Post on 16-Feb-2018
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AvAnguARdIe COstRuttIve
Sopra il titolo,un’immaginedelpontesulBremboaLenna,infrastrutturarealizzatadalGruppoVitali.
profili_imprese
vItAlIPer un’imPresa di costruzioni, è ovvio, le fondamenta sono cruciali. Quelle su cui Poggia il gruPPo vitali si chiamano ecosostenibilità, alta Qualità costruttiva e soluzioni Personalizzate Per ogni committente
Tre pilastri che hanno messo il business della famiglia bergamasca al riparo dalla profondissima crisi dell’edilizia, uno dei settori più colpiti dalla prolungata congiun-tura negativa degli ultimi anni. «Andiamo in controtendenza: quest’anno il fatturato crescerà rispetto ai 150 milioni di euro com-plessivi del 2012», conferma Cristian Vitali, architetto e ad del gruppo. «Per i prossimi tre anni, poi, abbiamo un portafoglio di pro-getti che vale 500 milioni». Risultati invidiabili in una fase di recessione e per un’azienda che, a dispetto dei nume-ri, rimane “a gestione famigliare”: accanto a Cristian i fratelli Massimo, Luca e Achille, che insieme gestiscono gli ambiti ammini-strativi e operativi dell’impresa. Ma i quat-tro, che hanno fondato la società nel 1989 raccogliendo l’eredità del padre Emilio e del nonno Beniamino, entrambi del settore, hanno sempre pensato in grande. Cogliendo
al volo le occasioni di crescita e di diversifi-cazione, anche tramite acquisizioni. La prima già nel 1994, quando fu acquistato un ramo della Invernizzi SpA. «Così, negli anni, siamo arrivati a strutturarci in quattro divisioni che presidiano altrettante aree di business: sviluppo immobiliare, infrastrut-ture, demolizioni speciali e produzione di aggregati per l’edilizia», racconta l’ad, che grazie al background di studi ed esperien-ze internazionali coordina tutti i progetti corporate con occhio attento al design e alla funzionalità. A trainare i ricavi sono soprattutto le grandi infrastrutture lombarde, dalla tangenziale esterna alla Brebemi, oltre a quelle legate all’Expo. In più Vitali, incontrato nella bella sede milanese del gruppo (quella ammini-strativa è a Cisano Bergamasco), identifica un altro fattore di successo nella presenza in tutte le fasi della filiera: individuazione delle
• 1936BeniaminoVitali,tornatoinItaliadopotreannidaemigrantenegliStatiUniti,fondaunapiccolasocietàedile
• 1954EmilioVitali,figliodiBeniamino,amplial’attivitàedentranelsettoredelleinfrastrutture
• 1989Achille,Cristian,LucaeMassimo,terzagenerazionedellafamiglia,fondanolaVitaliSpA
• 1994AcquisizionedellostabilimentoInvernizziaCisanoBergamasco
Opere recenti
• 2006Pontesull’AddaCesareCantù• 2006PalasportOlimpicodiTorinosu
disegnodiArataIsozaki• 2008DemolizionedelquartiereCité
CapendeguyaBéziers(Francia)• 2011InnovationCampusMilano
Opere in cOrsO
• Portadell’Expo(inassociazionediimpresa)
• ProgettoBre.Be.Mi• LeonardodaVinciParkdiRoncello• MediaparkdiStezzano
milestones
Prisma Architectural è il marchio di Performance in Lighting di soluzioni illuminotecniche per esterni ad elevato contenuto tecnico e di design. Tra queste Q-Light 600, nella foto, apparecchio su palo interamente in alluminio di forma essenziale e rigorosa, con diffusore antiabbagliante, conforme alle norme sull’inquinamento luminoso, in policarbonato resistente agli urti e stabilizzato ai raggi UV (la prolungata esposizione alla luce solare non ne altera colore e trasparenza), è un’eccellente soluzione per l’illuminazione di aree pedonali urbane e in contesti residenziali. Disponibile per sorgenti a scarica, fluorescenti o LED (in bianco caldo 3000 K o freddo da 6000 K), Q-Light è dotata di due pressacavi per il cablaggio passante di cavi da 5 a 10 mm.
