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IN CASO DI MANCATO RECAPITO RINVIARE A UFFICIO POSTE ROMA ROMANINA PER lA RESTITUZIONE Al MITTENTE PREVIO ADDEBITO 1/2 Organo ufficiale del Sindacato Nazionale dei 5 Corpi di Polizia Carabinieri Guardia di Finanza Polizia di Stato Polizia Penitenziaria Corpo Forestale dello Stato Forze Armate LIBERA VOCE DI POlIZIA ITAlIANA www.cinquecorpipolizia.it Mensile - Anno XXXVII - Gennaio/Febbraio 2015 Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/03 - ART. 1/1

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In CASo DI MAnCAto RECApIto RInVIARE A UFFICIo poStE RoMA RoMAnInA pER lA REStItUzIonE Al MIttEntE pREVIo ADDEBIto

1/2Organo ufficiale del Sindacato Nazionale dei 5 Corpi di Polizia

Carabinieri Guardia di Finanza Polizia di Stato Polizia Penitenziaria Corpo Forestale dello Stato Forze Armate

LIBErA VOCE DI polIzIAItAlIAnAwww.cinquecorpipolizia.it

Mensile - Anno XXXVII - Gennaio/Febbraio 2015Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/03 - Art. 1/1

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2 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

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sindacato nazionale dei 5 corpi di poliziaSegretario Nazionalegr.uff. Benito risca

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Chel’aggiornamentoIstat 2015 dellepensioni avrebbeaggiunto al dannoanche la beffa lo avevamo detto. Così èstato, perché l’ incremento provvisoriodell’1,2% per il 2014 è risultato esseredell’1,1%, e quindi l’Inps ha limato lo 0,1%degli aumenti dello scorso anno. Undecimo di punto in più che ha recuperatocon le prime due rate del 2015.

lettere al direttore- Violenza urbana e impunità. 4

editoriale- da HaraM (sacrilegio) a JiaHd (guerra santa) 5

copertina- sergio Mattarella presidente 6

speciale Bicentenario arMa cc- generalissimi con il cuore e per sempre di Giancarlo Giulio Martini 8- il generale c.a. tullio del sette è il nuovo comandante generale dell’arma 9

segreteria nazionale- aggiornamenti istat 2015 la montagna ha partorito un topolino di Benito Risca 10- corte dei conti i contenziosi che trovano successo 12- posta istituzionale 13- posta istituzionale speciale natale 14- charlie Hebdo, la condanna del sindacato la Redazione 14- Quando la posta non arriva… e devono muoversi i carabinieri 16

eVenti- italia e albania due storie vicine di Terenzio d’Alena 17- a proposito della violenza contro padre zirano di Vittorio Guillot 18

persone- roberto Biscotto “personalità” europea Laura Turriziani 21- storia di paola che vuole dire al mondo di essere felice di Nicola Pannullo 22

salute- tumore del pancreas di Marco Balzola 23

cineMa- il segreto di italia di Marco Balzola 24

europa- sistema di allerta alimentare europeo di Camillo Cantarano 26

in noMe della legge- Fisco news 28- l’esperto risponde a cura di Benito Risca 29- giurisprudenza 31

FraMMenti di storia- accadde oggi... di Camillo Cantarano 30

alManacco- a carnevale…ogni frittella vale! 31

3LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

Copertina:

Resistenza, legalità, scuola, diritti,riforme. Questi i temi proposti dal

presidente della Repubblica SergioMattarella nel suo discorso di insediamento.temi importanti che ci auguriamo possanotrovare centralità vera e soluzione certa per

il bene del paese e dei suoi cittadini. pag. 6

Sommario

Giunto a conclusione ilsondaggio nazionale“Vota il Carabiniere Eroe eil Carabiniere Atleta piùillustre”. le preferenzehanno “incoronato” 70Eroi e 14 Atleti. tra tutti, i

più gettonati sono risultati il Gen. C.A. CarloAlberto Dalla Chiesa per gli Eroi, ed il Gen.B. (r.o.) Raimondo D’Inzeo per gli atleti.

Speciale BicentenarioArma CC

Segreteria Nazionale

PersoneStoria di paola chenon vede e noncammina, ma la sua voce ela sua grande umanità, ilsuo messaggio di speranzacomunque, è arrivata intutto il mondo via radio.

Questa “ragazza” di 45 anni, cieca, a cui laspasticità ha curvato le mani e la paralisi hainchiodato le gambe ad una sedia, è unesempio di positività e di speranza perché ilsuo motto è “Sono felice e perfinofortunata”!

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Ispirato a fatti realmenteaccaduti nella primavera del1945. Il dramma di unafamiglia in quello che èstato l’eccidio di Codevigo,commesso dai partigianicomunisti vissutoattraverso gli occhi e isentimenti di una giovane

ragazza. “Il segreto di Italia” è ora nelle sale.

Cinema24

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Lettere al Direttore

4 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

caro direttore,

il problema della sicurezza nelle città(e anche i paesi ormai ne sono colpiti) edella violenza urbana è sempre più rile-vante, perché va a colpire la quotidianitàdi tutti. insieme a questo vedo che c’è ingiro anche tanta indifferenza, e che se laviolenza non ti colpisce da vicino moltitendono a “girarsi dall’altra parte”, per-ché “immischiarsi” è fastidioso e a voltepericoloso, perché esercitare il senso ci-vico nel nostro paese può creare proble-mi.

Mi viene in mente un episodio acca-duto poco tempo fa qui a roma, quandol’autista di un autobus ha invitato un uo-mo che era salito con un cane di grossataglia a scendere dal mezzo, oppure amettergli la museruola, così come da re-golamento. la risposta del passeggero èstata quella di aggredirlo con un pugno inpieno volto, che ha spedito Marco pia-centini, l’autista con un passato di ex ca-rabiniere, al policlinico con un traumacranico. nessuno degli altri passeggeri èintervenuto, fatta eccezione per un’anzia-na signora ed un uomo che hanno tentatodi fermare l’aggressore, almeno a parole,che poi è fuggito ed è ricercato. dal suoletto d’ospedale l’autista ha poi affermatoche lo rifarebbe, per il senso del dovere edi giustizia che gli deriva anche dall’ave-re vestito la divisa. aggiungo che questoè solo l’ultimo episodio di una lunga listadi aggressioni agli autisti di autobus, unmestiere che sta diventando decisamentepericoloso, soprattutto nelle periferie espesso ad opera di immigrati.

il problema è che poi, anche se gliautori delle violenze vengono arrestati,dalle patrie galere, dove dovrebbero sog-giornare, neanche ci passano, e poi ce lisi ritrova a spasso e magari pronti a“vendicarsi” di chi ha avuto il coraggiodi opporsi o denunciare. anche da qui l’“indifferenza” e il “non immischiarsi” dicui parlavo prima. Vorrei comunque at-traverso la vostra rivista mandare unplauso ed un augurio al coraggioso auti-sta, sperando che il suo gesto e le suebrutte conseguenze facciano riflettere

tutti, chi ci governa ma anche i nostriconcittadini.

Mario Ajello - ROMA

^^^^^^^^^^^^^^^^

Caro Ajello è solo un episodio emble-matico di quanto ci possiamo sentire si-curi per strada o addirittura su un auto-bus di linea. Gli autisti dell’ATAC di Ro-ma diventati diuturnamente bersaglio dipazzi, balordi, ubriachi, violenti e delin-quenti comuni sempre in “libera uscita”ed a loro va ormai da tempo la nostra so-lidarietà. Se a questi che vagano notte e giorno

aggiungiamo i borseggiatori quali clientinon paganti, il cerchio si chiude e la si-tuazione diventa insostenibile ed indegnadi un Paese civile e per di più a grandetendenza turistica. Altro episodio da ri-cordare è quello del settantottenne di Ge-nova che, volontariamente ed in pensio-ne, nonostante l’età, combatte la sua quo-tidiana battaglia su due linee di autobusdella città della “lanterna”. Individua iladri “zingari” o “rom” come si dice og-gi, li ferma e li consegna alle Forzedell’Ordine. Ne ha preso finora circa tre-cento sebbene sia stato anche malmenatoe picchiato, sebbene se li rivede spesso,dopo qualche giorno, di nuovo all’opera. Ma neanche per strada siamo sicuri!

In nessuna delle grandi città e neanchein quelle piccole e più gestibili. Gli epi-sodi sono innumerevoli e si susseguonoogni giorno e, purtroppo non fanno piùnotizia. C’è una marea di sfaccendati,spesso immigrati, che scorrazzano indi-sturbati in tutte le nostre città. Facilmen-te individuabili, si moltiplicano durantele ore notturne durante le quali spessointeri quartieri sono in loro balìa. Sul Te-sto Unico delle Leggi di Pubblica Sicu-rezza c’è scritto tutto e tutto è previsto,unitamente al codice penale per il mante-nimento dell’ordine e la sicurezza pubbli-ca. Ma tanti articoli sono stati abrogatidi fatto o di diritto. Da quello che riguar-da “gli oziosi ed i vagabondi” che veni-

Violenza urbana e impunità.Quando diventa “eroico”

esercitare senso civico e legalità.

Èmorto sotto i colpi dei rivol-tosi inferociti e tutti l’abbia-mo visto in televisione che

urlava cercando di difendersi e riparar-si da quella tragica aggressione.

era Muhammar gheddafi, gridava:“haram” che significa “proibito”.. “sa-crilego”, cioè tutto ciò che il corano ri-tiene ingiusto, sbagliato, impuro, con-tro la fede e contro la legge per unbuon mussulmano, come bere alcolici,mangiare carne di maiale, rubare, gio-care d’azzardo, commettere adulterio,prestare ad usura, uccidere senza giu-stificato motivo, commettere sacrilegioet cetera.

noi italiani “obtorto collo” abbia-mo contribuito alla sua caduta ed allasua morte orrenda. abbiamo assecon-dato volontà, intenzioni e logiche chenon ci appartengono e che non favori-scono la crescita, gli interessi e le am-bizioni della nostra nazione. e adessogli amici ed i sodali di quelle tribù ne-miche di gheddafi, aderiscono e com-battono con l’isis. e lo fanno sparan-do, uccidendo e conquistando città eterritori, sedi di radio e di televisione.issano il loro lugubre vessillo sulle zo-ne conquistate, decapitando e brucian-do vivi i loro nemici (anche mussulma-ni). Manifestano e proclamano al mon-do occidentale (con grande battage me-diatico) il loro odio e le loro minaccedi morte e distruzione. ormai non sonopiù nel lontano iraq o in siria, ma a cir-ca 200 miglia marine dalle nostre co-ste!

i “Boko Haram” invece (stranierooccidentale è sacrilego), a sud della li-bia sono giunti a terrorizzare la stessanigeria, rapendo bambine e seminandomorte e distruzione soprattutto verso icristiani. puntano al petrolio della ni-geria!

nel frattempo il colpo di stato nello

segue a pag. 31

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5LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

L’editoriale

Yemen e la questione russo- ucraina, completano il qua-dro di assoluta instabilità che ci riguarda da vicino. esulied immigrati clandestini non si contano più. da ogni do-ve puntano con imbarcazioni d’ogni genere alle nostrecoste ed abbiamo saturato ogni centro d’accoglienza o diraccolta.

l’isis (islamico stato dell’iraq e della sham, la gran-de siria di un tempo che comprende parte del libano,della giordania e altro) è giunto di fronte casa nostra, ecosì come per gli sbarchi, pare che sia un problema solonostro e non appartenga invece a tutto il mondo occiden-tale (che ha contribuito pesantemente a crearlo) ed al-l’europa intera intesa come comunità europea. È un po’come il problema dei poveri “marò” che, da anni, la co-munità occidentale avrebbe dovuto con unanime sdegno,risolvere velocemente mettendo di fronte alla proprie re-sponsabilità internazionali uno stato come il serbala, so-spettato insieme alla somalia (sono sulle due sponde op-poste del Mar rosso) di “chiudere un occhio” al rifugiodei pirati o addirittura favorirli.

È giunta l’ora che si facciano i giusti e sacrosanti in-teressi dell’italia e degli italiani sia in ambito europeoche in ambito internazionale. È giusto anche che si con-tribuisca a pacificare ed a stabilizzare tutte le situazionidi attrito nel bacino del Mediterraneo, in Medio orienteed altrove ed è giusto che mai e poi mai si contribuisca acreare zone d’instabilità e di guerra per favorire interessiche non ci riguardano o ci toccano marginalmente. inogni caso siamo costituzionalmente per, e crediamo fer-mamente nella pace! noi non pensiamo e né abbiamo lapretesa di esportare democrazia! Ma abbiamo sempreesportato, nella storia, civiltà e progresso! ancora ci do-mandiamo perché siamo militarmente in afghanistan o inlibano o altrove a costruire scuole, ospedali e strade ed asaltare in aria con i nostri blindo sulle mine!

siamo contrari alle sanzioni alla russia con la qualeabbiamo nutriti scambi commerciali e di cooperazioneeconomica! siamo contrari ai bombardamenti indiscrimi-nati su popolazioni civili in qualsiasi parte del mondo!siamo contrari ad addestrare terroristi “buoni” che poi cisfuggono di mano! siamo infine contrari a fare austeritàe sacrifici per altri ed a risolvere, con i nostri pochi mez-zi, gravi situazioni e problemi creati da altri! siamo peròsempre solidali e disposti ad aiutare chi soffre di situazio-ni tragiche, penose ed ingiuste creati da altri per meriproblemi di carattere economico e di supremazia!

in libia, a due passi da casa nostra, c’è da tempo una

situazione frammentata e disastrosa. un paese un tempoflorido, in quanto quarto produttore al mondo di petroliodi qualità, un paese che, essendo ricco, accoglieva lavo-ratori da tutta l’africa (da tre milioni di libici d’un tem-po, oggi sono circa sei milioni, dopo l’esodo), un paesecon il quale esistevano rapporti privilegiati d’interscam-bio con l’italia dal quale ricevevamo gran parte del petro-lio prodotto e nel quale abbiamo costruito tante infra-strutture, è ora allo sbando.

due pseudo governi appoggiati l’uno dalla turchia (ilibici odiano i turchi che li hanno dominati per tre secoli)a tripoli, e l’altro dall’egitto (i libici non amano gli egi-ziani per motivi atavici) a tobruk, poi altre circa quattroformazioni di milizie in gran parte tribali appoggiate dachissà chi, ed ora gradualmente in combutta con l’isis.isis che proclama la “Jihad” intesa non come “soluzionedi un conflitto spirituale interiore”, ma più pedissequa-mente come “guerra santa” ad oltranza, “guerra santaall’infedele” a prescindere.

noi italiani siamo contro l’ “haram”, noi siamo controle cose ingiuste, proibite da ogni religione e da ogni rego-la morale e da ogni consuetudine di relazioni internazio-nali perché perseguendo, associandosi o assistendo passi-vamente a tali costanti azioni “ingiuste”, finiremo con losfociare nella “guerra” santa o non santa che sia, ma sem-pre tragica fonte di ingiuste e barbare conseguenze.

