1) - Arci Servizio Civile Nazionale · 2020. 6. 12. · Vicentino, Recoaro Terme, San Pietro...
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto. ENTE
1) Ente proponente il progetto (*)
Arci Servizio Civile Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda Arci Servizio Civile Vicenza Indirizzo: Contrà Burci, 27 c/o Porto Burci ‐ 36100, Vicenza Tel: 0444/563831 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it/vicenza Rappresentante Legale dell’Associazione: Alessandro Valle Responsabile informazione e selezione dell’Associazione: Marta Passarin, Anita Galvan
1.1) Eventuali enti attuatori
Associazione Calimero non esiste, A.gen.do onlus
2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponete (*)
3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU
dell’ente proponente (*)
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto (*)
A modo mio 2
SU00020
Albo unico Sezione Nazionale
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5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)
Settore: Assistenza Area di intervento: Disabili Codifica: 1
6) Durata del progetto (*)
8 mesi
9 mesi
10 mesi
11 mesi X 12 mesi
7) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento (*) 7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)
Ente accreditato proponente: ASC Nazionale è un'associazione di promozione sociale costituita nel 1996 che opera per la promozione e la qualificazione di un servizio civile finalizzato all'educazione alla pace e all'impegno civico, attraverso attività territoriali mirate allo sviluppo del Paese e dell'Unione Europea.Gli organi sociali di ASC Nazionale sono l'Assemblea Nazionale, che ha il compito di esprimere gli indirizzi politici generali dell'associazione, il Consiglio Nazionale, il quale attua le direttive dell'Assemblea, e il Presidente. Le finalità dell'ente sono espresse nello Statuto e nel Manifesto 2007 (www.arciserviziocivile.it).
ASC è un'associazione di associazioni, con 5 soci nazionali (Arci, Arciragazzi, Auser, Legambiente e Uisp) e centinaia di soci locali, aggregati nelle ASC regionali e locali. ASC Nazionale, in modo diretto, svolge attività di promozione durante i bandi di Servizio Civile, sostiene la progettazione delle organizzazioni, eroga la formazione generale agli operatori volontari e agli OLP, effettua il monitoraggio sull'andamento dell'esperienza sia dei giovani, sia degli OLP e produce un Rapporto Annuale di restituzione dei risultati.Tramite le ASC regionali e locali, risponde alle esigenze dei giovani e delle organizzazioni durante lo svolgimento del Servizio Civile e promuove la collaborazione fra gli enti soci. ASC è stato ente convenzionato per il SC degli obiettori di coscienza dal 1994 al 2004; ente accreditato di SCN dal 2003 e sta completando la procedura per diventare Ente accreditato di SCU. Ente/i attuatore/i: Associazione Calimero non esiste
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Associazione nata nell’ambito delle iniziative di promozione culturale e di sviluppo sostenibile della cooperativa sociale Piano Infinito. Dal 2000, anno di fondazione, l’associazione si occupa di appoggiare le attività della cooperativa stessa (contribuendo a qualificarne gli interventi all’interno dei numerosi progetti gestiti), ma anche di creare autonomamente situazioni di integrazione e benessere per i cittadini del proprio territorio, soprattutto se portatori d’handicap psicofisico. Tra i progetti avviati ci sono attività musicali, sportive, di espressione corporea, laboratori didattici, percorsi di formazione sull'ambiente e sulla cittadinanza attiva, oltre che di autonomia abitativa e relazionale per persone con disabilità psichico/intellettive non gravissime, che potrebbero vivere in autonomia se accompagnate e, soprattutto, sostenute nella gestione quotidiana della casa, nella relazione con i vicini, nella gestione dello spazio e del tempo. Agendo Onlus Nel 1985 si costituisce legalmente l'Associazione A.GEN.DO. con sede in Vicenza.Sull'esempio di analoghe associazioni italiane e straniere, intende promuovere le conoscenze sulla sindrome di Down e sollecitare le strutture territoriali socio‐sanitarie e scolastiche già esistenti, all'attuazione degli opportuni interventi riabilitativi ed educativi. Le attività di A.Gen.Do.: prima accoglienza per genitori con figli neonati o di altre età; logopedia; terapia per una postura orale, deglutizione, respirazione e masticazione; sostegno psicopedagogico nel percorso scolastico del bambino; sviluppo dell'autonomia personale e sociale; lunghi o brevi periodi fuori casa rivolti all'acquisizione delle competenze abitative; laboratori sull'identità e sull'affettività;laboratorio teatrale; laboratorio creativo; attività motoria; potenziamento cognitivo e abilitazione neuropsicologica; neuropsicomotricità individuale e di gruppo.
