Se questo è un uomo

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In occasione del giorno della memoria.Realizzato da Pierfrancesco Sanzari classe 2 E

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Se questo è un uomo

Primo Levi La scritta «Arbeit Macht Frei» che sta a significare: il lavoro rende liberi, è posta all’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz.

Vedrai scorrere immagini che hanno segnato la vita di

tante persone

Non bisogna dimenticare …

La freccia indica la strada che gli ebrei percorrevano per

andare a lavorare è chiusa ai lati dal filo spinato elettrizzato

in modo da impedire che

potessero scappare.

La strada di ingresso al campo.

Al centro la via principale e sulla sinistra i rispettivi «Block».

La torretta di avvistamento con il faro.

Questo cartello sta a indicare che il filo spinato, lungo la strada percorsa dagli ebrei, è

elettrizzato.

I cancelli che venivano aperti per far passare gli ebrei da un

percorso all’altro.

La strada percorsa

dagli ebrei per andare a

lavorare.

La strada di mezzo tra i Block, sulla sinistra, e quella per andare a lavorare,

sulla destra.

La strada che costeggia i “Block”.

Il faro della torretta di avvistamento.

La lanterna con il numero del “Block”(in questo caso 24).

La strada principale che costeggia i

“Block”.

I documenti dei deportati.

Queste scatole contenevano delle pillole che versate in un tombino

diventavano gas il quale alimentava le camere a gas.

Le pillole che alimentavano le camere a gas.

Gli occhiali dei prigionieri morti.

Le coperte che usavano i prigionieri del campo.

Le spazzole che usavano i prigionieri.

Le protesi dei prigionieri diversamente abili.

Le ciotole dei deportati.

La stanza dove venivano interrogati i prigionieri e condannati a morire al muro della morte.

In questa camera si spogliavano i prigionieri prima di entrare nel forno crematorio.

In questa cella i prigionieri morivano

stando a digiuno.

Il comignolo del forno crematorio.Dal libro Se Questo è Un Uomo … Si vedeva un fumo nero uscire sempre da quel comignolo, ma da dove deriva …

L’ingresso al forno crematorio.

Su queste barelle di ferro venivano messi i corpi che successivamente

sarebbero entrati nel forno crematorio.

Nel fosso di fronte a questo carrello venivano buttati i corpi

oramai cremati.

I binari ove passava il treno che proveniva da altri campi di

internamento o di lavori forzati come il campo di San Sabba vicino

Trieste.

Su uno dei treni che passava su

questi binari Primo Levi ci

trascorse cinque giorni a digiuno

senza cibo e senza acqua.

L’ingresso al campo di concentramento.

Le latrine: posto in cui i prigionieri

soddisfacevano i bisogni gli odierni

bagni pubblici.

Una delle stufe che riscaldava l’intero

“Block” ancora integra, impossibile da

distruggere perché in mattoni.

Le cuccette con i rispettivi numeri neri su sfondo

bianco.

Il 27 gennaio del 1945 i cancelli di Auschwitz

furono abbattuti.Dal libro Se Questo è Un Uomo scritto da Primo Levi …già da molti mesi ormai si sentiva a intervalli il rombo dei cannoni Russi… e loro furono i primi ad entrare nel campo di concentramento.

Fine

Lavoro sulla giornata della memoria realizzato da

Pierfrancesco Sanzari 2^ E anno 2011-2012