Guglielmo Pellegrino-Lise

Da HARAM (sacrilegio) a JIAHD (guerra santa)

di Guglielmo pellegrino-lise

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6 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

Copertina

Con il giuramento davanti alleCamere riunite del 3 feb-braio scorso, Sergio Matta-

rella è diventato ufficialmente il 12°Presidente della Repubblica italiana,succedendo a Giorgio Napolitano. Erastato eletto il 31 gennaio al quartoscrutinio con 665 voti, poco meno deidue terzi dell’assemblea elettiva. Primo siciliano a ricoprire la più

alta carica dello Stato, Mattarella è na-to a Palermo il 23 luglio 1941. Politicoe giurista, fratello di Piersanti, Presi-dente della Regione Sicilia ucciso dallamafia il 6 gennaio del 1980, Mattarelladal 1983 al 2008 è stato Deputato, pri-ma per la Democrazia Cristiana (di cuifu Vicesegretario) e poi per il PartitoPopolare Italiano, la Margherita e ilPartito Democratico. È stato ancheMinistro per i Rapporti con il Parla-mento (1987-1989), Ministro della Pub-blica Istruzione (1989-1990), Vicepresi-dente del Consiglio (1998-1999), Min-istro della Difesa (1999-2001) e Giu-dice Costituzionale (2011-2015).Vogliamo salutare e rendere omag-

gio al nuovo capo dello Stato, propo-nendo ai lettori il suo discorso d’inse-diamento, pronunciato il 3 febbraio

scorso in Parlamento davanti alle Ca-mere riunite, nel quale si evidenziano itemi che saranno prioritari nel suo set-tennato appena iniziato. Temi impor-tanti, temi “caldi”, che ci auguriamopossano trovare centralità vera e solu-zione certa per il bene del Paese e deisuoi cittadini. E allora Auguri Presidente, e Buon

Lavoro!La Segreteria Nazionale

Messaggio del presidentedella Repubblica Sergio

Mattarella al parlamento nelgiorno del giuramentorivolgo un saluto rispettoso a questa

assemblea, ai parlamentari che interpreta-no la sovranità del nostro popolo e le dan-no voce e alle regioni qui rappresentate.

un pensiero deferente ai miei prede-cessori, carlo azeglio ciampi e giorgionapolitano, che hanno svolto la loro fun-zione con impegno e dedizione esempla-ri. a loro va l’affettuosa riconoscenza de-gli italiani. al presidente napolitano che,in un momento difficile, ha accettato l’o-nere di un secondo mandato, un ringra-ziamento particolarmente intenso.

rendo omaggio alla corte costitu-zionale organo di alta garanzia a tuteladella nostra carta fondamentale, al con-siglio superiore della magistratura presi-dio dell’indipendenza e a tutte le magi-strature.

avverto pienamente la responsabilitàdel compito che mi è stato affidato. laresponsabilità di rappresentare l’unità na-zionale innanzitutto. l’unità che lega in-dissolubilmente i nostri territori, dal nordal Mezzogiorno. Ma anche l’unità costi-tuita dall’insieme delle attese e delle aspi-razioni dei nostri concittadini. Questaunità, rischia di essere difficile, fragile,lontana.

l’impegno di tutti deve essere rivoltoa superare le difficoltà degli italiani e arealizzare le loro speranze. la lunga crisi,prolungatasi oltre ogni limite, ha infertoferite al tessuto sociale del nostro paese eha messo a dura prova la tenuta del suosistema produttivo Ha aumentato le in-giustizie. Ha generato nuove povertà. Haprodotto emarginazione e solitudine. leangosce si annidano in tante famiglie perle difficoltà che sottraggono il futuro alleragazze e ai ragazzi. il lavoro che mancaper tanti giovani, specialmente nel Mez-zogiorno, la perdita di occupazione, l’e-sclusione, le difficoltà che si incontranonel garantire diritti e servizi sociali fon-damentali.

sono questi i punti dell’agenda esi-gente su cui sarà misurata la vicinanzadelle istituzioni al popolo. dobbiamo sa-per scongiurare il rischio che la crisi eco-nomica intacchi il rispetto di principi evalori su cui si fonda il patto sociale san-cito dalla costituzione. per uscire dallacrisi, che ha fiaccato in modo grave l’e-conomia nazionale e quella europea, vaalimentata l’inversione del ciclo econo-mico, da lungo tempo attesa. È indispen-sabile che al consolidamento finanziariosi accompagni una robusta iniziativa dicrescita, da articolare innanzitutto a livel-lo europeo.

nel corso del semestre di presidenzadell’unione europea appena conclusosi,il governo - cui rivolgo un saluto e unaugurio di buon lavoro - ha opportuna-mente perseguito questa strategia. sussi-ste oggi l’esigenza di confermare il pattocostituzionale che mantiene unito il pae-se e che riconosce a tutti i cittadini i dirit-ti fondamentali e pari dignità sociale eimpegna la repubblica a rimuovere gliostacoli che limitano la libertà e l’egua-glianza. l’urgenza di riforme istituziona-li, economiche e sociali deriva dal doveredi dare risposte efficaci alla nostra comu-

Resistenza, legalità, scuola, diritti, riforme. Dal discorso di insediamento, questi i temi caldi di

SERGIOMATTARELLAPRESIDENTE

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nità, risposte adeguate alle sfide che ab-biamo di fronte. esistono nel nostro pae-se energie che attendono soltanto di tro-vare modo di esprimersi compiutamente.

penso ai giovani che coltivano i pro-pri talenti e che vorrebbero vedere rico-nosciuto il merito. penso alle imprese,piccole medie e grandi che, tra rilevantidifficoltà, trovano il coraggio compiuta-mente. penso alla pubblica amministra-zione che possiede competenze di valorema che deve declinare i principi costitu-zionali, adeguandosi alle possibilità of-ferte dalle nuove tecnologie e alle sensi-bilità dei cittadini, che chiedono parteci-pazione, trasparenza, semplicità degliadempimenti, coerenza nelle decisioni.

non servono generiche esortazioni aguardare al futuro ma piuttosto la tenacemobilitazione di tutte le risorse della so-cietà italiana. parlare di unità nazionalesignifica, allora, ridare al paese un oriz-zonte di speranza. perché questa speran-za non rimanga un’evocazione astratta,occorre ricostruire quei legami che ten-gono insieme la società.

a questa azione sono chiamate tuttele forze vive delle nostre comunità in pa-tria come all’estero. ai connazionali nelmondo va il mio saluto affettuoso. unpensiero di amicizia rivolgo alle numero-se comunità straniere presenti nel nostropaese.

la strada maestra di un paese unito èquella che indica la nostra costituzione,quando sottolinea il ruolo delle formazio-ni sociali, corollario di una piena parteci-pazione alla vita pubblica.

la crisi di rappresentanza ha reso de-boli o inefficaci gli strumenti tradizionalidella partecipazione, mentre dalla societàemergono, con forza, nuove modalità diespressione che hanno già prodotto risul-tati avvertibili nella politica e nei suoisoggetti. Questo stesso parlamento pre-senta elementi di novità e di cambiamen-to. la più alta percentuale di donne e tan-ti giovani parlamentari. un risultato pre-zioso che troppe volte la politica stessafinisce per oscurare dietro polemiche econflitti.

i giovani parlamentari portano inqueste aule le speranze e le attese deipropri coetanei. rappresentano anche,con la capacità di critica, e persino di in-dignazione, la voglia di cambiare. a loro,in particolare, chiedo di dare un contribu-to positivo al nostro essere davvero co-munità nazionale, non dimenticando mail’essenza del mandato parlamentare. l’i-

dea, cioè, che in queste aule non si èespressione di un segmento della societào di interessi particolari, ma si è rappre-sentanti dell’intero popolo italiano e, tuttiinsieme, al servizio del paese.

tutti sono chiamati ad assumere perintero questa responsabilità.

condizione primaria per riaccostaregli italiani alle istituzioni è intendere lapolitica come servizio al bene comune,patrimonio di ognuno e di tutti. È neces-sario ricollegare a esse quei tanti nostriconcittadini che le avvertono lontane edestranee. la democrazia non è una con-quista definitiva ma va inverata continua-mente, individuando le formule più ade-guate al mutamento dei tempi.

È significativo che il mio giuramentosia avvenuto mentre sta per completarsi ilpercorso di un’ampia e incisiva riformadella seconda parte della costituzione.senza entrare nel merito delle singole so-luzioni, che competono al parlamento,nella sua sovranità, desidero esprimerel’auspicio che questo percorso sia portatoa compimento con l’obiettivo di renderepiù adeguata la nostra democrazia.

riformare la costituzione per raffor-zare il processo democratico.

Vi è anche la necessità di superare lalogica della deroga costante alle formeordinarie del processo legislativo, bilan-ciando l’esigenza di governo con il ri-

spetto delle garanzie procedurali di unacorretta dialettica parlamentare.

come è stato più volte sollecitato dalpresidente napolitano, un’altra priorità ècostituita dall’approvazione di una nuovalegge elettorale, tema sul quale è impe-gnato il parlamento. nel linguaggio cor-rente si è soliti tradurre il compito del ca-po dello stato nel ruolo di un arbitro, delgarante della costituzione. È una imma-gine efficace.

all’arbitro compete la puntuale appli-cazione delle regole. l’arbitro deve esse-re - e sarà - imparziale. i giocatori lo aiu-tino con la loro correttezza. il presidentedella repubblica è garante della costitu-zione.

la garanzia più forte della nostra co-stituzione consiste, peraltro, nella sua ap-plicazione. nel viverla giorno per giorno.garantire la costituzione significa garan-tire il diritto allo studio dei nostri ragazziin una scuola moderna in ambienti sicuri,garantire il loro diritto al futuro. significariconoscere e rendere effettivo il diritto allavoro. significa promuovere la culturadiffusa e la ricerca di eccellenza, ancheutilizzando le nuove tecnologie e supe-rando il divario digitale. significa amarei nostri tesori ambientali e artistici. signi-fica ripudiare la guerra e promuovere la

LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

segue a pag. 27

Giorgio napolitano saluta Sergio Mattarella

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Speciale Bicentenario Arma CC

8 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

Giunto a conclusione il sondaggio nazionale “Vota il Carabiniere Eroe e il CarabiniereAtleta più illustre”. Le preferenze hanno “incoronato” 70 Eroi e 14 Atleti. Tra tutti, i piùgettonati sono risultati il Gen. C.A. Carlo Alberto Dalla Chiesa per gli Eroi, ed il Gen. B.(r.o.) Raimondo D’Inzeo.

GENERALISSIMICON IL CUORE E PER SEMPRE

di Giancarlo Giulio Martini

il gen. c.a. carlo alberto dallachiesa per gli eroi ed il gen. B.(r.o.) raimondo d’inzeo per gli

atleti. sono loro i “Campioni del son-daggio” e, secondo i risultati finali, isimboli dell’eroismo del Bicentenariodella Fondazione della Benemerita e del50° anniversario della costituzione delcentro sportivo. sui loro nomi sono con-fluite rispettivamente il 34,60 % e il45,98 delle preferenze.

il sondaggio ha praticamente messoin luce la percezione che il “gesto eroi-co” o la “ performance sportiva” dei ca-rabinieri più illustri ha riscosso in pubbli-co e come tale è tutt’ora presente nel cuo-re della gente. ed anche messo a con-fronto due generazioni di carabinieri.Vale a dire cioè, gli eroi più ammirevolied i più illustri carabinieri-atleti di ieri equelli più prossimi. a ridosso, infatti, deidue big, i generalissimi dei tempi recenti,si sono attestati i “giovani” salvo d’ac-quisto (18,08%) e alberto tomba(16,74%).

indetto al solo ed unico scopo di su-scitare l’approfondimento della storiadell’arma in generale e lo studio in parti-colare della figura del “Carabiniere mili-tare e atleta-militare”, ma anche “citta-dino, uomo, figlio, padre e marito” e,quindi, la percezione che il loro “gestoeroico o sportivo” ha suscitato nell’im-maginario collettivo, il sondaggio hamesso in risalto un pool di autentici, pre-clari carabinieri. carabinieri per antono-masia immolatisi per servizio, come gliesemplari carlo alberto dalla chiesa esalvo d’acquisto. o carabinieri-atleticome d’inzeo, tomba, zoeggeler e la er-rigo che, grazie alle loro straordinarie vit-

torie nel campo sportivo conseguite ga-reggiando in canotta rosso/bleu negli sta-di d’italia e d’europa, nel Mondo ed alleolimpiadi facendo garrire al vento il tri-colore hanno, comunque, illustrato l’ar-ma e la nostra patria.

perché un sondaggio?Viri, uomini già grandi: immensi.

perché allora indire un sondaggio? certa-mente non per dare un voto a questo o aquell’altro eroe (gli Eroi sono tali e ba-sta) ma, unicamente, per dare indistinta-mente a tutti i carabinieri in congedo,riformati od in servizio una chance e, inmodo semplice ma concreto, l’opportu-nità di partecipare alla miglior celebra-zione del Bicentenario; come festa … ditutti e benedetto da tutti. d’altronde lastoria dell’arma, capace com’è stata diinvestire tutti gli aspetti del vivere civilee di cogliere ed interessare soggetti e ca-tegorie, istituzioni finanche la comunica-zione di oggi e delle diverse generazioni,è storia globale.

Finché, con lo sport, è alfine assurta astoria contemporanea. d’altra parte losport con le “Stellette” e il sistema sporti-vo in generale, sono oggetto anche nelleForze armate di crescente pratica, di stu-dio e di attenzione. un’occasione ghiot-tissima, quindi, le celebrazioni del Bi-compleanno della Fondazione della Be-nemerita e del 50° della costituzione delcentro sportivo, per ciascun carabinierein servizio e congedo poter essere prota-gonista. nessuno escluso.

un momento topico, a cui ognuno hapotuto dare il proprio miglior contributoper rendere il Bicentenario festevole; unafesta di popolo per tutti, con tutti e di tut-ti. un modo come un altro per rallegrarsi,condividere l’evento e per poter dire…c’ero anch’io. una sorta, insomma, di“galà a distanza” che con il sondaggio

è stata resa alla portata di tutti. per quantiappassionati del servizio hanno avutol’orgoglio, la gioia e la soddisfazione diindossare i fulgidi alamari. e perché no?, dare a tanti altri ancora l’opportunità dipoter rinnovare il clima di orgoglio e diappartenenza che si può respirare nellecerimonie consuetudinarie di ogni annoma, stavolta, in modo straordinario.