7.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto (*)
Premessa Il progetto “A modo mio 2” verrà attuato dall’associazione Calimero non esiste e da A.gen.do Onlus nei territori di Montecchio Maggiore e Vicenza. Interverrà nell’ambito della disabilità psicofisica e intellettiva, con l’obiettivo di sostenere programmi di autonomia abitativa e sociale e di migliorare l’efficacia dei progetti di inclusione rivolti a persone svantaggiate sulla base di approcci personalizzati. Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza: Montecchio Maggiore Montecchio Maggiore è un comune vicentino di 23 316 abitanti (Istat, 1° gennaio 2018). Apparteneva fino all’inizio del 2017 al distretto dell’Unità locale socio sanitaria (ULSS) 5, azienda sanitaria attiva in 22 comuni della zona Ovest della provincia: Alonte, Altissimo, Arzignano, Brendola, Brogliano, Castelgomberto, Chiampo, Cornedo Vicentino, Crespadoro, Gambellara, Grancona, Lonigo, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Montorso Vicentino, Nogarole Vicentino, Recoaro Terme, San Pietro Mussolino, Sarego, Trissino, Valdagno, Zermeghedo. Rientra attualmente nel Distretto Ovest dell'AULSS 8. La ri‐pianificazione del Piano di zona del 2017 evidenzia che l'unificazione delle ULSS comporta nel Distretto Ovest l’avvio di alcune progettualità inerenti al progetto “Vita indipendente e inclusione sociale”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sulla sperimentazione della vita in autonomia delle persone con disabilità nonché ai Progetti Sperimentali alternativi agli inserimenti nei Centri diurni, di cui alla DGR 739/2015, già attive nel Distretto Est. Per quanto
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riguarda le azioni innovative di autonomia e inclusione sociale, l’offerta dell’area disabilità del distretto Ovest prevista per il 2017 era limitata però a 2 interventi:
A questi è da aggiungere l’intervento di Calimero non esiste (ente attuatore), che prosegue con fondi privati alle attività avviate e realizzate nel 2011 e 2013 con il progetto “Faccio da me”. Nato come percorso formativo per persone con disabilità e volontari volti ad aumentare l’autonomia abitativa delle persone con disabilità, l'iniziativa si svolge ancora nei locali di Piano Infinito con due momenti settimanali propedeutici alle settimane di autonomia e a potenziare le attività di protagonismo e tempo libero dei disabili accompagnati dai volontari. Vicenza Risiedono a Vicenza 111 620 cittadini (Istat, 1° gennaio 2018). L’ULSS di riferimento è stata fino a gennaio 2017 il distretto N. 6, composto da 39 Comuni: Agugliaro, Albettone, Altavilla Vicentina, Arcugnano, Asigliano, Barbarano, Bolzano Vicentino, Bressanvido, Caldogno, Camisano Vicentino, Campiglia dei Berici, Castegnero, Costabissara, Creazzo, Dueville, Gambugliano, Grisignano di Zocco, Grumolo delle Abbadesse, Isola Vicentina, Longare, Montegalda, Montegaldella, Monteviale, Monticello Conte Otto, Mossano, Nanto, Noventa Vicentina, Orgiano, Pojana Maggiore, Pozzoleone, Quinto Vicentino, Sandrigo, San Germano dei Berici, Sossano, Sovizzo, Torri di Quartesolo, Vicenza, Villaga, Zovencedo. Ora il Comune di Vicenza appartiene al distretto Est dell'ULSS8. La ri‐pianificazione del piano di zona nel 2017 indica la presenza di azioni di mantenimento di Progetti Innovativi del Terzo Settore avviati nel 2016 nell'area disabilità, con un’utenza media di una decina di persone: percorsi di formazione al lavoro, assistenza domiciliare, percorsi sull’autonomia ed equipe multidisciplinari. Uno di questi il progetto “Siamo grandi” di A.gen.do, ente attuatore del presente progetto, consiste in interventi di integrazione sociale e progetti sperimentali diurni. (fonte Ripianificazione Piano di Zona ULSS 8 Berica, 2017) Proseguono inoltre i Progetti di Vita Indipendente, proposti e cofinanziati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dai Comuni, avallati dalla Regione Veneto. Da questa opportunità si sono co‐progettate (Ulss, famiglie, Enti e Associazioni) iniziative che vanno a potenziare l’azione della domiciliarità favorendo lo sviluppo di forme più evolute di autonomia della persona e di forme sperimentali di vita indipendente. In questo contesto sono state programmate ulteriori azioni innovative, rappresentate per la
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maggior parte dall’attivazione o dall’aumento di posti delle UdO residenziali, semiresidenziali e sociali. Proposte diverse sono da un lato, la proposta presentata dal Comune di Vicenza (Assessorato alla Comunità e alle Famiglie) di sensibilizzazione sulla disabilità insieme al mondo sportivo e alle associazioni industriali e il recupero di spazi privi di barriere architettoniche e urbanistiche, dall’altro il progetto sperimentale di fattoria sociale “Corte Bertesina” proposto da A.gen.do (box 7.1) all’Azienda agricola Tapparo, in collaborazione con I Berici S.C.S (fonte Ripianificazione Piano di Zona Distretto Est, luglio 2017) Caratteristiche e bisogni comuni Da gennaio 2017 l’ULSS 5 e 6 sono riunite nella AULSS 8 Berica. La ri‐pianificazione dei rispettivi piani di zona (Distretto Ovest e Est) già nel 2016 ha rilevato come costante il problema dell’insufficienza dei finanziamenti a disposizione per gli inserimenti diurni e residenziali dell’area della disabilità. Tale situazione tuttora non consente di riprendere in modo continuativo la programmazione di inserimento diurni e residenziali al di fuori delle situazioni di emergenza e di urgenza. Viene sottolineata inoltre una netta prevalenza di programmi di natura prettamente assistenziale e educativa rispetto ad altri percorsi sperimentali o di integrazione sociale nel territorio, nell’ambito della domiciliarità. In questi interventi si segnala anche il problema, dato il carattere sperimentale degli stessi, di una diversa interpretazione e applicazione in termini di obiettivi, requisiti di accesso e modalità gestionali. Uno dei percorsi di integrazione è il "Progetto di Vita Indipendente e Inclusione sociale" sopra citato, che viene promosso annualmente dall’Azienda ULSS n. 8 Berica in convenzione con la Regione Veneto, secondo questa divisione di azioni: 1A) settimana in autonomia 1B) esperienze di autonomia in quotidianità 2) gruppo appartamento e co‐housing 3) potenziamento dei progetti di vita indipendente Calimero non esiste (in supporto a Piano Infinito) e A.gen.do. sono coinvolte in particolare nell'azione n. 1.A “settimana in autonomia” e nella sua preparazione: Beneficiari Persone con disabilità che desiderano e necessitano di sperimentare autonomie in diversi ambiti della vita quotidiana. Persone con diversi gradi di funzionamento e gravità, anche con importanti bisogni assistenziali. Modalità di realizzazione Esperienze di autonomia nella quotidianità: autonomia personale, autonomia domestica, autonomia relazionale e sociale. Percorso abilitativo finalizzato allo sviluppo di un’identità personale attraverso l’utilizzo di spazi in appartamento e comunitari per periodi brevi (fine settimana o settimana). Attualmente le settimane in autonomia in cui è coinvolta l’associazione Calimero non esiste sono 10 con 20 partecipanti, mentre A.gen.do. organizza 45 settimane in autonomia con 30 partecipanti (indicatore 1 e 2) Altra necessità evidenziata dai Piani di Zona (in riferimento anche a quanto stabiliscono le linee guida del Ministero riguardo il modello di vita indipendente e di inclusione nella società, punto 19) è quella di fornire una valutazione multidimensionale (VMD) alla persona in stato di bisogno. Ciò comporta che debba essere tenuto conto, nella fase valutativa e in quella erogativa, non solo della condizione psicofisica della persona, ma anche delle attività proprie della stessa, del contesto familiare ed ambientale in cui vive. La Regione Veneto offre come strumento la Scheda di Valutazione Multidimensionale della Disabilità SvaMDi, utile per l’elaborazione e la predisposizione del progetto individuale oltre che per la strutturazione di coordinate riferite alla programmazione per la disabilità. Queste le categorie generali, che hanno come base l’ICF
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(International Classification of Functioning, Disability and Health) e a cui vengono associati dei pesi utilizzati poi in un algoritmo:
La compilazione delle schede SvaMDI permette di arrivare a un punteggio di gravità come risultato di molteplici fattori. Questa categorizzazione e sintesi può risultare utile come analisi da cui partire per la progettazione di azioni future che tengano maggiore conto dell’individualità delle persone. Come meglio descritto nel punto 9.1, Calimero non esiste e A.gen.do. operano già da anni nella sezione indicata nella SVaMDi come “attività e partecipazione”, sia per quanto riguarda le capacità che le performance. I loro interventi vogliono permettere infatti alle persone con disabilità di riuscire a esprimersi, prendersi cura di sé e degli altri, organizzare e godere del proprio tempo libero, vivere nella comunità, interagire e intessere relazioni interpersonali. In altre parole, hanno l’obiettivo di promuovere l’autonomia personale, domestica, relazionale e sociale perseguita anche dai Progetti di vita indipendente. Alla luce di una maggiore disponibilità di risultati di sintesi delle schede SvaMDi (forniti da Piano Infinito nel caso di Calimero non esiste), si potrebbero intensificare questo tipo di attività o adattarle in modo più specifico e personalizzato. Attualmente Calimero non esiste dispone di 20 schede SvaMDi e propone 10 progetti personalizzati, mentre A.gen.do ha compilato 25 schede e ha personalizzato 7 progetti (indicatore 3 e 4)
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Analisi dei bisogni su cui si intende intervenire attraverso l'attuazione del progetto La situazione sopra descritta segnala un bisogno di potenziare i percorsi sperimentali o di integrazione sociale nel territorio, di cui sono esempio i Progetti di vita indipendente e inclusione sociale. Fra le azioni che questo tipo di progetto prevede, Calimero non esiste e A.gen.do. operano in particolare nella 1a, la settimana in autonomia. Per questo motivo il numero di settimane e dei suoi partecipanti sono stati scelti come indicatori di come le due associazioni possano contribuire al più ampio progetto di vita indipendente. D'altro canto i piani di zona rilevano un bisogno di approcci più umani e personalizzati nell'erogazione dei servizi. Una base scientifica per arrivare a dei progetti che vadano incontro a questa necessità è rappresentata dalla SvaMDi, il cui numero è stato quindi identificato come indicatore, insieme al numero di progetti personalizzati e partecipati che possono essere creati grazie all'analisi che la compilazione della SvaMDi fornisce.
BISOGNI INDICATORI MISURABILI
1) Bisogno di potenziare i progetti di vita indipendente e inclusione sociale, in particolare le settimane in autonomia
1) numero di settimane in autonomia
2) numero di partecipanti alle settimane in autonomia
2) Bisogno di un approccio personalizzato nell’erogazione dei servizi
3) numero di SVaMDi compilate
4) numero di progetti personalizzati e partecipati
7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)
Destinatari 88 (50 Agendo, 38 Calimero non esiste) persone tra i 15 e 64 anni con disabilità psicofisiche e intellettive, residenti nei Comuni di Vicenza e Montecchio Maggiore. Beneficiari 152 familiari che seguono abitualmente i beneficiari diretti; l’ULSS 8 e la Regione Veneto per il contributo allo sviluppo di pratiche sperimentali innovative che questo progetto può fornire nell’ambito dell’inclusione sociale e dell’autonomia.
7.4) Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente nel contesto di riferimento.
L’Unità Operativa per la Disabilità dell’Ulss n.8 si occupa della gestione tecnica, amministrativa ed economica dei servizi a favore delle persone con disabilità (predisposizione del bilancio sociale, gestione degli appalti per i centri diurni pubblici, monitoraggio di budget, rilevazioni regionali...) e del supporto alla Direzione dei Servizi Socio‐Sanitari nella programmazione strategica dei servizi. Il Servizio si avvale anche delle diverse sedi degli Uffici Disabilità: per l'accesso ai servizi, il cittadino si rivolge alla sede più vicina al suo comune di appartenenza. Le ultime statistiche sugli interventi residenziali e semiresidenziali nell’area Ovest elaborate dall’ULSS 8 con i dati raccolti nel 2016 riportano questi dati: (Relazione valutativa 2017, dati attività 2016)
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Nella stessa relazione viene indicato l'elenco delle Unità di Offerta (UdO) nell’area disabilità, in particolare la rete di servizi semiresidenziali autorizzati e accreditati nell'ex ULSS 5: Si può notare che a Montecchio Maggiore l’unico ente indicato fra quelli con UdO è Piano Infinito, cooperativa sociale coadiuvata dall’associazione Calimero non esiste, soggetto attuatore del presente progetto (7.1).
