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COMUNITÀ INSIEME GRIGNANO PASQUA 2014 NUMERO XIV

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COMUNITÀ INSIEME

GRIGNANO

PASQUA 2014

NUMERO XIV

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COMUNITÀ INSIEMEPeriodico della comunità di Grignano

Redazione:

Don Roberto PlebaniAlbani SilvioBonetalli VeronicaCarminati GennaroCarminati LorenzoCornelli EmanuelaGambirasio PetraMonzani SaraMorra MarcelloPaganelli ElenaPlati Emily

PASQUA 2014

www.grignano.bg.it

In copertina: Salvador Dalì, Il Cristo di S. Giovanni della Croce, 1951, Glasgow, Art Gallery

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• Lettera del Papa• Editoriale• Canonizzazione di Papa Giovanni XXIII• Percorso Quaresima• Padre Rinaldo ci scrive• Tre anni di Caritas• Carnvale Duemila14• Premio S.Anna, Battesimi e Lauree• Percorso Confessione• Percorso Comunione• Percorso Cresima• Recensione quadro in copertina• Un compleanno speciale• Vacanza in Turchia• Claudio Abbado, una vita per la musica• La stella di pietra• Avvisi dalla parrocchia• Calendario Liturgico

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LETTERA DI PAPA FRANCESCO

la Chiesa è chiamata ad annunciare il Vangelo affrontando anche le nuove urgenze pastorali che riguardano la famiglia

Care famiglie,

mi presento alla soglia della vostra casa per parlarvi di un evento che, come è noto, si svolgerà nel prossimo mese di ottobre in Vaticano. Si tratta dell’Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi, convocata per discutere sul tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Oggi, infatti, la Chiesa è chiamata ad annunciare il Vangelo affrontando anche le nuove urgenze pastorali che riguardano la famiglia.

Questo importante appuntamento coinvolge tutto il Popolo di Dio, Vescovi, sacerdoti, persone consacrate e fedeli laici delle Chiese particolari del mondo intero, che partecipano attivamente alla sua preparazione con suggerimenti concreti e con l’apporto indispensabile della preghiera. Il sostegno della preghiera è quanto mai necessario e significativo specialmente da parte vostra, care famiglie. Infatti, questa Assemblea sinodale è dedicata in modo speciale a voi, alla vostra vocazione e missione nella Chiesa e nella società, ai problemi del matrimonio, della

Dal Vaticano, 2 Febbraio 2014 Festa della Presentazione del Signore

vita familiare, dell’educazione dei figli, e al ruolo delle famiglie nella missione della Chiesa. Pertanto vi chiedo di pregare intensamente lo Spirito Santo, affinché illumini i Padri sinodali e li guidi nel loro impegnativo compito. Come sapete, questa Assemblea sinodale straordinaria sarà seguita un anno dopo da quella ordinaria, che porterà avanti lo stesso tema della famiglia. E, in tale contesto, nel settembre 2015 si terrà anche l’Incontro Mondiale delle Famiglie a Philadelphia. Preghiamo dunque tutti insieme perché, attraverso questi eventi, la Chiesa compia un vero cammino di discernimento e adotti i mezzi pastorali adeguati per aiutare le famiglie ad affrontare le sfide attuali con la luce e la forza che vengono dal Vangelo.

Vi scrivo questa lettera nel giorno in cui si celebra la festa della Presentazione di Gesù al tempio. L’evangelista Luca narra che la Madonna e san Giuseppe, secondo la Legge di Mosè, portarono il Bambino al tempio per offrirlo al Signore, e che due anziani, Simeone e Anna, mossi dallo Spirito Santo, andarono loro incontro e riconobbero in Gesù il Messia (cfr Lc 2,22-38). Simeone lo prese tra le braccia e ringraziò Dio perché finalmente aveva “visto” la salvezza; Anna, malgrado l’età avanzata, trovò nuovo vigore e si mise a

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parlare a tutti del Bambino. È un’immagine bella: due giovani genitori e due persone anziane, radunati da Gesù. Davvero Gesù fa incontrare e unisce le generazioni! Egli è la fonte inesauribile di quell’amore che vince ogni chiusura, ogni solitudine, ogni tristezza. Nel vostro cammino familiare, voi condividete tanti momenti belli: i pasti, il riposo, il lavoro in casa, il divertimento, la preghiera, i viaggi e i pellegrinaggi, le azioni di solidarietà… Tuttavia, se manca l’amore manca la gioia, e l’amore autentico ce lo dona Gesù: ci offre la sua Parola, che illumina la nostra strada; ci dà il Pane di vita, che sostiene la fatica quotidiana del nostro cammino.

Care famiglie, la vostra preghiera per il Sinodo dei Vescovi sarà un tesoro prezioso che arricchirà la Chiesa. Vi ringrazio, e vi chiedo di pregare anche per me, perché possa servire il Popolo di Dio nella verità e nella carità. La protezione della Beata Vergine Maria e di san Giuseppe accompagni sempre tutti voi e vi aiuti a camminare uniti nell’amore e nel servizio reciproco. Di cuore invoco su ogni famiglia la benedizione del Signore.

Incontro tra Papa Francesco e il nostro missionario Padre Natale.

Un augurio speciale a Padre Natale da tutta la redazione del Bollettino, affinché la situazione in Sierra Leone trovi una soluzione pacifica e risolutiva.

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È la richiesta dei due discepoli di Emmaus, villaggio distante circa undici chilometri da Gerusalemme.