Segno indelebile di “carabinierità”

ed è stata un festa sobria, seppure co-loratissima negli animi, a cui ciascuno hapotuto fornire il proprio - seppur minimo- contributo, solamente cliccando sulcomputer. un semplice clic sul nome diun carabiniere eroe o/e su un atleta…un grazie a colui che con il suo “gestoumano” o le sue prestazioni agonisticheha risvegliato in noi il senso dell’apparte-nenza e lasciato un segno indelebile im-presso nel nostro animo… carabiniere-sco. come farebbe un tifoso per la squa-dra del cuore. d’altronde si tratta di duesecoli di storia. due secoli intensissimiche, grazie a questa ed a qualsiasi altrainiziativa di contenuto, son vissuti in unabbraccio infinito.

il duecentesimo compleanno dell’ar-ma, è la festa di oltre duecentomila cara-binieri. duecento anni di emozioni dariassaporare in interminabili flash back digloria, nello sguardo appassionato diquanti, in un modo o nell’altro, hannoonorato l’evento e nel cuore di chi ha ri-sposto: “Presente” perché ha fatto della“carabinierità” il suo stile di vita.

un magico incantesimo che nel corsodi quest’anno, grazie ad ogni iniziativa dispecie, ha evocato eroismi e campioni,uomini e imprese indimenticabili. “Apritemi il cuore, e dentro troverete

scritto Carabiniere”.G.G. Martini

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9LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

Èstato nominato sotto natale,ma si è insediato ufficialmentein carica il 16 gennaio scorso,

subentrando al gen. c.a. leonardo gal-litelli, a cui il sindacato porge il suo de-ferente saluto e un ringraziamento perquanto ha fatto in questi anni di coman-do.

il Generale C.A. Tullio DEL SET-TE è quindi il nuovo comandante gene-rale dell’arma dei carabinieri, ed a lui vail nostro caloroso benvenuto e un augurioper il prestigioso e impegnativo lavoroche lo attende, che per attitudini, espe-rienza e lungimiranza saprà certo compie-re al massimo grado nell’interesse dell’i-stituzione, dello stato e dei cittadini tutti.

La Segreteria Nazionale

Chi è ilGen. C.A. Tullio Del Settenato a Bevagna, in provincia di peru-

gia, il 4 maggio 1951, è coniugato e hadue figli. intrapresa la carriera militarenel ‘70 ha frequentato il 152° corsodell’accademia Militare di Modena edella scuola di applicazione carabinieridi roma. È stato nominato generale dicorpo d’armata il 1° gennaio ‘12.

del sette è laureato in giurispruden-za, in scienze politiche e in scienze dellasicurezza interna ed esterna, con il mas-simo dei voti.

da ufficiale inferiore, dopo una pri-ma esperienza quale comandante di plo-tone del i° Battaglione della scuola al-lievi carabinieri di roma e dell’accade-mia Militare di Modena, è stato coman-dante delle compagnie di spoleto, peru-gia, roma/san pietro e roma/centro.

da ufficiale superiore ha ricopertogli incarichi di capo sezione e di capoufficio pubbliche relazioni del coman-do generale dell’arma, di comandanteprovinciale di pisa, di capo di stato

Maggiore dellaregione cara-binieri campa-nia, di coman-dante provin-ciale di torinoe, infine, di ca-po del i° repar-to del comandogenerale del-l’arma dei ca-rabinieri.

da ufficiale generale è stato coman-dante della regione carabinieri toscanain Firenze, capo ufficio legislativo delMinistero della difesa, comandanteunità Mobili e specializzate carabinieri“palidoro” e comandante interregionalecarabinieri “podgora” in roma, nonchépresidente della commissione di Valuta-zione per l’avanzamento del comando

generale dell’arma. È stato Vice co-mandante generale dall’8 luglio ‘13 al23 giugno ‘14 e quindi capo di gabinet-to del Ministro della difesa.

nel corso della carriera gli sono staticonferiti 3 encomi solenni e un elogio.È stato inoltre insignito di MedagliaMauriziana al merito di dieci lustri di ser-vizio militare, croce d’oro con stellettaper anzianità di servizio militare, Meda-glia d’oro al merito di lungo comando direparto, cavaliere  di gran croce del-l’ordine al Merito della repubblica ita-liana, Meda glie nato per le operazionirelative alla ex Yugoslavia e al Kosovo,Medaglia d’oro al Merito della crocerossa italiana. È, infine, destinatario del-l’insegna d’onore di apparte nenza agliuffici di diretta collaborazione del Mini-stro della difesa.

(fonte Arma dei Carabinieri)

I RISULTATI DEL SONDAGGIOATLETI

nominativo % preferenze Sport praticato

1° D’Inzeo Raimondo 45,98% Equitazione2° Tomba Alberto 16,74% Sci3° Zoeggeler Armin 10,49% Slittino4° Errigo Arianna 5,13% Scherma5° Cassarà Andrea 4,91% idem6° Maffei Michele 3,13% idem

EROInominativo % preferenze

1° Dalla Chiesa Carlo Alberto 34,60%2° D’Acquisto Salvo 18,08%3° Basile Emanuele 10,27%4° Campanile Nicola 8,93%5° Bergia Chiaffredo 3,13%6° Barisone Enrico 1,56%

Il Generale C.A. Tullio Del Sette è il nuovo

Comandante Generale dell’Arma

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10 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

Segreteria Nazionale

che l’aggiornamento istat2015 delle pensioni avrebbeaggiunto al danno anche la

beffa lo avevamo detto tempo fa suqueste pagine. purtroppo così è stato,perché l’ incremento provvisoriodell’1,2% per il 2014 è risultato esseredell’1,1%, e quindi l’inps ha limato lo0,1% degli aumenti dello scorso anno.un decimo di punto in più che ha recu-perato con le prime due rate del 2015.

così, per effetto della circolare1/2015, molti pensionati si sono vistiapplicare una trattenuta chiamata“conguaglio pensione da rinnovo”,effetto della perequazione automaticache nel 2014 ha avuto un effetto ne-gativo, meccanismo (da noi giusta-mente definito perverso e truffaldino)che ha portato l’inps a decurtare dairatei di gennaio e febbraio delle pic-cole somme, circa 12 €uro ogni1.000 di pensione.

Ma c’è ancora una novità poco al-legra, visto che sono stati pubblicati inuovi indici di rivalutazione per il2015, e la perequazione automaticain base all’inflazione programmataprevede un aumento di un misero0,3%. la determinazione della pere-quazione, definitiva per il 2014 e pre-visionale per il 2015, è stata applicataanche per le pensioni e gli assegniper i mutilati, invalidi civili, ciechicivili e sordomuti.

perequazione automaticaper chiarire meglio i concetti su

espressi, ci aiutiamo con i seguentispecchietti e tabelle, preceduti da ti-toli esplicativi.

da gennaio 2015 le pensioni au-menteranno dello 0,30% per effettodel tasso d’inflazione programmato,secondo il seguente schema:

Conguaglio negativocome già detto, nei primi due mesi

del 2015, molti pensionati si sono visti

applicare una trattenuta chiamata“conguaglio pensione da rinnovo”, pa-ri allo 0,1%. purtroppo questa situa-zione potrebbe verificarsi anche nel2016, con l’aumento previsionale del2015 fissato allo 0,30%. ebbene, chie-

diamo al governo di fare qualcosa inproposito, perché gli animi sono dav-vero esarcebati. noi chiediamo chel’aumento previsto rimanga, nella peg-

giore delle ipotesi, almeno uguale aquello previsto.

ticket sulle pensioni d’orola legge di stabilità ha previsto an-

che un “ticket” sulle pensioni di im-

a cura di Benito Risca

Aggiornamenti Istat 2015La montagna ha partorito

un topolino.Che si è mangiato anche

il formaggio.

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11LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

porto molto elevato, così suddiviso:1. 6% per la parte eccedente l’importo

di € 91.160,16 (14 volte il tratta-mento minimo inps);

2. 12% per la parte eccedente €130.228,8 (20 volte il trattamentominimo inps);

3. 18% per la parte eccedente €195.343,2 (30 volte il trattamentominimo inps).

le nostre conclusioniinsomma questo è quanto si è otte-

nuto dagli enti specifici, con molta car-ne al fuoco e anche molto disorienta-mento, visto che non si sa più a chi cre-dere e soprattutto perché non si decido-no a fare cose più semplici. È quantoabbiamo rappresentato al governo, ot-

tenendo così un certo abbassamento de-gli stipendi e delle pensioni altissime.

Queste somme risparmiate dovrannoperò contribuire a corrispondere i famo-si 80 €uro devoluti ai lavoratori, ancheai pensionati più bisognosi, a comincia-re naturalmente da quelli d’annata.

insomma, la montagna ha partoritoil classico topolino; che però quest’an-no si è mangiato anche il formaggio,cioè quegli spiccioli tolti ai pensionatia gennaio e febbraio. che saranno purepochi, ma non ininfluenti, perché quan-do uno si aspetterebbe invece un au-mento che lo aiuti a rincorrere i prezzie le spesse fisse, rimetterci addiritturadiventa una beffa.

Il Segretario NazionaleGr.Uff. Benito Risca

la segreteria nazionale ricorda a tutti gli iscritti al sindacato in servizio e in pensio-ne, ai simpatizzanti e ai lettori della rivista che presso la sede di Via palermo, n. 67 aroma, possono avvalersi dei servizi del c.a.F. (elaborazione e trasmissione della

dichiarazione 730 – ici- unico- red). inoltre servizi agevolati con la dichiarazionei.s.e.e. (indicatore situazione economica equivalente).

se volete ottenere la riduzione del canone telecom, la riduzione delle tasse universitarie, seavete diritto a prestazioni sociali agevolate, come buoni libri, assistenza domiciliare, abbona-menti di trasporto, rivolgetevi al caFitalia srl, che vi assisterà con professionalità e cortesianella compilazione del modulo a001/08, la carta acquisti, Beneficiario con 65/70 anni o più.I soci, inoltre, possono usufruire del servizio di patronato, e quindi, assistenza per

tutti i tipi di pensione: invalidità, vecchiaia, superstiti, dichiarazione di successione. In-validi civili: pensioni, assegno mensile, indennità di accompagno – legge 104/92 – elabo-ra ricorsi aggravamenti, pensioni privilegiate – equo indennizzo.

Per appuntamentitelefonare dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30

ai numeri 06 48903613 – 06 48903623

Il Sindacato e l’assistenza CAF

Sportello legaleLa Segreteria Nazionale, per fornire un servizio ai soci e agli abbonati alla

rivista, mette a disposizione alcuni legali per il disbrigo di controversie ingenere e ricorsi.

Si garantiscono professionalità e agevolazioni.Per informazioni e appuntamenti telefonare nelle ore di apertura degli uffici

(dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.30) ai numeri 06 48903613 e 0648903623 (anche fax), oppure inviare una e-mail all’[email protected].

Devi rinnovare la patente?Vieni al Sindacato e risparmia

si avvisano i signori soci e ab-bonati che, se devono rinnovare lapatente di guida, possono rivolgersial sindacato, che mette a disposizio-ne un medico legale per il disbrigodella pratica, con un risparmio suicosti di agenzia. gli interessati perusufruire del servizio devono telefo-nare ai numeri 06 48903613 – 0648903623, dal lunedì al venerdì,dalle ore 9.00 alle ore 12.30, perprenotare la visita in sede, via paler-mo, n. 67 – 00184 roma.

La Segreteria Nazionale

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Come già informammo lo scor-so anno, l’Avv. Massimo Vi-telli, del Foro di Teramo e

Presidente Nazionale dei Probiviri delSindacato dei Cinque Corpi di Polizia,da anni impegnato nella trattazione dicontenziosi pensionistici, ha individuatoalcuni filoni di contenzioso che attual-mente trovano riscontro positivo davantialla Corte dei Conti, riportati nel se-guente “Promemoria”. Gli interessatipotranno contattare l’Avvocato Vitelli ela Segreteria Nazionale del SindacatoNazionale dei Cinque Corpi di Poliziaper maggiori ragguagli e/o l’avvio dellepratiche che li dovessero riguardare.

Promemoriaper ogni esigenza ed opportunità, si

segnalano n. 5 filoni di contenzioso cheal momento trovano successo davantialla corte dei conti per il personale inquiescenza delle Forze di polizia ed inalcuni casi anche delle Forze armate,con esiti economicamente alquantovantaggiosi.

****************A) al personale militare riformato per

infermità dal 1998 in poi, che abbiaperaltro maturato il trattamentopensionistico con il regime misto ocontributivo (e non anche retributi-vo), spetta l’incremento figurativodi cinque volte il montante indivi-duale dell’ultimo anno, indipen-denteMente dall’aVerraggiunto i liMiti di eta’.

Così ha statuitouna recente sentenza della

Corte dei Conti.la questione, da esaminare caso per

caso, riguarda in particolare i militariche sono stati riformati di recente, an-

che in caso di infermità NON dipen-denti da causa di servizio, e comun-que soprattutto dopo il 2000.

******************B) i sei scatti di cui all’art. 4, commi

1, 2 e 3, d. lgs nel caso di dipen-denti collocati a riposo dal 1998 inpoi (di tutte le Forze di polizia), de-vono essere inseriti nella base pen-sionabile e Maggiorati del18% ancHe per il persona-le congedato a doManda(indipendentemente, quindi, dal li-mite di età o da eventuali riformeper infermità). Qualora dettopersonale aVesse gia’ Ma-turato la MassiMa anzia-nita’ contriButiVa di 30anni preVista alla datadel 31/12/1992.

in tale ipotesi, infatti, risulta appli-cabile l’art. 6, d. lgs 503/1997 (checonserva le norme più favorevoli pre-cedentemente in vigore) e non l’art. 13dello stesso decreto, ESPRESSA-MENTE RICHIAMATO dall’art. 4sopra citato.

***********C) i militari collocati in ausiliaria

nell’anno solare 1994 stanno suben-do una grave ingiustizia, in quantosono stati collocati d’uFFicio incongedo definitivo, in preteso osse-quio all’art. 7, comma 2, d. lgs n.165/1997, con decorrenzadall’1/01/2001 e non dal2/01/2001.

al contrario, il personale transitatoin ausiliaria nel 1994 DEVE ESSERECONSIDERATO IN TALE POSI-ZIONE FINO ALLA DATA DEL 1°GENNAIO 2001 COMPRESO (EQUINDI IN DEFINITIVA QUIE-SCENZA SOLO DAL 2/01/2001),

CON DIRITTO ALLA VALORIZ-ZAZIONE SUL TRATTAMENTOPENSIONISTICO FINALE DEGLIAUMENTI MATURATI APPUNTOALLA DATA DEL 1°/01/2001, invirtù del DPR n. 140/2001.