www.performanceinlighting.com
InoccasionedeltrentesimoanniversariodellamortediPierLuigiNervi,questaraccoltadisaggièilrisultatodiunprogrammatriennalediricercasullavicendapersonale,professionaleeculturaledelcelebreingegnereitalianopromossadall’UniversitàdiParmaedaParmaUrbanCenter.Unlavorosugliarchivichehacoinvoltostudiosidatuttoilmondoorientatiintredirezioni–Storie,Geografie,Paralleli-documentatedaaltrettantesezioniall’internodellapubblicazione.
The Berlin Design GuideAutori VivianeStappmanns,KristinaLeipoldEditore Gestalten-256pp-euro16,90ISBN978-3-89955-478-6(testo in inglese)
Cantiere NerviA cura di GloriaBianchino,DarioCostiEditore Skira262pp-euro28,00
Pratico manuale per gli appassionati d’arte, architettura, moda e design, questa guida propone una serie di tour tra i luoghi più stimolanti di Berlino, dall’innovativo Buchstabenmuseum, dedicato al graphic design, al Mauerpark, striscia verde che ricalca il percorso del Muro, dalla mitica sala concerti SO36 al Gestalten Space. Gli itinerari sono integrati da interviste e ritratti di personalità locali che offrono un punto di vista privilegiato per scoprire una delle città più dinamiche nel panorama creativo globale.
unA guIdA AllA CReAtIvItà dI BeRlInO
Nell’architetturatradizionale,lechiusuretrasparenticostituivanoilpuntodeboledegliinvolucriedilizi.Oggi,grazieaunalungaseriedievoluzioniinterminidiprestazioni,iserramentielevetrazionirappresentanounarisorsadeterminanteperilcontrolloambientaledegliedifici,siainterminidiisolamentotermico-acusticochediilluminazioneeventilazionenaturale.Perquestoèormairiduttivoconsiderareiserramenticomesistemitecniciautonomi:laloroprogettazionedeveinfattiprendereattodellecomplesseinterrelazioniconleformearchitettoniche.
le CHIusuRe veRtICAlI
Serramenti e vetrazioniA cura di GianLucaBrunettiEditore WoltersKluwerItalia224pp-euro28,00
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‹ LIBRI/NEWS
lA COstRuZIOne dI un’IdentItà
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aree di sviluppo, progettazione, costruzione e gestione dell’immobile. Il fatto di occuparsi quasi esclusivamente di retail, industriale e terziario si è poi rivelato un punto di forza, visto il crollo delle com-pravendite nel residenziale. Questo, però, non basta: a fare la differenza, in tutte le aree di business, è il come. E qui torniamo ai tre pilastri evocati in apertura. Innanzitutto il rispetto per l’ambiente. Anche per ragioni molto pratiche: ridurre l’impatto di un edi-ficio e renderlo efficiente dal punto di vista energetico equivale a contenere in maniera notevole i costi di gestione. «Il campus che abbiamo realizzato a Peschiera per Micro-soft è un ottimo esempio: è il primo e l’unico in Italia, al momento, ad essere completa-mente certificato Leed Gold, lo standard sviluppato negli Usa che misura la sosteni-bilità ambientale degli edifici tenendo con-to di sei categorie di indicatori». Perché un building riesca ad ottenere questa certifica-zione è fondamentale la qualità del cantiere, dei materiali e delle soluzioni tecnologiche scelte. «Certo, per questo tendiamo a utiliz-zare asfalti e calcestruzzi certificati prodotti nei nostri stabilimenti di Caponago, Ponte San Pietro e Cisano Bergamasco. Ma qualità significa anche confrontarsi con i progettisti e con i clienti per creare qualcosa di funzio-nale, senza ricami e orpelli inutili. Da archi-tetto conosco bene la tentazione di mettere l’estetica al primo posto, ma credo che si debba sposarla con la praticità tenendo sem-pre a mente le esigenze di chi in quell’am-biente dovrà lavorare o vivere». Ecco perché occorre la collaborazione con tutti gli attori coinvolti nel progetto. Un’idea che Vitali porta avanti anche nel suo ruolo di vicepresidente del gruppo Giovani di Ance: «Il tempo del far da sé è superato: ora biso-gna unire gli sforzi e cercare insieme le so-luzioni migliori. E sono convinto che, in un momento di restrizione del credito, vadano coinvolti in collaborazioni sempre più stret-te anche i soggetti finanziatori».
