ha sempre soddisfatto tutte lerichieste. Qualora i fondi disponibili per la ri-serva nazionale non fossero sufficienti a co-prire tutte le richieste, sono stati stabiliti criteridi priorità per l’attribuzione dei titoli, in base acaratteristiche anagrafiche, territoriali, profes-sionali (previdenza o titoli di studio in materia

agraria, forestale o veterinaria) e imprenditoria-lità femminile.

AVVICENDAMENTOanche per il 2014, rimangono in vigore i paga-

menti dell’articolo 68. Per le colture a semina-tivo al centro sud italia, c’è l’opportunità diaderire alla misura dell’avvicendamento biennale.tale incentivo viene erogato a condizione che ilciclo di rotazione preveda la coltivazione, nellastessa superficie: un anno di cereali autunno-ver-nini: frumento duro, frumento tenero, orzo,avena, segale, triticale, farro; per un anno di col-ture miglioratrici: pisello, fava, favino, favetta, lu-pino, cicerchia, lenticchia, cece, veccia, sullaforaggere avvicendate, erba con presenza di es-senze leguminose, soia, colza, ravizzone, girasole,barbabietola, maggese vestito. gli agricoltoripossono richiedere la misura dell’avvicenda-mento biennale nel 2014 come primo anno diimpegno. L’importo massimo del contributo èfissato a 100 €/ha, all’interno di un massimale di99 milioni di € per tutte le colture beneficiarie.il pagamento effettivamente erogato dipenderàdelle richieste valide che perverranno ad agea;gli importi degli ultimi anni sono andati da un mi-nimo del 92 a un massimo di 100 €/ha.

PATATEUna novità del 2014 potrebbe essere l’intro-

duzione di un nuovo sostegno accoppiato del-l’art. 68 a favore delle patate. infatti, ilregolamento transitorio, che sancisce le normeper il passaggio dalla Pac attuale alla nuova Pac,consente agli Stati membri di modificare le sceltenazionali dell’articolo 68. La Conferenza StatoRegioni ha raggiunto un accordo di massima perintrodurre un pagamento accoppiato nel 2014, afavore dei produttori di patate da consumo conmarchio DOP e igP.

VERSO LA NUOVA PACLa nuova Pac 20142020 è stata approvata con

gli accordi del 26 giugno 2013 e del 24 settem-bre 2013. tuttavia, non ci sono tempi tecnici perfar partire la riforma nel 2014. infatti, l’approva-zione dei regolamenti applicativi della Commis-sione, l’adozione delle scelte nazionali e leprocedure di attuazione degli organismi pagatoririchiedono tempi incompatibili per l’applicazionedella nuova Pac dal 1° gennaio 2014.

ecco il motivo per cui il 2014 sarà un anno ditransizione, anziché il primo anno di applica-zione della nuova Pac. Più precisamente il 2014sarà un anno in cui l’agricoltore: riceverà il so-stegno della Pac sulla base del vecchio regimedei pagamenti diretti, come illustrato in prece-denza; dovrà prepararsi alle conseguenze sullanuova assegnazione dei titoli nel 2015. i nuovititoli saranno assegnati agli agricoltori sullabase delle superfici agricole dichiarate nellaDomanda Unica 2015. ma il trascinamento deititoli storici, per l’applicazione della conver-genza, tiene conto dei pagamenti ricevuti o delvalore dei titoli detenuti dall’agricoltore per il2014. Quindi il 2014 è un anno molto impor-tante soprattutto per gli agricoltori che pos-siedono titoli di valore elevato. nel 2014,l’agricoltore deve evitare di dare in affitto ovendere i titoli; all’opposto, è vantaggioso pren-dere in affitto terra e titoli o acquistare titoli(se l’agricoltore ha i terreni per abbinarli). invece,l’agricoltore non rischia nulla se nel 2014 con-cede in affitto solamente la terra.

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OSCAR GREEN 2013a delia revelli giovane allevatrice di trote

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giOVani imPReSa- oscar green 2013aalessandrina

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gli Oscar green nazionali perl’innovazione è la piemonteseDelia Revelli allevatrice di

trote a San Biagio di mondovì in pro-vincia di Cuneo la vincitrice nella ca-tegoria Campagna amica con laseguente motivazione: “per la pecu-liarità dell’indirizzo produttivo azien-dale, ovvero l’allevamento di troteiridee e la conseguente produzionedi trasformati ittici; per l’impegno ela capacità di valorizzare il proprioprodotto attraverso il grande pro-getto di Campagna amica, come im-prescindibile strumento dicommercializzazione di qualità e delvero Made in Italy”. Delia laureatasi ineconomia decide di intraprendere lastrada della vendita diretta e dellaconseguente trasformazione del pro-dotto. ecco allora che nascono i filetti

di trota affumicata, al moscato, gri-gliati, il patè di trota, il ragù di trota, iltonno di trota, le guance di trota etanti altri. Come inizio del percorsodi vendita diretta, partecipa ai mercatidi Campagna amica fino a diventaresocio fondatore della cooperativache gestisce la Bottega di Campagnaamica di Fossano. a premiare la vin-citrice sono stati guido Barilla (Presi-dente Barilla), Luca Palamara (SostitutoProcuratore di Roma), Vittorio Sangior-gio (delegato Coldiretti Giovani Impresa)e Roberto moncalvo (Presidente Col-diretti). La consegna degli Oscargreen nazionali è stata un’opportu-nità per discutere su “Quale italia do-mani?”, non solo in politica, ma anchenell’economia italiana nonostante leresistenze. É in atto un’incoraggiantesvolta generazionale per battere la

crisi con le idee nuove nel Made inItaly che è in grado di offrire con-crete opportunità di lavoro. Presentealla premiazione il direttore di Col-diretti Piemonte Bruno Rivarossache ha dichiarato: “Si tratta diun’azienda agricola che ha saputo co-niugare modernità e tradizione in unsettore che fino a qualche tempo fa

era considerato ai margini della no-stra agricoltura. L’imprenditrice cu-neese ha saputo elevare la qualitàdell’impresa grazie alla professionalitàed all’attaccamento alla progettualitàdi Campagna amica e di Coldirettinella quale ha incarichi di responsa-bilità del movimento Donne impresain provincia di Cuneo”.

Ali aggiornamenti della nuovaPac assieme ad un approfon-

dimento sulla capacità decisionalisono stati gli argomenti che hannoscandito la giornata di formazionedi giovani impresa che si è svoltail 21 novembre all’agriturismo. “La Classe non è acqua” di Vignalemonferrato. Promuovere l’impren-ditorialità tra i giovani e accompa-

gnarli attraverso una formazioneconsapevole nel futuro dell’im-presa agricola che si rinnova e siriposiziona sul territorio con fortespirito d’innovazione per esseredeterminati e portare avanti leconvinzioni: queste le carte vin-centi, la chiave di volta per conti-nuare a far sì che l’impresa agricolacontinui ad essere forza sociale.momenti aggregativi come questosono molto importanti per raffor-zare concetti basilari: l’azienda nonpuò esistere senza territorio esenza società, perciò si può direche il fine sociale è intrinseco allefinalità dell’impresa stessa.

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giovaniimpreSacontinuala formazione

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scattato il conto alla rovescia per ilpagamento del saldo dell’Imusulle seconde case e su tutti gli altri

immobili soggetti all’imposta. il termine fis-sato per legge per effettuare il versamentoè scaduto il 16 dicembre.

iMu e seconda rata,le scelte dei comuniLe aliquote. i tempi per effettuare i calcolisono stati particolarmente stretti causatidal ritardo con cui il governo ha deciso chifar pagare e dalla lentezza con cui i Comunihanno provveduto a loro volta a stabilire lealiquote definitive. avevano tempo infattifino al 9 dicembre per farlo e molti sindaciin effetti si sono presi tutto il tempo a di-sposizione. La maggior parte dei Comuni hadeciso di elevare l’aliquota ordinaria ri-spetto a quella base del 7,6 per mille por-tandola in alcuni casi al  livello massimo,ossia fino al 10,6 per mille.

iMu e seconda rata:ecco chi deve pagareil decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133,contenente disposizioni urgenti concer-

nenti i’imU, stabilisce l’abolizione della se-conda rata dell’imposta municipale scadutail 16 dicembre per alcune categorie di im-mobili, compresi quelli relativi al settoreagricolo. La richiamata disposizione pre-vede, in particolare, che per l’anno 2013il versamento della seconda ratadell’imposta municipale non sia do-vuto per alcune categorie di immobili chequi di seguito richiameremo solo in partein quanto di interesse per il settore agri-colo:

a) abitazione principale e relative perti-nenze, esclusi i fabbricati classificati nelle ca-tegorie catastali a1, a8 e a9 (abitazioni concaratteristiche di lusso);

b) terreni agricoli, nonché quelli non colti-vati, di cui all’articolo 13, comma 5, del de-creto-legge n. 201 del 2011, posseduti econdotti dai coltivatori diretti e dagli im-prenditori agricoli professionali iscritti nellaprevidenza agricola.

A differenza di quanto disposto conl’abolizione della prima rata, che hainteressato tutti i terreni agricoli, laseconda rata non è dovuta esclusiva-

mente con riferimento ai terreniagricoli (ivi compresi quelli incolti),aventi “il requisito” del possesso edella conduzione da parte di CD eIAP iscritti nella previdenza agricola;

c) fabbricati rurali ad uso strumentale indi-viduati dal comma 3-bis, dell’articolo 9, deldecreto-legge n.557 del 1993, utilizzati peri’esercizio dell’attività agricola di cui all’art.2135 dei codice civile.

Anche con riferimento a tale agevo-lazione si sottolinea che i fabbricatirurali abitativi, già compresi nellaesenzione dalla prima rata dell'im-posta, non sono esonerati dalla se-conda rata;

d) immobili che i Comuni hanno equipa-rato all'abitazione principale: si tratta delleabitazioni degli anziani e degenti in case diriposo o di cura nonché quelle concesse incomodato a parenti in linea retta entro ilprimo grado utilizzate come abitazioneprincipale: in questi casi però deve il Co-mune deve aver deliberato l’esenzionedella fattispecie, equiparandola all’abita-zione principale.

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ORganizzaziOne - attualità aalessandrina

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2acasacome si paga

2013il saldo

Il termine per il versamento scadutoil 16 dicembre. I Comuni hannopubblicato le aliquote definitive.