***************

D) recuperi di indeBito postiin essere dall’inpdap pertutti i pensionati puBBli-ci.

ogni volta che l’amministrazioneliquida o riliquida un trattamento pen-sionistico già in corso (indifferente-mente, provvisorio o definitivo), cHecoMporta una diMinuzionedel trattaMento preceden-te, l’inpdap (oggi inps) procedeimmancabilmente al recupero del pre-teso indebito.

ebbene, sono sempre più numerosele sentenze della corte dei conti CONLE QUALI SI PRECISA CHE SELA RILIQUIDAZIONE IN PEIUSINTERVIENE DOPO ALMENO 3O 4 ANNI DA QUELLA PRECE-DENTE (ANCHE PROVVISORIA),l’indebito non può essere recuperatodall’INPDAP, sempre che non sussi-sta il dolo del dipendente.

secondo la giurisprudenza, la pre-scrizione in materia di indebito è de-cennale: quindi, possono agire giudi-zialmente per recuperare le sommetrattenute dall’inpdap tutti coloro chehanno subito un recupero negli ultimidieci anni.

Altre novitàspinto anche da numerosi colleghi,

ho deciso di assumere questa iniziativaper diffondere il comunicato seguente,di apprezzabile interesse economicoper i dipendenti sia delle Forze armate

CORTE DEI CONTII contenziosi che trovano successo

12 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

Segreteria Nazionale

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che delle Forze di polizia, che sonostati collocati in pensione nei soli anni2004 e 2005 e che sono stati ingiusta-mente penalizzati nel trattamentopensionistico da un’errata interpre-tazione di legge.

naturalmente tutte le singole posi-zioni vanno analizzate caso per caso,tramite il previo esame dei rispettividecreti di pensione definitiva ordinariae, per chi ne è titolare, di privilegiata.

si sottolinea che l’esame dei decretiper verificare l’eventuale sussistenzadell’errore sarà assolutamente gratui-to, per poi decidere concordemente ilda farsi successivo.

ComunicatoPERSONALE DI TUTTE LE

FORZE DI POLIZIA E DI TUTTELE FORZE ARMATE COLLOCA-TO IN PENSIONE NEI SOLI ANNI2004 E 2005.

nei confronti di tutto il personale inoggetto posto in pensione negli anni2004 e 2005 si sta verificando una cla-morosa ingiustizia, in quanto i beneficidi cui ai dpr n.220 e 221/2006 sonostati da varie amministrazioni concessierroneamente dalla data dell’1/01/2006e non da quella corretta del31/12/2005, con la conseguenza chel’inpdap non ha corrisposto l’interoimporto dovuto. Ovviamente, taledecurtazione si accumula anno dopoanno, ammontando quindi in totale aqualche migliaio di euro ingiusta-mente sottratti sulle pensioni. Ebbe-ne, la Corte dei Conti ha ristabilitola giusta pensione con varie sentenzefavorevoli ai pensionati ricorrenti,oltre arretrati ed interessi.

per qualsiasi informazione rivolger-si all’avv. Vitelli e alla segreteria na-zionale ai seguenti recapiti:

Studio legale tel. e fax 0861 211107Cell. 333 9650238

06/48903623 (anche fax) 1782272748 (solo fax)48903613 – [email protected]

13LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

Il Sindacato Nazionale dei Cinque Corpi di Poliziaè su Facebook!

Facebook è ormai una Social Platform utilizzata in quasi tutto il mondo, ela sua popolarità è confermata in ascesa. Terzo dopo Google e Yahoo, si stimache entro un paio di anni potrebbe guadagnare la seconda posizione. Siccomel’anima di un sito è il traffico in visite che riceve, è indubbio che non si può piùprescindere da questo fondamentale attore del Web. Il Sindacato non poteva più aspettare, anche per non perdere il contatto con

le nuove generazioni.Quindi visitate, commentate e divulgate il nostro profilo!!!Vi aspettiamo numerosissimi e cliccate mi piace!!!!

La Segreteria Nazionale

posta istituzionaleDal Gen. Arma Carabinieri e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito

caro risca,ho ricevuto le gradite felicita-

zioni ed espressioni augurali cheavete inteso formularmi in occa-sione della mia nomina a coman-dante generale dell’arma dei ca-rabinieri, incarico che assumerò a

decorrere dal 16 gennaio 2015.nel ringraziarVi sentitamente della squisita at-

tenzione, che ho molto apprezzato, Vi invio i piùcordiali saluti.

Gen. C.A. Tullio Del Sette

caro grande ufficiale,la ringrazio sentitamente per i

graditissimi auguri che, così gen-tilmente, ha voluto indirizzarmi inoccasione della mia nomina allacarica di capo di stato maggioredella difesa.

l’occasione mi è gradita per inviarle i mieipiù cordiali saluti.

Gen C.A. Claudio Graziano

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Segreteria Nazionale

COMUNICATO STAMPA

Charlie Hebdo,la condanna del Sindacato

in risposta all’attentato terroristico del 7 gennaio 2015 a parigi, presso la sede del settimanale satirico charlie Hebdo,questa testata e tutti i suoi collaboratori condannano totalmente il proditorio, spietato attacco perpetrato nei confronti deigiornalisti e degli operatori del periodico, nonché degli agenti di polizia intervenuti nello scontro a fuoco contro gli assali-tori. costernati, esprimiamo i sensi del nostro più profondo cordoglio ai familiari delle vittime, alle Forze dell’ordine fran-cesi ed al paese amico della Francia.

e sottolineando che la libertà di espressione e di opinione costituiscono la pietra miliare di ciascuna società democratica,ribadiamo con forza che a nessuno è, o deve essere permesso, di perseguire propri fini a fronte di falsi pretesti. tanto meno,facendosi scudo di poveri innocenti. a ragion di ciò, chiediamo la più decisa e inflessibile condanna a carico dei colpevoli edegli eventuali mandanti e i più drastici provvedimenti affinché simili barbarie non abbiano mai più a ripetersi.

La Redazione

posta istituzionale speciale nataleDal Capo della Polizia, Comandante Generale Guardia di Finanza, Ministro dell’Interno, Ministro della Salute, dalPresidente della Repubblica, dal Presidente della Camera, dal Presidente del Senato, dal Questore di Roma, dal

Presidente del Consiglio e dal Sindaco di Roma

nel ringraziare per i graditi augu-ri, ricambio con viva cordialità

Alessandra Pansa

gent. riscala ringrazio vivamente per le gra-

dite espressioni augurali che ricambiocon i più cordiali saluti.

Gen. G. A. Saverio Capolupo

ringrazio per gli auguri che ri-cambio con viva cordialità.

Ilva Sapora

desidero ringraziarla per il corte-se pensiero. colgo l’occasione per ri-volgerle i miei più cordiali auguridiBuone Feste

Angelino Alfano

È natale ogni volta che sorridi etendi la mano.

È natale ogni volta che riconoscicon umiltà i tuoi limiti e la tua debolez-za.

Madre teresa di calcutta

tanti cari auguri,Beatrice Lorenzin

ringrazio vivamente per i cortesiauguri che ricambio con sincera cordia-lità a voi tutti

Giorgio Napolitano

Buone Festela presidenteLaura Boldrini

ringrazio per i graditi auguri, chericambio di vero cuore.

Pietro Grasso

ringrazio sentitamente per leespressioni augurali pervenutemi econtraccambio con viva cordialità

Nicolò D’Angelo

ricambio gli auguri!Buon natale, Buon 2015

Matteo Renzi

con un grazie sincero per il mes-saggio di auguri, che ricambio con ungrande augurio diserenità per il nuovoanno.

Ignazio Marino

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pace. significa garantire i diritti dei mala-ti. significa che ciascuno concorra, conlealtà, alle spese della comunità naziona-le. significa che si possa ottenere giusti-zia in tempi rapidi. significa fare in mo-do che le donne non debbano avere pauradi violenze e discriminazioni. significarimuovere ogni barriera che limiti i dirittidelle persone con disabilità. significa so-stenere la famiglia, risorsa della società.significa garantire l’autonomia ed il plu-ralismo dell’informazione, presidio di de-mocrazia. significa ricordare la resisten-za e il sacrificio di tanti che settanta annifa liberarono l’italia dal nazifascismo. si-gnifica libertà. libertà come pieno svi-luppo dei diritti civili, nella sfera socialecome in quella economica, nella sferapersonale e affettiva.

garantire la costituzione significa af-fermare e diffondere un senso forte dellalegalità.

la lotta alla mafia e quella alla corru-zione sono priorità assolute. la corruzio-ne ha raggiunto un livello inaccettabile.divora risorse che potrebbero essere de-stinate ai cittadini. impedisce la correttaesplicazione delle regole del mercato. Fa-vorisce le consorterie e penalizza gli one-sti e i capaci.

l’attuale pontefice, Francesco, cheringrazio per il messaggio di auguri cheha voluto inviarmi, ha usato parole seve-re contro i corrotti: «uomini di buonemaniere, ma di cattive abitudini».

È allarmante la diffusione delle ma-fie, antiche e nuove, anche in aree geo-grafiche storicamente immuni. un cancropervasivo, che distrugge speranze, impo-ne gioghi e sopraffazioni, calpesta diritti.

dobbiamo incoraggiare l’azione de-terminata della magistratura e delle forzedell’ordine che, spesso a rischio della vi-ta, si battono per contrastare la crimina-lità organizzata. nella lotta alle mafie ab-biamo avuto molti eroi. penso tra gli altria giovanni Falcone e paolo Borsellino.per sconfiggere la mafia occorre unamoltitudine di persone oneste, competen-ti, tenaci. e una dirigenza politica e am-ministrativa capace di compiere il pro-prio dovere.

altri rischi minacciano la nostra con-vivenza. il terrorismo internazionale halanciato la sua sfida sanguinosa, semi-nando lutti e tragedie in ogni parte del

15LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

Visure catastaliA Reggio Emilia

nuovo servizio per soci e abbonatiSi avvisano i soci del Sindacato e gli abbonati alla rivista che nelle nostre

sedi di Parma, Modena e Reggio Emilia (Via Racchetta 14 – 42121 ReggioEmilia – Tel/Fax 0522 1710809), presso “Lo Studio Srl” – Centro ServiziAmministrativi Pubblico Impiego, oltre ai servizi CAF indicati nella sottostantelocandina, ne è ora attivo un altro per richiedere visure catastali. Gli interes-sati possono rivolgersi quindi direttamente in loco per le loro necessità.

segue da pag. 7

segue a pag. 27

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ne” magica della rivista nella bucadelle lettere.Non siamo certo stati soli ad essere

interessati dal problema, che riguardaanche pieghi-stampa, posta generica,raccomandate, pacchi ecc…ed a voltela soluzione all’enigma abbiamo dovu-to apprenderla dai giornali, tra chi tra-fugava la posta e la…collezionava aquintali dentro casa (è successo anchequesto…) e chi preferiva disfarsene su-bito (troppo pesante consegnarla!) get-tandola tra cassonetti, canali, fiumi, di-scariche e… Quando non andava diret-tamente al macero (sic!) dai centri dismistamento, perché così si potevanoincassare i premi produzione per avereliminato tutta quella giacente. Giacen-te, ovviamente, “a forza”, perché nonconveniva recapitarla ma aggiungerladirettamente al cumulo-monte premi… Insomma, di tutto, di più, L’ultima

notizia in proposito ci arriva da Sapri,

Non è cosa che ci piaccia sot-tolineare, ma visto che piùvolte nel corso degli anni

siamo stati vittime dell’inefficienza deirecapiti da parte di Poste ItalianeS.p.A. , che non consegnava questa ri-vista agli aventi diritto per vari motivi,dall’inefficienza e l’elefantiasi del si-stema, alla semplice malavoglia diqualche postino, fino anche ai compor-tamenti illeciti di qualche altro, nonpossiamo nemmeno far finta di niente.Quando sono capitati disservizi po-

stali, questa Segreteria Nazionale, sol-lecitata dalle lamentele dei soci e degliabbonati alla rivista che la vedevanoarrivare a singhiozzo (quando andavabene) o anche per niente (quando an-dava male), abbiamo protestato mi-nacciando anche le vie legali per ri-pristinare la regolare consegna, e co-me per magia il servizio è quasi sem-pre ripartito con la “materializzazio-

e la rileviamo da “Il Mattino.it” del 19gennaio scorso. Ve la proponiamo cosìcome l’abbiamo letta, per le valutazio-ni del caso.

La Segreteria Nazionale

“Sapri. Posta distruttaper non distribuirla,

la Procura apreun’inchiesta: 13 indagati”

i carabinieri hanno accertato chenell’ufficio postale di sapri la corri-spondenza non solo non veniva conse-gnata da lungo tempo, ma anche inmolti casi veniva “distrutta” per evitareil faticoso lavoro di distribuirla. toccaora alla procura di lagonegro (pz) an-dare avanti nelle indagini per verificarese le tredici persone denunciate dai ca-rabinieri, al termine del blitz della scor-sa settimana, sono realmente colpevolidi: interruzione di servizio pubblico,falsità materiale, sottrazione e soppres-sione di corrispondenza. reati gravissi-mi dai quali le persone denunciate de-vono difendersi per evitare l’eventualerinvio a giudizio e quindi il processo.

l’indagine resta comunque aperta emirerebbe a verificare le eventuali re-sponsabilità della precedente direzionedell’ufficio recapito di sapri. Fino all’e-state scorsa, infatti, a capo del servizio dismistamento e consegna c’era un altrodirigente, che è stato rimosso e trasferitoin una filiale del Vallo di diano. danemmeno sei mesi la supervisione è nel-le mani di claudio Marrone, che figurain testa alla lista dei denunciati, dopo dilui ci sono gli altri due responsabilidell’ufficio recapito e dieci portalettere,di questi alcuni sono addetti alla distri-buzione a sapri, altri invece, lavorano inaltri comuni limitrofi a quello saprese.