I due discepoli erano partiti con entusiasmo dal loro villaggio dopo aver sentito parlare del Rabbì di Nazareth. Erano stati con lui, avevano ascoltato il suo insegnamento e lo avevano seguito. “Speravano che fosse lui a liberare Israele”. La cattura, la condanna e la morte in croce non avevano lasciato più nessun margine alla speranza: in quello “speravamo” sono espressi delusione e rassegnazione. Ormai non restava che tornare a casa. La strada che avevano percorso, con entusiasmo, ora la ripercorrono opposta, “con il volto triste”: non c’è più niente da fare, i prepotenti hanno sempre la meglio, il potere spegne i sogni, il male vince sul bene. La morte in croce di Gesù, è anzitutto il simbolo del fallimento. Gesù muore in croce, abbandonato da tutti. Gesù fallisce nel tentativo di conquistare le persone a Dio. Gesù fallisce nel tentativo di costruire una comunità di amici e non di padroni. E i due discepoli non riescono ad accettare questo fallimento e non riescono a capire tutte le notizie che riportano le donne e gli altri discepoli, che Gesù è risorto. Sì, perché Gesù non resta arenato nel fallimento. Dio lo risuscita dai morti. I due discepoli decidono di abbandonare tutto, amici, speranze, sogni. È meglio tornare indietro, riprendersi la vita passata e lasciar cadere nel vuoto ogni speranza.

Il vangelo di Luca, annota che mentre tornano a casa, Gesù si accosta a loro e con rispetto cammina con loro. Si affianca, condivide lo stesso passo e la stessa meta e con calma lascia che siano i suoi amici a parlare. Gesù non ha fretta, Gesù non s’impone, ma con gradualità li lascia parlare, perché sa che il cammino della fede è lento e graduale. Esiste un noto e famoso aneddoto chiamato anonimo brasiliano. Racconta che un giorno un uomo camminava sulla sabbia di una spiaggia e si accorge che, oltre alle sue orme c’erano anche quelle di qualche altro. La sua fede lo portò a pensare che quelle erano le orme di Dio che lo accompagnava. A un tratto, però, si accorge che le orme tornano a essere solo le sue, le altre erano sparite. Sfiduciato, pensa che quello è il momento in cui Dio l’ha abbandonato perché si è dimenticato di lui. Ma una voce, quella di Dio interviene e gli spiega: “Caro figlio, ti sbagli, quello è il momento in cui io ti ho preso in braccio e ho camminato da

solo”. Ecco la verità anche della nostra vita. Quando afflitti e scoraggiati, ci chiudiamo in noi stessi, delusi e sconfitti ci lasciamo andare allo scoraggiamento, Dio è vicino, si fa carico delle nostre debolezze, porta lui il peso delle nostre tristezze. Ogni volta che sperimentiamo la paternità di Dio con la tenerezza del suo amore, è lui che si fa compagno di viaggio nei percorsi della nostra esistenza. Lui “rallenta i suoi passi al ritmo dei nostri, ecco di cosa è capace Dio”. (Ermes Ronchi).

I due discepoli, contenti per aver trovato qualcuno che li ascoltava, arrivati a un’osteria, gli dicono: “Resta con noi”, ormai è notte, dove vuoi andare? Fermarti, così ceniamo insieme. L’accoglienza e l’ospitalità l’avevano imparato da Gesù. Gesù accetta l’invito, perché ama mangiare con le persone. Non è l’uomo del digiuno, della rinuncia, della solitudine. A differenza di altri rabbi, di altri maestri dello spirito, Gesù mangiava volentieri con le persone.

Gesù sparisce mentre mangia con i discepoli, perché il banchetto che Dio fa con gli uomini, è quello della confidenza, dell’amicizia, del dono, dell’ascolto, del servizio, della comprensione, dell’accoglienza. Gesù si fa pane, spezza la sua vita per gli uomini, perché quanti lo accolgono, siano capaci a loro volta, di farsi pane e alimento di vita per gli altri. Questo rende visibile il Signore risorto.

Don Roberto

EDITORIALE“Resta con noi perché si fa sera”. (Luca 24, 13,35)

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“Giovanni è un po’ la figura del prete di campagna, del prete che ama ognuno dei fedeli, che sa curare i fedeli. Tante testimonianze di Battesimo false ha fatto in Turchia in favore degli ebrei: era un coraggioso. Prete di campagna, buono, con un senso dell’umorismo tanto grande e una grande santità”. Questo è il ritratto che Papa Francesco ha fatto di Giovanni XXIII, al quale è particolarmente legato. Se fosse stato eletto al posto di Ratzinger nel 2005, Bergoglio, come ha rivelato lui stesso, si sarebbe chiamato Giovanni XXIV, scegliendo il nome del “Papa Buono”.

Papa Francesco ripropone la Chiesa di Roncalli e del Concilio: Chiesa che si offre come la casa di tutti, comunità che vive della misericordia divina e l’annuncia ad ogni uomo. Quest’abbraccio di fraternità è stato un tratto caratteristico di Papa Giovanni, espressione della sua bontà e della sua intelligenza cordiale, accogliente verso tutti. Era un’attitudine che nasceva in lui da un’esperienza di abbandono in Dio e di tenerezza nei confronti di tutto ciò che è umano. Proprio da questo confidente affidarsi, sono nate le grandi idee del Papa: prima fra tutte l’“aggiornamento” della Chiesa.

La sera dell’11 Ottobre 1962, giorno dell’apertura del Concilio Vaticano II, rivolgendosi dalla finestra alla folla di una Piazza San Pietro gremita, il vecchio Papa parlò della luna che si era affacciata a far festa anche lei e chiese di portare a casa una carezza ai bambini, la carezza del Papa! Erano le parole passate alla storia come il “discorso della luna”, che simbolicamente riassumeva l’immagine della Chiesa amica degli uomini, fortemente voluta da Papa Giovanni. Dietro la finestra, quella sera, come per tutto il breve e grande pontificato di Giovanni XXIII, c’era il fedelissimo segretario, il giovane sacerdote Loris Francesco Capovilla, che sarebbe divenuto il testimone e il custode delle memorie del “Papa buono”.

Il segretario del Papa, lo scorso 1 marzo, è stato nominato Cardinale da Papa Francesco. La cerimonia per la nomina a cardinale di Loris Capovilla si è celebrata, alla presenza del cardinale decano Angelo Sodano, a Sotto il Monte, il paese natale di Giovanni XXIII: l’ex segretario del “Papa buono’”, all’età di 98 anni, ha ricevuto la berretta rossa e l’anello “in trasferta”: infatti, per motivi di salute, non ha potuto partecipare al Concistoro in Vaticano.