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ell’alessandrino sono molte le impresein grado di assicurare un tempestivo

intervento a livello territoriale e non solo:non pochi trattori, infatti, vengono mobilitatiper assicurare lo sgombero neve anche inaltre aree del Basso Piemonte.La figura dell’ “agricoltore spazzaneve” è natagrazie alla legge di orientamento che con-sente alle pubbliche amministrazioni di stipu-lare convenzioni con gli agricoltori per losvolgimento di attività funzionali “alla siste-mazione e manutenzione del territorio”anche attraverso l'utilizzo di mezzi meccaniciagricoli. La neve può rappresentare un pro-blema per il traffico cittadino, soprattutto perle numerose persone che percorrono la retestradale dei centonovanta comuni della pro-vincia, nelle maggior parte dei casi non attrez-zati a tenere le strade pulite e percorribili.“É un esempio della multifunzionalità dell’im-

presa agricola - afferma antonio gemma Pre-sidente di Sezione di Basaluzzo che da anni èimpegnato nel garantire la pulizia strade incaso di nevicate - che, ad integrazione dell’at-tività produttiva, si pone sempre più comecustode del territorio, delle sue tipicità edella sue tradizioni”. La provincia ha varato ilpiano neve, prevede l’uscita di automezzi soloal raggiungimenti di livelli più elevati di coltrebianca. in pratica, le strade della provinciasono state classificate in tre diverse fasce diintervento: strade principali, a traffico intensoe secondarie. Per le prime l’uscita “automa-tica e senza necessita di preavviso” è previstaquando la neve avrà raggiunto gli 8 centimetrieffettivi, calcolati a bordo strada. in questaprima tipologia rientrano le ex statali. i mezziinterverranno invece sulle strade ad alto traf-fico quando la neve avrà raggiunto i 10 cen-timetri nelle seguenti strade. Sulle rimanenti

strade, l’intervento saràgarantito oltre i15 centimetri di neve “e comunquesolo dopo il passaggio nelle altre strade”.Sarà invece più costante il passaggio deimezzi spargisale che potrà essere predispo-sto dal servizio tecnico della provincia sullabase del bollettino meteo di arpa. il versa-mento di sale o liquido antigelo sarà “garan-tito prima di ogni evento nevoso” annunciatoda arpa, partito il 15 novembre scorso. Su al-cune strade che presentano caratteristicheparticolari, come la presenza di pendenze, èautorizzato l’utilizzo di “fusori rapidi” dighiaccio e neve. Sono 163 i contratti stipulaticon i cottimisti; 275 il numero di mezzi, 54 imagazzini dove è stoccato il sale in tutta laprovincia. Per informazioni ci si può rivolgereagli uffici zona Coldiretti.

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Sgombero neveL’aPPaLtO agLi imPRenDitORi agRiCOLi PeR La “PULizia” DeLLa Rete StRaDaLe

[a cura di Daniela Colombini]

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CaDiRLaB- compievent’anniaalessandrina

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ercoledì 27 novembre il Cadir Labha festeggiato il ventennale di attivitàcon un convegno organizzato a Pa-

lazzo del monferrato, in alessandria. Una strut-tura, quella del Cadir Lab, che nasce nel 1993come centro di servizi tecnici e laboratorio dianalisi, con sede in Quargnento per dare un ap-poggio al mondo agricolo favorendo la compe-titività dell’agricoltura locale in linea con leriforme macSharry della Politica agricola Co-munitaria (PaC). Oggi, offre attività di consu-lenza e progettazione dei servizi tecnicinell’areale alessandrino, e analisi dei residui deiprodotti agroalimentari lungo la filiera in tuttoil territorio nazionale, grazie alla collaborazionedi Sata, società di agronomi. Hanno aperto i la-vori con i saluti istituzionali marco Parodi, Pre-sidente di Cadir Lab. Presente alla giornataClaudio Sacchetto, assessore all’agricolturadella Regione Piemonte. moderatore del’incon-tro, maurizio zailo, Presidente dell’ordine dei

Dottori agronomi e Forestali della provincia dialessandria in maniera professionale ha com-mentato interventi riguardanti la politica agri-cola comunitaria, la risorsa suolo, il piano diazione nazionale per l'uso sostenibile dei pro-dotti fitosanitari, le norme agroambientali e lasicurezza degli alimenti. il primo intervento èstato affidato ad angelo Frascarelli, professoredell’Università di Perugia. Sono stati presentati itemi e l’orientamento della Politica agricola Co-munitaria 2014-2020, orientata alla competiti-vità e sostenibilità, come nuova base del futuroagricolo europeo. Ha seguito la relazione diCarlo grignani, Professore del DiSaFa dell’Uni-versità di torino, che ha illustrato i risultati di ri-cerche condotte dal 1960 ad oggi presentandol’effetto delle tecniche tradizionali ed innovativesulla fertilità dei suoli in tutta italia. elena ansel-metti, funzionario dell’assessorato ambientedella Regione Piemonte, ha relazionato sulle mi-sure previste dal Piano d’azione nazionale sul-

l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, seguitada giacomo michelatti, responsabile del SettoreFitosanitario Regionale, illustrando le misureagroambientali e l’evoluzione dei principi gene-rali di difesa integrata. infine, gianfranco CorgiatLoia, responsabile di settore dell’assessoratoSanità della Regione Piemonte, ha affrontato iltema della sicurezza degli alimenti con un ex-cursus storico degno di nota. tra i diversi inter-venti si sono succedute brevi presentazionidell’attività condotta da Cadir Lab dal 1993 adoggi, presentando inoltre gli obiettivi futuri chela società si propone. il convegno si è conclusocon un dibattito finale che ha dato spazio alledomande del folto pubblico. giuseppe Concaro, amministratore delegato diCadir Lab, durante i saluti finali ha ringraziatotutti i collaboratori e i partner che hanno per-messo di arrivare a celebrare questo importantetraguardo, augurando per il prossimo futuro unacontinua evoluzione e crescita dell’attività.

anniversariocadir laB

“Da Vent’anni LaBORatORiO Di iDee aL SeRViziO DeLL’agRiCOLtURa”

M

sala gremitaIn molti hanno festeggiatoil 20°compleanno del Cadir.A sinistra il numeroso pubblico presente a Palazzo Monferratoe a lato Marco Parodi,Presidente del Cadir Lab.

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scheda vite n.30

Anche nei paesaggi collinari di estesa viticoltura, si osservano alternanze tra i

vigneti e le fasce boschive che occupano le aree meno favorevoli ai coltivi.

La vegetazione che colonizza spontaneamente l’ambiente rappresenta per esso

una ricchezza notevole per i suoi molteplici effetti.

La sua presenza e le sue funzioni, fatte ovviamente le opportune proporzioni

quantitative, sono rapportabili a quelle della foresta.

In collina la distribuzione di queste aree è abbastanza regolare, ed è dettata

perlopiù dalla morfologia dei versanti.

[a cura di alberto Pansecchi]

La funzione che le aree boschivesvolgono non è influenzata dallaloro origine: non è infatti impor-tante se si tratta di aree naturaliassestate nel tempo o di ricoloniz-zazioni a seguito di tagli operatidall’uomo.

La differenza tra le due, infatti, con-siste solamente nella stabilità neltempo del complesso degli equili-bri che governa il loro ecosistemae non riguarda sicuramente le in-terazioni tra l’ambiente coltivato equello spontaneo che non vengonoinfluenzate dalla loro origine.

Vigneto e bosco: un modello che funziona

il b

osco

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• Paesaggio vario• Sistema stabile• interazioni costanti• ecosistema accogliente

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bibliografia: martini in vigna - 2010 - Osservatorio martini & Rossi

[a cura di alberto Pansecchi]

un motore invisibilenelle relazioni che si instaurano tra gli ambienticoltivati e boschivi, l’aspetto più importante è ri-vestito dalla densità, dall’ampiezza e dal volumedell’intera biomassa del bosco. essa, proprio per-ché è compatta e ininterrotta, agisce come entitàa sé stante, interagendo con i fattori dell’ambientecome clima, suolo e organismi viventi.

in natura la distribuzione delle aree boschive e diquelle coltivate non è casuale, ma assestata neltempo con piene funzionalità di relazioni reciproche.

il vento termicoLe foreste rivestono un’importanza ecologica superiore a quella di ogni altra forma di utilizzazione della terra eil loro degrado si ripercuote con effetti negativi e duraturi. Le colonizzazioni arboree fitte sono attive regolatricidel macroclima (intere regioni), e del microclima, (superfici ridotte aziendali).

il grande sviluppo della chioma, unito ai processi di traspirazione, rendono il riscaldamento di queste aree duranteil giorno più graduale. Con altrettanta maggiore lentezza, detto calore sarà ceduto, quando la temperatura dell’ariasarà minore.

il microclima di una fascia arborea intervallata ai vigneti rappresenta pertanto elemento di attenuazione di valoriestremi di temperatura e umidità.

Questo fenomeno di spostamento di masse d’aria a temperatura e umidità differenti, che genera rimescolamentidelle stesse, è noto con il nome di vento termico.

effetto tamponeUn effetto positivo e assolutamente da non trascurare è l’azioneinsonorizzante che viene svolta, anche se, apparentemente,quest’ultima potrebbe essere considerata poco rilevante. Pen-sando tuttavia ai delicati equilibri che regolano la presenza dellepopolazioni animali, soprattutto riguardo alle aree riproduttive,essa non è da sottovalutare.

Un ulteriore importante ruolo svolto dalle formazioni boschivepresenti tra i coltivi, è l’azione utile per attenuare i flussi del vento,distribuendo differenti intensità in base alla morfologia del terri-torio e alla estensione della colonizzazione arborea.

le cureLe aree boschive sono normal-mente confinate in vari spazi,in relazione alla morfologia deiluoghi, dove, in ogni modo, laviticoltura non sarebbe adatta.il loro rispetto consiste sem-plicemente nel non effettuareriduzioni della massa di vege-tazione, rispettando allo stessomodo gli alberi e il sottobosco,affinché, nel tempo, ogni unitàarborea possa assolvere conpiena funzionalità tutti i suoipositivi effetti.

a cura del servizio di consulenzatecnico-agronomica Coldiretti Alessandria

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Per il comparto orticolo il 2013 è stata un’annata caratterizzata fortemente dal fattoreclimatico. La primavera fredda e piovosa ha posticipato le fasi di semina e di trapianto ditutte le colture, in particolare il fagiolo, dove si è riscontrato un ritardo di un mese.mentre per le colture in serra tunnel, invece, molte volte si è cercato di forzare e tra-piantare lo stesso. Con un’estate tutto sommato abbastanza regolare per buona partedelle colture il ritardo è stato parzialmente recuperato. a livello di mercato, nel com-plesso, non si sono verificate forti concentrazioni di prodotto e per periodi prolungaticome verificatosi invece in altre annate. nel caso del fagiolo fresco, per esempio, si èavuto un boom di produzione, e conseguentemente di offerta, nella settimana di ferra-gosto, per poi scemare e stabilizzarsi nel periodo successivo.