(da Il Mattino.it )

16 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

QUANDO LA POSTANON ARRIVA…

E DEVONO MUOVERSI ICARABINIERI

Segreteria Nazionale

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17LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

ITALIA E ALBANIADUE STORIE VICINE

Eventi

di terenzio d’Alena

si è svolta a gennaio scorso,nella prestigiosa sala del car-roccio all’interno del campi-

doglio e con il patrocinio di roma ca-pitale, una coinvolgente manifestazio-ne culturale con l’intervento di oratoriparticolarmente esperti sulla storiogra-fia balcanica.

l’evento, intitolato “italia e alba-nia: due storie vicine”, organizzato dal-l’ambasciata della repubblica d’alba-nia, ha destato l’interesse di un pubbli-co assai motivato ad allargare il propriobagaglio culturale su un tema  interna-zionale sempre d’attualità, come quellorelativo al “paese delle aquile”. Fra icirca 120 presenti (per un’aula pronta acontenerne 70!) si distinguevano gior-nalisti, ambasciatori, magistrati, sinda-ci, dirigenti della pubblica amministra-zione,  professionisti e imprenditori; al-

cuni venivano diret-tamente dalla cala-bria, altri erano diorigine albanese oarberesh. Ben setteerano le associazioniche a vario titolohanno dato il suppor-to alla manifestazio-ne, che in definitivasi può archiviare equalificare come riu-scitissima.

dopo i saluti dirito, si sono succedutivari oratori, tutti pro-fessori universitari, ilprimo dei quali,Francesco guida, hatrattato il tema deirapporti fra il movimento garibaldinoitaliano e l’albania. Francesco cacca-mo si è soffermato sulla figura eroicadell’italo-albanese terenzio tocci, pe-raltro presa in considerazione da tutti glialtri relatori, così come dal giornalista

Borshi, che su di lui ha mostrato un per-sonale documentario. di seguito sonointervenuti Francesco altimari, con unadisamina dei vari personaggi arberesheprotagonisti di due risorgimenti, e lucaMicheletta, che ha illustrato la questionenazionale albanese dal 1912 ad oggi.

Hanno concluso l’on. Valentinagrippo, presidente della 12° commis-sione del comune di roma (rapportiinternazionali, Moda, turismo) con unsaluto all’assemblea e un richiamoall’amicizia con l’ambasciatore alba-nese prof. neritan ceka, nell’ottica diun deciso sviluppo dei rapporti tra i no-stri paesi, e lo stesso ceka, che ha sot-tolineato l’importanza dell’evento e deitemi trattati, particolarmente del gran-de apporto dato alla causa indipenden-tistica albanese da tanti arberesh. traloro spicca la figura di terenzio tocci,che sacrificò la vita per due patrie eche ha operato con pensiero ed azione,come insegnò Mazzini.

Il Vice Segretario Nazionale VicarioDott. Terenzio d’Alena

Il tavolo dei relatori. Ultimo a destra Il dott. terenzio d’Alena

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18 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

A PROPOSITO DELLA VIOLENZA CONTROPADRE ZIRANO E DELL’INTOLLERANZADEGLI INTEGRALISTI MUSULMANI

Eventi

di Vittorio Guillot

igiornali nazionali non hanno da-to notizia che qualche giorno faa sassari una giovane africana è

entrata nella sacrestia della chiesa disanta Maria gridando contro un volon-tario di 77 anni: “ Vi ammazzeremotutti.... la Madonna deve morire”.

dopo di che ha stracciato il ritrattodel Beato padre zirano, un frate fran-cescano di sassari scuoiato vivo nel1600 dai musulmani di algeri. la don-naccia ha, poi, rovesciato tutti gli og-getti che erano nel locale e con uno diessi ha colpito l’anziano volontarioprovocandogli una ferita al sopracci-glio. in precedenza la statua di padrezirano era stata imbrattata di merda(pardon... escrementi). successivamen-te le erano state mozzate le mani ed ipiedi e, ancora successivamente, eranostati rubati o distrutti i vasi di fiori de-positati dai fedeli.

È giusto?…signori italiani, signori sardi.... si-

gnori del governo, quanti di questi casisi stanno verificando ogni giorno ed ogniora in ogni angolo d’europa e d’italia? Ègiusto che questa manica di delinquentisi aggiri pressoché impunita per le nostrestrade? È giusto che il nostro popolo nonpossa liberamente manifestare la sua fe-de ed onorare i suoi santi? È giusto chenoi ci prostriamo di fronte agli ultimi ar-rivati fino al punto di non mostrare inpubblico il presepio ed altri simboli dellareligione che è alla base della nostra mil-lenaria cultura nazionale? È giusto cheaccogliamo chiunque nella nostra terrasenza neppure sapere di chi si tratti e con Il martirio del Beato padre zirano

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19LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

quali intenzioni viene da noi, lasciandololibero di disperdersi nel nostro territoriosenza alcun controllo?

no, tutto ciò non è giusto e voi, carisignori che governate, se non prendeteurgenti, drastici provvedimenti controquesti maledetti prepotenti siete lorocomplici e traditori di questo popolo.

Visto che la statua del frate è stataoltraggiata ripetutamente mi viene dapensare che non si tratti del gesto spo-radico di una singola persona. tra l’al-tro di questi fatti, poi, se ne stanno ve-rificando sempre di più, da tutte le partid’europa contro i cristiani e gli ebrei.non è neppure una balla né una novitàche non sappiamo chi siano i nuovi ar-rivati, cosa vogliano e come campino.

Immigrazione fuori controlloe delinquenza impunitapurtroppo il grave fenomeno delle

immigrazioni fuori controllo si inseri-sce negativamente nella nostra grave

crisi economica e, soprattutto, di siste-ma che ha raggiunto il suo apice. infat-ti se la crisi non rende possibili delleefficaci risposte ai fenomeni negativi,se lo stato è latitante, i delinquenti ed iprepotenti di ogni genere fanno carnedi porco della legge e dei diritti del cit-tadino.

così gli hooligans possono impune-mente sfasciare la fontana del Bernini,qualsiasi balordo può far fuori la vec-chietta per fregargli pochi spiccioli oeffettuare le rapine persino negli appar-tamenti, i violenti dei centri socialipossono mettere a fuoco le città e, ma-gari, spaccare le teste di carabinieri epoliziotti, gli evasori fiscali possonocontinuare ad evadere e chi pratica illavoro nero e lo sfruttamento della ma-nodopera può proseguire indisturbatonelle sue sporche attività.

ci sono, poi, quelli che speculanopesantemente sulla gestione degli im-migrati, incuranti, perché si sentonoforti e impuniti, di tutto il danno chearrecano alla società.

sono tutti fatti gravissimi e, a parteeventuali responsabilità organizzativedi altro genere, mostrano come unapolizia intimorita e con le mani legate,la lunghezza dei processi penali, chespesso portano alla prescrizione dellestesse pene, il permissivismo e l’ultragarantismo nostrano favoriscano lapeggiore teppaglia italica e forestiera.

che ci debba essere la certezza del-le pene, senza sconti e menate varie, èuna mia convinzione che, beninteso,vale nei confronti di tutti i delinquenti,senza distinzione di razza, religione edidee politiche. Qui l’ho riferita allaafricana perché si tratta di una delin-quente di quella etnia. in questo casoc’è anche l’aggravante che la donnanon si è limitata a distruggere oggetti,magari di grande valore artistico, comehanno fatto gli olandesi, ma ha addirit-tura violato ed offeso la libertà religio-sa. ciò mostra una gravissima intolle-ranza e la volontà di imporre la sua fe-de. nell’europa del 2000 un similecomportamento non dovrebbe essere

poliziotto ferito dagli Hooligans olandesi

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20 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

Eventi

consentito a nessuno, né agli atei,né ai cattolici. non vedo perché debbaessere accettata una simile prevarica-zione da parte dei musulmani.

prevenire gli incendi prima di doverli spegnere

ricordiamo, in proposito, che anzi-ché dover spegnere gli incendi sarebbeassai meglio prevenirli. la storia, tral’altro, ci insegna che anche quando sisviluppò l’antisemitismo, gli stessiebrei non presero sul serio i segnalipremonitori di quel disastro. Vogliamofare gli stessi errori e la stessa fine ?

tornando ai precedenti oltraggi su-biti dalla statua di padre zirano michiedo se possa trattarsi di gesti com-piuti da provocatori autoctoni. certo,se non li si colgono sul fatto tutto èpossibile . perciò, per un eccesso diprudenza, non voglio attribuire con cer-tezza ai correligionari della donna laresponsabilità di quei gesti. la donna,però, è stata colta sul fatto e non è unaautoctona, è una africana e non si trattaneppure di un avvenimento isolato. in-fatti atti di violenta intransigenza se nestanno verificando molti altri, daBrindisi a padova etc!.

Vi chiedete, piuttosto, perché quel-la fetente se l’è presa con padre zira-no e non con altri santi locali come,ad esempio, che so, padre Manzella,sant’efisio, la Madonna di Bonariaetc.. a mio parere, non c’entra chepadre zirano fosse un umile fraticello,di cui non sapevo niente fino a pocotempo fa, e non un grande santo. oggiso che è stato martirizzato perché vol-eva portare al cristianesimo i fedelidell’islam. perciò, secondo i fonda-mentalisti, è giusto che fosse fattofuori per questo gravissimo  peccatocontro Maometto e i cattolici non de-vono permettersi di onorarlo perché,con ciò, offenderebbero l’islam. perme è inaccettabile proprio questo at-teggiamento mentale. Questo modo dipensare, se lo tengano in casa loro, segli piace tanto!

comunque, sempre secondo me,di quegli altri santi agli islamici nongliene può fregare di meno. Quelli, in-fatti, non hanno rotto le scatole ai mu-sulmani. Quel cane infedele, invece, harotto loro le scatole perché si era per-messo di cercare di convertire alla suareligione coloro che avevano avuto da

allah la grazia di conoscere l’unica,vera, autentica fede, alla quale tutto ilmondo non deve essere convertitocon la parola ma deve essere sotto-Messo, anche con la violenza.

non fare di tutta l’erbaun fascio

se leggiamo il corano ci rendiamoconto che questa impostazione mentaleintollerante è contenuta nelle sue pagi-ne. certo, nel ‘600 e oltre, anche in eu-ropa gli eretici o, meglio, coloro chenon seguivano la religione dello stato,venivano decapitati o arsi sul rogo sianei territori legati a santa romanachiesa che alle chiese protestanti chenella Francia rivoluzionaria. da allora,però, sia negli stati cattolici che inquelli protestanti o laici le cose sonocambiate radicalmente, o no? per gliislamici integralisti, invece, niente ècambiato.

a proposito del comportamento deimusulmani, sia chiaro che non faccioneppure di tutta l’erba un fascio e nonpenso affatto che tutti i musulmani sia-no integralisti. sarei completamentecieco se non vedessi che c’é una vastacomponente di musulmani che non sioppone alla modernità ed all’accordocon “i cani infedeli” occidentali. Questimusulmani, anzi cercano la collabora-zione con noi e proprio per questo so-no perseguitati, sgozzati e bruciati vividai criminali integralisti. perciò, so-prattutto le donne, si oppongono agliintegralisti con maggiore forza e deci-sione di quanto non facciamo noi euro-pei. Questa è una ottima ragione percui dovremmo aiutarli in modo più de-terminato. in definitiva, salvando lorosalviamo noi stessi.

Gestire l’immigrazioneciò non toglie che dovremmo ge-

stire il fenomeno delle migrazioni,identificare ed accogliere quelli chepossiamo aiutare e controllare, respin-gere quelli di cui non possiamo saperechi siano e cosa vogliano. non sononeanche favorevole ad un respingi-mento brutale di tutti i fuggiaschi per-ché molti di loro scappano da persecu-zioni e guerre e le convenzioni interna-zionali ci impongono di assisterli. so-no, piuttosto, per l’accoglienza di chi

lo merita e viene da amico e per la vi-gilanza sul comportamento di chiun-que.

dico addirittura che l’europa, d’ac-cordo con gli stati ancora efficientidell’altra sponda del Mediterraneo(turchia e magari tunisia, se la cosanon può realizzarsi in libia) dovrebbesistemare nei porti di partenza dellestrutture tese ad esaminare i rifugiati ele loro richieste. in tal modo l’affareverrebbe anche sottratto alle mafie stra-niere e nazionali. Ma siamo sicuri chele nostre classi politiche vogliano vera-mente togliere questo lucrosissimo af-fare alle mafie ed alle cooperative mul-ticolori che vivono in simbiosi con es-se?

Il vero ruolo dell’Europain tutto questo bailamme mi indi-

spettisce la sostanziale indifferenzadell’europa di fronte al fenomeno dellemigrazioni. sembra che questa europanon si accorga, o se ne freghi, di un fe-nomeno epocale di tali dimensioni chepuò stravolgere persino la sua identitàed i suoi equilibri.

non mi riferisco solo al fatto di do-verci difendere dall’aggressione inte-gralista e di partecipare alla selezionedi chi deve essere accolto o respinto,ma anche alla necessità di intervenireper rendere sicuri e stabili i paesi dacui partono i migranti e aiutarli a supe-rare i loro problemi economici.

tanto per precisare, io sono euro-peista convinto perché credo che solouna europa unita possa tutelare nelmondo gli interessi e la grande civiltàdei suoi popoli. che sono, poi, i nostriinteressi, la nostra civiltà, la nostrastessa esistenza. non mi piace, però,questa europa che privilegia gli inte-ressi ed i dividendi delle banche e sefrega degli interessi delle sue nazioni.

confesso che, anche se sono e restoanticomunista viscerale, apprezzo mol-to il comportamento di tsipras e, nel-l’interesse di tutti, gli auguro che il suotentativo di ridimensionare l’invadenzadei poteri forti abbia successo. Va da séche se l’europa non decide di interve-nire per tutelare gli interessi economicie civili di tutti i suoi popoli, mi chiedo:che ce ne facciamo di una simile unio-ne europea?