Chiara Brusini
L’architettoCristianVitali,a.d.diVitaliSpA
lO svIluppO sOstenIBIle
La tutela dell’ambiente come parte integrante del business. Dalle parole di Cristian Vitali si capisce che oggi il costruire ecosostenibile è una strada obbligata. Per motivi etici, per mantenere buoni rapporti con le istituzioni locali e come fattore di vantaggio competitivo. Il gruppo di Cisano Bergamasco lo ha intuito prima di altri: non per niente quello di Peschiera Borromeo è stato il primo (e per ora l’unico) campus italiano a ottenere la certificazione Leed, che misura l’impatto ambientale con un sistema di punteggi applicato all’intero ciclo di vita dell’edificio, dal cantiere alla dismissione. A questo impegno Vitali unisce la stretta collaborazione con gli enti e le comunità locali. In parallelo alla costruzione della nuova sede Microsoft, per esempio, l’azienda ha riqualificato l’antico parco del fontanile Gambarone, piantumato alberi e costruito un asilo nido e una scuola materna aperti alla comunità.
LocalitàPeschieraBorromeo,MI
Anno di realizzazione2011
Committente MicrosoftItalia
Progetto architettonico FloresPratsArquitectes
Area del lotto100.000mq
Slp 60.000mq
Superficie di piano 3.200mq
Certificazione LeedGolddelGreenBuildingCouncil
Area verde 62.000mq
Area parcheggio 28.500mq
Fornitori asfaltoecalcestruzzoVitali,superficivetrateSchüco,soluzionidiilluminazionePhilipsconsensoridirilevamentopresenzaeregolazioneautomaticadelflussolampada,pannellifotovoltaiciRenergiesItalia,realizzazioneimpiantoelettricoAgiesrl
Valore del progetto150milionidieuro
scheda
Nel 2006 Microsoft indice la gara per il suo nuovo headquarter. Il brief richiede mas-sima efficienza energetica e basso impatto ambientale, flessibilità degli spazi e una se-rie di servizi (dall’asilo nido al fitness cen-ter) che favoriscano il cosiddetto work-life balance, cioè il bilanciamento tra lavoro e vita privata. Vitali individua un’area verde a sud-est di Milano (Peschiera Borromeo) con destinazione industriale e mette a punto un progetto con tutte le caratteristiche richie-ste. «Abbiamo ribaltato la procedura tradi-zionale, che ha come primo step il disegno dell’architetto. Siamo partiti dalle esigenze del cliente, immaginando una pianta di pia-no che potesse contenere open space, sale meeting e aree relax, facilitasse l’interazio-ne tra colleghi e al tempo stesso garantisse bassa dispersione termica», ricorda Cristian Vitali. «La forma a corte, con spazi tecnici e servizi posti negli angoli interni, si è rive-lata ideale. Ottenuta la variante urbanistica
InnOvAtIOn CAmpusUn masterplan che si richiama ai complessi agricoli tradizionali della zona per spazi di lavoro contemporanei, integrati nella socialità del luogo
(da industriale a terziario) e un aumento volumetrico che ci avrebbe consentito di realizzare altre tre corti unite da un blocco centrale, abbiamo contattato lo studio spa-gnolo di Eva Prats e Ricardo Flores: giovani architetti emergenti che lavorano molto in ambito paesaggistico». Microsoft apprezza, scegliendo, tra un centinaio di progetti in gara, proprio quello dello studio di Barcello-na, caratterizzato da brise soleil che si allun-gano sul vialetto di ingresso trasformandosi in una pergola che richiama le costruzioni del vicino Parco agricolo sud. Il complesso, in cui la multinazionale ha tra-sferito la propria sede nel luglio 2011, com-prende 50 mila mq di uffici, mille posti auto coperti, centro conferenze e auditorium, spazio mensa, ristorante, fitness center, asi-lo e scuola materna. Il tutto circondato da 60 mila mq di parco. Le facciate di vetro e acciaio a bassa dispersione termica per-mettono un’ottima distribuzione della luce