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A A T A A G R A R I A 2 0 1 3N N

Per quanto riguarda l’andamento del mercatodei prodotti a raccolta primaverile si sono regi-strate quotazioni medie sui 2,5 €/kg per le fragolea produzione unifera e inferiori rispetto allo scorsoanno. Presenti tradizionalmente sul mercato già afine maggio, complice l’andamento climatico, sonoentrate in produzione soltanto a giugno.

annata negativa invece per la produ-zione di pomodori con la varietàcuore di bue che non ha confermatol’andamento positivo dello scorsoanno. nel complesso le produzionisono state inferiori con un prezzopoco soddisfacente e piuttosto al-talenante per tuta l’estate. Sul mer-cato di torino, in alcuni momenti, sisono raggiunte quotazioni moltobasse, addirittura di 0,40 €/kg, lontanoda 1,00 - 1,50 €/kg dello scorso anno.

Quotazioni invece elevate per ipiselli dovute ad una produzionenettamente inferiore per l’impossi-bilità di semina in primavera permolte aziende, e anche diversi pro-blemi legati alle piogge per chi ha se-minato nell’autunno 2012.

Buone le quotazioni ancheper gli asparagi locali che,lavorati, spuntavano prezzi di3,50 €/kg. hanno reso remu-nerativa la coltura.

settore orticolo e Piccoli frutti

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Si conferma un mercato fortemente al-talenante quello delle zucchine, conprezzi che durante la stagione estiva sonooscillati da 0,20 a 0,80 € al kg, sia per letipologie scuro che chiare. Le quote net-tamente al ribasso confermano le diffi-coltà di vendita, soprattutto nel pienodell’estate, del prodotto a causa di ec-cesso di offerta.

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Campagna discreta per il peperonecon produzioni generalmente abbastanzaregolari, con le tipologie quadrate tipo“Cuneo” e “Carmagnola” pagate ai pro-duttori 1,20-1,40 €/kg, con prezzi legger-mente in crescita nell’autunno. mentreper la tipologia “mezzo lungo” le quota-zioni sono state tra 0,70 e 1 €/kg.

Decisamente positiva la stagionedel cetriolo: quest’anno, come giàlo scorso anno, data la scarsità degliinvestimenti, ha sempre registratoquotazioni interessanti intorno ai0,40 - 0,50 €/kg per il prodotto la-vorato in cassetta.

Per il fagiolo rampicantefresco le quotazioni iniziali sonostate elevate, da 1,80 - 2,00 €/kg acausa dei pochi impianti in raccoltadovuto alle piogge primaverili. nellasettimana di ferragosto, il prezzo ècrollato fino a 0,80 - 1,00 €/kg, perpoi risalire a 1,50 €/kg. a fine set-tembre sono nuovamente diminuiteper la riduzione della domanda, e aottobre sono state abbastanza alta-lenanti, ma in genere basse.

Per la tipologia secca la produzione è in ritardo di circa 10 -15 giorni rispetto al 2012 con l’avvio delle prime trebbiature sola-mente nei primi di settembre. nonostante tali problematiche la qua-lità dei fagioli sembra ottima così come la resa che ha raggiunto livellisuperiori a quella degli ultimi 4-5 anni. Si è passati mediamente dai20-25 q.li/ha agli attuali 25-30 q.li/ha. a fronte di questi ottimi riscon-tri in termini di rese e qualità del prodotto, alcune aree sono stateinvece colpite pesantemente dalle grandinate estive che, in alcunicasi, hanno azzerato praticamente il raccolto.

Per gli ortaggi autunnali come cavoli, cavolfiorie broccoli le difficoltà sono state condizionate dalclima decisamente caldo di fine estate, creando in al-cuni casi problemi di gestione della coltura ma conquotazioni comunque interessanti: 0,60 - 0,80 €/kgper i cavolfiori e broccoli e 0,4 €/kg per i cavoli verza.

Un’annata tutto sommato nellanorma per le insalate che hannosempre registrato un prezzo soddisfa-cente che va da 0,6 a 0,9 €/kg.

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Per quanto riguarda i piccoli frutti prosegue anche per il 2013 il trend po-sitivo per i mirtilli. Si è avuta una produzione 2013 di circa 6.000 quintali, inlinea con la media degli precedenti, nonostante il freddo abbia colpito alcuniimpianti compensati però dall’entrata in produzione di quelli giovani. anchequest’anno la qualità è stata buona. La produzione è stata liquidazioni dei mir-tilli sono state invece buone, indicativamente, con una range che varia dai 3,00ai 5 €/kg. Le quotazioni si sono mantenute in linea con quelle della annateprecedenti, ma hanno evidenziato una maggiore stabilità. Se lo scorso anno iprezzi di inizio campagna erano stati più elevati, per poi avere un calo versola fine, l’annata 2012, a fronte di quotazioni inferiori in partenza, ha conclusoin crescendo. mirtillo quest’anno è andato bene, nel saluzzese dovrebberoaver chiuso con una media globale tra i 4 e 5 € al kg.

La campagna di commercializzazione 2012/2013 si è conclusa ad inizio luglio, conquotazioni in leggero rialzo rispetto all’andamento complessivo dell’annata, rimanendocomunque su livelli poco soddisfacenti. nelle ultime settimane le quotazioni della “noc-ciola tonda gentile e trilobata” si erano attestate che oscilla dai 5,08 ai 5,15 €/puntoresa, pari a 230 - 234 €/quintale per il prodotto in guscio. Leggermente superiori lequotazioni del prodotto marchiato nocciola Piemonte igP che invece oscillava dai 5,23ai 5,31 €/punto resa, pari a 230 - 236 €/quintale. La campagna commerciale 2012/2013ha risentito, nonostante il calo a livello piemontese (-15%) e nazionale, del ritorno allapiena produzione da parte della turchia (660.000 tonnellate), dopo la notevole riduzioneverificatasi nel 2011 (430.000 tonnellate), ma anche di Spagna e di USa.

settore corilicolo

nonostante i prezzi di mercato non siano stati particolar-mente soddisfacenti, si sono avuti ottimi risultati per quantoriguarda la commercializzazione della nocciola PiemonteigP, confermando il costante incremento del prodotto amarchio avuto negli ultimi anni. Secondo i dati diffusi dalConsorzio tutela nocciola Piemonte, a consuntivo dellacampagna 2012/2013, sono stati commercializzati 42.920quintali di prodotto marchiato igP (nel 2011/2012 erano39.000 quintali), mentre i noccioleti iscritti hanno raggiuntouna superficie 2.966 ettari. Cifre che testimoniano il cre-scente interesse da parte del mercato e un numero semprepiù ampio di produttori che aderiscono al sistema di certi-ficazione nocciola Piemonte igP.

La campagna di raccolta 2013 è iniziata con un ri-tardo di una decina di giorni rispetto a quanto è av-venuto nelle ultime annate. avviata verso la metà asettembre, la raccolta si è conclusa nella prima de-cade di ottobre, segnando un sostanziale ritorno allanormalità. Le ultime campagne, infatti, erano state ca-ratterizzate da un inizio della raccolta dalla fine diagosto. il ritardo, così come già avvenuto per i semi-nativi e la frutta estiva, è dovuto principalmente dal-l’andamento climatico che ha caratterizzato l’interaannata. Da una prima analisi la raccolta può conside-rarsi discreta, con una produzione qualitativamenteabbastanza buona. a livello piemontese la produzionedovrebbe oscillare tra le 140.000 e le 160.000 quin-tali, segnando un aumento della produzione rispettoallo scorso anno, ma inferiore ai volumi raggiunti nel2011 (170.000 quintali).

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in provincia di alessandria la raccolta èstata caratterizzata da una difformità disituazioni estremamente evidente tragli areali di fondovalle, che risentendoancora delle terribili gelate del febbraio2012 hanno presentato produzioni ri-dotte se non addirittura nulle, mentrein zone orograficamente più elevate sisono avuti volumi nella norma. La no-stra regione si conferma la terza areaproduttiva a livello italiano, raggiun-gendo circa il 12-16% della produzionenazionale. Dal punto di vista qualitativola produzione si è mantenuta general-mente su livelli discreti, con, una buonaresa alla sgusciatura, in linea con lamedia storica degli ultimi anni. Si sono invece riscontrate alcune pro-blematiche dal punto sanitario per ilprodotto, in particolare per quanto ri-guarda le percentuali di umidità ele-vate, complice l’andamento climatico,ma comunque superabili con un’at-tenta essicazione in azienda. al contra-rio dello scorso, quando la raccolta eraavvenuta tra la fine di agosto e settem-bre con temperature ancora elevate eun clima asciutto, che avevano consen-tito di avere un prodotto con percen-tuali di umidità evitando criticità legatea marciumi o presenza di muffe. L’inizio della nuova campagna di com-mercializzazione ha confermato quota-zioni superiodi a quella precedente:dopo primo avvio a 5,69 €/punto resa(2,57 €/kg in guscio) per la “nocciolatonda gentile e trilobata” e 5,84€/punto resa (2,64 €/kg in guscio) perla nocciola Piemonte igP, si sta riscon-trando un progressivo aumento. a ini-zio novembre la tonda gentile etrilobata ha raggiunto i 5,79 €/puntoresa (2,60 €/kg in guscio) e la nocciolaPiemonte igP la 5,91 €/punto resa(2,68 €/kg in guscio). Per quanto riguarda il prosieguo dellacampagna di commercializzazione, dallaprime informazioni di mercato, è pre-vista una buona produzione anchenelle altre regione italiane, in partico-lare nel Lazio e in Campania, mentresembrerebbe essere in lieve flessionequella turca. anche nell’alessandrino, èproseguito il rapporto di collabora-zione con la novi, stipulato nel 2010, eche proseguirà negli anni a venire gra-zie ad un crescente interesse del-l’azienda dolciaria.