Così come l’umile Giovanni - per obbedire allo Spirito - non ebbe paura di rischiare “di far brutta figura con la storia”, indicendo il Concilio quando era ormai in età avanzata, anche Capovilla, alla scuola di un tale Maestro ha imparato a “mettere sotto i piedi il suo io” e a restare aperto alle sorprese di Dio nella vitalità dei suoi anni ormai vicini al secolo. E, a chi definisce “tardivo” il suo riconoscimento, egli risponde: “Perché dire ‘tardivo? Non è mica una cosa dovuta. È tutto una grazia, un dono di Dio. Niente è tardivo. Io non penso

a queste cose. Ho sempre creduto che il vero servizio comincia con la preghiera, la dedizione e con il silenzio. Certo, non posso lavorare oggi come un giovanotto. Ma posso pregare, posso amare. Posso testimoniare che per il cristiano c’è una sola legge: l’amore. E per il cattolico non ci sono vari paesi del mondo, popoli o razze. C’è un popolo solo: il popolo di Dio in cammino sulle dure strade del mondo verso l’Eterno”.

Con una vita spesa al servizio della Chiesa con “umiltà e nascondimento” rivive così in Capovilla il messaggio del grande Giovanni XXIII: bontà e umiltà si fanno cammino di incessante rinnovamento, vissuto in obbedienza a Dio. Un modo di essere discepolo di Gesù e uno stile di Chiesa che Papa Francesco ama e che anche attraverso la nomina a cardinale del Segretario del Papa Buono ha voluto indicare come via preziosa per tutti.

Angelo Giuseppe Roncalli, Giovanni XXIII, il Papa Buono, sarà proclamato Santo. Succederà a Roma il 27 aprile 2014, Domenica della Divina Misericordia. E con lui sarà canonizzato anche Giovanni Paolo II.

Veronica

CANONIZZAZIONE PAPA GIOVANNI XXIII

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PERCORSO QUARESIMA“Solo per oggi” contenti di camminare con Gesù

La Diocesi di Bergamo per la Quaresima 2014 ha proposto il tema “ Contenti di camminare con Gesù”, che è idealmente una “continuazione” del cammino già fatto nel periodo dell’Avvento: la strada segnata dalla scia della stella fa continuare i passi delle donne e degli uomini capaci di Vangelo sulla via della croce.

Il titolo richiama proprio questo: “contenti di camminare con Gesù”.

La prima parte, invece, “solo per oggi” è un chiaro riferimento alle famose parole attribuite a Papa Giovanni XXIII:

“Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi della mia vita tutti in una volta. Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, non criticherò nessuno, non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso. Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell’altro mondo, ma anche in questo. Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri. Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a sedere in silenzio ascoltando Dio, ricordando che come il cibo è necessario alla vita scheda di presentazione del corpo, così il silenzio e l’ascolto sono necessari alla vita dell’anima. Solo per oggi, compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno. Solo per oggi mi farò un programma: forse non lo seguirò perfettamente, ma lo farò. E mi guarderò dai due malanni: la fretta e l’indecisione. Solo per oggi saprò dal profondo del cuore, nonostante le apparenze, che l’esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo. Solo per oggi non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere nell’Amore. Posso ben fare per 12 ore ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare tutta la vita”.

Le Catechiste

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L’immagine guida è quella della STRADA:

Sulle orme di Cristo maestro ...

La strada che Gesù percorre in tutta la sua predicazione.

In questo cammino i nostri ragazzi avranno un compagno di viaggio: “Tino, il Fagottino”, che li aiuterà ad essere grandi

nella CARITA’

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PADRE RINALDO CI SCRIVE

Le opportunità nella catechesi degli adulti

La pastorale si rivela sorprendentemente ricca di opportunità da cogliere nell’incontro con gli adulti. La comunità di Grignano ha avviato alcune iniziative per offrire agli adulti un annuncio adeguato. Ci si è resi conto che luogo della fede è la vita, nei suoi passaggi fondamentali, sia quelli positivi, sia quelli critici. Ad ognuno di questi incroci nasce una esigenza di riformulazione di sé e di senso, e si apre lo spazio per una possibile parola di vangelo. Sollecitato ad offrire qualche spunto di riflessione sul tema, provo ad indicare tre opportunità nel servizio di catechesi e di annuncio agli adulti.

La prima opportunità: ricerca di una buona notizia. Siamo disposti a sentire il Vangelo che è vangelo, vale a dire “buona notizia”, sulla situazione della nostra vita. Gli adulti sono disposti a sentire ciò che rende buona e bella la nostra vita. Detto in maniera un po’ più cruda, ma comunque efficace, diciamo che come adulti, noi stessi per primi, siamo disposti ad accogliere quello che in qualche modo ci serve, quello che è utile. Questo livello di utilità non banale riguarda i ruoli: quelli di padre e di madre, quello di marito o moglie, quello legato al lavoro e alla professione, e così via. Infatti, il senso che noi diamo alla vita nella sua fase adulta, è legato ai ruoli e ai compiti. Ma c’è un secondo livello di utilità non banale del quale tutti siamo alla ricerca: riguarda il nostro modo di stare al mondo, di stare dentro

la nostra pelle, di stare in relazione con gli altri, di vivere le cose belle o brutte che ci succedono. Questo livello riguarda non il fare, ma l’essere, il senso ultimo del nostro esistere.