Per quanto riguarda i gruppi appartamento è da sottolineare che l’unità abitativa “Fuori dal guscio”, inserita nei piani di zona come servizio di Piano Infinito, è l’evoluzione del progetto omonimo nato nel 2009 come iniziativa di Calimero non esiste con il contributo del Centro Servizi Volontariato (CSV) di Vicenza (maggiori dettagli nel box 7.1) ed è il risultato della continua collaborazione fra l'associazione e la cooperativa.
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Fondazione Ferruccio Poli è stata voluta e fondata da ANFFAS Onlus Vicenza, ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità in cui opera e la promozione di una nuova cultura della diversità, in una prospettiva di inclusione sociale, rispondendo ai bisogni di persone con disabilità, attraverso la gestione di servizi socio‐sanitari ed educativi. In particolare la Fondazione gestisce:
● due Centri Diurni a Bolzano Vicentino, che accolgono persone con disabilità intellettiva e relazionale, orientando gli interventi sia sul versante socio‐riabilitativo per giovani ed adulti non autosufficienti, sia su quello occupazionale per persone con discrete autonomie.
● due Comunità Alloggio a Vicenza, aperte 24 ore su 24 tutto l’anno, che si possono
paragonare ad una famiglia allargata che si prende cura della persona disabile sotto ogni aspetto sia di carattere assistenziale che socio‐sanitario rispondendo anche a tutti i bisogni educativi del soggetto.
Il Nuovo Ponte è una Cooperativa di Solidarietà Sociale di tipo A, attiva nel campo della disabilità dal 1984. Si è costituita riunendo al suo interno tre componenti di soci: i soci lavoratori, i soci familiari, i soci volontari. Iscritta all’Albo delle Cooperative Regionale, opera in Convenzione con L’Ulss 8 per la gestione del Servizio Centri Diurni e Residenziale.Tutti i servizi sono integrati tra loro al fine di fornire una risposta globale al soggetto ed alle sua famiglia: mirano a favorire l’inclusione sociale per soggetti in cui la presenza di disabilità psico‐fisiche rischia di essere causa di esclusione dalla vita sociale comunitaria, valorizzando sinergie tra operatori, familiari e volontari ed in stretto collegamento con il territorio di riferimento in cui il disabile vive. Primavera ’85 nasce ad Altavilla Vicentina nel 1985 per opera di alcuni volontari e genitori di persone disabili con il contributo delle Amministrazioni Comunali di Altavilla Vicentina e di Sovizzo. Primavera ’85 ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio‐sanitari, educativi, formativi e la collaborazione con le forze economico‐produttive del territorio.
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8) Obiettivi del progetto (*)
Gli obiettivi individuati verranno raggiunti attraverso l’impegno realizzato contemporaneamente da entrambe le sedi di attuazione previste dal progetto e sono da ricondurre all’obiettivo generale di un miglioramento dell’offerta di attività di inclusione sociale e autonomia rivolte a disabili psicofisici e intellettivi. Nello specifico gli enti attuatori opereranno nell’arco di 12 mesi nell’ambito dei progetti di vita indipendente, in particolare nelle settimane in autonomia e in altri progetti sperimentali destinati al target indicato nel box 7.3.
Obiettivo generale
Miglioramento dell’offerta di attività di autonomia e inclusione sociale rivolte a disabili psicofisici e intellettivi
Bisogni Obiettivo specifico Indicatore di risultato
Situazionedi partenza
Misura del successo
1 Bisogno di potenziare i progetti di vita indipendente e inclusione sociale, in particolare la settimana in autonomia
1.1 Aumentare il numero di settimane in autonomia
1) numero di settimane in autonomia
Calimero: 10A.gen.do: 42
+2 Calimero non esiste
+6 A.gen.do
1.2 Aumentare il numero di partecipanti alla settimana in autonomia
2) numero di partecipanti alle settimane in autonomia
Calimero: 20A.gen.do: 30
+4 Calimero non esiste
+5 A.gen.do
2 Bisogno di un approccio personalizzato nell’erogazione dei servizi
2.1 Utilizzare la Scheda di Valutazione Multidimensionale della Disabilità (SvaMDi)
5) numero di SVaMDi utilizzate
Calimero: 20A.gen.do: 30
+5 per sede
2.2 Definire progetti personalizzati e partecipati
6) numero di progetti personalizzati e partecipati
Calimero: 10A.gen.do: 8
+2 per sede
Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; • fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; • crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale. sviluppare abilità relazionali nell’ambito dell’inclusione sociale
imparare a comunicare e assistere persone in difficoltà
conoscere i servizi offerti nell’area disabilità a livello locale, regionale e nazionale e gli enti che se ne occupano
capire le schede SvaMDi e il loro funzionamento
contribuire alla creazione di progetti personalizzati intervenire e promuovere la progettazione partecipata
conoscere le organizzazioni locali che operano nel terzo settore
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sviluppare capacità organizzative in supporto agli operatori che si occupano delle settimane in autonomia e della loro preparazione, che prevede anche attività ludiche e ricreative
9) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre
risorse umane impiegate nel progetto (*)
