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Avelino Busi mentre fa manutenzione

REZZATO Cartoline d’epoca, scolo-rite, velate dal tempo che testimonia-noun passatolontano. Sono 180, rac-contanopiù di unsecolo di storia rez-zatese e si trovano in mostra a Rezza-to nella Bottega Alta di via Perlasca18.Le cartoline - provenienti dalla colle-zione di Evaristo Bardelloni - sono

statepazientementescansionateeca-talogate dal fotografo del paese Clau-dio Garda, che da decenni immortalai luoghi e gliavvenimenti della comu-nità.Con questa mostra dal titolo emble-matico «Paese mio» si vuole testimo-niare un vissuto che va dal 1900 sinoal 1970 dove le immagini di luoghi e

monumenti si uniscono allo scritto,tracce di saluti ma anche di legamifrachi èrimastoechihadovuto anda-re lontano. La mostra, che si collocanell’ambito delle iniziative culturalirezzatesi «Paese mio», rimane apertafino al 15 aprile con i seguenti orari:da lunedìavenerdì 16-19, sabatoe fe-stivi 10-12 e 16-18. zani

CAZZAGO S. MARTINO La discaricaper inerti, in territorio di Cazzago,occuperà circa 101.500 metri quadrati(bacino e aree di pertinenza). Potràaccogliere un milione e 350mila metricubi di scarti in sette anni; la gestionepost operativa durerà altri 10 anni. Siprevede il suo recupero finale ad usoricreativo-naturalistico e a verdepubblico attrezzato.Secondo la Regione (Direzionegenerale ambiente, energia e reti), ladiscarica «sia per l’impatto limitato

dovuto alla tipologia di rifiuti inerti,sia per l’uso finale dei luoghi, nonpare pregiudicare la realizzazionedegli interessi pubblici ambientali eterritoriale». Quanto al traffico, siprevede - durante l’esercizio - untraffico di 40 mezzi al giorno. Fra leprescrizioni che la Regione detta allasocietà proponente prima di avviarel’attività, ci sono la sistemazione divia Macogna e via Caduti e laprogettazione delle compensazioniambientali.

Botticino Da San Gallo la riscossa dei campanariNella frazione è nato un gruppo di appassionati che si esibiscono con metodi tradizionali

CAZZAGO S. MARTINO Via libe-ra alla discaricaper rifiuti inertinel-l’ex cava Macogna di Cazzago S.Martino, al confine con Rovato,Berlingo e Travagliato. La Regione,martedì scorso, ha dato parere fa-vorevole di compatibilità ambien-tale al progetto presentato dalla so-cietà Drr srl. L’autorizzazione defi-nitiva all’apertura tocca ora allaProvincia, che aveva già valutatopositivamente il progetto, in con-trasto con l’opinione dell’Asl e so-prattutto dei quattro Comuni coin-volti. Questi ultimi, tuttavia, nonmollanola presa,annunciandol’in-tenzione di intraprendere «ogniazioni politica e giudiziaria per tu-telareil nostro territorio, inostri cit-tadini e la loro salute».Probabile un ricorso alTribunaleamministrati-vo regionale.I sindaci di Cazzago(Giuseppe Foresti), Tra-vagliato (Dante DanieleBuizza), Berlingo (Da-rio Ciapetti) e il vicesin-daco di Rovato (AngeloBergomi),puntano il di-to contro Regione e Pro-vincia.«La discarica- af-fermano - è frutto diuna procedura lacuno-sa, sbagliata, che non tiene contodelleesigenze locali e del parere ne-gativo dell’Asl. Risponde unica-mente a un progetto presentato dauna società privata, presso un am-bito estrattivo in cui si è verificatauna serie di abusi e inadempienze:conferimenti abusividi rifiuti,esca-vazioni abusive, mancata realizza-zione delle opere ambientali pro-messecome condizione prelimina-re all’escavazione (piantumazioni,rotatoria, strada, pista ciclabile).Tutto quanto fatto finora in quellecave è solo a danno dei Comuni esoprattutto a danno dell’ambientee dei cittadini». I quattro sindaci re-spingono «questo regalo di Pasquadi un’amministrazione regionale

ormai a pezzi». Chiedono «la modi-fica della legge regionale cave chefa in modo che ogni cava divengauna discarica e un piano di gestio-ne regionale dei rifiuti che chiari-sca quanti rifiuti industriali produ-ciamoe quante discarichesi voglio-noin Lombardia». Infinela doman-da:«Cosa devesuccedere ancoraaf-finchè la politica riprenda in manoil governo del territorio e decidadel futuro che vivremo?».La prossima discarica ricade nelParcosovraccomunale della Maco-gna, nato nel gennaio 2010 e anco-ra in attesa di riconoscimento daparte della Provincia. Con la suaistituzione iquattro Comuni inten-devano proprio scongiurare l’aper-

tura di nuove discari-che. Cazzago, Rovato,Berlingo e Travagliatosioppongono al proget-to Drr contestando l’ul-teriore inevitabile de-grado della zona; inol-tre, sottolineano la pre-senza di infrastrutturecomeTav eBrebemi. In-fine, ritengono inutileper le necessità brescia-neunimpiantoperrifiu-ti inerti.Anche l’Asl di Brescia

aveva espresso più volte parere ne-gativo, segnalando alcune criticitàcome la vicinanza di insediamenticivili, l’emissione dipolveri erumo-re, la concentrazione in quella zo-na di attività antropiche.Sulla Macogna insisteva un secon-do progetto di discarica, stavoltaper rifiuti speciali. Proposto sem-pre dalla società Drr, nel novembredel 2010 venne bloccato dalla Re-gione: unanime il parere negativosulla valutazione di impatto am-bientale espresso dagli uffici regio-nali, dai quattro Comuni, da Pro-vincia, Arpa e Asl. Allora i quattrosindacifesteggiarono.Oggisono ar-rabbiati, ma non rassegnati.