La seconda opportunità: traslocare nella nostre situazioni di vita. In questo tempo c’è un costante invito ad annunciare il vangelo dentro i nostri bisogni di vita: il vangelo degli affetti quando ci si innamora e si stabilisce una relazione stabile con un partner; il vangelo della paternità e maternità quando nasce un figlio, quando lo dobbiamo educare, quando lo dobbiamo lasciar partire; il vangelo del lavoro quando si ha un lavoro, quando lo si perde, quando lo si cerca senza trovarlo; il vangelo delle infinite fragilità che ci colpiscono nella vita, prima fra tutte la fragilità affettiva; il vangelo dei distacchi, delle separazioni e dei divorzi che lasciano ferite profonde, il vangelo di nuovi legami stabiliti; il vangelo dei lutti, delle perdite di un figlio, di un coniuge, di un parente; il vangelo della malattia, propria e altrui; il vangelo della morte, quando ormai è chiaro che resta poco da vivere. Si apre qui una mappa estremamente variegata di annunci per noi adulti, nella linea di un trasloco della comunità ecclesiale nelle nostre situazioni, nel nostro bisogno di vita.

La terza opportunità: fare una sorpresa. La catechesi degli adulti ci aiuta ad uscire dalla logica legata alla richiesta delle condizioni. Questo chiede, al parroco e ai laici, molta cura nel contatto e nel tipo di proposta che si intende fare. Ci è chiesta la proposta di un percorso, di riscoperta della fede, curato e bello, al quale si invitano le persone a partecipare, in una logica di proposta e non di ricatto. Si tratta di mettere in atto la logica della sorpresa, e non quella del contratto. Fare la sorpresa del Vangelo significa entrare in un rapporto di totale gratuità e di profondo amore con ogni persona. E non è logico pensare che questo sia un cedimento, un abbassamento delle esigenze del vangelo. E’ vero il contrario: più siamo ospitali, più ci possiamo permettere di essere propositivi e autentici. Il Signore ci precede nel nostro compito di evangelizzazione. Ricordiamoci del messaggio evangelico del mattino di Pasqua: “Vi precede in Galilea. Là lo vedrete” (Mc 16, 7). Il Cristo non è un oggetto posseduto che si può mantenere “qui” per poi comunicarlo altrove. Per raggiungerlo, dobbiamo invece uscire dalle nostre case, lasciare i nostri luoghi per andare verso il luogo dell’altro – la Galilea delle nazioni – dove Egli ci precede.

Perché la catechesi degli adulti sviluppi il suo primato nell’azione pastorale il nostro compito è di aiutarli a riconoscere la presenza di Dio che è già in loro, in modo che possano, come Giacobbe, svegliarsi dal sonno e dire: «Il Signore era qui e io non lo sapevo!» (Gen 28,16).

p. Rinaldo Paganelli

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TRE ANNI DI CARITAS

Sono passati tre anni da quando si è aperta la Caritas Parrocchiale. La sede si è ampliata, prendendo lo spazio della stanza vicina. In questi anni i nostri aiuti sono stati molteplici; in silenzio abbiamo lavorato per aiutare tante persone, e la Comunità in silenzio ci ha aiutato.

La Caritas ringrazia sempre le persone di buona volontà, perché senza di Voi poco si può fare.

In questo breve articolo, Vi vogliamo aggiornare sul lavoro del Terzo Anno Insieme a Voi.

Cosa abbiamo organizzato

Oltre alle consuete Raccolte Alimentari nei mesi di Febbraio, Luglio e Dicembre, quest’anno la Caritas ha organizzato “La Prima Mostra della Bambola” con il patrocinio del Comune, presso la Sala Ernesto Doneda, in Via Patrioti a Brembate, durante il mese di Dicembre. L’obiettivo di questa mostra è stato quello di far ritornare le persone a sognare, perché il sogno è anche speranza. In questi periodi di crisi economica e sociale, è importante anche creare degli spazi per condividere momenti di serenità e gioia, uniti alla carità che contraddistingue il Gruppo Caritas. E’ stata quindi un’occasione di svago per grandi e piccini, che si sono tuffati in una collezione di bambole di più di cento pezzi, bambole spesso dimenticate da bambine diventate grandi, e conservate per anni, fino a diventare pezzo dopo pezzo una piccola collezione che ripercorre quasi 60 anni di storia.

Il ricavato delle offerte della Mostra servirà per l’acquisto di latte e zucchero.

Chi abbiamo aiutato

Oltre alle persone e alle famiglie della nostra realtà, che vivono momenti di difficoltà, anche solo temporanea, in quest’ultimo anno di lavoro, abbiamo dato il nostro contributo alle seguenti realtà: Centro ascolto Bonate, Centro ascolto Capriate, Caritas di Fara Gera D’Adda, Coop. Sociale Rinnovamento per Comunità per i senzatetto, Casa Famiglia Bastiglio, CAF di Milano, Caritas di Bonporto per gli alluvionati dell’Emilia Romagna. Come vedete, il Vostro Aiuto concreto riesce ad andare anche lontano…

Chi ci ha aiutato

L’impegno della Caritas di Grignano, oltre ai volontari che quotidianamente prestano il loro tempo a questi progetti, è sempre più rafforzato grazie alle relazioni con tutte le altre organizzazioni del territorio, che insieme a noi, si impegnano per gli altri, come il Gruppo Alpini, i catechisti, il Comitato per le Emergenze Sociali, etc.

Inoltre, un grazie particolare anche a tutte quelle persone che ci “prestano” le loro braccia (e anche le loro auto), per esempio durante le raccolte. In particolare, i nostri ragazzi che pazientemente,

educatamente e gioiosamente bussano alle Vostre porte per aiutare nelle raccolte organizzate durante l’anno, nonostante il caldo o il freddo delle stagioni. Proprio con loro, c’è stato un piacevole incontro, il giorno 27 Gennaio. La Caritas ha incontrato direttamente i giovani di Grignano per spiegare loro cos’è la Caritas, come funziona, e per avvicinare loro al mondo del Volontariato. A fine serata, i ragazzi hanno scritto della frasi, che per ognuno di loro potevano sintetizzare quanto appreso durante l’interessante chiacchierata.

Vogliamo finire questo articolo cosi, con i loro pensieri, che ben sintetizzano lo spirito della Caritas.