Vittorio Guillot

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21LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

Persone

te–Musei, braccio operativo in ambitoartistico e culturale della Fondazioneroma, ed ha visto consegnare una tar-ga, con tanto di foto di rito e applausid’ordinanza, ma sentiti e calorosi, daparte del pubblico agli insigniti.

dopo l’intervento del presidentegiuseppe lepore, che ha illustrato lefinalità della manifestazione, ed il salu-to della Fondazione roma–arte–Mu-sei, hanno fatto seguito quelli del sot-tosegretario di stato del Ministero delladifesa domenico rossi e della soprin-tendente p.s.a.e. e per il polo Musealedella città di roma, daniela porro chehanno dato il loro benvenuto a tutti gliintervenuti.

l’elenco dei premiati è lungo, e cilimiteremo solo a qualche nome tra ipiù noti e amati del mondo dello spet-tacolo, da patty pravo a lando Buzzan-ca, da piera degli esposti a elio pan-dolfi, da gianni rivera a pupo, da ca-rolina crescentini a Francesco pannofi-no, da toni garrani ad alessio Boni, daBarbora Bobulova ad antonello Fassa-ri, da lello arena ad anna Bonaiuto,da Marina confalone a Kledi Kadiu, equindi Vincenzo Mingolla, per la sezio-ne oscar dei giovani.

per le istituzioni, il premio perso-nalità europea è andato ad un rappre-

sentante della polizia di stato (in que-sto caso all’agente scelto andrea ciar-fera – reparto prevenzione crimine digenova), e ad uno dell’arma dei cara-binieri, della guardia di Finanza edell’esercito italiano.

premiati anche esponenti del mon-do medico, e giornalisti e scrittori; in-fine riconoscimenti anche al mondodell’imprenditoria, in cui spicca ro-berto Biscotto, Vicepresidente di pmi-talia. un riconoscimento di “persona-lità” per lui, che premia il grande im-pegno che mette nel promuovere lepotenzialità delle piccole e medie im-prese, da sempre spina dorsale dell’e-conomia italiana, che hanno fatto lastoria e la prosperità del paese ma cheoggi soffrono perché crisi, globalizza-zione e delocalizzazione hanno dete-riorato il nostro tessuto economico.potenzialità enormi, che hanno biso-gno di investimenti e start up chesfruttino le nostre sempiterne qualità:ingegno, inventiva, laboriosità, fineartigianalità.

ci piace infine ricordare il grandeimpegno che Biscotto mette nel pro-muovere la sua terra, la sicilia, attra-verso varie iniziative che spaziano dalcampo finanziario-imprenditoriale aquello culturale e sociale. ed è in que-sto ambito che si esplica la collabora-zione con il nostro sindacato naziona-le dei cinque corpi di polizia, in quan-to entrambi partner del progetto “casanostra”- giovani per il sociale nellaprovincia di ragusa, pensato per avvi-cinare i ragazzi alla cultura della lega-lità, così fondamentale in una terra bel-lissima ma socialmente difficile, per ipesanti condizionamenti mafiosi sultessuto della comunità. destinato aglistudenti delle scuole del luogo, è statoapprovato a livello ministeriale e stapartendo in questo periodo, per la dura-ta totale di sedici mesi.

Laura Turriziani

Roberto Biscotto“personalità” europea

di laura turriziani

un premio “europeo” per ro-berto Biscotto, Vicepresi-dente nazionale di pmitalia,

e presidente della provincia di ragusa,che lo ha ricevuto il 9 dicembre scorsoa roma, nella sala della protomoteca incampidoglio. l’occasione è stata la 44°edizione della giornata d’europa, ed ilcentro europeo per il turismo culturae spettacolo presieduto da giuseppelepore ha organizzato una cerimonianella quale hanno sfilato i più bei nomidelle istituzioni, del mondo della cultu-ra, dell’arte, del lavoro, dello sport, delgiornalismo, della tv e dello spettacolo.

un riconoscimento speciale allacarriera è stato inoltre assegnato a per-sonaggi che, con la loro attività, hannoportato in alto il vessillo d’italia nelmondo.

la giornata d’europa è stata ideataper sensibilizzare l’opinione pubblicasulle tematiche connesse all’europa, edopo quasi un mezzo secolo di vita, af-fronta oggi uno dei suoi momenti piùimpegnativi, visti i numerosi problemicollegati alla difficile congiuntura eco-nomica e anche alle crescenti difficoltàdi relazione tra i vari paesi che geogra-ficamente e politicamente fanno partedi questa grande realtà comunitaria.Quindi non solo una decorazione difacciata, ma un momento importantenella vita comunitaria, dove si vuole ri-conoscere e premiare l’eccellenza degli“europei” rispetto alla loro appartenen-za alla ue.

il “premio personalità europea eoscar dei giovani” (così la denomina-zione completa) è stato realizzato conil patrocinio di roma capitale ed ilcontributo della Fondazione roma–ar-

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22 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

Persone

fonte e la sua ricetta del vivere felice.ospite da quattro anni presso il cen-

tro di riabilitazione di osimo, paola ru-pilli, classe ’69, è stata un vero vulcano,più dell’etna in sicilia, rendendosi conintraprendenza autrice di tantissime ini-ziative, nonostante le sue difficoltà. i suoiinteressi sono tanti, teatro, musica, poesiae radio. adora ascoltare toto cutugno,ed è una delle sue fan più irriducibili,riuscendo anche nell’intento di conoscereil suo beniamino, che tutti ricordano perla celeberrima canzone “l’italiano”.

iperattiva, paola ha sempre bisognodi fare qualcosa, altrimenti sta male.

Questa “ragazza” di 45 anni, pur essendocieca, e a cui la spasticità ha curvato lemani e la paralisi ha inchiodato le gambead una sedia, è un esempio di positività edi speranza perché il suo motto è “Sonofelice e perfino fortunata”!

sul notiziario ufficiale della lega delFilo d’oro nr.4 del mese di luglio/ago-sto 2014, nella foto di copertina ha volu-to dare la sua testimonianza con questetestuali parole: “ Voglio dire al mondoche io sono felice”.

paola, sei straordinaria! auguri pao-la, sei la speranza del mondo.

Nicola Pannullo

Storia di Paola che vuole dire al mondo

di essere felicedi nicola pannullo

sulla nostra rivista abbiamo direcente dedicato la contro co-pertina ad una pubblicità/pro-

gresso della “lega del Filo d’oro”, percui è stato per me una piacevole sorpresaincontrare direttamente una persona, unagrande persona, che è ospite dell’orga-nizzazione presso il centro di riabilita-zione di osimo.

si tratta di paola rupilli, figlia dellanostra socia di corropoli (te) Berardinadamiani, Vedova rupilli. Ho incontratola signora nella mia qualità di segretarioprovinciale della sezione di teramo delsindacato, insieme al decano del sinda-cato e della stessa sezione cav. uff. Fran-cesco pirri, e lei ci ha parlato con tanto or-goglio, entusiasmo e gioia di paola, ospiteappunto della lega del Filo d’oro.

dopo aver ascoltato con tanto interes-se, ed anche commozione, quanto riferitoda una mamma che pur nella sua situa-zione di una figlia disabile, ma gioiosadei grandi risultati raggiunti da paola,non posso esimermi dal dire qualcosa dipiù su questa giovane donna che, purnella sua condizione di grave disabilitàfisica, ha saputo grazie al suo carattereaperto e deciso farsi strada. un esempiodi coraggio, ottimismo e grande attacca-mento alla vita.

paola purtroppo non vede e non cam-mina, ma la sua voce e la sua grandeumanità, il suo messaggio di speranza“comunque”, è arrivata in tutto il mondovia radio.

pur avendo vissuto i primi anni inospedale, ed aver subito ben 13 operazio-ni per cercare di mantenere un po’ di vi-sta residua, senza però ottenere alcun ri-sultato, ha il dono di comunicare moltoed è quello che preferisce fare. È la sua

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23LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

Salute

menti decisivi nell’ambito della pre-venzione. 

come ha infatti affermato recente-mente stefano cascinu, presidente del-l’associazione italiana di oncologiaMedica (aiom) «c’è qualcosa che sipuò fare per limitare le probabilità diammalarsi, solo che pochi italiani losanno. ci sono degli stili di vita chepossono far crescere o diminuire lapossibilità di sviluppare questa temibi-le neoplasia, ma solo un anno fa unconnazionale su due era convinto chenon si potesse fare nulla».

la campagna pancreanell’ultimo anno, qualcosa è cam-

biato nella sensibilizzazione alla pre-venzione del tumore del pancreas:

il tumore del pancreas continua afare vittime in tutto il mondo, ea guadagnarsi ogni giorno la fa-

ma di “killer silenzioso”.Quella del pancreas infatti, risulta

tuttora fra le neoplasie più letali: pocopiù del 7% dei pazienti sopravvive acinque anni dalla diagnosi, una statisti-ca impietosa che purtroppo non è mi-gliorata in modo significativo nell’ulti-mo ventennio.

ad essere cambiata è però l’inci-denza della malattia, in costante cre-scita da tempo: in italia nel 2014 hacolpito circa 13mila persone (il 13 percento in più rispetto al 2011), soprat-tutto tra i soggetti di età compresa fra i60 e gli 80 anni. Mentre resta presso-ché invariato il fatto che la stragrandemaggioranza delle diagnosi (oltre il 90per cento) avviene quando il tumore èormai in fase avanzata e le possibilitàdi effettuare una cura efficace sonoscarse, è possibile prendere accorgi-

aiom, insieme ai medici di famigliadella simg (società italiana di Medici-na generale) e ai pazienti di aimac(associazione italiana malati di can-cro), ha infatti promosso pancrea, unacampagna informativa (realizzata gra-zie al sostegno di celgene) che negliscorsi mesi ha girato sette regioni,con la distribuzione di due opuscolisulla prevenzione e la gestione dellamalattia, e la realizzazione del sitowww.tumorepancreas.org , che forni-sce notizie corrette sulla lotta a questapatologia.

«abbiamo attraversato il paese econtinueremo nel 2015, spiegando aicittadini come sia possibile prevenireanche questa insidiosa forma di can-cro - ha affermato sempre cascinu -le regole sono: niente fumo (causa il30 per cento di tutti i carcinomi pan-creatici), che è il fattore di rischioprincipale. in pratica, diversi studihanno dimostrato che si potrebberoevitare tre casi su 10 eliminando il ta-bacco, che più sigarette si consumanomaggiore è il pericolo, ma anche chese si smette il rischio scende. servonopoi una dieta sana ed equilibrata, con-sumo moderato di alcol e attività fisi-ca regolare».

se tre casi di cancro su 10 sono col-legati a un’alimentazione scorretta, in-fatti, quello del pancreas non fa ecce-zione: è stato dimostrato un legamecon l’obesità e serve un’attenzione spe-ciale agli alimenti altamente calorici,ricchi di proteine di origine animale,grassi e carboidrati raffinati, carni ros-se, insaccati, bevande zuccherate. sen-za dimenticare l’alcol, che viene elabo-rato nel pancreas tramite certi enzimi eche, attraverso processi metabolici, puòdanneggiare le cellule dell’organismo ealla lunga agevolare la formazione diuna neoplasia.

Marco Balzola

Tumore del Pancreasil killer silenzioso che si può

sconfiggere grazie alla prevenzionedi Marco Balzola

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24 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

Cinema

prendola di attenzioni. Farinacci sem-bra tuttavia più attratto dalla bella ada,sfollata dalle grandi città e in attesa delmarito, pilota d’aviazione disperso.

tuttavia gli intrighi amorosi nonsono destinati a durare a codevigo: idrammi della guerra stanno per bussareanche alle porte del piccolo paesino…

in un pellicola dove poteva prevale-re in modo esagerato la violenza in tut-te le sue forme (soprattutto visivamen-te), il regista antonello Belluco riescead esprimersi con misura e sensibilità,lasciando la storia sullo sfondo edesaltando le vicende umane di una gio-vane donna e della sua famiglia, vitti-me di una guerra con ben pochi vinci-tori. guardando la pellicola, si notacome sia la Fotografia che la colonnasonora riflettano adeguatamente l’at-mosfera sempre più cupa che si respiranel film, regalando vari momenti degnidi nota dal punto di vista visivo.

per quanto riguarda la recitazione,il cast tutto riesce nel non facile compi-to di fornire interpretazioni equilibratee credibili, senza mai uscire fuori dallerighe o scadere nel patetico. anche i si-lenzi e i primi piani sugli interpreti gio-cano un ruolo determinante nel film:toccante, in questo senso, il momentodell’esecuzione.

nato da un soggetto di giovanniFontana e del regista Belluco, “il segre-to di italia” presenta un cast molto benassortito, che si fregia di una “gueststar” (per fama e notorietà) come romi-na power, tornata per l’occasione al suoprimo amore, il cinema; interpreta ita-lia da grande. poi attori affermati comegiovanni capalbo, Fabrizio romagno-li, elisabetta de gasperi, andrea pergo-lesi, Valerio Mazzucato, Monica gara-vello e alberto Vetri. e anche alle pri-me armi, per la prima volta sugli scher-mi, come gloria rizzato (italia da pic-

Ispirato a fatti realmente accaduti nella primavera del 1945. Il dramma diuna famiglia in quello che è stato l’eccidio di Codevigo, commesso dai par-tigiani comunisti vissuto attraverso gli occhi e i sentimenti di una giovaneragazza: Italia.

Il segreto di Italiadi Marco Balzola

nella primavera del 1945, adeposizione delle armi av-venuta, il piccolo paese di

codevigo, nella bassa padovana, è ri-masto indenne dagli orrori della guerra.Qui vive la piccola italia, nata e vissutain una famiglia di contadini e piccoliproprietari del profondo Veneto.

italia ha solo 15 anni, ma sta ini-ziando a scoprire l’amore: oggetto dellesue attenzioni è il diciottenne Farinacci,figlio di silvio, il capo delle Brigatenere della zona. il giovane ha nei con-fronti di italia un atteggiamento ambi-guo, a volte scacciandola, a volte co-

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25LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

cola), Maria Vittoria casarotti tode-schini (ada, la sua “rivale”) e amedeogagliardi nel ruolo di sante.

il film, sugli schermi da gennaio, erealizzato con il contributo della re-gione Veneto, Fondo per il cinema el’audiovisivo, è stato prodotto da eria-dorfilm e distribuito da Whale pictures.

Marco Balzola

Dal “press-Book” del filmCon “Il segreto di Italia” non si è

voluto fare una rievocazione storico-ideologica di un eccidio avvenuto nelnostro paese subito dopo la deposizionedelle armi nel 1945. Non è neppure undocumento di indagine che voglia trac-ciare una linea di demarcazione tra“buoni e cattivi”. Nessun giudizio politi-co o ricerca di strategie o giudizi storici.Si è voluto invece indagare gli stati d’a-nimo individuali e i sentimenti della co-

munità in cui questi fatti terribili real-mente accaddero. L’angolo visuale èquello di alcuni personaggi che sono perlo più realmente esistiti e che comunquesi pongono come emblematici. Abbiamoraccontato una storia forte, d’amore e dipersone che furono raggiunte da unamorte violenta, indiscriminata, propo-nendoci di capire e far rivivere il lorotragico percorso umano. Come fu elabo-rata dalle coscienze quella tragedia epoi, a distanza di tanto tempo, come èstata tramandata, ai nostri giorni? Ro-mina Power (Italia) è colei che ritorneràin quella sua casa ben cinquantacinqueanni dopo per il matrimonio di una suanipote. È una storia senza tempo perchériguarda sentimenti e passioni che sonoproprie dell’uomo in qualunque conte-sto. Per maggior verosimiglianza e ade-renza alla realtà abbiamo fatto recitarealcuni attori in dialetto veneto, se purcomprensibile. Tra questi anche RominaPower.

