dispensa convegno discarica

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EMERGENZA AMBIENTALE E GESTIONE DEL TERRITORIO SABATO 10 MAGGIO 2003

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EMERGENZA AMBIENTALE E

GESTIONE DEL TERRITORIO

SABATO 10 MAGGIO 2003

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Ugento

Gemini

Mass.a Caposella

Mass.a Grande

S.P. 325

Torre Vecchia

Mass.a

Mass.a Fondi RomaniMass.a Arto

Mass.a Baroni

Acquarica del Capo

Mass.a Vanini

Mass.a Saccomanno

Mass.a Tartufi

S.P. 325

dei CariCas.na Vecchia

Mass.a Tonda

CristoMass.a

Mass.a Campolisio

Mass.a Fabrizio

Mass.a Petruddo Mass.a Colombo

Mad.na di Pompiniano

Mass.a Moresano

Mass.a Vecchia

Comune di Presicce

3,30 Km 3,05 K

M

6 KM

DISCARICA "BURGESI"

DEMARCAZIONE LIMITE COMUNALE

SIMBOLO DI DISCARICA

L A D I S C A R I C A A U T O R I Z Z A T A “BURGESI”

DOVE SI TROVA? Dallo stesso nome in località Burgesi, costeggiata da un lato dalla strada vicinale Gemini-Pomignano-Acquarica e, dal lato opposto risulta non molto lontana (e da essa visibile) dalla Strada Provinciale 275 (la Ugento-Salve). Si riporta una mappa del sito.

INQUADRAMENTO TERRITORIALE

CHI CONFERISCE I RIFIUTI IN DISCARICA? Chiaramente non solo Ugento. La discarica è al servizio del Bacino di Utenza LE/3 formato dai seguenti 24 comuni: Acquarica, Alessano, Alliste, Casarano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Matino, Melissano, Miggiano, Montesano Salentino, Marciano di Leuca, Parabita, Patù, Presicce, Racale, Ruffano, Salve, Specchia, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Tricase, UGENTO.

Decreto R. 30 settembre 2002, n. 308 Istituisce l'Autorità per la gestione dei rifiuti urbani del Bacino LE/3, così come disposto dal piano regionale di gestione dei rifiuti in Puglia.

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DI CHE TIPO DI DISCARICA SI TRATTA? QUALI RIFIUTI SI POSSONO CONFERIRE? Seconda la vecchia suddivisione (delib. 27/07/84 del C.I. di cui all’art. 5 del DPR 915/82) trattasi di una discarica di prima categoria. Una discarica di prima categoria è un impianto di stoccaggio nel quale possono essere smaltiti: − Rifiuti Solidi Urbani (R.S.U.); − Rifiuti Speciali assimilati agli Urbani (R.S.); − Fanghi non Tossici e Nocivi, stabilizzati e palabili, derivanti dagli impianti di depurazione delle

acque di scarico provenienti esclusivamente da insediamenti civili, fanghi con caratteristiche analoghe ai precedenti.

In base al recentissimo D. L.vo n. 36 del 13.01.2003 (in vigore dal 27.03.2003) si tratta di una Discarica per rifiuti non pericolosi. I rifiuti che si possono smaltire sono pressoché gli stessi.

CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI In base al Decreto Legislativo del 5 febbraio 1997, n. 22 (Ronchi) i rifiuti sono classificati, secondo l’origine, in RIFIUTI URBANI e RIFIUTI SPECIALI, secondo le caratteristiche di pericolosità, in RIFIUTI PERICOLOSI e RIFIUTI NON PERICOLOSI.

Sono RIFIUTI URBANI: a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile

abitazione; b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla

lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità; c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade

ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua;

e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività

cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), c) ed e).

Sono RIFIUTI SPECIALI: a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali; b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti pericolosi che

derivano dalle attività di scavo; c) i rifiuti da lavorazioni industriali; d) i rifiuti da lavorazioni artigianali; e) i rifiuti da attività commerciali; f) i rifiuti da attività di servizio; g) i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla

potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi;

h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie; i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti; j) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti.

Decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36

Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti.

testo in vigore dal: 27-3-2003

Articolo 4 (Classificazione delle discariche) 1. Ciascuna discarica è classificata in una delle seguenti categorie: a) discarica per rifiuti inerti; b) discarica per rifiuti non pericolosi; c) discarica per rifiuti pericolosi.

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Sono RIFIUTI PERICOLOSI quelli non domestici precisati nell'elenco dell’allegato D, sulla base degli allegati G, H ed I dello stesso decreto Ronchi.

CRONISTORIA 1. il 7.02.87, presso il Notaio Zuppelli, vengono stipulati n. 6 atti di trasferimento di proprietà,

di cave di tufi già dimesse, tutte in località “BURGESI”, comprendenti n. 11 particelle del foglio 95 del Comune di Ugento, per una superficie complessiva di Ha. 10.59.88, e per un corrispettivo totale, pagato ai venditori, di L. 51.500.000.

2. alla fine del 1988, la Giunta Regionale, con delibera n. 3816/88 vara il piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti, indicando quale sito di discarica proprio la località “BURGESI” nel Comune di Ugento, e quelle particelle oggetto l’anno prima di trasferimento di proprietà;

3. alla fine del 1989, viene presentato presso il Comune di Ugento il progetto generale dalla Ditta GI.E.CO. s.r.l., per la realizzazione di una discarica controllata di 1a categoria (la più grande fra quelle che saranno autorizzate in Provincia di Lecce, con una volumetria di ben 954.000 mc. ).

4. 21.11.1990, il C.C. di Ugento, dopo che il progetto era rimasto fermo per circa un anno, delibera la localizzazione della discarica RSU in località “Burgesi”;

5. in data 18.12.1990, la Commissione Edilizia, nonostante tutte le riserve ed il parere contrario espresse nella tornata del 11.12.1990 dal geologo presente in Commissione, che ammoniva il Comune dall’autorizzare quella discarica, dà parere favorevole, seppure condizionato, alla realizzazione della discarica;

6. il 04.02.1991, con Delibera n. 9, il Consiglio Comunale di Ugento approva la convenzione, che fra l’altro prevede:

“sarà consentito lo smaltimento a titolo gratuito dei rifiuti rivenienti dal servizio di raccolta e trasporto attivato dal Comune di Ugento” ( nelle premesse della convenzione, pag. 2)

“il Comune di Ugento viene esonerato dal pagamento della tariffa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani conferiti dal pubblico servizio”( art. 24 convenzione, pag. 32);

“ Al termine della concessione, il Concessionario si obbliga a provvedere a propria cura e spese a tutti i lavori necessari per la bonifica e la sistemazione finale dell’area. Eseguita la bonifica e sistemazione finale dell’area, il Concessionario la consegnerà al Comune libera da attrezzature e impianti”( art. 17, pag. 27 e 28).

“alla discarica avranno accesso solo ed esclusivamente rifiuti solidi urbani e assimilabili” ( art. 5, pag. 11);

“ Il Concessionario assume l’impegno di utilizzare personale locale, ad eccezione del personale direttivo”( art. 6, pag. 14 );

la durata della concessione resta fissata per anni 10 ( art. 6, pag. 15) “ Il Concedente, sia durante l’esecuzione dei lavori, che in fase di esercizio, ha l’obbligo di

vigilanza e controllo” (art. 13, pag. 21) “il Concessionario dovrà effettuare le misurazioni e le analisi relative all’inquinamento del

suolo e delle acque, nell’area su cui insistono gli impianti. Prima della attivazione degli

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impianti, si procederà ad una campagna di misurazioni e analisi, da riportarsi su apposito registro.( art. 13, pag. 22) Anche le analisi, i controlli, e le osservazioni rilevate durante l’esercizio saranno riportate su detto registro. (art. 13, pag. 22);

nel caso di recupero di biogas prodotto, al Comune spetterà, a titolo di indennità, una aliquota pari al 10% dei ricavi. Analogamente si procederà nel caso in cui l’impianto evolva verso altre soluzioni di recupero. ( art. 14, pag. 23);

NEL CAPITOLATO, ALL. A) pag. 43, viene, fra l’altro stabilito: …in particolare, verranno bimestralmente effettuati dei prelievi dalla vasca di raccolta e su questi si imposteranno analisi chimiche tendenti ad accertarne la caratterizzazione. La quantità di percolato, invece, verrà misurata giornalmente. Tanto le risultanze delle analisi chimiche, quanto il rilievo della portata di percolato andranno riportati su apposito registro”.