Gruppo Caritas Grignano

“E’ grazie a persone come voi che in questo mondo, in questa situazione, riusciamo ad andare avanti; non solo aiuto verso le famiglie bisognose, ma anche un aiuto per la gente normale che viene spronata ad aiutare fisicamente e moralmente le altre persone” Chiara

“La Caritas è una cosa bella e bisognosa; questo serve per aiutare ed essere aiutati” Elia“La Caritas è amore e aiuto” Nicolas

“Un giorno tu aiuti me, l’altro giorno io ti posso aiutare, e insieme possiamo aiutare qualcun altro” Roberto“La Caritas è un gesto buono, dolce e semplice” Fabio“Aiuto reciproco” Nicolò

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PREMIO S.ANNALa Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Grignano, bandisce il premio “Sant’Anna” da assegnare a una persona o a un gruppo, meritevoli per il servizio prestato alla comunità.Il riconoscimento sarà consegnato il 26 luglio, in occasione della festa di Sant’Anna.  Le segnalazioni per il Premio Sant’Anna, dovranno essere consegnate in casa parrocchiale entro il prossimo 8 giugno, oppure tramite e-mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected]

È sufficiente un breve scritto che contenga la motivazione della candidatura proposta e tutti gli elementi utili per la valutazione da parte della Commissione che assegnerà il premio.

Si dovrà, inoltre, indicare NOME e COGNOME di chi la propone e un recapito, anche telefonico, per consentire eventuali approfondimenti.

Ester

Lorenzo

Manuel

Congratulazioni alla nostra redattrice Sara per

il traguardo raggiunto!!!

Tutta la redazione ti fa i migliori auguri per un

futuro ricco di altrettante soddisfazioni!!!

BATTESIMI E LAUREE

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PERCORSO DI PREPARAZIONE ALLA PRIMA CONFESSIONE(Classe Terza Elementare)

Il percorso che stiamo vivendo con i bambini della terza elementare, in occasione della preparazione alla Prima Confessione, prevede momenti che si articolano attorno ad alcuni brani biblici.

Attraverso la parabola del Padre buono, i bambini sono introdotti a conoscere il volto del Dio di Gesù, a compiere scelte d’amore e a scoprire il dono grande che è stato il Battesimo.

A partire dal comandamento dell’Amore i bambini sono aiutati ad acquisire familiarità con le modalità concrete per osservare i comandamenti nella loro vita.

Con il racconto della peccatrice i bambini scopriranno che è più importante il pentimento del peccato compiuto.

Attraverso la narrazione della pecorella smarrita, i bambini saranno invitati a fare ogni giorno il proprio esame di coscienza per esercitarsi nel distinguere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

A partire dall’incontro di Gesù con Zaccheo i bambini s’impegneranno a vivere il Sacramento della Confessione come occasione per dire un “no” alle scelte sbagliate e un “sì” vero a Dio.

Infine attraverso il testo in cui Gesù accoglie i bambini, i nostri ragazzi, scopriranno l’importanza di mantenere viva l’amicizia con Gesù: in famiglia, nella scuola, e in ogni ambiente di vita.

Il desiderio che anima queste parabole consiste nel far sì che la prima esperienza positiva di questo Sacramento, come occasione di pace e di perdono, motivi i bambini a celebrarlo con una certa regolarità anche dopo la Prima Riconciliazione.

Suor Giusy, Carmela e Paola

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CAMMINO DI PREPARAZIONE ALLA PRIMA COMUNIONE(Classe Quarta Elementare)

È sempre un’esperienza bella accompagnare i bambini alla Prima Comunione, ma è anche una bella responsabilità.

Obiettivi: condurre i bambini a scoprire come Gesù ha donato l’Eucarestia, capire che cosa significa la Messa che ancora oggi celebriamo.

A partire dalla narrazione dell’Ultima Cena con la lavanda dei piedi e l’istituzione dell’Eucarestia, approfondire con i fanciulli i seguenti argomenti: che cos’è l’Eucarestia, come si svolge la celebrazione dell’Eucarestia, come viene chiamato questo sacramento, quali sono gli elementi essenziali e necessari per realizzare l’Eucarestia, chi è il Ministro della celebrazione, che cosa si richiede per ricevere la Santa Comunione.

Soprattutto, quello che è importante è far loro capire che il giorno della Prima Comunione è l’inizio di un percorso, è l’inizio dell’amicizia con Gesù e che non ha senso “andare alla festa di un amico” se non si ha confidenza con questo amico o si spera di non vederlo più.

Faremo quindi notare ai nostri ragazzi che ora, più di prima, dovrebbero partecipare ancor di più alla

Messa (a cosa serve fare la prima Comunione se poi è pure l’ultima?).

Soprattutto, quello che i nostri bambini dovrebbero capire è che l’incontro con Gesù ci rende testimoni del suo Amore nella vita di tutti i giorni, a scuola, a casa, nel gioco, nello sport, mediante l’aiuto verso i genitori, l’aiuto verso i compagni, la collaborazione con gli altri anche se difficile, la correttezza nel gioco.

Decidere di seguire Gesù è una scelta. Come per ogni amicizia. Scegliere di diventare amici di Gesù non è facile, ma è la scelta più importante della vita.

Le catechiste

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IL CAMMINO DELL’UOMO E … LA CRESIMA(Classe Terza Media)

“Conosci te stesso” (Socrate)

“Domina te stesso”(Cicerone)

“Dona te stesso” (Gesu’)

Queste tre massime, che troviamo nel testo di preparazione alla Cresima dei ragazzi di 3^ media, racchiudono il percorso di catechesi umano e spirituale che stiamo interiorizzando insieme quest’anno.

Esse racchiudono i passaggi necessari per una completa esperienza di vita umana e cristiana a cui i ragazzi si stanno affacciando e che in noi adulti dovrebbero risvegliare le note, spesso assopite, dell’anima. Paradossalmente, non si riesce a capire perché, si considera la tappa della Cresima come la conclusione del percorso formativo cristiano, mentre di fatto essa racchiude in sé tutte le potenzialità (i doni dello Spirito Santo) per la realizzazione di una vita vera, piena e continuamente rinnovata.