settore VitiViNicolo

negli anni ’70 /80 in vendemmia si raccoglievanoa terra gli acini caduti accidentalmente, oggi invecesi effettua il diradamento. Da un’enologia di quan-tità, siamo passati all’enologia di qualità che a suavolta da semplicemente organolettica ha aggiunto ilsignificato di qualità salubre, con forte legame alprincipio dell’origine territoriale. Più in generale ilmercato del vino presenta due facce contrappostee risultando vivace causa due annate particolar-mente avare, specie l’ultima del 2012 che ha fattoregistrare una scarsezza produttiva addirittura a li-vello internazionale, ed attendista poiché aumen-tando l’offerta c’è chi intende comprare a prezzi piùbassi. Seppur con profonde differenze da vino avino, nel confronto tra il 2013 e il 2012 i dati riflet-tono una tenuta sulle vendite, anche se la riduzionedei consumi nazionali è tangibile. Ormai siamo al disotto dei 40 litri pro-capite (contro i 120 degli annisessanta e settanta). il calo è ampiamente compen-sato dalla richiesta dall’estero, spinta dalla qualitàtricolore insieme all’intensa promozione effettuataai vari livelli. Passiamo a tracciare un rapido profilodell’annata viticola piemontese a vendemmia appenaultimata. in provincia di alessandria, la scelta tecnicadi posticipare la vendemmia, dove la sanità delle uvelo permetteva, in molti casi ha permesso un nettomiglioramento dei parametri di maturazione. inol-tre, la pratica di un minimo diradamento e regola-zione della produzione specialmente su vitignivocati a grande qualità, come Barbera, ha dimo-strato in maniera incontrovertibile la possibilità diraggiungere particolari obbiettivi di qualità. in pro-vincia di alessandria, a caratterizzare e rendere dif-ferente l’inverno 2012-2013 sono sì, state le pioggecadute abbondanti e frequenti durante tutta la sta-gione, ma soprattutto, a differenza dell’annata pre-cedente, le temperature che non sono mai sceseper lunghi periodi al di sotto dello zero. Questo fat-tore, ha portato con sé innumerevoli difficoltà ope-rative per i viticoltori che solo per brevi periodi eper poche ore al giorno hanno avuto la possibilitàdi accedere agli appezzamenti con i mezzi meccanicisolitamente impiegati: il suolo, quasi mai consolidatoe reso portante dall’azione del gelo ha ridottoenormemente le opportunità di intervento. nel-l’areale viticolo alessandrino le frequenti piogge pri-maverili hanno favorito, nella seconda decade dimaggio, una serie di infezioni peronosporiche gra-vissime che si sono presentate, anche quest’anno,

prima sui grappoli che sulle foglie. Dove i tratta-menti sono stati ritardati rispetto alle date consi-gliate di inizio maggio, o dove non vi era stata lapossibilità di intervenire con il primo antiperono-sporico a causa della pioggia o della non transitabi-lità di terreni troppo spesso lavorati, il fungo hadecimato la produzione invadendo la maggior partedei grappoli ancor prima della fioritura. Riducendosinel corso della stagione le piogge che sono di osta-colo allo sviluppo di mal bianco, anche l’oidio ha ag-gredito con estrema velocità le foglie ed i grappolisenza giungere però mai a compromettere la pro-duzione. La Flavescenza dorata, ha continuato ad im-perversare preoccupando seriamente i viticoltori.La situazione è drammatica in diverse zone viticolemonferrine dove si riscontrano vigneti con percen-tuali molto elevate di viti infette, anche nel caso dinuovi impianti. Particolarmente scoraggiante èquando, ad essere colpite, sono le barbatelle inseriteper sostituire le fallanze, rendendo vano il tentativodi recuperare la produttività del vigneto. Preoccupainoltre, che varietà notoriamente meno sensibilicome Freisa, grignolino, nebbiolo e moscato ini-zino ad evidenziare sintomi con sempre maggiorfrequenza, specie se in prossimità di incolti o vignetimolto colpiti. in generale, in vendemmia, le condi-zioni di sanità delle uve si sono presentate ottimalieccezion fatta per le situazioni meno vocate e dovela concimazione non era stata razionale. a livelloquantitativo la produzione è risultata tale da rag-giungere finalmente, dopo diversi anni molto scarsi,i massimali di produzioni delle DOC.

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[a cura di alessandro albertelli]

la cidia del susino (cydia funebrana) è un lepi-

dottero originario dell’europa centrale, ed ha

un’area di distribuzione paleartica. in italia è

presente ovunque, ed ha come piante ospiti il

susino, ma occasionalmente è possibile ritro-

varlo su pesco, albicocco e ciliegio.

come per la cidia del pesco, i danni di maggiore

rilevanza sono sui frutti con conseguente cascola

e perdita del prodotto. le susine non sono più

commercializzabili e il danno economico per-

tanto può essere rilevante in caso di attacchi

consistenti dell’insetto.

cidia del susino

• La cydia funebrana supera l’inverno allo stadio larvale (larvemature) all’interno di un bozzolo sericeo nelle anfrattuosità corti-cali del tronco e compie la metamorfosi alla fine di marzo.

• gli adulti compaiono 1-2 settimane dopo la caduta petali e ivoli continuano per oltre un mese con un massimo di presenze afine maggio - primi di giugno.

• Le farfalle che hanno abitudini crepuscolari, si accoppianoquando la temperatura serale supera i 15°C.

• L’ovodeposizione inizia 2-3 giorni dopo e si protrae per 3-4settimane, periodo in cui la femmina depone uova isolate sui fruttie più raramente sulle foglie.

• Le larve nascono 9-18 giorni dopo l’ovodeposizione e scavanouna galleria nella polpa nutrendosi anche del nocciolo se tenero esi dirigono al punto di attacco del peduncolo, provocando la cadutadel frutto.

• La maggior parte dei frutticini colpiti in questo stadio sonosoggetti a cascola per cui le larve di prima generazione completanoil loro sviluppo a terra dentro il frutticino dove si incrisalidano peroriginare gli adulti (2° volo) nel mese di luglio.

• Dal volo di luglio prende origine la seconda generazione lar-vale che provoca danni sui frutti già sviluppati.

• Le larve della seconda generazione sono destinate a sver-nare, tuttavia in alcune zone con clima favorevole al lepidottero sipuò verificare in estate una terza generazione.

ciclo biologico

identificazione

cidia del susino (cydia funebrana)

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scheda susino n.33

classificazionee piante ospiti

classe: insettiordine: Lepidotterisottordine: eteroneurifamiglia:tortricidigenere: Cydia specie: C. funebrana (treitschke)

piante ospiti: Susino e altreDrupacee.

cid

ia d

el

su

siN

o• adulto con ali anteriori bruno nerastre.• dimensioni: apertura alare di 14-16 mm.• uovo di forma lenticolare di colore giallastrodimensioni 0,75 x 0,6 mm.• larva di color rosso carminio, dimensioni12-15 mm di lunghezza.• crisalide di color bruno chiaro o rossastrodimensioni 6-7 mm di lunghezza.

esemplare adulto

esemplare larva

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[a cura di alessandro albertelli]aalessandrina

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danni

• il danno si manifesta sui frutti ed è determinato dalle larve chesi nutrono della polpa dei frutticini.• Le larve scavano gallerie fino al nocciolo le quali vengono tap-pezzate di escrementi e rosure che rappresentano i residui del-l’attività trofica.• i frutti colpiti in uno stadio precoce cascolano, mentre i frutticolpiti in uno stadio più avanzato presentano la polpa meno con-sistente e con colorazione più scura. inoltre si ha la comparsa dicirri gommosi che fuoriescono in uno o più punti corrispondentialle uscite delle gallerie.• il frutto in seguito ai danni descritti può anche essere soggettoa successivi attacchi fungini di monilia che portano al mar-ciume delle susine.

principi attiVii principi attivi utlizzabili (facendo riferimento allalotta integrata P.S.R misura 214.1 anno 2013)sono:etofenproX (1) - spinosad (1)(1) max 3 trattamenti all’anno con ciascuna so-stanza attiva indipendente dall’avversità.

fosmet (2)(2) max 3 trattamenti all’anno indipendente-mente dall’avversità .

tiacloprid (3)(3) max 1 intervento all’anno.

clorantraniliprole (4)emamectina benzoato (4)max 2 interventi all’anno.

Bibliografia: Ferrari m.; marcon e., menta a. (1992) - Fitopatologia ed entomologia agraria, 515. Pollini a. (1998) - manuale di entomologiaapplicata, 593-594. Regione Piemonte (2013) - norme tecniche di Produzione integrata, 58.

[danni su frutto]

[tecniche di difesa fitosanitaria peril controllo della cidia delle susine]

La lotta contro la Cidia del Susino segue i criteri della lotta guidata edintegrata; essa si avvale di monitoraggi effettuati con trappole sessuali alloscopo di stabilire i momenti dei voli e quindi degli eventuali trattamenti. la tecnica prevede:• installazione delle trappole a feromoni che vanno messe in frutteto dal-l’ultima decade d’aprile.• numero di trappole 1-2 per ettaro.• La soglia d’intervento è di 10 catture per trappola per settimana a partiredalla 2° e 3° generazione, nella prima generazione sono giustificati interventisolo nel caso di scarsa allegagione.

prima di effettuare l’intervento occorre valutare:• il carico dei frutti.• La varietà coltivata.• il momento della raccolta.• Le epidemiologie degli anni precedenti.

lotta

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attUaLità- notizie dalla provincia aalessandrina

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Una sede tutta nuova per il Comando diAlessandria: inaugurata il 7 dicembre scorso

uova sede per i Carabi-nieri del nas, Comandoper la tutela della salute, di

alessandria. Lasciati i locali dipiazza garibaldi, sono stati inaugu-rati quelli in via arnaldo da Brescia19, sabato 7 dicembre alla pre-senza del gen. Div. Cosimo Pic-cinno. Soddisfazione per ilComandante Renato giraudo cheha fatto gli onori di casa. “Unagrande e bella sede, che offre pre-stigio al Reparto” - ha affermato ilgen. Piccinno. - e’ stato fatto ungrande lavoro, di cui andiamo fieri”. Presente anche l’On. Renato Bal-duzzi, ex ministro della Salute chesottolineato come questo sia “fi-nalmente un ambiente consonoall’attività dei nas, tempo fa sceltocon l’allora prefetto Franco Ca-

staldo, adatto a un Reparto cosìamato dagli italiani. in generale i ca-rabinieri hanno conquistato un pri-mato non facile, occupando unposto particolare nella mente e nelcuore della gente. anch’io sonomolto legato a voi, avendo cono-sciuto persone splendide qui, a mi-lano e a Roma, capaci anche di direno, se il caso, a un ministro. ed èquesta una garanzia fondamentaleper tutti: nas suona come qual-cosa di cui ci si può fidare. e per glialessandrini è un orgoglio avere incittà una sede come questa”. in oc-casione del 25esimo anniversariodi fondazione del Comando Posteitaliane ha realizzato un annullo fi-latelico speciale per ricordarel’evento. i disegni riportati sono diezio Viotti.