Enrico Mirani

OLTRE 100MILA MQ

Nell’impianto rifiuti per 1,3 milioni di mc

RezzatoOltre un secoloin cartolina

CazzagoSì della Regionealla discaricaInerti nell’ex cava MacognaQuattro sindaci: «Ricorreremo»

MADERNO

L’artedelSeicentonell’AltoGarda■ Per il ciclo«Universitando: incontriculturali per la terza età e…non solo», oggi alle 17.45nella sala consiliare di viaBenamati, Silvia Merigoterrà una conferenza su«L’arte nel Seicento nell’AltoGarda».

MADERNOAlvia la stagionedellaPro loco■ Con l’apertura dellastagione turistica si apronoanche i battenti dell’ufficiodella Pro loco di Maderno,situato al civico 24 di viaGaribaldi. L’ufficio saràaperto per tutta la stagionedal lunedì al sabato, dalle 9alle 12.

GARDONE RIVIERAInscenaa Pasquailmercatodelvintage■ Torna l’appuntamentocon il mercatino vintage aGardone Riviera.«OttoNoveCento show», lamostra mercato diantiquariato, modernariatoe design, animerà illungolago «Gabrieled’Annunzio» nella giornatadi Pasqua dalle 9 alle 19.

CASTREZZATO«Puliamolanostracampagna»■ Al grido di «Puliamo lanostra campagna», ilComune di Castrezzatoorganizza per domenica 15aprile una giornata dipulizia di strade e canali. Ilritrovo è previsto alle 7.30alla sede gli alpini. In casodi pioggia l’iniziativa verràrimandata a domenica 22.

ORZINUOVI

Coltoda malore,muorealmarket■ Un 66enne del paese èmorto nella serata di ieri,perchè colto da un malorementre si trovava al Familadi viale Europa a Orzinuovi.Soccorso dal 118, per ilpensionato non c’è statonulla da fare. Sul postoanche i carabinieri.

I COMUNI«La proceduradi valutazione

ambientaleè stata lacunosae non tiene conto

delle esigenzelocali»

In alto, l’area delle cave alla Macogna e, sotto, una protesta davanti al Pirellone

BOTTICINO In passato ogni par-rocchia ne aveva uno. Custode deltempo, si districava tra corde spessee intrecciate e con i movimenti deci-sidellebraccia dettava leoredel quo-tidiano. Era il campanaro, figura og-gi soppiantata dalla tecnologia. Sto-ria comune di tanti campanili: via lecorde,via le tastiere, restano i rintoc-chi, però dal cervello elettronico.Èsuccessoanche aSan Gallo,agli ini-zi degli anni ’90, con l’ultimo storicosuonatoredi campane, Giacomo Bu-si, per tutti «Cibech», che ha conse-gnato le melodie in sol calante dei

cinque bronzi a un computer. Suo-no «nuovo», fino al 2009, quando ifesteggiamenti per il centenario del-la collocazione del concerto di cam-pane hanno risvegliato l’interesse dialcune persone. Ecco allora la mobi-litazione, la decisione di ricollocarele corde, il contatto con realtà di lun-ga esperienza e formazione, comequella della Federazione campanaribergamaschi, e la costituzione di unpiccolo gruppo di campanari.«Con l’elettrificazione dei sistemi -avverte il portavoce Avelino Busi - sirischia di veder scomparire una tra-

dizione; noi cerchiamo di mantene-re viva la passione per il suono natu-rale,a corda,delle campane, seguen-do ciò che abbiamo ereditato dai no-stri padri e cercando di migliorare dicontinuo, e la prima domenica diogni mese, dopo la celebrazione del-la Messa, eseguiamo un concerto».Non solo, a cadenza mensile, i diecicampanari controllano anche gli in-granaggi e i motori che muovono icinque bronzi e, se necessario, nesollecitano la manutenzione.Il gruppo raccoglie in sé più genera-zioni, si va dai venti agli ottant’anni,

ma l’obiettivo è uno: preservare lamemoria. Ecco perché l’operatonon si esaurisce a San Gallo: «Doveci è data la possibilità, portiamo lanostra passione, insieme a quella dialtri gruppi presenti in provincia, eciesibiamo inconcerti cherecupera-no le melodie di chi ci ha preceduto.Inoltre, da qualche tempo stiamo gi-rando la diocesi di Brescia, ricca dichiese e campanili, per vedere dovesia possibile ricollocare le corde e farsì che le campane tornino a suonareanche manualmente».

Nadia Lonati

18 VENERDÌ 6 APRILE 2012 GIORNALE DI BRESCIALA PROVINCIA