Lo Spirito Santo che abita in ciascuno è portatore di immensi doni:

di SAPIENZA, per illuminare il cammino di vita

di INTELLETTO, per guardare in profondità

di CONSIGLIO, per trovare la strada giusta

di FORTEZZA, per essere coraggiosi ed entusiasti

di SCIENZA, per appassionarci alla ricerca della verità

di PIETA’, per sperimentare l’amore

di TIMOR DI DIO, per fare spazio a Dio e metterlo al 1° posto.

Quanta ricchezza e quanta forza! … e allora cari Alex, Luca, Jacopo, Marko, Alessandro, Alessia, Alessandra, Vanessa, Lorena e Sara l’augurio è che possiate sentire quanto il Signore vi ama per poter a vostra volta amare Lui e tutti coloro che la vita vi farà incontrare.

Un cristiano maturo è un uomo completo, è davvero “immagine” di Dio e vi ringrazio ragazzi perché nel spiegarlo a voi lo riscopro vero per me.

Buona Cresima e buon cammino a voi ragazzi,

Buona Cresima e buon cammino a ciascuno di noi.

Paola, con Lucia

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Questo dipinto del 1951 risale al periodo cosiddetto mistico di Dalì quando dopo la guerra tornò in Europa, in particolare in Italia, dove per lui si aprì una fase di studio e di recupero della tradizione classica interpretata attraverso la visualizzazione di concetti scientifici.

Questa sintesi ideologica deriva dall’esplosione atomica del 1945 a Hiroshima; da allora l’atomo fu il principale oggetto dei suoi pensieri.

Nel dipinto il corpo del Cristo non mostra il tipico volto sofferente, nè altri segni di violenza come le piaghe sulle mani o sui piedi o la ferita sul costato, ma viene rappresentato con colori forti, bello e robusto come fosse un’apparizione mistica in cui, come il nucleo dell’atomo, Cristo si pone al centro unico dell’universo e al centro del triangolo che lo circoscrive. La composizione ripresa dall’alto s’ispira a un disegno attribuito a San Giovanni della Croce (XVI secolo).

Il paesaggio marino in basso al quadro è quello di Port Lligat mentre le figure accanto alla barca sono prese da un disegno di Velàzquez.

Attualmente si trova a Glasgow, alla Glasgow Art Gallery.

SURREALISMO

È il dettato del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di là di ogni preoccupazione estetica e morale.

Il Surrealismo va oltre la realtà, crede nell’onnipotenza del sogno, nel gioco incontrollato del pensiero.

Con esso si vuole esprimere verbalmente, con la scrittura o attraverso qualsiasi altro metodo, il vero funzionamento della mente.

RECENSIONE QUADRO IN COPERTINA

Cristo di San Giovanni della Croce

Salvador DalìFigueres 1904 - 1989

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Salvador Dalì nasce l’11 maggio 1904 nella cittadina di Figueres, in Catalogna, vicino al confine francese. Suo fratello maggiore, era morto a causa di una meningite nove mesi prima nel 1903, mentre sua sorella, di tre anni più giovane, pubblica un libro nel 1949 dal titolo “Dalí visto da sua sorella”. Il padre era un avvocato appartenente alla classe media, la cui rigidità nell’applicazione della disciplina viene mitigata dalla moglie Felipa, che incoraggia le aspirazioni artistiche del figlio.

Salvador frequenta una scuola d’Arte e durante una vacanza a Cadaquès da un pittore locale scopre la pittura moderna.

Nel 1922 va a vivere nella Residiencia de Estudiantes di Madrid e studia all’accademia di San Fernando attirando particolare attenzione con i suoi modi da dandy (ovvero un uomo che metteva come valori primari Arte e Bellezza).

Diventa intimo amico del poeta Federico Garcìa Lorca, i due hanno una vera e propria relazione amorosa.

Ben presto Salvador viene espulso dall’accademia, perché afferma che nessuno in quell’istituto è abbastanza competente per sottoporre ad esame uno come lui.

Nel 1928 giunge a Parigi, all’epoca la capitale dell’Arte moderna e di alcune tra le più importanti avanguardie storiche, dove si lega al movimento surrealista elaborando uno stile fondato sulla pura immaginazione che definisce “perverso-polimorfo”.

Importante è il matrimonio con Gala che diviene sua

musa e protagonista di diversi suoi quadri. Un tratto molto personale di Dalì è il modo in cui utilizza il proprio esibizionismo: autoritratti e fotografie lo ritraggono vestito in modo appariscente, con piccoli baffi rivolti in alto e sopracciglia ridisegnate.

Il suo desiderio lo spinge a manifestare simpatie naziste, ma si considera un apolitico paranoico; mentre in Europa scoppia la seconda guerra mondiale viene espulso dal gruppo dei surrealisti per il suo non essere di sinistra e così si trasferisce a New York.

Il periodo artistico successivo alla seconda guerra mondiale è votato ad una ritrovata religione cattolica, si dedica a nuove tecniche artistiche, rimane profondamente impressionato da quanto successo ad Hiroshima e dalla nascita dell’ “era atomica” per questo definisce questo periodo artistico come “misticismo nucleare”.

Nel 1989 muore per un attacco di cuore a Figueres dove era nato.

Petra

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IL COMPLEANNO DI UNA PERSONA SPECIALEMartedì 4 febbraio abbiamo festeggiato, in occasione del suo compleanno, una persona speciale…Con i ragazzi del catechismo e le catechiste abbiamo ringraziato, il Signore, attraverso la lettura della parabola del seminatore (Mt 13,1-23) essendo lei uno “strumento di vita” nella comunità di Grignano.

Come un fiore di loto (che ha un forte significato spirituale, perché affonda le radici nel fango, si distende sulla superficie delle acque stagnanti, uscendo da esse immacolato e bellissimo!) simbolo di speranza e gioia, che accoglie in sè tutto quanto il sole gli dona, per regalarcelo poi semplicemente con la sua bellezza… così la sua vocazione nasce dal cuore di Dio e germoglia nell’esperienza dell’amore fraterno….