N

ono stati oltre diecimila i visi-tatori che hanno preso parteall’edizione 2013 di Dolci

terre di novi che si è svolta in vialedei Campionissimi dal 5 all’8 dicem-bre. numerosi produttori di Campa-gna amica che hanno portato le loroeccellenze enogastronomiche tro-vando consensi tra i consumatori. Di

anno in anno Dolci terre di noviconsolida la sua fama tra le principalimanifestazioni enogastronomiche na-zionali. L’impegno per il prossimoanno sarà quello di continuare a farcrescere ulteriormente questo ap-puntamento che rappresenta unastraordinaria vetrina per le produ-zioni del territorio alessandrino.

S

un ottimo risultato: batte la crisi con 10.000presenze. numerosi i produttori coldiretti

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in PROVinCia- giornata del ringraziamentoa ozzanoaalessandrina

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omenica 1 dicembre ad Ozzanomonferrato un sole caldo ed inaspet-tato ha fatto da cornice alla tradizio-

nale giornata del Ringraziamentodell’agricoltura che si è aperta con la Santamessa officiata da Don gigi Cabrino. La par-rocchia di San Salvatore è stata scenario diuna calorosa dimostrazione di gratitudinedegli agricoltori verso l’altissimo trasfor-mandosi in un piccolo giardino di primizie,frutto del lavoro dell’uomo, presentato all’al-tare come segno di profonda riconoscenzaper l’annata agraria trascorsa.al termine della funzione religiosa, come daconsuetudine, in piazza Vittorio Veneto si ètenuta la benedizione dei trattori e que-st’anno anche del carro o baròssa del Rin-graziamento allestita con i prodotti e gliattrezzi simbolo della nostra terra: dal granoal pane ai frutti di stagioni, dal val alla ma-china da dà l’aqua, dalla sòma d’aj alle dueDe.CO. ozzanesi, il Biciolant e il Chiacchie-rino e al costume locale. a vivacizzare e adar maggior significato alla manifestazioneerano presenti tante piccole bimbe vestiteda contadinelle che, assieme ai genitori,hanno assistito alla premiazione di coloroche hanno fatto del lavoro agricolo la loroscelta di vita: maria teresa Coppo, già re-sponsabile provinciale delle Donne Coldi-retti e promotrice dell’evento ad Ozzanonegli anni ’90 quando era Vice Sindaco, egiulio todeschino, un giovane uomo che re-stando in agricoltura ha continuato e rinno-vato la tradizione di famiglia. La neve delgiorno prima inoltre non ha fermato l’ap-prezzatissima esibizione del gruppo di majo-rettes Cherry twirl di Cereseto che con laloro divisa colorata e la loro bravura hannoanimato piazzetta San giovanni. il rinfresco

finale accompagnato dal vin brulè degli alpiniha infine scaldato il cuore e lo stomaco ainumerosi presenti. La giornata del Ringra-ziamento ebbe fin dall’origine un esplicitocontenuto religioso, con la speranza cheanche i non addetti ai lavori agricoli avesseroa partecipare alla preghiera, visto che la va-rietà dei prodotti agricoli coinvolge tutti, so-prattutto per l’alimentazione. La sfida storica

in quest’era di globalizzazione è probabil-mente trovare un’articolazione del locale nelmondiale: fare in modo che si possa ritro-vare un luogo di identità dove la personariacquisti i propri diritti, ritrovi unità fami-liare e solidarietà sia in campo economico,sociale che rurale aprendosi alla nuove in-terdipendenze regionali, nazionali e mondiali.guardare ad una nuova cultura d’impresapuntando sulla multifunzionalità e svilupparele potenzialità culturali e sociali delle areerurali, ispirandosi ai principi del bene co-mune e della sussidiarietà. Cibo, energia, pia-neta, vita sono le parole chiave di quelviaggio che parte dalla tradizione per arri-vare ai confini del futuro. Principi fondantidella stessa expo 2015 che è per l’appuntodedicata al tema “nutrire il Pianeta, energiaper la Vita”, come è stato sottolineato al re-cente forum sugli Stati generali del monfer-rato da Roberto Daneo direttore dellaSegreteria tecnica del Padiglione italia.

D

suggestiva cerimonia che ha visto la premiazione di maria teresa coppo

di laura beccaria

assessore Comune di Ozzano all’agricoltura, Cultura, turismo ed eventi

nelle foto: la giornata del Ringraziamento adOzzano “ieri e oggi”. Sopra maria teresa Coppomentre riceve il premio “una vita per l’agricoltura”e, a lato, nel 1954 in uno scatto d’epoca.

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VitiCOLtURa - moscato

a Federazione Regionale ColdirettiPiemonte accoglie con viva e pienasoddisfazione la decisione del Consi-

glio di Stato del 28 novembre in merito allanota “vicenda zonin” che non ha infatti ac-colto i ricorsi dell’azienda agricola Castellodel Poggio e del ministero per l’inserimentodi alcuni territori del comune di asti nel di-sciplinare del moscato d’asti. Dichiara Ro-berto Cabiale, Presidente Coldiretti asti emembro di giunta regionale con delega alsettore vitivinicolo: “Coldiretti Piemonte in-sieme alla Produttori moscato d’asti, all’as-sociazione dei Comuni del moscato e amuscatellum ha nuovamente ottenutoun’importante vittoria, ma soprattutto unatto di equità verso un territorio che hasempre richiesto il non inserimento del co-mune di asti nel disciplinare della DOCg”.aggiunge Bruno Rivarossa direttore di Col-diretti Piemonte “Dopo aver vinto il ricorsoal taR, anche la sentenza del Consiglio diStato tutela gli oltre 4.500 produttori. Lasentenza salvaguarda un comparto con undeterminato equilibrio economico ed evitaspeculazioni a danno di una collettività arti-colata che ha come principi cardini la qualitàe la tutela di una  denominazione ricca distoria e artefice di grandi successi  econo-mici in italia e all’estero”. Come certamentesi ricorderà Coldiretti Piemonte, congiunta-mente con l’associazione Produttori mo-scato, l’associazione muscatellum el’associazione Comuni del moscato, in se-guito alla segnalazione inviata al ministero indata 19 luglio 2013, otteneva la rettifica del

Decreto 12 luglio 2013 concernente la cor-rezione dei disciplinari di produzione dei viniDOP e igP che aveva inserito, con un colpodi mano, nell’area della DOCg “asti” partedel territorio del Comune di asti, tra cui iterreni dell’ azienda agricola Castello delPoggio. Conclude Roberto Cabiale,  “Siamosoddisfatti per l’esito della vicenda e conti-nueremo a tutelare al meglio le nostre im-prese nell’interesse di tutta la filieravitivinicola del moscato nel pieno rispettodelle norme. i nostri associati si sono sem-pre espressi in maniera contraria all’allarga-mento della DOCg.” “al di là della querelleburocratico-amministrativa risolta a nostrofavore - sottolinea Roberto Cabiale - siamosoddisfatti per aver tutelato al meglio i no-stri associati e per aver fatto salvi i principi

democratici di autogoverno della filiera viti-vinicola. Con più riunioni pubbliche la nostrabase associativa si era infatti espressa nega-tivamente all'inserimento del comune di astinel disciplinare produttivo del moscatod'asti Docg. Questo per due motivi: l'even-tuale danno economico derivante dall'allar-gamento della zona di produzione, chesostanzialmente dava atto a una maggioredisponibilità di prodotto sul mercato; la sal-vaguardia dei presupposti qualitativi del mo-scato d'asti Docg che storicamente nonviene contemplata sul territorio del comunedi asti. Superata la diatriba legale il nostroauspicio è che adesso tutti si dedichino allosviluppo ed alla crescita della filiera moscatoche in Piemonte interagisce su tre province:asti, alessandria e Cuneo”.

L

la coldiretti regionale e i produttori hanno vinto il ricorso al consiglio di statocontro l’inserimento di alcuni territori del comune di asti nel disciplinare del vino.salvaguardato un comparto con un determinato equilibrio economico ed evitatespeculazioni a danno di una collettività articolata che punta sulla qualità

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FORmaziOne- corsi inipaaalessandrina

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Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1Sottoazione A) Formazione in campo agricolo

Europa Fondo Europeo agricoloper lo sviluppo rurale:

l’Europa investe nelle zone rurali

ell’ambito del Piano di Sviluppo Ru-rale 2007-2013 la misura 111.1, sot-toazione a, prevede all’interno del

regolamento Ce 74/2009 “nuove sfide HealthCheck”, interventi che mirano alla formazionedegli imprenditori agricoli e degli addetti delsettore agricolo e alimentare. Più specificata-mente, l’attività 2013 propone una serie di te-matiche di grande interesse quali quelle cheriguardano i cambiamenti climatici, la gestionedelle risorse idriche e la biodiversità. inipa Pie-monte, sempre attenta alle esigenze e alle ne-cessità degli imprenditori agricoli e alla lorovoglia di non perdere il contatto con le nuovenormative e i nuovi metodi produttivi, pro-pone una serie di corsi di formazione, che an-dranno a realizzarsi nel periodo autunno -invernale 2013 - 2014, e che potranno essereparticolarmente utili per la crescita e lo svi-luppo delle aziende del nostro territorio. Ri-cordiamo che tutti i corsi predisposti da inipaPiemonte sono destinati agli imprenditori agri-coli regolarmente iscritti al Registro delle im-prese della Camera di Commercio e ai lorocoadiuvanti aziendali e dipendenti. i corsi cheinipa propone sono completamente gratuiticon finanziamento da parte della Regione epotranno essere attivati al raggiungimento delnumero minimo di partecipanti previsto dalbando regionale. Di seguito, vengono propostii temi posti in calendario, che inipa si augurapossano incontrare il vivo interesse degli im-prenditori agricoli alessandrini:

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ANCoRA UNA voltA INIPA AtteNtA Alle eSIgeNze deglI AgRIColtoRI

titolo: gestione boschiva in sicurezzaper prevenire incendi e calamità naturalisede: acqui termedurata: 12 ore

corsi sui cambiamenti climatici

titolo: norme igienico-sanitarie dicantina e gestione delle acque reflue.sede: Pasturanadurata: 9 ore

titolo: tecnologie di risparmio idricoapplicate a colture industriali.sede: novi Liguredurata: 9 ore

Per ricevere maggiori informazioni riguardo al

contenuto dei diversi percorsi formativi e per ma-

nifestare il proprio interesse ai temi proposti e la

propria volontà a prenderne parte, è possibile con-

tattare il numero telefonico della segreteria

inipa piemonte, sede di alessandria, allo

0131-235891, interno 668; inviare una e-mail a:

[email protected];

inviare un fax a 0131.252144;

oppure rivolgersi ai rispettivi uffici di zona.

corsi sulla gestionedelle risorse idriche

titolo: tecniche di produzione integrataper la riduzione dei fertilizzanti azotati.sede: acqui terme - durata: 8 ore

titolo: antichi cereali. La loro coltiva-zione, le peculiarità nell’alimentazione, illoro utilizzo.sede: Cassine - durata: 14 ore

titolo: erbe spontanee. Raccolta e col-tivazione. Utilizzo in cucina e proprietànutrizionali. sede: Vignale monferratodurata: 14 ore

titolo: allevamento del suino allo statobrado; trasformazione degli insaccati nella tra-dizione monferrina.sede: Pasturanadurata: 8 ore

titolo: Utilizzo del latte nella caseificazionedi antiche ricette casearie.sede: murisengodurata: 16 ore

titolo: Coltivazione degli ortaggi con meto-dologia biodinamica.sede: novi Liguredurata: 16 ore

titolo: La condizionalità per un’agricolturasostenibile. sedi:acqui terme, alessandria, Ca-sale monferrato, novi Ligure, tortona.durata: 6 orecorsi sulla biodiversità

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attUaLità - gran piemontese aalessandrina

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rande apprezzamento per il gran Pie-montese: nei soli primi 5 giorni dal suoarrivo nei 473 mcDonald’s italiani, sono

stati venduti 250.000 panini, il 20% in più rispettoalle previsioni. “il successo di gran Piemontese èstato preceduto da quello del gran Chianina,tanto apprezzato dai consumatori da andareesaurito in sole due settimane - dichiara ema-nuela Rovere, Direttore Marketing mcDonald’sitalia. “Questo ci spinge a continuare nel nostropercorso di valorizzazione e diffusione dei pro-dotti italiani, iniziato ormai nel 2008”. “mcDonald’s ci offre non solo un’importante op-portunità di business, ma anche e soprattutto lapossibilità di far conoscere e assaggiare questacarne di altissima qualità ai 700.000 clienti cheserve ogni giorno, per la maggior parte giovani”,afferma il presidente provinciale Coldiretti ales-sandria Roberto Paravidino. ad oggi, sono solo 26i ristoranti certificati dal Consorzio che offronocarne piemontese, concentrati geograficamente

in prossimità delle zone di allevamento. grazieall’accordo con mcDonald’s, sono 500 i ristorantiche offrono carne 100% Piemontese, distribuiti intutta italia. “Un’ottima occasione per gli allevatori- dichiara Carlo gabetti, Presidente del Consor-zio di tutela della Razza Piemontese - la RazzaPiemontese è una grande produzione italiana diqualità, allevata da aziende familiari medio-piccole,strettamente collegate al territorio. Renderla ac-cessibile in tutta italia attraverso un grande mar-chio internazionale, e vedere quanto vengaapprezzata, è per noi un grande successo”.

gran piemonteseingredienti: pane tipo tartaruga, hamburgerdi carne 100% Piemontese, tris di verdurafritta, scarola e crema di porcini tartufata. Di-sponibile come panino à la carte e in diversecombinazioni menù.Valori nutrizionali: Kcal 445

La Piemontese è la più importante razza da carneitaliana per numero di capi allevati. È una carne dialtissimo livello, tenera, magra, con pochi grassi edi ottima qualità nutrizionale, oltre che a bassocontenuto di colesterolo. È una carne piuttostodiffusa nelle macellerie del dettaglio tradizionalee nella gDO ma meno nella ristorazione, dove èpresente solo in pochi ristoranti concentrati nellazona di produzione. Coalvi è il Consorzio di tu-tela della Razza Piemontese, che opera per la va-lorizzazione della carne proveniente dai 1500 sociallevatori di Razza Piemontese che vi aderiscono.mcDonald’s con questa quarta edizione dell’ini-ziativa mcitaly sostiene gli allevatori non solo conl’acquisto di un’importante fornitura (complessiva-mente 360 capi, provenienti da 52 allevamenti certi-ficati principalmente della provincia di Cuneo, maanche Torino, Asti ed Alessandria), ma anche e so-prattutto permettendo a tutti gli italiani di assag-giare questa carne abbinata a ingredienti che neesaltano il gusto, come i porcini e il tartufo.

grande successo per il nuovo panino, realizzato grazie a coalvi e coldirettila presentazione del “gran piemontese”: da sinistra carlo gabetti,

presidente del consorzio di tutela della razza piemontese, al centro

emanuela rovere direttore marketing mc donald’s italia e marcello

gatto in rappresentanza della coldiretti del piemonte.

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ORganizzaziOne - campagnaamica eterranostraaalessandrina

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a preso avvio con una nutrita partecipa-zione di aziende agricole, lo scorso 2 di-cembre il corso fattorie didattiche

per la valorizzazione della biodiversità, fi-nalizzato all’apertura di una fattoria didatticaquale attività connessa alla propria azienda.il percorso formativo riconosciuto dalla RegionePiemonte e abilitante per l’iscrizione all’albo Re-gionale si svolge eccezionalmente ad alessandriacon giornate formative coinvolgenti e mirate afornire competenze di tipo progettuale egestionale per l’accoglienza di visitatori,dedicando particolare attenzione agli strumentiper l'analisi conoscitiva del contesto della fatto-ria stessa, al fine di individuare quali sono i puntiforti da valorizzare e quelli deboli da correggereper sviluppare al meglio le piene potenzialitàdella fattoria. guidati da docenti di eccezionecome Stefania Barbiero e Stefania Pendezza lefuture fattorie didattiche saranno per famiglie egruppi di visitatori un’opportunità preziosa,come dimostra anche il crescente sviluppo del-l’economia legata al turismo rurale e alla venditadiretta dei prodotti tipici, aspetti entrambi indi-cativi della ricerca e dell’apprezzamento di unadiversa, migliore qualità del vivere che il mondorurale è ancora in grado di esprimere: vivere

nella natura, godere del buon cibo e riappro-priarsi delle proprie radici. in questo le aziendeagricole-fattorie didattiche sono custodi di unpatrimonio di saperi in materia di accoglienza,cultura, identità, ambiente e salute, rappresen-tano un punto di riferimento importante per ilterritorio a disposizione di tutti, ma anche unpunto di partenza per il mondo del sociale edelle attività ricreative che oggi in assenza di unanorma specifica sono così inquadrabili. L’auspicioè che un numero sempre maggiore di studenti,famiglie e cittadini si avvicini all’agricoltura e nescopra le numerose, sorprendenti ricchezze eopportunità di servizio e accoglienza.

bambini della classe 2aB della scuola mediaStatale “a. manzoni” hanno fatto visita lo

scorso 6 dicembre allo stabilimento di confe-zionamento del latte di Viale massobrio dellaCentrale del Latte di alessandria e asti. i ragazzihanno potuto, ammirare una delle più innova-tive macchine di imbottigliamento, il confezio-namento del latte, in bottiglia ed in cartone edella panna, la produzione diretta delle bottiglie,il “robot” per l’imballaggio dei pallet, i locali distoccaggio e refrigerazione. accompagnati dalla

prof.ssa Cavallo nell’ambito del percorso agri-coltura a Km.0 della Coldiretti, i ragazzi hannoriflettuto sull’importanza di un’alimentazionetracciata, locale e controllata nella cui filiera laCentrale del Latte è inserita. La rintracciabilitàè una delle parole chiave del percorso, che par-tendo dalle aziende agricole permette di poterfregiare il latte della dicitura “alta Qualità”, gra-zie ai numerosi controlli nel laboratorio azien-dale diretto dal Dr. tolomei. Si è riflettuto poi,su concetti importanti quali il lotto, il bollo Ce,il tmC e la data di scadenza, tutti strumenti im-portanti per noi consumatori per imparare a ri-conoscere i prodotti nella speranza che leinnumerevoli battaglie Coldiretti, non ultimaquella del Brennero, possano sempre più por-tare ad una definizione chiara della rintracciabi-lità in etichetta per tutto.

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In visita alla Centraledel latte di Alessandria

la scuola mediastatale “a. manzoni”

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Ingredienti

• 1 Kg di mele cotogne;

• 700 gr. di zucchero;

• 700 gr. acqua + zucchero.

Preparazione

Lavare le mele (lasciare la buccia perchè ricca

di pectina). Aggiunggere acqua e zucchero, far

cuocere fino a rendere i composto una purea.

Passare a setaccio la purea. Per ogni chilo di

purea aggiungere 500gr. di zucchero e cuocere

sempre mescolando in modo omogeneo fino a

quando si rassoda (3-4 ore). Lasciare raffred-

dare su un piano di marmo e tagliare a cubetti.

L’atmosfera che cattura il turista ognigiorno all’agriturismo il Buonvicino di

Cassine, durante il periodo natalizio è an-cora più suggestiva, accogliente, calda inquesto momento così magico, non soloper i più piccoli. Saranno le decorazioni,caratteristiche, fatte con le piccole cose,con materiale di recupero, con i prodottidell’azienda, con creatività e con l’amoreche caratterizza la titolare isabella, e sono,sempre, proprio le mani e l’estro di isa-bella , il motore delle sue attività e dellesue iniziative. il natale 2013, però, è carat-terizzato da un altro progetto, che nascedal cuore, la collaborazione con Cristianadell’agriturismo terre Sparse di Carpe-neto. Cristiana e isabella sono due im-prenditrici, diverse ma tanto uguali, chevogliono condividere iniziative, idee e chevedono i due agriturismi complementarifra loro. il tema di questo natale sono leStrenne, confezionate con un pakaging dieccezione, preziosi sacchetti, fagotti portapane, grembiuli con le tasche piene di bi-scotti, marmellate, splendide idee regalodiverse dal solito ma fatte rigorosamente

a mano nell’ottica del km zero. Cristianaproduce lana di pecora e alpaca e conquesta eccellente materia prima sapiente-mente lavorata a feltro oppure semplice-mente a maglia, ha saputo tipicizzare diper se la confezione regalo 2013, all’inse-gna dell’originalità e della ristrettezze eco-nomiche del momento. ma isabella eCristiana hanno, poi, ripreso anche alcunetradizioni, come quella della cotognata. Lecaramelle della Befana erano un tempo incontrapposizione con il carbone nella so-spirata calza ed erano proprio ottenutedalla preparazione della confettura di melecotogne lavorata sul tavolo di marmo e ta-gliata a caramella. L’albero di natale di isa-bella quest’anno è adornato di cotognata,che può diventare per tutti la nuova pic-cola idea di natale, per premiare magari ipiù piccoli ,proprio nel giorno dell’epifania,come si faceva un tempo.