Dai pozzi dei riferimento, appositamente perforati secondo una disposizione a corona e in direzione del flusso della falda, verranno prelevati campioni d’acqua da sottoporre ad una accurata analisi chimica e batteriologica, con periodicità dei prelievi bimestrale. Per maggiori riscontri, peraltro si farà riferimento ai pozzi esistenti in zona, anche di proprietà dei privati, per allargare l’orizzonte dei controlli”.

Misure per la lotta contro i roditori e gli insetti ( capitolato, pag. 45)

7. il 09.04.1991, con delibera n. 769, la Provincia di Lecce, allora presieduta dall’attuale Senatore Giorgio Costa APPROVA IL PROGETTO DI DISCARICA, alle seguenti condizioni:

che siano osservate e rispettate tutte le indicazioni, modalità e caratteristiche tecniche riportate nelle relazioni e relativi allegati al progetto;

che il quantitativo massimo dei rifiuti da smaltire in discarica deve essere di mc. 954.000,anziché mc. 650.000 come indicato nel verbale n. 122 del Comitato istituito presso la Provincia;

la ditta, prima dell’inizio dei lavori della discarica, previa autorizzazione del Genio Civile, dovrà effettuare la perforazione dei pozzi previsti in progetto per il monitoraggio della falda profonda e realizzare n. 2 pozzi per il monitoraggio della falda superficiale;

fornire alla Amministrazione provinciale, prima dell’inizio dei lavori, le certificazioni riguardanti i caratteri idrogeologici, chimici e batteriologici della falda profonda e superficiale, nonché l’andamento del livello statico.

8 . il 06.06.91, con concessione n. 4/A, il Sindaco di Ugento, ANCHE IN ASSENZA DELLA

AUTORIZZAZIONE DELL’ASSESSORATO REGIONALE ALL’URBANISTICA, RILASCIA LA

CONCESSIONE EDILIZIA.

9. Il 04.07.1992, con concessione n. 6/A, il Comune di Ugento RILASCIA LA

CONCESSIONE DEFINITIVA. 10. Il 23.07.93, con del. n. 2642, la Giunta Provinciale autorizza l’esercizio provvisorio del I° lotto,

per mc. 255.248. 11. Il 23.01.96 la Giunta Provinciale integra ed approva un progetto di variante, portando il 2° lotto a

mc. 256.800, ed il 3° lotto a mc. 303.615, ma restringendo la volumetria complessiva da 954.000 mc. a 800.000 mc., dettando una serie di ulteriori prescrizioni che andavano verificate.

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12. il 27.09.96, con del. n. 2400, la Giunta Provinciale approva la variante e l’esercizio del II lotto, aggiungendo ulteriori prescrizioni, una delle quali obbligava la ditta a ricevere solo i rifiuti rivenienti dal bacino LE/ 3, mentre, di fatto, almeno sino al 2001, almeno 9 Comuni non appartenenti al n/s bacino conferivano i rifiuti alla discarica “Burgesi”.

13. il 31 luglio 2001, il Consiglio Comunale di Ugento viene convocato d’urgenza per deliberare sull’acquisizione della titolarità pubblica della discarica “Burgesi”, nonché sull’approvazione del III lotto, perché da un telegramma fatto pervenire dal gestore alcuni giorni prima, si asseriva che il II lotto era esaurito.

14. Questo deliberato è l’anteprima per il rinnovo della convenzione, poi avvenuta con delibera di G.C. n. 264 del 31.10.2002

Diamo ora un elenco (non esaustivo) delle principali deliberazioni sull’argomento.