E la festa cominciò con golose torte…

In quest’occasione di festa, con Suor Giusy abbiamo un po’ chiacchierato ed anche un po’ scherzato: lo sapevate che Suor Giusy aveva un fidanzato? Eh sì, Guglielmo. Noi l’abbiamo intervistato, ecco cosa ci ha raccontato:

“Quando ero giovane, volevo trovare moglie e mi sono messo in viaggio. A Venezia ho incontrato una donna bella, gentile, dall’aspetto signorile, con un viso giocondo … ma non voleva conoscere il mondo. Sono andato a Roma, lì ho trovato una donna pratica nelle cose materiali e spirituali, in tutti i versi esemplare ma non riuscivo a comunicare. Dopo molte ricerche finalmente in provincia di Bergamo l’ho trovata: bella, buona, laboriosa, intelligente, sotto tutti i punti di vista così perfetta non l’avevo mai vista. Era veramente una donna speciale … il fatto è che solo GESU’ era il suo marito ideale”.

Ragazzi e catechiste

IDENTIKIT di Una di noi !• Testa: Pensa a tutti i Grignanesi … per noi bimbi e ragazzi ha una

PREFERENZA… con gli anziani e gli

ammalati è sempre in EMERGENZA.• Viso: Allegro… anche quando

dovrebbe essere … buio.• Occhi: Marrone scuro … quando ti guardano … ti abbracciano.

• Orecchie: Nascoste … ma sempre attente e pronte ad ascoltarti.• Mani: Sanno PREGARE … e …

molto DONARE.• Cuore: Va di sicuro al ritmo dell’AMORE.• Piedi: Camminano tutto il giorno senza sollevare un polverone.

• Statura: Media fuori … ma molto grande dentro.• Carattere: Quasi sempre calmo … è

una donna ma non batte la luna.• Condotta: 10 – ESSERE BUONA E

BRAVA è la sua Regola.Questa è … la NOSTRA Suor Giusy

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Si trova a 7 km da Seferihisar, a 2 km dal nuovo porticciolo turistico di Sigacik, con ristorantini e caffè tipici, ed a 60 km dall’aeroporto. Situato in una posizione invidiabile con un mare incredibile, contornato da un rigoglioso giardino, è stato costruito su un piccolo promontorio che degrada sino al mare. 504 camere parte delle quali in bungalow, tutte dotate di servizi privati, asciugacapelli, aria condizionata, telefono, tv satellitare, mini frigo. Ristorante a buffet con ampia terrazza vista mare, due ristoranti à la carte, snack bar, bar alla piscina, caffè orientale, connessione WI FI a pagamento alla reception, sala TV, sala giochi, negozi, parrucchiere, discoteca, anfiteatro. Accettate le carte di credito.

La struttura è dotata inoltre di 3 piscine, di cui una con scivoli ed una con acqua di mare, attrezzate con ombrelloni e lettini gratuiti, teli mare e materassini a pagamento, tennis, palestra, ping-pong, bocce, freccette, pallavolo, pallacanestro, football, noleggio biciclette, centro benessere con sauna, bagno turco e massaggi. Sport acquatici. Scuola di vela, centro diving e centro windsurf. Spiaggia privata attrezzata con ombrelloni e lettini gratuiti, teli mare e materassini a pagamento. Per chi ama la tranquillità terrazze tra le rocce, con piattaforme di legno, attrezzate con lettini gratuiti. Un team italiano propone un programma di animazione diurno e serale.

******************************

Quota individuale in camera doppia euro 960,00 (minimo 18 partecipanti)

Quota terzo letto adulto ( oltre 12 anni compiuti) euro 870,00

Quota bambino (dai 2 a 11 anni) Terzo letto euro 270,00 |Quarto letto euro 660,00

Supplementi: Camera singola (per intero periodo) euro 200,00

La quota comprende: Volo aereo da Bergamo, Assicurazione medica/bagaglio/annullamento, Tasse aeroportuali, Adeguamento carburante, Trattamento All Inclusive,

TRATTAMENTO ALL INCLUSIVE INCLUDE: Trattamento di pensione completa buffet, late breakfast dalle 10.00 alle 11.00, snack dalle 12.30 alle 17.00, coffee break dalle 17.00 alle 18.00, snack di mezzanotte dalle 22.00 alle 23.00, una cena a soggiorno nei ristoranti à la carte (previa prenotazione in loco), soft drink, succhi di frutta, bevande alcoliche e vino di produzione locale, caffè americano, tè e tisane dalle 10.00 alle 23.00; tennis diurno, ping-pong, freccette, bocce, beach volley, basket, football, palestra, sauna e bagno turco (su prenotazione in alcune fasce orarie); ombrelloni e lettini gratuiti in piscina e spiaggia.

TRATTAMENTO ALL INCLUSIVE NON INCLUDE:tutte consumazioni dopo le 23.00, bevande in bottiglia ed in lattina, caffè turco, cappuccino, caffè espresso, narghilè, spremute di frutta, bevande alcoliche e analcoliche importate, gelati, crepes e waffle, materassini e teli mare in piscina e in spiaggia, massaggi e trattamenti presso il centro benessere, parrucchiere, sport acquatici, scuola di vela, centro diving e windsurf, attrezzatura per il tennis, noleggio biciclette, cassette di sicurezza, internet.

La quota non comprende: Extra personali, Tutto quanto non espressamente menzionato nella voce “INCLUSO”.

Iscrizioni entro il 15 maggio.