La RiCetta DeL meSeLa Cotognata

l’agriturismo di campagna amica

[pagine a cura di Luisa Bo]

STRENNE PER UN NATALE vicino e buonoCON “IL BUONVICINO”

ORganizzaziOne - campagnaamica eterranostra aalessandrina

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il buonVicino di Isabella PeveratiStrada per Ricaldone di Sotto - CassineTel.+39 0144-715228e-mail: [email protected]

il buonVicino di Isabella PeveratiStrada per Ricaldone di Sotto - CassineTel.+39 0144-715228 - e-mail: [email protected]

NATALE 2.0 CON GLI AGRITURISMIDI TERRANOSTRA E CAMPAGNA AMICAle festività di natale sono alle porte e quale

occasione per trascorrere qualche giorno in fa-miglia, magari fuori casa in agriturismo oppurea due passi da noi, per un pranzo campagnaamica in provincia. e così per rispondere alleesigenze di tutti e per essere alla portata ditutti sempre, anche terranostra ha la sua ver-sione 2.0 di iterranostra.

App o Widget? Come si vuole, tanto in qualsiasi caso condue click o due touch ormai gli agriturismi di terranostra Cam-pagna amica sono nel palmo della mano.gli agriturismi di Campagna amica si trovano sull’aPPStore per iPhone e iPad o su google Play per android; nonchésul Windows Store per Windows Phone, i dati delle aziendesono costantemente aggiornati ed è inserita anche la nuova se-zione “strade del vino”. Come sono, cosa c’è intorno, quantocostano, cosa si mangia, quel che si vede, divisi per regione, perprovincia, con un bel sistema di ricerca per trovare subito dovetrascorrere il prossimo weekend, il cenone di natale o la va-canza in tutt’italia. L’applicazione, contiene tutti gli agriturismiassociati visibili sul sito. Per ogni azienda è possibile avere det-tagliate informazioni riguardanti la struttura, i servizi offerti, iprodotti in vendita e i punti di interesse nelle vicinanze, oltrealla galleria fotografica e tutti i contatti. L’applicazione aggiornataè scaricabile gratuitamente per i phone ipod touch e i pad; l’in-dirizzo per scaricare la nuova versione:https://itunes.apple.com/it/app/iterranostra/id515735231?mt=8i Vostri commenti sull’aPP Store sono preziosi!

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[a cura di marino Ravera]PReViDenza - epacaaalessandrina

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molti pensionati usufruiscono sulla pen-sione di quote aggiuntive, che vengono

corrisposte dall’inPS a condizione che i red-diti posseduti, non superino determinati limitidi reddito, sulla base di precise disposizioni dilegge. Per questo ogni anno l’inPS invia a talisoggetti un apposito modello denominatoReD, dove occorre indicare i redditi prodottinell’anno precedente, in modo da permettereall’istituto di verificare il rispetto dei limiti direddito e continuare a pagare tali quote ag-giuntive. L’obbligo incombe anche per chi nonha alcun reddito oltre la pensione.Occorre precisare in merito, che tutti coloroche denunciano al fisco la propria situazionereddituale mediante modello 730 o uniconon sono comunque tenuti a presentare ilmodello ReD poiché l’inPS rileva diretta-mente i redditi presso il ministero delle fi-nanze, conseguentemente restano obbligati apresentare il modello ReD, i pensionati chenon hanno compilato il modello fiscale poi-ché i redditi restano al di sotto dei limiti, ocoloro che possiedono solo la pensione.Le quote soggette alla condizione di verificareddituale possono essere: l’integrazione altrattamento minimo, le maggiorazioni sociali,l’assegno sociale, la quattordicesima mensi-lità, la trattenuta sulla pensione di reversibi-lità, o sull’assegno di invalidità, l’importo

aggiuntivo di fine anno ecc. Con un recentemessaggio del 28 novembre 2013 l’inPS hacomunicato di aver completato i controllicirca la presentazione del modello ReD pertutte le tipologie di pensione soggette all’ob-bligo di presentazione, per gli anni 2009 e2010 e a seguito di tale verifica, di aver pre-disposto le notifiche da inviare agli interessatiove viene comunicata la sospensione dellequote aggiuntive a partire dalla rata del mesedi dicembre 2013. Con tale comunicazione viene tuttavia ancheconcessa una ultima possibilità per i pensio-nati di presentazione del ReD omesso, entroe non oltre il 28 febbraio 2014. tale adempi-mento consentirà il ripristino del pagamento

delle quote sospese, mentre se, vice versanon sarà presentato il modello, la sospen-sione si trasformerà in revoca in via de-finitiva, con recupero di tutte le quoteaggiuntive corrisposte negli anni in questione.il Patronato ePaCa Coldiretti ricorda a tutticoloro che riceveranno la comunicazione daparte dell’inPS, che presso i propri uffici saràpossibile espletare tutte le formalità per il ri-pristino della pensione nell’importo effettiva-mente spettante, per cui si invitano tutticoloro che dovessero avere tale necessità arivolgersi presso i nostri uffici, quanto primapossibile e comunque entro il termine citatosopra, muniti della comunicazione di sospen-sione ricevuta dall’inPS.

sosPeNsioNe di Quote aGGiuNtiVe sulle PeNsioNi IntereSSA I PenSIonAtI Che non hAnno ComPILAto IL moDeLLo reD AnnI 2009 e 2010

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e non vi spaventano i numeri che leggerete inquesto articolo, Buon natale! ed ecco i numeri:

diciotto milioni di italiani a rischio povertà. Cento-cinquanta milioni in europa, più tutti quelli che noncorrono questo rischio perché sono già poveri, laColletta per il Banco alimentare quest’anno è dimi-nuita del 12%, le pagine sulla stampa delle vendite giu-diziarie crescono sempre di numero ogni giorno, da

cinque anni la crisi cresce ogni giorno di più, gli sfratti esecutivi si contano amigliaia, le aziende italiane si rilocalizzano all’estero, i consumi interni stannocrollando. 106mila giovani italiani vanno all’estero a cercare lavoro. Un popolo,il nostro, che deve ricuperare fervore, come dice il sociologo De Rita. ab-biamo, finora, sempre meravigliato il mondo per i nostri miracoli economicie per le riprese dopo ogni congiuntura. Urge ricuperare i valori umani e cri-stiani per camminare accanto a chi fa fatica, per vincere l’egoismo strisciante,per far arrivare il superfluo di chi ha tanto a chi è privo del necessario. Sonoquesti gli insegnamenti che quotidianamente Papa Francesco ci regala. gli in-segnamenti del Vangelo messi in pratica ci fanno ricuperare il fervore e lasperanza che neanche i numeri possono cancellare. Buon natale a tutti gliuomini e donne di buona volontà. don ivo

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ORganizzaziOne - attualità aalessandrina

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A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo

Sricuperare fervore

Complimenti vivissimi alla dottoressa

per aver conseguito la laurea quinquennalespecialistica in Psicologia discutendo la tesi:“La prevenzione della schizofrenia”all’Università degli Studi di Pavia

con votazione 110 e lode. Relatore Chiar.Mo Prof. Paolo Ambrosi

Auguri per un brillante futuro!

Tesi di Laurea

Maria Chiara Ravera

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SiCURezza - serbatoi gasolioaalessandrina

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[a cura di irene grosso - tecnico Sicurezza sul Lavoro CadirLab]

Serbatoio del gasolioCHiaRimenti PeR Le azienDe agRiCOLe

tratteremo i contenitori/distributori rimovibilicontenenti combustibili di classe C (gasolio),

come la maggior parte di quelli presenti sul territo-rio nelle aziende agricole, aventi capacità geometricainferiore ai 9m3 (circa 9000 litri), quindi la capacitàcomplessiva massima del deposito è fissata in 9 m3e può essere ottenuta con uno o più contenitori-distributori. essi sono normati da specifici decreti.

i principali requisitiper il distributore/contenitore sono:

• Serbatoio approvato, ai fini antincendio, dal mi-nistero dell’interno rispondente alle direttive eu-ropee applicabili in materia. Deve essere corredatodi manuale di installazione, uso e manutenzione, di-chiarazione di conformità e targa di identificazionepunzonata in posizione visibile. Di fatto, se rispon-dente a tali normative si presuppone rispetti le se-guenti indicazioni:

• Provvisto di bacino di contenimento, di capacitànon inferiore alla metà della capacità geometricadel contenitore-distributore stesso e di tettoia diprotezione dagli agenti atmosferici realizzata in ma-teriale non combustibile. i contenitori-distributori,ed il relativo bacino di contenimento, se di tipoprefabbricato, devono essere saldamente ancoratial terreno per evitare spostamenti durante il riem-pimento e l’esercizio e per resistere ad eventualispinte idrostatiche.

• Lo sfiato del tubo di equilibrio deve essere po-sizionato all’altezza di m 2,40 dal piano di calpestioe deve essere dotato di apposito dispositivo taglia-fiamma.

• Deve essere dotato di dispositivo di blocco del-l’erogazione che intercetti l'alimentazione elettricaal motore del gruppo erogatore in caso di bassolivello carburante nel contenitore

• il grado di riempimento dei contenitori-distri-butori deve essere non maggiore del 90% dellacapacità geometrica degli stessi; a tal fine deveessere previsto un apposito dispositivo limitatoredi carico.

• installato esclusivamente su aree a cielo libero,inoltre è vietata l’installazione in rampe carrabili,su terrazze e comunque su aree sovrastanti luo-ghi chiusi.

• il contenitore distributore deve essere posatosu una piazzola di cemento in piano e rialzata dialmeno 15 cm rispetto al livello del terreno cir-costante.

• Rispetto al perimetro dei contenitori-distribu-tori rimovibili (con esclusione del bacino di conteni-mento) devono essere osservate le seguentidistanze minime di sicurezza:

a) fabbricati, eventuali fonti di accensione, depositidi materiali combustibili e/o infiammabili per naturae quantità non ricompresi tra le attività soggetteai controlli di prevenzione incendi ai sensi del de-creto ministeriale D.P.R 151/2011: 5 m;

b) fabbricati e/o locali destinati anche in parte acivile abitazione, esercizi pubblici, collettività, luoghidi riunione, di trattenimento o di pubblico spetta-colo, depositi di materiali combustibili e/o infiam-mabili costituenti attività soggette ai controlli diprevenzione incendi ai sensi del decreto ministe-riale 16 febbraio 1982: 10 m;

c) linee ferroviarie e tranviarie: 15 m, fatta salva inogni caso l’applicazione di specifiche disposizioniemanate in proposito;

d) proiezione verticale di linee elettriche ad altatensione: 6 m.