Delibera di Consiglio Comunale n. 9 del 04/02/1991 Approvazione convenzione con s.r.l. G.I.E.C.O. per smaltimento R.S.U. ed attività connesse al Comune. Delibera di Giunta Provinciale n. 769 del 09/04/1991 Approvazione progetto Discarica di 1a categoria per smaltimento R.S.U. ed assimilabili – Località “Burgesi” Ugento – art. 6 L.R. n. 30/1986. Delibera di Consiglio Comunale n. 46 del 23/04/1991 Approvazione convenzione con s.r.l. G.I.E.C.O. per smaltimento R.S.U. ed attività connesse al Comune. – Delibera Consiliare n. 9 del 04.02.1991 – Chiarimenti.

L’attività di smaltimento iniziava nel luglio 1992 con validità decennale e quindi sino al luglio 2001.

Provincia – Delibera Commissariale n. 3 del 05/08/1994 L.R. 17/93 Provincia di Lecce – Bacini di Utenza LE/1, L/2, LE/3 – Individuazione siti per la localizzazione degli impianti di smaltimento R.S.U. CO.RE.CO. n. 4880 del 13/09/1994 Richiesta chiarimenti alla delibera Commissariale n. 3 del 05.08.1994.

Provincia – Delibera Commissariale n. 4 del 15.11.1994 L.R. 17/93 Provincia di Lecce – Bacini di Utenza LE/1, LE/2, LE/3 – Individuazione siti per la localizzazione degli impianti di smaltimento R.S.U. - Chiarimenti alla deliberazione Commissariale n. 3 del 05.08.1994.

Nota R. Puglia - Assessorato Ambiente - Prot. n. 5932 del 06/12/1995 Attuazione Piano Regionale per lo smaltimento dei rifiuti urbani in Puglia. Adempimenti degli enti locali ai sensi della L.R. 17/93. Bacino LE/3 : invito al Comune di Ugento a definire le modalità di gestione dell’impianto di discarica controllata in loc. Burgesi ed a regolarizzare ai sensi della L.R. 17/93 gli atti autorizzativi provinciali. Delibera di Consiglio Comunale del 20/05/1996 Approvazione Regolamento per la Gestione dell’impianto di smaltimento di rifiuti in località “BURGESI”.

Delibera di Giunta Comunale n. 12 del 30/07/2001 Acquisizione titolarità pubblica del 3° lotto discarica R.S.U. in località “BURGESI” e prosecuzione gestione alla ditta Monteco S.R.L.

Delibera di Giunta Comunale n. 71 del 13/09/2001

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Approvazione accantonamento necessario a fronteggiare la gestione post esercizio trentennale della discarica in località “BURGESI”.

Delibera di Giunta Comunale n. 73 del 14/09/2001 Gestione 3° lotto discarica “BURGESI” – Incarico a legale per assistenza trattativa.

Delibera di Giunta Comunale n. 77 del 20/03/2002 Approvazione perizia relativa alle misure di messa in sicurezza di emergenza sito inquinato di proprietà comunale in località "MASSERIA BURGESI" importo progetto € 467.393,49.

Delibera di Giunta Comunale n. 78 del 20/03/2002 Approvazione perizia relativa alle misure di messa in sicurezza di emergenza sito inquinato di proprietà privata in località "MASSERIA TONDA O PETRUDDO". importo progetto € 929.622,42 Delibera di Giunta Comunale n. 254 del 22/10/2002 Esercizio terzo lotto discarica di UGENTO. Approvazione quadro dei costi di gestione.

Delibera di Giunta Comunale n. 264 del 31/10/2002 Approvazione. schema di convenzione per la concessione delle attività di smaltimento dei rifiuti urbani e delle attività connesse al comune e dal D.P.R. 915/82, L.R. 30/86, L. 441/87 e dalle norme di tutela e protezione ambientale - Convenzione n. 845 - Atto aggiuntivo.