9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*) Le attività si svolgeranno in entrambe le sedi Descrizione dell’ideazione e delle azioni precedenti l’avvio del progetto: Prima dell’avvio del progetto gli OLP delle due sedi si incontreranno per condividere il percorso di apprendimento previsto per gli operatori volontari, le risorse in campo, le modalità di attuazione. Gli operatori volontari verranno poi introdotti alle norme di comportamento che regoleranno il loro anno di servizio. Le azioni riportate saranno svolte in entrambe le sedi di progetto e con il supporto dei partner, come riportato nel box 25 Obiettivo 1.1 aumentare il numero di partecipanti all’azione “settimana in autonomia” Azione 1.1.1 conoscere la settimana in autonomia Attività 1.1.1.1 riunione con OLP ed equipe – Piano Infinito, Agendo cooperativa Attività 1.1.1.2 incontro con i destinatari dell’attività Azione 1.1.2 preparare la settimana in autonomia – Oltremondano, Profilegno Attività 1.1.2.1 sopralluogo e sistemazione della sede dell’azione
Attività 1.1.2.2 svolgimento attività propedeutiche all’azione (attività ludiche, ricreative, orto didattico) ‐ Piano Infinito, Agendo cooperativa, Fondazione più di un sogno Azione 1.1.3 supporto alla settimana in autonomia
Attività 1.1.3.1 promuovere l'autonomia personale (imparare a gestire la routine quotidiana, lavarsi, vestirsi, mangiare e stare a tavola)
Attività 1.1.3.2 promuovere l'autonomia domestica (occuparsi delle faccende domestiche, della propria alimentazione, rispetto della vita comunitaria) Attività 1.1.3.3 promuovere l'autonomia relazionale e sociale (sviluppare abilità comunicative, saper riconoscere le emozioni, chiedere informazioni, fare acquisti, frequentare locali pubblici, stare in gruppo, organizzare un'uscita con gli amici) Obiettivo 2.1 Utilizzare la Scheda di Valutazione Multidimensionale della Disabilità (SVaMDi)
Azione 2.1.1 la SvaMDi come strumento operativo Attività 2.2.1.1 conoscere e capire la SVaMDi (incontri con operatori ed esperti che la utilizzano) Attività 2.2.1.2 identificare le persone coinvolte (contatti con gli utenti) Attività 2.2.1.3 supportare la compilazione delle schede (raccolta dati) Obiettivo 2.2 Definire progetti personalizzati e partecipati
Azione 2.2.1 dalla SVaMDi al progetto personalizzato ‐ Piano Infinito, Agendo cooperativa Attività 2.2.1.1 capire i bisogni e definire gli obiettivi (in base agli utenti con cui si è entrati in contatto e ai dati delle SVaMDi) Attività 2.2.1.2 definire le attività a partire dagli obiettivi Azione 2.2.2 dal progetto personalizzato al progetto partecipato Attività 2.2.2.1 incontro con i destinatari/progettisti (dopo selezione e lavoro d’equipe)
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Attività 2.2.2.2 primi passi verso la progettazione partecipata – Oltremondano, Profilegno
9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1(*) Diagramma di Gantt:
Mesi Fasi ed Attività
1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12°
Obiettivo 1.1 aumentare il numero di partecipanti all’azione “settimana in autonomia”
Azione 1.1.1 conoscere la settimana in autonomia
Attività 1.1.1.1 riunione con OLP ed equipe
Attività 1.1.1.2 incontro con destinatari dell’attività
Azione 1.1.2 preparare la settimana in autonomia
Attività 1.1.2.1 sopralluogo e sistemazione della sede dell’azione
Attività 1.1.2.2 svolgimento attività propedeutiche all’azione
Azione 1.1.3 supporto alla settimana in autonomia
Attività 1.1.3.1 igiene personale
Attività 1.1.3.2 autonomia domestica
Attività 1.1.3.2 autonomia relazionale e sociale
Obiettivo 2.1 Utilizzare la Scheda di Valutazione Multidimensionale della Disabilità (SVaMDi)
Azione 2.1.1 la SvaMDi come strumento operativo
Attività 1.2.1.1 conoscere e capire la SVaMDi
Attività 1.2.1.2 identificare le persone coinvolte
Attività 1.2.1.3 supportare la compilazione delle schede
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Obiettivo 2.2 Definire progetti personalizzati e partecipati
Azione 2.1.1 dalla SVaMDi al progetto personalizzato
Attività 2.2.1.1 capire i bisogni e definire gli obiettivi
Attività 2.2.1.2 definire le attività a partire dagli obiettivi
Azione 2.2.2 dal progetto personalizzato al progetto partecipato
Attività 2.2.2.1 incontro con i destinatari/progettisti
Attività 2.2.2.2 primi passi verso la progettazione partecipata
AZIONI TRASVERSALI
Avvio progetto, inserimento degli operatori volontari, incontro di coordinamento progettuale
Formazione Specifica
Formazione Generale
Informazione e sensibilizzazione
Monitoraggio operatori volontari
Monitoraggio olp
Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 30/35) a quella specifica, (box 36/42), al monitoraggio (box 22), sono previste attività che permetteranno ai giovani partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi attestate (box 29). I giovani partecipanti al progetto saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 18). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto sono funzionali alla realizzazione delle finalità previste dalla legislazione nazionale (Legge 6 marzo 2001 n. 64 e Legge 6 giugno 2016 n. 106).
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9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*) In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 9.1 gli operatori volontari in SC saranno impegnati nelle seguenti attività in entrambe le sedi d'attuazione con il ruolo descritto:
Azioni Ruolo
Azione 1.1.1 conoscere la settimana in autonomia
Organizzare un incontro con un referente dell’U.O. disabilità dell’ULSS 8. Partecipare alle riunioni con gli educatori, l’OLP e l’equipe. Organizzare gli incontri con i destinatari delle attività.