• Devono essere ubicati in area delimitata da re-cinzione in muratura o rete metallica alta almeno1,8 m e dotata di porta apribile verso l’esterno,chiudibile con serratura o lucchetto; nel caso di de-positi collocati in attività provviste di recinzionepropria, la recinzione non è necessaria.

• Rispetto al perimetro dei contenitori-distribu-tori (con esclusione del bacino di contenimento)deve essere garantita un area libera sgombra epriva di vegetazione che possa costituire pericolodi incendio. ad esempio una fascia libera da ve-getazione alta.

• in prossimità dei contenitori-distributori non de-vono essere depositati materiali di alcun genere.

•appositi cartelli fissi ben visibili devono segnalareil divieto di avvicinamento al deposito da parte diestranei e quello di fumare ed usare fiamme libere,nonché cartellonistica indicante norme di compor-tamento e i recapiti telefonici dei Vigili del fuoco edel tecnico della ditta distributrice del carburanteda contattare in caso di emergenza.

• gli impianti e le apparecchiature elettriche de-vono essere realizzati ed installati in conformitàa quanto previsto dalle leggi 1° marzo 1968,n.186 e 5 marzo 1990, n.46 e successive modifi-che (D.m 37/2008) e provvisto di idonea messaa terra.

•Devono essere tenuti a disposizione almeno dueestintori portatili aventi carica minima pari a 6 kge capacità estinguente non inferiore a 21a-89B-Ce un estintore carrellato avente carica nominalenon minore di 30 kg e capacità estinguente non in-feriore a B3.

adempimenti antincendioinoltre l’entrata in vigore del D.P.R. 1 agosto2011, n.151 “Regolamento recante semplifica-zione della disciplina dei procedimenti relativi allaprevenzione degli incendi” (G.U. 22 settembre2011, n. 221) avvenuta in data 7 ottobre 2011, hacomportato la modifica dell’attuale regime nor-mativo in materia di Prevenzione incendi, rifor-mando procedure e iter autorizzativi,adempimenti previsti e attività soggette.

molte aziende agricole che possiedono serbatoidel gasolio, che prima non erano soggette all’ob-bligo di avere il Certificato di Prevenzione in-cendi (CPi) tra 1m3 a 9m3 devono presentare laSCia (segnalazione certificata di inizio attività) alleautorità competenti, salvo ulteriori proroghe,entro ottobre 2014.

La SCia deve essere redatta da tecnico abilitatoai sensi del Decreto 5 agosto 2011 (ex. L. 818/84).

non dobbiamo dimenticare che diversi requisitiprevisti per i contenitori/distributori rappresen-tano obblighi di condizionalità per le aziende.

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scadenza imposta adempimenti soggetti obbligati

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ritenute alla fonte

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162014

gennaio162014

gennaio

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252014

iVagennaio

312014

gennaio162014

Versamento della “mini-IMU” (conguagliosull’abitazione principale e terreni agricoli se il Comune

ha aumentato l’aliquota rispetto a quella base)

emissione fattura differita per la cessione di benispediti o consegnati nel mese precedente, la cui conse-gna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a

identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione

Contribuenti proprietaridi immobili o titolari di diritti reali

Soggetti passivi IVA

Contribuenti IVA mensili

iVa

Versamento ritenute alla fonte su:• redditi di lavoro dipendente e assimilati• redditi di lavoro autonomo• provvigioni• corrisposti nel mese precedente

Comunicazione in via telematicadei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento

ricevute nel mese precedente

Contribuenti IVA

Comunicazione dei dati delle operazioni in-tercorse nel mese precedente nei confronti di opera-

tori economici aventi sede, residenza o domicilionegli Stati o territori black list

Invio telematico elenchi IntrAStAtriepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazionidi servizi intracomunitari relativi al mese precedente

Contribuenti IVA che hannoricevuto le dichiarazioni d’intentorilasciate da esportatori abituali

operatori intracomunitaricon obbligo mensile

Liquidazione e versamento dell’IvAa debito del mese di dicembre 2013

[a cura di Daniela Colombini]

gennaio

gennaio

Soggetti operanti in qualitàdi sostituto d’imposta

operatori intracomunitaricon obbligo trimestrale

Invio telematico elenchi IntrAStAtriepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni diservizi intracomunitari relativi al trimestre precedente

gennaioiVa

FiSCaLe - scadenze gennaio

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attUaLità - notizie dalterritorioaalessandrina

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Lutti

Sentite condoglianze dalla Coldirettialla famiglia Debandi

per la scomparsa della cara

fRANCESA

socia di San Salvatore

✟ 11/02/1936 - 29/11/2013 ✟

Coldiretti si unisce al dolore

della famiglia Baltuzzi

per la perdita della cara

bRUNA

socia di Alessandria

✟ 11/02/1928 - 22/11/2013 ✟

La Dirigenza e la struttura

della Coldiretti di Alessandria

sono vicini al Direttore della

Coldiretti di Asti, Antonio Ciotta,

per la perdita del caro

SUOCERO

✟ 5/02/1944 - 18/10/2013 ✟

Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti,che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Ciao Rosanna Rimarrai sempre nei nostri ricordi

Rosanna tagliafico, Responsabile

Ufficio zona di Alessandria

del Patronato epaca ci ha lasciato

lo scorso 25 novembre. In tutti coloro

che l’hanno conosciuta la notizia

ha destato profonda commozione.

Noi vogliamo ricordarti sempre come

in questa foto, sorridente e coraggiosa.

Al marito Bruno e alla figlia Irina

la vicinanza ed il calore della grande

famiglia di Coldiretti affinchè possano

superare questo difficile momento.

Desidero esprimere questi sentimenti anome mio e di tutte le coltivatrici e colti-vatori che hanno conosciuto ed apprezzatoRosanna come impiegata e come segretariadelle donne Coldiretti.Rosanna, sei stata una donna speciale: di-screta, dolce, riservata, professionalmentemolto preparata e disponibile. abbiamoavuto un grosso privilegio a conoscerti.attenta ai nostri bisogni, hai organizzatoper noi donne convegni, viaggi d’istruzioneche ci hanno arricchito culturalmente e spi-ritualmente, creando tra di noi una bellaamicizia che rimarrà per sempre.avremo voluto esserti vicine in questo pe-riodo difficilissimo.Pensavamo spesso a te, parlavamo di te, im-potenti... L’unica cosa che abbiamo potuto

fare è stato pregare affinché la madonne tiaiutasse. non ci potremo più ritrovare conte su questa terra a pregare per assuntina,Delia, Rosangela, tua mamma, perché le hairaggiunte... ma noi pregheremo per tuttevoi. Ora sei un angelo del Paradiso, sei alcospetto di Dio, proteggi e consola tuo ma-rito Bruno, tua figlia irina e tutti quelli a cuitu hai voluto bene e che ti hanno volutobene...

Ciao Rosanna!

maria teresa coppo*

*già Responsabile Provincialee Regionale quando “Donne Impresa”si chiamava “Movimento Femminile”

e Rosanna ricopriva il ruolodi segretaria provinciale

era naturale per chi frequentava gli ufficidella Coldiretti vederti indaffarata, a rispon-dere al telefono, a compilare moduli, a dareconsigli e a rispondere alle domande delletante persone che quotidianamente ven-gono al Patronato. La tua esperienza e latua professionalità nella famiglia della Col-diretti di alessandria, e nell’epaca, erano di-ventati per tutti, utenti e colleghi, unimportante punto di riferimento. Sempredisponibile ad ascoltare e aiutare il pros-simo, ti interessavi e ti facevi carico dei pro-blemi delle persone e delle famiglie,costantemente animata dalla volontà dimetterti a disposizione di chi aveva bisognodi aiuto o di una parola di conforto. anchequando i segni della malattia si facevano viavia più evidenti, fino all’ultimo, hai voluto re-stare al tuo posto di lavoro che hai conti-nuato a svolgere in completa autonomia,senza mai anteporre i tuoi problemi di sa-

lute. era naturale identificarti come la “Si-gnora delle pensioni”, e ci rammarichiamoche il destino abbia negato a te che ne hai“fatte avere tante”, di poter raggiungere l’ormai vicino traguardo che ti avrebbe con-sentito di dedicarti a tempo pieno alla tuafamiglia. Cara Rosanna, te ne sei andata insilenzio con quella discrezione che ha sem-pre contraddistinto il tuo rapporto con glialtri, per tutti noi colleghi è difficile renderciconto che tu sia scomparsa, e che non tivedremo più nell’ufficio epaca, tuttavia ciconforta la nostra certezza che il tuo im-pegno verso il prossimo, e la tua grandeFede, ti abbiano valso una più grande ri-compensa là dove sei ora. grazie per tuttociò che ci hai dato e che ci hai lasciato.

Ciao Rosanna, resterai sempre nei ricordi di tutti noi...

i tuoi colleghi

Grazie di tutto, continueremo a volerti bene

La Coldiretti Provincialedi Alessandria si unisce

al dolore di Christian Boero, grafico dell’ufficio stampa,

e della famiglia Callipoper la scomparsa del caro zio

ANgELOimprenditore agricolo

di Cardona

✟ 1936 - 2013 ✟

La famiglia Caniggia,commossa per la dimostrazionedi affetto ringrazia la Coldiretti per aver preso parte al dolore

per la scomparsa del caro

fRANCESChINOdi Litta Parodi

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inSeRziOni - annunci economici aalessandrina

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inserzioni Vendo•mezzi agricoli per cessata attività: Landini 110Cv modello mythos, Ford 2000 40 Cv, rotopressa superWolvo doppio legatore spago+rete, aratro Balzani bivo-mero rivoltino per trattrice 80-100 Cv, erpice disco mt.2,20. telefono 0143-876052 ore pasti.

•attrezzature agricole trattore JohnnDeere 5080 g Dt (anno 2012). Pressa per ballette JohnnDeere 336 a, falciacondizionatrice aBa n° 5 dischi, aratrobivomere rivoltino eRmO potenza richiesta 100-120cv.Solforatore per vigneto capacità Lt. 75. Botte a solleva-mento per trattamenti vigneto 400 litri. Rullo Parker perseminativi larghezza 2.50mt. Per informazioni tel.0143-643779 (ore pasti). Cell.334-8331932

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•gomme e cerchi 6.00/19. tel.338-9610585

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