Delibera di Consiglio Comunale n. 37 del 30/11/2002 Abbandono aula delle opposizioni per protesta contro la delibera di G.C. n. 264 del 31.10.2002

Delibera di Giunta Comunale n. 297 del 16/12/2002 Approvazione progetto di completamento ed atto di indirizzo per l’appalto dei lavori da effettuare presso il centro di raccolta, prima lavorazione e stoccaggio dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata. importo progetto € 12.000,00

Delibera di Consiglio Comunale n. 50 del 18/12/2002 Presa d’atto deliberazione di G.C. n. 264 del 31.10.2002

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P L A N I M E T R I A D E L L ’ I M P I A N T O

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LE DISCARICHE ABUSIVE DI RIFIUTI TOSSICO-NOCIVI

Le discariche di rifiuti tossico-nocivi rinvenute tra i mesi di Ottobre e Novembre del 2000 sono quattro:

− 111 666 OOO TTT TTT OOO BBB RRR EEE 222 000 000 000 : in località “Burgesi”; 27 bidoni scaricati nottetempo in una cava

dismessa a poche centinaia di metri dalla strada principale, nel feudo di Ugento. Nel fondo della cava

si crea da subito una pozzanghera nera ed oleosa lunga 50 metri e larga 2.

− 888 NNN OOO VVV EEE MMM BBB RRR EEE 222 000 000 000 : ritrovamento in agro di Presicce di bidoni contenenti la medesima

sostanza;

− 111 333 NNN OOO VVV EEE MMM BBB RRR EEE 222 000 000 000 : ritrovamento in agro di Acquarica, ai confini con Taurisano, in una

cava abbandonata di pietra per calce, un ammasso di terra e bidoni frantumati;

− 111 666 NNN OOO VVV EEE MMM BBB RRR EEE 222 000 000 000 : il più pericoloso per quantità, in località Petruddo, a poca distanza

dalla prima discarica tossica trovata, vengono trovati 120 fusti..

Questi ultimi sono riversati sul versante della depressione, risultano completamente vuoti del

contenuto in quanto nell’atto della caduta si sono frantumati perdendo l’olio in essi presente. Tale olio,

sia per la consistenza fluida che per la configurazione topografica della depressione, si è raccolto per

un certo tempo nella parte bassa della dolina.

DOLINA: depressione del terreno a forma di imbuto

con pareti più o meno ripide dal contorno

approssimativamente circolare che terminano con cavità

profonde (inghiottitoi).

Dopo alcuni giorni dall’accumulo dell’olio (testimonianza fotografica del 17/11/2000), la dolina è

completamente asciutta (priva di fluidi) e non vi è alcun segno evidente (tranne lo sgradevo le e

pungente odore) dell’olio caduto. Dalle analisi effettuate sulle sostanze rinvenute, si scopre si tratti

essenzialmente di olii minerali misti a PCB (policlorobifenili) (“Quotidiano” del 18/11/2000)

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In un articolo della “Gazzetta del Mezzogiorno” del 21/11/2000 si parla di disastro ecologico, i pozzi

nella zona delle discariche abusive scoperte sono inquinati.

Il giorno prima nel palazzo dei Celestini della Provincia di Lecce l’assessore Luca aveva presieduto

una riunione con il prefetto D’Onofrio, i rappresentanti del Genio Civile, Asl Lecce 1 e 2, del Presidio

multizonale di prevenzione e dell’ufficio minerario, oltre ai sindaci di Acquarica e Presicce e al

commissario prefettizio di Ugento.

Si parla di gravi danni alla falda, supponendo che l’olio in pochissimo tempo sia arrivato in

profondità a causa della natura carsica del sottosuolo.

CARSISMO : il complesso dei fenomeni dovuti all’azione chimica delle acque meteoriche su rocce

calcaree che ne causano una fessurazione spinta al punto da permettere un rapido assorbimento delle

acque stesse e uno sviluppo di una circolazione sotterranea).

Nell’acqua della falda di superficie vengono riscontrate tracce di “POLICLOROBIFENILI” in

quantità ben dodici volte superiore a quella consent ita dalla legge. Vengono inoltre trovate sostanze

ancora non identificate di difficile soluzione in acqua.

Un altro dato allarmante è quello relativo alla discarica per rifiuti solidi urbani di ugento, in località

Burgesi, che raccoglie i rifiuti di 24 comuni. Nei pozzi spia della discarica viene riscontrata la presenza

di idrocarburi.