Il nostro Direttore Guglielmo pellegrino-lise con l’attrice Maria VittoriaCasarotti todeschini

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26 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

distinguersi in classifica sono stategermania, regno unito, Francia, olan-da, Belgio, spagna e danimarca, se-condo l’ordine di citazione.

le notifiche italianedelle nostre notifiche, 137 sono

pervenute dagli assessorati alla sanità,dalle asl e dal comando dei cara-binieri per la tutela della salute, mentrele altre 369 irregolarità sono state se-gnalate dagli uffici periferici del Min-istero della salute  (usMaF, uVac epiF).

come è purtroppo ovvio, l’italianon ha solo segnalato irregolarità, maha anche ricevuto segnalazioni in talsenso, anche se il numero è basso ri-spetto ad altri paesi europei. nelloscorso anno, infati, i prodotti prove-nienti dall’italia notificati come irrego-lari sono stati 89, mentre nel 2013 era-no stati 97. anche qui, una favorevoleinversione di tendenza verso la diminu-zione delle segnalazioni. comunque,nella classica dei paesi comunitari pernumero di notifiche ricevute, l’italia ri-sulta al sesto posto, due gradini più inbasso rispetto al 2013, quando era ri-sultata quarta. nella classifica che tieneconto anche degli altri paesi invece,l’italia è tredicesima.

Fanalino di coda la cina, che è ilpaese maggiormente segnalato, quindila turchia e l’india.

Camillo Cantarano

Il RASFFil sistema di allerta rapido ra-

sFF si attiva quando un prodottoche presenta o può presentare un pe-

ricolo, ha raggiunto il mercato comu-nitario.

le informazioni viaggiano attraver-so il sistema sotto forma di notificheche possono essere distinte in:

1) ALLERTA (massimo grado di pe-ricolo): rischio grave per la salute,il prodotto è in commercio, occorreadottare misure immediate.

2) INFORMATION: il prodotto a ri-schio non ha raggiunto il mercato orisulta ormai scaduto, non occorreadottare misure urgenti.

3) NEWS: informazione a caratteregenerale relativa ad una non confor-mità registrata in un paese membroo in un paese terzo, che può essereutile agli altri per orientare i con-trolli ufficiali.

4) BORDER REJECTION: infor-mazione relativa al respingimentoalle frontiere di una partita nonconforme alle norme comunitarie.dà inizio alla serie dei controlli ac-cresciuti su partite assimilabili perorigine e matrice.

C.C.

il sistema europeo di allerta ra-pido per alimenti e mangimi(rapid alert system for Food

and Feed, acronimo rasFF), è lostrumento della commissione ue chepermette agli stati membri di segnala-re tempestivamente rischi per la salu-te pubblica connessi al cibo. in que-sta speciale classifica, l’italia risultaprima per numero di segnalazioni in-viate.

È un sistema molto importante,perché consente ai paesi dell’unionedi notificare, in tempo reale, allacommissione europea i rischi diretti eindiretti per la salute pubblica connes-si agli alimenti, ai mangimi per ani-mali e ai materiali che vengono conloro in contatto, cioè ad esempio pen-tole, posate, piatti e bicchieri, reci-pienti e contenitori, etc... attraversoqueste segnalazioni, il rasFF  per-mette quindi a Bruxelles di adottaretempestivamente le opportune misuredi salvaguardia.

secondo l’ultima relazione del si-stema, nel 2014 si sono registrate 3097notifiche complessive da parte dei pae-si ue, nel 2013 erano state 3136, 20123436, e nel 2011 3721. un dato confor-tante, perché la tendenza, anche se distretta misura è quella della continuadiminuzione delle segnalazioni, che insoldoni vuol dire più sicurezza alimen-tare.

conforta anche sapere che appuntol’italia è prima per numero di segnala-zioni inviate alla commissione euro-pea, che conferma l’attenzione costanteche il nostro paese dedica alla sicurez-za alimentare, con una costante operadi prevenzione e repressione. nel 2014,le nostre notifiche sono state 506, ossiail 16.3 % del totale europeo, mentre nel2013 erano state 534. dopo l’italia, a

SISTEMA DI ALLERTA ALIMENTAREEUROPEO: L’ITALIA È PRIMA PER

SEGNALAZIONI

In EURop@ a cura di Laura Turriziani

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mondo e facendo vittime innocenti. sia-mo inorriditi dalle barbare decapitazionidi ostaggi, dalle guerre e dagli eccidi inMedio oriente e in africa, fino ai tragicifatti di parigi. il nostro paese ha pagato,più volte, in un passato non troppo lonta-no, il prezzo dell’odio e dell’intolleranza.Voglio ricordare un solo nome: stefanotaché, rimasto ucciso nel vile attacco ter-roristico alla sinagoga di roma nell’otto-bre del 1982. aveva solo due anni. eraun nostro bambino, un bambino italiano.la pratica della violenza in nome dellareligione sembrava un capitolo da tempochiuso dalla storia. Va condannato e com-battuto chi strumentalizza a fini di domi-nio il proprio credo, violando il dirittofondamentale alla libertà religiosa. con-siderare la sfida terribile del terrorismofondamentalista nell’ottica dello scontrotra religioni o tra civiltà sarebbe un graveerrore.

la minaccia è molto più profonda epiù vasta. l’attacco è ai fondamenti di li-bertà, di democrazia, di tolleranza e diconvivenza. per minacce globali servonorisposte globali.

un fenomeno così grave non si puòcombattere rinchiudendosi nel fortino de-gli stati nazionali. i predicatori d’odio ecoloro che reclutano assassini utilizzanointernet e i mezzi di comunicazione piùsofisticati, che sfuggono, per la loro stes-sa natura, a una dimensione territoriale.la comunità internazionale deve metterein campo tutte le sue risorse. nel salutareil corpo diplomatico accreditato pressola repubblica, esprimo un auspicio di in-tensa collaborazione anche in questa di-rezione.

la lotta al terrorismo va condotta confermezza, intelligenza, capacità di discer-nimento. una lotta impegnativa che nonpuò prescindere dalla sicurezza: lo statodeve assicurare il diritto dei cittadini auna vita serena e libera dalla paura.

il sentimento della speranza ha carat-terizzato l’europa nel dopoguerra e allacaduta del muro di Berlino. speranza dilibertà e di ripresa dopo la guerra, speran-za di affermazione di valori di democra-zia dopo il 1989.

nella nuova europa l’italia ha trovatol’affermazione della sua sovranità; un ap-prodo sicuro ma soprattutto un luogo dacui ripartire per vincere le sfide globali.l’unione europea rappresenta oggi, an-cora una volta, una frontiera di speranza

e la prospettiva di una vera unione politi-ca va rilanciata, senza indugio. l’affer-mazione dei diritti di cittadinanza rappre-senta il consolidamento del grande spa-zio europeo di libertà, sicurezza e giusti-zia.

le guerre, gli attentati, le persecuzio-ni politiche, etniche e religiose, la miseriae le carestie generano ingenti masse diprofughi. Milioni di individui e famigliein fuga dalle proprie case che cercanosalvezza e futuro proprio nell’europa deldiritto e della democrazia. È questa un’e-mergenza umanitaria, grave e dolorosa,che deve vedere l’unione europea piùattenta, impegnata e solidale.

l’italia ha fatto e sta facendo bene lasua parte e siamo grati a tutti i nostri ope-ratori, ai vari livelli, per l’impegno gene-roso con cui fronteggiano questo dram-matico esodo. a livello internazionale lameritoria e indispensabile azione di man-tenimento della pace, che vede impegnatii nostri militari in tante missioni, ¬ deveessere consolidata con un’azione di rico-struzione politica, economica, sociale eculturale, senza la quale ogni sforzo è de-stinato a vanificarsi.

alle Forze armate, sempre più stru-mento di pace ed elemento essenzialedella nostra politica estera e di sicurezza,rivolgo un sincero ringraziamento, ricor-dando quanti hanno perduto la loro vitanell’assolvimento del proprio dovere.occorre continuare a dispiegare il massi-mo impegno affinché la delicata vicendadei due nostri fucilieri di Marina, Massi-miliano latorre e salvatore girone, trovial più presto una conclusione positiva,con il loro definitivo ritorno in patria.

desidero rivolgere un pensiero ai ci-vili impegnati, in zone spesso rischiose,nella preziosa opera di cooperazione edi aiuto allo sviluppo. di tre italiani, pa-

dre paolo dall’oglio, giovanni lo por-to e ignazio scaravilli non si hanno no-tizie in terre difficili e martoriate. a loroe ai loro familiari va la solidarietà e lavicinanza di tutto il popolo italiano, in-sieme all’augurio di fare presto ritornonelle loro case. onorevoli parlamentari,signori delegati, per la nostra gente, ilvolto della repubblica è quello che sipresenta nella vita di tutti i giorni: l’ospedale, il municipio, la scuola, il tri-bunale, il museo.

Mi auguro che negli uffici pubblicie nelle istituzioni possano riflettersi,con fiducia, i volti degli italiani: il vol-to spensierato dei bambini, quello cu-rioso dei ragazzi, i volti preoccupatidegli anziani soli e in difficoltà il voltodi chi soffre, dei malati, e delle loro fa-miglie, che portano sulle spalle carichipesanti. il volto dei giovani che cerca-no lavoro e quello di chi il lavoro lo haperduto. il volto di chi ha dovuto chiu-dere l’impresa a causa della congiuntu-ra economica e quello di chi continua ainvestire nonostante la crisi. il volto dichi dona con generosità il proprio tem-po agli altri.

il volto di chi non si arrende alla so-praffazione, di chi lotta contro le ingiusti-zie e quello di chi cerca una via di riscatto.

storie di donne e di uomini, di piccolie di anziani, con differenti convinzionipolitiche, culturali e religiose. Questi vol-ti e queste storie raccontano di un popoloche vogliamo sempre più libero, sicuro esolidale. un popolo che si senta davverocomunità e che cammini con una nuovasperanza verso un futuro di serenità e dipace.Viva la Repubblica, viva l’Italia!

Il Presidente della RepubblicaSergio Mattarella

segue da pag. 15

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omaggi a soggetti terzi dibeni che non rientranonell’attività d’impresa

i costi sostenuti per l’acquisto di beniceduti gratuitamente a terzi la cui produ-zione o il cui scambio non rientra nell’at-tività propria dell’impresa sono:

i)integralmente deducibili dal redditodi impresa nel periodo di sostenimento,se di valore unitario inferiore a 50 euro;

ii) qualificati come spese di rappre-sentanza e deducibili nel limite massimoottenuto applicando ai ricavi della gestio-ne caratteristica le percentuali previste aseconda del volume di ricavi dello 0,1%,0,5% o 1,3%, se di valore unitario supe-riore a 50 euro.

sotto il profilo iva, gli omaggi di beniacquisiti appositamente al fine di essereceduti gratuitamente di valore imponibileinferiore ad 25,82 euro scontano la pienadetrazione dell’imposta, mentre quelli divalore imponibile superiore a 25,82 eurosono caratterizzati dalla totale indetraibi-lità dell’iva.

Incentivi fiscaliper il finanziamento

delle startup innovative

pronta la versione inglese della cir-colare n. 16/e, con i chiarimenti sullenuove regole fiscali finalizzate a inco-raggiare lo sviluppo e il finanziamento

di startup innovative e incubatori certi-ficati. il testo completo è disponibile sulsito internet dell’agenzia delle entrate,www.agenziaentrate.it e sul sito del Mi-nistero dello sviluppo economicowww.mise.gov.it. in particolare, obietti-vo della normativa è supportare l’evo-luzione di una nuova cultura imprendi-toriale più orientata verso l’innovazionee promuovere l’attrazione di capitaliesteri in italia. gli incentivi fiscali sonoprincipalmente indirizzati a favorire en-tità legali e soggetti interessati alle star-tup innovative – come definite dal de-creto legge n. 179/2012, convertito conlegge n. 221/2012 – e al loro finanzia-mento.

i benefit per le startup innovative va-riano dall’esenzione dell’imposta di bolloe delle spese di registro a carico dell’a-zienda all’esclusione dalla disciplina an-ti-elusione sulle società di comodo. ri-guardo gli investitori individuali, per ilperiodo 2013-2015, potranno detrarredall’irpef il 19% degli investimenti nelcapitale delle startup innovative, con unlimite massimo di 500mila euro per pe-riodo d’imposta su cui calcolare la detra-zione.

per le società che investono nel capi-tale delle startup innovative è previstauna deduzione del 20% degli investimen-ti, per una somma non superiore a1.800.000 euro per ogni periodo d’impo-sta. la detrazione e la deduzione aumen-tano rispettivamente al 25% e al 27% pergli investimenti nel capitale delle startupinnovative a vocazione sociale e di quelleche sviluppano e commercializzano pro-dotti e servizi ad alto valore tecnologico

in campo energetico. le startup innovati-ve possono inoltre valersi d’un creditod’imposta pari al 35% delle spese soste-nute per l’assunzione di personale alta-mente qualificato.

novità

con la pubblicazione in gazzetta uf-ficiale del cosiddetto d.lgs. “semplifica-zioni fiscali”, è previsto l’innalzamentodella soglia da 25,82 euro a 50,00 europer la piena detrazione dell’imposta sulvalore aggiunto sugli acquisti di omagginon rientranti nell’oggetto dell’attività diimpresa.

Il trattamento fiscalee contabile degli omaggi

la diffusa consuetudine delle impre-se e dei professionisti di distribuire gra-tuitamente beni ai propri clienti, fornitorio dipendenti pone il problema di dareuna precisa definizione ed un corretto in-quadramento ai fini delle imposte diretteed indirette delle operazioni riguardantigli omaggi.

al fine di individuare il corretto trat-tamento, pertanto, è necessario identifi-care: a) la tipologia dei beni oggettodell’omaggio, che possono essere beniacquisiti appositamente a tal fine o benioggetto della attività di impresa del sog-getto che cede l’omaggio;

b) le caratteristiche del soggetto rice-vente, a seconda che sia un dipendente,un cliente o un altro soggetto terzo rispet-to all’impresa.

In nome della legge

Fisco News

Sede: Via L. Volpicella, 51 - 80147 NapoliTel. e Fax 0815591893 – email: [email protected]

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SE GLI OPErAI LAVOrANONEGLI OrArI “DI SILENzIO”

Il vicino del piano di sopra starifacendo il bagno, e gli operaiproducono molto rumore con ilmartello pneumatico dalle14.30 alle 17.00. Ma quali sonogli orari consentiti dalla leggeper poter produrre rumori, e achi devo rivolgermi per farlismettere?

l’orario di silenzio per prassi èprevisto durante il pomeriggio dalleore 14.00 alle 16.00, se continua il di-sturbo la persona che subisce la mole-stia può rivolgersi dapprima al pro-prietario dell’immobile o all’ammini-stratore di condominio per informarlosui fatti e chiedere loro un interventoper la soluzione del problema. nei ca-si più gravi ci si può rivolgere al giu-dice di pace (art.7 c.p.c.) per ottene-re il rispetto dell’art.844 del codicecivile che, regolando i rapporti di vi-cinato, vieta le immissioni, le esala-zioni, i rumori e gli scuotimenti chesuperano la “normale tollerabilità”.