sui piani di lavoro. Ogni particolare è stato studiato per ottenere l’importante certifica-zione ambientale Leed Gold: dall’uso di ma-teriali locali e quando possibile riciclati al re-cupero delle acque piovane per gli scarichi e di quella di falda per il raffrescamento estivo, dal sistema di teleriscaldamento ai pannelli fotovoltaici e solari termici sulle coperture, fino alla scelta, per gli spazi verdi, di specie arboree con basso fabbisogno idrico. Con il risultato che, rispetto a un edificio tradizionale delle stesse dimensioni, l’hea-dquarter Microsoft consuma il 30% di ener-gia e il 40% di acqua potabile in meno ■
In alto,internoeesternosifondononellevetratebasso-emissivedellanuovasedediMicrosoftItalia.Sotto,leggerepasserellecherichiamanoilpaesaggioagricolocircostantedefinisconogliaccessiallacortecentraledelcomplesso;nelmasterplanadestra,itreblocchiacortecentraledelcampus,acuisiaffiancaun’areadeiservizielemonumentalipresed’ariadeiparcheggiinterrati.
Sotto,alcunilavoridiVitali.Dasinistra:demolizionedegliedificidelquartiereCiteCapendeguy,nelcentrodiBéziers(F);ilPalahockeydiTorino(2006),disegnatodaArataIsozaki;pontesulfiumeBremboaLenna,conschemaadarcosuperioreeimpalcatosospeso,progettodiStudioAriatta,Ing.MauroEugenioGiuliani.
NEL 2012 Vitali SpA ha realizzato ricavi per circa 75 milioni di euro, di cui metà dalle infrastrutture e altrettanto da produzione di aggregati per l’edilizia, demolizioni speciali e bonifiche ambientali. Per quest’anno, considerati gli ordini ricevuti, prevede una crescita dei ricavi e dei margini. I dipendenti sono 180, numero che con i collaboratori sale a 350. Quattro le divisioni: la Real estate development, specializzata nella realizzazione di edifici direzionali, commerciali, logistici e industriali, la Demolizioni speciali che si occupa dell’abbattimento di fabbricati con sistemi implosivi o con robot e della bonifica di aree industriali dismesse, la Divisione Infrastrutture che realizza strade, autostrade e ponti, la Vitali produzione di calcestruzzo, conglomerati bituminosi e inerti oltre a recuperare i materiali provenienti dalle demolizioni. L’organigramma del gruppo comprende altrettante direzioni, a cui si aggiunge quella (trasversale) dedicata all’Engineering, che gestisce la progettazione e l’ingegnerizzazione dei progetti.
il gruPPo vitali
Presidente Massimo VitaliVicepresidente Luca VitaliAmministratori delegati Achille e Cristian Vitali
Fatturato 2012 75 milioni di euroAddetti 350 www.vitalispa.it
profili_imprese
Evoluzionedelfatturato Laripartizione%delvolumed’affaritralediversedivisioni
2008 2009 2010 2011 201210
20
30
40
50
60
70
80
Infrastrutture 50%
Costruzioni 30%Immobiliare 10%
Produzione 5%Demolizioni 5%
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La costruzione del nuovo ponte sul lago di Lecco che collega i comuni di Olginate e Ca-lolziocorte riducendo i tempi di spostamento e il traffico, è stata una vera sfida ingegneri-stica. «Le fondazioni delle antenne necessita-vano di opere di consolidamento particolari a causa della scarsa consistenza del terreno», spiega Vitali. Il ponte, inoltre, è interamente sospeso agli stralli: «per minimizzare l’im-patto sul territorio e non ostacolare il natu-rale corso delle acque si è deciso di eliminare le pile in alveo in favore di una luce unica». Durante i lavori, tuttavia, è stato necessario incanalare l’Adda in sette condotte per poi creare sul letto del fiume un rilevato provvi-sorio costituito da blocchi di cemento ■
LocalitàOlginate
Anno di realizzazione2009
Committente ProvinciadiLecco
Progettista Ing.AngeloValsecchi
Consulenza opere geotecnicheSCSembenelliSrl
Lunghezza233metri(campatacentrale110metri)
Larghezza 11,50metri
Distanza tra le antenne 110metri
Altezza antenne38,4metri
Stralli48
Pali di fondazione110
Peso impalcato5.331t.