TURCHIA18 - 25 AGOSTO

Club Resort Atlantis

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CLAUDIO ABBADO, UNA VITA PER LA MUSICA

LA STELLA DI PIETRAMarco Buticchi

Lo scorso 20 gennaio Claudio Abbado si è spento nella sua casa a Bologna suscitando un enorme dispiacere in tutto il mondo della musica. Abbado nacque a Milano 80 anni fa e nella sua lunga carriera egli fu in grado di affermarsi nel campo della musica classica in tutto il mondo; basti pensare agli innumerevoli incarichi svolti dal maestro Abbado, tra i quali direttore musicale della scala, della Staatsoper di Vienna e dell’orchestra Filarmonica di Berlino, dove prese il posto del leggendario Herbert Von Karajan. Durante la sua vita Abbado continuò a sorprendere l’intero mondo della musica rinnovando il repertorio di numerosi teatri tra i quali la Scala dove agli albori della sua carriera, alla fine degli anni Cinquanta fu in grado di ridare prestigio ad un palco avviato verso il declino. Tuttavia il periodo più significativo della carriera del maestro Abbado fu tra 1991 e il 2002 dove diresse i Berliner Philarmoniker incrementando la loro già nota fama. Oltre a successi come direttore d’orchestra Abbado partecipò attivamente al progetto “El Sisitema” in Venezuela dove contribuì alla creazione di numerose orchestre giovanili salvando numerosi ragazzi dai pericoli della strada, e dando inizio all’ascesa di numerosi giovani musicisti tra i quali l’emergente direttore d’orchestra Dudamel. I numerosi riconoscimenti ricevuti da Abbado dimostrano come egli fosse un personaggio molto influente nel campo artistico che contribuì a diffondere l’intera cultura musicale italiana in tutto il mondo e per questo nel 2013 venne eletto senatore a vita per meriti artistici.

Lorenzo

“Dietro a ogni disegno c’è sempre una tela, una tavola stagionata o un muro intonacato: quale che sia l’abilità dell’artista, la visuale della sua opera rimarrà sempre e solo frontale. Una statua la si può esaminare da ogni lato e si possono scoprire nuovi particolari da tutte le angolazioni. E ogni dettaglio, anche il più minuto, può rivelare la cura e la passione dello scultore.”

Che cosa lega i fatti sconvolgenti degli anni di piombo e Michelangelo? Questa è la domanda che si pone la giovane Sara Terracini che involontariamente si trova invischiata in intrighi e misteri nazionali e internazionali a causa dei suoi studi sul Laocoonte di Michelangelo. Dalle sue ricerche emerge infatti che il gruppo statuario non appartiene alla produzione classica ma bensì a quella michelangiolesca. Buticchi, autore del romanzo, si immagina e descrive il giovane Michelangelo, artista di talento fin da ragazzino, che un po’ per gioco, un po’ per caso riproduce l’opera più famosa dell’antichità che una volta ritrovata viene subito additata da tutti -papa compreso- come opera dei maestri della classicità. L’unica cosa che gli rimane da fare per non incappare nell’ira dei potenti è nascondere i bozzetti incriminati che passeranno di mano in mano lasciandosi alle spalle una lunga scia di sangue che arriva fino al 1985 e a Sara. E se i bozzetti in questione fossero caduti nelle mani dei terroristi e servissero a finanziare le loro operazioni illecite?

Elena

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Avvisi dalla Parrocchia

MESSE NEI QUARTIERI NEL MESE DI MAGGIOChi fosse interessato ad ospitare la Celebrazione è invitato a comunicarlo a Don Roberto, quantoprima. Grazie.

PELLEGRINAGGI MARIANI DEL MESE DI MAGGIO 2014! 9 Maggio: Pellegrinaggio alla Madonna della scopa di Osio Sopra. Messa alle ore 20.30.

Per chi viene a piedi partenza dal sagrato alle ore 19.00.

! 16 Maggio: Pellegrinaggio alle grotte di San Vittore a Brembate. Messa alle ore 20.30.Per chi viene a piedi partenza dal sagrato alle ore 19.30.

! 23 Maggio: Pellegrinaggio alla Madonna delle Ghiaie. Messa alle ore 20.30.Per chi viene a piedi partenza dal sagrato alle ore 18.30.

! 30 Maggio: ore 20.30 messa all’agriturismo La Quadrifoglio. Ritrovo alle ore 20.15 in via Brugarole per la recita del Rosario.

IL CAMMINO DI SANTIAGOPer partecipare al Cammino di Santiago: info in Parrocchia ed iscrizioni entro il 01/05/2014.

INCONTRO PER GLI ANIMATORI DEL C.R.E.Lunedì 05 Maggio 2014 ore 20.30 incontro per gli animatori del C.R.E. in Parrocchia.

CONCORSO FOTOGRAFICO 2014Anche quest’anno la redazione del Bollettino indice un concorso fotografico in occasione della festadi Sant’Anna. Tema: la Luce. Per info e iscrizioni: in parrocchia o [email protected]

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COMUNITÀ INSIEME

CALENDARIO LITURGICO

MARTEDì SANTO - 15 aprile

ORE 15.00: Confessioni per i ragazzi

GIOVEDì SANTO - 17 aprile

ORE 20.30: “Messa nella cena del Signore”, con il rito della lavanda dei piedi.

I ragazzi portano l’impegno di carità della Quaresima.

Al termine della Messa, adorazione all’altare della reposizione.

VENERDì SANTO - 18 aprile

ORE 08.30: Ufficio delle letture e lodi.

ORE 15.00: Azione liturgica della morte di Gesù

ORE 20.30: Via crucis per le vie del paese

(via San Gervasio, via Europa, via Nazioni Unite, via Roma)

La Via Crucis inizia in via san Gervasio e termina in Chiesa.

SABATO SANTO - 19 APRILE

ORE 08.30: Ufficio delle letture e lodi.

ORE 15.00: Confessioni per gli adulti (fino alle 18.00)

ORE 21.00: Veglia Pasquale

DOMENICA DI PASQUA - 20 APRILE

ORE 08.00: S. Messa.

ORE 10.30: S. Messa.

Al termine di ogni Messa, benedizione delle uova, con l’acqua santa benedetta la notte di Pasqua. 

LUNEDì - 2 1 APRILE

ORE 08.30: S. Messa.

ORE 10.30: S. Messa.

DOMENICA 4 MAGGIO

ORE 10.30: S. Messa e Prime comunioni

SABATO 17 MAGGIO

ORE 18.00: S. Messa e celebrazione della Cresima