QUANDO SI PUòUSUFrUIrE DELLA

DEtrAzIONE FISCALEHo intenzione di donare unastufa a pellet a mia madre e vor-rei sapere se posso fruire del50% di bonus fiscale intestandoa me la fattura e pagando lastessa con bonifico. Oppure lafattura deve essere intestata amia madre, che è la proprietariadell’immobile?

l’acquisto e l’installazione di stu-fe a pellet consente di poter goderedella detrazione irpef del 50% (da ri-partire in 10 anni) previsto per le ri-strutturazioni edilizie in merito alle

opere finalizzate al risparmio energeti-co. la legge di stabilità 2015 ha proro-gato per tutto il corrente anno tali age-volazioni fiscali. i soggetti che posso-no usufruire del bonus fiscale del 50%sono, oltre al proprietario dell’immo-bile, anche i titolari di un diritto realedi godimento quale usufrutto, uso, abi-tazione, nonché i locatori e i comoda-tari dell’immobile.

la fattura deve essere intestata allapersona che fruisce della detrazione,così come il bonifico di pagamento de-ve indicare, oltre alla causale del ver-samento anche il codice fiscale delsoggetto che effettua il pagamento e ilcodice fiscale del beneficiario dell’a-gevolazione.

CHI DECIDE SE rIPArArEO SOStItUIrE IL PrODOttO

CHE NON FUNzIONAHo acquistato un frigorifero unanno fa, ed ora non funziona ilcongelatore. Il tecnico che hocontattato ha diagnosticato ilmalfunzionamento del motore eha deciso per la sostituzione del-lo stesso. Ora sia il tecnico e siail rivenditore sostengono che nonè il consumatore a scegliere seriparare o sostituire il frigorif-ero, mentre io sostengo che siainvece il consumatore. Chi haragione? Nel caso in cui compe-ta solo al consumatore scegliere,la decisione di richiedere la sos-tituzione del bene è possibile inqualunque situazione di non con-formità del bene o solo in casi incui non sia possibile la ri-parazione?

il venditore è responsabile neiconfronti del consumatore per qualsia-si difetto di conformità esistente almomento della consegna del bene. incaso di difetto di conformità, il consu-matore ha diritto al ripristino, senza

L’Esperto risponde a cura di Benito Risca

spese, della conformità del bene me-diante riparazione o sostituzione ov-vero ad una riduzione adeguata delprezzo o alla risoluzione del contratto.il consumatore può chiedere, a suascelta, al venditore di riparare il beneo di sostituirlo, senza spese in entram-bi i casi, salvo che il rimedio richiestosia oggettivamente impossibile o ec-cessivamente oneroso rispetto all’al-tro.

IL VENDItOrE HA tACIUtOSU DIFEttI FONDAMENtALIPEr L’UtILIzzO DEL BENE:

SI PUò rECEDErE DALPrELIMINArE?Ho stipulato un contratto pre-liminare per una casa congarage. Solo dopo mi sono resoconto che il garage non è uti-lizzabile come tale perché nonposso passare su pertinenze al-trui. Questo fatto non era maistato fatto presente dal vendi-tore, che invece mi aveva assi-curato che si poteva passare,fino alla richiesta specifica delnotaio. Sono stato raggirato,posso recedere dal prelim-inare?

si può recedere dalla proposta diacquisto, in ragione dell'inadempimen-to del promittente venditore e delle suedichiarazioni non corrispondenti al ve-ro. la comunicazione di recesso va in-viata con raccomandata a/r al vendito-re e ciò consentirà al promittente ac-quirente di richiedere la restituzionedelle somme anticipate o anche il dop-pio della caparra versata, ai sensi del-l'articolo 1385 del codice civile.

In nome della legge

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30 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

Gennaio8 gennaio 1959 – non si sa se per que-sto giorno si debba parlare di rivoluzionecubana o di rivoluzione mondiale, staràagli storici deciderlo. Fatto sta però che,con l’entrata di Fidel castro all’avana ela sua sostituzione al governo di Batista,qualcosa si è rotto nella storia di cuba.un paese a pochi passi dalle coste statu-nitensi passa ad un regime di tipo comu-nista e, di lì a poco, si chiude in un isola-mento che dura ufficialmente ancora og-gi. 25 anni dopo la caduta del Muro, 23dopo lo scioglimento dell’urss. una si-tuazione che probabilmente il generalecubano non si sarebbe davvero aspettatoappena entrato con ernesto che guevara(morto 10 anni dopo) o il fratello raùl(destinato alla successione nel 2008, alritiro di un Fidel “troppo stanco per an-dare avanti”). uno dei pochissimi paesirimasti a regime comunista ha esercitatoun fascino incredibile su un intera gene-razione: dai viaggi per vedere  uno deicentri del socialismo ai documentari dioliver stone. Ma, negli ultimi anni, l’at-trattiva di cuba è andata scemando unpo’ ovunque:  un po’ per la caduta dei re-gimi comunisti in europa, che ha privatol’isola di uno dei suoi finanziatori princi-pali ed in generale  uno dei suoi “miglio-ri amici”. Ma non solo: negli ultimi annisi è avviato un processo di occidentaliz-zazione e di dialogo col capitalismo do-vuto all’estrema povertà dell’isola all’i-nizio degli anni 2000. Questo processo,acceleratosi a partire dal ritiro di castro,è culminato recentemente nella frase diBarack obama “todos somos america-nos” e alla definitiva apertura all’occi-

Frammenti di Storia di Camillo Cantarano

accadde oggi...dente. Ma il lungo percorso di riavvici-namento non si è ancora concluso, anzi.una eventuale vittoria dei repubblicani,che controllano le due camere degli statiuniti, vanificherebbe i risultati degli ul-timi anni.

21 gennaio 1793 - da una rivoluzioneall’altra, dal 1959 al 1793. non saràmagari famoso come il 1789 e la presadella Bastiglia, ma l’evento è altrettantopesante ed è quello il momento di svol-ta della politica europea per i successivi20 anni. in questo giorno viene ghi-gliottinato per alto tradimento re luigiXVi. ad essergli fatale il tentativo difuga verso l’olanda e verso il confinetedesco dove probabilmente avrebbechiesto aiuto ai parenti della moglie perschiacciare le forze del parlamento. Mala sua fuga si era conclusa a pochi chi-lometri dal  confine, quando alcuneguardie lo avevano riconosciuto e ri-mandato a parigi, vera e propria roc-caforte della rivoluzione in un paese inrealtà un po’ “passivo” e non troppoconvinto dai progetti delle varie assem-blee. il re prigioniero alla fine viene uc-ciso un po’ come gli zar della rivolu-zione russa, per il pericolo  rappresen-tato dalla liberazione di questo simbolo,appoggiato da mezza europa e da unabuona parte delle masse contadine fran-cesi. le colpe di luigi XVi si possonoalla fine relativizzare: dopotutto  si ètrovato in un paese stremato dalle poli-tiche dei suoi due predecessori e forse,fosse salito al trono 30 anni prima, sa-rebbe morto nel suo letto di morte natu-rale.

Camillo Cantarano

Febbraio

4 febbraio 1966 - lontani ormai sia itempi dell’inquisizione che quelli dellostato pontificio (ormai scomparso nel-la sua forma “classica” da quasi un se-colo) viene soppresso l’indice dei li-bri proibiti, formalmente istituito dapapa paolo iV nel lontano 1558 e conuna prima lista risalente all’anno suc-cessivo. È chiaro che, dopo i secoli diestrema “vitalità” (il ‘500- ‘600) già

con l’illuminismo fuori dall’italia cen-trale questa istituzione si era parecchioindebolita. Ma va dato il merito a pao-lo Vi, per la verità papa non amatissi-mo dai fedeli, di aver tolto questo “fos-sile” dall’organizzazione della chiesaromana

12 febbraio 1809 - nasce il presiden-te pioniere, il liberatore degli schiavi,il grande riunificatore, il più grandepresidente della storia degli stati uni-ti. sono tanti gli epiteti usati per l’exavvocato abraham lincoln, passatoalla storia per il suo servizio alla na-zione in uno dei periodi più duri per lasua sopravvivenza. È veramente unuomo del suo tempo, uno dei più riu-sciti casi di self made man: nato dacontadini, si vanterà lui stesso di esse-re nato in una baracca negli stati difrontiera, lontano dalle ben più “quo-tate” Virginia o georgia. una carrieranon facile per un personaggio simile,che vive in un momento di contrastiveramente forti fra sud e nord, trauma-

tizzati dal perfe-zionamento del-la rivoluzioneindustriale e dalcontrasto con lasocietà contadi-na del meridio-ne. Malgrado itanti atti rivolu-zionari, non cisarà una pensio-ne felice per ilpresidente, uc-ciso da un atto-re nel 1865.

27 febbraio 380 – Viene emanatol’editto di tessalonica, uno degli attipiù rivoluzionari della storia del cri-stianesimo. se nel 313 si era parlatodi “tolleranza” e si era lasciato spazioad altre confessioni e\o religioni (co-me il mitraismo), l’editto di teodosioè invece qualcosa di più radicale, an-che di più “medioevale”, un atto fon-dativo del mondo romano in sensocristiano in maniera assoluta e defini-tiva.

Camillo Cantarano

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31LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 1-2/2015

vano individuati ed accompagnati al la-voro, in famiglia o a scuola come avvie-ne in tanti Paesi del mondo, fino allaproibizione di circolare con “il volto ce-lato o mascherato”. Poi c’è la demolizio-ne o il disuso degli articoli del codice pe-nale che riguardano pregiudicati e reci-divi, dal 707 ed 708c.p. abrogati in quan-to considerati “reati di mero sospetto”fi-no a tanti altri che riguardano la sicurez-za e l’ordine pubblico. In realtà sarebbenecessaria una inversione di tendenza.Non più buonismo e paura di ledere lesacre libertà di circolazione e di privacy,ma prevenire e punire reati violenti e rea-ti comuni. Ridare l’iniziativa di Poliziaalle Forze dell’Ordine (come prima del1985) e non ai magistrati. Perché per noi gente comune è im-

portantissima la cosiddetta “microcri-minalità”, che non è un fenomeno se-condario e trascurabile soprattuttoquando ti entrano in casa e fanno scem-pio di te, della tua famiglia e delle tuecose più intime. Bisogna ritornare allacertezza della pena, rafforzando le misu-re sulla recidiva e riempiendo le carceri,se necessario, perché non è giusto averei vicini di casa al balcone ai domiciliarisapendo che hanno molestato bambini ohanno rubato in case del quartiere opeggio. Bisogna cominciare a distingue-re le persone per bene dai delinquentiperché in tutto il mondo chi sbaglia pa-ga (compresi i giudici ed i politici) e quiè difficile finire e restare in galera men-tre il mondo ride alle nostre spalle edabbiamo anche criminali stranieri intrasferta turistico - delinquenziale (i la-dri estivi d’appartamento).

GPL

In nome della legge

Ingredienti: 250 g di farina doppio zero, 2,3dl di latte , zucchero, 1 uovo , 15 g di lievitodi birra, 60 g di uvetta, 40 g di pinoli, 1 bic-chierino di grappa, la scorza grattugiata dimezzo limone e mezza arancia non trattati, 1pizzico di cannella a piacere, olio di semi diarachidi o strutto, zucchero a velo, 1 pizzicodi sale.

sciogliere il lievito con 3-4 cucchiai di lattetiepido e 1 cucchiaino di zucchero. Versare lafarina in una ciotola resistente al calore con 3-4cucchiai di zucchero e distribuire tutt'intorno il lievito sciolto.

incorporare man mano l’uovo e il latte, mescolando lentamente con una fru-sta, fino a ottenere un composto liscio.

lavorare a lungo la pastella, finché si formeranno vescichette d’aria. intantoscaldare il forno a 60° per 10 minuti, poi spegnerlo e lasciare lievitare la pastel-la per almeno un'ora.

Fare ammorbidire l'uvetta nella grappa, sgocciolarla, asciugarla e infarinarlaleggermente, quindi incorporare al composto lievitato l'uvetta, i pinoli, la can-nella se piace l’aroma, la scorza di agrumi grattugiata e il sale e mescolare bene.

Friggere il composto a cucchiaiate, poche alla volta, in abbondante olio bol-lente, finché le frittelle saranno dorate uniformemente.

sgocciolarle man mano su carta assorbente, e servirle possibilmente tiepide.

A Carnevale…ogni frittella vale!

segue da pag. 4

Cassazione CivileSez. III

13 marzo 2013 n. 6291Assicurazione obbligatoria RCA –

Conducente di un veicoloche sia responsabile di un sinistrostradale, ma non anche proprietario

del mezzo – Legittimazione a far valere diritti che siano

riconducibili alla “ mala gestio”

Giurisprudenza

la responsabilità del proprietario diun fondo per i danni derivanti da attivitàdi escavazione, ex art. 840 cc, non operain senso oggettivo, ma richiede una con-dotta colposa, sicché, nell’ipotesi in cui ilavori di escavazione siano affidati in ap-palto, è l’appaltatore ad essere di regolal’esclusivo responsabile dei danni cagio-nati a terzi nell’esecuzione dell’opera,salvo che non risulti accertato che il pro-prietario committente aveva – in forzadel contratto di appalto – la possibilità diimpartire prescrizioni o di intervenire perrichiedere il rispetto delle normative disicurezza e che se ne sia avvalso per im-porre particolari modalità di esecuzioneo particolari accorgimenti antinfortunisti-ci, che siano stati causa (diretta o indiret-ta) del sinistro.

cosiddetta “propria” dell’assicuratore– Esclusione.

il conducente di un veicolo che siaresponsabile di un sinistro stradale, manon anche proprietario del mezzo, inquanto estraneo al rapporto di assicura-zione ex art. 1917 cc, non è legittimato afar valere diritti che siano riconducibilialla “ mala gestio” cosiddetta “propria”dell’assicuratore, ovvero per non avereeseguito in buona fede, nei confronti delproprio assicurato, l’obbligazione di cor-rispondere l’indennità in modo da evita-re che l’obbligazione risarcitoria aumen-tasse ingiustificatamente in suo pregiudi-zio.

Sez. III13 marzo 2013 n. 6296

Proprietà – Responsabilità delproprietario di un fondo per i danniderivanti da attività di escavazione –Condotta colposa – Necessità –

Conseguenza nel caso in cui i lavori diescavazione siano affidati in appalto.

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