Peso acciaio per stralli59.000kg
FornitoriCasseformeDoka,calcestruzzoVitaliconadditiviMapei
Valore del progetto5,8milionidieuro
scheda
un pOnte sull’AddA
Nelle immagini,unavistadell’areadiinterventodurantelacostruzionedelleopereprovvisionalidisostegnoe,asinistra,glistrallichesorreggonolacampatacentraleel’impalcatoincementoarmatoprecompressoinopera.
lA pORtA dell’expOÈ il progetto infrastrutturale più importante di Expo 2015. Insieme landmark del sito visibile da grande distanza, snodo essenziale del trasporto su gomma e elemento di salvaguardia ambientale per le prospicienti aree del nuovo sviluppo urbano
La nuova porta di accesso di Expo 2015 col-legherà l’area espositiva con le grandi arte-rie viarie e la viabilità secondaria e sarà il vero biglietto da visita dell’espozizione uni-versale. L’intervento consiste in due viadot-ti (Expo Ovest ed Expo Est) da 200 metri che scavalcano la A4, un terzo (viadotto dei Laghi) da 190 metri che passa sulla A8 e un tratto di galleria (1 chilometro di lunghez-za) sotto l’area di Cascina Merlata. Il per-corso in quota avrà 38 appoggi invece di 82. «Abbiamo vinto la commessa un anno e mezzo fa dopo una gara molto agguerri-ta» ricorda Vitali «Ha premiato il design, concepito dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel and partners, e il lavoro di progettazione ingegneristica realizzato con i partner». I lavori sono partiti ad agosto dello scorso anno ■
LocalitàMilano
Anno di realizzazioneIncantiere
Committenza InfrastruttureLombarde
Progettista AntonioCitterioPatriciaViel&Partners,ProIter(servizidiingegneriaintegrata),Errevia,Politecnica
EsecutoriAtitraEurecaConsorzioStabile,CCCCoop(ConsorzioCooperativeCostruzioni),CIC
(CompagniaItalianaCostruttori)eVitali
Illuminotecnica MetisLighting
Valore del progetto 120milionidieuro
scheda
NelrenderenelmodellodiAntonioCitterioPatriciaVielandPartnersduevistedellanuovainfrastruttura.Adestra,un’immaginedelcantiereincorso.
Lungo i principali canali di distribuzione europei delle merci, Vitali ha realizzato il campo logistico di Basiano, a poca distanza dalla A4 Torino/Trieste, dalla tangenziale Est Milano e dalla futura Bre.Be.Mi. Al suo interno, l’hub italiano di Decathlon, dove la catena di abbigliamento sportivo francese riceve e smista le merci vendute in tutti i punti vendita italiani. Un sistema meccanizzato preleva la merce ordinata dai negozi e la trasporta all’imballaggio per la spedizione. Caso rarissimo per un edificio di questo tipo, l’immobile è dotato di riscaldamento a pavimento per migliorare il comfort dei lavoratori. Gli speciali rivestimenti metallici di facciata, inoltre, permettono un risparmio del 30% sui costi di gestione. Tutti i magaz-zini sono provvisti di impianti antincendio tipo sprinkler, mentre le compartimentazio-ni sono realizzate con pareti REI120 ■
LocalitàBasiano
Anno di realizzazione2005
Committente Decathlon
Area complessiva 100milamq
Superficie coperta60.000mq
Altezza sottotrave 12metri
Valore del progetto 20milionidieuro
scheda
Il pARCO lOgIstICO mIlAnO est
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