Azione 1.1.2 preparare la settimana in autonomia
Aiutare gli educatori nel sopralluogo e sistemazione della sede e nello svolgimento di attività propedeutiche all’azione
Azione 1.1.3 supporto alla settimana in autonomia
Aiutare gli educatori nei percorsi di educazione all’autonomia personale, autonomia domestica, autonomia relazionale e sociale
Azione 2.1.1 la SvaMDi come strumento operativo
Organizzare un incontro con un referente per l’area disabilità della Regione Veneto. Sostenere gli educatori nella raccolta e analisi dei dati.
Azione 2.2.1 dalla SVaMDi al progetto personalizzato Azione 2.2.2 dal progetto personalizzato al progetto partecipato
Supportare gli educatori e i progettisti nella definizione di progetti personalizzati e partecipati sulla base dei risultati della SVaMDi e del lavoro d’equipe
Gli operatori volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 8 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box 8, sezione “obiettivi rivolti agli operatori volontari SC” che vengono qui richiamati: ‐ formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; ‐ apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit.
9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*)
Attività del progetto Professionalità Ruolo nell’attività Numero
Azione 1.1.1 conoscere la settimana in autonomia
Referente U.O. disabilità ULSS 8
Illustrare agli operatori volontari i progetti di vita indipendente e la loro attuazione, con un focus sulla settimana in autonomia
1
Azione 1.1.1 conoscere la
Presentare, coordinare e
15
settimana in autonomia Azione 1.1.2 preparare la settimana in autonomia Azione 1.1.3 supporto alla settimana in autonomia
Educatori accompagnare gli operatori volontari nelle attività da svolgere sia nella preparazione che durante le esperienze di autonomia.
6 (3 per sede)
Azione 2.1.1 la SvaMDi come strumento operativo Azione 2.1.1 dalla SVaMDi al progetto personalizzato Azione 2.2.2 dal progetto personalizzato al progetto partecipato
Raccogliere e analizzare i dati per la compilazione della SvaMDi. Contribuire alla definizione di progetti personalizzati e partecipati.
Azione 2.1.1 la SvaMDi come strumento operativo
Referente area disabilità Regione Veneto
Illustrare la SvaMDi e il suo funzionamento
1
10) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*) 4
11) Numero posti con vitto e alloggio 0
12) Numero posti senza vitto e alloggio 4
13) Numero posti con solo vitto 0
14) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa,
monte ore annuo (*) Con un minimo di 20 ore e un massimo di 36 ore settimanali, monte ore su cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito 1145
15) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo 6)(*) 5 16) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:
Le giornate di formazione potrebbero essere svolte anche nella giornate del sabato. È richiesta flessibilità oraria, anche serale. Disponibilità a pernottamenti e/o trasferimenti fuori sede in caso di soggiorni di diversa durata residenziali e fuori Provincia. Disponibilità a svolgere servizio nei weekend e in giorni festivi, per soggiorni con i ragazzi o manifestazioni.
16
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
17) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato (*):
Voce non compilata in quanto il sistema "Helios" la genera automaticamente sulla base dei dati inseriti, e all'atto dell'attivazione della funzione "presenta", la include nella documentazione del progetto.
18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con
indicazione delle ore dedicate:
Complessivamente, gli Operatori volontari del SC saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 21 ore ciascuno nei 6 mesi centrali del progetto, come di seguito articolato: Gli Operatori volontari del SC partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Universale che l’ente intende attuare almeno tramite incontri presso: ‐ associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione. ‐ luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali gli operatori volontari in SC potranno fornire informazioni sul servizio civile nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, gli operatori volontari in SC saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul Servizio Civile Universale, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCU nel territorio, per complessive 12 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove gli operatori volontari del SC prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente gli operatori volontari in SC e si esplica in 3 differenti fasi: ‐ informazione sulle opportunità di Servizio Civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) ‐ sensibilizzazione alla pratica del SCU (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) ‐ diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCU alle attività promozionali dell’associazione) Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà inoltre diffuso materiale informativo presso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate dal progetto, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio.
17
19) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*)
20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)
SI
Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL ‐ Sistema di Reclutamento e Selezione
21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto
(*)
22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquistati da altri enti
(*)
SI
Ricorso a sistema di monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/MON/VAL ‐ Sistema di Monitoraggio e Valutazione
23) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:
I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di Curriculum Vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore.
24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
Le risorse finanziarie messe a disposizione dalle diverse sedi di attuazione sono state raggruppate per macro voci
FORMAZIONE SPECIFICA
Compenso docenti € 1600
Costo totale della cancelleria per la formazione spec.
€ 100
Costo biglietti mezzi pubblici e rimborsi mezzi di terzi per la partecipazione e la realizzazione di moduli formativi in luoghi diversi dalla sede di formazione
€ 120
TOTALE € 1.820,00
PROMOZIONE S.C. E PUBBLICIZZAZIONE PROGETTO
Realizzazione, stampa e affissione di locandine presso le sedi universitarie, bar, parrocchie e
€200,00
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uffici “informagiovani”.