PCB: o policlorobifenili sono sostanze che fanno parte della famiglia delle diossine. Si tratta di

composti organici clorurati prodotti da inceneritori, impianti di combustione industriali e di

riscaldamento, industrie metallurgiche, fornaci e camini, stabilimenti di candeggio della carta oppure

per la produzione di erbicidi e pesticidi.

Si tratta del prodotto più tossico mai fabbricato nella storia dell’industria, presente in alcuni

pesticidi, isolanti, vernici, materie plastiche. Ora è proibito.

Le diossine, disperse nell’ambiente, entrano nell’apparato respiratorio, si fermano sulla pelle,

passano dagli alimenti vegetali agli animali che se ne cibano e, quindi, all’uomo.

Nei tessuti adiposi la diossina rimane anche per diversi anni. La diossina è stata riconosciuta agente

cancerogeno anche a dosi basse e svolge azioni deleterie su sistema immunitario, dello sviluppo e

riproduttivo.

Fino a questo momento gli unici interventi realizzati nei siti sono stati quelli di messa in sicurezza

parziale dell’area. E’ stata rimossa una parte del terreno superficiale contaminato, sono stesi dei teli di

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plastica che avrebbero dovuto frenare la percolazione delle acque (inutilmente), è stata raccolta e

portata via la maggior parte dei bidoni in tempi non certo…di sicurezza.

INQUINAMENTO DELLA FALDA

La scoperta di discariche abusive di rifiuti tossico-nocivi ha rappresentato solo un piccolo

campanello d’allarme che deve farci porre maggior attenzione su un fenomeno molto esteso nel Salento

e in particolare nel territorio ugentino: l’abbandono indiscriminato di rifiuti di vario

genere in siti non certo adibiti al loro smaltimento .

Già nel novembre 2000 il responsabile della Asl Lecce 1 in un articolo della “Gazzetta del

Mezzogiorno” parlava di rischi per la falda salentina, rischi dovuti al raggiungimento in profondità di

sostanze inquinanti.

La falda può essere principalmente inquinata da:

Dispersione di liquami da fosse biologiche

Uso smoderato di concimi chimici

Scarichi illegali di attività produttive

Discariche abusive

A complicare le cose interviene il problema della “Salinizzazione della Falda”, fenomeno ampiamente

presente nel territorio di Ugento. Questo fenomeno è dovuto alla risalita dell’acqua salata a causa

dell’emungimento spinto dell’acqua dai pozzi. L’uso incontrollato di grosse quantità d’acqua prelevata

da pozzi causa la risalita, oltre dell’acqua dolce, anche dell’acqua salata sulla quale la dolce galleggia.

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Questa risalita purtroppo costituisce un fenomeno irreversibile, questo vuol dire che se un pozzo inizia

a emungere acqua dolce mista a salata lo farà sempre in quantità maggiore e non ci sarà più la

possibilità che emunga solo acqua dolce. In una zona del territorio di Brindisi a causa di questo

motivo, esistono dei terreni nei quali non è possibile più perforare pozzi in quanto l’acqua della falda è

ormai completamente salata. A Ugento la situazione è molto compromessa; la maggior parte

dell’acqua emunta presenta valori elevati di salinità (NB: l’acqua con elevati valori di salinità non

sempre è salata al palato, quando invece lo diventa è ormai IRRECUPERABILE!!!!!)

Un altro fattore da non trascurare è il fatto che l’80% dell’acqua distribuita dall’acquedotto pugliese

nel Salento proviene da pozzi perforati in zona, non tutta l’acqua proviene dalla Basilicata, come

verrebbe ovvio pensare, perché da quando il sistema acquedottistico è stato costruito le esigenze sono

aumentate così come, purtroppo, sono aumentate le perdite dell’acqua distribuita a causa dell’usura

della rete.

TUTTI I POZZI PRESENTI NELLA ZONA PRELEVANO L’ACQUA DA UN’UNICA FONTE: LA

FALDA ACQUIFERA SALENTINA, PROPRIO PER QUESTO E’ OBBLIGO DI TUTTI

RISPETTARLA E SALVAGUARDARLA!