Rimborso spese agli operatori volontari per l’apertura dello sportello di informazione (aperto in corrispondenza degli orari d’ufficio: LUN‐VEN 10,00 alle 13,00 ) per tutta la durata del bando di selezione e partecipazione serate informative
€400,00
Comunicati stampa e redazionali su televisioni, radio, giornali locali ed enti e associazioni territoriali che si occupano di giovani
€300,00
Realizzazione di n.02 incontri cui saranno invitati i giovani interessati allo svolgimento del servizio civile presso Montecchio Maggiore e Vicenza (predisposizione sala con attrezzature informatiche e materiale informativo)
€ 200,00
Totale € 1100,00
RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI AL PROGETTO
Area gestionale (spese generali per tutti gli obiettivi)
€ 6.500,00
Rimborso spese per autovetture di proprietà dell'ente
€ 800,00
n. 4 postazioni di lavoro complete (computer con connessione, fotocopiatrice/scanner/stampante all‐in‐one, telefono)
€ 4.200,00
Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento (box 8.2)
€ 5.700,00
Utenze dedicate
€ 870,00
Totale
€ 18.070,00
TOTALE € 20 990,00
25) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):
Partner Tipologia Attività (rispetto alla voce 9.1) Piano Infinito CF – P.IVA 02372680245
No profit I collaboratori di Piano Infinito sosterranno con le loro competenze i processi decisionali relativi a: Attività 1.1.1.1 riunione con OLP ed equipe Attività 1.1.2.2 svolgimento attività propedeutiche all’azione Azione 2.1.1 dalla SVaMDi al progetto personalizzato
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Oltremondano CF‐P.IVA 02372550245
Profit I collaboratori di Oltre Mondano parteciperanno a: Azione 1.1.2 preparare la settimana in autonomia Attività 2.2.2.2 primi passi verso la progettazione partecipata Con la fornitura di materiali e organizzando incontri in azienda
A.gen.do. cooperativa P.IVA 04053610244
No profit I collaboratori di A.gen.do. cooperativa sosterranno con le loro competenze i processi decisionali relativi a Attività 1.1.1.1 riunione con OLP ed equipe Attività 1.1.2.2 svolgimento attività propedeutiche all’azione Azione 2.1.1 dalla SVaMDi al progetto personalizzato
Profilegno CF‐ P.IVA 01262510249
Profit I collaboratori di Profilegno sosterranno l’Azione 1.1.2 preparare la settimana in autonomia Attività 2.2.2.2 primi passi verso la progettazione partecipata con la fornitura di materiali ed esperienze di integrazione lavorativa
Fondazione più di un sogno CF 03725410231
No profit I collaboratori della Fondazione. sosterranno con le loro competenze i processi decisionali relativi a Attività 1.1.2.2 svolgimento attività propedeutiche all’azione
26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)
Gli operatori volontari in SC saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 8) e le modalità di attuazione (box 9.1) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore.
Il numero è definito in 4 quando è disponibile una risorsa per volontario e 2 quando è una per sede.
Tutto il progetto Risorse tecniche e strumentali Numero Adeguatezza
Risorsa 1) Stanze: 2 Pianificazione delle attività
Risorsa 2) Scrivanie: 4
Risorsa 3) Telefoni, fax: 2 Contatti con l’OLP, i destinatari del progetto, i partner, le risorse umane indicate nel box 8.2, pianificazione delle attività
Risorsa 4) Computer con accesso ad internet
4
Risorsa 5) Fotocopiatrice/stampante/scanner (all in one)
2
Risorsa 6) Pulmino a 9 posti 2 Trasporti per esigenze
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progettuali
Risorsa 7) Videocamera e macchina fotografica
2 Documentare le attività svolte
Risorsa 8) Sala riunioni attrezzata
2 Riunioni con equipe, referenti ULSS 8, Regione Veneto e partner
Obiettivo 1.1 aumentare il numero di partecipanti all’azione “settimana in autonomia” Attività 1.1.2.2 svolgimento attività propedeutiche all’azione Obiettivo 2.2 Definire progetti personalizzati e partecipati Azione 2.2.2 dal progetto personalizzato al progetto partecipato
Risorsa 9) Materiale per laboratori creativi
N.Q. Attività preparatorie ai percorsi di autonomia e alle nuove progettualità, formazione
Risorsa 10) Materiale ludico N.Q.
Risorsa 11) Materiale di cartoleria
N.Q.
Risorsa 12) Attrezzi da lavoro per l’orto
N.Q.
Risorsa 13) Videoproiettore e telo avvolgibile
2
Risorsa 14) Impianto audio 2
CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI
27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
28) Eventuali tirocini riconosciuti:
29) Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante
l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae
ASC Nazionale, in accordo con Emit Feltrinelli, ente titolato alla certificazione delle competenze (Albo Regione Lombardia, Sezione A, 1.08.2008), rilasciano l’attestato standard e l’attestato specifico, ai sensi dell’Allegato A dell’Avviso 16 Ottobre 2018 pubblicato sul sito del DGSCN. In particolare l’attestato standard contiene: dati anagrafici dell’operatore volontario, dati degli enti coinvolti nel progetto; titolo del progetto; indicazione del superamento delle prove selettive; data di inizio e fine servizio; sede di servizio; settore ed area di impiego. Nell’attestato standard è riportato il riferimento a: • le conoscenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.; • le conoscenze e le capacità che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e del suo funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo in relazione all’orario di servizio. • le “competenze sociali e civiche”, di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e
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del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE), che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile. Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. Nell’attestato specifico saranno indicate le ulteriori competenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. In particolare, le ulteriori competenze sono da riferire alle competenze chiave di cittadinanza, di cui al Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 del MIUR, ossia: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI
30) Sede di realizzazione (*)
La formazione generale sarà erogata presso la sede di ASC Vicenza sita in Contrà Burci, 27, Vicenza. Eventuali variazioni dell’indirizzo saranno comunicate tempestivamente.
31) Modalità di attuazione (*)
In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente.
32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri
enti (*)
SI Ricorso a sistema di formazione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/FORM ‐ Sistema di Formazione
33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
34) Contenuti della formazione (*)
35) Durata (*)
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo
22
ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore.
FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI
36) Sede di realizzazione (*)
La formazione specifica sarà realizzata presso Calimero non esiste, sede amministrativa via Mascagni 5/c, Montecchio Maggiore, A.gen.do onlus via Natale del Grande 6, Vicenza Eventuali variazioni dell’indirizzo saranno comunicate tempestivamente.
37) Modalità di attuazione (*)
La formazione specifica verrà effettuata in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente di seguito indicati
38) Nominativo, dati anagrafici e competenze/esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione
ai singoli moduli (*) Dati anagrafici del formatore di
formazione specifica (Cognome, Nome, nato a, il)
Competenze/Titoli/ Esperienze specifiche
Modulo/i formativo/i
Michelin Andrea nato il:20/09/1973 luogo di nascita: Montecchio Maggiore
Titolo di Studio: Laurea in scienze dell'Educazione, Master in Europrogettazione Ruolo ricoperto presso l’ente: Project Manager e ricerca di finanziamentiEsperienza nel settore: Formatore, coordinatore e project manager presso la cooperativa Il Mosaico per 10 anni, project manager per cooperativa SOS Bambino Onlus e successivamente Piano Infinito e Calimero non esiste. Competenze nel settore: Capacità di lavorare in equipe e facilitare gruppi di lavoro finalizzati al raggiungimento di risultati. Molta esperienza da coordinatore di progetti, con efficace organizzazione di partner e comunicazione.
1,2,3
Strobbe Elisa nato il:12/06/1986 luogo di nascita:Schio
Titolo di Studio: Laurea quadriennale in Scienze della Formazione Primaria, indirizzo Scuola dell’Infanzia Ruolo ricoperto presso l’ente: Coordinatore ed educatore all'interno del progetto di "Autonomia nei week‐end" promosso da A.GEN.DO. Onlus (Vicenza) ‐ da gennaio 2015 ad oggi Esperienza nel settore: Educatore del
1,2,3
23
progetto sperimentale "Autonomia nei week‐end a Breganze a Casa Castelletto" promosso da Verlata Società Cooperativa Sociale (Villaverla, Vi) all'interno del progetto di residenzialità per persone con disabilità "Le chiavi di casa" ‐ da ottobre 2012 ad oggi, Educatore dei progetti di educazione all'autonomia promossi da "Associazione Contro l'Esclusione" (Schio, Vi) ‐ da novembre 2007 ad oggi, da Febbraio 2007 ‐ 2012: Volontaria presso attività ludico‐sportiva promossa da “Associazione Contro l’Esclusione” (Schio, Vi), Estati 2010 ‐ 2015: Volontaria presso progetto di week‐end estivi in autonomia promosso da “Associazione Contro l’Esclusione” (Schio, Vi) Competenze nel settore: Approfondita conoscenza pratica dei progetti di autonomia, capacità di lavorare in equipe e personalizzare i progetti a seconda delle esigenze.
39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al
modulo concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*)
Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori in riferimento al modulo “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale”: Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Qualifica di Disaster Manager Certificato Cepas ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di SC, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.
24
Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SC); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. 40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ‐ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; ‐ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; ‐ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” ‐ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. ‐ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.
41) Contenuti della formazione (*)
Vengono riportate le specifiche dei moduli formativi indicati nel box 38:
Formatore Temi Ore Andrea Michelin, Elisa Strobbe
I progetti di vita indipendente: la settimana in autonomia; I progetti di settimana in autonomia coadiuvati da Calimero non esiste e Agendo; la settimana in autonomia: come prepararsi
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Modulo 1: I progetti di vita indipendente: la settimana in autonomia
Formatore Temi Ore Andrea Michelin, Elisa Strobbe
promuovere l’autonomia personale; promuovere l’autonomia domestica; promuovere l’autonomia sociale e relazionale
24
Modulo 2: Educazione all’autonomia e alla collaborazione
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Formatore Temi Ore Andrea Michelin, Elisa Strobbe
la SvaMDi come strumento operativo; i progetto personalizzati; la progettazione partecipata
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Modulo 3: Progetti personalizzati e partecipati
Formatore Temi Ore Dott. Andrea Morinelli Vincenzo Donadio
Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di Servizio Civile
8 ore (complessive)
Modulo A: Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SC sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SC, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti gli operatori volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore
Contenuti: Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza ‐ cos’é, ‐ da cosa dipende, ‐ come può essere garantita, ‐ come si può lavorare in sicurezza
Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione ‐ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) ‐ fattori di rischio ‐ sostanze pericolose ‐ dispositivi di protezione ‐ segnaletica di sicurezza ‐ riferimenti comportamentali ‐ gestione delle emergenze
Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza ‐ codice penale ‐ codice civile ‐ costituzione ‐ statuto dei lavoratori ‐ normativa costituzionale ‐ D.L. n. 626/1994 ‐ D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio.
Modulo B: Nell’ambito delle attività svolte dagli operatori volontari di cui al precedente box 9.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box17, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto
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5. DURATA: 2 ore
Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in SC nel settore assistenza, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5
→ Fattori di rischio connessi ad attività con anziani, minori, giovani, immigrati, profughi, detenuti in misure alternative, disagio ed esclusione adulta e giovanili → Fattori di rischio connessi ad attività in carcere e/o con diversamente abili, attività motoria, pazienti invalidi, malati terminali, tossicodipendenti ed etilisti, dipendenze e devianze sociali. → Focus sui contatti con l’utenza e cura alla persona → Modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni → Gestione delle situazioni di emergenza → Sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione → Segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali → Normativa di riferimento Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 9.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:
Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui gli operatori volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ. 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16
Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16
Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16. Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP del progetto.
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42) Durata (*)
La durata complessiva della formazione specifica è di 72 ore di cui 8 ore da svolgersi attraverso FAD. La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata agli operatori volontari entro 90 giorni dall’avvio del progetto stesso.
ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE
43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto (*)
Roma, 27 Dicembre 2018
Il Responsabile Legale dell’Ente / Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente /
Il Coordinatore Responsabile del Servizio Civile Universale dell’Ente Dott. Licio Palazzini